lunedì 4 maggio 2015

Il 7° Campagnolo Historic regolarità sport a Mozzi e Biacca




di Andrea Zanovello
Foto di Cristiano Bicciato

Non è stato solo il Rally Storico ad animare la riuscita due giorni di gara andata in scena sulle strade dell'alto Vicentino: anche le cinquantasei vetture della regolarità sport del 7° Campagnolo Historic hanno contribuito all'ennesimo successo dell'evento organizzato dal Rally Club Team.

La gara, valevole per il Trofeo Tre Regioni, ha visto al via il terzetto che la sta animando come avvenuto nelle precedenti due "sport" di Adria e del Lessinia, ma non mancavano possibili outsiders che si sono messi in luce nelle prima battute di gara a partire da Sandro Martini ed Elisa Moscato che prendono il provvisorio comando con la Fiat Uno 70 precedendo la Beta Montecarlo di Enzo Scapin ed Ivan Morandi che inseguono con lo stesso scarto di Maurizio Senna e Lorena Zaffani su Volkswagen Golf Gti.

Al riordino dopo il primo giro, la classifica inizia a prender una conformazione diversa con Senna che conduce con 24 penalità, tre in meno rispetto a Giordano Mozzi e Stefania Biacca su Opel Kadett Gt/e e 8 di vantaggio sui sorprendenti Roberto Rossetto e Andrea Gallo con la Fiat 124 Abarth; solo settimi Mauro Argenti e Roberta Amorosa con la BMW 1602, già due volte a podio nelle precedenti gare del Trofeo.

Si riparte per la seconda tornata di prove e Mozzi prende il comando a Santa Caterina realizzando un "netto" e stacca di 4 penalità Senna che ora insegue, con Martini che torna terzo. A due rilevamenti dalla fine Mozzi conduce con 4 centesimi su Senna e 25 su Argenti che è risalito dalle retrovie; il podio finale ha preso la configurazione e si arriva sul palco di Isola Vicentina con Mozzi e Biacca che festeggiano la vittoria assoluta del 7° Campagnolo Historic e nel Trofeo Tre Regioni con 38 penalità, sei in meno di Senna e Zaffani; completano il podio Argenti e Amorosa staccati di ventinove centesimi dai leaders.

Ad Argenti va anche la vittoria nella quarta divisione; la quinta è appannaggio di Daniele Carcereri ed Alessandro Maresca su BMW 2002 ti. Nella sesta hanno la meglio Senna e Zaffani, mentre la settima va al bravo Sandro Martini in coppia con Elisa Moscato sulla Fiat Uno 70S del Progetto M.I.T.E. Ottava a Mozzi mentre nella nona esultano Guido Marchetto e Roberto Zamboni con la BMW 320i.
La classifica dedicata alle Scuderie vede il successo della Scaligera Rallye davanti alla Squadra Corse Isola Vicentina e al Club 91 Squadra Corse.
Hanno concluso la gara quarantasei equipaggi.

domenica 3 maggio 2015

World Endurance Championship, 6h Spa, il bilancio Ferrari: una penalità rovina la gara di Bruni e Vilander, due podi in classe GTE-Am

Quello della 6 Ore di Spa Francorchamps poteva essere un sabato esaltante per le Ferrari iscritte nella classe GTE-Pro del World Endurance Championship, è stata invece una giornata frustrante, con una serie di fattori esterni che hanno molto condizionato le prestazioni di vetture e piloti. 

La vettura numero 71 di Davide Rigon e James Calado è stata coinvolta in un incidente a metà gara mentre la 51 di “Gimmi” Bruni e Toni Vilander ha pagato caro un problema al pit stop che si è tradotto in una penalità pesantissima che ha fatto precipitare i campioni del mondo al quarto posto della classifica. Non sono sufficienti a compensare la delusione, ma testimoniano comunque della competitività della Ferrari e dei suoi piloti, il secondo e il terzo posto raccolti nella classe GTE-Am.

La gara. 
L’avvio ha messo in luce la velocità delle Aston Martin. Le vetture numero 99 e 97 hanno iniziato a dettare il ritmo ma Bruni, al volante della Ferrari 458 Italia di AF Corse, teneva bene il passo: nel misto era più veloce ma non riusciva ad attaccare sul rettilineo a causa della velocità di punta delle auto britanniche. La stessa sorte, poco dietro, toccava a Rigon, condannato in quinta posizione a studiare il retrotreno dell’Aston Martin 95. La gara per la prima metà si dipanava in modo regolare, con l’unica variante che era costituita dalla vettura 97 che spaiava la strategia fermandosi prima degli altri

L’incidente. 
A scompigliare i piani di una metà del garage AF Corse ci pensava un incidente. A 3 ore e 11 minuti dal termine, Rigon, che aveva ricevuto la vettura dal compagno Calado, autore di un ottimo stint, si ritrovava a doppiare una Porsche. Il pilota italiano tentava l’attacco alla curva Bus Stop ma il doppiato chiudeva la porta finendo in testacoda e facendo girare a sua volta Davide. Poco dopo sul luogo dell’incidente arrivava pure Bruni che era costretto a rallentare per evitare le auto ferme in pista. Rigon ripartiva, costringeva un prototipo fuori pista (e per questo prendeva uno stop&go di 5 secondi) e rientrava al box per cambiare gomme. Ma la gara era compromessa e arrivava solo un settimo posto.

