lunedì 6 giugno 2022

Il Memory Fornaca ha premiato i vincitori 2021

Chieri, 6 giugno 2022 – Ci sono voluti tre anni dalla precedente, ma finalmente anche la cerimonia delle premiazioni del Memory Fornaca è tornata a svolgersi e, soprattutto, in presenza. Quelle dell’edizione 2019 non si tennero a causa delle restrizioni dovute alla pandemia che, addirittura comportò l’annullamento di quella del 2020, ripartendo però lo scorso anno con un’edizione combattuta ed avvincente fino all’ultima gara.

Per la cerimonia, gli “Amici di Nino” hanno optato per la concomitanza col Rally Campagnolo considerato il fatto che diversi dei premiati erano in zona per partecipare alla gara; il tutto è stato organizzato presso l’esclusiva ed elegante ambientazione di Villa i Pini, poco distante dal quartier generale di Isola Vicentina, nel tardo pomeriggio di venerdì 27 maggio alla presenza di piloti, navigatori, rappresentanti di scuderie e gli organizzatori del Valsugana Historic Rally e Lana Storico oltre al Campagnolo. A far gli onori di casa il presidente di ACI Vicenza Luigi Battistolli che ha accolto con entusiasmo i promotori dell’iniziativa che in passato l’ha visto tre volte vincitore. Assieme ai componenti del direttivo Bruno Baron, Lorenzo Lalomia e Paolo Quagliotti, il presidente dell’associazione torinese Dario Titotto ha ringraziato i sostenitori ed i piloti che da dieci edizioni animano il trofeo e, prima di passare alla consegna dei premi, è stato acclamato il giornalista Enzo Branda al quale è stato assegnato lo speciale riconoscimento come da tradizione del Memory e contemporaneamente confermato il versamento, a nome dello stesso, di una somma di denaro a “Vivere” associazione torinese di volontari e famiglie con figli portatori di handicap.

La cerimonia ha poi virato verso il lato prettamente sportivo con le premiazioni delle varie categorie ad iniziare dalla femminile, appannaggio di Ornella Blanco Malerba, seguita dalle varie classi che hanno visto le vittorie di Cravero – Ricca nella “1150”, Espen - Guglielmo nella “1300”, Caporale – Blanco Malerba nella “1600”, Valente – Revenu nella “oltre 1600”, Vicario – Bondesan nella “2000”, Salvini – Tagliaferri nella “oltre 2000” e la Rally & Co tra le scuderie.

Successivamente, il momento clou della serata con i premi in natura oltre alle bellissime coppe per i primi tre classificati: a Dino Vicario e Fausto Bondesan la coppia di tute ignifughe messe in palio da Atech Racing che ha fornito anche i due sedili appannaggio di Davide Negri e Roberto Coppa, per i quali hanno ritirato i compagni di scuderia Bertinotti e Rondi, per concludere con l’orologio della maison Paul Picot aggiudicato come premio finale ad Alberto Salvini e Davide Tagliaferri.

Informazioni e classifiche su www.amicidinino.it

Foto Max Ponti

GT Sprint/ Domenica da incorniciare a Misano Adriatico per Nova Race, con successo assoluto e di classe



 

Porta bene a Nova Race la Motor Valley: lo scorso anno il primo successo assoluto nel tricolore Gran Turismo è stato festeggiato a Imola, mentre in questa stagione la prima vittoria "Pro" è arrivata a Misano Adriatico, stessa passione per ruote e motori e pochi chilometri di distanza. A festeggiare un successo inatteso ma meritatissimo, dopo prove e qualifiche complicate, sono stati Leonardo Moncini e Jacopo Guidetti, autori di una prova di gran carattere oggi nella calura del Santamonica. Ha commentato il team manager Christian Pescatori il successo dei suoi concittadini bresciani: "finalmente abbiamo vinto! Era dall'inizio del campionato che sia in GT Sprint che in Endurance ci eravamo arrivati sempre molto vicino e questa volta abbiamo fatto centro. Devo ringraziare tutta la squadra, Luca Magnoni, JAS Motorsport e soprattutto i piloti che ci hanno creduto fortemente e si sono impegnati veramente tantissimo per arrivare a vincere: un grazie a tutti loro".


Al centro pieno del duo bresciano che porta Guidetti e Moncini in vetta alla classifica provvisoria piloti a pari punti con la BMW di Glock/Klingmann, si aggiunge la sudata vittoria di Luca Magnoni e Diego Di Fabio in GT3 Am, lottata fino alla bandiera a scacchi, e nella giornata di sabato il terzo posto assoluto di Francesco Guerra e Matteo Greco, per la prima volta sul podio insieme in GT3 Pro, dopo aver occupato anche la prima posizione per una decina di giri.


Il primo semaforo della seconda tappa della stagione tricolore GT3 Sprint, scattato quasi al tramonto sabato pomeriggio, è stato lo scenario di uno scatto brillantissimo di Matteo Greco dalla terza fila: partito col sesto tempo, il piemontese trovava tutte le linee giuste per transitare alla fine del primo giro secondo alle spalle della Mercedes AMG di Galbiati/Meijer. Greco lottava per tutto il turno per mantenere la posizione respingendo gli assalti degli inseguitori, a tratti incollati al paraurti della sua Honda. Al 18.imo passaggio rientrava al box in prima posizione: la vettura tedesca che lo aveva preceduto aveva sostato con un giro di anticipo. Alle sue spalle il primo turno era altrettanto impegnativo ma meno gratificante come posizione per Jacopo Guidetti: partito in quinta posizione in griglia, non poteva rilassarsi un istante in mezzo ad avversari particolarmente scatenati, ma al decimo passaggio riusciva a scalare un gradino per portarsi al quarto posto. La terza NSX GT3 Evo, nelle mani di Luca Magnoni, partiva a centro gruppo e il varesino non aveva bisogno che di riscaldarsi per attaccare la terza posizione della propria classe (GT3 Am), allora nelle mani della Ferrari 488 di Alessandro Cozzi. Al quarto giro Magnoni superava la vettura del Cavallino Rampante inserendosi in zona podio di categoria, ma si ritrovava immediatamente nella lotta scatenata tra le vetture iscritte in GT Cup, con le migliori dalle prestazioni particolarmente performanti. Così dall'ottavo al dodicesimo giro restava bloccato dietro a una Porsche e il tempo perso si sarebbe a fine corsa rivelato determinante per decidere il risultato del podio di GT3 Am.


Il cambio pilota era favorevole alle Honda Nova Race perché tutto filava liscio nella sequenza, e le vetture nelle prime posizioni non avevano addebiti di secondi per i risultati precedenti. Così Francesco Guerra poteva riprendere la pista davanti a tutti al 19.imo giro della corsa, una posizione che il bresciano riusciva a mantenere con tenacia per ben nove giri, ma dovendo cedere nelle battute finali alla Ferrari di uno scatenatissimo Di Amato che strappava il primo posto a cinque giri dal termine per andare a vincere insieme al collega Urcera. Al 30.imo passagggio Guerra cedeva il secondo posto alla Mercedes AMG partita in pole position e che aveva tenuto il comando per tutta la prima parte di gara, ma il primo podio della stagione a lui e Greco non sfuggiva, con un distacco di poco più di tre secondi dai vincitori. Alle spalle del bresciano c'era un altro concittadino, Leo Moncini, subentrato a Guidetti. Il turno di Moncini trascorreva interamente occupando la quarta posizione, nella scia della Ferrari e della Mercedes AMG che stavano rimontando sulla vettura Nova Race di Guerra. La Honda N. 55 nel finale ha riagganciato i compagni di colori con il numero 99 sulle portiere, che hanno tagliato il traguardo separati da soli sei decimi di secondo. La NSX GT3 Evo numero 77 affidata al pesarese Diego Di Fabio nel secondo turno del sabato ha ripreso la pista inserendosi subito in seconda posizione di categoria e nella gara di casa il pilota Nova Race ha mantenuto un buon ritmo che gli ha consentito di risalire fino in undicesima posizione assoluta. Ma rispetto alla Audi vincitrice di Patrinicola/Butti il distacco finale di 12" rivelava il ruolo decisivo del tempo prezioso fatto perdere dal rivale GT Cup a Magnoni nella prima frazione, un episodio che ha fatto sprecare al varesino ed al marchigiano una occasione molto favorevole per salire sul gradino più alto del podio di classe.


