martedì 9 giugno 2015

CIVM, Omar Magliona punta alla rivincita a Fasano



Dal 12 al 14 giugno la 58^ Coppa Selva di Fasano è il quinto round del Campionato Italiano Velocità Montagna per Omar Magliona e la sua fida Osella PA21 Evo Honda da 2000cc con la quale è in testa al gruppo dei prototipi CN. Sulla sempre ammirata sport del Team Faggioli, da quest'anno gommata Pirelli, il campione italiano della categoria sta onorando al meglio i colori della scuderia siciliana CST Sport dopo aver infilato quattro successi consecutivi nelle prime quattro cronoscalate tricolori disputate, ma proprio a Fasano la vittoria gli manca dal 2012. 
Due stagioni fa, infatti, il forte pilota sardo non era presente alla classica salita pugliese perché inserita in un altro “girone” di campionato, mentre nel 2014 Omar ha colto un secondo posto importante per i punti tricolori incamerati ma che comunque non gli ha permesso di salire sul gradino più alto del podio. 
L'obiettivo del campione in carica è quello di tornare al successo in una gara sempre molto “calda”, non solo per le temperature, in genere molto elevate, che mettono a dura prova piloti e mezzo tecnico, ma anche per il folto numero di concorrenti e rivali, con Fasano che quest'anno supera i 200 iscritti. Inoltre, tuttora ilrecord dello scorrevole percorso che sale fino alla Selva (2'18”37) appartiene proprio a Magliona, motivo in più per confermarsi e cercare di incamerare il massimo di punti validi per il Tricolore Montagna.

“Siamo reduci dalla prima vittoria a Sarnano - dichiara Magliona -, gara alla quale tenevamo in particolare, e ora ci attende una nuova sfida: tornare a vincere a Fasano, altro appuntamento molto sentito e nel quale con scuderia e team dovremo lavorare sodo. La Selva non è mai semplice da conquistare e il caldo è sempre in agguato, quindi le regolazioni d'assetto anche in funzione degli pneumatici giocheranno un ruolo chiave. Sarà una bella tappa dell'Italiano, speriamo di raccogliere punti davvero pesanti.”

Il tracciato di gara misura 5600 metri e venerdì 12 giugno il weekend entra nel vivo con le verifiche tecniche e sportive, seguite sabato da due salite di prove ufficiali con partenza alle 9 e domenica da gara-1 con start alle 9.30 e gara-2 a seguire.

lunedì 8 giugno 2015

Le tre Porsche 919 Hybrid pronte per la 24h di Le Mans


Il pre-test ufficiale di Domenica 31 maggio a Le Mans è stato impegnativo e positivo per il Team Porsche e le tre 919 Hybrid. Questa giornata rappresentava l'unica possibilità di provare il circuito de la Sarthe lungo 13,629 km. Più di nove chilometri di pista sono costituiti da quelle che, normalmente, sono strade pubbliche. I nove piloti che condividono le tre vetture, dotate di tecnologia avveniristica e di un sistema di alimentazione di oltre 1000 CV, hanno completato 124 giri. 
Il pilota professionista Porsche Brendon Hartley ha percorso il giro più veloce tra le 67 vetture che prendevano parte al pre-test in 3'21.061 con pista asciutta nel pomeriggio. A titolo di confronto: nel 2014, il pilota più veloce nelle qualificazioni è stato Romain Dumas, che ha ottenuto un tempo di 3'22.146, allora abbastanza buono per la seconda posizione sulla griglia (pole position dell'anno scorso: 3'21.789 Toyota). Le mutevoli condizioni meteorologiche nell'ovest della Francia Modifica hanno impegnato le squadre a continue sfide per il lavoro di set-up delle vetture, ma anche offerto loro l'opportunità di correre sul circuito asciutto, umido e completamente bagnato. 

Andreas Seidl, Direttore del Team: 
"Certamente il programma di test è stato in qualche modo condizionato dall'instabilità meteorologica. Per una valutazione affidabile degli pneumatici, sono sicuro che tutte le squadre avrebbero preferito la pista costantemente asciutta, poiché l'usura delle gomme sarà un fattore decisivo in gara. È stato importante che tutte e tre le Porsche 919 Hybrid abbiano corso per tutto il giorno. I nostri nuovi piloti, incluso Frédéric Makowiecki con la 919 Hybrid, hanno completato i dieci giri obbligatori per ottenere l'autorizzazione a partecipare alla gara. Per quanto si può giudicare dai tempi sul giro, vedremo una competizione molto accesa tra i piloti in testa. Come previsto, tutti sono stati più veloci rispetto al 2014. Ora è importante esaminare con attenzione l'enorme quantità di dati raccolti oggi. Preparare così bene questa giornata di test e trarne il massimo vantaggio, ha richiesto un grande lavoro di squadra. Inoltre, per noi c'era l'ulteriore impegno di gestire tre vetture”.

Piloti della Porsche 919 Hybrid N. 17
Timo Bernhard: "Abbiamo cercato di avanzare il più possibile con il lavoro di set-up nel breve tempo in cui la pista era asciutta. In generale, il bilanciamento della vettura è notevolmente mi-gliorato rispetto alla Porsche 919 Hybrid dell'anno scorso. E si nota chiaramente quanto sia incredibil-mente accesa la competizione nel gruppo dei prototipi più veloci”.

