martedì 26 febbraio 2019

Campionato Italiano Gran Turismo / AF Corse pronta a schierare due Ferrari 488 GT3


Ci sarà anche la AF Corse nel Campionato Italiano Gran Turismo 2019. Il team manager Ugo Maceratini ha ufficializzato la partecipazione della squadra piacentina alla 17^ edizione della serie tricolore con due Ferrari 488 GT3 in entrambe le serie, Endurance e Sprint. Formeranno l’equipaggio dell’Endurance Matteo Cressoni, Simon Mann e Nicklas Nielsen, mentre nella Sprint saranno in coppia Cressoni-Mann.

Entrambi gli equipaggi sono classificati PRO/AM. Matteo Cressoni è approdato alle corse GT nel 2005, dopo una carriera iniziata con le vetture a ruote scoperte che lo ha visto l’anno precedente Campione Italiano Formula 3. Da allora il 34enne pilota mantovano ha partecipato ai più prestigiosi campionati granturismo sui circuiti di tutto il mondo, tra cui il Tricolore GT nelle stagioni 2007, 2009 e 2018. Recentissima, invece, la carriera automobilistica del 18enne Simon Mann, già al via a Monza lo scorso in coppia con Cressoni; giovanissimo (22 anni) anche il danese Nicklas Nielsen, vincitore lo scorso anno del titolo mondiale Trofeo Pirelli Ferrari Challenge.

A breve verranno ufficializzati anche gli altri due equipaggi che andranno a completare la line up della compagine piacentina.


AutoStoriche / Le novità del Rally Campagnolo

Mancano tre mesi al 15° Rally Storico Campagnolo, all’11° Campagnolo Historic regolarità sport e al 2° Campagnolo Legend regolarità a media, tris di gare per le quali lo staff organizzativo del Rally Club Team ha già definito dettagli e percorso dell'edizione 2019 in programma venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno.
Rispetto al 2018 sono numerose le novità, a partire dal percorso, che ha subito una decisa sforbiciata nel chilometraggio dei trasferimenti e nelle ore di gara. La squadra capitanata da Renzo De Tomasi ha voluto ascoltare le indicazioni degli "addetti ai lavori" e fatto tesoro di qualche mugugno di troppo che aveva caratterizzato il post-gara del 2018; si tornerà quindi alla formula col prologo serale e la seconda decisiva giornata con altre quattro prove speciali, studiate soprattutto per agevolare le ricognizioni e le assistenze, eliminando estenuanti trasferimenti. 
Isola Vicentina sarà il cuore dell'evento sin dal mattino del venerdì con le verifiche presso il palazzetto dello sport, area nella quale le vetture confluiranno per il riordino notturno dopo lo svolgimento della prova speciale che sarà disputata alla luce dei fari supplementari da tutti gli equipaggi. La sfida proseguirà il giorno successivo su quattro prove da ripetersi per oltre cento chilometri cronometrati sui poco più di trecento del percorso totale: ben centotrenta in meno rispetto al 2018. 
Valido quale quarto degli appuntamenti del Campionato Italiano, il Rally Campagnolo ospiterà il terzo round del Trofeo A112 Abarth – Yokohama, della Michelin Historic Rally Cup e del Memory Fornaca. 
Ma non sarà solo la velocità a tenere banco nel fine settimana a cavallo tra maggio e giugno; sulle strade vicentine, infatti, si ritroveranno anche due categorie ben distinte di regolaristi: quelli che gareggeranno nell'11° Campagnolo Historic con la formula della "sport" valevole per il Trofeo Tre Regioni e gli specialisti della "media", disciplina che ha esordito lo scorso anno con l'introduzione del Campionato Italiano per il quale il 2° Campagnolo Legend ha avuto conferma della validità.

lunedì 25 febbraio 2019

Regolarità AutoStoriche: Accardo e Becchina su Lancia Beta Montecarlo vincono la XXVI Coppa Città della Pace