Il finale. 
Le ultime due ore erano esaltanti: Vilander era autore di uno stint solido che gli permetteva di mantenere invariato il distacco dalle due vetture di testa. Poi saliva in cattedra Bruni che iniziava a girare ad un ritmo impressionante che gli consentiva sopravanzare la vettura numero 97 di Turner-Mucke-Bell e di arrivare in scia alla 99 di MacDowall-Stanaway-Rees. Prima della sosta della vettura inglese Bruni riusciva a sorpassare in pista MacDowell con una manovra tanto elegante quanto decisa, ma quando arrivava il suo turno per la sosta finiva per perdere la posizione. In realtà ai box perdeva molto di più: una delle gomme sfuggiva infatti al controllo dei meccanici e secondo i commissari questo costituiva un’irregolarità sul piano della sicurezza. Bruni rientrava a 11” dalla vettura 99, ora affidata a Fernando Rees, ma poco dopo l’episodio del box finiva sotto investigazione. La Ferrari 51 rimontava su Rees fino ad arrivargli in scia ma proprio in quel momento arrivava la comunicazione della penalità, pesantissima: un minuto di stop&go. Bruni passava l’Aston Martin ma doveva fermarsi subito per scontare la penalità transitando sul traguardo quarto dopo Rees e le due Porsche di Lietz-Makowiecki e Muller-Estre.

GTE-Am. Nella classe GTE-Am le tre Ferrari in pista si sono fatte decisamente onore. La corsa è stata vinta dall’Aston Martin 98 di Dalla Lana-Lamy-Lauda, già primi a Silverstone, ma proprio come in Inghilterra gli altri due gradini del podio sono stati occupati dalle Ferrari numero 83 di AF Corse, affidata a Rui Aguas, François Perrodo ed Emmanuel Collard, e dalla numero 72 dell’SMP Racing di Andrea Bertolini, Alexey Basov e Viktor Shaytar. La terza Ferrari, la 55 di Matt Griffin, Duncan Cameron e Alexander Mortimer, si è piazzata settima.

Prossima gara la mitica 24 Ore di Le Mans, il 13 e 14 giugno.

ITALIAN F.4 CHAMPIONSHIP POWERED BY ABARTH - Gara 3: Ralf Aron vince la sua seconda gara e guida il Campionato



Dopo gara 2, dove è stato rallentato da un incidente, Ralf Aron si candida a essere uno dei protagonisti della stagione, vincendo gara 3. Partito secondo dietro il compagno di squadra Guan Zhou Yu, che aveva ottenuto il miglior tempo nelle qualifiche 2, Aron riesce a raggiungerlo e superarlo. 
Dietro di loro la battaglia è intensa, con David Alexander Beckmann (kfzteile24 Muecke Motorsport) e Joao Vieira (Antonelli Motorsport) molto vicini fra loro, con il russo che cerca di superare più volte il brasiliano, fino, purtroppo, ad un contatto, che mette fuori dai giochi Beckmann, mentre Vieira viene penalizzato con un drive-through.

Ottimo risultato per il primo italiano sul podio in questa stagione, Matteo Desideri (Antonelli Motorsport), arrivato terzo, dopo essere partito sesto. Desideri ha sfruttato l’incidente fra Beckmann e Vieira, ma ha anche mostrato di migliorarsi gara dopo gara.

Nel Woman Trophy è nuovamente Wiktoria prima, cosi da essere in testa alla classifica del Trofeo con 56 punti, mentre Julia è seconda con 54.

Nel campionato è Ralf Aron, con due vittorie, il tempo più veloce delle due qualifiche e il giro veloce in gara 1, a guidare la classifica con 56 punti, seguito da Guan Yu Zhou, con 31 e David Alexander Beckmann, con 25.
Nel Woman Trophy la spunta Wiktoria Pankiewicz (RB Racing) su Julia, con due primi posti su tre gare, e 56 punti contro 54.

Nella classifica del Trofeo Nazionale Team, Prema Power team guida con 51 punti, seguita da Muecke Motorsport con 41 e Antonelli Motorsport con 39.

Prossimo appuntamento dell’Italian F.4 Championship Powered by Abarth a Monza il fine settimana del 31 maggio.

