lunedì 10 giugno 2019

Modena Cento Ore 2019, i vincitori e i numeri


In piazza Grande a Modena, dopo quattro giorni di gara, l’arrivo della Modena Cento Ore. Sono 47 le vetture della sezione competizione che sono riuscite a terminare la gara e 35 quelle della sezione regolarità; 22 le vetture che non ce l’hanno fatta e che hanno dovuto dichiarare forfait prima di Modena. E' la Modena Cento ore: una gara dura e assolutamente strepitosa. 

Con l’arrivo delle auto sul palco di Modena, si chiude la parte agonistica della Modena Cento Ore 2019. La serata delle premiazioni si svolge nella magica atmosfera del Cortile d’Onore dell’Accademia Militare di Modena che ha aperto per l’occasione i battenti ai partecipanti, rimasti senza fiato all’ingresso a Palazzo Ducale, allestito a tema tricolore. 

I vincitori del 2019 
  • Nella sezione Competition, la sezione di velocità per le auto fino al 1965, primo posto per l’equipaggio inglese numero 5: Richard Cook - Claire Cook su AC Shelby Cobra 289 del 1963.
  • Nella sezione Competition G/H/I il podio è andato all’equipaggio belga numero 31: Glenn Janssens - Tom De Geetere su Porsche 911 SC del 1981.
  • La classifica “Index of Performance” ha visto come vincitore l’equipaggio tedesco numero 30: Albert Otten - Julius Otten su Bmw 328 Roadster del 1939.
  • Il premio per la classe speciale “50s Sports Car” va invece all’equipaggio americano e inglese numero 28: Marc Mezey - Jack Chatham su Austin Healey 100/4 M del 1955.
  • Sul primo gradino del podio, per la sezione regolarità, è salito l’equipaggio 108: Ernst Schroeder - Philipp Rüppell su Porsche 356 B del 1961.
  • Tra le scuderie, vincono, per la sezione velocità la scuderia M66, per la regolarità Bulles & Rires.
  • Tra le dame, sul podio per la velocità l’equipaggio inglese numero 59: Sharlie Goddard - Suzy Harvey su Morgan Plus 8 1969, mentre per la regolarità l’equipaggio tedesco numero 107 Ute Otten - Brigit Saget su Porsche 356 B Roadster del 1960.
Tra i premi speciali: 
  • Vincitore delle gare in pista: n. 58 Paolo Marzatico - Federico Ferrari su Porsche 911 Carrera 2.8 RSR del 1973.
  • Vincitore delle prove speciali: n. 55 Kevin Jones - Lee Jones su Ford Escort RS 1600 del 1972 Vincitore del premio intitolato ad Ayrton Senna: n. 31 Glenn Janssens - Tom De Geetere su Porsche 911 SC del 1981
  • Vincitore della Super Prova Speciale all’Autodromo di Modena: n. 47 Philip Lawrence Kadoorie - Daniel Wells su Lancia Stratos HF GR.4 del 1974
  • Vincitore della prova di regolarità all’Autodromo di Modena: n. 92 Axel Urban - Andrea Urban su Porsche 911 T del 1972.
  • Tra i vincitori, anche i meccanici, senza i quali tantissime auto avrebbero mancato l’appello finale a Modena. Il trofeo “Mechanical Miracle 2019”, è stato quindi assegnato a Colin Bastead e Damian Le Breully, team di supporto della Lancia Stratos numero 47.
  • Il premio speciale “Spirit of the competition” va invece all’equipaggio 55: Kevin Jones - Lee Jones su Ford Escort RS 1600.
  • Premio speciale Brandoli all’auto numero 48: una Ferrari 365 GTB/4 Daytona Competizione
I numeri della Modena Cento Ore 
  • 104 le vetture iscritte, selezionate tra le oltre 250 domande di partecipazione, di cui 67 nella sezione velocità e 40 in quella regolarità
  • 14 le Nazioni rappresentate dai 214 partecipanti provenienti da tutto il mondo: Gran Bretagna, Germania, Svizzera e altri Paesi dell’Europa, ma anche Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda…
  • 23 le case automobilistiche presenti, con una rappresentanza equilibrata di Italiane (Ferrari e Alfa Romeo), Inglesi (Jaguar, Lotus, Ford), Tedesche (Porsche, Mercedes-Benz e BMW), e Americane (AC Shelby Cobra, Ford e Chevrolet)
  • 11 prove speciali su strada chiusa, 3 GP e 1 super prova speciale, per la sezione velocità
  • 11 prove di media e 12 prove cronometrate per la sezione regolarità
  • 4 città arrivo di tappa
  • 1.000 km di gara in 4 giorni di guida
  • 96% la percentuale di partecipanti stranieri
  • 20% dei partecipanti sono le donne in gara
  • 0 le emissioni residue di C02
  • Oltre 600 persone coinvolte a vario titolo nell’evento tra organizzazione, staff, personale sportivo, cronometristi, fotografi, cameraman, agenti della Polizia Stradale
Photo Credits: Courtesy of Canossa Events