Da trapanese a trapanese. Lo scettro della «Coppa Città della Pace» cambia proprietario, ma non si sposta di un chilometro, in termini geografici, dato che passa dalle mani di un cittadino di Campobello di Mazara, capitale italiana della regolarità, ad un altro. Dalle mani di Mario Passanante a quelle di Angelo Accardo. Se il successo del primo, un anno fa, andò a premiare uno dei più titolati ed affermati regolaristi italiani degli ultimi vent'anni, quello del secondo, conquistato sabato a Riva del Garda, rappresenta una vera sorpresa, non tanto perché Accardo, in questa occasione affiancato da Filippo Becchina, non sia un pilota accreditato, quanto perché il binomio pilota – vettura è, anagraficamente parlando, particolarmente giovane. E se i 40 anni di chi è al volante valgono solo come un pur rilevante dato statistico, ai fini della classifica i 41 della sua Lancia Beta Montecarlo della Franciacorta Motori, rappresentano invece un valore che fa notizia. In questa disciplina, infatti, ogni penalità viene moltiplicata per un coefficiente tanto più grande quanto più giovane è l'automobile e contro vetture del 1937, come le due Fiat 508 C dei lombardi Edoardo Bellini (leader di Secondo Raggruppamento) e Roberto Tiberti della Franciacorta Motori, secondi in classifica generale, e dei padovani Alberto e Giuseppe Scapolo su Fiat 508 C della Scuderia Nettuno Bologna, terzi sul podio, avere la meglio significa aver guidato ai limiti della perfezione. I due siciliani entrano quindi per la prima volta nel lungo albo d'oro della gara organizzata dalla scuderia Adige Sport, che da quest'anno ha spostato il proprio baricentro da Rovereto a Riva del Garda.

La 26ª edizione ha portato i 104 concorrenti verificati (su 109 iscritti) a muoversi sulle strade del Basso Sarca, della Valle dei Laghi e del Lomaso, con una puntata finale a Limone sul Garda. Questo è stato il terreno di caccia sul quale Angelo Accardo e Filippo Becchina hanno costruito il proprio successo, divorando le proprie prede prova dopo prova. La prima classifica provvisoria, quella rilevata a Dasindo dopo la numero 31, li vedeva già da soli al comando con 105,02 penalità effettive, che sarebbero state appena 59 senza applicare i coefficienti, 23,63 in più rispetto a Passanante e Buccioni, 23,76 rispetto a Scapolo e Scapolo, 31,66 rispetto a Turelli e Turelli, tutte vetture di raggruppamento 2 o 3, rispetto alla Lancia Beta di gruppo 7 dei due trapanesi. Alla fine della galoppata Accardo e Becchina hanno vinto accusando 227,84 penalità, appena 6,43 in meno rispetto a Bellini e Tiberti e 31,09 in meno rispetto a Scapolo e Scapolo. Più compattati i concorrenti che completano la top ten della 26ª «Coppa Città della Pace», ovvero i varesini Roberto Crugnola e Marco Vida su Lancia Fulvia HF 1600 del 1971 (57,73 penalità di ritardo dai vincitori), i trapanesi Mario Passanante ed Elisa Buccioni su Fiat 1100 del 1955 (58,81), Salvatore Cusumano e Alberto Carrotta su A122 Abarth del 1974 (64,48), Andrea Belometti e Doriano Vavassori su Fiat 508 del 1932 (71,80), Massimo Zanasi e Riccardo Paruzza su A112 Elite del 1979 (96,15), Guido Barcella e Ombretta Ghidotti su A112 Abarth del 1979 (97,94) e Luca Patron e Maurizio Farsura su Renault Alpine del 1984.

Bellini e Tiberti hanno primeggiato nella classifica del 2° raggruppamento, Passanante e Buccioni nel 3°, Bisi e Cattivelli su Porsche 356 S90 del 1963 nel 4°, Crugnola e Vida nel 5°, Cusumano e Carrotta nel 6°, Accardo e Becchina nel 7°, Patron e Farsura nell'8° e Roversi e Bellini su Lania Thema 8,32 nel 9°. La classifica riservata alle vetture moderne, una novità del 2019 che ha esordito in questa gara con cinque concorrenti, arride ad Accardo e Messina su Dacia Sandero, mentre quella riservata agli equipaggi femminili premia Federica Bignetti e Luisa Ciatti su Alfa Romeo Spider del 1960. Infine, per quanto concerne le scuderie, ne esce vincitrice Franciacorta Motori, davanti a Classic Team e Scuderia Nettuno Bologna. Il prossimo appuntamento del CIREAS sarà in Sicilia, nella patria della Regolarità per la seconda edizione del Trofeo Cave di Cusa, gara entrata nel 2018 nel circus del Campionato Italiano e che godrà quest'anno di una data più felice per la stagione appena iniziata. 

Tutte le info su Acisport.it (foto Roberto Deias).

Morano sul Po, l'Autodromo che non c'è...


