lunedì 20 luglio 2020

Regolarità AutoStoriche/ Targa AC Bologna torna il 2 agosto con l'8^ edizione.



A Bologna l’appuntamento è per il 2 agosto, data simbolo per la città, con il ritorno di Targa  AC Bologna, gara organizzata dall’Automobile Club Bologna, che quest’anno è giunta all’8a edizione.
Con 181 km da percorrere, 65 prove cronometrate, 4 controlli orari e 1 controllo timbro Targa AC Bologna è l’evento sportivo di punta dell’Automobile Club Bologna che si rimette in strada con l’intento di riunire gli appassionati della specialità dopo mesi di inattività forzata.

Continua con l’impegno di sempre l’attività dell’Automobile Club Bologna nella promozione dello sport automobilistico legato alle auto storiche che porta, ormai da anni, le “vecchie signore” a correre nel cuore della Terra dei Motori. Targa AC Bologna è, infatti, l’unico appuntamento inserito nel Campionato Italiano ad essere realizzato in Emilia Romagna. 
Con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Motorvalley e del Comune di Valsamoggia, all’interno del quale si snoderà la maggior parte del percorso 2020, Targa AC Bologna torna quest’anno in una inedita versione estiva.


“Sono tante sia le riconferme che le novità di questa edizione, a partire dalla data della gara, che nella riedizione del Calendario delle competizioni dopo lo stop per il lockdown è caduta in una collocazione prettamente estiva - ha affermato Federico Bendinelli, Presidente AC Bologna - Il nostro staff è, come sempre, al lavoro per offrire a chi sceglierà di passare da Bologna prima di partire per le vacanze o per coloro i quali non potranno godersi un periodo di villeggiatura, un evento tecnicamente di livello, ma anche godibile, soprattutto in questo periodo estivo. Auspichiamo che l’impegno nella realizzazione di questo evento, fortemente voluto dall’Automobile Club Bologna, riscontri una buona partecipazione degli equipaggi che vorranno far uscire le loro storiche dai garage e mettersi alla prova sul percorso di casa nostra. Garantiamo che non se ne pentiranno”.


Targa AC Bologna anche quest’anno si svolgerà in una sola giornata. Il sabato dedicato alle ‘Verifiche tecniche’, mentre quelle ‘Sportive’ saranno svolte online in ossequio al Protocollo generale di prevenzione dal contagio, istituito da ACI Sport, per evitare gli assembramenti.
Le iscrizioni chiuderanno il 27 luglio 2020.

Anche in questa edizione è stato disegnato un percorso che esprime al meglio i caratteri distintivi della gara: tecnicità e bellezza paesaggistica. 
Confermata la scelta di non utilizzare piazzali, zone industriali e ripetizioni, solo tratti su strada per mostrare ai concorrenti di quali percorsi è capace l’Appennino Bolognese”.

La gara prenderà il via domenica 2 agosto dall’Admiral Park Hotel di Zola Predosa e, attraverso le colline di S. Lorenzo, nel Comune di Monte San Pietro, per giungere a Crespellano di Valsamoggia. Attraverserà Monteveglio e la località di Pignoletto, fino ad arrivare a Castelletto di Serravalle, dove è prevista una breve tappa nella piazza centrale. La carovana riprenderà, poi, alla volta di Montombraro per giungere ai piedi dei “preistorici” Sassi di Rocca Malatina, imponenti rocce d’arenaria risalenti al medio Miocene. Da qui, percorrendo il nostrano borgo di Montalbano e il Comune di Zocca, si giungerà in altura, dove, nel fresco delle colline, è fissata la sosta per il pranzo.
Sulla via del ritorno è prevista la tappa per il ‘Controllo Timbro’ a Bazzano di Valsamoggia, prima del rientro in hotel per scoprire quale equipaggio si è aggiudicato il trofeo dell’8a edizione della Targa AC Bologna.

domenica 19 luglio 2020

ACI Racing Weekend: al Mugello vince il motorsport


Scarperia (FI), 19 luglio 2020 – E’ il motorsport ad uscire vittorioso dal primo ACI Racing Weekend della stagione 2020, avviata proprio questo fine settimana sul circuito toscano grazie ai grandi sforzi di ACI e di ACI Sport che hanno messo a punto con il Governo normative e protocolli sanitari per contrastare la diffusione della pandemia di Coronavirus. Proprio nel rispetto di queste norme si sono disputate le prime gare della stagione, consentendo allo spettacolo di andare in scena in un contesto di massima sicurezza, e a porte chiuse, ma con tutte le gare in diretta tv e in streaming.

Dopo aver dominato le prove ufficiali, l’equipaggio composto da Drudi-Agostini-Mancinelli (Audi R8 LMS) ha conquistato la vittoria nella gara d’esordio del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance. I portacolori di Audi Sport Italia sono sempre stati al comando e sotto alla bandiera a scacchi hanno preceduto di appena 26 millesimi la BMW M6 GT3 di Comandini-Zug-Sims (BMW Team Italia) e di 10”99 la Lamborghini Huracan di Galbiati-Venturini-Postiglione (Imperiale Racing). Nella GT4 sono saliti sul gradino più alto del podio Gnemmi-De Castro-Pera (Porsche Cayman-Ebimotors) precedendo la BMW M4 (BMW Team Italia) di Guerra-Riccitelli-Neri e la Mercedes AMG GT4 di Magnoni-Schjerpen (Nova Race).

Gara2 del TCR Italy ha offerto grande spettacolo, con confronti ravvicinati in pieno stile turismo. La bandiera a scacchi ha sancito la prima vittoria nel TCR Italy per Damiano Reduzzi, su Hyundai del team Trico WRT, davanti all’argentino Franco Girolami, su Honda del team MM Motorsport, e a Marco Pellegrini, su Hyundai di Target Competition, che grazie al secondo posto di ieri balza al comando della classifica generale davanti a Salvatore Tavano e Reduzzi. Tavano, è stato fermato da un dechappaggio allo pneumatico anteriore destro della sua CUPRA. Felice Jelmini ha siglato una rimonta dall’ultima posizione in griglia di partenza, ma è stato penalizzato di 25’’ per un contatto che ha provocato l’uscita di scena di Francesca Raffaele e Simone Pellegrinelli. Nella classifica TCR DSG, vittoria per il diciassettenne Alessandro Giardelli su Cupra, che si è imposto su Matteo Poloni, su Audi, e Carlotta Fedeli, su Volkswagen Golf.

