martedì 30 giugno 2015

CAMPIONATO ITALIANO TURISMO ENDURANCE: MELONI-TRESOLDI SI CONFERMANO LEADER DELLA 1. DIVISIONE

Terzo posto assoluto e secondo nella 1. Divisione sabato, poi in Gara 2 il terzo posto di classe e ancora un podio: a Imola, in occasione del terzo dei sette doppi appuntamenti del Campionato Italiano Turismo Endurance, Paolo Meloni e Massimiliano Tresoldi sono riusciti ad andare ancora a punti, senza interrompere quella serie positiva di risultati inaugurata al primo round di Monza.
L’equipaggio del W&D Racing Team si è così confermato al comando della classifica del “raggruppamento” riservato alle vetture di maggiore cilindrata e adesso sono saliti a 32 i punti di vantaggio nei confronti dei loro più diretti inseguitori.

Sul circuito del Santerno le cose ieri potevano anche mettersi meglio per Meloni-Tresoldi. Ma una penalizzazione di tre minuti, pagata per non avere effettuato il pit-stop obbligatorio entro i tempi previsti (Meloni ha poi spiegato che la cominicazione radio con i box non funzionava bene e, proprio in quel frangente, era impegnato nella lotta con la Seat di Valentina Albanese e non ha scorto il cartello espostogli dal muretto) si è appunto tramutata nella quinta posizione generale. Posizione che probabilmente non avrebbe potuto essere migliorata, alla luce dell’handicap tempo da scontare proprio nelle soste.

Quello che è andato in scena sul Santerno si è comunque rivelato un altro weekend positivo per i colori del W&D Racing Team e adesso la concentrazione è massima per il prossimo round di Pergusa, in programma tra poco meno di un mese, il 25 e 26 luglio.




 

CARLOTTA FEDELI BRILLA A IMOLA IN GARA 2 E CENTRA IL SECONDO POSTO IN SEAT IBIZA CUP



Tre podi su quattro gare, quattro volte a punti: Carlotta Fedeli si conferma protagonista nella Seat Ibiza Cup. A Imola, nel secondo doppio appuntamento del monomarca riservato alle vetture della Casa iberica, la romana ha conquistato il secondo posto assoluto in Gara 2, “bissando” il risultato che aveva ottenuto in occasione della tappa inaugurale di Monza, dove aveva messo a segno anche un terzo piazzamento.

Sul circuito del Santerno, la Fedeli aveva iniziato facendo segnare il sesto responso cronometrico nelle qualifiche e in Gara 1, sabato, aveva concluso ai piedi del podio, perdendo la terza posizione solamente nella tornata conclusiva. In Gara 2 la giovane portacolori della Scuderia del Girasole che corre sotto le insegne della iFAST Management, si è quindi avviata dalla terza fila.
Risalita in terza posizione, dopo avere ingaggiato un testa a testa con Marco Baroncini, Carlotta ha effettuato il pit-stop obbligatorio rientrando in pista alle spalle di Alberto Biraghi. Proprio quest’ultimo ha rallentato la romana per diverse tornate, consentendo indirettamente ad Alberto Bassi (poi primo alla bandiera a scacchi) di ritrovarsi al comando al termine delle soste.

Vittoria mancata pertanto per la Fedeli, che ancora una volta ha tuttavia dimostrato di potersi inserire ormai agevolmente nei gruppo dei primi. La romana già leader nelle classifiche Junior e Femminile, ha quindi potuto incrementare ulteriormente il proprio vantaggio, portandosi nello stesso tempo a quota -6 punti dal leader Alberto Vescovi nella graduatoria generale che la vede costantemente in seconda posizione.

Il prossimo appuntamento della Seat Ibiza Cup è adesso fissato tra poco meno di un mese, il 25 e 26 luglio, sul veloce circuito siciliano diPergusa, in provincia di Enna.

Porsche 919 Hybrid, dal trionfo di Le Mans al Goodwood Festival of Speed

La leggenda Porsche è strettamente legata alla non meno leggendaria 24 Ore di Le Mans fin dall'inizio della storia dell'azienda. Vetture sportive iconiche come la Porsche 917 e le 956/962, i "razzi" del Gruppo C, hanno plasmato allo stesso modo l'immagine del marchio e del Motorsport. Dal 14 Giugno, anche la Porsche 919 Hybrid è entrata nelle fila delle prestigiose vetture che hanno vinto a Le Mans.


C'era quindi una valida ragione per far correre la Porsche LMP1, trionfatrice a Le Mans con il numero 19, al Goodwood Festival of Speed (25 – 28 Giugno 2015). Il pilota ufficiale Porsche, Brendon Hartley ha condotto il prototipo ibrido da quasi 1.000 CV sul tortuoso e stretto circuito. 



Oltre a questa velocissima vettura, Porsche ha schierato anche la Porsche 936/81 e la 962 C, le vetture che hanno vinto a Le Mans nel 1981 e nel 1987. Anche la WSC Spyder, che ha corso a Le Mans nel 1998, era presente a Goodwood. Le vetture Porsche omologate per circolazione su strada sono state invece rappresentate da diversi modelli a trazione ibrida plug-in. Oltre alla Panamera S E Hybrid1) e alla Cayenne S E-Hybrid2), è scesa in pista anche la vettura sportiva ad elevate prestazioni 918 Spyder3). Nel 2014, la vettura ha stabilito un nuovo record in pista per le vetture a trazione elettrica. Al Goodwood Festival of Speed britannico ha debuttatoanche la RS4 911 GT3). Infine, ma non meno importante, Porsche ha portato sul famoso circuito collinare anche la Cayman GT45e la nuova Boxster Spyder6.