La corsa della domenica pomeriggio vedeva Moncini partire in quarta fila, Guerra in quinta e Di Fabio in sesta. Moncini al primo passaggio occupava la sesta posizione, mentre Di Fabio con una partenza fulminante si inseriva al nono posto assoluto e secondo di classe, mentre Guerra era undicesimo. Per tutti e tre e per i rivali la prima parte di gara si rivelava una continua doccia fredda: tra il terzo e il dodicesimo giro una continua sciarada di safety car e full course yellow impediva ai piloti di percorrere più di poche curve in regime di pista libera e anche la finestra di cambio pilota veniva ritardata per la serie di interventi dei commissari di pista per mettere in sicurezza le aree di fuga. Quando tutti i piloti si erano alternati sui sedili delle tre Honda di Nova Race, la situazione collocava Guidetti, subentrato a Moncini in terza posizione, un paio di secondi davanti a Greco che aveva dato il cambio a Guerra. In ottava posizione ma soprattutto primo di classe GT3 AM era Magnoni. Per il pilota del programma di sviluppo dei talenti di JAS Motorsport la situazione si prospettava promettente perché nel suo mirino vedeva battagliare per il primo posto le Ferrari 488 di Vebster/Agostini e di Panciatici/Gai. I rivali del Cavallino lottavano tra loro e il pilota della vettura giapponese premeva per ridurre il gap, cosa che completava col riaggancio delle 488 al  22.imo giro. Da quel momento Guidetti dimostrava maturità agonistica, perché riusciva a trarre profitto di errori degli avversari senza fare regali alla BMW di Glock/Klingmann che rimontava alle sue spalle superando anche la Honda di Greco e Guerra. 


Al 24.esimo giro la vettura Nova Race si portava al comando e Guidetti infilava una serie di giri col pugnale tra i denti, incluso il miglior tempo della giornata per l'equipaggio al penultimo passaggio. Nel giro finale era bravissimo il pilota lombardo a respingere la pressione della Ferrari di Panciatici e della BMW di Glock che finivano in volata racchiusi in un secondo, più o meno come era avvenuto nell'Endurance di Pergusa ma stavolta con il muretto box Nova Race ad esultare per la vittoria. Pochi istanti dopo anche Magnoni festeggiava la prima vittoria in GT3 Am con poco più di un secondo di margine sull'Audi di Patrinicola/Butti vincitrice di classe il sabato, dopo aver amministrato con estremo giudizio ed oculatezza il margine di vantaggio acquisito al momento del cambio pilota sul duo della vettura tedesca. Meno fortunato il finale di gara per la Honda di Greco e Guerra, che con un calo di prestazioni nel corso del secondo turno a causa dei freni doveva accontentarsi della settima posizione senza poter ripetere la salita sul podio dell'ottimo sabato.


Jacopo Guidetti (pilota Honda NSX GT3 Evo N. 55): "è stato un weekend sicuramente molto intenso, abbiamo lavorato molto e sono state tre giornate molto impegnative, di alti e bassi, e non abbiamo mai mollato. Sono molto contento di tutto il lavoro della squadra perché abbiamo stretto i denti nei momenti in cui facevamo un po' più fatica, come sabato. Siamo riusciti a mantenere la calma ed abbiamo gestito bene le nostre emozioni e le difficoltà dell'auto, quindi sono davvero felice del risultato ottenuto oggi perché sia Leonardo, che tutta la squadra, che JAS hanno fatto un lavoro incredibile e il risultato è frutto di tutti i componenti di questa famiglia. Adesso il campionato si accorcia, però comunque ogni tappa che ci aspetta è importante: dobbiamo mantenere i nervi saldi fino alla fine del campionato".


Leonardo Moncini (pilota Honda NSX GT3 Evo N. 55): "il weekend è iniziato un po' in salita per noi, la pista è un po' un tallone di Achille, ma con Jacopo e il nostro ingegnere abbiamo lavorato bene e per la gara siamo riusciti a trovare una buona quadra, anche se altri ne avevano di più. Alla vittoria in gara due abbiamo entrambi dato il nostro contributo: da parte mia io sono riuscito a conservare bene la gomma per Jacopo, che così ha potuto fare uno stint con molti giri a regime da qualifica e portare la macchina alla vittoria. Io ho faticato nel mio stint con tante safety car, ma per il resto è andato tutto bene. Questa prima vittoria è importante e ora dobbiamo continuare a lavorare così come abbiamo fatto a Misano, perché il campionato è ancora lungo".


Luca Magnoni (pilota Honda NSX GT3 Evo N.77): "in gara uno siamo partiti un po' indietro perché ho dechappato subito una gomma in qualifica e poi non mi andavano in temperatura le gomme. In gara ho dovuto battagliare a lungo con Vito Postiglione e quando alla fine sono riuscito a passarlo e a prendere il mio passo avevamo preso troppi secondi e anche nel turno di Diego non siamo riusciti a recuperare, comunque il secondo posto ci va benissimo e Diego è andato fortissimo. In gara due proprio Diego ha fatto una super-partenza: molto bravo, anche se molto al limite con l'altra nostra macchina, ma le corse sono così e stavolta è andato tutto bene al contrario di Monza. Quando sono salito in macchina io dovevo gestire il vantaggio che avevamo su Audi: ho avuto un calo di freni ma niente di che, diciamo che ero in sicurezza e siamo riusciti a conservare il primo posto".


Diego Di Fabio (pilota Honda NSX GT3 Evo N.77): "direi un ottimo weeekend, il team ha fatto un lavoro pazzesco. Non posso che fare loro i complimenti sia per il risultato che ha fatto nella assoluta con l'altro equipaggio e con noi. Per me è stato un weekend in crescendo come quello precedente a Pergusa, che avevo affrontato senza esperienza. Però direi ottimo il fine settimana, soprattutto gara due, nel quale ho fatto quella che definirei una ottima partenza, e questa vittoria in gara due direi che ce la meritiamo e se la merita tutto il team. Ringrazio Luca Magnoni e Christian Pescatori per questa grandissima opportunità di correre nello Sprint a Misano, che non era nei nostri programmi. Direi che il modo migliore di ringraziarli è il risultato che abbiamo fatto oggi, che è stato ottimo".


