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mercoledì 5 novembre 2025

Fiat Topolino e Grande Panda al Lucca Comics & Games 2025

FIAT ha partecipato al Lucca Comics & Games 2025, che si è svolto dal 29 ottobre al 2 novembre, con un palinsesto di attività ed esperienze realizzate in collaborazione con RDS – 100% Grandi Successi e RDS Next, che ha permesso di incontrare da vicino la community dei fumetti, del gaming e della creatività. Il Lucca Comics & Games è il più importante evento italiano di richiamo internazionale per i mondi comics, games, cinema e serie che ha chiuso l’edizione 2025 in crescita con oltre 280.000 visitatori paganti, 30.000 cosplayer ufficial, 1500 eventi e 12 mostre.

Il cuore delle attivazioni è stato Piazza Verdi, davanti allo studio di diretta RDS, una delle porte di accesso al borgo in cui si è sviluppata la colorata manifestazione.

All’interno dell’area RDS è stata allestita un’area dedicata a FIAT: qui Topolino è diventata una “tela bianca” – un esemplare completamente wrappato con materiale scrivibile – su cui visitatori, fumettisti e cosplayer hanno potuto disegnare liberamente la propria idea di libertà. Fiat Topolino, il quadriciclo elettrico leader in Italia, è stato il protagonista sostenibile e accessibile dell’evento grazie alle sue caratteristiche di libertà di movimento in città e possibilità di poterlo guidare già a partire dai 14 anni. Proprio i giovani hanno rappresentato la maggioranza dei visitatori di Lucca Comics & Games, rendendo Topolino perfettamente in linea con le aspettative del pubblico dell’evento.

Accanto a Topolino, in esposizione, i riflettori si sono accesi anche su Grande Panda, la vettura che ha conquistato il pubblico con il suo design contemporaneo.
Progettata presso il Centro Stile di Torino, la Grande Panda si distingue per le sue dimensioni compatte, le linee essenziali e un abitacolo organizzato con cura, caratteristiche che la rendono ideale per la mobilità familiare e cittadina. Inoltre, il nuovo modello adotta diverse soluzioni attente alla sostenibilità grazie all'uso di materiali innovativi nella sua produzione. Ad esempio, è la prima auto a proporre componenti in alluminio e plastica ricavati da cartoni per bevande, che vengono riciclati e miscelati nelle parti degli interni in plastica blu, denominate Lapolen Ecotek. Inoltre, FIAT ha raggiunto un altro traguardo nell'industria automobilistica utilizzando il “BAMBOX Bamboo Fiber Tex®”, un tessuto innovativo e sostenibile contenente vere fibre di bambù, per rivestire la plancia della Grande Panda La Prima. La vettura è disponibile in tre configurazioni: benzina (100 CV con cambio manuale), Ibrida (110 CV con batteria agli ioni di litio da 48 volt e cambio automatico doppia frizione eDCT) ed elettrica (batteria da 44 kWh e motore elettrico da 83 kW - 113 CV).
Le animazioni sono state amplificate dalla presenza di RDS con dirette radio e racconti social in grado di estendere il racconto dell’evento oltre il pubblico presente fisicamente a Lucca. Inoltre, nel pomeriggio di sabato e domenica, i talk di RDS Next con i creator Daniele Giannazzo e Jok3r hanno raccontato colori, cosplay e creatività diffusa a Lucca, collegando il tema della libertà della mobilità all’esperienza urbana e smart di Topolino.









lunedì 27 ottobre 2025

Ai Carabinieri la Maserati MCPURA e l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio


A Roma, presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri si è svolta, alla presenza del Comandante Generale, Gen. C.A. Salvatore Luongo, la cerimonia di presentazione delle nuove autovetture destinate al trasporto urgente di organi e sangue: Maserati MCPURA e Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, entrambe in livrea istituzionale.

All’evento ha partecipato, oltre al Comandante Generale, una rappresentanza del Comando Generale, tra cui il Capo di Stato Maggiore, Gen. C.A. Andrea Taurelli Salimbeni, ed il Capo del IV Reparto “Sostegno logistico delle Forze”, Gen. D. Antonio Di Stasio, mentre per Stellantis erano presenti l’Amministratore Delegato, Antonio FILOSA, il Responsabile Enlarged Europe ed European Brands, Emanuele CAPPELLANO, il Responsabile del marchio Alfa Romeo e il COO di Maserati, Santo FICILI e la Managing Director Stellantis Italia, Antonella BRUNO.

Entrambe le vetture sono state allestite con equipaggiamenti speciali per il trasporto rapido e sicuro di organi e sangue, assicurando la massima efficienza nelle missioni sanitarie.

La prima, è un coupé ad alte prestazioni con motore V6 Nettuno biturbo da 630 CV con tecnologia a precamera brevettata, dotata di monoscocca in fibra di carbonio e progettata per garantire velocità e stabilità anche nelle condizioni più impegnative, con soluzioni tecnologiche di ultima generazione.

La seconda contraddistinta dal leggendario Quadrifoglio Verde, il simbolo del DNA di Alfa Romeo, ha un motore V6 biturbo da 520 CV abbinato al differenziale autobloccante meccanico, trazione posteriore, assetto sportivo e dotazioni di sicurezza dedicate alle esigenze operative.

Questi modelli, simbolo di eccellenza italiana, coniugano prestazioni elevate, affidabilità e sicurezza, rispondendo alle esigenze operative dell’Arma dei Carabinieri nei servizi di pubblica utilità.
L’iniziativa conferma la collaborazione strategica tra Stellantis e l’Arma, volta a garantire mezzi tecnologicamente sempre più avanzati per missioni delicate e di vitale importanza.