Carrera Cup Italia 2015: Giraudi terzo incomodo fra Ledogar e Agostini


La vecchia guardia batte un colpo, ma i giovani vogliono mettersi in luce nella Carrera Cup Italia, sognando di seguire le orme di Matteo Cairoli, il Campione 2014 che ora corre nella Mobil 1 Supercup. Questo è il verdetto finale che emerge da Imola, dove si è disputato il secondo appuntamento stagionale dei sette in calendario. Gian Luca Giraudi (Antonelli Motorsport – Centro Porsche Torino) con la prima vittoria stagionale nella Carrera Cup Italia (la sesta della carriera) rompe la supremazia degli Under 26 cogliendo Gara 2 nel secondo appuntamento della serie tricolore che si è svolto sul circuito di Imola. L’esperto pilota torinese è il terzo vincitore in quattro gare, a riprova del grande equilibrio che si registra quest’anno nel monomarca riservato alle 911 GT3 Cup e conta di rientrare nella partita per il titolo al Mugello, inserendosi nella sfida che oppone Côme Ledogar (Tsunami RT) a Riccardo Agostini (Antonelli Motorsport – Centro Porsche Padova). Il francese di Lione ha mostrato di gradire l’Enzo e Dino Ferrari, la pista italiana che più gli piace: pole position, vittoria in Gara 1, secondo posto e il giro più veloce in Gara 2. Nessuno ha concretizzato di più. È arrivato in riva al Santerno alla pari con il veneto e se ne torna a casa con 12 punti di vantaggio nel carniere: il 23enne, Campione della Carrera Cup France, fa valere il suo bagaglio di esperienza sulla 911 GT3 Cup nei confronti di Riccardo Agostini al suo primo anno fra le GT dopo una carriera in monoposto. “Corro per la migliore squadra del Campionato – spiega Ledogar – la macchina è velocissima e Imola mi è sempre piaciuta molto. Credo che stiamo raccogliendo ciò che ci siamo meritati”.

Riccardo Agostini, dopo essere stato leader nei due turni di prove libere del venerdì, non è più riuscito a sfidare il transalpino, soffrendo in particolare domenica per una modifica di assetto che ha permesso a Gian Luca Giraudi di vincere e a lui di non andare oltre il quarto posto. Toccherà ai tecnici di Marco Antonelli scoprire se c’era qualcosa che non andava, fatto sta che il veneto è stato meno incisivo che a Monza. “Non sono preoccupato – ha spiegato Riccardo – anche nei test Imola è stata la pista dove eravamo meno a posto fra quelle dove abbiamo provato. La musica cambierà al Mugello…”.

Weekend molto positivo per Mattia Drudi (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna): il 16enne di Rimini è il più giovane pilota nella storia della Carrera Cup Italia ad essere salito sul podio. Ha conquistato due terzi posti, rivelando un potenziale che lo porterà presto a lottare per il successo: il ragazzo ragiona come un veterano con atteggiamenti tattici di chi ha una maturità agonistica e non è solo al secondo appuntamento sulla 911 GT3 Cup. Recrimina Enrico Fulgenzi ancora una volta a secco: “Non mi sono schierato in Gara 1 in seconda fila per una perdita d’acqua da un manicotto – rivela lo jesino – sono partito dalla pit lane, ma ho avuto un calo di pressione della benzina che ha mandato in protezione la centralina. Domenica sono stato colpito da De Amicis: insomma non me ne va bene una, dovrò andare a Lourdes…”.

Gara 1 è stata particolarmente dura: Takashi Kasai (Antonelli Motorsport – Centro Porsche Padova), Alberto De Amicis (Ebimotors – Centri Porsche Verona) e Aku Pellinen (LEM Motorsport – Centri Porsche di Roma) hanno riportato seri danni sbattendo contro i muretti di Imola: i meccanici di Marco Antonelli e Enrico Borghi hanno lavorato sabato notte per permettere ai loro piloti di schierarsi in Gara 2, mentre il finlandese è rimasto a guardare i colleghi…

Prestazioni interlocutorie per Oleksandr Gaidai (Tsunami RT), Stefano Colombo (LEM Racing – Centri Porsche Milano) e Andrea Fontana (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porche di Roma). Tutti e tre molto veloci, ma incostanti nelle loro prestazioni. Il pilota di Borgomanero, scattato in settima fila, in Gara 2 è arrivato quinto dopo una bella rimonta. Il suo piazzamento è sub-judice per un ammortizzatore spedito in Germania per il controllo di alcuni parametri in compressione. Da Sheng Zhang (LEM Racing – Centri Porsche di Milano) è stato il primo cinese a scattare in pole position in Gara 2: il giovane asiatico è il giovane straniero più avanti in classifica visto che fa valere l’esperienza nella Carrera Cup Asia.

In Michelin Cup c’è stata la battuta di arresto di Alberto De Amicis (Ebimotors – Centri Porsche Verona) che è incappato in due incidenti che ne hanno fortemente condizionato il week end: la sua 911 GT3 Cup è stata ricostruita dopo il contatto con Aku Pellinen in Gara 1. Domenica, invece, ha tamponato Enrico Fulgenzi (Heaven Motorsport – Centro Porsche Latina) prendendosi da parte dei commissari sportivi una penalizzazione di 25 secondi che lo ha spazzato via dal podio della classifica riservata ai gentleman driver, facendolo precipitare al quattordicesimo posto assoluto. Ad approfittarne è stato Marco Cassarà (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Roma) autore di una splendida doppietta che lo porta ad appena due punti dall’abruzzese. In questa classe si sono alternati sul podio ben cinque piloti a riprova dell’equilibrio che c’è quest’anno: Niccolò Mercatali (Dinamic Motorsport - Centro Porsche Mantova) con il secondo posto in Gara 2 è terzo in graduatoria, davanti a Pietro Negra (Ebimotors – Centro Porsche Como) che la piazza d’onore l’ha conquistata al sabato. Primo podio per Sergio Negroni (Antonelli Motorsport – Centro Porsche Padova) nella gara di casa, mentre continua il momento sfortunato di Alex De Giacomi (Dinamic Motorsport - Centro Porsche Modena) che ha raccolto solo un terzo posto dopo un altro appuntamento caratterizzato dalla sfortuna: in Gara 1 ha urtato Andrea Fontana alla Variante Alta quando il gruppo aveva rallentato per l’ingresso della safety car, ma davanti al bresciano era stata sventolata per sbaglio una bandiera verde anziché gialla! Domenica, invece, Alex è rimasto coinvolto nell’incidente di De Amicis. Per la prima volta a punti quest’anno Walter Ben con la 911 GT3 Cup della LEM Racing.

Il prossimo appuntamento sarà in programma al Mugello l’11 e 12 luglio.

