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giovedì 23 ottobre 2025

Tutti i vincitori del Campionato Italiano Rally Auto Storiche 2025


Con il 40° Sanremo Rally Storico si è conclusa l’edizione 2025 del Campionato Italiano Rally Auto Storiche. I titolo tricolori, in 3 dei 4 raggruppamenti, erano già assegnati dopo il XXXVII Rally Elba Storico con Matteo Musti e Claudio Biglieri campioni nel II Raggruppamento, Riccardo Bianco vincitore nel III e Matteo Luise, navigato da Melissa Ferro, primo tra i partecipanti al IV.
Nell’ultima tappa della competizione è stato assegnato anche l’ultimo titolo, quello di I Raggruppamento: pur senza partecipare alla gara, Giuliano Palmieri e Lucia Zambiasi si sono laureati campioni.


I RAGGRUPPAMENTO | 1. Palmieri-Zambiasi 87pt; 2. Parisi-D’Angelo 85pt; 3. Perricone-Salomone Dorrangà e Salin-Protta 40pt.

II RAGGRUPPAMENTO | 1. Musti-Biglieri 174pt; 2. Pasetto-Romano 146pt; 3. Gecchele-Dai Fiori 64pt.

III RAGGRUPPAMENTO | 1. Bianco 127pt; 2. Giudicelli-Paolini 85pt; 3. Nerobutto-Zanchetta 73pt.

IV RAGGRUPPAMENTO | 1. Luise-Ferro 144,5pt; 2. Mariotti-Tricoli 98,5pt; 3. Pedro-Baldaccini 86pt.

CONDUTTORI ASSOLUTO | 1. Musti 174pt; 2. Pasetto 146pt; 3. Luise 144,5pt.

AUTO CLASSICHE | 1. Franchini 56pt: 2. Mosso 20pt; 3. Avandero 18pt.

COPPA CONDUTTORI OVER 60 | 1. Pasetto 146pt; 2. Bianco 127pt; 3. Palmieri 87.

COPPA CONDUTTORI UNDER 40 | 1. Foppiani 83pt; 2. Sbalchiero 73pt; 3. Gecchele 64pt.

COPPA NAZIONALE NAVIGATORI | 1. Ferro 144,5pt; 2. Biglieri 129pt; 3. Zambiasi 122pt.

TROFEO CONDUTTRICI | 1. Gecchele 64pt; 2. Meggiarin 16pt; 3. Soave 13pt.

TROFEO NAZIONALE SCUDERIE | 1. Team Bassano 135pt; 2. Rally&Co 73pt; 3. Pro Energy Motorsport 68pt.

CLASSE 1 U >1600 | 1. Palmieri 87pt; 2. Parisi 85pt; 3. Perricone 40pt.
CLASSE 2 TC 2 2000 | 1. Olivieri 47pt.
CLASSE 2 GTS 4 2000 | 1. Gecchele 64pt; 2. Romano 59pt; 3. Mannino 3,5pt.
CLASSE 2 GTS 4 >2000 | 1. Musti 174pt; 2. Pasetto 146pt; 3. Tricomi 62pt.
CLASSE 3 TC 2 1150 | 1. Sbalchiero 73pt; 2. Lorenzi 37pt; 3. Meggiarin 16pt.
CLASSE 3 TC 2 1600 | 1. Giudicelli 85pt; 2. Goeckel 10,5pt.
CLASSE 3 TC 2 2000 | 1. Sulsente 58pt; 2. Baghin 26pt; 3. Questi 20pt.
CLASSE 3 GTS 4 2000 | 1. Porta 28pt; 2. Volpato 20pt.
CLASSE 3 GTS 4 >2000 | 1. Bianco 127pt; 2. Nerobutto 73pt; 3. Lo Presti 69pt.
CLASSE 4 J1 N >1600 | 1. Di Bernardo 11pt.
CLASSE 4 J1 A 1600 | 1. Perrone 29pt.
CLASSE 4 J1 A 2000 | 1. Brigliadori 22pt.
CLASSE 4 J2 N 2000 | 1. Lozza 13pt.
CLASSE 4 J2 N >2500 | 1. Collura 33pt.
CLASSE 4 J2 A 1300 | 1. Galullo 40pt; 2. Simoni 32pt; 3. Pessot 3,5pt.
CLASSE 4 J2 A 1600 | 1. Bottazzi 56pt.
CLASSE 4 J2 A 2000 | 1. Luise 142,5pt; 2. Gasperetti 58,5pt; 3. Ospedale 58pt.
CLASSE 4 J2 A 2500 | 1. Prina Mello 23pt; 2. Janger 4pt.
CLASSE 4 J2 A >2500 | 1. Mariotti 98,5pt; 2. Pedro 86pt; 3. Costenaro 85pt.