Stefano Di Fulvio su Osella ha vinto la 51a Coppa della Consuma

Stefano Di Fulvio
Stefano Di Fulvio portacolori del Team Italia su Osella PA 9/90 BMW da 2500 cc di 4° Raggruppamento preparata da Di Fulvio Racing, ha ottenuto il miglior tempo in assoluto alla 51^ Coppa della Consuma, fermando il cronometro sui 3’35”74 sugli 8.430 metri di difficile e tecnico tracciato toscano, teatro del secondo appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche. 
La gara organizzata da Reggello Motorsport ha visto salire sul podio del 4° Raggruppamento con il secondo e terzo tempo in ordine assoluto, rispettivamente il siciliano Salvatore (Toto') Riolo portacolori in salita della Scuderia Bologna Corse al debutto stagionale sulla rivisitata Stenger BMW, oltre al 24enne Simone Di Fulvio, fratello di Stefano e soltanto alla sua seconda gara con la Osella PA 9/90 con motore BMW da 2000 cc. Sotto il podio di Raggruppamento ed anche con il quarto tempo assoluto ha concluso la competizione il bravo driver toscano Uberto Bonucci, che ha chiesto ed ottenuto molto dall’Osella PA 9/90, ma sportivamente ha riconosciuto i meriti degli avversari. Top five di categoria ed anche assoluta completata da un’atra Osella PA 9/90, quella dell’incisivo pisano Piero Lottini. 
In 3° Raggruppamento successo squillante del fiorentino Mario Faggioli su Osella PA 5, con cui il driver e preparatore, oltre che papà del pluricampione Simone, ha trovato un perfetto feeling con il tracciato di casa, nonostante una noia elettrica sulla linea del via. 

Totò Riolo
A pochi centesimi da Faggioli il vincitore del 2° Raggrupamento, un altro esperto fiorentino, Giuliano Peroni, anche lui su Osella in versione PA 3 BMW, che mirava a battere l’amico e rivale. A Tiberio Nocentini e l'agile Chevron B19 con motore Cosworth che ben si è adattata allo scorrevole percorso, il 1° Raggruppamento. 
Tra le biposto di 5° Raggruppamento il miglior tempo lo ha ottenuto il biellese Roberto Buratti su Van Diemen RF79 spinta da motore Ford, di cui il driver piemontese ha usato l’agilità per respingere gli attacchi della concorrenza anche con più cavalli. Tra le auto moderne ammesse alla corsa, miglior prestazione per il driver di casa Simone Sartoni su Renault Clio Super 1600.

"Una doppia soddisfazione per la nostra famiglia, arrivata al debutto stagionale in una gara difficile dove abbiamo cercato il successo sin dalle prove – ha dichiarato Stefano Di Fulvio, autore del miglior tempo e vincitore del 4° Raggruppamento – i dati in nostro possesso si sono rivelati fondamentali per la prestazione in gara. Condivido il successo con papà Luciano regista della Di Fulvio Racing”-.

“Il bilancio del nostro week end è certamente positivo, anche se il lavoro da fare su vari particolari della nostra Stenger è ancora molto – ha spiegatoTotò Riolo – gli avversari sono sempre più agguerriti, mentre per me si è trattato del debutto stagionale su una vettura del tutto rivisitata”-. –“Sono molto contento del risultato arrivato soltanto alla seconda gara con l’Osella in versione 2000 – sono state le parole di Simone Di Fulvio – sono stati fondamentali i dati che mi ha passato mio fratello ed anche i suoi consigli. Ci credevo, ma non ci avrei scommesso”-.

Simone Di Fulvio
In 4° Raggruppamento nella lotta di classe SN 2500 ha avuto la meglio il piemontese Paolo Canatarella sulla Osella PA 10, che si è preso la rivincita sull’amico e rivale Claudio Conti su Lucchini SN, vincitore a sua volta a Canucia due settimane fa. Sul podio di 3° raggruppamento, dietro la biposto di Faggioli sono salite due vetture turismo, la scattante Fiat X 1/9 del giovane toscano Alessio Pacini che ha tagliato il traguardo con il cambio bloccato, precedendo l’ottimo perugino Massimo Vezzosi sempre molto incisivo con la BMW 2002 Schintzer, molto a suo agio sul tracciato. 
Anche in 2° Raggruppamento in primo piano le auto turismo dietro l’Osella del vincitore Peroni, come la Porsche Carrera RS dell’aggressivo piemontese Guido Vivalda, che ha dato il massimo alla sua prima volta sul tracciato fiorentino, perfettamente coadiuvato dalla super car di Stoccarda. Stessa vettura per l’emiliano Giuliano Palmieri ancora un po’ in debito di familiarità con la nuova, per lui, Porsche Carrera. Sotto il podio i protagonisti della classe 2000, Fosco Zambelli sull’Alfa Romeo GTAM 1750, con cui ha contenuto gli attacchi del siciliano di Bologna Salvatore Asta su BMW 2002. Nel 1° Raggruppamento se Nocentini con la Chevron la ha fatta da padrone, il piemontese Mario Sala ha fatto sentire bene il ruggito della bella e generosa Porsche Carrera 906 salendo sul secondo gradino del podio davanti a Angelo De Angelis sulla Nerus Biposto S. Per il 5° Raggruppamento, quello riservato alle monoposto, alle spalle del vincitore Buratti, si sono classificati Marco Buffoni con la Fiat F. Abarth e l’umbro Aldo Panfili su Formula Italia.