Le classifiche
Assoluta: 1. Ledogar punti 65; 2. Agostini 53; 3. Giraudi 37; 4. Drudi 26; 5. Gaidai 17; 6. De Amicis, Fontana e Zhang 12; 9. Colombo 9; 10. Fulgenzi 8; 11. Pellinen e Cassarà 4; 13. Negra 3; 14. Kasai e Koller 2; 16. Mercatali e Gerhard 1.

Michelin Cup: 1. De Amicis punti 25; 2. Cassarà 23; 3. Mercatali 18; 4. Negroni 11; 5. Negra 10; 6. De Giacomi 9; 7. Proietti 4; 8. Walter Ben 3.

Team: 1. Tsunami RT punti 60; 2. Antonelli Motorsport – Centro Porsche Padova 51; 3. Antonelli Motorsport – Centro Porsche Torino 37; 4. Dinamic Motorsport – Centri Porsche Bologna, Mantova e Modena 27; 5. LEM Racing – Centri Porsche di Milano 17; 6. Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Roma 16; 7. Ebimotors – Centri Porsche Como e Verona 15; 8. Heaven Motorsport – Centro Porsche Latina 8; 9. TAM-Racing 2.

Le statistiche
Vittorie: Ledogar 2, Agostini e Giraudi 1
Pole Position: Ledogar 2
Giri più veloci: Agostini 2, Colombo e Ledogar 1

PEZINSKA-BABA: MICHELE MANCIN PUNTA ALLA VETTA

Tutto è ormai pronto per Michele Mancin che a breve partirà per la Repubblica Slovacca per partecipare al sesto round dell'Austrian Hill Climb Championship previsto per questo fine settimana. Un impegno notevole per il rivarese e per la scuderia Mach 3 Sport che dovranno percorrere 800 chilometri per raggiungere la cittadina di Kamenolom, non molto distante dalla capitale Bratislava, sede della Cronoscalata Pezinska-Baba.
L'evento si articola su un tracciato di poco più di cinque chilometri che da Kamenolom portano i concorrenti alla rinomata località sciistica di Pezinska-Baba incastrata nella splendida cornice montuosa dei Carpazi.

“Sarà la salita più impegnativa dell'intera annata” – racconta Mancin – “in particolar modo per la distanza che ci separa dalla zona di gara. Questo Mercoledì partiremo con Mach 3 Sport alla volta di Kamenolom con circa 800 chilometri da percorrere. Si tratta della nostra prima volta in Repubblica Slovacca ma abbiamo, sulla carta, studiato a fondo il percorso e siamo certi di poter dire la nostra anche in questa occasione. Dopo un avvio molto veloce, quasi rettilineo, il tracciato muta radicalmente diventando molto ripido e guidato con ben 19 tornanti. Sarà fondamentale mantenere il ritmo costante nella seconda parte del percorso se vogliamo che il cronometro ci dia ragione”.

Archiviata quindi l'ottima prestazione nella recente Cronoscalata di Gorjanci, precedente round della massima serie austriaca dedicata agli specialisti della montagna, per Mancin si avvicina un nuovo ed importante banco di prova per tentare l'aggancio al leader provvisorio di campionato Ritzberger al culmine di una avvincente rincorsa.

Sono infatti solamente sette i punti che dividono il due volte tricolore, classe A 1600, e la sua fida Citroen Saxo gruppo A dalla vetta della classifica dell'Austrian Hill Climb Championship con la Pezinska-Baba che potrebbe recitare un ruolo determinante.

“A Gorjanci abbiamo messo in campo un'ottima prestazione” – aggiunge Mancin – “ed è fuori discussione che il risultato ci abbia dato molta fiducia nel potenziale che siamo in grado di esprimere. Attualmente abbiamo un ritardo di soli sette punti da Ritzberger, che comanda la classifica provvisoria, quindi riuscire ad avere un buon passo anche in questo appuntamento potrebbe essere una pedina fondamentale in grado di farci azzerare il distacco. Il pacchetto tecnico è collaudato ai massimi livelli e la trasferta è stata pianificata nei minimi dettagli come di consueto. Ora non ci resta che dare il massimo e sperare che il cronometro ci sia amico”.

Pirelli, Formula 1 - Anteprima Gran Premio di Gran Bretagna

Il P Zero Orange hard e P Zero White medium sono le mescole designate per il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone: un circuito veloce e sinuoso che chiede molto agli pneumatici, in particolare durante le molteplici curve ad alta velocità. Ciò si traduce in alti livelli di usura e degrado, soprattutto se la temperatura è elevata, condizione che sembra possa verificarsi quest’anno. Oltre ad essere uno dei tracciati più veloci e storici del calendario di Formula Uno, Silverstone è anche una sorta di gara di casa per Pirelli: a meno di un’ora dal tracciato, a Ditcot, si trova l’hub logistico di Pirelli per gli pneumatici di Formula Uno e un centro d’eccellenza tecnica.

Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Silverstone è sempre un’occasione fantastica, per il sostegno del folto popolo di spettatori britannici, entusiasti e competenti. È uno dei pochi circuiti in cui i piloti dicono che si possa effettivamente sentire la folla anche in velocità. Com’è avvenuto l’anno scorso, portiamo le due mescole più dure della gamma, perché a Silverstone sono ai massimi livelli sia lo stress sia i carichi laterali a cui sono sottoposti gli pneumatici; condizioni che mettono a dura prova sia la mescola sia la struttura delle gomme. Prevediamo di vedere tra uno e due pit-stop a Silverstone, soprattutto se il tempo, come per ora sembra previsto, sarà caldo. Detto questo, negli anni passati, anche quando le previsioni indicavano caldo, alla fine abbiamo a volte ricevuto una dose del più tradizionale clima inglese! Le scuderie dovranno essere pronte a tutte le condizioni e pensare a come ottenere il massimo dagli pneumatici durante il fine settimana nel suo complesso, e non solo nelle singole sessioni. Silverstone è uno di quei circuiti che premia veramente il coraggio e l’impegno assoluto, quindi assisteremo a una grande gara”.

