lunedì 13 agosto 2018

Gian Luigi Picchi: I miei anni in Autodelta


> di Luciano Passoni

Per i tecnici una macchina, per gli artisti un’icona e per i poeti una leggenda. L’Alfa Romeo GTA Junior, il sogno proibito, per molte tasche, di una, o anche più, generazioni. Non passa inosservata, la ammirano i giovani di ieri e quelli di oggi, con la differenza che i primi l’hanno vista in corsa e gli altri si devono accontentare di youtube. Poco importa, tutti insieme si fermano e respirano un’aria diversa, entra nei polmoni e si irradia nel cuore attraversando l’anima. Gli occhi servono solo per guardare e in questo caso non basta.

E così uno degli uomini che l’hanno portata al successo: Gian Luigi Picchi, ci riporta in un passato che era solo ieri. Non così lontano da essere dimenticato, quasi impossibile per chi l’ha avuta come primo amore, vicino e presente per chi la scopre, per motivi d’età, solo ora.

“I miei anni in Autodelta”, la lunga strada verso l’Europeo 1971 è il racconto di un pilota, di un campione e di un uomo, un connubio che per Gian Luigi è indivisibile. Lo dimostra nel libro come lo ha fatto in pista: sicuro, deciso, poco spazio alle apparenze e l’obbiettivo teso al risultato. Tutto potrebbe però sembrare troppo freddo e razionale ma non è così. Sfogliamo il libro, guardiamo le foto e leggiamo il testo nel tempo di un gran premio. Non c’è intervallo, un semplice pit-stop per la classica e immancabile seccatura. Se non è un familiare è l’amico, di solito quello più antipatico, e se non lo era lo è improvvisamente diventato. Si riparte decisi a finire, la scrittura scorre veloce e la lettura la insegue. Un mondo diverso, irripetibile e, purtroppo, scomparso. Curve, salti, controsterzi; la “Muso Giallo”, rappresentata nella mirabile copertina, macina chilometri e avversari; il suo compagno, seduto al posto di guida, la accompagna, apparentemente con dolcezza, si parlano e si intendono, entrambi sanno cosa vogliono dall’altro e la bandiera a scacchi interrompe più una storia d’amore che una “semplice” competizione. Sfogliamo l’ultima pagina e non ci accontentiamo della parola fine, così ci leggiamo persino il codice a barre. Rigiriamo il libro nelle mani e diventa quasi un volante, come da bambini facevamo sul divano di casa. Ci ricordiamo dell’amico al telefono e mentre dobbiamo forzatamente ritornare alle seccature della quotidianità, pensiamo a cosa ci hanno lasciato queste pagine. La mente ci suggerisce tante parole e tanti aggettivi ma è il cuore che prende il soppravvento: non abbiamo letto un libro, abbiamo condiviso un’esperienza. 

Le foto che seguono, di Luciano Passoni, si riferiscono alla presentazione al Museo Cozzi - Legnano, presenti lo stesso Picchi e Davide Cironi, l'editore di Drive Experience. Anche le foto di Picchi del 1971 sono dell'archivio di Passoni, che le ha rese disponibili per il libro e alcune sono state pubblicate nello stesso.













venerdì 10 agosto 2018

AutoStoriche / 1959: il lancio della Citroën 19 Prestige

Nel 1959, a quattro anni dal lancio della DS19, Citroën decise di affiancare alle normali berline anche una vettura adatta alle occasioni ufficiali, dotata di tutti i comfort per i passeggeri posteriori e delle più moderne tecnologie. Nasceva così la DS19 Prestige, allestita presso la Carrosserie Chapron di Levallois sulla base delle berline di serie e caratterizzata dalla verniciatura nera, fianchetti e tetto compresi, da una paratia di separazione per dividere i passeggeri dallo chauffeur e dal primo radiotelefono montato in serie su un’autovettura.
Presentata come “un lussuoso ufficio viaggiante”, la Prestige aveva anche doppi comandi per la ventilazione, delle plafoniere dedicate ai passeggeri posteriori e poteva essere dotata di preziose ebanisterie realizzate su misura da Chapron per i clienti che ne avessero fatta richiesta.


