domenica 9 giugno 2019

TCR DSG Endurance/ La Cupra di Giovanni e Alessandro Altoè vince la notturna a Misano e torna in vetta



Il terzo round del TCR DSG Endurance ha offerto grande spettacolo nel sabato notte del DTM a Misano. A conquistare la vittoria è stato l’equipaggio di Giovanni e Alessandro Altoè, su Cupra, giunti al traguardo con soli 5’’4 di vantaggio su Gian Maria Gabbiani in coppia con l’esordiente Luca Segù sulla Volkswagen Golf di Pit Lane Competizioni. La Cupra di Carlotta Fedeli e Cosimo Barberini si è piazzata al terzo posto per la terza volta consecutiva dopo un iniziale doppio stint della pilota romana.
Una vittoria preziosa per gli Altoè perché l’equipaggio composto da zio e nipote - 39 anni in due - torna in vetta alla classifica tricolore, con otto lunghezze di vantaggio sulla compagine che schiera Barberini-Fedeli.
Un pesante stop, invece, per l’equipaggio Audi di Ermanno Dionisio e Giacomo Barri: arrivati da leader della classifica tricolore, concludono la gara endurance di Misano con uno ‘zero’, per un errore durante il rifornimento e raccolgono solo i punti del secondo posto nella Qualifying Race.

Sorprendente la prestazione del diciannovenne comasco Luca Segù, che non aveva mai guidato una TCR DSG e che ha disputato quasi tutta la gara, con Gian Maria Gabbiani al volante solo per un breve stint centrale. Con il secondo posto, Segù e Gabbiani regalano alla Volskswagen il primo podio nella storia del campionato italiano TCR DSG Endurance.
Settima al traguardo l’Audi VIP con al volante un equipaggio d’eccezione: il tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans Dindo Capello, lo youtuber Alberto Naska e il giornalista Emiliano Perucca Orfei.

Dindo Capello è stato bravo a prendere il comando della gara risalendo dalla nona posizione in griglia, ed era in testa quando ha consegnato la macchina ai compagni di squadra. Per un’incomprensione ai box l’equipaggio ha perso 28 secondi, escludendoli dalla top5, che era matematicamente alla loro portata. Per loro, comunque, la soddisfazione di aver vinto il Trofeo Audi, essendo i primi al traguardo con la RS3 LMS di Ingolstadt. 

Ai piedi del podio, un Andrea Mabellini capace di una grande rimonta: un problema al cambio in qualifica gli ha impedito di partecipare alla qualifying race del venerdì sera, il che lo ha costretto a partire dalla ventunesima posizione in griglia. Ma il diciannovenne bresciano non si è lasciato intimorire e ha rimontato velocemente posizioni, fino a concludere la gara al quarto posto, con la Volkswagen Golf di Elite Motorsport.
A completare la top5, un’altra Golf: quella condivisa da Lorenzo Nicoli e Marco Cenedese. Scattati dalla settima posizione in griglia, sono incappati in un contatto nelle prime fasi di gara con Cenedese al volante, ed entrambi i giovani piloti sono stati abili a mettere in atto un grande recupero.
Bel sesto posto per l’equipaggio di Jacopo Guidetti e Riccardo Ruberti, sulla Cupra di BF Motorsport: Guidetti, con i suoi 16 anni, è il più giovane del lotto, ed è al debutto sulla Cupra con cambio DSG, dopo aver disputato i primi due round del TCR Italy su un’Audi con cambio sequenziale.
A completare la top ten, alle spalle di Capello-Perucca-Naska, le Cupra di BD Racing con i fratelli Guido e Nicola Sciaguato, ottavi, e di Andrea Masserini e Jody Vullo, al nono posto. L’Audi di Sandro Pelatti e Gabriele Volpato, scattata dalla pole, si è piazzata invece in decima posizione dopo un pit stop prolungato per sistemare i freni. 

Il campionato italiano TCR DSG Endurance tornerà in scena nel weekend del 20 e 21 luglio con il quarto round, sul circuito toscano del Mugello.

- credits: Acisport.it

International GT Open/ a Spa nella prima gara uno-due in Classe AM di Antonelli Motorsport con Roda e Cipriani


8 giugno 2019 / Da un lato c'è la soddisfazione per l'uno-due di Davide Roda e Giuseppe Cipriani ottenuto nella classe Am, dall'altro una legittima preoccupazione per i problemi emersi sull'altra Mercedes-AMG GT3 divisa dall'inedito equipaggio Pro formato da Daniel Zampieri e Michael Meadows. Un inizio di weekend a due marce, quello di Spa-Francorchamps, che ospita il terzo dei sette appuntamenti dell'International GT Open.

