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domenica 26 dicembre 2021

Il 2022 di TopJet F2000 Formula Trophy




Gozzano (NO), 24 Dicembre 2021 - Un 2022 ricco di novità per la TopJet F2000 Formula Trophy. La serie ideata dal pluri campione rally ed ora evoluto pistard Piero Longhi si svolgerà su sette appuntamenti sui più importanti tracciati italiani, con tanto di round oltre confine al Red Bull Ring.  La promozione sarà di ACI Sport, tutte le gare in diretta TV. Arriva la F. 2.0 Cup, la categoria riservata alla Formula Renault, che va ad impreziosire le griglie di partenza con le già apprezzate monoposto di Formula 3, le vetture di classe regina. Il campionato è come sempre aperto a tutte le monoposto.

Lo ha annunciato lo stesso Longhi che ha pianificato attentamente la promozione della stagione 2022 per offrire la migliore promozione e l'adeguato risalto al crescente numero di piloti che continua a confermare fiducia in una serie, che favorisce la crescita sportiva di ciascun pilota, esaltandone le doti ed il lavoro di squadra.

Griglia unica e suddivisione nelle varie categorie, con classifica assoluta e classifiche per ciascuna classe, con tanto di assegnazione punti e montepremi.

Week end con 2 turni di prove libere da 25 minuti, una qualifica sempre da 25 minuti e della stessa durata le due gare. Si inizia da Monza il 24 aprile, poi l'8 maggio ad Imola ed il 5 giugno in Austria al Red Bull Ring. Nel week end del 3 luglio sarà Vallelunga ad ospitare il 4° appuntamento stagionale, prima della pausa estiva. Nuovamente a Vallelunga il 18 settembre e round conclusivo a Misano il 5 novembre nel contesto del Gruppo Peroni. Non è esclusa qualche piacevole sorpresa estemporanea.

Campione 2021 è Bernardo Pellegrini su Dallara 313 Volkswagen, che anche quest'anno ha duellato fino alla fine con Dino Rasero, campione 2020 su Dallara 317 e sempre protagonista di vertice.


"Nel 2021 la partecipazione media ad ogni gara ha superato le 24 presenze - ha sottolineato Piero Longhi - desideriamo offrire una promozione adeguata a quanti confermano piena fiducia nella nostra serie. Il numero crescente di adesioni del 2021 e quelle già pervenute per la prossima stagione, ci ha spinto a pianificare degli investimenti volti a favorire il prestigio e la visibilità del nostro campionato, che adesso torna all'interno degli ACI Racing Week End. La diretta TV ed i servizi di approfondimento garantiranno ottima visibilità a tutti i protagonisti e qualità decisamente elevata. Con TopJet F2000 Trophy si cresce sportivamente e chi lo desidera può proseguire verso categorie maggiori, dopo un percorso certamente formativo, dove sono importanti entusiasmo, passione e spirito agonistico, mentre sono contenute le risorse economiche necessarie".


Calendario TopJet F2000 Formula Trophy 2022


Monza             24/04

Imola               08/05 

Red Bull          05/06

Vallelunga       03/07 

Hockenheim   31/07

Vallelunga       18/09 

Misano            05/11 

venerdì 26 novembre 2021

Peroni Race Weekend: a Vallelunga l’ultimo appuntamento della stagione


Il Gruppo Peroni Race si prepara per l'ultimo di otto appuntamenti stagionali organizzati nel corso del 2021. Il fine settimana in scena all'Autodromo "Piero Taruffi" di Vallelunga si articolerà su due giorni (27-28 novembre) e comprenderà il finale di stagione di TCR DSG Europe, Master Tricolore Prototipi e Smart EQ Fortwo e-Cup.


A Vallelunga verranno incoronati ii campioni del TCR DSG Europe, tra classifica assoluta e Under 25. I fratelli Jonathan e Steven Giacon (Tecnodom Sport) arrivano alla quinta gara della stagione a quota 150 punti ciascuno con due vittorie e due secondi posti all'attivo, contro i 123 del 16enne Marco Butti e i 115 di Gabriele Volpato, al volante della VW Golf #64 di Elite Motorsport. I Giacon, come nelle tappe di Grobnik e del Mugello, saranno ancora una volta affiancati da Luca Rangoni. 


BF Motorsport raddoppia con Paolo Palanti e Andrea Argenti sulla Cupra TCR DSG e sulla propria Audi schiererà Simone Sartoni, a podio al Mugello, ed Ettore Carminati. Anche NOS conterà su due equipaggi, tra il consolidato duo Giorgi-Barberini sulla Golf #33 e il ritorno di Francesco Laschino al fianco di Niccolò Loia sulla vettura #17. 

Saranno presenti anche Filippo Bencivenni, impegnato anche nella Smart EQ fortwo e-Cup, e Rodolfo Massaro sulla Golf #15 di Elite Motorsport, in crescita con il 4° posto nel round del Mugello. Accetta la sfida del round finale anche il team Ten Job, con Alessandro Revello e Mauro Guidetti a bordo di una Cupra TCR DSG.


Tutto pronto anche per la tappa conclusiva del Master Tricolore Prototipi, il cui campione Alessandro Rosi (CMS Racing Cars) è già stato incoronato dopo Gara-1 nell'evento toscano del 16-17 ottobre. La lotta per il 2° posto è invece aperta, con Ranieri Randaccio (SCI) e Giancarlo Pedetti (MC World) a pari punti. Il tracciato di Vallelunga vedrà tra le Young Timer l'ingresso di Gianluigi Candiani (Blue is Blue Racing Team) con un Lucchini SR2. In gara anche Mirco Savoldi su Lucchini BMW nella classe E2SC2000 e Claudio Francisci su Lucchini (E2SC3000). 


A completamento del fine settimana la Smart EQ fortwo e-Cup si prepara per un finale di stagione altrettanto combattuto tra Riccardo Azzoli e Francesco Savoia, con la variabile del punteggio doppio.


Foto Agenzia Signori 

martedì 23 novembre 2021

2h Endurance, obiettivo raggiunto a Magione per Sibani-Colacino-Tinè e l'Alfa Romeo GTV


La vettura è rossa, il numero è 27: bastano questi particolari per aumentare il numero dei battiti del cuore di tanti tifosi. Qui però siamo a Magione, la vettura è una Alfa Romeo GTV, ma tanto basta a Sebastiano Sibani, che lascia nell’occasione la BMW 318 RS a riposo, Walter Colacino e Giulio Tinè per onorare la partecipazione alla 2H Endurance, gara classica novembrina sul calendario dell’autodromo umbro. 

Arrivare a fine gara nella migliore posizione possibile la missione dei tre, senza troppe ambizioni o speranze, stante la differenza di prestazioni con gli altri concorrenti. L’obbiettivo è stato raggiunto nonostante grossi problemi di gomme nella seconda ora di gara, tali da costringere la vettura a due soste necessarie per operarne il cambio. Con prudenza, degna di una gita fuori porta, l’obbiettivo è stato però raggiunto e la cima del podio di categoria Classe Racing Start 2.0 è stato il giusto premio ai tre di tanta tenacia.

