martedì 29 ottobre 2019

EUROPEAN LE MANS SERIES: A PORTIMÃO FINALE DI STAGIONE DA DIMENTICARE PER OREGON TEAM


A Portimão non c'è stato l'epilogo di stagione che si attendevano all’Oregon Team. Sul circuito dell'Algarve la squadra di Jerry Canevisio e Giorgio Testa ha affrontato il round conclusivo dell'European Le Mans Series con l'obiettivo di riscattarsi da una serie di sfortune avute nei precedenti appuntamenti. E invece le cose non hanno preso una piega molto diversa da quanto successo negli appuntamenti precedenti. Anzi, il weekend portoghese è stato uno di quelli da dimenticare.

Cominciando da una sessione di qualifica che sabato ha visto Damiano Fioravanti fare segnare in più occasioni con la sua Norma M30 LMP3 il giro più veloce, per poi vederselo sistematicamente cancellare per avere superato i limiti della pista. Su sei tentativi, soltanto uno è andato a buon fine, col risultato di vedere il giovane romano scivolare dietro fino all'ottava posizione.
Una quarta fila che a Fioravanti, chiamato anche in questa occasione ad alternarsi al volante del Prototipo francese con Gustas Grinbergas e Lorenzo Bontempelli, stava in un certo senso stretta. Ma ancora peggio sono andate le cose al via della gara, che lo stesso Fioravanti (autore della partenza) ha suo malgrado concluso dopo poche curve a causa di una carambola innescata da una vettura LMP2 finita in testacoda e poi centrata da un'altra LMP3 e dalla stessa Norma dell'Oregon Team, con tre Porsche GT finite in seguito addosso al gruppo.
Risultato ne è stato un amaro e prematuro ritiro, con Fioravanti finito in ospedale in forma precauzionale, ma fortunatamente senza alcuna seria conseguenza.

Cala così il sipario su un 2019 in cui l'Oregon Team ha dimostrato di avere un pacchetto piloti-macchina di primo piano, centrando la pole e un quarto posto di classe nel round d'apertura del Paul Ricard, per poi soffrire tre ritiri consecutivi a Monza, Barcellona e Silverstone, e infine raccogliere un settimo posto a Spa.

Photo credits: E-Mage

Porsche Sports Cup Suisse: Fenici in trionfo a Misano nell'ultimo round 2019


E' un finale in trionfo quello di Francesco Maria Fenici sul podio del Misano World Circuit nell'ultimo round della Porsche Sports Cup Suisse. Sabato scorso il pilota testimonial di “Autosprint” e “Auto” ha concluso la stagione d'esordio nell'automobilismo e nel monomarca svizzero mettendo a segno una tripletta con en plein anche di pole position nella Cayman Cup e bagnando con lo spumante migliore la sua prima corsa in notturna nel gran finale della 2 Ore endurance con 32 vetture al via. In una lunga giornata vissuta per gran parte in pista tra qualifiche e tre gare, il driver romano non ha mollato un centimetro ai rivali e dopo aver fatto segnare la pole position ha dominato la categoria delle Porsche Cayman GT4 ClubSport nelle due gare “sprint” della Cayman Cup. 

Sempre al volante della Gran Turismo dei Centri Porsche Ticino preparata dal team Amag First Rennsport, il portacolori di FF Motorsport ha completato il sabato trionfale con pole position e vittoria assoluta tra le Porsche Cayman nella 2 Ore endurance disputata a fari e riflettori accesi alternandosi in equipaggio con il suo coach driver Max Busnelli. Un finale da incorniciare quello vissuto sul circuito romagnolo e che ha coinvolto l'intera squadra, a sua volta sempre efficace nei momenti chiave che hanno agevolato la rimonta di otto posizioni nella generale. Fenici ha coronato nel modo più convincente il percorso fin qui intrapreso nel motorsport e ha chiuso alla perfezione il cerchio inaugurato un anno fa esatto, quando il primo approccio in pista avvenne proprio all'autodromo intitolato a Marco Simoncelli.

Il commento di Fenici al termine del suo 2019 agonistico e strizzando l'occhio alla prossima stagione: “Per quest'anno possiamo considerare missione compiuta e, anzi, a Misano tutto è andato oltre le aspettative. Con Max e la squadra abbiamo centrato tutti gli obiettivi e siamo super contenti. Dopo la pole, in gara 1 ho trovato subito il passo giusto, mentre nella seconda mi sono divertito a battagliare con gli altri riuscendo a superarli dopo essere rimasto bloccato in un imbuto in partenza e aver subito una toccata. Nella corsa endurance ho guidato per oltre un'ora tra stint iniziale e finale e gestito in maniera competitiva ogni fase anche a dispetto delle Cayman più evolute. Inoltre, considerato che avevo già disputato qualifiche e due gare sprint, direi davvero molto bene dal punto di vista fisico. Ora siamo già al lavoro per il 2020. Abbiamo in previsione dei test che ci daranno l'opportunità di provare nuove vetture, poi pianificheremo nei dettagli la stagione. I presupposti per definire un programma di livello ci sono tutti, ma sempre ragionando un passo alla volta”.

Busnelli ha quindi aggiunto: “Grande weekend. Francesco è stato bravo e ha fatto bottino pieno. La gara endurance davanti a tutte le Cayman è stata incredibile. La strategia era perfetta e abbiamo lavorato bene anche sul setup della macchina. Francesco sta facendo un ottimo lavoro, in alcuni momenti gira velocissimo sia sul passo gara sia sul giro secco. Si sta avvicinando anche ai miei riscontri e, pur non vantando ancora grande esperienza, gestisce bene gran parte delle situazioni che capitano in gara. Non deve avere fretta, ha davvero delle buone prospettive”.

