lunedì 26 luglio 2021

MOVISPORT DI NUOVO AL COMANDO DEL “TRICOLORE” RALLY: A ROMA VITTORIA PER BASSO E GRANAI, CRUGNOLA SECONDO


Reggio Emilia, 26 luglio 2021 – Apoteosi Movisport, a Roma, per l’importante crocevia del Campionato Italiano, dove i colori reggiani sono tornati al comando della classifica grazie alla vittoria di Giandomenico Basso e Lorenzo Granai sulla loro Skoda Fabia R5. Per la coppia veneto-toscana è il bis dopo l’alloro del 2019 nella gara capitolina, che ha riaperto al meglio possibile le vicende di classifica, passando al comando con forza.
La gara romana è stata costantemente un dualismo tra Basso e l’altro portacolori di Movisport, Andrea Crugnola, affiancato da Pietro Ometto, il quale era riuscito a balzare al comando prima di venire rallentato nella seconda tappa da una foratura con tanto tempo lasciato per strada, cosa che non gli ha comunque impedito di finire secondo.

Movisport dunque “padrona” della situazione tricolore di Roma con due terzi del podio assoluto e certamente in lizza per lo scudetto, avendo a disposizione molto del meglio del rallismo nazionale in termini di piloti.

Cercavano punti pesanti anche Giacomo Scattolon, nella compatta classifica del CIRA, ed oltre a lui aveva mire di rinascita anche Marco Pollara, dopo un avvio stagionale deludente e per lui bugiardo. Il pavese, affiancato da Giovanni Bernacchini, ha finito in seconda posizione finale nonostante qualche difficoltà di adattamento, dunque dando uno scossone al ranking provvisorio. A completare la prestazione cristallina del pavese vi è poi l’undicesima posizione assoluta, che vale oro. Anche da Marco Pollara, in coppia con Mangiarotti, con una prova di forza sulle strade del Lazio la spinta è decisamente arrivata, con il miglior risultato della stagione, sprint giusto per rimettersi in gioco bene per il finale del campionato. Il siciliano, con la Fabia R5, ha finito con un brillante quarto posto sicuramente rinfrancante. Nella serie mancava l’altro esponente di Movisport, Rudy Michelini, assente per motivi di lavoro.

Le mire “continentali” per Umberto Scandola non hanno sortito l’effetto desiderato. La gara, che peraltro il veronese ha pure vinto nel recente passato non ha soddisfatto il pilota, estemporaneamente affiancato da Danilo Fappani, in luogo di Guido D’Amore, convalescente proprio dall’incidente nel nord est Europa due settimane fa, facendolo finire in una non soddisfacente 13^ posizione assoluta. Sempre in ottica ERC, anche la prestazione di Nikolay Gryazin e Konstantin Aleksandrov, al via con la Volkswagen Polo R5, non ha soddisfatto, con l’equipaggio russo già più veloce di tutti nella prova di qualifica per l’ordine di partenza, poi penalizzato nelle prime battute di gara da una foratura che lo ha estromesso dalla lotta di vertice per il resto della gara, finendo soltanto 24° assoluto. Sono però rimaste alcune belle prestazioni velocistiche di vertice, conferma del proprio valore.

ARRIVA SALSOMAGGIORE: LA CALATA IN FORZE CON 12 EQUIPAGGI

Non si ferma l’attività di Movisport in ambito nazionale. L’ultimo fine settimana di luglio, quello che apre le ferie la bandiera reggiana sarà fatta sventolare molto in alto da ben 12 equipaggi che prenderanno il via al 4 Rally di Salsomaggiore Terme (Parma), valido per la Coppa Rally di quinta zona a coefficiente 1,5. Movisport sarà decisamente ben rappresentata, puntando al successo assoluto con Gianluca Tosi e Alessandro Del Barba, sulla consueta Skoda Fabia R5. Rinfrancati dalla stellare prestazione in Casentino, i reggiani hanno mire di alto livello, mirando a punti pesanti per la coppa di zona ed ovviamente al viatico per la finale della Coppa Italia di Modena in autunno.
Se Tosi e Del Barba puntano in alto, non da meno lo farà Roberto Vellani, con Silvia Maletti, anche loro sulla Skoda Fabia R5. La gara di Salsomaggiore nel passato ha dato loro sorrisi e soddisfazioni, ovvio pensarli di nuovo in alto.
La scuderia poi saluta con gioia il rientro di Davide Medici e Silvia Rocchi, al debutto con la VolksWagen Polo R5. Pur dovendo smaltire la ruggine dell’inattività e il dover ritrovare gli equilibri del correre in macchina, Medici guarda con fiducia alla gara termale.
Gara termale che vedrà al via anche un altro rientrante, Silvio Grazioli affiancato da Marco Mori, pure loro su una Polo R5 sulla quale saranno all’opera per la prima volta.
Ci saranno poi Piergiorgio Bedini – Faustino Mucci (Mitsubishi Lancer EVO IX), Matteo Lusoli – Giacomino Mucci (Renault Clio S1600), Davide Incerti - Monica Debbi (Citroen DS3 R3), Massimo Bottazzi - Matteo Malvolti (Peugeot 208 R2B), Luca Della Rosa – Fiorenzo Pancaldi (Renault Clio Williams), Ferrari Alex - Virgilli Luca (Renault Clio R1), Stefano Ferrarini– Christian Baroni (Renault Clio RS), Matteo Giansoldati – Lorenzo Del Rio (Peugeot 208 R2B),

La partenza della gara avverrà sabato 31 luglio alle 16,00 davanti le Terme di Tabiano con subito dopo l’effettuazione della PS. 1 “Salsomaggiore”. Sarà una vera e propria Prova Spettacolo altamente adrenalinica allestita con una scenografia da “Mondiale” e trasmessa Live. Lunga 2,5km. è a soli 800 mt. dal pieno centro cittadino e dal Villaggio Rally. Un percorso che in mattinata verrà usato anche come Shakedown. La Domenica 1 Agosto sono in programma le due classiche prove di “Tabiano” e “Varano” da ripetere 3 volte intervallate da 2 riordini in città. Vi sarà il ritorno dell’arrivo (ore 18,15) con le premiazioni davanti alle Terme Berzieri, in pieno Centro Città.

domenica 25 luglio 2021

Velocità Salita AutoStoriche / La firma di Caliceti e Osella sulla Coppa della Consuma


Pelago (FI), 25 luglio. La Coppa della Consuma ha riacceso i motori dopo l’anno di stop forzato. L’edizione 2021, la numero 55, ha portato la novità del tracciato nella versione originaria allungata a 12,3 Km, dalla località “Le Palaie” fino a Pelago, decisamente apprezzato all’unanimità dai piloti. Nella gara organizzata dalla Reggello Motorsport e 7° round del Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche, vittoria per Filippo Caliceti su Osella PA 9/90 BMW di 4° Raggruppamento. Il pilota della Bologna Squadra Corse, sodalizio più premiato nella classifica scuderie, ha firmato un nuovo successo su un tracciato dove era all’esordio, come avvenuto più volte nelle ultime due stagioni, le prime per il driver bolognese che ha coperto il tracciato in 5’48”07. 
Seconda prestazione per il piemontese Mario Massaglia al volante dell’Osella PA 9/90 BMW da 2500 cc, che ha accusato al traguardo un gap di 5”84. 