Porsche Sports Cup Suisse/ Per Fenici debutto in gara da applausi a Le Castellet


Con una pole position e due brillanti secondi posti è un esordio da incorniciare quello di Francesco Maria Fenici nell'automobilismo. Il 29enne pilota romano dalle origini reatine ha stupito alla sua “prima” assoluta nel motorsport al volante della Porsche Cayman GT4 ClubSport del team Amag First Rennsport - Centro Porsche Lugano, sulla quale a Le Castellet ha affrontato il secondo round della Porsche Sports Cup Suisse. Durante il weekend il portacolori della FF Motorsport è stato autore di una progressione notevole, che sulla pista francese (mai vista prima) lo ha portato a girare dagli oltre 2 minuti e 20 delle prove libere al 2'16”425 con il quale ha conquistato una clamorosa pole position all'esordio nella sua categoria (la Porsche Cayman Cup che schiera le GT4 ClubSport).

Alla pole position era seguita anche la vittoria con giro più veloce nella gara sprint di mezzora, ma una discutibile penalità di 10 secondi per track limit (infranti solo per evitare un tamponamento con una vettura lenta) lo ha poi classificato secondo. La piazza d'onore è stata comunque accolta con massima soddisfazione da tutto l'entourage del pilota laziale, Max Busnelli compreso, coach driver dalla comprovata esperienza che lo ha poi coadiuvato in equipaggio nella gara endurance prevista al Paul Ricard come gran finale del weekend con tutte le 57 Porsche (GT3 R, GT3 Cup e GT4) del monomarca svizzero in pista. Scattato in questo caso secondo tra le Cayman GT4 ClubSport, nella 100 Miglia Fenici ha bissato il piazzamento sul podio di categoria, guidando per 15 dei 26 giri percorsi a coronamento di una prestazione convincente, con diversi sorpassi e molto accurata nel “traffico”, frutto anche del grande lavoro di preparazione affrontato con la squadra fin dai test di aprile. E ora il prossimo impegno è in programma tra un mese a Imola.

Fenici dichiara raggiante al termine del suo primo weekend di gara: “Sono davvero contento, un'esperienza bellissima per la quale devo ringraziare tutti coloro che l'hanno resa possibile, a iniziare dagli sponsor, e che ci ha visto lavorare in perfetta sintonia fin dalle libere. Peccato soltanto per la penalty nella gara sprint, ma ciò non ci ha tolto la soddisfazione per come ho condotto la gara, per le mie prestazioni e soprattutto per la pole position. In qualifica al rientro ai box ho esultato come un matto! Anche nella 100 Miglia siamo stati sempre protagonisti con tanti sorpassi: è stato un esordio molto interessante sotto tutti gli aspetti e nelle diverse condizioni che ho affrontato per la prima volta. Era importante, ma non scontato trovare un immediato feeling con la pista e l'auto e ci siamo riusciti, però questo è solo l'inizio. Ora confermarsi sarà più difficile. E' già il prossimo obiettivo e sono felice che torneremo in pista in Italia alla scoperta di un circuito storico come quello di Imola”.