Silverstone è ben noto per la successione di curve secche e curvoni veloci, che sottopongono le gomme a forti carichi fino a punte di 5g. Le scuderie utilizzano elevati livelli di carico aerodinamico, così che gli pneumatici sono sottoposti contemporaneamente sia a elevati carichi verticali sia a fortissimi laterali. I rettilinei e punti di frenata abbastanza brevi permettono ai team di tenere alto il carico aerodinamico senza compromettere il tempo sul giro.

L’asfalto di Silverstone offre un elevato livello di grip, che aumenta ulteriormente il carico di lavoro sugli pneumatici. Le temperature del battistrada raggiungono picchi di oltre 110°C, ben visibili sulle “termocamere” (telecamere che rappresentano le temperature) che sono diventate popolari nelle trasmissioni televisive di Formula Uno da quando sono state introdotte nel 2013.

L’anno scorso Silverstone ha fornito una vetrina per la tecnologia del futuro di Pirelli quando ha sperimentato gli pneumatici da 18 pollici montati per la prima volta su una vettura di Formula Uno odierna, una Lotus guidata da Charles Pic che ha completato alcuni giri dimostrativi durante il test post-gara.

La strategia del vincitore 2014: Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto la gara di 52 giri, con una strategia a due soste. È partito con le gomme medie, fermandosi a montare le hard al 24° giro e rimontando ancora le hard al 41°. La gara è stata interrotta subito da una bandiera rossa, che ha richiesto una ripartenza consentendo ai piloti di effettuare un cambio gomme sulla griglia di partenza. Questa circostanza ha influito pesantemente sulle strategie: sette piloti tra i primi dieci hanno poi fatto una sola sosta.



lunedì 29 giugno 2015

54^ Coppa Paolino Teodori: Cubeda Corse protagonista ad Ascoli in CIVM

Corona sulla linea di partenza ad Ascoli
E' un pieno di podi quello che riporta in Sicilia la scuderia Cubeda Corse, reduce dallo scoppiettante weekend della 54^ Coppa Paolino Teodori ad Ascoli, prova di CIVM, TIVM e Coppa Internazionale FIA. Il team catanese diretto da Sebastiano Cubeda ha festeggiato i risultati degli alfieri, tutti e tre di nome Giuseppe, Corona, D'Angelo e Aragona, impegnati in due categorie super competitive come la CN2 e l'E1-1600.
Tra i prototipi CN, Giuseppe Corona sta mettendo sempre più a frutto le prime esperienze nel Tricolore Montagna, il palcoscenico più impegnativo d'Europa per la categoria. Ad Ascoli il giovane catanese ha colto il suo miglior risultato al volante dell'Osella Pa21/S Honda in una gara di Campionato Italiano. Senza cambio al volante e su un modello più datato rispetto alle ultime evoluzioni, l'alfiere Cubeda Corse ha colto la seconda posizione di gruppo, riuscendo a portare la biposto curata da Paco74 e con preparazione motoristica di Loris Foltran a soli 7 decimi dal successo in gara-2 e, oltre al podio di CN, nella top-ten assoluta, frequentata dai migliori specialisti nazionali ed europei. Peccato per un problema all'autobloccante che ha comportato sottosterzo per tutto il weekend marchigiano e senza il quale i riscontri fatti segnare dal driver etneo sarebbero ulteriormente migliorati.

D Angelo al rientro in Civm ad Ascoli
Giuseppe D'Angelo era invece al rientro nelle corse in salita dopo tre anni (proprio da Ascoli nel 2012). Per quello che è stato un vero e proprio ri-debutto tra i prototipi, il pilota salernitano ha scelto l'Osella Pa21 Evo Honda by Catapano Corse, sulla quale ha colto un eccellente terzo posto, salendo sul podio di gara-1, per poi terminare soddisfatto delle sue prestazioni al quarto posto generale di gruppo. Per D'Angelo si trattava anche del debutto su una Sport con cambio al volante e per adattarsi pienamente alla novità serviranno ulteriori esperienze.

Aragona in azione ad Ascoli
Altro podio è stato conquistato in E1-1600 da Giuseppe Aragona dopo una furiosa lotta sul filo dei centesimi di secondo. Il fine settimana del pilota cosentino di Villapiana trapiantato a Bari è stato condizionato da una toccata in gara-1 per la quale si è piegato un braccetto della sospensione della Peugeot 106 che gestisce insieme a papà Franco in collaborazione con il preparatore calabrese Santino Pettinato. L'inconveniente è stato poi sistemato come meglio possibile dal team per permettere ad Aragona di prendere il via di gara-2, nella quale, nonostante l'auto non al meglio, l'alfiere Cubeda Corse ha settato un crono di rilievo che gli ha permesso di attaccare fino a salire sul podio di classe.

Maserati Trofeo World Series: Romain Monti vince gara 2 e consolida il primato. Debutto positivo di due Maserati GranTurismo MC GTS nel Pirelli World Challenge




Grazie alla vittoria in gara 2 del terzo round del Maserati Trofeo World Series sul velocissimo tracciato Road America negli Stati Uniti, il francese Romain Monti consolida il primato nella graduatoria del campionato nei confronti di Riccardo Ragazzi. Prima di questo appuntamento la differenza tra i due piloti era di 22 lunghezze, mentre ora è di 23, 86 punti contro 63.

Il francese, partito dalla quinta posizione, ha tagliato il traguardo per primo di fronte al suo diretto rivale Ragazzi e a Nick Mancuso. L’americano ha guadagnato il terzo posto superando sotto la bandiera bianca dell’ultimo giro Lino Curti, che ha lottato per le prime posizioni per tutta la gara. Quinto Jeffrey Courtney, che ha saputo superare negli attimi conclusivi Adrien De Leener, leader per buona parte della corsa. Settimo Andreas Segler, quindi Alessandro Iazzetti e Richard Denny. L’australiano, partito dalla pole position, per effetto dell’inversione dei primi dieci di gara 1, ha combattuto con i primi cinque fino alla dodicesima tornata quando ha perso il controllo della vettura lasciandosi sfuggire la possibilità di un piazzamento migliore. Decimo Carlo Curti, fratello di Lino.

Derek Hill, vincitore di gara 1 sabato, è stato costretto al ritiro a causa di un problema alla vettura mentre occupava la settima posizione. Uscito di scena anche Patrick Byrne, fermato da una rottura di un semiasse mentre era in lotta con il connazionale Hill.

