giovedì 11 giugno 2020

PRESENTATI OGGI I DUE GRAN PREMI MOTOGP IN PROGRAMMA NEL 2020 A MISANO WORLD CIRCUIT


Bologna, 11 giugno 2020 – Moto Gpl’Emilia-Romagna rilancia: anzi raddoppia. Dopo l’emergenza Coronavirus e il lockdown che ha spento i riflettori su tutte le manifestazioni sportive, la Regione riparte e punta sui grandi eventi come traino turistico e per la valorizzazione del territorio.
E così, a fianco del tradizionale Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, confermato anche quest’anno, nasce il Gran Premio dell’Emilia-Romagna e della Riviera di Rimini, per nove giorni all’insegna della velocità sulle due ruote.
La prima gara è in programma il secondo fine settimana di settembre, nel week end dell’11-13 settembre, e subito dopo, in quello del 18-20 settembre, debutterà il nuovo Gran Premio.
La Riders’ Land romagnola riaccende quindi i motori con due competizioni del Motomondiale 2020, di cui oggi è stato reso noto ufficialmente il calendario della stagione, e che si disputeranno al Misano World Circuit intitolato all’indimenticato Marco Simoncelli, il ‘Sic’.
Due Gran Premi che si svolgeranno nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, e quindi - al momento - senza pubblico dal vivo, ma con l’auspicio e la speranza che si possano creare le condizioni perché le tribune del Misano World Circuit possano accogliere in settembre almeno una parte di spettatori possibili. Già certa invece una copertura televisiva internazionale che garantisce una visibilità senza pari (lo scorso anno oltre 600 giornalisti da 33 Paesi e un’audience mondiale di un miliardo di appassionati). 
Le novità sono state annunciate a Bologna, nel corso di una videoconferenza stampa in Regione alla presenza del presidente Stefano Bonaccini, con un contribuito da Madrid del Ceo di Dorna Sports, la società che gestisce il Motomondiale, Carmelo Ezpeleta, e collegati da i segretari di Stato della Repubblica di San Marino, Teodoro Lonfernini (Sport) e Federico Pedini Amati (Turismo), il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi, il sindaco di Misano Adriatico, Fabrizio Piccioni, il presidente di Visit Romagna e sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, il presidente di Santa Monica spa, Luca Colaiacovo, e il managing director Misano World Circuit, Andrea Albani.

“L’Emilia-Romagna dello sport e del turismo vuole ripartire e vuole tornare a vincere dando il meglio di sé e mostrando il meglio di sé, a partire dalla passione, dal talento, dall’accoglienza e dalla grande capacità ricettiva della nostra bellissima terra. In questo caso la Romagna, ma in generale tutta quanta la nostra regione- afferma il presidente Bonaccini-. Un binomio che negli ultimi qui ha voluto dire sviluppo e occupazione, fino al record di 60 milioni di presenze del 2019, oltre il 12% del Pil regionale. Una forza che vogliamo recuperare a pieno. Ed è con orgoglio che rivendico gli sforzi fatti non solo per riconfermare il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, che già lo scorso anno aveva visto un’affluenza record di spettatori sia per la gara sia per gli eventi collaterali, ma per raddoppiare con la novità assoluta del Gran Premio dell’Emilia-Romagna. Nonostante lo stop dovuto alla pandemia, non ci siamo voluti arrendere e abbiamo lavorato insieme ai territori, nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza a garanzia della salute dei piloti, dei loro team e degli organizzatori, per realizzare due eventi che, sono certo, non dimenticheremo. Saranno due Gran Premi diversi da quelli che siamo abituati a seguire da sempre, ma sono certo non meno emozionanti. E faremo il tifo per i grandi campioni di questo sport ma soprattutto per l’Emilia-Romagna, in un abbraccio, seppur virtuale, ma non meno caloroso, al circuito della MotoGp che rilancerà in tutto il mondo le immagini della nostra terra”.
“Ringrazio la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino- commenta Ezpeleta- insieme a tutte le autorità locali, la Riviera di Rimini, il Comune e la comunità di Misano per aver reso possibile lo svolgimento delle gare. Il raddoppio degli appuntamenti al Misano World Circuit è una cosa molto importante. Così come era molto importante fare questa stagione, riprendere le competizioni anche con un nuovo sistema e in condizioni di massima sicurezza.  Quello che abbiamo definito è un calendario che guarda all’ottimismo, anche se per il momento le gare sono previste senza spettatori, ma saranno a settembre e da qui a lì vedremo cosa eventualmente succederà. Da qui, dall’Emilia-Romagna, da San Marino e dalla Riviera romagnola parte un messaggio importante, una terra carica di storia per quanto riguarda i motori, con Misano sempre presente nel Motomondiale. L’Italia è un Paese fondamentale per noi, e sarà un piacere, come ogni anno, essere a Misano a settembre”.