Foto Michele Scudiero

lunedì 28 ottobre 2019

IL VESPA CLUB ITALIA COMPIE SETTANTA ANNI


Pontedera, 28 ottobre 2019 - Era l’ottobre del 1949 quando i primi Club, sorti spontaneamente in tutta Italia nel nome dell’amore per Vespa, si riunirono a Viareggio per fondare il Vespa Club Italia. Vespa era stata lanciata da soli tre anni ma muoversi, viaggiare e incontrarsi su quelle due ruote che stavano rivoluzionando la mobilità, era già sinonimo di libertà, di fruibilità degli spazi, di più facili rapporti sociali. Vespa stava diventando un fenomeno che avrebbe caratterizzato più epoche unendo in un’unica passione popoli e culture lontane e generazioni diverse. 

Al Museo Piaggio, sabato scorso, la Fondazione Piaggio ha festeggiato quel momento, che dette il via al fenomeno dell’associazionismo di Vespa, accogliendo i delegati dei Vespa Club italiani. Appassionati sono arrivati da tutte le regioni, in sella a oltre 200 Vespa di ogni epoca, in rappresentanza di altrettanti Club e, per raggiungere il Museo di Pontedera, hanno ripercorso lo stesso tragitto da Viareggio di settanta anni fa, quando i membri fondatori incontrarono Enrico Piaggio in persona. La festa al Museo che ha celebrato i settanta anni del primo Vespa Club nazionale capita in uno dei momenti più felici nella lunga storia di Vespa segnata da oltre 18 milioni di esemplari diffusi in tutto il mondo. Oggi Vespa è un marchio globale, una icona dello stile e della tecnologia italiane, conosciuta e amata in tutto il mondo. 

Dopo la fondazione del Vespa Club Italia del 1949 nacquero i Vespa Club di Belgio, Francia, Germania, Olanda e Svizzera. Il fenomeno si estese in pochi mesi a tutto il continente tanto da portare alla costituzione del Vespa Club Europa, al quale aderirono subito tutti gli altri paesi europei e, successivamente, a una Federazione che raccolse i Vespa Club di tutto il mondo visto che il successo di Vespa aveva varcato gli oceani. 
Ora questa attività straordinaria è coordinata dal Vespa World Club, nato nel marzo 2006. 
Ad oggi sono 49 i Vespa Club Nazionali associati, e i soci 200.000 in tutto il mondo. Impossibile quantificare il numero degli appassionati di Vespa così come le pagine internet dedicate allo scooter più diffuso e famoso al mondo. Ogni anno i Vespa Club nazionali e gli appassionati di tutto il mondo si radunano per i Vespa World Days.

La Ferrari 488 GT3 EVO per il 2020


Nella cornice delle Finali Mondiali Ferrari in corso di svolgimento al Mugello sono stati tolti i veli alla nuova versione della 488 GT3 che affronterà i principali campionati GT nella stagione sportiva 2020. Il nuovo pacchetto evolutivo che questa versione introduce nasce dalla volontà di continuare a perfezionare alcuni aspetti di una vettura che è tra le più vincenti nella storia della Ferrari, applicando concetti innovativi derivati dall’esperienza maturata sui campi di gara e dalle richieste avanzate dai team che portano in pista la 488 GT3.

Nella realizzazione della versione Evo 2020 le principali aree di intervento hanno riguardato l’aerodinamica, la dinamica veicolo, l’ergonomia, la sicurezza e l’affidabilità pur rispettando i rigorosi limiti prestazionali imposti dal regolamento FIA in termini di potenza ed efficienza aerodinamica.

L’obiettivo degli ingegneri che si sono occupati dell’evoluzione aerodinamica della 488 GT3 Evo 2020 è stato quello di garantire alla vettura una maggiore stabilità tramite una riprogettazione del frontale. Le oltre 18.000 ore di calcolo per le simulazioni CFD e le sessioni in galleria del vento hanno portato alla realizzazione di un nuovo paraurti che ora presenta una sezione frontale ridotta nella zona al di sotto dei proiettori. Questo ha consentito di alloggiare all’interno dei nuovi volumi una coppia di flick che generano un carico verticale più efficace, svolgendo una fondamentale funzione di stabilizzazione della vettura senza peraltro modificarne l’equilibrio aerodinamico, anche grazie all’intervento sui deviatori di flusso dello splitter. La rivisitazione dell’aerodinamica ha riguardato anche altre parti del frontale della 488 GT3 come le feritoie sopra il passaruota, che risultano ampliate rispetto al modello attuale; quelle posizionate posteriormente sono state invece completamente riprogettate, congiuntamente alla parte anteriore della porta, ulteriormente rastremata per una migliore canalizzazione dei flussi sulla fiancata.

L’introduzione della 488 GT3 Evo 2020 ha permesso inoltre di ottimizzare la dinamica veicolo, una delle armi vincenti della 488 GT3. Le modifiche apportate riguardano l’aumento del passo, che ora è stato reso identico a quello della 488 GTE al fine di ottimizzare l’utilizzo degli pneumatici, ridurne il degrado e facilitare la conversione da GT3 a GTE. Il lavoro degli ingegneri si è poi concentrato sull’alleggerimento del veicolo che permette di utilizzare una quantità maggiore di zavorra per raggiungere il peso minimo imposto dal Balance of performance, abbassando pertanto il baricentro.

Il propulsore, V8 biturbo con angolo di 90 gradi tra le bancate, non è stato oggetto di sviluppo in termini prestazionali o modifiche legate alla componentistica, ma beneficia di un nuovo controllo che garantisce una maggiore affidabilità e un’erogazione più pulita e precisa della coppia; anche l’elettronica è stata migliorata e ottimizzata a livello di controlli veicolo (tra cui ABS e Traction Control).