(ph roby robi)

domenica 21 novembre 2021

Spettacolo al Mugello per le Finali Mondiali Ferrari


Mugello 21 novembre 2021 - Spettacolo ed adrenalina per le Finali Mondiali 2021, che hanno consacrato Campioni del Mondo Luka Nurmi (Formula Racing) nel Trofeo Pirelli, e Ernst Kirchmayr (Baron Motorsport) nella Coppa Shell, davanti al pubblico entusiasta degli Scuderia Ferrari Club e dei dipendenti Ferrari che hanno raggiunto il circuito del Mugello. Emozioni dal vivo e in diretta web per il tradizionale Ferrari Show, che ha concluso la manifestazione portando in pista, insieme a tre monoposto del Cavallino Rampante e alle GT protagoniste di una straordinaria stagione sportiva, la nuova Ferrari Daytona SP3, l’ultima opera d’arte della Ferrari Icona Series.

Finale Mondiale Trofeo Pirelli. Dopo essere stato il più giovane vincitore nella storia del Ferrari Challenge, Luka Nurmi ne diventa anche il più giovane Campione del Mondo. È il verdetto che arriva dalle Finali Mondiali 2021 al Mugello, dopo una sfida palpitante con Niccolò Schirò (Rossocorsa) che ha entusiasmato il pubblico. “Quanta emozione stringere tra le mani questo trofeo”, ha dichiarato il finlandese al termine della corsa, “non ho parole per descrivere il mio stato d’animo, sono semplicemente entusiasta!”. Confronto intenso anche per il gradino più basso del podio con Cooper MacNeil (Ferrari of Westlake) abile a rintuzzare gli attacchi di Frederik Paulsen (Formula Racing).
Il titolo di campione del Mondo della classe Am va ad un altro pilota di Formula Racing, Christian Brunsborg. Il giovane danese è stato bravo a resistere al tentativo di rimonta di Enzo Potolicchio (Ferrari of Central Florida), secondo sotto la bandiera a scacchi davanti ad Ange Barde (SF Côte d'Azur Cannes - IB FAST).

Finale Mondiale Coppa Shell. Dopo la conquista della Coppa Shell nel Ferrari Challenge Europe ottenuta ieri, Ernst Kirchmayr si laurea Campione del Mondo in questa categoria al termine di un emozionante ultimo giro che ha visto il pilota austriaco resistere agli attacchi degli avversari, compattati dalla Safety Car. Il portacolori di Baron Motorsport ha preceduto di pochi decimi Todd Coleman (Ferrari of Denver) e Manny Franco (Ferrari of Lake Forest), bravo a sorprendere l’esperto Fons Scheltema (Kessel Racing) e a conquistare il terzo gradino del podio. “È un risultato grandioso”, ha commentato Kirchmayr, “ieri abbiamo vinto la Coppa Shell e oggi il titolo nelle Finali Mondiali, non riesco ancora a crederci, una doppietta incredibile”.
Campione della classe Am si laurea Peter Christensen (Formula Racing), che dopo aver conquistato la vetta, è riuscito a controllare il ritorno degli avversari nelle ultime palpitanti fasi di gara. Joakim Olander (Scuderia Autoropa) e Josef Schumacher (Eberlein Automobile) hanno accompagnato il danese sul podio.

Ferrari Show. Introdotto dallo spettacolo dei bandierai di Castel San Barnaba, a simboleggiare il legame di Ferrari con il territorio, l’attesissimo show che conclude le Finali Mondiali come da tradizione ha regalato emozioni e adrenalina. Il pubblico del Mugello ha potuto ammirare le evoluzioni delle monoposto Formula 1 F60 e SF70-H, con al volante Giancarlo Fisichella, Andrea Bertolini e Olivier Beretta, e delle 488 GTE e 488 GT3 Evo 2020 protagoniste nel WEC, GT World Challenge Europe e DTM per celebrare una delle stagioni più vincenti di Ferrari nei campionati GT. Applausi a scena aperta per la parte conclusiva del programma con la nuova Ferrari Daytona SP3, scortata da due damigelle d’onore come le 330 P4 e da una 412 P.

Premiazioni. Nella serata di sabato si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori della serie europea e nordamericana del Ferrari Challenge, con l’annuncio della sede delle prossime Finali Mondiali 2022, che si svolgeranno dal 26 al 31 ottobre presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. La serata di gala, in una cornice impreziosita dall’esposizione delle principali vetture che hanno fatto la storia di Ferrari, ha permesso di festeggiare gli straordinari risultati sportivi raggiunti nella stagione 2021, a partire dai titoli mondiali nel WEC e dai trionfi nella 24 Ore di Le Mans e Spa. Nel corso della serata, accanto ad Antonello Coletta, Head of Ferrari Attività Sportive GT, sono intervenuti il presidente John Elkann, il Chief Executive Officer Benedetto Vigna, il vicepresidente Piero Ferrari, il Chief Marketing and Commercial Officer Enrico Galliera, a cui è spettato il compito di introdurre sul palco l’ammiratissima nuova Daytona SP3.


A questo
link le foto di Andrea Bonora e Micaela Naldi (Bonoragency Photosport)

2H ENDURANCE: MM MOTORSPORT VINCE A MAGIONE CON BAMONTE-ALBORGHETTI


Magione, 21 novembre 2021 - Luigi Bamonte ed Emanuele Alborghetti vincono la 2H Endurance Turismo di Magione all’Autodromo dell’Umbria, precedendo la Lotus Elise di Maurizio Fortina e Fabio Radice (PB Racing) e la VW Golf di Fabrizio Paolo Tablò (Faro Racing).

Sul tracciato perugino si è appena conclusa una endurance ricca di emozioni e colpi di scena, con intense battaglie tra vetture differenti e penalità per soste irregolari. MM Motorsport regna con l'equipaggio Bamonte-Alborghetti, autori della pole position nella giornata di ieri. La lotta intestina con il duo Aiello-Rocca si è conclusa in anticipo a causa di problemi tecnici, mentre tra le Lotus Elise l'hanno spuntata Maurizio Fortina e Fabio Radice su Vito Utzieri e Alberto Grisi. Stefano Zerbi e Matteo Deflorian, terzi assoluti in qualifica e in lotta nelle prime posizioni per oltre metà gara, hanno chiuso in tredicesima piazza, vittime della rottura della pinza del freno a 15 minuti dalla conclusione.
Ottimo 5° posto assoluto per Giulio Valentini (One Management) sulla sua Seat Leon Cup Racer, davanti al 16enne Jacopo Cimenes (Essecorse), il quale si mette in luce nella sua seconda gara nelle ruote coperte, e a Luca Rossetti (Colva SRL) su Mini Challenge RS Plus 1.6. Tra le Renault Clio 1.6 Turbo prevalgono Lorenzo Flavi e Cristian Ricciarini (Cipierre), ottavi assoluti, davanti al duo targato Faro Racing formato da Ottavio Cappelli e Andrea Fazioli. Chiude la Top-10 e il podio della classe 1.6 Turbo Cup Pierluigi Sturla (Marvic Wheels).

Il trio di SR&R si classifica 11°, davanti alla Mitjet di Costa Ovest, condivisa da Giampiero Paparusso, Giulio Bensi e Francesco Ragozzino. Quattordicesimo posto finale per Walter Colacino, Sebastiano Sibani e Giulio Tiné su Alfa Romeo GTV, davanti ad Aiello-Rocca. Ritirato invece il trio Milla-Lupoli-Amendolagine in forza alla Scuderia Vesuvio.

