martedì 7 febbraio 2017

Antonelli Motorsport ad Abu Dhabi nel Lamborghini Super Trofeo Middle East





Il team Antonelli Motorsport si appresta ad iniziare la stagione. Questo weekend, la squadra tornerà in pista sul circuito Yas Marina di Abu Dhabi per il primo dei tre appuntamenti del Lamborghini Super Trofeo Middle East, nuova serie riservata alle Huracán ST. Un debutto che funge anche da preludio a una stagione intensissima, che vedrà il team Antonelli Motorsport coinvolto come sempre su più fronti.

Negli Emirati Arabi, l’impegno riguarderà una vettura con Davide Roda che farà il suo debutto nel “Super Trofeo”, in questa occasione affiancato da Marco Antonelli, che torna occasionalmente al volante dopo l’apparizione trionfale nell’ultimo round dell’International GT Open 2016, quando in coppia con Daniel Zampieri aveva portato al successo sulla pista di Barcellona la Lamborghini Huracán GT3.

Per Roda rimane invece confermata la partecipazione anche agli altri due round del calendario, entrambi in programma sul circuito di Dubai a metà febbraio ed il primo fine settimana di marzo.

“Torniamo in pista ovviamente per fare bene, in un campionato che si preannuncia fin da adesso particolarmente interessante - ha commentato Marco Antonelli - Per noi sarà anche un modo per iniziare a preparare al meglio la nuova stagione”.

La prima delle due gare da 50’ ciascuna, con pit-stop obbligatorio, si svolgerà in notturna venerdì con il via alle ore 19 locali e verrà preceduta da due sessioni di qualifica. Gara 2 si disputerà sabato alle ore 16.15. Da giovedì invece il via con i due turni di prove libere.

Regolarità Auto Storiche - Pochi giorni alla Coppa Attilio Bettega, il Monte-Carlo italiano. Senna - Zaffani attesi tra i protagonisti

> 7 Febbraio 2017 - Mancano pochi giorni alla Coppa Attilio Bettega. Con i tracciati delle prove di abilità già innevati e in attesa che la coltre bianca aumenti per le precipitazioni previste nei prossimi giorni. Si annuncia complicata questa gara di regolarità dedicata al grande campione trentino, la cosiddetta Monte-Carlo italiana, che prenderà il via nel pomeriggio di sabato da Bassano del Grappa con oltre ottanta equipaggi iscritti e tra questi numerosi top driver pronti a sfidarsi sui circa 400 chilometri del percorso suddivisi in due tappe.


Gli organizzatori del Rally Club 70 di Romano d’Ezzelino, presieduto da Ivo Strappazzon, hanno disegnato una trentina di prove cronometrate che i concorrenti dovranno affrontare rispettando la media imposta. Sulla carta sembra facile, in realtà le difficoltà da superare non saranno di poco conto anche se l’andatura è fissata sotto i 50 orari, nel rispetto del Codice della strada.

Il Passo Brocon dopo le nevicate dei giorni scorsi
(credit: http://www.coppaattiliobettega.it)

Tra gli iscritti ci sono fuoriclasse della regolarità come Giordano Mozzi (Fulvia HF) vincitore di due Mille Miglia storiche; 
Gianmaria Aghem su Lancia Fulvia HF, reduce dalla piazza d'onore conquistata pochi giorni fa al Monte-Carlo Historique in coppia con Diego Cumino; 
Maurizio Senna (Golf Gti) dominatore di decine di gare, Gamberini (A112 abarth) e il milanese Leva (Fulvia HF) vincitore dodici mesi fa della speciale classifica “epica”. In campo femminile, da battere è Alexia Giugni su Porsche 356, più volte mattatrice della classifica rosa. 

Molto agguerriti anche i piloti vicentini, con in testa Andrea Giacoppo (Lancia Fulvia HF) detentore del Trofeo Tre Regioni conquistato all'ultima gara dopo un lungo ed appassionante duello proprio con Senna. Della partita pure il bassanese Enzo Scapin con una Lancia Beta coupé, secondo lo scorso anno alle spalle di Mozzi e recentemente quinto assoluto allo Snow Trophy. Altri piloti hanno le carte in regola per inserirsi nella battaglia per il primo posto. Tra questi, il padovano Morassutti su Alpine Renault. 