In Belgio a festeggiare in Gara 1 la sua prima vittoria della stagione è stato appunto Roda, in qualifica autore della seconda pole e poi leader indiscusso di categoria, proprio davanti al suo compagno di squadra Cipriani.

Non è andata bene invece a Zampieri, in qualifica solamente decimo, e poi assieme all'inglese Meadows fuori dalla "top 10". A condizionare la loro gara un problema alla vettura, conseguente all'incidente in cui è stato coinvolto Alessio Rovera nel precedente round di Hockenheim. Vettura su cui la squadra ha lavorato a lungo, senza riuscire tuttavia a venirne per il momento a capo.

Non meglio sono andate le cose a Glauco Solieri nella prima delle due gare del GT Cup Open Europe. Il pilota bolognese, tornato in pista con la Lamborghini Huracán Super Trofeo dopo avere ottenuto una vittoria nel round d'apertura del Paul Ricard, ha ottenuto il quinto tempo in qualifica ma si è poi dovuto ritirare per un problema d'elettronica agli iniettori.

Domani mattina si ricomincerà con le seconde sessioni di qualifica. Alle 12.50 è in programma Gara 2 del GT Cup Open Europe, mentre quella dell'International GT Open scatterà alle 15.05, sempre con live streaming su gtopen.net.

Credits: Speedy

sabato 8 giugno 2019

DTM a Misano World Circuit/ Marco Wittmann su BMW M4 del Team RMG vince in rimonta gara-1


8 Giugno 2019 - E’ Marco Wittmann su BMW M4 del Team RMG ad aggiudicarsi la prima gara del DTM a Misano World Circuit. Una vittoria tutt’altro che scontata dal momento che il tedesco, terzo in campionato, partiva dall’ultima casella dello schieramento a causa di un problema tecnico che lo avevo costretto a saltare le qualifiche del mattino, dopo il miglior tempo fatto registrare nelle libere di ieri. Al via le sue strategie si sono rivelate azzeccate: Wittmann, infatti, è rientrato ai box per il cambio gomme subito al termine del primo giro e ne ha poi approfittato quando l’ingresso della safety car ha ricompattato il gruppo e ha rimescolato le carte in tavola, favorendo la sua rimonta.

Completano il podio due Audi Sport RS5, quella del tedesco René Rast e quella del francese Loic Duval. Settima posizione per il leader del campionato, l’austriaco Philipp Eng, con un’altra BMW M4. Buona la prova di Andrea Dovizioso che, scattato dalla quindicesima posizione in griglia, ha chiuso con un positivo 12° posto al volante dell'Audi RS5.

Lo scorso anno in pista al Simoncelli nel DTM, Alex Zanardi è tornato quest’anno a Misano World Circuit nella veste di spettatore. Immancabile un commento alla partecipazione di Andrea Dovizioso, del quale ha sottolineato lo spirito combattivo: “E’ un grande agonista, non avrebbe fatto ciò che ha fatto se non ci tenesse a mettere dietro tutti – ha commentato – Accade abbastanza spesso che ai piloti venga offerto di provare in competizioni diverse, vedi Rossi o Loeb. E’ evidente che la loro predisposizione li porta ad arrivare in pochissimo tempo vicini al top”.
E’ stato Zanardi a premiare il vincitore di gara 1 del DTM, il tedesco Marco Wittmann.

Foto Davide Stori / Riproduzione riservata










AutoStoriche/ Stefano Peroni (Martini Mk 32) il più veloce nelle ricognizioni della cronoscalata allo Spino


- 8 giugno 2019 - E’ la cronoscalata dello Spino a riaccendere le sfide per il tricolore della Salita per vetture Storiche di cui costituisce il quarto appuntamento stagionale. La sfida è però anche e soprattutto tutta toscana con i protagonisti della vigilia che promettono battaglia serrata nella gara di domani. Oggi infatti il migliore interprete delle due prove di ricognizione, disputatesi lungo i 6 km dello spettacolare percorso che si snoda tra il comune di Pieve Santo Stefano e il Passo dello Spino, è il fiorentino Stefano Peroni che con il riscontro quasi fotocopia di poco più di 2’56 in ambedue le prove, ha imposto il proprio ritmo sulla sua sempre ammiratissima Martini Mk 32 del Team Italia di 5° raggruppamento con la quale il figlio d’arte si è aggiudicato ambedue le manches di ricognizioni davanti ad un agguerrito Umberto Bonucci che nella prima manche, sebbene forte di una impeccabile conoscenza del percorso, ha patito un pò di saltellamenti di troppo sulla impegnativa Osella PA 9 del 1990 di 5° raggruppamento made Armaroli, fida compagna di tante vittorie con il riscontro di 2’59.82. 

