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giovedì 21 settembre 2023

“Monza 1922 - 2022”, Massimo Campi racconta 100 anni di Autodromo Nazionale



Monza, "Il tempio della velocità", cioè l’Autodromo Nazionale con il suo tracciato di veloci rettilinei e poche curve, tutte molto tecniche. 

L'Autodromo ha compiuto un secolo di storia ed è conosciuto in tutto il mondo per le imprese sportive che hanno visto come protagonisti i migliori campioni di auto e moto. E per i suoi drammi. Sfogliando gli albi d'oro dei Gran Premi, appare subito evidente che a Monza sono sempre emersi i migliori: Nuvolari, Fangio, Ascari, Prost, Lauda, Clark, Vettel, Caracciola, Alonso, Peterson, Surtees, Stewart, Andretti, Mansell, Piquet e per finire Ayrton Senna, Schumacher ed Hamilton. Vincere in terra di Brianza è sempre stato motivo di vanto per tutti i grandi campioni ma anche per tutti i piloti delle categorie minori. 

Salire sul gradino più alto del podio quando si vince una gara importante e vedere sotto il pubblico che ha invaso la pista per far festa con i vincitori è come ricevere una laurea. «Monza 1922-2022» non vuole essere un elenco di risultati, ma una serie di racconti con un comune denominatore: la passione per i motori, l'autodromo, gli uomini e le imprese sportive che lo hanno reso famoso.

Monza 1922 - 2022  

100 anni di passione, un secolo di storie

 

autore: Massimo Campi

 

formato 15x21 - pagine 272 – costo copertina 20 Euro

lunedì 15 maggio 2023

Moto MAS, la storia di un italiano che costruiva motociclette


> di Luciano Passoni

“La moto MAS - Alberico Seiling. Storia di un italiano che costruiva motociclette”: il titolo e il sottotitolo sono già un racconto che traccia il percorso del contenuto; il nome di una azienda, una fabbrica ormai scomparsa da mezzo secolo, e quello del suo fondatore, nato a Monaco nel 1895, ma che diventerà, attraverso varie vicissitudini ed una guerra mondiale (1915-18) italiano. 
Se diciamo che è un libro che non può mancare nella biblioteca degli appassionati motociclisti esprimiamo un concetto riduttivo, questa è una pubblicazione, presentata dalla Libreria Automotoclub Storico Italiano nel corso dell’ASI MotoShow 2023 a Varano de’ Melegari, che può interessare veramente un pubblico ben più vasto. 

E’ un romanzo storico, dove la moto è sì protagonista, molto meno però del personaggio Seiling, delle sue vicende personali, del suo peregrinare, nei primi venti anni della sua esistenza, tra l’Italia e la Germania, sino all’affermazione definitiva, come costruttore, nella Milano degli anni ‘20/30, che insieme a Torino è centro d’’interesse nazionale per il nascente mondo motoristico. 
L’amore per la moto e l’amore per Enrica De Angelis, conosciuta da adolescente a Terni, negli anni del suo primo periodo italiano, che diventerà sua moglie nel 1922. Contemporaneamente nasce la M.A.S. (Motori Ausiliari Seiling) che produrrà, con progetti suoi, motori per biciclette. Le dinamiche industriali vogliono che le prime produzioni siano destinate alla ditta tedesca dove lavora il fratello Ernst (1898), almeno sino al 1925. Nel 1930 Alberico rinunzia alla cittadinanza tedesca e diventa italiano. 

La sua produzione ora è concentrata non solo sulle biciclette a motore ma si amplia a motocicli, sidecar, motocarri e motofurgoni, da 175, 250, 350 e 500 cc. La filosofia aziendale lo vuole partecipe di un gran numero di competizioni di regolarità e durata, più che di velocità, dell’epoca; dalla Milano-Taranto, alla 6 giorni internazionale, Parigi-Nizza, 2000 km in Germania e via dicendo. Prende il via anche lui per dare esempio di una moto che, se pur fatta per “tutti i giorni”, ha caratteristiche tali di affidabilità che può partecipare anche alle gare. Alcune vicissitudini del secondo dopoguerra lo vedono cedere l’attività della MAS per altre strade, anche fuori dai confini nazionali, sino alla sua morte a Milano nel 1961. 
Il gusto della lettura si somma al piacere di sfogliare un libro pieno di vicende, episodi, aneddoti, immagini e documenti significativi di un’epopea abilmente disegnata dal pronipote Andreas, insieme alla moglie Klaudia, per una storia familiare che meritava di essere raccontata e conosciuta.

(“La moto MAS - Alberico Seiling. Storia di un italiano che costruiva motociclette” – Andreas e Klaudia Seiling – Libreria A.S.I. – ISBN 9788898344918)







mercoledì 26 aprile 2023

Presentato il libro “Porto Cervo Racing la storia, la passione, i successi 1999-2021”



Nei giorni scorsi, presso la Tenuta Pilastru ad Arzachena, il Team presieduto da Mauro Atzei, ha presentato il libro “Porto Cervo Racing la storia, la passione, i successi 1999-2021”, l'opera editoriale che racchiude i primi ventidue anni di attività della blasonata Scuderia.