Con la vittoria di gara 2, Lorenzo Pegoraro ha inaugurato la nuova stagione del Campionato Italiano Sport Prototipi con un bis perentorio. Il pilota ternano, alfiere della Best Lap, ha infatti replicato la supremazia espressa già nella gara del sabato e limitandosi a gestire il margine sugli avversari fino alla bandiera a scacchi. Alle spalle del vicecampione 2018, il giovane Antoine Miquel (Ascari Driver Academy) riesce questa volta a capitalizzare il buon passo espresso nel weekend e firma la vittoria per la Coppa Rookie ed Under 25 con tanto di giro più veloce migliore anche della pole position. Federico Scionti (Scuderia Costa Ovest) coglie invece il secondo podio che lo porta in seconda posizione di campionato alle spalle di Pegoraro.

E’ del campione in carica Simone Iaquinta la vittoria in gara-2 del round inaugurale della Porsche Carrera Cup Italia. Il portacolori del Ghinzani Arco Motorsport sotto alla bandiera a scacchi ha preceduto Gianmarco Quaresmini (Tsunami RT) che, grazie al secondo gradino del podio in gara-1, sale al comando della classifica provvisoria. Nella Michelin Cup il canadese Mardini (Tsunami RT) ha bissato il successo di gara-1, mentre nella Silver Cup la vittoria è andata a Diego Mercurio (Ghinzani Arco Motorsport).
In gara2 del MINI Challenge vittoria di Tobia Zarpellon, che nelle ultime fasi è riuscito ad affondare il sorpasso decisivo sul fuggitivo Gustavo Sandrucci. Terza posizione per Andrea Gagliardini davanti a Alessio Alcuni e Lorenzo Nicoli. Nella classe lite Giorgio Amati ha piazzato la doppietta davanti al macedone Adam Sascha e a Giacomo Parisotto.
La Renault Clio Cup ha visto la conferma di Cristian Ricciarini, già due volte vincitore del monomarca, davanti a Giacomo Trebbi e all’esperto ‘Due’.
Nella Topjet F2000 Italian Trophy, primo al traguardo lo svizzero Sandro Zeller. Primo degli italiani Marco Minelli, schierato nella FX Italian Series, da quest’anno in partnership con la F2000, mentre il vincitore dell’assoluta è Dino Rasero quarto al traguardo, davanti a Enrico Milani e Alessandro Rosi.

Il prossimo appuntamento con gli ACI Racing Weekend è fissato tra meno di due settimane, dal 31 luglio al 2 agosto, a Misano Adriatico.

Historic Rally delle Vallate Aretine: una gara, tanti trofei. Con oltre 100 iscritti.


È tutto pronto per la decima edizione dell’Historic Rally delle Vallate Aretine, gara organizzata dalla Scuderia Etruria Sport che, dopo lo stop delle manifestazioni a causa del coronavirus, apre il Campionato Italiano Rally Auto Storiche.
La manifestazione, che avrà come sede principale la città di Arezzo, vedrà gli oltre 100 iscritti cimentarsi in 93 km di tratti cronometrati, attraversando alcune delle località più suggestive di questa zona della Toscana. Due le Prove Speciali: Portole e Rassinata, da ripetere tre volte.
All’interno del “Vallate aretine” ci saranno tante gare nella gara - con validità importanti che conferiscono prestigio a questo appuntamento - e trofei con montepremi consistenti come lo “Scuderia Etruria Historic 40+10” che mette in palio 6.000 € per le auto storiche che, dopo aver partecipato al 40° Rally del Casentino, si sono iscritte anche al 10° “Vallate Aretine”
Torna la Regolarità Sport
Tra le validità tante conferme e un gradito ritorno: la della Regolarità Sport, assente al dal 2017. La categoria è dedicata a chi cerca il giusto equilibrio tra il piacere della guida in una prova speciale chiusa al traffico unita - a fine prova - al passaggio di precisione. Senza l’obbligo di "fare il tempo" o prendersi rischi i concorrenti della Regolarità Sport potranno anche godersi le bellezze del paesaggio da un punto di vista particolare: la loro auto classica. La gara sarà valida per il Trofeo Tre Regioni – organizzato dal Rally Club isola vicentina Team - e le vetture, non molto diverse da quelle in corsa nel rally, seguiranno lo stesso percorso del rally, con l’unica differenza del “tempo imposto” in prova speciale.
Gara d’apertura del Campionato Italiano Rally Auto Storiche
Se la Regolarità Sport chiude il rally, ad aprirlo saranno i protagonisti del Campionato italiano Rally Auto Storiche. Angelo Lombardo difenderà il titolo conquistato nel 2019 insieme a Giuseppe Livecchi e la loro Porsche 911.
Trofeo A 112 Abarth Yokohama
Capacità di guida e costi contenuti caratterizzano invece lo spettacolare trofeo riservato alle piccole A 112 Abarth. Alla serie, promossa da Team Bassano, saranno ammesse le versioni 58 e 70 HP nei livelli di preparazione Gruppo 1 e 2 per quelle costruite fino al 1981 e Gruppo A e N per quelle post 1981. Confermata la "monogomma" Yokohama Advan. L’Historic Rally Vallate Aretine aprirà questo campionato tradizionalmente molto frequentato e combattuto e sarà una vera e propria gara nella gara.
Michelin Historic Rally Cup
Tante le novità 2020 della serie dedicata alle coperture francesi, ciò che resta invariata è la formula: iscrizione gratuita al trofeo (10% di sconto sulla tassa di iscrizione alle gare), unico obbligo resta l’uso di pneumatici Michelin e l’apposizione degli adesivi Michelin e della Coppa sulla vettura. Dal 2020 il trofeo è aperto anche alle vetture di Quarto Raggruppamento che montano pneumatici da 13”.

9° Memory Fornaca
Si aprirà ad Arezzo anche la caccia del successore di Lucky Battistolli, vincitore del Memory Nino Fornaca nel 2019. La serie che ricorda il grande esperto di rally prematuramente scomparso nel 1997 - riconosciuta da ACI - metterà in palio un montepremi di tutto rispetto.

