mercoledì 28 settembre 2022

Mansell-Williams, binomio mondiale 1992


di Massimo Campi
immagini © Raul Zacchè/Actualfoto

Nigel Ernest James Mansell è il nome completo, ma per i suoi tifosi è stato “il Leone”. Dopo anni di carriera nel 1992, Mansell diventa finalmente campione del mondo giungendo secondo in Ungheria, dietro al rivale Ayrton Senna.

La sua è una lunga rincorsa al titolo mondiale, iniziata nel 1979 quando Mansell partecipa ad un test collettivo organizzato dalla Lotus al Castellet con lo scopo di trovare un pilota da affiancare ad Andretti per la stagione 1980 al posto di Reutemann. Debutta nel 1980 con la squadra inglese, e nel 1981 è al fianco di Elio De Angelis. 

La sua è una lenta maturazione, spesso a suon di uscite di strada ed incidenti. Finisce in Williams, e nel 1986 è al fianco di Nelson Piquet con il V6 turbo Honda, la sua prima grande stagione dove tutto sembra filare liscio per la conquista del mondiale, fino all’ultimo appuntamento ad Adelaide, con la sua Williams che dechappa una gomma mentre è in testa alla gara lasciando il mondiale ad Alain Prost. Seguono anni sempre di vittorie, e di grandi incidenti. La Ferrari, con il tifo del pubblico rosso, ed infine ancora la Williams con il nuovo V10 Renault e le sospensioni attive.

Finalmente il 1992 è l’anno del Leone, la vettura progettata da Patrick Head ed Adrian Newey è un missile, inarrivabile per gli avversari, le sospensioni attive fanno la differenza e Nigel Mansell è quello che le sa sfruttare al meglio.

Come da copione, sul tracciato dell’Hungaroring, le due Williams/Renault monopolizzano la prima fila; in Ungheria è Riccardo Patrese a conquistare la pole position davanti a Mansell, terzo è Senna, seguito da Schumacher, Berger, Brundle, Alboreto e Boutsen. In fondo alla griglia Damon Hill qualifica per la seconda volta nella stagione la sua Brabham, per lo storico team inglese si tratta dell’ultima partecipazione ad un Gran Premio di Formula 1.

Al via Patrese mantiene la testa della corsa, mentre Mansell viene sopravanzato da Senna e Berger. L’inglese ha la meglio su Berger già all’ottavo passaggio, ma resta bloccato alle spalle di Senna; al 31º giro Mansell esce di pista nel tentativo di superarlo, perdendo nuovamente la posizione a vantaggio di Berger. Superato rapidamente l’austriaco, Mansell si mette nuovamente a caccia di Senna. Tuttavia l’inglese smette di pressare il brasiliano quando, nel corso del 39º giro, Patrese si ferma con il motore rotto: a questo punto a Mansell basta il secondo posto per conquistare matematicamente il primo titolo iridato della sua carriera.

L’inglese è costretto ad una sosta supplementare per un problema tecnico, ma non ha problemi a risalire nuovamente in seconda posizione, sfruttando anche il ritiro di Schumacher e le difficoltà di Brundle, alle prese con problemi al cambio. Senna conquista la sua seconda vittoria stagionale, mentre Mansell si laurea Campione del Mondo a cinque gare dalla conclusione del campionato grazie al secondo posto; terzo è Berger, seguito da Hakkinen, Brundle e Capelli.

Nigel Mansell ha disputato 187 Gran Premi di Formula 1, in quel momento storico è il pilota britannico di maggior successo in Formula Uno con 31 Gran Premi vinti e 32 pole position, un record destinato ad essere superato da Lewis Hamilton nel terzo millennio.

La 6a edizione dello Special Rally Circuit by Vedovati Corse (12-13 Novembre)


Anche quest’anno lo Special Rally Circuit by Vedovati Corse si prepara per essere un evento di riferimento per il motorsport nazionale. All'Autodromo Nazionale Monza, che ha da poco festeggiato i cento anni di attività, si svolgerà la sesta edizione della manifestazione promossa da Vedovati Corse.

La formula è vincente e consolidata: più di ottanta chilometri – 83,600 per la precisione -distribuiti nelle due lunghe “Vedovati” da 23,400 km e negli altrettanti passaggi della “Vedovati Special” che di chilometri ne conta 17,300 nella sola giornata di domenica 13 novembre; al sabato i concorrenti avranno la possibilità di assaggiare il percorso con le ricognizioni, lo shakedown e le Private Free Practice, sessioni che consentiranno di far vivere ad amici, sostenitori e fans l’ebbrezza di alcuni giri in pista con le auto da gara.

Potranno partecipare tutte le vetture da rally, dalle Wrc Plus alle Storiche, e come sempre ci sarà la possibilità di essere al via anche per i minorenni ancora senza patente di guida: lo scorso anno fu proprio un giovanissimo talento a primeggiare davanti a driver esperti di rally e pista: il comasco Marco Butti, allora sedicenne, trionfò su una VW Polo R5 insieme a Fulvio Florean testimoniando a tutti quel talento che la squadra ufficiale Audi ha poi voluto far suo per la stagione 2022 dedicata alla pista.

