sabato 15 marzo 2025

COPPA DELLE ALPI, VITTORIA DI ALIVERTI E POLINI SU FIAT 508 C


Passo del Tonale, 15 Marzo 2025 – Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937,prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938.

La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.

Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn.

Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.

L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.

Credits: Ufficio Stampa 1000 Miglia


venerdì 14 marzo 2025

COPPA DELLE ALPI 2025: SECONDA TAPPA FRA SVIZZERA, AUSTRIA E ITALIA


Bressanone, 14 Marzo 2025 – Si è conclusa la seconda tappa della Coppa delle Alpi 2025 che con i suoi quasi 320 chilometri ha portato gli equipaggi da Samedan, poco fuori Saint Moritz, fino al traguardo di giornata a Bressanone, attraverso i confini di Svizzera, Austria e Italia.

Al termine di una mattinata impegnativa, nel corso della quale i piloti hanno dovuto affrontare 2 Prove di Media e 2 serie di Prove Cronometrate concatenate, il convoglio ha fatto sosta a Stams per il pranzo in gara, passando per il Lago di Resia. Dopo la nevicata di ieri, è stata la Prova di Media in salita sul Passo del Fuorn a risultare particolarmente sfidante per i piloti, ma non tanto da condizionare l’ottima prestazione di Matteo Belotti e Ingrid Plebani con la loro Bugatti T 37 A del 1927, che continuano a comandare la classifica.

Nel pomeriggio, una volta effettuato il Controllo Timbro a Seefeld, il convoglio ha iniziato la discesa verso l’Italia. Passando prima dalla periferia di Innsbruck, le vetture hanno continuato verso Sud fino al Brennero, dove, passato il confine, le attendeva una serie di Prove Cronometrate. Una quarantina di chilometri dopo, concluse anche le prove di Naz, gli equipaggi sono finalmente giunti a Bressanone, seconda località di tappa di questa edizione della Coppa delle Alpi, che li ha accolti nella Piazza del Duomo.

La classifica per penalità aggiornata alle prove del Brennero vede ancora Belotti-Plebani in testa davanti ad Aliverti-Polini (Fiat 508 C del 1937) e Di Pietra-Di Pietra (Fiat 508 C del 1938).

Credits: Ufficio Stampa 1000 Miglia





Castellotti, una vita di corsa


Debutto da dimenticare per Eugenio Castellotti nel mondo delle corse. E’ il 1° Aprile 1951, la corsa il Giro di Sicilia, l’auto la sua Ferrari 166 MM Barchetta, condivisa con l’amico Pino Rota. Non vedono la bandiera a scacchi, costretti al ritiro dopo alcune uscite di strada. Ma poco più che ventenne, il  pilota lodigiano pensa già alla seconda gara. Meno convinto il suo compagno di abitacolo che, però, alla fine di Aprile si lascia convincere e lo segue a Brescia per condividere la Ferrari 166 MM nella 1000 Miglia. Eugenio conclude al 50° posto assoluto, sesto di classe. Risultato di rilievo per un pilota alle prime esperienze agonistiche. Segno che gli assidui allenamenti serali sulla via Emilia tra Lodi e Milano non sono inutili. Coppa della Toscana, Coppa delle Dolomiti e Giro delle Calabrie, concluso al terzo posto di classe, sono le altre uscite della prima stagione di corse.
Castellotti è un giovane di talento. La conferma nel 1952 con i colori della Scuderia Guastalla di Luigi Chinetti e Franco Cornacchia. E il primo successo. Dopo la vittoria di classe al Giro di Sicilia, ecco quella assoluta alla Coppa d’Oro di Sicilia con la Ferrari 225 S. Al suo fianco c’è Annibale Broglia. Come alla 1000 Miglia che lo vede subito tra i protagonisti prima del ritiro per una uscita di strada quando è secondo assoluto. La stagione prosegue con altre due vittorie a Oporto, sempre con la 225 S, e a Senigallia con la 166 MM. L’esperienza alla Scuderia Guastalla è positiva per Eugenio che beneficia della presenza di piloti di fama internazionale del calibro di Alberto Ascari e Gigi Villoresi. 

La stagione 1953 inizia però con poca fortuna. Fuori al Giro di Sicilia, fuori alla 1000 Miglia, disputata con una Ferrari 340 Mexico Berlinetta Vignale. Con una 212 S riesce a salire sul gradino più alto del podio del Trofeo Sardo, ma i risultati migliori arrivano nelle corse in salita con le vittorie in due classiche come la Varese-Campo dei Fiori e Bolzano-Mendola. E’ campione italiano della montagna. 