Trofeo Andrea Ulivi e Memorial Oberti per i “naviga”
Due i premi dedicati ai copiloti: il primo assoluto vincerà il Trofeo dedicato ad Andrea Ulivi, medico sportivo aretino e navigatore appassionato, così come lo era Giulio Oberti – co-driver valtellinese prematuramente scomparso nel 2017. Gli amici del Romazzana Rally Team – che hanno scelto l’Historic Rally delle Vallate Aretine per la terza edizione del Memorial Giulio Oberti – consegneranno un orologio “Bolide” di Mondia Italia al navigatore più giovane di ogni raggruppamento.

CAMPIONATO ITALIANO GRAN TURISMO/ DEBUTTO IN AUDI CON VITTORIA PER RICCARDO AGOSTINI.


Scarperia, 19 luglio 2020. Dominio Audi al Mugello, nel primo dei quattro appuntamenti del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance. Un esordio con la vettura della Casa di Ingolstadt straordinario per Riccardo Agostini, che, insieme ai compagni di squadra Mattia Drudi e Daniel Mancinelli ha conquistato sabato la prima pole della stagione, con tutti e tre piloti più veloci nei rispettivi turni di qualifica.
Una supremazia che è proseguita anche oggi, con Agostini autore del primo stint e inizialmente secondo. Almeno fino al 38° minuto, quando è riuscito a infilare la BMW del leader Stefano Comandini. Da quel momento in poi il padovano è rimasto sempre al comando, prima di cedere allo scadere della prima ora il volante a Mancinelli con una decina di secondi di vantaggio. Quest'ultimo, dopo la sosta, è tornato in pista sempre davanti a tutti. 

Ma le emozioni non sono finite. Proprio negli ultimi dieci minuti la BMW su cui è salito Alexander Sims si fa sempre più minacciosa nei confronti della R8 LMS GT3 in quel momento guidata da Drudi, penalizzata dalla perdita di una bandella dell'ala posteriore. Il romagnolo ha però risposto egregiamente ed in un paio di occasioni i due si sono anche scambiati la posizione. Un finale pertanto al fotofinish, con Drudi alla fine davanti e al traguardo in vantaggio di appena 26 millesimi.

Per Agostini, campione 2019 della serie Sprint, questa nuova stagione inizia pertanto sotto il segno giusto. E il prossimo impegno sarà proprio nel Campionato Italiano Gran Turismo Sprint, con il round inaugurale in programma sulla pista di Misano l'1 e 2 agosto.

OREGON TEAM: “DUE” SALE SUL PODIO, IL ROOKIE TARABINI CHIUDE NELLA TOP 10 IN GARA-2 DELLA CLIO CUP ITALIA


Scarperia, 19 luglio 2020. Bilancio positivo per l’Oregon Team al Mugello, teatro del round inaugurale della Clio Cup Italia, con il primo podio dell’anno conquistato da “Due”. 

Un risultato importante che ha riscattato il pilota lombardo, penalizzato per un contatto nella gara di ieri, in cui ha comunque dimostrato di tenere il passo degli avversari. Nella seconda manche di questa mattina, “Due”, grazie ad un passo costante e senza commettere errori, ha ottenuto una buona terza posizione, che oltre ad alzare il morale della squadra porta dei punti importanti nel carniere dell’alfiere dell'Oregon Team. 

“In gara ho cercato di non strafare - ha dichiarato “Due” - Mi sono reso conto che davanti non erano così veloci. È bastato rimanere in attesa e quando alcuni hanno commesso degli errori mi sono fatto trovare pronto. Sono contento di questo terzo posto, che dopo i 25” di penalità di ieri un po' mi rincuora. Nel prossimo appuntamento di Misano spero di tornare nuovamente sul podio”. 

In costante crescita anche il giovane Alessandro Tarabini, al proprio esordio nel monomarca targato Fast Lane Promotion, in cui ha mostrato di avere tutte le carte in regola per fare bene. Dopo una bella seconda qualifica dove ha ottenuto il sesto tempo proprio davanti al compagno di scuderia “Due”, oggi il pilota italo-svizzero è stato protagonista di un'ottima partenza e poi di un acceso duello per la sesta posizione. Ma il ventenne alla fine si è dovuto accontentare ancora di un settimo piazzamento finale (proprio come aveva fatto ieri in Gara 1), che comunque rappresenta un risultato più che positivo.

“È stato un ottimo weekend, che mi è servito a rompere il ghiaccio - ha esordito Tarabini - Qui in Toscana abbiamo avuto modo di capire il livello dei nostri competitor. C’è ancora molto da lavorare, ma siamo sulla strada giusta. Adesso guardiamo già a Misano, dove puntiamo ad un bel risultato”.

L’Oregon Team tornerà in pista nella Clio Cup Italia tra due settimane a Misano sul tracciato intitolato a Marco Simoncelli, nel weekend dell'1 e 2 agosto.

Campionato Italiano Gran Turismo/ Riccardo Agostini, Mattia Drudi, Daniel Mancinelli interrompono la "dieta" di vittorie Audi


Due sono i numeri che spiccano alla fine della giornata di gara che al Mugello ha aperto il Campionato Italiano GT Endurance 2020: 630 e 26. 630 sono i giorni passati dall'ultimo successo Audi Sport Italia nel tricolore GT, sempre al Mugello in chiusura di stagione 2018 grazie a Ben Tréluyer e Bar Baruch. Oggi Riccardo Agostini, Daniel Mancinelli e Mattia Drudi, che in ordine di discesa in pista hanno dato tutto per mettere fine al digiuno dei quattro anelli nello Stivale, hanno prevalso insieme dopo eccellenti prove libere e qualifiche dominate. E tuttavia alla fine il successo ha loro arriso in volata per soli 26 millesimi sulla BMW M6 ufficiale di Sims/Zug/Comandini, col britannico e Drudi che hanno dato vita a una sfida al cardiopalma dal 90.imo al 95.imo giro e col pilota di Formula E che le ha studiate tutte per mettere il muso davanti alla R8 LMS. Per quattro volte ci è anche riuscito, agevolato in parte dall'assetto aerodinamico non ottimale dell'Audi che aveva perso una bandella dell'ala posteriore, ma il romagnolo era in forma smagliante e ha replicato strappando applausi, che purtroppo sono stati a distanza, visto che come la maggior parte delle manifestazioni sportive i tricolori di automobilismo sono ripresi a porte chiuse.

