giovedì 31 ottobre 2019

L'attesa è finita per la Formula X Italian Series che riaccende i motori a Varano


Il tanto atteso momento di riaccendere i motori è finalmente arrivato. La Formula X Italian Series torna in azione nel quinto appuntamento stagionale sull’autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari, per una sfida che propone innumerevoli spunti d’interesse ed un paddock in versione sold-out. Saranno infatti oltre 160 gli iscritti che daranno vita ad un fine settimana ad alto tasso di adrenalina, con le nove categorie che si sfideranno lungo i 2350 metri del tracciato emiliano pronte a regalare emozioni, anche grazie alla diretta streaming di ben dodici gare.

Ad impreziosire l’evento, insieme al sapore della sfida legato all’aspetto puramente agonistico, vi sarà la presenza di una speciale guest-star: Luca Filippi sarà infatti al via nella G1 Series by Griiip, a bordo della monoposto spinta dal propulsore Aprilia e dotata di una livrea assai particolare. Essa infatti è stata realizzata nell’ambito del contest promosso dal main sponsor Fiverr ‘Art of Speed’, il quale ha premiato il progetto ideato dal talentuoso designer Trippie Steff.
Un motivo in più per non perdere nemmeno un attimo di un week-end che si preannuncia tutto da seguire, grazie anche al confronto che vedrà i protagonisti dei singoli campionati darsi battaglia in una tappa che potrebbe rivelarsi decisiva anche ai fini delle singole classifiche. Il tutto in un appuntamento che per la Formula X Italian Series rappresenta il primo organizzato sotto l’egida di ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane, grazie al recente accordo che sarà in grado di spalancare nuovi orizzonti per il trofeo tricolore.

PREDATOR’S CHALLENGE PC015. Sfida ancora apertissima nel campionato caratterizzato dalla presenza in pista delle monoposto di ultima generazione realizzate da Corrado Cusi. Il giovane spagnolo Ivan Machado Perez punta a difendere il proprio primato in classifica, forte dei suoi 150 punti accumulati sino a questo momento, ma con l’arrembante Stefano Palummieri distante solo 13 lunghezze. Pronti ad inserirsi nella battaglia di vertice ci saranno anche Davide Critelli e Francesco Atzori, senza dimenticare anche il rientrante Alberto ‘Naska’ Fontana, impegnato in una doppia sfida che lo vedrà al via anche nella G1 Series. Diversi i rookie presenti in pista a Varano, per uno schieramento che supererà le venti vetture.

FORMULA X. Bernardo Pellegrini vuole assestare il colpo decisivo, puntando a chiudere i giochi per la conquista del titolo con un round di anticipo. A tentare di guastare i piani del pilota veronese ci penseranno innanzitutto Mario Neri, Marco Minelli e Salvatore Liotti, quest’ultimo reduce dal successo conquistato a Cervesina al volante della Formula Gloria. Tra le quasi trenta monoposto al via anche il team Ruote Scoperte Motorsport con Fabio Turchetto e Andrea Masci, la scuderia Autofficina Giannetta con Saul Gorlato e Francesco Galli, senza ovviamente dimenticare Not Only Motorsport, Viola Racing e tante altre realtà che andranno a comporre una griglia variegata e agguerrita.

G1 SERIES by GRIIP. Sarà inevitabilmente la guest-star Luca Filippi a calamitare l’attenzione del pubblico, anche se la sfida per il successo si preannuncia alquanto interessante: tra i principali candidati a recitare un ruolo da protagonisti il campione in carica Yarin Stern, il portoghese Miguel Matos, il popolare youtuber Alberto Naska ed i piloti di casa Davide Dallara e Davide Vettori.

TROFEO PREDATOR’S. Torna la sfida in gara unica riservata alle “classiche” PC010 e modelli precedenti: il leader della classifica Adriano Albano punta a chiudere anticipatamente i giochi per il titolo, con Andrea Zollino ed Emanuele Nocita tra i principali sfidanti nella caccia al successo di tappa. Atteso alla conferma anche il neo-campione del ‘Flavio Di Bari’ Nicholas Arduini, mentre saranno della partita anche altri sicuri protagonisti come Edoardo D’Amicis, Andrea Galluzzi, Enrico Rendesi e Marcello Melchior, in una prova che non mancherà di regalare come di consueto emozioni dalla prima all’ultima curva.

GT LIGHT. Dopo il successo conquistato nel precedente round di Cervesina, l’avveniristica SpiceX punta alla riconferma, anche se dovrà fare i conti con un agguerrito gruppo di Mitjet al via: tra i principali protagonisti presenti a Varano il leader della graduatoria Michele Castagnoli, pronto a giocarsi il titolo con Daniel Grimaldi e Giuseppe De Virgilio.