Terza prestazione in gara per il vincitore di 3° Raggruppamento, Giuliano Loris Peroni, che aggiunge un nuovo successo al 3° Raggruppamento sulla Osella PA 8/9 BMW. Una gioia a metà per il preparatore fiorentino da quando in zona arrivo ha appreso del ritiro del figlio Stefano, costretto allo stop per un’uscita di strada sulla Martini Mk32, monoposto di 5° Raggruppamento con si era candidato al vertice dopo le prove.

-“Una gara bellissima ed anche difficile che ho disputato per la prima volta - afferma un emozionato Caliceti - sono andato molto bene nel tratto iniziale, poi credevo di aver vanificato tutto quando ho raggiunto Lottini che non mi ha visto, per cui mi ha rallentato soprattutto nell’ultimo chilometro”-.

-“Sono molto soddisfatto del secondo tempo in questa gara bellissima ma che disputavo per la prima volta - ha spiegato Massaglia - un risultato possibile grazie all’ormai perfetto feeling con questa biposto curata dal Team Di Fulvio”-.

-“La Consuma è la nostra gara di casa e ci ha regalato gioie, come la mia vittoria, ma anche la delusione del ritiro di Stefano, il secondo consecutivo purtroppo” - sono state le parole di Giuliano Loris Peroni.

Quarto tempo di giornata e 2° nel 3° Raggruppamento per Giuseppe Gallusi che sulla Porsche 911 è sempre tra i maggiori protagonisti non solo del duello per leadership di categoria ed ha interpretato perfettamente il percorso tornato nella configurazione originale, già nota al reggiano. Ideale top five completata da Tiberio Nocentini il dominatore di 1° Raggruppamento sulla Chevron B19 con motore Cosworth, che il driver del Team Italia cura personalmente e con cui continua la serie ininterrotta di successi. -“E’ la mia gara di casa e la considero la più bella del mondo adesso che è tornata nella configurazione più lunga. Tanta emozione e poi vincere qui è doppiamente gratificante”- ha commentato Nocentini.

A seguire, sesto in ordine generale, una prova di forza di Idelbrando Motti in 2° Raggruppamento il pilota modenese ha dato ulteriore conferma dell’ottimo stato di forma suo e della Porsche Carrera RS ed ha staccato tutta la concorrenza nell’impegnativa e lunga gara, continuando la scia di successi consecutivi, su un tracciato che l’emiliano ha particolarmente apprezzato. Seconda piazza, con nono tempo generale, che ha molto gratificato il rientrante palermitano Natale Mannino al volante della Porsche 911 RSR curata dal Team Guagliardo, sulla quale il driver RO Racing è risalito dopo la disavventura personale dello scorso inizio giugno. Terzo posto e decimo tempo generale, un pò stretto all’altro modenese Giuliano Palmieri su Porsche Carrera RS, alle prese con un problema al filtro del carburante prima del via.

Ha vinto il 5° Raggruppamento Emanuele Aralla il lombardo a cui sulla Dallara F319 è mancato il confronto diretto con il figlio Matteo su Reynard, ritirato in prova e come detto, con Stefano Peroni. Aralla ha ottenuto il 7° tempo generale ma ha pensato poco alla classifica quando sono arrivate delle gocce di pioggia sul tracciato. Ottavo tempo di gara per Matteo Lupi Grassi, l’alfiere Piloti Senesi che la volante della OLMAS Alfa Romeo, ha fatto pieno di punti per la categoria Sport Nazionale, quella con motore derivato dalla serie, salendo sul podio di 4° Raggruppamento. Tra le monoposto di 5° Raggruppamento prezioso 2° posto per Maurizio Rossi che sulla Formula Alfa Boxer che ha accumulato ulteriori punti preziosi anche per la classe 1000.

Per il 4° Raggruppamento prima auto turismo la Peugeot 205 GTI in versione gruppo A di Lorenzo Zoccali, che in categoria ha preceduto il migliore di gruppo N, Fabrizio Menichelli su BMW M3.

Dietro il duello di vertice tra Gallusi e Giuliano Peroni in 3° Raggruppamento, Fabio Spinelli sulla muscolosa Renault 5 GT Turbo ha completato il podio di categoria, precedendo il pilota di casa Paolo Scorretti sulla Porsche 911 portacolori della fiorentina Scuderia Biondetti. Giampaolo Bianucci in casa ha vinto la classe 1300 del gruppo silhouette sulla incisiva Fiat X1/9.

In 2° Raggruppamento classe 1600 GTS a favore di Umberto Pizzato anche lui sulla super car di Stoccarda. Ottima prestazione per Marco Naldini che sulla Giannini 128 NP ha fatto il vuoto in casa tra le turismo ed in classe 1150, alle sue spalle nella classifica generale ed anche di categoria Gian Luca Calari si è imposto nella GTS 1300 con l’intramontabile Fiat X1/9.

Alle spalle di Nocentini in 1° Raggruppamento sempre ottimo Angelo De Angelis che sulla Nerus Silhouette di classe 1600 ha accumulato ulteriori punti di classe, oltre che sempre più saldamente in posizione podio tricolore. Terza piazza per il bolognese Vittorio Mandelli, ottimo interprete del tracciato con l’appariscente e aggressiva Jaguar E-Type di classe GT oltre 2000. Come sempre concreto ed efficace il pesarese Alessandro Rinolfi con il 4° posto di categoria ha vinto la classe T1300 sulla sempre scattante Morris Cooper, alle sue spalle Valter Canzian si è imposto in classe T1600 con la Ford Cortina Lotus Mk1, ha completato la top five di raggruppamento.

