martedì 17 gennaio 2023

12 appuntamenti con la storia Alfa Romeo al Museo di Arese


Il Quadrifoglio, Autodelta, la Giulia Sprint GT, Giuseppe Busso, il campionato DTM: sono alcuni temi al centro delle conferenze mensili Backstage 2023, una rassegna avviata quattro anni fa dal Museo di Arese per approfondire la storia Alfa Romeo attraverso gli oggetti della Collezione conservati "dietro le quinte".
Si parte a gennaio con una giornata dedicata alla 8C Competizione, a 20 anni dalla presentazione al Salone di Francoforte, per proseguire a febbraio con un altro anniversario, il 40° della best seller Alfa 33, una tra le Alfa Romeo più vendute di sempre.
La primavera sarà caratterizzata da tre temi molto cari alla Tribe Alfa Romeo: il 60° anniversario di Autodelta - il leggendario reparto corse di Settimo Milanese e la squadra di Carlo Chiti – il 110° della nascita di Giuseppe Busso e il 30° dell’indimenticabile 155 che infranse tutti i record del DTM.
L’appuntamento di giugno ruoterà intorno al Quadrifoglio: dalla Targa Florio 1923 ad oggi, dalla pista alla strada, il simbolo dell’anima sportiva Alfa Romeo compie un secolo.
Le conferenze di luglio e agosto sono incentrate su temi meno esplorati, come i mezzi pesanti e la produzione di Alfa Romeo in Brasile, mentre l’appuntamento di settembre sarà un omaggio a una delle granturismo più amate: la Montreal.
Una puntata, a ottobre, sarà dedicata al sodalizio stilistico fra Alfa Romeo e la Carrozzeria Zagato, mentre a novembre sarà ora di celebrare un altro anniversario, il 60° della Giulia Sprint GT, capostipite di una generazione di leggendarie Alfa Romeo. Chiude l’anno una conferenza sulla storia di Alfa Romeo durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le produzioni furono decentrate dal Portello in altre sedi provvisorie.

Come sempre, ad impreziosire gli incontri in questo viaggio attraverso la storia ultracentenaria del marchio saranno presenti ex dipendenti, storici, giornalisti, piloti, membri di club Alfa Romeo e altre figure chiamate a condividere la propria testimonianza ed esperienza. Sono più di 80 quelli che hanno dato vita alle 44 conferenze dal 2019 ad oggi, così come sono centinaia le auto, i prototipi e gli oggetti esposti, le foto e i video d’archivio del Centro Documentazione Alfa Romeo.

Le conferenze si svolgeranno al Museo Alfa Romeo, nella sala Giulia, e sono ad ingresso gratuito per i visitatori del Museo. Saranno precedute, in diversi casi, da parate e flashmob sulla pista interna di Arese.

Date e calendario completo sul sito www.museoalfaromeo.com

 

CETILAR RACING INIZIA LA STAGIONE IMSA 2023 CON IL ROAR BEFORE THE ROLEX 24


Daytona, 17 gennaio 2023 - Cetilar Racing si appresta a tornare in pista con un pieno di novità, riconfermando anche per il 2023 la propria partecipazione a stelle e strisce nella serie Michelin Endurance Cup che si disputa nel contesto dell'IMSA WeatherTech Sportscar Championship. Un impegno che la squadra tutta italiana - vettura, piloti e gestione tecnica sempre by AF Corse - affronterà nella classe GTD con la nuova Ferrari 296 GT3 (come sempre contraddistinta dal numero 47), erede della 488 GT3 Evo 2020 schierata con successo nel corso della passata stagione.

Quattro gli appuntamenti, cominciando dalla Rolex 24 at Daytona (26-29 gennaio), per proseguire con la Mobil 1 Twelve Hours of Sebring (15-18 marzo), la Six Hours of The Glen (22-25 giugno) e per concludere la 10-Hour Motul Petit Le Mans di Road Atlanta (11-14 ottobre).
Un ricco plateau, che verrà preceduto dalla Roar Before the Rolex 24 in programma questo fine settimana (20-22 gennaio), valevole come qualifica per la grande classica della Florida che si svolgerà appena sette giorni dopo.

