mercoledì 14 dicembre 2022

FORMULA E, MAHINDRA SVELA TUTTE LE NOVITA’ DELLA STAGIONE 2023



In occasione dei tradizionali test pre-campionato in corso a Valencia (Spagna), Mahindra ha presentato tutte le novità della prossima stagione 2023.
Innanzitutto la nuova monoposto Mahindra M9Electro, che aveva già fatto un primo debutto nel corso del Festival of Speed di Goodwood lo scorso giugno con una livrea temporanea. Ora la livrea è quella definitiva, in un inedito color rame, con accenti rossi e blu, moderna ed elegante, disegnata dal Mahindra Advanced Design Europe (MADE), con sede in Inghilterra.

Asha Kharga, Presidente di Mahindra Racing, ha dichiarato: "Sono lieta di svelare la nuova livrea per il Campionato Mondiale FIA Formula E 2023 qui a Valencia. Si ispira al nostro linguaggio di design della piattaforma Born Electric e segna l'ultima tendenza cromatica globale nella moda, con il rame che si combina con il caratteristico rosso Mahindra. Diversi elementi del design rendono omaggio alla storia di Mahindra Racing e ai nostri precedenti successi, mentre altri mostrano la nostra visione dell'era Gen3 della Formula E. Non vediamo l’ora di scendere i pista in India a febbraio, per celebrare il primo ePrix di Hyderabad".

I test pre-stagionali a Valencia segnano anche la prima uscita ufficiale per il nuovo CEO di Mahindra Racing, Frederic Bertrand e per la nuova coppia di piloti. Ad Oliver Rowland si affianca Lucas Di Grassi, Campione del Mondo 2016-17. Brasiliano di origine italiana, è uno dei piloti più vincenti in Formula E, oltre a possedere un ricco palmares che comprende ottimi risultati nella 24 Ore di Le Mans, in GP2 e anche una stagione in F1.
Inoltre, entra in squadra con il ruolo di pilota di riserva e nei test al simulatore, Jehan Deruvala: è l’unico driver indiano ad aver vinto un GP di F2 e ha disputato tre test con la McLaren di F1. Ci sarà la possibilità di vederlo in pista in alcune prove, incluso l’ePrix di Hyderabad.

La nuova monoposto di tipo Gen3, ovvero di terza generazione, che viene utilizzata a partire da questi primi test, ha caratteristiche estremamente migliorative rispetto al precedente modello di tipo Gen2. Pesa 60 kg in meno a ha 100 kW di potenza in più, che le permettono di raggiungere una velocità massima di oltre 322 km/h. Genera il 40% della potenza che utilizza in gara, attraverso il recupero di energia in frenata e presenta il 95% di efficienza energetica da un motore elettrico che eroga fino a 350 kW di potenza (470 CV). E’ la prima monoposto di F.E con propulsori anteriore e posteriore. Quello anteriore aggiunge 250 kW ai 350 kW posteriori, raddoppiando la capacità rigenerativa per un totale di 600 kW.
E’ stato modificato e semplificato anche il regolamento di gara, in modo da rendere le corse più avvincenti e premiare il miglior connubio pilota/vettura.
Mahindra nel 2023 per la prima volta fornirà la sua power unit anche ad una squadra cliente, il team ABT.

Mahindra è uno dei costruttori fondatori del Campionato FIA Formula E, presente fin dalla prima edizione nel 2014. Il suo palmares nella categoria comprende 5 vittorie, 22 podi, 8 pole-position e il 3° posto nelle classifiche Costruttori e Piloti come miglior risultato finale.
I test di Valencia si svolgeranno fino a venerdì 16 e sinora i risultati sono stati soddisfacenti. Il primo E-Prix stagionale, dei sedici previsti, si svolgerà in Messico il prossimo 14 gennaio. Il doppio E-Prix di Roma è previsto il 15 e 16 luglio 2023.

Porsche e gli inizi in Formula 1


di Massimo Campi – immagini ©Raul Zacchè/Actualfoto e ©Massimo Campi

La Porsche è nota per i suoi successi, soprattutto nella gare di durata dove ha vinto più di tutti ed ogni volta che si è impegnata, dalla fine degli anni ’60 in poi, ogni progetto è stato vincente. Il rapporto tra la casa di Stoccarda e la Formula 1 invece è stato più complesso, ha contribuito ai successi della McLaren negli anni ’80 come fornitore del motore turbo, ma quando si è impegnata da sola non ha mai raggiunto gli obiettivi prefissati.

Il debutto nella massima formula avviene nel 1957, quando la Casa tedesca partecipa a 77 Gran Premi, fino al 1962, ottenendo anche una vittoria. Negli anni ’50 la Porsche era ancora una piccola realtà, che si stava affermando nel panorama motoristico mondiale con vetture sportive solide, dai costi contenuti, adatte ai gentleman driver che si sfidavano la domenica sui vari circuiti. La prima notorietà internazionale coincide con una tragedia, quella di James Dean la giovane star hollywodiana che perse la vita a bordo di una 550 Spyder su una strada provinciale americana mentre si recava ad una corsa. Dean era considerato un simbolo per gli adolescenti e la sua Porsche viene idealizzata diventando celebre quanto il suo defunto pilota.