Il prossimo appuntamento in pista con il Gruppo Peroni Race sarà nel fine settimana del 27-28 novembre all'Autodromo "Piero Taruffi" di Vallelunga con il gran finale di TCR DSG Europe, Master Tricolore Prototipi e Smart EQ Fortwo e-Cup.

Foto: Roberta Paccagna

venerdì 19 novembre 2021

Alessio Rovera nuovo pilota ufficiale di Ferrari Competizioni GT


Mugello Circuit (FI), 19 novembre 2021. La line-up dei piloti ufficiali di Ferrari Competizioni GT si arricchisce di un nuovo talento, quello di Alessio Rovera, annunciato in occasione delle Finali Mondiali in corso al Mugello Circuit.
Rovera è nato a Varese il 22 giugno 1995 ed è stato uno dei grandi protagonisti della Season 9 del FIA World Endurance Championship in classe LMGTE Am assieme a François Perrodo e all’altro pilota ufficiale Nicklas Nielsen. Nonostante fosse al debutto nella categoria, con i compagni di squadra al volante della Ferrari 488 GTE del team AF Corse si è imposto sia nella 24 Ore di Le Mans che nella classifica piloti che assegna il FIA Endurance Trophy. Le prestazioni di Rovera nel Mondiale Endurance non sono passate inosservate, tanto da essere premiato come il Pilota Rivelazione dell’Anno.

Rovera ha mosso i primi passi nel karting a partire dal 2008 e fino al 2012, ottenendo podi e vittorie. Nel 2013 il debutto in monoposto, con immediato titolo di Campione Italiano Formula Aci-Csai Abarth. Dopo alcune esperienze internazionali, Rovera ha iniziato la carriera in GT ottenendo un titolo italiano nel 2017 nel monomarca Porsche. Nel 2019 si è laureato Campione Italiano GT Sprint, per poi salire alla ribalta al volante delle Ferrari 488 GT3 Evo 2020 del team AF Corse vincendo nel 2020 il Campionato Italiano GT Endurance. Nel 2021 il pilota di Varese è stato protagonista, oltre che nel FIA WEC, anche nella European Le Mans Series - conquistando due vittorie e altrettanti podi - e in alcuni appuntamenti del GT World Challenge Europe powered by AWS, con un secondo posto nella 24 Ore di Spa-Francorchamps in classe Pro-Am.

Il commento di Alessio Rovera: “Entrare a far parte della famiglia Ferrari è un momento speciale. Certamente non un traguardo, piuttosto una nuova, emozionante partenza. Nel primo test provai un feeling immediato con la 488 e in due stagioni abbiamo ottenuto una serie importante di vittorie in Italia e a livello internazionale. Ora dovrò continuare a spingere, migliorare e portare più in alto possibile le insegne del Cavallino Rampante, lavorando al fianco dei miei compagni. Sono a disposizione della squadra, l’obiettivo è ripagare in toto la fiducia che Ferrari ha riposto in me”.

giovedì 18 novembre 2021

Tutto pronto per la 2h Endurance di Magione


Roma, 18 Novembre 2021 - Il Gruppo Peroni Race riaccende i motori all'Autodromo dell'Umbria nel fine settimana del 20-21 novembre in occasione della 2H Endurance di Magione, aperta a oltre dieci classe di vetture turismo.
Accetta la sfida MM Motorsport, schierando due Honda Civic FK7, di cui una condivisa da Alessio Aiello e il giovane membro della academy Paolo Rocca, l’altra condotta dal milanese Luigi Bamonte.
Faro Racing parteciperà con una Volkswagen Golf, con al volante Fabrizio Paolo Tablò e Giulia Bellucci, mentre nella classe Leon Cup Racer figura Giulio Valentini con One Management.
Direttamente dalla Lotus Cup Italia, Vito Utzieri e Alberto Grisi (3° assoluto nell’edizione 2021 del monomarca di Hethel) correranno insieme con i colori di PB Racing, così come Maurizio Fortina e Fabio Radice. Al via anche Stefano Zerbi e Matteo Deflorian con la Lotus Elise del team Cipriani Motorsport.
Tre vetture compongono la classe 1.6 Turbo Cup, a partire da Pierluigi Sturla (Marvic Wheels), Ottavio Cappelli insieme ad Andrea Fazioli per Faro Racing e Lorenzo Flavi con Cristian Ricciarini (Cipierre). Il giovane Jacopo Cimenes (Essecorse) sarà invece in gara su una Renault Clio 1.3 Turbo Cup.
Ad arricchire la griglia dell’endurance turismo ci sarà anche una Mitjet, guidata da Francesco Ragozzino, Giovanni Storai e Leonardo Stefani.
SR&R Racing potrà contare su Aramis, Emilio Gennaro Rocchi e Alfredo Salerno su Fiat 500 Abarth, mentre il campione rally Luca Rossetti unirà le forze con la perugina Deborah Broccolini sulla Mini Challenge RS Plus 1.6 di Colva SRL.
A rappresentare la Scuderia Vesuvio ci saranno invece Marco Milla, Massimo Lupoli e Fausto Amendolagine su Mini Challenge RS 1.6. Il lametino Walter Colacino, insieme a Giulio Tinè e Sebastiano Sibani, competerà su Alfa Romeo GTV nella categoria Racing Start 2.0.

Il format prevede tre turni di libere nella giornata di sabato, con a seguire Q1 e Q2 nel pomeriggio. Domenica 21 novembre, alle 11.55, scatterà invece la 2 Ore, in cui sono previste due soste obbligatorie.
Attraverso i canali social del Gruppo Peroni Race sarà possibile seguire il fine settimana di Magione con aggiornamenti, interviste e curiosità. 

Foto Maurizio Lollini

mercoledì 17 novembre 2021

Rinviata la 6 Ore di Roma



Il Gruppo Peroni Race ha annunciato il rinvio a data da destinarsi della 30^ edizione della 6 Ore di Roma. L'evento in programma all'Autodromo "Piero Taruffi" di Vallelunga è tuttavia confermato nel fine settimana del 27-28 novembre con prove e gare degli altri campionati in programma.

 

A causa del mancato raggiungimento di un numero sufficiente di iscritti proporzionalmente alla tipologia della gara, l'organizzatore ha deciso di posticipare la storica manifestazione endurance, assicurando comunque lo svolgimento delle altre gare del fine settimana con il gran finale del TCR DSG Europe che deciderà i campioni 2021, del Master Tricolore Prototipi e della Smart EQ Fortwo e-Cup. 


Foto Actualfoto Bologna

martedì 16 novembre 2021

A Antonio Giovinazzi il Premio Michele Alboreto


Sarà Antonio Giovinazzi a ricevere il Premio Michele Alboreto 2021. Il riconoscimento ideato dal “Le Mans Model Fan Club 1996” è alla 16esima edizione e viene assegnato ogni anno ad un esponente del Motorsport italiano che si è distinto nel corso della stagione sportiva.