Dalle Amministrazioni romagnole (Provincia di Rimini e Comuni di Bellaria-Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica), coese e determinate insieme a Visit Romagna nel raggiungimento dell’obiettivo, arriva il messaggio forte legato al valore che l’evento rappresenta sul fronte della promozione turistica, oltre a mantenere il ruolo primario la Riders’ Land in un contesto mondiale. Il lavoro che s’aggiunge, con l’auspicio che si creino le condizioni per una parziale affluenza di pubblico, sarà quello di organizzare comunque un’esperienza emozionante da offrire agli appassionati che saranno davanti alla tv e ai turisti sul territorio in quelle settimane.
Dalla Repubblica di San Marino, i Segretari di Stato Lonfernini e Pedini Amati confermano l’interesse a mantenere il territorio patrimonio dell’Unesco nel panorama del motorsport mondiale, col sacrificio che i tempi attuali richiedono, ma con la determinazione che il veicolo promozionale della MotoGP sia uno dei più potenti per comunicare l’offerta turistica della più antica Repubblica del mondo. In questi anni di MotoGP e prima con la Formula Uno, il risultato è stato all’altezza delle attese.
Infine, dal ‘Simoncelli’, il presidente di Santa Monica Spa, Colaiacovo, e il managing director MWC, Andrea Albani, ricordano la riasfaltatura del circuito, realizzata con metodologie innovative e ultimata poco prima del lockdown, dal 14 maggio testata con successo da tanti piloti. Si sono invece interrotti forzatamente altri lavori previsti dal piano industriale che riprenderanno in autunno. C’è la forte determinazione a condurre in porto un calendario sportivo che contribuisca ad alimentare la voglia di ripartenza di tutto il motorsport e si notano i primi segnali di una domanda dai grandi brand di ripartire con prove e presentazioni.

I numeri del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini
La competizione, sostenuta anche dalla Regione Emilia-Romagna attraverso Apt servizi, ha registrato, solo lo scorso anno - in base ai dati elaborati da Trademark Italia -  oltre 182 mila presenze tra spettatori (160mila) e addetti ai lavori (2mila), con un impatto diretto di oltre 62 milioni di euro tra spese per l’alloggio (quasi 20 milioni di euro), cibo e bevande (18,6 milioni), divertimento e shopping (9,9 milioni), trasporti e parcheggi (2,8 milioni) e spese per l’accesso agli eventi, organizzative, gestionali e logistiche (11 milioni), per un indotto complessivo di 65 milioni di euro. In pratica, a fronte di un investimento di un euro per l’organizzazione del Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini, nel territorio viene attivata una spesa diretta di oltre 7 euro/BB

Credits: Smart Comunicazione 

24 Ore di Le Mans/ Pierre Fillon e Stéphane Le Foll in pista per l'idrogeno


Venerdì 5 giugno 2020, un equipaggio speciale è salito sulla pista Bugatti a Le Mans nell'abitacolo del prototipo di idrogeno elettrico LMPH2G, sviluppato da H24Racing. Al volante di questa vettura, di solito utilizzata da un solo conducente, c’erano Pierre Fillon, presidente dell'Automobile Club de l'Ouest, e come passeggero, Stéphane Le Foll, sindaco della città di Le Mans.
Entrambi impegnati nello sviluppo dell'idrogeno, Pierre Fillon e Stéphane Le Foll sono stati in grado di scoprire un'auto da corsa ``a idrogeno'', la LMPH2G, che portava la sfida di MissionH24, vale a dire stabilire una categoria dedicata ai prototipi di idrogeno elettrico alla 24 Ore di Le Mans 2024.


L'obiettivo di MissionH24, un programma avviato dall'Automobile Club de l'Ouest e GreenGT, è quello di favorire la transizione energetica della mobilità. Con l'idrogeno è garantita una competizione a emissioni zero. Pierre Fillon e Stéphane Le Foll sono stati anche in grado di scambiare opinioni su un altro progetto congiunto concreto: la costruzione della stazione dell'idrogeno all'aeroporto di Le Mans, che sarà utilizzata per fornire una flotta di autobus "a idrogeno" della città e, in futuro, anche veicoli privati. L'inaugurazione di questa stazione di idrogeno è prevista per l'inizio di luglio. L'ACO, Le Mans Métropole, la regione, il dipartimento, il CCI e Total sono partner di questa iniziativa pioneristica a Le Mans. Per la sua prima esperienza in un'auto da corsa, Stéphane Le Foll ha avuto la possibilità di utilizzare un'auto innovativa.

Crediti fotografici: ACO / Jean-René Roger

Tricolore GT/ Per Rovera prima volta “in rosso” a Vallelunga con la 488 GT3 di AF Corse


Varese, 11 giugno 2020.  Alessio Rovera ha inaugurato la stagione 2020 in pista e ha esordito al volante della Ferrari 488 GT3 con la quale si ripresenterà al via del Campionato Italiano Gran Turismo da campione in carica della serie Sprint. Quest'anno il 24enne pilota varesino è in forze al team AF Corse, con il quale parteciperà a entrambe le serie del Tricolore GT (Endurance e Sprint). Rovera ha affrontato due giornate di test sul circuito di Vallelunga durante le quali ha lavorato a lungo con il team emiliano e i suoi nuovi compagni di squadra e per la prima volta ha finalmente potuto scoprire e provare la rossa GT3 di Maranello, equipaggiata con le ultime evoluzioni e un motore V8 biturbo da 3,9 litri e 550 cavalli. Dopo il Tricolore 2013 della Formula ACI-CSAI Abarth, un biennio super con le Porsche 911 GT3 Cup impreziosito dal titolo 2017 della Carrera Cup Italia e il titolo di Campione Italiano GT Sprint 2019 con la Mercedes-AMG, il driver varesino si presenterà al via del primo round 2020 al Mugello nel weekend del 17-19 luglio e proseguirà poi seguendo il nuovo calendario varato da ACI Sport per il Campionato Italiano GT, che quest'anno si protrarrà fino a dicembre dopo il rinvio primaverile dovuto all'emergenza legata alla diffusione del Covid-19.