A Daytona, il team Cetilar Racing si presenterà con un equipaggio parzialmente inedito. Assieme ai confermati Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, ci sarà per l'occasione Alessandro Balzan. Il veneto, da anni ormai protagonista delle gare americane, è anche da tempo legato alla squadra "all made in Italy" di cui ha svolto il ruolo di supporto dal muretto box già nella passata edizione della stessa 24 Ore di Daytona.
Balzan, assieme a Lacorte e Sernagiotto, ha svolto un test il 14 e 15 dicembre a Homstead con la Ferrari 296 GT3. Due giorni molto produttivi, che hanno ulteriormente rivelato il potenziale dell'inedita vettura di Maranello.
Per il team Cetilar Racing, l'obiettivo di quest'anno sarà quello di fare ancora meglio rispetto alla passata stagione, in cui ha conquistato una strepitosa vittoria nella 12 Ore di Sebring, un quarto posto nella 6 Ore di Watkins Glen e ha chiuso tre volte su quattro nella top-10.

"C'è tanta emozione da parte nostra nel portare per la prima volta in gara la Ferrari 296 GT3, che per altro abbiamo già provato nei test con grande soddisfazione - ha commentato Roberto Lacorte - Sarà pertanto una sfida motivata ancora di più da questa novità. Essendo una vettura nuova, con cui abbiamo percorso soltanto pochi chilometri, dobbiamo concentrarci sull'affidabilità. La 24 Ore di Daytona di quest'anno ha una valenza particolare, dal momento che arrivano le Lmdh, che inaugurano la nuova era delle macchine regine dell'endurance. Ci sarà una grande attenzione sia per loro che per la classe GT, che rimane quella più numerosa e combattuta in assoluto, con tante vetture nuove in pista come Ferrari, Porsche e Lamborghini ed una line-up di piloti ancora più rafforzata. Siamo pertanto più che felici di bissare il nostro impegno nell'IMSA”.

Per Lacorte, Sernagiotto e Fuoco si tratterà della terza partecipazione alla 24 Ore di Daytona, dopo quella del 2021 con la LMP2, conclusa con un buon sesto piazzamento di classe, e quella dello scorso anno in cui hanno ottenuto il 14° posto nella GTD. Settima presenza invece per Balzan, la prima appunto con Cetilar Racing. Il programma della Roar Before the Rolex 24 inizierà questo venerdì con i primi due turni di prove libere, che precederanno ulteriori tre sessioni di sabato. Domenica la qualifica prenderà il via alle 13.25 ora locale (quando in Italia saranno le 19.25).

CALENDARIO 2023
IMSA MICHELIN ENDURANCE CUP

20/22 gennaio Roar before the Rolex 24 (Daytona)
26/29 gennaio Rolex 24 at Daytona
15/18 marzo Mobil 1 Twelve Hours of Sebring
22/25 giugno Sahlen's Six Hours of the Glen (Watkins Glen)
11/14 ottobre Motul Petit Le Mans (Road Atlanta)

Credits: Cetilar Racing Press
 

lunedì 16 gennaio 2023

La 35ª edizione della Winter Marathon ai nastri di partenza con 124 vetture


Mancano tre giorni allo scoccare delle 19.00 di giovedì 19 gennaio, orario in cui la Bugatti Type 37A del 1927 condotta da Matteo e Martina Belotti (con il numero 1 sulle fiancate) prenderà il via da Piazza Righi a Madonna di Campiglio per la 35ª edizione della Winter Marathon.
Un'avventura unica di 480 chilometri attraverso le strade più belle del Trentino Alto Adige e sui passi dolomitici più affascinanti in cui gli equipaggi affronteranno 65 prove cronometrate e 8 prove di media per un totale di 15 ore di guida.
Confermata la presenza del pilota nonché volto Sky Sport F1 Davide Valsecchi su Lancia Fulvia Coupé Rallye 1.3 HF del 1968 che verrà "sfidato" dal collega e voce di Sky Sport MotoGp Guido Meda, alla prima esperienza in questa gara, al volante di una Alfa Romeo 1750 Berlina del 1970.

Nei giorni scorsi il Comitato Organizzatore della Winter Marathon ha svelato l'elenco delle 124 vetture iscritte. 
Tra queste, quattro porteranno in gara i colori della Scuderia Eugenio Castellotti. Sono la Porsche 911 T del 1969 di Argenti-Amorosa; la Porsche 356 B Roadster del 1961 di Pighi-Callegari; la Lancia Fulvia Coupè Rallye 1.3 S del 1969 di Garilli-Macellari e la Autobianchi Primula 65C del 1969 di Senna-Tosi.