Tra i premiati delle precedenti edizioni, vi sono Giancarlo Fisichella, Sergio Peroni, Piero Ferrari, Dindo Capello, Amato Ferrari, Roberto Lacorte, Emilio Radaelli, Giorgio Ascanelli.
La consegna del Premio Michele Alboreto a Antonio Giovinazzi avrà luogo nelle prossime settimane a Matera nei locali della Concessionaria Alfa Romeo del Gruppo Maffei.
Antonio Giovinazzi, appiedato dalla scuderia Alfa Romeo Orlen in F1, nella stagione 2022 sarà impegnato nel campionato di Formula E con una monoposto di Dragon Penske Autosport.

domenica 14 novembre 2021

La rivoluzione del carbonio


- di Massimo Campi
- foto di Raul Zacchè (Actualfoto)

Dagli anni Ottanta il carbonio è diventato sempre più popolare e il suo utilizzo si è esteso anche alle categorie minori, alle vetture a ruote coperte. Il 18 luglio 1981, John Watson vince il G.P. di Inghilterra con la Mc Laren Mp4/1 progettata da John Barnard, la prima vettura realizzata con una monoscocca in fibra di carbonio, ed apre un’epoca che dura tuttora, una vera rivoluzione tecnologica, più duratura di molte altre come le wing car o la sovralimentazione. Con l’avvento del carbonio si è cambiato modo di costruire le vetture, sono aumentate le prestazioni, in virtù di una maggiore rigidezza torsionale e di un elevato grado di sicurezza in caso di urto. 

Alcuni drammatici incidenti, ad esempio quello che è costato la vita a Gilles Villeneuve, con una monoposto realizzata in carbonio avrebbe avuto ben altro esito per il pilota. Lo testimoniano alcuni incidenti degli ultimi anni, risolti con molta paura, magari qualche brutta botta, ma senza la perdita del pilota, con prestazioni delle monoposto ben più elevate rispetto agli anni settanta e ottanta. La validità della fibra di carbonio è innegabile nello sport dell’automobile, soprattutto in termini di sicurezza, leggerezza e rigidità torsionale. Oggi il carbonio è diventato molto popolare e gli usi si sono moltiplicati. Dopo le scocche, le carrozzerie e parti accessorie come alettoni, appendici aerodinamiche, prese d’aria, si passati all’utilizzo su altre parti strutturali. I freni al carbonio sono nati ancor prima delle scocche, ma il loro vero sviluppo risale al 1982, sempre con Mc Laren e Renault, in seguito il carbonio è stato utilizzato per i bracci e gli attacchi delle sospensioni, e le moderne F.1 sarebbero ormai impensabili senza questa fibra nera, leggera e resistente.

L’utilizzo delle fibre di carbonio risale al dopoguerra nel campo dell’industria aerospaziale. Nell’automobilismo da corsa fanno la loro comparsa a metà degli anni settanta, per la costruzione di parti della carrozzeria o degli alettoni, come sulla Lola Embassy di Graham Hill, ma nessuno, fino ad allora, aveva ancora pensato di impiegarla per la costruzione del telaio. Correva l’anno 1981 e per la Mc Laren c’era appena stata una svolta epocale, con la fusione tra la vecchia Mc Laren Cars di Teddy Meyer ed il Team Project Four di F.2 capitanato da Ron Dennis, che in breve tempo diventerà il padrone assoluto della Mc Laren. Nella nuova sede di Woking viene chiamato un progettista, John Barnard, che all’attivo ha una precedente esperienza nel team Mc Laren, nell’era Meyer, poi è emigrato in America nel team Chaparral. Nel 1979 è ritornato in Europa andando al Team Rebaque, che però ha chiuso i battenti, e così torna in Mc Laren nella nuova struttura di Ron Dennis. L’incarico affidato a Barnard è quello di progettare una nuova vettura ad effetto suolo, siamo ancora in piena epoca “wing car”, e per avere elevati valori di deportanza occorre fare una scocca piuttosto stretta. Ma una scocca stretta presenta valori di rigidità piuttosto bassi ed occorreva trovare delle soluzioni alternative per avere la massima resistenza alla torsione. “Mister lampadina” (Barnard in gioventù ha lavorato anche in una fabbrica di lampadine) entra in contatto con tecnici della British Aerospace, che usano abitualmente la fibra di carbonio nel campo dell’aeronautica, nasce così l’idea di fare una scocca con questo materiale che viene realizzata dalla Hercules a Salt Lake City, con cui la Mc Laren ha stretto una collaborazione, e viene pronta alla fine del 1980. 
Nel 1981 i piloti della Mc Laren sono John Watson ed il giovane Andrea De Cesaris, che iniziano la stagione con le vecchie M29F-Ford, per poi passare alla nuova Mp4/1 motorizzata con il V8 Cosworth, che debutta con l’irlandese in Argentina. In Spagna Watson sale sul terzo gradino del podio, a Digione è secondo, dietro la Renault Turbo di Prost, ed a Silverstone arriva la prima storica vittoria, facilitata anche dal ritiro della Renault di Prost e della Brabham di Piquet. A Monza Watson subisce un pericoloso incidente, la Mp4 sbatte violentemente contro le barriere, tanto che si spezza la scatola del cambio e l’olio finito sugli scarichi incandescenti prende fuoco. Watson, incredulo esce dalla monoposto senza un graffio, la scocca, nonostante i forti urti, risulta completamente integra. Solo allora tutti capirono i pregi della fibra di carbonio anche in materia di sicurezza.

Colin Chapman, contemporaneamente a Barnard, arriva all’utilizzo della fibra di carbonio con la Lotus 88, presentata alla stampa solo una settimana dopo la Mc Laren Mp4/1. Ma la 88 è stata una delle più geniali e controverse idee di Colin Chapman, bocciata sul nascere. Il tipo di fibra di carbonio usato da John Barnard era principalmente unidirezionale. All’inizio l’impiego del carbonio era misto con il kevlar, in seguito si è passati all’utilizzo integrale della fibra di carbonio. La scocca della Mc Laren Mp4/1 aveva inizialmente una rigidità torsionale di oltre 1.400 kg/m, ma era più stretta delle altre vetture concorrenti e pesava solamente 30 Kg. I materiali compositi possono essere di diverso genere, come il kevlar e la fibra di carbonio. Ai costruttori arrivano sotto forma di fogli impregnati con diversi tipi di resine (epossidiche, fenoliche, poliestere). Le fibre di carbonio sono di vari tipi, ma nel campo della formula uno si usano generalmente quelle unidirezionali ad alta resistenza. I telaio vengono realizzati con questo tipo di fibre, intrecciandole a seconda dei casi e delle esigenze strutturali dei singoli punti. La tecnologia creata da John Barnard con le varie Mc Laren Mp4 e le successive Ferrari 639, prevedeva l’utilizzo di uno stampo maschio, in pratica l’interno della scocca su cui venivano incollate i vari strati di fibra di carbonio. Lo stampo era di alluminio, smontabile dopo la cottura in autoclave. Questa soluzione permetteva di avere una scocca interna su cui poi veniva posizionata la carrozzeria che poteva essere ampiamente modificata a seconda delle esigenze aerodinamiche senza dovere riprogettare l’intera struttura. In seguito si è percorsa l’attuale soluzione dello stampo femmina. In pratica le scocca è realizzata in due semigusci, successivamente uniti ed esce già con la forma esterna definitiva. Questa soluzione non ha bisogno di una successiva carrozzeria, ma è la stessa scocca a fungere da carrozzeria con un relativo risparmio di peso e di dimensioni della monoposto nella parte centrale.