Alla presentazione, oltre al direttivo del Team composto dal presidente Mauro Atzei, dal vice presidente Dino Caragliu (fondatore e primo presidente della Porto Cervo Racing), dai soci Gian Luigi Coda, Vanni Pileri e Vittorio Musselli, era presente l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della regione Sardegna Andrea Biancareddu, il Sindaco del Comune di Tempio Pausania Gianni Addis, il sindaco, il vice sindaco e l'Assessore al turismo del Comune di Santa Maria Coghinas, nell'ordine Pietro Carbini, Marco Demontis e Antonio Masia, l’Assessore ai lavori pubblici del Comune di Aglientu Marco Addis e, a fare gli onori di casa, il consigliere alle politiche giovanili del Comune di Arzachena Giovanni Carta e il consigliere alla viabilità e polizia locale del Comune di Arzachena Salvatore Mendula.

Le congratulazioni per l'opera editoriale sono arrivate anche dal Sindaco di Luogosanto Agostino Pirredda, tramite il fratello, nonché co-pilota Marco Pirredda presente all'evento, così come non è voluta mancare alla presentazione del libro, la Pro Loco di Tempio Pausania che, insieme alla Pro Loco di Aglientu, ha sempre sostenuto il Rally Terra Sarda organizzato dal Team.

“Il libro racconta oltre due decenni di lavoro ininterrotto con grande pregio della scuderia”, ha commentato Andrea Biancareddu, Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della regione Sardegna, “un libro che ha la capacità di mostrarci i valori dello sport motoristico e di raccontare i suoi protagonisti. Sono orgoglioso di aver sostenuto le loro iniziative, con le quali abbiamo voluto dare una risposta concreta agli obbiettivi di unire le attività motoristiche allo spettacolo e alla cultura della nostra isola. Ringrazio gli ideatori e gli autori del libro che hanno voluto raccontare chi sono le donne e gli uomini che costituiscono il Team e, in particolare, il presidente Mauro Atzei, il direttivo e tutti gli associati del Team per aver anche loro creduto insieme a noi nel progetto di fare crescere lo sport isolano oltre i confini”.

Presente all'evento anche il Fiduciario/Delegato Sardegna ACI Sport Giuseppe Pirisinu, il Direttore di gara Mauro Furlanetto - che si occuperà dell'11° Rally Terra Sarda e 3° Rally Terra Sarda Storico in programma dal 6 all'8 ottobre 2023 - il presidente dell'Automobile Club Cagliari Antonello Fiori, mentre il presidente dell'Automobile Club Sassari Giulio Pes di San Vittorio ha inviato un messaggio congratulandosi con la Porto Cervo Racing per l'importante iniziativa editoriale e per il lustro che sta dando al motorsport in Sardegna, facendo conoscere la Sardegna in Italia e all’estero.

Il libro, edito dalla casa editrice Serra, racconta oltre vent'anni di sport, passione, sacrifici, vittorie, soddisfazioni, ma soprattutto i tanti legami d'amicizia come hanno dimostrato gli attuali portacolori del Team, i tanti sportivi, ex piloti e co-piloti della Scuderia, i soci fondatori e semplici appassionati che non sono voluti mancare alla presentazione del libro.

Simpatici ricordi sono stati rivissuti dai tanti piloti e co-piloti intervenuti nonché dagli ospiti e partner, Elena Bilardi per la “Grimaldi Lines”, Nicola Mancini “Mirtò” con alcuni aneddoti sulla storia dei Rally in Sardegna. Non sono mancati i ricordi di Gian Luigi Coda sui primi passi del Team come organizzatore di eventi iniziati con il Rally d'Ogliastra e ora con il Rally Terra Sarda, e di Sandra Medda sulle innumerevoli iniziative dedicate al sociale svolte dall’Associazione.

Inoltre, due emozionanti video hanno ripercorso gli oltre vent'anni di attività del Team, dalle prime gare, ai primi successi, ai tanti piloti e co-piloti che hanno scritto la storia della scuderia, una storia intensa raccolta nelle oltre 1700 fotografie pubblicate nelle trecentotrenta pagine patinate del libro.

“Un evento emozionante”, ha commentato il vice presidente Dino Caragliu al termine della presentazione del libro, “non solo per me, ma per le tante persone presenti. Agli inizi, la nostra Scuderia è stata un'avventura, che si è trasformata in una gioia come quella che abbiamo avuto modo di vivere oggi in occasione di questo bellissimo evento, con le persone entusiaste, felici di essere partecipi dei risultati della Porto Cervo Racing. Nel libro, sono stati messi in evidenza tanti particolari, numerose fotografie inedite e tutte le classifiche delle gare nelle quali hanno corso i nostri portacolori. Il libro è stata l'occasione per continuare a festeggiare tutti i momenti del Team, la nostra mission è sempre stata quella e tuttora è quella di sostenere i piloti e co-piloti, organizzare gli eventi, divertirci e mantenere unito questo bellissimo gruppo. Un plauso a tutti per quello che abbiamo avuto l'opportunità di vivere in questi oltre vent'anni di successi, sacrifici e passione, una passione incommensurabile, infatti l'unico carburante per il motore della Porto Cervo Racing è la passione. Grazie a tutti”.

In occasione dell'evento, presentato da Tommy Rossi, è stato possibile acquistare il libro e donare una parte del ricavato al progetto “Non mollare mai” ideato dallo stesso presentatore, destinato al reparto di Oncologia dell'Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.

“Abbiamo voluto dedicare questo libro a tutti quelli che hanno fatto parte e fanno parte della Porto Cervo Racing”, ha commentato il presidente della Porto Cervo Racing Mauro Atzei, “un libro che racconta ventidue anni di storia, un'opera editoriale che fa rivivere tante emozioni, ogni pagina che si sfoglia è un’emozione. Il libro è dedicato a tutti coloro che hanno vinto, partecipato, che sono arrivati ultimi e, inoltre, a tutte quelle persone che hanno dedicato il loro tempo al Team Porto Cervo Racing. È un ringraziamento che noi abbiamo voluto fare nei confronti di tutte queste persone, per noi veramente speciali”. 