“Anche quest'anno proponiamo questa gara che a noi sta molto a cuore. - racconta Maela Vedovati, a capo del gruppo organizzatore - A Monza cominciammo da un Formula Challenge e passammo attraverso altre tipologie di gara fino alla attuale che è una formula molto apprezzata che consente di confrontarsi a rallysti e velocisti. Uno schema ibrido di grande successo: speriamo potrà essere tale anche per questa edizione.”

Tra gli incentivi, alcuni ancora in fase di studio, la Vedovati Corse conferma un importante montepremi in pneumatici Pirelli. Le iscrizioni saranno aperte dal 14 ottobre fino al 2 novembre.

 

Foto Iron Alex

GT Open, cambiano i piloti al comando, non la scuderia che è sempre Oregon Team. Bene Fumanelli che guida in Pro-Am.


di Diego Onida

Cambio della guardia in testa alla classifica del campionato internazionale GT Open al termine del settimo appuntamento disputato lo scorso fine settimana all'Autodromo Nazionale Monza. 
Ad occupare la prima posizione dopo i due round brianzoli, è ora la coppia del team Oregon formata da Benjamin Hites e Leonardo Pulcini con 113 punti, secondi nella gara disputata domenica. I loro compagni di box, Glenn Van Berlo e Kevin Gilardoni che a Monza arrivavano da leader della serie, complice il ritiro nella stessa giornata, sono ora scivolati in terza posizione, a dieci lunghezze dalla vetta mentre la coppia composta da Nick Moss e Joe Osborne (McLaren) sono secondi con 109 punti. Tutto sarà quindi deciso nell’ultimo appuntamento della stagione, previsto fra tre settimane sulla pista di Barcellona.
Il successo assoluto nella gara di sabato, disputata sotto la pioggia e caratterizzata da diversi incidenti, è andato al team Dinamic Motorsport con il monzese Riccardo Cazzaniga e l’austriaco Klaus Bachler che al debutto nella serie, hanno portato la loro Porsche 991 GT3 R sul gradino più alto del podio. Domenica su pista asciutta, vittoria assoluta per Nick Moss e Joe Osborne che grazie a questo terzo successo stagionale al volante della loro McLaren 720S di Optimum Motorsport, mantengono vive le speranze per il titolo iridato.

La gara brianzola ha però visto anche l’ottima prestazione di un altro pilota di casa. Pole position e due podi, consegnano a David Fumanelli la vetta provvisoria della classifica di classe Pro-Am; il brianzolo, ancora una volta, ha mostrato tutto il suo potenziale, salendo insieme al pilota turco Murat Cuhadaroglu che insieme a lui divide l’abitacolo della Ferrari 488 GT3 Evo preparata dal team svizzero Kessel Racing, sul terzo gradino del podio nella gara di sabato e sul secondo nella giornata successiva: «È stato un bellissimo weekend, quello a cui puntavo. – dice – Ci tenevo moltissimo a fare la pole perché è un periodo in cui stiamo facendo consecutivamente queste ottime prestazioni e ci tenevo particolarmente farlo nella gara di casa».
La pista di casa appunto, visto che il brianzolo abita ad una manciata di chilometri dall’impianto che però non ha fatto sconti sia a lui sia agli altri partecipanti della kermesse motoristica: «Le condizioni sono state difficili perché sabato ha piovuto mentre domenica la mia qualifica si è disputata su pista umida, ma con gomme slick. – spiega – Quindi è stata una pole speciale, sono molto contento di aver disputato un fine settimana super positivo».

Due gare difficili, ma l’equipaggio della squadra elvetica ha saputo sfruttare al meglio le possibilità e le occasioni scaturite in entrambe le competizioni: «Sono state due gare complicate, perché nonostante il nostro pacchetto fosse perfetto, domenica abbiamo fatto una scelta non perfetta di set up e ho faticato molto in gara. Sabato le condizioni erano abbastanza proibitive con la pioggia e risalire posizioni in mezzo al gruppo con la nube di acqua davanti non è stato facile e ci sono stati momenti davvero critici, ma gli sforzi fatti sono stati ripagati».
Protagoniste le safety car, soprattutto le due nella giornata di sabato, che hanno un po' condizionato le sorti di gara 1: «La prima mi ha aiutato perché ha ricompattato il gruppo consentendomi di riagganciare i miei avversari; – spiega – la seconda al contrario mi ha sfavorito; è entrata mentre stavo sorpassando diversi avversari chiudendo poi di fatto la gara con l’esposizione della bandiera rossa. Senza di quella sono convinto che saremmo probabilmente riusciti a vincere la gara e salire sul podio assoluto».
Intanto però l’equipaggio del team svizzero può godersi la meritata prima posizione in classifica in attesa del finale di stagione: «Siamo passati dalle stalle alle stelle anche se devo riconoscere che siamo stati favoriti dal doppio ritiro dell’equipaggio leader di campionato sia in Austria sia qui a Monza – prosegue – Ora ci troviamo in testa al campionato, un punto di vantaggio sul secondo con l’ultima gara da disputare e direi che meglio di così non poteva andare. Onestamente siamo tanto motivati, ma sorpresi allo stesso tempo perché mai avremo pensato di trovarci in questa posizione. Il mio stesso compagno ad inizio anno era preoccupato di non riuscire a fare un podio nella stagione ed invece ora siamo in testa al campionato». Sognare a questo punto è lecito: «Ci giochiamo tutto a Barcellona e ci proviamo; difficile no, siamo primi in classifica ad una gara dalla conclusione, tutto può succedere e cercheremo di fare del nostro meglio per ottenere il miglior risultato anche se non sarà facilissimo perché il nostro avversario è un equipaggio molto forte, però – conclude – siamo arrivati in testa, vediamo se con un po' di fortuna e un buon lavoro da parte nostra…».