Gerard Ducarouge, nel 1982, è uno dei primi dopo Barnard ad utilizzare la fibra di carbonio per la realizzazione dell’Alfa Romeo 182, ma è anche il primo che utilizza uno stampo femmina per la scocca che viene realizzata dalla inglese Advance Composites. Il risparmio della carrozzeria e la leggerezza della scocca fa sì che la vettura è di 40 Kg sottopeso, un valore notevole per le monoposto dell’epoca. L’utilizzo del carbonio porta ad una vera rivoluzione nel campo della progettazione telaistica, ma non tutti sono preparati e possiedono i sistemi di calcolo di Barnard, per cui alcuni, tra cui anche Ferrari e Williams, inizialmente realizzano una scocca mista, con la parte inferiore in alluminio ed il top in carbonio. Solo con l’arrivo di Barnard in Ferrari nel 1989, la fabbrica di Maranello passa alla costruzione di una vera struttura monolitica, anche se la tecnologia dell’inglese impone uno stampo maschio, per poter intervenire più liberamente sulle forme della carrozzeria. Attualmente tutti i team utilizzano la tecnologia di fabbricazione con i maschi femmina, e le centine vengono direttamente incorporate tra le pelli della scocca e non più incollate come un tempo. La costruzione delle scocche è molto influenzata dalle prove di resistenza introdotte dalla Fia in materia di sicurezza.

La costruzione dei telai in carbonio prende spazio anche in altre categorie, tra cui le vetture sport a ruote coperte. Tra i primi ad introdurre la tecnologia del materiale composito c’è Tony Southgate a cui viene affidata, dalla TWR di Tom Walkinshaw, la progettazione delle Jaguar a metà degli anni ottanta. Il progetto di Southgate è decisamente innovativo e presenta un telaio completamente monoscocca in fibra di carbonio e kevlar con un motore 12 cilindri a V di 7 litri di cilindrata aspirato derivato da quello montato sulle vetture di serie. Nel 1986 arrivano le prime affermazioni, nel 1987 la TWR-Jaguar vince il mondiale con la Xjr-8 e nel 1988 la prima vettura con un telaio in carbonio vince la 24 ore di Le Mans. E’ la Xjr-9LM di Johnny Dumpries, Andy Wallace e Jan Lammer.

Pensare una vettura di F.1 odierna senza l’utilizzo di questa fibra nera, leggera e resistente è quasi impossibile. La maggioranza delle parti che compongono una moderna monoposto è realizzata in carbonio, dopo essere stato impiegato per le carrozzerie, le appendici aerodinamiche, i telai, si è passati ai freni in carbonio, a parti accessorie del motore ed anche alla costruzione della scatola del cambio. L’uso del carbonio per i dischi dei freni è merito di Gordon Murray, che li sperimentò brevemente sulla Brabham BT46 del 1976. I freni erano praticamente quelli adottati dal Concorde, realizzati dalla Dunlop, ma l’esperimento non ebbe un immediato seguito. Solo nel 1982 si ha l’ingresso stabile dei dischi in carbonio sulle monoposto, introdotte dalla Mc Laren e dalla Renault. Inizialmente i dischi erano semplici, non ventilati, con un processo di fabbricazione piuttosto complesso che durava anche otto mesi. L’uso dei freni in carbonio inizialmente viene alternato con quelli classici in ghisa, preferiti dai piloti in condizioni di pioggia o tempo incerto, il carbonio è ancora incostante nell’utilizzo e non sempre riesce a raggiungere la temperatura ottimale. La stagione successiva vengono introdotti, sempre da John Barnard, i primi dischi in carbonio autoventilanti, ed è Niki Lauda a vincere il la prima gara con questo tipo di freni. E’ il G.P del Sudafica, a Kyalami, il 7 aprile del 1984. Il campione austriaco è al volante della Mc Laren Mp4/2 Tag Porsche ed a fine anno vincerà il suo terzo titolo battendo per mezzo punto il compagno di squadra Alain Prost.

E’ sempre merito di John Barnard l’introduzione del carbonio per la costruzione della scatola del cambio, con la Ferrari F310 del 1996, la prima monoposto dell’era Schumacher. Il progettista inglese, ritornato in Ferrari, realizza il cambio in carbonio e titanio, ma la nuova soluzione presenta degli inconvenienti, con alcuni ritiri causati proprio da questo particolare. Il carbonio viene anche impiegato nella costruzione dei bracci delle sospensioni, e negli ultimi anni anche per gli attacchi dei bracci alla carrozzeria, con delle speciali piastrine al posto dei tradizionali uniball.

Dagli anni ottanta il carbonio è diventato sempre più popolare, il suo utilizzo si è esteso anche alle categorie minori, alle vetture a ruote coperte, ed anche alle formule addestrative. Anche alcune vetture granturismo hanno fatto largo uso di strutture in carbonio, come la Bugatti EB110 degli anni ’90 o la Mc Laren F1 GTR progettata da Gordon Murray, una delle supercar che ha fatto scuola ed ha rappresentato un metro di paragone e la nuova frontiera per tutte le vetture ad altissime prestazioni.

martedì 2 novembre 2021

Per Matteo Nannini buon debutto a Indianapolis: tre volte secondo in sei sessioni



Indianapolis, 2 Novembre 2021 - Primo assaggio soddisfacente per Matteo Nannini in Indy Lights, al debutto sull'asfalto dell'Indianapolis Motor Speedway con il team Juncos Hollinger Racing. Il forlivese ha preso parte al Chris Griffis Memorial Open Test il 30 e il 31 ottobre, facendo segnare il secondo tempo in tre delle sei sessioni svolte.

Matteo Nannini ha concluso positivamente la sua prima esperienza oltreoceano, provando sui 3925m del tracciato statunitense in diverse condizioni. Il 18enne, reduce da un'intensa stagione tra FIA F3 e F2, ha portato a termine 98 tornate nel corso della due giorni di test, prendendo confidenza con la vettura da subito. Il miglior tempo ottenuto da Nannini è stato1'25''542 nella sesta e ultima sessione del weekend, a soli 57 millesimi dalla vetta. 


Rinfrancato da un nuovo stimolo, Nannini torna in Europa con una ulteriore opzione da valutare in ottica 2022. 


"Sono contento di come sono andate queste due giornate" - ha esordito Nannini - "Per me era tutto nuovo, dalla macchina alla pista e all'ingegnere. Mi sono adattato molto velocemente in tutte le condizioni, da bagnato a asciutto e sono stato davanti in tante prove. Questo significa che ho fatto un bel lavoro. Mi piace molto questa pista e l'atmosfera dell'Indy Lights mi ha fatto un'ottima impressione. Penso che come primo approccio a questa categoria chiudere tre sessioni in P2 sia un buon inizio. Grazie ancora a Juncos Hollinger Racing per questa opportunità".

mercoledì 27 ottobre 2021

Matteo Nannini debutta all'Indianapolis Motor Speedway nei test Indy Lights



Indianapolis, 27 ottobre 2021 - Matteo Nannini approda oltreoceano per prendere parte al Chris Griffis Memorial Open Test con il team di Indy Lights Juncos Hollinger Racing. Il forlivese sarà al volante della vettura #15 nel fine settimana del 30-31 ottobre.

