martedì 18 ottobre 2022

Il Team Bassano chiude in bellezza il CIR Auto Storiche a Sanremo


Romano d’Ezzelino (VI), 18 ottobre 2022 – Con la disputa del Rally Sanremo di venerdì e sabato scorsi si è chiuso il Campionato Italiano Rally Auto Storiche 2022 anche per il Team Bassano, a cui gli esiti della gara ligure, hanno portato in buona dote dei titoli nazionali grazie ai propri portacolori, oltre a delle prestazioni individuali di tutto rispetto. E la prima di queste vede autore Enrico Volpato, affiancato per l’occasione da Flavio Zanella, il quale alla guida della Ford Escort RS Gruppo 4 va ad aggiudicarsi la vittoria in 3° Raggruppamento grazie alla quarta prestazione assoluta nella classifica valevole per il CIRAS. Alle sue spalle, ad una manciata di secondi, i cronometri evidenziano nuovamente Ermanno Sordi e Maurizio Barone sulla Porsche 911 SC/RS Gruppo B con la quale vanno a bissare la vittoria in 4° Raggruppamento ottenuta tre settimane prima all’Elba e, scorrendo la classifica generale, all’undicesimo posto spicca il nome di Olindo Deserti che alla sua seconda gara con la Lancia Stratos, assieme a Paola Ferrari coglie un risultato soddisfacente. La gara di casa, anche se sofferta, porta ad Enrico Canetti i punti necessari per la vittoria del titolo di classe, grazie al secondo posto ottenuto con l’Opel Corsa GSI condivisa con Luigi Cavagnetto. Tra i classificati, anche se in ultima posizione assoluta, anche Carmelo Cappello e Paolo Bonfà con la piccola, ma ammiratissima, Fiat 500 Giannini.

Notoriamente rally molto impegnativo, anche per il significativo chilometraggio, il Sanremo ha mietuto vittime illustri anche in casa Team Bassano con alcuni equipaggi, sì al traguardo, ma dopo essere ripartiti nella seconda tappa grazie al “super rally” come avvenuto per Luca Prina Mello e Simone Bottega, classificati quarti di classe con la BMW 2002 Tii. Hanno chiuso la seconda tappa, sempre grazie alla riammissione, ma non classificati per non aver disputato il minimo del chilometraggio previsto dal regolamento, altri tre equipaggi dall’ovale azzurro: Bruno Graglia e Roberto Barbero su BMW M3, Damiano Zandonà con Simone Stoppa sulla Renault 5 Gt Turbo e Rosario Pennisi con Angelo Bregliasco su Autobianchi A112 Abarth; per i primi due, è anche arrivata la conferma dei titoli di classe che vanno a sommarsi a quelli del già citato Canetti.

Il Sanremo ha però riservato anche delle delusioni al Team Bassano che era ancora in gioco per la vittoria sia nel 3° che nel 4° Raggruppamento ma due uscite di strada hanno messo fuori gioco sia l’Opel Ascona 400 di Tiziano e Francesca Nerobutto, sia la Fiat Ritmo 130 TC di Matteo Luise e Melissa Ferro, quest’ultimi autori di tempi davvero notevoli prima dell’abbandono. Particolarmente sfortunata è stata anche la trasferta di Nicola Salin e Paolo Protta ritirati con la Porsche 911 RSR proprio nel corso dell’ultima speciale, e gara conclusa anzitempo per Massimo Giudicelli e Simone Marchi su Volkswagen Golf Gti, oltre a Leopoldo Di Lauro e Giovanni Nuvoli con la Ford Sierra RS Cosworth. Nella classifica dedicata alle scuderie, il Team Bassano si è piazzato in seconda posizione.

In contemporanea al Sanremo si è disputato anche il Rally Legend, che non ha però portato risultati positivi visti i ritiri sia di Girardo – Baldi con la Fiat 131 Abarth, sia di Nerobutto – Mularoni con la Ford Escort RS. Hanno invece concluso la gara Valente – Revenu con la Lancia Rally 037 e “Lucky” – Pons con la nuova Subaru Impreza, in quest’occasioni iscritti per un’altra scuderia.

Domenica 16 scorsa, infine, un altro sigillo per il Team Bassano è arrivato dallo Slalom Monte di Malo, nella regolarità turistica grazie alla vittoria conseguita da Andrea Giacoppo e Lisa Oliviero con l’A112 Abarth. Nello slalom si è invece messo in evidenza lo specialista Stefano Cracco, settimo assoluto alla guida della Skoda Fabia R5.

Chiuso il lungo fine settimana scorso, il prossimo presenta altre due gare entrambe in centro Italia: il Rally delle Colline Metallifere e la Cronoscalata della Castellana.

Il primo si svolgerà a Piombino e vede al via tre equipaggi, uno con le auto moderne e due con le storiche: Sandro e Matteo Mazzei saranno della partita con una Rover 214, mentre con un’accoppiata di A112 Abarth toccherà ad Alberto e Lisa Benassi, opposti a Giampaolo Cresci e Andrea Castellani. Alla cronoscalata di Orvieto ancora una A112 Abarth al via, quella di Giorgio Sisani, mentre con la Radical SR4 gareggerà Remo De Carli. 

Foto di ACI Sport

Scuderia Palladio Historic in evidenza a Rallylegend


Vicenza, 18 ottobre 2022 – Due erano gli equipaggi portacolori della Scuderia Palladio Historic impegnati nella ventesima edizione del Rallylegend ed entrambi hanno lasciato il segno nelle rispettive categorie.

Sono stati Mauro Argenti e Roberta Amorosa in gara con una Porsche 911 S a centrare un bel risultato primeggiando nella speciale classifica “Heritage” che a differenza delle altre, vedeva gli equipaggi cimentarsi secondo i dettami della regolarità e non della velocità. I due specialisti del centesimo hanno preso il comando della classifica alla quarta delle dieci prove in programma, andando via via ad aumentare il vantaggio sugli inseguitori fino all’epilogo che li ha visti inscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione sanmarinese.