Mario Faggioli

CONCLUSA LA TAPPA MONZESE DEL CAMPIONATO SUPERMOTO MXLINES SERIES


Gare combattute fino all'ultimo secondo per i campioni della Supermoto Series che oggi hanno concluso la seconda giornata di competizione nella pista mista terra e asfalto creata per l'occasione nel paddock dell'Autodromo Nazionale Monza. I centauri, ormai diventati esperti del tracciato dopo un giorno di prove venerdì e la prima giornata di gare ieri, hanno regalato mancheaccese agli appassionati presenti. Ed è solo l'inizio per la manifestazione Monza Biker Fest che proseguirà fino al dieci maggio, concludendosi con l'atteso spettacolo di Freestyle.

Dopo una mattina di prove, a partire da mezzogiorno i biker di cinque categorie differenti si sono alternati sul tracciato. La parte più difficile per i centauri è stata quella sterrata, come ci conferma il pluridecorato Furio Franceschi, ora tecnico per il team L30 Racing: «Ai miei tempi la moto da cross andava anche sull'asfalto. Ora è esattamente il contrario. Tutto è progettato per guadagnare velocità sulla pista mentre sullo sterrato è il pilota a fare la differenza».

Prosegue Franceschi nel nostro incontro: «Qualcuno inizia ad utilizzare anche delle centraline elettroniche simili a quelle della SBK. Funzionano bene sull'asfalto ma non subentrano sulla terra. Le moto a quattro tempi tuttavia si riescono a dominare più facilmente rispetto al brusco due tempi che si usava una volta».

E' svizzero il gradino più alto del podio per la classe S1. Marc Schmidt sbaraglia gli avversari prevalendo in tutte le gare. Il campione Ivan Lazzarini rimane invece dietro al giovane del Degasoline Motorsport nelle due manche. Edgardo Borella è invece il terzo in gara 1. La Honda di Andrea Occhini guadagna la terza posizione della gara 2. La classifica di giornata mantiene quindi i risultati delle due gare per i primi due posti e porta al terzo Edgardo Borella. Al comando del campionato quindi rimane Schmidt, secondo Lazzarini e terzo Occhini.

Lorenzini e Gente si contendono i due posti nelle gare della S2. Nella prima manche prevale Edoardo Gente in sella alla Ktm, dietro la Suzuki di Giulio Lorenzini e terzo Lorenzo Lapini della L30 Racing. In gara 2 si invertono le prime due posizioni: Lorenzini primo e Gente secondo. Terza la Honda di Francesco Brizzolari. La classifica di giornata premia al primo posto Lorenzini, al secondo Gente e al terzo Brizzolari. Con 1275 punti resta in testa al campionato S2 Giulio Lorenzini. Edoardo Gente lo segue con soli 15 punti di distacco. Al terzo posto Matteo Gallan in sella alla Tm con 790 punti.

E' Christian Romano a sorpassare tutti nella prima gara della categoria Open. Alessandro Tognaccini arriva secondo mentre Gianni Giancristofaro è terzo. Mantiene la testa della gara anche nel secondo turno Christian Romano. Secondo Riccardo Lodigiani e terzo Vladimiro Leone. La classifica di giornata, identica a quella del campionato, vede quindi sul podio Romano, la Honda di Riccardo Lodigiani e Alessandro Tognaccini.

Per la prova solo su asfalto della categoria Onroad Class, stessa classifica sia nella prima che nella seconda gara. Rimane infatti al primo posto la Tm di Paolo Salmaso, seguita dalla Yamaha con il numero 89 di Luca Brambilla. Terzo in entrambe le manche Damiano Mencarelli in sella alla Tm. Salmaso accumula 500 punti nella classifica di giornata, Brambilla 420 punti mentre Mencarelli arriva a 340 punti. Non viene quindi scalzato dalla prima posizione del campionato Luca Brambilla, Salmaso lo tallona con 50 punti in meno, segue Mencarelli con 650 punti.

Trionfa nella prima gara della categoria Under24 - Smx Serie - Big Foot Simone Franciosi. Lo segue a 11 secondi di distanza Mattia Berniga in sella alla Yamaha e infine arriva terzo Paolo Attardo. Nella seconda manche, Berniga torna in testa lasciando dietro di sé Franciosi e la Honda di Fabrizio Rienzi. La classifica di giornata della Mx Serie affianca dal primo al terzo Francesco Aliberti, Giacomo Caruzzi e Luca Bacaloni. Sull'Under 24 categoria 250 primo posto per Jacopo Traversi e secondo per Alessandro Labate. L'Under 24 categoria 450 vede le prime tre posizioni occupate da Mattia Berniga, Simone Franciosi e Fabrizio Rienzi.