Completata la sua seconda stagione in FIA F3 e tre round in FIA F2, Nannini si prepara ad aggiungere al proprio curriculum sportivo la sua prima esperienza nella Road To Indy Presented by Cooper Tires, calcando l'Indianapolis Motor Speedway nella sua versione lunga 3925 metri e con 14 curve.


"Non vedo l'ora di girare all'Indianapolis Motor Speedway" - ha commentato il 18enne pilota italiano - "Sarà la mia prima esperienza negli Stati Uniti e sono veramente emozionato, dato che non capita tutti I giorni di fare un test in questa pista. Sono sicuro che sarà un ottimo wekeend e colgo l'occasione per ringraziare Juncos Hollinger Racing per l'opportunità di testare nella serie Indy Lights".


Il Chris Griffis Memorial Open Test includerà un totale di sei sessioni di test per ogni serie della Road to Indy nel fine settimana del 30-31 ottobre.

giovedì 14 ottobre 2021

Lamborghini Super Trofeo 2021/ Andrea Cola verso Misano per puntare al titolo mondiale

«Vado a Misano, per vincere il titolo mondiale. Le ultime due vittorie al Nurburgring hanno confermato le potenzialità che abbiamo sia come equipaggio sia come team. Dopo alcune gare sfortunate. caratterizzate da incidenti e da guasti meccanici, ci sentiamo in grado di raddrizzare una stagione che peraltro era partita bene con il primo ed il secondo posto a Monza, nella gara di apertura» dice il 22enne romano Andrea Cola che quest’anno ha corso nel Lamborghini Super Trofeo con la Huracan Super Trofeo Evo numero 99 del team Target Racing, che divide con il 33enne russo Dmitry Gvazava. «Il feeling con Eywa (la Huracán numero 99 ndr) è cresciuto tantissimo durante il campionato. Quello con “!Dima” (Gvazava ndr) è immenso: fuori siamo due uomini, in gara un unico pilota. Vincere il mondiale sarà un’impresa durissima, ma andiamo a Misano per quello».

A fine Ottobre il monomarca intercontinentale della Casa del Toro ospiterà gli ultimi due atti della serie europea e l’assegnazione in prova unica del titolo mondiale della specialità. La serie infatti, organizzata da Lamborghini Squadra Corse, si articola su tre serie continentali in Europa, Asia e Nord America che prevedono 6 appuntamenti con doppie gare della durata di 50 minuti e una finale mondiale. I piloti, divisi nelle categorie Pro, Pro-Am, Am, LB Cup, gareggiano con identiche vetture Lamborghini Huracán Super Trofeo Evo con motore 5.200-V10 da 620 CV con pneumatici Pirelli P Zero.



L’ingresso come sponsor di un colosso come Cambielli Edilfriuli spa, il cui logo sarà presente per la prima volta a Misano sulla Huracan numero 99 del Team Target Racing, è un segnale importante, un potente propulsore, che potrebbe dare ulteriore accelerazione alla (già veloce) carriera di Andrea Cola. Ulteriori compagni di viaggio di Andrea Cola saranno i tradizionali sponsor Enterprise, Galli & Innocenti, Giardini Senesi, Hobbit, e il patrocinio dell’Automobile Club di Roma, che dallo scorso anno segue la sua attività sportiva.

martedì 27 luglio 2021

OREGON TEAM A SPA NEL LAMBORGHINI SUPER TROFEO EUROPA


Francorchamps, 27 luglio 2021. Trasferta belga questo weekend per l'Oregon Team, che approda sul circuito di Spa-Francorchamps per il quarto dei sei appuntamenti del Lamborghini Super Trofeo Europa. Su quello che è uno dei tracciati più ricchi di fascino in assoluto, la squadra lombarda punterà ancora in alto prima di preparare l'ultima parte della stagione.

E in Belgio a presentarsi ancora da leader della classe Pro ci saranno Kevin Gilardoni e Leonardo Pulcini, reduci dalla vittoria di Zandvoort di un mese fa. Con la doppietta del Paul Ricard, tre sono in tutto i successi ottenuti dall'equipaggio italo-svizzero, sempre sul podio nelle ultime quattro gare e adesso in testa alla classifica con un margine di quattro punti su Sebastian Balthasar e Noah Watt (Leipert Motorsport).

A Spa lo scorso anno Gilardoni vi ottenne una vittoria in equipaggio singolo, mentre per il suo compagno di squadra questa è la prima stagione nel monomarca continentale riservato alle vetture della Casa di Sant'Agata Bolognese.

Attacco a due punte nella foresta delle Ardenne per il team guidato da Jerry Canevisio e Piergiorgio Testa, che schiererà come di consueto nella Pro-Am una seconda Huracán Super Trofeo Evo per Massimo Ciglia ed il giovane spagnolo Guillem Pujeu. Questi ultimi, nel primo round di Monza si sono presentati con un miglior sesto posto assoluto ed il terzo di classe, facendo ancor di più in Olanda quando hanno centrato un secondo posto di categoria nella prima delle due gare del weekend. Punti importanti quelli conquistati a Zandvoort da Ciglia e Pujeu, che occupano attualmente il quinto posto in campionato.

Il programma di Spa-Francorchamps sarà anticipato di un giorno, con le due sessioni di libere in programma fin da giovedì. Venerdì via ai due turni di qualifica, con la prima delle due gare della durata di 50 minuti alle 13.40. Sabato Gara 2 scatterà infine alle 13.50, sempre con il live streaming sui canali social di Lamborghini Squadra Corse.

(Foto Speedy)

GT OPEN: A IMOLA UNA GARA 2 ROCAMBOLESCA NON PREMIA RICCARDO AGOSTINI E AUDI


Non si è certamente concluso come era iniziato il fine settimana di Imola per Riccardo Agostini. Il padovano, al suo rientro nell'International GT Open per un impegno extra con la R8 LMS GT3 di Audi Sport Italia divisa con il suo compagno di squadra Lorenzo Ferrari, dopo avere dominato entrambe le sessioni di prove libere del venerdì ha potuto raccogliere un miglior quarto posto nella prima delle due gare del weekend, quando è stato estromesso dal podio per un problema a una pistola e ad un dado ruota nel corso del pit-stop che si è tradotto in una perdita di tempo preziosa.

Domenica, nella seconda sessione di qualifica, il pilota veneto si è presentato con il secondo responso assoluto, chiudendo a meno di un decimo dalla pole della Lamborghini del leader del campionato Frederik Schandorff. Nei primi giri di gara Agostini, sfilato terzo al via, è stato però coinvolto senza colpe in un contatto alla curva della Tosa con la Mercedes di Loris Spinelli (quest'ultimo per tale ragione in seguito penalizzato di cinque secondi), finendo in testacoda e ripartendo dopo aver perso alcune posizioni.

Come se non bastasse il padovano, lanciatosi in una rimonta che lo aveva portato a risalire quinto, ha dovuto successivamente anticipare la sosta ai box a causa di una foratura. Quando è salito in macchina Ferrari, il giovane piacentino ha pagato a propria volta una doppia foratura. Inconveniente che ha definitivamente compromesso un risultato di rilievo per l'equipaggio della Casa dei quattro anelli, che alla fine ha concluso nono.