> di Luciano Passoni


Una giornata che sorride più alla primavera che all’inverno; la strada consiglia prudenza, il tempo piuttosto arido di questo periodo ha lasciato uno strato di polvere, spessa e bianca, che copre la visuale agli occupanti dell’intera colonna di auto. Poi, come per magia, il pesante cancello di ferro, sposato con l’ossido delle ore trascorse, fermo e immobile, in un’attesa spasmodica ed inutile, apre le sue braccia accogliendo nuovi sognati ospiti. Morano Po, autodromo di Casale Monferrato, archeologia sportiva, monumento delle passioni di tanti ragazzi e uomini che oggi ritornano ad animare il luogo dei loro sogni. Agli occhi dei comuni mortali ciò che appare vetusto, grigio, cadente ed inanimato è invece luogo vivo e colorato. Sono tutti ancora lì, noi li vediamo mentre saliamo sulla pericolante scaletta della torre di controllo, entriamo nei box, visitiamo il paddock e percorriamo un lento e silenzioso pellegrinaggio su ciò che resta del glorioso asfalto, ripercorriamo le orme, le scie e le traiettorie dei cavalieri della velocità e la scoperta dei graffi sui cordoli, lasciati dalla ricerca di un limite sempre più vicino. Le auto, colorate dagli adesivi degli sponsor, la pila di gomme, usate e stanche, che hanno lasciato il meglio di sè sulla pista, affiancate alle nuove, lucide e pronte, piene di desiderio di fare molto meglio. Sono presenti tutti, con le loro tute blu, ad affannarsi attorno alla ruota da sostituire o al motore che non vuole saperne di partire. Sentiamo qualche imprecazione attenuata dalla voce armoniosa dei cilindri che lavorano all’unisono accompagnati, a volte dalla dolcezza a volte dalla rabbia, dall’uomo alla guida. Una compagna, una fidanzata, una moglie o l’amico delle tante avventure è alle prese con il cronometro che corre più veloce del desiderio di ogni pilota. Il tricolore, sventolato con autorevolezza e vigore, segna l’inizio di una danza dove fuoco e terra amalgamano la loro materia, mentre occhi appassionati e curiosi seguono dal bordo, con sgabelli e impalcature improvvisate sbucate dai pioppeti che circondano questa icona disegnata sulle rive del Po. Gli scacchi della bandiera segnano la vittoria, il trionfo, il premio, gli applausi, gli abbracci e i saluti di un giorno che non sapevamo fosse l’ultimo. 
Oggi è una giornata vissuta così, il racconto di una storia italiana di imprenditori ed amministratori, farcita da illuminate e laboriose intuizioni, seguite da ottuse burocrazie, gelosie, ripicche, invidie ed incomprensioni che però oggi non ci riguardano. Siamo stati qui ieri, lo siamo stati oggi e lo saremo anche domani. Portando sempre con noi i ricordi, la nostalgia e la fantasia, per rendere aperto ciò che, per noi, non ha mai chiuso. 

Ps. Ringraziamo Mario Martinotti ed Enzo Gibbin per avere organizzato, non solo la giornata, ma il gruppo che attraverso i vari social mantiene viva la memoria di questo luogo. Un particolare ringraziamento a Luca Ferrari, sindaco di Morano sul Po, e alla proprietà del terreno per le concessioni di accesso all’impianto. Il classico pranzo, con l’aiuto dei brindisi che accompagnano le varie portate, conclude l’incontro e favorisce lo stimolo della memoria e dei ricordi. 


La pista è stata inaugurata il 19 marzo del 1973, il battesimo venne dato da Arturo Merzario con una Ferrari 312 B2 che segnò il tempo di 1.01.1 alla media di 144,950 km/h. Nello stesso giorno una gara di F.3 italiana, Formula Ford, Italia e Challenge Kleber Ford Escort Mexico; i rispettivi vincitori sono Claudio Francisci (Brabham), Massimo Cicozzi (Dulon), Antonio Allemand e Franco Negro. Presente anche Giacomo Agostini con la MV Agusta. Il circuito è lungo 2460 metri, largo 11 metri con 8 curve, di cui 6 a destra. Diverse competizioni del Campionato Italiano di F.3., tre edizioni del Giro d’Italia Automobilistico fanno tappa, 1973, 1974 e 1975, sono tra le significative attività del circuito che vede nel 1974 ben 17 competizioni, 2151 piloti e circa 100mila spettatori. Tra le tante citiamo la Coppa Autodromo di Casale il 22 settembre del 1974, una gara internazionale valida per l’Interserie Super Sport, vinta dallo svizzero Herbert Muller con una Porsche 917-TC che sfiorava i 1000 CV di potenza. 
Tra i tanti piloti che gareggiarono nelle varie categorie: Lella Lombardi, Nelson Piquet, Vittorio Brambilla, Riccardo Patrese, Jan-Claude Andruet, Carlo Facetti, Giorgio Pianta, Sandro Munari, Alberto Colombo, Piercarlo Ghinzani, Gianpiero Moretti ecc. ecc. Il circuito veniva apprezzato dai piloti, numerose le competizioni dei campionati svizzeri che, in deroga all’omologazione, portarono anche le F1. 
Tra le moto, alcuni appassionati ricordano una gara Junior italiano con Felice Agostini e la presenza di Marco Lucchinelli come passeggero in una gara sidecar. I problemi derivati dalle proteste, in particolare per il rumore, sfociarono in una battaglia legale/burocratica tra il Comune di Morano sul Po e Pontestura che ridusse al minimo l’attività dell’impianto. Il 18 agosto del 1977 una ruspa sfondò i cancelli e arò 500 metri di pista rendendola inagibile. Tentativi successivi di riapertura non ebbero successo e l’impianto venne abbandonato.