Brendon Hartley: "È fantastico essere di nuovo a Le Mans e per la prima volta in pista con la nostra vettura N. 17 rossa. I test condotti al mattino sull'asciutto sono stati un inizio produttivo, ma è stato positivo accumulare esperienza anche sul bagnato. Nella sessione pomeridiana abbiamo fatto un grande passo avanti e l'andatura sulla pista asciutta era davvero buona”.

Mark Webber: "È stata una giornata di test molto impegnativa ed è incredibile quanto stiamo ancora imparando nella nostra seconda partecipazione a Le Mans. Sapevamo che oggi ci sa-rebbe stato qualche piovasco, ma ciascuno dei tre ha avuto a disposizione del tempo in auto anche sull'asciutto. In ogni caso, per me è stato molto utile anche guidare sotto la pioggia, perché finora non avevo accumulato una grande esperienza sulla pista bagnata”.

Piloti della Porsche 919 Hybrid N. 18
Romain Dumas: "È stata una giornata positiva, perché siamo riusciti a guidare in qualsiasi condizione. Ovviamente, il continuo cambiamento delle condizioni della pista rende difficile il lavoro per la corretta messa a punto della vettura, ma per la guida è veramente un buon esercizio. Possiamo ren-derci conto che siamo competitivi e in una stretta concorrenza con gli altri. La nostra Porsche 919 Hy-brid è molto più agile dello scorso anno. Abbiamo compiuto buoni progressi per quanto riguarda il cambio di direzione”.

Neel Jani: "Come sempre, all'inizio il circuito era molto sporco e polveroso, una cosa normale per una pista non utilizzata continuamente. È stata una piacevole sorpresa che al mattino sia rimasto asciutto per due ore, perché era più di quanto ci saremmo potuti aspettare e ci ha permesso di svolgere subito parecchio lavoro. Anche se si è trattato solo di un test, siamo stati più veloci rispetto alle qualificazioni del 2014. Comunque, è stato lo stesso anche per la nostra concorrenza”.

Marc Lieb: "È stato un buon test. Sulla pista asciutta siamo riusciti a fare tante verifiche di diverso tipo. Anche la sensazione della vettura era buona con gli pneumatici intermedi, ma in condi-zioni mutevoli è sempre difficile valutare i dettagli. Sessantasette vetture in pista creano un gran traffico, ma in gara ce ne saranno 11 in meno”.

Piloti della Porsche 919 Hybrid N. 19
Earl Bamber: "È stato fantastico guidare la Porsche 919 Hybrid per la prima volta a Le Mans. La pista è bellissima, una delle migliori al mondo. La velocità della vettura è incredibile e il sistema ibrido è stupefacente. Con il sistema di trazione integrale è un piacere guidare sotto la pioggia, è come guidare sull'asciutto. È stato meraviglioso affrontare le curve Porsche per la prima volta a circa 230 km/h. Per il nostro team della vettura N. 19 è la prima volta su questa pista. Abbiamo coperto una buona distanza e acquisito nuove informazioni”.

Nico Hülkenberg: "I miei primi giri a Le Mans sono stati molto divertenti ed è stata un'esperienza veramente fantastica. Il circuito è straordinario con i suoi lunghissimi rettilinei e scorrevole. Si può raggiungere un buon ritmo e le diverse combinazioni di curve sono composte in grande armonia. La sezione dopo il Ponte Dunlop è favolosa e anche le veloci curve Porsche sono sensazionali. Difficilmente, però, ci si trova ad affrontarle da soli, perché si incontrano vetture più lente per la maggior parte del tempo. Su questa pista posso imparare ancora molto, ma i primi passi sono stati molto entusiasmanti”.

Nick Tandy: "Dopo la sessione del mattino condotta sul bagnato, mi sono divertito molto a sperimentare direttamente tutto il potenziale e la potenza della 919 Hybrid sull'asciutto. È asso-lutamente sorprendente il livello di aderenza della vettura nella zona di frenata alla fine del rettilineo percorso ad alta velocità. Comunque, anche sul bagnato mi ha colpito il grip che avevamo”.







MAX RENDINA SALTA IL RALLY D’ITALIA-SARDEGNA

Roma, 08 giugno 2015 - Max Rendina non correrà il Rally d’Italia-Sardegna, sesta prova del Campionato del Mondo rally, in programma dall’11 al 14 giugno.

Il pilota romano, consigliato a riposo assoluto per 21 giorni dai medici portoghesi in seguito all'incidente del 23 maggio scorso al Rally del Portogallo, durante questo periodo si è sottoposto ad una serie di accertamenti clinici al fine di verificare se potessero esservi le reali condizioni per riprendere l’attività sportiva.

Lo staff medico ha deciso, questa mattina, di confermare il periodo di riposo al pilota in modo tale che possa riprendere la piena efficienza fisica per affrontare la restante parte della stagione iridata nella quale difende il titolo di Campione del Mondo della “Production Cup” e pertanto non sarà disponibile a disputare la gara “di casa” cui teneva particolarmente.

Compatibilmente con la piena ripresa fisica, il portacolori di Motorsportitalia, ha in obiettivo la partecipazione al Rally di Polonia, previsto per il 2-5 luglio.