Se il finale è stato emozionante e da seguire in piedi davanti allo schermo, altrettanto lo è stato l'inizio della 3 Ore in Toscana. La R8 LMS partiva in pole position con al volante Agostini, ma il padovano ha potuto fare poco al semaforo verde contro lo spunto della M6 con al volante Stefano Comandini, che era ispirato ed ha tenuto dietro il Campione Italiano GT Sprint in carica per 21 giri. Il romano però era leader con un vantaggio che mai superava il secondo e dopo un rischio corso in un doppiaggio di una GT4 il pilota Audi ha rotto gli indugi passando alla curva del Correntaio. Una volta superata la BMW, Agostini dimostrava un passo superiore mettendo insieme nella seconda parte del suo turno quasi 9" di margine sugli inseguitori. Il pit stop si svolgeva con regolarità e a subentrare sull'Audi era l'esperto Mancinelli, che in pista si trovava a precedere la Lamborghini Huracan di Galbiati/Venturini/Postiglione e la BMW ufficiale. Il marchigiano, che ha confermato la fiducia riposta dal suo mentore e nuovo Team Principal Audi Ferdindando Geri portando a termine uno stint apparentemente tranquillo, al momento di restituire il volante a Drudi aveva messo al sicuro un margine di circa 8" sulla Lamborghini e sulla vettura di Monaco di Baviera. Ma sulla M6 GT3 saliva Sims e al 70.imo passaggio Drudi scopriva che alle spalle non aveva più la Huracan, ma la BMW e cominciava a stringere i denti per tenere alle spalle la nera vettura bavarese. Con successo e per, appunto, solo 26 millesimi, sufficienti per salire sul gradino più alto del podio insieme a Agostini e Mancinelli.

CLASSIFICHE:

GARA
1. Agostini/Mancinelli/Drudi (AUDI) 95 giri in 3:00'06.928 media 165,985km/h
2. Comandini/Zug/Sims (BMW)
3. Galbiati/Venturini/Postiglione (Lamb.) 
4. Roda/Rovera/Fuoco (Ferrari) 
5. Kroes/Schandorff/Tujula (Lamborghini) 
6. Aghakani/Giammaria/Pulcini (Lamborg.)
7. Mann/Cressoni (Ferrari) 
8. Linossi/Colombo/Ferrari (Mercedes)
Michelotto/Greco/Hudspeth (Ferrari) 
10. Pera/Baccani/Venerosi P. (Porsche)

CONDUTTORI GT3 ENDURANCE (p.)  
1. Agostini/Drudi/Mancinelli (20)
2. Comandini/Zug/Sims (15)
3. Galbiati/Venturini/Postiglione (12) 
4. Roda/Rovera/Fuoco (7) 
5. Kroes/Schandorff/Tujula (6) 
6. Aghakani/Giammaria/Pulcini (5)
7. Mann/Cressoni (4) 
8. Linossi/Colombo/Ferrari (3)
Michelotto/Greco/Hudspeth (2) 
10. Pera/Baccani/Venerosi P. (1)

Credits: Audi Sport Italia-Ufficio Stampa 

FIA FORMULA 3/ WEEKEND DIFFICILE PER MATTEO NANNINI ALL'HUNGARORING


Budapest, 19 luglio 2020. Un weekend praticamente da cancellare, suo malgrado, per Matteo Nannini. Sul circuito dell'Hungaroring il pilota del team Jenzer Motorsport è stato sicuramente poco fortunato, a dispetto di un'ottima sessione di libere del venerdì in cui si era immediatamente collocato ad un soffio dalla top-10 (suo il 13° crono assoluto).
Invece le cose hanno poi preso una piega ben differente, cominciando dalle qualifiche che si sono disputate in condizioni di bagnato, quando Nannini ha pagato degli evidenti problemi di setup che hanno praticamente reso inguidabile la sua vettura. Risultato: 29° responso e ultima fila dello schieramento.

Ed è proprio dal fondo della griglia che il romagnolo sabato ha iniziato in Gara 1 una rimonta che lo ha portato a risalire ben presto in 17ª posizione. Ma a fermare tutto è stata a quel punto una bandiera rossa esposta a causa di un'altra vettura ferma lunga il percorso. Alla ripartenza, in regime di safety car, un problema sull'indicatore del volante, che segnalava erroneamente di distanziarsi dal gruppo che lo precedeva, è costato a Nannini un drive through.

"Peccato, perché sono certo che avrei potuto continuare la mia rimonta senza problemi - ha commentato il forlivese - Non avendo a disposizione la radio, non sapevo che potevo accelerare e così mi è stata data questa penalità che ha compromesso il risultato finale”.

Alla fine Nannini ha concluso 22° ed è dall'11ª fila che ha domenica ha preso il via di Gara 2, iniziando per l'ennesima volta una straordinaria rimonta che lo ha portato ancora a risalire 17°.
Ma questa volta a rendere tutto vano è stato il contatto avuto con un'altra monoposto e in cui ha danneggiato l'alettone, dovendo subito dopo rientrare ai box chiudendo definitivamente 25°.

"Con il mio ingegnere abbiamo poi visto che il potenziale per riagganciare il gruppo dei primi c'era. I tempi erano buoni e avrei potuto continuare senza problemi la mia rimonta", ha commentato un Nannini naturalmente deluso dopo l’arrivo.

Adesso una settimana di pausa e poi di nuovo in pista, l'1 e 2 agosto, per il quarto doppio round di Silverstone, in Inghilterra.