Le prestazioni di Eugenio non passano inosservate. E’ estremamente veloce e sempre più affidabile ed arriva la chiamata della Lancia che gli mette a disposizione una D24 per le gare di durata. Ma alla 1000 km del Nurburgring, che dovrebbe correre con Giovanni Bracco, non riesce a prendere il via a causa di problemi elettrici. Un’altra corsa leggendaria, la Carrera Panamericana, lo vede al terzo posto finale alle spalle di Fangio e Taruffi, che però potevano disporre di auto più performanti. 

Castellotti diventa pilota Lancia nel 1954 e nella scuderia torinese trova Alberto Ascari, due volte iridato di Formula 1. Ancora due ritiri in apertura di stagione a Sebring – con Fangio su una D24 – e alla 1000 Miglia, sempre su D24. Le corse in salita portano un altro titolo tricolore e ben cinque vittorie assolute. 
Da dimenticare la prima corsa con la Lancia D50 di Formula 1, grande debuttante della stagione 1955. Al Gran Premio di Argentina, Castellotti è costretto dal caldo a lasciare la vettura a Villoresi che si ritira. Epilogo analogo alla 1000 Miglia con la Ferrari 121 LM dopo aver chiesto troppo alle gomme per difendere il primo posto da Moss e Jenkinson, che con la Mercedes conquistano vittoria e record della corsa. 

A Montecarlo, primo posto per Maurice Trintignant su Ferrari davanti a Castellotti. Con Alberto Ascari che conclude la sua ultima corsa in mare. Dopo pochi giorni, Ascari e Castellotti si incontrano all’Autodromo di Monza, dove il giovane lodigiano prova la Ferrari 750 Monza in vista del Gran Premio Supercortemaggiore. Ascari, ancora provato dall’esperienza di Montecarlo, chiede a Eugenio di fare qualche giro utilizzando il suo casco e i suoi guanti. La prova si conclude con un incidente mai chiarito in cui Ascari perde la vita. Un duro colpo per il mondo dell’automobilismo sportivo, oltre che per Castellotti. Gianni Lancia decide di ritirarsi e le monoposto di F1 passano a Enzo Ferrari. In Belgio, nel Gran Premio successivo, Eugenio partecipa in forma privata, anche se con i colori Lancia, e ottiene una brillante pole position ma in gara è costretto al ritiro a causa della rottura del differenziale. 

E’ l’ultima presenza della scuderia Lancia in un Gran Premio. Uomini e mezzi passano alla Ferrari. E’ l’anno della tragedia alla 24h di Le Mans – l’11 Giugno 1955 - con la Mercedes 300 SLR di Pierre Levegh che vola tra il pubblico provocando la morte di 83 spettatori, oltre a 120 feriti. Castellotti è in gara con Paolo Marzotto su una Ferrari 121 LM ma, dopo essere stati tra i protagonisti delle fasi iniziali della corsa, concludono anzitempo per problemi al motore. 

Tra gare annullate e campionati ridotti arriva il Gran Premio d’Italia all’Autodromo di Monza, che vede il debutto della curva sopraelevata. Eugenio Castellotti prende il via con una Ferrari 555 - un muletto con cui aveva effettuato alcuni giri durante le prove - schierandosi in quarta posizione grazie al crono ottenuto con la D50 (cambio consentito dal regolamento), non adatta quest’ultima alla corsa per l’eccessivo consumo di pneumatici. Il Gran Premio è dominato dalla Mercedes di Juan Manuel Fangio, al comando dalla partenza alla bandiera a scacchi ad eccezione dell’ottavo giro. Il campione argentino conclude davanti a Stirling Moss con la seconda Mercedes carenata in gara. Terzo posto per Castellotti. Stessa posizione nel Mondiale in una stagione che si conclude con la vittoria alla 10 Ore di Messina. Eugenio si prepara alla stagione 1956 con la certezza che sarà la prima guida della Scuderia Ferrari, che, però, ingaggia Fangio, libero dopo il ritiro della Mercedes, e Luigi Musso, giovane emergente in arrivo dalla Maserati. 

Una stagione straordinaria. La prima gara in Argentina vede Castellotti protagonista in prova ma sfortunato nella gara conclusa anzitempo. Con Fangio trionfa in Florida alla 12 Ore di Sebring con la 860 Monza ma l’apoteosi è alla 1000 Miglia, il 29 Aprile. Sotto la pioggia battente porta al successo la 290 MM, una vittoria che proietta il pilota ai vertici del motorsport. E non solo. Ormai è anche un personaggio da copertina dei rotocalchi anche per la relazione con l’attrice Delia Scala. In pista deve ritirarsi a Montecarlo e a Spa, e in Francia - circuito di Reims – per ordini di scuderia deve accontentarsi del secondo posto alle spalle di Peter Collins. Una decisione poco gradita. 