(Ufficio Stampa Porto Cervo Racing Team)

Ufficio Stampa Porto Cervo Racing Team

lunedì 28 novembre 2022

Porsche 919 Hybrid: Immagini di una carriera


È uscito il nuovo libro di David Tarallo sulla Porsche 919 Hybrid, il prototipo della casa tedesca che ha conquistato titoli e vittorie nel FIA WEC. Tarallo, che da anni segue il Mondiale Endurance, ci ha spiegato come è nata questa opera e lo scopo del libro

Cosa ha rappresentato la Porsche 919 nel panorama WEC?

Il DNA della Porsche sono da sempre le competizioni, in particolare l’endurance. Dopo tanti anni di assenza, la 919 è stata il modello con cui la Casa di Stoccarda è tornata nella massima categoria; la partecipazione alle classi del GT con le varie versioni della 911 non poteva soddisfare pienamente un marchio che è abituato a lottare per la vittoria assoluta. Il programma ufficiale con la 911 non è stato abbandonato, ma contemporaneamente la Porsche ha progettato e messo in pista una LMP1, tecnicamente interessantissima, a iniziare da un insolito motore V4. La vettura non ha deluso le aspettative, vincendo tre edizioni della 24 Ore di Le Mans consecutive, nel 2015, 2016 e 2017. E con un po’ di fortuna in più avrebbe potuto vincere già nel 2014! La versione Evo, poi, protagonista del Tribute Tour, ha dimostrato una volta di più le capacità tecniche della Porsche. Nel 2017 si parlò anche di una versione “Street” (in realtà per un programma di track days di alto livello), che però non è mai stata realizzata, tranne un manichino in scala 1:1.

Come è nata l’idea di questo libro?

L’idea è nata dall’esigenza di dare visibilità alle foto scattate nei circuiti di tutto il mondo in questi anni, in qualità di giornalista e fotografo accreditato per il FIA-WEC. Sono da sempre un appassionato della storia della Porsche e alla vigilia del debutto della 963, mi è parso giusto celebrare il modello precedente, che tanti risultati ha dato alla casa tedesca. Spero che a questo album seguiranno altri titoli specifici. Ci sto già pensando.

Perché la scelta di un libro completamente fotografico?

Perché la storia tecnica e sportiva è stata già raccontata in dettaglio in altre pubblicazioni molto valide, fra cui i volumi editi da Delius Klasing ufficialmente per la Casa. Anche se siamo nell’era di Internet, ho voluto fare un quaderno di documentazione come quelli che si pubblicavano negli anni settanta, quando le foto scarseggiavano e questo tipo di prodotto era molto richiesto. Oggi le cose sono cambiate, ma ho voluto comunque pubblicare un volume con le foto scattate da me, che saranno necessariamente diverse da tutte quelle che si trovano già in rete. Insomma, ho pensato di lasciare una mia traccia nel mare magno della documentazione disponibile al giorno d’oggi. Il libro si apre comunque con una breve disamina tecnica e si chiude con la lista dei risultati delle gare cui la 919 ha partecipato nel WEC dal 2014 al 2017.

Quali sono i futuri progetti su cui stai lavorando?

Questo libro è uscito sotto il nome del mio sito, pitlaneitalia.com. L’idea è quella di realizzare altri quaderni di documentazione, automobilistici ma anche modellistici. Mi pare che il pubblico abbia reagito bene all’iniziativa, ho già diverse richieste per il volume sulla 919.

Dove si acquista?

Si può trovare il volume al link https://www.geminimodelcars.com/search?q=919. Presto sarà anche in alcune librerie specializzate, italiane ed estere.









martedì 18 ottobre 2022

“Vita e gesta dell’inarrestabile GIMAX”: un libro di Vittorio Piaggi per raccontare il campione di Lainate.


di Luciano Passoni - foto Rosanna Galli

Una griglia di partenza degna dell’occasione, campioni e personaggi del mondo dell’automobilismo sportivo hanno presenziato alla presentazione a Lainate del volume scritto da Vittorio Piaggi sulla” Vita e gesta dell’inarrestabile GIMAX”. Le strade circostanti diventano un circuito occasionale e provvisorio che ospita auto che rendono onore allo scrittore e al campione che viene ricordato. L’autore ha raccolto 50 racconti che si trasformano in capitoli su trent’anni di carriera di un personaggio che ha recitato una parte importante nella storia dello sport auto italiano. Un racconto biografico che parte dal bambino Carlo Franchi che diventa imprenditore e si trasforma nel campione GIMAX, non a caso un acronimo creato con il nome dei due figli. 

Vittorio Piaggi è un appassionato che raccoglie aneddoti e immagini per immagazzinarle nella memoria, sino a quando prevale poi il desiderio di condividere la propria “collezione”, umana e sportiva, con altri come lui. Così è nata l’idea del volume sul campione di Lainate, un gentleman driver che non aveva niente da invidiare ai cosiddetti professionisti del volante. Vittorio diventa Carlo e sviluppa il libro come una biografia raccontandosi in prima persona, i capitoli sono le tappe umane e sportive di una vita e di una carriera. Trofei, coppe, podi e campionati conquistati in virtù di una passione nata a cospetto di un campione: Gigi Villoresi. Un incontro quasi casuale che aveva lasciato un ricordo e una traccia indelebile nel suo immaginario di bambino. Una potente vettura rossa come una leva per sollevare il mondo. Più veloce, più lontano e più in alto, un gradino alla volta con volontà, tenacia e passione e Carletto diventa “l’inarrestabile Gimax”. I racconti che formano la storia sono pieni di nomi che anche il più sprovveduto tifoso di questo sport non stenterà a riconoscere: piloti, piste, gare e auto, dalle categorie minori, con ogni tipo di auto, turismo, sport e formule. La vetta più alta è stata la Formula 1, una esperienza che non poteva mancare. 