> Foto di Luciano Passoni. Riproduzione riservata





















 






 









Il Team Melatini Racing in pista con le Mini del Challenge Tricolore


Il team Melatini Racing riaccende i motori. Primo test in ottica 2019 per la squadra di Potenza Picena, che è scesa in pista sul circuito di Magione con due John Cooper Works, guardando a quello che sarà il suo impegno di quest’anno nel combattuto MINI Challenge Italia. 

In pista il campione PRO in carica Gustavo Sandrucci, protagonista di un 2018 brillante, culminato appunto con la conquista del titolo della maggiore classe.
A Magione anche “volti nuovi” per il team Melatini Racing, ovvero Paolo Maria Silvestrini e Andrea Tronconi, entrambi già con esperienza nel monomarca tricolore. Per loro si è trattato della prima volta sul tortuoso tracciato umbro, anche se ambedue hanno girato su tempi di tutto rispetto. Tronconi è salito sulla vettura in configurazione LITE, mentre Silvestrini ha guidato la PRO.

Una prima presa di contatto pertanto positiva per la squadra guidata da Simone Melatini, intenzionata a difendere il primato conquistato lo scorso anno, quando era alla sua prima stagione nel MINI Challenge Italia. Una sfida che partirà nel weekend del 6 e 7 aprile da Monza con il primo dei sei doppi appuntamenti del calendario, prima di approdare nell’ordine a Misano, Imola, Mugello, Vallelunga e nuovamente Monza.

Campionato Italiano Gran Turismo / Nova Race verso la partecipazione in GT4



La Scuderia Nova Race potrebbe confermare a breve la propria presenza nella classe GT4 della 17^ edizione del Campionato Italiano Gran Turismo la Nova Race. Il team varesino, da sempre protagonista della classe entry level della serie tricolore, è in procinto di schierare le sue Ginetta G55 sia nell'Endurance sia nello Sprint, come conferma il team manager Nicola Sinigaglia: "Siamo contenti del nuovo corso della GT4 e che molti si stiano rendendo conto del suo potenziale, dato che in questa classe Nova Race è stata presente anche quando era una scelta controcorrente. Siamo più ottimisti sulle possibilità di essere in Italia in uno o entrambi i campionati di fronte ai recenti cambiamenti in positivo. Il nuovo assetto dei campionati con la possibilità di prendere parte a quattro sole trasferte favorisce l'accesso in Gran Turismo anche a chi in precedenza poteva contare solo su budget appropriati per categorie monomarca e con tre piloti a dividere i costi delle gare anche l'Endurance può diventare abbordabile, forse non con un GT3, ma certamente sì se si tratta del GT4, per il quale siamo strutturati più che adeguatamente sia come staff sia come materiale, anche grazie alla nuova sede vicino a Varese, dove ci siamo trasferiti prima della pausa natalizia."

Nel mese di marzo la squadra lombarda effettuerà alcune sessioni di test aperte a chi vorrà "assaggiare" le Ginetta G 55 in vista della partecipazione alle serie Endurance (4 week end con una gara di 3 ore ciascuno) e a quella Sprint (ulteriori 4 week end con due gare di 50 minuti + 1 giro).