In luglio si rifà vincendo il gran premio di Rouen per vetture Sport con la Ferrari 860 Monza. La gara sulla pista di casa, il Gran Premio d’Italia, lo vede protagonista in prova – seconda posizione dietro a Fangio e davanti a Musso, tutti su Ferrari – e nei primi quattro giri della corsa, condotti in prima posizione prima del ritiro per problemi a uno pneumatico e conseguente testacoda ad oltre 250 chilometri all’ora. Primo posto finale per la Maserati di Stirling Moss. Come nel 1955, Eugenio è campione assoluto velocità. 

Parte con un nulla di fatto il 1957. In Argentina, Castellotti si ferma quando è terzo per problemi a una ruota. Una settimana più tardi la rivincita. Sulla stessa pista vince insieme a Cesare Perdisa la 1000 chilometri di Buenos Aires con la 290 MM. Poco fortunato il ritorno oltreoceano per il Gran Premio di Cuba per vetture Sport dove colleziona un altro ritiro. 

L’epilogo. L’Italia rimase scossa dalla morte di Eugenio Castellotti, eroe sportivo del momento, vittima di un incidente durante una sessione di prove all’Aerautodromo di Modena. C’era da provare la 801 e da battere, come voleva Enzo Ferrari, il record della pista stabilito il giorno prima da Jean Behra con la Maserati. Lo schianto dopo pochi giri. Alla “S”, la Ferrari 801 non curvò e andò a schiantarsi a circa 200 chilometri orari. Tra le ipotesi, la rottura della trasmissione, il blocco dell’acceleratore, la stanchezza – forse - del pilota, che in quei giorni viaggiava spesso tra Modena e Firenze, dove la fidanzata Delia Scala era impegnata in uno spettacolo teatrale. L’incidente alle 17.19 del 14 marzo 1957. Eugenio era nato a Lodi il 10 ottobre 1930.

giovedì 13 marzo 2025

LA COPPA DELLE ALPI ARRIVA A ST. MORITZ SOTTO LA NEVE.


St. Moritz, 13 Marzo 2025 – La prima tappa della Coppa delle Alpi by 1000 Miglia 2025, partita da Brescia alle 9:00 di stamattina, è in conclusione. La classifica aggiornata alla Prova di Media sul Passo Eira vede Francesco e Giuseppe di Petra in testa a bordo della loro Fiat 508C del 1938, seguiti da Belotti-Plebani sulla Bugatti T 37 A del 1927 e da un’altra 508C ma del 1937, quella di Aliverti-Polini.
Conclusa la sosta per il pranzo a Tirano, gli equipaggi hanno iniziato a risalire la Valtellina toccando prima Grosio, con la vista del Castello Vecchio di San Faustino sullo sfondo, e poi Bormio, che ha ospitato un Controllo Timbro in pieno centro storico. Una volta lasciata alle spalle la cittadina, hanno iniziato a profilarsi i primi scorci imbiancati. Ben presto, gli equipaggi si sono visti immersi in un panorama completamente innevato, reso ancor più bello dalla luce del sole del pomeriggio.
Sul Passo Eira, ad un’altitudine di 2000 metri, si è tenuta la prima Prova di Media della manifestazione, dopodiché il convoglio è giunto a Livigno, che ha accolto i piloti per un coffee break nella Piazza del Comune. Il benvenuto del centro cittadino è stato caloroso, con una folla entusiasta che si è riunita nei pressi dell’arco all’arrivo nella cittadina, partner della Coppa delle Alpi 2025.
Costeggiando il lago di Livigno, ghiacciato dalle rigide temperature invernali, gli equipaggi sono entrati in Svizzera passando dal tunnel Munt la Schera.
Le vetture sono infine giunte a St. Moritz, primo traguardo di tappa della Coppa delle Alpi 2025. Lasciandosi alle spalle la Torre Pendente di San Maurizio, hanno effettuato le ultime prove di giornata e, dopo aver costeggiato il lago di St. Moritz, sono finalmente giunte al Controllo Orario finale nella centralissima via Serlas sotto una consistente nevicata.

Credits: Ufficio Stampa 1000 Miglia

mercoledì 12 marzo 2025

Test Kateyama a Monza

Monza, 12 Marzo 2025 - E' iniziata oggi all'Autodromo Nazionale Monza la due giorni di test organizzata da Kateyama. Impegnate circa 60 vetture, suddivise in 2 gruppi, che hanno percorso la pista umida, e a tratti bagnata da una pioggia consistente sul circuito brianzolo.
Quattro i turni effettuati, con 27 vetture GT (provenienti dai Campionati Ferrari Challenge e Porsche 992 GT3 Cup) che si sono alternate a 30 monoposto di Formula 3, soprattutto Tatuus T-318 del Campionato Eurocup.
Si replica domani con i seguenti orari: 09:00-12:50 e dalle 14:00 alle 17:50 (ingresso libero).