FORMULA CLASS JUNIOR ITALIA – FORMULA CLASSIC. Record stagionale di presenze per la storica serie tricolore, con ben 30 iscritti ai nastri di partenza. La sfida al vertice promette di vedere tra i protagonisti i piloti in evidenza nelle singole graduatorie: Tiziano Frattini (Trofeo Baglioni), Riccardo Calegari (Trofeo Marabotto), Roberto Di Modugno (Trofeo Corsini) e Moreno Besana (Trofeo Monguzzi). Occhi puntati anche sul giovane Gianluca Nigro, mentre da non sottovalutare nemmeno i coriacei Max Galli, Riccardo Calegari e Marco Brambilla, anche in virtù dell’assenza del campione in carica Paolo Collivadino, recentemente ritiratosi dalle competizioni. In pista anche le Formula Classic, con le storiche monoposto pronte a sfidarsi nelle due manche in programma.

FX TOURING CAR SERIES – LEGENDS CUP. Confermata la strepitosa escalation della serie riservata alle vetture Turismo, con ben 27 equipaggi ai nastri di partenza sul tracciato emiliano. Il mattatore del campionato Albano Fabbri (Fiat X 1/9) dovrà vedersela principalmente con Sergio Galbusera (Renault Megane) e Pierluigi Nebuloni (Porsche Cayman), per un mix di vetture che promette spettacolo ed emozioni. Stesso discorso vale anche per la divertente Legends Cup, con numerosi concorrenti pronti a contendersi il gradino più alto del podio.

Dopo la giornata riservata alle sessioni di prove libere, il programma entrerà nel vivo Sabato 2 Novembre, con la prima delle cinque sfide della giornata che scatterà alle ore 12:55. L’indomani, invece, saranno ben dodici le gare previste, con apertura alle 10:05 con la Formula Classic e chiusura alle 16 con la categoria Turismo.

Come di consueto, la diretta streaming sarà visibile sul sito ufficiale e sui canali Social del campionato, con il commento affidato a Marco Privitera e Renato Vigliotti, insieme agli interventi dai box di Anna Mangione. (Ufficio Stampa Formula X Italian Series)

RATON RACING CON I COLORI SVIZZERI E LENZ-NIEDERHAUSER NEI FIA MOTORSPORT GAMES


31 Ottobre 2019 - Il team Raton Racing è presente con una vettura nell’edizione inaugurale dei FIA Motorsport Games, in programma questo weekend sulla pista di Vallelunga. La squadra di Roberto Tanca rappresenterà in questa occasione i colori della Svizzera, schierando nella categoria GT Cup una Lamborghini Huracán GT3 per i due elvetici Christoph Lenz e Patric Niederhauser.

Il primo ha preso parte alle ultime due stagioni del GT Open proprio con il team Raton Racing, assieme al quale ha disputato quest’anno anche la 24 Ore di Spa conquistando il podio della classe Am in cui ha messo a segno un terzo piazzamento con l’equipaggio completato da Stefano Costantini, Alberto Di Folco e Antonio Forné. Sempre con Raton Racing lo svizzero nel 2019 ha disputato il campionato Blancpain GT Series Endurance, che ha concluso brillantemente centrando il successo nel conclusivo round di Barcellona (ancora con Costantini e Forné) e fiendo terzo nella classifica finale di campionato. 
Per Niederhauser si tratterà invece di un ritorno al volante di una Lamborghini, dopo che si è laureato quest’anno campione dell’ADAC GT Masters con la Audi. Ma sarà anche un rientro a tutti gli effetti tra le fila del team Raton Racing, con cui ha già preso parte nel 2015 al Lamborghini Super Trofeo Europa. 

Sono 22 le nazioni rappresentate a Vallelunga, ovvero quanto il numero delle vetture in griglia, con il programma che inizierà venerdì con le prove libere per poi entrare nel vivo sabato mattina con la doppia sessione di qualifica (due turni di 20 minuti ciascuno) a partire dalle 9.45. Sempre sabato si disputerà la prima delle due gare, ognuna della durata di un’ora, con il semaforo verde alle 14.25. Gara 2, infine, prenderà il via domenica alle 9.30.

mercoledì 30 ottobre 2019

Motor Bike Expo 2020: nuove attività grazie alla partnership con Jeep

Lo spirito di libertà, lo sguardo proiettato verso il futuro, senza mai dimenticare le proprie origini, l'ambizione di poter raggiungere qualsiasi meta, sono solo alcuni dei valori che condividono Motor Bike Expo e Jeep, partner della prossima edizione dell'attesissimo evento veronese. Da ottant'anni riferimento assoluto del settore Sport Utility Vehicle (SUV), sposa la manifestazione dedicata ai motociclisti.

 

Tante le attività in programma: con esposizioni statiche e dinamiche, si potranno provare le vetture della gamma Jeep, con un maestoso test-drive allestito nell'area esterna ai padiglioni di Veronafiere su un percorso ad ostacoli, tra saliscendi tortuosi, accompagnati dagli istruttori ufficiali per tutti e quattro i giorni di manifestazione.

 

"Jeep si adatta perfettamente sia a scenari urbani che off-road, proprio come MBE: esposizione della moto a 360 gradi che vuole appagare e radunare gli amanti dell'avventura, del fuoristrada, della pista e della personalizzazione… Da organizzatori, nonché appassionati, siamo orgogliosi di questo sodalizio: la partnership con un brand come Jeep, che è indubbiamente uno dei marchi più riconosciuti al mondo, ci conferma ancora una volta che stiamo lavorando con una visione globale e al tempo stesso proiettata verso la strada giusta, mettendo il visitatore sempre al centro delle nostre attenzioni, con i suoi piaceri e soprattutto con i suoi sogni, andando anche oltre l'oggetto motocicletta.." il commento dei fondatori di Motor Bike Expo Francesco Agnoletto e Paola Somma.


