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martedì 18 novembre 2014

A Roma la riunione del Senato FIA. Todt e Sticchi Damiani a Palazzo Chigi per la sicurezza stradale


Si è svolta oggi a Roma presso l’Automobile Club d’Italia la riunione del Senato della FIA – Federazione Internazionale dell’Automobile, importante momento di confronto mondiale sui temi della mobilità, dei trasporti, del turismo e dello sport automobilistico.

Prima dell’inizio dei lavori, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente della FIA, Jean Todt, e il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, che hanno illustrato l’iniziativa “My World” per far rientrare la sicurezza stradale tra le priorità nell’agenda dell’ONU. Il Sottosegretario ha condiviso gli obiettivi ed ha assicurato l’appoggio del Governo italiano.

martedì 4 novembre 2014

Rapporto ACI-ISTAT: diminuiscono gli incidenti stradali


Diminuiscono gli incidenti stradali in Italia, con una consistente riduzione del numero delle vittime che nel 2013 ha permesso di risparmiare 368 vite umane, quasi il 10% in meno rispetto al 2012, con risultati particolarmente rilevanti per alcune categorie di utenti vulnerabili, come i ciclisti (-14,0%) e i motociclisti (-14,5%).

I dati contenuti nell’ultimo Rapporto ACI-ISTAT documentano che nel 2013 sulle nostre strade si sono registrati 181.227 sinistri con lesioni a persone (-3,7% rispetto al 2012), che hanno causato 3.385 morti (-9,8%) e 257.421 feriti (-3,5%). In media, ogni giorno 9 persone muoiono in incidente stradale e 705 restano ferite. Sul dato complessivo pesa il tragico incidente avvenuto nel luglio 2013 sull’A16 che ha coinvolto un bus turistico e nel quale sono morte 40 persone.

Con 56,2 morti per incidente ogni milione di abitanti l’Italia supera la media europea (51,4). La UE ha imposto la riduzione del 50% delle vittime entro il 2020 rispetto ai valori 2010 e verso questo obiettivo il nostro Paese si posiziona nella media dei 28 Stati membri (-17,7% nel triennio 2013/2010) .

Migliora la sicurezza stradale nelle città: rispetto al 2012 si registra un calo degli incidenti del 4,4%, dei morti dell’11,3% e dei feriti del 4,2%. Malgrado ciò, sulle strade urbane si concentrano il 75% degli incidenti e il 42% dei morti. I Comuni che presentano il più alto indice di mortalità sono Napoli (1,69 morti ogni 100 incidenti), Catania (1,57), Trieste (1,43) e Torino (1,31), rispetto alla media nei grandi Comuni di 0,71 decessi.

Se a bordo delle automobili si muore di meno (-12,2% decessi rispetto al 2012), per le due ruote i miglioramenti sono più netti: -14,5% per i motocicli e -14% per le biciclette. Tra i conducenti le fasce di età più a rischio sono quelle dei giovani, in particolare tra 20 e 24 anni (219 vittime), e quella degli adulti tra 40 e 44 anni (215 vittime). Tra i pedoni diminuiscono le vittime del 4,7%, ma aumentano i feriti dell’1,6%; le fasce che fanno registrare maggiori incrementi di decessi per investimento sono tra gli 80-84enni e tra i 90-94enni, ma vittime in aumento anche tra giovani (15-29 anni) e bambini (0-4 anni).

In ambito extraurbano la distrazione si conferma la prima causa di incidente (20,4%), seguita dalla velocità troppo elevata (17,5%) e dal mancato rispetto delle distanze di sicurezza (13,1%). In città, invece, è l’inosservanza di semafori e regole di precedenza a causare il maggior numero di sinistri (19,1%), seguita dalla distrazione (15,6%) e dalla velocità elevata (9,5%).

“La sicurezza stradale migliora grazie a una maggiore consapevolezza dei conducenti – dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani – e lo dimostrano i dati sulle quattro ruote ma soprattutto quelli relativi a moto e bici. La formazione e la sensibilizzazione funzionano, quindi vanno intensificati gli sforzi per l’educazione di tutti gli utenti della strada. Le novità del Codice annunciate dal Parlamento, alle quali ACI ha contribuito fattivamente, potranno accelerare i miglioramenti permettendo al nostro Paese il raggiungimento degli obiettivi imposti dall’Unione Europa. L’Automobile Club d’Italia insiste con la campagna internazionale MY WORLD dando voce su www.aci.it agli automobilisti che sollecitano l’ONU e gli Stati mondiali ad adottare provvedimenti concreti per trasporti e strade migliori”.

“Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte e di invalidità permanente per i giovani e questo rappresenta un costo enorme per lo Stato. Nonostante gli sforzi già compiuti per recuperare le posizioni di altri Paesi europei, occorre non abbassare la guardia, intensificare l’azione preventiva sul sistema della mobilità e disporre di dati affidabili e di qualità affinché le politiche per la sicurezza stradali siano basate su evidenze scientifiche”, afferma il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, che aggiunge: “Produrre informazioni di qualità è un’attività complessa ed anche costosa, ne sono consapevoli tutte le istituzioni pubbliche che contribuiscono alla rilevazione degli incidenti stradali. Anche per rendere un servizio sempre più utile al Paese, è necessario mantenere alta l’attenzione e rafforzare gli sforzi per aumentare la tempestività e la qualità delle informazioni trasmesse all’Istituto”.

giovedì 4 settembre 2014

ACI - EuroNCAP: meno "stelle" alle auto testate ma la sicurezza aumenta

La nuova serie di test di EuroNCAP, il programma di crash test europeo di cui ACI è partner, conferma che non tutti i veicoli analizzati ottengono risultati soddisfacenti a fronte dei nuovi e più restrittivi criteri di valutazione introdotti nel 2014.

Dei cinque modelli testati in questa sessione, solo la Mercedes-Benz GLA class ottiene le 5 stelle: La Toyota Aygo e la Renault Twingo si fermano a 4, mentre a e 3 sono la Citroen Berlingo e la Nissan e-NV200 Evalia.
Detto del lusinghiero punteggio della Mercedes-Benz GLA, va sottolineato come i risultati ottenuti da alcune delle auto testate in questa sessione si applichino anche ad altri veicoli che ne condividono tutte le caratteristiche e le dotazioni in termini di sicurezza.
Per questo motivo le 3 stelle della Citroen Berlingo sono assegnate anche alla nuova Peugeot Partner.
Allo stesso modo le 4 stelle della Toyota Aygo sono da condividere con due auto esattamente similari in termini di sicurezza, la Peugeot 108 e la Citroen C1.

I rinnovati sistemi di valutazione, introdotti da EuroNCAP per valutare gli effettivi livelli di sicurezza offerti dalle automobili in commercio hanno avuto come effetto immediato un peggioramento in senso relativo dei risultati con, tuttavia, un innalazamento effettivo degli standard di sicurezza per gli utenti della strada.
Tra le novità introdotte dal nuovo protocollo EuroNCAP si segnala innanzitutto la rinnovata attenzione alla protezione dei bambini che viaggiano come passeggeri sui sedili posteriori, allacciati agli appositi seggiolini prescritti dalle normative europee e nazionali, per cui sono stati previsti specifici test.
Programmata, inoltre, un’accurata verifica delle caratteristiche e dell’efficacia dei dispositivi di sicurezza “attiva” disponibili, di serie o come optional, per ogni modello testato, ovvero di quei moderni strumenti tecnologici in grado di assistere il conducente nelle principali manovre di guida e di avvisarlo – e perfino intervenire automaticamente – per correggere i suoi eventuali errori, così da prevenire gli incidenti o ridurne in ogni caso la gravità.
Costante, infine, il richiamo di EuroNCAP a tutti i costruttori per rafforzare ulteriormente l’impegno nei confronti della sicurezza dei pedoni, attraverso un’accurata progettazione dei frontali che possa ridurre le conseguenze dell’impatto in caso di investimento.