GRUPPO 3 TC 2 1150 | 1. Sbalchiero 73pt; 2. Lorenzi 37pt; 3. Meggiarin 16pt.
GRUPPO 3 TC 2 1600 | 1. Giudicelli 85pt; 2. Goeckel 10,5pt.
GRUPPO 3 TC 2 2000 | 1. Sulsente 58pt; 2. Baghin 26pt; 3. Questi 20pt.
GRUPPO 2 TC 2 2000 | 1. Olivieri 47pt.
GRUPPO 3 TC 2 >2000 | 1. Pasetto 14pt.
GRUPPO 2 GTS 4 2000 | 1. Gecchele 64pt; 2. Romano 59pt; 3. Mannino 3,5pt.
GRUPPO 3 GTS 4 >2000 | 1. Bianco 127pt; 2. Nerobutto 73pt; 3. Lo Presti 69pt.
GRUPPO 2 GTS 4 >2000 | 1. Musti 174pt; 2. Pasetto 146pt; 3. Tricomi 62pt.
GRUPPO 4 J1 N >1600 | 1. Di Bernardo 11pt.
GRUPPO 4 J2 N 2000 | 1. Lozza 13pt.
GRUPPO 4 J2 N >2500 | 1. Collura 33pt.
GRUPPO 4 J2 A 1300 | 1. Galullo 40pt; 2. Simoni 32pt; 3. Pessot 3,5pt.
GRUPPO 4 J2 A 1600 | 1. Bottazzi 56pt.
GRUPPO 4 J2 A 2000 | 1. Luise 142,5pt; 2. Gasperetti 58,5pt; 3. Ospedale 58pt.
GRUPPO 4 J2 A 2500 | 1. Prina Mello 23pt; 2. Janger 4pt.
GRUPPO 4 J2 A >2500 | 1. Mariotti 98,5pt; 2. Pedro 86pt; 3. Costenaro 85pt.

martedì 21 ottobre 2025

ACI Historic Racing Weekend: auto storiche protagoniste al Misano Circuit


Tutto è pronto per il Misano ACI Historic Racing Weekend, un autentico spettacolo d’epoca pronto a scendere in pista sulla Riviera Romagnola dal 24 al 26 ottobre. Si tratta dell’ultimo appuntamento stagionale per i quattro Raggruppamenti del CIVCA, dopo cinque gare: il sesto e conclusivo round assegnerà definitivamente tutti i titoli e le classi rimaste ancora in sospeso.

Nel 1° Raggruppamento la matematica ha già parlato: alla vigilia dell’ultimo round, i campioni sono Marco Guerra e Franco Mischis, che con gli eccezionali risultati ottenuti e una straordinaria costanza di rendimento possono festeggiare il tricolore con la loro Alfa Romeo. Nulla da fare per la concorrenza: i più vicini in classifica, Massimo Pucci su Mini Marcos 1300 GT e Giovanni Putelli su Lotus Elan, hanno a loro volta conquistato le rispettive vittorie di classe (G1 GTS 1600 per Putelli e GR GTP 1300 per Pucci).

Vittoria già aritmeticamente conquistata, per un solo punto, anche nel 2° Raggruppamento, dove il duo padre e figlio Domiziano e Steven Giacon si laurea campione con l’Alfa Romeo GTV 2000. Resta invece aperta la battaglia per il titolo di vicecampione, con margini minimi e ancora diversi piloti matematicamente in corsa. Attualmente secondi nell’assoluta sono Fabrizio e Lorenzo Lelli su Alfa Romeo GTAm, con un solo punto di vantaggio sul campione uscente Massimiliano Lodi su Porsche 911 3.0.

Scudetto già da applicare sulla Porsche di Giovanni Gulinelli e Massimo Ronconi, tornati al successo nel 3° Raggruppamento. Restano però da definire e finalizzare le classifiche nella maggioranza delle classi, dove non mancherà la lotta in uno spettacolo di alto livello.

Tutto da decidere invece nel 4° Raggruppamento, dove la classifica assoluta vede al comando la TVR Tuscan Speed 8 GT di Gilles Giovannini e Vito Truglia, con un solo punto di vantaggio sulla BMW 323I di Giovanni Ambroso e Denny Zardo. Terza, a soli due punti dai leader, l’Alpine Renault V6 Turbo di Riccardo Messa. La matematica lascia ancora aperti diversi scenari, con molti piloti pronti a giocarsi il tutto per tutto nella rimonta per la conquista del titolo nell’ultimo round stagionale.

Sarà dunque un gran finale ricco di spettacolo e colpi di scena, con due gare da 60 minuti pronte a decretare i campioni 2025. Come da format adottato quest’anno, nel Misano Historic ACI Racing Weekend le vetture saranno suddivise in due divisioni: la 1ª Divisione comprenderà le auto del 1° e 2° Raggruppamento, mentre la 2ª Divisione quelle del 3° e 4° Raggruppamento.

La 2ª Divisione sarà la prima a scendere in pista domenica 26 ottobre alle ore 14:00, seguita dalla 1ª Divisione alle 15:20. Entrambe le gare saranno trasmesse in diretta streaming sul canale Facebook di ACI Sport e in differita televisiva su ACI Sport TV (canale Sky 228, Tivùsat 52 e live.acisport.tv) lunedì 27 ottobre a partire dalle ore 20:00.

Il weekend romagnolo sarà a tutti gli effetti una festa del motorismo sportivo d’epoca. In pista ci sarà anche l’ultimo appuntamento del Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Classiche, pronto ad assegnare il titolo tricolore con una doppia gara: Gara 1 sabato e Gara 2 domenica.