Di seguito i principali dati statistici di questa edizione:
• 17 i marchi automobilistici presenti
• 8 le nazioni rappresentate dai conduttori
• 20 le vetture anteguerra in gara
• 24 i Top Driver al via
• 6 i vincitori di precedenti edizioni

E' possibile scaricare l'elenco degli iscritti e la documentazione di gara accedendo all'Albo di Gara

Credits: www.wintermarathon.it/

XIV COPPA MILANO-SANREMO: REVOLUTIONARY ROAD


Milano, 12 gennaio 2023 – Poco più di due mesi ci separano dal ritorno della leggendaria Coppa Milano-Sanremo, un blend di glamour, stile, motori e paesaggi mozzafiato che da sempre caratterizzano la competizione più charmant e blasonata d’Italia. Giunta alla sua 14ª Rievocazione Storica, la “Signora delle gare” scalda i motori per un’edizione che già si preannuncia rivoluzionaria.
Nell’ottica di creare un format di gara ancora più avvincente, la Coppa Milano Sanremo vedrà per la prima volta in assoluto la città di Milano come punto di partenza e di arrivo della manifestazione, trasformando così il percorso da lineare in circolare, una novità sostanziale sia dal punto di vista sportivo che logistico che incrementerà i giorni di gara da tre a quattro.

Dal 23 al 26 marzo 2023 gli equipaggi italiani e stranieri, maschili e femminili avranno l’occasione di cimentarsi in più di cento rilevamenti cronometrici lungo il rinnovato percorso di oltre 900 chilometri, ovvero il 30% in più rispetto alla scorsa edizione, tra Lombardia, Piemonte e Liguria con il medesimo spirito di sempre e la stessa passione dei “gentlemen drivers” che la idearono nel 1906. Anche il numero delle prove di media verrà aumentato rispetto allo scorso anno, inserendo così un ulteriore elemento di incertezza dal punto di vista sportivo. Anche quest’anno non mancheranno competizione e spettacolarità, che confermano la Coppa Milano-Sanremo come un’occasione indimenticabile di intrattenimento dal fascino unico ed esclusivo.

La manifestazione prenderà il via giovedì 23 marzo con il tradizionale ritrovo degli equipaggi presso l’Autodromo Nazionale di Monza, luogo di culto del motorsport. Dopo le verifiche tecniche e sportive e gli emozionanti giri liberi in pista, inizierà la gara vera e propria con le prime prove cronometrate. I classic enthusiasts avranno infatti l’opportunità di cimentarsi in 2 prove speciali con 24 rilevamenti che si disputeranno sull’iconico tracciato che comprenderà anche le antiche e leggendarie sopraelevate. La giornata si concluderà con l’opening ufficiale che si svolgerà negli affascinanti spazi del giardino urbano del Milano Verticale | UNA Esperienze, collocato nel distretto di Porta Nuova – Garibaldi – Corso Como.

I giorni successivi saranno caratterizzati da grandi novità: alle prime luci di venerdì 24 marzo gli equipaggi partiranno da Milano alla volta delle prime prove cronometrate, attraverseranno i paesi del Monferrato, per poi dirigersi in direzione Asti, dove sfileranno nel centro storico. Dopo un break la competizione entrerà nel vivo, proseguendo nei territori delle Langhe, per poi affrontare il Colle d’Oggia e del Melogno; lungo il tragitto pomeridiano saranno circa 70 i rilevamenti per un totale di 6 prove cronometrate e 5 prove di media. La seconda giornata di gara terminerà a Sanremo, la celebre Città dei Fiori, con il tradizionale défilé che si snoderà lungo le vie del centro cittadino e la cena nella prestigiosa location del Casinò di Sanremo.

Sabato 25 marzo la competizione prevedrà 3 prove cronometrate con 26 rilevamenti e 4 prove di media; gli equipaggi ripartiranno da Sanremo affrontando nuovamente il Colle d’Oggia per poi passare nel borgo medievale di Zuccarello, fino ad arrivare sul mare per il light lunch presso la prestigiosa cornice dello Yacht Club di Marina di Loano. Nel pomeriggio, passando dal Colle del Melogno e da Pontinvrea si giungerà nel cuore di Genova, meta conclusiva della giornata, dove avrà luogo l’esclusivo gala dinner in una suggestiva location: l’Acquario di Genova.