Tutti i risultati e le schede dei crash test sono disponibili sul sito www.euroncap.com.

mercoledì 6 agosto 2014

I risultati di una ricerca Ford: 1 giovane su 4 scatta "selfie" durante la guida



Un giovane su due scatta foto mentre è alla guida, uno su quattro scatta anche dei 'selfie' e li pubblica sui social network:  comportamento che provoca una distrazione compresa tra i 14 e i 20 secondi, tempo in cui un'auto a 100 km/h percorre circa 600 metri. E' quanto emerge dalla ricerca che Ford ha condotto su  7.000 giovani europei con un'età compresa tra 18 e 24 anni, nell'ambito del programma di corsi di guida responsabile Driving Skills For Life.
Sebbene la quasi totalità degli intervistati riconosca che l'utilizzo dello smartphone al volante sia pericoloso e sia consapevole dei relativi rischi, le possibili conseguenze vengono troppo spesso ignorate. In particolare sono gli inglesi i maggiori 'selfie-dipendenti' (il 33% ne scatta mentre guida), la percentuale è del 28% per Francia e Germania, mentre più attenti sono risultati i giovani spagnoli (18%) e belgi (17%). 
In Italia questa abitudine riguarda un giovane su quattro (26%) e il 40% dei ragazzi italiani ha scattato foto durante la guida e uno su cinque (21%) accede ai social network. 
Per questo il programma della prossima edizione di Driving Skills For Life avrà una nuova sessione per acquisire consapevolezza rispetto ai rischi derivanti dall'utilizzo degli smartphone alla guida. "Scattare un 'selfie' con lo smartphone è un'attività diventata con estrema rapidità parte integrante della vita di tutti i giorni, ma è l'ultima cosa che andrebbe fatta mentre si è al volante - ha spiegato Jim Graham, responsabile del programma Ford Driving Skills for Life - È preoccupante che un numero così elevato di giovani guidatori ammetta di utilizzare lo smartphone per scattare foto e accedere ai social network mentre guida e il nostro compito è sottolinearne la pericolosità e diffondere l'importante messaggio della responsabilità".

sabato 26 luglio 2014

AUTOMOBILE CLUB MILANO: SONO PARTITI GLI “AMBASCIATORI DELLA SICUREZZA STRADALE”


Il direttore dell’Automobile Club Milano, Fabrizio Turci,
saluta gli Ambasciatori della Sicurezza milanesi

Prenderanno parte gratuitamente ad un corso di guida sicura offerto dall'ACI e diventeranno "Ambasciatori della sicurezza stradale": sono i circa 60 giovani milanesi neopatentati che sono partiti oggi alle 13.00 dalla sede ACM di corso Venezia 43 diretti al Centro Aci Sara di Vallelunga, uno dei più moderni e attrezzati d'Europa. 

Salutati dal direttore dell'Automobile Club Milano, Fabrizio Turci, i giovani che hanno conseguito il documento di guida presso autoscuole Aci che utilizzano il metodo Ready2Go (che fornisce, senza costi aggiuntivi rispetto alle tariffe medie praticate, un'accurata formazione attraverso moduli d'insegnamento innovativi sia teorici sia pratici), svolgeranno un programma che prevede una parte teorica e una pratica con guida in condizioni di scarsa aderenza e sul bagnato.

Il progetto ACI coinvolgerà nell'arco di tre anni 4.500 giovani e tutte le 106 province sede degli Automobile Club locali.

lunedì 21 luglio 2014

NUOVO PROGETTO AUTOMOBILE CLUB D'ITALIA: 4.500 GIOVANI NEOPATENTATI “AMBASCIATORI DELLA SICUREZZA STRADALE”


L’Automobile Club d’Italia avvia un nuovo progetto che offre 1.500 corsi gratuiti di guida sicura l’anno per tre anni ai giovani che hanno conseguito la Patente di guida con il metodo Ready2Go.
Da sempre attenta alla sicurezza stradale, l’ACI ha voluto estendere l’iniziativa denominata ‘Ambasciatori della Sicurezza Stradale’ anche ai giovani neopatentati italiani. Avviata nel 2012, prevede 3.000 corsi di guida sicura in tre anni agli automobilisti stranieri presso il Centro ACI-Sara di Vallelunga.
Nel nostro Paese gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani e i neopatentati rischiano il triplo a causa della propria inesperienza. Oggi non è più sufficiente conseguire la Patente di guida ma è necessario integrare e consolidare la formazione appena acquisita.
L’iniziativa è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero degli Affari esteri e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

A Milano tra i conducenti di auto nella classe d’età 18/25 anni, nel 2012, sono stati accertati 2.473 giovani coinvolti in incidenti stradali con 1.159 feriti e 2 morti, 1.312 gli incolumi.
Sono circa 60 i giovani neopatentati della provincia di Milano che prenderanno parte gratuitamente ad un corso di Guida Sicura offerto dall’Automobile Club d’Italia e che diventeranno “Ambasciatori della Sicurezza Stradale”. Si tratta di un nuovo progetto dell’ACI che da sempre è attenta alle problematiche legate alla sicurezza stradale: da ‘trasportaci sicuri’ a ‘Karting in piazza’, da ‘farmaci e guida sicura’ alle lezioni nelle scuole per insegnanti e studenti.
Gli incidenti stradali nel 2012 hanno comportato in Italia 3.653 morti, 264.716 feriti e un danno sociale per quasi 30 miliardi di euro, pari a circa il 2% del PIL. Rispetto ai guidatori esperti i giovani neopatentati sulla strada sono esposti tre volte di più al rischio di incidenti.
L’iniziativa, prima in Europa, denominata ‘4500 giovani neopatentati’ fa parte del progetto formativo “Ambasciatori della Sicurezza Stradale”, avviato nel 2012, che prevede 3.000 corsi di guida sicura in tre anni riservati agli automobilisti stranieri, un numero già oggi ampiamente superato.
I corsi si svolgono presso il centro ACI-SARA di Vallelunga, nei pressi di Roma, uno dei più moderni e attrezzati d’Europa.

Nel 2014 questo progetto prevede 25 giornate, ciascuna con 60 ‘allievi’ che raggiungeranno Vallelunga con pullman messi a disposizione dall’organizzazione. I corsi si svolgono prevalentemente il sabato e i partecipanti sono selezionati dagli Automobile Club provinciali in collaborazione con la rete delle autoscuole Ready2Go. L’Automobile Club di Milano ha fissato la data del 26 luglio prossimo per il proprio corso, unica condizione il possesso della Patente di guida conseguita presso una delle oltre 180 autoscuole ACI a marchio Ready2Go presenti su tutto il territorio nazionale. Il programma prevede una parte teorica e una pratica con guida in condizioni di scarsa aderenza e sul bagnato, superato il quale, i 4.500 ragazzi selezionati diventano “Ambasciatori della Sicurezza Stradale” e si impegnano a promuovere il rispetto delle regole, (specialmente con riferimento ai pericoli della guida sotto l’effetto di alcol e droghe), in particolare, l’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza (anche posteriori), degli auricolari e dei sistemi viva-voce per il cellulare, presso le comunità giovanili e scolastiche, ma anche nelle proprie famiglie. Oggi diverse compagnie di assicurazione, inoltre, riservano sconti sulla polizza RC auto a coloro che hanno frequentato un corso di guida sicura.