L’evoluzione delle competizioni endurance, sempre più vicine a gare sprint di lunga durata, impongono un’attenzione maniacale a tutti gli aspetti, incluso l’abitacolo. Nella 488 GT3 Evo 2020 fa il suo debutto un sedile inedito, sviluppato congiuntamente con Sabelt per equipaggiare sia la GT3 sia la GTE, che risponde alle nuove normative di sicurezza FIA e garantisce non solo maggiore rigidezza e robustezza, ma anche un risparmio di peso nell’ordine dei 2,4 kg. Anche le cinture sono state modificate tramite l’introduzione di nuovi nastri e di una nuova fibbia.

Dedicato alle gare di durata, il pacchetto addizionale 24H/Endurance è stato specificamente progettato per i clienti che sono interessati a questo tipo di competizioni. La dotazione base comprende un paraurti anteriore dotato di fari supplementari, innesti per il rifornimento rapido dell’olio motore e del liquido di raffreddamento, frizione in carbonio, pinze freno mutuate dalla GTE e dadi delle ruote in acciaio. Tra le dotazioni disponibili su richiesta, sensori di livello del liquido di raffreddamento, di segnalazione del completamento rifornimento con luce di avvertimento e fari principali a LED da 4500 lumen per faro.

Le nuove componenti e le migliorie introdotte con la versione 2020 della 488 GT3 Evo sono disponibili anche come kit di aggiornamento per le vetture esistenti.

Comunicato Ufficio Stampa Ferrari
Foto di David Tarallo

Una strada di Torino per Carlo Abarth

Inaugurata a Torino via Carlo Abarth in onore ai primi 70 anni del marchio e al forte legame che dal 1949 unisce il fondatore del brand e il capoluogo piemontese. 
Alla cerimonia hanno partecipato Francesco Sicari, presidente del Consiglio Comunale, Sergio Rolando, assessore al Bilancio, Programmazione e Toponomastica, Luisa Bernardini, presidente Circoscrizione 2, Luca Napolitano, Head of EMEA Fiat and Abarth brand e Roberto Giolito, Head of FCA Heritage, che insieme hanno svelato la targa cittadina che dà il nome al tratto di strada compreso tra corso Orbassano e via Plava, dove attualmente sorgono il quartier generale della Casa dello Scorpione e l’Heritage HUB, che custodisce alcune tra le più importanti vetture prodotte dall’Abarth nella sua storia. 

«Abarth quest’anno festeggia il 70° anniversario e l’intitolazione di una strada di Torino al suo fondatore Carlo Abarth è sicuramente il miglior modo per chiudere un anno di record e di festeggiamenti. – ha dichiarato Luca Napolitano – Voglio ringraziare la Città di Torino per questo riconoscimento a colui che ha rivoluzionato il mondo dell’automobile sportiva attraverso intuizioni geniali ed elaborazioni uniche. Anche la nostra community, che attualmente conta oltre 110.000 fan e più di 70 club in Europa, ha voluto partecipare a questo momento storico e così testimoniare l’enorme affetto per il brand, per la sua storia e per il suo fondatore. Tutto ciò mi rende estremamente orgoglioso». 

«L'onore tributato dal Comune di Torino a Carlo Abarth oggi è particolarmente significativo, proprio perché è a Torino - ha continuato Roberto Giolito - che l'austriaco Abarth ha realizzato il suo sogno, immerso in una comunità e prolifica e ricca di esperienze nel saper fare automobili. La scelta stessa del sedime stradale intitolato al fondatore della Casa dello Scorpione non è casuale, ed anzi testimonia che i valori e gli ideali del grande patrimonio automobilistico torinese continuano ad animare l'attività della nostra azienda. Ne è prova la presenza, proprio a pochi metri dalla nuova Via Abarth, dell'Heritage HUB, dell'headquarter di Abarth & C e del Design Center EMEA di FCA». 

Austriaco di nascita ed italiano d'adozione, Carlo Abarth (1908 - 1979) proprio a Torino, nel 1949, inizia la sua carriera alla Cisitalia e sempre qui, in via Trecate, insieme al pilota Guido Scagliarini apre la prima sede della sua azienda: la Abarth & C. Da allora la storia dello Scorpione si è arricchita continuamente di record sportivi e industriali, kit di elaborazione rivoluzionari e corse leggendarie. Ed è in quegli anni che nasce un sodalizio indissolubile con Fiat, lo storico marchio automobilistico torinese nato 120 anni fa. Basti pensare che la prima vettura dello Scorpione è una 204 A, derivata da una Fiat 1100, che ha scritto una pagina memorabile nella storia dell'auto il 10 aprile 1950, quando Tazio Nuvolari vince la sua ultima gara, la Palermo-Monte Pellegrino. 
Sempre a Torino, il 4 luglio del 1957, viene presentata la mitica Fiat 500. Carlo Abarth se ne innamora convincendosi che, con alcune elaborazioni, sarebbe potuta diventare estremamente performante. Nascono così le prime Fiat-Abarth 595 che cominciano a vincere su tutti i circuiti e, al tempo stesso, le famose “cassette di trasformazione Abarth” per elaborare i “cinquini” diventano l’oggetto del desiderio del grande pubblico. Sono gli anni Sessanta, un periodo d’oro per lo Scorpione che, per far fronte alla crescente richiesta, decide di spostare la produzione in una nuova fabbrica sita in corso Marche, sempre a Torino. Così oggi, a 40 anni esatti dalla scomparsa di Carlo Abarth, il capoluogo piemontese dedica una via al genio che per primo intuì le potenzialità dell'elaborazione e del technical upgrade su vetture di normale produzione. 