Foto: Porsche / Deckbar

Oltre 3.500 Vespa al raduno mondiale in Ungheria


10 giugno 2019 – Conclusa a Zanka, in Ungheria, la tredicesima edizione dei Vespa World Days, il più importante raduno mondiale di Vespa Club che, ogni anno, richiama vespisti da tutto il mondo. Sulle sponde del lago Balaton sono stati tre giorni di amicizia, avventura e amore per lo scooter più famoso del mondo, vero simbolo della tecnologia, dell’eleganza e dello stile italiani nel mondo.
Per le vie di Zanka hanno sfilato oltre 3.500 Vespa in tutte le versioni e di ogni epoca, arrivate grazie a 5.000 Vespisti giunti qui da 40 diverse nazioni, in rappresentanza di altrettanti Vespa Club Nazionali, ovviamente da tutta Europa ma anche da Hong Kong, Canada, Israele, Giappone, Filippine, Australia e Indonesia.
E nel 2020 gli appuntamenti col Vespa World Days saranno due: in Portogallo, a Guimarães dal 2 al 5 luglio e a Bali, in Indonesia dal 23 al 25 luglio.

I Vespa World Days si tengono ogni anno sotto l’egida del Vespa World Club, nato nel 2006 dall’eredità del Vespa Club d’Europe e poi della Fédération Internationale des Vespa Clubs. I Vespa World Days rappresentano la celebrazione del mito di Vespa, l’unico scooter capace di oltrepassare la sua funzione di veicolo facile ed elegante, ideale nel commuting quotidiano, per divenire un vero marchio globale, che incarna valori universali di giovinezza, stile e libertà.

Da sempre costruiti interamente in acciaio tutti i modelli di Vespa - dalla prima mitica 98cc del 1946 fino alle attuali Vespa Primavera e Vespa GTS - hanno vinto il tempo continuando a correre a milioni sulle strade del mondo, dando vita al fenomeno dei Vespa Club e dell’associazionismo. Restaurate, curate, coccolate, milioni di Vespa sono diventate oggetti amati e spesso tramandati di padre in figlio.
In settantatre anni di vita Vespa non è “soltanto” diventato lo scooter più amato e diffuso al mondo (sono oltre 18 milioni le Vespa diffuse nei cinque continenti) ma si è affermata come fenomeno di costume, unendo nella comune passione intere generazioni di paesi e culture lontane tra loro.

Vespa e l’amore dei suoi fans nacquero praticamente insieme, tanto da spingere molti possessori, già nel 1946, anno di nascita dello scooter, ad associarsi: si costituirono così i primi Vespa Club. Oggi si contano ben 49 Vespa Club Nazionali associati al Vespa World Club, che riuniscono migliaia di affiliati in ogni nazione.

domenica 9 giugno 2019

DTM a Misano/ Vittoria di Nico Muller su Audi in gara-2. Successo di pubblico con oltre 21 mila spettatori


> 9 Giugno 2019 - Si è concluso oggi, domenica 9 giugno, con ben 21.359 presenze al Misano World Circuit, il secondo round del DTM partito il 4 e 5 maggio da Hockenheim e che, dopo la tappa di Misano, proseguirà in Germania al Norisring il 6 e 7 luglio.

“Un successo che consolida il nostro circuito come luogo capace di ospitare manifestazioni di alto livello” – ha commentato Andrea Albani, managing director di Misano World Circuit – Siamo quindi soddisfatti che MWC sia diventato la sede italiana per una competizione di questo calibro, che ha anche un’importante ricaduta economica su tutto il territorio. Lo scorso anno l’indotto è stato di oltre 6,4 milioni di euro. Ma la cosa che più ci inorgoglisce è questa contaminazione tra i piloti della riders’ land e i campionati internazionali, un mix che solo qui può avvenire”.

Ieri sera,  con il via alle 20.35, è stata disputata la gara del TCR DSG Endurance. Due ore di sfida per i piloti del campionato italiano promosso da ACI Sport in collaborazione con la Scuderia del Girasole, concluse con la vittoria dei rodigini Altoè – Giovanni (lo zio) e Alessandro (il nipote) – 39 anni in due, alla guida dell’iberica Cupra. In pista anche il tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans, Dindo Capello, su un’Audi RS3 LMS, insieme allo youtuber Alberto “Naska” Fontana e al giornalista Emiliano Perucca Orfei, che si sono piazzati al 7° posto.

