lunedì 21 settembre 2015

Porsche trionfa nel Campionato mondiale Endurance. In Texas prosegue la serie di vittorie della 919 Hybrid




La Porsche 919 Hybrid continua a lasciare il segno sui circuiti di tutto il mondo. Dopo la doppia vittoria alla 24 Ore di Le Mans e sul Nürburgring, lo scorso sabato la rivoluzionaria vettura ibrida ha vinto anche ad Austin (USA). Il marchio tedesco si è anche assicurato la vittoria di classe con la vettura sportiva GT basata sulla produzione di serie, la Porsche 911 RSR. Il quinto round di questa edizione del Campionato mondiale Endurance (WEC) nella capitale texana si è svolto con temperature di 35°C. 


La tecnologia ibrida Porsche 

sulla strada del titolo mondiale

Con la vittoria al quinto degli otto turni di Campionato, Porsche ha ormai vinto la sua terza gara consecutiva con la Porsche 919 Hybrid. Il prototipo da corsa ottiene fino a 1.000 CV dal motore a combustione ed elettrico. Nel corso della gara durata sei ore, lo scorso sabato, si sono alternati al volante della vettura vincitrice Timo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Webber. 
Porsche è attualmente in testa al Campionato del Mondo davanti ad Audi e Toyota e quest'anno ha vinto anche la più importante gara di durata, la 24 Ore di Le Mans.


Dalla pista alla strada

Ad Austin, il team Porsche ha anche celebrato la vittoria nella categoria GT basate sulla produzione di serie. In questa categoria si assiste ad una forte concorrenza tra famosi Marchi come Aston Martin, Ferrari e Porsche. Richard Lietz e Michael Christensen hanno conquistato la vittoria con la Porsche 911 RSR, 
la versione da corsa dell'icona sportiva di produzione 911. 



Trofeo Abarth Selenia Europa e Italia: a Imola vince Barberini


Cosimo Barberini ha vinto la seconda gara della quinta prova del Trofeo Abarth Selenia Europa e del Trofeo Nazionale Acisport Abarth Selenia Italia, disputata all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Dopo il successo ottenuto ad Adria a inizio mese, Barberini ha confermato il suo periodo di forma. Lo svedese Lilja, vincitore della prima gara, ha posto una seria ipoteca sul titolo continentale, mentre nella serie italiana sarà volata a tre tra lo stesso Lilja, il finlandese Juuso Pajuranta e l’italiano Luca Anselmi. 

Più definite le classifiche della categoria riservata alle Abarth 500 Assetto Corse, con lo svedese Joakim Darbom molto vicino a entrambi i titoli. Nella classifica europea precede il connazionale Robin Appelqvist, mentre in quella nazionale l’italiano Franco Cimarelli. 

Con le prime 8 posizioni di Gara1 invertite nella griglia di Gara2, lo spettacolo non manca. Al via Gagliano riusciva a conservare la leadership, inseguito da Barberini, mentre Lilja era molto bravo a portarsi in fretta dall’8° al 3° posto. Nella seconda tornata Gagliano perdeva il comando a favore di Barberini e Lilja riusciva a portarsi in seconda posizione, davanti ad Anselmi. Una grande rimonta la faceva Campani, partito dalla nona fila e quarto nel terzo giro. A metà gara Campani superava Anselmi. La lotta per il primo posto si faceva più accesa con Lilja che attaccava Barberini, ma veniva a sua volta attaccato da Campani. Barberini resisteva e Campani si portava al secondo posto, inseguito da Lilja e Anselmi, che terminavano nell’ordine. 

Le gare conclusive del Trofeo Abarth Selenia Europa e del Trofeo nazionale Acisport Abarth Selenia Italia si disputano sul circuito di Misano Adriatico sabato 3 e domenica 4 ottobre. 

Classifica Gara2: 1. Cosimo Barberini 13 giri in 27’13”350; 2. Alex Campani +0”735; 3. Niklas Lilja +1”136; 4. Luca Anselmi +3”177; 5. Jorge Rodrigues +13”967; 6. Juuso Pajuranta +31”018; 7. “Fisherman” +32”946; 8. Massimiliano Gagliano +33”480; 9. Michele Monetti +33”765; 10. Eric Scalvini + 40”033. Tutti su Abarth 695 Assetto Corse Evoluzione. Giro veloce Anselmi 2’04”000, media 142,5 km/h. 

