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sabato 16 luglio 2022

Dalla Rondeau alla Alpine, quando l'Endurance parla francese all'Autodromo Nazionale Monza


di Massimo Campi 
foto Raul Zacchè/Actualfoto

Sul tracciato di Monza, l’Alpine di Matthieu Vaxiviere, Nicolas Lapierre e André Negrão passa per prima sotto la bandiera a scacchi seguita dalla Toyota di Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa, che hanno chiuso la 6 Ore al secondo posto assoluto dopo un tentativo di rimonta sui vincitori nel finale. Una gara conclusa con un distacco minimo ed il trionfo per l’Alpine ELF Team che conquista una vittoria preziosa in chiave campionato. 

La gara si decide dopo una lotta entusiasmante con entrambe le Toyota e tre vetture a giocarsi la vittoria fino alla fine, tra sorpassi, controsorpassi e giochi di strategia. I tre driver dell’Alpine hanno avuto il merito di disputare una gara sempre all’attacco, nella quale sono stati spesso costretti a inseguire le due vetture della scuderia giapponese, senza però mai mollarne gli scarichi, fino a quando si arriva all’episodio chiave della gara quando, ad oltre 300 all’ora, in pieno rettilineo, le due vetture di Vaxiviere e Kobayashi entrano in contatto, esplode la gomma della Toyota ed il pilota nipponico è obbligato a una sosta ai box per sistemare la vettura e sostituire la gomma. La Toyota #7 conclude così al terzo posto.

La vittoria 2022 della Alpine richiama quella di 40 anni fa della piccola Rondeau, con il costruttore transalpino che vince la prima gara delle nuove Gruppo “C” sul tracciato italiano. Il 18 aprile 1982 i nuovi prototipi Gruppo “C” corrono per la prima volta nella 1000 Km di Monza. E' l’anno della grande svolta delle gare Endurance. Dopo stagioni con le Silhouette, in pratica le vecchie Gr.5 con le barchette Gr.6, la Fia lancia la nuova categoria tecnica, le Gruppo “C” nuove vetture prototipo, veloci, performanti, aerodinamicamente efficienti e con una tecnologia che rispecchia le nuove esigenze dell’industria automobilistica sulla riduzione dei consumi durante la gara.

Nelle gare inizialmente vengono ammesse anche le vecchie vetture gruppo 6, senza prendere punti per il titolo costruttori ma solo per quello piloti. La Lancia in attesa della nuova vettura, schiera al via la LC1 Martini una vettura sport gr. 6 derivata dalla Beta Montecarlo Turbo, mentre la nuova Porsche 956 debutta nella seconda gara stagionale a Silverstone. Si ritirano le due Lancia-Martini ufficiali, afflitte da vari problemi tecnici e la gara viene vinta dalla Rondeau M382C-Ford di Henry Pescarolo, Giorgio Francia e Jean Rondeau.
Nei primi anni del terzo millennio la Le Mans Serie fa il suo ingresso a Monza e nel 2005 è la Pescarolo-Judd di Emmanuel Collard e Jean-Christophe Boullion a salire sul gradino più alto del podio. La Pescarolo è una barchetta realizzata dall’ex pilota francese, spinta del V10 di John Judd.

Nel 2022 sulla pista italiana debutta anche la nuova Peugeot 9x8, la Hypercar della casa del Leone. Un altro ricorso storico che ricorda il debutto della Peugeot 908HDI avvenuto a Monza il 15 aprile del 2007. La Peugeot 908 HDI Fap è concepita per correre a Le Mans e nella Le Mans Series come prototipo della classe LMP1. L’obbiettivo del Leone francese è quello di conquistare la 24 Ore di Le Mans con un prototipo Diesel munito di filtro antiparticolato. A Monza 2007 sono assenti le rivali Audi, che hanno già vinto a Le Mans con la vettura a gasolio, per la nuova Peugeot è comunque un grande banco di prova con i veloci rettilinei che decretano la vittoria della nuova vettura francese. Minassian/Genè salgono sul gradino più alto del podio davanti alla Pescarolo 01/Judd di Bouillon/Collard. Il terzo posto è per la seconda Peugeot, pilotata da Lamy/Sarrazin attardata da alcuni inconvenienti tecnici. La Peugeot vince il titolo Le Mans Series 2007 ed anche la 1000 Km di Monza 2008 con Lamy e Sarrazin.