Sabato mattina, a partire dalle ore 8, verifiche sportive al museo dell’auto Bonfanti-Vimar di Romano d’Ezzelino e verifiche tecniche nel piazzale della Birreria Dolomiti di Pove (lungo la statale 47). Start alle 14 e fine della prima tappa a Pedavena attorno alle 21. Dopo la cena di nuovo in marcia per la seconda frazione e bandiera a scacchi alle 3 di domenica alla birreria Cornale di Forte Tombion.


Alla manifestazione, dedicata al grande rallista scomparso al Tour de Corse, prenderà parte, come accennato, anche Maurizio Senna, che dopo il buon esordio stagionale al Memorial Giuseppe Montagna di Carpaneto Piacentino al volante di una A112, sarà al via della gara con una Volkswagen Golf Gti con alle note Lorena Zaffani, esperta navigatrice veronese con cui Senna ha condiviso gare e vittorie nelle passate stagioni e si avvia a disputare, tra l'altro, il Trofeo Tre Regioni 2017.

La Coppa Bettega è stata finora avara di soddisfazioni per Maurizio Senna che un anno fa è stato costretto al ritiro nelle fasi iniziali della gara per un problema all'impianto elettrico, mentre due anni fa (nella foto) ha concluso al 23° posto dopo una buona rimonta. Il miglior risultato ottenuto finora dal regolarista lodigiano è un terzo posto che punta a migliorare quest'anno nonostante le prove impegnative e gli avversari agguerriti.


MotoCorse - A Ruote da Sogno la presentazione del Team Puccetti Kawasaki WSBK



Duecento ospiti provenienti da tutta Europa e dal Giappone hanno seguito all'interno del salone delle feste di Ruote da Sogno, la presentazione del team Puccetti Kawasaki Racing World Superbike e World Supersport, la scuderia di Reggio Emilia che dopo aver conquistato il titolo italiano e ben due titoli mondiali Supersport si lancia quest'anno nella Superbike, la classe regina delle derivate di serie.

Per questo a seguire l'evento erano presenti i vertici di Kawasaki Heavy Industries, Kawasaki Europe e Kawasaki Italia, oltre al responsabile delle competizioni della Casa di Akashi Steve Guttridge.

Dopo la preview con le moto delle classi Supestock mostrate all'interno della famosa crystal kitcken disegnata da Bruno Barbieri, ha preso il via la serata condotta da Giovanni di Pillo che ha visto alternarsi sul palco i piloti, il team Principal Manuel Puccetti e i vertici di Kawasaki Europe.
Puccetti Kawasaki Racing, che è stata la sorpresa dei recenti test collettivi di Portimao, ha svelato l'arma 2017 per il mondiale SBK: la ZX-10R che sarà guidata dal ventiseienne svizzero Randy Krummenacher, terzo nel mondiale Supersport 2016.

Nella Supersport il team difenderà il doppio titolo mondiale conquistato nel 2015 e 2016 con il confermatissimo asso turco Kenan Sofoglu, affiancato da promettente italiano Michael Canducci e dall'inglese Kyle Ride. Infine nel'Europeo Stock 1000 correrà il giovane turco Toprak Razgatlioglu che intende percorrere le orme del connazionale 5 volte Campione mondiale.

E' stata una serata di molto riuscita, nella tradizione dell’ambiente del motociclismo in controtendenza con le presentazioni virtuali attuali, perfettamente organizzata dallo staff di Ruote da Sogno, con un menù classico ed elegante eseguito con sagacia e tempi perfetti dallo staff di Bruno Barbieri, accompagnato dalla sensuale voce blues e soul di Noemi Tomassini e dalle moto che hanno fatto la storia Kawasaki posizionate lungo le pareti dell'atelier motoristico. Con questo evento internazionale Ruote da Sogno si conferma la location più innovativa e affascinante per ospitare show di presentazione nell'area della Motor Valley.

«Cercheremo di essere competitivi in questa nostra stagione di debutto nella Superbike. Dopo i test di Portimao in Portogallo i giornalisti ci hanno chiesto se non fosse la nostra la moto ufficiale Kawasaki 2017 - ha spiegato Manuel Puccetti- in realtà la moto è stata realizzata nel nostro reparto corse di Reggio Emilia a un chilometro da qui, utilizzando gli stessi partner e componenti della moto ufficiale. Nella Supersport invece dovremo difendere il doppio titolo mondiale vinto con Kenan Sofoglu, non sarà facile ma la squadra è molto forte e rodata. La scelta di Ruote da Sogno ci è sembrata quasi obbligata, non siamo la squadra Campione del mondo Supersport e ci tenevamo a condividere la nostra passione con un'altra eccellenza reggiana come Ruote da Sogno che vive la nostra stessa passione. Ne è uscita una serata bellissima».