Classifica Trofeo Abarth Selenia Europa: 1. Lilja 178; 2. Pajuranta 134; 3. Anselmi 133; 4. Barberini 96. 5. Eric Scalvini 79. 

Classifica categoria Abarth 500 Assetto Corse Europa: 1. Darbom 221; 2. Appelqvist 177; 3. Cimarelli 164; 4. Arrigosi 96; 5. Di Cosmo 35. 

Classifica Trofeo Nazionale Acisport Abarth Selenia Italia: 1. Pajuranta 134; 2. Anselmi 129; 3. Lilja 120; 4. Barberini 118; 5. Scalvini 90. 

Classifica categoria Abarth 500 Assetto Corse Italia: 1. Darbom 192; 2. Cimarelli 170; 3. Appelqvist 118; 4. Arrigosi 70; 5. Di Cosmo 35.

Trionfo Pirelli al Bol d’Or


Per il quarto anno consecutivo l’accoppiata vincente composta da Pirelli e dal Team Kawasaki SRC vince il Bol D’Or, la prestigiosa competizione endurance della durata di 24 ore che fa parte del Campionato Mondiale FIM Endurance e che quest’anno, a distanza di quattordici anni, è tornata sul circuito francese Paul Ricard di Le Castellet, dopo che negli ultimi anni era stata ospitata dal circuito Nevers Magny-Cours. 

In questa 79ª edizione del Bol d’Or, i piloti Fabien Foret, Gregory Leblanc e Matthieu Lagrive del Team Kawasaki SRC con la ZX10R numero 11 gommata con Pirelli DIABLO Superbike hanno vinto la gara con un vantaggio di 2 giri sul secondo team classificato. 

Ma non è stata l’unica soddisfazione del weekend per Pirelli e per la casa di Akashi: il team Traqueur Louit Moto 33, con il quinto posto finale al Paul Ricard, si è assicurato la conquista della Coppa del Mondo Endurance Superstock. 

Il team Kawasaki SRC ha fatto una gara perfetta ma sicuramente non facile. A causa di diversi incovenienti tipici di una gara endurance si sono infatti avvicendati diversi team alla testa della gara ma alla fine a trionfare, anche quest’anno, è stato il team della casa di Akashi. 
Nel corso della gara il team Kawasaki SRC ha effettuato 27 pit stop utilizzando diversi pneumatici Pirelli della gamma slick DIABLO Superbike. 
In particolare, mentre all’anteriore l’unica soluzione utilizzata è stata la SC2 di gamma, al posteriore sono state utilizzate due soluzioni diverse già sperimentate anche nel Campionato Mondiale FIM Superbike. La soluzione di sviluppo U0544 è stata in assoluto la più utilizzata durante la gara perchè molto versatile ed adatta anche a temperature più rigide tipiche delle ore notturne, mentre per le ore più calde si è optato per la soluzione T0611, che quest’anno è stata utilizzata diverse volte dai piloti del Campionato Mondiale FIM Superbike oltre che essere stata la gomma di gara nel round delle derivate di serie svoltosi oggi ad Jerez della Frontera in cui un altro pilota Kawasaki, Jonathan Rea, è stato incoronato Campione del Mondo, e la casa di Akashi ha vinto il suo primo Mondiale Costruttori. 

La categoria Endurance Superstock nella quale Pirelli ha vinto la Coppa del Mondo Endurance è una sottoclasse all’interno del Campionato Mondiale FIM Endurance alla quale possono partecipare quei team che utilizzano moto molto simili a quelle di serie e che, tra le altre caratteristiche, non dispongono dello sgancio rapido per gli pneumatici e che, per questo motivo, effettuano tendenzialmente meno pit stop nel corso delle gare. 

L’impegno della casa di pneumatici italiana per questo Bol d’Or, che ha visto la partecipazione onsite di oltre 40000 spettatori, è stato notevole: Pirelli ha portato in pista ben 3500 pneumatici per gommare i 20 team (su un totale di 55 squadre iscritte) che hanno scelto di utilizzare i pneumatici della gamma DIABLO Superbike. 

Per Pirelli e per il Team Kawasaki SRC questo non è solo il quarto successo consecutivo in questa competizione ma anche l’ottavo insieme negli ultimi 4 anni nel Campionato Mondiale FIM Endurance se si considerano anche le quattro vittorie ottenute alla 24 Ore di Le Mans dal 2010 ad oggi.