Matteo Greco (pilota Honda NSX GT3 Evo N.99): "sabato gara super-positiva, partivamo sesti, poi la partenza è stata molto buona e siamo sfilati secondi. Dopo il cambio siamo passati primi ed è stata per un tratto in discesa. Purtroppo poi sono venute su Mercedes e Ferrari che ne avevano di più, quindi ci siamo dovuti accontentare, ma chiaramente non ci avremmo nemmeno sperato all'inizio del weekend. Quindi un podio più che positivo, anche perché non avevamo fatto prove libere due ed avevamo un deficit di chilometri non indifferente e quindi un risultato buono. Oggi era partita male, perché eravamo scivolati indietro al via. Poi dopo cambi e penalità ci siamo trovati quarti. Dopo di che appena sono entrato in bagarre ho avuto problemi ai freni e quindi potevo anche difficilmente difendermi e siamo sfilati quinti, sesti. Peccato, però purtroppo in queste condizioni era il massimo che Francesco ed io potevamo ottenere".


Francesco Guerra (pilota Honda NSX GT3 Evo N.99): "bisogna dire che siamo contenti del podio del sabato, ottenuto al primo anno in GT3 è stato un buon risultato; oggi speravamo un po' meglio, ma il risultato che è arrivato è quello che abbiamo portato a casa. Da come era partito il weekend, specialmente dopo aver perso libere due, siamo molto contenti, specialmente del lavoro effettuato sulla macchina. Storicamente non eravamo tanto competitivi a Misano Adriatico e invece abbiamo lavorato veramente bene e lo abbiamo dimostrato".


(Nova Race Events - Ufficio stampa)








GT WORLD CHALLENGE EUROPE: LORENZO FERRARI VOLA AL PAUL RICARD MA IN EXTREMIS SFUMA UN PODIO ORMAI CERTO



Lorenzo Ferrari vola al Paul Ricard. Il pilota piacentino è stato ancora una volta protagonista nella serie Endurance del GT World Challenge Europe che questo fine settimana è approdato sul circuito francese del Paul Ricard per il secondo dei cinque appuntamenti della stagione.


Dopo l'ottimo esordio di Imola, segnato da un'eccellente qualifica cui ha fatto seguito però il ritiro in gara a causa di un problema al cambio, il campione 2021 dell'Italiano GT Sprint e Endurance è tornato al volante della Mercedes-AMG GT3 del team Winward Racing - HTP Motorsport che ha diviso con l'austriaco Lucas Auer e il tedesco Jens Liebhauser.


In qualifica Ferrari è stato semplicemente superlativo, ottenendo nel proprio turno il secondo miglior tempo assoluto su un totale di 52 vetture, subito alle spalle della Ferrari di Davide Rigon. Avviatosi diciannovesimo per effetto della media dei tempi fatti segnare nelle varie sessioni da tutti e tre i piloti, nonostante un leggero contatto iniziale Lorenzo ha completato un primo stint di guida che lo ha visto non solo mantenere la leadership della classe Gold, ma risalire immediatamente quindicesimo.


Poi la safety car e alla ripartenza ancora una posizione guadagnata per il piacentino. Un passo straordinario che gli ha permesso di collocarsi dopo la prima mezzora di gara dodicesimo, passando anche la Audi di Valentino Rossi (con il quale ha avuto un ulteriore leggero contatto) e portandosi ottavo prima di lasciare il volante a Liebhauser.


È stato allora che la Mercedes n.57 è scivolata seconda, mentre Ferrari è tornato in macchina anche nel corso della quarta ora facendo ancora bene. Quindi la beffa finale, con la vettura passata nelle mani di Auer, ferma a soli 17 minuti dal termine con una sospensione ko.


"Peccato, perché il secondo posto ed il podio erano oramai alla nostra portata - ha commentato Ferrari - In ogni caso torno dal Paul Ricard soddisfatto. Abbiamo dimostrato di avere un ottimo potenziale e di sicuro ci saranno ancora altre occasioni per fare bene".


Il prossimo appuntamento del Fanatec Gt World Challenge Europe powered by aws è in programma alla fine di luglio, quando si svolgerà la 24 Ore di Spa-Francorchamps. Lorenzo tornerà in pista comunque il 2 e 3 dello stesso mese, quando prenderà parte alla 4 Ore di Monza valida per l'European Le Mans Series.


(Foto Speedy)

TCR ITALY | GARA 2 STREGATA A MISANO PER SALVATORE TAVANO


 

Pole position, seconda vittoria della stagione (dopo quella ottenuta nell'apertura di Monza) e ancora leadership della classifica. Poteva essere un weekend perfetto quello di Misano per Salvatore Tavano, attore protagonista nel terzo dei sei doppi appuntamenti del TCR Italy.


Eppure per il pilota della Scuderia del Girasole by CUPRA Racing il fine settimana romagnolo non ha avuto l'epilogo atteso. E in gara-2 il siciliano ha dovuto registrare il primo zero di questa prima parte di stagione.

Un banalissimo inconveniente sulla sua León Competición lo ha infatti costretto allo stop dopo che nelle fasi iniziali, avviandosi dalla quarta fila per effetto dell'inversione delle prime otto posizioni delle qualifiche, era riuscito a portarsi quinto. Quindi una safety car e nelle fasi conclusive il problema che lo ha costretto a fermarsi.


"Peccato, perché avrei potuto portare a casa altri punti - ha commentato Tavano - Però a Misano abbiamo dimostrato durante tutto il weekend di avere un ottimo passo, consolidando inoltre la leadership del campionato".


Sul circuito romagnolo Tavano ci arrivava infatti con 12 lunghezze di vantaggio nei confronti dell'estone Ruben Volt. La pole ottenuta venerdì nelle qualifiche (la prima per lui di quest'anno) e quindi la vittoria di Gara 1 con giro più veloce gli hanno permesso di aumentare il vantaggio sull'olandese Niels Langeveld, adesso secondo nella classifica overall, a 19 punti.

 

Un bel divario, anche se le cose potevano andare ancora meglio. E adesso ci sarà una pausa di oltre un mese, guardando al round numero quattro del calendario che si disputerà al Mugello nel weekend del 15/17 luglio. Sul circuito toscano, Tavano vi ottenne una vittoria nel 2018 e vi concesse il bis anche due anni dopo.


> foto Maurizio Rigato

GT SPRINT | PER GALBIATI-MEIJER ANCORA PUNTI A MISANO. UN PROBLEMA ALLA SOSPENSIONE RALLENTA PESCE E RAPPANGE




 

Un weekend sicuramente positivo quello di Misano per Kikko Galbiati, in questa occasione affiancato da Paul Meijer su una delle due Mercedes-AMG GT3 schierate dal team Antonelli Motorsport nel secondo appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint.

 

Dopo avere centrato la pole nel primo turno di qualifica con Galbiati e poi con lo stesso pilota lombardo ed il suo compagno un bel secondo posto nella prima gara di sabato (nonostante un handicap time di cinque secondi da scontare nel corso dei pit-stop), per la squadra emiliana è quasi arrivato un ulteriore podio, con gli stessi Galbiati e Mejer questa volta quarti al traguardo.

 

Meijer, che nella seconda sessione di prove ufficiali aveva ottenuto il decimo responso, in Gara 2 si è avviato regolarmente completando un primo stint di guida movimentato, con la safety car che è intervenuta più volte nelle fasi iniziali, riuscendo comunque a mantenersi stabilmente nella top-10. Decisiva dopo le soste è stata quindi la rimonta di Galbiati, che appunto è risalito quarto.

 

Diversamente sono andate le cose all'altro equipaggio del team Antonelli Motorsport composto da Emidio Pesce e Jop Rappange, che ieri si erano imposti nella classe GT3 Pro-Am chiudendo inoltre ottavi assoluti.