Foto di Dutch Photo Agency

Al Mugello prova di forza di Cristian Ricciarini nella Clio Cup Italia


Scarperia, 19 luglio 2020 - Un weekend da incorniciare al Mugello per Cristian Ricciarini, che in occasione del primo appuntamento stagionale della Clio Cup Italia, ha regalato una doppia vittoria al team Essecorse di Stefano Secci.
Nella seconda manche, si è fatto trovare pronto alle spalle del pluricampione del monomarca Renault, Giacomo Trebbi. Il giovane portacolori della Explorer Motorsport è stato autore di una gara dalla condotta perfetta, in cui ha battagliato sempre all’insegna della correttezza con Massimiliano Danetti, quest’ultimo fermo in ghiaia a seguito di un’uscita all’Arrabbiata 1. A completare il podio di gara-1 è stato “Due” (Oregon Team), che grazie ad un passo costante è riuscito ad ottenere una buona terza posizione.
Interessante il duello per il quarto piazzamento tra Lorenzo Vallarino (MC Motortecnica) ed Ermes Della Pia (Melatini Racing), con quest’ultimo che nelle fasi conclusive non è riuscito a chiudere la porta al suo diretto rivale.
Nota di merito per Ercole Cipolla, sesto in entrambe le gare al volante di una delle Clio della Faro Racing con cui ha preceduto gli esordienti Alessandro Tarabini (Oregon Team)e Roberto Macina (Faro Racing), rispettivamente settimo ed ottavo. A chiudere la “top 10” sono stati Manuel Stefani (Essecorse) e Andrea Chierichetti (MC Motortecnica).
Da segnalare la buona performance di Giulio Bensi (Faro Racing), costretto al ritiro per una foratura quando era in lizza per il piazzamento d’onore.
La Clio Cup Italia riaccenderà i motori per il secondo appuntamento dell’anno tra due settimane sul circuito di Misano (1-2 agosto).

Porsche Carrera Cup Italia, Simone Iaquinta vince gara 2 al Mugello



La Porsche Carrera Cup Italia 2020 ha concluso il primo round stagionale al Mugello Circuit tra l'agonismo e le rimonte che hanno caratterizzato gara 2, vinta grazie a un primo giro perfetto dal campione in carica Simone Iaquinta (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano). Come vissuto sabato in gara 1, quando a imporsi è stato Alberto Cerqui, la corsa domenicale ha riproposto tanti duelli ravvicinati e definito la prima classifica stagionale provvisoria, che vede al comando Gianmarco Quaresmini (Tsunami RT – Centro Porsche Brescia). Autori di sorpassi al limite e primo e secondo al traguardo, proprio Iaquinta e Quaresmini sono stati i due grandi protagonisti di gara 2, mentre con il terzo posto Stefano Monaco (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Modena) coglie il primo podio personale nel monomarca di Porsche Italia e il primo stagionale tra gli under 23 dello Scholarship Programme. Il prossimo round della Carrera Cup Italia è in programma al Misano World Circuit nel fine settimana del 2 agosto.

Gara 2 è iniziata con l'immediata rimonta di Iaquinta. Da terzo in griglia, il pilota calabrese ha preso il comando della corsa già nel primo giro. In partenza ha bruciato Aldo Festante (Ombra Racing – Centro Porsche Padova), che scattava dalla prima fila, mentre alla curva Bucine, poco dopo, ha superato Monaco, che in un primo momento era riuscito a mantenere la leadership dalla pole position. A quel punto Iaquinta ha iniziato a guadagnare sui rivali in bagarre alle sue spalle in una gara caratterizzata nella seconda parte da due safety car, che, impiegate per recuperare un paio di vetture finite in testacoda, hanno ricompattato il gruppo senza che il campione in carica perdesse il controllo della situazione.

Dietro di lui emozionante anche la rimonta di Quaresmini. Il pilota bresciano, campione nel 2018, è scattato bene dalla terza fila e poi messo a segno due sorpassi al limite su Festante alla curva San Donato e Monaco alla Scarperia al culmine di un emozionante duello. Di Quaresmini anche il giro più veloce, oltre al secondo posto in gara che bissa quello ottenuto sabato e lo proietta in testa al campionato. Monaco da par suo ha cercato di resistere il più possibile allo scatenato e più esperto alfiere del team Tsunami. Il 22enne pilota italo-svizzero, terzo al traguardo, ha potuto comunque celebrare il primo podio personale e conquistare punti pesanti per la sua classifica.

Al quarto posto dopo un efficace attacco a Festante è risalito David Fumanelli. Il pilota ufficiale del team Q8 Hi Perform ha preceduto un Lodovico Laurini particolarmente brillante. L'under parmense di Dinamic Motorsport – Centro Porsche Mantova) ha rimontato fino al quinto posto grazie anche a un ottimo spunto in partenza e ha a sua volta preceduto Festante e Cerqui. Il pilota bresciano di AB Racing – Centri Porsche di Roma non è riuscito a replicare l'exploit di gara 1 e della qualifica, ma con i punti del settimo posto si è comunque assestato a ridosso di Quaresmini in classifica, in compagnia di Iaquinta. La top-10 è stata quindi completata da Nicola Baldan (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna), ottavo e di nuovo a punti all'esordio, Bashar Mardini (Tsunami RT – Centro Porsche Verona), nono e di nuovo vincitore della Michelin Cup, e Risto Vukov, il 24enne driver macedone al debutto con GDL Racing.

Tornando alla Michelin Cup, alle spalle di Mardini, come in gara 1 ha concluso secondo Luca Pastorelli (Krypton Motorsport), che tra sorpassi e controsorpassi ha ingaggiato uno spettacolare duello con Piero Randazzo (AB Racing – Centri Porsche di Roma), terzo e al primo podio nel weekend d'esordio in Carrera Cup Italia dopo il ritiro di sabato. Nella Silver Cup, primo successo personale per Diego Mercurio (Ghinzani Arco Motorsport) davanti a Carlo Scarpellini (Tsunami RT) e Marco Parisini, al secondo podio del fine settimana con il Team Malucelli.

Simone Iaquinta (vincitore gara 2): “Per gara 2 avevamo preparato una macchina diversa rispetto a gara 1, quando non ho voluto prendere troppi rischi. Non posso che ringraziare il team per le scelte e il lavoro svolto: per noi è un risultato eccellente e sono davvero contento per questa vittoria che ci riporta sul gradino più alto del podio”.