Record e show alla Pedavena – Croce D’Aune ultimo round di CIVM


Grande chiusura del Campionato Italiano Velocità Montagna alla XXXIII Pedavena – Croce D’Aune, la corsa veneta, valida anche per il Trofeo Italiano Velocità Montagna nord, organizzata dal dinamico e professionale staff degli Amici della Pedavena” ha vissuto tre giorni sulle Dolomiti bellunesi, caratterizzata dal grande afflusso di pubblico favorito dal meteo favorevole. Grande spettacolo offerto dai 240 piloti al via con alto agonismo e grande spettacolo per le sfide in ogni gruppo e classe sui guidati 7,785 Km di apprezzato tracciato.Si potrebbe definire una gara con show dei record la Pedavena - Croce D’Aune dove il pluricampione italiano ed europeo Simone Faggioli sull’ufficiale Norma M20 FC ha siglato il nuovo primato in gara 1 in 3’22”92, con solo 3 centesimi in più in gra 2. Il fiorentino di Sport Made in Italy, malgrado un fondo piuttosto viscido ha ottimizzato i dati raccolti in prova per rendere imprendibile la biposto di gruppo E2/B. Secondo posto per Christian Merli che sulla ufficiale Osella FA 30 EVO RPE ha ulteriormente accorciato le distanze, migliorandosi di circa mezzo secondo in gara 2. Il trentino di Vimotorsport neo Campione Italiano di gruppo E2/M che con la superlativa prestazione con la prototipo monoposto, ha anche lui battuto il record, ma il suo primato ha avuto durata breve. Terzo sul podio assoluto e secondo in gruppo E2/M il giovane bresciano Paride Macario sempre in posizione di vertice con l’Osella FA 30 Zytek del Team Faggioli, che non ha bissato il successo 2014, ma è comunque salito su un importante podio. Sotto al podio nella generale per soli 43 centesimi di secondo, sempre alla ribalta Michele Fattorini, secondo di gruppo E2/B su Osella PA 2000 Honda curata dal Team Trentino e autore del terzo tempo in gara 2. Il bravo under umbro della Speed Motor ha recriminato qualche errore in gara 1, ma ha dato un’ulteriore ottima prova di abilità e carattere.

-“Siamo felici per i continui progressi della vettura che ripagano il lavoro dell’intero team – ha commentato Faggioli all’arrivo alla fine di una stagione in cui ha conquistato l’undicesimo tricolore e l’ottavo europeo – anche oggi le gomme Pirelli sono state certamente un ulteriore punto di forza. Il fondo era un più insidioso rispetto a ieri”-.
-“Innanzi tutto complimenti al vincitore, Simone è stato straordinario come sempre e dispone di un mezzo eccellente.  Il lavoro procede ed i progressi sono evidenti come dimostra il tempo assolutamente soddisfacente reso possibile dall’ottimo il rendimento delle coperture Avon – ha dichiarato Christian Merli – ora si tratta di eliminare definitivamente il gap, ma sarà un cammino difficile”- Poi il trentino in uno sfogo ha continuato  –“ Alla fine del CIVM purtroppo non sono contento di alcune norme, per cui spero di optare in futuro per campionati diversi dall’italiano”-.
-“Una bella gara ed una eccellente vettura – ha commentato Macario – disponevo di gomme usate e questo non mi ha permesso di accorciare le distanze dai primi due, che comunque non avrei raggiunto, per cui sono estremamente contento del risultato”-.