La piccola spider tedesca è una vettura molto efficiente, facile da gestire e riparare e da quella base nascono versioni sempre più spinte. Iniziano le grandi vittorie per la casa tedesca, alla Carrera Panamericana ed alla Targa Florio, e nel 1957 viene realizzato il modello 718 e la RSK. Da quella vettura nasce una monoposto di Formula 2 con la stessa concezione meccanica. La monoposto è equipaggiata dal quattro cilindri di 1,5 litri montato posteriormente con la trasmissione a sbalzo ed ottiene buoni risultati già nel 1958. Con le Porsche 718 ed il successivo modello 787, corrono e vincono piloti del calibro di Stirling Moss, Graham Hill, Wolfgang Von Trips, Phil Hill, Dan Gurney e Jo Bonnier.

Visti i risultati diventa breve il salto nella Formula 1 con la stessa vettura. La Porsche 718F1 debutta nel 1961 con Dan Gurney e Jo Bonnier, il pilota americano sale tre volte sul secondo gradino del podio e termina quarto nel mondiale. Nel 1962 la Porsche realizza la nuova 804 con un telaio sempre di tipo tubolare in acciaio, nuove sospensioni e il motore a 8 cilindri boxer che sviluppa 184 cv a 9200 giri. L’alimentazione viene affidata a 4 carburatori Weber doppio corpo, che però faticano a garantire una buona erogazione di potenza ai bassi regimi. Come tradizione Porsche il motore è raffreddato ad aria con la ventola posizionata nella zona superiore del propulsore, la distribuzione ha due alberi a camme in testa, con 2 valvole per cilindro. Le sospensioni sono indipendenti a barre di torsione, l’impianto frenante è composto da quattro dischi di tipo Porsche, mentre la trasmissione è a sei rapporti più retromarcia e dotata di un differenziale autobloccante. Il serbatoio del carburante contiene 150 litri e il peso della monoposto completa arriva a toccare i 452 chilogrammi.

La Porsche risulta tecnologicamente vecchia rispetto alle monoposto inglesi che stanno dominando le gare con monoscocche in lamiera di alluminio e motori già dotati di iniezione al posto dei carburatori. Nonostante ciò la 804 arriva il giorno della grande affermazione al Gran Premio di Francia del 1962 a Rouen con Dan Gurney, una bella vittoria con l’americano che si impone sul sudafricano Tony Maggs al volante della Cooper Climax, che giunge al traguardo con un giro di ritardo. Un successo facilitato anche dal ritiro delle Lotus/BRM di Clark ed Hill. La settimana successiva arriva una nuova vittoria, nel Gran Premio di Solitude, prova non valida per il Mondiale, con Gurney che si impone sulla Lotus dello scozzese. Dopo quelle vittorie la Porsche 804 coglie un terzo posto, conquistato sempre dall’americano Gurney nel Gran Premio di casa della Porsche al Nurburgring, e poi un quinto a Watkins Glen. Per l’altro pilota della scuderia, lo svedese Jo Bonnier, solo due arrivi a punti, che corrispondono al quinto posto nel Gran Premio di Monaco e ad un sesto in quello d’Italia sul veloce circuito di Monza. Gurney è quinto nel mondiale, ma a Stoccarda non credono più nel programma di Formula 1 e la squadra Porsche System Enginering viene ritirata a fine stagione dal mondiale. La Porsche si dedica ai nuovi programmi con le vetture a ruote coperte che porteranno ai grandi successi degli anni ’70 con la 917, mentre, fino al 1964, alcuni privati utilizzano le 718 nei Gran Premi iridati non raccogliendo però risultati di rilievo.

La Porsche, dopo le affermazioni mondiali con le ruote coperte, ritorna nella massima formula dopo due decenni, come motorista quando il V6 turbo studiato dall’equipe dell’ingegner Mezger e finanziato con il supporto degli arabi della TAG, è montato sulla McLaren dando vita a un binomio vincente per tre stagioni, con due titoli Costruttori e tre Piloti conquistati fra il 1984 e il 1986.

Successivamente la stessa Porsche realizza un V12 aspirato, utilizzato brevemente dalla Footwork nella stagione ’91. Il progetto si rivela pesante e inaffidabile, tanto che a metà campionato il team britannico lo abbandonò in favore del Ford Cosworth DFR V8. I tedeschi realizzano per l’anno successivo un V10 più facile nella gestione degli ingombri e ovviamente meno pesante. Anche questo si rivela un fallimento e la Porsche abbandona la Formula 1.