Rovera ha dichiarato al termine dei test a Vallelunga: "E' stato un esordio positivo e sono contento del lavoro svolto insieme al team, sempre puntuale. La 488 mi ha fornito buone sensazioni fin dai primi chilometri e non è stato un problema ritrovare il piacere di guidare una GT3 in pista dopo uno stop forzato così lungo. Non vedevo l'ora! E' solo il primo tassello della stagione, ma anche una bella emozione e un orgoglio esordire su una Ferrari, che mi ha impressionato per bilanciamento, inserimento e mordente in frenata. Su passo gara e setup generale siamo già a buon punto. Il secondo giorno abbiamo simulato pure una qualifica e montato gomme nuove, credo che sulla prestazione pura possiamo ancora migliorare, sia come messa a punto sia come guida. Per raggiungere il limite la macchina va conosciuta più a fondo, soprattutto nei punti di forza. Sarà uno dei target principali dei prossimi test a Misano e al Mugello. Le motivazioni sono al massimo e con AF Corse e i compagni di squadra puntiamo a ottimizzare il lavoro prima dell'esordio in campionato".

Campionato Italiano GT 2020: 19 luglio Mugello (GT Endurance); 2 agosto Misano (GT Sprint); 30 agosto Imola (GT Endurance); 20 settembre Vallelunga (GT Endurance); 4 ottobre Mugello (GT Sprint); 18 ottobre Monza (GT Sprint); 8 novembre Monza (GT Endurance); 6 dicembre Vallelunga (GT Sprint).

(Agenzia ErregiMedia)

AutoNotizie/ A settembre la nuova gamma Peugeot 308 con Peugeot i-Cockpit® digitale



Peugeot 308 vanta oltre 1 milione e mezzo di esemplari prodotti e 43 premi ricevuti in tutto il mondo; è stata inoltre eletta Auto dell'Anno al momento del lancio, come le attuali SUV 3008 e Nuova 208. Oggi la 308 si presenta rinnovata nei contenuti. Dal momento che l'offerta nel segmento delle berline compatte si evolve costantemente, Peugeot 308 continua la sua storia di successo con evoluzioni degne di nota.


All'interno, la plancia si dota del Peugeot i-Cockpit® 100% digitale e di un touchscreen capacitivo con finitura dall'aspetto brillante. Sono inoltre disponibili una nuova tinta di carrozzeria «blu vertigo» che esalta ancor più il design e due nuovi tipi di cerchi in lega.

Tra le migliori vetture del segmento C in termini di prestazioni dinamiche e di miglior bilanciamento fra  comfort e comportamento stradale, Peugeot 308 offre motorizzazioni termiche di ultima generazione e un'offerta di aiuti alla guida (ADAS) riservata alle vetture dei segmenti superiori.


La nuova gamma di inaugura una nuova struttura con 3 livelli di allestimento con una serie di chiari pacchetti di optional complementari, in grado di soddisfare le esigenze dei Clienti più esigenti. Sarà commercializzata in Italia da Settembre 2020.

mercoledì 10 giugno 2020

MOTOCORSE/ RIPARTE IN SICUREZZA IL TROFEO MOTO GUZZI FAST ENDURANCE


Milano, 10 giugno 2020 - Il Trofeo Moto Guzzi Fast Endurance è pronto a ripartire: l’attesissima edizione 2020 del monomarca dell’Aquila - dedicato a equipaggi di due piloti in sella alle facili e divertenti Moto Guzzi V7 III - scatterà il prossimo 18 luglio a Vallelunga, teatro del primo dei tre weekend nei quali saranno racchiuse le cinque spettacolari gare “miniendurance”.
Le modalità di svolgimento di ogni singola tappa verranno definite nel pieno rispetto delle norme anti-contagio relative al Covid-19, grazie agli sforzi compiuti dalla Federazione Motociclistica Italiana e da Moto Guzzi, la cui priorità rimane la salute di tutti gli appassionati.
Tornano così protagoniste l’amicizia, la passione e il divertimento di un Trofeo che nel 2019 ha riscosso uno straordinario successo, grazie a una formula semplice quanto coinvolgente e a una moto facile da guidare in pista. Ne è testimone DJ Ringo, uno dei tanti partecipanti della prima edizione, che non vede l’ora di tornare a vivere le corse alla maniera “guzzista”: “Finalmente possiamo tornare in pista con le nostre V7. Nel 2019 abbiamo vissuto weekend bellissimi, con gare vere ma alla portata di tutti, dal neofita fino al pilota più esperto, e un paddock pieno di amici. Una bella sorpresa anche per me, che ho stretto amicizia con tantissimi appassionati. Non vedo l’ora di tornare in pista, anche perché la formula del Trofeo 2020 si preannuncia ancora più divertente, con alcune gare più lunghe e anche una gara in notturna: io ci sarò, vi aspetto!”.
Anche l’edizione 2020 si svolgerà su cinque gare, che però si terranno però in tre weekend: si parte sabato 18 e domenica 19 luglio a Vallelunga (gara doppia), per proseguire il 5 e 6 settembre sulla pista di Adria (altra gara doppia), mentre è confermato il gran finale a Misano l’11 ottobre.
Un campionato in un arco di tempo più limitato ma che non rinuncia agli ingredienti che nella prima edizione hanno regalato un’esperienza unica a una platea ampia e variegata di motociclisti, molti dei quali al primo approccio con le gare in circuito.