Peroni ha messo a frutto le regolazioni al setup della sua monoposto in tema di altezza e aerodinamica, mentre Bonucci ha dovuto cedere nella seconda ricognizione quando il cambio bloccato in terza marcia, gli ha impedito il bis in prova. Sempre in quinto raggruppamento ben figura il lecchese Emanuele Aralla con la spettacolare Dallara F390 che fu del pilota di Formula 1 Olivier Panis. 

In 4 Raggruppamento fa valere la propria esperienza di guida già alla prima curva il toscano Pietro Lottini su Osella PA 9 90. Nel 2 raggruppamento, si conferma il pilota da battere Pierpaolo Serra che sulla spettacolare March 75 S riaccende la sfida con l’esperto Giuliano Palmieri sulla ammiratissima De Tomaso Pantera della Scuderia Bologna Squadra Corse. In 3 raggruppamento conferma il suo stato di forma il bolognese di origini Siciliane Salvatore Asta sulla fida BMW 2002 Ti, prima tra le silhouette di oltre 2000 di cilindrata. Tra gli attori delle salite con le Gran Turismo Competizione del secondo raggruppamento, si è annunciato sulla scena l'emiliano Giuliano Palmeri con la Porsche 911 Rsr. In 1 raggruppamento in evidenza il portacolori della Valdese Classic A.De Angelis su Nerus Silhouette autore di una bella prestazione nella prima manche di prova, mentre regolare e redditizia è stata la guida del toscano Matteo Lupi Grassi su Sprite Lenham della Squadra Piloti Senesi e ancora Vittorio Mandelli sulla bella ma impegnativa Jaguar E Type. 

Tra le moderne, l’acuto in ricognizione è ancora appannaggio di un Peroni, questa volta di Fabrizio che con la affidabile Osella PA 20 S di Classe CN 3000 di cilindrata viaggia senza errori verso la testa della classifica. Nella prima manche si registra la sfida con l’altrettanto arrembante rookie di Todi Alessandro Alcidi, che ha portato all’esordio assoluto stagionale la Speed Motor 01, monoposto formula con motore Kawasaki 1400 e inserita nel gruppo E2-SS. Formula che porta il nome della scuderia ideatrice del progetto totalmente made in Umbria, ideata e realizzata cioè tra Gubbio e Todi. In evidenza tra le moderne anche Paolo Cornelli, regolare con la sua Formula Gloria C8 mentre tra le vetture del gruppo E1 si conferma l’asso da battere, il pergolese Maurizio Contardi sulla Honda Civic EG6. Archiviate senza problemi di sorta le due salite di ricognizione, tutto è pronto per la gara che scatterà domattina (domenica 9 giugno) alle ore 9.30.

MotoCorse/WSSP 300/ A Jerez gara-1 mozzafiato: vince Garcia, Gonzalez quarto in volata. Domani la rivincita


Con un giro finale che ha lasciato il numeroso pubblico col fiato sospeso, dopo 11 giri dal ritmo indiavolato, Manuel Gonzalez ha chiuso quarto la prima delle 2 gare del mondiale Supersport 300 in programma in questo fine settimana a Jerez de la Frontera. Ha vinto Marc Garcia, davanti a Deroue e alla Carrasco. L'ottimo piazzamento consente al pilota del team Kawasaki ParkinGO di mantenere la testa del Campionato con 7 lunghezze di vantaggio su Deroue. 

Bella gara anche per Tom Edwards che ha chiuso in zona punti col 15° posto guadagnando i suoi primi 2 punti iridati. Filippo Rovelli ha mancato la qualifica classificandosi decimo nella gara Last Chance corsa nel pomeriggio, dopo essere stato coinvolto in una caduta di gruppo a 3 giri dalla fine quando era quarto.

Passando alla cronaca della gara, la manche di oggi ha confermato la grande competitività della WSSP 300 con un grappolo di 11 piloti in grado di vincere e il record della pista che è cambiato per ben 4 volte. Al via è scattato bene il pole man Steeman (KTM), seguito dalla Kawasaki di Garcia, da Hendra (Yamaha), dalla Carrasco e da Gonzalez. Al quarto giro Gonzalez ha marcato il giro veloce provvisorio della gara in 1’53 netti, prendendo il comando della gara. Il giro finale ha visto 5 piloti in un confronto serrato tra velocità e astuzia. Garcia, Deroue, Hendra, la Carrasco e Gonzalez. Il pilota ParkinGO è uscito molto bene dalla variante Ferrari ma nel gioco delle scie è finito quarto dietro Garcia, Deroue e Carrasco. Domani la rivincita per il madrileno che si è confermato pilota dalla guida raffinatissima. 