Quinta piazza e terzo tra le monoposto il sempre verde toscano della Scuderia Etruria Franco Cinelli che ha rimontato decisamente in gara 2 ed ritrovato il pieno feeling con la Lola EVO Judd di F.3000 con cui è tornato sul podio di categoria. Sesto posto nella generale con nuovo successo e record di Gruppo CN per il campione in carica Omar Magliona, il sardo della CST Sport sei volte tricolore che ha disputato la gara conclusiva con l’Osella PA 21 EVO del Team Faggioli ed ha conquistato il nono record stagionale su nove vittorie, su altrettante gare disputate. Si è concretizzato con il settimo posto assoluto ed il successo in classe E2/M 2000 per il trentino Diego Degasperi che dopo aver preso le misure alla Lola Dome Honda in prova, ha saputo capitalizzare al meglio i riferimenti e portare l’agile monoposto tra i primi 10. Hanno completato la top ten ma anche il podio di gruppo CN il giovane Adrea Bormolini su Osella PA 21 EVO, nipote d’arte e protagonista dell’europeo, davanti al giovane calabrese Luca Ligato su Osella PA 21 EVO, con troppe imprecisioni in gara 1, ha poi rimontato e guadagnato il podio nella seconda salita. Il reggino della Jonia Corse ha fatto delle redditizie scelte in Veneto dove purtroppo è stato afflitto da una fastidiosa febbre. Ha perso una posizione in gara 2 l’esperto calabrese della Scuderia Vesuvio Rosario Iaquinta, che è tornato a Pedavena per portare all’esordio in salita la Norma M 20 FC Honda, consapevole del lavoro ancora necessario sulla biposto dall’alto potenziale. Chi si è adeguato con più fatica alla PA 21 EVO è stato Matteo Moratelli, il trentino undicesimo al traguardo, non entrato in piena sintonia con la biposto di gruppo CN, dopo essersi abituato alla PA 2000. Conclusa con il successo di classe e molti dati raccolti la prima gara del giovane pugliese Ivan Pezzolla sulla Osella PA 21/S Honda da 1600 cc, malgrado delle coperture non adeguate al fondo. Sempre tra le monoposto secondo in classe 2000 un soddisfatto Gino Pedrotti il trentino sulla Tatuus F. Renault, che ha preceduto nell’assoluta il vincitore di classe 1600 Enrico Zandonà, il padovano che ha accusato qualche problema al cambio della Reynard con motore Suzuki.

L’umbra Paola Pasqucci ha concluso il suo CIVM con la MINI Cooper S di gruppo E1 ed ha vinto la Coppa Dame alla fine di un campionato in cui ha esordito dopo tre gare spot e su una vettura mai guidata prima. Per la driver perugina di Todi una stagione costante che le ha regalato la bella soddisfazione al volante della vettura curata da PG Racing e già pensa al CIVM 2016.

In gruppo GT arrivata la prima vittoria per Bruno Jarach sulla Ferrari 458 Superchallenge, il padovano non ha nascosto tutta la sua soddisfazione per i progressi registrati e l’ottima prestazione a Pedavena sulla supercar di Maranello, con la quale in gara 2 ha “amministrato” il vantaggio. Naturalmente il vincitore ha rivolto un pensiero affettuoso al campione e compagno di squadra Roberto Ragazzi vittima di un’uscita di strada in prova. Seconda piazza con successo in gara 2 per Sebastiano Fijo, abituale frequentatore delle gare TIVM nord con la sua Porsche 996 con cui ha portato il suo affondo. Terzo nella generale con ottimo secondo tempo in gara 1 per il bergamasco di Sicilia Rosario Parrino sulla Porsche 997 curata dalla RSR ed ora finalmente con le regolazioni chieste dal driver, purtroppo in gara 2 Parrino è stato rallentato dal cuneo che allo start tiene ferma l’auto, incastrato sotto il paraurti.