L'Autodromo Riccardo Paletti di Varano de' Melegari incorona i campioni CIV Junior 2022


Gabriel Fabio Vuono, Edoardo Savino, Matteo Mancini, Angelo Mottola e Valentino Sponga sono i Campioni Italiani CIV Junior 2022 rispettivamente nelle categorie FIM MiniGP Italy Series, Ohvale GP2 190, Ohvale GP0 110, Aprilia Sport Production SP1 e SP2.

Ultimo round entusiasmante quello del CIV Junior presso l’Autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari, ricco di colpi di scena che hanno stravolto le classifiche generali ma anche altamente formativo per i giovani piloti che si sono dovuti adattare molto velocemente alle condizioni dell'asfalto, passando da pista bagnata ad asciutta nel giro di poche ore.

Dominio totale nel circuito che sorge nel cuore pulsante della Motor Valley per Lorenzo Pritelli che vince gara uno indisturbato dopo il colpo di scena per la classifica di campionato quando Gabriel Fabio Vuono, leader in campionato, scivola sul bagnato nel corso del terzo giro. Al termine della bagarre Carmelo Greco e la wild card Enrico Dal Bosco sono rispettivamente secondo e terzo. In gara due Gabriel Fabio Vuono rompe gli indugi e dopo lo zero di gara uno vince sull'asciutto centrando il titolo tricolore. Roman Durdis e Lorenzo Fino sono secondo e terzo al traguardo. Il Campione Italiano MiniGP Italy Series 2022 è Gabriel Fabio Vuono che insieme al secondo classificato Lorenzo Fino stacca il biglietto per la MiniGP World Final di Valencia, per loro 230 e 213 punti. Più staccato con 150 punti Tomas Turetta terzo classificato.

Condizioni meteo molto difficili con pista bagnata e una leggera pioggia che rende scivoloso il tracciato per gara uno. Partenza thriller per Gionata Barbagallo che scivola in curva uno coinvolgendo anche Cristian Borrelli, finisce subito la loro gara lasciando Edoardo Savino libero di gestire gli avversari senza strafare. Vince Mattia Guaita, secondo Savino, terzo Kevin Cancellieri. Gara due con pista asciutta vede vincere Edoardo Savino al termine di un bel duello con Gionata Barbagallo e Cristian Borrelli che passano sotto la bandiera a scacchi in seconda e terza posizione. Manfredi Balducci, quarto al traguardo, guadagna la terza posizione a causa della squalifica di Cristian Borrelli. Il titolo Ohvale GP2 190 2022 è di Edoardo Savino che con sei vittorie, cinque secondi posti e un unico passo falso totalizza 250 punti, dietro di lui Gionata Barbagallo e Cristian Borrelli rispettivamente con 224 e 148 punti al termine dell'ultima gara.

Problemi in griglia per Luca Rizzi che esce dallo schieramento per poi riposizionarsi in prima fila. Battaglia a fine gara tra Rizzi, Francesco Contu e Matteo Mancini con arrivo al traguardo nell'ordine. Splendida gara due di Matteo Mancini che in lotta per la vittoria del titolo riesce a prendere subito un discreto vantaggio vincendo indisturbato e facendo suo il Campionato. Giorgio Formisano e Stefano Turato tagliano il traguardo in seconda e terza posizione. Matteo Mancini è Campione Italiano Ohvale GP0 110 grazie a cinque vittorie che sommate ai piazzamenti gli permettono di totalizzare 210 punti in classifica generale. I gemelli Stefano e Luca Turato sono rispettivamente secondo e terzo al termine del Campionato con 195 e 169 punti.

Al termine della mattinata non piove più e sull'asfalto cominciano a formarsi delle tracce asciutte. Parte fortissimo Valentino Sponga già Campione Italiano SP2 con un round di anticipo. Errori e cadute stravolgono l'ordine di arrivo, vince Roberto Piras seguito da Matteo Turato e Sponga. Per la SP1 il vincitore di gara uno è Alessandro Aguilar Carballo seguito da Nicolas Zanin e Angelo Mottola. In gara due Valentino Sponga parte bene e domina tutta la gara, dietro di lui rimonta furibonda di Gianmaria Ibidi che chiude al secondo posto, terzo Matteo Turato per la SP2. Nicolas Zanin vince nella classe SP1 seguito da Alessandro Aguilar Carballo e Leonidas Guimaraes. A seguito della squalifica di Antonio Iorio il Campione Italiano Aprilia Sport Production SP1 è Angelo Mottola per un solo punto su Antoine Nativi, 164 punti per il campione, 163 punti per il francese. Terzo in classifica Alessandro Aguilar Carballo con 157 punti.