È la prima volta che una vettura della Maserati viene utilizzata dai Carabinieri mentre il sodalizio tra Alfa Romeo e l’Arma è storico ed ha origine nel secondo dopoguerra; la prima Alfa Romeo fu la 1900 M, conosciuta anche come: “Matta”, nel 1951. Ma è solo un anno dopo, con la berlina 1900, che nasce la vera e propria “Gazzella”, che nel linguaggio dell’Arma, rappresenta il concetto di pronto intervento. La sua discendente diretta fu la Giulia degli Anni 60, che venne impiegata dal 1963 al 1968. Da allora il legame tra l’Arma e Alfa Romeo è proseguito con reciproche ed ampie soddisfazioni negli anni: Alfetta, 90, 75, 155, 156 e 159, arrivando fino alla Giulia Quadrifoglio, attualmente in dotazione.

Ringraziando l’Amministratore Delegato e gli altri dirigenti presenti, il Comandante Generale, Gen. C.A. Salvatore Luongo ha sottolineato come la collaborazione con Stellantis rappresenti «non solo un’alleanza tra eccellenza automobilistica italiana ed efficienza operativa istituzionale, ma un’autentica comunione d’intenti al servizio della collettività. L’affidabilità operativa di questi veicoli è uno strumento essenziale per salvare vite. E quando parliamo di salvare vite, parliamo della missione più alta che un’Istituzione possa avere, del servizio più nobile che si possa rendere alla propria comunità».

«Siamo orgogliosi di mettere a disposizione dell’Arma dei Carabinieri due vetture che rappresentano il meglio della tecnologia e del design italiano» – ha dichiarato il CEO di Stellantis, Antonio Filosa. «Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio e Maserati MCPURA non sono solo simboli di performance e stile, ma strumenti concreti per garantire rapidità e sicurezza in missioni di vitale importanza. Questa collaborazione testimonia il nostro impegno nel coniugare eccellenza automobilistica e responsabilità sociale».

Con questa importante fornitura si conferma il sodalizio che unisce Stellantis con l’Arma dei Carabinieri, un connubio che pone in risalto l'eccellenza dei prodotti del Gruppo non solo al servizio della sicurezza e dell'ordine pubblico ma anche per tutte le altre attività in cui è impegnata l’Arma dei Carabinieri.



giovedì 16 ottobre 2025

A Viareggio il 20° Raduno Vele Storiche


Con oltre 50 imbarcazioni già iscritte, la città si prepara a festeggiare la ventesima edizione del Raduno Vele Storiche, organizzato dall’Associazione Vele Storiche insieme al Club Nautico Versilia, con il supporto del Comune Città di Viareggio e Navigo Toscana. Da mercoledì 15 a domenica 19 ottobre è prevista una serie di iniziative che coinvolgeranno sia gli equipaggi che la cittadinanza. Tra queste la presenza alla fonda davanti al porto di Viareggio della nave scuola Palinuro della Marina Militare, un convegno sulla valorizzazione della nautica di valore storico, mostre pittoriche, tre regate che si svolgeranno davanti alle spiagge e una parata visibile dal molo per l’assegnazione del Premio Eleganza. Presenti anche scafi ultracentenari. La Marina Militare schiererà sulla linea di partenza ben quattro barche della sua flotta storica.

IL RADUNO VELE STORICHE VIAREGGIO COMPIE 20 ANNI
Con la ventesima edizione, il Raduno Vele Storiche Viareggio conferma l’importanza che ha conquistato tra i raduni internazionali di imbarcazioni classiche. Fin dalla prima edizione del 2005, con un’unica interruzione dovuta alla pandemia, la manifestazione ha infatti sempre concluso idealmente la stagione della vela d’epoca in Mediterraneo. Anche quest’anno oltre 50 imbarcazioni si ritroveranno in Darsena Europa (Piazza Palombari dell’Artiglio) a Viareggio davanti alle banchine del Club Nautico Versilia, organizzatore della manifestazione insieme all’Associazione Vele Storiche Viareggio. Qui ha sede la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, che nel 2025 festeggia ben 160 anni dalla costituzione e che non ha mai fatto mancare il proprio supporto all’evento. “Questo ventesimo raduno”, sottolinea il fiorentino Gianni Fernandes presidente dal 2015 dell’Associazione Vele Storiche Viareggio, “non rappresenta solo il raggiungimento di un importante traguardo, ma un nuovo inizio per tutti gli appassionati che hanno sempre creduto in ciò che ci siamo prefissati due decenni fa, ovvero valorizzare e promuovere lo spirito e la tradizione dello yachting d’epoca e storico e del patrimonio culturale che queste imbarcazioni rappresentano. Oggi siamo felici quando vediamo che, sia a Viareggio come in altri porti, gli armatori issano con orgoglio la bandiera del nostro Museo Galleggiante”.

LE CATEGORIE DI IMBARCAZIONI
Tre le regate in programma, da venerdì 17 a domenica 19 ottobre, alle quali potranno iscriversi gli Yacht d’Epoca (varo antecedente al 1950), gli Yacht Classici (varo antecedente al 1976), i Classic IOR (varo tra il 1970 e il 1984), gli Yacht Vele Storiche secondo la definizione data dall’Associazione e i 5.50 Metri S.I. (Stazza Internazionale), ex classe olimpica nata nel 1949. Tra le barche presenti tre sono state varate oltre un secolo fa (Tilly XV 1912, Tirrenia II 1914, Barbara 1923) e altre compiranno importanti compleanni (Gazell, 90 anni, Danae 70 anni, Penelope 60 anni). Oltre al Palinuro, la Marina Militare parteciperà con Artica II del 1956, Grifone del 1963, Penelope del 1965 e Chaplin del 1974. In banchina anche Eilean di Officine Panerai, il Fife del 1936 che ha segnato un’epoca nella storia dei raduni di vele classiche. Tutte le barche iscritte riceveranno la ormai classica “Skipper bag” dell’evento, sacca del Marinaio, realizzata appositamente dalla Veleria Millenium attraverso il progetto Second Wind, che ridà vita a vele in disuso facendo realizzare prodotti personalizzabili ai detenuti del Carcere di Viterbo per favorirne il loro reinserimento nel mondo del lavoro.




venerdì 12 settembre 2025

NOZZE D’ORO TRA SUPERSPRINT E GOLF GTI




Tre lettere, GTI, che hanno scritto tutta un’altra storia. E una sottile linea rossa che, però, segna un grande confine tra viaggiare e, quando e dove si può, guidare. Nel senso più vero del termine. Segni distintivi che, insieme alla tecnica ovviamente, segnano la differenza tra la Golf e la GTI. Con questo speciale modello un manipolo di appassionati all’interno di Volkswagen riuscì a trasformare una semplice compatta in un’auto sportiva dalle prestazioni elevate, ma alla portata di tutti e che conservava la praticità necessaria nell’uso quotidiano. 