Edoardo ROVELLI (ParkinGO Kawasaki team manager): «Siamo soddisfatti per il piazzamento di Manuel Gonzalez che mantiene la testa del Campionato e anche oggi ha dimostrato le sue capacità di guida. Il contatto con la Carrasco all'uscita dell'ultima curva gli ha provocato la rottura della leva del freno, perdendo il podio per un pelo. Bene anche Tom Edwards che è andato a punti. Domani contiamo di entrare nella top 10 anche con lui».

Credits: Studio Bergonzini Comunicazione

TCR DSG Endurance/ Fedeli e Barberini (Cupra Leon) puntano al podio di Misano



> 8 giugno 2019 - A Misano, dove giungono nelle vesti di leader del campionato, Carlotta Fedeli e Cosimo Barberini avranno la possibilità di difendere oggi il loro primato nel TCR DSG Endurance. Nonostante un inizio di weekend non proprio tra i più semplici, il quinto posto conquistato nella Qualifying Race dal pilota torinese con la migliore delle Cupra in pista, permetterà alla romana (che sosterrà il primo doppio “stint” di guida) di avviarsi in gara dalla terza fila.
Clima di ottimismo, ma anche qualche preoccupazione. “Non siamo riusciti a trovare il giusto passo per stare alla pari con le Audi - ha spiegato Carlotta - Questo pomeriggio stiamo provando a stravolgere l’assetto della nostra vettura, perché ieri dopo tre giri eravamo già in crisi”.
Dopo i due terzi posti di Monza e Vallelunga, la Fedeli ed il suo compagno di squadra cercano ancora il podio e puntano ovviamente a consolidare la propria posizione nella classifica assoluta. Specialmente in un contesto di primo piano come quello di Misano, che nello stesso fine settimana ospita il DTM tedesco.
L’appuntamento romagnolo precederà inoltre la volata conclusiva dei tre round del Mugello, Imola e ancora Mugello, con il circuito toscano che ospiterà la quarta prova della stagione a luglio inoltrato.
Saranno dunque 120 minuti “thrilling” quelli di questa sera. Uno spettacolo da non perdere, con la diretta su Automoto TVa partire dalle ore 20.35 ed il consueto live streaming sul sito internet acisport.it/TCRENDURANCE.


Gianfranco Cunico con Scuderia Palladio Historic nel CIR Auto Storiche


Gianfranco Cunico tornerà alla guida di una Ford Sierra Cosworth 4x4 e lo farà difendendo i colori della Scuderia Palladio Historic, l'emanazione "storica" della gloriosa scuderia vicentina fondata nel 1963 e attualmente la più antica in attività.

La Palladio fu la prima scuderia per la quale Cunico corse e a metà degli anni '80 ne fu anche Presidente; dopo averlo visto all'opera con le auto storiche tra il 2007 e 2010 e con successo, il Campione vicentino tornerà a solcare le prove speciali di un rally valevole per il C.I.R.A.S. ma stavolta lo farà guidando una vettura sulla quale risalirà dopo ventisette anni: è infatti in fase di rifinitura la Ford Sierra che utilizzò nel 1992 al Rally Sanremo e al Memorial Bettega; tornata in suo possesso è stata completamente rivista ed aggiornata con la normativa prevista dall'allegato J 1990, quello di riferimento per le vetture del periodo J2.

Ad affiancarlo nel quinto appuntamento del Campionato Italiano a Biella, ci sarà Stefano Cirillo e per affinare l'affiatamento col mezzo e col nuovo copilota, Gianfranco sosterrà dei test nei prossimi giorni prima d'iniziare le ricognizioni del Rally Lana Storico, gara che nel 1998 quando faceva parte del CIR vinse alla guida della Ford Escort Cosworth.

E' grande la soddisfazione per l'importante notizia soprattutto per il prestigio che aggiunge al Gruppo Scuderia Palladio dei presidenti Mario Mettifogo e Mauro Peruzzi, i quali uniti a tutti i soci, augurano a Gianfranco e a Stefano un caloroso "in bocca al lupo" in vista dell'importante impegno del 22 e 23 giugno prossimi.