Il Campionato del mondo Superbike, Supersport prenderà il via il 26 febbraio dal Circuito di Phillip Island in Australia.

- Credits: Studio Bergonzini Comunicazione

domenica 5 febbraio 2017

12 Ore di Bathurst: vittoria della Ferrari 488 GT3 di Maranello Motorsport con Vilander, Lowndes e Whincup


credit: http://www.bathurst12hour.com.au/

La Ferrari ha scritto un’altra pagina della propria leggendaria storia nelle competizioni GT conquistando per la seconda volta la 12 Ore di Bathurst, una delle gare più difficili del mondo che si è disputata sul tracciato di Mount Panorama, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia. A centrare l’impresa lungo i 6,2 km di saliscendi del cosiddetto “Inferno Blu” sono stati il pilota ufficiale della Ferrari, Toni Vilander, e gli australiani Craig Lowndes e Jamie Whincup che si sono alternati al volante della 488 GT3 del team Maranello Motorsport.




La Ferrari sul traguardo ha preceduto di oltre un giro il primo degli inseguitori, la Porsche del Competition Motorsports di Calvert-Jones-Long-Lieb-Campbell, ma la classifica non dice la verità su quella che è stata una battaglia serratissima dal primo giro fino a 50 minuti dal termine. La Ferrari del team di Mark Coffey, l’unica vettura del Cavallino Rampante in pista, è stata protagonista di sorpassi e controsorpassi in una lotta a tre con la Mercedes di Baird-Van Gisbergen-Engel e con la Porsche che è poi giunta seconda. La battaglia non è stata priva di colpi proibiti, con la Mercedes che nelle prime fasi ha speronato la Ferrari ed è stata penalizzata con un drive-through salvo poi subire la stessa sorte da parte della Porsche più avanti nella corsa.

A semplificare la vita a Whincamp nel finale c’è stato l’incidente di Shane Van Gisbergen che ha perso il controllo della Mercedes mentre tentava di tenere il passo della 488 GT3 guidata dalla stella del locale campionato V8 Supercars. Whincup, all’esordio su una Ferrari, ha così potuto gestire il vantaggio, che con i principali rivali fuori era ormai di più di un giro sulla Porsche. Per l’australiano, Vilander e la 488 GT3 è la prima vittoria nella 12 Ore di Bathurst. Per il Maranello Motorsport e Craig Lowndes è invece il secondo successo. Nel 2014 era infatti arrivato il primo trionfo di sempre nella maratona australiana con Lowndes, Mika Salo, Peter Edwards, John Bowe e la 458 Italia GT3. L’edizione 2017 ha fatto segnare il nuovo record di pubblico, con oltre 40.000 spettatori.

Toni Vilander: “Essere riuscito a vincere all’esordio una gara così difficile mi riempie di orgoglio, è stato tutto perfetto fin dalle prove. La gara è stata tiratissima, i miei compagni sono stati perfetti così come il team e la vettura. La 488 GT3, costruita dalla Ferrari e sviluppata con Michelotto, rappresenta lo stato dell’arte a proposito di vetture da corsa”.


Regolarità Auto Storiche - ​Bis di Anselmetti al Neve & Ghiaccio Storico


Dato tra i favoriti alla vigilia della gara, Filippo Anselmetti in coppia con Margherita Ferraris Potino non ha smentito i pronostici ed ha bissato il successo del 2016 aggiudicandosi con la Talbot Sunbeam Lotus la gara di regolarità turistica oltre a mettere nuovamente il sigillo sulla combinata che sommava le penalità totalizzate in auto a quelli dello slalom gigante sulla pista di Bielmonte. Il podio della combinata rispecchia fedelmente quello della gara con le auto, visto che sul secondo gradino sono saliti Andrea e Pier Tommaso Garampazzi e la loro Lancia Fulviia 1.3 S seguiti da Giorgio Delpiano e Alberto Gatto in gara con la Porsche 356 A Carrera, la vettura più datata tra le ventisei che sono partite da Rosazza.