Ready2Go è un network di scuole guida ideato dall’ACI per offrire una moderna e accurata formazione dei futuri conducenti attraverso moduli d’insegnamento innovativi sia teorici sia pratici. Tutte le autoscuole ACI si avvalgono di strumenti didattici che caratterizzano i moduli formativi come valore aggiunto, tra questi, oltre al simulatore di guida per fare pratica su vari percorsi stradali anche in condizioni meteorologiche avverse, le tecniche per una guida eco-compatibile o l’esercitazione pratica su come montare le catene da neve.


I partecipanti alla conferenza stampa: da sinistra, Fabrizio Turci, direttore ACI Milano;
Franco De Angelis, assessore Viabilità Trasporti e Città metropolitana Provincia 
di Milano; Ascanio Rozera, segretario generale ACI; Lucia Fedegari, 
responsabile educazione stradale Ufficio scolastico territoriale di Milano; 
Monika Jakiela, general manager DMA; Massimo Piampiani, dirigente 
Compartimento Polizia stradale per la Lombardia


“La sicurezza stradale non ha età – dichiara il direttore dell’AC Milano, Fabrizio Turci – ma è un obiettivo che l’Automobile Club d’Italia e quello di Milano perseguono anche con questo progetto formativo, improntato ai valori della conoscenza e della coscienza. La cultura della sicurezza è la nostra chiave di volta per una mobilità responsabile e realmente sostenibile. Specialmente nei giovani bisogna far crescere la consapevolezza dei rischi sulla strada e la correzione delle ‘cattive abitudini’ al volante, ma soprattutto, sempre il rispetto delle regole, per la propria e l’altrui incolumità. Il metodo Ready2Go, senza costi aggiuntivi rispetto alle tariffe medie praticate in Italia, offre oggi una formazione al passo con i tempi, che supera la logica del mero conseguimento della Patente ed educa i giovani a una guida responsabile e consapevole”.

“Il mondo dei giovani offre continue opportunità di sviluppo a chi, come l’ACI, svolge da oltre cento anni un ruolo sociale a beneficio di tutta la collettività e del sistema Paese dichiara Ascanio Rozera – Segretario Generale dell’Automobile Club d’Italia. Riteniamo che proprio i giovani siano i nostri più preziosi interlocutori in quanto sono i primi a manifestare la volontà di progresso finalizzato ad un cambiamento della qualità di vita. Ci troviamo di fronte ad una continua domanda di formazione sempre più qualificata e al passo con un sistema di mobilità che diventa ogni giorno più articolato e complesso. Chi frequenta il corso Ready2Go da oggi ha un valore aggiunto. Oltre a ricevere il plus formativo ACI, può prendere parte gratuitamente ad un corso di guida sicura ed essere nominato ‘Ambasciatore della Sicurezza Stradale’. Sarà, poi, seguito con proposte di aggiornamento continuo”.

Il nuovo progetto ACI ‘4.500 giovani neopatentati Ambasciatori della Sicurezza Stradale’ nel corso del 2014 sarà esteso alle altre regioni italiane, e si pone l’obiettivo, entro 3 anni, di coinvolgere tutte le 106 province sede degli Automobile Club locali.

Chi volesse aderire al progetto può contattare l’Automobile Club di Milano, oppure visitare il sito www.aci.it, www.vallelunga.it o www.dmaservizi.com




martedì 1 luglio 2014

MUOVERSI IN SICUREZZA: INIZIATIVE PER LA RIDUZIONE DELL’INCIDENTALITA’ DA REGIONE LOMBARDIA, INAIL E ACI MILANO

La Regione Lombardia, in collaborazione con la direzione regionale dell’Inail e con Aci Milano, ripropone per l’anno 2014 il progetto “Muoversi in Sicurezza” volto alla riduzione dell’incidentalità stradale dei lavoratori nella mobilità professionale e sistematica. Il progetto, realizzato per la prima volta nel 2008 e riconosciuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra le “buone pratiche” a livello nazionale per il miglioramento della sicurezza stradale, consiste nella formulazione e nella condivisione di una proposta di studio, progettazione e realizzazione di iniziative ed eventi relativi alla sicurezza stradale rivolti a lavoratori e a gruppi di soggetti particolarmente esposti al rischio.

Per l’edizione 2014 è prevista la realizzazione di 4 pieghevoli, contenenti consigli utili per un corretto comportamento da tenere durante gli spostamenti effettuati con diversi mezzi di trasporto (auto, due ruote a motore e bicicletta) e dedicati rispettivamente al trasporto dei bambini, ai neopatentati, ai lavoratori della strada e ai cittadini stranieri. Saranno inoltre organizzati diversi incontri presso le STER per la presentazione del progetto e il coinvolgimento delle associazioni del mondo imprenditoriale e responsabili delle aziende più significative. Una volta individuate le aziende disponibili saranno svolti gli incontri formativi con i dipendenti; durante l’attività in aula saranno distribuiti anche dei questionari per verificare il livello di informazione acquisita dai partecipanti.

“Ogni progetto volto alla sicurezza dei cittadini lombardi è per noi fondamentale. – ha dichiarato Simona Bordonali, assessore con delega alla Sicurezza della Regione Lombardia – Troppe sono ancora le vite spezzate a causa di incidenti stradali e intendiamo promuovere iniziative informative per prevenire il rischio e ridurre questa piaga sociale. Gli incidenti hanno infatti spesso origine da una scarsa conoscenza delle buone pratiche di guida, da distrazioni o da atteggiamenti di sufficienza. Crediamo fortemente nell’aspetto formativo e nella prevenzione per arginare questi comportamenti”.

“Quasi il 50% delle morti sul lavoro in Lombardia è causata da incidenti stradali e nel 2012 sono stati denunciati in regione 20.265 infortuni riconducibili al rischio strada, oltre il 17% degli infortuni denunciati. Per questo l’Inail ritiene indispensabile proseguire il delicato e difficile lavoro di sensibilizzazione di tutti i possibili utenti della strada: non solo i lavoratori, ma anche i giovani e le categorie più deboli, per ridurre incidenti spesso causati dall’inosservanza delle norme di sicurezza, dalla distrazione durante la guida e da una inadeguata informazione e formazione. L’auspicio è che le azioni di sensibilizzazione previste dal progetto che oggi presentiamo contribuiscano alla crescita della cultura della sicurezza e, quindi, al contenimento del fenomeno infortunistico e dei costi ad esso connesso, primo fra tutti quello umano” ha aggiunto Antonio Traficante, direttore regionale dell’Inail Lombardia.

“È importante che Regione Lombardia, Inail Lombardia e Automobile Club Milano abbiano deciso di riproporre Muoversi in Sicurezza. – ha concluso Fabrizio Turci, il direttore di Automobile Club Milano - Mi piace pensare che l’opera di informazione e di formazione che interessò nella prima edizione oltre 2.000 lavoratori di circa 50 aziende e organismi presenti sul territorio abbia contribuito fattivamente a ridurre i dati della sinistrosità stradale lombarda. I dati Aci Istat ci dicono che nel 2007, a livello regionale, si registrarono 44.688 incidenti con 774 morti e 60.546 feriti, mentre nel 2012 vi sono stati in Lombardia 35.398 incidenti con 540 morti e 48.759 feriti. Muoversi in Sicurezza ha fra i primari obiettivi proprio quello di far superare la convinzione secondo cui l’incidentalità stradale sia frutto di fatalità, o addirittura che sia un tributo inevitabile al fabbisogno di mobilità, dando al tempo stesso elementi concreti di formazione e di educazione perché aumentino la consapevolezza e le capacità dei conducenti e dei passeggeri”.