Caparbio, coraggioso, determinato e competente, un vero campione, lo confermano titoli nazionali ed europei, ma soprattutto un uomo che ha saputo mantenere quell’umiltà necessaria ad essere apprezzato come grande persona, un ricordo che è nella memoria di quanti lo hanno conosciuto e che l’autore ha contribuito magistralmente con il libro a rinverdire. Ottima l’idea di aprire tra i racconti le finestre per dare qualche ragguaglio tecnico o rassegna stampa dell’epoca, così il libro attraverso la storia di un personaggio diventa lo spaccato di costume di uno sport, di una società e di un ambiente indimenticabile ed irripetibile. La presentazione ha visto il saluto delle autorità locali e di personaggi che hanno condiviso con il protagonista episodi ed aneddoti, così ancora una volta attraverso le loro parole abbiamo rivisto lo sfrecciare di quelle auto, risentito il rombo di quei motori e lo sventolio della bandiera a scacchi che non segna la fine di una gara ma l’inizio di una lettura che vale la pena cominciare.

(Richiedere il libro all’autore attraverso il sito soulcarsrace.com)

lunedì 5 settembre 2022

‘50 anni di Corse. 1972-2022’: dall'Autodromo Santamonica al Misano World Circuit Marco Simoncelli


Sono passati 50 anni da quel 6 agosto 1972, quando un manipolo di imprenditori locali, incoraggiati da Enzo Ferrari, tagliò il nastro inaugurale dell’allora Autodromo di Santamonica, dal nome della frazione di Misano Adriatico - Santa Monica – sulla quale sorgeva l’area.
La Riders’ Land non era ancora stata coniata, ma da decenni il lembo sud della Romagna era conosciuto come la ‘terra de mutor e dei piloti’. Le gare su circuiti cittadini erano ormai fuori luogo per la loro pericolosità e un circuito era la risposta giusta. Il disegno dell’ingegnere modenese Umberto Cavazzuti divenne realtà in tempi record, solo pochi mesi prima infatti due manifestazioni cittadine a Rimini e Cesenatico ebbero lo stop a disputarsi.

Da quel giorno, quando debuttarono le auto con vittorie di Arturo Merzario e Michele Brambilla, seguite la settimana dopo dalle moto con vittorie di Giacomo Agostini, Renzo Pasolini, Otello Buscherini e Guido Mandracci, s’è avviata la storia dell’odierno Misano World Circuit Marco Simoncelli. Oltre mille eventi, leggendarie sfide in pista e in questi ultimi decenni una crescita progressiva che ha portato MWC nell’elite dei circuiti mondiali.

La storia di questi primi 50 anni è racchiusa nell’opera ‘50 anni di Corse. 1972-2022’ voluta dalla proprietà di MWC, il Gruppo Financo, che ha coinvolto Giorgio Nada Editore per realizzare un’opera che ripercorresse la storia per guardare al futuro.

Nel corso del Gran Premio Gryfyn di San Marino e della Riviera di Rimini c’è stata la presentazione ufficiale del volume, curato da Marco Montemaggi in collaborazione con un comitato scientifico formato da Andrea Albani, Davide Bagnaresi, Marco Masetti, Sergio Remondino e Luigi Rivola. Alla pubblicazione hanno contribuito col loro intervento numerosissimi personaggi sportivi ed istituzionali.

“Cinquant’anni punteggiati da campioni e imprese che sono nella storia del motorsport – commenta il Presidente di MWC, Luca Colaiacovo – e che vogliamo conservare al meglio, perché lì ci sono i valori solidi su cui abbiamo posto le fondamenta di un futuro altrettanto grandioso. Oggi celebrare la propria storia rappresenta un fattore decisivo nel programmare lo sviluppo. Condividerla è un grande regalo che abbiamo voluto fare a tutti coloro che amano il motorsport”

Sono passati 50 anni da quando una pista temporanea di atterraggio dei velivoli americani durante la Seconda guerra mondiale, ispirò l’attuale rettilineo del circuito che oggi ospita quattro piste: la pista internazionale, l’Arena Flat Track di oltre mille metri e non asfaltata, la pista Handling conosciuta come Misanino e quella dedicata ai kart.
Oggi l’impianto può ospitare oltre 100mila spettatori ed ha raggiunto la configurazione di un grande Parco dei Motori con la MWC Square e il nuovo Pit Building che ospiterà anche l’archivio storico multimediale e spazi per mostre tematiche.
A pieno regime, MWC rappresenta un volano economico da oltre 160 milioni di euro di indotto nel cuore della Motor Valley, con una produzione di oltre 710mila room nights, il 90% delle quali si concentra nelle strutture ricettive della provincia di Rimini.

Analogo percorso è stato compiuto sul contenimento dell’impronta ambientale dell’attività, tanto da ottenere proprio nell’anno del cinquantesimo anniversario l’accreditamento ‘Tre Stelle’ nel 2022 e la certificazione ISO 20121 come standard per la Certificazione del Sistema di Gestione Sostenibile degli Eventi, unico impianto del motorsport accreditato in Italia da TÜV SÜD.