Per scoprire tutte le attività dell'Autodromo di Varano de' Melegari e il calendario completo 2022 è possibile consultare il sito ufficiale autodromovarano.it, e i canali ufficiali sui social network.

Credits: Autodromo Riccardo Paletti - Ufficio Stampa


Rally / Ivo Droandi e Scuderia Etruria Sport vincono il Trofeo A112 Abarth Yokohama


Bibbiena, 28 settembre 2022 - É un brindisi che vale una stagione, quello condiviso da Ivo Droandi e Scuderia Etruria Sport. Il pilota aretino, grazie alla vittoria in entrambe le tappe del Rallye Elba Storico, è il vincitore dell’edizione 2022 del Trofeo A112 Abarth Yokohama, confronto che lo ha visto cogliere il terzo primato dopo i precedenti all’Historic Rally delle Vallate Aretine e del Rally Internazionale Storico Costa Smeralda. Affiancato “alle note” da Carlo Fornasiero, il portacolori del sodalizio di Bibbiena si è assicurato la matematica vittoria con una gara di anticipo, archiviando la pratica ancor prima della conclusione del “monomarca” Autobianchi, che avverrà a fine novembre sulle prove speciali de La Grande Corsa.

“Siamo partiti per l’Isola d’Elba con una classifica cortissima - il commento di Ivo Droandi - portare a casa il massimo punteggio in entrambe le gare per noi era impensabile perché, classifiche alla mano, io, Gentile e Dall’Avo ce la siamo sempre giocata sugli stessi tempi. Il ritiro di Marcogino Dall’Avo ci ha spalancato le porte della vittoria di Gara 1, dove abbiamo gestito al meglio il vantaggio su Francesco Mearini. L’evolversi di Gara 2 ci ha permesso di ragionare in ottica trofeo, con Gentile e Dall’Avo fuori dai giochi e due soli punti a dividerci dall’obiettivo. Abbiamo così potuto festeggiare anche se, in tutta onestà, Francesco Mearini avrebbe meritato la vittoria di Gara 2 e quella relativa ai tre giorni proposti dal Rallye Elba. Per noi è una grande gioia, portiamo a casa un risultato insperato ad inizio stagione, abbiamo concretizzato al meglio la crescita su una macchina davvero performante, grazie al contributo di mio fratello Orazio, decisivo nel perfezionare l’assetto. Una grande soddisfazione portare il trofeo ad Arezzo, condividendolo con il team Dro, l’autofficina L.M e Scuderia Etruria Sport”.

Credits: Foto Zini

Un Team straordinario per celebrare i 15 anni di Motor Bike Expo allo Swank Rally di Sardegna.



Non è il cast di un reality show o di una prossima serie tv, ma il Team che Motor Bike Expo ha allestito per affrontare le dune e le rocce dello Swank Rally di Sardegna. E' una squadra che rappresenta molto bene quelli che sono i valori di MBE,ovvero: l’amore per la moto, lo sport, la voglia di stare assieme, il dive rtimento e lo spirito d’avventura. Proprio per questo il team sarà composto da un gruppo di amici che provengono da mondi molto diversi, ma che sono accomunati da un'unica grande passione.
La squadra si è radunata martedì 27 settembre al Crossodromo Ciglione della Malpensa in occasione della prima prova speciale e del classico prologo, quest’anno in notturna.
Oggi partenza per il porto di Genova, con prova speciale di accelerazione alla pista Pirelli e successivo imbarco per Olbia. Domani, Giovedì 29 settembre, seconda tappa e prima tappa in Sardegna: Olbia - Orosei. Venerdì tappa ad anello Orosei - Orosei. Sabato, dopo aver affrontato la tappa nr. 4, la squadra concluderà il rally, tornando al porto di Olbia per imbarcarsi nuovamente.
I protagonisti del Team MBE: Giorgio Rocca, sciatore vincitore di 11 gare di coppa del mondo; Alvise Rigo, giovane ragazzo alla ribalta dei programmi TV e delle produzioni cinematografiche; Francesco e Federico Agnoletto, organizzatori di Motor Bike Expo; Klaus Nennewitz, ingegnere che ha dato vita all'Aprilia Tuono. Questo il Team che veste i colori MBE, senza dimenticare che in gara c'è un altro grande amico, oltre che grandissimo pilota, vincitore della scorsa edizione dello Swank Rally e ambassador ufficiale di Motor Bike Expo: Alessandro Botturi, che corre per il Team Ufficiale Yamaha T7.
La 15ª edizione di Motor Bike Expo è in programma dal 27 al 29gennaio 2023 in fiera a Verona.

Romeo Ferraris conclude al Sachsenring il 2022 del FIA ETCR



La Romeo Ferraris ha completato la stagione 2022 del FIA ETCR, seconda edizione del campionato per vetture Turismo elettriche. Il weekend sul tracciato del Sachsenring si è concluso con Maxime Martin secondo al traguardo nella DHL Super Final del pool "Fast", che gli è valsa gli ultimi 30 punti personali dell'anno che gli hanno consentito di assicurarsi il quarto posto in classifica generale, a quota 421, primo tra i piloti non Cupra in campionato.