Il 9° Historic Rally delle Vallate Aretine, prima gara del Campionato Italiano Rally Auto Storiche 2019


Manca meno di una settimana alla chiusura delle iscrizioni e una dozzina di giorni al via del 9° Historic Rally Vallate Aretine (8/9 marzo) che, sulle prove speciali dell’aretino, accenderà le ostilità sportive del Campionato Italiano Rally Auto Storiche. C’è grande fermento nell’ambiente e molto interesse per la gara organizzata dalla scuderia Etruria di Bibbiena, nonché per un nuovo capitolo del tricolore “storico”, serie molto seguita, non solo da chi ha i capelli brizzolati … Al “Vallate Aretine” scopriranno le carte i pretendenti al titolo tricolore nei vari Raggruppamenti, nel Gruppi, nelle Classi e nelle altre classifiche. Soprattutto quelli alla caccia dei titoli nazionali più prestigiosi vinti, lo scorso anno, nel 1° Raggruppamento da Marco Dell’Acqua, con Galli e Rizzo alle note (Porsche 911S), nel 2° Raggruppamento da Alberto Salvini, con Tagliaferri (Porsche 911Rs), nel 3° Raggruppamento da Natale Mannino, con Giannone (Porsche 911 Sc), nel 4° Raggruppamento da “Lucky”, con Fabrizia Pons a fianco (Lancia Delta Integrale 16V). E se l’inossidabile “Lucky” Battistolli ha dominato anche la classifica tricolore “Over 60”, suo figlio Alberto, con Cazzaro alle note, promette molto bene: primo nella “Under 30”, lo scorso anno, e titolo sfiorato, nel 3° Raggruppamento, con la Fiat 131 Abarth.

Gare combattute, macchine e “sound” affascinanti e percorsi mai banali. Come quello proposto per questo “Vallate Aretine”. Otto prove speciali (quattro da ripetere) per un totale di quasi centodiciotto km, “tosti” e impegnativi e che racchiudono tutte le caratteristiche di un percorso tecnicamente completo. Un rally “vero”, come si addice a macchine ancora pimpanti abituate, un po’ di anni fa, a gare durissime. “Ponte alla Piera” e “La Verna”, entrambe oltre i nove km di lunghezza, “Portole”, con i suoi 15 km e “Rassinata”, la più lunga, che termina alle porte di Arezzo. La città di Arezzo, che rimane il cuore pulsante dell’evento, sede di verifiche tecnico-sportive, partenza e arrivo nella splendida piazza Grande, in pieno centro storico medievale, nonché della Direzione Gara e Sala Stampa presso l’Hotel Continentale, reso famoso nel mondo dei rally dal compianto Piero Comanducci, il “Fellini dei Rally”. Tappa obbligata per tutti i grandi campioni e punto di ritrovo del motorsport aretino, un legame che la famiglia di Piero ha proseguito e prosegue con affetto. Ricordo di Comanducci che si unisce a quello di Andrea Ulivi, aretino anche lui, medico sportivo e navigatore esperto, cui è intitolato il Trofeo che andrà a premiare il “naviga” primo classificato.

Trofeo A112 Abarth -Yokohama la leggenda continua...” recita il claim della serie che vuole tenere vivo il mito della “acentododici” che, tra fine anni ’70 e primi anni ’80, ha permesso di avvicinare ai rally tanti piloti, divenuti poi grandi campioni. La serie si prefigge inoltre l'obiettivo di avvicinare i giovani al mondo dei rally storici, facendogli conoscere il piacere di gareggiare con vetture che esaltano le capacità di guida, con costi contenuti. Al “Vallate Aretine” prende il via il primo dei due gironi “asfalto” 2019, mentre è prevista anche, in gara unica, una classifica “terra” Sono ammesse alle classifiche della serie le vetture delle categorie "T turismo di serie" e "TC turismo competizione", dei modelli A112 58 hp e A112 70 hp, dei Gruppi 1 e 2, N e A. Lo scorso anno vero mattatore è stato Raffaele Scalabrin, navigato da Fantinato e Marin, che si è aggiudicato l’Assoluta, la Under 28, confermandosi poi anche nel Trofeo A112 “Terra” 

Si rinnova, con partenza all’Historic Rally Vallate Aretine, l’appuntamento con la Michelin Historic Rally Cup, che premia i migliori equipaggi dotati delle coperture francesi. Nel 2018, il challenge fra le storiche, indetto da Michelin e gestito da Area Gomme di Mario Cravero, ha ottenuto un successo numerico significativo, con un totale di 119 partenze degli iscritti alla Michelin Historic Rally Cup nelle sei gare disputate, con 74 piloti che hanno disputato almeno una gara (6 nel Primo Raggruppamento, 14 nel Secondo, 52 nel Terzo e nel Quarto). Fabrizio Pardi, Bruno Graglia, Luca Delle Coste sono stati, lo scorso anno, i vincitori rispettivamente del 1°, del 2°, e del 3° raggruppamento), assieme a Ezio Rubino, Massimo Giudicelli, Stefano Villani, Eraldo Righi e Luca Guglielmi, a loro volta vincitori della propria classe di appartenenza.