La GTI, infatti, nacque da un gruppo di “spiriti affini”. Già dalla nascita della Golf alcuni ingegneri avevano pensato ad una derivazione sportiva del modello, ma all’interno dell’azienda un progetto di questo tipo non era ben visto per il timore che potesse incoraggiare comportamenti pericolosi al volante. A dare la svolta ci pensò Anto Konrad, pilota dilettante, ingegnere e allora responsabile dell’ufficio stampa VW, che una sera riunì a casa sua un gruppo di tecnici di vari reparti, che tra una birra e una tartina unirono le idee abbozzando un progetto da sviluppare con professionalità ma al tempo stesso in segreto, dato che non era ufficiale. Dopo alcuni mesi di incontri extra orario di lavoro, questi “carbonari” raggiunsero la sintesi perfetta utilizzando componenti di serie. La ricetta era semplice ma al tempo stesso ingegnosa: un’auto compatta e leggera, spinta da un motore brillante, il 1.6 da 110 CV a iniezione elettronica - sostituito dal 1.8 nel 1982, che nel 1986 con la versione 16V crebbe a 136 CV superando il fatidico muro dei 200 km/h - che garantiva uno scatto 0-100 km/h in 9,2 secondi e una velocità max di 182 km/h, e dotata di un assetto sportivo. Il nuovo progetto battezzato GTI, con la “I” che indicava l’adozione della iniezione elettronica Bosch K-Jetronic, ottenne il benestare del Consiglio di Amministrazione impressionato dalle prestazioni e persuaso dall’utilizzo di pezzi comuni e affidabili. La produzione, in serie limitata di 5.000 esemplari, iniziò nel giugno 1976 sulla spinta di un successo travolgente, alla faccia delle cupe previsioni dei “geni” della divisione vendite che alla vigilia della presentazione al Salone di Francoforte 1975 avevano pronosticato che “non sarebbero riusciti a venderne 500 di quelle macchine”. Complimenti! Per la cronaca, da allora la GTI, nelle otto generazioni che si sono succedute, ha conquistato oltre due milioni di cuori sportivi in tutto il mondo.
A differenza dei “gufi” tedeschi, i tecnici Supersprint intuirono immediatamente l’enorme potenziale di successo di questa vettura presso il popolo degli appassionati e, a partire dal 1976 all’uscita delle prime macchine, iniziarono per primi lo sviluppo di un sistema di scarico completo ad alte prestazioni, che includeva collettori tubolari. Tanto da poter dire che l’azienda mantovana detiene un posto nella storia della VW Golf GTI 1^ serie, per la quale ha venduto migliaia di scarichi speciali nel corso degli anni.


Con l’arrivo del motore 1.8, nel 1982, e il contemporaneo boom del settore tuning, i tecnici Supersprint hanno ampliato la gamma disponibile sviluppando il sistema di scarico con tubi di diametro maggiorato e sovradimensionati, in modo tale da poterli abbinare tra loro, offrendo anche versioni specifiche di di collettori per differenti upgrades prestazionali. 

A tale proposito va sottolineato che la classica conformazione dei silenziatori Supersprint a flusso diretto dei gas di scarico, con tubo interno forato passante, avvolto da un primo strato sottile di lana di acciaio ed uno strato esterno di lana di roccia (basalto), contribuisce in modo considerevole all’incremento di performance e sound. Così come l’utilizzo di acciaio inox aisi 304, grazie alle proprie caratteristiche qualitative di resistenza, oltre a garantire una durata pressoché eterna consente di realizzare i vari componenti con uno spessore inferiore della lamiera, a tutto vantaggio della leggerezza.

Non solo. Come d’abitudine, Supersprint per andare incontro alle differenti esigenze, o preferenze, della clientela, offre diversi pacchetti di scarico, tra cui una versione con omologazione stradale, anche per quanto riguarda la tonalità del sound: da moderatamente rumoroso a più estremo, in ogni caso assolutamente coinvolgente. 

Inoltre, seguendo negli anni l’evoluzione motoristica della Golf GTI, i tecnici Supersprint hanno sviluppato una linea di scarico completa perfetta per la conversione tra i motori 1.8 e 2.0 16V.
Va infine sottolineato che tuttora nell’azienda mantovana tutti i componenti citati vengono realizzati completamente a mano nel loro design originale. Un ulteriore valore aggiunto a garanzia della qualità dei prodotti Supersprint, così come la certificazione storica di tali componenti. 