Forte di 61 lunghezze, il belga è stato il pilota a raccogliere il maggior bottino in questo fine settimana al volante della Giulia ETCR, viaggiando in crescendo dopo il quarto riferimento crono in qualifica. Archiviato il terzo posto nei Quarti di Finale 2, Martin si è riscattato vincendo la Semi Finale 2, per poi sfiorare il successo nella manche conclusiva in cui è scattato dalla terza piazzola.


Nello stesso raggruppamento, in 1:27.979, Giovanni Venturini aveva messo a segno il miglior tempo di qualificazione tra i portacolori Romeo Ferraris. Dopo due terzi posti, nei Quarti di Finale 1 e nella Semi Finale 2, il vicentino ha terminato quarto nella DHL Super Final affrontata insieme a Martin.


A livello di competitività, Luca Filippi ha vissuto il suo miglior weekend del campionato, giungendo terzo nella finale del pool "Furious" davanti al compagno Bruno Spengler. Il pilota piemontese si è così lasciato alle spalle il ritiro in Semi Finale 1, dovuto ad una uscita di pista mentre stava tentando il sorpasso per prendere la testa della gara. Il canadese Spengler nella tappa in Germania ha invece accumulato 39 punti, al ritorno in azione dopo l'incidente di Vallelunga.


Romeo Ferraris termina quindi il FIA ETCR 2022 con un totale di 732 punti fra i Costruttori, grazie in particolare al trionfo ottenuto insieme a Martin sul circuito di Zolder.


Michela Cerruti, Team Principal Romeo Ferraris: "questo ultimo fine settimana stagionale non è stato per noi dei più facili, ma come sempre abbiamo cercato di raccogliere il massimo, su un tracciato comunque ostico per effettuare rimonte e sorpassi. Per soli 12 punti purtroppo non siamo riusciti a riconquistare il secondo posto in classifica Costruttori, perso a causa dei numerosi incidenti che ci hanno visti incolpevoli protagonisti nelle DHL Super Final, le manche che assegnavano più punti. Abbiamo però confermato la competitività del nostro progetto Giulia ETCR lottando ruota a ruota contro avversari espressione di due colossi automobilistici. Come nel 2021, anche quest'anno siamo stati per giunta capaci di ottenere una vittoria assoluta. Voglio ringraziare i nostri piloti Maxime, Bruno, Giovanni e Luca, così come tutto il personale Romeo Ferraris al lavoro in pista e nella sede di Opera, per l'enorme impegno profuso in questa sfida, anche nei momenti più impegnativi. Inoltre, mi complimento con Adrien Tambay e con Cupra per i titoli ottenuti".


Credits: Press Romeo Ferraris

martedì 27 settembre 2022

La prima Lista di Salvaguardia moto di ACI Storico


27 settembre 2022 - ACI Storico presenta la Lista di Salvaguardia delle due ruote stilata dal noto storico, scrittore e collezionista Giorgio Sarti con il supporto degli esperti di ACI Storico, per le moto prodotte nel periodo che va dal 1990 al 2000.

Come avviene per la Lista di Salvaguardia delle automobili con età compresa tra i 20 e i 29 anni, Il Club ACI Storico rimane fisso sull’obiettivo, che è quello di stabilire quali modelli abbiano un reale interesse storico e possano quindi meritare una particolare tutela ricevendo un’attestazione di storicità.

Attualmente in Italia il parco circolante delle due ruote (esclusi i ciclomotori), è di circa 964.000 unità con età compresa tra i 20 e i 29 anni, un numero troppo elevato per poter essere considerato indistintamente di potenziale rilevanza storica. È necessaria quindi una selezione, basata sugli stessi principi oggettivi che caratterizzano la Lista di Salvaguardia Auto che sono: l’importanza e l’innovatività delle caratteristiche tecniche e stilistiche rappresentate dal modello, la significatività dei numeri di produzione (anche in relazione agli esemplari superstiti in circolazione), le peculiarità commerciali che ne hanno contraddistinto la storia e l’eventuale passato sportivo.

La storicità è quindi al centro della scrematura effettuata da ACI Storico che, come avviene per le automobili, non prenderà in considerazione le molte moto “anziane” presenti in circolazione che vengono impiegate come veicoli da utilizzo quotidiano, senza alcun obiettivo collezionistico.

All’interno della lista sono state prese in considerazione esclusivamente cilindrate superiori a 250 centimetri cubici, sono stati esclusi i motoveicoli appartenenti alla categoria degli scooter e non sono state prese in considerazione le moto da enduro e da fuoristrada. Tali categorie saranno oggetto di analisi successiva da parte della Commissione Tecnica di ACI Storico. Attualmente la Lista comprende modelli di produzione italiana ed europea, oltre a quelli prodotti negli Stati Uniti e in Giappone.