La classifica di gara 2 (domenica)
1. Iaquinta (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano) 14 giri in 31'41”973 alla media di 138,986 km/h; 2. Quaresmini (Tsunami RT – Centro Porsche Brescia) a 0”404; 3. Monaco (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Modena) a 1”990; 4. Fumanelli (Q8 Hi Perform) a 2”091; 5. Laurini (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Mantova) a 2”737; 6. Festante (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) a 3”214; 7. Cerqui (AB Racing – Centri Porsche di Roma) a 3”719; 8. Baldan (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna) a 4”109; 9. Mardini (Tsunami RT – Centro Porsche Verona) a 4”359; 10. Vukov (GDL Racing) a 5”050; 11. Altoè (Raptor Engineering) a 6”013; 12. Pastorelli (Krypton Motorsport) a 7”006; 13. Randazzo (AB Racing – Centri Porsche di Roma) a 8”389; 14. Galassi (Team Malucelli) a 9”686; 15. Mercurio (Ghinzani Arco Motorsport) a 10”670; 16. Scarpellini (Tsunami RT) a 12”832; 17. Parisini (Team Malucelli) a 13”687; 18. Donzelli (GDL Racing) a 2 giri; 19. Caglioni (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) a 4 giri; 20. Locanto (SVC – Centro Porsche Firenze) a 4 giri.
Giro più veloce: il 4° di Quaresmini in 1'51”314 alla media di 169,628 km/h.

La classifica di gara 1 (sabato)
1. Cerqui (AB Racing – Centri Porsche di Roma) 16 giri in 30'16”279 alla media di 166,335 km/h; 2. Quaresmini (Tsunami RT – Centro Porsche Brescia) a 0”822; 3. Fumanelli (Q8 Hi Perform) a 2”340; 4. Iaquinta (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano) a 2”878; 5. Festante (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) a 10”264; 6. Monaco (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Modena) a 10”981; 7. Laurini (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Mantova) a 11”600; 8. Mardini (Tsunami RT – Centro Porsche Verona) a 29”606; 9. Vukov (GDL Racing) a 29”922; 10. Baldan (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna) a 30”137; 11. Skaras (Ombra Racing – Centro Porsche Torino) a 32”647; 12. Altoè (Raptor Engineering) a 40”982; 13. Pastorelli (Krypton Motorsport) a 45”235; 14. Caglioni (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) a 52”712; 15. Galassi (Team Malucelli) a 1'03”620; 16. Locanto (SVC – Centro Porsche Firenze) a 1'21”089; 17. Montagnese (GDL Racing) a 1'43”536; 18. Biolghini (Tsunami RT) a 1'46”515; 19. Parisini (Team Malucelli) a 1 giro; 20. Bianconi (Ghinzani Arco Motorsport) a 4 giri.
Giro più veloce: il 2° di Quaresmini in 1'52”294 alla media di 168,147 km/h.

Classifiche dopo il Mugello
Assoluta: 1. Quaresmini 29; 2. Cerqui e Iaquinta 26; 4. Fumanelli 20; 5. Monaco 16.
Michelin Cup: 1. Mardini 22; 2. Pastorelli 16; 3. Galassi 10; 4. Randazzo 6; 5. Locanto 4.
Silver Cup: 1. Mercurio e Montagnese 11; 3. Biolghini e Scarpellini 8; 5. Parisini 6.
Team: 1. Ghinzani Arco Motorsport 28; 2. Tsunami RT 27; 3. AB Racing 26; 4. Dinamic Motorsport e Ombra Racing 18.

Da 60 anni la ventola débrayable automatica. Un'innovazione di Peugeot


Siamo nel 1960 e nella realtà di tutti i giorni di elettronica ancora non si parla; per contro, le applicazioni dell’elettromeccanica, ed in particolare quelle combinate all’eletromagnetica, nel settore dell’automobile hanno contribuito a rendere la guida più semplice e sicura. Uno dei problemi che da sempre aveva afflitto molti automobilisti era il surriscaldamento del motore, soprattutto nel periodo estivo o nella guida in montagna. Per evitare conseguenze nefaste per il motore, gli automobilisti erano costretti anche a frequenti soste per far raffreddare il motore, perché il rischio di danni seri alla guarnizione della testata o di rottura di qualche manicotto era dietro l’angolo.

Nel 1960 Peugeot presentò una delle sue numerose innovazioni tecnologiche: la ventola “débrayable”, ovvero disinseribile. Suscitò fin da subito grande interesse negli automobilisti, tanto che nel giro di poco tempo l’intera produzione della Casa del Leone, sia di autovetture sia di veicoli commerciali, ne fu equipaggiata.
In cosa consiste questo meccanismo? Fino ad allora la ventola di raffreddamento posta dietro al radiatore era mossa di continuo da una cinghia collegata all’azione del motore, senza possibilità di disinnesco. Funzionava quindi anche quando non ve ne era reale bisogno. Era in perenne movimento, sia che il motore fosse freddo o caldo e con una velocità di rotazione che variava solo in funzione dei giri del motore stesso.

Ma come funziona? Con il sistema “débrayable”, la ventola rimane libera fino a quando la temperatura del motore si mantiene nella norma, perché non più collegata direttamente al motore; di conseguenza, non consuma energia ma, soprattutto, quando il motore ancora freddo e dove raggiungere la temperatura d’esercizio, riduce il tempo necessario al motore per raggiungere la corretta temperatura di funzionamento. La ventola “débrayable” di fatto si attiva solo quando la temperatura nell’impianto di raffreddamento raggiunge gli 84 gradi centigradi e si disattiva quando la temperatura scende sotto i 75 gradi, il tutto grazie ad un termocontatto montato sulla testata e collegato ad una elettrocalamita solidale con la puleggia della pompa dell’acqua ed al perno su cui è fissata la ventola di raffreddamento.

Nel momento in cui all’elettrocalamita posizionata a contatto della ventola arriva l’impulso elettrico dal termostato posizionato sulla testata del motore, si magnetizza e si blocca sul perno della pompa dell’acqua a cui è collegata la ventola divenendo un tutt’uno: grazie a questo, la ventola gira alla stessa velocità della pompa dell’acqua. Il tutto avviene in modo automatico, senza che il conducente se ne accorga e non necessita di nessuna regolazione. Una ventola montata in posizione fissa che girava in continuo assorbiva normalmente dai 3 ai 4 CV sulle vetture dell’epoca e questo risparmio di potenza si traduceva in prestazioni maggiori; l’aumento di velocità poteva arrivare anche a 5 chilometri orari e vi era anche una conseguente riduzione dei consumi di carburante, stimata da Peugeot nell’ordine di 0.5/1 litro ogni 100 km, in funzione del tipo di percorso o utilizzo del mezzo.