Sul territorio italiano i prodotti Supersprint sono distribuiti in esclusiva da RPM Racing Parts di Lainate: info@rpmracing.it.




giovedì 21 agosto 2025

BARCHE D’EPOCA, TORNA A MONTECARLO LA MONACO CLASSIC WEEK



Attese oltre 120 imbarcazioni d'epoca e classiche a vela e a motore dal 10 al 13 settembre 2025 a Montecarlo in occasione della diciassettesima edizione della Monaco Classic Week-La Belle Classe (www.monacoclassicweek.com), l'evento ad inviti nato nel 1994 organizzato ogni due anni dallo Yacht Club de Monaco. Si tratta del più importante ed esclusivo raduno di questo genere al mondo, che riunisce in un unico porto la più imponente e importante flotta di scafi di inestimabile valore che hanno fatto la storia della nautica e della motonautica. Qui convergeranno barche di numerose nazionalità, varate a partire da fine Ottocento e progettate dai più grandi architetti navali, dall'inglese Charles E. Nicholson agli scozzesi William Fife, George L. Watson e Alfred Mylne, dagli americani Sparkman & Stephens, Nathanaël G. Herreshoff e John G. Alden ai francesi Eugène Cornu e François Camatte, al norvegese Johan Anker e agli italiani Carlo Sciarrelli e Vittorio Baglietto. Saranno presenti 60 vele d'epoca, altrettanti i runabout e motoscafi compresa una flotta di Riva, una quindicina i motoryacht fino a 80 metri di lunghezza e una dozzina i Dinghy 12', l'ex deriva olimpica nata in Inghilterra nel 1913 dalla matita di George Cockshott. L'accesso alle banchine e al Villaggio espositori (pittori, fotografi, artigiani, Boutique ufficiale YCM) sarà libero per tutti a partire da mercoledì 10 settembre e fino a sabato 13 settembre, dalle ore 10 alle ore 19.

Alla Monaco Classic Week verranno festeggiati i 30 anni di appartenenza di Tuiga allo Yacht Club de Monaco. La barca, lunga circa 28 metri, è stata varata nel 1909 dal cantiere scozzese Fife ed è uno dei quattro '15 Metri Stazza Internazionale' ancora naviganti al mondo. Dal 2023, in seguito a una donazione, un altro yacht è entrato a fare parte della flotta reale. Si tratta di Argynne III, sloop bermudiano con la 'poppa a canoa' lungo quasi 14 metri, varato nel 1955 dal cantiere Bonnin su progetto di Eugène Cornu. Presente anche Manitou (1937), l'ex Casa Bianca Galleggiante così definita perché impiegata dal presidente John F. Kennedy, insieme a numerose ultracentenarie tra le quali Black Swan (1899), Kismet (1898), la goletta aurica Mariette (1915), Lulu (1897), Barbara (1923), Viola (1908), Chips (1913) e le piccole, ma sempre affascinanti, Greylag del 1932 e Brynhilde del 1958.

Una quindicina i motoryachts iscritti alla Monaco Classic Week, costruiti tra il 1906 e il 1974, con in testa la steam-ship Delphine del 1921, lunga ben 79 metri, seguita in ordine di grandezza dal 45 metri Kalizma, varato in Scozia nel 1906 su progetto di G. L. Watson. Questo yacht venne donato nel 1967 dall'attore americano Richard Burton a sua moglie, la star Elizabeth Taylor, dopo la vittoria dell'Oscar come migliore attrice nel film "Chi ha paura di Virginia Woolf"? Oggi lo yacht, già definito l'Orient Express dei mari, viene adibito a charter e può accogliere fino a 10 ospiti per crociere da sogno. A Montecarlo non mancherà una vera e propria flotta di oltre 50 barche a motore che comprende motoscafi, runabout, vaporine e canots automobiles. Tra queste i mitici Riva, i motoscafi in legno più famosi del mondo prodotti in ben 4098 esemplari dall'ingegner Carlo Riva che comprende i modelli Aquarama, Tritone, Ariston, Super Florida, Olympic e tanti altri. Le barche partecipanti verranno giudicate da una giuria presieduta da Sir Robin Knox-Johnston, primo uomo a circumnavigare il globo senza scalo tra il 1968 e il 1969, della quale farà parte anche l'architetto e scrittore milanese Piero Maria Gibellini, massimo esperto di Riva al mondo nonché biografo di Carlo Riva. Verrà assegnato il prestigioso La Belle Classe Restoration Prize, mentre un'altra commissione presieduta da Allegra Gucci valuterà l'etichetta, lo stile e il rispetto dell'Art de Vivre la Mer per l'assegnazione del Concorso di Eleganza. Non mancherà la Chefs Competition, che consentirà agli equipaggi di aggiudicarsi il titolo dopo avere preparato a bordo piatti con ingredienti misteriosi consegnati in una scatola.

domenica 3 marzo 2024

Formula Settantacinque, in mostra il Mondiale di F1. L’iniziativa dell’associazione Lele Forever.


 > di  Massimo Campi


Formula Settantacinque 1950-2024 - il racconto del Campionato del Mondo di Formula 1 dalle origini ad oggi. Da non perdere la mostra retrospettiva per celebrare i 75 anni del Campionato del mondo di Formula 1. Ideata e realizzata da Enrico Mapelli in collaborazione con Ettore Pitonzo, la mostra raccoglie i racconti di questa storia che continua ad appassionare tante persone nel mondo. 

Mapelli è un giornalista di motorsport, autore di diversi libri tra cui i MONZA DUEMILADIECI e UN RALLY A MONZA. Le immagini della mostra sono messe a disposizione da archivi storici e da fotografi specializzati nel mondo dei motori: Massimo Campi; Mirko Duranti; Enrico Mapelli; Maurizio Rigato; Giorgio Proserpio. 

Oltre alle immagini ed alle schede di presentazione, ci sono numerosi pezzi pregiati in mostra, forniti da collezionisti di memorabilia. Tra questi, tute e caschi originali, nonché una serie di modelli in scala delle vetture più significative che sono state protagoniste in questi decenni di corse nella massima categoria.

La mostra è ospitata dalle sale di Villa Camperio, in via Confalonieri 55 a Villasanta. Dopo l’ìnaugurazione di sabato 2 marzo 2024, resterà aperta al pubblico fino a domenica 10 marzo, con i seguenti orari: sabato e domenica dalle 9,30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00. Nei giorni 5/6/7/8 marzo dalle ore 15.30 alle 18.00. L’ingresso è libero.