Con lo stessa voglia di celebrarne la grandezza e la storia, poche settimane fa più di 5.000 fan e oltre 3.000 vetture Abarth si sono dati appuntamento per il più grande raduno dello Scorpione. E a loro, fedeli custodi della filosofia del fondatore, il marchio ha regalato l’anteprima mondiale della limited edition Abarth 695 70° Anniversario caratterizzata dal nuovo spoiler regolabile. 

Premiati a Padova i vincitori del Trofeo A112 Abarth Yokohama 2019


28 ottobre 2019 – Applausi, sorrisi, festeggiamenti; ma anche emozioni e amicizia: questi gli ingredienti che hanno caratterizzato la cerimonia delle premiazioni del Trofeo A112 Abarth Yokohama che si è tenuta lo scorso sabato a Padova, nello stand dell'Automobile Club d'Italia e ACI Storico durante l'importante rassegna Auto Moto d'Epoca 2019.
Assieme a Mauro Valerio Presidente del Team Bassano promotore della Serie, sul palco era presente anche il Presidente di ACI Vicenza e componente della Commissione Auto Storiche Luigi Battistolli i quali dopo i ringraziamenti a Yokohama Italia e ad Auto Moto d'Epoca, hanno iniziato a consegnare i riconoscimenti agli organizzatori delle sette gare a calendario; tra i presenti, Loriano Norcini del Rally Vallate Aretine, Carlo Pinton del Valsugana, Renzo De Tomasi del Campagnolo e, in rappresentanza del Rallye Elba, Paolo Contesini. Rally Lana Storico, R.A.A.B. Historic e Costa Smeralda Storico, leatre tre gare disputate nel 2019.
Anche per la decima edizione della Serie dedicata alle Autobianchi A112 Abarth, i numeri hanno ne hanno confermato il gradimento grazie ai cinquantacinque equipaggi iscritti e ben centoventicinque quelli che hanno corso almeno una volta, decretando una media di quasi diciotto equipaggi a gara.
Ventidue quelli classificati avendo partecipato ad almeno tre gare e a ricevere i premi sono state dapprima Lisa Meggiarin e Marsha Loredana Zanet, per la classifica femminile; è toccato poi a Maurizio Ribaldone e Guido Zanone che si sono aggiudicati il "Gruppo 1" seguiti da Massimo Soffritti che ha svettato nella "Vintage" dedicata a quei conduttori che corsero anche nel Trofeo degli anni 1977-1984; a chiudere le classifiche speciali, è toccato a Raffaele Scalabrin che ha bissato la vittoria nella "Under 28".

Mancava solo la classifica assoluta e per la consegna degli ambìti oscar è stato chiamato sul palco il due volte Campione del Mondo rally Miki Biasion il quale, assieme al Direttore di ACI Livorno Ernesto La Greca, ha consegnato i trofei ed altri omaggi ai terzi classificati Filippo Fiora e Massimo Soffritti; sono poi saliti in pedana Nicola Cazzaro e Giovanni Brunaporto, secondi, ed infine un grande applauso ha accolto Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni indiscussi vincitori del Trofeo A112 Abarth Yokohama 2019: il secondo alloro per il giovane vicentino che ha bissato la vittoria dello scorso anno raggiungendo nell'albo d'oro Giorgio Sisani (2011 e 2014) e Lisa Meggiarin (2013 e 2015). (Andrea Zanovello)

Foto di Videofotomax

smart e-cup/ Ghirelli e Capra sbancano Magione


Spettacolo in pista per il quinto atto del Campionato Italiano Energie Alternative ACI Sport, andato in scena lo scorso weekend sul tracciato di Magione. 21 le smart EQ fortwo e-cup che si sono date battaglia, ma a svettare sono state quelle di Vittorio Ghirelli (#9 by Mercedes-Benz Roma) in Gara 1 e di Piergiorgio Capra (#21 by Venus) in Gara 2.

La prima manche ha visto Ghirelli involarsi dalla pole subito in testa, comandando le operazioni e rintuzzando gli attacchi di un deciso Giuseppe De Pasquale (#85 by RSTAR Palermo), autore di un magistrale start dalla quinta alla seconda posizione. Il pilota della RSTAR si è subito insediato in seconda posizione e, per tutta la gara, ha provato a cercare un varco per portare a casa la prima vittoria della stagione. Ghirelli è stato però bravo a comandare le operazioni, mettendo le mani sul primo centro 2019 e relegando l'avversario in seconda piazza.

Dopo una straordinaria qualifica, chiusa al terzo posto ad appena 22 millesimi di secondo dalla pole, Michele Spoldi (#75 by Crema Diesel) ha confermato l'ottimo stato di forma anche in gara, conquistando il terzo gradino del podio grazie ad una prova grintosa. Il pilota di Crema ha avuto la meglio su un indiavolato gruppetto composto da Fulvio Ferri (#21 by Merfina), Riccardo Azzoli (#34 by Gino) e l'ottimo debuttante Eddi La Marra (#1 by La Gazzetta Dello Sport), che hanno chiuso nell'ordine.
Settimo ha concluso Piergiorgio Capra, che ha preceduto Lorenzo Longo (#7 by Novelli 1934) e un Tomas Denis Calvagni decisamente pimpante, capace di portare la sua #16 by Comer Sud in nona posizione assoluta. Antonino Cannavò (#4 by F3 Motors) ha chiuso la Top10 con la vittoria nel Trofeo Gentleman.