Il Challenge Raceday inizia la stagione 2022/2023 al 23° Prealpi Master Show


Sernaglia della Battaglia, 14 dicembre 2022 - Tutto pronto per la prima gara del Challenge Raceday 2022-2023. Gli sterrati veneti che si dipanano tra i vigneti nella zona di Treviso accoglieranno i 136 partecipanti, dei quali 47 iscritti a Raceday, a questa gara che è anche una festa di chiusura dell’anno, organizzata in modo impeccabile dal Motoring Club.
Tra gli iscritti a Raceday alcuni piloti che avevano già corso nel challenge in passato. Tra questi, Andrea Dalmazzini (Hyundai i20N), Edoardo Bresolin (Skoda Fabia), Valter Pierangioli (Skoda Fabia EVO).

I principali candidati alla vittoria finale e dei Raggruppamenti
Ad aprire la strada sarà Andrea Dalmazzini (Hyundai i20 Rally2), che avrà il numero 1 sulle fiancate grazie alla sua priorità nazionale: dietro a lui vedrà lo start il recordman di vittorie, un Mauro Trentin che salirà per la prima volta su una Citroen C3 Rally2 per dare l’assalto alla sesta vittoria sugli sterrati attorno a Sernaglia della Battaglia, Moriago della Battaglia, Pieve di Soligo e Farra di Soligo. Ci saranno anche il sammarinese Daniele Ceccoli (Raceday), ma anche il vicentino Edoardo Bresolin (Skoda Fabia evo Rally2, due podi al Master) e lo specialista Christian Marchioro (Skoda Fabia evo Rally2) anche lui iscritto a Raceday.. La famiglia Marchioro è rappresentata anche da Nicolò (Peugeot 208 Rally4), fresco vincitore della Coppa Rally4 all’interno del Campionato italiano rally terra, e dal patriarca Antonio (Mitsubishi Evo III N4), papà di Christian e Nicolò che torna alle gare dopo tredici anni per rinnovare l’amicizia che lo lega al Motoring Club: ha già vinto due volte il Master. Fra i pretendenti alla vittoria bisogna iscrivere anche lo sloveno Bostjan Avbelj (Skoda Fabia evo Rally2) anche lui iscritto per la prima volta a Raceday, un talento di chiara fama che correrà per la prima volta sulla terra.
Attesa anche per il rientro alle competizioni di Renato Travaglia (Citroen Ds3 N5): il pilota trentino, due volte campione europeo e che ha collezionato sette titoli nazionali in carriera, torna in gara tre anni dopo l’ultima apparizione sugli sterrati del Tuscan Rewind 2019. Lo fa con una vettura per lui del tutto nuova. Attesa anche per la spagnola Christine Giampaoli Zonca, pilota cresciuta nei rally ma che da qualche tempo si cimenta anche nelle gare di Extreme E: sarà navigata da Tamara Molinaro.

Il commento di Alberto Pirelli ideatore della serie: ”Tra gli sterrati piani nei vigneti della prima gara, il Prealpi, a quelli boschivi e di montagna dell’ ultima gara, il Rally di Foligno, c’è una parola e una frase in comune: fantastici e i più divertenti in Italia. E aggiungo quale altro campionato offre premi esclusivi come Pirelli paddock club pass F1, VIP pass WSB, due inviti a vivere una gara WRC con i tecnici Pirelli e con i teams ufficiali oltre al fine settimana neve ghiaccio con Gigi Galli a Livigno? Nessuno. Nessun campionato offre tanta esclusività nei propri premi".

COPPA MILANO-SANREMO: LA TRADIZIONE INCONTRA L’INNOVAZIONE


Milano, 14 dicembre 2022 – Grande attesa per la 14ª edizione della Rievocazione Storica della Coppa Milano Sanremo, che si preannuncia ricca di novità e spettacolarità. La corsa, in programma dal 23 al 26 marzo 2023, riafferma la sua presenza all’interno del Campionato Italiano Grandi Eventi organizzato da ACI Sport, riservato alle più importanti gare di regolarità classica del quale fanno parte anche la Coppa delle Alpi, la Coppa d’Oro delle Dolomiti, il Gran Premio Nuvolari e la Targa Florio Classica.

Gli equipaggi potranno cimentarsi lungo il rivoluzionario percorso di oltre 900 chilometri tra Lombardia, Piemonte e Liguria con il medesimo spirito di sempre e la stessa passione dei “gentlemen drivers” che la idearono nel 1906. La partecipazione alla corsa sarà riservata alle auto costruite tra il 1906 e il 1990, munite di passaporto F.I.V.A., o di fiche F.I.A. Heritage, o di omologazione A.S.I., o fiche A.C.I. Sport, o appartenenti ad un registro di marca, per valorizzare l’importante patrimonio storico dei diversi raggruppamenti. Vi sarà inoltre la possibilità di partecipare al “Rendez-Vous”, esclusivo tributo riservato alle auto youngtimer, instant classic e supercar moderne costruite dal 1990 fino ad oggi.

La “Signora delle gare” scalda i motori per un’edizione entusiasmante e rivoluzionaria, che a più di 100 anni dalla sua nascita non smette di rinnovarsi e offrire un’occasione indimenticabile di intrattenimento e fascino senza tempo.