Come sempre generoso di spettacolo ed emozioni il gruppo E1 dove non si è fatto sfuggire il successo il bolognese Fulvio Giuliani sulla ultra sviluppata Lancia Delta EVO, per il quale sono stati fondamentali dati raccolti in prova e le mescole messe a disposizione da Avon già in prospettiva 2016, per l’affondo in gara. Podio completato da altri due ottimi protagonisti della stagione, con il successo in classe 2000 seconda piazza per il pesarese della Scuderia Catria Ferdinando Cimarelli sulla sempre più a punto Alfa 156. Terzo il calabrese della Cubeda Corse Giuseppe Aragona sulla perfetta Peugeot 106 con cui ha dominato la classe. Stagione completata con un altro successo in classe 1400 per il reatino Bruno Grifoni, neo detentore della Coppa di classe. Sfortuna in gara 1 per Marco Sbrollini che dopo essere stato protagonista in prova con la Lancia Delta EVO, è stato rallentato da noie alla frizione, il pesarese si è parzialmente consolato in gara 2 dove ha ottenuto il secondo tempo.
Colpo di scena in gruppo A con il forfait del pluricampione Rudi Bicciato con il motore out della Mitsubishi Lancer EVO dopo le prove. Rimonta in gara e vittoria per il trevigiano già tricolore 2009 Romy Dall’Atonia che sulla Honda Civic Type-R di classe 2000. Secondo con affermazione in classe A1600 dell’esperto locale Fabrizio Bommartini su Honda Civik Ek4, dopo lo stop di Christian Degasperi su Renault Clio Wiliams, secondo in gara 1. Sfortuna anche per Paolo Parlaro costretto allo stop con la Honda Civic Tye-R per una toccata in gara 1.
In Gruppo N nuovo dominio del neo Campione Antonio Migliuolo “O Play” che ha confermato il suo perfetto stato di forma e della Mitsubishi Lancer EVO con motore curato da Pfeifer e set up rivisitato da Bicciato in relazione alle nuove coperture Michelin. Il sorrentino di Trento della Scuderia Mendola, emozionato al traguardo, è stato imbattibile con tanto di record di categoria anche a Pedavena, dove si è misurato direttamente con il sempre combattivo friulano Michele Buiatti anche lui su Lancer e con l’inossidabile trevigiano Lino Vardanega sulla versione EVO X della Mitsubishi, che si sono  classificati nell’ordine in assoluto, dopo un secondo posto a testa. Quarto di gruppo e primo di classe 2000 il padovano Adriano Pilotto alla sua prima Pedavena sulla Honda Civic Type-R. Giovanni Regis ha vinto tra le 1600 con la Peugeot 106 con cui il driver piemontese ha concluso una stagione esaltante finita con la vittoria della coppa di classe e sul podio del gruppo N dietro alle Mitsubishi di classe regina di  “O Play” e Del Prete.
Appassionante duello di gruppo Racing Start vinto da Nicola Novaglio per 13 centesimi di secondo dopo un uno a uno con il Campione il campione pugliese Oronzo Montanaro.  L’alfiere della Fasano Corse che con sulla MINI John Cooper Works ha preceduto di soli 73 centesimi di secondo il bresciano in gara 1, poi la punta di Elite Motorsport ha risposto vincendo gara 2 con il decisivo vantaggio di 86 centesimi. Ancora una incisiva  presenza con terzo posto finale per il preparatore toscano Andrea Giraldi che ha testato personalmente la MINI Cooper S. Buone le due gare per l’abruzzese Andrea Marchesani che sulla sempre più a punto Volkswagen Polo GTI a doppia sovralimentazione ha chiuso sotto al podio assoluto e preceduto l’esordiente vicentino Alexander Zardin e l’esperto bergamasco Mario Tacchini, entrambi su MINI Cooper. Ancora una convincete prestazione è arrivata da Rachele Somaschini sulla MINI Cooper S, la giovane milanese testimonial della Fondazione per la ricerca contro la fibrosi cistica. In RS, tra le vetture con motore aspirato, sfortunato ritiro per uscita di strada del Campione Antonio Scappa su Renault New Clio. Pronto a balzare in testa Marco Cappello su Honda Civic davanti a Roberto Chiavaroli su Renault New Clio. In Racing Start Plus il pescarese Giuliano Pirocco, con il secondo posto a Pedavena, ha conquistato Il Trofeo di gruppo, anche se il successo in gara è stato Francesco Laffranchi che ha duellato e sopravanzato di misura il pescarese.