Più combattuta è stata la competizione della categoria “Classic” che a nomi di spicco quali Latvala, Romagna, “Lucky” e Trelles, affiancava anche quello del portacolori del gatto col casco “Zippo” nuovamente al volante della Subaru Impreza assieme a Denis Piceno, con la quale ha ingaggiato un’entusiasmante battaglia sportiva col campione finlandese che guidava una Toyota Celica 4wd. Stabilmente nei primi tre assoluti, il duo della Scuderia Palladio Historic andava anche a firmare cinque parziali di cui tre sulle quattro prove della terza ed ultima tappa, chiudendo la prestazione al secondo posto assoluto con l’irrisorio distacco di soli 8”3 che andava anche a sancire l’ottimo affiatamento raggiunto dal neo campione europeo rally storici, con la nuova trazione integrale giapponese.

A completare il fine settimana di gare è stata la prima edizione dello Slalom Monte di Malo svoltosi nell’omonima località vicentina al via del quale erano due i portacolori del sodalizio capitanato da Mario Mettifogo; nella gara delle auto storiche, Giampietro Pellizzari ha concluso al quinto posto alla guida della Ford Escort RS, mentre in quella delle moderne Andrea Sassolino su Renault Clio Williams si è classificato al trentasettesimo posto, penalizzato purtroppo dalle penalità per i birilli abbattuti, nonostante un buon riscontro cronometrico. 

ph Photozini

“Vita e gesta dell’inarrestabile GIMAX”: un libro di Vittorio Piaggi per raccontare il campione di Lainate.


di Luciano Passoni - foto Rosanna Galli

Una griglia di partenza degna dell’occasione, campioni e personaggi del mondo dell’automobilismo sportivo hanno presenziato alla presentazione a Lainate del volume scritto da Vittorio Piaggi sulla” Vita e gesta dell’inarrestabile GIMAX”. Le strade circostanti diventano un circuito occasionale e provvisorio che ospita auto che rendono onore allo scrittore e al campione che viene ricordato. L’autore ha raccolto 50 racconti che si trasformano in capitoli su trent’anni di carriera di un personaggio che ha recitato una parte importante nella storia dello sport auto italiano. Un racconto biografico che parte dal bambino Carlo Franchi che diventa imprenditore e si trasforma nel campione GIMAX, non a caso un acronimo creato con il nome dei due figli. 

Vittorio Piaggi è un appassionato che raccoglie aneddoti e immagini per immagazzinarle nella memoria, sino a quando prevale poi il desiderio di condividere la propria “collezione”, umana e sportiva, con altri come lui. Così è nata l’idea del volume sul campione di Lainate, un gentleman driver che non aveva niente da invidiare ai cosiddetti professionisti del volante. Vittorio diventa Carlo e sviluppa il libro come una biografia raccontandosi in prima persona, i capitoli sono le tappe umane e sportive di una vita e di una carriera. Trofei, coppe, podi e campionati conquistati in virtù di una passione nata a cospetto di un campione: Gigi Villoresi. Un incontro quasi casuale che aveva lasciato un ricordo e una traccia indelebile nel suo immaginario di bambino. Una potente vettura rossa come una leva per sollevare il mondo. Più veloce, più lontano e più in alto, un gradino alla volta con volontà, tenacia e passione e Carletto diventa “l’inarrestabile Gimax”. I racconti che formano la storia sono pieni di nomi che anche il più sprovveduto tifoso di questo sport non stenterà a riconoscere: piloti, piste, gare e auto, dalle categorie minori, con ogni tipo di auto, turismo, sport e formule. La vetta più alta è stata la Formula 1, una esperienza che non poteva mancare. 

Caparbio, coraggioso, determinato e competente, un vero campione, lo confermano titoli nazionali ed europei, ma soprattutto un uomo che ha saputo mantenere quell’umiltà necessaria ad essere apprezzato come grande persona, un ricordo che è nella memoria di quanti lo hanno conosciuto e che l’autore ha contribuito magistralmente con il libro a rinverdire. Ottima l’idea di aprire tra i racconti le finestre per dare qualche ragguaglio tecnico o rassegna stampa dell’epoca, così il libro attraverso la storia di un personaggio diventa lo spaccato di costume di uno sport, di una società e di un ambiente indimenticabile ed irripetibile. La presentazione ha visto il saluto delle autorità locali e di personaggi che hanno condiviso con il protagonista episodi ed aneddoti, così ancora una volta attraverso le loro parole abbiamo rivisto lo sfrecciare di quelle auto, risentito il rombo di quei motori e lo sventolio della bandiera a scacchi che non segna la fine di una gara ma l’inizio di una lettura che vale la pena cominciare.

(Richiedere il libro all’autore attraverso il sito soulcarsrace.com)

lunedì 17 ottobre 2022

Rovera conclude sul podio di Portimao la ELMS 2022


Si conclude con un secondo posto in rimonta al volante della Oreca 07 Gibson LMP2 la European Le Mans Series di Alessio Rovera alla 4 Ore di Portimao. In equipaggio con François Perrodo e Nicklas Nielsen, nell’ultimo round in Portogallo il pilota varesino ufficiale della Ferrari è stato autore di un’interessante performance generale, con anche un paio di spettacolari sorpassi in occasione di un’inusuale operazione di “sdoppiaggio”, ma la gara di Alessio e compagni è stata pesantemente condizionata da uno sfortunato testacoda occorso a Perrodo in conseguenza di un contatto alla prima curva proprio alla partenza dopo il primo giro effettuato dietro alla safety car impiegata per via delle insidiose condizioni di umido sull’asfalto. Il trio del team AF Corse si è quindi subito ritrovato in penultima posizione di LMP2 (15esimo), staccato di due giri.