Classifiche Raggruppamento in gara: 1° Raggruppamento: 1 Nocentini (Chevron B19 Cosworth) in 6’26”28; De Angelis (Nerus Silhouette) a 31”69; 3 Mandelli (Jaguar E-Type) a 49”70. 2° Raggruppamento: 1 Motti (Porsche carrear RS) in 6’27”41; 2 Mannino (Porsche 911 RSR) a 8”24; 3 Palmieri (Porsche Carrera RS) a 12”86. 3° Raggruppamento: 1 Peroni G. (Osella PA 8/9 BMW) in 5’55”02; 2 Gallusi (Porsche 911) a 26”49; 3 Spinelli (renault 5 GT Turbo) a 51”46. 4° Raggruppamento: 1 Caliceti (Osella PA 9/90 BMW) in 5’48”07; 2 Massaglia (Osella PA 9/90 BMW) a 6”94; 3 Lupi Grassi (OLMAS A.R.) a 44”22.

Collisioni e forature affliggono la seconda gara GT Open per il duo Audi Sport Italia


Imola (BO) - La partenza in prima fila è stato il punto più alto del pomeriggio sul Santerno di Audi Sport Italia, grazie alla buona prova di Riccardo Agostini in qualifica, secondo alle spalle del danese Schondorff. Al semaforo però le prime posizioni venivano occupate dalla Lamborghini del poleman e di Beretta e dalla McLaren di Millroy/Irebe e il padovano si trovava subito a dover sopportare la pressione della Mercedes AMG di Loris Spinelli, vincitore di entrambe le corse precedenti, ieri a Imola e ancor prima a Budapest. Al terzo passaggio alla curva Tosa l'abruzzese spingeva l'Audi in testacoda (manovra per cui veniva poi penalizzato dalla direzione gara), e così l'ex-compagno di squadra ai tempi della comune militanza in Lamborghini precipitava al nono e penultimo posto. Il pilota veneto con una rimonta furibonda dopo venti minuti di gara si era riportato in quinta posizione, ma al momento del pit-stop aveva la prima sorpresa, con un rientro anticipato dovuto a una foratura. Lorenzo Ferrari, che prendeva il volante in sesta posizione, prendeva subito un buon ritmo, ma al ventiseiesimo passaggio doveva ancora effettuare una fermata imprevista, ancora per problemi alle gomme posteriori, questa volta con una doppia foratura e rientrava in nona posizione, con ogni speranza di podio ormai sfumata, ma almeno potendo ricominciare a guidare con passo di rivali che si aggiudicavano le migliori posizioni. Tra i quali c'era la Porsche dei vincitori Soucek/Al Zubair, unici tra gli equipaggi che partivano nelle prime file senza handicap tempo da scontare al pit stop a parte proprio la R8 LMS di Agostini e Ferrari, che proprio per questo ripartono da Imola con un conto in sospeso con la sorte.

Credits: Audi Sport Italia - Ufficio Stampa

Porsche Carrera Cup Italia, Leonardo Caglioni si impone in gara 2 a Imola


Imola, 25 luglio 2021 - Leonardo Caglioni ha vinto gara 2 del terzo round della Porsche Carrera Cup Italia a Imola. Dopo un sabato molto combattuto con i rookie dello Scholarship Programme alla ribalta e il primo centro di Giorgio Amati in gara 1, anche la corsa disputata domenica ha confrmato colpi di scena e giovanissimi capaci di monopolizzare l'intero podio finale. Caglioni, pilota 18enne di Ombra Racing – Centro Porsche Padova, ha celebrato la sua prima vittoria nel monomarca di Porsche Italia precedendo Marzio Moretti (Bonaldi Motorsport – Centro Porsche Bergamo), appena un anno più di lui, e il coetaneo Alessandro Giardelli, di nuovo terzo al volante della 911 GT3 Cup di Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna con la quale ha allungato ancora in classifica generale dopo averne preso il comando sabato. Le classifiche delle due gare di Imola e quelle generali del monomarca di Porsche Italia sono al momento sub judice in conseguenza del fatto che nel post-gara 1 Enrico Fulgenzi (al momento classificato 2° nella gara di sabato) ha annunciato appello dopo i 10 secondi di penalty rimediati per la condotta tenuta nel duello con Benedetto Strignano.

Sul circuito del Santerno, scattato dalla prima fila, Caglioni, in quel momento terzo, al sesto giro si è ritrovato in testa dopo il contatto occorso fra Simone Iaquinta (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Latina), in rimonta dall'ottavo posto, e Giammarco Levorato (Tsunami RT – Centro Porsche Verona), che aveva mantenuto il comando dalla pole position iniziale. Le loro vetture sono finite insieme contro le barriere nelle vie di fuga del Tamburello e fortunatamente entrambi i piloti sono usciti dai rispettivi abitacoli sulle proprie gambe. La gara è stata interrotta con bandiera rossa e più tardi ripresa con una partenza dietro safety car. Alla ripartenza Caglioni ha reistito bene ai tentativi di attacco di Moretti, mentre Giardelli si difendeva a sua volta da quelli di Gianmarco Quaresmini (Tsunami RT – Centro Porsche Brescia), poi quarto nella classifica finale scaturita dalla somma dei tempi delle due manche al traguardo.

Autore del giro più veloce, un altro under 23 dello Scholarship Programme, Benedetto Strignano (AB Racing – Centri Porsche di Roma), ha completato la top-5, precedendo Fulgenzi (EF Racing – Centro Porsche Pesaro) e il vincitore di gara 1 Amati (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Firenze). Dopo lo sfortunato contatto con Aldo Festante sabato, Alberto Cerqui (Team Q8 Hi Perform) ha rimontato fino all'ottavo posto finale, precedendo in top-10 Federico Malvestiti (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano) e proprio Festante (Ombra Racing – Centro Porsche Padova).

In una griglia con un totale di 32 vetture al via in rappresentanza di 16 team, a Marco Cassarà il 12esimo posto assoluto è valsa la seconda vittoria del weekend in Michelin Cup. L'alfiere di Raptor Engineering – Centro Porsche Catania è anche il nuovo leader generale di categoria. In gara 2 il driver romano ha preceduto Andreas Corradina, di nuovo a podio con la 911 GT3 Cup di Huber Racing, e Diego Locanto, terzo con il team Krypton Motorsport e al primo podio stagionale dopo la penalty di 25 secondi inflitta a Piero Randazzo per il contatto che ha costretto in ghiaia Gianluca Giorgi alla ripartenza della seconda manche, causando una seconda safety car, rientrata quasi immediatamente permettendo la regolare disputa dei due giri finali. Altra doppietta è arrivata nella Silver Cup, dove Max Montagnese (Team Malucelli - Centro Porsche Catania) ha di nuovo preceduto Davide Scannicchio (ZRS Motorsport) e il compagno di squadra Marco Parisini nell'ordine.