(Claudio Pezzoli-New Reporter Press)

















(Claudio Pezzoli-New Reporter Press)


Buon avvio del Challenge Interclub ASI Lombardia





La quarta edizione del Trofeo Nora ha aperto il Challenge Solidarietà. A Vizzola Ticino, alla chiamata della Squadra Corse del club varesino Vams, hanno risposto un’ottantina di auto storiche certificate Asi.
Dopo 66 prove nella Brughiera di Malpensa, hanno prevalso i piacentini Roberto Paradisi con Silvia Zunino e Christian e Edoardo Marcon di Tradate. I primi sono stati i migliori con cronometri elettronici su una Autobianchi Y10 GT del 1989, mentre papà Marcon e il figlio 19enne hanno utilizzato crono meccanici e la A112 del ‘72.

Equipaggi provenienti da 15 province per la prima delle otto gare del Challenge Solidarietà a cura dell’Interclub ASI di Lombardia. Molto gradito il piano gara allestito da Saverio Mazzalupi, Pier Guenzi, Robi Boracco e Angela Bossi.

Il Trofeo Nora Sciplino è stato consegnato a Paradisi che ha vinto due edizioni della classica del fiume Ticino. Secondi assoluti Andrea Malucelli con Monica Bernuzzi su Beta Montecarlo. Terzo gradino del podio per Mauro Bonfante e Cinzia Bruno (Fiat 1100/103), seguito da Pippo Rapisarda e Danilo Piga (124 Spider). Quinti con crono elettronici sono arrivati Giorgio Bossi e Davide Dolce del Club Orobico con Fiat Abarth Coupé 1000 OT '66.

Sesti assoluti e primi tra gli equipaggi del progetto MITE (navigatori ipovedenti e non vedenti che si avvalgono del roadbook con linguaggio braille) Angelo "Magico Alverman" con "Flash" su Mini Cooper.
Con crono meccanici Marcon ha preceduto Enrico Bassani e la figlia Ilaria (Giulietta spider ’61), Paolo Primi con Marco Franzetti (Fulvia Coupé del '67) Luigi Cicconofri e Davide Peverelli (Ritmo Cabrio del '87) e Riccardo e Popi Aspesi (Fiat 1100 TV del '51).
La contesa per la vittoria nella Coppa delle Dame ha visto prevalere le milanesi Gabriella Scarioni con Ornella Pietropaolo (Mini Cooper) davanti alle bergamasche Daniela e Milena Guaita (Lancia Appia); terze le legnanesi Himara Bottini con Simona Roscio (Porsche 911) e quarta la varesina Arianna Lozza (J4).

Tanta commozione alla consegna del Memorial Gianni Vanoni da parte di moglie e figlia del navigatore scomparso: lo hanno vinto Marcon e Malucelli. Il Trofeo Ticino Group a Luca Barni della Squadra Corse VCC Como. Trofeo Scuderie: vittoria netta del club Vams con i crono meccanici, mentre del team Castellotti di Lodi con i crono elettronici.

Credits: Club VAMS Varese Auto Moto Storiche



domenica 9 marzo 2025

Ceccato Racing pronto per la GT World Challenge Europe Endurance Cup


Il team Ceccato Racing ha annunciato la partecipazione alla GT World Challenge Europe powered by AWS Endurance Cup 2025. La squadra scenderà in pista con la nuova e performante BMW M4 GT3 EVO numero #15, affidata a un trio d’eccezione: Felice Jelmini, Federico Malvestiti e Marcelo Tomasoni. L’obiettivo è chiaro: riaffermarsi ai massimi livelli del motorsport GT.

L’attesa è alle stelle per il debutto della nuova BMW M4 GT3 EVO, un gioiello tecnologico che segna un’evoluzione fondamentale rispetto alla versione precedente. Grazie a importanti aggiornamenti aerodinamici e di maneggevolezza, Ceccato Racing potrà contare su un pacchetto altamente competitivo, pronto a sfidare i migliori team del panorama internazionale. Il primo banco di prova sarà il test collettivo in programma il 10-11 marzo sul circuito di Paul Ricard, dove il team affinerà ogni dettaglio prima del debutto ufficiale, previsto nello stesso circuito francese nel weekend dell’11-13 aprile.

Per Ceccato Racing, guidato con esperienza da Roberto Ravaglia, si tratta di un ritorno di prestigio nella massima serie europea per vetture GT, questa volta con un programma completo e strutturato per puntare in alto.