La manifestazione prenderà il via giovedì 23 marzo con il tradizionale ritrovo degli equipaggi presso l’Autodromo Nazionale di Monza, dove dopo le verifiche tecniche e sportive ed i giri liberi in pista, inizierà la gara vera e propria con le prime prove cronometrate all’interno del leggendario tracciato. Nel pomeriggio la parata inaugurale delle vetture partirà alla volta di Milano, dove verranno ufficialmente presentate di fronte alla sede storica dell’AC Milano, cuore pulsante delle città.

I successivi giorni saranno caratterizzati da grandi cambiamenti: alle prime luci di venerdì 24 marzo gli equipaggi partiranno da Milano alla volta delle prime prove cronometrate, attraverseranno i paesi del Monferrato, per poi dirigersi in direzione Asti, dove sfileranno nel centro storico. Dopo un break la competizione entrerà nel vivo, proseguendo nei territori delle Langhe, per poi affrontare il Colle d’Oggia e del Melonio; lungo il tragitto pomeridiano saranno circa 60 i rilevamenti per un totale di 5 prove cronometrate e 3 prove di media. La seconda giornata di gara terminerà a Sanremo, la celebre Città dei Fiori, con il tradizionale défilé che si snoderà lungo le vie del centro cittadino.

Sabato 25 marzo la competizione ripartirà da Sanremo affrontando nuovamente il Colle d’Oggia per poi passare nel borgo medievale di Zuccarello, fino ad arrivare sul mare per il lunch previsto a Loano. Nel pomeriggio passando per i celebri Passi del Colle di Nava e del Sassello, si giungerà nel cuore di Genova, meta conclusiva della giornata, dove avrà luogo l’esclusivo gala dinner. Durante la terza giornata di gara saranno 4 le prove cronometrate e 2 quelle di media, per un totale di circa 40 rilevamenti.

Domenica 26 marzo sarà la giornata decisiva, che vedrà i bolidi di ieri - dopo un passaggio in piazza De' Ferrari in centro a Genova - affrontare la salita del Monte Fasce fino a Uscio, attraversare i territori della Val Trebbia e del Basso Pavese, per arrivare poi a Pavia dove ci sarà un controllo orario che segnerà la fine della parte cronometrata della gara. In questa giornata sono previste 2 prove cronometrate e una di media, per un totale di circa 40 rilevamenti. La Coppa Milano Sanremo si sposterà poi a Milano, dove dopo uno scenografico arrivo nel cuore del centro storico, si terrà la cerimonia finale di premiazione presso la sede dell’AC Milano di Corso Venezia.

All’interno di questa quattordicesima Rievocazione Storica si terrà, come da tradizione, la prestigiosa “Coppa delle Dame”, ideata per la prima volta agli inizi del secolo scorso, grazie alla cospicua partecipazione di equipaggi femminili e all’intuito degli organizzatori della Coppa Milano-Sanremo.
Tanti, dunque, gli elementi che contraddistinguono e che contribuiscono a rievocare il fascino intramontabile della Coppa Milano-Sanremo, che ha visto negli anni correre grandi campioni del volante e illustri personaggi del jet set internazionale, a testimonianza dell’esclusività e peculiarità della gara, che combina in un mix perfetto tradizione, competizione, eleganza e savoir faire.

Saranno ammesse le vetture costruite dal 1906 al 1976, munite o di passaporto F.I.V.A, o di fiche F.I.A. Heritage, o di omologazione A.S.I., o fiche A.C.I. Sport, o appartenenti ad un registro di marca.

Le iscrizioni si chiuderanno il 5 marzo 2023.

martedì 13 dicembre 2022

A Sisani la Coppa A112 Abarth Terra 2022


Romano d'Ezzelino (VI), 13 dicembre 2022 – Pronostico rispettato nella Coppa A112 Abarth Terra che si è disputata in occasione del 2° Rally Storico del Brunello, sabato scorso a Montalcino. 
Sette gli equipaggi in gara con le A112 Abarth che si sono sfidati nell’appuntamento di fine stagione sulla terra, diventato dal 2015 un’appendice alla Serie organizzata con successo dal Team Bassano e conclusa a fine novembre al rally La Grande Corsa.

A godere dei favori del pronostico era Giorgio Sisani che al suo fianco ha avuto Filippo Fiora “una tantum” nel ruolo di copilota, assieme al quale ha messo le cose in chiaro vincendo la prima speciale, ma già nella successiva erano Mauro Castagna con Anna Erbisti a svettare, lasciando però la compagnia nella successiva a causa di un’uscita di strada. Toccava quindi ad Orazio Droandi e Oriella Tobaldo firmare lo scratch nella terza portandosi a 6”7 dal duo battistrada tenendo aperti i giochi con ancora cinque prove da disputare; nel frattempo, anche Marco Gentile e Vincenzo Torricelli erano costretti al ritiro per noie meccaniche.