(Ufficio Stampa Motor Bike Expo)

martedì 29 ottobre 2019

Record di iscritti per la Formula Junior che riparte da Varano


Verso un nuovo record di iscritti per la Formula Class Junior che ritorna in pista al "Riccardo Paletti" dopo l'annullamento della gara di Adria del 29 Settembre scorso e l'accordo raggiunto con ASI - Associazioni Sportive e Sociali Italiane, ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI che opera con l'obiettivo di promuovere i valori dello sport e contribuire alla diffusione della pratica sportiva.
Tre mesi abbondanti di stop hanno acceso l'attesa per l'appuntamento di Varano de' Melegari, 2 e 3 Novembre, che ospiterà la nona e decima prova del campionato 2019. Piloti iscritti 27, ne mancano due per completare i ranghi previsti dalla pista. Sei piloti in arrivo dalla Sicilia non hanno trovato posto a questo giro: correranno l'anno prossimo, stagione che si annuncia ancora più viva, come prevede Andrea Tosetti, deus ex machina della rinascita. E il ritorno a Monza non è più una chimera.

Ancora una volta da seguire Gianluca Nigro con la Reggiani preparata da Stilo Corse, grande protagonista nella stagione del debutto in Formula Junior. Ma non sarà il solo a poter puntare al gradino più alto del podio di Varano in due gare da non perdere.
In evidenza, nelle classifiche della Formula Class Junior 2019, Tiziano Frattini (Trofeo Baglioni), Riccardo Calegari (Trofeo Marabotto), Roberto Di Modugno (Trofeo Corsini), Moreno Besana (Trofeo Monguzzi). Sono pronti per recitare un ruolo di primo piano. Come Giuliano Zecchetti, Marco Brambilla e Max Galli, che su questa pista è stato più volte protagonista.

Non ci sarà la monoposto con il numero 1 del campione in carica Paolo Collivadino che, a sorpresa, ha deciso di appendere casco e tuta al fatidico chiodo. 
Sentito in merito ai motivi della decisione ha spiegato che lo aspetta un importante impegno professionale. Infatti diventerà da novembre Responsabile della Unità Operativa di Ortopedia del Policlinico San Donato Milanese, attività che assorbirà tutte le energie, lasciando poco spazio per le corse in auto. Ritagli di tempo in cui Collivadino sarà disponibile come Istruttore di Monoposto, qualifica conseguita dopo aver vinto gli ultimi 2 Campionati della Formula Junior

Per Matteo Nannini debutto positivo in Formula Renault Eurocup


Il 2020 di Matteo Nannini inizia da qui. Dopo aver disputato il round finale della Formula Renault Eurocup come wild card ad Abu Dhabi tra le fila del team MP Motorsport, il forlivese si è calato nell’abitacolo della monoposto di R-ace GP in occasione dei test finali in previsione del 2020.
Ad Abu Dhabi Nannini ha dato prova ancora una volta della sua straordinaria capacità di adattamento a un mezzo nuovo, passando dal 7° al 3° tempo tra le due sessioni di qualifica. Con un ottimo quinto posto in Gara-2 e il secondo posto tra i rookie nell’ordine d’arrivo.
Matteo Nannini, con un miglior tempo di 2’07’’901, ha lanciato un messaggio forte agli avversari in vista della prossima stagione, dominando entrambe le giornate di test a Yas Marina. Certamente un segnale positivo, soprattutto a fronte della prossima avventura che Matteo affronterà. Il team francese R-ace GP lo accompagnerà in Nuova Zelanda, dove si disputerà la Toyota Racing Series, un campionato che si articolerà in 5 appuntamenti tra gennaio e febbraio. (Beatrice Zamuner)

6 Ruote di Speranza UILDM al Monza Eni Circuit

Venerdì 1 novembre la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) organizza al Monza Eni Circuit l'evento 6RDS – 6 Ruote di Speranza, dedicato alle persone diversamente abili. 
Si rinnova quindi la tradizione con la manifestazione solidale 6RDS – 6 Ruote di Speranza, che permette agli appassionati diversamente abili di salire come passeggeri su supercar o auto storiche e vivere l'emozione di un giro sulla pista di Monza. 
Le vetture saranno a disposizione dei passeggeri (che si saranno registrati in anticipo sul sito www.6rds.it) dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 16.30. Nel paddock verrà inoltre organizzato il torneo triangolare di whellchair hockey "Leo Baldinu" e saranno esposti fuoristrada, truck, camion dei Vigili del Fuoco e gokart biposto. Bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni potranno inoltre iscriversi ai laboratori di educazione stradale dell'Infopoint del circuito (alle ore 11, 14 e 16). 
L'evento di UILDM è ad ingresso libero.