(Ufficio Stampa Scuderia Palladio Historic)

AutoStoriche/ Affollata rievocazione della Caprino-Spiazzi


8 Giugno 2019 - Domani, domenica 9 Giugno, per il quarto anno consecutivo, la Rievocazione Storica Caprino-Spiazzi accenderà i motori sui classici 7 chilometri e 300 metri della celebre cronoscalata, con un evento non competitivo a strada chiusa che permetterà la partecipazione ad ogni tipo di vettura, stradali dal 1919 al 1994 e in allestimento corsa dal 1950 al 1994.

Ancora una volta la risposta del mondo delle corse è stata incredibile, con oltre 115 vetture che faranno sognare il pubblico. Nel lungo elenco iscritti si scorgono marche e modelli di assoluto pregio, a partire dalle ben cinque Ferrari, alcune come auto di staffetta, di ogni epoca. Per i veri intenditori, occhio alla SRN 427 AC Cobra (1970) di Francesco Marini o alla Elva MK1B di Angelo Claudio Pontirolli. Tra le auto stradali, originali, tante piccole chicche, come le tante Lancia Delta, Alfa Romeo di ogni genere, Fiat e Abarth oltre a Porsche, BMW e Volkswagen.
Attesa ovviamente per le vetture da competizione, che affronteranno le due salite sempre senza rilevamenti cronometrici, ma incanteranno per linee e suoni. Per gli amanti delle muscle cars americane sarà da ammirare la Pontiac Firebird 460 CI classe 1973 di Luigi Moreschi (Scuderia Tazio Nuvolari Italia) oppure la McLaren M1C Can-Am di Marino Rebmann.

Spettacolare la Abarth Sport 2000SP di Paolo Galiotto, del Benaco Autoclassiche, un modello che affrontava queste rampe quando alla fine degli anni Settanta era in voga anche la Stallavena-Bosco, altra pietra miliare dell'automobilismo veronese. Impossibile non emozionarsi scorgendo le forme della rossa barchetta salire verso Spiazzi. Per dare un'idea della rarità e del prestigio di questo modello, basti pensare che lo scorso anno fu esposta a Verona Legend Cars nello stand di ACI Storico. Tra le vetture che saranno portate a Caprino dal Benaco Autoclassiche anche altri due esemplari da capogiro, la Brabham BT30 di Giorgio Marchi e la Cooper Bristol T20 di Davide Fiorio.

Per i più rallysti non mancheranno Porsche 911, BMW M3, una delle quali nelle mani di Daniele Negrente, preparatore veronese che ha scritto su questi 7 chilometri e 300 metri una buona fetta della sua carriera sportiva da pilota. Stupenda la Fiat Ritmo 75L Abarth Gr. 2 ex Attilio Bettega di Claudio Marzadro o la Lotus Eleven Le Mans, classe 1956, di Stefano Gatti. Rarissima la Opel GT GR.4 in livrea ufficiale blu e gialla che Carlo Cavagnero, ex braccio destro del mitico preparatore Conrero di Torino, avrà l'onere e l'onore di guidare.

Tra le sport prototipo e le formula attesa la Dallara F393 (1993) di Luca Curatolo, la Osella PA20 (1994) di Roberto Curatolo, la Lucchini SP (1994) di Lo Coco e l'esemplare unico di Osella PA9 Carma classe 1982 con la quale Giovanni Ambroso farà rivivere gli anni in cui Mauro Nesti incantava quasi danzando lungo la salita di Caprino.

Sul sito www.caprinospiazzi.com è disponibile l'elenco iscritti definitivo e il programma ufficiale, con fulcro a Caprino Veronese, e tutto concentrato a domenica 9 giugno. Dopo le verifiche, dalle ore 8:00 alle ore 10:00, alle 11:00 inizieranno le partenze della prima salita. Tra un giro e l'altro le vetture resteranno in mostra statica in Piazza Vittoria e Piazza Stringa dalle 12:30 alle 14:00. Alle 14:30 nuovamente bandiera verde per la seconda ascesa.

venerdì 7 giugno 2019

Il Tricolore Salita Autostoriche arriva in alta Valtiberina per la Cronoscalata Storica dello Spino