A mano a mano la squadra ha cercato di recuperare terreno e al termine della rimonta l’equipaggio ha tagliato il traguardo all’ottavo posto generale e al secondo di LMP2 Pro-Am, riuscendo a sdoppiarsi rispetto ai vincitori di categoria e addirittura contendendogli il successo negli ultimi 40 minuti di corsa. Grazie alla piazza d’onore conquistata a Portimao, Rovera, Perrodo e Nielsen confermano anche il secondo posto di AF Corse nella classifica finale e ora rivolgono tutta l’attenzione all’ultimo round del Mondiale Endurance, dove a metà novembre si giocheranno il titolo iridato alla 8 Ore del Bahrain.

Rovera dichiara: “Rispetto alle premesse di una partenza poco favorevole la gara di Portimao è andata oltre le aspettative e quindi possiamo essere contenti. Abbiamo mostrato un ottimo ritmo e davvero non avremmo potuto rimontare oltre. A pochi minuti dal termine ci siamo addirittura ritrovati in testa per il gioco dei pit-stop e questo significa che la squadra ha fatto il massimo. La stagione in ELMS si conclude sul podio, resta un buon risultato, ma ora dobbiamo soltanto puntare a fare bottino pieno nel Mondiale Endurance in Bahrain, è sempre stato il primo obiettivo del nostro 2022”.

Foto AG Photo / Manganaro

Le Mans Cup / Peccenini e TS Corse concludono il 2022 a Portimao con poca fortuna e mirano al 2023


Milano, 17 ottobre 2022. E’ tempo di guardare al 2023 in casa TS Corse dopo l’ultimo appuntamento della Le Mans Cup disputato il weekend scorso a Portimao con la Duqueine D08 di classe LMP3 affidata a Pietro Peccenini e al rookie Kai Askey. Il risultato del round portoghese purtroppo non è stato all’altezza di quanto dimostrato in pista, ma la squadra diretta da Stefano Turchetto è stata anche la rivelazione del fine settimana. Con la consueta determinazione, tra le curve e i saliscendi dell’impegnativo circuito dell’Algarve Peccenini si è attestato su riferimenti cronometrici di valore fra i piloti “bronze” e dopo una qualifica condizionata dal traffico è scattato dall’ottava fila in gara.

Alla prima curva, però, un prototipo si è intraversato proprio davanti a lui e non c’è stata possibilità di evitarlo. Il pilota milanese è stato quindi costretto a rientrare ai box per i danni riportati all’anteriore. I giri persi nel frangente non hanno permesso alla squadra di ottenere un piazzamento finale di rilievo (33esimi su 39) quando poi in macchina è salito anche Askey, ma un segnale inequivocabile era già arrivato nelle prove libere. Proprio la Duqueine n.73 di TS Corse con il giovanissimo pilota britannico ha infatti ottenuto il giro più veloce in assoluto dell’intero weekend della Le Mans Cup in 1’37”908 (171,1 km/h di media), un tempo che si è rivelato anche l’ottavo crono assoluto comprendendo pure tutte le LMP3 impegnate nella categoria continentale regina, l’European le Mans Series.­

Proprio da questo dato inizia la disamina di Peccenini al termine della stagione: “La P1 nelle libere di sabato è un chiaro sintomo del potenziale di TS Corse. Il risultato finale di Portimao non rende giustizia, ma il bilancio del nostro 2022, che è soltanto la nostra seconda stagione nel grande endurance internazionale, è che la squadra ha maturato sotto ogni punto di vista, si è dimostrata a livello di poter competere per vincere. Anche come piloti sappiamo essere competitivi e Kai si è dimostrato un giovane di talento ma che sa pure ascoltare e mettersi a disposizione. L’ultimo tassello sarà mettere tutti questi aspetti insieme. Quest’anno abbiamo messo a posto quello che dovevamo, ora siamo già al lavoro per chiudere il cerchio, fare bene i conti per la prossima stagione e riuscire a prepararci al meglio in vista dello start”.

Foto by FOTOSPEEDY

Il Porsche Club GT ai ferri corti al Mugello, tutto si decide a Misano



Non è bastato il penultimo round al Mugello Circuit per assegnare i titoli 2022 del Porsche Club GT, approdato in Toscana con tanti testa a testa ai ferri corti e che quest’anno di fatto deciderà tutte le categorie in lizza nell’ultimo round in programma il 5-6 novembre a Misano Adriatico. Questo grazie ai risultati scaturiti e alle sorprese ed emozionanti sfide sul filo dei centesimi vissute al Mugello nel fine settimana in cui il monomarca tricolore protagonista nel weekend del Gruppo Peroni Race ha ridisegnato “a colpi di giri veloci” le classifiche e in alcuni casi anche gli equilibri fra i principali protagonisti, con alcune situazioni completamente ribaltate o rimesse in gioco. Sotto l’egida di ACI Sport e sempre organizzato dal Porsche Club Umbria, il quinto atto stagionale ha aperto la volata finale del Porsche Club GT 2022 con tutte le tre gare in programma trasmesse in diretta su MS Motor TV (Sky 229) e ha celebrato sul gradino più altro del podio i vincitori Daniele Polverini, che nella tappa di casa ha conquistato il successo nella DSW 991 Cup, lo svizzero Walo Bertschinger nella Sparco 997 Cup e fra le Porsche stradali il giovane pilota barese Ignazio D’Agosto in Goodyear GT3 RS, il pratese Davide Zumpano, altro driver di casa al Mugello, in Tubi Style GT3, il bergamasco Enrico Zanchi in Panta GT4 e il marchigiano Devid Vesprini in Entry level/Historic.