Chi lo ha conosciuto non può dimenticare la simpatia, l’affabilità e la grande passione di Nino Fornaca, organizzatore, public relation man, esperto di rally, scomparso improvvisamente nell’estate del 1997. Lo scopo del Memory Nino Fornaca, istituito, nel 2012, da un gruppo di suoi amici, “gli amici di Nino”, presieduta da Dario Titotto, con il vice Giorgio Vergnano, è quello di trasmetterne il ricordo alle nuove generazioni. Importante il montepremi, grande visibilità e una presenza su tutti i campi di gara, con un gazebo informativo. Lo scorso anno a vincere il Memory Nino Fornaca sono stati “Lucky” Battistolli e Fabrizia Pons.

- Credits: Ufficio Stampa Historic Rally delle Vallate Aretine

domenica 24 febbraio 2019

MotoCorse/Aprilia con squadra e moto tutte nuove per la sfida della MotoGP 2019



La stagione 2019 di Aprilia Racing si apre all'insegna delle novità. Sia a livello tecnico sia per quanto riguarda l'organico del reparto corse italiano che, dopo una profonda riorganizzazione invernale, rinnova la sua sfida nel Motomondiale 2019. 

L’aspetto più visibile del grande lavoro invernale è la nuova RS-GP, l’evoluzione del giovane progetto (è nato nel 2016 ed è quindi il più giovane in griglia) si presenta in una aggressiva livrea a base nera che è un richiamo esplicito alla tradizione Aprilia. Sono confermati i capisaldi tecnici e progettuali che rendono unica la Aprilia MotoGP, a partire dal motore quattro cilindri con la esclusiva architettura a V stretta, coadiuvato dal cambio seamless sviluppato internamente. Entrambe le componenti sono state ulteriormente evolute, mentre la ciclistica, da sempre fiore all'occhiello del marchio, presenta soluzioni del tutto nuove. 
La RS-GP 2019 nasce sulla base delle idee maturate durante la scorsa stagione e promette di continuare la sua evoluzione per tutta la stagione grazie anche all'apporto del nuovo arrivo Andrea Iannone, che affianca il confermato Aleix Espargaró, e del test rider Bradley Smith che sarà anche in pista con alcune wild card nel corso del campionato. Un attacco a tre punte di assoluto livello e un grande passo in avanti per il marchio che mai si è presentato nella classe regina con tre moto. 

Le due squadre saranno guidate da una nuova coppia di capotecnici, Antonio Jimenez per Aleix e Fabrizio Cecchini per Andrea. È alle redini della parte tecnica Romano Albesiano, affiancato dal nuovo AD Massimo Rivola. Il rinnovato Test Team conta sul contributo di un pilota veloce ed esperto come Bradley, sotto il coordinamento tecnico di Pietro Caprara. 

Massimo Rivola - Amministratore Delegato Aprilia Racing: "È sempre rischioso parlare di aspettative prima di una nuova stagione, ma viene naturale quando si tratta di un reparto corse titolato come Aprilia Racing. Il palmares stesso ci impone una crescita costante, uno sforzo collettivo per arrivare alla competitività anche nella MotoGP. Al mio arrivo ho trovato un gruppo dove non mancano competenza e passione, oltre ad uno straordinario "attaccamento" alla maglia che sarà parte fondamentale del nostro progetto. Possiamo contare su due piloti dal talento straordinario che, seppur molto diversi, condividono la stessa straordinaria passione per questo sport. Non è esagerato pensare a noi come a Davide contro i giganti del motociclismo mondiale, ed è un paragone che non mi dispiace visto che, alla fine, Davide ce l'ha fatta". 

Romano Albesiano - Direttore Tecnico Aprilia Racing: "La parte finale della scorsa stagione e i test invernali sono stati fondamentali dal punto di vista tecnico. L'arrivo di Andrea e di Bradley ha aggiunto nuove informazioni al contributo fondamentale di Aleix, aiutandoci a definire la linea di evoluzione della RS-GP. Un progetto che per questa stagione è arrivato alla maturità, con un miglioramento generale in tutti gli aspetti. E' stato fatto un grande lavoro di alleggerimento, siamo intervenuti sulla ciclistica e sulla gestione elettronica, lasciando margine per ulteriori evoluzioni che saranno costanti durante il campionato. La riorganizzazione del reparto corse e il potenziamento del test team sono stati due fattori centrali della preparazione invernale, permettendo una velocizzazione dei processi e una maggiore accuratezza nell'analisi dei dati. Aspetti fondamentali nella moderna MotoGP". 