MotoGP - OCTO Pramac Racing Team, Daniele Romagnoli: "Petrux ha portato la sua GP14 vicino al limite. E in frenata è fortissimo"



Terzo appuntamento con le valutazioni dei tecnici di OCTO Pramac Racing Team dopo il Gran Premio d'Italia che segna il primo giro di boa della stagione 2015.

Dopo i voti del Team Manager Francesco Guidotti ("Yonny e Danilo meritano un bel 7 clicca qui per leggere la news) e le valutazioni di Giacomo Guidotti, crew chief di Yonny Hernandez ("Yonny ha preso fiducia e migliorerà ancora, ne sono certo!" clicca qui per leggere la news), spazio a Daniele Romagnoli, crew chief del team #9, che ci parla delle sue sensazioni sul primo terzo di stagione di Danilo Petrucci.

Come è andato Danilo?
Sta facendo molto bene ed il decimo posto nella classifica mondiale è un risultato che soddisfa ampiamente le aspettative che c'erano su di lui ad inizio stagione.

Dove deve crescere?
In alcuni aspetti. Primo tra tutti la continuità. Sia in qualifica che in gara ci sono stati finora alcuni errori. Poi deve riuscire a gestire meglio la durata delle gomme, soprattutto la gomma posteriore. E questo può farlo guidando in modo meno aggressivo, più rilassato

Dove invece è cresciuto alla grande?
Nel comprendere il comportamento della GP14. In pochi tempo sta guidando la sua moto molto vicino al limite. E la frenata è la sua specialità

Il momento più emozionante?
Sicuramente la Q2 diretta conquistata in Argentina (ma anche a Austin!). Vederlo settimo in griglia davanti a Valentino Rossi è stato emozionante

Il momento più difficile?
Il primo giorno di test in Qatar con due cadute. I test erano iniziati bene poi questo ha fatto perdere completamente la fiducia a Danilo nella seconda giornata. Troppe domande nella testa del pilota sulla moto e sulla sua guida.

Che voto dai a Danilo e che voto dai al team?
Danilo 8 meno - Manca qualcosa nel passo gara rispetto alla qualifica
Team 8 - Sta lavorando in totale armonia

MATEVOS ISAAKYAN (JD MOTORSPORT) VINCE LA SECONDA GARA DI SPA NELLA FORMULA RENAULT 2.0 ALPS


Due gare, due vincitori differenti nella Formula Renault 2.0 ALPS, che a Spa-Francorchamps è giunta al quarto appuntamento stagionale. Nel tracciato immerso nella foresta della Ardenne, Jake Hughes (Koiranen GP) in Gara 1 è salito sul gradino più lato del podio per la prima volta, mentre questa mattina a mettere tutti dietro è stato Matevos Isaakyan.

Una gara senza sbavature quella del pilota russo, abile nel prendere il comando delle operazioni già nelle fasi iniziali, quando ha passato il compagno di squadra Thiago Vivacqua che partiva dalla pole. Il brasiliano della JD Motorsport si è dovuto confrontare anche con un agguerrito Hughes, terzo al traguardo. Due quarti posti invece per Jack Aitken, che esce dal circuito belga ancora una volta in testa alla classifica del campionato, con il compagno di squadra Hughes sempre più vicino (sette punti di distacco).

Non da meno è stato il duello per la quinta posizione, conquistata dal russo Vasily Romanov (Cram Motorsport), che ha dovuto contenere gli attacchi dei due piloti Koiranen GP, Philip Hamprecht e Stefan Riener. Il primo è riuscito a terminare la gara in sesta posizione, mentre l’austriaco ha avuto un contatto in fondo al rettilineo del Kemmel con Danylo Pronenko, per questo penalizzato di quattro posizioni sullo schieramento della prossima gara. L’incidente tra i due ha coinvolto anche James Allen (Arta Engineering), mettendo “KO” tutti e tre i piloti e costringendo l’ingresso in pista della safety car.

Settimo l’esordiente Alessio Lorandi, presente in veste di “wild card”, che ha avuto l’occasione di rifarsi dopo il ritiro di Gara 1 avvenuto subito dopo il giro di formazione. A chiudere la top-10 sono stati nell’ordine Travis Jordan Fischer (Cram Motorsport), Bruno Baptista (Koiranen GP) e Daniele Cazzaniga (GSK Grand Prix).

“Ho fatto una buona partenza, ma non è stato sufficiente per passare Thiago - ha esordito Isaakyan - Dopo qualche curva ho visto che avevo il passo giusto e sono andato al comando. Ho accumulato un buon margine e non ho preso rischi. Quando è rientrata la safety car mancavano solo due giri, ho dato il massimo e sono andato a prendermi questa bella vittoria”. 

La Formula Renault 2.0 ALPS riaccenderà nuovamente in motori per il quinto appuntamento stagionale a Monza il prossimo 4 e 5 luglio. 

Il Campionato (top 5): 
1. Aitken 149; 2. Hughes 142; 3. Isaakyan 129; 4. Riener 109; 5. Vivacqua 101.