venerdì 2 maggio 2014

CAMPIONATO ITALIANO VELOCITÀ MONTAGNA: IVAN CAPELLI ALLA COPPA NISSENA PER PARLARE DI SICUREZZA STRADALE E GIOVANI

Ivan Capelli è stato accolto con particolare calore al suo arrivo a Caltanissetta. L'ex pilota F.1 e commentatore TV è arrivato in Sicilia in occasione della 60^ Coppa Nissena di cui è testimonial ed ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione della seconda prova del Campionato Italiano Velocità Montagna. 
Capelli ha sottolineato l'importanza della sicurezza nelle competizioni, seguendo quanto spiegato dal Direttore di Gara Claudio Dimaria sulle disposizioni di sicurezza della corsa. A fare gli onori di casa l'avvocato Carlo Alessi presidente dell'AC Caltanissetta.
Sabato 3 maggio alle 10.30, Ivan capelli parteciperà alla Tavola Rotonda "La sicurezza stradale ed i giovani" al teatro Bauffremont nel centro cittadino. Iniziativa voluta dallo stesso Presidente Alessi che fa seguito all'edizione dello scorso anno, quando arrivarono in Sicilia il Presidente FIA Jean Todt ed il Vice e Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani.

lunedì 21 aprile 2014

AGV FESTEGGIA I 60 ANNI DEL PRIMO CASCO IN FIBRA





Quest’anno si festeggiano i 60 anni del casco che ha fatto la storia del motociclismo nel mondo e AGV, oggi, ne ripercorre tutte le tappe: dal primo modello ideato da Gino Amisano fino agli AGV EXTREME STANDARDS HELMETS, caschi hi-tech di ultima generazione. 
È il 1954 quando Gino Amisano - padre di AGV - crea, con l’aiuto della moglie, IL PRIMO CASCO MODERNO IN FIBERGLASS, LA FIBRA DI VETRO. L’intuizione arriva dalla sua grande esperienza nel costruire selle, anche di primo equipaggiamento, per la Vespa. Decide così di usare la stessa tecnica per un casco e crea il modello battezzato 160: con la classica forma a scodella, colorato, lucido e con la crocera interna che lo tiene fermo sulla testa. 


Da quel momento AGV si specializza sempre di più nella produzione di caschi che interpretino e anticipino le esigenze dei motociclisti. Le linee ricercate e l’attenzione alla sicurezza diventano così le fondamenta su si costruisce il nome e la storia di AGV che, in breve tempo, arriva ad essere non solo la prima scelta dei piloti, ma anche sinonimo di qualità negli anni del boom economico italiano. 
Nel 2014 - 60 anni dopo - gli stessi principi uniti all’intensa attività di ricerca in materia di sicurezza, hanno condotto alla realizzazione di una nuova gamma di caschi –gli AGV EXTREME STANDARDS HELMETS - basata sul concetto di “Human Engineering”. Si tratta di un nuovo modo di progettare i caschi che parte dai componenti a diretto contatto con la testa per raggiungere via via la calotta esterna, ottenendo maggiore sicurezza e dimensioni ancora più ridotte. 


Questa linea rappresenta l’ultimo grande successo in casa AGV. Grazie all’utilizzo dell’analisi FEM (Finite Elements Analysis), infatti, sono stati stabiliti nuovi standard in termini di sicurezza, comfort ed ergonomia. 

AGV. 67 anni di caschi, innovazione e sicurezza.

venerdì 31 gennaio 2014

Cross Country Camp: Volvo ancora insieme a Carlo Rossi per promuovere la guida sicura



Sono gli istruttori del Driving Camp, partner storico di Volvo in Italia sul fronte della Sicurezza, a coordinare le prove di prodotto che Volvo organizza nell’ambito delle attività invernali previste per il pubblico in Val di Fassa. I testdrive del Cross Country Camp sono in programma dal 30 Gennaio al 22 Febbraio. In questo arco di tempo, si potrà provare Volvo tutte le settimane, dal Giovedì al Sabato (possibile prenotare on line su www.volvocars.it/crosscountrydays).
Dopo aver accolto circa 1.500 allievi in due anni di attività a Madonna di Campiglio, il compito che attende gli istruttori di Carlo Rossi in Val di Fassa per l’edizione 2014 del Camp invernale è più complesso e stimolante, come spiega Carlo Rossi, patron del Driving Camp: “Quest’anno facciamo un salto di qualità perché a noi è affidato anche il coordinamento dei test drive su strada. Insomma, non solo il divertimento delle evoluzioni e dei traversi sulla pista ghiacciata, in una situazione tutto sommato artificiale, bensì il lavoro sull’allievo impegnato nella guida su strada in condizioni reali. Una responsabilità maggiore ma anche la possibilità di essere ancora più efficaci nella nostra azione di formazione, dato che potremo correggere gli errori commessi quotidianamente da chi guida proprio nel contesto nel quale si verificano, vale a dire la strada.”

I test drive di prodotto che Volvo ha studiato in Val di Fassa combinano infatti guida su strada aperta al traffico e guida su pista chiusa con fondo ghiacciato. Due percorsi stradali partono rispettivamente da Canazei e da Pozza di Fassa e convergono a Campitello, dove è ricavata la pista (disegnata su progetto Driving Camp e lunga 450 metri) che ospita esercizi di controllo dell’auto su fondo a scarsissima aderenza.
Nelle sezioni di test drive stradale il partecipante potrà guidare Volvo XC60 o Volvo XC70; in pista, invece, saranno protagoniste le Volvo V40 Cross Country. Sono infine previste sessioni di guida su offroad nelle quali si potrà mettere in pratica quanto appreso nell’ambito dei corsi su ghiaccio. In sostanza, la combinazione delle diverse situazioni (strada, pista e offroad) punta a fornire al partecipante un’esperienza di guida completa nella quale testare i sistemi di sicurezza attiva delle moderne Volvo.Come è logico che sia dato il contesto, viene utilizzata la gamma Cross Country/XC, la famiglia di vetture più prestigiosa di Volvo e quella più apprezzata dal pubblico. Ma i modelli scelti per i test drive del Camp sottolineano come il 2014 sia un anno targato XC per Volvo, con la presentazione a Detroit della Concept XC Coupé e soprattutto l’arrivo della nuova Volvo XC90 al Salone dell’Auto di Parigi del prossimo autunno.

"L’attività di test drive di prodotto rivolta al pubblico è per noi di fondamentale importanza”, ha affermato Sven De Smet, Direttore Marketing & Corporate Communications Volvo Car Italia. “Le Volvo di oggi sono vetture ricche di contenuti e di tecnologia d’avanguardia; non c’è dubbio che la prova di guida, il toccare con mano, costituisca il modo migliore per scoprire tutte le qualità della nostra gamma di prodotti”.
“La rinnovata collaborazione con Volvo è per noi motivo di orgoglio e di particolare soddisfazione”, sottolinea dal canto suo Carlo Rossi. “Anche quest’anno potremo dare il nostro contributo alla missione di sicurezza di Volvo insegnando agli automobilisti i fondamentali della guida sicura in condizioni difficili come possono essere neve e ghiaccio. E di certo, difficile immaginare vetture più adatte a tale scopo delle Volvo, che nascono in Svezia"



venerdì 27 dicembre 2013

Vivere la moto con il Motor Bike Expo: le associazioni motociclistiche impegnate per la sicurezza

La città di Verona attraversata da una grande manifestazione motociclistica, con centocinquanta partecipanti impegnati a sensibilizzare l’utenza sui temi della sicurezza stradale. L’Arena farà da ideale sipario ed accoglierà i centauri nella prestigiosa cornice della celebre Piazza Bra da dove partirà un tour che avrà come meta la fiera. L’inedita iniziativa si svolgerà domenica 26 gennaio 2014, in uno dei momenti clou del Motor Bike Expo, il salone della moto destinato agli appassionati più puri. La proposta è partita dal comitato che cura il progetto “Vivere la moto” ed ha trovato immediata collaborazione negli organizzatori dell’expo mentre il Comune di Verona ha concesso il patrocinio. 