“Nel raccogliere tutti gli elementi dell’opera – racconta il curatore Marco Montemaggi, uno dei massimi esperti di heritage marketing in Italia – abbiamo percorso un viaggio emozionante, seguendo le traiettorie dei grandi piloti della storia del motorismo in un tracciato, da sempre, all’avanguardia per sicurezza e piacere di guida. Una pista di fronte al mare, riscaldata dalla passione di una terra, la Riders’ Land, che inevitabilmente pompa entusiasmo ad ogni curva, ad ogni sorpasso, come i pistoni di un motore".

Il volume è strutturato in tre parti: la prima è dedicata alla Motor Valley, dentro all’Emilia-Romagna, col racconto scritto da Luigi Rivola di un’epoca decisiva per la meccanica mondiale che va dall'inizio del novecento all'inaugurazione del Circuito; la seconda ripercorre la storia di tutte le gare ed i campioni che ne sono stati protagonisti ripercorsa da Marco Masetti (moto), Sergio Remondino (auto) e Alberto Gimmelli (truck); la terza è dedicata a chi ha portato al successo ed alla fama mondiale il circuito con tutto l’albo d’oro. Davide Bagnaresi ha raccordato le varie sezioni, inserendole nel contesto storico del territorio.
‘50 anni di corse. 1972-2022’ concorre per il 2022 al Premio OMI – Osservatorio Monografie d’Impresa dell’Università di Verona.

Il libro, edito da Giorgio Nada Editore, sarà distribuito in Italia da Giunti Spa e, oltre che sui siti www.giorrgionadaeditore.it e www.libreriadellautomobile.it, sarà disponibile su tutte le piattaforme online di vendita libri, presso la Libreria dell’Automobile di Milano (c.so Venezia 45) e presso tutte le librerie Giunti al Punto in Italia.

Credits: Smart Comunicazione

giovedì 6 gennaio 2022

“Circuito de Lasarte. Memorias de una pasión”



I Gran Premi di San Sebastián (velocità) e di Spagna (resistenza) sono in calendario per il 25 e 28 luglio 1929. Settimane prima si erano accumulate lettere, telegrammi e dispacci da diverse località europee con le richieste di iscrizione di Chiron, Bouriano, Dreyfus, Lehoux... Accade così che per la corsa a forza libera tutti si presentino con un "pur sang" realizzato da Ettore Bugatti.

Zanelli, Lepori e Foresti si aggiungono alla lista.  Come accaduto l'anno precedente, nessuno si presenta come pilota ufficiale del costruttore di Molsheim, tutti correranno da privati.

Un altro pilota conferma la sua presenza. Il suo nome - Georges Philippe - è noto e tutti sanno che è il figlio dell'arcimilionario Henri de Rothschild.  Sta girando alcuni circuiti in Europa da un paio d'anni e con risultati importanti per un debuttante. In prova essuno voleva mostrare le proprie carte.  Solo Zanelli ha ottenuto la media di 139,3 km/h in risposta a Louis Chiron.

Le undici edizioni della corsa sono ampiamente raccontate dal libro 

"Circuito de Lasarte. Memorias de una pasión", 332 pagine con più di 400 fotografie ad alta risoluzione selezionate da un archivio di oltre 4.100 immagini.


È il racconto dei primi anni delle corse in auto, anni d'oro che hanno visto Bugatti, Delage, Maserati, Alfa Romeo, Auto Union e Mercedes Benz sfidarsi nelle prove di velocità, mentre Georges Irat, Chenard Walcker, Hispano Suiza e Chrysler concentravano i loro sforzi nello sviluppo di auto per le gare di durata.

 

Al questo link, tutte le info sul libro, le sue caratteristiche tecniche, una sintesi dei contenuti e come acquistarlo.




sabato 4 dicembre 2021

Da Porsche a Porsche - 40 anni di Motorsport


La Motorsport è solo il punto di arrivo della carriera professionale del preparatore, lombardo di origine e piemontese d'adozione, Gianni Bianchini. Una vita intera, la sua, dedicata alle automobili, una passione che è nata quando era un ragazzo in Val Camonica e che gli brucia dentro ancora oggi.

Da oltre cinquant'anni Gianni Bianchini si dedica alle auto da corsa, che siano da pista o da rally. L'amore per le quattro ruote lo porta a lavorare da Ennio Bonomelli a Brescia e poi in provincia di Novara alla Tam Auto di Peppino Zonca, prima di dare vita, sul finire degli anni '70, alla sua officina, la Motorsport, che da sempre ha sede a Ponderano, centro alle porte di Biella, terra dove i motori sono di casa.


Bianchini ha raccolto in un'autobiografia intitolata "Da Porsche a Porsche" la sua storia cominciando il racconto da quando era un bambino intelligente e vivace per poi passare al servizio militare nella Folgore ed arrivare alle auto da corsa. Le tedesche, le Porsche, sono state il filo conduttore della sua carriera: da loro ha iniziato e con loro, dopo alcune stagioni con le invincibili Lancia 037 e Delta, lavora ancora oggi con lo stesso entusiasmo del primo giorno.


Nelle 194 pagine del libro, arricchite da numerose immagini a colori ed in bianco e nero alcune provenienti dall'album privato dell'autore, Bianchini racconta gioie memorabili e cocenti delusioni, regalandoci un "assaggio" degli anni d'oro delle corse. Avventure e corse in mezza Europa al servizio di grandi piloti come Piero Longhi, Arturo Merzario, Franco Uzzeni, Giorgio Schon, Graziano Rossi, Philippe Roux, Daniel Ducruet, Jorge Recalde, Giordano Perego, Freddy Oguey, Gino Pozzo, Mario Regis o il presidente dell'Aci Como Enrico Gelpi che ha accettato con entusiasmo di scrivere la prefazione del volume.