A SARNO PRIMO SUCCESSO DEL GIOVANE RUSSO IVAN GRIGORIEV NEL CAMPIONATO ITALIANO KARTING DELLA KF-J / RUSSIAN IVAN GRIGORIEV CLAIMS HIS MAIDEN ITALIAN CHAMPIONSHIP WIN AT SARNO IN THE KF-J CATEGORY



Roma, 8 giugno 2015. Ivan Grigoriev ha rotto il ghiaccio, conquistando sul Circuito Internazionale di Napoli il suo primo successo nellaclasse KF-J, in occasione del secondo appuntamento del Campionato Italiano Karting che è andato in scena lo scorso weekend.
Il giovane russo, alla sua prima stagione nella categoria, ha ottenuto il terzo miglior tempo nelle qualifiche di sabato, centrando poi due secondi posti nelle manche eliminatorie. In Gara 1, il pilota della iFAST Management ha concluso quarto, posizione che ha mantenuto a partire dall’ottavo dei 15 giri in programma, tagliando il traguardo con un distacco di appena tre secondi e mezzo nei confronti del vincitore Davide Lombardo.
Scattato dalla terza fila, in Gara 2 Grigoriev ha subito guadagnato una posizione portandosi terzo. Quindi, nella tornata successiva, è transitato secondo, prendendo il comando delle operazioni il giro ancora dopo e rimanendo in testa fino alla bandiera a scacchi, ma non prima di avere creato tra se ed il primo dei suoi inseguitori un “vuoto” di quasi 4”.
Una condotta accorta e grintosa, quella del russo, che non aveva preso parte al primo round di Triscina, a inizio maggio. A Sarno, il russo ha conquistato pertanto dei punti importanti, portandosi immediatamente a ridosso della zona di vertice della classifica generale.


Rome, 8th June 2015. Ivan Grigoriev claimed last weekend his maiden victory in the KF-J at the International Circuit of Napoli, in Sarno,at the end of the second round of the Italian Championship.
The young Russian driver, at his first season in the category, scored the third quickest lap in the qualifying on Saturday and finished twice second in the heats. In Race 1, the iFAST Management racer took the fourth position at the eight out of 15 laps, and finished with a 3.5 seconds gap by the winner Davide Lombardo.
Starting from the third row in Race 2, Grigoriev immediately gained a position moving up to third and then second lap. In the third lap he took the lead extending his vantage lap by lap to four seconds and taking the chequered flag as the winner.
After having missed the first round of the championship at Triscina, early last month, at Sarno the Russian driver earned some important points, moving up to the top positions of the Drivers’ standings.

VITTORIA DI MARCO GIANESINI E SABRINA FAY AL 59° RALLY COPPA VALTELLIN



Marco Gianesini e Sabrina Fay, su Ford Fiesta R5, scrivono ancora il loro nome nell’albo d’oro del Rally Coppa Valtellina, gara organizzata dalla Promo Sport Racing e disputatasi sabato 6 e domenica 7 giugno 2015.

Mentre gli occhi dei più erano per la sfida tra i due detentori del maggior numero di vittorie, vale a dire Perego e Stagni, Marco Gianesini ha badato al sodo premendo a fondo il pedale del gas fin dai primi metri. Un errore nella procedura di partenza di ieri e pochi decimi pagati nella Ps2 lo hanno portato ad un distacco da Perego –vincitore dei primi due stage- di soli 3” ma lo stesso tempo del tiranese realizzato sulla Ps 3 aveva fatto capire che il “Gomma” era in palla. Prima che la lotta entrasse nel vivo però, Perego è uscito di strada con la Citroen Ds3 Rrc e per Gianesini si sono spianate le strade verso il successo.

“Non è stato comunque facile - afferma il pilota del Team Balbosca - perché anche dopo il ritiro di Perego bisognava stare attenti a non commettere errori: noi infatti ci siamo girati rischiando di compromettere il tutto.” 

In quanto primi valtellinesi all’arrivo, Gianesini e la Fay si sono aggiudicati il memorial intitolato a Fabrizio Dordi.

Ottima gara per Mario Stagni e Silvia Rocchi: il pilota di Sondrio era rientrato alle corse appositamente per la gara di casa e su Peugeot 208 R5 è riuscito a tenere un passo forte e costante pur ammettendo le difficoltà nell’affrontare un rally così impegnativo senza allenamento: “sono contento perché il Coppa sta tornando agli antichi fasti; grazie a Silvia che è stata impeccabile: ora ci prepareremo bene per il 60°!”

L’incandescente lotta per il terzo gradino del podio ha catalizzato l’attenzione principale dato che dopo il ritiro di Perego, i distacchi tra il leader Gianesini ed il secondo Stagni erano ormai ben definiti. La battaglia a suon di secondi ha visto coinvolti almeno quattro protagonisti: Bussi, Rossetti, Cianfanelli e Cconforto Galli, staccati tra loro di pochi secondi. Gli acuti maggiori sono arrivati dai primi due anche perché su Carona2 la Peugeot 208 R5 di Conforto Galli è andata a sbattere leggermente precludendo la prosecuzione della corsa al pilota valtellinese (che però batte bandiera ceca). Anche Cianfanelli, sulla stessa prova speciale ha dovuto ritirarsi: su Clio R3C il pilota di Sondrio ha replicato all’episodio che ha visto coinvolti Perego e Roncoroni: nello stesso punto Cianfanelli ha urtato la Clio S1600 di Bizioli, uscito poco prima; riuscito a ripartire, il pilota della Nico Racing ha però dovuto gettare la spugna per la rottura del radiatore.

