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mercoledì 21 ottobre 2015

Volvo ad Auto e Moto d’Epoca 2015: dalla PV544 alla nuova XC90, il valore della tradizione che dà autenticità al presente


Volvo Car Italia conferma il proprio impegno nel mondo Heritage partecipando per la seconda volta a Auto e Moto d’Epoca (a Padova dal 22 al 25 ottobre), autentico punto di riferimento per le Case e per tutti gli appassionati del settore. 
Come accaduto lo scorso anno, la presenza di Volvo intende promuovere la cultura dell’auto. Sullo stand Volvo saranno esposte la PV544 della Scuderia Volvo reduce dalla Targa Florio Classica e la nuova Volvo XC90, che ha già fatto registrare un enorme successo in tutti i mercati del mondo. 

Seppur proiettata verso il futuro e protagonista assoluta della modernità, Volvo ha sempre coltivato in maniera attenta la propria tradizione. Tutto ciò è tipico della cultura scandinava. Non sorprende quindi che Volvo Car Group abbia creato un dipartimento speciale che si occupa delle attività in chiave Heritage e gestisce, in tale ambito, il Museo che Volvo ha allestito a Goteborg nonché la presenza di Volvo nei grandi eventi internazionali dedicati alle vetture d’epoca. 
A livello globale Volvo opera in modo che la valorizzazione del patrimonio storico diventi al tempo stesso un forte propellente per il marchio. Le più recenti concept (Coupé ed Estate) presentate in preparazione dell’arrivo della nuova XC90 hanno sottolineato il rapporto diretto con la tradizione. Non si tratta della semplice riproposta di temi stilistici del passato, bensì di un’intelligente reinterpretazione in chiave moderna di alcuni temi costruttivi che hanno contraddistinto Volvo nel tempo; una sorta di prova di autenticità che i nuovi modelli danno rispetto ad alcune delle vetture che hanno reso grande Volvo. 

In tal senso Heritage per Volvo è inteso come testimonianza in grado di dare autenticità al presente e di rafforzare il marchio, una sorta di ponte con il passato lanciato verso un futuro fatto di design, tecnologia e qualità costruttiva. Con un occhio a quanto la Storia ha insegnato. 
In tal senso va letta la partecipazione di Volvo Car Italia all’edizione 2015 di Auto&Moto d’Epoca. Un momento nel quale il collegamento ideale fra Storia e Modernità viene sancito in maniera tangibile dalla compresenza sullo stand espositivo di uno dei modelli più celebrati della storia di Volvo – la PV 544 degli anni ’60 – e della nuova XC90, che con i suoi contenuti in termini di stile e di tecnologia segna l’inizio di una nuova era per Volvo e proietta la Casa e il Marchio verso un futuro d’avanguardia. 

“Avere sullo stand al tempo stesso, fianco a fianco, due auto come la classica PV544 e la nuova XC90 fa capire immediatamente quale sia il patrimonio comune che c’è alle spalle e che rende Volvo un marchio di forte distinzione.” - afferma Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia - “Sono certo che, come accaduto anche lo scorso anno sempre a Padova e la scorsa primavera in occasione della prima edizione di Verona Legend Cars, avremo ancora una volta la possibilità di parlare in maniera efficace a tutti gli estimatori di Volvo e delle nostre auto. E come spesso dico, gli appassionati di vetture d’epoca sono ottimi ambasciatori di un marchio”.


mercoledì 14 ottobre 2015

Targa Florio: Volvo porta in scena la genesi di una gara leggendaria

Oltre a schierare tre vetture ufficiali in gara con la propria Scuderia, Volvo Car Italia rende omaggio alla Targa Florio ripercorrendo i momenti che hanno portato alla nascita di una corsa che ha non solo segnato la storia dell’automobilismo ma che ha giocato anche un ruolo importante nella modernizzazione della Sicilia.


Il tutto accadrà attraverso un breve atto unico intitolato Un’idea vincente che mette in prosa il colloquio tenutosi nell’Ottobre del 1905 a Parigi nella redazione della rivista “L’Auto”, nella quale il direttore di quest’ultima – Henri Desgrange – e Vincenzo Florio gettarono le basi per l’organizzazione di quella che sarebbe diventata la corsa più longeva al mondo.

Saranno gli attori Domenico Bravo e Roberto Burgio a interpretare la scena della “ideazione” della gara. La rappresentazione avrà luogo Giovedì 15 con inizio alle ore 17.00 (prima della cerimonia di partenza della Targa Florio Classica) presso la Sala Onu del Teatro Massimo di Palermo. L’ingresso è libero.

Attraverso questa operazione di “cultura dell’Auto”, Volvo Car Italia intende dare agli appassionati e al pubblico che interverrà elementi di conoscenza ulteriore circa le origini di una corsa il cui significato andava oltre quello strettamente agonistico.

Nella sua visione, appoggiata da Henri Desgrange, Vincenzo Florio vide nella corsa un’opportunità per modernizzare e rendere più sicura la viabilità dell’isola, facendo diventare dei semplici tratturi delle vere e proprie strade. Parallelamente, vide la corsa stessa come un forte stimolo per i costruttori di automobili a produrre veicoli adatti a percorrere lunghe distanze, che fossero affidabili, sicuri e con il dovuto grado di confort. Insomma, a produrre auto da viaggio.

Questa istanza progressista in nome di una maggiore sicurezza della strada precorre il pensiero che portò, nel 1927, alla nascita di Volvo, che fin dalle origini dichiarò la propria missione a favore della Sicurezza, una linea guida alla quale l’Azienda è rimasta fedele in maniera incondizionata.

“Nel momento in cui decidemmo di partecipare alla Targa Florio Classica con la nostra Scuderia, ci siamo chiesti se ci fosse stata qualche ragione che andasse oltre la semplice iscrizione delle nostre auto d’epoca a una gara del Campionato Grand’Eventi a giustificare la nostra presenza”, spiega Roberto Lonardi, Pubbliche Relazioni Volvo Car Italia. “Lo scrupolo nasceva dal fatto che Volvo non ha scritto le pagine gloriose della corsa nel passato come invece altri marchi hanno fatto. Ci chiedevamo dunque se la nostra non potesse essere percepita come una sorta di intrusione. Ebbene, quanto abbiamo scoperto circa la genesi della Targa Florio e la visione di Vincenzo Florio, sensibile alla necessità di rendere più moderne e sicure le strade e le auto dell’epoca, segna una straordinaria affinità di valori rispetto a Volvo. Per cui ci siamo detti che non solo valeva la pena che Volvo fosse alla Targa Florio, ma che sarebbe stata anche una bella storia da raccontare. Da qui l’idea dell’atto teatrale, della quale ringrazio l’amico Dario Pennica, Direttore di Sicilia Motori. Un’iniziativa che ci auguriamo possa essere gradita a tutti gli appassionati”.