Una delle prime DS19 Prestige fu donata il 25 novembre del 1959 dalla filiale italiana di Citroën a Papa Giovanni XXIII, in occasione del suo compleanno. Alla consegna erano presenti Gerard Vion, da poco direttore di Citroën Italia, l’ambasciatore francese presso il Vaticano e gli alti prelati che si occupavano delle vetture papali. Lo stesso Giovanni XXIII benedì l’auto all’atto della consegna e il momento fu ritratto in un celebre scatto fotografico.

Le esigenze dell’utenza cambiarono e, nel settembre 1964, fu introdotto un allestimento ancor più lussuoso chiamato “Pallas” che non contemplava la presenza della paratia di separazione perché dedicato ai moderni imprenditori e professionisti che amavano guidare personalmente la propria auto. Ma la figura dello chauffeur era ancora ben presente nell’high society e quasi subito arrivò la Prestige Pallas che univa le specificità della DS19 Prestige al lusso della Pallas.

Scelta da ambasciatori e primi ministri, la Prestige Pallas restò in produzione sino al 1975 come allestimento “di serie” (acquistabile presso le normali concessionarie) e come “commande spéciale”, altamente personalizzabile nel colore e nelle finiture, realizzata a mano da Chapron.


Dopo 87 anni riparte da Milano il Rallye Monte-Carlo Historique


Novità della prossima edizione del Rallye Monte-Carlo Historique sarà la partenza da Milano. Grazie all'Automobile Club Milano, dopo ben 87 anni, una parte dei partecipanti alla classica maratona monegasca per auto storiche prenderà infatti il via dal capoluogo lombardo. 
Il Rallye Monte-Carlo Historique, giunto alla 22a edizione, è organizzato dall'Automobile Club di Monaco e si svolgerà dal 30 gennaio al 6 febbraio 2019. La partenza da Milano è prevista l'1 febbraio.

Per info:
http://acm.mc/en/edition/rallye-monte-carlo-historique-edition-2019/



giovedì 9 agosto 2018

Feste per i settant’anni di Citroën 2CV


Nel 2018 la mitica 2CV di Citroën taglia il traguardo dei suoi primi settant'anni. Per festeggiare l'importante compleanno di una delle vetture che hanno segnato la storia dell'automobile, i numerosi appassionati e fortunati possessori stanno organizzando festeggiamenti in Europa ed anche al di fuori del Vecchio Continente.

Ad esempio, a luglio si sono svolti due importanti raduni, il primo dei quali addirittura a New York. Una cinquantina di "Deux chevaux", tra i quali undici provenienti dal Québec, hanno sfilato per le strade di Manhattan, per poi essere posteggiate ai lati di Central Park. Il raduno newyorkese si è poi concluso tra degustazioni di champagne, vini, piatti tipici francesi e l'immancabile accompagnamento musicale che hanno sottolineato lo spirito che ha sempre animato la 2CV: "ceci n'est pas une voiture, c'est un art de vivre". 

Questo è lo spirito che ha animato anche il primo raduno nazionale dedicato alla "piccola" di Citroën che si è svolto a Gonzaga (Mantova) all'inizio di luglio con ben 305 "Deux chevaux" e quasi mille persone. Un evento in cui volutamente si respirava aria delle vecchie fiere paesane, per ricordare le "origini contadine" di questo modello. 
Al primo raduno nazionale delle 2CV, organizzato con la collaborazione di tutte le molteplici anime del "duecavallismo" italiano, c'erano giovani e meno giovani, bambini con 2CV a pedali e musica dal vivo, un mercatino con pezzi di ricambio, libri e artigianato. E cibo di strada e comodi ristoranti. 
C'era soprattutto tanta voglia di stare assieme, giocare e divertirsi con quel miracolo a motore che è la Citroën 2CV, c'era la fantasia al potere (perché la 2CV l'ha sempre rappresentata), c'erano auto impeccabili di serie ed altre iperpersonalizzate, c'era la gara delle 2CV Cross, c'erano roulotte "fatte apposta" ed anche una selva di tende da campeggio per gente che ha preferito dormire sotto le stelle. 
Uno spettacolo unico, un successo che sarà un appuntamento fisso, ogni anno, fino a quando questa icona senza tempo continuerà a solcare le strade del mondo. 
Perché la Citroën 2CV "n'est pas une voiture" bensì "un art de vivre".