Leonardo Caglioni (vincitore gara 2): “Non ho parole per questo risultato, sono davvero contento. Sono riuscito a gestire bene sia la vettura sia la tensione, soprattutto nelle due ripartenze dalla safety car dopo l'interruzione con bandiera rossa. E' la mia prima vittoria in Carrera Cup Italia, devo ringraziare la squadra, mi ha messo a disposizione un'auto perfetta”.

Le classifiche (sub judice)

Assoluta: 1. Giardelli 118; 2. Quaresmini 113; 3. Cerqui 104; 4. Moretti 96; 5. Caglioni 78; 6. Amati 70.
Michelin Cup: 1. Cassarà 54; 2. De Giacomi 44; 3. Corradina 24; 4. Randazzo 23; 5. Giorgi e Locanto 12.
Silver Cup: 1. Montagnese 33; 2. Scannicchio 27; 3. Parisini 16; 4. Biolghini 11; 5. Scarpellini 6.
Team: 1. Dinamic Motorsport 240; 2. Tsunami RT 172; 3. Ombra Racing 161; 4. Bonaldi Motorsport 101; 5. Ghinzani Arco Motorsport 77

F4 / Bearman vince anche gara 3 ed è sempre più leader del Campionato italiano


Oliver Bearman verso il titolo 2021 dell’Italian F.4 Championship. Il britannico del team  Van Amersfoort trionfa anche in gara 3 davanti al compagno di squadra Nikita Bedrin, nuovo leader della classifica rookie e a Leonardo Fornaroli che, grazie alle ottime prestazioni sul tracciato intitolato ad Enzo e Dino Ferrari, si riprende la seconda posizione nella classifica generale.

Bearman conquista così la sua ottava vittoria consecutiva allungando in classifica su Fornaroli, terzo dietro a Bedrin. Quarta piazza per Sebastian Montoya che manda in archivio un fine settimana complicato. Quinto è Joshua Dufek che tiene alle sue spalle un ottimo Francesco Braschi, sfortunato nelle prime due gare, ma in grande crescita sul tracciato imolese. Joshua Durkse precede Lorenzo Patrese che completa il podio riservato ai rookie. In top 10 chiudono Samir Ben ed Erik Zuniga.

Le classifiche di gara 3 resteranno, comunque, sub judice sino al completamento delle verifiche tecniche sui propulsori di diverse vetture.

RALLY / CAFFONI E MINAZZI (RENAULT CLIO) SONO PER LA QUINTA VOLTA I VINCITORI DEL RALLY DEI 2LAGHI


Nemmeno il maltempo è riuscito a fermare Davide Caffoni e Massimo Minazzi che sulla Renault Clio S1600 del team Balbosca si sono aggiudicati per la quinta volta il Rally dei 2Laghi, da quest’anno accorpato al Rally dell’Ossola grazie all’organizzazione della NTT Events e della New Turbomark.

Dopo una partenza faticosa nella quale una scelta di gomme poco felice ha condizionato tutti i principali concorrenti della classe S1600 (il tanto atteso temporale ha tardato rispetto al previsto), Caffoni e Minazzi si sono riscattati vincendo la Ps2 Montecrestese e le successive Ps5 e 6 ponendo tra loro e gli avversari un margine sufficiente per festeggiare per la quinta volta. Gara tutt’altro che facile però perché su sei prove sono ben quattro i differenti vincitori parziali: primo mattatore è stato Bracchi-Doglio (A6) mentre Bruni-Esposito (S1600) ha vinto la Ps3 e Margaroli-Dresti la conclusiva Ps6.

“Non è stato facile perché il meteo e le gomme ci hanno costretto ad inseguire e poi a non sbagliare nulla. A Montecrestese, che è il paese in cui vivo, ho forzato il ritmo specie nel secondo passaggio perché sapevo che a San Domenico Bruni avrebbe fatto un tempone” ha detto Caffoni al traguardo. “Dedico questa vittoria a Peppe Zagami, neo presidente dell’Aci VCO!”


Sorrisi e occhi lucidi di commozione per Bruni ed Esposito: il 28enne pilota di Varzo le ha provate tutte: “cosa chiedere di meglio? Secondo con la vittoria nella prova di casa e l’arrivo al mio paese. Da piccolo tifavo Bocchio, riuscire a tenerlo dietro mi riempie di orgoglio!”

“Sono soddisfatto – ha detto proprio Bocchio, terzo - perché il mio naviga era alla seconda gara ed io, rientrante dopo parecchio tempo, ho dimostrato di sapere ancora come si fa”: il pirata è tornato!

Quarto con amaro in bocca è Fabrizio Margaroli con Andrea Dresti, primo nell’ultima speciale mentre suo fratello Massimo con Mario Cerutti, alla fine leader della R2C, ha rischiato di finire sul podio assoluto visto che dopo due speciali era al comando della gara, condizionata poi dal temporale della Ps3. Ottimo quinto è Petrucciani, il maestro di sci prestato ai rally. Sesto e primo di R3C il valtellinese Moreno Cambiaghi, primo non piemontese, in coppia con Rizzato; ottima la sua gara in cui è riuscito a tenere a bada Mirko Pelgantini e Ravandoni, poi finiti secondi di classe e ottavi. Sempre dalla Valtellina arriva l’equipaggio settimo classificato: Manuel Bracchi e Nicola Doglio, già vincitori di una Piston Cup, si sono permessi il lusso di firmare lo scratch iniziale con la piccola Peugeot 106 A6. Noni sono i coniugi varesini Re-“Regina” su Clio S1600 mentre la top ten è chiusa da Baiardi-Albertuzzi.

Se l’inizio gara ha posto in evidenza parecchie vetture differenti rispetto alle attese, la graduatoria finale ha confermato che la S1600 è la classe regina dei rallyday: ben sette nei primi dieci.

Pronti via e la gara perde il francese Audirac per una toccata; nella stessa PS1 anche Giovanella pasticcia toccando una ruota e forando: il danno riportato anche allo sterzo ha pesantemente condizionato il proseguo della corsa. Nel frattempo nelle retrovie si sono fatti largo alcuni piloti degni di menzione come i valcuviani Marignan-Marchesi (Peugeot 106 K10), capaci di entrare ben due volte nei dieci assoluti, Fradelizio, vincitore della A7 su Clio Williams, Minesi e Dinetti (2° e 3° di A6 nonché 17° e 19°) o Gabriel Di Pietro, primo Under 25 all’arrivo e vincitore, insieme a Serena Manca della R2B.