Sabato 4 febbraio pioggia mista a neve accoglie i partecipanti che di buon'ora si sono presentati per le operazioni di verifica; alle 11.01 lo start dal centro del paese e prima parte di gara che si è conclusa col duplice passaggio sulla prova di Piedicavallo infammezzata dalla sosta per il pranzo offerto a tutti i partecipanti presso il Circolo di Rosazza. Seconda frazione di gara su un percorso a tratti reso difficile dalla strada innevata ma anche dalla visibilità che man mano si riduceva a causa della foschia; unanimi, comunque, i commenti degli equipaggi che hanno avuto modo di divertirsi in totale sicurezza. Si registra infatti un solo ritiro avvenuto per problemi meccanici della vettura numero 26.

Se le prime due posizioni non sono mai state in discussione grazie alla condotta regolare di Anselmetti e Garampazzi, è stata avvincente la sfida per il terzo gradino del podio con una lotta a tre che ha coinvolto oltre ai già menzionati Delpiano e Gatto, anche Stefano Aimone ed Edoardo Zucchelli su Porsche 911 T e gli esordienti Gabriele Bodo e Jenny Perin Riz su Innocenti Mini Cooper MK III; la classifica finale li vede nell'ordine dopo un continuo scambio di posizioni. Già più distaccati i sesti assoluti, Gianluca Ferrari e Andrea Lumello su Fiat 124 Sport seguiti da Umberto e Andrea Peraldo Matton settimi su Lancia Fulvia Sport e da Pieraldo ed Elisabetta Giacobino ottavi con la Fiat 850 Sport. Chiudono la top ten Massimo Anselmetti e Massimiliano Pollono su Lancia Delta HF Turbo e Maurizio Gioia in coppia con Antonella Loro Piana su BMW 3.0CSI.

Terminata a Bielmonte dopo quattordici rilevamenti la gara di regolarità, venti dei ventisei equipaggi hanno successivamente messo in gioco lo sciatore designato ad affrontare lo slalom gigante svoltosi sulla pista perfettamente innevata ed illuminata dai riflettori; la coreografia messa in atto dal vulcanico Nicola Salin ha regalato uno spettacolo d'effetto ai partecipanti e al pubblico che ha assistito alla duplice discesa: la prima nella quale si realizzava il tempo e la seconda dove l'obiettivo era l'avvicinarsi il più possibile al crono precedente con penalità al centesimo di secondo sia per l'anticipo quanto per il ritardo. Per la cronaca il migliore degli sciatori è stato Alberto Gatto che ha totalizzato uno scarto di soli dieci centesimi di secondo seguito da Marco Bertona, sciatore designato da Giacobino, con venti penalità e da Maurizio Gioia, terzo con ventidue.

- foto di Stefano Ceretti

Il 30 aprile la sesta edizione del Raduno Alternativo per Marco Simoncelli

E' ormai diventata una classica di primavera la manifestazione organizzata dall'Associazione "Amici del 58 Rosso", un gruppo di appassionati che ogni anno chiama a raccolta a Comazzo, in provincia di Lodi, motociclisti e automobilisti per il Raduno Alternativo in memoria di Marco Simoncelli, occasione per ricordare Super Sic e contribuire alla Fondazione a Lui dedicata. 
Quest'anno l'appuntamento con il Raduno Alternativo, arrivato alla sesta edizione, è per domenica 30 aprile e sarà ancora una volta l'occasione per ricordare anche Elisea Russo, 
che se ne è andata poco tempo dopo Marco per le conseguenze di un incidente mentre era a bordo della sua amat 
Numerose le iniziative. Tra queste, il motogiro (h 14.30); l'esibizione di due professionisti di moto freestyle (h 16); un momento dedicato a Marco Simoncelli, nella tarda mattinata; il raduno di auto storiche e moderne.

L'appuntamento è in piazza Italia a Comazzo dalle ore 9.00 per le iscrizioni e le altre attività in programma. In caso di maltempo, il Raduno Alternativo verrà rinviato al 7 Maggio. Il ricavato della manifestazione verrà devoluto alla Fondazione Marco Simoncelli Onlus.