La Targa Florio Classica si correrà dal 15 al 18 Ottobre prossimi sulle strade della Sicilia Nord Occidentale e toccherà parte del glorioso Circuito delle Madonie sul quale si è tradizionalmente disputata la gara.

mercoledì 6 maggio 2015

Volvo a Verona Legend Cars 2015 - Volvo PV 544: prima Volvo con cinture di sicurezza moderne e vincitrice del Rally Safari


Uno dei modelli chiave della storia di Volvo venne introdotto alla fine degli anni ‘50 come erede della 
fortunatissima PV 444. Al di là della linea ormai un po’ datata 
e a dispetto dell’arrivo della fresca ed 
elegante Amazon, la nuova 544 garantì al modello PV una seconda giovinezza grazie a qualità 
costruttiva e fedeltà dei clienti. 
A testimonianza dei fasti sportivi che culminarono con l’impresa africana dei fratelli Singh, un 
esemplare di PV 544 è oggi nelle mani dei piloti della Scuderia Volvo.

Era Giovedì 13 Agosto 1959 quando veniva consegnata la prima automobile al mondo dotata di serie delle cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio, frutto dello studio e del genio di Nils Bohlin, ingegnere alla Volvo. Si trattava di una Volvo PV 544. E’ stato calcolato che da allora le cinture di sicurezza a tre punti hanno salvato più di un milione di vite umane. E a tutt'oggi la cintura di sicurezza a tre punti costituisce il principale equipaggiamento singolo di sicurezza di un'automobile e rappresenta l'innovazione più significativa in tema di sicurezza dei 120 anni di storia dell'automobile. 

Poco meno di sei anni dopo, nell’Aprile del 1965, alla fine del suo fortunato ciclo di vita, lo stesso modello Volvo coglieva una delle più belle e inattese vittorie della storia della Casa automobilistica Svedese, in barba a tutti coloro che ne avevano pronosticato un prematuro tramonto. La produzione totale per la gamma PV 444 superò la soglia delle 200.000 unità; includendo i numeri della generazione 544 si arriva a quasi mezzo milione di unità. 
La piccola PV, con la sua convessità posteriore, venne realizzata in 15 diverse serie o varianti (otto serie 444 e sette serie 544) fra il 1947 e il 1965. 



PV 544, la novità era il parabrezza 
in un pezzo unico 
La scocca della PV 544 era la stessa del modello 444, ma la novità di rilievo del modello 544, progettato per cinque occupanti, da cui il numero "5" nella sigla, era costituita dal nuovo parabrezza in un pezzo unico. 
La Volvo 444 aveva sempre conservato il parabrezza suddiviso per motivi di riparazione e assicurativi, ma nel 1958 non vi erano quasi più vetture dall'aspetto così antiquato. Il nuovo parabrezza, di grandi dimensioni, rappresentava un notevole miglioramento del modello PV, e rendeva molto più luminoso l'abitacolo. 
Dal punto di vista della comunicazione, la Volvo PV 544 esordì in modo eccellente negli Stati Uniti, un mercato vitale, sotto forma di "compagna di allenamento". 
Nella primavera e nell'estate del 1959, durante la preparazione alla sfida per il titolo mondiale dei pesi massimi negli USA, Ingemar Johansson, noto allora come Ingo, venne affiancato da un altro sfidante svedese, vale a dire una nuova PV 544 bianca dotata di pneumatici con fascia bianca e di gradevoli barre (dette all'americana) sopra i paraurti. L'allenatore di Ingo, Nisse Blomberg, aveva un'auto scura con le stesse caratteristiche, e seguiva lentamente il pugile ogni volta che usciva per una corsa di allenamento. Le vetture attirarono ovviamente un notevole interesse, e comparvero su molti quotidiani, specialmente dopo il famoso destro di Ingo del 25 giugno.

Sopravvissuta 
La vettura era relativamente economica da produrre; la costante evoluzione tecnica in atto presso Volvo consentiva inoltre di mantenere aggiornato ciò che si trovava sotto la carrozzeria, nonché di introdurre in modo semplice e poco costoso migliorie estetiche di un certo impatto. A differenza della Amazon, tuttavia, il modello PV non venne mai equipaggiato con freni a disco. La Volvo 544 aveva ereditato dal modello 444 un altro punto debole, vale a dire le maniglie esterne delle porte, che assomigliavano a quelle delle porte delle abitazioni; queste rendevano piuttosto complessa la chiusura e tendevano inevitabilmente a creare problemi nel corso degli anni. Sotto molti altri punti di vista, tuttavia, la vettura si avvicinava alla perfezione. vetture attirarono ovviamente un notevole interesse, e comparvero su molti quotidiani, specialmente dopo il famoso destro di Ingo del 25 giugno. Sopravvissuta La vettura era relativamente economica da produrre; la costante evoluzione tecnica in atto presso Volvo consentiva inoltre di mantenere aggiornato ciò che si trovava sotto la carrozzeria, nonché di introdurre in modo semplice e poco costoso migliorie estetiche di un certo impatto. 

A differenza della Amazon, tuttavia, il modello PV non venne mai equipaggiato con freni a disco. La Volvo 544 aveva ereditato dal modello 444 un altro punto debole, vale a dire le maniglie esterne delle porte, che assomigliavano a quelle delle porte delle abitazioni; queste rendevano piuttosto complessa la chiusura e tendevano inevitabilmente a creare problemi nel corso degli anni. Sotto molti altri punti di vista, tuttavia, la vettura si avvicinava alla perfezione. Negli anni '60, il modello PV 544 sopravvisse in un relativo anonimato, con poche variazioni della produzione di anno in anno, ma con una clientela comunque fedele. Volvo sapeva bene che il fatto che la vettura iniziasse a sembrare antiquata costituiva un problema per l'azienda, ma si trattava pur sempre di un'ottima auto, solida e ben costruita. 