domenica 10 luglio 2022

Vaxiviere-Lapierre-Negrão vincono la WEC 6 Ore di Monza 2022


> 10 Luglio 2022 - Matthieu Vaxiviere, Nicolas Lapierre e André Negrão trionfano nella seconda edizione della 6 Ore di Monza del World Endurance Championship, regalando ad Alpine ELF Team una vittoria preziosa in chiave campionato. La gara si decide dopo una lotta entusiasmante con entrambe le Toyota e tre vetture a giocarsi la vittoria fino alla fine, tra sorpassi, controsorpassi e giochi di strategia. L’esito della corsa sembrava già scritto dopo le prime tre ore, quando la Glickenhaus di Olivier Pla, Romain Dumas e Luis Felipe Derani, dominante in qualifica al sabato, aveva un vantaggio di quasi un minuto su tutti i rivali ed era in totale controllo. Ma prima un drive through e poi un problema al turbo costringono i piloti della Glickenhaus 007 LMH ad abbandonare anzitempo la corsa, aprendo le danze a una lotta serrata per la conquista del gradino più alto del podio.

I tre driver di Alpine hanno avuto il merito di disputare una gara sempre all’attacco, nella quale sono stati spesso costretti a inseguire le due vetture della scuderia giapponese, senza però mai mollarne gli scarichi. Gli episodi decisivi si sono verificati nell’ultimo terzo di corsa, quando Vaxiviere ha dato prova della sua forza sorpassando prima la vettura #8 di Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa, che hanno chiuso la 6 Ore al secondo posto assoluto dopo un tentativo di rimonta sui vincitori nel finale, e poi Kamui Kobayashi, al volante dell’altra Toyota GR010 – Hybrid insieme a Mike Conway e Jose Maria Lopez. In questo secondo sorpasso, c’è stato un contatto tra Vaxiviere e Kobayashi, con il pilota nipponico che si è visto obbligato a una sosta ai box per una foratura. La Toyota #7 ha finito così al terzo posto.

Esordio amaro invece per Peugeot nel primo vero banco di prova in una competizione per le due Hypercar 9x8 che la scuderia francese presentava nel Tempio della Velocità. Dopo aver riscontrato problemi tecnici già in qualifica, conclusa al terzultimo posto della griglia, la #93 di Paul Di Resta, Mikkel Jensen e Jean-Eric Vergne si è inchiodata all’ingresso della pitlane dopo pochi minuti ed è stata costretta al ritiro. Stessa sorte anche per i compagni di squadra Loic Duval, Gustavo Menezes e James Rossiter, che sono perlomeno riusciti a percorrere oltre tre ore e mezza di gara e a fornire qualche dato cronometrico al team per i prossimi appuntamenti, pur senza mai riuscire a tenere il ritmo dei primi.

Risultato per nulla scontato anche tra le LMP2, classe nella quale diversi team hanno preso la leadership in più momenti di gara. Alla fine a tagliare il traguardo davanti a tutti sono stati Rui Andrade, Norman Nato e Ferdinand Habsburg sulla loro Oreca 07 – Gibson di Realteam by WRT. Hanno provato a togliergli il primo posto Roberto Gonzalez, Antonio Felix da Costa e William Stevens (Jota), leader della classifica piloti e che hanno comunque disputato una gara straordinaria, rimontando dalla 38esima e ultima posizione della griglia di partenza e arrivando a un passo dal successo di categoria. Vector Sport si è invece aggiudicato l’ultimo posto sul podio di classe con la vettura #10 di Nico Müller, Ryan Cullen e Sebastien Bourdais.

Si è risolta solo a due minuti dalla fine anche la disputa tra le LMGTE Pro, e non è stato un finale piacevole per la Ferrari 488 GTE Evo di Antonio Fuoco e Miguel Molina. Leader fino a quel momento, quando mancavano solamente pochi km alla bandiera a scacchi, i due sono stati obbligati a un ulteriore rifornimento in pit lane per un errore del team, che non aveva ben calcolato la quantità di carburante necessario per arrivare al traguardo. A festeggiare è Corvette Racing, con la Chevrolet Corvette C8.R del duo anglo-americano formato da Nick Tandy e Tommy Milner, che si vedono servito su un piatto d’argento un successo insperato. Terzo posto per l’altra Ferrari in gara nella categoria, quella di Alessandro Pier Guidi e James Calado, in lotta per la vittoria tanto quanto i compagni di scuderia dopo essere partiti davanti a tutti nella loro classe, ma anch’essi penalizzati da un errore al muretto che gli è costato una penalità.

Alle Iron Dames non è bastata invece una prestazione superlativa sia in qualifica che in gara per spuntarla su tutti i competitor nella classe LMGTE Am. Dopo una sorprendente pole di Sarah Bovy e un primo posto confermato per un’ampia fetta di gara anche da Rahel Frey e Michelle Gatting, le ragazze al volante della Ferrari 488 GTE Evo si sono viste soffiare uno storico trionfo a Monza dalla Porsche 911 RSR – 19 di Dempsey-Proton Racing, guidata da Christian Ried e dai britannici Sebastian Priaulx e Harry Tincknell. Cruciale una sosta ai box più lunga del previsto per le Dames, che hanno provato a ricucire lo strappo nel finale senza esito e finendo seconde. Dietro di loro si sono posizionati Mikkel Pedersen, Nicolas Leutwiler e l’italiano Matteo Cairoli, su un’altra delle cinque Porsche in gara.