Nuovo successo per Auto e Moto d’Epoca con oltre 130 mila visitatori


> 28 ottobre 2019 – Si è chiusa con un nuovo traguardo di oltre 130.000 visitatori la 36a edizione di Auto e Moto d’Epoca, la rassegna dedicata al mondo dell’auto storica, organizzata da Intermeeting presso i padiglioni della Fiera di Padova. E se lo slogan dell’edizione 2019 era “L’auto accende la passione”, anche quest’anno la risposta dei visitatori è stata entusiasmante fin dall’apertura.
In crescita l’eco internazionale del Salone, come testimonia la forte presenza di stranieri, tra collezionisti, visitatori e giornalisti accreditati, provenienti da oltre 30 Paesi. Un esempio fra tanti, un gruppo di 15 giornalisti di alcune delle più importanti testate tedesche partito da Monaco in auto per venire a visitare la rassegna per la prima volta.

Un evento sempre più intenso e partecipato anche sui social, soprattutto su Instagram, dove il pubblico in questi giorni ha espresso il proprio apprezzamento con migliaia di foto, video e commenti per condividere il modello preferito e l’emozione di esserci. “In un momento di difficoltà per gli eventi del settore a livello internazionale, Padova cresce – sottolinea l’organizzatore Mario Carlo Baccaglini – Un segnale in controtendenza perché a Padova mettiamo al centro la passione del visitatore, che solo qui può trovare oltre 5.000 auto d’epoca di altissima qualità. I risultati che raccogliamo oggi confermano Auto e Moto d’Epoca come l’evento di riferimento per gli appassionati di tutto il mondo. Altro fenomeno interessante è quello delle Youngtimer, i modelli anni ’80 che affascinano i giovani e permettono loro di entrare nel mondo delle auto d’epoca attraverso la porta giusta, quella della passione, che è poi il vero carburante della nostra manifestazione”.
Bilancio molto positivo per i commercianti italiani ed esteri, che hanno incontrato compratori e collezionisti provenienti da tutte le latitudini: Europa, Canada, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, Sudafrica e Brasile.

Porsche, Alfa Romeo, Ferrari e Maserati i marchi più rappresentati con diversi debutti eccellenti tra i dealer. Per la prima volta a Padova, ad esempio, Dr. Konradsheim con le sue Porsche di altissimo livello, e Girardo & Co, tra i dealer più conosciuti a livello mondiale, che ha puntato invece sulle vetture da corsa, come l’Alfa Romeo Tipo 33 TT 3 del 1972, ultima Alfa ad aver corso Le Mans. Anche per gli olandesi di Real Art on Wheels è stata una prima volta fruttuosa a Padova, con la vendita di 3 auto, tra cui una one-off, la Porsche 993 2S Cabriolet del 1998. Altra chicca, ma stessa soddisfazione per la vendita dei due Pulmini Alfa Romeo, F12 del 1970 e “T10” Romeo del 1960, due mezzi introvabili recuperati e restaurati con maestria da due appassionati della provincia di Modena. Tra le auto accessibili a un pubblico più vasto resta forte la richiesta per il Maggiolino Volkswagen e la Fiat 500.

Sul filo dell’eccellenza, presenti in fiera anche alcuni pezzi della Collezione Righini, la n. 46 tra le più importanti al mondo, che custodisce la prima Ferrari mai costruita. Righini ha inoltre collaborato all’esposizione Le Rosse in abito da corsa, fiore all’occhiello di questa 36° edizione – organizzata da ACI con Auto e Moto d’Epoca – che ha saputo stupire i visitatori con ben 8 modelli di barchetta esposte nel Padiglione 3 – Arena ACI.

“Anche quest’anno gli appassionati ci hanno premiato testimoniando il loro interesse per la storia dell’automobile con un’affluenza continua alla mostra sulle barchette Ferrari, ha affermato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Automobile Club d’Italia. “Auto e Moto d’Epoca ha una forza di richiamo straordinaria e rappresenta anche un punto nevralgico di confronto tra gli operatori, come nel caso del nostro dibattito sul tema fiscalità e auto storiche da cui è emerso quanto sia ormai necessario predisporre una ‘lista di salvaguardia’ per avere sotto controllo il parco circolante delle vetture ultra-ventennali, per tutelare i veicoli di reale interesse storico e rottamare quelli, semplicemente, vecchi, non sicuri e altamente inquinanti”.

Grande interesse per l’asta Finarte realizzata in collaborazione con Automotive Masterpieces, che ha totalizzato oltre due milioni e trecentomila euro di vendite totali, cifra in costante aumento per l’andamento eccezionale delle vendite post-asta. Venduto per € 639.060 il top lot, l’Alfa Romeo 6C 2500 Sport del 1947, chassis no. 915303. L’unica cabriolet Pinin Farina ad avere partecipato alla Mille Miglia nel 1949 e grande risultato anche per la “world premiere” del progetto ID|EM “Twin Works”, con una coppia di Porsche 911 gemelle: una d’epoca, restaurata a perfezione e una moderna, allestita su misura, in livrea matching con la prima. Lotto battuto anch’esso per € 639.060. Venduto l’esemplare unico di Fiat-Abarth 750 Spyder (Zagato), chassis no. 100*519476, che si ritiene essere l'esemplare presentato al Salone Internazionale dell'Automobile di Torino del 1958. Andrà a fare parte di un’importante collezione di vetture Abarth, per la cifra di € 81.529.