Elisa Morini e Francesca Donadini (Peugeot 106 VS Corse) sono le vincitrici della classifica femminile.

Tutte le classifiche sul sito www.rally2laghi.it

Albo d’oro

2021: Caffoni-Minazzi (Renault Clio S1600)
2020: Annullato causa Covid
2019: Caffoni-Minazzi (Renault Clio S1600)
2018: Caffoni-Minazzi (Renault Clio S1600)
2017: Tosini-Peroglio (Renault Clio R3C)
2016: Giudici-Fatichi (Renault Clio S1600)
2015: Caffoni-Minazzi (Peugeot 207 S2000)
2014: Caffoni-Minazzi (Renault Clio S1600)

Foto Alquati e Magnano.

Porsche Carrera Cup Italia: primo centro di Amati in gara 1 a Imola



Duelli al limite e i giovani dello Scholarship Programme di Porsche Italia che dominano nel sabato della Porsche Carrera Cup Italia a Imola, dove per il terzo round stagionale si sono dati appuntamento 32 piloti in rappresentanza di 16 team, record per la serie tricolore. Dopo la prima pole position personale di Alessandro Giardelli, rookie classe 2002 in forze a Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna, è il compagno di squadra Giorgio Amati (Centro Porsche Firenze) a imporsi in gara 1. Per il pilota riminese classe 1999, anche lui alla prima stagione con le 911 GT3 Cup, è a sua volta la prima vittoria, arrivata al termine di una corsa caratterizzata da due periodi di safety car e duelli continui fra sorpassi e contatti che hanno portato anche a penalizzazioni che hanno modificato l'ordine di arrivo finale. A fine giornata alle spalle di Amati sono stati classificati Enrico Fulgenzi (EF Racing – Centro Porsche Pesaro) al secondo posto e lo stesso Giardelli, che con i punti del terzo posto e quelli della pole position è il nuovo leader della classifica di campionato. Gara 2 del fine settimana che segna il giro di boa stagionale si disputa domenica (25 luglio) alle 13.15, sempre sulla distanza di 28 minuti + 1 giro. In prima fila si posizioneranno altre due giovani promesse delo Scholarship Programme, i giovanissimi Giammarco Levorato (Tsunami RT – Centro Porsche Verona), che proprio nel sabato di Imola ha compiuto 18 anni, e Leonardo Caglioni (Ombra Racing – Centro Porsche Padova).


La classifica di gara 1 di sabato è sub judice per l'appello annunciato da Fulgenzi dopo i 10 secondi di penalty comminati al pilota jesino per la condotta tenuta nel duello con Benedetto Strignano (AB Racing – Centri Porsche di Roma) prima della curva Villeneuve mentre erano in lotta per la sesta posizione. Lo stesso Fulgenzi durante la gara era poi risalito al terzo posto, preceduto sul traguardo da Simone Iaquinta, ma a sua volta il campione in carica è stato penalizzato di 5 secondi per precedenti contatti nella lotta fra i due, circostanza che lo ha fatto retrocedere da secondo a ottavo classificato nel dopogara.


Con un determinato Amati indiscusso vincitore dopo i due bei sorpassi su Giardelli e Alberto Cerqui (Q8 Hi Perform), Fulgenzi riammesso secondo in attesa dell'appello e Giardelli risalito terzo, sono di fatto rimaste invariate le successive posizioni conquistate all'arrivo di un gara 1 combattutissima. Marzio Moretti ha concluso quarto con la 911 GT3 Cup di Bonaldi Motorsport, Caglioni quinto e Levorato sesto davanti al compagno di squadra Gianmarco Quaresmini, settimo in rimonta dopo una difficoltosa partenza e ancora secondo in campionato. Perde invece la leadership nella generale Cerqui, ora terzo a pochi punti da Giardelli dopo che un contatto con Aldo Festante (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) mentre erano in lotta con Amati lo ha costretto fuori dalla top-15, mentre Festante si è classificato solo 14esimo. Nella top-10 finale, alle spalle del penalizzato Iaquinta, si sono così inseriti al nono posto il macedone Risto Vukov (GDL Racing – Centro Porsche Bari) e al decimo Stefano Gattuso (Ombra Racing – Centro Porsche Torino).


Assente il capoclassifica Alex De Giacomi, diventato per la seconda volta papà alla vigilia di Imola, nella Michelin Cup Marco Cassarà (Raptor Engineering – Centro Porsche Catania) avvicina la vetta di categoria dopo la pole di categoria e il successo in gara 1, per il già campione di classe nel 2019 il primo in stagione, ottenuto davanti a Piero Randazzo (AB Racing – Centri Porsche di Roma) e Andreas Corradina (Huber Racing). Nella Silver Cup è invece arrivata la terza vittoria 2021 del leader Max Montagnese (Team Malucelli - Centro Porsche Catania), che ha ben gestito il finale di gara precedendo sul podio Davide Scannicchio (ZRS Motorsport) e il compagno di squadra Marco Parisini.


Giorgio Amati (vincitore gara 1): "E' un emozione indescrivibile in una giornata indimenticabile. Devo ringraziare tutta la Dinamic Motorsport perché ha creduto in me fin dal primo giorno e per tutto quanto fatto qui a Imola nelle libere e in qualifica. In gara mi sono preso la prima posizione e con determinazione sono riuscito a portare fino al traguardo una vittoria che mi rende davvero felice".


Credits: Porsche Ufficio Stampa

Formula Junior: Sergio Melesi, da Primaluna a Monza

#44 Sergio Melesi al debutto
> di LUCIANO PASSONI

Gennaio 2019 - Primaluna, l’Università di Sergio Melesi: il titolo scelto per l’autobiografia, scritta con l’amico Giuseppe Acquaviva, che Sergio consegna agli amici di ieri e di oggi, è significativo dell’attaccamento alle proprie origini. Così apprendiamo, sin dalle prime pagine, come la formazione umana e tecnica di Sergio sia frutto della terra e del paese che gli ha dato i natali. Un legame indissolubile, valido tuttora, tanto da essere il punto fermo della sua storia personale, imprenditoriale e sportiva. 