Un Trofeo ancora più accessibile, con meno trasferte e con la quota di iscrizione all’intero campionato che scende a 1000 Euro a Team (equivalenti perciò a 100 Euro a pilota per ogni gara). L’iscrizione agevolata all’intero Trofeo è possibile fino al 30 giugno; in alternativa, è possibile iscriversi ai singoli appuntamenti: 450 Euro a Team per i weekend che prevedono gara doppia, 350 Euro per l’appuntamento di Misano, con iscrizioni aperte fino a 15 giorni prima della gara.
Confermata anche una delle più spettacolari novità della seconda edizione: una delle due gare in programma a settembre sul circuito di Adria si disputerà infatti in notturna, con
la luce dei riflettori - e dei fari delle V7 III, montati soltanto in questa particolare occasione - a illuminare la pista. Un altro affascinante richiamo alle leggendarie corse endurance del passato, esattamente come la scenografica partenza delle gare in stile “Le Mans”, con le moto allineate su un lato della pista e i piloti che allo start la attraversano di corsa per salire in sella e partire.
Sarà proprio la gara in notturna in programma ad Adria il sabato sera a inaugurare l’allungamento delle “miniendurance” a 90 minuti, format che sarà replicato nell’appuntamento conclusivo a Misano, mentre a Vallelunga e nella gara della domenica di Adria, in diurna, la durata delle gare rimarrà di 60 minuti.
Per partecipare al Trofeo è necessario essere tesserati FMI ed essere in possesso della licenza agonistica di tipo Velocità (o Fuoristrada con Estensione Velocità); l’iscrizione può essere effettuata compilando l’apposito modulo disponibile al seguente link:
Al momento dell’iscrizione l’equipaggio potrà scegliere il nome da attribuire al proprio Team e il numero di gara. Per qualsiasi tipo di informazione relativamente a tesseramento, richiesta della licenza e iscrizione al Trofeo è possibile contattare l’indirizzo e-mail epocasport@federmoto.it.


La Moto Guzzi V7 III, moto capace di raccogliere l’apprezzamento di un pubblico estremamente eterogeneo grazie alla sua maneggevolezza e facilità di guida, sarà nuovamente la protagonista del Trofeo, rappresentando la perfetta base di partenza per realizzare una moto facile, divertente e sfruttabile in pista anche da chi non vanta un’esperienza nelle competizioni.
Equipaggiata con il Kit Racing GCorse sviluppato dai fratelli Guareschi, apprezzati preparatori Moto Guzzi anche in ambito sportivo, la “sette e mezzo” di Mandello si è rivelata insospettabilmente veloce ed estremamente affidabile su tutti i circuiti dove si è corso nel 2019. 
Per qualsiasi informazione relativa al Kit Racing GCorse è possibile contattare l’indirizzo e-mail info@guareschimoto.it.
Per rimanere aggiornati su tutte le novità e sulle modalità di partecipazione al Trofeo Moto Guzzi Fast Endurance 2020 è sufficiente consultare le pagine web www.fastendurance.motoguzzi.com e il sito della Federazione Motociclistica Italiana, www.federmoto.it.

Credits: Ufficio Stampa Gruppo Piaggio


Da driver a Team Principal: nuovo ruolo in Audi Sport Italia per Ferdinando Geri




Novità in casa Audi Sport Italia, in vista della partecipazione ai Campionati italiani GT3 Sprint ed Endurance 2020. Sui campi di gara a partire dal fine settimana del 18 e 19 luglio al Mugello accanto al fondatore della squadra dei quattro anelli Emilio Radaelli, nelle vesti di Team Principal, ci sarà infatti Ferdinando Geri. Tra i due c'è un sodalizio di stima ed amicizia formatosi a partire dalla stagione 2013, quando Geri partecipò come pilota all'International Superstars Series con la Audi RS 5 di Radaelli. Se quel campionato gravitava nell'orbita delle competizioni turismo, l'anno seguente il romano saliva sulla GT3 della squadra diretta dall'ex-co-pilota di rally monzese durante la 6 Ore di Vallelunga (a cui si riferisce la foto) portando la R8 LMS alla vittoria di categoria insieme ai colleghi Thomas Biagi e Filippo Francioni.

Il coordinamento tecnico di Audi Sport Italia sulla R8 GT3 che sarà schierata nella rincorsa ai due "scudetti" tricolori 2020 sarà come sempre in capo a Massimo Del Prete, il tecnico romagnolo che in questa stagione festeggia il trentennale dell'inizio della proficua collaborazione professionale con Emilio Radaelli. Il team renderà pubblico a breve i nomi dei piloti che si alterneranno a bordo della gran turismo di Ingolstadt.

> da Audi Sport Italia - Press

“Storie Alfa Romeo” – La rivoluzione di forme e colori: 33 Stradale, Carabo e Montreal



L’auto: fotografia dell’epoca
“Occhi” per fari, “bocca” per calandra, “volto” per frontale – e, naturalmente, “corpo” vettura, con “spalle” e “fianchi” disegnati dai passaruota. Queste similitudini antropomorfe si usano anche oggi. Come nascono, e perché? Le prime vetture sono letteralmente “carrozze senza cavalli”, prive di soluzioni decorative specifiche. Dagli anni trenta i “carrozzieri” (il nome è rimasto) diventano molto bravi a lavorare il metallo: battono le lastre a mano, direttamente su un “master” in legno, dando vita ad autentici pezzi unici – con linee tondeggianti e sensuali che sembrano inseguire un ideale organico. Con l’evolversi della produzione industriale, le forme tendono invece a semplificarsi, perché le attrezzature di stampaggio dell’epoca non consentono altrettanta raffinatezza e tridimensionalità. A un certo punto, alla fine degli anni Sessanta, le due ispirazioni stilistiche si biforcano nettamente. La differenza tra “auto antropomorfa” e “auto di domani” è rappresentata in modo plastico dalla 33 Stradale e dalla Carabo – due modelli Alfa Romeo sviluppati a partire dalla stessa base tecnica.