Grazie all'inversione dei primi otto di Gara 2, la seconda manche ha visto partire in pole Lorenzo Longo, affiancato da Piergiorgio Capra. Il pilota del Team Novelli 1934 è scattato al meglio ed ha comandato le primissime fasi di gara, ma ha dovuto cedere presto il passo sia al rivale che ad un Eddi La Marra decisamente in forma. Il pilota de La Gazzetta Dello Sport le ha provate tutte per provare a vincere, ma Capra è stato abilissimo a non concedere mai uno spazio, chiudendo tutte le porte con mestiere.
Riccardo Azzoli ha provato ad approfittare della bagarre in testa alla gara per rimontare e tentare il colpaccio, dando vita ad uno spettacolare finale thrilling. Con un ultimo giro da cineteca, i primi tre si sono dati battaglia fino all'ultimissimo metro, passando al fotofinish sotto il traguardo con appena 5 decimi di distacco.

Il vincitore di Gara 1, Ghirelli, ha rimontato dall'ottavo posto al quarto, portando a casa altri punti pesantissimi per il campionato e precedendo Michele Spoldi, quinto.
Ottima prova per Calvagni, capace di portare la sua #16 by Comer Sud fino al sesto posto finale, conquistando il miglior risultato della stagione e sfiorando così la Top5. Weekend complicato per Gianluca Carboni (#10 by Rossi), che sulla pista di casa ha ottenuto un settimo posto come miglior risultato. Subito in scia si è classificato Giuseppe Bodega (#20 by LPD), che preceduto di un soffio Antoninò Cannavò, ancora una volta trionfatore della categoria Gentleman. Marco Panzavuota (#5 by Merbag) ha chiuso la Top10.

Con i due successi nel Trofeo Lady conquistati sulla pista di Magione, Silvia Sellani (#23 by Mercedes-Benz Roma) ha conquistato matematicamente la vittoria nella speciale classifica riservate alle donne, laureandosi Campionessa 2019.
Anche Gian Alberto Coldani e Riccardo Longo (#3 by Paradiso Group), grazie alle due affermazioni nel Trofeo Junior, possono festeggiare il titolo tricolore con una gara d'anticipo. Antonino Cannavò è il Campione del Trofeo Gentleman 2019.
Resta ancora aperta la lotta per il titolo di Campione Italiano Energie Alternative 2019, dove sono ancora in palio 59 punti da distribuire ad Adria. Magione ha visto Ghirelli guadagnare terreno sugli avversari, portando il suo bottino a 190 punti, inseguito da Riccardo Azzoli a quota 154, e Giuseppe De Pasquale a 134. Ma con il gioco degli scarti tutto ancora può succedere.

L'appuntamento per il gran finale della smart EQ fortwo e-cup 2019 è in programma la prossima settimana sul tracciato di Adria, dove il 10 novembre sarà decretato il primo campione 'elettrico' ACI Sport.

domenica 27 ottobre 2019

Helmo Milano festeggia 10 anni di attività a EICMA con un double-decker inglese e la “special” preparata dai F.lli Brambilla di Monza


Helmo Milano festeggia il suo decimo compleanno proprio in occasione di EICMA, e lo fa in maniera originale, presentandosi nel padiglione 18 con un double-decker inglese al posto di uno stand tradizionale, all’insegna del motto “10 anni in movimento”. All’interno del bus rosso, lo stesso colore del logo Helmo Milano, media, operatori e visitatori potranno scoprire in anteprima la gamma 2020, oltre a diversi esercizi di stile e anticipazioni che potrebbero trovare spazio nelle collezioni future.
La scelta del bus inglese vuole essere un omaggio alle café-racer, una tipologia di moto, che si sposa perfettamente alla gamma dei caschi jet Helmo Milano.Per questo è esposta la “special” preparata dai F.lli Brambilla di Monza, su base Kawasaki Z400.

Le sorprese però non sono finite: infatti viene mostrato in anteprima assoluta il nuovo PelleDura Flag, casco “luxury” in pelle, in due livree che riproducono sulle calotte la “Union Jack” britannica e la “Stars & Stripes” americana. Due esempi di altissima artigianalità e pura eccellenza, al 100% “Made in Italy”, realizzati su disegno di Morgana Adiletta. Questi interessantissimi modelli preserie, realizzati a mano con materiali pregiati curando dettagli e finiture in maniera quasi maniacale, si prestano ad ulteriori possibilità di personalizzazione “taylor made”, in funzione di specifiche richieste da parte dei clienti. Sono in preparazione altre due versioni dedicate all’Italia e alla Germania.

Oltre a questi due bellissimi inediti, all’EICMA l’azienda milanese espone altri prototipi prossimi ad essere inseriti in gamma. EICMA sarà determinante per scegliere la livrea che riceverà i maggiori consensi.
L’oggetto di nuove attenzioni è il modello top di gamma, il FuoriRotta, per il quale sono state preparate tre ipotetiche nuove colorazioni. Le prime due, Bicolor, abbinano alla calotta nera opaca (Matt Black) accattivanti finiture fluo: Yellow Race o Matt Orange, per la mentoniera e i coperchi amovibili antipioggia che proteggono le prese d’aria. La terza variante propone il nuovo colore Glossy Medium Grey, abbinato alla classica mentoniera nera carbon look.
FuoriRotta Bicolor diventerebbe il prodotto destinato a chi vuole un’alternativa alla tinta unita, abbinando l’eleganza e la sobrietà del nero opaco - che si sposa con qualsiasi capo d’abbigliamento e colore del proprio veicolo - a fregi più marcati e ben visibili anche nel traffico serale e notturno. La versione nel nuovo Glossy Medium Grey, tinta che sta riscuotendo molto successo in ambito automobilistico, si indirizza invece al motociclista sempre attento alle nuove tendenze stilistiche.