La parte che interessa la mia curiosità di cronista sportivo non può evitare di incrociarsi con la base di partenza dell’uomo imprenditore di successo, costruito rubando il mestiere nelle improvvisate officine del paese della Valsassina. La terra, la campagna, l’acqua, i torrenti, i canali e le montagne, questa la cornice nel quale il piccolo Sergio apprende i primi rudimenti del lavorare e del vivere. Superare gli ostacoli di una terra amica ed ostile è il primo insegnamento, vivere nella e della natura: il cibo, le case, gli utensili, gli animali, ciò che occorre a portata di mano, l’utile senza il superfluo. Così il bambino cresce e l’abilità del padre nel trattamento dei metalli e nella costruzione delle pentole lo porta a Milano. Qualche anno come dipendente, poi il desiderio di applicare le proprie idee e la propria intraprendenza lo porta a mettersi in proprio. In pochi anni passa da lavorare per conto terzi ad una propria produzione. Per il mercato di allora è una vera rivoluzione, applica concetti innovativi in tutti settori di quella che ormai è diventata, grazie a lui, una vera e propria realtà industriale. Costruisce le proprie attrezzature, ottimizza la produzione, semplifica la contabilità, cura i rapporti con i grossisti rendendo agile ed immediata anche la post-produzione, il magazzinaggio e la vendita. 


E’ il suo meccanico di fiducia Franco Carrera che lo introduce nel mondo delle auto da corsa. Nel vicinissimo autodromo sta emergendo una neonata categoria: la Formula 875 Monza. I costi sono affrontabili, comincia così un’avventura che, manco a dirlo, lo vedrà vincente. La prima auto in comproprietà è una CRM, un telaio usato ricostruito e un motore di seconda mano. Anche il trasporto a Monza avviene con un carrello “fai da te”. Qualche test sulla “Fiorano” da casa: la Milano-Meda in costruzione. La prima volta a Monza si ritrovano sprovvisti di tuta, casco e guanti, non conoscevano l’obbligo dell’uso di questi accessori. Sarà lo stesso direttore dell’autodromo, Gianni Restelli, a reperire il materiale in prestito. La prima competizione è con lo stesso Franco, viene deciso che sarà il più veloce dei due a portare la vettura in gara. Sergio diventa così pilota e si arriva alla prima gara, i campanili del lunedì di Pasqua del 1966 salutano il debutto. La corsa è bagnata dalla più classica delle piogge primaverili, non andrà però male, superato il disagio iniziale che lo relega in ultima posizione, recupera arrivando al secondo posto. Sarà più complicato affrontare la madre nel ritorno a casa e, superato l’ostacolo, cominciò a correre con una certa regolarità. 


Un crescendo di risultati, sportivi e personali, anche la fabbrica cominciava e registrare utili importanti, una situazione che gli consente di affrontare con più tranquillità quello che ormai è qualcosa in più di un divertimento. Tra una corsa e l’altra collabora, con la Scuderia Sport Turismo, nell’organizzazione di gimkane automobilistiche che riscuotono un grande successo nelle piazze e piste kart di tutto il nord Italia. Riprende la via della pista e, nel traffico della variante Junior del circuito monzese, arriva un bel tamponamento in gara. La botta contro il guard-rail, oltre a distruggere la vettura, gli incrina due costole. ll dolore è rigorosamente nascosto agli occhi della madre, ma non è tale da farlo desistere e allontanare da quel mondo al quale ormai sente di appartenere in toto. 


Comincia a fare capolino un’idea, un canto delle sirene al quale è difficile resistere: costruire e correre con una propria vettura. Ore e matite consumate in notti e fogli bianchi e il progetto prende forma. Qualcosa che sia diverso ed innovativo, la solita filosofia universitaria delle radici montane mai dimenticate, prima applicata in fabbrica ed ora in pista. Un primo telaio completo di carrozzeria finisce ad Orazio Ragaiolo ed arriva la vittoria nel Trofeo Cadetti, siamo nel 1973. Intanto Franco Carrera sposta la sua attività a Cremona e Sergio deve pensare in proprio anche ai motori. Dopo l’omologazione della vettura tramite l’ingegner Galmanini, che da tecnico apprezza le innovazioni introdotte, lo stimola ormai più il pensiero di costruttore che di pilota. Arrivano delle richieste sollecitate dalle convincenti prestazioni ottenute dai vari piloti e la scelta diventa quasi obbligata. Per farlo completamente compra anche un banco prova per motori che saranno preparati da Romano Bartoli, fratello di quel Leo che vincerà il primo dei tanti titoli; ruba qualche consiglio al preparatore Capra di Torino, collaboratore di Abarth, a questo punto le Melesi auto diventano una realtà consolidata. 


Cinque titoli piloti: 1974 - Leo Bartoli, 1975 - Riccardo Calegari, 1977 - Enrico Mandelli, 1978 - Filippo Baj e 1979 – Romeo Maestri. Sei consecutivi come costruttore, dal 1974 al 1979, più il titolo di Orazio Ragaiolo con un telaio assemblato nella factory di Cascina del Sole. Sono anni in cui contribuisce in maniera determinante all’elezione dell’ingegner Galmanini ai vertici della CSAI, forte anche della sua acquisita autorevolezza conquistata a suon di vittorie. Misurare le quali, siano batterie o finali sembra superfluo, trionfi scritti con l’inchiostro indelebile, in una formula, storica ed irripetibile. 


A seguito di queste la C.S.A.I. gli consegnò la fascia di costruttore, un riconoscimento che gli consentiva la partecipazione a tutte le riunioni degli stessi e l’ingresso a tutte le manifestazioni motoristiche nazionali. Nel 1980, in una manifestazione promossa dall’Autodromo di Monza, gli è stata consegnata una targa, l’incisione suggella gli anni della gloria: “Melesi è stato un mito della Formula Junior degli anni ’70 e dell’autodromo di Monza”. La nuova Formula Panda, che sostituì la 875 Monza negli anni ’80, segnò la fine di un’epoca, le gloriose “pettarelle”, con loro le Melesi, divennero oggetto da collezione. Sergio rinunciò a continuare per una strada sulla quale non aveva mancato di manifestare il proprio dissenso e riprese, con più vigore, quella verso l’Università di Primaluna: iniziative sociali e sportive per restituire al proprio paese qualcosa di ciò che si era portato via, l’amore incondizionato verso quella terra e quella natura che lo ha fatto diventare “uomo”, determinato e umile, coriaceo e gentile, arrivato a cospetto dei grandi, ma che oggi tornava lì, ad abbracciare il passato e a vivere il presente. 