L'ultima vettura prodotta 
fu una versione Sport di colore nero 
Ma al di là della qualità dell’auto, era impossibile fermare il tempo. La PV 544 venne presentata ad agosto del 1965 come modello per il 1966, ma poi giunse il momento dell'addio. 
Alle ore 15 del 20 ottobre 1965, dalla catena di montaggio dello stabilimento di Lundby uscì, con il numero 440.000, l'ultimo esemplare della serie PV, una versione Sport speciale di colore nero con interni rossi attualmente esposta presso il museo Volvo. La Amazon rimase così per un anno l'unico alfiere della gamma di vetture station wagon Volvo, fino a quando venne affiancata, e rapidamente detronizzata, dalla Volvo 144.

giovedì 23 aprile 2015

50 anni dalla fantastica vittoria di Volvo al Safari Rally con i fratelli Singh



Questo aprile ricorrono i 50 anni dal giorno in cui Joginder Singh e suo fratello Jaswant tagliarono per primi il traguardo del Safari Rally a bordo della Volvo PV544. La notizia della vittoria conseguita dalla Volvo in uno dei rally più difficili al mondo fece il giro dei cinque continenti.

All’inizio degli anni ’60, furono numerosi i successi ottenuti da Volvo nell’ambito degli sport motoristici a livello internazionale. La sua partecipazione agli eventi e le vittorie conseguite in alcuni di essi fecero un’ottima pubblicità al marchio Volvo, soprattutto negli Stati Uniti. La ‘gobbuta’ Volvo PV544 si guadagnò la reputazione di vettura robusta e sportiva.

Già nel 1959 Volvo aveva creato al suo interno una ‘divisione gare’ e nel 1960 Gunnar Andersson vinse il Gran Premio de Argentina, il rally di resistenza di 4620 km, a bordo di una PV544 con motore B16. Nel 1961, Gunnar Andersson venne incaricato della direzione della divisione gare di Volvo, ma continuò comunque a partecipare ai rally come pilota. Andersson ingaggiò diversi piloti di talento, fra cui CarlMagnus Skogh, Tom Trana e Ewy Rosqvist.


Volvo investì molto nel Safari Rally del 1964. La sua divisione gare inviò ben quattro Volvo PV544 bianche in Kenya, lo stato da cui partiva il rally. Le vetture destinate al Safari erano alimentate da un motore B18 da 130 CV messo a punto appositamente per la gara e dotate di sospensioni anteriori rinforzate con ammortizzatori Bilstein a doppio tubo e freni a disco anteriori, di due serbatoi per il carburante e di pannelli di protezione sotto il motore, il cambio e i serbatoi. A causa di uno sciopero, la consegna delle auto venne ritardata di molto e il team riuscì a presentarsi alla partenza all’ultimo minuto e senza avere avuto il tempo di fare delle prove. Il Safari Rally è noto per essere uno dei più difficili al mondo e quell’anno le condizioni in cui si svolse la competizione si rivelarono più dure che mai. Delle 94 auto presenti alla partenza, solo 21 arrivarono al traguardo. Carl Magnus Skogh fu l’unico pilota di Volvo che riuscì a portare a termine il rally di cinque giorni, sebbene non nei tempi previsti dal regolamento. Per questo non arrivò a figurare nella classifica finale.

La vettura di Tom Trana fu lasciata in Kenya presso l’importatore Amazon Motors. Joginder Singh, l’esperto pilota kenyota che aveva partecipato già diverse volte al Safari Rally, cominciò a interessarsi a Volvo. Infatti, prese a prestito una PV544 da Amazon Motors nel 1964 per partecipare a competizioni minori in Africa. Sfruttando le sue conoscenze ingegneristiche, dopo ogni rally Singh modificò la PV migliorandone le prestazioni da competizione e adattandola ulteriormente alle condizioni africane.

Cinque mesi prima del tredicesimo Safari Rally, nell’aprile del 1965, Joginder Singh concluse un accordo con la Amazon Motors per il noleggio con diritto di riscatto della PV544 che Tom Trana aveva guidato l’anno precedente.

L’auto incidentata che aveva già gareggiato per due stagioni venne riparata e poi attentamente collaudata da Joginder e dal suo copilota, e fratello, Jaswant.

Sebbene i fratelli Singh avessero riscosso molti successi in precedenti edizioni del Safari Rally, alla guida di altri marchi di automobili, nessuno pensava che i due fratelli sikh con i loro turbanti avessero molte chance questa volta. La gara si era rivelata un fallimento per Volvo l’anno precedente e stavolta c’era una forte concorrenza da parte delle scuderie di altre Case automobilistiche importanti.

A Joginder e Jaswant capitò il numero 1 nella successione di partenza, un numero che in passato era sempre stato considerato sfortunato nel Safari Rally, ma che quell’anno si rivelò indubbiamente propizio. Nella prima parte del rally, il fondo era secco e, alla testa del gruppo, Singh ebbe il vantaggio di un’ottima visibilità dato che non c’era nessuno che sollevava polvere davanti a lui. Nella seconda parte, il fondo era bagnato e fangoso e le strade si trasformarono presto in piste scivolose e piene di solchi. Ma la Volvo restava in testa e i fratelli dimostrarono di avere una tecnica speciale per uscire dai pantani di fango. Sul retro della vettura erano infatti state applicate due staffe e, mentre Joginder rimaneva al volante impegnandosi al meglio per garantire la presa degli stretti pneumatici posteriori, Jaswant saliva in piedi sul paraurti posteriore e faceva oscillare da una parte all’altra l’auto per aumentare La gara si era rivelata un fallimento per Volvo l’anno precedente e stavolta c’era una forte concorrenza da parte delle scuderie di altre Case automobilistiche importanti.