Classifica assoluta: 1. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) in 6'45”87; 2. Merli (Osella Fa30 Evo Rpe) a 3”32; 3. Macario (Osella Fa30 Zytek) a 21”49; 4. Fattorini (Osella Pa2000 Honda) a 21”92; 5. Cinelli (Lola-Cms Evo Judd) a 41”67; 6. Magliona (Osella Pa21 Evo Honda) a 43”03; 7. De Gasperi (Lola-Dome Honda) a 52”76; 8. Bormolini (Osella Pa21 Evo Honda) a 57”71; 9. Ligato (Osella Pa21 Evo Honda) a 58”82; 10. Iaquinta (Norma M20 Fc Honda) a .1'02”16.
Gara-1: 1. Faggioli in 3'22”92; 2. Merli a 1”95; 3. Macario a 9”82; 4. Fattorini a 11”90; 5. Magliona a 20”25; 6. Cinelli a 21”13; 7. Bottura (Osella Fa30 Zytek) a 21” 59; 8. De Gasperi a 26”63; 9. Bormolini a 27”83; 10. Iaquinta a 29”55.
Gara-2: 1. Faggioli in 3'22”95; 2. Merli a 1”37; 3. Fattorini a 10”02; 4. Macario a 11”67; 5. Cinelli a 20”54; 6. Magliona a 22”78; 7. Degasperi a 26”13; 8. Ligato a 28”26; 9. Bormolini a 29”88; 10. Moratelli (Osella Pa21 Evo Honda) a 31”83.
Classifica dei gruppi. Racing Start: 1. Novaglio (Mini Cooper) in 9'17”23; 2. Montanaro (Mini Cooper) a 0”13; 3. Giraldi (Mini Cooper) a 5”78; 4. Marchesani (Vw Polo 6R) a 20”73; 5. Zardin (Mini Cooper) a 25”48. Gr. N: 1. “O Play” (Mitsubishi Lancer Evo) in 8'28”17; 2. Buiatti (Mitsubishi Lancer Evo) a 15”93; 3. Vardanega (Mitsubishi Evo X) a 17”39; 4. Pilotto (Honda Civic Type-R) a 56”41; 5. Regis (Peugeot 106) a 58”75. Gr. A: 1. Dall'Antonia (Honda Civic Type-R) in 8'56”49; 2. Bommartini (Honda Civic Ek4) a 9”59; 3. D'Agostini (Renault Clio) a 11”83; 4. Ceolan (Renault Clio) a 11”98; 5. Parisi (Renault Clio S1600) a 15”60. E1-E2S: 1. Giuliani (Lancia Delta Evo) in 8'01”42; 2. Cimarelli (Alfa 156) a 34”04; 3. Aragona (Peugeot 106) a 42”08; 4. Longhi (Ford Mondeo SuperTurismo) a 47”89; 5. Schena (Renault Clio Cup) a 50”24. GT: 1. Jarach (Ferrari 458 Challenge) in 8'36”14; 2. Frijo (Porsche 996 Gt3) a 5”65; 3. Parrino (Porsche 997 Gt3) a 9”99; 4. Sgheri (Porsche 997 Gt3) a 15”12; 5. Ragastas (Ferrari F430) a 33”65. CN: 1. Magliona (Osella Pa21 Evo) in 7'28”90; 2. Bormolini (Osella Pa21 Evo) a 14”68; 3. Ligato (Osella Pa21 Evo) a 15”79; 4. Iaquinta (Norma M20 Fc) a 19”13; Moratelli (Osella Pa21 Evo) a 21”86. E2/B: 1. Faggioli (Norma M20 Fc) in 6'45”87; 2. Fattorini (Osella Pa2000) a 21”92; 3. Meneghetti (Lucchini Bmw) a 1'25”96; 4. Venturi (Elia Avrio St) a 1'32”24; 5. Dall'O' (Radical Prosport) a 1'43”28. E2/M: 1. Merli (Osella Fa30 Evo) in 6'49”19; 2. Macario (Osella Fa30) a 18”17; 3. Cinelli (Lola-Cms Evo) a 38”35; 4. Degasperi (Lola-Dome) a 49”44; 5. Pedrotti (F.Renault) a 1'05”72.

CIVM, Super Magliona passa la prova del 9-9-9 a Pedavena





Super Omar Magliona non si smentisce. Il forte driver della scuderia siciliana CST Sport, già confermatosi campione italiano prototipi CN, conquista la categoria anche alla 33^ Pedavena Croce d'Aune, gran finale del CIVM 2015. 
Il sei volte tricolore passa così la “prova del 9-9-9”, in quanto ha vinto per la nona volta settando il nono record alla nona gara disputata nell'Italiano Montagna al volante dell'Osella PA21 Evo Honda da 2000cc preparata dal Team Faggioli e gommata Pirelli. 
Per il veloce pilota sassarese Pedavena era anche l'ultima gara sulla sport biposto con la quale ha dominato la categoria dei prototipi nazionali nelle ultime quattro stagioni.Il crono totale che domenica 20 settembre ha proiettato Magliona davanti a tutti i diretti avversari nella cronoscalata veneta valida anche per il TIVM Nord è stato di 7'28”90 (gara-1: 3'43”17, nuovo record del tracciato; gara-2: 3'45”73). La grande prestazione di Pedavena permette al campione sardo di concludere il Tricolore anche con un notevole sesto posto assoluto precedendo diverse vetture di libera preparazione.