“Sono riuscito ad ottenere un buon risultato dopo che in gara 1 ho sofferto per la zavorra di 50 kg ereditata dalla prova in Austria – ha detto Monti sul podio -. In gara 2 sono scattato dalla quinta posizione e sono riuscito a rimontare sfruttando una buona partenza, per poi sopravanzare De Leener e prendere il comando. E’ stata una corsa lunghissima, non vedevo l’ora che finisse. Al termine di questo fine settimana sono ancora leader della classifica. Farò di tutto per cercare essere tra i partenti del prossimo round in Virginia, per continuare a lottare per questo titolo”.


Il prossimo appuntamento del Maserati Trofeo World Series, quarto round stagionale valevole anche quale secondo appuntamento del Maserati North America, si disputerà il 19 agosto sul tracciato Virginia International Raceway.

Weekend intenso per lo statunitense Nick Mancuso sul tracciato Road America dove oltre ad aver gareggiato nel Trofeo Maserati concretizzando due podi, è stato impegnato anche nel campionato Pirelli World Challenge (PWC) con una Maserati GranTurismo MC GTS del team Vita4one, insieme ad una seconda vettura condotta da Gianmarco Raimondo. Durante le qualifiche del sabato i due piloti si sono distinti piazzandosi in prima e terza posizione, con Mancuso in grado di cogliere la pole. Trattandosi di una gara test per le vetture italiane, il team e gli organizzatori del PWC hanno concordato di far partire dal fondo dello schieramento le due vetture per non entrare in competizione con i piloti attualmente in lotta per il campionato. Nick Mancuso è stato comunque protagonista di due rimonte risalendo in gara 1 dal ventesimo posto fino al sesto e fino al quinto in gara 2. La seconda vettura guidata da Gianmarco Raimondo è stata fermata in entrambe le prove da un problema al cambio.

Il bilancio del team guidato dall'ingegner Giuseppe Angiulli è stato molto positivo per lo sviluppo della vettura in configurazione GTS, che verrà nuovamente impiegata per l'ultimo round del Pirelli World Challenge previsto per il 13 settembre sulla pista di Laguna Seca negli Stati Uniti.

Risultati gara 2:

1 Romain Monti – 44:10.281
2 Riccardo Ragazzi – 44:20.287
3 Nick Mancuso – 44:20.432

Classifica Overall

1 Romain Monti p. 86
2 Riccardo Ragazzi p. 63
3 Lino Curti p. 39

Photo: credits Maserati/GrimFoto

CIVM, Simone Faggioli e Norma-Zytek vincono la Coppa Paolino Teodori



Simone Faggioli driver ufficiale della Norma M20 FC di gruppo E2/B con motore Zytek ha vinto la 54^ Coppa Paolino Teodori, sesto round del Campionato Italiano Velocità Montagna con validità per la serie FIA International Hill Climb Cup e per il Trofeo Italiano Velocità Montagna nord e sud. Il pluricampione fiorentino e leader dell’Europeo, sempre più in corsa per il Tricolore, ha firmato il decimo successo alla gara organizzata dal Gruppo Sportivo AC Ascoli, in cui l’alfiere della Sport Made in Italy ha siglato il nuovo record del tracciato in gara 1 in 2’09”552, migliorando il suo precedente primato. Seconda piazza e successo di gruppo E2/M per Christian Merli su Osella FA 30 EVO con motore RPE, il trentino di Vimotorsport ha risolto in gara i problemi al fondo della vettura che lo avevano rallentato in prova, ma soprattutto è apparso in buono stato di salute dopo il virus intestinale che lo aveva debilitato fino alla vigilia. Terzo sul podio un sempre crescente Michele Fattorini al volante della Osella PA 2000 Honda con cui il portacolori Speed Motor ha attaccato dopo che il team Trentino ha perfettamente risolto le noie avute a Fasano. Terza posizione e punti preziosi in gara 2 e difesa della leadership di campionato, ma sfortuna per il giovane calabrese Domenico Scola fermo prima di gara 1 con l’Osella PA 2000 Honda ammutolita.

-“Il tracciato di Ascoli è particolare, solo una guida precisa si rivela redditizia – ha spiegato Faggioli -  le prove sono state assai utili per alcuni riferimenti di set up che hanno favorito il perfetto lavoro delle coperture Pirelli, un insieme di cose che ci ha permesso di siglare il nuovo record e cogliere il decimo successo ad Ascoli”-.
-“Siamo soddisfatti di come sono andate le gare– ha dichiarato Merli – finalmente il lavoro di sviluppo della nuova monoposto ha preso una direzione proficua, confermata dall’ottimo rendimento delle gomme Avon”-.
-“Ce l’ho messa tutta ed il tempo è arrivato, ho disputato due ottime gare, anche se nella seconda non ho assunto rischi – ha spiegato il giovane Fattorini – Il team mi ha dato un’ottima biposto, con cui oltre ad attaccare ho potuto imparare molto”-.

Sotto al podio un sempre sorprendente e convincente trapanese Giuseppe Castiglione sulla Tatuus F. Master, per la prima volta ad Ascoli e subito sul podio di E2/M, in gara 2 ha superato lo svizzero Tiziano Riva al volante della Reynard F.3000, con cui l’elvetico è in corsa per la seria FIA ed ha chiuso al sesto posto. In sesta piazza il pilota ceko Vaclav Janik, anche lui con la norma M20 FC con motore Mitsubishi, sul podio di gruppo E2/B, che ha sopravanzato in gara 2 il rientrante bresciano Paride Macario per la prima volta al volante dell’Osella FA 30 Zytek, con cui sta familiarizzando in fretta –“E’ un gioiello di macchina”- ha commentato il giovane driver. Ottava posizione assoluta con rimonta in gara 2 per l’inossidabile toscano Franco Cinelli sulla Lola Judd, con cui non ha trovato subito il feeling perfetto. Quinto posto nella sola gara 2 per l’incisivo eugubino Andrea Picchi in ottima sintonia con la Lola Dome motorizzata Honda, purtroppo fermato in gara 1 da un problema elettrico.