Roberto Ravaglia, Team Manager di Ceccato Racing, sottolinea l’importanza di questo programma: “Dopo la nostra breve apparizione alla 3 Ore di Monza del GT World Challenge Europe powered by AWS Endurance Cup 2024, ci siamo dedicati con grande impegno alla realizzazione del programma 2025. È con enorme soddisfazione che oggi possiamo annunciare la nostra line-up di piloti, che gareggeranno nella Bronze Cup con la nuova BMW M4 GT3 EVO. Siamo pronti a dare battaglia in ogni round!”.

Nella foto (ph Claudio Pezzoli/New Reporter Press), la Bmw di Ceccato Racing alla 3 Ore di Monza del 2024

venerdì 7 marzo 2025

ASI IN PISTA AL CIRCUITO TAZIO NUVOLARI CON L’ALFA ROMEO F1 DI RICCARDO PATRESE


La passione per le auto storiche sportive e da competizione è sempre più diffusa e partecipata, soprattutto quando si esprime in sicurezza all’interno di un circuito. Il format di “ASI in Pista” nasce proprio da qui e, dopo tre edizioni autunnali, quest’anno raddoppia con l’appuntamento di domenica 9 marzo al Circuito “Tazio Nuvolari” di Cervesina (PV). Una “Spring Experience” che mantiene la formula del “track day” riservato alle auto storiche sportive costruite fino al 2005 e a quelle da competizione con oltre trent’anni suddivise nelle categorie Turismo, Formula, Sport Prototipi e Rally.



Tra le oltre cento vetture iscritte – con esemplari dagli anni ’40 ai primi anni 2000 – spicca una monoposto di Formula 1 dalla livrea inconfondibile: è l’Alfa Romeo 184T che partecipò al Mondiale 1984 con i colori Benetton. L’esemplare che partecipa ad ASI in Pista è quello utilizzato all’epoca da Riccardo Patrese, che la portò al terzo posto al Gran Premio di Monza 1984: miglior risultato della monoposto e ultimo podio conquistato dal Biscione nella massima serie. La 184T ha il telaio in fibra di carbonio e monta un motore sovralimentato otto cilindri a V di 90° che sviluppa 670 cavalli.

Ad ASI in Pista sono previsti turni di giri liberi in pista e una sessione speciale di omologazione finalizzata all’emissione di Certificati di Rilevanza Storica e Certificati di Identità ASI alle auto storiche da competizione, che rappresentano un segmento estremamente variegato e prezioso nel panorama del motorismo storico.

Il programma della giornata (ad ingresso gratuito per il pubblico) prevede turni in pista dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00; tra le 9.00 e le 13.00 si terrà la seduta speciale di omologazione; infine, alle 17.30, verranno assegnati i premi speciali per le “Best of Paddock”.

Presentato il calendario 2025 dell’Autodromo Nazionale Monza


Il calendario 2025 di Autodromo Nazionale Monza è stato presentato presso la Sala Giunta del Comune di Monza. All'evento sono intervenuti il Sindaco di Monza, Paolo Pilotto, l'Assessore allo Sport, Viviana Guidetti, il Presidente di Sias-Autodromo Nazionale Monza, Giuseppe Redaelli e il Direttore Generale Alfredo Scala.

I motori. La lunga cavalcata inizia con il Ferrari Challenge Europe, il monomarca del Cavallino giunto ormai all’edizione numero 33, che inaugura la propria stagione proprio sul circuito brianzolo dal 27 al 30 marzo.
Ad aprile un lungo fine settimana per gli amanti delle auto storiche: si comincia giovedì 10 aprile con la partenza della XVI edizione della Rievocazione Storica della Coppa Milano-Sanremo e si prosegue con il primo appuntamento dell'anno di ACI Historic Racing Weekend (11-13 aprile) che comprende il Campionato Italiano Velocità Circuito Auto Storiche, Top Jet F2000 Trophy, Mitjet Italia Racing Series, Colmore YTCC (vetture Turismo e GT sino al 1990), Colmore NRCC (Turismo, GT, Sport Prototipi, V8 Saloons, Nascar e Can AM sino al 2000) e Von Trips.

Supercar da sogno e piloti di fama internazionale saranno protagonisti di un evento che è ormai tradizionale nel calendario dell'impianto monzese: la 3 Ore del GT World Challenge Europe powered by AWS in programma dal 30 maggio all’1 giugno.


Il 20-22 giugno appuntamento con ACI Racing Weekend 1: in pista le vetture del Campionato Italiano GT Endurance, del TCR Italy Sequenziale e DSG, del Campionato Italiano Sport Prototipi e della F4 Italian Championship. Ma all'interno del programma una importante novità: perché quest'anno Autodromo Nazionale ospiterà una prova del Kumho FIA TCR World Tour, una sorta di Mondiale Turismo.