sabato 4 febbraio 2017

PREMIATI A CASERTA I CAMPIONI ACI 2016

Palcoscenico d’eccezione, la Cappella Palatina della Reggia di Caserta, per la Premiazione dei Campioni Italiani di Automobilismo 2016. Sul palco del palazzo reale, inserito nel Patrimonio mondiale Unesco, hanno sfilato tutti i campioni tricolori della stagione 2016. A fare gli onori di casa il Presidente dell’Automobile Club D’Italia Angelo Sticchi Damiani che ha consegnato la massima onorificenza, il Volante d’Oro, ad Antonio Giovinazzi, fresco di test sulla Ferrari di Formula 1 e pilota seguito dalla Federazione attraverso ACI Team Italia, con il quale ha sfiorato la vittoria in GP2 Series. Volante d’Argento a Fabio Andolfi, pilota del mondiale rally anche lui protagonista con i colori di ACI Team Italia. Volante di Bronzo, invece, per il Campione Italiano Rally Giandomenico Basso. 

In apertura di serata il video saluto del presidente FIA, Jean Todt che si è complimentato con il Presidente dell’Automobile Club d’Italia per l’organizzazione della FIA Sport Conference Week, svoltasi a Torino lo scorso giugno e per la 100° edizione della Targa Florio, premiata con la FIA Founding Members’ Club Heritage Cup e per la conferma del Gran Premio d’Italia di F.1 a Monza. 

Emozionante il ricordo di tre figure della storia dell’automobilismo tricolore: Francesco Solimena, Claudio Bacchetta e Pucci Grossi.
Premi speciali consegnati in memoria di Gino Macaluso e Michele Alboreto rispettivamente a Damiano De Tommaso, protagonista nel WRC con la vettura di Aci Team Italia e Leonardo Pulcini, vincitore nell’Euro Formula Open con la Dallara di F.3. Premio “Uno di Noi” consegnato a Remo Cattini, personaggio di rilievo nella storia del motorsport tricolore.

Diverse le Case ufficiali presenti e premiate durante la cerimonia che l’ACI ha dedicato a tutti i suoi campioni: Abarth, BMW, Ford, Lamborghini, Renault, Seat, Suzuki, e la Scuderia Ferrari, presente con Massimo Rivola ed il neo pilota della “Rossa” Antonio Giovinazzi che ha dichiarato: “Ringrazio la Federazione ed il Presidente ACI per il supporto ricevuto in ACI Team Italia e questo prestigioso Volante D’Oro. La mia prima giornata sulla Ferrari di Formula 1 mi ripaga di tutti gli sforzi, compresi quelli dei miei genitori. Una giornata che difficilmente dimenticherò”. 
Riconoscimenti anche alle case di pneumatici Pirelli e Michelin.

venerdì 3 febbraio 2017

Fino a domenica a Torino un tuffo nel passato con Automotoretrò



In corso la 35esima edizione di Automotoretrò, rassegna motoristica organizzata da Bea srl in collaborazione con GL events Italia-Lingotto Fiere, fino a domenica 5 febbraio al Lingotto Fiere di Torino, occupando una superficie di oltre 100.000mq. La kermesse, che la scorsa edizione ha coinvolto oltre 65.000 visitatori, 300 piloti, più di 1.200 espositori e 14 case automobilistiche, è pronta ad accogliere appassionati e curiosi per mostrare loro i classici che hanno fatto la storia e le ultime novità.

“Il successo degli ultimi anni – afferma Beppe Gianoglio, organizzatore di Automotoretrò – ci è di sprone per aumentare sempre più i nostri sforzi organizzativi. La manifestazione è diventata senza alcun dubbio un punto di riferimento per tutti gli appassionati di motorismo storico. L’obiettivo per l’edizione numero trentacinque è quello di raggiungere e superare quota 65.000 visitatori. Quello che proponiamo è un vero e proprio viaggio nel mondo delle due e delle quattro ruote, dando al nostro pubblico la possibilità di trovare, oltre all’auto esclusiva, anche il ricambio mancante o il modellino che completa la collezione!”