La Gara-2 disputata oggi del DTM, partita alle ore 13.30, si è conclusa con la vittoria dello svizzero Nico Muller su Audi Sport Team Abt Sportsline, seguito da Philipp Eng (Austria) su BMW Team RMR e dal tedesco René Rast su Audi Sport Team Rosberg. 
Andrea Dovizioso, che ieri si è piazzato al 12° posto, oggi a causa di un testacoda a pochi minuti dalla conclusione della gara, è ripartito in ultima posizione.

> Foto Davide Stori / Riproduzione riservata









A Spa doppio successo di Antonelli Motorsport con Davide Roda (classe AM del GT Open) e Glauco Solieri (Open Cup)


9 giugno 2019. Davide Roda si riscatta con tutti gli interessi. Dopo il doppio ritiro di Hockenheim, il pilota comasco ha conquistato a Spa due vittorie di classe Am, in occasione del terzo dei sette appuntamenti dell'International GT Open.
Al volante di una delle Mercedes-AMG GT3schierate dal team Antonelli Motorsport, Roda ha iniziato il weekend conquistando sabato la pole di categoria e poi dominando la prima delle due gare, con il suo compagno Giuseppe Cipriani che, concludendo secondo, ha assicurato alla squadra emiliana un perfetto "uno-due”.
Peccato che proprio Cipriani, nella seconda sessione di qualifica di questa mattina, a causa di un problema alla sospensione sia volato fuori contro le barriere, concludendo praticamente lì la trasferta belga.
Sempre nella Q2 autore del terzo responso di classe, Roda è stato invece protagonista di una seconda gara tutta in rimonta, andando di forza a conquistare un altro successo e dei punti importanti nell'ottica della classifica.
Persistenti invece i problemi che si erano già evidenziati ieri sull'altra vettura tedesca divisa dall'equipaggio Pro formato da Daniel Zampierie Michael Meadows. Problemi che non è stato possibile risolvere neppure oggi e che scaturiscono dall'incidente in cui è rimasto incolpevolmente coinvolto Alessio Rovera nella precedente tappa tedesca. A complicare le cose è arrivato il contatto innescato da un'altra auto in cui si è danneggiata una sospensione e che ha portato Meadows a rientrare ai box prima dei pit-stop per ritirarsi.

Glauco Solieri è stato protagonista nella GT Cup Open con una Lamborghini Huracán Super Trofeo del team Antonelli Motorsport, ieri fuori dai giochi per un problema meccanico e oggi sul gradino più alto del podio. Il bolognese ha conquistato la sua seconda vittoria di questa stagione, dopo che si era imposto anche al Paul Ricard.

Il prossimo appuntamento dell'International GT Open sarà sul circuito austriaco del Red Bull Ring il 13 e 14 luglio. La GT Open Cup tornerà invece in pista una settimana prima in Ungheria.

MotoCorse-WSSP 300/ A Jerez, Manuel Gonzalez (Kawasaki ParkinGO team) vince in volata Gara 2 e consolida la leadership


9 Giugno 2019 – Vittoria da fuoriclasse per Manuel Gonzalez in Gara-2 del terzo round del mondiale Supersport 300, disputata oggi a Jerez de la Frontera. Il madrileno del Kawasaki ParkinGO team ha magistralmente gestito il giro finale superando all’interno alla variante Nieto il terzetto Hendra (Yamaha), Carrasco (Kawasaki) e Garcia (Kawasaki), andando a trionfare sotto la bandiera a scacchi per pochi millesimi.
Una vittoria meritatissima e sofferta, arrivata in una gara con due partenze. Dopo la bandiera rossa esposta al secondo giro a causa di 2 cadute, che hanno coinvolto 4 piloti, tra i quali Scott Deroue (Kawasaki), la direzione di gara ha ordinato un nuovo start alle 15.40 accorciando la corsa a soli 7 giri.