Nate dalla stessa piattaforma
La 33 Stradale e la Carabo non potrebbero essere più diverse. L’una tutta nervi e muscoli, come un atleta ritratto nel pieno dello sforzo agonistico; l’altra tutta linee rette e angoli, tesa a cogliere l’essenza della mobilità e a proiettarla nel futuro. Molto più che due interpretazioni: due mondi diversi.
La base tecnica comune di queste due vetture rappresenta la sintesi di cinquant’anni di esperienza Alfa Romeo nelle corse. Progettazione ingegnosa e rigorosa, perizia e coraggio nella scelta dei materiali, uno stile che sposa innovazione tecnologica e creatività: sono gli ingredienti di progetto della Tipo 33.

Voglia di correre
Tutto nasce dalla voglia di correre – una voglia che non si è mai spenta. Nel 1964 il Presidente Luraghi sente che è il momento di un ritorno ufficiale. Per ricostituire la Squadra Corse acquisisce l’Autodelta, un’azienda di Udine che è già partner privilegiato per la produzione delle TZ. Con Autodelta rientra in Alfa Romeo anche Carlo Chiti, che già ha lavorato al Portello dal 1952 al 1957 e prende ora il ruolo di responsabile della scuderia ufficiale.
Nello stesso anno, parte il progetto 33. Luraghi chiede al suo team una vettura in grado di competere nelle “categorie del momento” per successo di  pubblico e attenzione mediatica: il mondiale sport prototipi e le cronoscalate.

Autodelta
A metà degli anni sessanta, Autodelta si trasferisce a Settimo Milanese – più vicino allo stabilimento Alfa Romeo, ma soprattutto alla pista prove di Balocco.
Il primo telaio Tipo 33 progettato da Alfa Romeo entra nelle officine Autodelta nel 1965. È una struttura tubolare a “H”, asimmetrica, realizzata in lega di alluminio, che integra al suo interno i serbatoi  del carburante. Nella parte frontale, una struttura in magnesio sostiene in modo ottimale sospensioni anteriori, radiatori, sterzo e pedaliera. Il gruppo motore/cambio è montato longitudinalmente in posizione posteriore centrale. La carrozzeria è in fibra di vetro, e questo consente di limitare la massa totale della vettura ai 600 chili che il regolamento prevede come minimo. Ancora una volta, la leggerezza è l’arma segreta di Alfa Romeo.

La vittoria nei Campionati Mondiali Marche del 1975 e del 1977
Un progetto così ambizioso (e innovativo) ha tempi di sviluppo non brevissimi. Prima che la 33 sia pronta per le gare passano quasi due anni. Per le prime prove la vettura adotta il 4 cilindri da 1.570 cm³ della TZ2; nel frattempo viene sviluppato un propulsore interamente nuovo, con il quale si passa a una configurazione 8 cilindri a “V”, con due litri di cilindrata e 230 cavalli di potenza al debutto.
La prima 33 a correre viene subito soprannominata “Periscopica” per la presa d’aria che spunta sopra il roll-bar. Per l’esordio viene scelta la cronoscalata di Fléron, vicino a Liegi; a guidare l’auto è il capo-collaudatore dell’Autodelta, Teodoro Zeccoli. Dopo anni di preparazione meticolosa, il 12 marzo 1967 la 33 entra nel mondo delle competizioni. E vince subito. 
È la prima di una lunga serie di successi sui circuiti più prestigiosi. Una cavalcata che porterà la 33 sul tetto del mondo, con le vittorie iridate nel Campionato Marche del 1975 e del 1977.

Il nobile fiorentino che voleva fare il designer

Quando Alfa Romeo decide di produrre la 33 in piccolissima serie per i privati, ha bisogno di una nuova veste che ne intepreti l’agonismo in chiave stradale. Il progetto viene affidato a Franco Scaglione.
Nato a Firenze da famiglia di antica nobiltà, Scaglione studia per diventare ingegnere aeronautico fino al momento del servizio di leva; poi parte per il fronte libico, dove verrà fatto prigioniero a Tobruk. Torna in Italia a fine 1946, deciso a non riprendere gli studi, e sceglie di diventare stilista auto: prima con Pinin Farina, poi con Bertone, poi come designer indipendente.
Scaglione mette nel progetto della 33 Stradale tutta la sua perizia tecnica e audacia creativa, creando un capolavoro in cui l’innovazione di stile si fonde con la ricerca dell’aerodinamica e della funzionalità.

La 33 Stradale
Il cofano della 33 Stradale si apre completamente per migliorare l’accesso alle parti meccaniche, e – per la prima volta su un’auto “street-legal” – le portiere sono “a elitra”, al fine di agevolare l’ingresso in una vettura alta meno di un metro. Le uniche differenze rispetto alla versione da pista sono 10 centimetri in più di passo, e telaio in acciaio invece che in alluminio. Il motore è lo stesso della Tipo 33, interamente in leghe di alluminio e magnesio, con iniezione meccanica indiretta e lubrificazione a carter secco. La distribuzione è affidata a un bialbero a camme in testa, con due valvole e due candele per cilindro. Su un auto così leggera, 230 cavalli consentono di raggiungere la velocità massima di 260 km/h, e 100 km/h da fermo in 5 secondi e mezzo.