Successo pieno e meritato in gruppo CN e nono posto nella generale per l’indomabile potentino Achille Lombardi su Osella PA 21 EVO Honda, che ha migliorato il record anche se di un solo decimo di secondo. L’alfiere AB Motorsport ha dato grande prova di volontà, lavorando per tutta la notte insieme al team NP Racing, per risolvere i problemi al motore che lo avevano fermato in prova. Secondo sul podio di gruppo con un gap di soli 7 decimi in gara 2, il sempre incisivo catanese della Cubeda Corse Giuseppe Corona sulla versione PA 21/S dell’Osella, con cui si è classificato decimo nell’assoluta, nonostante un problema al differenziale. Terzo di CN ed a ridosso della top ten, il 21enne calabrese di Jonia Corse Luca Ligato su Osella PA 21 EVO Honda del Team Titan Motorsport, che ha un po’ risentito della mancanza delle manche di prova dove è stato fermato da una toccata, ma ha caparbiamente rimontato in gara 2 sul rientrante salernitano Giuseppe D’Angelo per la prima volta sulla Osella PA 21 EVO, terzo in gara 1 e poi dodiceesimo nella generale.
In gruppo GT miglior tempo per il leader padovano di Superchallenge Roberto Ragazzi di nuovo alla vittoria con la Ferrari 458. Sfortuna in gara 1 per il pugliese Francesco Leogrande che ha forato la gomma posteriore destra della Porsche 996, il fasanese ha tentato la rimonta conclusa a 33 millesimi dalla vetta in gara 2. Classifica sub iudice per un reclamo di Ragazzi su Leogrande. Sul podio anche la Ferrari 430 di Luigi Perchinunno che ha preceduto il foggiano di Manfredonia Vitantonio Caporale sulla Porsche 997.
Incerto fino in fondo il gruppo E1, con affermazione dello svizzero Bratschi su Mitsubishi. Per il CIVM successo in casa per il teramano Marco Gramenzi, con l’Alfa Romeo 155 V6 che ha respinto gli attacchi del bolognese Fulvio Giuliani sulla Lancia Delta EVO e poi del driver di casa Alessandro Gabrielli sulla Ford Escort Cosworth, dopo i problemi al cambio accusati in gara 1. Ha deciso di non prendere il via il partenopeo Piero Nappi, dopo delle buone prove con la Ferrari 550. In classe 2000 due a zero per il pesarese Ferdinando Cimarelli soddisfatto delle regolazioni dell’Alfa 156, con cui si difeso bene da un deciso vesuviano Luigi Sambuco su Renault New Clio, autore di un testacoda in gara 1. Colpi di scena in classe 1600, con successo in gara 1 e nell’aggregata per soli 17 centesimi per Giordano Di Stilio che con la Citroen Saxo, ha sopravanzato il calabrese Domenico Chirico su Peugeot 106, complice un errore in cambiata del reggino, che a sua volta ha riposto, rimontando in gara 2, portando a casa punti preziosi con un vantaggio di appena 3 decimi. Terzo posto per il cosentino Giuseppe Aragona, rallentato da un contatto con un guard rail in gara 1, poi in gara 2 ha tentato una rabbiosa rimonta chiusa a soli 35 centesimi di secondo dalla vetta. Per la classe 1400 il reatino Bruno Grifoni con la Peugeot 106, mantiene la testa di categoria pur avendo dovuto cedere il passo al pescarese Andrea Celli su vettura gemella. 

L’assoluta di gruppo A parla ungherese con Laszlo Hernadi su Mitsubishi che ha rimontato in gara 2, ma ottima prestazione e pieno di punti Tricolori per il catanese Salvatore D’Amico, l’alfiere Scuderia Etna che ha portato un nuovo affondo con la Renault New Clio di classe 2000, con cui ha preceduto al traguardo il calabrese Ennio Donato con La Ford Escort Cosworth di classe oltre 3000. –“Una vittoria importante ai fini del Campionato, anche se si poteva fare qualcosa di meglio”- ha commentato D’Amico. In classe 1600 davanti a tutti il portacolori EN.RO Alfredo Scarafoni, imprendibile sul tracciato di casa con la Citroen Saxo. Buon esordio con soddisfazione finale per l’umbra, CIVM Dame in carica, Deborah Broccolini in fase d’apprendistato sulla Peugeot 206 RC, con cui si è decisamente migliorata durante il week end marchigiano, in cui ha guidato per la prima volta la nuova vettura. In gruppo Navvincente 1 a 1 con successo nella generale per due decimi di secondo del trentino di Sorrento Antonino “O Play” Migliuolo sulla Mitsubishi Lancer EVO, nonostante il montaggio di pneumatici usati ed un improvviso calo di motore in gara 2. Vittoria in gara 2 ma seconda posizione nella generale con rammarico, per un deluso salernitano Giovanni Del Prete, che dopo la febbre in prova, ha accusato un problema alla trasmissione in gara 1 ed una noia elettrica in gara 2. Sotto il podio i duellanti di classe 1600 con le Peugeot 106, tra cui ha avuto la meglio l’esperto torinese Giovanni Regis contro il lucano Rocco Errichetti sempre più competitivo al suo primo anno in CIVM ed alla sua prima volta ad Ascoli. Pronostico rispettato in N 1400 con affermazione del pescarese di Popoli Claudio Pio su Peugeot 106 con cui ha trovato subito le migliori regolazioni in prova. 