Vi è infine un ultimo vantaggio, anche questo non trascurabile, dato dalla maggiore silenziosità del motore che gira avendo minori attriti grazie alla mancanza di cinghia e pulegge solitamente necessarie per muovere la ventola. Silenziosità peraltro molto elevata nelle Peugeot dotate di questa innovazione anche nel momento in cui il contatto si innesta e la ventola gira per raffreddare il motore, elemento quindi che determina un evidente maggior confort di guida.

Credits: Peugeot Comunicazione

RALLY/ VITTORIE DI MICHELINI E MORI AL "CITTÀ DI LUCCA" E ALLA COPPA VILLE LUCCHESI


Lucca, 18 luglio 2020 – Terminate nella serata odierna le sfide della 55^ Coppa Città di Lucca e della 3^ Coppa Ville lucchesi riservata alle auto storiche, organizzata da Automobile Club Lucca, con la collaborazione di MaremmaCorse 2.0 ed il supporto tecnico di Lucca Corse. Era un parterre decisamente di lusso, quello dei 108 partenti che aveva fatto pensare, alla vigilia ad un confronto sulle strade lucchesi assai acceso e ricco di spunti tecnici ed una volta accesi i motori le aspettative non sono state tradite. Come non ha tradito le attese Rudy Michelini che ha conquistato, in coppia con Michele Perna, la decima vittoria nella gara per lui di casa. Decimo alloro, la classica “prima stella” acquisita al volante della VolksWagen Polo R5 che guidava per la terza volta e per la terza volta l’ha portata al successo. Mentre nella parte “historic” il successo, in maniera sicura, è andato a Giovanni Mori e Giacomo Ciucci, con la BMW M3, per un successo pieno dei colori lucchesi nella competizione “di casa”.

Tirata e spettacolare la gara “moderna”. Michelini ha sfruttato le strade amiche della lucchesia per fare allenamento anche in vista dell’imminente avvio del Campionato Italiano a Roma, la settimana prossima e migliori sensazioni non poteva averle. Partito al comando, pur cercando in primis di riprendere le sensazioni alla guida, ha comunque guardato al successo, ovviamente anche lavorando in ottica tricolore. A metà gara aveva già 11”8 su Luca Pierotti ed Emanuela Milli, al loro debutto con una vettura gemella, e sotto la bandiera a scacchi ha tirato la riga con 31” netti sui rivali.  
Autore di una gara maiuscola, sempre con Michelini nel mirino, Pierotti si è meritato il posto d’onore, non ha mai allentato infatti la presa, è stato costantemente l’unico a mettere i pensieri al vincitore, andando a iniziare il Trofeo Rally Toscano così come avevano terminato il 2019: Campioni in carica, hanno preso perciò i punti pieni, in quanto per la classifica in questo caso non si tiene conto dei piloti “prioritari”, come infatti lo è Michelini.

Nell’attico della classifica si è sempre presentato in modo deciso anche lo spezzino Claudio Arzà, anche lui alla prima occasione con la vettura che aveva a disposizione, una Citroen C3 R5.  Una bella progressione quella del driver ligure, affiancato da Simona Righetti, che ha fatto suo il “bronzo” con una seconda parte di gara decisa, con la quale è riuscito a controllare diversi “nomi”, tra cui il veronese Umberto Scandola, con la Hyundai i20 R5 partito in sofferenza soprattutto per difficoltà con l’assetto e comunque pensando a testare soluzioni tecniche sulla vettura sud coreana che userà anche lui il prossimo fine settima all’avvio “tricolore”, sempre in coppia con Guido D’Amore. Lo scaligero, per la prima volta al via a Lucca, ha finito quarto assoluto all’ultimo tuffo, mentre quinto ha chiuso con l’inezia di solo 1”9, un altro lucchese di grande nome e forza, Stefano Gaddini, al debutto con una Skoda Fabia R5. Una gara avviata bene, per lui, poi messa in crisi in parte da una crisi di gomme e sintomaticamente dal dover prendere le misure alla vettura ceka, certamente non demeritando.

Sesta posizione assoluta, anche in questo caso con grande merito, per i pistoiesi Paperini-Fruini, debutto anche per loro decisamente esaltante su una Fabia R5, provenendo dalle meno potenti e performanti vetture a due ruote motrici. Una prestazione solare e senza sbavature e neppure con eccessi, vòlta solo a “capire” il mezzo, da usare in altre future occasioni. Settimi hanno chiuso Benvenuti-Manfredi, con il pilota alla prima esperienza a Lucca e con l’ennesima Fabia R5, davanti ai i montecatinesi Moricci-Garavaldi, anche loro passati alla Skoda, con tutte le incognite del caso, noni i còrsi Alerini-Boueri (Skoda Fabia R5), mentre la top ten è stata chiusa da Zenoni-Ferrarini (Skoda Fabia R5).
Missione compiuta per l’inossidabile Mauro Lenci, con Celli alle note Skoda Fabia R5), finito undicesimo assoluto, davanti al giovane vicentino Alberto Battistolli, “figlio d’arte” del grande “Lucky”. Battistolli, era al debutto sull’asfalto con una vettura “moderna” (vanta una buona esperienza nelle “storiche”) e affiancato dal conterraneo Simone Scattolin ha avviato al meglio la sua fase “di studio” in seno al programma di ACI Team Italia, dedicato alla filiera verde dei rallies italiani.

Senza storia la gara “storica”, la terza edizione della Coppa Ville Lucchesi, andata nelle mani anche in questo caso di un lucchese, il velocissimo Giovanni Mori, e la sua BMW M3, condivisa per la prima volta con Giacomo Ciucci. Ha vinto con ampio margine (oltre che primeggiare nel quarto raggruppamento) sulla Porsche 911 di Delladio-Mengon (vincitori del secondo raggruppamento) mentre terza ha finito la Golf GTI di Pierucci-Sammicheli (primi del terzo raggruppamento), davanti all’ammiratissima Lancia Rally 037 di Falcone-Barone.