A completare il programma, lo spettacolo delle serie monoposto estere, giunte in Italia per sfidarsi a Misano: le F2 Classic, le F3 Classic, le Formula Junior del Lurani Trophy e le vetture storiche dell’Historic Grand Prix Cars Association, tutte impegnate in doppia gara tra sabato e domenica.

domenica 19 ottobre 2025

La vittoria di “Pedro”-Baldaccini a Sanremo chiude la stagione del CIR Auto Storiche


Il Sanremo Rally Storico ha scritto l’epilogo del Campionato Italiano Rally Auto Storiche con la quinta meraviglia firmata da “Pedro”, in coppia con Emanuele Baldaccini a bordo di Subaru Legacy. Un rally avvincente che ha confermato l’affinità del pilota bresciano con gli asfalti della gara organizzata dall’AC Ponente Ligure, sui quali è stato protagonista di una rimonta clamorosa completata sull’ultima delle undici prove speciali nel testa a testa con Lucio Da Zanche e Daniele De Luis, su Porsche 911, secondi al traguardo per 4.8’’. La spallata decisiva è arrivata sulla più lunga “Aurigo-Rezzo”, prova di 18,3 km che si è confermata risolutiva quando “Pedro” ha rifilato 16.5’’ all’avversario e ha completato così il quinto avvicendamento tra i due, dopo sorpassi e controsorpassi al vertice della classifica assoluta sin dai primi crono del rally.

Eppure Da Zanche sembrava aver indirizzato le sorti della gara dalla sua parte quando all’inizio dell’ultima giornata, a tre prove dalla fine, aveva ripreso il comando con due scratch consecutivi. Quindi la reazione finale del driver sulla quattro ruote motrici preparata da Balletti, sfruttata al meglio sulle discese di Rezzo dove ha siglato il suo settimo miglior crono in undici prove disputate per conquistare la sua prima vittoria stagionale nel CIR Auto Storiche. A completare il podio interamente composto da vetture del 4° Raggruppamento ci hanno pensato Matteo Luise e Melissa Ferro, staccati a 2’51 dalla vetta. Arrivato a Sanremo già con il titolo di categoria acquisito, il Campione di Adria ha portato a termine un rally senza sbavature all’esordio sulla BMW M3, vettura completamente diversa rispetto alla Ritmo con cui ha vinto il campionato, qui in una gara preparativa anche in funzione della stagione 2026.
Ai piedi del podio da sottolineare la prestazione del più giovane equipaggio in gara, con al volante il ventitreenne di Mondovì Mattia Perosino che insieme ad Alessia Binello ha dovuto affrontare quattro prove della prima giornata senza idroguida, per una noia alla sua Renault Clio 16S preparata nell’officina di famiglia. Ma è riuscito comunque a restare in scia dei migliori e completare la gara al quarto posto assoluto. Anche le posizioni alle sue spalle sono occupate da equipaggi sulle vetture di 4° Raggruppamento, dai tedeschi Tischner-Joachim su BMW M3, al livornese Riccardo Mariotti e Giuseppe Tricoli sesti sulla Ford Sierra Cosworth preparata da Terrosi, quindi il pilota di casa Maurizio Pagella con Roberto Brea sulla Porsche 911 della Pentacar.

In ottava posizione generale, ha centrato la vittoria nel 3° Raggruppamento l’equipaggio transalpino formato da Christian Salmon e Claudy Burlot su Opel Ascona. La vittoria nel 2° Raggruppamento è andata invece ad Alessandro Olivieri e Marianna Ambrogi, su Ford Escort RS2000. Mentre nel “primo” ha chiuso la stagione tricolore con la soddisfazione della vittoria in gara il recordman di presenze nel Sanremo Storico, il torinese Antonio Parisi sempre in coppia con Giuseppe D’Angelo su altra Porsche 911.

Il Sanremo Rally Storico ha offerto anche l’ultimo verdetto per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche rimasto in bilico, ancora prima del palco partenza. Il titolo di 1° Raggruppamento infatti è andato al modenese Giuliano Palmieri e Lucia Zambiasi, vincitori aritmeticamente del tricolore anche senza prendere parte all’ultima gara delle otto in calendario.

CLASSIFICA FINALE SANREMO RALLY STORICO TOP 10: 1. 'PEDRO'-BALDACCINI (Subaru Legacy 4Wd Turbo) in 1:31'15.4; 2. DA ZANCHE-DE LUIS (Porsche 911 Scrs) a 4.8; 3. LUISE-FERRO (Bmw M3) a 2'51.5; 4. PEROSINO-BINELLO (Renault Clio 16S) a 4'53.4; 5. TISCHNER-JOACHIM (Bmw M3) a 5'16.5; 6. MARIOTTI-TRICOLI (Ford Sierra Rs Cosworth) a 5'27.8; 7. PAGELLA-BREA (Porsche 911 Scrs) a 10'11.0; 8. SALMON-BURLOT (Opel Ascona I2000) a 10'57.0; 9. GAMBARINO-BLUA (Fiat 131 Racing) a 11'06.6; 10. BOTTAZZI-BRUZZO (Opel Corsa Gsi) a 11'19.1;

venerdì 17 ottobre 2025

ASI ad Auto e Moto d'Epoca 2025 con il primo motore a scoppio della storia


Il mondo del collezionismo motoristico si dà appuntamento dal 23 al 26 ottobre a Bologna Fiere per una nuova edizione del salone internazionale “Auto e Moto d’Epoca”. L’Automotoclub Storico Italiano è presente occupando l’intero padiglione 25 dov’è allestito l’ormai consueto e sempre più ricco ASI Village. Insieme allo spazio istituzionale della Federazione sono presenti oltre venti Club ASI di tutta Italia per un'esposizione di veicoli storici davvero ricca e variegata.