ITALIAN F.4 CHAMPIONSHIP POWERED BY ABARTH: David Alexander Beckmann è il secondo vincitore 2015






Roma, 03/05/2015 – Il russo David Alexander Beckmann Muecke Motorsport sfrutta la seconda posizione di partenza data dall'inversione dell'ordine di arrivo di gara 1, per passare subito al comando e vincere gara 2. Nonostante una penalizzazione legata a gara 1, che lo ha fatto scendere al secondo posto della griglia di partenza, anziché in pole, Beckmann è stato eccezionale sia nel sorpasso su Bar Baruch, che partiva in pole, sia nella costanza e velocità in tutta gara 2.

Il pilota israeliano della Israel F4, dal canto suo, mantiene bene la seconda posizione, mostrando una buona maturità di guida, mentre Lucas Mauron (Jenzer Motorsport) parte e arriva terzo, attaccatissimo a Baruch.

Entusiasmante battaglia per il quarto posto fra Joao Vieira (Antonelli Motorsport), Robert Shwartzman (kfzteile24 Muecke Motorsport) e Kevin Perez Kanayet (Malta Formula Racing), che hanno battagliato ruota a ruota fino all'ultimo, mostrando maturità di guida evitando contatti.

La partenza ha visto un incidente fra Mauricio Baiz e Marcos Siebert, che partivano nelle retrovie. Nonostante il cappottamento di Siebert, nessun pilota ha avuto alcuna conseguenza, a dimostrazione della sicurezza e robustezza della F.4 T-014 100% italiana. Siebert, al suo secondo incidente in due gare, è stato penalizzato con l'esclusione da gara 3.

Nella lotta in famiglia del Woman Trophy fra le gemelle polacche, Wiktoria e Julia Pankiewicz (RB Racing), è questa volta Wiktoria ad avere la meglio, sia come posizione finale che come giro veloce, migliorando il suo miglior giro di circa un secondo rispetto a gara 1.  Anche Julia ha migliorato la prestazione sul giro rispetto a ieri.

sabato 2 maggio 2015

FIA WEC, 6h Spa: Audi batte Porsche. Beffa finale per Gimmi Bruni e Toni Vilander con la Ferrari 458 Italia









L'Audi vince anche la 6h di Spa Franchorchamps, secondo appuntamento del Mondiale Endurance FIA. La R18 e-tron quattro #7 di Fassler-Lotterer-Treluyer ha preceduto di appena 13 secondi la Porsche 919 Hybrid #18 di Dumas-Jani-Lieb. Terzo gradino del podio per la 919 Hybrid #17 di Bernhard-Webber-Hartley davanti all'Audi di Bonanomi-Albuquerque-Rast. Soltanto quinta la Toyota TS 040 Hybrid di Wurz-Sarrazin-Conway davanti alla Porsche di Hulkenberg-Bamber-Tandy.
In LMP2 la vittoria è andata a Dolan, Evans e Tincknell su Gibson 015S Nissan.
Vittoria dell'Aston Martin Vantage V8 in LMGTE Pro con MacDowall, Rees e Stanaway e soltanto quarto posto per Gimmi Bruni e Toni Vilander con la Ferrari 458 Italia dopo la penalizzazione di un minuto inflitta dagli ufficiali di gara nelle fasi finali della corsa per un problema con una gomma al pit stop.
In LMGTE Am primo posto finale ancora per l'Aston Martin Vantage con Paul Dalla Lana, Pedro Lamy e Mathias Lauda e terzo posto per Andrea Bertolini, Victor Shaytar e Aleksey Basov con la Ferrari 458 Italia.


Foto © Nick Dungan - AdrenalMedia.com da http://www.fiawec.com

ITALIAN F.4 CHAMPIONSHIP POWERED BY ABARTH: A VALLELUNGA RALF ARON CONQUISTA LA PRIMA VITTORIA DELLA STAGIONE


Ralf Aron conquista la prima vittoria del Campionato 2015, con un ritmo elevatissimo in gara 1, dopo essere scattato dalla pole position. Il pilota estone è tallonato da Guan Yu Zhou (Prema) nelle prime tornate, ma poi allunga. Alle spalle del cinese, Joao Vieira (Antonelli Motorsport) recupera e riesce a passare secondo. Partito quarto, Robert Shwartzman (Muecke Motorsport) riesc a superare Guan Yu Zhou nelle ultime tornate.

Nelle posizioni a seguire grande duello fra David Alexander Beckmann (Muecke Motorsport) e Marcos Siebert (Jenzer Motorsport), che purtroppo deve ritirarsi a causa di un urto proprio nel tentativo di sorpasso. 