Nelle attese categorie “racing” , Daniele Polverini ha capitalizzato al meglio il round casalingo e ha dominato la classe “regina” DSW 991 Cup con protagoniste le attuali 911 GT3 Cup da pista. Grazie alla tripletta firmata al Mugello, con tanto di giro più veloce in gara 2 in 1’53”424, il forte pilota valdarnese è balzato al comando in campionato. Alle spalle di Polverini è stata davvero interessante la battaglia per il podio. Sul secondo gradino è salito il milanese Mattia Fiore, al miglior risultato personale nel Porsche Club GT nella categoria dove è all’esordio, così come il terzo posto finale lo è per il ligure Stefano Spinaci, seguito in scia da Marco Santanocita, quarto classificato e pure lui alla prima stagione tra le “Cup”. La top-5 è quindi completata dall’emiliano Alessandro Revello (per lui i primi punti stagionali alla seconda presenza).

In classe Sparco 997 Cup, con in azione le 911 GT3 Cup meno recenti, il Mugello segna la prima vittoria personale di Walo Bertschinger. Il primo inseguitore dell’attuale leader Emiliano Formaini ha massimizzato l’assenza del campione in carica per avvicinarlo in classifica. Lo svizzero è stato il più veloce in tutti i tre turni, con tanto di “best lap” in 2’00”075, e ha preceduto Dario Peroni, il pilota bresciano protagonista di una brillante piazza d’onore con crono in continuo progresso. Per Peroni è il miglior risultato di sempre nel Porsche Club GT e il secondo podio dopo quello conquistato in casa al Porsche Experience Center Franciacorta in maggio.

Fra le Porsche stradali, la Goodyear GT3 RS ha premiato per la seconda volta consecutivo Ignazio D’Agosto. Il giovane e veloce pilota barese si è imposto sulla “992 GT3”, modello da quest’anno inserito nella categoria equiparato alle 911 GT3 RS (modello “991”), ripetendo la vittoria di Vallelunga e con il miglior giro in 1’58”875. Interessanti le sfide per il terzo posto: la spunta il ligure Edoardo Della Rocca, che regola il pilota sardo Antonello Medde e a seguire il driver romano Antonello Grossi.

Oltre a Polverini, un altro pilota toscano festeggia nel migliore dei modi il round di casa: Davide Zumpano. Il pratese campione in carica della Tubi Style GT3 ha fatto sua la categoria delle 911 GT3 guadagnando anche i punti aggiuntivi del giro più veloce (2’03”719). Il successo al Mugello consente a Zumpano di allungare leggermente in classifica sul sempre insidioso Alfredo Franceschi. Il pilota bolognese, alla stagione d’esordio nel Porsche Club GT, era riuscito a imporsi in gara 2, cedendo poi il passo al rivale e salendo comunque sul secondo gradino del podio con ancora la possibilità di giocarsi il titolo a Misano. Ravvicinata anche la sfida per la medaglia di bronzo, andata al fotofinish al rientrante brianzolo Enrico Di Leo sul torinese Andrea Ruscica, mentre Gianluca Preziosa completa la top-5.

Rientro con vittoria tra le Cayman della Panta GT4 per Enrico Zanchi. Assente a Vallelunga, il pilota bergamasco è tornato a insidiare il capoclassifica bolognese e vicecampione 2021 Vincenzo Formato, secondo al Mugello. Per Zanchi è arrivato anche il giro più veloce in 2’06”626 e fra i due la resa dei conti è attesa a Misano. Devid Vesprini ha invece allungato le mani sulla corona della Entry Level/Historic. Il pilota marchigiano ha vinto al Mugello sulla “997 S” con miglior giro in 2’14”378 e ha preceduto in rimonta sul podio l’emiliano Claudio Corradi (vincitore di gara 1 su Cayman GTS) e il bresciano Walter Wuhrer, (911 SC 3.0 Gruppo 4).

Il format del Porsche Club GT prevede 5 turni da 25 minuti, due di prova sabato e tre di gara domenica. La classifica di ogni categoria scaturisce dalla somma dei due migliori tempi di gara e 2 punti ulteriori premiano il giro più veloce. L’ultimo round stagionale si disputa al Misano World Circuit il 5-6 novembre.

(Foto Benfenati)






Antonelli è campione nell’ADAC F4. Camara vince il titolo rookie, Prema trionfa tra i team


Torino, 17 ottobre 2022 - È una ADAC Formel 4 che parla italiano nel 2022. Andrea Kimi Antonelli (ITA – Prema Racing) vince le prime due gare sul circuito del Nurburgring e si laurea campione con una gara di anticipo, mentre il suo compagno di squadra, Rafael Camara (BRA – Prema Racing), portacolori di Ferrari Driver Academy, rimonta sul finlandese Rasmus Joutsimies (FIN – Jenzer Motorsport) e conquista il titolo riservato ai rookie. Grazie alle prestazioni di Antonelli e Camara, ma anche dei loro compagni James Wharton (AUS – Prema Racing) e Ugo Ugochukwu (USA – Prema Racing) è proprio il team italiano Prema a conquistare il successo tra i team per la terza volta in 8 stagioni. Antonelli chiude la sua stagione con 9 vittorie e tre secondi posti, dimostrando di essersi meritato a pieno il titolo 2022, succedendo al britannico Oliver Bearman. “Assolutamente incredibile! – sono state le prime parole del campione 2002 dell’ADAC Formel 4, Andrea Kimi Antonelli - È una sensazione fantastica essere campione dell’ADAC Formula 4. Quando ho tagliato il traguardo, ho urlato in radio e non riuscivo a trattenere la gioia. È stato un momento emozionante. Ora mi posso godere il successo”.