Alle due validità ufficiali sono state affiancate quelle relative al già citato Trofeo Rally Toscano e al Premio Rally ACI Lucca. Oltre ad esse la gara aveva titolarità “promozionali” per  R Trophy 2020, Trofeo Pirelli e Michelin Zone Cup. Valori aggiunti ad un evento che ha avviato al meglio la stagione toscana delle Coppe di Zona, anche seguitissimo via web e TV con le dirette organizzate in concerto con NOI TV e Rally Dreamer.

- da MGT Comunicazione - Foto Amicorally

Porsche Carrera Cup Italia, Cerqui si impone in gara 1 al Mugello


La Porsche Carrera Cup Italia 2020 ha preso il via al Mugello Circuit nel rispetto dei protocolli sportivo-sanitari e ha vissuto un sabato di sfide ravvicinate in tutte le categorie. Il monomarca di Porsche Italia è ripartito sotto al segno di Alberto Cerqui e del team AB Racing – Centri Porsche di Roma, che in una giornata di meteo perfetto hanno prima messo a segno la pole position in qualifica e poi trionfato in gara 1, condotta fino al traguardo davanti a Gianmarco Quaresmini (Tsunami RT – Centro Porsche Brescia) e a David Fumanelli (Team Q8 Hi Perform), che hanno completato il podio assoluto. Il primo round della serie tricolore prosegue domenica 19 luglio con gara 2, sempre sulla distanza di 28 minuti + 1 giro, che prenderà il via alle 9.50 e sarà trasmesso in diretta televisiva su Sky Sport Arena (canale 204 di Sky) e Cielo (canale 26 del digitale terrestre).

Il primo successo del team AB Racing all'esordio della terza stagione nel monomarca del team gestito in pista da SVC - Villorba Corse è arrivato al termine di una qualifica molto equilibrata e di una gara con numerosi duelli tra i pretendenti di vertice. Scattato benissimo dalla prima fila, Cerqui ha condotto per tutti i 16 giri di gara. Il pilota bresciano ha però dovuto respingere i continui attacchi di Quaresmini, bresciano anche lui e autore del giro più veloce. Nel finale di gara sui due battistrada sono rinvenuti anche Fumanelli e il campione in carica Simone Iaquinta (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano), a loro volta in lotta fra loro, a formare il poker di protagonisti di vertice atteso alla vigilia e ora già in piena bagarre per giocarsi il titolo 2020 proprio come visto in gara.

Nonostante i continui attacchi anche di Iaquinta su Fumanelli, al traguardo il pilota calabrese ha dovuto accontentarsi del quarto posto, precedendo un trio di giovani under 23 dello Scholarship Programme. Quinto si è classificato il driver campano classe 2000 Aldo Festante. Il portacolori di Ombra Racing – Centro Porsche Padova è stato autore di una gara regolare e nel finale ha controllato la rimonta di Stefano Monaco (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Modena), che ha concluso sesto dopo aver vinto il duello con il compagno di squadra Lodovico Laurini (Centro Porsche Mantova). Per effetto della griglia invertita dei primi sei di gara 1, proprio Monaco (in pole) e Festante andranno a formare una giovanissima prima fila sulla griglia di gara 2.

Ottavo assoluto, Bashar Mardini ha vinto tra i gentlemen drivers della Michelin Cup. Il pilota canadese di Tsunami RT – Centro Porsche Verona, campione della categoria nel 2018, si è inserito stabilmente nella top-10 già in qualifica e in gara è poi riuscito a precedere Risto Vukov (GDL Racing), rookie macedone di 24 anni nono al traguardo grazie a un efficace recupero nel finale. Decimo posto e primi punti nel monomarca di Porsche Italia anche per un altro esordiente come Nicola Baldan. L'alfiere di Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna, esperto driver proveniente dalle vetture Turismo, ha a sua volta preceduto altri due giovani dello Scholarship programme: Emil Skaras (Ombra Racing – Centro Porsche Torino) e Giovanni Altoè, all'esordio in GT con Raptor Engineering, neonato team che ha scelto proprio la Carrera Cup Italia per inaugurare l'attività nel mondo del motorsport.

Tornando alla Michelin Cup, alle spalle di Mardini il podio è stato completato da Luca Pastorelli (Krypton Motorsport) e da Marco Galassi (Team Malucelli), mentre in Silver Cup successo per Massimiliano Montagnese (GDL Racing) davanti a Pablo Biolghini (Ghinzani Arco Motorsport) e a Marco Parisini, che dopo il testacoda di Stefano Bianconi (Ghinznai Arco Motorsport) ha potuto regalare al Team Malucelli il secondo podio di giornata.

Alberto Cerqui (vincitore gara 1): “Sono molto soddisfatto perché sono riuscito a centrare la vittoria già alla prima con AB Racing. Ringrazio la squadra che ha creduto in me fin da subito e speriamo di continuare così in gara 2. Oggi non è stato facile. Quaresmini, Fumanelli e Iaquinta avevano un ottimo passo e a un certo momento della gara sono andato un po' in crisi di gomme e ho cercato di gestire al meglio”.

La classifica di gara 1
1. Cerqui (AB Racing – Centri Porsche di Roma) 16 giri in 30'16”279 alla media di 166,335 km/h; 2. Quaresmini (Tsunami RT – Centro Porsche Brescia) a 0”822; 3. Fumanelli (Q8 Hi Perform) a 2”340; 4. Iaquinta (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano) a 2”878; 5. Festante (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) a 10”264; 6. Monaco (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Modena) a 10”981; 7. Laurini (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Mantova) a 11”600; 8. Mardini (Tsunami RT – Centro Porsche Verona) a 29”606; 9. Vukov (GDL Racing) a 29”922; 10. Baldan (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna) a 30”137; 11. Skaras (Ombra Racing – Centro Porsche Torino) a 32”647; 12. Altoè (Raptor Engineering) a 40”982; 13. Pastorelli (Krypton Motorsport) a 45”235; 14. Caglioni (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) a 52”712; 15. Galassi (Team Malucelli) a 1'03”620; 16. Locanto (SVC – Centro Porsche Firenze) a 1'21”089; 17. Montagnese (GDL Racing) a 1'43”536; 18. Biolghini (Tsunami RT) a 1'46”515; 19. Parisini (Team Malucelli) a 1 giro; 20. Bianconi (Ghinzani Arco Motorsport) a 4 giri.

Giro più veloce: il 2° di Quaresmini in 1'52”294 alla media di 168,147 km/h.