A Joginder e Jaswant capitò il numero 1 nella successione di partenza, un numero che in passato era sempre stato considerato sfortunato nel Safari Rally, ma che quell’anno si rivelò indubbiamente propizio. Nella prima parte del rally, il fondo era secco e, alla testa del gruppo, Singh ebbe il vantaggio di un’ottima visibilità dato che non c’era nessuno che sollevava polvere davanti a lui. Nella seconda parte, il fondo era bagnato e fangoso e le strade si trasformarono presto in piste scivolose e piene di solchi. Ma la Volvo restava in testa e i fratelli dimostrarono di avere una tecnica speciale per uscire dai pantani di fango. Sul retro della vettura erano infatti state applicate due staffe e, mentre Joginder rimaneva al volante impegnandosi al meglio per garantire la presa degli stretti pneumatici posteriori, Jaswant saliva in piedi sul paraurti posteriore e faceva oscillare da una parte all’altra l’auto per aumentare la pressione sulle ruote motrici, fungendo da sistema per il controllo della trazione vivente!

Il pubblico impazzì quando vide i fratelli Singh tagliare il traguardo a Nairobi al quinto giorno del Safari Rally. I due piloti inoltre vinsero con il miglior margine mai registrato nella storia della gara. Il secondo posto fu conquistato da Ian Jaffray, che raggiunse la linea del traguardo ben un’ora e 40 minuti dopo. Da allora, Joginder è stato soprannominato “il sikh volante”.

Dopo la gara, Amazon Motors annullò il contratto di noleggio con riscatto e regalò l’auto a Joginder Singh. L’auto vincitrice di quel rally, che ancora appartiene alla famiglia Singh, è stata rimessa a nuovo ed è oggi esposta al Museo Volvo di Goteborg, in Svezia.

Joginder Singh ha poi continuato la sua carriera nel mondo dei rally, guidando numerosi modelli Volvo per diversi anni. Ha vinto il Safari Rally altre due volte e ha portato a termine anche il Rally di Svezia, sebbene non con lo stesso successo. In tutte le interviste da lui concesse, ha sempre affermato di considerare la Volvo PV il suo modello preferito. Joginder Singh è morto a Londra nel 2013 all’età di 81 anni.

lunedì 30 marzo 2015

Volvo a Techno Classica – "Le Volvo a firma Bertone"

In occasione dell’importante evento dedicato alle automobili classiche e d’epoca che inizierà il prossimo 15 aprile nella città tedesca di Essen, Volvo Cars esporrà cinque vetture collegate a Bertone, l’azienda italiana di progettazione automobilistica. Verranno presentati esemplari unici delle esclusive 262C e 780 coupé e di una rara decappottabile prodotta in soli cinque esemplari da Solaire, in California. 

Nei suoi 88 anni di storia, Volvo Cars si è rivolta all’Italia in diverse occasioni per trovare ispirazione e aiuto per lo sviluppo di vari modelli. A metà degli anni ’70 avviò una collaborazione duratura e soddisfacente con Bertone, l’azienda italiana specializzata nella progettazione e realizzazione di carrozzerie di automobili. 

La linea di produzione di Bertone era particolarmente indicata per la realizzazione su piccola scala di modelli esclusivi e si rivelò quindi la soluzione ideale per Volvo quando questa decise di produrre due versioni speciali della serie 200. Si trattava della limousine 264 TE, lanciata nel 1975, e della 262C coupé che venne invece introdotta nel 1977. Le automobili furono progettate in Svezia, ma il lavoro di adeguamento alla produzione e di costruzione vera e propria venne svolto a Torino da Bertone. 

Due anni dopo, nel 1979, Bertone produsse una futuristica versione coupé della Volvo 343. Il prototipo venne chiamato Tundra ed era dotato di strumentazione digitale e proiettori a scomparsa. I dirigenti di Volvo, tuttavia, rifiutarono cortesemente la proposta decisamente radicale di Bertone. 

La collaborazione più intensa fra Bertone e Volvo risale a 30 anni fa ed è sfociata nella realizzazione della Volvo 780, presentata per la pima volta al Salone dell’Auto di Ginevra nel marzo del 1985. Bertone ebbe l’incarico di progettare e costruire questa elegante coupé, di cui vennero prodotti 8.518 esemplari in cinque anni. 

La manifestazione Techno Classica di Essen, in programma dal 15 al 19 aprile su una superficie espositiva di 20 padiglioni, attira ogni anno circa 200.000 spettatori ed è di gran lunga il più grande evento di questo genere in Europa. La mostra rispecchia l’enorme e crescente interesse degli appassionati per le automobili classiche. 

"E’ logico che una Casa automobilistica con una tradizione così lunga e interessante come Volvo Cars sia presente a Techno Classica", ha commentato PerÅke Fröberg, responsabile di Volvo Cars Heritage, aggiungendo: "E’ più importante che mai attingere alla storia e guardare al futuro al tempo stesso." 

Questa sarà la dodicesima presenza di Volvo a Techno Classica, dove verranno esposte cinque automobili collegate a Bertone. 

- La Volvo 262C del 1981. Realizzata per Pehr G Gyllenhammar, CEO e Presidente di Volvo dal 1971 al 1993. Questo personaggio carismatico a capo di Volvo voleva che le sue automobili fossero di colore rosso e, sebbene questo non fosse un colore standard della gamma Volvo, venne ovviamente accontentato. Persino i lussuosi interni in pelle furono realizzati in rosso. Oggi è possibile ammirare la vettura presso il Museo Volvo. 

- La Volvo 780 del 1985. Un’altra delle automobili di Pehr G Gyllenhammar, anch’essa con carrozzeria rossa personalizzata. L’auto venne regalata a Gyllenhammar per il suo 50° compleanno, che cadeva circa un mese dopo il debutto ufficiale del modello al Salone dell’Auto di Ginevra. Oggi questa vettura si trova nel Museo Volvo.

- La Volvo 262C del 1981. La ‘più nuova’ 262C esistente al mondo, con sole 62 miglia (99 km) sul contachilometri. La vettura nuova di zecca venne consegnata a un concessionario di Newburgh, New York, ma non uscì mai dall’autosalone. Oggi è di proprietà della società olandese Schmidt Gemert, specializzata in Volvo d’epoca. 

- La Volvo 262C "Solaire" del 1981. Il progetto era quello di realizzare una serie di 50 262C decappottabili costruite dall’azienda indipendente californiana Solaire per conto di Volvo Cars Nord America. Ne vennero realizzati soltanto cinque esemplari, tuttavia, prima che la sua produzione venisse sospesa, in parte a causa di preoccupazioni circa la sicurezza dell’auto in caso di collisione. Oggi quest’automobile è di proprietà di Guy Vermant, il collezionista belga di automobili Volvo, ed è stata sottoposta a un restauro completo. 