Aleix Espargaró: "I primi test di questa nuova stagione sono stati estremamente positivi. Sono stato veloce, sono a mio agio in sella alla RS-GP 2019 e sento di avere ancora un buon margine di crescita. Dal punto di vista tecnico e umano ho a disposizione una delle migliori squadre della mia carriera, ci attende un grande lavoro ma non posso che essere ottimista. Con gli arrivi di Andrea, Bradley e Massimo siamo sicuramente più forti, non abbiamo scuse". 

Andrea Iannone: "Ci aspetta una bella sfida. L'abbinamento Aprilia-pilota italiano crea sempre una certa aspettativa, sta a noi trasformarla in pressione positiva. Ho affrontato la preparazione al 2019 con calma, in questo sport il lavoro di gruppo è fondamentale e non bisogna farsi prendere dalla fretta. Siamo cresciuti a ogni uscita, onestamente sono rimasto sorpreso dalla velocità con cui i ragazzi di Aprilia hanno modificato il progetto sulla base delle mie richieste tra Jerez e Sepang. Dobbiamo continuare così, migliorando passo dopo passo. Il feeling giusto c'è". 

Bradley Smith: "Devo dire che i test sono stati piuttosto interessanti. Nella mia nuova veste di collaudatore ho cercato di essere il più analitico possibile e mi sono messo a completa disposizione della squadra. Lo shakedown in Malesia è andato piuttosto bene, sono soddisfatto che Aleix abbia potuto beneficiare del nostro lavoro trovando da subito un buon feeling con la nuova RS-GP. Il mio obiettivo è continuare a lavorare bene con il Test Team Aprilia e avvicinarmi al ritmo di Aleix e Andrea nelle gare alle quali parteciperò. Abbiamo un ottimo potenziale, tecnico e umano". 

Fausto Gresini - Team Manager: "Il 2019 è indubbiamente un anno importante per noi, la nuova stagione in MotoGP per l'Aprilia Racing Team Gresini porta inevitabilmente con sé delle aspettative. I nuovi inserimenti, da Massimo Rivola ad Andrea Iannone, hanno portato entusiasmo ma anche un potenziamento e una riorganizzazione generale che sembrano, per quanto visto finora, aver dato risultati incoraggianti. Non dimentico il Test Team che, con Bradley Smith, sta portando avanti un lavoro indispensabile ad un progetto giovane come quello di Aprilia. La strada è lunga ma abbiamo le competenze e la comunanza di obiettivi per riuscire".


Una singolare Fiat 130 Familiare


Il Brema Classic Motorshow, andato in scena all'inizio del mese di Febbraio, ha ospitato, tra l'altro, un pezzo molto raro, una station wagon di produzione artigianale appartenuta ad Umberto Agnelli, fratello dell'avvocato Giovanni Agnelli. L'auto era al centro di una retrospettiva tematica - con vetture di serie, prototipi, studi di stile e pezzi unici - dedicata appunto alle station wagon, categoria sempre più importante tra le automobili classiche.

FCA Heritage ha partecipato alla retrospettiva con la Fiat 130 Familiare appartenuta ad Umberto Agnelli, già presidente della Juventus e della Fiat. La vettura - progettata dai designer del Centro Stile Fiat - venne realizzata artigianalmente nel 1972 dagli esperti in carrozzerie speciali delle Officine Introzzi, situate a Lipomo sul lago di Como. Come base venne impiegata la Fiat 130 berlina di serie, all'epoca il modello top di gamma del marchio italiano. La vettura è mossa da un propulsore V6, che con una cilindrata di 3,2 litri eroga 165 CV.

Le Officine Introzzi dovrebbero aver costruito quattro esemplari della Fiat 130 Familiare, tutti destinati ad esponenti della famiglia Agnelli: la prima vettura era per Giovanni Agnelli in persona, che utilizzava la comoda e prestigiosa station wagon soprattutto per le vacanze invernali a St. Moritz. La sua 130 Familiare, realizzata in grigio metallizzato con inserti sulle fiancate ad effetto legno, è caratterizzata dal cesto portapacchi in vimini sul tetto, che veniva utilizzato per il trasporto degli sci. Le altre tre vetture prodotte non presentano questi caratteristici dettagli, ma sono state realizzate tutte con una livrea bicolore: un esemplare con il tetto rosso metallizzato, uno con il tetto verde ed infine l'esemplare in mostra a Brema - che appartiene alla collezione aziendale di FCA Heritage e che si distingue per l'eleganza della carrozzeria color crema abbinata al tetto color bronzo.