Superlativa la prova di Bussi con la rientrante Laura Gianesini, 4° assoluto. Dopo essere stati nel vivo della lotta per il podio, i due hanno saggiamente deciso di non forzare nell’ultimo stage per portare a casa il successo di classe e la 4° piazza. Quinti e primi di classe A7 i lariani Tenca-Curti nonostante un urto sul fianco posteriore (Peugeot 306); sesti i sorprendenti Giacomo Gini e Maurizio Moroni che sulla piccola Peugeot 208 R2B (Gilauto) hanno impresso un passo micidiale che ha fruttato loro anche la vittoria di classe. Leader di classe e settimo assoluto il locale Colombera con Olivo alle note; su Clio S1600 il pilota sondriese ha pagato lo scotto dell’ormai tradizionale taglio della barbetta! Ottavi, nonostante mille peripezie sono Dodo Spagnolatti e Veronica Capra (Clio R3) mentre noni Luca Fiorenti e Nicola Doglio su Citroen C2 R2B; la top ten è chiusa dai primi di N4 vale a dire Bissa-Pulici (Mitsubishi Lancer).

In S2000 vittoria per la Peugeot di Bassifer-Conte, alla seconda gara in questa categoria (207 Ferrari Team). La N3 è andata a Rainoldi-Lodigiani (Clio Valsesia) bravi ad imporsi anche tra gli under e ad aggiudicarsi il Memorial Massimo Donati dopo una bella lotta sul filo dei secondi con Ortelli-Barelli.

I novaresi Lavarini-Ceriani (DPD Group) sono stati prim’attori della N2 su Peugeot 106 mentre a dettare legge in N1 è stato l’evergreen Formolli con alle note la Duico (Peugeot 205 TeknoRally). Bonfadini-Dell’Avanzo si sono imposti in classe A6 (Citroen C2 Speed Rally) mentre nella A5 i lecchesi Sanvito-Bianco hanno condotto al successo la Fiat Panda Kit (HAP).
Paroli-Bonaiti (Clio A7) hanno vinto il Memorial Luigi Bormolini che veniva assegnato all’equipaggio meno giovane.
Promo Sport Racing ha vinto il premio come migliore scuderia.

La notevole promozione fatta prima e durante la corsa dagli organizzatori della Promo Sport Racing ha portato un’affluenza di pubblico davvero notevole sia sulle strade teatro della gara che nelle piazze del centro cittadino dove tutti, appassionati e non, hanno potuto rimirare le vetture da corsa. Le dirette radiofoniche su Radio Station One e Rete 104 hanno poi contribuito a diffondere le informazioni grazie a costanti collegamenti con la direzione gara e le prove speciali.

“Siamo soddisfatti perché i giudizi dei concorrenti sono stati positivi ed unanimi- dice Danilo Colombini di PSR; mi complimento per tutti i ragazzi del nostro gruppo che hanno lavorato sodo contribuendo in modo importante al buon esito di questa manifestazione. Il prossimo anno dovremo celebrare i sessant’anni del Coppa Valtellina: stiamo già lavorandoci!”

Classifica finale

1. Gianesini-Fay (Ford Fiesta R5) in 56’09”2; 2. Stagni-Rocchi (Peugeot 208 R5) a 47“0; 3. Rossetti-Tripiciano (Renault Clio R3T) a 1’14“0; 4. Bussi-Gianesini (Renault Clio R3C) a 1’37”1“ ; 5. Tenca-Curti (Peugeot 306 A7) a 2’47”0; 6. Gini-Moroni (Peugeot 208 R2B) a 2’50“1; 7. Colombera-Olivo (Renault Clio S1600) a 2’57“5; 8. Spagnolatti-Capra (Renault Clio R3C) a 3’09”4; 9. Fiorenti-Doglio (Citroen C2 R2B) a 3’11 0“; Bissa-Pulici (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 4’11”7.

Albo d’oro (edizioni del rally moderno)

2015 Gianesini - Fay Ford Fiesta R5
2014 Perego – Belfiore Ford Fiesta R5
2013 Gianesini - Fay Peugeot 207 S2000
2012 Perego – Belfiore Peugeot 207 S2000
2011 Perego – Belfiore Mini JCW Rrc
2010 Perego – Belfiore Peugeot 207 S2000
2009 Rossetti – Franzi Grande Punto Abarth S2000
2007 Gregis - Cassina Peugeot 206 WRC
2006 Gianesini - Gianesini Renault Clio Maxi Kit
2005 Bardea - Franzi Renault Clio Super1600
2004 Perego - Vischioni Fiat Punto Super1600
2003 Perego - De Luis Opel Corsa Super1600
2002 Stagni - Paganoni R. Mitsubishi Lancer
2001 Silva - Pina Ford Escort
2000 Zanchi - Goggia Toyota Celica
1999 Ogliari - Zoller Toyota Celica
1998 Dordi - Paganoni G. Ford Escort
1997 Dordi - Paganoni G. Ford Escort
1996 Stagni - Paganoni R. Lancia Delta
1995 Stagni - Paganoni R. Lancia Delta
1994 Stagni - Paganoni R. Lancia Delta
1993 Stagni - Paganoni R. Lancia Delta
1992 Fassitelli - Sala Lancia Delta
1991 Stagni - Di Marco Lancia Delta
1988 Bertone - Chiapponi BMW M3
1986 Bossini - Pasotti Lancia 037
1985 Bossini - Pasotti Lancia 037
1984 Beretta - Pozzi Lancia 037
1983 Perego - Cotelli Porsche 911
1982 Cambiaghi - Di Gennaro Porsche 911
1981 Biasuzzi - Mengoli Lancia Stratos
1980 Biasuzzi - Muttini Lancia Stratos
1979 Cola - Bringhenti Lancia Stratos
1978 Cuccirelli - Giubilei Porsche 911
1977 Cuccirelli - Giubilei Porsche 911
1976 Cesari - Rolini Lancia Stratos
1975 Sola - Bortesi Fiat 124 Abarth

domenica 7 giugno 2015

WSBK, a Portimao week end perfetto per Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team), vincitore anche di gara-2