"Da Porsche a Porsche" è già in distribuzione ed è ordinabile in libreria al costo di 33 euro, ma è anche disponibile su Amazon, nei book store e store on line.


La scheda

 

DA PORSCHE A PORSCHE

Autore: Gianni Bianchini

Copertina: morbida

Pagine: 198 pagine

Immagini: centinaia a colori e b/n

Formato: 23 x 14,5 cm

Editore: Gianni Bianchini

Prezzo: 33 euro



venerdì 1 ottobre 2021

F1 Heroes, Campioni e leggende nelle foto di Motorsport Images


Un viaggio di oltre 70 anni attraverso le più spettacolari immagini 
dell’archivio di Motorsport sui grandi campioni che hanno fatto la storia 
della Formula 1. Un viaggio raccontato da Ercole Colombo e Giorgio Terruzzi.

Una lunga ed emozionante avventura narrata attraverso le migliori immagini di piloti eroici, scattate dai migliori fotografi. Una storia agonistica, umana e tecnologica lunga più di settant’anni. Piloti, campioni, uomini capaci di compiere atti strabilianti, magnifici, votati a un mestiere che correre comporta mettere in pista, oltre al proprio talento, la propria vita. Dal primo Campionato Mondiale vinto nel 1950 da Giuseppe “Nino” Farina all’epopea di Lewis Hamilton, passando attraverso tutte le leggende della Formula 1: Alberto Ascari, Juan Manuel Fangio, Niki Lauda, Ayrton Senna, Alain Prost, Michael Schumacher.... solo per citare alcuni dei protagonisti di questo libro. 
Uno spettacolare racconto dei vincenti, delle loro straordinarie automobili, dei loro duelli, ma anche un racconto dei grandi sconfitti e dei grandi eroi che pur non avendo vinto il campionato sono entrati nel mito, Gilles Villeneuve su tutti. Figure che hanno segnato un tempo, la storia del motorismo. Vincitori e vinti, riuniti in una galleria dentro la quale ciascuno di noi riconosce un volto, un gesto, un istante della propria vita. Campioni in trionfo, campioni perduti. Amatissimi tutti perché portatori di una frenesia, di una gioia indimenticabile, di un dispiacere profondo.

giovedì 6 maggio 2021

"Quasi Ferraristi. Storie di piloti a un passo dal mito"


Per un pilota di Formula 1, correre per la Ferrari è semplicemente il massimo. Pochi ci sono riusciti e per questo sono nella storia dell’automobilismo, perché il mito della casa di Maranello è ineguagliabile. Moltissimi altri, invece, hanno sperato, tentato ogni strada, forzato ogni porta pur di diventare ferraristi, ma alla fine non ce l’hanno fatta.
Il libro “Quasi ferraristi – Storie di piloti a un passo dal mito” è dedicato a loro, agli sconfitti di quella vera e propria corsa nella corsa che si è svolta nei decenni per assicurarsi il sedile di una Rossa di F1. Vengono narrate le vicende di dieci piloti (Senna, Patrese, Hunt, Cheever, Moss, Kubica, Nannini, Fittipaldi, Peterson e Martini), alcuni giovani talenti, altri già stelle di assoluta grandezza, che sono arrivati a un passo dal coronare il loro sogno, con tanto di firma su un contratto o su un’opzione vincolante, ma hanno dovuto arrendersi davanti alla sopravvenienza di candidature più forti o di inspiegabili giochi politici, di incauti temporeggiamenti o di impazienze fatali. Altri nove (De Angelis, Giacomelli, Hulkenberg, Perez, Jarier, Montermini, Valentino Rossi, Giovanardi e Tino Brambilla) hanno invece alzato bandiera bianca dopo una più o meno lunga trafila.

Ripercorrendo fatti di cronaca, interviste, appunti e memorie personali di trentacinque anni di passione e attività giornalistica, Adriano Cisario ci restituisce una narrazione completa, spesso curiosa e talvolta al limite dell’incredibile, di questo coinvolgente “quasi come” a tinte rosse.

"Quasi Ferraristi. Storie di piloti a un passo dal mito"
di Adriano Cisario
Ultra Sport - pp. 160 - € 15,50