Magliona commenta così l'ultima del CIVM 2015: “La gioia è tanta perché abbiamo terminato esattamente come avevamo iniziato, cioè con vittoria e record, portando lo 'score' tricolore di questa stagione pazzesca a 9 successi e 9 record in 9 gare. Siamo riusciti a onorare al meglio il campionato e a salutare la PA21 Evo come meritava. Nonostante le vittorie è stato un CIVM molto impegnativo nel quale non ci siamo mai risparmiati, cercando sempre il massimo risultato e i tempi migliori,anche per ripagare la CST Sport e tutti i partner commerciali, tecnici e di scuderia, oltre che i nostri splendidi tifosi e gli appassionati, che hanno creduto in un'altra stagione ai massimi livelli. E inizieremo a lavorare in ottica 2016, dove spero di portare interessanti novità, già dal finale di questa stagione”.

domenica 20 settembre 2015

Vittoria di Andrea Vesco e Andrea Guerini su FIAT 508 S Balilla Sport al Gran Premio Nuvolari 2015



Andrea Vesco e Andrea Guerini, per il quarto anno consecutivo, a bordo della FIAT 508 S Balilla Sport del 1934 #53, sono i vincitori della 25^ edizione del Gran Premio Nuvolari. L’equipaggio bresciano, che ha conquistato 5 volte il titolo nella storia della gara dedicata al Grande Nivola, ha così commentato: “Siamo felici di questa vittoria, per noi è stato il Nuvolari più sofferto anche se, a differenza degli altri anni, la macchina non ci ha dato alcun problema tecnico. In questa edizione, però, abbiamo combattuto contro 5/6 equipaggi veramente forti e agguerriti”.

Sul podio anche Giovanni Moceri e Daniele Bonetti, Fiat 508 C #86 del 1939 della Scuderia Loro Piana, che si sono aggiudicati il secondo posto, mentre al terzo si sono classificati Nino Margiotta e Bruno Perno, #309, su Volvo PV 544 Sport del 1965. La Coppa delle Dame va a Emanuela Cinelli e Elena Scaramuzzi su Renault 4CV del 1957. Premio miglior scuderia italiana a Loro Piana, con 3 equipaggi mentre la miglior scuderia straniera è risultata Houtkamp Collection, sempre con 3 team.

Il pubblico di appassionati e curiosi giunti a Mantova ha accolto in Piazza Sordello le 287 vetture storiche (sulle 330 partecipanti), che hanno tagliato il traguardo dopo i 1.060 chilometri “tra i due mari”. 25 ore di guida suddivise in 3 impegnative tappe per un percorso che ha toccato alcuni dei centri storici e dei paesaggi più belli d’Italia, unendo prove di media (5) e prove cronometriche (81) a una vera riscoperta di luoghi turisticamente e culturalmente affascinanti. Da e fino a Mantova, passando attraverso gioielli del Rinascimento e panorami unici fra le colline Toscane, i passi appenninici della Cisa e di Bocca Serriola, insieme ai circuiti San Martino del Lago (Cremona) e l’Autodromo Riccardo Paletti a Varano (Parma), cornici straordinarie di una gara unica nel suo genere. 

“Chiudiamo questa 25^ edizione orgogliosi dei tanti elogi ricevuti da parte dei concorrenti oltre che dei vincitori. Il Gran Premio Nuvolari si riconferma unica gara al mondo, nel circuito delle auto classiche, per grado di difficoltà. L’appuntamento è al prossimo anno con ulteriori sorprese.” ha salutato Marco Marani, presidente di Mantova Corse, a conclusione della cerimonia di premiazione che si è svolta nel settecentesco Teatro Bibiena di Mantova.


Gli organizzatori, Mantova Corse, ACI Mantova e Museo Tazio Nuvolari hanno ringraziato gli sponsor e i partner di questa 25^ edizione, a partire da Audi, da 18 anni al fianco della storica gara, a Banca Generali, ultima grande realtà internazionale che ha creduto nell’evento e che quest’anno vi ha preso parte con 3 equipaggi. 

ITALIAN F.4 CHAMPIONSHIP POWERED BY ABARTH: RALF ARON E' IL CAMPIONE DEL 2015



Ralf Aron (Prema Power Team) doveva arrivare davanti al compagno di squadra Guan Yu Zhou, per aggiudicarsi il titolo 2015 dell’Italian F.4 Championship Powered by Abarth, e così ha fatto. Il pilota estone, che si è fatto le ossa nel kart e che lo scorso anno ha corso nel F.4 Adria Winter Trophy, conquistando la 1° posizione, vince con un fine settimana di gara di anticipo rispetto al calendario 2015. A Misano, ultimo appuntamento dell’anno, Ralf Aron si presenterà già come campione 2015.