La manifestazione, organizzata da LELE FOREVER ODV, è una opportunità per ricordare Lele (a cui è dedicata l’Associazione) nel venticinquesimo anniversario della scomparsa. Nella sua breve vita Gabriele ha sempre dimostrato grande attenzione agli sport motoristici: pilota e navigatore nei Rally e soprattutto grande appassionato di Formula 1 e del suo idolo Ayrton Senna.

Nell’occasione della mostra, sarà disponibile materiale informativo su LELE FOREVER ODV che, dalla morte di Lele, opera nella lotta alla leucemia, a sostegno del Reparto di Ematologia Adulti della Fondazione IRCCS San Gerardo di Monza, e aiuta materialmente i malati e le loro famiglie, soprattutto quelle provenienti da lontano, a migliorare le loro condizioni di vita durante la malattia, mettendo a loro disposizione una struttura di accoglienza gratuita. 

Info: www.leleforever.org - info@leleforever.it .

La mostra è possibile anche grazie all’Associazione Amici dell’Autodromo e del Parco. Con il patrocinio di Comune di Villasanta, Comune di Arcore, Automobile Club Milano, SIAS Autodromo Nazionale Monza.













 


venerdì 8 dicembre 2023

Ritratti: il Drake. La Mostra fotografica di Enzo Giovanelli


di Massimo Campi

Una mostra di ritratti fotografici dedicati a Enzo Ferrari: negli scatti di Enzo Giovanelli, le immagini del "Drake" di Maranello nelle occasioni pubbliche e nei momenti informali. Tante foto - in mostra allo Spazio Culturale Madonna del Corso in Via Claudia 277 a Maranello - realizzate dal fotografo Enzo Giovanelli.

Da sempre appassionato di fotografia, Giovanelli inizia a frequentare l'Autodromo di Modena da giovanissimo e con le sue fotocamere ha documentato per trent'anni il mondo dell'automobilismo sportivo e della Formula 1. Le sue immagini sono apparse su Autosprint, La Gazzetta dello Sport, Gente Motori, Auto Capital e nel 1994 ha vinto il Premio fotografico internazionale Gilles Villeneuve.

Enzo Giovanelli ci parla di queste foto e come è nata questa mostra.

In queste immagini c’è una parte di vita di Enzo Ferrari. Con la struttura di Maranello ho lavorato per vari anni ed ho anche diverse immagini sia dell’uomo pubblico che di quello privato. Alcune delle prime le vedete esposte alla mostra, le seconde invece le tengo nel mio archivio personale e non ho voluto esporle.

Ci sono delle immagini di eventi storici per Ferrari

Partono dal 1983 e tra queste immagini ci sono alcuni momenti salienti, come gli incontri con personaggi come Craxi, Massaccesi, il Presidente Pertini, il Papa che è venuto in visita a Maranello. Ci sono anche i ritratti di Ferrari durante la sua ultima apparizione alla 1000 Miglia Storica quando è transitata appositamente da Maranello.



Alcuni ritratti sono molto significativi

C’è il ritratto dove lui, senza occhiali ride. La ritengo una foto molto particolare: Enzo Ferrari indossava sempre gli occhiali quando era in pubblico, quello è stato un veloce istante, se li è tolti ed intanto mi ha guardato, ha visto che lo stavo inquadrando e mi ha sorriso. Poi c’è la foto in cui esce dal suo ufficio di Fiorano, era il 3 marzo del 1983, e queste foto sono state pubblicate sui giornali di mezzo mondo.

Come è nata l’idea di questa mostra?

Ero al Minardi Day dove ho incontrato il sindaco di Maranello e gli ho mostrato alcune di queste foto. Si è entusiasmato e mi ha proposto la realizzazione di questa mostra in occasione dell’uscita del film su Enzo Ferrari di Michael Mann. Questa mostra è molto importante, ho realizzato il sogno di una vita e sono felicissimo di questo evento.



Come è nata la passione per la fotografia?

Devo la passione per la fotografia a mia madre che faceva la fotografa ed io ho iniziato a scattare immagini quando avevo 12 anni. Da mio padre ho ereditato la passione per il viaggio e la scoperta. A 10 anni ero già stato in Germania ed in Svizzera, parliamo degli anni ’50 quando in pochi varcavano il confine per viaggiare. Intanto frequentavo anche l’Autodromo di Modena, dove ho visto girare la maggioranza delle vetture e delle moto da competizione dell’epoca ed anche i migliori campioni.

Quando eri giovane avevi anche i baffi!

Conobbi Graham Hill, era a Modena che stava provando una Ferrari sport in vista della Targa Florio. Era arrivato in pista con una Mini Cooper, io ero un ragazzo che guardava stupito quelle vetture ed i piloti che le guidavano. Finito il turno di test mi notò, mi sorrise e mi invitò a fare dei giri di pista con lui sulla Mini. Quando scesi ero entusiasta e mi lasciai crescere i baffi in suo onore.

Hai girato il mondo per fotografare le corse.

Lavoravo per diverse riviste tra cui Autosprint, la Gazzetta dello Sport ed il Corriere della Sera e seguivo le corse di Formula 1 facendo anche delle acrobazie per fare arrivare i rullini da sviluppare nelle redazioni entro le sette della domenica sera. Ho lavorato anche per parecchi giornali stranieri come Stern e Road & Track.

Quando hai conosciuto personalmente il Drake?

Il primo vero incontro è stato nel 1982, venne presentata a Maranello la riproduzione dell’Alfa Romeo Bimotore, realizzata ai tempi dalla Scuderia Ferrari, e guidata da Tazio Nuvolari negli anni ’30. Venni chiamato da Franco Gozzi come fotografo ed incontrai Ferrari in privato. Da allora ci siamo incontrati diverse volte in vari eventi. Si era instaurato un buon rapporto tra noi due e quando mi vedeva, anche durante i vari eventi, spesso mi sorrideva. Alcune volte sono stato chiamato per delle foto personali che non ho voluto esporre perché ritraggono momenti di vita privata.