Sul tracciato del Nurburgring, in condizioni climatiche difficili con pista bagnata nelle prime due gare, è Andrea Kimi Antonelli mettersi tutti alle spalle nella serie riservata alle Tatuus F4 T421 motorizzate con il propulsore Abarth T-Jet 1.4 da 180 Cv. In gara 1, il pilota bolognese, vince in un podio tutto Prema Racing davanti ai due piloti Ferrari Driver Academy Rafael Camara e James Wharton, mentre in gara 2, sul podio, salgono il suo diretto rivale in campionato Taylor Barnard (GBR – PHM Racing) e Ugo Ugochukwu, primo tra i rookie. In gara 3, con pista asciutta, Taylor Barnard vince la sua quinta gara in stagione dopo una bella battaglia con Ugochukwu. Alle loro spalle la lotta per il podio è serratissima e, alla fine, è Rafael Camara ad avere la meglio e a conquistare il terzo posto che vale il titolo rookie.

ADAC F4 Overall Standings: 1. Andrea Kimi Antonelli (ITA – Prema Racing) 313; 2. Taylor Barnard (GBR – PHM Racing) 266; 3. Rafael Camara (BRA – Prema Racing) 193; 4. Nikita Bedrin (ITA – PHM Racing) 175; 5. James Wharton (AUS – Prema Racing) 146.

UN SUPER RALLYLEGEND: JARI-MATTI LATVALA (TOYOTA CELICA ST 165), SIMONE BRUSORI (PORSCHE 911 RS), LUCA PEDERSOLI (CITROEN DS3 WRC) SONO I VINCITORI DELL'EDIZIONE NUMERO 20. MAURO ARGENTI (PORSCHE 911S) E’ PRIMO NEL RALLYLEGEND HERITAGE.


“Da quello che mi avevano raccontato, pensavo che Rallylegend fosse un evento bello e divertente. Adesso che l’ho vissuto posso dire che è molto, molto più bello e divertente di come immaginavo. L’ambiente coinvolgente, il pubblico fantastico, macchine stupende, una grande passione per i rally: non ho mai vissuto un evento così”. Felice e un po’ frastornato da quattro giorni di full immersion in Rallylegend, Kalle Rovanpera ha un sorriso grande così mentre saluta dal palco di arrivo, accanto alla gialla Toyota Celica ST 185 del 1991 della “collezione” Latvala, la folla che lo acclama e lo applaude. Ed hanno un sorriso grande così anche Juha Kankkunen e Miki Biasion che lo abbracciano (sette titoli mondiali rally tutti insieme), insieme a Vito Piarulli e Paolo Valli, stanchi ma felici alla fine del Rallylegend più bello di sempre.

Grande festa anche per Jari-Matti Latvala, il team principal Toyota Gazoo Racing WRT, che si è cimentato in gara tra le Classic. E, ovviamente, ha vinto. Felicissimo con la bottiglia di spumante, perché un fuoriclasse non concede mai nulla agli avversari, neanche quando si diverte un sacco … “Quando sono venuto a Rallylegend, una decina di anni fa, pensavo di essere stato in un evento unico e originale. Oggi è diventato anche una grande festa dei rally e sono felice di essere stato di nuovo qui” dichiarava Latvala alla fine.

Nella categoria Classic, vittoria e dominio di Jari-Matti Latvala, con Janne Ferm su Toyota Celica ST 165 del 1967, che ha arginato con classe i tentativi di attacco di “Zippo”, con Denis Piceno e la Subaru Impreza del 1996, che hanno chiuso secondi con la Subaru Impreza del progetto Best Impreza, con Simone Romagna e Cristina Caldart (Lancia Delta Integrale del 1990) a chiudere il podio. Quarto e primo dei piloti sammarinesi Marco Bianchini, con Giulia Paganoni (Lancia Delta 16V 1988), per pochi secondi davanti a Rui Madeira, con Silva (Subaru Impreza) e a Gustavo Trelles, con Del Buono (Subaru Legacy).

Nella categoria Historic il bolognese Simone Brusori, con il sammarinese Enzo Zafferani (Porsche 911 RS del 1981), bissa il successo dello scorso anno a Rallylegend, dominando dall’inizio alla fine e chiudendo con un ampio vantaggio sui francesi Valliccioni-Raffaelli su BMW M3 del 1986 e sul terzo Alessandro Bonafè, con Pontini, su Porsche 911 Sc del 1981. Al quarto posto i sammarinesi Loris Baldacci e Stefano Magnani su Ford Escort RS del 1980.


Nella categoria WRC Luca Pedersoli, con Anna Tomasi sulla Citroen DS3 2011, preso il comando nel finale della prima tappa, ha poi incrementato in vantaggio sulla Ford Fiesta WRC Plus del 2017 dell’elvetico “Il Valli”, con Cirillo, mentre l’altro equipaggio svizzero Puricelli-Medici (Citroen DS3 del 2011) ha mantenuto fino alla fine il terzo posto.





Nella categoria Heritage dominio dall’inizio alla fine di Rallylegend del bolognese Mauro Argenti, con Roberta Amorosa (Porsche 911 S del 1969) che si aggiudicano la gara di regolarità, davanti a Dino Fabbrica e Massimo Leonardi, anche loro su Porsche 911 3000 del 1974 con terzo Roberto Nicelli, con Cassinelli su opel Kadett GTE del 1977.

Capitolo a parte, come consuetudine, il grande spettacolo delle Legend Stars e delle CK Legend. Con nomi come Kalle Rovanpera, suo padre Harri, Markku Alen e Miki Biasion, con due Lancia 037 vestite Martini, Jimmy Mc Rae, papà di Colin, Tonino Tognana, con la Ferrari 308 GTB, Federico Ormezzano, Tony Fassina con la Lancia Stratos, insieme a tanti altri piloti, con macchine di grande fascino, lo show sulle prove speciali è stato di altissimo livello, per la gioia di un pubblico in delirio.

Spettacolo sempre adrenalinico sul percorso della prova speciale “The Legend”. Tra le “perle” di oggi, Andrea Dovizioso che ha realizzato il suo desiderio di guidare una Lancia 037, tra l’altro uno dei modelli più iconici come la versione “Safari”, oppure il saluto al pubblico, in una sosta dopo il “jump Pirelli”, di Kalle e Harri Rovanpera, di Miki Biasion e Renè Arnoux.