La suddetta Lista di Salvaguardia è soltanto una prima elencazione, che verrà progressivamente implementata nei prossimi mesi, anche con l’aiuto dei Soci di ACI Storico e degli appassionati. Infatti, i collezionisti che possiedono una moto prodotta nel periodo indicato che non è compresa nella Lista, saranno invitati a sottoporre la candidatura di quel modello di moto alla Commissione Tecnica di ACI Storico (indirizzo mail: clubacistorico@aci.it), che valuterà ogni singolo caso ed esprimerà un parere positivo o negativo per l’eventuale integrazione e per l’ammissione alle verifiche tecniche.

(Ufficio Stampa ACI Storico)

Equipaggio inedito per Cetilar Racing a Road Atlanta per la Petit Le Mans


Braselton, 26 settembre 2022 - Dopo una lunga pausa, la serie Michelin Endurance Cup dell'IMSA WeatherTech Sportscar Championship ritorna in pista questa settimana, per il quarto e conclusivo appuntamento della stagione, e assieme ad essa anche il team Cetilar Racing.


Dopo avere conquistato quest'anno una memorabile vittoria nella GT Daytona in occasione della 12 Ore di Sebring ed un ottimo quarto posto di classe nel più recente round di Watkins Glen con Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, la squadra tutta italiana affronta la 25ª edizione della Motul Petit Le Mans con una novità.


Ad alternarsi sulla Ferrari 488 GT3 Evo 2020 numero 47 come sempre gestita dalla AF Corse, oltre a Lacorte e Sernagiotto ci sarà infatti il giovane belga Ulysse De Pauw. Quest'ultimo (21 anni compiuti a inizio settembre), per l'occasione prenderà il posto di Fuoco, costretto a dare forfait a causa di un concomitante impegno.

De Pauw, nonostante la sua giovane età, è il neocampione Sprint Cup in classe Silver del Fanatec GT World Challenge Europe powered by Aws, nonché reduce dalla vittoria assoluta conquistata appena due settimane fa proprio con una Ferrari 488 GT3 della AF Corse sul circuito di Valencia, la seconda per lui messa a segno quest'anno dopo quella ottenuta nel primo appuntamento di Brands Hatch. Per lui, come per Lacorte e Sernagiotto, si tratterà del debutto sul tracciato di 2,54 miglia di Road Atlanta (nella Georgia), su cui i due piloti italiani hanno già svolto nei giorni scorsi una sessione di test.


Nella classifica della classe GTD, Lacorte e Sernagiotto occupano attualmente il quinto posto, a sole dieci lunghezze dai leader Brendan Iribe-Ollie Millroy-Jordan Pepper (McLaren). Ed anche in questa occasione verranno assegnati i punti al termine di ogni frazione di quattro ore sulle 12 complessive di gara.


"Pensavamo che quella del Glen fosse la pista più emozionante e più rappresentativa del mondo delle corse americane; questo finché non abbiamo scoperto Road Atlanta, che è un tracciato ancora più impegnativo, con curve veloci e passaggi molto rischiosi che impongono un ritmo indiavolato - ha commentato Lacorte - Questa pista rappresenta per me la massima espressione della filosofia dell'automobilismo a stelle e strisce. Ciò significa però che dovremo tenere una condotta molto attenta, perché qui ogni errore si paga caro, ancora di più rispetto ad altri circuiti. Una pista con tante componenti di rischio, molto tortuosa e pertanto difficile anche per il traffico. In questa gara ci raggiungerà De Pauw, dal momento che per motivi strategici di collaborazione con Ferrari non potrà esserci Antonio Fuoco. Voglio dare un benvenuto a Ulysse, un ragazzo giovanissimo, con un palmarès eccezionale".


"Per tutti noi si tratta di un'ennesima nuova sfida, su una pista che non perdona, con vie di fuga inesistenti, dove confrontarci con i piloti americani sarà un ulteriore elemento di difficoltà - ha aggiunto Sernagiotto - Abbiamo una vettura ben bilanciata. Il feeling in generale è molto buono e sono davvero contento dell'arrivo di Ulysse, un giovane molto promettente, al quale voglio dare il benvenuto nella famiglia Cetilar Racing".

"Sono davvero strafelice di entrare a far parte della famiglia Cetilar Racing per prendere parte a questa mitica gara - ha spiegato De Pauw - Dopo una stagione ricca di successi in Europa, non vedo l'ora di affrontare questa nuova avventura in America, dove correrò per la prima volta. Personalmente cercherò di dare il meglio per aiutare Roberto e Giorgio a portare a casa un risultato importante. Un grande grazie a Cetilar Racing per questa fantastica opportunità".


Il fine settimana di Road Atlanta prenderà il via giovedì con i tre turni di prove libere. Venerdì sono in programma invece le qualifiche, mentre sabato mattina si svolgerà il consueto warm-up. La Motul Petit Le Mans scatterà infine sempre sabato, alle 12.10 locali (quando in Italia saranno le 18.10), per concludersi esattamente 12 ore dopo.


ph Fabio Taccola 

Rally AutoStoriche / Ermanno Sordi (Porsche 911 Sc/RS) sugli scudi all’Elba Storico


Rivanazzano Terme (PV), 27 settembre 2022 – Con un risultato superiore alle aspettative, va in archivio per Ermanno Sordi un’edizione da incorniciare del Rallye Elba Storico che si è disputato la scorsa fine settimana con partenza ed arrivo a Capoliveri.