martedì 7 agosto 2018

Tra Storiche e Moderne prosegue la serie di successi di CST Sport


I successi non si concedono riposo e CST Sport rinsalda le leadership tricolori. Due vittorie di gruppo ed una di classe sono arrivate per il sodalizio messinese dal Trofeo Lodovico Scarfiotti, 7° Round di Campionato Italiano Velocità Montagna e 6° di Tricolore Autostoriche che si è svolto sui Monti Sibillini, domenica 5 agosto. 


Omar Magliona su Norma M20 FC Zytek ha allungato pesantemente in testa al gruppo E2SC, quello delle biposto, il sardo è salito ancora una volta sul podio tricolore grazie ad un ottimo 3° posto finale sugli 8,877 metri del difficile tracciato maceratese, con la biposto francese curata dal Team Faggioli e gommata Pirelli è tuttora imbattuto, ed è secondo per appena mezzo punto nella graduatoria assoluta del CIVM 2018, dove vanta le vittorie a Verzegnis, Fasano e in gara 1 a Morano.

Magliona ha spiegato: -“Abbiamo disputato un fine settimana sempre a livelli competitivi, massimizzando i dati raccolti nell'unica salita di prove disputata sabato, quando grazie al lavoro della squadra già ci eravamo presentati con una discreta messa a punto. Peccato per la pioggia caduta in seguito e che ci ha privato della seconda ricognizione. Domenica in gara avevo una Norma perfetta anche se ho pagato forse una scelta di gomme conservativa, dispiace un po' aver mancato il secondo posto per un solo decimo in una gara di quasi 9 chilometri, però abbiamo di nuovo segnato punti salendo sul podio. E' stata la mia Sarnano Sassotetto migliore di sempre nonostante una pizzicata nella prima metà del percorso e questo è davvero positivo perché continuiamo a migliorare. Il Tricolore è ancora lungo e ci siamo”-.


Altro en plein di vittorie è stato quello del bolognese Manuel Dondi che ha confermato l’imbattibilità sua e della competitiva Fiat X1/9 con motore Alfa Romeo che il bravo alfiere CST Sport prepara in proprio, allungando le mani verso il titolo tricolore. Una gara molto difficile dove trovare il giusto set up ha richiesto molta esperienza e preparazione tecnica, quella mostrata dall’emiliano che ha reso efficace la sua vettura, pur dovendo contenere gli attacchi di una concorrenza agguerrita.

-“Il tracciato è esaltante, ma esige la massima precisione - le parole di Dondi - l’impegno è stato massimo, ma ci ha gratificato molto aver trovato buone regolazioni che ci hanno permesso di attaccare e favorire al massimo il lavoro delle gomme”-. 

Successo anche dal Tricolore Autostoriche in classe GTS oltre 2500 per il siciliano Salvatore Leone Patamia, neo portacolori CST Sport nella serie, impegnato sulla Porsche 911 della SPM, alla sua prima volta a Sarnano, ma subito in perfetto feeling con la super car di Stoccarda, oltre che con il difficile percorso.

Il Team Bassano al Lahti Historic Rally



La partecipazione del Team Bassano al Lahti Historic Rally è diventata una consuetudine ormai irrinunciabile e per l'edizione 2018 del rally finlandese, la squadra guidata dall'infaticabile Mauro Valerio ha fatto le cose davvero in grande: sono infatti tre le bisarche caricate a Bassano del Grappa e partite in direzione Finlandia, sulle quali sono state caricate ben diciotto vetture da corsa, oltre ad alcuni mezzi per l'assistenza in gara. 