L'anteprima a Monza
La vettura viene presentata ufficialmente al Salone di Torino del 1967, ma svelata qualche settimana prima a un pubblico appassionato e competente. È il 10 settembre 1967, e a Monza si disputa il Gran Premio d’Italia, nona prova del mondiale di Formula 1. Un GP passato alla storia per un’epica rimonta di Jim Clark su Jack Brabham – e per l’anteprima di una delle più belle auto sportive di sempre. Quando nasce, la 33 Stradale è la sportiva più costosa sul mercato, venduta a quasi 10 milioni di lire del tempo contro i 6/7 delle rivali più prestigiose. Gli esemplari realizzati con carrozzeria Scaglione sono solo 12. Chi li compra fa l’investimento della vita: oggi sono praticamente senza prezzo.

L'auto-astronave
La 33 Stradale rappresenta il culmine del concetto di “auto antropomorfa”. Ma la ricerca stilistica Alfa Romeo percorre anche altre direzioni. L’idea di un’“auto del futuro”, simile a un’astronave, si manifesta negli anni cinquanta con la “Disco Volante” disegnata da Touring: una spider frutto di avanzati studi aerodinamici, con parafanghi bombati lateralmente e raccordati al corpo vettura basso e filante.
Al Salone dell’Auto di Parigi del 1968 viene presentata una “dream car” che rappresenta l’evoluzione di questa idea estrema: è la Carabo disegnata dal trentenne Marcello Gandini per Bertone.

Gemella diversa: la Carabo
La Carabo è sviluppata sulla meccanica della 33 Stradale – utilizzata in quegli anni anche da altri designer per esercizi one-off come l’Iguana di Giorgetto Giugiaro, la 33 Coupé Speciale e la Cuneo di Pininfarina, la Navajo di Bertone. Anche l’altezza è uguale, meno di un metro, ma sono sparite completamente le linee tondeggianti: tutto nella Carabo è tagliente, dal profilo a cuneo alle porte con apertura “a forbice”. Il nome Carabo prende ispirazione dal “Carabus auratus”, un coleottero  dai colori metallici e brillanti, gli stessi che vengono proposti sulla vettura: verde luminescente con dettagli arancione. Da questo momento, Alfa Romeo inizia a rivolgere un’attenzione particolare ai colori estrosi e alle tecniche di verniciatura speciali, elementi in grado di evidenziare ancora di più l’unicità del Marchio. Una ricerca cromatica che continuerà con la Montreal.

La Montreal
Nel 1967 tutte le nazioni del mondo partecipano all'Esposizione Universale di Montreal con le loro migliori realizzazioni tecniche e scientifiche. Ad Alfa Romeo viene richiesto di creare un simbolo tecnologico per l'Expo – un modello che rappresenti "la massima aspirazione dell'uomo in fatto di automobili”. Satta Puliga e Busso chiedono la collaborazione di Bertone, e Gandini viene incaricato di disegnare la carrozzeria e gli interni. Il risultato è un grande successo. I visitatori nordamericani apprezzano moltissimo l'eleganza e i contenuti della vettura. Sull’onda del consenso di pubblico, viene sviluppata una versione di serie, presentata al Salone di Ginevra nel 1970. A differenza del concept originario, questa Montreal ha un motore V8 derivato dalla Tipo 33, portato a 2.6 litri e limitato a 200 cavalli. Il modello colpisce per la straordinaria gamma di colori, sia pastello sia metallizzati: dal verde (già usato per la show car dell’Expo) all’argento, dall’arancio dall’oro. La ricerca cromatica è una tradizione Alfa Romeo che troveremo ancora nelle prossime storie – e che continua anche oggi, con la proposta di una nuova palette di colori carrozzeria: Rosso Villa d’Este, Ocra GT Junior e Verde Montreal. Tinte ispirate ai 110 anni di vita del Marchio e dedicate ad alcuni dei suoi modelli più gloriosi.

Credits: FCA Heritage

Il Colli Isolani rimette in moto la regolarità

Era stata una delle prime manifestazioni a subire il rinvio a causa del dilagare del Covid-19, visto che si doveva disputare l'1 marzo scorso, ed ora la Regolarità dei Colli Isolani torna a calendario, con la volontà di dare il giusto impulso verso un ritorno alla normalità anche nel settore della regolarità.
Un costante impegno da parte del Rally Club Team Isola Vicentina e del suo Presidente Renzo De Tomasi che nonostante la difficile situazione, ha lavorato per la ripartenza di questa tipologia di manifestazioni, seguendo le direttive della Federazione. Questo ha permesso di individuare in domenica 5 luglio la data per lo svolgimento della gara con partenza ed arrivo ad Isola Vicentina, mantenendo il programma ed il percorso invariati, come la formula "tutto in un giorno". Ammesse le vetture storiche costruite sino al 31 dicembre 1990 e le moderne dall'1 gennaio 1991 in poi. Le iscrizioni, aperte dal 7 giugno, si potranno inviare sino alle 20 di domenica 28.