Fiore all’occhiello di questa edizione sarà una storia di successo tutta italiana: la Lancia Delta campione del mondo rally, un’intramontabile icona delle competizioni che quest’anno celebrerà i 30 anni dal suo debutto agonistico avvenuto in occasione del Rally Montecarlo nel 1987. In questa gara si imposero due Lancia Delta 4WD del team Martini Racing con gli equipaggi formati da Miki Biasion-Tiziano Siviero e Juha Kankkunen-Juha Pironen: una fantastica doppietta che segnò l’inizio di una carriera sportiva terminata nel 1992 con ben 6 titoli iridati. Vittorie che valsero alla Delta la corona di “regina dei rally”. Nello specifico, al centro del padiglione 2 di Lingotto Fiere verranno esposti 10 esemplari, tutte vetture ex-ufficiali in livrea Lancia Martini, declinate nei vari modelli che hanno corso in versione Gruppo A: dalla già citata 4WD (la prima della stirpe) alle successive Integrale e Integrale 16v, fino all’ultima HF Evoluzione. Schierate insieme a loro ci saranno anche alcuni esemplari che gareggiarono con i colori delle scuderie Jolly Club e Grifone, oltre alle particolari Delta allestite per il Safari Rally. Ad accompagnare le vetture non mancheranno i veri protagonisti dell’epopea Delta: primo fra tutti, il due volte campione del mondo rally Miki Biasion, che proprio al volante di questa Lancia si impose nelle stagioni 1988 e 1989, ed una rappresentanza del “dream team” Lancia Martini.

Numerose sono le Case automobilistiche ufficiali che parteciperanno ad Automotoretrò, andando così a soddisfare la curiosità dei visitatori. Tra le tante ricordiamo: FCA (il cui spazio espositivo si rifà a un’officina storica) che esporrà otto preziosi esemplari di Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth. Ogni marchio verrà rappresentato da due auto d’epoca secondo un criterio che prevede l’abbinamento di un modello di produzione standard accanto a un prototipo o a un esemplare unico legato alla vettura prodotta in serie. Nello specifico gli spettatori potranno ammirare un’Alfa Romeo 2600 Sprint, un’Alfa Romeo 2600 SZ Prototipo, una Fiat 1100, una Fiat 700 Prototipo, una Lancia Flaminia Coupé, una Lancia Flaminia Loraymo, un’Abarth 1000 Bialbero, una Fiat Abarth 1000 Monoposto Record ed un’Alfa Romeo 4C Spider.

Il Marchio Porsche sarà, invece, rappresentato da Erre Esse S.p.A. che per l’occasione esporrà una 356 C color blu «Bali», classe 1964, uno degli ultimi esemplari della serie che lasciò il passo alla 911 rappresentata nello stand da una sportivissima 911 di ultima generazione. Non mancheranno poi i registri storici come Jaguar e Land Rover che esporranno alcuni dei modelli più significativi.

In rappresentanza dei club storici, quest’anno ci sarà il Jensen Owners Club, direttamente dall’Inghilterra, che ha scelto questa manifestazione per festeggiare il 50esimo anniversario della Jensen Interceptor e della Jensen FF. La prima, progettata e costruita in Italia, più precisamente a Torino dalla Carrozzeria Vignale, fece la sua prima uscita ufficiale al Salone di Torino nel novembre 1966, mentre la Jensen FF, presentata nel 1968, ruppe ogni schema suscitando molto scalpore: si trattava della prima autovettura a trazione integrale non fuoristrada prodotta in serie.

Al Monte-Carlo Historique bilancio comunque positivo per Mauro Argenti e Roberta Amorosa

Il ventesimo Rallye Monte-Carlo Historique è passato all'archivio con la bella vittoria di Michel Decremer e Yannick Albert su Opel Ascona 2000 che hanno preceduto Gianmaria Aghem e Diego Cumino su Lancia Fulvia Coupè e Gian Mario Fontanella e Stefano Scrivani su Fiat 128 Rally. Il primo posto tra le scuderie è andato alla Milano Autostoriche, di cui fanno parte gli equipaggi italiani sul podio e numerosi altri che sono stati protagonisti della difficile kermesse di regolarità per auto storiche.

Tante storie hanno attraversato e caratterizzato le giornate del Monte, che si è confermata una gara particolare con difficoltà e imprevisti che possono rendere inutile anche la più attenta preparazione. Coma un anno fa, Mauro Argenti ha partecipato alla gara su una Porsche 911 T del 1969 con Roberta Amorosa alle note, preparando con maggiore attenzione l'impegno e cercando di mettere a frutto l'esperienza del 2016, che fu la loro prima gara a media. Una storia che avrebbe avuto un finale davvero brillante se, come vedremo, non ci fosse stato il classico imprevisto.