7 Giugno 2019 - I protagonisti del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche si apprestano a sfidarsi nel terzo round stagionale alla 10^ Cronoscalata Storica dello Spino, la gara dell’alta Valtiberina organizzata dalla Pro Spino Team sui 6 Km che si arrampicano fino a Montalone, in prossimità del Passo dello Spino sul Monte della Verna. Un tracciato ad alta spettacolarità che esercita un fascino indiscusso su piloti e pubblico, come confermano i 188 iscritti alla gara aretina. Dopo le verifiche sportive e tecniche di oggi, che proseguiranno anche sabato 8 dalle 8 alle 11, prima dell’inizio delle due manche di prove ufficiali alle 13. Domenica 9 giugno alle 9.30 il via alla prima delle due salite di gara.
Tutte confermate le presenze dei maggiori protagonisti del tricolore salita ACI Sport ad iniziare dai vincitori delle ultime due edizioni della versine storica dello Spino: Stefano Peroni jr. su Martini Mk32 e Uberto Bonucci su Osella PA 9/90 BMW, entrambi portacolori Team Italia. Fiorentino il primo, leader di 5° Raggruppamento con la Martini, formula progettata appositamente per le salite con motore BMW, con cui è Campione in carica e leader di 5° Raggruppamento, Peroni ha vinto lo scorso anno e nel 2015 allo Spino. Bonucci ha vinto le edizioni 2011 e 2016 sulla Osella PA 9/90 BMW, con cui il senese ha anche conquistato l’europeo e a Pieve potrebbe assalire la vetta di 4° Raggruppamento, attualmente occupata da Tiberio Nocentini, altro driver fiorentino pluri campione di 1° raggruppamento ma ora passato all’Osella PA 9/90. Tra le biposto di 4° Raggruppamento anche il pisano Piero Lottini in cerca di una conferma in campionato con l’Osella PA 9/90. Tra le Sport Nazionali, le biposto spinte da motore Alfa Romeo derivato dalla serie, sarà il laziale Dino Valzano a dover difendere la vetta con la Simbol Sport dagli assalti di Raniero Fumi, l’alfiere Bologna Squadra Corse che si è portato ad una sola lunghezza al volante della Lucchini SN 288, mentre cerca nuovo spazio in classifica anche Sandro Zucchi anche lui su Lucchini. 
Presenze tutte insidiose tra le monoposto del 5° Raggruppamento, che cercheranno di contrastare la bravura del leader Peroni, come i lariani Emanuele e Matteo Aralla, sempre pungenti ed incisivi papà e figlio portacolori Valdelsa Classic rispettivamente sulle ammirate Dallara F390 e Formula Renault Europe, mentre sulla bella Ralt Rt32 Toyota sarà il lucano Antonio Lavieri ed il milanese della Racing Club 19 Andrea Fiume sarà nuovamente sulla Chevron B42. Gli assalti più consistenti aa vetta arriveranno dalla classe 1000 con la ligure Gina Colotto a caccia di punti preziosi sulla Formula Abarth e da Maurizio Rossi sulla Formula Alfa Boxer. Anche in 3° Raggruppamento tutto da giocare con l’emiliano leader Giuseppe Gallusi che sulla Porsche 911 non fa mistero della sua predilezione per la gara e che si propone come riferimento per tutti. Dalle GT le insidie potrebbero arrivare dal milanese Alessandro trentini in fase di affiatamento con la Porsche 911 nei colori Squadra Piloti Senesi, dal calabrese di lungo corso Salvatore Leone Patamia su auto gemella, ma anche dal ligure Franco Sivori sulla muscolosa Renault 5 Turbo. 
Tra le biposto Antonio Viel penserà a difendere il comando di classe sulla Osella PA 9, come tra le estreme silhouette il siciliano di Bologna Salvatore Asta su BMW 2002. Si fa sempre più appassionante la sfida per il 2° Raggruppamento dove il fiorentino Giuliano Peroni senior è in testa grazie all’ottimo feeling con l’Osella PA 3 BMW, ma segue sempre più da vicino l’emiliano Giuliano Palmieri che anche per Lo Spino si affida alla potenza della De Tomaso Pantera curata dal Team Balletti, mentre chi diventa ad ogni gara più minaccioso è il rallista palermitano Natale Mannino sulla Porsche Carrera di preparazione Guagliardo. Altra Osella PA 3 al via sarà quella di Mario Massaglia, sempre di classe 2000 come la March 75 di Pierpaolo Serra. 
Nella classe TC 2000 il lombardo Ruggero Riva nel dare la caccia a nuovi punti con la perfetta Alfa Romeo GTAM dovrà respingere i certi attacchi del rientrante bolognese Fosco Zambelli sempre pungente anche lui sulla Alfa Romeo GTAM, subito leader di classe dopo il successo alla Scarperia Giogo. In classe TC 1300 occasione propizia perDaniele e Giuseppe Di Fazio per agguantare la vetta con le NSU TT 1200.