Domenica 26 marzo sarà la giornata decisiva, che vedrà i bolidi di ieri - dopo un passaggio in piazza De' Ferrari in centro a Genova - affrontare la salita del Monte Fasce fino a Uscio, attraversare i territori del passo del Portello e di Mongiardino ligure, per arrivare poi a Pavia dove ci sarà un controllo orario che segnerà la fine della parte cronometrata della gara. In questa giornata sono previste 2 prove cronometrate e una di media, per un totale di circa 15 rilevamenti più una prova di media. La Coppa Milano Sanremo si sposterà poi a Milano, dove dopo uno scenografico arrivo nel cuore del centro storico, si terrà la cerimonia finale di premiazione presso la sede dell’AC Milano di Corso Venezia, che quest’anno festeggia i 120 anni di attività. Un traguardo importante che la Coppa Milano Sanremo è onorata di celebrare, condividendo con il rinomato club lo spirito e la cultura delle auto che hanno fatto la storia.

All’interno di questa quattordicesima Rievocazione Storica si terrà, come da tradizione, la prestigiosa “Coppa delle Dame”, ideata per la prima volta agli inizi del secolo scorso, grazie alla cospicua partecipazione di equipaggi femminili e all’intuito degli organizzatori della Coppa Milano-Sanremo.
L’evento è all’interno del Campionato Italiano Grandi Eventi di ACI Sport, riservato alle più importanti gare di regolarità classica del quale fanno parte anche la Coppa delle Alpi, la Coppa d’Oro delle Dolomiti, il Gran Premio Nuvolari e la Targa Florio Classica.

Saranno ammesse le vetture costruite dal 1906 al 1990, munite o di passaporto F.I.V.A, o di fiche F.I.A. Heritage, o di omologazione A.S.I., o fiche A.C.I. Sport, o appartenenti ad un registro di marca.

Riconfermata la possibilità di partecipare al “Rendez-Vous”, l’esclusivo Tributo riservato alle supercar moderne e alle più iconiche youngtimer costruite dal 1990 fino ai giorni nostri.

Le iscrizioni si chiuderanno il 5 marzo 2023.

Lotus 79: la rivoluzione ad effetto suolo


di Massimo Campi – immagini Raul Zacchè/Actualfoto

La stagione 1978 costituisce un capitolo importante nell’era della F.1 moderna, la Lotus 79 vince, domina i gran premi e si impone con netta superiorità sulle altre monoposto consentendo a Mario Andretti di vincere facilmente il titolo mondiale. Era la prima wing car, ovvero una vettura con il profilo aerodinamico ad ala rovesciata, nella storia delle corse. Le sue principali caratteristiche erano la ridotta altezza da terra, le minigonne ed il passo molto più lungo rispetto alle altre vetture. Riusciva a sfruttare l’effetto suolo grazie ai due canali Venturi all’interno delle fiancate, una soluzione tecnica che condizionava fortemente le linee di questa vettura.

A partire dal 1978, proprio grazie a questa vettura, l’identificazione tra la monoposto e l’aeroplano divenne abituale grazie all’intuizione di quel genio che era Colin Chapman. “Per anni abbiamo sfruttato l’aria che scorreva sopra la monoposto, bloccando i flussi che scorrevano sotto. Con questa vettura invece sfruttiamo i flussi che scorrono sotto la vettura, canalizziamo i flussi sotto la vettura per generare una azione deportante che produce un campo di pressione aerodinamica sul veicolo. L’aria viaggia sotto la vettura e vicino al suolo, il fenomeno migliora l’aderenza dei pneumatici, migliora la stabilità e la sicurezza.” Con queste parole il patron della Lotus spiegava ai giornalisti i principi progettuali della Lotus 79.

Il punto di forza della monoposto era proprio l’aderenza in curva che consentiva ai piloti di viaggiare con traiettorie più redditizie e una maggiore velocità in curva rispetto alle altre monoposto tradizionali. L’effetto aerodinamico, con il conseguente miglioramento dell’aderenza in curva, aumentava esponenzialmente con l’aumentare della velocità, più le curve erano ad ampio raggio, quindi veloci, e più aumentava la depressione aerodinamica verso il suolo permettendo al pilota di viaggiare più rapidamente. Il segreto era gelosamente nascosto nei cassoni laterali, frutto di esperimenti iniziati tre anni prima e sviluppati in galleria del vento. La monoposto era progettata come se fosse un’ala di aereo rovesciata con le minigonne che sigillavano le fiancate laterali per impedire la fuoriuscita accidentale dell’aria sui fianchi che veniva espulsa dalla parte posteriore. Il profilo alare rovesciato si estendeva per tutta la lunghezza delle fiancate e le minigonne a contatto con l’asfalto intrappolavano l’aria generando la depressione di elevata intensità causata dall’aumento della velocità dei flussi all’interno.