Vincendo nuovamente la “Pieve a Salti” Sisani riportava il vantaggio a 21”3 incrementandolo ulteriormente nella successiva “Castiglion del Bosco” dove precedeva un ritrovato Alvise Scremin, navigato da Filippo Viola, che rientrava in gara dopo un paio di lustri e andava a cogliere la soddisfazione di aggiudicarsi la successiva speciale. Nella penultima, un altro colpo di scena vedeva involontario protagonista Droandi fermo per problemi al carburatore e nel tratto finale era ancora Scremin ad imporsi, chiudendo la gara in posizione dietro a Sisani che già aveva preso un cospicuo vantaggio nel secondo giro di prove. A completare il podio erano i regolari Amerigo Salomoni e Nicolò De Rosa e a completare la classifica col quarto posto assoluto, Giuseppe Cazziolato con Maurizio Palazzo.

Foto di ACI Sport

Lindblad con PREMA Racing nella stagione 2023 di Formula 4


Arvid Lindblad gareggerà con PREMA Racing nella stagione 2023 di Formula 4. Lindblad, che ha esordito in monoposto lo scorso anno partecipando alle due gare finali del Campionato Italiano di Formula 4, gareggerà nel Campionato Italiano Formula 4 2023 come suo impegno principale, che sarà integrato dalla partecipazione a gare di altri campionati della categoria.
Nato nel Regno Unito, il quindicenne pilota della Red Bull Junior ha fatto il suo debutto nelle competizioni di kart britanniche nel 2015, diventando presto protagonista della categoria. Nel 2020 ha vinto la WSK Super Master Series nella classe OK Junior, prima di conquistare il titolo WSK Euro Series nella categoria OK nel 2021. Nello stesso anno, ha ottenuto anche la WSK Final Cup, classificandosi terzo nel FIA European e nel Mondiale. Nelle sue prime gare in monoposto, ha collezionato piazzamenti a punti a Monza e al Mugello.

Angelo Rosin,Team Principal PREMA Racing: "Arvid ha messo in mostra un potenziale incredibile durante la sua carriera nel karting e si è ben comportato nelle prime gare in monoposto. Il nostro programma di Formula 4 sta diventando sempre più importante e stiamo già lavorando con i piloti per preparare la stagione che ci aspetta, che sarà sicuramente intensa per tutti. Sono sicuro che Lindblad giocherà un ruolo chiave e pensiamo che il suo arrivo si rivelerà presto un successo".


Arvid Lindblad: “Sono estremamente felice di correre con PREMA in F4 nella stagione 2023. PREMA ha avuto molto successo, vincendo in passato molti campionati in tutte le categorie delle monoposto; con molti dell'attuale griglia di F1 che hanno corso con loro. Hanno anche dominato i campionati di F4 in questa stagione. Pertanto sono molto entusiasta di iniziare la mia carriera in monoposto con loro. Sono davvero grato a Red Bull e PREMA per l'opportunità e non vedo l'ora di iniziare."

Foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press

THAILAND SUPER SERIES, PER JACOPO GUIDETTI LA RINCORSA AL TITOLO FERMATA DA UN CONTATTO NELL’ULTIMO ROUND



Tanta delusione, ma al tempo stesso anche la consapevolezza di aver nuovamente dimostrato di essere il pilota da battere. Una condizione che evidentemente non è stata accettata dagli avversari nella rincorsa al titolo, visto l'esito dell'ultima prova stagionale della Thailand Super Series andata in scena sul Chang International Circuit di Buriram. Per Jacopo Guidetti, il sogno di bissare il trionfo già ottenuto quest'anno nel Campionato Italiano GT Sprint è svanito a pochi minuti dalla conclusione di gara-1, dopo che era riuscito a portarsi al comando della corsa con un magistrale sorpasso all'esterno.


Una manovra a dir poco aggressiva da parte del thailandese Sandy Stuvik, infatti, ha provocato seri danni nella zona posteriore della sua Honda NSX GT3 Evo, costringendo il pilota lombardo poche curve più tardi al definitivo abbandono. Un epilogo amaro per una stagione che avrebbe meritato un finale ben diverso, vista la competitività messa in mostra in tutti gli appuntamenti dal team Vattana Motorsport e dal duo composto dallo stesso Guidetti e da Andrea Gagliardini. Il secondo posto finale colto in campionato rappresenta una magra consolazione, soprattutto per il modo attraverso cui l'esito del campionato si è deciso nelle battute conclusive della prima manche.


Giunto alla vigilia dell'ultima tappa stagionale con un ritardo di soli cinque punti in classifica dal duo composto da Stuvik e Nandy, l'equipaggio italiano sembrava avere tutte le carte in regola per poter ribaltare la situazione a proprio vantaggio nel week-end finale della stagione. Una conferma in tal senso era arrivata dall'esito delle qualifiche, con Guidetti e Gagliardini in grado di aggiudicarsi la pole position in entrambe le sessioni proprio davanti ai diretti antagonisti.