In attesa dell'approvazione delle procedure per le verifiche sportive, si conferma che la consegna del materiale di gara agli equipaggi sarà effettuata dalle 8 alle 10 presso il Bar Happy Days in via Vallorcola ad Isola Vicentina.
Ad ospitare la partenza sarà la centrale Piazza Marconi, con la prima vettura al via alle ore 11 per farvi ritorno alle 16.35 dopo aver affrontato i circa 150 i chilometri del percorso, lungo il quale sono previste 19 prove cronometrate al centesimo di secondo.
Il programma si conclude con la cerimonia delle premiazioni, prevista per le ore 18 ma per lo svolgimento della quale, si attende ulteriore conferma delle modalità di svolgimento che saranno comunicate prossimamente.
Il "Colli Isolani", come ha confermato De Tomasi, darà anche il via all'edizione 2020 del Trofeo Tre Regioni Regolarità Turistica, visto che sono praticamente definite anche le date delle altre manifestazioni aderenti tra le quali il "Valposina-Valdastico", la "Coppa dei Castelli" e il "Memorial Dal Grande" sempre organizzate dal Rally Club Team.

Ulteriori informazioni e documenti di gara al sito www.rallyclubisola.it

Dal 10 al 12 Luglio ritorna Poltu Quatu Classic, concorso d'eleganza per auto d'epoca
















Poltu Quatu Classic ritorna sulla scena dei grandi eventi
internazionali con la quinta edizione del Concorso d’Eleganza
più glamour dell’estate organizzato da Auto Classic e Between
comunicazione in collaborazione con il Grand Hotel Poltu Quatu
e Bcool City Magazine. Il 10, 11 e 12 luglio sfileranno per le
strade della Costa Smeralda autentici gioielli a quattro ruote
provenienti dalle più importanti collezioni di auto d’epoca
italiane ed europee.

La Giuria del Concorso sarà presieduta per il terzo anno consecutivo da
Paolo Tumminelli, il noto storico dell’automobile che ha creato e affinato
in questi anni un sistema di valutazione pressoché infallibile. Con lui ci
saranno il noto designer Fabrizio Giugiaro che disegnerà e realizzerà
come ormai tradizione il trofeo “Best in Show” che sarà assegnato all’auto
vincitrice del Concorso, Luciano Bertolero fondatore di Auto Classic
e grande esperto Ferrari, Afshin Behnia CEO di Petrolicious,
Alberto Vassallo CEO di Car and Vintage e J. Philip Rathgen CEO di
Classic Driver, i tre social media più conosciuti nel mondo dell’Automotive.
La grande Giuria internzionale dell’edizione 2020 di Poltu Quatu Classic
sarà completata da altri personaggi di spicco del motorismo storico come
David Giudici direttore di Ruoteclassiche, Alberto Scuro presidente dell’ASI,
Enrico Renaldini PR di Gare d’Epoca, Shinichi Ekko giornalista e presidente
del Maserati Club Japan, Augustin Sebatié-Garat direttore di RM Sotheby’s
Europe e Ted Gushue fotografo di grande fama internazionale e direttore
editoriale del nuovo magazine ufficiale Porsche Type 7.



















Le novità inserite nel programma di quest’anno riguardano soprattutto la
giornata di sabato che inizierà la mattina con un lungo tour panoramico
della Costa Smeralda attraverso un percorso studiato ad hoc dagli
organizzatori per regalare ai partecipanti scenari indimenticabili da
ammirare al volante delle proprie automobili.
Il resto della giornata sarà vissuto in totale relax nella famosa spiaggia Vesper
di Capriccioli resa celebre dal film “007 - La spia che mi amava” dove
il protagonista Roger Moore emerge con la sua auto dall’acqua cristallina
della Costa Smeralda in compagnia di Barbara Bach e dove i protagonisti
di Poltu Quatu Classic 2020 saranno ospiti del Vesper Beach Club.
Non mancherà sulla via del ritorno a Poltu Quatu il passaggio e
l’esposizione delle auto del Concorso a Porto Cervo all’ora dell’aperitivo.
I partecipanti vivranno quindi un’altra bellissima esperienza tra visite
a borghi storici della Sardegna e giornate in spiaggia, guidando le loro
auto d’epoca lungo gli scenari mozzafiato della Costa Smeralda e i più
temerari potranno provare l’ebbrezza dell’alta velocità in mare grazie
alla “Off Shore Experience” con il 5 volte campione del mondo
di motonautica Aaron Ciantar, inserita anche nel programma di
quest’anno dagli organizzatori dell’evento.
La GFG Style di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro porterà in Sardegna
in anteprima mondiale i due prototipi che avrebbero dovuto essere presentati
al Salone di Ginevra, poi cancellato, stiamo parlando della futuristica
GFG VISION 2030 e della Bandini Dora la barchetta 100% elettrica che
rilancia il celebre marchio italiano fondato nel 1946 da Ilario Bandini.
Confermato lo svolgimento in notturna della sfilata finale delle automobili
davanti alla Giuria che avverrà Sabato 11 luglio dopo la Cena di Gala al
Grand Hotel Poltu Quatu nella celebre Piazzetta illuminata a giorno.
“Poltu Quatu è pronta a far vivere ai suoi ospiti un weekend da favola
anche quest’anno” assicura Daniele Pulcini AD del Gruppo proprietario
del Grand Hotel.
Gli organizzatori renderanno noti nei prossimi giorni i nomi delle classi
del Concorso, mentre si conoscono già i premi per il vincitore che riceverà
insieme al trofeo “Best in Show” un prezioso orologio Eberhard
e un pregiato telo Goodwool realizzato a immagine e somiglianza della
sua automobile.
La Maison di alta gioielleria Sabbadini premierà con uno dei suoi celebri
gioielli a forma di Ape la donna più elegante del Concorso.