Diciotto equipaggi italiani e della Repubblica di San Marino che arricchiscono, con tanto tricolore, un elenco iscritti che conta una settantina d'equipaggi. Martedì 7 agosto è prevista la partenza degli equipaggi, la maggior parte dall'aeroporto di Venezia, in direzione Helsinki per proseguire poi sino alla vicina Lahti quartier generale della gara valevole per il Campionato Europeo FIA e unica della Serie, su fondo sterrato.

Lo squadrone che difenderà i colori del Team Bassano, si rinforza grazie all'adesione di equipaggi che solitamente corrono per altre scuderie, ma che per quest'importante evento vedrà tutti accomunati dall'ovale azzurro sulle fiancate, a partire da Giuliano Calzolari e Silvio Stefanelli con la stessa Ford Escort RS vincitrice assoluta nel 2016 e dopo la rocambolesca gara dello scorso anno tornano "Lucky" e Fabrizia Pons con la Lancia Delta Integrale 16V. Anche per Andrea Guggiari si tratta di un ritorno sui veloci sterrati finlandesi, che affronterà con la Ford Escort RS affiancato da Davide Bozzo e con una vettura analoga saranno al via anche Enrico Volpato e Samuele Sordelli. 
Presenza fissa, anzi immancabile, quella di Bruno Bentivogli e Andrea Cecchi con la Ford Sierra Cosworth, pronti a rinnovare una sfida nella sfida con Gabriele Noberasco e Michele Ferrara sulla BMW M3.

Sulla bisarca, anche la Lancia Rally 037 di Paolo Baggio e Flavio Zanella, che col Lahti hanno un conto in sospeso e anche la Fiat 131 Abarth di Alberto Battistolli e Luigi Cazzaro pronti per una nuova emozionante esperienza. Sa molto di "Trofeo A112" 1984 la presenza di Piero Corredig che ritroverà l'avversario di allora, Massimo Gallione: il primo correrà con la BMW 2002 Ti e Sonia Borghese alle note, mentre il secondo rimane fedele alla piccola Autobianchi che dividerà con Luigi Cavagnetto.
Maurizio Elia, il Lahti Historic lo corse una dozzina di anni fa con la Lancia Fulvia: ora si ripresenta con la più competitiva Opel Ascona 400 e Luisa Zumelli alle note e tra gli equipaggi "di ritorno" anche Matteo Luise e Melissa Ferro con la Fiat Ritmo 130 TC con la quale lo scorso anno stavano strabiliando prima del mesto ritiro; ma anche per Pietro Turchi gli sterrati finlandesi sono una sfida aperta e ci ritorna con la Fiat 125 Special ed Elena Rossi alle note, e habitué del Lahti lo sono anche Peter ed Elke Goeckel su Opel Kadett SR 1.3. 

Pronto a cancellare i ricordi della disavventura del 2013 è Corrado Lazzaretto che ci riprova con la Ford Escort RS e Diego Pontin sul sedile di destra; esperienza tutta nuova, infine, per Damiano Zandonà e Simone Stoppa su Renault 5 GT Turbo, per l'inossidabile Italo Ferrara con Gabriele Bobbio e la Peugeot 309 Gti e per Andrea Tonelli e Roberto Debbi con la quarta Ford Escort RS che ci auguriamo di vedere in una posizione più consona alle loro prestazioni, nell'ordine di partenza.

La giornata di mercoledì 8 sarà dedicata alle ricognizioni e al termine allo welcome-party; ricognizioni permesse anche giovedì 9 in quasi contemporanea con le operazioni di verifica mentre per la partenza della prima tappa bisognerà attendere le 10.01 di venerdì 10, la prima frazione terminerà alle ore 19 e sabato alle 8.31 avrà inizio la seconda, per terminare alle 16.45 e dare il via alla cerimonia di premiazione sul lungolago. Dodici le prove speciali, tutte sterrate, per 161.30 chilometri cronometrati sui 634 del percorso totale.