(Si ringraziano Sergio Melesi e Giuseppe Acquaviva per il materiale reso disponibile, senza il quale sarebbe stato impossibile raccontare questa storia)










A IMOLA GUILLOT VINCE GARA 1 DELLA CLIO CUP EUROPE, SANDRUCCI E SILVESTRINI COMPLETANO IL PODIO DEL “GRUPPO A”



25 luglio 2021 - Il weekend di Imola della Clio Cup Europe è entrato nel vivo oggi con il primo turno ufficiale e la prima gara, che ha visto celebrare il secondo successo stagionale del francese Marc Guillot. Il portacolori della Milan Competition è stato abile nel lanciare la stoccata decisiva nei confronti del compagno di squadra, nonché leader della serie europea, Nicolas Milan al rientro della safety car nelle battute finali della corsa. Alle loro spalle hanno terminato le ostilità Alexander Albouy e David Pouget (GPA Racing), rispettivamente terzo e quarto.


A convincere è stato anche Gustavo Sandrucci (Progetto E20 Motorsport), che sul tracciato del Santerno è rientrato nella serie Renault di cui detiene il primato dell'edizione italiana del 2017. Il viterbese dopo essere scattato dall'ottava casella ha progressivamente conquistato il quinto posto assoluto e il secondo del Gruppo A, vinto proprio da Guillot. A completare il podio del raggruppamento dedicato all'Italia è stato un altro pilota della compagine guidata da Andrea Corinaldesi, ovvero Paolo Maria Silvestrini. Bene anche Federico Scionti (Scuderia Costa Ovest) in lizza per il quinto piazzamento per buona parte della gara proprio con Sandrucci, fino a chiudere ottavo assoluto alle spalle di Mathieu Lannepoudenx.


A completare la top10 sono stati Alessandro Sebasti Scalera primo tra i Gentlemen e il pluricampione Cristian Ricciarini (Essecorse), che in Romagna ha disputato la sua prima gara al volante della Clio Cup di quinta generazione. Da segnalare l'undicesimo piazzamento di Gabriele Torelli, protagonista nella qualifica di questa mattina in cui ha strappato la seconda fila allo scadere del tempo utile. In Gara 1 il pilota di Scandiano al secondo giro è rimasto coinvolto in un contatto con Anthony Jurado, che ha costretto il francese a sventolare bandiera bianca, mentre l'italiano ha riportato alcuni danni che hanno compromesso la sua performance. In ogni modo l'alfiere della Faro Racing è riuscito a scavalcare in classifica Jurado, mentre Guillot ha recuperato punti importanti che lo vedono ad appena quattro lunghezze dalla vetta del Gruppo A, che attualmente è in mano allo stesso Torelli.


Nella classe Challengers ad avere la meglio è stato Mickael Carree davanti ad Alessio Alcidi (Caal Racing), nuovo leader del raggruppamento mentre Lorenzo Nicoli (Progetto E20 Motorsport) ha chiuso in terza posizione. A tenere tutti con il fiato sospeso è stato Filippo Berto (Oregon Team), che si è girato sulla sabbia all'ottavo giro (senza conseguenze per il pilota) e che ha costretto l'unica neutralizzazione della gara. Nota di merito per Marco Congiu che ha tenuto alti i colori di Motorsport.com e Motor1.com nella Clio Cup Press League by Renault Italia.


Oggi il secondo turno ufficiale è previsto alle 9.40, mentre la manche conclusiva del weekend è in programma alle 16.20. Confermata la diretta sulla pagina Facebook Renault Sport Series e sul canale YouTube Renault Sport.

sabato 24 luglio 2021

Dominio di Salvini-Tagliaferri su Porsche all’11° Historic Rally delle Vallate Aretine



Arezzo, 24 luglio 2021 – Hanno preso il comando sulle prime due prove del venerdì sera e poi ha mantenuto la testa della classifica fino al traguardo Alberto Salvini navigato da Davide Tagliaferri sulla Porsche Carrera RS di 2° Raggruppamento. Così il pilota senese ed il navigatore fiorentino, equipaggio della Scuderia del Palladio sulla vettura curata da Balletti Motorsport ha vinto l'11° Rally Historic delle Vallate Aretine, che è stato 5° round del Campionato Italiano Rally Auto Storiche.

La gara organizzata da Scuderia Etruria Sport si è disputata su oltre 100 Km cronometrati suddivisi su otto prove speciali nei dintorni di Arezzo, con traguardo nella centrale Piazza della Libertà. 

I vincitori si sono aggiudicati ben 5 PS. Seconda posizione per il biellese Marco Bertinotti con Andrea Rondi alle note sulla Porsche Carrera, altra super car tedesca di 2° Raggruppamento. I portacolori della Rally & Co hanno pensato ai punti tricolori evitando attacchi azzardati alla vetta visto il  ritmo dei vincitori. Chi ha tentato l'avvicinamento alla 2^ posizione intorno alla metà gara sono stati i vincitori di 4° Raggruppamento Lucio Da Zanche e Daniele De Luis, terzi sul podio generale. L'equipaggio della Scuderia dei Rododendri a cui è mancato il pieno feeling con l'assetto soprattutto nelle fasi iniziali della gara, come ha sottolineato il driver valtellinese.