- La Volvo 780 del 1989. Un’automobile del tutto nuova dotata di un motore V6 da 2.8 litri e di tutti gli equipaggiamenti allora disponibili. Era l’automobile di Tuve Johansson, allora CEO e Presidente di Volvo Cars e oggi appartiene a Guy Vermant.

All’esposizione sarà presente anche la nuova XC90, che certamente attirerà l’attenzione del pubblico – qui come in altre mostre di settore ­ nel momento in cui farà la sua comparsa con un carrello per il rimorchio di automobili attaccato al gancio di traino. 

Volvo Cars Heritage si sta occupando dei dettagli della partecipazione di Volvo Cars a TechnoClassica, con l’incarico di tutelare e presentare nel modo giusto la storia di Volvo e la sua ricca tradizione. Lo stand di Volvo Cars Heritage sarà nel Padiglione 3.

martedì 27 gennaio 2015

Volvo e Nino Margiotta: un secondo posto che sa di vittoria alla Winter Marathon



Alla sua prima uscita ufficiale con i colori Volvo, Nino Margiotta al volante della P1800S del Registro e affiancato dal navigatore Bruno Perno, ha di fatto vinto la gara sul campo con un vantaggio di 19 penalità rispetto al suo più diretto avversario, ma non ha raccolto il primo posto a causa dei coefficienti di correzione legati all’età della vettura utilizzata. 
Il risultato ottenuto dalla Scuderia Volvo è completato dal 15° posto della Amazon 122S portata in gara dalla coppia Leonardo Fabbri­Vincenzo Bertieri e dal 68° posto della PV544 Sport guidata da Ivan Capelli, la cui gara è stata condizionata da problemi legati ai cronometraggi. 

E’ stato un esordio degno delle aspettative quello di Nino Margiotta con la Scuderia. Il primo appuntamento come pilota ufficiale Volvo ha portato, infatti, un risultato di livello assoluto e lascia capire come l’accoppiata Volvo Margiotta sia destinata a essere punto di riferimento per tutti nel corso della stagione. 

“Sono soddisfatto del risultato ottenuto, che vale una vittoria sul campo”, ha dichiarato Nino Margiotta. Che ha aggiunto: “La P1800 S a mia disposizione si è comportata a meraviglia e questo ha fatto si che abbiamo sentito meno la stanchezza e siamo rimasti sempre perfettamente concentrati. Sono onorato di far parte della Scuderia Volvo e di rappresentare un marchio tanto prestigioso. Mi sono preparato al meglio e ci tenevo a ben figurare. Quanto conseguito mi dà la giusta spinta per continuare e fare ulteriormente meglio nei prossimi appuntamenti che ci attendono. Con orgoglio continuerò la stagione alla guida della favolosa PV544, altra vettura del Registro”. 

La piazza d’onore ottenuta dalla P1800 S dal neo­pilota Volvo, già vincitore due anni fa della Winter Marathon, e il risultato delle altre vetture in gara costituiscono l’ennesima prova di consistenza ed efficacia della Scuderia Volvo nel suo insieme. 

“Quanto ottenuto nella Winter Marathon dimostra la bontà delle nostre vetture e delle nostre scelte, conseguenza del nuovo corso del Registro, ora diretta espressione di Volvo Car Italia”, ha dichiarato Gianluca Fabbri, nuovo Responsabile dell’Attività della Scuderia Volvo. “Nei nostri programmi c’è la partecipazione ad altri grandi eventi di prestigio, nei quali contiamo di continuare a dare al marchio Volvo il lustro che merita”, ha concluso Fabbri. 

Merita inoltre un cenno la gara di Ivan Capelli. L’ex pilota di F.1, nonché fresco Presidente dell’AC Milano, era al volante della PV544 Sport del Registro Volvo (con la quale aveva già partecipato alle edizioni 2012 e 2014) insieme al navigatore Guido Urbini. Impeccabile il comportamento della vettura e dell’equipaggio, a condizionarne il risultato sono stati alcuni rilievi cronometrici inspiegabili che ne hanno fortemente penalizzato la classifica. All’origine, con ogni probabilità, le difficoltà legate ai rilevamenti effettuati con fotocellule al posto dei tradizionali pressostati a causa del fondo innevato. Con il fair­play e l’eleganza che lo contraddistingue, Ivan Capelli ha commentato: “Non c’è che un modo per rimediare: partecipare alla prossima gara sempre al volante di una Volvo…”, dando così di fatto appuntamento agli appassionati del marchio a uno dei prossimi eventi in calendario per la stagione in corso. 

La 27^ edizione della Winter Marathon ha visto al via 120 equipaggi che si sono sfidati lungo un percorso di 450 km di prove e trasferimenti. Numerosi i ritiri, a conferma della selettività della gara, che ha messo come sempre a dura prova auto ed equipaggi. E quest’anno ad aumentare le insidie sono intervenute anche temperature costantemente sotto zero. 



lunedì 20 ottobre 2014

Tre “stelle” del passato e Ivan Capelli per festeggiare 20 anni di Volvo Storiche in Italia, parlando di modernità con V60 Hybrid



Le vetture che Volvo esporrà dal 23 al 26 Ottobre sul proprio stand nella fiera di Padova in occasione della manifestazione dedicata alle vetture d’Epoca sono tre autentici capolavori:
una PV544 del 1965 utilizzata da Ivan Capelli, ex pilota di F1, in due edizioni della Winter
Marathon; una P1800 Jensen del 1961, vettura rara e come la precedente appartenente al Registro Volvo; un bellissimo esemplare di 1800 ES, una delle icone assolute dello stile Volvo.
Insieme alla PV544 è inoltre confermata la presenza dello stesso Ivan Capelli, che da tempo è vicino a Volvo avendo anche partecipato in veste di pilota ufficiale Volvo ad alcune delle gare più prestigiose del panorama per vetture storiche.