“Rallylegend ha ritrovato l’abbraccio di un pubblico immenso, al quale abbiamo voluto offrire un evento di quelli da ricordare. Speriamo di esserci riusciti, ci siamo impegnati per molti mesi, insieme ad uno staff instancabile. I commenti di tanti appassionati, felici di essere qui a San Marino, e lo stupore e i complimenti di campioni e personaggi importanti come Renè Arnoux, Kalle Rovanpera, Arturo Merzario, Malcom Wilson, per fare alcuni esempi, che non conoscevano il clima, la passione e l’entusiasmo che circolano a Rallylegend, sono per noi il segno che abbiamo lavorato bene. Una volta di più. In tutto questo è fondamentale l’appoggio del Governo delle Repubblica di San Marino, ancora una volta al nostro fianco con un sostegno totale e convinto” è il commento ad una sola voce di Paolo Valli e Vito Piarulli, che hanno messo in piedi una delle edizioni di Rallylegend più belle e ricche di sempre.

Zanoni vince il 1° Slalom Monte di Malo


Avvincente e combattuta è stata la prima edizione di un riuscito Slalom Monte di Malo, che ha da poco consacrato vincitore il veronese Alessandro Zanoni alla guida di una Norma NP03 motorizzata Suzuki ed iscritta coi colori della Omega.

Due volte autore del secondo tempo nelle prime due manches, nella terza ha è salito con decisione limando di oltre due secondi la prestazione personale, andando a primeggiare con 1”24 su un Roman Gurschler il quale, dopo le prime due manches col miglior responso cronometrico realizzato con la Fiat 500 Suzuki Hayabusa, pregustava una possibile vittoria. Va anche detto che l’altoatesino è stato fermato dalla bandiera rossa proprio nella decisiva manche e ha dovuto prendere nuovamente il via perdendo, forse, quella giusta concentrazione per la zampata finale visto che non riusciva a migliorarsi nella terza salita; va comunque detto che ha corso una grande gara chiudendo alle spalle del vincitore che ha festeggiato nel migliore dei modi la recente conquista del Trofeo Veneto Trentino.

A completare il podio ci ha pensato un regolare Damiano Furnari con la Brc Evo 02 con la quale ha preceduto un ottimo Alessandro Battaglin, quarto e primo delle vetture “Turismo” alla guida della Hyundai i20, dimostrandosi a proprio agio anche tra i birilli dello slalom. Quinto posto per Nicolò Brunello su Peugeot 208 che soffia per pochi centesimi la posizione a Stiw Marcon su Fiat 500 Kawasaki e alle sue spalle ha chiuso Stefano Cracco, settimo alla sua seconda esperienza con la Skoda Fabia R5. Michele Mancin termina ottavo e primeggia con la Citroen Saxo nell’affollata classe “A-1600” avendo la meglio su Stefano Maccagnan, con una vettura analoga. A chiudere la top-ten, primeggiando tra le “Racing Start” è Stefano Karaner con la Renault Clio Sport. Nel Gruppo Speciale Slalom successo per Antonio Giantin su Opel Corsa, mentre nel Gruppo N la vittoria premia Giovanni Costalunga alla guida di una Renault Clio Williams.


Nella gara riservata alle auto storiche si è assistito al monologo della Ford Sierra RS Cosworth 4x4 di Riccardo Bianco che ha avuto la meglio su Mauro Taverna con la Peugeot 205 Rallye e sulla Fiat Uno Turbo di Gianguido Rossi.

Infine, nella gara di regolarità successo netto per Andrea Giacoppo e Lisa Oliviero con l’Autobianchi A112 Abarth a precedere Davide Giaccarello e Nicola Crivellari su Fiat Uno Turbo e Andrea Permunian con Martina Fiorin su Fiat 500 Sporting.

Al termine della manifestazione, svoltasi senza problemi di sorta e accompagnata da un pubblico appassionato, numerosi sono stati i commenti positivi per l’organizzazione messa in moto dal Rally Club Team col patrocinio dell’Automobile Club Vicenza, soprattutto per l’ottima logistica ed il percorso che ha soddisfatto, quest’ultimo, anche i palati più fini.

PRIMA MANCHE – Partita in perfetto orario alle 12.15, la prima manche vede Roman Gurschler staccare il miglior tempo con 1”67 su Zanoni, mentre Furnari sigla il terzo crono con un gap di 9”22. Nicolò Brunello su Peugeot 208 realizza il quarto tempo risultando il migliore tra le vetture turismo seguito a poco più di 5” da Stefano Maccagnan su Citroen Saxo. Ottima anche la prestazione di Stefan Kraner, settimo e primo tra le “Racing Star” con la Renault Clio Sport. In evidenza anche il rallysta Alessandro Battaglin che su Hyundai i 20 avrebbe realizzato la quarta prestazione cronometrica ma 10” di penalità lo retrocedono al nono posto e a chiudere la top-ten è la Fiat 127 del Gruppo Speciale Slalom.
Tra le auto storiche Riccardo Bianco sfrutta tutta la potenza della sua Ford Sierra RS Cosworth e chiude al comando la prima salita nonostante 10” di penalità precedendo la Peugeot 205 Rally di Mauro Taverna e l'Autobianchi A112 Abarth di Armando Tadiello.
Nella regolarità Andrea Giacoppo e Lisa Oliviero distanziano in modo significativo gli altri equipaggi ma, essendo il pilota nella categoria “Top Driver”, al termine della gara risulterà trasparente ai fini della classifica finale.