Nello stand della Federazione, che durante l'intero weekend ospiterà talk, conferenze e presentazioni, si potrà ammirare il primo propulsore a scoppio della storia: è il Motore Barsanti e Matteucci progettato e realizzato in Toscana nel 1853. Un primato tutto italiano, riscoperto dal Club Moto d’Epoca Fiorentino Federato ASI grazie ai documenti originali conservati a Firenze presso il Museo Galileo, l'Accademia dei Georgofili e l'Osservatorio Ximeniano. Esposto per la prima volta in un salone, farà scoprire al grande pubblico una delle invenzioni che ha cambiato radicalmente il corso della storia umana.

Tema portante di “Auto e Moto d’Epoca” è il 75° anniversario della Formula 1 e ASI si inserisce nel vasto e diffuso percorso espositivo delle monoposto storiche con l’Alfa Romeo 184T che prese parte al Mondiale 1984 nell’inconfondibile livrea Benetton. Con il telaio numero 3, era stata affidata al pilota americano Eddie Cheever, affiancato in squadra da Riccardo Patrese, e come migliore risultato ottenne il quarto posto al Gran Premio del Brasile. La 184T ha il telaio in fibra di carbonio e monta un motore sovralimentato otto cilindri a V di 90° che sviluppa 670 cavalli.

Altra icona italiana delle competizioni che si potrà ammirare nello stand ASI è la Lancia Delta S4 Gruppo B che debuttò nel mondiale rally 1985 celebrando quindi il 40° di quella vincente apparizione avvenuta in Inghilterra al RAC Rally. Vettura che a sua volta renderà omaggio al due volte campione del mondo rally Miki Biasion, ospite dell’ASI Village per ricevere il “Premio ASI per il Motorismo Storico 2025”. La cerimonia è in programma sabato 25 ottobre alle ore 12.00. Il Premio, assegnato ogni anno a quelle figure particolarmente attive per la promozione e lo sviluppo del settore, andrà anche all’Onorevole Giovanni Tombolato, attuale Vicecommissario ACI sempre sensibile e appassionato sostenitore del motorismo storico.

Tra gli appuntamenti da non perdere sul palco dell’ASI Village si segnala la consegna del prestigioso “FIVA Heritage Hall of Fame”, che avverrà giovedì 23 ottobre alle ore 14.30. La nomination presentata da ASI e accolta dalla Federazione Mondiale vuole ricordare un grande nome italiano dello stile: Flaminio Bertoni. Universalmente conosciuto come il papà delle Citroën Traction Avant, DS e 2CV, Bertoni nasce a Varese per poi trasferirsi in Francia a soli vent’anni e qui realizzare le sue opere d’arte su quattro ruote. Ritirerà il premio l’Associazione Flaminio Bertoni che cura la mostra permanente ospitata al Museo Volandia di Malpensa.

Dopo la presentazione ufficiale di ASI Circuito Tricolore 2026, prevista venerdì 24 ottobre alle 15.30, sabato 25 alle 15.00 si svolgerà la conferenza intitolata “Turismo sostenibile e veicoli storici”, durante la quale verrà illustrato l’apporto positivo del motorismo storico nella valorizzazione dei territori italiani in termini economici, culturali e ambientali. Insieme al Presidente ASI Alberto Scuro e ai referenti delle Commissioni Green e Turismo, interverranno i rappresentanti di enti come ANCI e Città dei Motori.

Un secondo spazio espositivo di ASI sarà anche all’interno del Padiglione 32 interamente dedicato alle moto. Saranno esposti i modelli più rappresentativi dell’immediato secondo dopoguerra, quelli che hanno contribuito alla ripresa economica rendendo accessibile la mobilità individuale a milioni di persone. Un tema che verrà esplorato ad ampio raggio durante l’edizione 2026 di ASI MotoShow, in programma dall’8 al 10 maggio al circuito di Varano de’ Melegari.

“Le rassegne come Auto e Moto d’Epoca – sottolinea il Presidente ASI Alberto Scuro - rimangono hub di incontro e condivisione irrinunciabili per decine di migliaia di appassionati. L’impegno e gli sforzi di ASI e dei nostri Club Federati sono ripagati da un interesse sempre più vasto e trasversale, con molti giovani che trovano nei veicoli storici nuove ispirazioni. Sono occasioni importanti per divulgare la cultura del motorismo e i valori ad esso collegati dando spazio e voce ai protagonisti. Con l’esposizione del Motore Barsanti e Matteucci riscopriamo un’invenzione italiana mai valorizzata a sufficienza, perché la vera storia del propulsore a scoppio nasce, forse non a caso, nella patria del Rinascimento”.

IL MOTORE BARSANTI E MATTEUCCI

Il motore a scoppio è un primato italiano. Siamo stati i primi nel mondo ad inventarlo e a realizzarlo. È successo a Lucca grazie a Padre Eugenio Barsanti e all’ingegnere Felice Matteucci, che nel 1853 depositarono il progetto all’Archivio dei Georgofili e all’Osservatorio Ximeniano di Firenze, completando la costruzione del prototipo presso la Fonderia Benini del capoluogo toscano.