FOTO  LAURO  ATTI
Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team) ha completato a Portimao un altro weekend da sogno grazie alla quarta doppietta stagionale, al termine di una gara 2 dominata dal decimo giro in avanti, quando ha preso il comando ai danni di Davide Giugliano. Per il pilota nordirlandese è il decimo successo quest’anno su 14 gare disputate, che lo rende sempre più dominatore della classifica visti i 124 punti di vantaggio sul compagno di squadra Tom Sykes.

I numeri per il nordirladese parlano chiaro: Rea è al terzo posto assoluto per numero di podi consecutivi, in settima posizione per il numero complessivo di vittorie nella competizione (25), diventando l’unico pilota ad aver vinto tre volte all’Autodromo Internacional do Algarve in Portimao

Dopo aver lottato per il successo nella prima metà Sykes ha rallentato nella parte finale della corsa, dovendo lasciare strada prima a Davide Giugliano (Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team) e Leon Haslam (Aprilia Racing Team – Red Devils), rispettivamente secondo e terzo al traguardo. Il pilota romano è apparso molto in forma ed aggressivo, riuscendo a comandare la corsa per alcuni giri.

FOTO  LAURO  ATTI
Il crollo verticale delle performance di Sykes ha significato la perdita di ulteriori posizioni prima della bandiera a scacchi per l’iridato 2013, il quale ha tagliato il traguardo in ottava posizione dietro al duo Pata Honda di Michael van der Mark e Sylvain Guintoli nonché allo spangolo Jordi Torres (Aprilia Racing Team – Red Devils), settimo.

Chiudono la top 10 Leandro Mercado (Barni Racing Ducati) e Matteo Baiocco (Althea Racing Ducati), con Roman Ramos (Team Go Eleven) autore di un’ottima prova che lo ha visto undicesimo sul traguardo. Giornata terribile per Leon Camier (MV Agusta Reparto Corse), nuovamente costretto al ritiro per problemi tecnici.

WSBK Portimao, gara-2: le foto di Lauro Atti

WSBK, a Portimao week end perfetto per Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team), vincitore anche di gara-2 ~ AutoMotoCorse.it

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Per Villorba Corse podio bis con Balzan e Benucci nell'International GT Open


Terzo round dell'International GT Open che per la Scuderia Villorba Corse si conclude in maniera super a Silverstone. Nella gara-2, sulla Ferrari 458 GT3 del team trevigiano Alessandro Balzan trascina il compagno di squadra Nicola Benucci in una splendida rimonta fino al terzo posto, permettendo alla squadra diretta da Raimondo Amadio di bissare il podio conquistato sabato in gara-1, quando il talento veneto e il driver emiliano avevano coronato gara-1 con una consistente seconda posizione, prima supercar di Maranello al traguardo.

In gara-2 Benucci ha un ottimo spunto al via e si piazza subito a metà del gruppo, riuscendo a mantenere nel mirino i diretti rivali in classifica. A metà corsa, dopo il pit-stop obbligatorio per il cambio pilota, Balzan è rientrato in pista tenendo un ritmo indiavolato. Infilata una bella serie di sorpassi, la Ferrari della Villorba Corse ha tagliato il traguardo al terzo posto e l'equipaggio italiano, al debutto assoluto a Silverstone, ha potuto di nuovo festeggiare sul podio. Senza dimenticare di dare uno sguardo alla classifica di campionato, dove ora è in seconda posizione, cogliendo quattro podi (con una vittoria) su sei gare, due su due sul tecnico e impegnativo tracciato inglese, appuntamento temuto alla vigilia.

Il team principal Amadio commenta così il weekend di Silverstone: "Davvero positivo, siamo in perfetta linea con gli obiettivi che ci siamo prefissati a inizio stagione. Anche oggi siamo stati molto consistenti con un primo stint dove Benucci è stato bravo a migliorare costantemente i tempi sul giro e poi con un Balzan sempre competitivo e aggressivo al punto giusto quando ha artigliato la terza posizione. Torniamo dall'Inghilterra salendo al secondo posto in classifica e con due podi su due gare conquistati proprio nel fine settimana per noi più difficile e impegnativo".

Vittoria di Totò Riolo su Stenger Bmw alla Bologna – Raticosa. Secondo posto per Simone Di Fulvio su Osella PA 9/90

TOTO' RIOLO SU STENGER BMW




La 30a Bologna – Raticosa è stato il quinto appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche, che si è disputato alle porte del capoluogo emiliano, sui 6 Km tra Pianoro Vecchio e Livergnano, ed è stata organizzata dalla Scuderia Bologna Squadra Corse. 