"Il Monte storico è una gara particolare, una gara dove bisogna andare piano quando potresti andare forte e dove devi andare forte quando dovresti andare piano." - commenta Mauro Argenti - "Ciò significa che una media di 50 ti fa andare con un filo di gas quando la strada è veloce e pulita, ma ti costringe ad andare al massimo quando ci sono curve lente o condizioni di fondo scivoloso, innevato o ghiacciato. Questo fa si che il risultato e la classifica la facciano i tanti chilometri dove devi andare forte perché la media non la riesci a rispettare (ancor di più in caso di neve) e in quei punti la gara si trasforma in una gara di velocità".


Per Mauro Argenti e Roberta Amorosa, in gara con i colori della Scuderia Milano Autostoriche, le prime prove non hanno presentato problemi grazie anche alla giusta scelta di gomme nella Thoard-Sisteron, che Mauro conosceva avendola fatta con il Rallye Monte Carlo moderno, e dove c'è un tratto di circa 7 chilometri che è sempre innevato dato che non viene pulito, trattandosi di una strada forestale. 
"In questo tratto - prosegue Mauro - "abbiamo montato i chiodi, e siamo andati in sicurezza nella parte ghiacciata dove dovevi tirare al massimo, per invece andare tranquilli (in quanto non c'era problema di media) nella parte secca".


Il "fattaccio", come lo chiama Mauro, era in attesa alla prova successiva, la quinta del secondo giorno di gara, 
una prova che era per circa 15 km asciutta e veloce, quindi senza problemi. 
"Poi ti immettevi in una strada forestale (l'Echarrason) dove non riuscivi a stare a media." - racconta ancora Argenti - "Noi avevamo i chiodi, quando sono arrivato nella strada forestale vi era neve pressata e due rotaie dove vedevi l'asfalto nero e solo bagnato. Dopo una decina di curve in una sinistra da terza, la vettura è improvvisamente partita per la tangente e sono finito abbastanza violentemente con il muso sulla neve al lato accumulata dallo spazzaneve. La vettura vi è salita sopra, e si è appoggiata con il fondo, non permettendo alle ruote di fare presa. Gli spettatori sono riusciti a sollevare la vettura di peso nel posteriore e a riportarla in carreggiata, ma i sette minuti persi ci hanno tolto ogni possibilità di classifica ed anche molto entusiasmo".

Dalla prova numero 6 è iniziata una caparbia rimonta coronata dall'ottima prestazione nella prova 13, la più complicata del programma di questo Monte-Carlo Historique.

"E' la prova più difficile nella quale assolutamente non si stava in media malgrado il fondo secco. Ho guidato al massimo, mi sono preso qualche rischio, e ho fatto un ottimo tempo che ci ha permesso, solo in quella prova, di scalare esattamente 40 posizioni di classifica. Ma purtroppo per noi i giochi erano già fatti dopo l'innevamento nella 5".

E' stata comunque una gara tutt'altro che da dimenticare per Mauro Argenti e Roberta Amorosa. Solo un po' di rammarico per la posizione finale. E la soddisfazione per aver ripetuto un'esperienza di grande livello in una gara che si è confermata al top tra quelle organizzate per le auto storiche.



Regolarità Auto Storiche - Tutto pronto per il Neve & Ghiaccio Storico



Si sono da poco chiuse le iscrizioni alla seconda edizione di Neve & Ghiaccio Storico, in programma a Rosazza sabato 4 febbraio; la singolare manifestazione che abbina la regolarità con le autostoriche e gli sci, conta una trentina di equipaggi che da sabato mattina animeranno la località della Valle Cervo, dapprima con le operazioni di verifica ed in seguito con la partenza ed il passaggio della duplice prova di precisione a circa metà gara.
Gli equipaggi che hanno aderito a Neve & Ghiaccio presentano una rassegna di vetture che copre un arco temporale di circa quarant’anni: dalla fine anni ’50 sino ai ’90, proponendo modelli di pregio quali la Porsche 356 fino alle “4 Wd” che hanno infiammato il mondiale rally a fine anni ’80.