Angelo De Angelis arriva allo Spino in testa al 1° Raggruppamento con la Nerus Silhouette spinta dal motore Ford da 1600 cc., in scia Matteo Lupi Grassi sulla GT prototipo A.H. Spite Lenham ed il pesarese Alessandro Rinolfi scatenato al volante della Morris Mini Cooper. Molti i possibili protagonisti come Antonio Di Fazio sulla sempre ammirata NSU Brixner o l’appassionata e sempre applaudita Anna Brenciaglia su Bmc Sprite Mk1, il sempre entusiasta Tonino Camilli con la prestigiosa Fiat 1100 Ala D’Oro o l’appassionato Georg Prugger con la bellissima Lea Francis. Due le bellissime Jaguar E Type di classe GT oltre 2000 quella del leader Vittorio Mandelli e quella del patron di Bologna Squadra Corse Francesco Amante. In classe GT 2000la Porsche 911T di Sergio Davoli come in GT 1150 la singolare Lancia Appia Zagato Gte di Giovanni Pagliarello sono le auto al comando di categoria.


DTM a Misano/ Dovizioso in pista con Audi. Domani gara-1, W series, TCR DSG Endurance


Sabato di spettacolo in pista e nel paddock di Misano World Circuit, per una giornata che si annuncia memorabile, dopo la spettacolare parata di auto fra Misano e Riccione che ha attirato una folla di fans.
Sarà un sabato denso di appuntamenti, con le prime auto in pista già dalle 9.00. A seguire le varie qualifiche e poi Race 1 del DTM alle 13.30. A metà pomeriggio l’attesissima gara delle W Series con solo donne al volante delle monoposto e infine il TCR DSG Endurance che avrà semaforo verde alle 20.35 per due ore di gara.

Oggi a Misano World Circuit Andrea Dovizioso, campione della MotoGP (vincitore nel 2018 a MWC) e al debutto sulle quattro ruote nel DTM, è stato protagonista di una affollatissima conferenza stampa per trasmettere l’emozione di una bellissima e nuova esperienza a bordo di un’AUDI RS5.

“Quando me lo hanno proposto – ha detto Dovizioso – dentro di me ho accettato subito. Serviva però fare delle verifiche, pianificare test e sessioni al simulatore, per quanto possibile visto che siamo in piena stagione in MotoGP. Nei primi giri in pista ho avuto anche un pizzico di paura, poi sempre meglio. E’ proprio divertente e tutto diverso dalle moto. Cambiano gli ingombri, le traiettorie, il modo di percorrere le curve. Ho guidato nel rally e lì puoi permetterti qualche scivolata mentre qui è tutto molto preciso e più difficile. Una cosa simile è la frenata, quella ce l’ho dentro di me e mi riesce bene. Il curvone di Misano? In moto è un tratto di pista molto complicato, non si tocca il freno e si lavora col gas, dipende dal vento e tutto ad una velocità intorno ai 300 km/h. Con l’auto, e ringrazio Audi per il grande lavoro svolto insieme, c’è più stabilità e più possibilità di definire il comportamento della macchina. La gara? Non mi ci fate pensare, ci saranno tanti momenti dal semaforo verde in poi da tenere sotto controllo. Ora vado a fare le prove e conto di migliorare ancora. Sono davvero contento di essere qui al DTM. Futuro in auto? Di sicuro mi piace guidarle, ma credo di essere lontano da una decisione del genere. Chissà…”.

Come annunciato, anche Danilo Petrucci, fresco vincitore in MotoGP, è arrivato oggi a Misano World Circuit per gustarsi da vicino lo spettacolo del DTM. Domani è atteso Alex Zanardi, protagonista lo scorso anno nella tappa DTM a Misano World Circuit.

Le gare di sabato e domenica, entrambe al via alle ore 13.30, saranno trasmesse in diretta su DAZN (che coprirà anche tutti i rimanenti appuntamenti della serie) e per questa occasione anche in chiaro su Sportitalia.

Foto di Davide Stori - Riproduzione riservata







 
 

AutoStoriche/ Un Rally Campagnolo difficile per Balletti Motorsport


Rally Campagnolo: da sempre uno dei rally più impegnativi del Campionato Italiano che, anche nella recente edizione, ha mantenuto la fama proponendo una gara "tosta". Particolarmente duro lo è stato per Balletti Motorsport che ad Isola Vicentina era presente con quattro vetture: due Porsche 911 ed altrettante Subaru Legacy 4x4.