L’idea di una sua fedele riproduzione, funzionante secondo le stesse specifiche dell’epoca, è nata nel 2022 in seno al Club Moto d’Epoca Fiorentino Federato ASI, con l’obiettivo di riaccendere i riflettori su un’invenzione rimasta nell’oblio per lungo tempo, oscurata anche dalla diffusa disinformazione che ha sempre accreditato la nascita del motore a scoppio al tedesco Nikolaus Otto, depositario del suo brevetto solo nel 1862.
Dopo due anni intensi di studi e oltre 5.000 ore di lavoro, la missione del Club Moto d’Epoca Fiorentino ha raggiunto il suo traguardo sabato 11 gennaio 2025, quando la messa in moto “ufficiale” presso il Museo Galileo di Firenze ha coronato l’impegno, gli sforzi e le risorse del gruppo di persone dedicato al progetto.
La documentazione storica è stata trovata presso l’Accademia dei Georgofili, l’Osservatorio Ximeniano, il Museo Galileo e l’Archivio di Stato. Lo studio della stessa è stato integrato da importanti informazioni derivate da ulteriori ricerche effettuate su testi, pubblicazioni e carteggi dei due inventori.
Il motore di Barsanti e Matteucci è di tipo gravi-atmosferico a tre tempi ad azione differita. Le sue fasi di funzionamento sono l’aspirazione, lo scoppio e lo scarico. Manca del tutto la fase di compressione. Una serie di valvole fa confluire aria e gas metano CH4 (all’epoca era utilizzato il cosiddetto “gas illuminante” con il 50% di idrogeno, 35% di metano, 10% di monossido di carbonio e 5% di etilene) nella camera di combustione posta alla base del singolo cilindro verticale.

Il pistone sta in posizione bassa e l’esplosione della miscela gas/aria tramite scintilla lo fa letteralmente volare verso l’alto ad un’altezza non sempre uguale. Il raffreddamento dei gas e il peso del pistone stesso favoriscono la successiva discesa verso il punto morto inferiore, in modo da poter continuare con un nuovo ciclo. Il lavoro non viene effettuato durante la fase di espansione, non controllabile in questo tipo di motori, ma durante la fase di raffreddamento e di scarico dei gas combusti.
È proprio la fase discendente che risulta essere attiva e permette, attraverso un’asta a cremagliera, di trasmettere il moto del pistone ad una ruota dentata e quindi alla puleggia del volano. Da qui la definizione “ad azione differita”.

Per far funzionare il motore è stato necessario realizzare un sistema di accensione elettrica ad hoc utilizzando un rocchetto Ruhmkorff coevo al progetto di Barsanti e Matteucci: è basato su un trasformatore a induzione composto da due spire di rame (avvolgimento primario e secondario) ed è capace di produrre scintille di notevoli dimensioni. Il diametro dell’alesaggio del pistone è di ben 150 mm e un simile elemento non si trova in nessun motore ad accensione comandata. Per questo motivo la potenza e la durata della scintilla devono essere adeguate a poter scatenare lo scoppio nella camera di combustione.
(Ufficio Stampa ASI)

Club 91 Squadra Corse / A Magione il titolo Tricolore e l'Assoluta



Il penultimo fine settimana del Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Storiche, quello corso all'Autodromo dell'Umbria di Magione tra Sabato e Domenica, ha consacrato nuovamente Massimo Ronconi e Giovanni Gulinelli quali campioni italiani del terzo raggruppamento, nonostante un fine settimana che li ha visti fermi al palo.
I due portacolori di Club 91 Squadra Corse, sulla Porsche 930 biturbo curata da Buratto Racing, sono stati costretti al ritiro per un problema di natura tecnica, mettendo fine ad una lunga striscia di successi ma consolandosi con la matematica certezza dell'ennesimo scudetto.

“Dopo quattro vittorie assolute nelle prime quattro gara questa volta è andata male” – racconta Ronconi – “perchè, dopo delle buone libere, alla fine delle qualifiche la Nerina ha dato un segnale di forte stanchezza. Ho deciso di partire dalla pit lane con il motorino d'avviamento ma, dopo dieci metri, mi sono ritirato. In questo modo abbiamo marcato la quinta partenza e ci siamo laureati matematicamente campioni italiani di terzo raggruppamento. Siamo felici.”

“La rottura del motore in qualifica non ci ha permesso di affrontare la gara” – aggiunge Gulinelli – “ma sono cose che succedono in questo mondo. Siamo comunque felici per aver raggiunto la certezza di essere nuovamente i campioni italiani di terzo raggruppamento. Grazie a tutti.”

Dal titolo tricolore di terzo raggruppamento al successo assoluto di Magione nel quarto, quello colto da Giovanni Ambroso e da Denny Zardo sulla BMW 323 seguita da Buratto Racing.

Un dominio il loro, con pole position e vittoria assoluta, lasciando le briciole alla concorrenza.

“A dire il vero non eravamo in tanti ma gli assenti hanno sempre torto” – racconta Ambroso – “quindi ci godiamo un bel successo assoluto a Magione, con tanto di pole position. Grazie a Buratto Racing e ad un ottimo Denny Zardo. Ci dispiace per gli amici Ronconi e Gulinelli ma, al tempo stesso, ci congratuliamo con loro per l'ennesimo titolo tricolore messo in tasca.”

“Dopo Imola la macchina è migliorata tanto” – aggiunge Zardo – “ma abbiamo ancora un piccolo problema al posteriore che la fa scivolare un po' troppo. In qualifica mi sono sentito a mio agio, portando a casa la pole position. In gara è partito Giovanni, autore di un passo costante, e nella seconda parte di gara, quando sono sceso in pista, ho dato tutto per recuperare. Una volta preso il comando ho gestito con più calma. Grazie a tutto il team, alla scuderia ed al dottore per regalarmi queste opportunità. Complimenti ai campioni italiani.”

ph credits: Claudia Cavalleri

mercoledì 15 ottobre 2025

REGOLARITA' AUTOSTORICHE / INDELICATO È TERZO ASSOLUTO AL CAVE DI CUSA


Rovigo, 15 Ottobre 2025 – Un terzo assoluto non è mai un risultato da cestinare ma il rammarico per l'esito del recente Trofeo Cave di Cusa, con il titolo italiano assoluto ormai assegnato, lascia una buona dose di amarezza nello staff di Rovigo Corse.