AutoCorse / Il Team KCMG alla 10 Ore di Suzuka con Edoardo Liberati su Nissan GT-R Nismo GT3


Campione 2016 del GT Asia, Edoardo Liberati è pronto a fare il proprio debutto nell'Intercontinental GT Challenge alla fine di questo mese, in occasione della 10 Ore di Suzuka che si disputerà nel weekend del 24-26 agosto e nella quale si alternerà al volante della Nissan GT-R Nismo GT3 n.23 ufficiale del team KCMG con i due inglesi Oliver Jarvis and Richard Bradley.

Dopo un inizio di stagione assolutamente positivo nella Blancpain GT Series Asia, in cui fino ad ora è salito in tre occasioni sul podio e ha messo a segno una pole position con la stessa squadra di Hong Kong, il 25enne pilota romano punta ad ottenere un altro importante risultato.

"Sono entusiasta di disputare la 10 Ore di Suzuka. La nostra vettura si adatta bene a questa pista; a luglio vi ho ottenuto un secondo posto proprio con la Nissan - ha commentato Liberati - La GT-R Nismo GT3 si è dimostrata estremamente competitiva anche nella 24 Ore di Spa e penso che possediamo il giusto potenziale per puntare almeno alle prime tre posizioni".

"Un grazie particolare va a Nismo e KCMG - ha aggiunto il romano - Sono felice ed onorato di fare parte della squadra in una gara importante come quella di Suzuka, a cui parteciperò a fianco di due piloti esperti come Oliver e Richard".

La 10 Ore di Suzuka sarà valida come terzo dei quattro appuntamenti del calendario 2018 dell'Intercontinental GT Challenge, dopo la Liqui-Moly Bathurst 12 Hours e la Total 24 Ore di Spa-Francorchamps.

lunedì 6 agosto 2018

AutoCorse / Enzo Fittipaldi e Prema Theodore Racing protagonisti al Nürburgring in F4


Fine settimana positivo per PREMA Theodore Racing nel penultimo round del campionato tedesco di Formula 4 sulla pista del Nürburgring. Il brasiliano Enzo Fittipaldi è riuscito a salire al secondo posto in classifica generale grazie a un triplo podio, dimostrando ancora una volta grande passo per tutto il weekend. Gianluca Petecof ha conquistato il primo podio nella categoria, lottando per conquistare il secondo posto in gara 3, dopo P5 in gara 1 e P6 in gara 2.
Olli Caldwell e il debuttante australiano Jack Doohan hanno affrontato un fine settimana impegnativo. La corsa di Caldwell è stata compromessa dai contatti nelle prime due gare prima del settimo posto in gara 3. Poca fortuna per Doohan costretto al ritiro nelle prime due corse, mentre in gara 3 ha stabilito il giro più veloce.

Per Enzo Fittipaldi (nella foto di Claudio Pezzoli / Reporter Press Agency) "è stato un buon fine settimana e sono molto contento della squadra e del comportamento in pista; abbiamo conquistato tre podi e ora siamo in P2 nel campionato. Siamo andati vicino alla vittoria e alla pole. Ora abbiamo un po' di vacanze che in realtà utilizzeremo per lavorare duramente e prepararci per le ultime gare del campionato italiano e per la gara finale tedesca a Hockenheim. Non vedo l'ora che arrivi la parte finale della stagione. "

L'ultimo round della stagione è previsto per il 22-23 settembre a Hockenheim, mentre il campionato italiano di Formula 4 tornerà una settimana prima a Vallelunga.
La Formula 4 tedesca va in vacanza con Lirim Zendeli campione 2018 con una prova di anticipo.