“Mi sento bene, la vettura era perfetta e ringrazio la squadra. Ora voglio vincere le due gare di domani e, chiaramente, punto al Campionato”, il commento a caldo di Aron. 
Vieira è anche lui raggiante, ma vuole di più: “Sono partito bene, ma non sono riuscito a superare Zhou Yu, che era molto veloce in ingresso rettilineo. Quando lo ho superato, Aron aveva già allungato, ma sono soddisfatto del mio ritmo”
Molto positivo Shwartzman: “Sono partito un poco dietro, e ho impiegato qualche giro a prendere il mio ritmo migliore, ma quando lo ho fatto ho recuperato sui primi e sono soddisfatto del terzo posto conquistato”.

Regolarità Auto Storiche: al Campagnolo Historic vittoria di Mozzi-Biacca su Senna-Zaffani

Si è concluso con la vittoria dei mantovani Giordano Mozzi e Stefania Biacca su Opel Kadett Gt/e il "Campagnolo Historic", organizzato dal Rally Club Team e valido come terzo Round del Trofeo Tre Regioni.
L'andamento della gara ha rispettato le previsioni della vigilia ed ha visto protagonisti Maurizio Senna e Lorena Zaffani su VW Golf Gti e Mauro Argenti e Roberta Amorosa su BMW 1602, oltre ai vincitori Mozzi e Biacca.

Senna e Zaffani sono riusciti a condurre in prima posizione fino a quattro prove dalla conclusione per poi cedere al ritorno dei compagni di scuderia alla Scaligera Rallye.
La classifica finale del "Campagnolo Historic" vede Giordano Mozzi e Stefania Biacca precedere di 8 punti Maurizio Senna e Lorena Zaffani con Mauro Argenti e Roberta Amorosa al terzo posto a 29 punti dai vincitori. In pratica, gli stessi equipaggi che sono finora saliti sul podio delle prove del Trofeo Tre Regioni.
Prossimo appuntamento al Dolomiti Historic del 29 e 30 maggio.

UMBERTO SCANDOLA E GUIDO D'AMORE SU SKODA FABIA SUPER 2000 SONO I VINCITORI DEL 22° RALLY ADRIATICO



Vittoria di Umberto Scandola e della sua Fabia Super 2000 del team Skoda Italia Motorsport nel 22° Rally Adriatico. Secondo posto del giovane francese Chardonnet, ottimo con la sua Ford Fiesta R5 del team Ford Racing, seguito al terzo da Giandomenico Basso, Ford Fiesta R5 alimentata a gpl. Quarti Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, Peugeot 208 T16 R5 di Peugeot Italia, ottenuti al termine di gare che non li hanno assolutamente soddisfatti. 
Per Umberto Scandola, Guido d'Amore e la Skoda il terzo appuntamento del tricolore rally è stata una lunga passerella verso il trionfo. Il veronese e la boema hanno preso la testa fin dal primo tratto cronometrato per poi mantenerlo fin al traguardo lasciando solo le briciole agli avversari. Prova di forza quindi per la Fabia Super 2000, che ha letteralmente sbaragliato la concorrenza, fatta tutta da vetture di nuova generazione appartenenti alla categoria R5, imponendo a tutti sulla veloce terra della gara un passo assolutamente superiore. 

Tra le sorprese in positivo del 22. Rally Adriatico la bella prestazione di Sebastien Chardonnet. Il giovane francese del team Ford Racing ha confermato tute le qualità dimostrate in passato anche nel mondiale wrc3, realizzando al debutto sulla terra con la sua Fiesta R5, tempi di assoluto valore. Sconfitti anche se con piazzamenti che li tengono saldamente ancorati in zona "scudetto" sia Giandomenico Basso che Paolo Andreucci. Il veneto della Brc ha fatto una gara all'attacco e veloce, ma i tempi non lo hanno soddisfatto e con essi il feeling con la vettura. Musi lunghi invece in casa Peugeot per un risultato non certo eccellente, ma soprattutto per una prestazione per certi versi inspiegabile per una vettura ed un pilota che nei primi appuntamenti del campionato sembravano essere nettamente superiore alla concorrenza. 
Le posizioni alle spalle dei primi quattro sono andate ai due principali protagonisti della gara di aperture del Trofeo Rally Terra. Quinto si è, infatti piazzato il veneto Mauro Trentin che, nonostante tornasse dopo un periodo di inattività è riuscito con la sua Peugeot 207 Super 2000, ad imporre fin dall'inizio il suo passo. Alle sue spalle ha chiuso il bresciano Luigi Ricci, Ford Fiesta R5, mentre sempre per quanto riguarda la serie riservata agli specialisti della terra, alle loro spalla bel duello tra le Skoda Fabia del sardo Dettori e del lombardo Pablo Biolghini. 