Che ricordi hai del Drake come persona?

Era un uomo che possedeva un carisma unico, impagabile. Il “vecchio”, quando ti guardava in faccia ti impressionava con il suo sguardo, anche se stava zitto. Tra le tante persone che ho avuto la fortuna di incontrare e di fotografare nella mia vita, ho ritrovato lo stesso carisma in Papa Woityla.

Qualche aneddoto su Enzo Ferrari?

Uno degli momenti più belli è stato quando è arrivato il Presidente Pertini a bordo di una Maserati Quattroporte. Entrò la vettura dalla porta carraia, io ero accanto a lui con Franco Gozzi e vidi subito lo sguardo del Drake che avrebbe voluto fulminarlo: non poteva sopportare una vettura del Tridente dentro la sua fabbrica. Ferrari non si mosse, rimase sulla soglia dell’ufficio ed aspettò che Pertini scese dalla macchina ed andasse a salutarlo! Poi a Ferrari piacevano i motori, ma soprattutto le donne!…. ho tanti ricordi personali su questo argomento, ma sono fatti privati ed ho ancora oggi un immenso rispetto per la sua persona, quindi non ne parlo!



Ritratti: il Drake, la Mostra fotografica
di Enzo Giovanelli

Spazio Culturale Madonna del Corso - Via Claudia 277 Maranello

Con il patrocinio del Comune di Maranello.
Dal 7 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024

Orari:

Dall’8 al 10 dicembre ore 10-21
Dall’11 dicembre al 7 gennaio aperta dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 18
















mercoledì 11 ottobre 2023

EBERHARD & CO. PRESENTA SCIENTIGRAF CHRONO


Un nuovo segnatempo entra a far parte del catalogo Eberhard & Co.: Scientigraf Chrono, che declina in versione cronografica il celebre modello antimagnetico lanciato nel 1961.
Il cronografo, come la versione “solo tempo”, si distingue per la presenza di una “gabbia di Faraday” contenuta nella cassa: una struttura realizzata in ferro dolce che assorbe le onde elettromagnetiche dei device - ormai onnipresenti nella vita quotidiana - proteggendo il movimento dell’orologio, le cui peculiarità di precisione non vengono così intaccate. Dal punto di vista estetico, Scientigraf Chrono mantiene il suo allure rétro: sul quadrante di colore nero spiccano i due contatori (impreziositi da una raffinata finitura azurée) e l’elemento del triangolo, che ricorre in molti dettagli (come gli indici, proposti in avorio o arancio, o la punta delle lancette delle ore e dei contatori).

domenica 17 settembre 2023

“Sfidare il tempo e il mare”, Eberhard & Co. partecipa come Official Timekeeper al Salone Nautico di Genova



Eberhard & Co. rinnova la propria partecipazione come Official Timekeeper al Salone Nautico di Genova, uno dei più importanti eventi nel settore a livello internazionale: un punto di riferimento per la presentazione delle novità che riunisce l'industria e gli appassionati di nautica.

La Maison svizzera sarà tra i protagonisti della manifestazione con un'ampia lounge dedicata e per l'occasione il Teatro del Mare, sede di un ricco palinsesto di eventi e incontri, diventerà l'Eberhard & Co. Theatre.

Con i suoi 200.000 metri quadrati tra terra e acqua il Salone è un contesto d'eccezione che Eberhard & Co. sceglie per raccontare al pubblico il suo profondo legame con il mondo del mare, le imprese e gli uomini che ne fanno parte. Un legame che ha origini lontane e che nei suoi numerosi capitoli segue l'avvicendarsi della storia della Maison, fin dagli anni '30 quando gli ufficiali della Regia Marina ricevevano in dotazione un orologio Eberhard & Co. quale segno di distinzione per il ruolo che svolgevano. 

La pionieristica collezione Scafograf, presentata nel 1959, darà il via a una generazione di segnatempo sportivi Eberhard & Co. dedicati alle profondità marine: dai cronografi come Chrono Marine e Champion Mareoscope a edizioni speciali come Azzurra (orologio ufficiale della America's Cup del 1983), fino alla partecipazione al mondiale Classe 1 di offshore nel 1985 o, in tempi più recenti, la partecipazione come Official Timekeeper al campionato Melges e il co-sponsoring con Audi dell'imbarcazione Audi-Eberhard Melges 32.

"Siamo orgogliosi di partecipare a un evento che rappresenta un settore che è tra le eccellenze del nostro Paese," dichiara Mario Peserico, Amministratore Delegato di Eberhard Italia. "Le connessioni tra la nautica e l'orologeria, le imprese marittime e la misurazione del tempo sono molto strette e sono particolarmente emblematiche per Eberhard & Co.: il Salone è per noi un'occasione importante di relazione con un pubblico a noi molto caro ed è anche lo scenario ideale per presentare collezioni e collaborazioni inedite. "

All'interno della lounge Eberhard & Co. sarà possibile scoprire le novità e le icone della Maison svizzera, tra le quali spicca la collezione di orologi subacquei Scafograf 300 MCMLIX, presentata quest'anno in una nuova veste con quadrante e lunetta di una calda tonalità marrone di ispirazione vintage.

Il pubblico del Salone Nautico potrà poi ammirare la limited edition che Eberhard & Co. dedica ai 75 anni di Tex Willer: un'edizione speciale da collezione di Chrono 4, cronografo che ha fatto la storia della Maison, reinterpretato in un tributo al leggendario ranger del fumetto di Sergio Bonelli Editore.