Tra le curiosità, da segnalare la proposta di Ruote da Sogno, che – oltre alla consueta presenza con modelli di eccellenza, come la Ferrari 250 GTL Lusso del 1964 e la Maserati 3500 GT – lancia lo sguardo al futuro dell’auto d’epoca verso l’ecosostenibilità, con un progetto che consente di riconvertire l’auto d’epoca in elettrica, mantenendo la targa e il libretto di circolazione originari. 

Sulla sua partecipazione a Padova, il direttore del Museo nazionale dell’Automobile di Torino, Mariella Mengozzi ha commentato: “Siamo molto felici di aver portato per la prima volta il MAUTO a Padova. Con l’auto di Carlo Biscaretti di Ruffia, che fondò il nostro museo, e la leggendaria Itala della Pechino Parigi, abbiamo voluto mettere in pratica la missione comune che ci lega ad Auto e Moto d’Epoca: far conoscere e conservare la storia dell’automobile. In questa città molto bella e vivace, abbiamo incontrato tanti professionisti del settore, anche internazionali, con i quali in futuro potremo realizzare nuove iniziative; allo stesso tempo abbiamo potuto far scoprire il nostro museo al grande pubblico di appassionati dell’auto. Complessivamente, un'esperienza molto positiva".

Il giudizio è positivo anche per la Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica: “La partecipazione ad una manifestazione così importante nel panorama italiano è un’ottima occasione per divulgare la cultura dell’auto storica, che è la nostra missione. Siamo particolarmente soddisfatti che una delle prime manifestazioni a cui abbiamo preso parte come Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica sia Auto e Moto d’Epoca, un evento di successo frutto della passione degli organizzatori che ci ricorda quella di Gino Macaluso per l’automobile, lo sport ed il design. La partecipazione insieme alla Fondazione Ferrero Comotto non può che arricchire la grande offerta della fiera.”

“Siamo orgogliosi di rappresentare il riferimento di questo mondo di passione - ha sottolineato infine il presidente dell’ASI, Alberto Scuro – e siamo orgogliosi di continuare ad essere fedeli alla nostra filosofia legata ai principi dell’originalità, della cultura e delle emozioni. Sono questi i valori più importanti che animano il motorismo storico. La passione non ha prezzo, non si misura con il valore economico del veicolo d’epoca desiderato o conservato, magari appartenuto alla stessa famiglia da più generazioni. Allo stesso modo, il valore dell’originalità, che abbiamo voluto evidenziare al salone di Padova, va inteso come patrimonio storico, culturale, sociale e industriale che ogni veicolo storico deve preservare, affinché rimanga fedele testimone per il futuro della nostra storia. Per questo ASI ha intrapreso un percorso evolutivo e virtuoso anche in tema di certificazioni, con il solo obiettivo di tutelare sempre di più e sempre meglio questo settore.”

Appuntamento per la 37° edizione, dal 22 al 25 ottobre 2020.

EUROPEAN LE MANS SERIES: A PORTIMÃO FINALE DI STAGIONE DA DIMENTICARE PER OREGON TEAM


A Portimão non c'è stato l'epilogo di stagione che si attendevano all’Oregon Team. Sul circuito dell'Algarve la squadra di Jerry Canevisio e Giorgio Testa ha affrontato il round conclusivo dell'European Le Mans Series con l'obiettivo di riscattarsi da una serie di sfortune avute nei precedenti appuntamenti. E invece le cose non hanno preso una piega molto diversa da quanto successo negli appuntamenti precedenti. Anzi, il weekend portoghese è stato uno di quelli da dimenticare.

Cominciando da una sessione di qualifica che sabato ha visto Damiano Fioravanti fare segnare in più occasioni con la sua Norma M30 LMP3 il giro più veloce, per poi vederselo sistematicamente cancellare per avere superato i limiti della pista. Su sei tentativi, soltanto uno è andato a buon fine, col risultato di vedere il giovane romano scivolare dietro fino all'ottava posizione.
Una quarta fila che a Fioravanti, chiamato anche in questa occasione ad alternarsi al volante del Prototipo francese con Gustas Grinbergas e Lorenzo Bontempelli, stava in un certo senso stretta. Ma ancora peggio sono andate le cose al via della gara, che lo stesso Fioravanti (autore della partenza) ha suo malgrado concluso dopo poche curve a causa di una carambola innescata da una vettura LMP2 finita in testacoda e poi centrata da un'altra LMP3 e dalla stessa Norma dell'Oregon Team, con tre Porsche GT finite in seguito addosso al gruppo.
Risultato ne è stato un amaro e prematuro ritiro, con Fioravanti finito in ospedale in forma precauzionale, ma fortunatamente senza alcuna seria conseguenza.

Cala così il sipario su un 2019 in cui l'Oregon Team ha dimostrato di avere un pacchetto piloti-macchina di primo piano, centrando la pole e un quarto posto di classe nel round d'apertura del Paul Ricard, per poi soffrire tre ritiri consecutivi a Monza, Barcellona e Silverstone, e infine raccogliere un settimo posto a Spa.