SECONDA MANCHE - Roman Gurschler resta al comando migliorando di quasi 2” rispetto al primo passaggio, imitato da Zanoni che resta secondo, ora a 1”32 con Furnari terzo ma che non si migliora. Battaglin prende confidenza coi birilli e stacca il quarto crono passando in testa tra le vetture turismo e risale anche lo specialista Stefano Cracco, quinto con la Skoda Fabia R5. Ottima anche la manche di Michele Mancin, sesto con la Citroen Saxo Gruppo A, mentre Kraner si conferma leader tra le “Racing Start”. Bianco su Ford Sierra rimane indisturbato al comando tra le auto storiche.

TERZA MANCHE – Zanoni dà il meglio di sé e riesce nel sorpasso ai danni di Gurschler che deve ripetere la partenza a seguito di sospensione momentanea della gara e lascia il comando dopo due ottime manches. Furnari conserva la terza posizione ed il podio e Battaglin affina i passaggi tra i birilli andando a cogliere una notevole quarta posizione assoluta.

Bianco mette il terzo sigillo tra le auto storiche andando a vincere agevolmente la gara imitato da Giacoppo che alla prima esperienza in uno slalom, sbaraglia la concorrenza con distacchi pesanti. 

Foto di Demetrio Vilardi e di Videofotomax





domenica 16 ottobre 2022

La Targa Florio Classica 2022 è dei siciliani. Vittoria di Mario Passanante e Dario Moretti su Fiat 508 C. Tra i protagonisti la Scuderia Castellotti.



> 16 ottobre 2022 - La Targa Florio Classica 2022 ha esaltato le prestazioni di due equipaggi siciliani ed ha visto quattro nomi dell’isola nelle prime 5 posizioni, tutti su Fiat 508 C, nella gara organizzata dall’AC Palermo con il supporto diretto di ACI Storico ed Automobile Club D’Italia.

Nella giornata conclusiva dedicata al “Trofeo 100 Passi” la Targa Florio Classica 2022 ha onorato il sacrificio dei caduti nel trentennale della Strage di Capaci, con la deposizione di una corona da parte del Presidente dell’Automobile Club D’Italia Angelo Sticchi Damiani, unitamente alla dottoressa Tina Montinaro vedova del Capo Scorta del Giudice Falcone, al Questore Dr. Leopoldo Laricchia, al Presidente del Tribunale Dott. Antonio Balsamo, con i rappresentanti dell’Amministrazione di Capaci. Automobile Club D’Italia, Tribunale di Palermo e altre Istituzioni hanno avviato un dialogo rivolto alla legalità ed ai giovani. Le prestigiose ed esclusive auto sono transitate dal centro di Capaci per il Trofeo che ricorda il giornalista Peppino Impastato, caduto in nome delle denunce sulle attività di cosa nostra.

Hanno vinto Mario Passanante e Dario Moretti su Fiat 508 C del 1937 alla fine di una appassionante sfida decisa solo sugli ultimi metri di gara con Angelo Accardo affiancato da Filippo Becchina, secondi sul traguardo. Francesco e Giuseppe Di Pietra, terzi davanti a Gianmario Fontanella e Annamaria Covelli su Lancia Aprilia del 1939 e quinti gli altri trapanesi di Campobello di Mazara Enzo Ciravolo e Francesco Messina.

All’ultimo metro e respiro anche il duello tricolore vinto di misura da Francesco e Giuseppe Di Pietra che precedendo in classifica di gara Fontanella - Covelli, sono i nuovi Campioni Italiani Grandi Eventi e vincitori della Serie ACI Storico, che si sviluppa oltre che sulla Targa, anche sulla Coppa D’Oro della Dolomiti e sul “Circuito Stradale del Mugello”. Papà e figlio, che portano il titolo a Campobello di Mazara per la seconda volta dopo quello 2018.

-“Una vittoria molto difficile nella gara più selettiva - ha dichiarato Passanante - Tre guasti meccanici che ci hanno attardato ed abbiamo recuperato in modo rocambolesco. Siamo molto grati al preparatore Fabrizio Falanga che ci ha permesso di vincere. Una gioia forte”-.

-“La prima tappa è stata per noi molto difficile, come se Giuseppe avesse gareggiato con un’altra persona, tanto ero deconcentrato - ha spiegato Francesco Di Pietra - una gara che è valsa un titolo, impegnativa con avversari sicuramente forti, decisa all’ultimo metro. Abbiamo rimontato con tanta volontà ed abbiamo vinto il nostro secondo Campionato Italiano Grandi Eventi”-.

-“La Targa Florio si conferma selettiva e difficile, nulla è scontato fino alla fine, soprattutto se gli avversari sono quelli con cui ci siamo misurati in questi giorni - ha affermato Accardo - La scuola di Campobello non si smentisce. La regolarità è un disciplina esaltante e grazie al lavoro di comunicazione svolto dalla Federazione, è sempre più in primo piano”-.

Trofeo dei 100 passi vinto Enzo Ciravolo e Francesco Messina, ancora un equipaggio siciliano di Campobello di Mazara su una Fiat 508 C anteguerra del 1938.

Tra i protagonisti, l'equipaggio della scuderia dedicata a Eugenio Castellotti, il grande campione lodigiano che proprio sulle strade siciliane iniziò la sua straordinaria carriera coronata con il trionfo, purtroppo l'ultimo, alla 1000 Miglia del 1956. I colori della formazione lodigiana sono stati portati in gara da Maurizio Senna e Stefano Tosi, affiatato binomio che vanta una buona esperienza nelle più prestigiose competizioni di regolarità per auto storiche. Davvero positivo il risultato raggiunto al termine della gara siciliana, un 19esimo posto assoluto con la loro Autobianchi Primula 65C del 1969 al quale si aggiunge il podio di classe RC4/1. Insomma una trasferta positiva per Senna e Tosi.

Successo nel Ferrari Tribute to Targa Florio 2022 per i toscani Fabio Vergamini ed Anna Maria Fabrizi sulla Ferrari 488 GTB del 2015. Seconda posizione per Mauro Ferrari e Maria Paola Saetti sulla Ferrari Monza SP 2, davanti a alla versione Roma di Celestino e Oreste Sangiovanni.