SIMONE DI FULVIO SU OSELLA PA 9/90
Migliore prestazione in assoluto e vittoria in 4° raggruppamento per il siciliano Salvatore (Totò) Riolo su Stenger BMW da 2500 cc., con cui il portacolori della scuderia organizzatrice si è messo in evidenza sin dalla seconda manche di prove, dopo che il Team Barbaccia ha risolto dei problemi al cambio ed il driver palermitano di Cerda ha individuato le migliori regolazioni d’assetto su un tracciato per il quale ha dichiarato apprezzamento. Riolo ha ottenuto il tempo di 2’49”07 in gara 1 a cui ha replicato con 2’50”08 in gara 2. Secondo sull’ipotetico podio assoluto e nel reale di 4° raggruppamento il sempre più convincente 24enne abruzzese Simone Di Fulvio che con l’Osella PA 9/90 con motore BMW da 2000 cc, si è avvicinato al vincitore fino a 2”20 in gara 1 e 2”64 in gara 2. Terza piazza assoluta e di categoria per Piero Lottini, protagonista di un ottimo week end sin dalle salite di prova con la Osella PA 9/90.

Botta e risposta in 3° raggruppamento con Andrea Fiume che ha caparbiamente rimontato e vinto in gara 2 sulla Osella PA 8/9 sul toscano Alessio Pacini che si è imposto in gara 1 con la sempre scattante ed agile Fiat X 1/9. 
Successo deciso in 2° raggruppamento per il siciliano di Bologna Salvatore Asta, deciso ed incisivo sulla BMW 2002 di classe TC 2000, dopo un 1 a 1 con Giuliano Palmieri, vincitore di gara 2 sulla Porsche Carrera. Asta ha agguantato la vetta di categoria in gara 1, quando un cedimento del motore ha costretto alla resa il fiorentino Giuliano Peroni su Osella PA3. 
In 1° raggruppamento nuovo acuto del toscano Tiberio Nocentini con la sempre ammirata biposto Chevron B 19. Tra le monoposto del 5° Raggruppamento doppia affermazione per Emanuele Aralla che ha fatto il vuoto con la Formula Renault Europe.

-“Un bel tracciato ricco di molte caratteristiche e vincere qui non è facile e da certamente molta soddisfazione – ha dichiarato Riolo – abbiamo raccolto dati importanti per lo sviluppo della vettura soprattutto abbiamo capito alcune regolazioni da apportare alla trasmissione. La macchina ha mostrato un buon assetto ed una buona erogazione. In gara 2 le condizioni del fondo erano un po’ peggiorate per cui il tempo si è leggermente alzato”.

“Sono molto contento della prestazione con una vettura da 2000 cc mi sono molto avvicinato alla vetta, pur essendo per me la prima volta su questo tracciato con una biposto. Un ottimo lavoro di squadra per il quale ringrazio mio padre per la preparazione della vettura e mio fratello Stefano per i preziosi consigli” – sono state le parole di Simone Di Fulvio. 

“Un ottimo week end in cui ho trovato immediatamente un buon feeling con la vettura” – ha commentato Lottini.

Per i 4° Raggruppamento sotto al podio il pilota di casa Walter Marelli su Lucchini SN 88 di classe 3000, con cui ha preceduto Giovanni Ambroso su Osella PA 9/90. In classe SN2500 round andati a Claudio Conti che in Emilia ha avuto la meglio sul piemontese Paolo Cantarella su Osella PA 10. Mentre con il primato in classe A 2000 il driver di Club 91 Matteo Barletta su BMW M3, è stato il migliore tra le vetture turismo dell categoria. 
Tra le monoposto di 5° Raggruppamento Mario Trentini con la Formula Italia ha cercato di accorciare le distanze dal vincitore Aralla, e nelle due gare il milanese di Lainate ci è riuscito chiudendo secondo, davanti a Mario Rossi su Formula Alfa Boxer. Per il 3° Raggruppamento dietro Fiume e Pacini, appassionante lotta per il 3° posto vinta con la rimonta in gara 2 da Giuseppe Gallusi su Porshe 911, sul sempre arrembante umbro Massimo Vezzosi su BMW 2002 Schnitzer, comunque vincitore della classe Silhouette 2000. 
In 2° Raggruppamento ha tentato l’assalto alla vetta in gara Fosco Zambelli con la l’alfa Romeo GTAM, che ha chiuso al terzo posto, davanti a Vittorio Mandelli al volante della Porsche 911 di classe GT oltre 2500. In 1° raggruppamento alle spalle di Nocentini grande sfida al fotofinish con 1 a 1, tra il brillante Alessandro Rinolfi che su Morris Mini Cooper di classe T1300 ha ottenuto ottimi tempi, contro Antonio Di Fazio terzo di categoria su NSU Brixner BC 1300, migliore in gara 1. Alla fine il distacco a favore di Rinolfi è stato di soli 21 centesimi di secondo. Sotto al podio di categoria e secondo di classe T1300, il milanese Enrico Zucchetti su NSU TT, nella generale alle spalle del portacolori dell’Etruria Vincenzo Rossi in evidenza sin dalle prove e vincitore della classe GT1600 con la Porsche 356. In lasse 1000 nella sfida tra Abarth si è Imposto Luciano Rebasti, davanti all’ottimo giovane esordiente veneto di Feltre Stefano Dal Zot e Boris Gobbini.