Il prossimo impegno per Riccardo Agostini sarà nuovamente nel Campionato Italiano Gran Turismo, in cui punta sia al titolo Endurance che a quello della serie Sprint che riaccenderà i motori dopo la pausa estiva, ad inizio settembre, proprio sulla pista di Imola.

lunedì 26 luglio 2021

GT OPEN / AKM MOTORSPORT BY ANTONELLI CHIUDE IL WEEKEND DI IMOLA CON IL PODIO DI SPINELLI E UN'ALTRA VITTORIA DI CLASSE DI LIEBHAUSER-SCHOLZE


Imola, 26 luglio 2021. Cala il sipario sul quarto dei sette appuntamenti dell'International GT Open. Il weekend di Imola, prima delle due tappe tricolori del calendario, si è concluso quasi come era iniziato per il team AKM Motorsport by Antonelli, anche se la seconda gara di domenica per Loris Spinelli si è risolta con un terzo posto, dopo che l'abruzzese sabato aveva ottenuto con la sua Mercedes-AMG GT3 prima la sua seconda pole consecutiva e poi ancora la seconda vittoria di fila dopo quella di due settimane prima sul circuito dell’Hungaroring.

Sulle rive del Santerno la squadra guidata da Marco Antonelli ha potuto anche festeggiare la doppietta nella classe Am dei rientranti Jens Liebhauser e Florian Scholze, al volante di un'altra vettura della Casa della stella a tre punte.
Nella seconda qualifica Spinelli ha iniziato con il quarto responso assoluto, nonostante un problema al motore dopo l'arrivo trionfale del giorno prima. Il pilota di Atri, che in questa occasione ha corso in equipaggio singolo, ha mantenuto al via la sua posizione prima del contatto avuto con la Audi di Riccardo Agostini che in seguito gli è costata una penalità di cinque secondi. Una penalità che comunque alla fine non lo ha privato di un podio sicuramente meritato, dopo essere stato costantemente tra i protagonisti.

Ancora una pole nella classe Am per Liebhauser (sabato era stato il suo compagno Scholze a fare segnare il miglior tempo di categoria) e ancora una vittoria per l'equipaggio tedesco che ha agguantato tra l'altro la sesta posizione assoluta.
Liebhauser e Scholze, assenti nel precedente round di Budapest, hanno potuto raccogliere per due volte il massimo punteggio, portandosi a 14 lunghezze dal leader Giuseppe Cipriani (Lamborghini).
Il prossimo appuntamento della serie continentale si svolgerà dopo la pausa estiva sul tracciato austriaco del Red Bull Ring, nel fine settimana dell'11 e 12 settembre.

Credits: Foto Speedy




lunedì 19 luglio 2021

FIA WEC: 6 ORE DI MONZA COMPLICATA PER MATTEO CAIROLI


Como, 19 luglio 2021. Non è stato un fine settimana particolarmente facile per Matteo Cairoli, che nella 6 Ore di Monza, sulla sua pista di casa, alla fine si è dovuto accontentare del quarto posto conquistato nella LMGTE Am. Dopo avere centrato il secondo posto nella 8 Ore di Portimão, il pilota comasco, in equipaggio con Egidio Perfetti e Riccardo Pera, ha concluso il terzo dei sei appuntamenti del Mondiale FIA WEC fuori dal podio.

Avviandosi terza, la Porsche 911 RSR del Team Project 1 divisa da trio italo-norvegese si è mantenuta costantemente nelle prime cinque posizioni.

"Sinceramente sono un po' deluso. Speravo che avremmo potuto fare molto meglio, ma in questa occasione non avevamo abbastanza velocità - ha spiegato Cairoli - Anche se in campionato abbiamo perso due posizioni scivolando quinti, abbiamo anche potuto ridurre il nostro gap in termini di punti”.

Cairoli, Pera e Perfetti, che adesso pagano solo 14 lunghezze nei confronti dei leader di categoria, guardano ora all'evento più importante di tutto l'anno, ovvero la 24 Ore di Le Mans che si disputerà dal 18 al 21 agosto. Per Cairoli il prossimo impegno sarà tuttavia tra poco meno di due settimane, in occasione della 24 Ore di Spa-Francorchamps.

A Imola, Audi Sport Italia all'esordio nell'International GT Open. Riccardo Agostini festeggia in pista il titolo piloti GT Sprint 2020. Al suo fianco Lorenzo Ferrari sulla R8 LMS GT3


Di fatto la si potrà considerare una occasione per celebrare in pista, piuttosto che in un ristorante, il titolo italiano conduttori GT Sprint 2020 garantito a Riccardo Agostini lo scorso 12 luglio dal giudizio del Collegio di Garanzia dello Sport a Sezioni Unite. Il Team Principal Ferdinando Geri, determinante nel portare alla squadra dei quattro anelli il padovano, ha deciso che non ci fosse modo migliore per festeggiare: portandolo a misurarsi con una serie internazionale di alto livello e facendo fare esperienza preziosa al giovane Lorenzo Ferrari che, come Agostini, è arrivato sulla R8 LMS GT3 grazie al manager romano. Così, a due anni di distanza da una parentesi nella serie sprint SRO conclusa senza troppa fortuna a Misano Adriatico, Audi Sport Italia sabato e domenica all'autodromo Enzo e Dino Ferrari aggiungerà ai calendari tricolori 2021 una tappa internazionale e con l'intenzione di ben figurare. E anche di preparare la ripresa della stagione nazionale, il cui "girone di ritorno" partirà sullo stesso tracciato il primo fine settimana di settembre. Peraltro tra International GT Open e GT Sprint tricolore ci saranno alcune differenze sostanziali: a cominciare dalla fornitura di pneumatici (Michelin per la serie organizzata e promossa da GT Sport) e dalla scheda tecnica dell'Audi GT3, col Balance of Performance che prevederà un peso minimo inferiore di 20 chili per la vettura di Ingolstadt rispetto a quanto portato sulle bilance nell'ultima trasferta italiana al Mugello. Insomma: l'esperienza dell'esordio nell'Open si può anche interpretare come un vero e appassionante appuntamento one-off da vivere senza bizantinismi e che Agostini, Ferrari e team potranno godersi minuto per minuto.

(Audi Sport Italia - Ufficio Stampa)

FIA WEC: UNA "6 ORE DI MONZA" DIFFICILE PER CETILAR RACING


Si aspettavano sicuramente di più dalla gara di casa. Invece la 6 Ore di Monza per il team Cetilar Racing si è conclusa con l'undicesimo posto della LMGTE Am. Dopo il podio di Spa e la vittoria conquistata a Portimão, le aspettative erano molto alte. Ma alla fine per Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, rimane una consolazione importante: quella di avere mantenuto la leadership di classe.

Di certo le cose erano iniziate ottimamente. Il terzo tempo fatto segnare in qualifica da Lacorte con la Ferrari 488 GTE numero 47 penalizzata in questa occasione nel peso dal balance of performance (il toscano si è avviato poi dalla prima fila in seguito alla penalizzazione del francese François Perrodo), faceva presagire buone cose.

Nel suo primo stint di guida, lo stesso Lacorte è stato protagonista di una bella lotta con le altre due Ferrari di Francesco Castellacci e Alessio Rovera e poi con la Porsche di Egidio Perfetti e la Aston Martin di Tomonobu Fujii. Dopo la prima mezzora un Full Course Yellow ha quindi ricompattato il gruppo e alla ripartenza Lacorte è finito in testacoda a Lesmo ed è rientrato subito dopo ai box sostituendo l'alettone e scontando anche dieci secondi di penalità per avere superato la velocità massima imposta durante il periodo di neutralizzazione.
Da quel momento è iniziata una rimonta impossibile con Sernagiotto che nel secondo turno di guida accusava già un ritardo di alcuni giri. Alla fine lui, Fuoco e Lacorte hanno fatto comunque egregiamente il proprio dovere, chiudendo appena fuori dalla top-10.