In Racing Start Nicola Novaglio ha colto un nuovo successo con la MINI Cooper S, il bresciano di Elite Motorsport ha preso opportunamente le misure al tracciato in prova ed ha poi attaccato nelle due gare. Seconda piazza stretta per Oronzo Montanaro, il pugliese che sulla nuova MINI Cooper, ha accusato delle noie ai freni in gara dopo i problemi di gioventù “elettronica” patiti a Fasano. Sul podio è tornato il bergamasco Mario Tacchini su MINI, nonostante un problema ad un ammortizzatore in prova ed un testacoda in gara. Posizione persa in gara 2 dal teatino Andrea Marchesani al volante della Volkswagen Polo GTI a doppia alimentazione, con noie di elettronica dopo i problemi ai freni risolti dopo le prove. Concluso sotto il podio l’ottimo esordio di Maria Elena Agresta sulla MINI Cooper S. Tra le auto aspirate nuovo acuto e pieno di punti del reatino Antonio Scappa su Renault New Clio. Secondo sul il pugliese dell’Apulia Corse Francesco Perillo anche lui su Clio. Terzo Giovanni Grasso anche lui sulla Renault Clio, mentre l’altro pugliese Angelo Loconte ha vinto la classe RS3 con la Peugeot 106. In Racing Start Plus, la categoria neonata per volontà della Federazione a cui i numeri danno crescente ragione,tra le vetture turbo redditizio assolo del pugliese Giacomo Liuzzi sulla MINI Cooper S. Tra le aspirate vittoria per il pescarese Roberto Chiavaroli tornato alla vittoria da quando è passato alla Honda Civic Type-R, tallonato dal concittadino Giuliano Pirocco ancora un po’ in affanno sulla Renault New Clio. Con la vittoria ascolana il catanese della CST Sport Andrea Currenti al volante della Fiat 500, nell’anno dell’esordio in salita è sempre più leader con il tris di successi Tricolori tra le bicilindriche, risolti i problemi al motore che lo hanno fermato durante la prima manche di prove. Il siciliano al suo esordio ad Ascoli, ha preceduto sul traguardo il calabrese Antonio Ferragina anche lui su Fiat 500, come il locale Jhon D’Agostino, terzo classificato.

Classifica assoluta: 1. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) in 4'19”724; 2. Merli (Osella Fa30 Evo Rpe) a 2”53; 3. Fattorini (Osella Pa2000 Honda) a 9”08; 4. Castiglione (Tatuus F.Master) a 23”21; 5. Riva (Reynard 92D Cosworth) a 23”43; 6. Janik (Norma M20 Fc) a 24”32; 7. Macario (Osella Fa30 Zytek) a 25”17; 8. Cinelli (Lola-Cms Evo Judd) a 27”28; 9. Lombardi (Osella Pa21 Evo Honda) a 28”21; 10. Corona (Osella Pa21 Evo Honda) a 31”01.
Gara-1: 1. Faggioli in 2'09”55; 2. Merli a 1”46; 3. Fattorini a 3”87; 4. Riva a 9”58; 5. Castiglione a 11”60; 6. Macario a 12”24; 7. Janik a 12”38; 8. Lombardi a 13”26; Cinelli a 14”35; Corona a 15”34.
Gara-2: 1. Faggioli in 2'10”17; 2. Merli a 1”06; 3. Scola (Osella Pa2000 Honda) a 3”80; 4. Fattorini a 5”21; 5. Picchi (Lola Dome) a 10”34; 6. Castiglione a 11”61; 7. Janik a 11”94; 8. Cinelli a 12”924; 9. Macario a 12”926; 10. Riva a 13”84.

Classifica dei gruppi
Racing Start: 1. Novaglio (Mini Cooper) in 5'53”16; 2. Montanaro (Mini Cooper) a 3”89; 3. Scappa (Renault New Clio) a 11”57; 4. Tacchini (Mini Cooper) a 12”58; 5. Perillo (Renault Clio) a 25”28. Gr. N: 1. “O Play” (Mitsubishi Lancer Evo) in 5'30”567; 2. Del Prete (Mitsubishi Lancer Evo) a 0”25; 3. Regis (Peugeot 106) a 28”89; 4. Errichetti (Peugeot 106) a 32”74; 5. Amodeo (Bmw M3) a 35”90. Gr. A: 1. Hernadi (Mitsubishi Lancer Evo) in 5'40”098; 2. D'Amico (Renault Clio) a 0”25; 3. Donato (Ford Escort Cosworth) a 1”73; 4. Spaccino (Subaru Impreza Sti Wrx) a 4”45; ; 5. Scarafoni (Citroen Saxo) a 4”76. E1-E2S: 1. Gramenzi (Alfa Romeo Dtm) in 5'03”04; 2. Bratschi (Mitsubishi Lancer Evo) a 1”96; 3. Giuliani (Lancia Delta Evo) a 3”19; 4. Gabrielli (Ford Escort Cosworth) a 5”23; 5. Sbrollini (Lancia Delta Evo) a 8”93.GT: 1. Ragazzi (Ferrari 458 Challenge) in 5'16”71; 2. Leogrande (Porsche 996 Cup) a 0”54; 3. Perchinunno (Ferrari F430 Challenge) a 32”95; 4. Caporale (Porsche 997) a 33”04. CN: Lombardi (Osella Pa21 Evo) in 4'47”93; 2. Corona (Osella Pa21/S) a 2”79; 3. Ligato (Osella Pa21 Evo Honda) a 5”59; 4. D'Angelo (Osella Pa21 Evo Honda) a 6”13; 5. Carini (Osella Pa21 Evo Honda) a 13”94. E2/B: 1. Faggioli (Norma M20 Fc) in 4'19”724; 2. Fattorini (Osella Pa2000) a 9”08; 3. Janik (Norma M20 Fc) a 24”32; 4. Greco E. (Osella Pa2000 Honda) a 41”14; 5. Cappelli (Lucchini P197 Bmw) a 45”119. E2/M: 1. Merli (Osella Fa30 Evo) in 4'22”254; 2. Castiglione (Tatuus F.Master) a 20”68; 3. Riva (Reynard 92D) a 20”90; 4. Macario (Osella Fa30) a 22”64; 5. Cinelli (Lola-Cms Evo) a 24”75.

Calendario CIVM 2015: 17-19 aprile, 57^ Monte Erice (TP); 24 – 26 aprile 61^ Coppa Nisena (CL); 15 – 17 maggio 46° Verzegnis – Sella Chianzutan (UD); 28 – 30 maggio 17° Trofeo Lodovico Scarfiotti (MC); 12 – 14 giugno 58^ Coppa Selva di Fasano (BR); 26 – 28 giugno 54^ Coppa Paolino Teodori (AP); 3 – 5 luglio 65^ Trento – Bondone (TN); 17 – 19 luglio 53^ Rieti – Terminillo (RI); 24 – 26 luglio Pieve Santo Stefano – Passo dello Spino (AR); 21 – 23 agosto 50° Trofeo Luigi Fagioli (PG); 04 – 06 ottobre 17^ Cronoscalata del Reventino (CZ); 18 – 20 settembre 33^ Pedavena – Croce D’Aune (BL).