Qualche incertezza nella prima frazione, quella corsa al Sabato, hanno penalizzato l'ex tricolore Maurizio Indelicato, in coppia con il presidente Diego Verza su un'Autobianchi A112 Elegant, terminato sul terzo gradino del podio assoluto, al secondo di RC4 e di classe fino a millesei.
A fare da contraltare la vittoria della Targa Nino Buffa, un trofeo particolarmente sentito per i piloti di casa che la considerano la mamma della regolarità, mentre nel Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche il pilota di Campobello di Mazara può ancora giocarsi il titolo di vicecampione assoluto, mantenendo il comando delle operazioni in gruppo ed in classe.

Debutto con i fiocchi nella culla della regolarità per Isaia Zanotti, al suo fianco Roberto Gasperoni sulla consueta Fiat Ritmo Abarth 130 TC, undicesimo assoluto ma anche terzo in RC5 e primo in classe fino a duemila, in sofferenza sulla due giorni siciliana ma autore di un ottimo recupero nella seconda giornata di gara, quella corsa durante la Domenica. Confermata la testa nel raggruppamento tricolore, solo tre i punti di margine, e nella classe.

Quattordicesima piazza nella generale, condita dal quinto in RC5 e dal quarto in classe fino a millesei, per Angelo Monachella, affiancato da Mario Giunta su un'Autobianchi A112 Junior.
Una prima tappa in difesa, senza grosse sbavature, ed una seconda da incorniciare, mettendo in campo tutta la propria esperienza che gli consentiva di confezionare una bella rimonta.

Debutto siciliano anche per Mauro Todeschini, assieme alla moglie Fiorenza Boggio su una Fiat 127 scelta in extremis, sesto di RC4 e tra le millesei con un buon passo, nonostante l'impossibilità di essere assecondati dall'abituale vettura utilizzata nella serie.

Al volante di un'inedita Fiat 600 del 1999 Andrea Bagatello, in coppia con la moglie Jessica Tasinato, ha centrato un bel secondo posto di RC6 ed in classe fino a millesei.

A fargli compagnia sul podio, terzo in RC6 e tra le millesei, Alessandro Timacchi che, a bordo della Fiat Uno ie condivisa con Stefano Galuppi, mantiene il secondo posto in chiave CIREAS.

Esperienza indimenticabile, per i posti e per la gente incontrata, per Daniele Rotella e la sua Fiat 127, condivisa con Roberta Paola Miglietti, soddisfatto sia sul fronte organizzativo, per una gara senza tempi morti, che su quello del bilancio, undicesimo di RC4 e di classe millesei.

Nona piazza in RC5, settima tra le millesei, per Agostino Edoardo Sircello, alla sua destra Sergio Giorgi, su un'Autobianchi A112 Abarth, rallentato alla Domenica da un problema tecnico.

Grazie all'impegno di tutti i propri portacolori il sodalizio polesano sale al terzo posto nella classifica riservata alle scuderie, grazie alla medaglia di bronzo indossata in Sicilia.

“È davvero un peccato che il sogno di bis nell'italiano assoluto sia svanito” – racconta Verza (presidente Rovigo Corse) – “ma la carne al fuoco è davvero tanta. Siamo in lotta per il podio tra le scuderie e per tanti primati, sia in raggruppamento che in classe, quindi non possiamo fare altro che rimboccarci le maniche e continuare a lottare, fino all'ultimo metro di gara.”

Foto Roberto Deias per ACI Sport

lunedì 13 ottobre 2025

LA TAVERNOLA PARZANICA HISTORIC UNISCE LE DUE ANIME DELLA PASSIONE PER I MOTORI


La seconda edizione della salita Tavernola Parzanica Historic, disputata domenica 12 ottobre, ha confermato il successo dell’esordio e la formula della manifestazione, che oltre a far convivere nello stesso evento le due anime della passione per i motori, automobilisti e motociclisti, propone soprattutto per le quattro ruote una varietà di modelli in grado di coniugare la passione per le auto classiche con le supercar più moderne, favorendo una interessante presenza di giovani. Il tutto con la cornice di una location suggestiva: dal lungolago al percorso di 8,5 km che oltre a regalare divertimento nella guida offre una vista mozzafiato.
L’evento è iniziato con le vetture esposte sul lungolago di Tavernola bergamasca, dove il pubblico ha potuto ammirare da vicino tanti autentici gioielli durante le pratiche di punzonatura, prima di prendere il via in un rombante corteo verso la linea di partenza posizionata all’inizio della salita che porta a Parzanica, comune situato a 753 mt. di altitudine.

Oltre trenta vetture al via, tra cui autentiche rarità. Tra le più ammirate, la Ferrari Dino 246 GTS del 1963, Lancia Aurelia B20 Gran Turismo del 1957, Triumph TR3A del 1960 e TR6 del 1973, MG A del 1957, Alfa Romeo 75 2.5, Fiat Abarth 24 Rally, Renault 5 Turbo e Clio V6, Porsche 911 T del 1973 e 912, ma anche le supercar moderne come Ferrari 360 e 458, per finire alle numerose Porsche 911 GT3 e 718 Boxster.