Dopo un primo stint di gara in cui Gagliardini era stato costretto a cedere la leadership, una volta preso il volante della vettura Jacopo si è reso autore di una furiosa rimonta, grazie alla quale si è portato ben presto a ridosso dell'Audi numero 25. Il sorpasso nei confronti di Stuvik è arrivato con una mossa spettacolare, che ha visto Guidetti sorprendere all'esterno il rivale per poi prendere rapidamente vantaggio. Sfortunatamente, nelle fasi immediatamente successive i doppiaggi hanno favorito il rientro da parte del thailandese, il quale si è portato all'attacco di Guidetti sfruttando la presenza di una vettura che non si era accorta delle bandiere blu sventolate lungo la pista. Il pilota lombardo, pur mantenendo la propria corretta traiettoria, è stato speronato dalla vettura dell'avversario, il quale ha provocato seri danni nella zona posteriore destra della Honda NSX GT3 Evo. La corsa di Guidetti è quindi durata soltanto poche altre centinaia di metri, fino a quando il dechappamento della gomma ha posto definitivamente fine alla sua gara. A causa dei danni riportati, per il team Vattana Motorsport è stato quindi impossibile prendere parte alla manche in programma Domenica 11 Dicembre.


Jacopo Guidetti: "Non c'è molto da dire, purtroppo tutti hanno visto le immagini di quanto accaduto. Torniamo a casa con una grande delusione, poiché sentivamo di avere il potenziale per poterci aggiudicare il titolo e dispiace soprattutto per tutti i ragazzi del team che hanno svolto un lavoro straordinario durante l'anno. La gara sembrava essersi messa bene per noi, visto che ero riuscito a portarmi in testa a pochi minuti dalla fine con un buon sorpasso. Purtroppo i danni riportati nell'urto ci hanno impedito di vedere il traguardo e di prendere parte alla gara del giorno dopo, dovendo chiudere così in anticipo la nostra stagione. Finiamo comunque a testa alta perché abbiamo dimostrato di essere i più forti in pista, come evidenziato dalla doppia pole position e dal giro più veloce realizzato in gara-1. Desidero ringraziare il team Vattana Motorsport, così come JAS Motorsport per il grande supporto e tutti i miei sponsor. Ho conosciuto una realtà fantastica qui in Thailandia e spero di poterci tornare presto. E' stata comunque una stagione straordinaria e indimenticabile!"

lunedì 12 dicembre 2022

Rally Terra Storico / L'ultima speciale del campionato porta il titolo tricolore a Andrea Tonelli


Reggio Emilia, 12 Dicembre 2022 – Un Rally del Brunello sofferto, fino all'ultimo passaggio sulla “Castiglion del Bosco” con il titolo ancora in ballo, ma alla fine Andrea Tonelli ce l'ha fatta, cucendosi sul petto lo scudetto tricolore nel Campionato Italiano Rally Terra Storico.
Il pilota di Reggio Emilia ha fatto suo il titolo tra le due ruote motrici, in coppia con Roberto Debbi sulla Ford Escort RS 1800 MKII curata da Power Brothers e da Retro Corse.
Il coefficiente maggiorato per l'ultimo atto della serie, a quota 1,5, teneva ancora in gioco alcuni temibili avversari e tra questi il principale era indubbiamente il sammarinese Pelliccioni.
Rivelatosi imprendibile Battistolli, dotato di una Lancia Rally 037 indubbiamente più performante, il portacolori di Movisport era ben consapevole di dover fare la propria gara sui diretti rivali nella rincorsa al campionato, partendo con il coltello tra i denti fin dal primo metro.
Il Sabato si apriva con una tornata che andava a favore di Pelliccioni mentre Tonelli lo inseguiva ad una decina di secondi, preceduto dal terzo incomodo, il bianco azzurro Calzolari.
Dopo le prime tre speciali il reggiano figurava al quinto posto assoluto, obbligato a non perdere contatto da un Pelliccioni che, inseguito a ruota da Calzolari, avrebbe così conquistato l'alloro.
Il secondo passaggio su “Pieve a Salti”, “Castiglion del Bosco” e “Badia Ardenga” vedeva complicarsi la situazione per Tonelli, sempre quinto assoluto ma anticipato da un Calzolari che avrebbe, nella sostanza, regalato il primato tra le due ruote motrici al conterraneo.
Quando al termine della stagione mancavano soltanto due tratti cronometrati erano poco più di cinque i secondi da recuperare su Calzolari, per poter iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro.

La prima cartuccia, quella utilizzata sulla terza “Pieve a Salti”, non sortiva gli effetti sperati ed il solco tra i due si allargava fino a sfiorare la decina di secondi, alimentando lo sconforto, ma erano gli ultimi chilometri della “Castiglion del Bosco” a rimescolare definitivamente le carte.
Calzolari commetteva un errore fatale, un testacoda con oltre mezzo minuto perso, consentendo a Tonelli quel sorpasso decisivo che gli portava in dote il tricolore terra storico.
Una vittoria assoluta che, unita a quella nel terzo raggruppamento ed in classe 3 GT-GTS 3-4 2000 2RM, suggella una stagione da autentico protagonista, tra le due ruote motrici sui fondi a scarsa aderenza riservati alle regine del passato, ma che non ha potuto essere festeggiata a dovere a causa della terribile tragedia avvenuta, contestualmente all'evento di Montalcino, alla prima edizione del Rally del Veneto dove è venuta a mancare Barbara Incerti.