> Credits: http://www.press.fcaheritage.com

F4 UAE/Matteo Nannini vola verso il titolo


> 24 Febbraio 2019 - Un passo devastante per la concorrenza con due vittorie e altre due conclusioni sul podio nelle quattro gare disputate in questo fine settimana sul circuito di Yas Marina. Matteo Nannini ha messo più di un'ipoteca sul titolo di F4 messo in palio dal Campionato degli Emirati Arabi. Basta poco. Grazie al vantaggio di 55 punti con cui si presenterà all'appuntamento conclusivo, tra una settimana sulla pista di Abu Dhabi, per il giovane portacolori del Team XCel Motorsport sarà sufficiente prestare attenzione e non commettere errori nelle quattro gare che rimangono da disputare. Il binomio Xcel-Matteo Nannini si è rivelato superiore, grazie anche alla proficua collaborazione con l’ingegnere Luca Baldisserri, sempre presente al box.
“Ho fatto un bel salto in ottica campionato, oggi ho combattuto molto. Il momento migliore? Quando in un giro ho sorpassato 5 avversari. Ero molto arrabbiato!” il commento di Matteo Nannini prima di lasciare il circuito di Yas Marina. Pronto per il titolo F4 UAE e per il campionato italiano.

- Credits: Beatrice Zamuner

sabato 23 febbraio 2019

Regolarità AutoStoriche/La Coppa Città della Pace ha aperto il CIREAS 2019


La Coppa Città della Pace ha aperto il CIREAS - Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche. A Riva del Garda e dintorni si sono sfidati oltre 100 equipaggi - un record - nella manifestazione organizzata dalla scuderia Adige Sport. La vittoria è andata a Angelo Accardo e Filippo Becchina su Lancia Beta Montecarlo del 1978, che hanno preceduto Edoardo Bellini e Roberto Tiberti su Fiat 508C del 1937. Entrambi equipaggi di Franciacorta Motori.

Terzo gradino del podio per i fratelli Scapolo in gara con una Fiat 508C per la Scuderia Nettuno di Bologna. Miglior equipaggio femminile al traguardo quello con Bignetti-Ciatti, campionesse in carica, su una Alfa Romeo Spider Veloce. Il primo posto tra le scuderie è andato a Franciacorta Motori con due equipaggi sui primi due gradini del podio di Riva del Garda.

- Credits: Acisport.it

Motorsport Technical School ai Track Days dell'Autodromo di Monza con pillole di formazione gratuita per i partecipanti


La Motorsport Technical School, prima scuola italiana di formazione tecnica per il motorsport, è partner dei Track Days in programma ogni domenica, fino al 10 marzo, presso l'Autodromo di Monza che, con questa iniziativa, apre le porte a tutti gli appassionati, ai gentleman driver, e a chi vuole provare l'esperienza di un giro da brivido con la propria auto e in tutta sicurezza, sfrecciando in pista da protagonista.

MTS, eccellenza formativa italiana nel settore del motorsport, mette a disposizione dei partecipanti dei Track Days un docente esperto, con esperienza pluriennale nella meccanica e nelle competizioni automobilistiche, che presterà servizio di coaching tecnico con l’obiettivo di migliorare la performance dell’auto in pista.

Durante i Track Days MTS presenterà a tutti gli appassionati presenti, il corso di soft tuning. Le lezioni si terranno da venerdì 8 a domenica 10 marzo 2019 con il supporto di Sparco. Il corso si concluderà con una sessione di pista proprio in concomitanza di uno dei Track Days, durante il quale i partecipanti potranno mettere in pratica quanto appreso, assistiti da Alessio Rovera, pilota professionista e vincitore del Campionato italiano Formula Abarth e del Porsche Carrera Cup 2017, e da tecnici Sparco ed MTS. 
Infine, in occasione dei Track Days, MTS apre le sue porte dando la possibilità di visitare la scuola, che ha sede proprio presso l’Autodromo con le sue auto e moto da competizione.

«MTS si rivolge a tecnici e semplici appassionati di motorsport - commenta Eugenia Capanna, fondatrice e direttrice della scuola – e per questo motivonon potevamo proprio mancare ai Track Days, in Autodromo a Monza, la nostra casa. Ritengo che sia un’occasione unica per conoscere meglio la propria vettura acquisendo, a titolo gratuito, nozioni utili a migliorarne le prestazioni”.