Ai primi di luglio (4-6) altro inedito con la Eurocup - 3, accompagnata da una serie di categorie di supporto che provengono da diversi Paesi Europei (XGT, Boss GP, Lotus Cup e Legend Cars).

Prima della pausa estiva, che consente di allestire il tracciato per la Formula 1, fine settimana con il Porsche Club Suisse(17-19 luglio).

Il Gran Premio e le gare autunnali. Settembre si apre con il momento più atteso da parte degli appassionati: la 96esima edizione del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2025 in programma dal 5 al 7 settembre. In pista anche Formula 2, Formula 3 e Porsche Supercup.



A ottobre, dal 17 al 19, sarà la volta della tappa conclusiva dell’International GT Open con la Endurance Race GT Open 500. Nel fine settimana successivo secondo appuntamento con gli ACI Racing Weekend 2 (24-26 ottobre): in pista le vetture del Campionato Italiano GT Sprint, le Euro F4 Championship, le Formula Regional European Championship by Alpine e Porsche Carrera Cup.

Terminata l'attività di pista tradizionale, l'Autodromo Nazionale Monza cambia aspetto per ospitare i rally: appetitoso antipasto con il 9° Special Rally Circuit by Vedovati Corse (15-16 novembre), poi il piatto forte a dicembre con il Monza Rally Show (5-7 dicembre).

Le manifestazioni. Nel ricco calendario delle manifestazioni, dopo un anno di stop, torna a fine giugno (27-29) la quarta edizione di MIMO: festival motoristico internazionale con ingresso gratuito. Confermata, in questa occasione, la Indy Autonomous Challenge, una gara unica al mondo tra auto completamente a guida autonoma.

Tra gli eventi extra motori da segnare sul calendario sabato 24 e domenica 25 maggio il ritorno del Monza Sport Festival: 50 le discipline praticate, circa 90 le società coinvolte, oltre a diverse federazioni nazionali. Poi sabato 27 settembre la suggestiva F1RE - 12H Cycling Marathon (endurance ciclistica) e domenica 28 la Monza21 (la mezza maratona che in realtà comprende cinque corse: 30 km e 21 km competitive, 10 km competitiva e non competitiva e 5 km non competitiva).

Autodromo Nazionale Monza ospiterà, come di consueto, importanti eventi a scopo benefico o di grande interesse sociale: il 9 marzo la decima edizione della Run For Life, che per la prima volta si disputa in autodromo (il ricavato verrà investito per la ripiantumazione di un’area del Parco di Monza); l’8 giugno sarà in programma la corsa o camminata non competitiva di LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori), Handcycling GP Monza PD3R e Ride Beat. Sempre nel solco della solidarietà la 6 Ruote di Speranza l’1 novembre.

Grande attenzione quest'anno anche all'inclusione grazie alla partnership con WeGlad: azienda che ha realizzato una mappatura integrata all'app Monza Circuit in grado di fornire dati e indicazioni alle persone con disabilità sull'intera struttura.

“L’Autodromo è per Monza un elemento simbolico di grande rilievo: un marchio che rende la città riconoscibile in tutto il mondo – spiegano il Sindaco Paolo Pilotto e l’Assessore alla Sport Viviana Guidetti -. L’impianto, per il suo fascino centenario e per la sua spinta verso l’innovazione, si sta aprendo sempre più verso la città, diventando patrimonio dello Sport del territorio. Lo dimostrano le numerose iniziative sportive che integrano il calendario motoristico e che ampliano la fruizione del circuito a diverse discipline: a breve, per esempio, grazie alla collaborazione del Comitato provinciale di Monza e Brianza della Federazione Ciclismo Italiana, la pista sarà usufruibile per gli allenamenti delle società per due sere alla settimana”.

“Presentiamo il nostro calendario 2025 presso il Comune di Monza come segno tangibile di vicinanza della comunità nella quale siamo inseriti e con la quale vogliamo avere rapporti sempre più stretti – ha dichiarato il Presidente di Autodromo Nazionale Monza, Giuseppe Redaelli - Per quanto riguarda la stagione vorrei sottolineare il ritorno a Monza del monomarca Ferrari dopo tre anni di assenza; la disputa, in occasione del primo dei due ACI Racing Weekend, di una tappa del TCR World Tour, una sorta di mondiale e la conferma di due, importanti gare per le ruote coperte: GT World Challenge Europe e International GT Open, senza dimenticare la sfida del Monza Rally Show di dicembre dopo il buon successo dell’edizione dello scorso anno. Mi piace anche ricordare che dopo un anno di assenza, dovuto ai lavori di ristrutturazione del tracciato, torna un evento molto attraente per il pubblico come il Mimo. Al suo interno un appuntamento che ci proietta al futuro dell’Automotive: Indy Autonomous Challenge: una gara unica al mondo tra auto completamente a guida autonoma. Il nostro fiore all’occhiello resta ovviamente il Gran Premio d’Italia di Formula 1. Da questo punto di vista esprimo tutta la mia soddisfazione per il recente rinnovo del contratto con Formula 1 che garantirà il Gran Premio almeno sino al 2031”.