lunedì 22 marzo 2021

“IL GIOVANE GIORGETTO” IN UN NUOVO ROMANZO LA VITA DEL CAR DESIGNER DEL SECOLO


“Il giovane Giorgetto” è il nuovo libro pubblicato da ASI Service - casa editrice dell’Automotoclub Storico Italiano - a firma dell’autore Giosué Boetto Cohen, che ha raccolto le confidenze del grande designer Giorgetto Giugiaro trasformandole in un coinvolgente e appassionante romanzo. Un’opera inconsueta nel panorama dell’editoria motoristica, una narrazione degli aspetti più intimi e meno conosciuti della vita di Giugiaro, che il lettore scoprirà diversa da come l’aveva immaginata. 
A Giorgetto Giugiaro, incoronato “Car Designer del Secolo” nel 1999, sono state dedicate monografie e volumi prestigiosi, migliaia di interviste e articoli in tutto il mondo, ma non era mai stata riportata in un romanzo la sua storia umana e professionale, dagli albori al successo. Un racconto destinato in particolar modo ai giovani, che oggi vivono in un tempo completamente diverso, in uno scenario di competizione e saturazione crescenti, e che proprio per questo hanno bisogno di ispirazione. 
Le pagine de “Il giovane Giorgetto” sono ricche di riflessioni sulla vita che valgono per chi voglia fare il designer, il restauratore o l’agricoltore a chilometri zero. Ad esempio, la relazione tra padre e figlio: un’attenzione umana, un saper parlare e ascoltare reciprocamente, che per Giorgetto Giugiaro è stata di speciale valore. O, ancora, l’abnegazione e l’umiltà per procedere sempre sulla strada giusta, il saper affrontare un colloquio di lavoro o la scelta del socio di una vita. Ma soprattutto: a guardare là dove gli altri non guardano ancora. 
In questo romanzo si rivive il momento della cessione dell’Italdesign alla Volkswagen o la nascita di alcune vetture di particolare significato. Emerge anche il rapporto tra Giugiaro e l’Oriente, il suo aver guardato con tanto anticipo a Giappone e Corea: i personaggi, le situazioni, la sorpresa di quel mondo ancora sconosciuto in Europa, negli anni ’60 e ’70. Anche la storia dell’Alfasud, decisiva per il lancio della Italdesign, è molto godibile. 
In quanto romanzo, “Il giovane Giorgetto” ambisce a traguardi importanti ed apre un nuovo corso editoriale di ASI, che intende raggiungere una platea di lettori sempre più ampia. Il libro, infatti, è in corsa per il Premio Bancarella Sport, uno dei concorsi letterari italiani più prestigiosi e selettivi. “I fatti reali sono lo scheletro del romanzo – evidenzia l’autore – però le situazioni, i dialoghi, il flusso delle emozioni lasciano spazio al narratore: è questo che ci cala al centro della storia e ci avvicina ai protagonisti. Aver avuto Giugiaro come interlocutore diretto non è stata cosa da poco ed ha reso tutto molto più fluido”.

IL GIOVANE GIORGETTO – Come si diventa il Car Designer del Secolo 
di Giosué Boetto Cohen; edizione ASI Service; 312 pagine, copertina cartonata e sovraccoperta; 83 fotografie a colori, in b/n e disegni di Giorgetto Giugiaro; ricca appendice di documenti originali e inediti; prezzo di copertina: 24,00 €

Ufficio stampa ASI

martedì 8 dicembre 2020

LA FERRARI NEL CUORE Mauro Forghieri



La storia degli anni d'oro della Ferrari, quando il Commendatore era ancora il capo assoluto di Maranello e l'ingegner Mauro Forghieri progettava le vetture che hanno portato al titolo iridato di F.1 Surtees, Lauda (due volte) e Scheckter, oltre che le 'biposto' Sport delle epiche sfide con Ford e Porsche. Un racconto 'a quattro mani', corredato da numerosi documenti personali conservati dall'ingegnere Forghieri, dalla lettera di assunzione del 1960 (mansione: 'impiegato tecnico di 2° categoria'), al messaggio 'telex' inviato dallo stesso Ferrari, alla vigilia del GP d'Olanda 1984 al suo responsabile dell'attività in F.1, per confermargli la propria fiducia 'assoluta'. Una soddisfazione personale per Forghieri, purtroppo anche la conferma che l'ormai 86enne Ferrari stava perdendo il controllo degli avvenimenti, senza più la possibilità di garantire al 'suo' ingegnere l'assoluta indipendenza dalla 'correnti tecniche' che stavano emergendo.

Il recente film 'Le Mans '66 – La grande sfida', per l'ingegner Forghieri è stato invece lo spunto per inquadrare in tono pacato ma più verosimile, quegli avvenimenti, riportati sul grande schermo con una visione inevitabilmente 'di parte' e con numerose aggiunte di fantasia.

Tra le innumerevoli sorprese del volume, il progetto di una Formula 1 turbo, datato 1/6/1976, che costringe a rivedere la storia in merito alla scelta di utilizzare la sovralimentazione in F.1, fino ad ora attribuita alla sola Renault che ha debuttato nel 1977.

Un intero capitolo è stato invece dedicato alla Ferrari 275 GTB, ultima vettura di produzione 'firmata' da Forghieri, quando i settori 'strada e corse' erano ancora uniti. Una vettura che l'ingegnere ama particolarmente, tanto che ha conservato e pubblicato il documento originale, che riporta le caratteristiche di tutti gli esemplari costruiti. Sorprende quante poche siano le vere versioni 'Competizione' a dispetto di quelle... attuali.




LA FERRARI NEL CUORE Mauro Forghieri

A cura di Daniele Buzzonetti

320 pagine

400 illustrazioni a colori e b/n

Formato: dimensioni cm 25,3x29,6 

Formato interno: cm 23,6x28,3

Copertina: cartonata

Testo Italiano/Inglese 

Euro 55

lunedì 19 ottobre 2020

“Vivere in sorpasso”, nuovo libro di Francesco Dionigi e Alessandro Colonna dedicato alla 1000 Miglia. E agli assi lodigiani Giuseppe Campari, Attilio Marinoni e Eugenio Castellotti.