 

Ad avviarsi dalla sesta fila in Gara 2 è stato il giovane olandese. Per lui e Pesce è quindi iniziata una rimonta che li aveva portati a risalire noni assoluti. Peccato che poi un problema alla sospensione anteriore li abbia costretti a effettuare una sosta, con gli uomini del team che hanno ovviato all'inconveniente, sebbene il tempo impiegato ai box sia stato poi decisivo relegando la loro vettura sul fondo.

 

Il prossimo appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo si disputerà sul circuito del Mugello, quando tornerà di scena la serie Endurance, mentre quella Sprint approderà a Imola solamente a settembre, dopo la pausa estiva.


Foto Speedy


domenica 5 giugno 2022

Gran Turismo / Con la vittoria di Guidetti-Moncini (Honda NSX GT3) si chiude il 2° appuntamento della serie Sprint


E’ andata alla Honda NSX GT3 di Jacopo Guidetti e Leonardo Moncini la vittoria nella seconda gara del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint disputata al Misano World Circuit. Al termine di una prova caratterizzata da ben tre safety car, l’equipaggio della Nova Race ha preceduto la Ferrari 488 GT3 Evo di Gai-Panciatici (Scuderia Baldini) e la BMW M4 GT3 di Glock-Klingmann (BMW Italia-Ceccato Racing Team). Nella GT3 PRO-AM il successo porta il nome di Di Giusto-Cecotto (Lamborghini Huracan-LP Racing), nella GT3 AM si sono imposti Magnoni-Di Fabio (Honda NSX GT3-Nova Race), mentre Postiglione-Piccioli e Bencivenni-Ferri hanno vinto, rispettivamente, la GT Cup e la GT4.

Con i 20 punti conquistati, Guidetti e Moncini affiancano in classifica generale Glock e Klingmann a quota 47, precedendo Galbiati a 41 e i due equipaggi della Scuderia Baldini, Gai-Panciatici (38) e Di Amato-Urcera (37).


GT3: E’ stato un trionfo per Guidetti-Moncini, perché la loro prima vittoria della stagione ha significato anche la conquista della leadership della classifica provvisoria seppure in condivisione con Glock-Klingmann. Una vittoria meritata, guadagnata con un bel finale di stint di Guidetti che, dalla terza posizione al cambio pilota, a sei giri dalla conclusione è riuscito a scavalcare in un unico sorpasso sia Vebster che Panciatici. La gara si è accesa nella seconda parte, dopo che il primo stint è stato caratterizzato dall’ingresso di ben tre safety car, durante il quale Moncini, 18 anni appena, è riuscito a guadagnare una posizione rispetto alla settima di partenza, mentre nel finale Guidetti è riuscito a rintuzzare gli attacchi di Panciatici che, in coppia con Stefano Gai, ha concluso sul secondo gradino del podio.
Dopo il successo in gara-1 dei compagni di squadra Di Amato-Urcera, i portacolori della Scuderia Baldini potevano aspirare al gradino più alto del podio, tuttavia il secondo posto permette loro di salire in quarta posizione in classifica a nove punti da Guidetti-Moncini e Glock-Klingmann. L’equipaggio di BMW Italia-Ceccato Racing Team, dopo la sfortuna di gara-1, nella gara domenicale ha conquistato un bel terzo posto maturato da un primo stint di Klingmann, abile a risalire cinque posizioni rispetto alla ottava di partenza, e perfezionato da Glock con un bel recupero dopo aver scontato l’handicap tempo di 10 secondi al cambio pilota.
Sotto alla bandiera a scacchi l’equipaggio BMW ha preceduto Galbiati-Meijer (Mercedes AMG GT3), con una grande prestazione del giovane pilota lombardo che nel secondo stint ha recuperato tre posizioni dopo aver scontato al cambio pilota l’handicap tempo per il secondo posto in gara-1, precedendo Agostini-Vebster (Ferrari 488 GT3 Evo). Il pilota veneto, campione in carica, scattato dalla pole, ha mantenuto sempre il comando della gara, ma il giovane pilota svedese non è riuscito a difendere la leadership nella combattuta seconda parte di gara, chiudendo al quinto posto davanti a Urcera-Di Amato, scivolati dal quarto al sesto posto dopo una penalizzazione di quasi quattro secondi per cambio irregolare.
Al settimo posto si sono classificati Greco-Guerra (Honda NSX GT3-Nova Race) davanti ai vincitori della GT3 PRO-AM, Cecotto-Di Giusto (Lamborghini Huracan GT3-LP Racing), alla terza Honda della Nova Race di Magnoni-Di Fabio, primi della GT3 AM, che completa un week end indimenticabile per i colori della compagine varesina e all’Audi R8 LMS di Butti-Patrinicola (Audi Sport Italia).
Tanta sfortuna, invece, per Di Folco-Middleton, bloccati appena entrati nel giro di allineamento per un problema elettrico alla Lamborghini Huracan dell’Imperiale Racing che ha impedito loro di prendere il via.

GT CUP/GT4: E’ stato salutato con una bella vittoria nella classe GT Cup il ritorno in pista con i colori Ebimotors da parte di Vito Postiglione. Il pilota lucano, al volante della Porsche 991 GT3 Cup Gen II, si è superato e dopo il primo stint del suo coequipier Gianluigi Piccioli, ha sfoderato tutta la sua grinta per risalire numerose posizioni, prendendo il comando a cinque tornate dalla conclusione e concludendo davanti vettura gemella del Krypton Motorsport di Gattuso-Mainetti e alla Ferrari 488 Challenge di Mazzola-Coluccio, bravi ad agguantare il terzo gradino del podio nel corso dell’ultimo giro ai danni di Bontempelli-Berton (Porsche 991 GT3 Cup Gen II).
L’equipaggio dello Tsunami RT è stato al comando per sei giri dopo il cambio pilota, chiudendo al quarto posto davanti alle due Lamborghini Huracan ST di Carboni-Pegoraro (Antonelli Motorsport) e Barri-Scalvini, che permette ai portacolori del Team Italy di salire in seconda posizione nella classifica di campionato alle spalle dei leader Coluccio-Mazzola.

La gara della classe GT Cup è stata caratterizzata da diversi incidenti, il più spettacolare dei quali, fortunatamente senza conseguenze fisiche per Pierluigi Alessandri (EF Racing), ha coinvolto la sua Porsche e quella di Diego Locanto. Il pilota del Krypton Motorsport, in coppia con Ivan Costacurta, è riuscito a proseguire in gara, ma a otto giri dalla conclusione ha dovuto abbandonare per una foratura. Fuori per un incolpevole contatto anche il leader della classifica GT Cup AM, Tazio Pieri (Porsche 991 GT3 Cup Gen II-Krypton Motorsport), che ora in classifica vede avvicinarsi a soli tre punti l’equipaggio Di Leo-Poppy (Porsche 991 GT3 Cup Gen II-AB Motorsport).

Nella GT4 è arrivata la seconda vittoria del week end per Bencivenni-Ferri (Mercedes AMG-Nova Race) che hanno preceduto i compagni di squadra Marchetti-Schjerpen, affiancandoli anche al vertice della classifica di classe, mentre al terzo posto hanno chiuso Cerati-Fondi (Porsche Cayman-Autorlando).

AL PAUL RICARD L'OREGON TEAM FESTEGGIA LA PRIMA VITTORIA DELLA STAGIONE E LA LEADERSHIP IN PRO-AM


Le Castellet, 5 giugno 2022. L'Oregon Team torna al successo nel Lamborghini Super Trofeo Europa e lo fa nel secondo dei sei doppi appuntamenti del Paul Ricard. Un successo che la squadra guidata da Jerry Canevisio e Giorgio Testa ha conquistato con Lewis Williamson e Massimo Ciglia, già protagonisti nel round d'apertura di Imola, dove avevano conquistato un sesto ed un quinto posto assoluto ed un terzo e secondo di classe, che in Francia hanno ottenuto la loro prima vittoria 2022 nella Pro-Am.