Valevole per il Campionato Europeo FIA e per l’Italiano Rally Auto Storiche – settimo e penultimo della Serie tricolore – il rally elbano vedeva al via una qualificata presenza di equipaggi stranieri ed italiani tra i quali, anche quello coi colori del Team Bassano composto da Ermanno Sordi e Maurizio Barone sulla Porsche 911 Sc/RS Gruppo B preparata da Pentacar.

Chiuso il prologo serale con la disputa della “Capoliveri” realizzando la diciassettesima prestazione assoluta, il duo nel giorno seguente ha iniziato la risalita in classifica per dare il meglio sugli insidiosi asfalti dell’Isola, nonostante un assetto non soddisfacente; trovate le giuste regolazioni al parco assistenza, ha potuto continuare la gara trovandosi a proprio agio, sia nelle restanti prove del venerdì ma anche in quelle del giorno successivo corse sotto la pioggia.

“Siamo partiti cauti – racconta Sordi – anche perché avevo un assetto un po’ troppo rigido; in assistenza sono stato consigliato nel migliore dei modi da Enrico Melli e le regolazioni apportate mi hanno permesso di guidare nel resto della gara in modo ottimale. Al termine della prima tappa eravamo già nella top-ten e nella seconda, anche con un pizzico di fortuna, ci siamo ritrovati a ridosso dei primi con la gradita sorpresa, grazie anche al problema patito da Farris, di arrivare sino alla quarta posizione assoluta e, soprattutto di festeggiare un’importante vittoria di 4° Raggruppamento e di classe che valgono punti preziosi per giocarci il tutto per tutto al Sanremo di metà ottobre”.

Grazie al risultato conseguito al Rallye Elba Storico, Sordi sale al settimo posto nel Trofeo Nazionale Conduttori e Barone al quinto nella Coppa Navigatori; situazione avvincente nel Campionato Italiano di 4° Raggruppamento col portacolori del Team Bassano in seconda posizione a soli quattro punti dal leader Farris. (Andrea Zanovello) 

Foto di ACI Sport

CITROËN BX FESTEGGIA I SUOI 40 ANNI


La BX ha una storia ricca e inaspettata nell’epopea di Citroën e dell'automobile, che riflette il successo commerciale ottenuto nei suoi 12 anni di vita. Oggi, naturalmente, ha un posto speciale nel cuore degli automobilisti e dei collezionisti, che non mancheranno di festeggiare con entusiasmo il suo 40° anniversario. Per l'occasione, gli esperti dell'associazione L'Aventure Citroën hanno invitato tutti gli appassionati a riscoprire la BX sabato 24 settembre presso il Conservatoire Citroën di Aulnay-sous-Bois.

Era il 23 settembre 1982 e, al calar della sera, una folla immensa era assiepata nei giardini di Champ de Mars, con lo sguardo rivolto al primo piano della torre Eiffel dove si trovava, sospesa, una gigantesca cassa di legno con la scritta "Voilà la nouvelle Citroën". In un vertiginoso spettacolo di luci e suoni, la cassa venne calata verso terra dove fu finalmente aperta per svelare la BX, che iniziò così la sua favolosa carriera tra applausi entusiastici, mentre la torre Eiffel era adornata con i double chevron e illuminata da fuochi d'artificio.
Pochi giorni dopo, il 30 settembre 1982, il 69° Salone dell'Automobile di Parigi, a Porte de Versailles, apre i battenti e segna l'inizio della commercializzazione della BX, una delle protagoniste indiscusse del salone.

Lanciato nel 1978 con il nome in codice "XB", il progetto della Citroën BX fu completato nel novembre 1979. Tra i principali obiettivi del progetto c’era quello di rendere la futura BX un veicolo moderno e non convenzionale, ponendo l'accento sull'innovazione. La BX doveva essere un'auto a trazione anteriore, con motore trasversale e un peso ridotto per garantire una buona accelerazione e limitati consumi di carburante, ai tempi un importante indice di efficienza. Come tutte le vetture Citroën di alta gamma dell'epoca, la BX venne dotata di un sistema di sospensioni idropneumatiche per garantire il comfort e una tenuta di strada ineccepibile. BX aveva una carrozzeria a due volumi con 5 porte, incluso portellone posteriore.
Lo sviluppo venne affidato al centro tecnico di Vélizy, che investì molto nel CAD (Computer Aided Design, ovvero la progettazione assistita da computer) per accelerare la convergenza tra la progettazione e l'ottimizzazione delle prestazioni. Con questo strumento, la BX raggiungerà un buon coefficiente aerodinamico pari a 0,34. Grazie all'uso innovativo di materiali compositi per elementi come i paraurti, il portellone del bagagliaio, il cofano motore e i pannelli posteriori, la BX riuscirà ad avere un peso a vuoto di soli 885 kg. Primo veicolo dell'era PSA, la BX utilizzerà i propulsori del Gruppo. Equipaggiata da subito con motori potenti (62 CV e 72 CV 1360 cm3, 90 CV 1580 cm3), la BX sorprende per il suo dinamismo.