Per il Tempio della Velocità è stato un weekend mozzafiato non solo in pista ma anche a corredo della gara, grazie alle tante attivazioni organizzate per il pubblico che ha seguito l’evento dal vivo. Un’ottima affluenza di appassionati ha interessato gli spalti, con i tifosi in tribuna centrale spettatori privilegiati delle performance musicali pre-race dell’Orchestra Italiana Bagutti, che ha intonato l’inno italiano poco prima del via della corsa. I tifosi si sono intrattenuti anche nella Fan Area preparata per la gara, con la presenza della famosa presentatrice televisiva Diletta Leotta e le attivazioni di Radio 105, che hanno contribuito a dare ancor più colore alla tre giorni.

Dopo aver ospitato il Campionato del Mondo Endurance, che ha visto anche il mitico dirigibile Goodyear tornare a sorvolare i cieli brianzoli esattamente come lo scorso anno, l’Autodromo Nazionale Monza si prepara per l’evento sportivo più importante dell’anno. Tra il 9 e l’11 settembre sarà infatti tempo per il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2022, con la Ferrari che, dopo la vittoria odierna al Red Bull Ring, spera di ottenere un successo anche nel Tempio della Velocità davanti alla marea rossa che finalmente tornerà a invadere il Circuito monzese. Tutte le informazioni sull’evento e sull’acquisto dei biglietti sono disponibili sul sito monzanet.it. (f.m) 

Foto di Claudio Pezzoli-New Reporter Press; Diego Onida.






FIA WEC / Rovera sul podio della 6 Ore di Monza


Monza, 10 luglio 2022. Il ritmo è stato sempre da vertice ma sul traguardo del circuito di casa Alessio Rovera deve accontentarsi di un terzo posto in rimonta alla 6 Ore di Monza, quarto round del Mondiale Endurance. Conclusione con champagne sul podio di classe LMP2 Pro-Am, dunque, ma la gara dell’equipaggio della Oreca 07 motorizzata Gibson schierata da AF Corse e che il pilota ufficiale Ferrari condivide con François Perrodo e Nicklas Nielsen è stata condizionata da alcuni imprevisti nella prima parte della corsa. 

Il trio del team italiano aveva preso il comando della propria categoria poco dopo un’ora dal via. Poi un “timing” sfortunato che l’ha costretto a un pit-stop in più nell’occasione dell’ingresso di una safety car e due penalità hanno fatto precipitare l’equipaggio al penultimo posto di LMP2 staccato di quasi un giro dai battistrada della classe Pro-Am.

In quei frangenti Rovera non era alla guida della vettura. Il 27enne pilota varesino è infatti subentrato proprio all’inizio della seconda parte di gara e insieme a tutta la squadra ha avviato una bella rimonta, conclusa al nono posto di LMP2 e sul podio Pro-Am a tre secondi dai vincitori e a un soffio dal secondo posto. La terza piazza ottenuta nel Tempio della Velocità non permette di mantenere la testa della classifica, che resta però molto ravvicinata. Rovera, Perrodo e Nielsen occupano ora la seconda posizione a soli due punti dalla vetta, con ancora due gare da disputare. Il prossimo round del FIA World Endurance Championship è in programma dopo la pausa estiva nel weekend dell’11 settembre in Giappone alla 6 ore del Fuji.

Rovera ha dichiarato nel post Monza: “Ci tenevo molto a questo round mondiale di casa. Purtroppo alcune circostanze non ci hanno favorito e dobbiamo accontentarci del terzo posto. E’ pur sempre un podio e la lotta al titolo resta apertissima, ma ora non dobbiamo sbagliare nelle prossime gare. Peccato qui a Monza soprattutto perché il nostro prototipo andava molto bene e abbiamo mostrato un ritmo competitivo sia in prova sia in gara. Ringrazio tutti i tifosi e appassionati che sono venuti a trovarci all’Autodromo Nazionale, che è sempre un posto speciale e dove cercheremo di rifarci negli appuntamenti futuri”.

Foto AG Photo / Manganaro

WEC 6 Ore di Monza: le foto di Raul Zacchè/Actualfoto

Autodromo Nazionale Monza, 10 Luglio 2022
WEC 6 Ore di Monza
le foto di Raul Zacchè/Actualfoto
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