Sul circuito di Le Castellet, nella seconda sessione di qualifica a fare bene era stato lo scozzese, autore del quarto tempo assoluto e della pole di classe. Poi, nella prima gara di sabato, per loro è arrivato il settimo posto ed il secondo della Pro-Am. Ma ancora meglio il binomio dell'Oregon Team ha fatto in Gara 2, con Williamson che ha guadagnato una posizione nel giro iniziale risalendo terzo e mantenendo la posizione per tutto il suo primo stint di guida. Posizione che anche Ciglia è riuscito a preservare agevolmente dopo il pit-stop. E solo una penalizzazione per un contatto iniziale avuto da Williamson con la vettura di Johan-Boris Scheier, alla fine ha privato entrambi del podio assoluto relegandoli quarti, pur senza togliergli appunto del successo di classe.

Punti importanti quelli conquistati al Paul Ricard, che adesso consolidano Ciglia e Williamson al comando della classifica di classe con tre punti in più rispetto all'equipaggio angloamericano formato da Dan Wells e Oscar Lee.

Dopo la falsa partenza di Imola (un incidente nel primo turno di libere gli aveva impedito loro di proseguire il weekend), Alessandro Tarabini e Filippo Berto, quest'ultimo al proprio esordio nel Lamborghini Super Trofeo Europa, si sono potuti finalmente presentare al via con l'altra Huracán Super Trofeo EVO2 dell'Oregon Team. In Gara 1, dopo un buon primo stint di Berto, un testacoda in cui è incappato il suo compagno di squadra, spinto fuori senza colpe da un'altra vettura, li ha relegati sul fondo. Meglio le cose sono andate in Gara 2, dove per loro è arrivato il diciottesimo posto assoluto ed il settimo della Pro.

Il prossimo appuntamento del Lamborghini Super Trofeo Europa è in programma nel fine settimana del 2/3 luglio a Misano.

Porsche Carrera Cup Italia, Amati si impone in gara 2 a Misano


E’ Giorgio Amati il vincitore della gara 2 che al Misano World Circuit ha concluso il secondo round della Porsche Carrera Cup Italia. Come a Imola il mese scorso, sul circuito romagnolo il monomarca di Porsche Italia, con ben 36 piloti iscritti al via, ha ritrovato pubblico e appassionati entusiasti di tornare ad assiepare il paddock delle 911 GT3 Cup e l’hospitality Porsche. Dopo la notturna gara 1 di sabato sera vinta da Matteo Malucelli (Team Malucelli – Centro Porsche Modena), domenica al Misano World Circuit le emozioni hanno ripagato gli spettatori e il desiderio di rivincita di Amati. 

Dopo la pole position ottenuta sabato mattina per gara 1, infatti, il pilota di Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche Milano non era riuscito a partire bene al via, favorendo il sorpasso di Malucelli. In gara 2, invece, il giovane riminese classe 1999 non ha sbagliato nulla e, scattato terzo, ha approfittato del duello tra Andrea Fontana (Bonaldi Motorsport – Centro Porsche Bergamo) e Keagan Masters (AB Racing – Centri Porsche Roma) per prendere il comando delle operazioni e centrare il primo successo stagionale proprio sulla pista di casa. Una vittoria che segna anche il primo trionfo 2022 di uno dei talenti under 24 dello Scholarship Programme di Porsche Italia. Dietro ad Amati, come già sabato, sul podio hanno concluso gara 2 nell’ordine Gianmarco Quaresmini (Ombra Racing – Centro Porsche Brescia) e il campione in carica Alberto Cerqui (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche Milano), nuovo leader di una classifica generale ancora molto ravvicinata e che ora attende le prossime sfide, quelle del terzo round stagionale in programma al Mugello Circuit il 15-17 luglio.

A Misano due sono stati i momenti decisivi di gara 2. Scattato terzo dietro a Masters e Fontana in prima fila, Amati è balzato in testa nel frangente in cui al quarto giro lo stesso Fontana, che nel frattempo aveva superato il 22enne sudafricano al via portandosi in testa alla gara, è finito in testacoda alla curva 6, precipitando a centro gruppo per poi concludere decimo al traguardo. Masters a quel punto si è ritrovato di nuovo al secondo posto, ma a sua volta è uscito dai giochi per la vittoria a causa del drive through inflittogli poco dopo per partenza anticipata. Il 22enne alfiere di AB Racing ha quindi concluso 15esimo con il giro più veloce della gara in 1'37"519. Oltre ad Amati, della situazione generata da Fontana ha tratto vantaggio anche Quaresmini. Il pilota bresciano è infatti riuscito a passare Cerqui precedendolo poi sul podio, con i due concittadini rispettivamente secondo e terzo dietro al vincitore. Resta nei piani alti della classifica generale anche Diego Bertonelli (BeDriver – Centro Porsche Piacenza) grazie al quarto posto ottenuto in grande rimonta dalla nona fila a riscattare la penalità che gli aveva rovinato gara 1. Rimonta anche per Aldo Festante. Scattato nono, il giovane pilota campano di Raptor Engineering – Centro Porsche Catania ha ottenuto il suo miglior risultato stagionale completando la top-5.
Nei minuti finali di gara 2 è invece uscito dalla zona punti Leonardo Caglioni (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) per un testacoda che ha dato via libera al sesto posto ottenuto da Giammarco Levorato (Tsunami RT – Centro Porsche Parma). Un acceso duello con Bertonelli negli ultimi giri ha relegato da quarto a settimo un pimpante Lodovico Laurini (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Latina), mentre la top-10 è stata completata dal 17enne rookie lituano Kajus Siksnelis (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna), ottavo e al miglior risultato del suo 2022, dal nono posto di Enrico Fulgenzi (EF Racing) e dal già citato Fontana. Fra gli episodi di rilievo, a causa di un contatto sono rimasti fuori dalla zona punti sia Stefano Monaco sia il vincitore di gara 1 Matteo Malucelli. Partito settimo in griglia, il pilota di Dinamic Motorsport – Centro Porsche Verona era riuscito a sopravanzare il forlivese al via, che però, prendendosi un drive through, lo ha toccato alla Quercia spedendolo in testacoda e nelle retrovie.

Dopo i primi punti personali ottenuti in gara 1 sabato sera, Jorge Lorenzo è stato protagonista di un’altra convincente prestazione tra tanti duelli e in parte condizionata da un contatto con Fulgenzi che ha pregiudicato la perfetta condizione della 911 GT3 Cup del Team Q8 Hi Perform. Il pluricampione MotoGP ha comunque concluso gara 2 ai margini della zona punti e soddisfatto nel complesso del weekend che l’ha visto esordire in auto su un circuito in cui tante volte era stato protagonista nel Motomondiale. Nella Michelin Cup, il 13esimo posto assoluto vale ad Alberto De Amicis la doppietta dopo essersi già imposto nella notturna gara 1. Il portacolori di Ebimotors è ora sempre più vicino al leader Alex De Giacomi (Tsunami RT), terzo sul podio dietro anche al campione in carica Marco Cassarà, secondo e al miglior risultato stagionale con Raptor Engineering – Centro Porsche Catania. Una domenica ad alta competitività per il team diretto da Andrea Palma, che festeggia anche la vittoria di Max Donzelli nella Silver Cup. Nella classe con protagoniste le 911 GT3 Cup leggermente più datate (modello 991.II), il gentleman driver milanese ha avuto la meglio su Paolo Venerosi Pesciolini (Ebimotors – Centro Porsche Firenze) e Matteo Rovida (BeDriver – Centro Porsche Piacenza), mentre ha concluso soltanto quinto a causa di un testacoda il vicecampione 2021 Davide Scannicchio (ZRS Motorsport).