La tecnica di guida venne modificata con l’avvento delle wing car. Le traiettorie dovevano essere il più costanti possibili, il rollio della vettura era praticamente nullo per poter sfruttare i valori di aderenza che erano superiori di almeno il 15% rispetto alle vetture tradizionali. La rivoluzione tecnica della Lotus 79 ha riguardato profondamente anche la meccanica. Con questa vettura è cambiata la disposizione dei pesi e delle masse, uno schema che viene sfruttato ancora oggi. L’abitacolo viene avanzato fino all’asse anteriore, le fiancate contengono solo i radiatori, mentre il serbatoio è spostato dietro il posto guida tra l’abitacolo ed il motore per poter avere le fiancate libere.

La carreggiata anteriore è molto larga, 1,73 metri, per consentire una larga sezione di entrata dell’aria, varia notevolmente anche il passo, 2,74 metri, quasi 20 cm in più rispetto alla Ferrari. Il retrotreno aveva ingombri molto contenuti, grazie agli scarichi del DFV Cosworth posti in alto, sempre per consentire il più regolare passaggio dei flussi d’aria in uscita dal fondo della monoposto.

L’idea di Chapman era una evoluzione dei principi già espressi anni prima dalla March 701, che aveva introdotto la fiancate ad ala rovesciata, contenenti i serbatoi laterali della benzina, ma senza capire l’importanza di chiudere completamente le fiancate e sigillarle con le minigonne come era stato poi fatto con la Lotus 79. La genealogia delle vetture ad effetto suolo nasce però ben tre stagioni prima, quando Chapman decide di mandare in pensione la vecchia Lotus 72, giunta ormai alla fine della sua gloriosa carriera. Già nel 1975 il patron della Lotus aveva intuito i vantaggi della deportanza e coinvolse nel progetto i tecnici Ralf Bellamy e Tony Rudd, mentre gli studi aerodinamici vennero affidati a Peter Wright, che aveva già collaborato con Rudd ai tempi della BRM. La prima Lotus ad effetto suolo è la tipo 78, la vettura realizzata da Ralf Bellamy e dalla matita di Martin Oglive, che prese il via nella stagione 1977. i concetti delle wing car erano già espliciti in questa vettura, che aveva un telaio stretto, con i condotti laterali venturi, ma non aveva ancora le fiancate sigillate dalle minigonne ed aveva bisogno di una messa a punto. La superiorità della Lotus 78 si fece manifesta nella parte centrale della stagione, in cui vinse ben 4 gran premi, ma la mancanza di costanza nei risultati pregiudicò la stagione della Lotus, che arrivò comunque seconda nel campionato costruttori alle spalle della Ferrari, vincente con Lauda. La Lotus 78 inizia la stagione da protagonista nel 1978, vincendo in Argentina ed in Sud Africa, ma quando debutta, a Zolder il 21 maggio, la nuova Lotus 79, si capisce subito che la fabbrica inglese ha fatto il salto di qualità e per la rimanente parte della stagione ci sarà poco da fare per gli avversari, ridotti a comparse contro lo strapotere di Mario Andretti.

La Lotus 78 aveva una deportanza maggiore del 15% rispetto ad una vettura tradizionale, pur con le minigonne realizzate da semplici spazzole che strisciavano sul terreno. Con la 79, concepita integralmente attorno all’efficienza aerodinamica, con le minigonne costituite da bandelle in plastica che sigillavano le fiancate lateralmente, senza causare la fuoriuscita accidentale dell’aria , i valori di deportanza salirono ad oltre il 30% rispetto ad una vettura tradizionale. Per ottenere la tenuta di strada, la 79 poteva usare alettoni ridotti rispetto alla concorrenza, riuscendo ad ottenere anche alte velocità in rettilineo, per disponendo del V8 DFV Cosworth che vantava potenze inferiori di 30-40 cv rispetto ai dodici cilindri Ferrari, Alfa Romeo e Matra, ed al nuovo V6 Turbo Renault che faceva il suo esordio in F.1. Il vantaggio tecnico della Lotus durò una intera stagione, Mario Andretti vinse il suo titolo mondiale, anche se per la fabbrica inglese non è stata una stagione completamente felice a causa dell’incidente mortale di Ronnie Peterson a Monza.