L’appuntamento per i centocinquanta protagonisti della “parata per la sicurezza” è fissato per le 11.30 di domenica 26 gennaio nel salotto di Piazza Bra, con ingresso nel “recinto” di fronte all’Arena, alla base della scalinata tra Municipio e Gran Guardia.
Al momento dell’iscrizione (costo 10 Euro), ogni motociclista riceverà il biglietto per l’ingresso in Fiera e una sacca ad alta visibilità, gialla con banda riflettente grigia con i loghi del progetto e del Motor Bike Expo. Il numero dei partecipanti è stato limitato per motivi organizzativi e di sicurezza.
Alle 13.00, terminate le iscrizioni, si formerà il colorito corteo che effettuerà un breve ma significativo giro, a passo turistico, nelle vie centrali della città, scortato da agenti motociclisti della Polizia Locale. Il percorso si concluderà alle 14.00 con l’ingresso direttamente in fiera, le moto saranno parcheggiate in un’area riservata dove potranno rimanere fino alla chiusura, alle ore 19.00.
Il Comitato “Progetto Vivere la Moto” nasce dall’esperienza accumulata in materia di sicurezza stradale nel corso di incontri con gruppi motociclistici, anche indipendenti, nel nord-est d’Italia. In queste occasioni viene diffuso il concetto di “responsabilità condivisa”, cioè di una sicurezza stradale che parte da chi va in moto, utilizzando abbigliamento protettivo e rispettando il Codice della Strada.
Tale spiccata sensibilità è il frutto di esperienze e, purtroppo, anche di sofferenze per molti motociclisti che hanno perso amici e parenti per strada o hanno subito gravi conseguenze fisiche. Nei tre giorni del Motor Bike Expo, Verona è al centro dell’interesse europeo del motociclismo ed è quindi la ribalta ideale per dare ulteriore forza a temi già così importanti. L’appuntamento di gennaio vedrà dunque un rafforzamento della promozione del Progetto “Vivere la Moto” che, con la motoconcentrazione, andrà oltre l’opera di sensibilizzazione svolta nello stand situato nel padiglione 7.

martedì 17 dicembre 2013

WSK PROMOTION A "KART IN PIAZZA"

La giornata che ha concluso l’edizione 2013 di “Kart in Piazza” ha visto convergere nella città di Lecce le più alte cariche del Motorsport internazionale, insieme ad alcuni protagonisti del mondo dei motori. La manifestazione è nata per favorire nelle più giovani generazioni la cultura della sicurezza stradale, promossa dall’Automobile Club d’Italia nell’ambito della Campagna FIA “Action for Road Safety”, alla quale ha aderito WSK Promotion, presenziando alla tappa leccese per sottolineare l’attenzione che anche il mondo delle manifestazioni sportive ad alto livello riserva a questo importante argomento.

A LECCE IL PRESIDENTE FIA JEAN TODT CON WSK E I CAMPIONI DEL MOTORSPORT
La rilevanza di “Kart in Piazza”, nella formazione in tema di sicurezza che ACI e FIA hanno inteso attuare nei confronti dei futuri protagonisti della circolazione stradale, è stata testimoniata dal Presidente FIA Jean Todt, intervenuto nella giornata di chiusura con il Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani. Non potevano mancare protagonisti delle gare, quali il 3 volte vincitore della 24 Ore di Le Mans, Dindo Capello, il vicecampione dell’Europeo Superstock 600, Alessandro Nocco, e il vincitore della WSK Euro Series KZ2, Riccardo Negro. Luogo delle operazioni è stato il circuito dimostrativo allestito nel centro espositivo “Lecce Fiere”, accanto al quale sono stati esposti la WSK Station e la WSK Race Control, strutture mobili che nelle gare organizzate da WSK Promotion svolgono le rispettive funzioni di hospitality-segreteria di gara e di centro di controllo video-regia TV. 

COMPLIMENTI 
A LUCA DE DONNO 
DA JEAN TODT
Presenziando accanto al circuito sul quale i bambini da 6 a 10 anni, al volante di kart a motore elettrico, facevano conoscenza con le norme di guida sicura, WSK Promotion ha voluto nella stessa materia testimoniare la propria attenzione, rivolta ad aumentare gli standard di sicurezza nelle competizioni di karting che coinvolgono le giovani generazioni. Anche per questo motivo non sono mancate le parole di elogio del Presidente Jean Todt rivolte all’attività di Luca De Donno quale Presidente di WSK Promotion, durante la conferenza stampa conclusiva.
(foto da www.wskarting.it)

sabato 14 dicembre 2013

A Lecce grande successo di "Kart in piazza" alla presenza del Presidente FIA Jean Todt e di quello ACI Angelo Sticchi Damiani

Superiore ad ogni previsione il successo ottenuto dall'iniziativa "Kart in Piazza" organizzata dall'Automobile Club d'Italia e promossa dalla Federazione Internazionale dell'Automobile. 
Oggi è stata la giornata clou dell'evento con la partecipazione del Presidente FIA Jean Todt e di quello dell'ACI Angelo Sticchi Damiani, oltre al tre volte vincitore della 24h di Le Mans Dindo Capello e al Vice Campione Superstock 600 Alessandro Nocco. Tanti i bambini che hanno partecipato, cimentandosi alla guida di kart elettrici in percorsi che riproducono la circolazione stradale. 
L'iniziativa rientra nella campagna internazionale "FIA Action for road safety" rivolta alla sicurezza stradale.

"Ho vissuto per 16 anni in Italia e posso dire di essere stato adottato da questo Paese - ha detto Jean Todt durante il suo intervento - Torno in Italia sempre volentieri. Nel mio nuovo mandato tutte le specialità dell'Automobilismo hanno priorità, con particolare riguardo ai giovani. Ci sarà un impegno assoluto nell'iniziativa sulla sicurezza stradale, argomento di cui ho parlato con molti capi di Stato ed anche con il Segretario Generale dell'ONU. Trovo straordinarie iniziative come quella di oggi a Lecce e ritengo che la sicurezza stradale debba essere inserita tra le materie scolastiche".

ACI si aggiudica il Premio europeo Best Practice Certificate

L’Automobile Club d’Italia si è aggiudicato il premio ‘Best Practice Certificate’ istituito dall’EPSA - European Public Sector Award - con il progetto “3.000 automobilisti stranieri Ambasciatori della Sicurezza Stradale” nella categoria ‘progetti europei o nazionali’.
“Superare la tempesta: soluzioni creative in tempo di crisi” è il tema del concorso di quest’anno, giunto alla quarta edizione, con circa 600 candidati al premio provenienti da 36 Paesi europei.
Tra le motivazioni del premio al progetto dell’ACI, si legge che ‘l’Italia è il primo Paese europeo ad aver individuato un aspetto particolare delle nostre società: i problemi di sicurezza stradale causati dai conducenti stranieri. Si tratta di un esempio eccellente di un'iniziativa concepita e sviluppata per affrontare una sfida ben precisa in modo efficace ed efficiente. Un'idea semplice che viene incontro a un’esigenza importante e comporta una serie di benefici umani, sociali ed economici. Le azioni intraprese appaiono molto efficaci in termini di risultati. Il grande successo del progetto si misura dal numero dei partecipanti, dalla soddisfazione che hanno espresso nei confronti dell’iniziativa, dall’impegno e dal coinvolgimento attivo di molti dipartimenti, agenzie governative e dall’interesse positivo mostrato dai media. E’ un esempio di best practice per l’Anno Europeo del Cittadino 2013’.