Con BX, Citroën si è posta un duplice obiettivo: entrare nel mercato delle vetture del segmento medio superiore e subentrare a GSA. Per raggiungere questo traguardo, la BX potrà contare su solide basi tecniche che garantiranno comfort, dinamismo ed economia di utilizzo, oltre che su una nuova silhouette dal design innovativo.
Per la progettazione della BX, Citroën si affidò al famoso carrozziere italiano Bertone. Il designer Marcello Gandini (padre della Miura, della Countach e della Stratos) propose una linea originale, essenziale, priva di eccentricità, che si distingueva nel panorama automobilistico dell'epoca e che sarebbe diventata l’emblema della BX. Anche l’abitacolo colpiva per la plancia futuristica ispirata a CX, di cui riprende alcuni equipaggiamenti caratteristici come i “satelliti” ai lati del volante monorazza e il tachimetro illuminato a tamburo girevole.

Decisamente moderna e ricca di equipaggiamenti, la BX convinse immediatamente la stampa, riuscì a sedurre la clientela Citroën conquistando nuovi clienti: fu un grande successo commerciale. Prodotta nello stabilimento di Rennes La Janais in Bretagna e in quello di Vigo in Spagna, è stata venduta in 2.337.016 esemplari prima del termine della produzione nel giugno 1994. Una delle auto Citroën più vendute, BX ha contribuito indubbiamente a rilanciare la marca Citroën negli anni ottanta.

I 12 anni di commercializzazione della BX sono stati caratterizzati da numerose evoluzioni della carrozzeria. Nel 1985 viene aggiunta alla gamma un'elegante versione SW familiare, più lunga di 17 cm rispetto alla berlina e denominata Evasion, così come la versione aziendale apparsa un anno prima. Nel 1987 si assiste a un importante restyling: la BX sfoggia una linea esterna più morbida e la plancia è completamente nuova.
Gli equipaggiamenti non vengono trascurati: tetto apribile, aria condizionata, strumentazione digitale, rivestimenti in velluto, cerchi in lega, orologio digitale, computer di bordo, permettono alla BX di restare fedele alla sua immagine di veicolo moderno.

Dal punto di vista meccanico, la BX rimane all'avanguardia della tecnologia con motori che sviluppano fino a 160 CV, iniezione elettronica dotata di catalizzatore con sonda lambda, motore diesel, cambio automatico, trazione integrale permanente e frenata con ABS. Verrà offerta anche una serie limitata di 200 esemplari della versione stradale della BX 4 TC da competizione del gruppo B (2141 cc, 200 CV, 220 km/h).

La carriera della BX sarà inoltre costellata da numerose edizioni limitate (Tonic, Image, Calanque, Leader, ecc.), tra cui la famosa Digit con il quadro strumenti interamente digitale.
Al momento del lancio commerciale, BX era disponibile in cinque versioni e in due motorizzazioni.

TCR Europe / Paolo Rocca (Honda) protagonista a Monza


E' stato un weekend decisamente formativo quello di Monza per Paolo Rocca, al debutto nel TCR Europe al volante della fida Honda TCR della MM Motorsport. Il giovane pilota della MM Driving Academy ha ben figurato tra i professionisti della serie continentale, dimostrando maturità e velocità in un week end reso complicato dalle insidie del meteo.

Dopo delle promettenti prove libere del venerdì corse tutte sull'asciutto, con Rocca capace di arpionare subito una Top15, la pioggia ha fatto capolino all'autodromo di Monza, regalando un sabato completamente bagnato sia per le qualifiche che per Gara 1. "Un master in tutto e per tutto, dal full dry di venerdì al full wet di sabato, per ritornare all'asciutto domenica. E' stata un'esperienza dura ma bella, stimolante. Potersi confrontare con piloti di questo livello è una sfida incredibile, un sogno che si è avverata grazie al supporto di Polypiù. Questi ragazzi non mollano mai ed entrano in pista dando subito il 100%. Se a questo aggiungiamo che ho corso per la prima volta sul bagnato e che quindi ho dovuto imparare tutto in qualifica e scoprire il resto in gara..." scherza Paolo Rocca, laureatosi Campione della Coppa Italia Turismo 2022 al debutto.

"A causa di un problema in qualifica siamo stati costretti a partire dal fondo in Gara 1, c'era un muro d'acqua incredibile e la pista dovevi immaginarla. Giro dopo giro, sono riuscito costantemente ad abbassare i miei tempi e stare a contatto con il gruppone. Molto meglio in Gara 2, corsa sull'asciutto e dove ero molto più a mio agio da subito. Ho rimontato 10 posizioni, ero in P15 a due giri dalla fine e avevo la possibilità di prendere ancora un paio di avversari davanti a me. Purtroppo ho fatto un errore all'Ascari, ho peccato di esperienza, e siamo stati costretti al ritiro ad un passo dal risultato. Peccato per non aver concretizzato un buon potenziale, ma abbiamo dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter lottare con i 'grandi'" ha commentato Rocca, passato in un solo anno dal karting al TCR Europe grazie ai consigli della MM Driving Academy e l'esperienza vincente maturata nella Coppa Italia Turismo vinta al debutto con due gare di anticipo.

credit: TCR Europe