Al secondo via è partito forte il vincitore di Gara-1 Garcia, seguito da Steeman (KTM), Gonzalez e dalla Carrasco. Al 5° giro Gonzalez ha provato ad affacciarsi al comando per poi rientrare in mischia. Consapevole della propria forza il pilotaParkinGO ha sferrato l’attacco a metà dell’ultimo giro e ha trionfato in volata davanti a Garcia e ad una determinatissima Carrasco. Molto bene anche Tom Edwards, l’australiano del ParkinGO Kawasaki ha saputo rimontare fino alla 9° posizione conquistando altri 7 punti iridati. Non è partito invece Filippo Rovelli che ieri aveva mancato la qualifica, trascinato incolpevolmente in una caduta di gruppo nella Last Chance Race.

Grazie a questa vittoria, la terza su 4 gare disputate, Manuel Gonzalez guida il Campionato con 32 punti di vantaggio su Deroue che oggi non ha preso punti. Il prossimo Round si disputerà a Misano Adriatico il 21, 22 e 23 giugno.

Manuel Gonzalez (Kawsaki ParkinGO n.18): «Gara incredibile, è questa la parola giusta per raccontare questo mio successo a Jerez de la Frontera. L’ultima curva è stata difficile perché ho dovuto chiudere la porta agli avversari che mi erano vicinissimi in particolare Garcia che mi aveva passato, sono riuscito a vincere grazie al lavoro del team che mi ha preparato una moto perfetta e mi ha consentito di battere gli avversari. E’ stato un week end molto bello, ieri ero arrivato quarto ma con la vittoria di oggi faccio un bel salto in avanti in classifica».

Credits: Studio Bergonzini Comunicazione

Salita AutoStoriche/ Stefano Peroni su Martini Mk 32 vince e fa tris allo Spino


- 9 giugno 2019 - E’ il fiorentino Stefano Peroni su Martini Mk 32 ad imporsi con il miglior tempo di 2'54.59 allo Spino, quarta prova del Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche andata in scena questo fine settimana nell’Aretino tra Pieve Santo Stefano e il Passo dello Spino. La gara, giunta alla sua decima edizione della Cronoscalata Storica è organizzata dalla Prospino Team. Il pilota figlio d’arte, alfiere del Team Italia Stefano Peroni ha vinto per la terza volta il prestigioso appuntamento toscano mettendo a frutto la sua esperienza di guida, conquistando una vittoria maturata nel corso dell’intero weekend quando, già dalle prove del sabato, si è mostrato costante nel rendimento e ha saputo apportare le giuste regolazioni alla monoposto in tema di aerodinamica. 

“E’ stato un fine settimana perfetto - ha detto Stefano Peroni all’arrivo - siamo stati in costante miglioramento sin dalle prove. I tempi di oggi hanno superato addirittura le mie aspettative e confermato che le evoluzioni che abbiamo apportato alla vettura sono state assolutamente fruttuose. In gara poi, il nuovo treno di gomme mi ha dato maggior sicurezza. Sono assolutamente soddisfatto”. 

Unico ad insidiare il giovane fiorentino vincitore del 5° Raggruppamento, non poteva che essere l’esperto senese Uberto Bonucci, vincitore del terzo round stagionale della Scarperia e un pò sfortunato in tutto il weekend quando il campione europeo non ha potuto far valere la propria esperienza di guida dell’impegnativa Osella PA 9/90 di 4° Raggruppamento per qualche noia tecnica palesatasi già in prova. Già nella seconda manche di ricognizione infatti Bonucci ha dovuto alzare il piede per via della rottura del cambio, bloccato in terza marcia, mentre in Gara1 ha rotto l’autobloccante. Per Uberto Bonucci quindi la soddisfazione del primato in 4° Raggruppamento ed il secondo piazzamento in classifica generale. Nel medesimo Raggruppamento ancora sfortuna per Tiberio Nocentini, ritirato per la rottura del semiasse della sua Osella PA 9/90. Terza posizione nell’ipotetica assoluta e seconda piazza tra ammiratissime monoposto del 5° Raggruppamento per il lecchese Emanuele Aralla che conferma il weekend assolutamente positivo. Aralla è stato capace di trovare le migliori regolazioni in un giusto mix tra gomme e assetto della sua spettacolare Dallara F390, vettura che fu del pilota di Formula 1 Olivier Panis.