"Ho commesso un errore nel mio primo stint di guida alla seconda curva di Lesmo e in pratica abbiamo buttato via la possibilità di allungare ulteriormente in campionato - ha commentato Roberto Lacorte - Alla luce di come è andata poi la gara, nonostante il balance of performance avverso avremmo potuto puntare sicuramente a un quarto posto o addirittura al podio. Rimaniamo in testa alla classifica, ma ovviamente c'è anche un poco di rammarico”.

"L'aspetto positivo di questo weekend c'è - ha dichiarato Giorgio Sernagiotto - Nonostante la super zavorra che avevamo qui, abbiamo dimostrato di essere sempre competitivi. Anche questa volta potevamo puntare al podio. Gli errori fanno parte del gioco. Oggi è successo a noi e altre volte è capitato agli altri. I campionati sono lunghi e in fondo non la vedo così male. Io e Antonio siamo andati molto bene. Roberto del resto, nonostante abbia pagato un poco la pressione, ha fatto come sempre un lavoro eccellente”.

"C'è tanta delusione. Il nostro obiettivo era di portare a casa più punti possibili senza strafare - ha aggiunto Antonio Fuoco - Purtroppo abbiamo perso subito un paio di giri, che su questa pista è impossibile recuperare. Adesso bisogna fare un reset e arrivare a Le Mans tranquilli. Siamo ancora primi in campionato e abbiamo sempre un grandissimo potenziale da sfruttare”.

Il prossimo round sarà quello in assoluto più importante di tutta la stagione, ovvero la 24 Ore di Le Mans a cui Cetilar Racing prenderà parte per la quinta volta. L'appuntamento è dal 18 al 21 agosto.

Crediti foto: Raul Zacchè-Actualfoto

domenica 18 luglio 2021

Toyota vince la prima gara italiana del WEC all’Autodromo Nazionale Monza


Toyota vince la prima gara italiana del World Endurance Championship conquistando la 6 Ore di Monza. Mike Conway, Kamui Kobayashi e Jose Maria Lopez sulla loro GR010 Hybrid trionfano nella endurance dell’Autodromo Nazionale Monza dopo aver tenuto la testa per quasi tutta la gara e aver rischiato di vedere sfumare il podio per una foratura e un problema meccanico. L’equipaggio della #7 chiude davanti a tutti un fine settimana che l’ha visto dominare sin dalle prime prove libere di venerdì. L’unico momento di difficoltà per il trio si verifica a due ore dalla fine della gara, quando Kobayashi lascia col fiato sospeso i tifosi seduti in tribuna, nella prima competizione a porte aperte del Tempio della Velocità e del campionato mondiale, fermandosi poco prima dell’ingresso della Ascari e ripartendo però dopo solo una manciata di secondi.

Al secondo posto chiude la Alpine A480 – Gibson guidata da Andrè Negräo, Nicolas Lapierre e Matthieu Vaxivière del team Alpine Elf Matmut, che approfitta dei problemi dell’altra Hypercar Toyota, partita dalla seconda piazza in griglia con il trio Buemi-Nakajima-Hartley. Quest’ultima è costretta a fermarsi diverse volte ai box per problemi prima al cambio e poi ai freni, chiudendo la gara in ultima posizione. Chiude il podio delle Hypercar, con il quarto posto nella classifica assoluta, la Glickenhaus #709 di Glickenhaus Racing condotta da Romain Dumas, Franck Mailleux e Richard Westbrook, che è rimasta per qualche giro al comando della gara, prima di accusare anch’essa problemi tecnici.

Al terzo posto della classifica assoluta si piazza quindi una LMP2, la #22 di United Autosports, team vincitore del campionato la scorsa stagione. Philip Hanson, Fabio Scherer e Filipe Albuquerque conquistano così anche il podio di classe, tagliando il traguardo con un distacco di oltre un minuto sul trio Robin Frijns-Ferdinand Habsburg-Charles Milesi del team WRT e sul prototipo #29 del Racing Team Nederland, condotto da Frist Van Eerd, Paul Loup Chatin e Nyck de Vries. Tutte e tre le vetture sul podio sono Oreca 07 Gibson.

La categoria che regala i maggiori colpi di scena è la LMGTE Pro. A giocarsi la vittoria di classe fino alla fine sono la Porsche 911 RSR – 19 del duo franco-svizzero formato da Kevin Estre e Neel Jani e la Ferrari 488 GTE EVO (AF Corse) guidata dall’italiano Alessandro Pier Guidi e dal britannico James Calado. Dopo una lotta serrata che porta i due equipaggi a scambiarsi di posizione più volte nel corso della gara, la coppia della scuderia piacentina è costretta a fermarsi ai box a tre minuti dalla fine e a regalare così la vittoria al Porsche GT Team, dovendosi accontentare della seconda posizione. Al terzo posto chiude l’altra Porsche della stessa scuderia, guidata da Gianmaria Bruni e da Richard Lietz.

Spettacolare rimonta nell’ultima classe in gara nel Tempio della Velocità. Il team italiano AF Corse, con Francois Perrodo, Nicklas Nielsen e Alessio Rovera, rimonta infatti dall’ultima piazza in griglia e arriva primo nelle LMGTE Am. Da segnalare in particolare la grande prestazione del pilota italiano, che nei primi giri guadagna posizioni su posizioni dando un grosso contributo alla vittoria della Ferrari 488 GTE EVO. Per gli altri due gradini del podio è duello fino alla fine tra due Aston Martin Vantage AMR. A spuntarla alla fine è il trio Paul Dalla Lana-Augusto Farfus-Marcos Gomes del team Aston Martin Racing. Si devono accontentare del terzo posto i giapponesi Satoshi Hoshino e Tomonobu Fujii e il britannico Andrew Watson del team D’ Station Racing.



Il fine settimana del WEC è stato anche il weekend del ritorno del pubblico sugli spalti nel Tempio della Velocità. Oggi circa 700 persone hanno potuto assistere alla 6 Ore di Monza dalla tribuna laterale destra sul rettifilo di partenza, sedendo distanziate come prescritto dalla normativa in vigore. Il rimanente pubblico ha seguito la competizione dalle salette hospitality arrivando ad un massimo di mille spettatori in circuito. L’organizzazione di oggi ha consentito di affinare ulteriormente le procedure di accesso e di permanenza degli spettatori in vista del prossimo Formula 1 Heineken Gran Premio d’Italia 2021 del fine settimana dal 10 al 12 settembre.

Il prossimo appuntamento per gli appassionati di motori è la Festa dell’Automobilista domenica 25 luglio quando sarà possibile girare in pista con la propria vettura, partecipare ad una parata sul circuito e sull’Anello di Alta Velocità e ricevere la benedizione per il proprio mezzo dell’Arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini nel giorno di San Cristoforo, protettore degli automobilisti. Maggiori informazioni sul sito www.monzanet.it (f.m.)

Foto Raul Zacchè-Actualfoto