Sotto al podio Davide Negri il driver di origine veneta ma biellese d'adozione che al volante della Porsche Carrera sulla quale lo ha navigato Roberto Coppa ha pensato ai punti tricolori, lottato con le alte temperature ed ha chiuso terzo sul podio di 2° Raggruppamento. Quinta piazza generale ma 2° posto di 4° Raggruppamento per l'esperto veneto Paolo Pesavento che ha preso sempre maggiore familiarità con la Lancia Delta Integrale su cui è stato navigato da Filippo Alicervi sugli asfalti toscani. poteva sperare di più della 6^ piazza assoluta e 3^ di 4° Raggruppamento il tenace svizzero Marc Valliccioni affiancato dalla francese Marie Cardi sulla scattante BMW M3 con cui ha vinto la PS 3, ma poi la rottura del cavo dell'acceleratore sul crono successivo, lo ha fatto scivolare indietro. Ottavo posto generale e successo in classe 2000 del 4° Raggr. per il trentino Marco Freiner, molto concreto ed incisivo sull'Opel Kadett Gsi. Ottava posizione per il tedesco Thomas Zuppardi su un altro perfetto esemplare di BMW M3. Sempre per il 4° Raggruppamento sono entrati con merito in top ten i migliori della classe A/1600 Alessandro Bottazzi ed Ilaria Magnani alla fine di una gara proficua sull'Opel Corsa GSI. Ritiro ad un crono dal termine per noie al motore per il piacentino Elia Bossalini, in continuo crescendo sulla Porsche dopo due ani di stop dalle gare, ha vinto la PS 6. Con la  nona piazza generale per  il duello per la supremazia del 3° Raggruppamento. I veneti Adriano Beschin con Federico Migliorin alle note della Porsche 911 SC nei colori del Team Bassano, hanno chiuso in 9^ piazza e vinto il 3° Raggruppamento. Si è concluso ad una prova dal termine anche il duello con il tenace equipaggio dell'Alfa GTV formato da Riccardo Bucci e Elisa Presa. Sul podio di 3° Raggruppamento sono saliti i friulani Luciano e Lorena Chivelli, papà e figlia, che hanno vinto la classe 1150 sulla Fiat 127 Sport a ridosso della Top ten assoluta e preceduto i migliori di classe 1600, i giovani veneti Luca Delle Coste e Franca Regis Milano su Fiat Ritmo 75, rallentati da un problema alla trasmissione nel primo giorno e poi dalla rottura al motorino d'avviamento nella seconda parte. Ottima prestazione e successo nella classe 2000 del 2° Raggruppamento per l'equipaggio della Biella Motor Team formato da Stefano Marchetto e Ivano Passeri sulla rara Opel Ascona 1.9.

La tenacia e la resistenza al caldo ed alla selettività della gara ha pagato i vincitori del 1° Raggruppamento Cesare Bianco e Stefano Casazza, alfieri Rally & Co sulla Porsche 911 S.


Nell'affollato Trofeo A112 Abarth con ben 20 equipaggi al via, successo Giorgio Sisani e Cristian Pollini, il perugino ed il senese hanno vinto 5 PS. Seconda posizione per Pietro Baldo e Davide Marcolini, vincitori della PS 6. Sul podio in rimonta anche Luigi Battistel e Denis Rech. Il crono di chiusura lo hanno vinto Massimo Gallione e Fabio Matini che hanno chiuso ai piedi del podio del monomarca.


Credits: Acisport.it

POLE E SECONDA VITTORIA CONSECUTIVA IN GT OPEN PER SPINELLI CON AKM MOTORSPORT



Imola, 24 luglio 2021. Seconda pole consecutiva nel primo turno di qualifica di questa mattina e poi ancora seconda vittoria di fila dopo quella ottenuta appena due settimane fa sul circuito dell'Hungaroring. Loris Spinelli è magico a Imola, nel quarto appuntamento dell'International GT Open.


Il pilota abruzzese ancora una volta ha messo tutti dietro con la Mercedes-AMG GT3 del team AKM Motorsport by Antonelli. Prima staccando il miglior tempo nelle prove ufficiali, quando ha rifilato oltre quattro decimi alla Lamborghini di Michele Beretta. Quindi rendendosi autore di una Gara 1 capolavoro, che lo ha visto involarsi al comando al pronti-via e prendere quel margine di vantaggio sufficiente per rimanere in testa anche dopo il pit-stop, nonostante i dieci secondi di handicap tempo che ha dovuto scontare nel corso della sosta per il successo messo a segno a Budapest, in quella occasione assieme a Gianluca Giraudi.


Sulla pista di casa Spinelli ha corso questa volta in equipaggio singolo, dimostrando di essere un avversario ostico per tutti. Non ha commesso errori, ha spinto quanto doveva e in tutto questo è stato adeguatamente supportato dalla strategia del team, che lo ha fatto rientrare ai box prima degli altri.


Ma a Imola la squadra guidata da Marco Antonelli ha festeggiato due volte. Non solo per la vittoria di Spinelli, ma anche per il successo conquistato nella classe Am dall'equipaggio composto dai tedeschi Jens Liebhauser e Florian Scholze, assenti in Ungheria ed al loro rientro nella serie in cui hanno messo a segno con l'altra Mercedes-AMG GT3 il loro quarto successo di questa stagione dopo essersi messi in evidenza anche nelle qualifiche, quando Scholze ha ottenuto il migliore responso della propria categoria.


Punti importanti quelli conquistati da Liebhauser e Scholze, che a Budapest non hanno potuto difendere il loro primato in classifica; primato che adesso vogliono riprendersi..


Domani la seconda sessione di qualifica dalle 9 alle 9.30 con Gara 2 alle 14.55, trasmessa come sempre in live streaming sul canale YouTube del campionato, all'indirizzo https://www.youtube.com/user/GTOPENseries.


Credits: Foto Speedy 

A Imola esordio GT Open con quarto posto finale per la R8 LMS GT3 di Audi Sport Italia


Imola (BO), 24 luglio 2021 - Dopo il debutto in grande stile ieri nella giornata di prove libere del GT Open, concluse sempre al vertice, Audi Sport Italia oggi ha assaggiato anche il rovescio della medaglia di un esordio in una serie internazionale prestigiosa e combattuta. La mattina era cominciata con un buon terzo tempo di Lorenzo Ferrari in qualifica, e il piacentino e Riccardo Agostini (che domattina qualificherà la vettura per la griglia della seconda corsa) speravano di poter siglare la prima giornata con, almeno, un podio. Ma anche continuare a occupare la terza posizione si è rivelato subito complicato per Ferrari: scavalcato al via dalla Porsche Lechner e poi frustrato nei tentativi di riprendere il terzo posto ad Andy Soucek, che poi nella stessa posizione ha concluso la corsa di oggi insieme ad Al Faisal Al Zubairi. Il superiore spunto velocistico dell'auto dello spagnolo non ha permesso a Ferrari che di ridurre a pochi decimi il gap da recuperare prima del pit stop, quando i due sono risaliti al primo e secondo posto perché preceduti nelle soste dai leader: la Mercedes AMG di Loris Spinelli e la Lamborghini di Beretta/Schandorff, che hanno finito nella stessa posizione a fine gara. I pochi decimi da recuperare al leader di Ferrari si sono purtroppo trasformati in molti incolmabili secondi per Agostini: il suo rientro è stato ritardato da due separati problemi a una pistola e a un dado che gli sono costati oltre 20" di divario. Non è servito a molto quindi al padovano, se non a far capire che il potenziale per una domenica dall'esito molto migliore c'è, dimostrarsi il più veloce in pista nella fase finale del suo turno, mettendo a segno il migliorgiro dell'equipaggio proprio sotto la bandiera a scacchi.


Credits: Audi Sport Italia - Ufficio Stampa