Giorgio Amati: “Dopo la gara di ieri non era facile resettare tutto e ripartire da zero oggi. Ma l’abbiamo fatto, stavolta siamo partiti benissimo e vincere qui in casa gara 2 è qualcosa di speciale. Con questo caldo la parte più difficile è stata mantenere la concentrazione fino al traguardo. Il team ha svolto un lavoro splendido e un grazie va anche al mio coach Gianni Morbidelli. Sono felicissimo!”.

Credits: Porsche Press

Italiano GT Sprint / A Misano il terzo centro di Marco Butti e Simone Patrinicola (Audi) sfugge per 1"495


Ieri erano riusciti a ottenere la seconda vittoria stagionale in classe GT3 Am su tre gare disputate, Simone Patrinicola e Marco Butti, malgrado fossero partiti in quinta fila e avessero 25" di handicap tempo da scontare al pit-stop. Oggi, con Butti al via in griglia col quinto miglior tempo della sua qualifica si poteva ritenere che la situazione fosse migliore, ma le corse sono bizzarre e invece è arrivata una seconda posizione di categoria alle spalle della Honda NSX GT3 Evo di Magnoni/Di Fabio, sebbene per solo 1"495. In effetti il lariano al momento del semaforo verde rimaneva invischiato in una discreta confusione alla prima curva e alla fine del primo passaggio transitava ottavo assoluto, comunque primo della categoria GT3 Am proprio davanti al rivale diretto e pilota di casa Diego Di Fabio. Ma per il giovanissimo lombardo c'era un imprevisto che gli avrebbe impedito di creare un cuscinetto di secondi sul rivale della vettura giapponese: tra il terzo ed il dodicesimo giro la safety car dominava la cronaca e in questa fase i piloti in pista riuscivano nel migliore dei casi a percorrere 5 o 6 curve con bandiera verde prima che scattasse una interruzione. La direzione gara doveva anche rinviare la finestra prevista per il cambio pilota obbligatorio.

Se Butti conteneva dal leader assoluto in poco più di 5" il distacco, il che era una buona notizia, sulla Honda diretta rivale aveva parimenti un margine altrettanto esiguo, il che non era una buona notizia, perché al momento di cambiare pilota il duo Audi Sport Italia doveva sostare mezzo minuto in più al box e i rivali Di Fabio e Magnoni venti secondi di meno. Il che si traduceva in Magnoni primo di classe al momento di riprendere la corsa (vinta da un'altra Honda gemella in mano a Guidetti/Moncini) con un cuscinetto sostanzioso su Patrinicola. Il siciliano dimostrava un positivo crescendo di adattamento alla R8 LMS sulla pista intitolata a Marco Simoncelli, ma il varesino in testa alla GT3 Am nonostante un calo di freni amministrava saggiamente la sua GT3 nipponica contenendo in meno di un secondo e mezzo il divario sul pilota ennese, che ha quindi dovuto accontentarsi del secondo posto malgrado il miglior giro della sua giornata proprio all'ultimo passaggio. Il piazzamento peraltro è utile a rafforzare il primato in classifica provvisoria GT3 Am con 70 punti, mentre il più diretto rivale è ancora il ferrarista Alessandro Cozzi con 53 punti. Con questo divario e Magnoni salito a 47 punti grazie alla vittoria, Butti e Patrinicola si presentano ai bilanci di metà stagione: quella di oggi a Misano era infatti la quarta corsa valida per la classifica su otto in calendario, con la prossima prevista a Imola a inizio settembre.

(Audi Sport Italia - Ufficio Stampa)

F4 / Camara vince gara-3 a Misano e passa al comando della classifica. Per Antonelli weekend quasi perfetto


Gara 3 del Tricolore di F4 conclude l’ACI Racing Weekend al Misano World Circuit, un weekend quasi perfetto per Andrea Kimi Antonelli, che non agguanta la terza vittoria per una sbavatura finale alla ripartenza dalla safety car, dopo che aveva dominato la gara. A vincere l’ultima gara del fine settimana è Rafael Camara, brasiliano di casa Prema Racing con il supporto di Ferrari Driver Academy. Terzo con un’infilata nel finale passa Marcus Amand, autore di una buona gara, che riporta US Racing sul podio di Misano in un weekend più favorevole a Prema Racing. Martinius Stenshorne, Van Amersfoort Racing, completa il podio Rookie insieme a Camara e Antonelli.

Allo start Antonelli scatta bene e, dopo pochi giri, è netto il vantaggio sul secondo. Dietro di lui i suoi compagni Rafael Camara, poi ancora Charlie Wurz e James Wharton. Proprio quest’ultimo precipita indietro mentre si fanno largo Alexander Dunne e Marcus Amand, entrambi del team tedesco US Racing. 
La testa rimane serrata, mentre è vivace il centro gara: Amand, Bohra ed Emerson Fittipaldi Jr (Van Amersfoort Racing) danno spettacolo, come in gara 2. Con  i piloti VAR Brando Badoer e Arias Deukemdjian e l’alfiere di Iron Lynx Ivan Domingues che si infilano.
Maya Weug, Iron Dames e Ferrari Driver Academy, conduce un’ottima gara, in P6 guadagna posizione su Nikita Bedrin, PHM Racing. A dare spettacolo dietro, anche Alfio Spina, siciliano di BWR Motorsport, con un bel sorpasso su Pedro Clerot, AKM Motorsport.
Kim Hwarang, BVM Motorsport, è speronato da Jules Castro, Van Amersfoort Racing, escono entrambi. Arriva la safety car a vanificare il vantaggio accumulato da Antonelli. Alla ripartenza Camara supera Antonelli, che finisce anche dietro ad Alex Dunne. L’irlandese va sullo sporco e scivola dietro. Si arriva agli ultimi due giri con Antonelli che insegue il compagno per chiudere la tripletta, ma un problema nelle retrovie, con Maya Weug che perde l’ala anteriore della vettura in un contatto e taglia la pista in curva. La sua Tatuus è tamponata da Ethan Ischer, Jenzer Motorsport, in un brutto incidente che coinvolge poi anche Victoria Blokhina, PHM Racing, e Marcos Flack, R-ace GP. La gara si conclude con qualche secondo di anticipo con bandiera rossa e classifica riportata al giro precedente, pertanto l’ordine di arrivo è: 1. Camara; 2. Antonelli; 3. Amand; 4. Sztuka; 5. Laursen; 6. Stenshorne; 7. Dunne; 8. Weug; 9. Barnard; 10. Deukmedjian.

Un weekend quasi perfetto, dunque, quello del Junior Mercedes Andrea Kimi Antonelli, che, nonostante la vittoria mancata sul finale, può certamente essere soddisfatto della prestazione, un ottimo riscatto dopo il primo round che poco, in termini di punti, aveva ripagato la sua grande velocità.