IL TEAM ALTA KUOTA DI CLAUDIO CHIAPPUCCI VINCE LA 12H CYCLING MARATHON ALL’AUTODROMO DI MONZA. IN GARA ANCHE GIAN MARIA GABBIANI E ANDREA CHIESA


29 Giugno 2015 - Sono arrivati da tutto il mondo per partecipare alla competizione notturna 12H Cycling Marathon all’Autodromo Nazionale Monza ma è stato un team italiano a conquistare il primo posto. La gara, disputata nel circuito, è iniziata sabato alle 21 ed è terminata ieri mattina alle 9 incoronando il team Alta Kuota, guidato dal campione Claudio Chiappucci. La formazione di Kuota Cycling ha percorso 521,37 chilometri.

Dei seicento atleti presenti alla competizione, trenta team hanno pedalato per più di 500 chilometri. Non sono mancati i singoli, temerari ciclisti che hanno concluso la gara in solitaria, ma hanno prevalso le formazioni: in tutto 101 i gruppi presenti alla partenza. Molti i nomi noti dello sport che hanno affrontato la 12H Cycling Marathon organizzata da Andrea Massimello. Tra questi la biker italiana Anna Mei, detentrice del record mondiale 24 ore su pista, ma anche atleti di altre discipline come il maratoneta Roberto Ronchi e il campione mondiale di apnea Mike Maric.


Questi ultimi due hanno concluso la gara con il team Idea di cui facevano parte anche l’argento olimpico di Barcellona nella cronosquadre Luca Colombo e l’atleta ultramarathon Alessandro Garbieri. 

Spiega il team manager Marco Cannone: “Abbiamo partecipato per divertimento anche se non ci siamo lasciati sfuggire qualche strategia prima di partire. La nostra formazione è composta da atleti eterogenei legati dall’amicizia e soprattutto dalla passione per il ciclismo”. 

Non potevano mancare gli affezionati delle quattro ruote: il pilota Gian Maria Gabbiani e l’ex pilota di Formula 1 Andrea Chiesa hanno corso nel team Veloplus. Con loro, il campione del mondo di apnea Roberto Chiozzotto e il campione italiano 400 ostacoli Gianluca Magagna.

ANDREA MONTERMINI CON LA FERRARI 458 GT3 SUL PODIO DELLA 3H DI DIGIONE




Andrea Montermini ha portato sul podio della 3 Ore di Digione la Ferrari 458 GT3 alla fine di una appassionante rimonta che il pluricampione modenese ha compiuto nell’ultima ora di gara, al quarto appuntamento del VdeV, dove ha chiuso al secondo posto tra le GT3 ed al terzo della classifica assoluta della competizione, guadagnando punti importanti nella serie internazionale.

Montermini ha condiviso la vettura del Cavallino curata dal Team AF Corse con Marco Zanuttini e Mario Cordoni.

Il trio italiano è scattato dalla terza fila dopo il sesto tempo ottenuto in qualifica. Zanuttini e Cordoni hanno svolto due ottime sessioni di guida. Cordoni è partito bene ed ha preso subito un buon ritmo, purtroppo il piemontese è stato rallentato da un testacoda, causato dall’olio lasciato sulla pista dall’incidente occorso alla Porsche #1. Zanuttini ha preso immediatamente un buon passo gara ed ha iniziato a risalire la corrente. Montermini è salito sulla Ferrari 458 nell’ultima ora, con il preciso compito di portare l’affondo ed ha così completato con profitto la rimonta fino al terzo posto in classifica assoluta e secondo tra le auto in configurazione GT3.

"Sapevamo che era una gara dura, su un tracciato che non consente imperfezioni e contro un concorrenza molto agguerrita - ha spiegato Montermini – abbiamo pianificato attentamente la strategia di gara, Zanuttini e Cordoni hanno svolto una parte importante con ottimi turni di guida. Peccato per il testacoda di Cordoni, comunque nel finale ho potuto completare la rimonta. Risultato importante, come l’aver portato sul podio la prima Ferrari GT3. Non potevamo pensare di avvicinare la Ferrari che ha vinto in configurazione GT2, appositamente preparata per questa serie".

Prossimo round del V de V GT e Tourisme nel week end del 30 agosto ancora in Francia sul circuito Paul Ricard di Le Castellet.

RICCARDO AGOSTINI ANCORA A PUNTI IN GARA 2 NELLA CARRERA CUP ITALIA A IMOLA



Un weekend a metà positivo, quello di Riccardo Agostini a Imola, nel secondo dei sette doppi appuntamenti della Carrera Cup Italia. 

Il veneto del team Antonelli Motorsport-Centro Porsche Padova, protagonista fin dalle prove libere di venerdì che lo hanno visto mettere a segno il migliore responso in entrambe le sessioni, e poi autore del secondo crono nella superpole, aveva cominciato centrando sabato il secondo posto in Gara 1, dopo avere lottato con il francese Ledogar, conquistando il suo terzo podio consecutivo dopo le due vittorie di Monza (la seconda ancora tuttavia “sub iudice”). 

In Gara 2, con i primi sei del precedente ordine d’arrivo in posizione inversa sulla griglia, Agostini è scattato ottimamente e si è subito posizionato quarto. All’inizio del secondo giro il padovano, alla staccata del Tamburello, ha superato all’interno con una manovra perfetta il cinese Zhang guadagnando anche la terza posizione, lanciandosi all’inseguimento dei primi due. A 15’ dalla fine, il pilota del team Antonelli Motorsport-Centro Porsche Padova è stato però riagguantato da Ledogar che è riuscito a superarlo (ma solo dopo un leggero contatto), con Drudi che ne ha approfittato. Scivolato quinto, Agostini sul finire ha quindi recuperato una posizione ed ha così concluso quarto.

Un bilancio che poteva essere migliore, ma che in ogni caso consente al giovane veneto di continuare ad occupare il secondo posto in campionato, a 12 punti da Ledogar e con il terzo round del Mugello in programma tra sole due settimane, nel weekend dell’11 e 12 luglio.

FOTO ALEX GALLI