“Siamo molto orgogliosi di aver ricevuto questo premio – dichiara Ascanio Rozera, Segretario Generale dell’Automobile Club d’Italia – che si aggiunge ai numerosi riconoscimenti che il progetto Ambasciatori della Sicurezza Stradale ha già collezionato in poco più di 15 mesi dall’avvio. L’ACI, ma soprattutto l’Italia, ha potuto beneficiare di un'importante opportunità di visibilità internazionale, in quanto il nostro progetto è stato valutato, apprezzato ed è entrato di diritto in un network di eccellenza che certifica e promuove un sistema efficiente di buone pratiche a livello europeo”.

giovedì 12 dicembre 2013

A LECCE KART IN PIAZZA CON I PRESIDENTI ACI E FIA

Fino a domenica 1000 bambini imparano la sicurezza stradale su un percorso con segnaletica, incroci e stop. Sabato 14 dicembre presenti anche Jean Todt, Angelo Sticchi Damiani, Dindo Capello ed il rider Alessandro Nocco
Si è aperta giovedì 12 dicembre a Lecce in piazza Palio l'evento conclusivo del tour 2013 "Kart in Piazza", organizzato dall'Automobile Club d'Italia e promosso dalla Federazione Internazionale dell'Automobile, in collaborazione con ACI Sport, l'Automobile Club di Lecce, la Provincia, il Comune di Lecce e il patrocinio del CONI. 
Sabato 14 dicembre giornata clou con la presenza del Presidente FIA Jean Todt, di quello ACI Angelo Sticchi Dmiani e di due testimonial d'eccezione, come il tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans Dindo Capello e del vice campione europeo SuperStock 600 Alessandro Nocco.
L'iniziativa - che si articola nell'ambito della campagna internazionale "Fia Action for Road Safety" - coinvolgerà 1000 bambini e tante famiglie che vorranno cimentarsi alla guida di un kart su un percorso che riproduce la circolazione stradale con segnaletica, incroci e stop. L'intento è quello di trasmettere ai conducenti di domani l'importanza del rispetto delle regole per una mobilità più responsabile e consapevole, anche attraverso i valori dello sport.

giovedì 21 novembre 2013

Direct Line rivela i comportamenti più pericolosi alla guida

Indisciplinati e distratti, così sono risultati essere gli automobilisti Italiani, in un recente sondaggio condotto da Direct Line – la più grande compagnia di assicurazione on line – che ha voluto verificare la nostra consapevolezza in merito ai comportamenti da evitare e ritenuti più pericolosi alla guida.

Ben l’80% del campione intervistato sull’argomento dal Centro Studi e Documentazione Direct Line ha riconosciuto come fonte di maggiore pericolo l’abitudine di inviare e leggere sms mentre si è alla guida. A seguire, con percentuali molto consistenti, troviamo i sorpassi praticati senza avere la giusta visuale della strada (76%) e il mettersi alla guida dopo aver bevuto “un bicchiere di troppo” (74%). Molto diffusi sono anche comportamenti quali distrarsi distogliendo lo sguardo dalla strada (68%) e parlare al cellulare senza utilizzare l’auricolare (64%). Ecco nello specifico la classifica dei comportamenti più pericolosi secondo gli automobilisti italiani:
Nel concreto, come si comportano gli italiani alla guida? Predicano bene e razzolano male o sono effettivamente attenti e corretti? Purtroppo solo il 35% del campione afferma di essere attento e scrupoloso e di non effettuare nessuno dei comportamenti individuati nella classifica. Invece l’infrazione più gettonata sembra essere il superamento dei limiti di velocità, praticata dal 27% degli intervistati, mentre il 20% ammette di non mantenere le distanze di sicurezza. L’utilizzo dell’auricolare è sconosciuto al 19% del campione, il 12% invece si concede spesso una sigaretta quando è alla guida. Sms e distrazioni che distolgono l’attenzione dalla strada sono la pecca del 22%, mentre un non tempestivo spuntino alla guida è il punto debole del 10% dei guidatori. 
Più responsabili invece per quanto riguarda i sorpassi azzardati e il mettersi alla guida dopo aver assunto alcolici: ad ammettere questo tipo di trasgressioni sono infatti rispettivamente solo il 3 e il 4% degli intervistati.

Analizzando i dati per fasce d’età, è interessante notare come i più inclini a distrarsi siano proprio i giovani tra i 18 e i 24 anni, mentre i più infastiditi dall’uso dell’auricolare i guidatori tra 25 e i 34 anni. A rafforzare le opinioni condivise troviamo anche il dato che assegna agli over 45 il premio dei più responsabili, solo il 2% afferma infatti di mettersi alla guida dopo aver bevuto alcolici.
Com’è la situazione invece nelle nostre città? Dal sondaggio emerge che gli italiani quando guidano in città non sono solo fonte di potenziale pericolo, ma sono anche vittime dei comportamenti scorretti degli altri automobilisti e anche purtroppo della non sempre ottimale situazione delle nostre strade.
Il principale fattore di rischio in città risulta con il 56% la cattiva abitudine di zigzagare dei motorini nel traffico mentre sempre secondo la ricerca, più della metà degli intervistati riconosce negli automobilisti “selvaggi” una concreta minaccia per chi guida (54%). Altri fattori evidenti di rischio sono i cambi di direzione non segnalati da parte dei ciclisti, pratica che preoccupa il 38% del campione, mentre ad impensierire un altro 48% degli italiani ci pensano le buche sul manto stradale. Nella top ten dei pericoli per chi guida in città troviamo anche il pavé bagnato (14%) e gli insidiosi binari del tram (7%).

“Guidare responsabilmente è un dovere per se stessi e per gli altri – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct Line – Direct Line promuove da sempre la cultura della guida sicura e vuole sensibilizzare sulla necessità di adottare una guida corretta e responsabile. Lo scopo di questo sondaggio è infatti quello di far riflettere gli automobilisti italiani sulla pericolosità di pratiche purtroppo ancora troppo sottovalutate e mantenere sempre alta l’attenzione su queste tematiche, sviluppando un sempre maggiore senso civico tra i fruitori della strada. Inoltre riteniamo giusto precisare che i pericoli possono venire non solo dagli automobilisti ma anche da una non corretta o sottovalutata gestione delle strade delle nostre città. L’incuria urbana può essere infatti fonte di pericolo tanto quanto il guidatore distratto ”.

venerdì 8 novembre 2013

Presentati gli ultimi dati Aci Istat sull’incidentalità stradale: aumentano i morti sulle strade in provincia di Milano e in Lombardia. Calano nella provincia di Monza Brianza. Carlo Edoardo Valli, presidente Aci Milano: lavorare con decisione per la prevenzione degli incidenti


In un quadro generale in cui anche quest’anno è confermato, a livello nazionale, dai dati Aci Istat, il trend discendente del numero di incidenti stradali, morti e feriti, la Lombardia offre uno scenario in cui emergono valori discordanti. 

Rispetto all’anno precedente, infatti, nel 2012 è cresciuto a livello regionale il numero di morti: si è passati da 532 a 540 vittime della strada. Di contro si è registrato un minor numero generale di incidenti (si è scesi da 37.130 a 35.398) e di feriti (da 50.838 a 48.759). Analoga situazione ha interessato la provincia di Milano: aumentati i morti (dai 107 del 2011 ai 129 del 2012), diminuiti gli incidenti (da 17.065 a 16.190) e i feriti (da 23.036 a 21.681). 

Fa eccezione in Lombardia la provincia di Monza Brianza che ha registrato una generale diminuzione: nel 2011 vennero contati 2.741 incidenti con 28 morti e 3.631 feriti, nel 2012 vi sono stati invece 2.655 incidenti con 21 morti e 3.608 feriti.