L’azzardo delle wing car venne rappresentato dalla Brabham BT46B di Gordon Murray e Carlo Chiti, con l’applicazione della ventola che risucchiava l’aria dal fondo scocca spacciata come ventola di raffreddamento. Accortosi della rivoluzione introdotta da Chapman, Gordon Murray si ricordò dell’esperimento condotto da Jim Hall con la Chaparral Can Am, che aveva due ventole nel cofano posteriore per aspirare l’aria sotto la vettura e tenerla inchiodata al suolo. Lauda vinse il gran premio di Svezia, ma la Brabham venne subito vietata, perché disponeva di un sistema aerodinamico mobile, e quindi vietato per regolamento, ma soprattutto per la grande massa di polvere, sassi e quant’altro che sparava dal posteriore sugli avversari.

Tutti gli altri costruttori in breve tempo hanno dovuto adeguarsi agli standard tecnici della Lotus 79. Per la prima volta nella storia delle corse è la conformazione aerodinamica e non la meccanica a condizionare la progettazione di una monoposto. L’evoluzione delle wing car è stata così rapida che in pochi anni si sono raddoppiati i valori di aderenza in curva. Pur con tutte le limitazioni regolamentari introdotte negli anni successivi, ancora oggi, sulle moderne monoposto, vengono sfruttati i principi aerodinamici di deportanza introdotti dalla Lotus 79.

immagini Raul Zacchè/Actualfoto





domenica 15 gennaio 2023

FORMULA E / MAHINDRA INIZIA ALLA GRANDE LA STAGIONE 2023


Ariccia (Roma), 15 gennaio 2023 - Incomincia nel migliore dei modi la stagione 2023 nel Campionato Mondiale FIA Formula E per Mahindra.
Le tante novità introdotte, nuova vettura di tipo Gen3, nuovo pilota di vertice, nuovo team principal, hanno portato nuova linfa in casa Mahindra e questo inizio è di buon auspicio per il resto dell’anno.
Dopo i test di Valencia a fine novembre, la squadra si è presentata al primo E-Prix della stagione sul circuito permanente di Città del Messico, dedicato ai fratelli Rodriguez, con buone aspettative ma anche tante incognite: una tra le tante, quella di imparare a sfruttare al meglio i nuovi pneumatici in raffronto alla maggiore potenza a disposizione.

Le prove libere e la qualifica hanno visto Oliver Rowland un po’ in difficoltà nel trovare il giusto assetto per la sua monoposto Mahindra M9 Electro. Lucas Di Grassi invece si è installato attorno alla decima posizione nelle prove libere, per poi ottenere il terzo tempo in qualifica e guadagnarsi l’accesso alla Duel Stage che assegna la pole-position, mettendo in confronto diretto i primi otto qualificati. Di Grassi ha saputo sfruttare al meglio questa chance vincendo il confronto e ottenendo la pole-position, in assoluto la 40a per lui e la 9a per Mahindra.

In gara il pilota brasiliano di origine italiana, ha mantenuto prima posizione per una decina di giri, anche con l’ingresso della safety car. Poi ha lottato per il podio per tutto il resto della corsa e alla fine la sua caparbietà è stata ricompensata. Il compagno di scuderia Oliver Rowland è riuscito a rimontare nove posizioni concludendo al 13° posto.

Grande soddisfazione per il nuovo team principal di Mahindra Racing, Frederic Bertrand, che inizia nel migliore dei modi la sua nuova avventura in Formula E.
In classifica generale Di Grassi si trova ora in seconda posizione, mentre Mahindra è terza in quella Costruttori.

I prossimi 27 e 28 gennaio si svolgerà il doppio E-Prix a Diriyah, in Arabia Saudita.