Presenti i vincitori dell’edizione 2016, Filippo Anselmetti e Silvia Marnetto con la Talbot Sunbeam Lotus con la quale tenteranno il bis sia della vittoria nella regolarità ma anche nello slalom gigante, visto che Anselmetti riuscì a primeggiare anche nella classifica della combinata auto e sci. A cercare di contrastarli ci proveranno Giorgio Del Piano e Alberto Gatto, già secondi lo scorso anno su Porsche 356 Carrera. 
Massiccia presenza di vetture italiane, con la Lancia a far la parte del leone con un’ampia gamma di modelli: dalle Fulvia HF “fanalone” di Paolo Zegna e Paolo Ciscato oltre a quella di Stefano Avandero in coppia con Martino Nicoloso; non mancherà la “regina” Stratos grazie a Federico Buratti che la divederà con Alberto Caligaris e nemmeno la Fulvia Zagato con la quale si schiereranno Umberto e Andrea Peraldo Matton; ovviamente saranno in lizza anche le Delta tra le quali spicca la rara 4WD di Dino Vicario e Roberto Galli. 
Alfa Romeo risponde con la Montreal di Giovanni Germanetti e Mirco Rizzetti e con la GTV 2000 di Roberto Rimoldi e Roberto Castellani. Immancabile al via la piccola Fiat 850 Sport di Pieraldo ed Elisabetta Giacobino, mentre Silvio Ubertino rispolvera la 125 che dividerà con Rita Abrignani; l’Innocenti è ben rappresentata dalle Mini Cooper di Andrea e Pier Tomaso Garampazzi con la MK III e la 1300 di Gabriele Bodo e Genny Perin Riz mentre a difendere i colori Autobianchi ci penseranno Alessandro Clemente e Simone Pinna con l’onnipresente A112 Abarth.

Appuntamento a Rosazza a partire dalle 7,45 di sabato 4 per l’inizio delle verifiche che si protrarranno sino alle 10; dopo il briefing col Direttore di Gara, la prima vettura scatterà alle 11,01 e la gara avrà l’epilogo a Bielmonte dalle 16,30. Un’ora più tardi inizierà la distribuzione dei pettorali numerati agli sciatori che dalle 18,15 si cimenteranno sulla pista di discesa alla luce dei riflettori. La cena di gala e le premiazioni presso l’Hotel Bucaneve concluderanno la manifestazione.

Ulteriori informazioni e i documenti di gara al sito web www.nsevents.it

- foto di Stefano Ceretti

Esordio stagionale per Kevin Gilardoni e Corrado Bonato (Renault Clio R3T) alla Ronde della Valmerula


Kevin GIlardoni e Corrado Bonato inizieranno la loro stagione sportiva alla 4° Ronde della Valmerula, gara che si svolgerà il prossimo fine settimana sulle strade della provincia di Savona. 
L’equipaggio della scuderia Movisport, che scioglierà le riserve sui suoi programmi stagionali al termine della gara, si presenterà al via a bordo della stessa Renault Clio R3T che è stata protagonista con loro durante l’annata 2016 nel campionato tricolore.

“Durante l’inverno abbiamo riflettuto molto su quale percorso intraprendere per il 2017 e tra breve chiariremo le nostre intenzioni - afferma Gilardoni - Intanto è bene togliere un po’ di ruggine dopo alcuni mesi di inattività e la Ronde Valmerula capita a proposito.”

Già lo scorso anno “KG” iniziò la stagione con la corsa savonese: sempre con Bonato e sulla R3T di casa Renault, il pilota italo svizzero si dimostrò audace in una gara caratterizzata da un vero e proprio nubifragio che condizionò lo svolgimento della competizione ma che non impedì al pilota di chiudere al 18° posto assoluto e secondo tra le R3T.

LA FERRARI GTC4LUSSO VINCE IL PREMIO “MOST BEAUTIFUL SUPERCAR OF THE YEAR” ALL’INTERNATIONAL AUTOMOBILE FESTIVAL DI PARIGI


La giuria dell’International Automobile Festival, presieduta dall’architetto Jean-Michel Wilmotte, ha assegnato alla Ferrari GTC4Lusso il premio “Most Beautiful Supercar of the Year”. Per questa vettura si tratta del primo riconoscimento europeo conquistato nel 2017. 
Nel corso della cerimonia inaugurale del festival, nel prestigioso spazio de Les Invalides, a Parigi, il direttore del Centro Stile Ferrari, Flavio Manzoni, ha ricevuto il premio di fronte a circa 600 ospiti. Manzoni ha ringraziato la giuria con queste parole: “Sono molto orgoglioso e onorato per questo premio che ricevo a nome della Ferrari e di tutto il gruppo di lavoro del Centro Stile Ferrari. La Ville Lumiere è un simbolo di eleganza e bellezza che rappresenta al meglio la vera essenza della Ferrari GTC4Lusso”. 
La GTC4Lusso sarà in mostra all’International Automobile Festival fino al 5 febbraio.