Per quanto riguarda i giovani talenti del rallismo tricolore impegnati nel CIR Junior la vittoria, al termine di una gara bella e combattuta è andata a Michele Tassone, Peugeot 208 R2, che ha preceduto Giuseppe Testa, anche lui sulla stessa vettura e Alberto Rossi, a lungo primo con la sua Peugeot 208 R2, prima di essere rallentato da una foratura. 
Nel tricolore Produzione vittoria facile per Ivan Ferrarotti, Renault Clio R3C, primo senza rivali dopo ritiro per uscita di strada nella prima prova del secondo giorno di gara di Fabrizio Jr Andolfi, che, che nelle prove svoltesi il giorno prima aveva ottenuto il miglior tempo, anche lui su Clio R3C. 
Nel monomarca Suzuki Rally Trophy/Trofeo ACI R1 grandi prestazioni tra le Swift R1B, dove chiude al comando il trevigiano Alessandro Uliana dopo una bella lotta con l'emiliano Claudio Gubertini e il savonese Claudio Vallino. 
Termina anche il terzo atto del Twingo R2 Top dove si mantiene leader il lucchese Luca Panzani in coppia con Sara Baldacci, dopo i ritiri.


CLASSIFICA FINALE 22.RALLY ADRIATICO: 

1. Scandola-D'Amore (Skoda Fabia S2000)in 1:20'45.0; 2. Chardonnet-De La Haye (Ford Fiesta R5)a 21; 3. Basso-Granai (Ford Fiesta R5 LDI) a 50.3; 4. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 R5 T16) a 1'08.4; 5.Trentin-De Marco (Peugeot 207 S2000) a 2'13.4; 6. Ricci-Pfister (Ford Fiesta R5) a2'29.1; 7.Costenaro-Bardini (Peugeot 207 S2000) a 3'09.5; 8. Suninen-Markulla (Skoda Fabia S2000) a 3'16; 9. Dettori-Pisano (Skoda Fabia S2000) a 5'06.9; 10.Ciava-Ciucci ( Ford Fiesta R5) a 5'55.8.

Classifica CIR Assoluto: 1. Andreucci 29; 2.Scandola 23; 3. Basso 22; 4. Chardonnet Albertini 18; 6. Perico 15; 7. Baccega e Caldani 10; 9. Ciava 6; 10.Tassone 4.

CIR Produzione: 1. Ferrarotti 37; 2. Scattolon 25; 3. Andolfi 20; 4.Rossetti 15.

Classifica CIR Junior: 1. Tassone 42 ; 2. Testa 39; 3. Marchioro 28; 4. Panzani 19

Classifica CIR Costruttori: 1 .Ford 44; 2. Peugeot 43; 3. Skoda 23; Renault 6.

Classifica Costruttori Produzione: Renault 45.

Classifica Trofeo Rally Terra: 1. Trentin 15; 2. Ricci 12; 3. Dettori 10;

Tanti i pretendenti alla 51 Coppa della Consuma




Scatterà alle 9.30 di domenica 3 maggio la 51^ Coppa della Consuma, di cui si sono completate le ricognizioni sui difficili e tecnici 8.430 metri di tracciato. La competizione organizzata dalla Reggello Motorsport è prevista su salita unica. In tanti i sono candidati alle parti alte delle classifiche nei 5 raggruppamenti previsti dal Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche.

A prenotare un ruolo da protagonista nel 4° Raggruppamento è stato, l’abruzzese Stefano Di Fulvio su Osella PA 9/90, autore del miglior riscontro nella prima salita in prova in 3‘44”29, unica disputata. Pronto a salire in vetta alla classifica il pluricampione toscano Uberto Bonucci (nella foto), portacolori Team Italia su Osella PA 9/90, tra i primi attori delle prove. Debutto stagionale e vettura provata soltanto nelle due salite di prove per il siciliano Salvatore (Totò) Riolo sulla Stenger BMW con i colori della Scuderia Bologna negli impegni in montagna, ma molto da dire sembra avere anche Simone Di Fulvio, anche lui sulla 9/90. 

Per il 3° Raggruppamento nel ritmo giusto è entrato anche il fiorentino Mario Faggioli con l’Osella PA 5, papà del pluricampione Italiano ed Europeo Simone, mentre ancora è da interpretare con profitto il tracciato per Andrea Fiume con l’Osella PA 8/9. Tra le auto da turismo del 3° Raggruppamento prove favorevoli per Alessio Pacini su Fiat X1/9 e Massimo Vezzosi su BMW 2002 Schnitzer. 

In 2° Raggruppamento, nella gara di casa intende usare la familiarità con il tracciato il fiorentino Giuliano Peroni con l’Osella PA 3 nei colori del Team Italia, ma la battaglia arriva dalle turismo con il piemontese Guido Vivalda che ha trovato immediatamente un buon feeling con le regolazioni della Porsche Carrera di classe oltre 2500, come anche l’emiliano Giuliano Palmieri anche lui sulla Porsche Carrera, entrambi nei colori della Bologna Corse, mentre nella classe fino a 2000 è Fosco Zambelli a proporsi come riferimento con l’Alfa Romeo 1750 GTAM.