 

Formula Regional / Andrea Kimi Antonelli guida la serie Middle East


Andrea Kimi Antonelli (Mumbai Falcons) protagonista del primo round del Formula Regional Middle East Championship andato in scena al Dubai Autodrome. Il giovane pilota del programma Junior Mercedes AMG ha concluso il primo impegno della stagione con tre piazzamenti (quarto, sesto e secondo posto) che gli hanno portato il primo posto della classifica del campionato davanti al compagno di scuderia Rafael Camara e a Taylor Barnard di PHM Racing.
Nella prima gara la vittoria è andata al campione europeo della categoria Dino Beganovic, (Mumbai Falcons) che ha preceduto Matias Zagareta (R-ace GP) e Taylor Barnard. Gara-2 ha visto il successo di Nikhil Bohra su una monoposto di R-ace GP. Il pilota di Singapore ha concluso davanti a Aiden Neate di Prema Racing e a Barnard.
Gara-3 ha concluso il primo round del campionato di Formula Regional Middle East con Mari Boya (Hyderabad Blackbirds) sul gradino più alto del podio. Al secondo posto Andrea Kimi Antonelli che ha preceduto Tasanapol Inthraphuvasak di Pinnacle VAR.

Credits: Claudio Pezzoli-New Reporter Press

Il Rally Italia Sardegna presenta il logo speciale per l'edizione numero 20


L’Automobile Club d’Italia ed ACI Sport hanno presentato il logo speciale del Rally Italia Sardegna 2023 in programma dall’1 al 4 giugno con base ad Olbia e valido come sesto round del FIA World Rally Championship 2023.
Si tratta di una rivisitazione per festeggiare le prime venti edizioni del rally mondiale italiano in Sardegna. Una storia iniziata nel 2004 con passione e spirito di innovazione, un’avventura che ha consentito di proseguire la tradizione del rally su terra italiano in un contesto unico, per certi versi inesplorato e affascinante come quello della Sardegna.
Il logo rompe gli schemi con la tradizione e si distingue per una forte personalità che combina tutti gli elementi principali di questa manifestazione. Un logo essenziale, bello, moderno che sottolinea in modo efficace l'importanza del momento.
Questa novità apre ufficialmente il percorso di avvicinamento all’evento in programma il prossimo giugno, un evento che oltre alla parte meramente sportiva del FIA World Rally Championship si arricchirà anche di una serie di iniziative collaterali che saranno svelate prossimamente. (Acisport)

sabato 14 gennaio 2023

F4/ Per Ugo Ugochukwu, pilota junior McLaren, buona la prima a Dubai


Il Campionato di Formula 4 degli Emirati Arabi apre con una doppietta di Ugo Ugochukwu, giovane talento americano già ingaggiato dalla McLaren per seguire il percorso di Lewis Hamilton. Il quattordicenne portacolori di Prema Racing si è imposto in due delle tre gare disputate al Dubai Autodrome con la terza corsa che è stata vinta da Arvin Lindblad del team Hitech GP, al primo successo in una gara automobilistica.

In gara-1, podio completato da Valerio Rinicella (MP Motorsport) e da James Wharton (Mumbai Falcons), mentre in gara-2 hanno concluso alle spalle di Ugochukwu ha preceduto Tuukka Taponen (Mumbai Falcons), e Arvid Lindblad, vincitore dell'ultima gara del primo round di F4 UAE davanti a Taponen e a Ugochukwu.

Bilancio positivo per Brando Badoer che ha ottenuto due quinti e un sesto posto con la monoposto di Pinnacle VAR.
La classifica del campionato vede Ugo Ugochukwu al primo posto con 66 punti davanti a Arvin Lindblad (45), Tuukka Taponen (39), Brando Badoer (28), James Wharton (27) e Valerio Rinicella con 26 punti.
Il prossimo appuntamento con il campionato di Formula 4 degli Emirati Arabi è in programma al Kuwait Motor Town il 27 e 28 gennaio prossimi. 

Credits: Claudio Pezzoli-New Reporter Press

venerdì 13 gennaio 2023

Per Jacques Villeneuve una nuova sfida: a 51 anni con la Vanwall nel Mondiale Endurance



Ritorno in grande stile per Jacques Villeneuve che parteciperà al Mondiale Endurance con una Vanwall Vandervel 680 in classe Hypercar. Il cinquantunenne campione del mondo F1 del 1997, e secondo alla 24 Ore di Le Mans nel 2008, condividerà l’abitacolo con Esteban Guerrieri e Tom Dillman.
Nella classe regina del FIA WEC ci saranno anche Ferrari, Toyota, Peugeot e Porsche. Cadillac parteciperà al campionato con una sola vettura, come Glickenhaus e Vanwall che schiereranno due LMH non ibride. Assente dall'elenco iscritti la Isotta Fraschini, che punta comunque a disputare alcune gare a partire da quella dell'Autodromo Nazionale Monza.

Foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press

giovedì 12 gennaio 2023

Ice Challenge - Prossimo appuntamento a Pragelato il 28-29 gennaio. Non si correrà a Canazei.


Il primo weekend di ICE Challenge – Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio 2023 ha tenuto i tanti appassionati con il fiato sospeso per una sfida decisa all’ultimo che ha contrapposto, forse come mai prima d’ora, vetture di importante pregio e piloti di esperienza che si sono sfidati sul filo dei centesimi.
La stagione non gode sicuramente del favore meteorologico dato che le temperature incredibilmente alte di questo inizio 2023 non arridono ai manti ghiacciati necessari per questa esaltante specialità. La magia di Adriano Priotti che ha “fatto il ghiaccio” per questo round inaugurale è stata manna dal cielo, così come la neve che caduta fin dalle prime ore di domenica 8 gennaio ha consentito uno spettacolo scenografico, ma resta ovviamente una situazione di incertezza.

Ora il campionato promosso da BMG Motor Events in collaborazione con la Commissione Off-Road e Cross-Country Rally ACI Sport guarda al futuro ed ai prossimi eventi. È ufficiale l’annullamento del round di Canazei del 13/15 gennaio e quindi il prossimo round sarà nuovamente a Pragelato, il 28-29 gennaio, gara con coefficiente 2. Il calendario prevede poi il finale il 10/12 febbraio e per questa data proseguono senza sosta i lavori ed i contatti per trovare la possibilità di disputare il gran finale.

“Mai come quest’anno abbiamo faticato per mettere insieme tutte le pedine necessarie allo svolgimento di ICE Challenge – hanno commentato in BMG Motor Events – Il grande affetto dei concorrenti e dei team a Pragelato, con 50 partenti, il bel pubblico di appassionati e le migliaia di persone collegate in streaming (8000 solo nel primo collegamento), conferma che la serie è sempre molto appetibile in Italia come all’estero e questo ovviamente ci sprona a provare ogni soluzione possibile per l’ultima data di febbraio anche se questa situazione meteorologica completamente fuori fase è davvero un fattore preoccupante”.

mercoledì 11 gennaio 2023

Accordo fra Kateyama e Pirelli per l'assistenza ai team nei test monoposto 2023



Kateyama, società con esperienza pluriennale specializzata nell'offerta di servizi professionali per team e piloti, ha annunciato un nuovo accordo con Pirelli per la stagione 2023.


Durante tutti i Professional Track Days per monoposto e la maggior parte di quelli dedicati ad auto GT, organizzati da Kateyama sui principali tracciati automobilistici italiani e europei, sarà allestita nel paddock una postazione Pirelli per l'assistenza alle squadre in azione. Il servizio sarà lanciato a partire dalle prossime sessioni fissate presso l'Autodromo "Piero Taruffi" di Vallelunga.


Le procedure saranno analoghe a quelle previste durante un weekend di gara dei principali campionati nazionali e internazionali, con un service dedicato al trasporto, montaggio e smontaggio delle gomme, oltre che al recupero dei set a fine vita per un futuro riciclo dei materiali. L'iniziativa, quindi, contribuirà a ridurre l'impatto ambientale delle giornate di prove e l'impegno logistico a carico delle squadre.


Kateyama conferma così la sua attenzione verso gli interessi dei propri team clienti, impegnandosi a garantire un'assistenza in circuito sempre più completa affidandosi al costruttore di pneumatici più presente nel mondo delle competizioni monoposto, dai primi passi in Formula 4 sino al mondiale di Formula 1.


Katharine Jane Marzi, Responsabile Eventi:

"Siamo molto soddisfatti di questa nuova collaborazione strategica con Pirelli, sia per il suo prestigio, sia perché ci consente di offrire un servizio di qualità ancora superiore ai team che scelgono i nostri Professional Track Days per prepararsi ai rispettivi impegni agonistici. Inoltre, il progetto di recupero dei pneumatici usati costituisce un passo significativo per arrivare a una maggiore sostenibilità delle nostre attività, un tema a cui teniamo molto e sempre più sentito in tutto il motorsport e con cui la nostra organizzazione dimostra di essere ancora una volta al passo coi tempi ed a disposizione delle esigenze di tutti i nostri clienti".


Foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press