(Eberhard & Co. - Press Office Italia)

venerdì 2 giugno 2023

Il Presidente della Repubblica sulla Lancia Flaminia Presidenziale per la Festa della Repubblica



Torino, 2 giugno 2023 - Oggi a Roma si è svolta la Festa Nazionale della Repubblica, una giornata celebrativa che ricorda la nascita della Repubblica Italiana nel 1946, e come da tradizione, la Lancia Flaminia Presidenziale ha accompagnato il Presidente della Repubblica nel percorso di apertura della parata militare, attraverso alcuni dei luoghi simbolo di Roma Capitale e lungo Via dei Fori Imperiali.


È dal 1961 che la Lancia Flaminia Presidenziale è la vettura ufficiale del Quirinale. Presentata al Salone di Ginevra del 1957 e dotata di motore V6 da 2.5 litri, la Lancia Flaminia era un'ammiraglia di alta classe, con interni e finiture lussuose: affascinante come nessun'altra vettura dell'epoca.


Dato il successo di vendita, il nuovo modello si arricchì presto di versioni speciali, realizzate dai carrozzieri e, nel 1961, Pinin Farina creò la cabriolet presidenziale a passo lungo, denominata "335", sigla che indicava la misura del passo in centimetri. Realizzata in soli 4 esemplari, si trattava di una landaulet – carrozzeria tipica delle vetture di rappresentanza con tettuccio rigido ai posti anteriori e capote apribile per quelli posteriori – dotata di pianale specifico, livrea blu ministeriale, pregiati rivestimenti in pelle Connolly nera, interfono e ben 5 sedute posteriori.


La prima personalità a essere trasportata sulla nuova vettura di rappresentanza fu la Regina Elisabetta II d'Inghilterra, cui seguirono illustri personaggi come i Presidenti di Stati Uniti e Francia, John Fitzgerald Kennedy e Charles De Gaulle e numerosi altri politici, capi di Stato e sovrani, diventando così ambasciatrice dell'italianità nel mondo.


La Lancia Flaminia Presidenziale è una delle 9 vetture che hanno ispirato Lancia Pu+Ra, il nuovo linguaggio di design delle future vetture del marchio, grazie alla sua forma filante, fatto di aerodinamicità, sostenibilità e fluidità dei volumi.


ph credits: Stellantis Media News

giovedì 11 maggio 2023

‎Maggio crudele per il mondo delle corse

riproponiamo…


> di Piero Ventura

- Maggio è senza dubbio il più crudele dei mesi per i piloti. Il 26 maggio 1955, a Monza, muore Alberto Ascari, che si è recato sul circuito in abiti borghesi per assistere alle prove dell’amico Eugenio Castellotti; muore in un ribaltamento, schiacciato dall’auto che si è fatto prestare proprio da Castellotti per fare qualche giro. 

Muore il 10 maggio 1967, a Monaco, Lorenzo Bandini, avvolto dalle fiamme nella sua auto. Il 15 maggio 1986, muore a seguito dell’incidente avvenuto il giorno precedente sul circuito Paul Ricard a Le Castellet, il ventottenne romano Elio De Angelis. Muore il 1 maggio 1994 Ayrton Senna, dopo aver sbattuto contro il muro del Tamburello al GP di San Marino; nella sua auto viene ritrovata, intrisa di sangue, la bandiera austriaca che il pilota avrebbe sventolato in caso di vittoria, in onore di Roland Ratzenberger morto sullo stesso circuito soltanto poche ore prima. 

E forse la leggenda di Ayrton è l’unica in grado di competere con il mito che si era creato dodici anni prima, con un’altra morte di maggio: quella dell’“aviatore” Gilles Villeneuve. 

Non dimentichiamo poi: Chet Miller 15 Maggio 1953 (Prove indianapolis – La famosa 500 Miglia faceva parte del Mondiale di F1), Carl Scarborug 30 maggio 1953 (500 Miglia Indianapolis), Manny Ayulo 16 maggio 1955 (prove 500 miglia indianapolis), Bill Vukovich 30 maggio 1955 (500 Miglia Indianapolis), Keith Andrews 15 maggio 1957 (prove 500 miglia Indianapolis), Pat O’Connor 30 maggio 1958 (500 miglia Indianapolis), Jerry Unser 17 maggio 1959 (prove 500 miglia Indianapolis), Bob Cortner 19 maggio 1959 (prove 500 miglia Indianapolis) e Harry Schell 13 maggio 1960 (International Trophy). 















Foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press; Archivio AC Milano; Foto Celso-Lodi.







venerdì 19 agosto 2022

Monfalcone, dal 9 all’11 settembre 2022 torna l’International Hannibal Classic per vele d’epoca


 

Per il sesto anno consecutivo le vele d'epoca si sfidano nel Golfo di Trieste, al largo di Monfalcone, in occasione dell'International Hannibal Classic - Memorial Sergio Sorrentino, terza tappa della Coppa AIVE dell'Adriatico. La manifestazione, in programma dal 9 all'11 settembre 2022, è organizzata dallo Yacht Club Monfalcone in collaborazione con lo Yacht Club Adriaco di Trieste. La flotta, ospitata presso il Marina Monfalcone, main sponsor dell'evento, disputerà due prove in mare su percorsi a triangolo. Tra le coppe in palio il "Trofeo dei due guidoni". Prevista una conferenza sulla "Storia delle stazze veliche e delle classi metriche".

 

IL FUTURO DELL'HANNIBAL CLASSIC CON LO YACHT CLUB MONFALCONE

È trascorso poco più di un anno da quando il Marina Hannibal di Monfalcone ha acquisito una nuova struttura operativa che, oltre a rinnovare le banchine di ormeggio, ha mutato anche il nome in Marina Monfalcone. Sono state comunque mantenute le attività sportive organizzate dallo Yacht Club Hannibal, ora Yacht Club Monfalcone presieduto da Germano Scarpa e con Loris Plet alla direzione sportiva. Tra queste l'organizzazione dell'International Hannibal Classic – Memorial Sergio Sorrentino, divenuta in pochi anni una delle più importanti competizioni di riferimento in Adriatico dedicata al mondo delle vele d'epoca e classiche. Dal 9 all'11 settembre 2022 si svolgerà la sesta edizione, realizzata in collaborazione con lo Yacht Club Adriaco di Trieste, il patrocinio della FIV (Federazione Italiana Vela), del C.I.M. (Comité International de la Méditerranée) e dell'AIVE (Associazione Italiana Vele d'Epoca), anche responsabile della stazzatura delle imbarcazioni.