A stabilire un ponte ideale e reale con il presente e il futuro, Volvo Car Italia porta inoltre sullo stand a Padova una V60 Diesel Plug­In Hybrid, modello che costituisce lo stato dell’arte della tecnologia ibrida applicata a motori a gasolio, con relativa colonnina per la ricarica.
Il Salone di Padova inaugura così il nuovo corso dell’attività Heritage definito da Volvo Car Italia in coordinamento con Volvo Car Group. Heritage è quindi inteso come testimonianza del passato in grado di dare autenticità al presente e di rafforzare il marchio.
Auto e Moto d’Epoca costituisce inoltre l’occasione ideale per festeggiare insieme a tanti appassionati i 20 anni di attività del Registro Italiano Volvo d’Epoca, l’associazione voluta da Volvo Car Italia che riunisce e valorizza le Volvo di interesse storico presenti in Italia. Grazie all’opera di Walther Lombardi, appassionato di Volvo ancora prima che segretario ”storico” del Registro, il club ha dato un contributo fondamentale alle diffusione della cultura del marchio Volvo in Italia. Sono oggi circa 900 gli iscritti al Registro Italiano Volvo d’Epoca.
Attraverso il suo “braccio sportivo”, cioè la Scuderia Volvo affiliata all’ACI/CSAI, il Registro partecipa inoltre alle gare di regolarità più importanti del panorama nazionale con tre vetture ufficiali.

“Alla luce del nuovo corso intrapreso con l’attività legata alla Storia, la partecipazione al Salone di Padova é per Volvo un momento di grande significato”, ha avuto modo di affermare Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia. Che aggiunge: “I modelli che esponiamo, il richiamo alla realtà di oggi attraverso la tecnologia Ibrida nonché la presenza di un amico e di un grande personaggio come Ivan Capelli ci permetteranno di mandare il giusto messaggio a tutti gli estimatori di Volvo, ambasciatori perfetti del nostro marchio”.


mercoledì 24 settembre 2014

Volvo torna al Bologna Water Design e mette in scena la sfida della Volvo Ocean Race



In occasione della seconda partecipazione all’evento di Design che si tiene nel centro storico di Bologna, Volvo Car Italia svolge il tema dell’Acqua proiettando immagini delle precedenti edizioni della regata attorno al Mondo Volvo Ocean Race, la manifestazione velica di maggior prestigio del panorama internazionale.
La presenza di Volvo prevede inoltre l’esposizione di due vetture della serie speciale Volvo Ocean Race (una V40 Cross Country e una XC60) e di un pannello con il percorso dell’edizione 2014-2105 della gara, che partirà da Alicante, in Spagna, il prossimo 4 Ottobre. Data la concomitanza con il lancio della nuova XC90, è inoltre allestito un corner interattivo dedicato alla tecnologia Volvo con focus particolare sulla nuova e rivoluzionaria grande SUV di Volvo.



venerdì 29 agosto 2014

Nuova Volvo XC90: 1.927 esemplari in edizione limitata “First Edition” disponibili soltanto online






La prima serie di 1.927 vetture celebra la data in cui venne fondata Volvo, 87 anni fa Volvo Cars è prossima a iniziare la commercializzazione della First Edition prodotta in numero limitato della sua nuova Volvo XC90, il cui lancio si è tenuto oggi a Stoccolma. I 1.927 esemplari numerati singolarmente celebrano l’anno di fondazione di Volvo e – per la prima volta nella storia automobilistica – potranno essere acquistati soltanto 
on­line sul sito Web www.volvocars.com. La vendita online inizierà il giorno 3 settembre alle ore 16.00 (CET).

“Chi vorrà essere fra i primi a possedere il miglior SUV al mondo dovrà agire rapidamente. L’enorme interesse per la nuova XC90 fa prevedere che la First Edition andrà a ruba,” ha commentato Alain Visser, Senior Vice President, Marketing, Vendite & Assistenza Clienti di Volvo Car Group. La vendita esclusivamente online della First Edition è solo un esempio del rinnovato approccio per la gestione delle 
attività di marketing e dell’eccezionale assistenza personalizzata di Volvo Cars.

“Stiamo creando un ecosistema online che semplifichi il processo di scelta, di acquisto e di possesso di una 
Volvo,” spiega Visser. “Riteniamo inoltre che l’introduzione della nuova XC90 sia la piattaforma ideale per porre le basi di una nuova e straordinaria esperienza per i clienti che intendiamo estendere a livello globale.”

Gli esemplari di First Edition, contraddistinti da un numero unico riportato sulla soglia delle portiere e da un 
emblema esclusivo sul portellone posteriore, sono alimentati da un motore diesel o benzina ad alte prestazioni 
appartenente alla nuova gamma di propulsori Drive­E a quattro cilindri sviluppata da Volvo Cars.
L’unità turbo sovra­alimentata T6 con trazione integrale sviluppa una potenza di 320 CV e una coppia massima di 400 Nm, mentre il biturbo diesel D5 eroga 225 CV e 470 Nm di coppia. I motori sono abbinati a una efficiente trasmissione automatica a 8 rapporti.
Le sospensioni ad aria controllate elettronicamente prevedono cinque modalità di regolazione, fra cui una che lascia al conducente la libertà di regolare la taratura in base alle proprie preferenze.

La carrozzeria in tinta Onyx Black e i cerchi Inscription da 21” a 8 raggi si accompagnano a interni con sedili in nappa dalla tonalità Amber, cruscotto rivestito in pelle Charcoal e inserti in legno Linear Walnut. I sedili anteriori regolabili elettricamente sono ventilati. I sedili più esterni della seconda fila sono ora riscaldati, mentre i due sedili della terza fila sono dotati di un dispositivo elettrico di regolazione.
L’elemento che colpisce di più all’interno della nuova XC90 è lo schermo a sfioramento simile a un tablet collocato al centro della console. Di fatto è il cuore del nuovissimo sistema di controllo di bordo praticamente privo di tasti e interruttori e rappresenta per chi guida un modo completamente nuovo di gestire i diversi comandi dell’automobile e di accedere a una serie di prodotti e servizi in Internet.
L‘impianto audio Bowers & Wilkins è dotato di un amplificatore da 1.400 watt di classe D, 19 diffusori, uno dei primi subwoofer ventilati ad essere integrati nella carrozzeria di un’automobile e il più avanzato software di elaborazione audio, che consente di portare all’interno dell’auto tutta l’emozione di un’interpretazione dal vivo d’eccellenza.
La nuova XC90 offre, incluso nella dotazione standard, l’equipaggiamento di sicurezza più completo e
tecnologicamente più sofisticato oggi disponibile nell’industria automobilistica. Esso include due tecnologie di
sicurezza proposte in anteprima mondiale: un sistema di protezione in caso di uscita di strada del veicolo e una funzione di frenata automatica in prossimità di incroci.
Anche il sistema City Safety – nome che ora sta a indicare l’insieme delle funzioni di frenata automatica offerte da Volvo Cars – è incluso nella dotazione standard. City Safety è ora in grado di rilevare la presenza di veicoli, ciclisti e pedoni che transitano davanti all’auto, sia in pieno giorno che di notte. 