Tre giorni in cui la Sicilia ha esternato tutto l’affetto verso la sua gara nata nel 1906, che ha portato gli equipaggi e le esclusive auto alla scoperta di tanti luoghi dell’isola, molti dei quali indissolubilmente legati alle competizioni automobilistiche. Da più parti è arrivato l’apprezzamento al lavoro dell’Automobile Club D’Italia che con il proprio supporto ha garantito una solida prospettiva futura alla gara organizzata dall’AC Palermo.

GT OPEN / L'OREGON TEAM CONQUISTA A BARCELLONA CON HITES-PULCINI E LA LAMBORGHINI IL TITOLO PILOTI E TEAM



Montmeló, 16 ottobre 2022. L'Oregon Team prende tutto in Spagna con la Lamborghini. A Barcellona, nel settimo e ultimo appuntamento dell'International GT Open, la squadra guidata da Jerry Canevisio e Giorgio Testa ha conquistato il titolo Team e quello Piloti con l'equipaggio formato da Benjamin Hites e Leonardo Pulcini, centrando l'ultima vittoria del 2022 con l'altro binomio composto da Kevin Gilardoni e Glenn van Berlo.
Una stagione straordinaria per la squadra di Cremosano, condita da sette successi. Quattro quelli messi a segno da Hites e Pulcini (nel doppio round dell'Estoril e poi a Spa e al Red Bull Ring); tre invece con Gilardoni e van Berlo, che sul circuito di Montmeló si sono imposti nella seconda delle due gare del weekend.
Dopo avere conquistato lo scorso anno il titolo del Lamborghini Super Trofeo Europa proprio con Gilardoni e Pulcini, l'Oregon Team ha concesso quindi il bis nella serie continentale in cui era all'esordio assoluto e al debutto nella GT3.

"Abbiamo vinto il titolo nella nostra prima stagione in GT3, in un campionato di ottimo livello come il GT Open, lottando fino all'ultimo con entrambi i nostri equipaggi - ha commentato Jerry Canevisio - Alla fine abbiamo portato a casa sia il titolo Piloti che quello Team. Non potevamo chiedere di più”.

Sabato, in Gara 1, Gilardoni e van Berlo erano stati attardati nelle fasi iniziali da un problema che li ha fatti scivolare sul fondo, venendo poi penalizzati di cinque secondi per un contatto e concludendo noni, uscendo di fatto dalla lotta finale per il titolo. Viceversa, Pulcini e Hites avevano centrato un terzo posto, guadagnando qualche punto nei confronti dei rivali della McLaren, Joe Osborne e Nick Moss, estendendo il loro vantaggio a otto lunghezze.
In Gara 2, quella di domenica, van Berlo è scattato dalla seconda fila mantenendo la terza posizione nonostante una neutralizzazione iniziale. Hites da nono è scivolato 12° per poi recuperare progressivamente. Ma i dieci secondi di handicap tempo da scontare nel corso del pit-stop, hanno permesso alla McLaren di Osborne di rientrare in pista davanti a Pulcini. Il romano ha comunque mantenuto i nervi saldi e alla fine si è assicurato il quinto posto ed automaticamente anche il titolo. Un sorpasso di Gilardoni nei confronti della Porsche di Ralf Bohn a 19 minuti dal termine ha invece permesso a quest'ultimo di andarsi a prendere con van Berlo una meritata affermazione. 

Foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press

Formula Regional/ Gabriel Bortoleto vince a Barcellona. Rinviata all'ultimo round al Mugello l'assegnazione del titolo 2022



Gabriel Bortoleto è stato il protagonista della seconda prova spagnola del Campionato Europeo di Formula Regional by Alpine, a caccia di una bella vittoria dopo aver conquistato la prima pole position. Nel weekend del suo compleanno, l'asso di R-ace GP ha festeggiato il suo secondo successo stagionale dopo quello di Spa Francorchamps, regalando al team transalpino una bella doppietta grazie al secondo posto conquistato da Hadrien David. Il giovane pilota francese, autore di una gara impeccabile, ha conquistato la sua seconda medaglia d'argento del weekend, accorciando così il distacco in classifica tra sé e Paul Aron (Prema Racing). Quest'ultimo, dopo aver dominato la gara di ieri in cui ha conquistato pole position e vittoria, oggi è riuscito a mantenere la quarta posizione alle spalle di un velocissimo Pierre-Louis Chovet, salito sul gradino più basso del podio con la monoposto di RPM.
Bene anche Kas Haverkort (Van Amersfoort Racing), quinto sotto la bandiera a scacchi nonostante il contatto in partenza con Owen Tangavelou (RPM) che ha costretto il francese al ritiro e ha chiesto l'ingresso della prima safety car. Prima vittoria nel gruppo dei debuttanti per Joshua Durksen (Arden Motorsport), che ha preceduto Gabriele Minì. Il pilota italiano del team ART Grand Prix, con il settimo posto, è rimasto in lizza per il titolo con Dino Beganovic (Prema Racing), che ha concluso decimo in Gara 2, protagonista al termine della gara per un contatto con Victor Bernier (FA Racing). Bernier è finito fuori dai giochi mentre tentava di entrare nella top 10 e ha costretto al secondo ingresso della safety car, rimasta in pista fino al termine della gara.
A completare la top 10 davanti al leader di campionato Beganovic, che ha comunque potuto celebrare il titolo a squadre conquistato dal team Prema Racing, sono stati Leonardo Fornaroli (Trident Motorsport) e Lorenzo Fluxa (R-ace GP), rispettivamente ottavo e nono.
Il Campionato Europeo Formula Regional by Alpine tornerà in azione già la prossima settimana sul circuito del Mugello nel weekend del 21-23 ottobre. 

Foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press