Ancora soddisfazioni per la famiglia Peroni con l’acuto in 2° Raggruppamento e la quarta posizione dell’ipotetica assoluta per papà Giuliano, allo Start con la Osella PA3 di Classe BC e 2000 di cilindrata. Per lui la soddisfazione di aver abbassato in Gara1 il riscontro cronometrico della prova conquistando un ottimo 3’03.54 e il tentativo di migliorarsi ancora in Gara2 con una diversa regolazione alla barra antirollio.

Sempre in 2° Raggruppamento, dopo la rottura del motore della poderosa De Tomaso Pantera, esce dai giochi il modenese Giuliano Palmieri e scalano posizione Mario Massaglia su Osella Pa3 (secondo di raggruppamento) con la quale conquista la decima piazza assoluta, e il siciliano di Palermo Natale Mannino che conquista un ottimo terzo di Raggruppamento. Mannino si è presentato all’esordio assoluto allo Spino sulla fida Porsche Carrera RS made in Guagliardo con la quale si è detto “soddisfatto nonostante un assetto non ottimale per via di un posteriore poco stabile”.


TCR DSG Endurance/ A Misano ancora un podio per Carlotta Fedeli e Cosimo Barberini


> 9 giugno 2019. A Misano c’è di che festeggiare per Carlotta Fedeli, che ha definitivamente sfatato il mito di una pista “storicamente” per lei sfortunata. La romana, in equipaggio con Cosimo Barberini, ha conquistato il suo terzo podio di fila. Ancora un terzo posto, dopo quelli ottenuti a Monza e Vallelunga, e punti importantissimi che si traducono nel secondo posto, a sole otto lunghezze dalla leadership assoluta, nella classifica del Campionato Italiano TCR DSG Endurance. 
Sul circuito romagnolo, l’equipaggio Fedeli-Barberini ci arrivava nelle vesti di capoclassifica, ma a pari lunghezze con il binomio formato da Giacomo Barri e Ermanno Dionosio. Il risultato ottenuto nella gara in notturna che si è disputata sabato ha confermato la romana ed il suo compagno di squadra tra i protagonisti assoluti della serie tricolore. 
Una prima parte di stagione molto positiva per loro, che hanno dimostrato di avere sempre e comunque un passo straordinario ed un’eccezionale consistenza, sia in prova (nella Qualifying Race, Barberini aveva piazzato in quinta posizione la Cupra divisa con la Fedeli) che in gara. 
A sostenere ieri i primi due stint di guida, come da programma, è stata la Fedeli. La romana è rimasta al volante per un’ora e dieci minuti consecutivi. Partita bene, ha tuttavia perso una posizione scivolando sesta, ma successivamente è risalita quarta. Dopo i pit-stop Barberini ha guadagnato un’altra posizione assicurandosi il podio.

“Ho lasciato la macchina a Cosimo mentre ero quarta. Ho fatto uno stint lunghissimo e veramente estenuante. In gara abbiamo avuto un buon passo, molto costante - ha commentato Carlotta - Certo che il “tre” ci perseguita quest’anno. Terzi nelle prime tre gare, con tre appuntamenti ancora da disputare. In ogni caso ho sfatato il mito di Misano, una pista su cui mi trovo bene ma dove non avevo mai concluso sul podio in precedenza per una serie di coincidenze sfortunate”.

Giunti al giro di boa del campionato sarà adesso il quarto round del Mugello, quello in programma nel fine settimana del 20 e 21 luglio, ad emettere il prossimo verdetto prima di una breve pausa estiva.

Raduno M.A.M.S. all'Autodromo di Monza: foto di Raul Zacchè

Raduno M.A.M.S. - Monza AutoMotoStoriche -
all'Autodromo di Monza:
foto di Raul Zacchè / riproduzione riservata