In 1° Raggruppamento il ruggito della Chevron B19 del toscano Tiberio Nocentini ha corrisposto alla migliore interpretazione dello scorrevole tracciato, ammirata ma anche efficace la Porsche Carrera SC della Scuderia Pegaso con cui il torinese Mario Sala ha disputato entrambe le salite per affinare la familiarità con il tracciato sulla potente vettura. Alto protagonista della vigilia di categoria il ternano Angelo De Angelis sulla Nerus Biposto, vettura che negli anni ’70 fu voluta dalla Firestone per promuovere il pneumatico che diede il nome alla seri monotipo F100. Tra le biposto del 5° Raggruppamento il tracciato nelle ricognizioni ha sorriso a Mario Buffoni su Fiat F. Abarth, ma il lombardo della Scuderia Piloti Senesi Alessandro Trentini anche lui con la F. Abarth ed il perugino Aldo Panfili su Formula Italia hanno preso già in prova il podio di mira.

venerdì 1 maggio 2015

UMBERTO SCANDOLA E GUIDO D'AMORE(SKODA FABIA S2000) CHIUDONO AL COMANDO LA PRIMA GIORNATA DEL 22° RALLY ADRIATICO




Sulle strade sterrate dell'entroterra marchigiano è scattato questo pomeriggio dal Lago di Cingoli, il 22. Rally Adriatico, terza prova del Campionato Italiano Rally e la prima del Trofeo Rally Terra. I 66 equipaggi sono scesi sulla terra per i due tratti cronometrati, con la prova di "Avenale" di 8.18 chilometri da ripetersi due volte.Il miglior tempo è stato quello di Umberto Scandola, insieme a Guido D'Amore con la Skoda Fabia S2000, che hanno chiuso la prima frazione di gara davanti al trevigiano Giandomenico Basso con la Ford Fiesta R5 alimentata a gpl staccati di 3''7 e al francese Sebastien Chardonnet con un'altra Ford Fiesta terzo a 4''9. Quarto posto assoluto per il toscano Paolo Andreucci che ha lamentato qualche piccolo problema alla valvola pop off della sua Peugeot 208 T16 R5. 

Tra i protagonisti del Trofeo Rally Terra è al comando il veneto Mauro Trentin in coppia con Alice De Marco su Peugeot 207 S2000 davanti al bresciano Ricci, Ford Fiesta R5. 
Per quanto riguarda il CIR Produzione, la lotta tutta tra Ivan Ferrarotti e Fabrizio Andolfi Jr. vede in testa il savonese con la Renault Clio R3C. Nella corsa nel tricolore rally Junior, ottima al momento la corsa di Alberto Rossi, Peugeot 208 R2. Presenti anche i trofei Suzuki Rallye Trophy e ACI R1, dove spicca Alessandro Uliana con la Suzuki Swift R1B e, il Trofeo Renault Twingo R2 Top con in testa il toscano Luca Panzani. Buona prestazione in questa prima giornata per il romano Max Rendina con la Mitsubishi Lancer Evo IX,.ancora provato dalla frattura del dito del piede.


Domani, la sfida proseguirà con la seconda parte di gara che comincerà da Cingoli alle 07.31, con 9 prove speciali, tre giri sulle prove di "Colli del Verdicchio", 9.3 km, "Castel Sant'Angelo", 15 km, e "dei Laghi", 11 km. Anche per la seconda giornata di gara, sono in programma tre live streaming ACI Sport, alle 9:40 e alle 13:10 dal controllo stop sui due passaggi della "Castel Sant'Angelo", oltre a un collegamento conclusivo dall'arrivo del rally, previsto alle ore 18,13 in Piazza Vittorio Emanuele II, nel cuore di Cingoli. Appuntamento televisivo sempre domani sera dalle ore 23.40 con la trasmissione su Rai Sport 2, con il riassunto del 22.Rally Adriatico.

CLASSIFICA 22.RALLY ADRIATICO DOPO DUE PROVE: 

1. Scandola-D'Amore (Skoda Fabia S2000) in 10'48.7; 2.Basso-Granai(Ford Fiesta R5 LDI) a 3.7; 3. Chardonnet-De La Haye ( Ford Fiesta R5) a 4.9; 4.Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 R5 T16) a 7.9; 5.Albertini-Fappani (Peugeot 208 R5 ) a 12.4; 6. Tempestini-Chiarcossi (Ford Fiesta R5) a 13.9; 7.Suninen-Markula (Skoda Fabia S2000) a 20.3; 8. Trentin-De Marco (Peugeot 207 S2000) a 29.4.