Sempre velocissimo per tutto il fine settimana, in gara-3 Ralf Aron parte in pole e mantiene la prima posizione fino alla fine dei 28’ più un giro. Alle sue spalle (tutti Muecke Motorsport), Robert Shwartzman, David Beckmann e, con una incredibile rimonta, Lando Norris.

Nel Woman Trophy Wiktoria non ha potuto gareggiare nel fine settimana, e Julia ha quindi preso un buon vantaggio in classifica (entrambe RB Racing).

Ferrari Challenge Europe - Gare-2 a Imola: doppiette per Grossman e Prinoth





Imola, 20 settembre – La seconda giornata della quinta tappa del Ferrari Challenge Europe sul circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola è stata quella delle conferme, con i successi di Bjorn Grossmann nel Trofeo Pirelli e di Erich Prinoth nella Coppa Shell come in Gara-1. Ma lo spettacolo non è mancato.


Trofeo Pirelli

Un weekend da incorniciare per Bjorn Grossmann che chiude Gara-2 a Imola come aveva fatto sabato in Gara-1, ovvero partendo dalla pole position e arrivando indisturbato fino alla bandiera a scacchi. Alle sue spalle, un terzetto di italiani: David Gostner (Ineco – MP Racing), Max Blancardi (Octane 126) e Matteo “Babalus” Santoponte (Autoropa) che ha riscattato con una grande prova un fine settimana decisamente sfortunato. Babalus, infatti, per problemi tecnici non aveva potuto ottenere il tempo in qualifica ed è partito dalla pit lane. Da subito ha iniziato a rimontare posizione su posizione e dopo 15 giri si è reso protagonista di uno spettacolare duello con il russo Nikita Zlobin (AF Corse), che è riuscito a superare con una manovra perfetta alla Tosa al 15° giro, quando mancavano poco più di 5 minuti al termine della gara. In classifica generale, quindi, continua a guidare Grossman, con 183 punti, seguito da “Babalus”, 143, e Merckx 111.


Classe Am
Emozioni fino al traguardo in Gara-2 del Trofeo Pirelli Am. Lo svedese Martin Nelson (Autoropa) è riuscito a imporsi ma ha dovuto guardarsi fino alla fine dal tedesco Andreas Segler (StileF Squadra Corse) che gli è rimasto incollato anche troppo, tanto da “tamponarlo” in dirittura del traguardo, senza però riuscire nel suo scopo. Terzo posto per l’italiano Tommaso Rocca (Rossocorsa) e quarto per Alessandro Vezzoni (Rossocorsa/Pellin) che mantiene la seconda piazza in classifica generale e che spera nelle prove di Valencia e del Mugello per poter riagganciare Nelson in vetta. 



Coppa Shell
Un piccolo giallo ha cambiato le carte prima della partenza di Gara-2 di Coppa Shell. Il belga Jacques Duyver, del Kessel Racing, che aveva ottenuto il miglior tempo in qualifica è stato retrocesso all’ultimo posto dopo la misurazione dell’ala della sua 458 Challenge Evo. Così la pole è andata a Gautam Singhania (Kessel) affiancato da Erich Prinoth (Ineco-MP Racing), che ha approfittato di una sbavatura del pilota indiano al sesto giro e l’ha superato in maniera spettacolare alla curva 15, andando a finire con tutte e quattro le ruote sull’erba. Alle spalle di Prinoth e Singhania, un altro duello acceso per il terzo posto, con “lo squalo” olandese Fons Scheltema (Kessel) che alla fine l’ha spuntata sul canadese compagno di scuderia Rick Lovat. In classifica generale Duyver, protagonista di una bella rimonta e capace di arrivare 8° partendo dal fondo, resta al comando con 140 punti, ma Prinoth, 137, e Singhania, 113, sono molto più vicini.

> foto Andrea BONORA

Blancpain Endurance Series al Nurburgring, la gara: le foto di Daniele Paglino

© FOTO DI DANIELE PAGLINO - RIPRODUZIONE RISERVATA

>>>  cliccare su una foto per aprire la galleria