Velocità Salita / Omar Magliona su Norma-Zytek conquista il podio a Sarnano


> Omar Magliona sale ancora una volta sul podio del Campionato Italiano Velocità Montagna grazie al terzo posto assoluto conquistato con il crono di 3'48”93 nel settimo round tricolore al 28° Trofeo Lodovico Scarfiotti, la salita Sarnano-Sassotetto andata in scena nel maceratese. Quello della prova marchigiana per il pilota sardo della scuderia siciliana CST Sport al volante della Norma M20 Fc Zytek è il sesto podio sui sei appuntamenti disputati finora in CIVM. Grazie ai risultati colti sugli 8877 metri del tracciato di Sarnano, Magliona, che è impegnato anche nella promozione della onlus Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, conserva il primo posto nella classifica della sua categoria, nella quale con la biposto francese curata dal Team Faggioli e gommata Pirelli è imbattuto, ed è secondo per solo mezzo punto nella graduatoria assoluta del CIVM 2018, dove vanta le vittorie a Verzegnis, Fasano e in gara 1 a Morano.


Il commento di Magliona nel post-Sarnano: “Abbiamo disputato un fine settimana sempre a livelli competitivi, massimizzando i dati raccolti nell'unica salita di prove disputata sabato, quando grazie al lavoro della squadra già ci eravamo presentati con una discreta messa a punto. Peccato per la pioggia caduta in seguito e che ci ha privato della seconda ricognizione. Domenica in gara avevo una Norma perfetta anche se ho pagato forse una scelta di gomme conservativa, dispiace un po' aver mancato il secondo posto per un solo decimo in una gara di quasi 9 chilometri, però abbiamo di nuovo segnato punti salendo sul podio. E' stata la mia Sarnano Sassotetto migliore di sempre nonostante una pizzicata nella prima metà del percorso e questo è davvero positivo perché continuiamo a migliorare. Il Tricolore è ancora lungo e ci siamo”.

Al Trofeo Scarfiotti Storico Stefano Peroni su Martini Bmw vince al fotofinish


L’11° Trofeo Lodocvico Scarfiotti Storico ha confermato le attese della vigilia e la gara marchigiana organizzata dal Gruppo Sportivo dell’Automobile Club Macerata, 6° round di Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche si è rivelata in tutta la sua selettività ed il suo fascino. Ha vinto per soli 3 decimi di secondo Stefano Peroni su Martini MK32 BMW da 2000 cc, il pilota e preparatore fiorentino ha sbaragliato il 5° Raggruppamento, dove ha pesantemente allungato nella classifica tricolore, ma con il tempo di 4’19”60 al fotofinish, ha avuto la meglio sull’esperto senese del team Italia Uberto Boncci sulla Osella PA 9/90 BMW, il vincitore del 4° Raggruppamento, che nel tentativo di sferrare l’attacco alla vetta della corsa, ha commesso un errore in un tornate pagandolo caro in termini di tempo sugli 8,877 Km che uniscono Sarnano alla vetta del Sassotetto. Una bella sfida per l’ideale classifica assoluta tra il vincitore del 5° e del 4° raggruppamento. Sull’ipotetico podio di gara anche il pisano della Scuderia Bologna Squadra Corse Piero Lottini al volante della Osella PA 9/90 BMW di 4° Raggruppamento, categoria che ha visto riaprirsi i giochi dopo la toccata all’anteriore che ha rallentato il milanese Walter Marelli, che ha pagato con l’errore l’esordio sul Sassotetto ed il tentativo di attacco al vertice sulla scattante Osella PA 9/90 BMW di classe 2000, con cui è salito comunque sul 3° gradino del podio di raggruppamento.


-“Una grande gioia vincere una gara così difficile e con un tempo che gratifica gli sforzi ed il lavoro svolto - commenta Peroni - dopo le prove travagliate di ieri non avrei scommesso su un risultato tanto positivo”-.
-“Perdere il miglior tempo in gara per 3 decimi brucia un pò è chiaro - ha detto Bonucci - rimane la bella vittoria di raggruppamento che riapre i giochi e questo è positivo. Quando si attacca il vertice anche l’imperfezione è da mettere in conto”-.
-“Una bella gara - sono le parole di Lottini - abbiamo attaccato in gara dopo che ci è mancata una manche di prove per la pioggia e quindi anche riferimenti più precisi”-.