Queste nuove opzioni, o almeno una di esse, si affiancherebbero alle colorazioni tradizionali; Glossy Grey Metallic, introdotta lo scorso anno, Matt Anthracite, Matt Black, Pearl White e Yellow Race, corredati da dettagli carbon look su mentoniera e coperchi sblocco visiera.
Progettato dal noto designer delle due ruote Rodolfo Frascoli, il FuoriRotta ha creato la nuova categoria dei Full-Jet, che abbina le migliori qualità di un jet al comfort di un casco integrale, semplicemente abbassando la mentoniera.
FuoriRotta è rivoluzionario per il design, per l’estrema comodità di calzata grazie alla flessibilità dei guancioli; per la leggerezza straordinaria; per la freschezza della calotta interna “Hypercool” con ben 16 canali di aerazione.
Quando è chiuso, FuoriRotta è dotato di ampia visiera trasparente (disponibile anche fumé) con lente Pinlock di serie. Quando è aperto con la visiera alzata, la mentoniera funge da frontino parasole e, grazie allo studio dell’angolo di rotazione, evita il fastidioso effetto “vela". Per le sue caratteristiche, FuoriRotta è un casco particolarmente versatile, perfetto nell’uso in città per la sua leggerezza, con il peso contenuto in soli 1.300 grammi, ma ideale nei lunghi viaggi, grazie alla protezione assicurata dalla mentoniera e dall’ampia visiera.
Gli interni, traspiranti in nappa vellutata anallergica, sono estraibili e lavabili. I guancioli staccabili - con predisposizione per inserimento del Bluetooth - e il paranuca estraibile con zip, offrono la possibilità di alleggerire ulteriormente il casco nella bella stagione.

Helmo Milano Audace è il classico casco jet vintage in stile “Easy Rider”, con calotta alta sui lati, frontino e visierina ad occhiale tipo elicotterista. Introdotto nel 2018, è apprezzato soprattutto nei mercati esteri.
Proprio un jet Helmo Milano Audace Monza, è stato la base per realizzare il casco Helmo Milano Replica Vittorio Brambilla, completamente arancione. Lo stesso colore della “special” su base Kawasaki Z400 preparata dai F.lli Brambilla, Carlo, Roberto e Lella, proprietaria della moto. Figli di Vittorio Brambilla, noto pilota di F.1 vincitore del GP d’Austria nel 1975, ma prima ancora motociclista di razza. Non molti sanno che vinse il Trofeo Cadetti/Juniores classe 175 nel 1958 con una Parilla, mentre nel 1969 con l’Aermacchi ottenne il terzo posto nel Campionato Italiano Classe 350cc dietro a Pasolini (Benelli) e Milani (Aermacchi), ma davanti ad Agostini (MV) e corse a Imola il GP della Nazioni nella classe 500. Sempre nel 1969 ottenne il suo traguardo più prestigioso, quale pilota della squadra ufficiale Moto Guzzi che stabilì a Monza diversi record di velocità con il prototipo V7 Record derivato dalla V7 Special e progenitore della V7 Sport. Brambilla fu anche 3° nel Bol d’Or del’71 in coppia con Mandracci, sempre su Moto Guzzi.
Per celebrare la cinquantesima ricorrenza dei record stabiliti a Monza, Helmo Milano e i F.lli Brambilla hanno avuto l’idea di realizzare un casco speciale, Helmo Milano Replica Vittorio Brambilla, sulla base del modello Audace Monza. Audace come è stato Vittorio. Il casco è completamente arancione, come quello originale e come la sua March-Ford Cosworth di F.1 sponsorizzata Beta Utensili.

Per quanto riguarda la gamma 2020, si aggiunge il PelleDura Premium color Pearl White, con inserti in pelle cuoio e doppia visiera (lunga protettiva e Sun Visor interno a scomparsa, a specchio). La calotta interna Hypercool è dotata di canalizzazioni longitudinali. Sulla calotta è presente una fascia longitudinale in ecopelle con logo impresso a caldo, impuntura e lavorazioni tono su tono. Nella parte posteriore è inserita una mezzaluna sempre in ecopelle per il trasporto del casco. Come da standard Helmo Milano, l’interno è in vellutino anallergico con calzata confortevole, completamente estraibile e lavabile, così come paranuca e guancioli. Questi ultimi sono predisposti per l’installazione dell’interfono. Il cinturino sottogola con chiusura di sicurezza micrometrica in metallo ha lo sgancio rapido e l’anello antifurto.

Oltre alla café-racer dei F.lli Brambilla, presso il bus inglese di Helmo Milano sono esposti anche altri veicoli. La mobilità condivisa è anche elettrica, ed ecco quindi esposto presso il bus Helmo Milano, anche uno scooter Askoll, a cui Helmo Milano fornisce i modelli ViaColVento. Alcuni caschi Helmo Milano saranno visibili anche presso lo stand dell’azienda veneta.

Ad Abu Dhabi le Finali Mondiali Ferrari 2020

- 27 Ottobre 2019 - Sarà il circuito di Yas Marina, ad Abu Dhabi, ad ospitare l’edizione 2020 delle Finali Mondiali Ferrari. Nel corso della serata di premiazione svolta ieri sera al circuito del Mugello è stata annunciata la sede protagonista dell’evento più atteso della stagione. Le date da segnare sul calendario sono quelle dal 4 al 7 novembre. Non è la prima volta che il tracciato che si sviluppa accanto allo spettacolare Ferrari World ospita le Finali, dal momento che già nel 2014 si erano confrontate su questa pista le 458 Challenge Evo. A vincere il Trofeo Pirelli Pro fu Max Blancardi, mentre ad imporsi nel Trofeo Pirelli Am fu Ricardo Perez.

Con questo annuncio sono ufficialmente completi i calendari di tutte le attività e le serie di Corse Clienti e di Competizioni GT. Una stagione intensa, avvincente e che saprà regalare grandi emozioni a tutti i partecipanti e i clienti impegnati nei Ferrari Challenge, nei Programmi XX ed F1 Clienti e del Club Competizioni GT.