La storia della gara automobilistica che Enzo Ferrari definì un «museo viaggiante unico al mondo» di fatto non è una semplice corsa ma un vero e proprio evento che unisce storia, velocità, avventura e che è autentica fucina di eroi leggendari del volante: la Mille Miglia. Una storia che parla anche lodigiano con tre vittorie, un “doppio” secondo posto, un altro “doppio” terzo posto, un quarto e un sesto posto finale. Questo infatti è l’albo d’oro dei piloti lodigiani Giuseppe Campari, Attilio Marinoni ed Eugenio Castellotti alla mitica Mille Miglia bresciana. Nel particolare Campari vinse la corsa nella sua seconda e terza edizione (1928 e 1929) in coppia con Giulio Ramponi e si classificò secondo, nel 1931, e terzo nel 1930 in coppia con il conterraneo Attilio Marinoni che conquistò anche un quarto posto, nel 1928 con Giambattista Guidotti e nel 1929 con Ferdinando Minoia un sesto posto finale. Infine Eugenio Castellotti vinse la massacrante corsa nel 1956, alla sua ventitreesima edizione. 

Una storia che prende il via nel 1927 ideata ed organizzata, come gara di velocità in linea, non a tappe, da quattro amici in risposta alla mancata assegnazione a Brescia, loro città natale, del Gran Premio d'Italia, organizzato nel nuovo autodromo di Monza nel 1927. 
I quattro erano il conte Aymo Maggi, pilota e finanziatore, il conte Franco Mazzotti, giornalista, pilota, finanziatore e presidente del Reale Automobile Club d'Italia di Brescia, Renzo Castagneto, l'organizzatore vero e proprio, e Giovanni Canestrini, il decano dei giornalisti italiani nel settore automobilistico. Fu scelto un percorso a forma di "otto" da Brescia a Roma e ritorno lungo circa 1600 chilometri, equivalenti a circa 1000 Miglia, da cui il nome, suggerito da Franco Mazzotti, di recente ritorno da un viaggio in America. 
Una storia raccontata dal giornalista Francesco Dionigi ed illustrata dal disegnatore Alessandro Colonna nel volume “Vivere in sorpasso” edito da PMP Edizioni di Lodi con la prefazione del giornalista e scrittore Sky Fabio Tavelli. 


<<In “Vivere in sorpasso" - ci dicono gli autori - raccontiamo la storia attraverso aneddoti, disegni, fatti della Mille Miglia e dei suoi protagonisti lodigiani ma anche dei tanti personaggi e macchine a loro legati: dal quadrifoglio dell’Alfa Romeo al Cavallino Rampante della Ferrari, dai piloti Tazio Nuvolari, Antonio ed Alberto Ascari, a Giulio Ramponi al pilota di aerei Arturo Ferrarin detto il Moro. Uno spaccato di vita, di una intera epoca motoristica>>. 

Giuseppe Campari, detto il Negher, in dialetto milanese, è un campione un po' dimenticato che ha contribuito allo sviluppo dell'automobilismo sportivo vivendo da protagonista questa epopea dal 1910 al 1933, anno della sua morte sul circuito di Monza. Campari era un gigante buono, valentissimo pilota Alfa Romeo, che vantava al suo attivo più di trenta vittorie assolute, alcune delle quali di assoluto prestigio anche internazionale, tra cui due Mille Miglia nel 1928 e nel 1929, due titoli di Campione Italiano (1928 e 1931), due vittorie al Gran Premio di Francia. Enzo Ferrari nel suo libro “Piloti che gente” ribadisce che Campari “non era soltanto un pilota di eccezionale valore ma anche un combattente indomabile, un uomo che pur di vincere non badava al rischio, come neppure a tanti altri accorgimenti”. 


Di Attilio Marinoni, pilota e collaudatore Alfa Romeo e Ferrari lo stesso Enzo Ferrari disse “Non è quel che si può dire un campione di bellezza; in compenso è il più completo fra i collaudatori che una casa d'automobili abbia mai avuto. Una macchina provata da Marinoni e da Marinoni messa a punto non si ferma più. Lo vedete bighellonare per l'officina che par non abbia nulla da fare. Ma Marinoni ha cento occhi come Argo e sa sempre tutto. Fu lui a salire per primo sulla Bimotore e a rivelarne le doti di velocità. Se Marinoni dice che tutto va bene, c'è da stare tranquilli". Tornando alle gare Marinoni vinse la Coppa Ciano nel 1927 e tre 24 Ore di Spa, in Belgio, di fila, nel 1928, 1929 e 1930. 


Pilota ormai affermato e spesso al centro delle cronache mondane per veri o presunti flirt con attrici o protagoniste televisive Eugenio Castellotti trova il vero amore nell’estate del 1956. Eugenio conobbe Delia Scala attrice e ballerina. La loro storia riempì interi numeri dei settimanali dell’epoca. Ma fu fortemente osteggiata dalla madre. Castellotti prese una decisione: il matrimonio poteva sanare la situazione. Delia accettò la proposta, ma alla condizione che smettesse di correre, lui rilanciò con la condizione che lei avrebbe smesso di recitare. Data fissata per il dicembre del 1957. Nel frattempo Enzo Ferrari lo chiama per dirgli che il record della pista è stato battuto e lo aspetta a Modena. 
La notte i due amanti litigarono, il teatro, la pista, avevano il sopravvento sul loro amore. Dopo solo tre ore, stanco e nervoso Eugenio arriva a Modena, sale in macchina, la Ferrari tocca il cordolo, sbanda, taglia per il prato, dove ricomincia l’asfalto c’era un altro cordolo, picchia di muso e si ribalta finendo sulla tribunetta. Era il 14 marzo alle 17,19 del pomeriggio, Eugenio viene sbalzato fuori. Esalò l’ultimo respiro poco dopo in ambulanza. La stessa sera Delia andò in scena, saltò qualche battuta, ma continuò a recitare e non andò neppure ai funerali, quasi di Stato, per non incontrare la madre.