Il Presidente Redaelli, nel suo intervento, ha riferito un messaggio del Presidente di Automobile Club Milano, Geronimo La Russa, che non ha potuto essere presente: “Dopo un 2024 a mezzo servizio, per via dei lavori che ci hanno restituito un Autodromo Nazionale Monza rinnovato e sicuramente più funzionale e in linea con i tempi, il nostro circuito si prepara a un anno di grandi emozioni con un 2025 ricco di appuntamenti entusiasmanti. Sin dal 1922, anno in cui l’Automobile Club Milano ha fondato l’Autodromo Nazionale Monza, abbiamo sempre lavorato in sintonia con il territorio e con tutti gli interlocutori e ora, con ancora più entusiasmo, ci impegneremo affinché Monza continui a essere una certezza internazionale e una tappa importante del Mondiale di Formula 1. Tutto questo senza dimenticare le altre gare, gli eventi collaterali e i test in pista che attireranno sul nostro territorio centinaia di migliaia di appassionati”.

Foto Pezzoli - New Reporter Press




martedì 4 marzo 2025

I PREMI DI AUTOMOBILE CLUB MILANO AI SOCI PER LA STAGIONE SPORTIVA 2024



Nella storica sede di Corso Venezia, Automobile Club Milano ha celebrato vittorie, piazzamenti e meriti agonistici dei suoi Associati che gareggiano con Licenza sportiva ACM. Tra piloti e ufficiali di gara sono stati oltre cento i premiati che hanno ricevuto coppe, targhe e pergamene come segno di riconoscenza dei successi conseguiti nel corso del 2024.

Nel corso dell’evento è stato inoltre presentato “Sul tetto del mondo”, di Emiliano Tozzi. Il volume racconta la storia di Alessandro Pier Guidi, pilota ufficiale di Scuderia Ferrari, tre volte Campione del Mondo WEC nella categoria LMGTE Pro nel 2017, 2021 e 2022, nonché vincitore di due edizioni della 24 Ore di Le Mans con il team AF Corse su Ferrari 488 GTE, della 24 Ore di Spa 2021 su Ferrari 488 GT3 e della 24 Ore di Daytona 2024 su Ferrari 296 GT3.

Tra i premiati oltre ad Alessandro Pier Guidi, anche la conduttrice televisiva e pilota Vicky Piria e Cristian Bertuca, Campione del Mondo FIA Karting KZ2 2024.

“Ringrazio Emiliano Tozzi che con il suo volume ‘Sul tetto del mondo’ ci ha permesso di approfondire la storia di Alessandro Pier Guidi, pilota ufficiale di Scuderia Ferrari che corre con licenza sportiva di Automobile Club Milano, da sempre protagonista nel Motorsport nel corso dei suoi 122 anni di attività anche grazie alla progettazione, alla costruzione dell’Autodromo Nazionale Monza”, ha affermato il presidente di AC Milano Geronimo La Russa.

“Oggi siamo particolarmente felici di ospitare e premiare qui, nella Casa degli Automobilisti, coloro che hanno tenuto alta la nostra bandiera in Italia e nel mondo. Le loro entusiasmanti carriere e i loro successi confermano la grande vocazione motoristica del nostro territorio che detiene un primato di tutto rispetto. Automobile Club Milano ha infatti ‘regalato’ alla F1 ben quindici piloti. Tra questi l’indimenticabile Alberto Ascari, che è l’ultimo italiano ad avere vinto il titolo iridato di Formula 1. Ci auguriamo che in futuro i premiati di oggi riescano a calcare i palcoscenici più prestigiosi del Motorsport, nel segno della tradizione che da sempre contraddistingue la nostra storia”, ha concluso Geronimo La Russa.