Finali Ferrari al Mugello: Carroll vince nel Trofeo Pirelli, Tabacchi nel Trofeo Pirelli Am


27 Ottobre 2019 - Adam Carroll ed Emanuele Maria Tabacchi sono gli ultimi due Campioni del Mondo che escono dalla gara conclusiva delle Finali Mondiali Ferrari che si sono disputate al Mugello. 23 i piloti al via in una gara unica che ha raggruppato le due classi.

Trofeo Pirelli - A conquistare il titolo di campione del mondo nel Trofeo Pirelli è stato Adam Carroll (Ferrari Budapest), che già nelle due gare del Ferrari Challenge Europe aveva dimostrato l’ottimo feeling con le curve del circuito del Mugello. Il pilota inglese è stato bravo a resistere agli attacchi nelle fasi iniziale di Niccolò Schirò (Rossocorsa) e nei giri conclusivi di Bjorn Grossmann (Octane 126), che nel frattempo aveva superato l’italiano. Carroll, senza scomporsi, ha continuato a girare con il proprio ritmo e ha portato a casa il titolo mondiale, finendo la gara davanti a Grossmann e Schirò.
Fabienne Wohlwend (Octane 16) ha chiuso alle spalle dell’italiano, in quarta posizione, precedendo Thomas Neubauer (Charles Pozzi – Courage) e Louis Prette (Formula Racing), fuori dalla lotta di vertice da metà gara, dopo che un errore lo ha fatto uscire dalla pista, facendogli perdere terreno. Completano l’ordine d’arrivo Chris Froggatt (HR Owen), Marco Muzzo (Ferrari of Ontario) e Ross Chouest (Ferrari of Palm Beach).

Trofeo Pirelli Am - Straordinaria prova nel Trofeo Pirelli Am per Emanuele Maria Tabacchi (Rossocorsa), che dopo una partenza difficile è riuscito a rimontare e vincere il titolo Mondiale. Allo start, infatti, il pilota italiano a causa di un contatto con John Megrue (Ferrari of Long Island) ha perso numerose posizioni, lasciando il comando a Matus Vyboh (Scuderia Praha), seguito da Tommaso Rocca (Rossocorsa), Go Max (M Auto Hiroshima) e Noborushi Imada (Rosso Scuderia).
Tabacchi, con gran carattere, ha iniziato la rimonta e sorpasso dopo sorpasso è passato sotto la bandiera a scacchi per primo. A salire sul podio iridato con lui, Vyboh (secondo) e Rocca (terzo). Quarto Imada che ha preceduto Frederik Espersen (Forza Racing), Christian Overgaard (Forza Racing) e Philippe Prette (Blackbird Concessionaires HK), uscito dalla lotta per la vittoria dopo aver compiuto qualche sbavatura.

Alessio Rovera, la stagione del terzo titolo tricolore e l'amuleto di Monza


Con il trionfo finale in gara 2 sotto la pioggia di Monza domenica scorsa, Alessio Rovera ha messo in cassaforte il terzo titolo tricolore personale di una carriera in continua evoluzione e dai numeri sempre più eloquenti. Il 24enne pilota varesino si è laureato Campione Italiano GT Sprint 2019 all'esordio nella serie tricolore promossa da ACI Sport e al volante della Mercedes-AMG GT3, con la quale si è dimostrato competitivo fin da inizio stagione insieme al team Antonelli Motorsport e al compagno di squadra Riccardo Agostini. Un adattamento immediato alla potente GT tedesca più volte confermato anche in condizioni da bagnato e che continua la “tradizione” inaugurata nel 2013. Ad appena 18 anni in quella stagione Rovera vinse il suo primo titolo tricolore in monoposto, al primo tentativo nella Formula ACI-CSAI Abarth. Fu un campionato chiuso matematicamente in anticipo a Misano e poi festeggiato a Monza il 20 ottobre, la stessa data di quest'anno. Il secondo titolo è invece arrivato nella Carrera Cup Italia al volante della 911 GT3 Cup al secondo anno nel monomarca di Porsche Italia nel 2017, sempre all'autodromo brianzolo, all'ultima gara e tra pioggia e asciutto come accaduto domenica scorsa.

Il rapporto con la pista considerata di casa è dunque davvero speciale per il giovane pilota varesino, che in stagione ha dovuto superare anche alcune situazioni avverse e credere nella rimonta fino alla fine, in particolare dopo il doppio ritiro occorsogli a Imola in giugno. I numeri parlano per lui e la squadra: nelle otto gare del Campionato Italiano GT Sprint, Rovera ha messo a segno tre vittorie (Vallelunga, Mugello e Monza), due secondi posti e un quarto, annullando lo sfortunato weekend di Imola, quando a fermare lui e Agostini furono soltanto una foratura e un inconveniente alla sospensione. In più, per Alessio sono arrivate anche due pole position (Mugello e Monza) su quattro qualifiche e il giro più veloce in gara 2 al Mugello. Da numeri e palmares arrivano conferme delle spiccate doti velocistiche e di adattamento a ogni tipologia di situazione (spesso la pioggia è stata protagonista anche in qualifica quest'anno), oltre che di vettura.

Parallela alla serie Sprint, Rovera ha disputato anche quella Endurance del Campionato Italiano GT ed è stato protagonista di alcune apparizioni nell'International GT Open, sempre sulla Mercedes-AMG GT3. Nelle gare di 3 ore del Tricolore GT Endurance a lui e Agostini si è aggiunto il gentleman driver russo Alexander Moiseev. L'equipaggio dell'Antonelli Motorsport, iscritto nella classe Pro-Am, ha concluso ottavo in campionato con un terzo posto (guarda caso sul podio di Monza), una pole position (Misano) e il giro più veloce di Alessio al Mugello. Uno score che il campione varesino ha impreziosito risultando per ben tre volte su quattro il più veloce nel suo turno di qualifica (Monza, Misano e Mugello).