Dopo il round 2, Rafael Camara guadagna la leadership del campionato con 102 pt, seguito da Alex Dunne a 79 pt, mentre Andrea Kimi Antonelli rientra in corsa con 69 pt. 4° Kacper Sztuka a 56 pt, 5° James Wharton a 54 pt, Marcus Amand 6° a 49 pt, seguito da Martinius Stenshorne a 44 pt. 8° Charlie Wurz a 42 pt, 9° Nikita Bedrin a 29 pt, completa la top 10 Conrad Laursen a 26 pt.

Credits: ACI Sport


Vittoria di Ott Tanak al Rally Italia Sardegna

 

Ott Tanak e Martin Jarveoja trionfano al Rally Italia Sardegna 2022 su Hyundai i20 N Rally1. Il round italiano del Campionato del Mondo Rally organizzato da Automobile Club d’Italia in collaborazione con Regione Sardegna è stato imprevedibile, con molti colpi di scena nel corso delle quattro giornate di gara per la gioia del pubblico presente e dei numerosi spettatori collegati da casa, grazie all’ampia copertura televisiva assicurata all’evento.

Dopo 19 Prove Speciali disputate tra Alghero, sede del quartier generale del rally e del parco assistenza, e Olbia, solleverà la coppa della tappa del WRC l’estone di Hyundai in 03h10’59.1, capitalizzando le ottime prestazioni ottenute negli scratch da giovedì a domenica. Il campione del mondo 2019 ha vinto infatti 9 stage e sarà premiato ai Bastioni Magellano di Alghero.

Con lui sul podio, Craig Breen e Paul Nagle sulla Puma di M-Sport e Dani Sordo e Candido Carrera con Hyundai. Gli irlandesi hanno vinto la sola prova di Tempio Pausania 2 ma non hanno commesso errori, occupando sempre posizioni alte alla fine di ogni scratch. La perizia nella guida ha consentito ai due di sommare le buone prestazioni, occupando quindi il secondo posto a 1’03.2 da Tanak.

Un paio di prove vinte nella seconda giornata di gara, invece, per i terzi assoluti Sordo-Carrera che hanno regalato a Hyundai Shell Mobis World Rally Team la doppietta a podio e il successo nella Power Stage. Una tecnica conservativa negli ultimi giri di gara ha ripagato l’equipaggio che ha chiuso il Rally Italia Sardegna con un tempo complessivo di 03h12’32.1, nonostante un grip non sempre ottimale per loro. Sebbene in fondo alla top 5, Kalle Rovanpera su Toyota GR Yaris Rally1, con una strategia efficace, mantiene la leadership del mondiale.

Ott Tanak spiega: “È stato un weekend estremamente stimolante, specialmente da quando è iniziata la nuova generazione ibrida. Sono davvero felice, soprattutto per i meccanici che hanno fatto uno sforzo incredibile alla fine dello scorso anno e all’inizio di questa stagione. Abbiamo fatto alcuni passi in avanti e siamo riusciti a migliorare ma dobbiamo continuare a lavorare, c'è ancora molto da fare”.

Craig Breen dichiara: “Sono elettrizzato. È stato davvero un bel weekend. La macchina sta migliorando sempre di più. Ci è voluto un po’ di tempo ma ora mi sento più a mio agio”.

Dani Sordo non è pienamente soddisfatto dalla prestazione: “Non sono così felice. Mi sarebbe piaciuto lottare di più con Craig, ma aveva una velocità incredibile. Abbiamo avuto dei problemi e quindi abbiamo perso un po' di tempo con la polvere nella prima prova. Non volevo sbagliare, per la squadra e la classifica costruttori. Sarei potuto essere molto più veloce, ma dobbiamo prendere i punti: questo è l'obiettivo”.

Con le prestazioni di Tanak e Sordo, Hyundai assottiglia infatti le distanze nella classifica costruttori del campionato con Toyota. La casa giapponese mantiene la testa con 200 punti separata ora solo da 39 punti. Cambia invece la top 3 dei driver perché Tanak scalza dal terzo posto del campionato Katsuta. Invariati i primi due posti con Rovanpera (120 punti) e Neuville (65 punti), a tre distanze dall’estone. Il giapponese scivola ora al quinto posto, sorpassato anche da Breen.

La cerimonia ufficiale di premiazione del Rally Italia Sardegna sarà alle 15, anticipata da un concerto della banda musicale della Brigata Sassari dell’Esercito Italiano. I paracadutisti della Brigata Folgore, con un aviolancio di precisione, porteranno infatti la bandiera italiana sul palco. I vincitori, rispettando la tradizione, si tufferanno in mare.

Fuori dal podio, Pierre-Louis Loubet e Vincent Landais su Ford Puma mantengono il quarto posto ottenuto già al termine di sabato, con un distacco dal vincitore del rally di 2’09.4. A +53.4 da loro il leader del campionato Kalle Rovanpera, seguito da Takamoto Katsuta, entrambi con Toyota GR Yaris Rally1. La gara sarda non è stata semplice per il giapponese che dovrà impegnarsi nei prossimi round per recuperare il terreno perso sugli avversari. Conclude, tra le Rally1, l’inglese Gus Greensmith su Ford con il tempo di 03h16’22.7.

Sono state quattro le prove speciali di oggi per un totale di 39,30 km cronometrati sulla costa della Nurra, nella parte nord ovest della Sardegna. Alle 8.10 e alle 11 c’è stato lo start delle SS19 e SS20 Cala Flumini e alle 9.08 e 12.18 le prove sul mare SS19 e SS21.

Ad inizio giornata, i piloti hanno cercato di conservare le gomme per poter spingere nella Wolf Power Stage e guadagnare punti per il mondiale. Il primo passaggio della Cala Flumini (12,55 km) è quindi caratterizzato da tempi leggermente sopra la media. Non si risparmia Tanak che vuole fin da subito piantare la bandiera estone sul primo scratch. Ci riesce in 8’30.2, a 1.7 secondi da Esapekka Lappi che precede la Puma di Craig Breen di 2 secondi. I tre migliorano tutti le prestazioni nella SS20 e riducono le distanze, mantenendo però le posizioni. L’equipaggio Hyundai si conferma il più veloce in 8’23.2 con soli 3 decimi di scarto dalla GR Yaris Rally1 di Lappi e 1 secondo dall’irlandese.

Thierry Neuville è invece il più veloce nella SS19 (7,10 km). Il primo passaggio sulla Sassari-Argentiera serve al belga per prendere le misure in vista dell’ultima prova di giornata. Arriva a fine prova in 5’07.9 con un margine di 2.4 secondi su Elfyn Evans. L’inglese rompe entrambi gli specchietti retrovisori contro la vegetazione ma non rallenta, precedendo sul crono il suo compagno Lappi di 1.3 secondi. Neuville conferma poi la sua supremazia nella crono, migliorando ulteriormente il tempo di 6 secondi nella Wolf Power Stage. Emergono invece, per il secondo e terzo posto, Kalle Rovanpera con un tempo di 5’03.3 e Elfyn Evans a +0.7 da lui, entrambi su Toyota.

Il Rally Italia Sardegna è stato inoltre generoso di soddisfazioni con Nicolay Gryazin e Konstantin Aleksandrov, l’equipaggio di Toksport WRT 2 che sulla Skoda Fabia Evo ha vinto la classifica della serie iridata cadetta. Gryazin aveva chiuso anche la tappa del sabato in testa, quando è passato al comando dopo la PS 13, tratto in cui il leader norvegese Andreas Mikkelsen è rimasto fermo in prova. Da quel momento l’equipaggio della Fabia non ha più mollato la vetta, amministrando attentamente il vantaggio accumulato e chiudendo la gara italiana da vincitori e con un ottimo bottino di punti.