Photo credits: E-Mage

Porsche Sports Cup Suisse: Fenici in trionfo a Misano nell'ultimo round 2019


E' un finale in trionfo quello di Francesco Maria Fenici sul podio del Misano World Circuit nell'ultimo round della Porsche Sports Cup Suisse. Sabato scorso il pilota testimonial di “Autosprint” e “Auto” ha concluso la stagione d'esordio nell'automobilismo e nel monomarca svizzero mettendo a segno una tripletta con en plein anche di pole position nella Cayman Cup e bagnando con lo spumante migliore la sua prima corsa in notturna nel gran finale della 2 Ore endurance con 32 vetture al via. In una lunga giornata vissuta per gran parte in pista tra qualifiche e tre gare, il driver romano non ha mollato un centimetro ai rivali e dopo aver fatto segnare la pole position ha dominato la categoria delle Porsche Cayman GT4 ClubSport nelle due gare “sprint” della Cayman Cup. 

Sempre al volante della Gran Turismo dei Centri Porsche Ticino preparata dal team Amag First Rennsport, il portacolori di FF Motorsport ha completato il sabato trionfale con pole position e vittoria assoluta tra le Porsche Cayman nella 2 Ore endurance disputata a fari e riflettori accesi alternandosi in equipaggio con il suo coach driver Max Busnelli. Un finale da incorniciare quello vissuto sul circuito romagnolo e che ha coinvolto l'intera squadra, a sua volta sempre efficace nei momenti chiave che hanno agevolato la rimonta di otto posizioni nella generale. Fenici ha coronato nel modo più convincente il percorso fin qui intrapreso nel motorsport e ha chiuso alla perfezione il cerchio inaugurato un anno fa esatto, quando il primo approccio in pista avvenne proprio all'autodromo intitolato a Marco Simoncelli.

Il commento di Fenici al termine del suo 2019 agonistico e strizzando l'occhio alla prossima stagione: “Per quest'anno possiamo considerare missione compiuta e, anzi, a Misano tutto è andato oltre le aspettative. Con Max e la squadra abbiamo centrato tutti gli obiettivi e siamo super contenti. Dopo la pole, in gara 1 ho trovato subito il passo giusto, mentre nella seconda mi sono divertito a battagliare con gli altri riuscendo a superarli dopo essere rimasto bloccato in un imbuto in partenza e aver subito una toccata. Nella corsa endurance ho guidato per oltre un'ora tra stint iniziale e finale e gestito in maniera competitiva ogni fase anche a dispetto delle Cayman più evolute. Inoltre, considerato che avevo già disputato qualifiche e due gare sprint, direi davvero molto bene dal punto di vista fisico. Ora siamo già al lavoro per il 2020. Abbiamo in previsione dei test che ci daranno l'opportunità di provare nuove vetture, poi pianificheremo nei dettagli la stagione. I presupposti per definire un programma di livello ci sono tutti, ma sempre ragionando un passo alla volta”.

Busnelli ha quindi aggiunto: “Grande weekend. Francesco è stato bravo e ha fatto bottino pieno. La gara endurance davanti a tutte le Cayman è stata incredibile. La strategia era perfetta e abbiamo lavorato bene anche sul setup della macchina. Francesco sta facendo un ottimo lavoro, in alcuni momenti gira velocissimo sia sul passo gara sia sul giro secco. Si sta avvicinando anche ai miei riscontri e, pur non vantando ancora grande esperienza, gestisce bene gran parte delle situazioni che capitano in gara. Non deve avere fretta, ha davvero delle buone prospettive”.

Foto Michele Scudiero

lunedì 28 ottobre 2019

IL VESPA CLUB ITALIA COMPIE SETTANTA ANNI


Pontedera, 28 ottobre 2019 - Era l’ottobre del 1949 quando i primi Club, sorti spontaneamente in tutta Italia nel nome dell’amore per Vespa, si riunirono a Viareggio per fondare il Vespa Club Italia. Vespa era stata lanciata da soli tre anni ma muoversi, viaggiare e incontrarsi su quelle due ruote che stavano rivoluzionando la mobilità, era già sinonimo di libertà, di fruibilità degli spazi, di più facili rapporti sociali. Vespa stava diventando un fenomeno che avrebbe caratterizzato più epoche unendo in un’unica passione popoli e culture lontane e generazioni diverse. 

Al Museo Piaggio, sabato scorso, la Fondazione Piaggio ha festeggiato quel momento, che dette il via al fenomeno dell’associazionismo di Vespa, accogliendo i delegati dei Vespa Club italiani. Appassionati sono arrivati da tutte le regioni, in sella a oltre 200 Vespa di ogni epoca, in rappresentanza di altrettanti Club e, per raggiungere il Museo di Pontedera, hanno ripercorso lo stesso tragitto da Viareggio di settanta anni fa, quando i membri fondatori incontrarono Enrico Piaggio in persona. La festa al Museo che ha celebrato i settanta anni del primo Vespa Club nazionale capita in uno dei momenti più felici nella lunga storia di Vespa segnata da oltre 18 milioni di esemplari diffusi in tutto il mondo. Oggi Vespa è un marchio globale, una icona dello stile e della tecnologia italiane, conosciuta e amata in tutto il mondo. 