Tra le auto moderne doppietta decisa per il trentino Matteo Moratelli in gara test con la Osella PA 2000 Honda di gruppo E2/B del Team Titan Motorsport. Lotta per il podio assoluto tra Francesco Turatello su Osella PA 21 di gruppo CN e Matteo Aralla su Formula Renault Europe, concluso con un 1 a 1 nelle due gare e il secondo posto per Aralla davanti a Turatello nella generale.

Classifiche di Raggruppamento: 
4°) 1. Riolo (Stenger BMW) in 5’39”16¸2. Di Fulvio (Osella PA 9/90 BMW) a 4”84; 3. Lottini (Osella PA 9/90) a 25”25; 
1°) 1. Nocentini (Chevron B19) in 6’44”30; 2. Rinolfi (Morris Mini Cooper) 42”48; 3. Di Fazio 42”69. 
2°) 1. Asta (BMW 2002) in 6’49”90; 2. Zambelli (Alfa Romeo GTAM) a 6’32; 3. Mandelli (Porsche 911 SC) a 18”22. 
3°) 1. Fiume (Osella PA 8/9) in 6’30”65; 2. Pacini (Fiat X1/9) a 4”75; 3. Gallusi (Porsche 911 SC) a 10”60. 
5°) Aralla (Formula Renault Europe) in 6’45”09; 2. Trentini (Formula Italia) a 17”76; 3. Rossi (Forrmula Alfa Boxer) a 35”56.

Prossimo appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche dal 19 al 21 giugno a Lago Montefiascone (RI).

Salvatore Biosa e Giuseppe Mancuso (Porsche 911 SC) vincono il Rally 4 Regioni Storico. La regolarità sport a Giordano Mozzi e Stefania Biacca (Opel Kadett Gt/e)





Salice Terme (PV), 07 giugno 2015 – Con un finale al fotofinish il sassarese Salvatore Biosa in coppia col piacentino Giuseppe Mancuso, si sono aggiudicati l’edizione 2015 del Rally 4 Regioni Storico con la loro Porsche 911 SC Gruppo 4 nei colori Piacenza Corse Autostoriche; sono stati solo 2”6 che hanno permesso loro di sopravanzare la Porsche 911 SC/RS Gruppo B dei compagni di scuderia Enrico ed Emma Melli, i quali, prima dell’ultima decisiva prova “Circuito di Cecima 3” conducevano con 2”2 di vantaggio. I due giovani cugini lecchesi erano passati in testa dopo l’ottava speciale e fino a quel momento si trovava al comando il sorprendente Riccardo Canzian, ventunenne veloce e spettacolare pilota pavese al suo primo impegno in un rally storico con l’Opel Kadett Gt/e Gruppo 4, ben navigato dall’esperto Giuseppe Fiori, bravo a tenerne a bada l’irruenza giovanile. 
A ridosso del podio la Porsche 911 SC Gruppo 4 di Carlo Marenzana e Luca Beltrame con la top five completata da Francesco Fiori con un’efficace Opel Kadett Gt/e Gruppo 2, affiancato da Paolo Zanini. 
Soddisfatti della loro gara anche i due equipaggi che seguono nell’assoluta, entrambi su Porsche 911 SC Gruppo 4: Marco Grosso e Marco Torlasco, sesti, e Giovanni Recordati con Marco Di Marco, settimi. Realizzando l’ottava prestazione, Roberto Giovannelli e Flavio Aivano si aggiudicano la classifica di 2° Raggruppamento con la Porsche 911 RSR Gruppo 4, precedendo l’ennesima 911 SC di Paolo Treves e Gianpaolo De Mela; chiude la top ten l’equipaggio “rosa” dell’Opel Kadett Gt/e di Isabella Bignardi e Simona Mantovani premiate sul podio da Federico Ormezzano. Vittoria nel 1° Raggruppamento per la Mini Cooper S di Gianluca Grossi e Stefano Sandri.
Sono state diciotto le vetture che hanno terminato il rally storico, mentre tra le tre vetture della categoria “autoclassiche” del periodo J2, l’unica che ha tagliato il traguardo è stata la Peugeot 205 Gti 1.9 di Claudio Persani e Ferruccio De Macceis.

Prima di far sfilare gli equipaggi sul palco e procedere alle premiazioni, il Presidente dell’Automobile Club Pavia e del Comitato Organizzatore della gara, Marino Scabini, li ha voluti radunare davanti alla pedana rivolgendo loro un sentito e commosso ringraziamento per aver colto l’invito rivolto dalla sorella di Cino Bernini, mancato tragicamente 24 ore prima nel corso del trasferimento sulla statale che porta a Salice Terme, di continuare in sua memoria la gara. Un minuto di silenzio ed un lungo applauso hanno poi salutato lo sfortunato pilota pavese.

Molto apprezzate dal folto pubblico anche le vetture della regolarità sport che ha visto il successo della coppia Giordano Mozzi e Stefania Biacca che hanno condotto alla vittoria l’Opel Kadett Gt/e iscritta coi colori della Milano Autostoriche. 
Il podio è stato completato dalla Lancia Fulvia Montecarlo dell’esordiente Claudio Celadin in coppia con Daniele Bono e dalla Volkswagen Maggiolino di Alberto Bergamaschi e Massimo Soffritti. Sul podio, Mozzi ha voluto dedicare un sentito pensiero allo sfortunato Cino Bernini, dedicando la vittoria al grande appassionato di rally e soprattutto del “4 Regioni”.