Con la prima Gruppo A giapponese, Salvatore "Totò" Riolo e Gianfranco Rappa hanno colto la quarta posizione assoluta al termine di una gara molto sofferta: partito bene nel prologo del venerdì sera col secondo tempo a 0"5 dal migliore, nelle otto prove del sabato il duo ha patito diversi inconvenienti sia per una non azzeccata scelta degli pneumatici alla quale si sono aggiunti la rottura di un braccetto della sospensione, quanto per un rallentamento necessario ad evitare danni da surriscaldamento al propulsore, e ad un problema fisico del navigatore; il tutto ha fatto sì che la tattica di gara sia stata forzatamente variata puntando al traguardo cercando di acquisire punti preziosi per la rincorsa al campionato.

All'arrivo anche la seconda Legacy, quella affidata ad Edoardo Valente e Jeanne Revenu che hanno corso una gara regolare, senza cadere nei mille tranelli delle insidiose prove del vicentino; chiudono in decima posizione nell'affollata classe del Gruppo A "oltre 2000".

Gara tribolata anche quella di Claudio Zanon e Maurizio Crivellaro: oltre a un po' di "ruggine" da diversi mesi d'inattività, il duo della Porsche 911 RSR è incappato anche in una foratura e nella rottura di un braccetto poi sostituito in assistenza; e come successo per Gianfranco Rappa, anche Maurizio è stato vittima di problemi fisici. Hanno comunque onorato l'impegno arrivando al traguardo.

Un discorso a parte lo meritano Alberto Salvini e Davide Tagliaferri che fino alla settima prova stavano correndo una gara di altissimo livello, risultando i più veloci con le Porsche 911 e abbondantemente in testa al 2° Raggruppamento; nel corso dell'ottava, una grossa radice affiorata in una curva a seguito dei tagli del giro precedente, ha causato un doppio danno alle ruote del lato sinistro decretando l'amaro stop per il duo toscano.

(Ufficio Stampa Balletti Motorsport)

giovedì 6 giugno 2019

Da oggi in Ungheria i Vespa World Days. Attese più di 3.000 Vespa di ogni epoca e Vespa Club da 38 nazioni


6 giugno 2019 – Nella pittoresca cittadina ungherese di Zanka, affacciata sul lago Balaton, tutto è pronto per accogliere l’edizione 2019 dei Vespa World Days, l’annuale raduno dei Vespa Club nazionali di tutto il mondo, da oggi fino a domenica 9 giugno.
Oltre 3.000 Vespa in tutte le versioni e di ogni epoca e centinaia i Vespa Club presenti, in rappresentanza di 38 nazioni. Sono arrivati vespisti da ogni nazione d’Europa ma anche daHong Kong, Canada, Israele, Giappone, Filippine, Australia e Indonesia. Si tratta del più importante evento mondiale per gli appassionati di Vespa, l’occasione nella quale i Vespa Club nazionali si riuniscono in un appuntamento planetario.
Ogni anno i Vespa World Days attraggono migliaia di appassionati Vespisti da tutto il mondo ma è una passione che travalica i confini del possesso di questo scooter iconico coinvolgendo cultori, amanti o semplici curiosi che accorrono a questo grande evento da ogni dove per respirare l’atmosfera di festa che anima il raduno.

Anche quest’anno fra i Vespisti più avventurosi, quelli che hanno raggiunto Zanka in sella alle amate Vespa – spesso macinando migliaia di chilometri e incontrando sulla strada vecchi e nuovi amici - si è disputato il Vespa Trophy, la gara fra gli iscritti ai Vespa Club (49 team in rappresentanza di 11 nazioni), che testimonieranno, con foto e timbri speciali sul proprio Travel Book, tutte le tappe nel viaggio verso l’Ungheria.

I Vespa World Days rappresentano la celebrazione del mito intramontabile di Vespa. Con oltre 18 milioni di esemplari diffusi in tutto il mondo, Vespa ha unito culture e generazioni diverse e lontane diventando un simbolo di amore e libertà. Ha ormai travalicato la sua funzione di veicolo facile ed elegante per il commuting quotidiano per trasformarsi in icona globale di stile ed eleganza italiane.

Vespa e l’amore dei suoi fans nacquero praticamente insieme, tanto da spingere molti possessori, già nel 1946, anno di nascita dello scooter più famoso al mondo, ad associarsi: si costituirono così i primi Vespa Club. Oggi si contano ben 49 Vespa Club Nazionaliassociati al Vespa World Club, che riuniscono migliaia di affiliati in ogni nazione.

Programma dettagliato sul sito ufficiale dei Vespa World Days: vespaworlddays2019.hu