“L’annuale presentazione dei dati della sinistrosità è sempre un forte colpo alla stomaco - ha commentato il presidente dell’Aci Milano Carlo Edoardo Valli - Passi in avanti in materia di prevenzione dell’incidentalità stradale sono stati indubbiamente fatti nel corso degli anni, ma i tragici numeri rimangono un monito per tutti noi che operiamo nel campo della mobilità. Bisogna continuare a lavorare con decisione: migliorare ulteriormente la rete infrastrutturale, garantendo buone progettazioni e manutenzioni delle pavimentazioni, della segnaletica, dell’illuminazione, ecc., sollecitare la repressione dei comportamenti scorretti, perfezionare la formazione e l’aggiornamento dei conducenti, promuovere un’efficace educazione stradale nelle scuole”.

A tal proposito va segnalata una valida iniziativa attualmente in corso presso l’Istituto Versari di Cesano Maderno: oltre 1.000 studenti stanno frequentando il corso “Partecipiamo alla sicurezza stradale”, promosso da Aci Milano e Provincia di Monza Brianza nell’ambito del Piano Nazionale di Sicurezza stradale. 

giovedì 7 novembre 2013

RAPPORTO ACI-ISTAT: NEL 2012 MENO INCIDENTI (9,2 PER CENTO) SULLE STRADE ITALIANE RISPETTO AL 2011. GLI INCIDENTI PIU' GRAVI NELLE ORE NOTTURNE SOPRATTUTTO AL LUNEDI' E GIOVEDI'. A RISCHIARE DI PIU' I CONDUCENTI 20/24ENNI E 40/44ENNI. L'ITALIA AL 13° POSTO DELLA GRADUATORIA EUROPEA DELL'INSICUREZZA STRADALE

Nel 2012 si sono registrati in Italia 186.726 incidenti stradali con lesioni a persone. I morti (entro il 30° giorno) sono stati 3.653, i feriti 264.716. Rispetto al 2011, gli incidenti diminuiscono del 9,2%, i feriti del 9,3% e i morti del 5,4%. Tra il 2001 e il 2012 la riduzione delle vittime della strada è stata pari al 48,5%, con una variazione del numero dei morti da 7.096 a 3.653.

Nella UE, sono morte nel 2012 in incidenti stradali 27.724 persone (l'8,8% in meno rispetto al 2011) ovvero 55 persone ogni milione di abitanti. L'Italia ha registrato un valore pari a 60,1, collocandosi al tredicesimo posto nella graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia.

Sulle strade urbane, nel 2012, si sono verificati 141.715 incidenti, con 191.521 feriti e 1.562 morti; sulle autostrade gli incidenti sono stati 9.398, con 15.852 feriti e 330 decessi. Sulle altre strade extraurbane, ad esclusione delle autostrade, si sono verificati 35.613 incidenti, con 57.343 feriti e 1.761 morti.

Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (escluse le autostrade), dove l'indice di mortalità raggiunge il livello di 4,94 decessi ogni 100 incidenti. Sulle strade urbane si registrano 1,10 morti ogni 100 incidenti, sulle autostrade 3,51. Rispetto al 2011, l'indice di mortalità risulta in aumento per strade extraurbane e autostrade (era pari rispettivamente a 4,73 e 3,07), rimane invece stabile per le strade urbane.

L'indice di mortalità raggiunge il valore massimo alle 3, alle 5 e alle 6 del mattino (4,64 decessi ogni 100 incidenti, media giornaliera pari a 1,96); la domenica è invece il giorno nel quale si registra il livello più elevato, con 2,99 morti per 100 incidenti. Nella fascia oraria notturna (compresa tra le 22 e le 6 del mattino), l'indice è più elevato fuori città, il lunedì e il giovedì notte (7,71 e 7,74 decessi per 100 incidenti). In sette casi su dieci le vittime di incidenti stradali sono conducenti di veicoli (70,0%), nel 14,6% passeggeri trasportati e nel 15,4% pedoni.

Tra i 2.555 conducenti deceduti a seguito di incidente stradale, i più coinvolti sono individui che hanno fra i 20 e i 49 anni di età (1.321 in totale, pari al 51,7%); in particolare giovani 20-24enni e adulti tra i 40 e 44 anni. Sale ancora la quota di conducenti di biciclette morti in incidenti stradali: +2,5% tra il 2012 e 2011 dopo il +7,2% registrato l'anno precedente.

La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è quella delle autovetture (66,3%); seguono i motocicli (13,6%), gli autocarri (6,5%), le biciclette (5,2%) e i ciclomotori (5,0%).


lunedì 28 ottobre 2013

CINQUE STELLE PER LA 2008, CITY CROSSOVER DI PEUGEOT


2008, l'innovativa city crossover di Peugeot, è stata riconosciuta meritevole del punteggio massimo (cinque stelle) da Euro Ncap, istituto europeo indipendente che valuta il grado di sicurezza dei nuovi modelli in commercio.
In particolare, 2008 ha realizzato l'88% del punteggio massimo per quanto riguarda il grado di protezione dei passeggeri, il 77,7% per quello dei bambini a bordo, il 72% per quello dei pedoni e il 70% per i dispositivi di sicurezza.

I test effettuati da Euro Ncap hanno così certificato l'elevato livello di protezione assicurato da 2008 raggiunto grazie a una nutrita serie di equipaggiamenti di serie, tra cui: regolatore-limitatore di velocità, ESP (sistema che riunisce il dispositivo antipattinamento ASR, il controllo di stabilità CDS, l'assistenza nella frenata d'emergenza AFU ed il ripartitore elettronico di frenata REF); impianto frenante a quattro dischi; sei airbag (due frontali, due laterali, due a tendina); fissaggi Isofix a tre punti d'ancoraggio.

2008, inoltre, sfrutta la leadership del Marchio in termini di sicurezza terziaria con il servizio Peugeot Connect: in caso d'incidente, la vettura è geolocalizzata e vengono attivati i soccorsi più opportuni.

La valutazione delle cinque stelle da parte di Euro Ncap si aggiunge al premio Auto Europa 2014 assegnato a 2008 dall'Unione di giornalisti dell'automobile (Uiga) la settimana scorsa. E’ la seconda edizione consecutiva che vede una Peugeot primeggiare nel prestigioso concorso, dopo la 208 dello scorso anno.

I premi vinti da 2008 confermano l’accoglienza molto positiva da parte dei clienti: dal momento del lancio, sono già 54mila gli ordini conclusi in Europa, di cui quasi ottomila in Italia.

venerdì 25 ottobre 2013

PMEUMATICI SOTTO CONTROLLO PER UN INVERNO IN SICUREZZA. I TEST AL PASSO DELLO STELVIO CONFERMANO CHE DURANTE LA STAGIONE FREDDA LA SOLUZIONE MIGLIORE SONO QUATTRO PNEUMATICI INVERNALI

Si sono svolti in questi giorni al passo dello Stelvio i test “Pneumatici sotto controllo” con lo scopo di sottolineare l’importanza del corretto equipaggiamento per circolare durante la stagione fredda. I test, in parte guidati e in parte strumentati, hanno confermato che in tutte le condizioni dell’inverno, la migliore soluzione è quella di montare quattro pneumatici invernali 



Per quantificare strumentalmente il diverso apporto della mescola e del disegno battistrada, sono state messe a confronto 4 Alfa Romeo 159 JTD, identiche, rispettivamente equipaggiate come segue: una con un treno di gomme invernali di serie, una con gomme sperimentali a mescola invernale e disegno battistrada estivo, una con mescola estiva e disegno battistrada invernale e una con un equipaggiamento di serie estivo. Lo scopo di questa prova è dimostrare che il vantaggio del pneumatico invernale è dato dalla somma di due elementi: mescola e battistrada ( disegno e lamelle). Quindi non basta una lamellatura del tassello battistrada ma è necessario che il pneumatico abbia una diversa composizione della mescola, quest’ultima risulta determinante per garantire le diverse prestazioni dell’invernale rispetto ad un estivo.