lunedì 3 marzo 2025

Vittoria di Bertoli e Vavassori su Fiat 508C alla XXXII Città della Pace


L’albo d’oro della «Coppa Città della Pace» accoglie i nomi di un nuovo binomio, quello composto da Vincenzo Bertoli e Doriano Vavassori, che si sono aggiudicati la 32ª edizione della gara di regolarità per vetture storiche organizzata dalla scuderia Adige Sport, guidata da Luca Manera. La coppia bergamasca, che difende i colori di Franciacorta Motori, al via con una Fiat 508 Balilla del 1938, ha chiuso la propria giornata con 201,48 penalità, prevalendo di un soffio, ovvero di 4,14, sui campionissimi, pure loro bergamaschi, Guido Barcella e Ombretta Ghidotti, in gara su una Fiat 508 Balilla del 1938. I due concorrenti hanno dato vita ad una sfida emozionante, decisa da un colpo di coda di Bertoli e Vavassori nelle ultime tre prove. L’appuntamento con il quarto successo trentino è quindi rinviato, per Barcella e Ghidotti, che comunque portano a casa punti pesanti per il campionato nazionale, il Cireas, del quale questa gara era al la seconda tappa.
Un’altra bella lotta è stata quella per il terzo gradino del podio, nella quale si sono gettati Angelo Accardo con accanto Caterina Vagliani su Fiat 508 Balilla del 1938, i vincitori della prima gara del 2025, e Luca Patron (vincitore nel 2021) con il figlio Matteo accanto su Fiat 508C del 1938, che alla fine ha visto prevalere d’un soffio i primi, con 215,28 penalità, quasi 3 in meno dei due Patron. Un vertice, dunque, interamente composto da vetture anteguerra, capaci di sfruttare al meglio il coefficiente favorevole di cui godono nel calcolo delle penalità. Tanto che anche i quinti classificati, Alberto e Giuseppe Scapolo, hanno gareggiato con una Fiat 508C del 1937.

Per trovare la prima Autobianchi A112 (del 1981) bisogna scendere al sesto posto e si tratta di quella affidata ad Alberto Aliverti e Yuri Merlo, che hanno vinto il gruppo 4, mentre nel gruppo 3 hanno esultato Roberto e Andrea Paradisi su una Fiat 508 Sport Coupé del 1969, nel gruppo 5 Alfonso e Rocco Tumbarello su Autobianchi A112 del 1982, nel gruppo 6 Alessandro Timacchi e Stefano Galuppi su una Lancia Y del 2000.
Nella loro lunga cavalcata, cominciata alle 9 del mattino dall’Hotel Nerucubo di Rovereto, i concorrenti hanno trovato condizioni di ogni genere, dal sole alla pioggia ed anche qualche prato innevato alle quote più alte, ma non si sono mai fatti condizionare più di tanto dal clima. Le mappe li hanno portati a Marco, poi verso Mori, Valle San Felice, Varano, Ronzo Chienis, Castellano, Cimone, Aldeno, poi di nuovo Marco, Mori e Villalagarina, dove i concorrenti si sono fermati per il pranzo, prima della galoppata finale in senso contrario. 
Per quanto concerne la «Powerstage», una gara flash su tre pressostati stavolta allestita nelle campagne di Aldeno, l’hanno vinta Maurizio Indelicato e Diego Verza su Autobianchi A112 Elegant, davanti a Massimo Dalleolle e Alessandro Traversi su Autobianchi A112 Abarth.



La coppa riservata agli equipaggi femminili è finita nelle mani di Gabriella Scarioni e Ornella di Pietropaolo su Austin Healley Mini, quella riservata agli under 30 a Roberto e Andrea Paradisi su Fiat 850 Sport Coupé, mentre per quanto concerne le scuderie, il trofeo è stato consegnato alla Nettuno di Bologna grazie ai suoi 528 punti totali, 14 in meno di Franciacorta Motori.

"Un weekend molto positivo - ha detto Fausto Governato della Nettuno - siamo tornati vittoriosi, dopo la sfortunata prova d'apertura della Coppa Giulietta & Romeo. Siamo molto soddisfatti anche per la seconda vittoria consecutiva del nostro equipaggio femminile Scarioni e Pietropaolo, mentre Chillemi e Goldini sono arrivate terze, quindi abbiamo iniziato in maniera molto proficua. Adesso guardiamo al prosieguo della stagione.

Mentre il Classic Team ha portato a casa la classifica della Power Stage Classic. Fra i due equipaggi in gara con vetture moderne, ha prevalso quello composto da Fabio Vergamini e Anna Maria Fabrizi su Ferrari SF90 spider. Come vuole la tradizione di questa manifestazione, i migliori in gara con una vettura anteguerra, che in questo caso sono anche i vincitori assoluti, hanno ricevuto in premio un dipinto di Luisa Bifulco, che per il decimo anno consecutivo si è messa gratuitamente a disposizione degli organizzatori per realizzare quest'opera sempre molto apprezzata.
Il prossimo appuntamento del Cireas è la 12ª «Valli Biellesi» del 28 e 29 marzo.

F1/ PRESENTAZIONE DELLA FERRARI F640 - FOTO DI CLAUDIO PEZZOLI

Maranello, 15 Gennaio 1989
Presentazione Ferrari F640
Foto Claudio Pezzoli • New Reporter Press
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