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venerdì 8 agosto 2014

Volvo per la prima volta al Salone Auto d’Epoca di Padova

‎Volvo parteciperà per la prima volta al Salone Auto d'Epoca di Padova, festeggiando così 20 anni del Registro Volvo. Alla manifestazione, in programma dal 23 al 26 Ottobre prossimi e divenuta un autentico punto di riferimento per gli appassionati di vetture d'epoca e non solo, Volvo Car Italia e Volvo Car Group esporranno vetture prestigiose e significative per la storia del marchio. 
Allo stand Volvo ci sarà anche Ivan Capelli, che da tempo è vicino a Volvo e che ha partecipato come pilota ufficiale Volvo a due edizioni della Winter Marathon. 
Fra le vetture che Volvo esporrà al prossimo Salone Auto d'Epoca di Padova sono da citare la PV544 del 1965utilizzata da Ivan Capelli alla Winter Marathon, una P1800 Jensen del 1961 e una P1800 ES del 1970. A stabilire il ponte con la modernità, è prevista inoltre la presenza di una Concept Car di Volvo.Il Salone Auto d'Epoca di Padova costituirà un'importante occasione per raccogliere attorno alle vetture piùsignificative di Volvo i tanti appassionati ed estimatori del marchio. 
Il Salone offrirà inoltre il contesto perfetto per comunicare il nuovo corso del concetto di Heritage che Volvo Car Italia sta definendo in coordinamento con il dipartimento Heritage di Volvo Car Group. In tal senso Heritage è inteso come testimonianza del passato in grado di dare autenticità al presente e di rafforzare il marchio.

venerdì 31 gennaio 2014

Cross Country Camp: Volvo ancora insieme a Carlo Rossi per promuovere la guida sicura



Sono gli istruttori del Driving Camp, partner storico di Volvo in Italia sul fronte della Sicurezza, a coordinare le prove di prodotto che Volvo organizza nell’ambito delle attività invernali previste per il pubblico in Val di Fassa. I testdrive del Cross Country Camp sono in programma dal 30 Gennaio al 22 Febbraio. In questo arco di tempo, si potrà provare Volvo tutte le settimane, dal Giovedì al Sabato (possibile prenotare on line su www.volvocars.it/crosscountrydays).
Dopo aver accolto circa 1.500 allievi in due anni di attività a Madonna di Campiglio, il compito che attende gli istruttori di Carlo Rossi in Val di Fassa per l’edizione 2014 del Camp invernale è più complesso e stimolante, come spiega Carlo Rossi, patron del Driving Camp: “Quest’anno facciamo un salto di qualità perché a noi è affidato anche il coordinamento dei test drive su strada. Insomma, non solo il divertimento delle evoluzioni e dei traversi sulla pista ghiacciata, in una situazione tutto sommato artificiale, bensì il lavoro sull’allievo impegnato nella guida su strada in condizioni reali. Una responsabilità maggiore ma anche la possibilità di essere ancora più efficaci nella nostra azione di formazione, dato che potremo correggere gli errori commessi quotidianamente da chi guida proprio nel contesto nel quale si verificano, vale a dire la strada.”

I test drive di prodotto che Volvo ha studiato in Val di Fassa combinano infatti guida su strada aperta al traffico e guida su pista chiusa con fondo ghiacciato. Due percorsi stradali partono rispettivamente da Canazei e da Pozza di Fassa e convergono a Campitello, dove è ricavata la pista (disegnata su progetto Driving Camp e lunga 450 metri) che ospita esercizi di controllo dell’auto su fondo a scarsissima aderenza.
Nelle sezioni di test drive stradale il partecipante potrà guidare Volvo XC60 o Volvo XC70; in pista, invece, saranno protagoniste le Volvo V40 Cross Country. Sono infine previste sessioni di guida su offroad nelle quali si potrà mettere in pratica quanto appreso nell’ambito dei corsi su ghiaccio. In sostanza, la combinazione delle diverse situazioni (strada, pista e offroad) punta a fornire al partecipante un’esperienza di guida completa nella quale testare i sistemi di sicurezza attiva delle moderne Volvo.Come è logico che sia dato il contesto, viene utilizzata la gamma Cross Country/XC, la famiglia di vetture più prestigiosa di Volvo e quella più apprezzata dal pubblico. Ma i modelli scelti per i test drive del Camp sottolineano come il 2014 sia un anno targato XC per Volvo, con la presentazione a Detroit della Concept XC Coupé e soprattutto l’arrivo della nuova Volvo XC90 al Salone dell’Auto di Parigi del prossimo autunno.