Dietro ai primi tre, ottima prestazione per l’esperto pilota di Osimo Antonio Angiolani, 2° di 5° Raggruppamento con la March 783 F3 con motore Toyota, con cui si è ben messo in evidenza sin dalle ricognizioni ed ha preceduto sul podio una sempre incisiva piemontese della Valdelsa Classic Chiara Polledro sulla Formula Abarth SE003 di classe 1000, la prima lady in classifica con il 9° tempo generale. 
Quinto tempo in generale e successo di 3° Raggruppamento per il milanese della Racing Club 19 Andrea Fiume sulla Osella PA 8/9 BMW, che grazie ad una scelta di gomme azzeccata, ha potuto guadagnare punti preziosi e difendersi da uno scatenato emiliano Giuseppe Gallusi che con la Porsche 911 come sempre è stato molto insidioso e si è portato al 2° posto di categoria con il 7° tempo in assoluto, interpretando alla perfezione il lungo ed impegnativo tracciato. 
Terzo nel combattuto 3° Raggruppamento Aldo Pezzullo che ha vinto la classe 1300 delle biposto sulla Lola con motore Dallara. Sesto tempo nella generale e ancora una importante e determinante vittoria in 1° Raggruppamento per il fiorentino Tiberio Nocentini, che è stato ancora una volta imprendibile sulla Chevron B19 Cosworth, contenendo l’avvicinamento in classifica tricolore, di Angelo De Angelis sulla Nerus Silhouette che ha duellato per il 2° posto con Antonio Di Fazio, terzo con la NSU Brixner, rispettivamente a pieno di punti nelle classi 1600 e 1300 delle sportscar. 
Ancora una maiuscola prestazione con vittoria di 2° Raggruppamento per l’emiliano Giuliano Palmieri che a Sarnano a usato la potenza della muscolosa De Tomaso Pantera, che ha domato con esperienza e bravura, anche se il corregionale e compagno di colori Bologna Squadra Corse Idelbrando Motti sulla Porsche Carrera RS ha realizzato il 10° tempo in assoluto e guadagnato altri importanti punti tricolori. Terza piazza di categoria per il primo tra le vetture turismo, Mario Straffi, pilota della Pave Motorsport che sulla Fiat 128 si è aggiudicato la classe T1300. Sempre in 3°Raggruppamento il successo in classe GTS oltre 2500 è stato per il siciliano Salvatore Leone Patamia, portacolori CST Sport sulla Porsche 911 della SPM, ala sua prima volta a Sarnano, dove ha preceduto il migliore di classe GTS 2000, il driver di casa Giacinto Giacchè sulla Fiat 131 Abarth. 
In 4° Raggruppamento ha guadagnato i punti della Sport Nazionale delle biposto Dino Valzano sulla Symbol, grazie al 4° posto di categoria, davanti alle prime due auto coperte: l’agile BMW M3 di Francesco Menichelli e la Renault 5 GT del siciliano della Speed Motor Giovani Grasso, entrambe di gruppo N. Per il 1° Raggruppamento tra le auto coperte il lombardo Sergio Davoli si è imposto in GT 2000 con la Porsche 911 T, precedendo l’ottimo piemontese Maurizio Primo che sulla perfetta Alfa Romeo GT Junior del 1967 ha sbaragliato la classe T1300 con il 5° posto di raggruppamento. 6° posto di categoria per l’appassionato orvietano Tonino Camilli sulla bella ed ammirata Fiat 1100 Ala D’Oro con cui ha fatto ancora il pieno di punti in classe BC 1150.

Classifica di raggruppamento: 1°: 1 Nocentini (Chevron B19) in 4’56”41; 2 De Angelis (Nerus Silhouette) a 27”35; 3 Di Fazio (NSU Brixner) a 32”28. 2°: 1 Palmieri (De Tomaso Pantera) in 5’07”20; 2 Motti (Porsche Carrera RS) a 3”46; 3 Straffi (Fiat 128) a 42”56. 3°: 1 Fiume (Osella PA 8/9 BMW) in 4’52”57; 2 Gallusi (Porsche 911) a 12”26; 3 Pezzullo (Lola Dallara 590T) a 27”59. 4°: 1 Bonucci (Osella PA 9/90 BMW) in 4’19”91; 2 Lottini (Osella PA9/90 BMW) a 14”12; 3 Marelli (Osella PA 9/90 BMW) a 54”50. 5°: 1 S. Peroni (Martini MK32 BMW) in 4’19”60; 2 Angiolani (March 783 F3) a 24”52; 3 Polledro (F. Abarth 003) a 50”55.