“Siamo soddisfatti della nostra stagione nel CIRTS” – racconta Tonelli – “ma non abbiamo voluto festeggiare dopo la notizia della scomparsa della nostra concittadina Barbara Incerti. La sua perdita ci ha lasciato molta tristezza ed il risultato è passato, indubbiamente, in secondo piano. Sul fronte sportivo siamo soddisfatti della nostra crescita e, grazie ai consigli di Giancarla Guzzi, ci siamo avvicinati molto ai nostri punti di riferimento, Pelliccioni e Calzolari. Sul finale la fortuna ci ha ridato quanto ci aveva tolto nelle passate stagioni e, per il 2023, punteremo alla difesa di questo nostro primo titolo. Non sappiamo ancora se riusciremo ad affrontare l'intero CIRTS perchè molto dipenderà dai nostri futuri impegni lavorativi.”

Foto di ACI Sport

Il Barni Spark Racing Team sceglie Montella per il WorldSSP 2023


Anche nel 2023 il Barni Spark Racing Team conferma il doppio impegno nel Campionato Mondiale delle derivate di serie e dopo aver messo sotto contratto Danilo Petrucci per la Superbike, ora è il momento della Supersport. A guidare la Ducati Panigale V2 della squadra bergamasca sarà Yari Montella, giovane e talentuoso pilota che ha già ben figurato nel WorldSSP 2022.

Yari, 23 anni il prossimo 5 gennaio, è originario di Salerno e dopo gli esordi nella Sport Production del campionato italiano è cresciuto sportivamente nel CEV disputando tre stagioni in Moto3 e una in Moto2. Nel 2020 è arrivata la consacrazione con il titolo di Campione Europeo CEV Moto2.

Dopo un anno nel Mondiale Moto2 e una apparizione nel WorldSSP come sostituto, nel 2022 Montella ha disputato l’intera stagione in Supersport con la Kawasaki, vincendo gara 1 a Phillip Island e conquistando la settima posizione nella classifica di campionato.

Con il passaggio da una moto quattro cilindri alla bicilindrica di Borgo Panigale si apre per lui una nuova avventura.



Yari Montella, #55

"Sono molto felice di questa scelta e non vedo l’ora di provare la Panigale V2. Sicuramente sarà molto diversa dalla Kawasaki che ho guidato la scorsa stagione; il primo obiettivo sarà adattarsi velocemente e capire come sfruttare il potenziale di questa moto. Sono sicuro che lavorando con metodo ci potremo togliere delle belle soddisfazioni”.


Marco Barnabò, Team Principal

"Il nostro obiettivo è sempre stato correre nel mondiale Supersport anche nel 2023 e abbiamo fatto di tutto per essere di nuovo presenti in questo campionato molto competitivo. Yari è un pilota giovane, ma ha già dimostrato il suo valore e anche lui ha dimostrato di volere fortemente questo accordo. Adesso c’è solo una strada da percorrere: lavorare a testa bassa".


Weekend soddisfacente per MM Motorsport: all’arrivo del Rallye National de Balagne e del Rally del Brunello



( giemmepress ) MM Motorsport si congeda dal fine settimana rallistico centrando l’obiettivo prefissato, concretizzato sulle pedane d’arrivo del Rallye National de Balagne, in Corsica e del Rally del Brunello, appuntamento conclusivo del Campionato Italiano Rally Terra. 
Sulle strade della regione di Balagne, lo staff tecnico del team lucchese ha supportato la prima esperienza al volante della Peugeot 208 Rally4 da parte di Thomas Assainte, pilota tornato all’agonismo dopo tre anni di inattività ed al centro di una condotta condivisa con il padre Alexandre, chiamato al ruolo di copilota. Centodieci chilometri utili ai fini dell’apprendimento degli automatismi della vettura, quelli espressi nei tre giorni di gara, archiviati in nona posizione di classe Rally4.
Un arrivo, quello conquistato in Corsica da Thomas e Alexandre Assainte, concretizzato grazie ad una comunione d’intenti che ha avuto nello staff tecnico di MM Motorsport un elemento fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo, concretizzato grazie alla pronta risoluzione di un problema meccanico che ha comportato la sostituzione della frizione rispettando le tempistiche imposte dal regime di parco assistenza, evitando all’equipaggio l’uscita in ritardo dal service e la conseguente penalità.

Soddisfazioni sono arrivate anche dagli sterrati toscani, con il Rally del Brunello – appuntamento conclusivo del Campionato Italiano Rally Terra – che ha “sorriso” ad Alessio Scorpioni. Il pilota, che aveva a disposizione una Peugeot 208 R2 equipaggiata con pneumatici Pirelli, ha archiviato i settanta chilometri cronometrati proposti dal confronto senese condividendo, con Antonio Bucci alla sua destra, un’undicesima posizione nell’affollata classe Rally4, categoria inflazionata dalla presenza di vetture turbo. Una disamina soddisfacente, quella analizzata da equipaggio e team, confermata da un “pacchetto” tecnico che ha assecondato le aspettative.