Dopo la fondazione del Vespa Club Italia del 1949 nacquero i Vespa Club di Belgio, Francia, Germania, Olanda e Svizzera. Il fenomeno si estese in pochi mesi a tutto il continente tanto da portare alla costituzione del Vespa Club Europa, al quale aderirono subito tutti gli altri paesi europei e, successivamente, a una Federazione che raccolse i Vespa Club di tutto il mondo visto che il successo di Vespa aveva varcato gli oceani. 
Ora questa attività straordinaria è coordinata dal Vespa World Club, nato nel marzo 2006. 
Ad oggi sono 49 i Vespa Club Nazionali associati, e i soci 200.000 in tutto il mondo. Impossibile quantificare il numero degli appassionati di Vespa così come le pagine internet dedicate allo scooter più diffuso e famoso al mondo. Ogni anno i Vespa Club nazionali e gli appassionati di tutto il mondo si radunano per i Vespa World Days.

La Ferrari 488 GT3 EVO per il 2020


Nella cornice delle Finali Mondiali Ferrari in corso di svolgimento al Mugello sono stati tolti i veli alla nuova versione della 488 GT3 che affronterà i principali campionati GT nella stagione sportiva 2020. Il nuovo pacchetto evolutivo che questa versione introduce nasce dalla volontà di continuare a perfezionare alcuni aspetti di una vettura che è tra le più vincenti nella storia della Ferrari, applicando concetti innovativi derivati dall’esperienza maturata sui campi di gara e dalle richieste avanzate dai team che portano in pista la 488 GT3.

Nella realizzazione della versione Evo 2020 le principali aree di intervento hanno riguardato l’aerodinamica, la dinamica veicolo, l’ergonomia, la sicurezza e l’affidabilità pur rispettando i rigorosi limiti prestazionali imposti dal regolamento FIA in termini di potenza ed efficienza aerodinamica.

L’obiettivo degli ingegneri che si sono occupati dell’evoluzione aerodinamica della 488 GT3 Evo 2020 è stato quello di garantire alla vettura una maggiore stabilità tramite una riprogettazione del frontale. Le oltre 18.000 ore di calcolo per le simulazioni CFD e le sessioni in galleria del vento hanno portato alla realizzazione di un nuovo paraurti che ora presenta una sezione frontale ridotta nella zona al di sotto dei proiettori. Questo ha consentito di alloggiare all’interno dei nuovi volumi una coppia di flick che generano un carico verticale più efficace, svolgendo una fondamentale funzione di stabilizzazione della vettura senza peraltro modificarne l’equilibrio aerodinamico, anche grazie all’intervento sui deviatori di flusso dello splitter. La rivisitazione dell’aerodinamica ha riguardato anche altre parti del frontale della 488 GT3 come le feritoie sopra il passaruota, che risultano ampliate rispetto al modello attuale; quelle posizionate posteriormente sono state invece completamente riprogettate, congiuntamente alla parte anteriore della porta, ulteriormente rastremata per una migliore canalizzazione dei flussi sulla fiancata.

L’introduzione della 488 GT3 Evo 2020 ha permesso inoltre di ottimizzare la dinamica veicolo, una delle armi vincenti della 488 GT3. Le modifiche apportate riguardano l’aumento del passo, che ora è stato reso identico a quello della 488 GTE al fine di ottimizzare l’utilizzo degli pneumatici, ridurne il degrado e facilitare la conversione da GT3 a GTE. Il lavoro degli ingegneri si è poi concentrato sull’alleggerimento del veicolo che permette di utilizzare una quantità maggiore di zavorra per raggiungere il peso minimo imposto dal Balance of performance, abbassando pertanto il baricentro.

Il propulsore, V8 biturbo con angolo di 90 gradi tra le bancate, non è stato oggetto di sviluppo in termini prestazionali o modifiche legate alla componentistica, ma beneficia di un nuovo controllo che garantisce una maggiore affidabilità e un’erogazione più pulita e precisa della coppia; anche l’elettronica è stata migliorata e ottimizzata a livello di controlli veicolo (tra cui ABS e Traction Control).

L’evoluzione delle competizioni endurance, sempre più vicine a gare sprint di lunga durata, impongono un’attenzione maniacale a tutti gli aspetti, incluso l’abitacolo. Nella 488 GT3 Evo 2020 fa il suo debutto un sedile inedito, sviluppato congiuntamente con Sabelt per equipaggiare sia la GT3 sia la GTE, che risponde alle nuove normative di sicurezza FIA e garantisce non solo maggiore rigidezza e robustezza, ma anche un risparmio di peso nell’ordine dei 2,4 kg. Anche le cinture sono state modificate tramite l’introduzione di nuovi nastri e di una nuova fibbia.