 

IL TROFEO DEI DUE GUIDONI

L'International Hannibal Classic è terza tappa della Coppa AIVE dell'Adriatico 2022, l'annuale trofeo che si conclude ogni anno a ottobre presso lo Yacht Club Adriaco di Trieste con il Trofeo Città di Trieste (1-2 ottobre) e la Barcolana Classic (8 ottobre), dove verranno decretati i vincitori stagionali. Dallo scorso anno l'evento monfalconese è inoltre diventato parte del neonato "Trofeo dei due guidoni", istituito in collaborazione con il suddetto Yacht Club Adriaco, che terrà conto dei risultati conseguiti in occasione dell'International Hannibal Classic e del Trofeo Città di Trieste e verrà assegnato al primo classificato della classe più numerosa tra le "Epoca", "Classiche" e "Sciarrelli".

 

LE CLASSI DI IMBARCAZIONI PARTECIPANTI

Alla sesta edizione dell'International Hannibal Classic potranno iscriversi gli yachts in legno o in metallo di costruzione anteriore al 1950 (Yachts d'Epoca) e al 1976 (Yachts Classici), nonché le loro repliche individuabili secondo quanto disposto dal "Regolamento per la stazza e le regate degli Yachts d'Epoca e Classici". Le barche che non hanno mai avuto un certificato di stazza CIM e che intendessero richiederlo, potranno concordare con gli organizzatori il giorno in cui fare stazzare la propria imbarcazione. Tra gli altri raggruppamenti gli "Yachts progettati da Carlo Sciarrelli", "Open Classic" (inclusi Spirit of Tradition), "Yachts classe Arpege" e la categoria "Passere".

 

LA VELEGGIATA DI AVVICINAMENTO E LA CONFERENZA DI NICOLA SIRONI SULLE CLASSI METRICHE

Nella giornata di venerdì 9 settembre si svolgerà una veleggiata di avvicinamento, circa 12 miglia, dallo Yacht Club Adriaco di Trieste a Monfalcone, riservata alle barche che parteciperanno all'International Hannibal Classic. 

Nel pomeriggio, come da tradizione, si svolgerà una conferenza su un tema di cultura marinaresca. Quest'anno è stato invitato a relazionare lo stazzatore FIV Nicola Sironi, che tratterà la storia delle stazze e in particolare della Stazza Internazionale. La prevista presenza alla regata di Mariska del 1908, uno dei quattro 15 Metri S.I. ancora naviganti al mondo, offre la possibilità di scoprire meglio questa formula di stazza che ha contribuito a scrivere pagine fondamentali nella storia della vela. Sironi, milanese classe 1953, triestino dal 2015, è stato capo stazzatore ORC per 20 anni nonchè presidente del Comitato Tecnico per il decennio 1986-'96. Attualmente è anche stazzatore di scafi metrici come i 12 e gli 8 Metri. Alle classi metriche iscritte sarà inoltre dedicato un evento a sorpresa in corso di definizione da parte dell'organizzazione.


Foto Maccione

venerdì 1 aprile 2022

La Giulia ETCR di Romeo Ferraris dalle piste al ring per un match europeo di boxe



Romeo Ferraris, a modo suo, porta un tocco di elettricità in più nel mondo della boxe. Un esemplare della Giulia ETCR, la vettura con la quale il costruttore di Opera ha chiuso al secondo posto nel campionato PURE ETCR 2021, sarà esposta presso l'Allianz Cloud di Milano dove il 9 aprile si svolgerà l'incontro per il titolo europeo dei pesi gallo fra il detentore Alessio "Mosquito" Lorusso e lo spagnolo Jacob Barreto.

Lorusso è uno dei talenti emergenti del pugilato italiano: si allena nella palestra del Fight Club Fragomeni di Giacobbe Fragomeni, campione del mondo 2008 nella categoria dei pesi massimi leggeri. Nella propria carriera da professionista, iniziata nel 2017, Alessio vanta uno storico di 16 vittorie, 4 sconfitte e 2 pareggi.


La Giulia ETCR, la vettura Turismo completamente elettrica da 500 kilowatt di potenza massima (670 cavalli), per l'occasione farà sfoggio di una livrea ad hoc, così da celebrare nel migliore dei modi l'incrocio fra gli universi del motorsport e della boxe.

Lo scorso anno, nella prima edizione del PURE ETCR, Romeo Ferraris ha festeggiato la vittoria nell'appuntamento sul circuito cittadino di Copenaghen, aggiudicandosi il titolo di "King of the Weekend" a confermare il grande lavoro compiuto dall'azienda italiana, che ha lottato fino alla fine contro due grandi gruppi automobilistici.


Michela Cerruti, Team Principal Romeo Ferraris:

"Automobilismo e pugilato sembrano due mondi distanti, ma sono sport legati in realtà da valori comuni: in entrambi, ad esempio, è impossibile vincere senza una grande determinazione, applicata nel lavoro quotidiano e poi al momento di scendere in pista, o sul ring. Sarà emozionante seguire l'incontro di Alessio per confermare il suo titolo europeo, così come vedere esposta la Giulia ETCR con una livrea dedicata, in un contesto inedito. Sarà un'ottima maniera per far conoscere la realtà di Romeo Ferraris, e più in generale delle competizioni automobilistiche, anche ad un tipo inedito di spettatori".


Credits: Romeo Ferraris Press