Poco fortunato l'esordio nell'International GT Open, in questo caso in equipaggio con Daniel Zampieri. Dopo l'ottimo secondo posto conquistato nel primo weekend sul podio di Le Castellet a fine aprile, la stagione europea si è tremendamente complicata a Hockenheim il mese dopo, quando la Mercedes condotta in quel momento proprio da Alessio è stata speronata da un'auto rivale, che l'ha centrata arrivando lungo alla staccata nel punto più veloce del circuito tedesco.

Da neo-Campione Italiano GT Sprint, per Rovera è tempo di fare il bilancio del suo 2019: “Sono molto soddisfatto di quanto dimostrato all'esordio su un'auto nuova e in una nuova categoria. 
Mi sono immediatamente trovato a mio agio e ho preso subito il ritmo. Aver corso in passato con una macchina impegnativa in Carrera Cup mi ha senza dubbio agevolato nello scoprire la guida della Mercedes. Il titolo tricolore gratifica una stagione vissuta costantemente ai vertici e l'abbiamo festeggiato nel migliore dei modi a Monza con tutta la squadra. Inoltre sono contento di aver esordito nel GT Open. Ho avuto la possibilità di correre su piste estere come il Paul Ricard, il Red Bull Ring e per la prima volta Hockenheim. In generale, il bilancio è più che positivo aldilà del terzo Tricolore. Essere campione italiano, però, aggiunge e cambia sempre qualcosa, se non altro perché fa curriculum e può cambiare le prospettive. A breve inizieremo a programmare il 2020. E' presto per i dettagli, ma sono sicuro che torneremo forti dell'esperienza, delle vittorie e dei momenti più complicati vissuti quest'anno e con quel pizzico di convinzione e di consapevolezza in più che derivano da un titolo del genere”.


Al Tuscan Rewind si decide il Trofeo Terra Rally Storici 2019



Continua la tradizione delle vetture storiche, il TUSCAN REWIND, che proprio 10 anni fa nacque come una rievocazione degli anni ruggenti del rallismo proponendo le vetture che hanno fatto la storia delle corse su strada.
La tradizione prosegue, ovviamente, anche quest'anno: la parte "historic" sarà parte integrante dell'evento che avrà gli sterrati della provincia di Siena, come scenario unico, dove le vetture storiche torneranno dal 21 al 23 novembre con partenza ed arrivo a Montalcino.
Sarà, questa, la decima edizione della gara, organizzata da Eventstyle, proponendo oltre alle magnifiche campagne senesi grandi contenuti tecnico-sportivi, a partire dal Campionato Italiano Rally (CIR), ma anche con il Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) e del "Trofeo Terra Rally Storici" (TTRS), oltre alla "regolarità sport": quattro competizioni in un solo evento, quindi, per la gioia degli amanti delle gare su terra.

Il Trofeo Terra Rally Storici consumerà, nel senese, l'ultimo atto del cammino 2019: prima di questo, due settimane prima sarà in scena la penultima tappa, al Rally delle Marche, a Cingoli (Macerata).
In totale, la stagione del Trofeo Terra Rally Storici, che è al suo primo anno di svolgimento, nato per gratificare i piloti delle auto storiche amanti delle strade bianche, prevede cinque gare, la stagione si è avviata a marzo al "Valtiberina", per proseguire poi alla Coppa Liburna, quindi al Rally Adriatico, prima appunto di "Marche" e "Tuscan".
La classifica del raggruppamento "quattro ruote motrici+gruppo B" vede al comando Mauro Sipsz (primo anche del 4° Raggruppamento), con la Lancia Rally 037, con 46 punti, quasi il doppio di quelli che, con una sola gara, ha incamerato il veneto Simone Romagna (Lancia Delta Integrale), vincitore alla gara di esordio di Arezzo. Il raggruppamento "due ruote motrici" è per adesso in mano a Corrado Lazzaretto (Ford Escort RS 2000), con 48 punti (in testa anche al 3° Raggruppamento), otto in più di Andrea Guggiari (Ford Escort MK II) e Marcello Rocchieri (Opel Kadettt GTE), entrambi a 40 punti. Nel 2° Raggruppamento è invece al comando Davide Cesarini (Ford Escort RS 1600).

Il tracciato di gara è più corto di quello riservato alle "moderne", su 186 chilometri, dei quali 75 di Prove Speciali, cinque totali, tre da ripetere una volta, una per due volte (la più lunga del rally), oltre alla "Superprova" che aprirà la contesa venerdì 22 novembre a metà pomeriggio (ore 15,05), dopo la partenza prevista da Montalcino-Piazza del Popolo alle 14,30. Le restanti "piesse" saranno disputate sabato 23 novembre, con uscita dal riordinamento notturno di Montalcino alle 7,01 e bandiera a scacchi che sventolerà in Piazza del Popolo a Montalcino dalle ore 16,00. Le "piesse" sono ricavate dalla tradizione della gara e comunque dalla storia dei rallies mondiali che da queste parti hanno scritto pagine di grande storia rallistica.
Il parco di assistenza sarà a Buonconvento (dove sarà ubicato anche il refuelling di carburante), i riordinamenti in totale sono due: quello notturno tra è previsto a Buonconvento, e a Poggio Landi.
Il primo momento ufficiale dell'evento sarà l'apertura delle iscrizioni, prevista per martedì 23 ottobre, con chiusura fissata a mercoledì 13 novembre.

(Ufficio Stampa Tuscan Rewind)