Dedicato alle gare di durata, il pacchetto addizionale 24H/Endurance è stato specificamente progettato per i clienti che sono interessati a questo tipo di competizioni. La dotazione base comprende un paraurti anteriore dotato di fari supplementari, innesti per il rifornimento rapido dell’olio motore e del liquido di raffreddamento, frizione in carbonio, pinze freno mutuate dalla GTE e dadi delle ruote in acciaio. Tra le dotazioni disponibili su richiesta, sensori di livello del liquido di raffreddamento, di segnalazione del completamento rifornimento con luce di avvertimento e fari principali a LED da 4500 lumen per faro.

Le nuove componenti e le migliorie introdotte con la versione 2020 della 488 GT3 Evo sono disponibili anche come kit di aggiornamento per le vetture esistenti.

Comunicato Ufficio Stampa Ferrari
Foto di David Tarallo

Una strada di Torino per Carlo Abarth

Inaugurata a Torino via Carlo Abarth in onore ai primi 70 anni del marchio e al forte legame che dal 1949 unisce il fondatore del brand e il capoluogo piemontese. 
Alla cerimonia hanno partecipato Francesco Sicari, presidente del Consiglio Comunale, Sergio Rolando, assessore al Bilancio, Programmazione e Toponomastica, Luisa Bernardini, presidente Circoscrizione 2, Luca Napolitano, Head of EMEA Fiat and Abarth brand e Roberto Giolito, Head of FCA Heritage, che insieme hanno svelato la targa cittadina che dà il nome al tratto di strada compreso tra corso Orbassano e via Plava, dove attualmente sorgono il quartier generale della Casa dello Scorpione e l’Heritage HUB, che custodisce alcune tra le più importanti vetture prodotte dall’Abarth nella sua storia. 

«Abarth quest’anno festeggia il 70° anniversario e l’intitolazione di una strada di Torino al suo fondatore Carlo Abarth è sicuramente il miglior modo per chiudere un anno di record e di festeggiamenti. – ha dichiarato Luca Napolitano – Voglio ringraziare la Città di Torino per questo riconoscimento a colui che ha rivoluzionato il mondo dell’automobile sportiva attraverso intuizioni geniali ed elaborazioni uniche. Anche la nostra community, che attualmente conta oltre 110.000 fan e più di 70 club in Europa, ha voluto partecipare a questo momento storico e così testimoniare l’enorme affetto per il brand, per la sua storia e per il suo fondatore. Tutto ciò mi rende estremamente orgoglioso». 

«L'onore tributato dal Comune di Torino a Carlo Abarth oggi è particolarmente significativo, proprio perché è a Torino - ha continuato Roberto Giolito - che l'austriaco Abarth ha realizzato il suo sogno, immerso in una comunità e prolifica e ricca di esperienze nel saper fare automobili. La scelta stessa del sedime stradale intitolato al fondatore della Casa dello Scorpione non è casuale, ed anzi testimonia che i valori e gli ideali del grande patrimonio automobilistico torinese continuano ad animare l'attività della nostra azienda. Ne è prova la presenza, proprio a pochi metri dalla nuova Via Abarth, dell'Heritage HUB, dell'headquarter di Abarth & C e del Design Center EMEA di FCA». 

Austriaco di nascita ed italiano d'adozione, Carlo Abarth (1908 - 1979) proprio a Torino, nel 1949, inizia la sua carriera alla Cisitalia e sempre qui, in via Trecate, insieme al pilota Guido Scagliarini apre la prima sede della sua azienda: la Abarth & C. Da allora la storia dello Scorpione si è arricchita continuamente di record sportivi e industriali, kit di elaborazione rivoluzionari e corse leggendarie. Ed è in quegli anni che nasce un sodalizio indissolubile con Fiat, lo storico marchio automobilistico torinese nato 120 anni fa. Basti pensare che la prima vettura dello Scorpione è una 204 A, derivata da una Fiat 1100, che ha scritto una pagina memorabile nella storia dell'auto il 10 aprile 1950, quando Tazio Nuvolari vince la sua ultima gara, la Palermo-Monte Pellegrino. 
Sempre a Torino, il 4 luglio del 1957, viene presentata la mitica Fiat 500. Carlo Abarth se ne innamora convincendosi che, con alcune elaborazioni, sarebbe potuta diventare estremamente performante. Nascono così le prime Fiat-Abarth 595 che cominciano a vincere su tutti i circuiti e, al tempo stesso, le famose “cassette di trasformazione Abarth” per elaborare i “cinquini” diventano l’oggetto del desiderio del grande pubblico. Sono gli anni Sessanta, un periodo d’oro per lo Scorpione che, per far fronte alla crescente richiesta, decide di spostare la produzione in una nuova fabbrica sita in corso Marche, sempre a Torino. Così oggi, a 40 anni esatti dalla scomparsa di Carlo Abarth, il capoluogo piemontese dedica una via al genio che per primo intuì le potenzialità dell'elaborazione e del technical upgrade su vetture di normale produzione. 

Con lo stessa voglia di celebrarne la grandezza e la storia, poche settimane fa più di 5.000 fan e oltre 3.000 vetture Abarth si sono dati appuntamento per il più grande raduno dello Scorpione. E a loro, fedeli custodi della filosofia del fondatore, il marchio ha regalato l’anteprima mondiale della limited edition Abarth 695 70° Anniversario caratterizzata dal nuovo spoiler regolabile.