Gli spagnoli Jan Solans e Rodrigo Sanjuan, hanno completato con il 2° posto finale la rimonta sulla Citroen C3, vettura che ha firmato anche il terzultimo crono con i transalpini Yohan Rossel e Valentin Sarreaud, rientrati dopo l’uscita nella prima tappa. I finlandesi Jari Huttunen e Mikko Lukka su Ford Fiesta MKII hanno continuato la risalita in classifica anche nella giornata finale, dove hanno ottenuto lo scratch nel primo crono e poi nella power stage; sotto i bastioni di Alghero il duo della M-Sport Ford World Rally Team è salito sul 3° gradino del podio. Le altre due prove dell’ultima giornata sono state vinte da Christopher Ingram con Craig Drew, il duo britannico che ha chiuso al 4° posto, davanti alla vettura gemella dei finlandesi Sami Pajari e Enni Malkonen.

CLASSIFICA FINALE RALLY ITALIA SARDEGNA 2022: 

1. TÄNAK-JÄRVEOJA (HYUNDAI i 20 N Rally1) in 3:10'59.1; 2. BREEN-NAGLE (FORD Puma Rally1) a 1'03.2; 3. SORDO-CARRERA (HYUNDAI i 20 N Rally1) a 1'33.0; 4. LOUBET-LANDAIS (FORD Puma Rally1) a 2'09.4; 5. ROVANPERÄ-HALTTUNEN (TOYOTA GR Yaris Rally1) a 3'02.8; 6. KATSUTA-JOHNSTON (TOYOTA GR Yaris Rally1) a 4'02.6; 7. GREENSMITH-ANDERSSON (FORD Puma Rally1) a 5'23.5; 8. GRYAZIN-ALEKSANDROV (SKODA Fabia Evo) a 7'37.6; 9. SOLANS-SANJUAN (CITROEN C3) a 8'05.7; 10. HUTTUNEN-LUKKA (FORD Fiesta MkII) a 8'10.8;

CLASSIFICA WRC: 1. ROVANPERA 120pt; 2. Neuville 65pt; 3. Tanak 62pt; 4. Breen 52pt: 5 Katsuta 47pt;

CLASSIFICA WRC2: 1. Rossel 63pt; 2. Gyazin 53pt; 3. Mikkelsen 51pt; 4. Ingram 44pt; 5. Kajetanowicz 38pt

COSTRUTTORI: 1. Toyota Gazoo Racing WRT 200pt; 2. Hyundai Shell Mobis WRT 161; 3. Ford M-Sport WRT 120pt

Velocità Salita Auto Storiche / Stefano Peroni su Martini MK32 vince per la quarta volta la Lago Montefiascone


Montefiascone (VT) 5 giugno - Stefano Peroni sulla Martini MK32 della Bologna Squadra Corse ha vinto per la quarta volta la Lago - Montefiascone, giunta alla sua 25^ edizione, terzo appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche. Il forte pilota fiorentino, sulla monoposto preparata in house, sotto le attente cure di papà Loris Giuliano (Vincitore del 3° Raggruppamento), ha abbassato il record sul percorso che apparteneva al compianto Uberto Bonucci, staccando un incredibile 1’.58,45 nella seconda manche. 
“Sono felicissimo perchè siamo riusciti a limare quei decimi che ci separavano dal record. La gara è stata bellissima, la monoposto si è comportata benissimo grazie anche alle regolazioni che abbiamo apportato nel weekend. Adesso si pensa al campionato”. L’abbraccio con papà Giuliano davanti ai numerosi appassionati, è stato uno dei valori aggiunti di uno sport che dà spettacolo dentro e fuori dall’abitacolo delle vetture. 

Secondo crono assoluto per il pilota piemontese Mario Massaglia, in gara sulla Osella PA 9/90 curata dal team Di Fulvio. Il risultato gli consente anche la vittoria del combattutissimo 4 Raggruppamento: “sono sceso di due secondi dal mio obiettivo e ringrazio Luciano e Stefano Di Fulvio che mi hanno dato una macchina fantastica. La cosa più importante è che mi sono divertito tantissimo, anche il percorso è allestito davvero bene”.


Terzo in classifica generale e secondo di 4 Raggruppamento è il pisano Piero Lottini ancora una Osella PA 9/90 sulla quale, sono state efficaci le regolazioni apportate al termine delle prove. 
Tra le monoposto, ad aggiudicarsi il successo per l’appunto è Stefano Peroni, seguito da Maurizio Rossi su Alfa Romeo Formula Alfa Boxer e Girolamo Visconti, terzo di 5 Raggruppamento su Formula Renault Europe 1600. Tornando alla Classifica Generale, quarto assoluto e terzo di 4 Raggruppamento è il palermitano Ciro Barbaccia in gara per la prima volta sulla Paganucci, dopo che nel 2021 si era presentato su una performante Fiat X1/9 con la quale si era classificato in posizioni da assoluto. 
Quinto tempo e primato in 3 Raggruppamento per papà Loris Giuliano Peroni: “Sono riuscito soprattutto in Gara 2 - ha detto Peroni Senior - a tirar fuori quella cattiveria che forse mi è mancata nella prima manche. Così felicità alle stelle e concentrazione per il resto della stagione. La macchina mi ha dato grandi soddisfazioni”.
Sesto assoluto e primato tra le Sport Nazionali per il siciliano di Cerda Totò Riolo della Targa Racing Club su Lucchini Alfa Romeo: “Siamo molto al di sotto del record delle Sport Nazionali - ha detto il siciliano - per cui non posso che essere felicissimo. Chiaramente è una vettura che paga un debito di cavalli nei confronti delle BC 2000 e oltre 2000. Il tempo di 2’.11” mi soddisfa alla grande. Meglio di così, su questa vettura, davvero non si poteva”.

Settima piazza per Matteo Lupi Grassi sulla splendida Olmas della scuderia Piloti Senesi che ha preso qualche rischio per ottenere il record di categoria specialmente in prima manche. Primo di 2 Raggruppamento e ottavo dell’ipotetica generale è l’emiliano Ildebrando Motti sulla redditizia Porsche Carrera RS made in Bonucci. Leggermente attardato a causa di un problema al leveraggio del cambio della De Tomaso Pantera è Giuliano Palmieri che ha guidato sia in prima che in seconda manche di gara senza la prima marcia. Per lui in ogni caso arriva la seconda piazza del 2 Raggruppamento, completato da Stefano Roversi su Alfa Romeo 1750 GTAM.

Nono assoluto e soprattutto secondo di 3 Raggruppamento è l’emiliano Giuseppe Gallusi su Porsche 911 SC. A completare il podio di raggruppamento è Gabriele Tramonti su Fiat Ritmo 75. Entra di diritto nella top ten e conquista il primato in 1 Raggruppamento l’alfiere del Team Italia Tiberio Nocentini sulla redditizia Chevron B19, seguito in raggruppamento da Angelo De Angelis sulla Neruus Silhouette e da Alessandro Rinolfi, terzo di Raggruppamento con la ben più modesta Morris Mini Cooper S: “oggi ci siamo presi una bella soddisfazione - ha detto Rinolfi - siamo anche riusciti a migliorare nella seconda manche e portare a casa questi punti importanti”
La gara organizzata dall’AC Viterbo retta da Sandro Zucchi, (in gara su Lucchini SN 3000) con il supporto della Locals Only, è stata diretta dal direttore di gara internazionale Fabrizio Bernetti e si disputata senza incidenti o interruzioni significative con una folta presenza di pubblico.