Come tradizione Simone Bertolero presenterà l’evento a bordo
della mitica Fiat 500 Spiaggina, l’auto preferita per il periodo estivo
dai protagonisti del Jet Set internazionale tra cui vogliamo ricordare
l’Avvocato Agnelli e Aristotele Onassis. Ad affiancarlo anche in questa
edizione del Concorso ci sarà la giornalista Savina Confaloni,
uno dei volti più apprezzati e conosciuti del mondo dell’auto.
L’ultima edizione del Concorso d’Eleganza Poltu Quatu Classic ha visto
trionfare il marchio Ferrari dopo le vittorie nelle edizioni precedenti
firmate Alfa Romeo e Bugatti, non ci resta che attendere il 12 luglio
per sapere quale sarà l’automobile più elegante dell’estate 2020.

Info >>> www.poltuquatuclassic.it

FCA Heritage apre su Instagram e Facebook


È trascorso all’insegna delle interazioni il primo weekend social di FCA Heritage, che ha inaugurato venerdì scorso i suoi canali su Instagram e Facebook. I due nuovi account, che rappresentano l’identità social di FCA Heritage e ne raccontano i luoghi, i servizi, le attività e gli eventi, hanno già superato il milione di visualizzazioni. Sulle nuove pagine ufficiali sarà dato grande spazio anche alle storie dei personaggi e delle vetture che hanno reso grandi i marchi rappresentati dal dipartimento, e al coinvolgimento di utenti e appassionati che potranno interagire direttamente con il team di FCA Heritage, evocando immagini ed esperienze legate alle loro vetture d’epoca.

Un viaggio nel tempo lungo strade italiane
L’esordio dei nuovi canali è avvenuto in una settimana simbolica, quella della Festa della Repubblica, a ribadire il legame con l’italianità dei quattro brand rappresentati dal Dipartimento: Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth. E la strategia di lancio è incentrata sul tema del viaggio, quello intrapreso da FCA Heritage sui social media. Viaggio e italianità sono al centro del video d’esordio che mostra suggestivi itinerari collinari in Piemonte, Emilia Romagna e Toscana, oltre al Centro Sperimentale di Balocco: eccellenze paesaggistiche del Belpaese che ospitano quattro protagoniste scelte per il loro valore simbolico nella storia del marchio che rappresentano.

Alfa Romeo Giulietta Sprint, Fiat S61, Lancia Aurelia B20, Abarth 2400 Coupé
Si tratta dell’Alfa Romeo Giulietta Sprint (la “fidanzata d'Italia”, come era soprannominata negli anni Cinquanta, magnifica coupé disegnata da Franco Scaglione per la carrozzeria Bertone); la Fiat S61 (imponente vettura da Gran Premio di inizio ‘900: l’esemplare mostrato è quello che trionfò al GP d’America del 1912 ed è stato ripristinato con un intervento di restauro conservativo dagli esperti tecnici di FCA Heritage); la Lancia Aurelia B20 (versione coupé della prima vettura al mondo equipaggiata con un motore V6: con lei nasce il concetto di “Granturismo” che poi diventerà una bandiera della cultura automobilistica italiana); l’Abarth 2400 Coupé (la vettura personale di Carlo Abarth, realizzata dalla Carrozzeria Allemano in serie limitata seguendo le indicazioni del fondatore della Casa dello Scorpione).

Una passione in crescita costante
In parallelo, le pagine dei quattro brand Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth hanno mostrato ciascuna un video più lungo dedicato alla propria vettura-simbolo, invitando la propria community a seguire la nuova pagina di FCA Heritage. Community italiana di appassionati che, sul web e dal vivo, è in crescita costante: sono oltre 32 milioni gli italiani che hanno assistito con calorosa partecipazione a eventi di motorismo storico negli ultimi dieci anni. Non solo: il canale YouTube ufficiale di FCA Heritage è attivo dal 2016 e in questi anni ha totalizzato oltre otto milioni di visualizzazioni.

MotoNotizie/ Confermato il calendario della Women's European Cup

Superate le incertezze degli ultimi mesi, anche la Women's European Cup, attesissimo trofeo tutto al femminile, è pronta per la stagione d'esordio. Ideata da Motoxracing e EMG Eventi e affiancata al Campionato Italiano Velocità grazie alla Federazione Motociclistica Italiana, la Women's European Cup ha finalmente un proprio calendario per il 2020, articolato su quattro weekend di gara:

Round 1, 4-5 luglio, Autodromo Internazionale del Mugello
Round 2/3, 25-26 luglio, Misano World Circuit Marco Simoncelli
Round 4, 5-6 settembre - Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola
Round 5, 17-18 ottobre - Autodromo Piero Taruffi di Vallelunga

Per il trofeo sono previsti principalmente round singoli, ma gli organizzatori stanno lavorando con la FMI per inserire uno o due appuntamenti doppi. L'obiettivo è quello di allestire un calendario di cinque o sei round, cercando di svolgere tutte (o quasi) le gare originariamente previste. Il tutto nelle massime condizioni di sicurezza possibili, garantite rispettando i rigidi protocolli imposti.
L'uscita del calendario 2020 rappresenta un'altra notizia positiva per la Women's European Cup, che si aggiunge a quella della riapertura delle frontiere.
Dal 3 giugno, infatti, i cittadini dei paesi dell'Area Schengen (ovvero quelli dell'Unione Europea più Svizzera e Monaco) potranno nuovamente recarsi in Italia senza l'obbligo della quarantena. Le iscritte provenienti da tale area potranno quindi partecipare regolarmente alle gare e questo contribuirà a preservare il carattere internazionale della coppa, già certificato dal patrocinio di FIM Europe.

Credits: Press Women's European Cup