Fatto 100 la frenata della vettura equipaggiata con gomme invernali di serie, la stessa vettura con il pneumatico sperimentale a mescola invernale e tassello pieno, ha frenato in 33 % in più. La vettura con tassello invernale, ovvero lamellato e mescola estiva si è arrestata in 110 % in più, mentre la vettura con un equipaggiamento estivo si è arrestata in 122 % in più. Questi dati sono il frutto di una media di risultati di prova acquisiti in due giornate di test con condizioni ambientali diverse.



I dati, strumentati con drift box, dimostrano che la composizione della mescola è elemento caratterizzante delle performance di un invernale. Quindi, per avere le migliori prestazioni possibili nel periodo freddo, non basta assicurarsi che il proprio treno di gomme presenti lamellature e la marcatura M+S, come previsto per legge, ma bisogna accertarsi che sia un vero invernale. L’unico elemento oggettivo che riconosce effettivamente un pneumatico invernale è il pittogramma delle tre montagnette con all’interno un fiocco di neve, che contraddistingue i pneumatici con caratteristiche tipicamente invernali.

Una successiva prova viene eseguita con due Alfa Romeo Mito a trazione anteriore: una equipaggiata completamente con pneumatici invernali nuovi e una con estivi nuovi. Obiettivo della prova è quello di confrontare su un tratto stradale misto il comportamento globale del veicolo in termini di aderenza, trazione, capacità di frenata e ripartenza e spunto in salita e tenuta laterale in curva. La prova si svolge sull’ultimo tratto del passo dello Stelvio, con fondo che mostra un’alternanza di tratti bagnati e lievemente innevati a temperature intorno agli 0°. Il percorso viene eseguito con entrambe le vetture sia in salita sia in discesa.

Mentre l’equipaggiamento invernale è in grado di assicurare la guidabilità in sicurezza del mezzo in tutte le condizioni di fondo stradale, l’equipaggiamento estivo in più punti viene messo in difficoltà, soprattutto in discesa, non garantendo una adeguata aderenza. La stessa prova effettuata con due Jaguar XF a trazione posteriore, conferma i limiti di un equipaggiamento estivo rispetto allo stesso equipaggiamento omogeneo invernale. A conferma che anche una supersportiva a trazione posteriore con il corretto equipaggiamento è adatta ad un uso invernale.

Sul percorso anche due Toyota RAV 4 equipaggiate una in estivo e una in invernale, a dimostrazione che nonostante la trazione integrale, la differente dotazione di pneumatici porta a comportamenti diversi della vettura. Questo a sfatare il mito secondo il quale la trazione integrale da sola è sufficiente, infatti, anche se utile, da sola non fa la differenza.

Sui piazzali del Passo con tre Alfa Romeo Giulietta, una con pneumatici estivi nuovi, una con pneumatici invernali nuovi ed una con pneumatici invernali usurati a 2,5 millimetri, quindi in prossimità del limite di legge (mm1,6) sono state effettuate delle prove di spunto in accelerazione, strumentate che hanno dimostrato come ovvio la superiorità del pneumatico invernale nuovo, ma anche la superiorità del pneumatico invernale usurato rispetto ad un estivo nuovo.

Con tutte e tre le configurazioni, si rilevano, 30 metri dopo una partenza da fermo, con un fondo di neve bagnata, i tempi di percorrenza e la velocità di passaggio. Preso come riferimento il pneumatico invernale nuovo, lo spunto dell’invernale usurato avviene con qualche frazione di secondo in più e con una velocità di uscita inferiore del 10% circa. Con la configurazione estiva, i tempi salgono di circa il 30% ( 3,5 sec circa) con una velocità di uscita ridotta del 30% circa. Questo a dimostrazione della grande differenza della mescola di un invernale che anche se usurato presenta tempi di spunto comparabili al nuovo, mentre sono molto più alti per l’estivo.



Analizzando poi la velocità di uscita, la differenza tra invernale nuovo e invernale usurato, dimostra anche l’importanza del disegno che se usurato perde un po’ di velocità perché il nuovo, con scanalature più profonde, garantisce più trazione. Per dimostrare quanto sia importante un equipaggiamento omogeneo sugli assi, è stato messo a confronto il comportamento di tre Abarth 500, a trazione anteriore su una superficie mista, bagnata, lievemente innevata e fredda, con temperatura esterna intorno allo 0°. Le configurazioni impiegate sono: vettura con quattro pneumatici estivi nuovi, vettura con quattro pneumatici invernali nuovi, vettura con equipaggiamento misto, due pneumatici invernali all’asse trattivo anteriore e due pneumatici estivi al posteriore.

Il test si propone di valutare la differenza di comportamento dei tre veicoli percorrendo un tratto di strada con alcune curve e tornanti ad una velocità massima di 30 km/h in prima/seconda marcia. Ciò al fine di valutare una reale situazione in cui si può trovare un automobilista su percorso misto. La vettura equipaggiata con pneumatici estivi presenta in tutte le condizioni un comportamento inadeguato, quindi l’automobilista percepisce il rischio, riduce fortemente la velocità e assume una guida prudenziale.

Nella configurazione mista invece, la vettura non evidenzia difficoltà in partenza, ha buona trazione in rettilineo dando la sensazione al guidatore di una buona guidabilità e sicurezza che però viene meno in inserimento in curva e frenata con una perdita di aderenza al posteriore e relativo controllo del mezzo che può arrivare al testacoda. La configurazione mista è la più pericolosa perché tradisce l’automobilista in curva.

Nella configurazione invernale il veicolo mantiene le caratteristiche di buona trazione e direzionalità in ogni condizione di prova, risultando sicuro in ogni circostanza, pronto ad affrontare qualsiasi cambiamento di traiettoria e di fondo stradale, nonostante i sistemi di sicurezza attivi inseriti.

Come recentemente sottolineato anche dalla Direttiva del 30 gennaio 2013 del Ministero dei Trasporti, è fortemente consigliato un equipaggiamento omogeneo sugli assi per una guida sicura anche in inverno.

Per confrontare la guidabilità il comfort di guida, ivi compresa la rumorosità all’interno dell’abitacolo, sono state messe a confronto tre Alfa Romeo Giulietta, equipaggiate rispettivamente con: un treno di gomme invernali, un treno di gomme estive e un treno di gomme estive catenate sull’asse trattivo.

La prova, svolta su un ampio tratto di strada misto asfalto/neve, ha dimostrato la generale superiorità dell’equipaggiamento invernale. In questo test abbiamo simulato una partenza da fermo con un invernale, con un estivo e con un estivo catenato, con un fondo di neve bagnata e leggermente in pendenza, seguita immediatamente da una curva a gomito. La vettura con equipaggiamento estivo non supera la prova, mentre quelle equipaggiate con i pneumatici invernali e con gli estivi catenati riescono a partire. Chiaramente l’invernale ha tempi di percorrenza più brevi ( fino al 15%- 20% in meno) con velocità di uscita maggiore, dimostrando soprattutto una buona percorrenza della curva, mentre la vettura catenata tende a perdere il posteriore in curva. Il percorso prosegue con un tratto asfaltato bagnato dove la differenza di comfort tra le due configurazioni è evidentemente a tutto vantaggio del pneumatico invernale. In questo percorso viene affrontata anche una piccola frenata in lieve discesa a circa 50 km/H. Gli spazi di arresto premiano ancora una volta l’invernale e collocano la configurazione estiva al secondo posto e la configurazione estivo con catena dietro. 

(comunicato e foto da www.pneumaticisottocontrollo.it)