Velocità Salita / Coppa delle Nazioni da record a Hillclimb Masters

Le iscrizioni per i piloti non sono ancora aperte, ma i FIA Hillclimb Masters, in programma a Gubbio dal 12 al 14 ottobre, sono già certi di battere un record: quello del numero di squadre nazionali iscritte alla Coppa delle Nazioni.
La gara biennale dei Masters di cronoscalata non è solo una competizione individuale, dove i piloti delle quattro categorie in lizza cercheranno di vincere l'oro, l'argento o il bronzo. Sin dalla loro creazione nel 2014, i Masters includono anche una Coppa delle Nazioni. In una disciplina a priori molto individualistica - dove il pilota e la sua macchina sono soli di fronte alla strada ed al cronometro - i Masters sono riusciti ad aggiungere alla sfida il concetto di sport di squadra, attraverso appunto la Coppa delle Nazioni. Ogni ASN (federazione) può registrare una formazione di 4 piloti ed il principio è quello di premiare la squadra migliore in fatto di regolarità. Una nazione che ingaggia solo vetture turismo può quindi rivendicare la vittoria, così come una nazione con prototipi e piloti in grado di puntare ad una vittoria individuale assoluta. Nel 2014 c'erano 12 squadre nazionali, nel 2016 14. Ora le squadre nazionali annunciate per i Masters a Gubbio il 12-14 ottobre sono 20. Un record nella storia di questi Masters.

Per la cronaca, l'Italia ha vinto nel 2014, la Slovacchia nel 2016, la Svizzera ottenendo sempre il secondo posto. Questi tre paesi saranno ovviamente tra le squadre partecipanti quest'anno. Già presenti nel 2014 e/o 2016, Francia, Repubblica Ceca, Belgio, Lussemburgo, Gran Bretagna, Irlanda, Germania, Polonia, Romania, Bulgaria e Grecia hanno ciascuno nominato il loro capitano ed annunciato che schiereranno una squadra a Gubbio. Di tutte le nazioni iscritte alle precedenti edizioni, solo l'Austria (sebbene due volte terza) mancherà all'appello.

Altre sei ASN parteciperanno per la prima volta all'avventura: Portogallo, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Slovenia e Malta.

L'iscrizione di queste 20 ASN è un primo passo. Il secondo consisterà, per i capitani designati, nel selezionare i 4 piloti che difenderanno i colori del proprio paese. Tali designazioni dovranno essere ufficializzate entro il 21 settembre.

Velocità Salita / Claudio Gullo su Honda Civic vince anche al Trofeo Scarfiotti


Claudio Gullo continua la sua marcia inarrestabile nel CIVM, praticamente imbattibile la sua Honda Civic RS 2000 nella relativa classe. Il pilota lamentino porta così a 7 le vittorie ottenute quest’anno. 
Questa volta sono le salite marchigiane a fare da teatro al 28° Trofeo Scarfiotti Sarnano-Sassotetto, gara in salita che onora la memoria del grande pilota marchigiano, deceduto in corsa nel 1968, che è stato, in due occasioni, campione europeo della montagna, nonché vincitore con i prototipi, a Le Mans, Sebring, Nurburgring e Monza. Sua l’ultima vittoria italiana, con Ferrari, nel GP d’Italia a Monza nel 1966. 
Particolare soddisfazione in tutto il team, sia per l’ottimo tempo ottenuto, 5.16.36, e anche per avere superato le verifiche tecniche di fine gara, giusto per smentire qualche voce di troppo su presunte irregolarità tecniche, alla luce della netta superiorità messa in mostra in tutta la stagione.
(Luciano Passoni)