Nella foto di Photo Zini: Alessio Scorpioni in azione al Rally del Brunello.

TORNA IL MALINDI RAID 4x4 TARGATO GRUPPO PERONI RACE, SPORT E BENEFICENZA PER DARE IL VIA AL 2023





Gruppo Peroni Race prepara il ritorno “in pista” con uno speciale evento di apertura della stagione 2023. I protagonisti della manifestazione non si sfideranno in circuito per eleggere il pilota più veloce, bensì a colpi di beneficenza sullo sterrato a bordo di potenti 4x4: l’unico grande obiettivo sarà quello di aiutare le popolazioni del Kenya, zona intorno a Malindi, dove si svolgerà il Raid organizzato dalla compagine guidata da Sergio Peroni. L'appuntamento è per il 14 gennaio 2023, quando andrà in scena il raduno 4x4 aperto a tutti i possessori di un veicolo, a due o a quattro ruote, in grado di affrontare gli sterrati delle zone intorno a Malindi che ospiteranno il raid.

Il Malindi Raid si propone di aiutare bambini, scuole e villaggi, che a causa della siccità stanno attraversando un periodo di grave difficoltà, coniugando sport, divertimento e solidarietà attraverso una formula nuova di partecipazione: ogni equipaggio pagherà infatti l’iscrizione tramite una offerta minima di 5.000 KSH (lo scellino keniota) che verrà tramutata in un valore corrispondente all’acquisto di cibo, che gli stessi equipaggi consegneranno ai bambini locali con l’aiuto della Onlus Karibuni. Tutto questo sarà possibile grazie al contributo fondamentale degli sponsor Contech e Magigas.

Beneficenza ma anche competizione - sottolineano gli organizzatori del Gruppo Peroni Race -su uno spettacolare e sfidante percorso: il raduno 4x4 partirà da Malindi sabato 14 gennaio 2023, con gli equipaggi che si muoveranno verso il parco nazionale dello Tsavo, per poi effettuare la prima sosta presso lo Stage Park, un parco giochi caratterizzato da ponti tibetani ed un incantevole paesaggio. In questa location i partecipanti si cimenteranno in prove per guadagnare i primi punti validi per la classifica. Il viaggio proseguirà verso la zona di Langobaya, dove verrà effettuata la consegna dei prodotti alimentari ai bambini, prima della sosta per il pranzo presso la fattoria Karibuni. L’ultima fase della competizione prevede la ripartenza verso una zona sterrata dove si svolgeranno prove di abilità con i veicoli 4x4, al fine di guadagnare ulteriori punti per definire la classifica finale. Infine, nel pomeriggio inoltrato i partecipanti rientreranno a Malindi per l’apericena conclusiva con annessa premiazione.



12 Ore del Golfo, Rovera con Rigon e Nielsen è d'argento con la Ferrari 488 di AF Corse


Alessio Rovera ha celebrato la sua prima 12 Ore del Golfo conquistando il secondo posto assoluto, condiviso in equipaggio con Davide Rigon e il danese Nicklas Nielsen, suoi compagni di squadra al volante della Ferrari 488 GT3 Evo 2020 preparata da AF Corse. Disputato domenica sui 5,2 km del circuito di Yas Marina, nell’ultimo atto dell’Intercontinental GT Challenge 2022 il pilota varesino, ufficiale proprio della Ferrari, ha concluso la stagione con una preziosa medaglia d’argento, ottenuta sul traguardo di una gara terminata con distacchi molto ravvicinati per una 12 Ore e che fra l’altro nel panorama GT3 per Maranello ha anche segnato la fine dell’“era 488”, visto che da gennaio è già attesissimo l’esordio della nuova 296 GT3.

Per Rovera il podio ottenuto ad Abu Dhabi completa una stagione di successi culminata con la corona della classe LMP2 Pro-Am nel Mondiale Endurance (FIA WEC), centrata al primo anno fra i Prototipi. Tra le Gran Turismo, invece, sempre nell’Intercontinental GT Challenge il risultato di Abu Dhabi dà seguito alla sua prima vittoria alla 24 Ore di Spa, quando a fine luglio, con tanto di giro più veloce assoluto della corsa, Alessio si è imposto nella classe Pro-Am sempre con AF Corse e la Ferrari, in quel caso in equipaggio con Andrea Bertolini, Stefano Costantini e il belga Louis Machiels.

Il commento di Alessio Rovera al termine della 12 Ore del Golfo: “Ad Abu Dhabi abbiamo vissuto un fine settimana davvero intenso, anche per via del caldo, ma alla fine il secondo posto ci ha ripagato di tutto il lavoro svolto insieme. Ci siamo qualificati in top-5 e poi in gara abbiamo attaccato le posizioni di vertice fin dal via, risalendo bene. Iniziata a Daytona addirittura lo scorso gennaio, abbiamo concluso una stagione lunghissima con un podio in una gara di alto livello e fra tanti rivali, possiamo esserne soddisfatti. Sono contento sia per il risultato sia per la doppietta della Ferrari e del team”.