"L’attività di test drive di prodotto rivolta al pubblico è per noi di fondamentale importanza”, ha affermato Sven De Smet, Direttore Marketing & Corporate Communications Volvo Car Italia. “Le Volvo di oggi sono vetture ricche di contenuti e di tecnologia d’avanguardia; non c’è dubbio che la prova di guida, il toccare con mano, costituisca il modo migliore per scoprire tutte le qualità della nostra gamma di prodotti”.
“La rinnovata collaborazione con Volvo è per noi motivo di orgoglio e di particolare soddisfazione”, sottolinea dal canto suo Carlo Rossi. “Anche quest’anno potremo dare il nostro contributo alla missione di sicurezza di Volvo insegnando agli automobilisti i fondamentali della guida sicura in condizioni difficili come possono essere neve e ghiaccio. E di certo, difficile immaginare vetture più adatte a tale scopo delle Volvo, che nascono in Svezia"



martedì 21 gennaio 2014

Ivan Capelli torna al volante di una Volvo d’epoca e sarà tra i protagonisti della Winter Marathon


Nell’edizione 2014 della classica gara di regolarità per auto storiche, l’ex pilota di F.1 guiderà una PV544 Sport del Registro Italiano Volvo d’Epoca, emanazione ufficiale di Volvo Car Italia. Ivan aveva già partecipato alla Winter Marathon nel 2012 sempre con Volvo e al volante della stessa vettura.
La Winter Marathon prenderà il via da Madonna di Campiglio Venerdì 24 Gennaio per concludersi dopo circa 450 km di prove e trasferimenti nella stessa cittadina trentina nella notte successiva.
Alla Winter Marathon 2014 Ivan Capelli sarà “navigato” dall’esperto Guido Urbini. Nella precedente partecipazione, al fianco di Ivan si era seduto un altro specialista di gare di regolarità Gianni Lenzi.
Al di là della difficoltà della gara, che comporta una preparazione specialistica e si svolge in buona parte in notturna e in condizioni ambientali tutt’altro che facili, l’esperienza è di quelle emozionanti per un pilota. Da qui la volontà di Ivan di ripetersi.

“L’esperienza alla Winter Marathon del 2012 fu esaltante”, racconta Ivan Capelli. “Benché sapessi che le gare di regolarità impongono un approccio molto tecnico, accettai di buon grado la proposta di Volvo, visto anche ilrapporto che mi lega al marchio svedese. E devo dire che non mi sono pentito. Anzi! La vettura che mi venne affidata, una Volvo PV544, si comportò egregiamente. Per questo sono contento di ritrovarla quest’anno. Ma è stato grande anche il supporto ricevuto da tutto il team di Volvo Car Italia, che per 12 ore consecutive ha assistito la vettura e il sottoscritto in maniera impeccabile. Nel 2012 Gianni Lenzi, un professionista serio e preparato, mi ha “teleguidato” metro dopo metro e il suo apporto è stato fondamentale; sono certo che lo stesso accadrà quest’anno
con Guido Urbini. Insomma, un’avventura che mi è rimasta nel cuore. E che grazie a Volvo Car Italia posso tornare a rivivere!”.

Alla Winter Marathon 2014 parteciperanno altre due vetture della Scuderia Volvo: la coupé P1800S portata in gara dal top driver Massimo Zanasi, affiancato come di consueto dalla moglie navigatrice
Barbara Bertini, e la Amazon 122S dell’equipaggio Leonardo Fabbri - Vincenzo Bertieri.
Volvo è così l’unica Casa automobilistica iscritta ufficialmente alla gara con tre vetture della propria Scuderia a rappresentarla.
Fra il 1985 e il 1993 Ivan Capelli ha disputato oltre 90 GP di F1, sfiorando la vittoria nel GP di Francia del 1990, che concluse al secondo posto dietro la Ferrari di Alain Prost dopo aver dominato la gara. Capelli è stato pilota ufficiale della Ferrari nel mondiale F1 del 1992.


Volvo e Ivan Capelli
Oggi Ivan Capelli è un vero portacolori di Volvo, profondo conoscitore sia delle moderne Volvo sia del passato della Casa. Un perfetto testimonial del marchio Volvo e del suo Heritage.
Volvo Car Italia sostiene inoltre Ivan Capelli nel suo progetto Sa.Me.Da. (Safety Medical Database) centrato sull'impiego di un sistema che identifica l'atleta, per aumentare la sua sicurezza medica. Una piattaforma softwarepermette l'inserimento, la custodia e la fruizione di informazioni mediche personali. In caso di emergenza o urgenza l'anamnesi completa dell'atleta è disponibile alla lettura tramite il bracciale Sa.Me.Da. L.I.F.E. (Local Infomed For Emergency) direttamente sul luogo dell'infortunio, velocizzando quindi i tempi di intervento del personale di soccorso.
I dispositivi Sa.Me.Da. L.I.F.E. sono oggi utilizzati dai 160 piloti impegnati nelle varie classi del Campionato Italiano Velocità CIV di motociclismo e, in virtù di una collaborazione con CSAI, da tutti i piloti del Campionato Italiano GT. Date le finalità del progetto, appare evidente la condivisione di valori rispetto a Volvo, da sempre dedicata a promuovere la Sicurezza.



Che cos’è il Registro Italiano Volvo d’Epoca
Il Registro Italiano Volvo d’Epoca, associazione voluta da Volvo Auto Italia, riunisce e valorizza le Volvo di interesse torico presenti in Italia e fornisce ai loro proprietari assistenza nei settori più disparati, dal reperimento di ricambi originali all’accesso all’AutoMotoclub Storico Italiano, per finire con la partecipazione a gare e raduni, nonché organizzazione degli stessi (Trofeo Volvo). Sono oggi 850 gli iscritti al Registro Italiano Volvo d’Epoca.
“L’attività legata alle storiche è un patrimonio di inestimabile valore per Volvo”, dichiara Sven de Smet, Direttore Marketing e Corporate Communications di Volvo Car Italia. “Per questo avere la collaborazione di Ivan Capelli in occasione della Winter Marathon è un valore aggiunto che dà prestigio a un’attività per noi importante dal punto di vista del brand. E alla quale contiamo di dare seguito anche per altre iniziative che vedranno impegnato il nostro Registro Storico nel corso dell’anno”.
Il Registro Italiano Volvo d’Epoca mantiene anche i contatti con gli altri Club Volvo d’Epoca attivi all’estero. La sede del registro Storico Volvo d’Epoca è a Bologna, a pochi chilometri dalla sede di Volvo Auto Italia, garanzia di ufficialità e di solidità del Registro. Inoltre, attraverso il suo “braccio sportivo”, cioè la Scuderia Volvo affiliata all’ACI/CSAI, il Registro dispone di quattro vetture sempre in ottime condizioni e pronte ad essere affidate a piloti che sappiano tenere alta la bandiera della
Casa nelle gare di regolarità. Nel palmarés del registro ci sono trofei di prestigio come un 1° classificato Coppa D’Oro Delle Dolomiti, due 2° classificato alla Winter Marathon e un 1° classificato all’Elba Graffiti.