Altrettanto vario e interessante lo schieramento delle moto, che ha visto schierati gran parte dei marchi che hanno fatto la storia del motociclismo. Tra queste Gilera Saturno del 1946, Moto Guzzi dalla Gambalunga del 1948 alla Le Mans del 1971, Rumi, Honda dalla 125 alla 750 CB 750, Ducati 500 GP, Kawasaki 500, Yamaha 500, BSA, Triumph e Matchless.

I partecipanti hanno potuto effettuare tre salite, con strada chiusa al traffico ma con l’avvertenza di mantenere una condotta prudente non trattandosi di una competizione: la prima come warm up allineati dietro una safety car e quindi due salite con partenza distanziati di un minuto l’uno dall’altro, in modo tale da avere strada libera limitando interferenze.
Al termine, con le vetture nuovamente esposte nel parcheggio limitrofo all’arrivo, si sono svolte svolte le premiazioni, dopo le quali tutti partecipanti hanno potuto condividere l’esperienza nel corso di un pranzo conviviale. Simone Tacconi, organizzatore dell’evento, intascata la soddisfazione generale per la riuscita dell’evento guarda già al futuro: “Ho avuto ottimi riscontri dai partecipanti ma nei prossimi giorni chiederò a tutti anche suggerimenti su come ottimizzare la manifestazione”. Sulla stessa lunghezza d’onda Sergio Radici, presidente della Pro loco di Parzanica e grande sostenitore dell’evento: “Questa edizione ci ha confermato il successo avuto l’anno scorso all’esordio, il che ci induce a lavorare per farlo diventare un evento fisso annuale”. Perciò, arrivederci all’anno prossimo.

Foto di Massimo Campi











domenica 12 ottobre 2025

Le Auto Storiche protagoniste a Magione


L’Autodromo dell’Umbria di Magione ha ospitato un’intensa giornata di competizioni valide per i campionati tricolori. In programma due gare del Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Storiche, disputate con griglie separate per le vetture della 1^ Divisione (1° e 2° Raggruppamento) e della 2^ Divisione (3° e 4° Raggruppamento). Doppia gara anche per il Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Classiche e per l’Historic Formula Championship.

Gara 2^ Divisione

La prima sfida del Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Storiche è stata quella della 2^ Divisione. Assente l’attesa protagonista, la Porsche 930 di Massimo Ronconi e Giovanni Gulinelli, costretta al ritiro prima della partenza.
Ottimo lo spunto iniziale della Porsche 911 SC di Salvatore Picciurro e Alessandro Alunni Bravi, che si è portata al comando nelle fasi iniziali. La BMW 323i di Giovanni Ambroso e Denny Zardo ha però recuperato e conquistato la testa della corsa, mantenendola fino al traguardo. La Porsche 911 SC è invece stata costretta al ritiro negli ultimi minuti di gara.
Al termine, vittoria per la BMW di Ambroso e Zardo, davanti alla Renault Alpine V6 Turbo di Riccardo Messa e alla TVR Speed 8 GT di Vito Truglia e Gilles Giovannini. Le tre vetture hanno così composto il podio del 4° Raggruppamento.

A seguire, sempre nel 4° Raggruppamento, quarto posto per Enrico Gerardi e Maurizio Sardellitti su Ford Sierra RS Cosworth, davanti all’Alfa Romeo 75 di Roberto Arnaldi. Sesta piazza per Gabriele Crocchini, in solitaria su Alfa Romeo 33 Quadrifoglio Verde, seguito dall’Alfa Romeo 75 V6 di Enrico Guasti. Ottava e nona posizione per le due Peugeot 205 GTI: quella di Marco e Giovanni Bassi e quella di Renato Gaiofatto e Giuseppe Parati. Segue la Maserati Biturbo di Massimiliano Quaresima, rallentata da problemi nel finale, seguita dalla Ford Sierra Cosworth di Riccardo Ruberti.
Nel 3° Raggruppamento successo per l’Alfa Romeo di Gianni Bellandi e Mauro Bini, davanti all’Alfa Romeo Giulia Sprint di Marco Guerra e Giovanni Serio. Terzo gradino del podio per Roberto Grassellini con la Opel Kadett GTE.

Gara 1^ Divisione

Dominio nella 1^ Divisione per la Ford Escort RS 1600 di Alberto Zoli e Giovanni Buganza, che ha tagliato per prima il traguardo aggiudicandosi la vittoria nel 2° Raggruppamento. Secondi di Raggruppamento Roberto Chiaramonte Bordonaro e Francesco Ragozzino su Renault Alpine A110, seguiti dal duo padre e figlio Domiziano e Steven Giacon su Alfa Romeo 2000 GTV.
Quarta posizione per Alberto Bergamaschi e Stefano Caprotti, anche loro su Alfa Romeo 2000 GTV, davanti alla Giulia Super di Gianluca Bardelli e Marco Milla. Sesto posto nel 2° Raggruppamento per Loris Papa con la sua Fiat 128 NP, mentre Silvio Bossi e Stephan Miller su BMW 2002 hanno concluso settimi, davanti a Ruggero Riva.
Nel 1° Raggruppamento vittoria per l’Alfa Romeo Giulia di Franco Mischis e Marco Guerra, che hanno preceduto la Mini Marcos GT 1300 di Massimo Pucci.

Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Classiche

Nel Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Classiche, vittoria in Gara 1 per Matteo Panini su Chevrolet Corvette, davanti a Simone Barin su Porsche 996 GT3 e a Crescenzio Rivellini su Clio 3.
In Gara 2, Panini è stato costretto al ritiro, lasciando spazio al successo della Porsche 996 GT3 condotta da Roberto Barin, davanti alla Clio 3 di Antonino Puorto.

Historic Formula Championship

Tra le Formula Storiche, Matteo Aralla su Reynard F903 ha conquistato il successo in Gara 1, precedendo Emanuele Aralla su Dallara 390. I due, insieme a Romano Zani – anch’egli su Dallara 390 – hanno formato il podio della classe 1. Terzo assoluto al traguardo, Giovanni Giordano su Fiat Abarth si è imposto nella classe 4.
Stop per Carlo Casillo e Carlo Ferrari nella prima corsa del weekend. Per Ferrari, su Dallara 389, è arrivato il riscatto in Gara 2 con una brillante vittoria, seguito da Emanuele Aralla e Romano Zani. Quarto al traguardo, Giovanni Giordano ha nuovamente primeggiato nella classe 4. Ancora difficoltà, invece, per Carlo Casillo su Fiat Abarth, costretto al ritiro, mentre Matteo Aralla non è partito.

Credits: ACI Sport


venerdì 10 ottobre 2025

TUTTO PRONTO PER LA SALITA TAVERNOLA-PARZANICA HISTORIC


Si scaldano i motori in vista della 2^ edizione della Salita Tavernola-Parzanica Historic, in programma domenica 12 ottobre sullo spettacolare percorso di 8,5 km, chiuso al traffico, con vista mozzafiato sul Lago d’Iseo. 
Vario e decisamente interessante lo schieramento di partenza che conta trenta auto, d’epoca e supercar, e altrettante moto. Tra le tante automobili interessanti, spiccano Ferrari 246 GTS, AC Cobra 247, Lancia Aurelia B20, Triumph TR3, Renault 5 GT Turbo, BMW M3, un nugolo di Porsche dalle storiche 911 ai modelli più recenti, oltre a due monoposto di F. Abarth. 

Non è da meno lo schieramento delle motociclette, che in pratica copre completamente lo scenario dei marchi motociclistici: Gilera Saturno Sport, Ducati Match 1, Honda 500 GP, Rumi Gobbetto, Benelli 250, Yamaha TR3, Moto Guzzi, Matchlees, tanto per citarne alcune. 

Il programma prevede, dalle 8.30 di mattina, l’esposizione dei veicoli storici partecipanti sul lungolago di Tavernola Bergamasca, con l’occasione per gli appassionati di stare a stretto contatto con questi gioielli.
Quindi tutta la carovana si sposterà nella zona di partenza, situata a circa 1,5 km dal centro abitato di Tavernola Bergamasca, per le tre salite in programma: la prima come warm up conoscitivo del tracciato, con tutte le auto allineate dietro la pace car, e in successione le due salite con partenza singola dei veicoli a distanza di 1 minuto l’uno dall’altro.
Alla conclusione delle salite tutti i veicoli verranno raggruppati nell’apposito parcheggio controllato di Parzanica e tutti i partecipanti potranno ritrovarsi insieme e condividere l’esperienza nel corso del pranzo conviviale di gruppo. 





WEEKEND SU PIU’ FRONTI PER MOTORSTYLE RACING


Con lo shakedown della Seat Ibiza 1.9 TDI, effettuato ieri sul tracciato di Castelletto di Branduzzo, è ufficialmente partito il nuovo programma che, in collaborazione con KAA Racing, vedrà schierare una squadra denominata “People for Ibiza” con questa vettura nella serie endurance targata Fox Running a partire dalla 10 Ore in programma sul Circuito Tazio Nuvolari di Cervesina il prossimo 2 novembre. Una sorta di rodaggio in vista di un programma più ampio per la prossima stagione, con ulteriori auto a disposizione di appassionati che vogliono provare a correre in pista a costi contenuti.

Nel prosieguo del weekend la scuderia Motorstyle Racing sarà impegnata su più fronti. Nella salita non competitiva Tavernola-Parzanica Historic, sul tracciato di 8,5 km che dal Lago d'Iseo sale fino ai 753 mt di altitudine del comune bergamasco regalando scorci mozzafiato sul lago e la vallata sottostante, dove Eugenio Mosca sarà al volante di una prestigiosa Lancia Aurelia B20. 

Sul tracciato umbro di Magione, invece, tornerà in azione, nella quinta e penultima prova di Campionato Italiano Autostoriche, la Peugeot 205 1.9 GTI pilotata nell'occasione da Renato Gaiofatto e Giuseppe Parati. (Motorstyle Racing Ufficio Stampa)





lunedì 6 ottobre 2025

Sidecare: motori, memoria e solidarietà.


Un insolito sabato d’autunno, lo scorso 4 Ottobre, nella quiete brianzola: la sede della Lega del Filo d’Oro di Lesmo ha ricevuto la visita di sidecar e vetture d’epoca, nell’ambito della manifestazione Sidecare, coordinata a livello nazionale da ASI Solidale, la commissione di ASI che si occupa delle attività benefiche.
I soci dei club AMB (Antiche Moto Brianza) e MAMS (Monza Auto Moto Storiche - Amici dell’Autodromo), congiuntamente a un paio di vetture RIVARS di Coccaglio (BS), hanno portato i loro mezzi mettendoli a disposizione della struttura della sede di Lesmo. Non si è trattato soltanto di una manifestazione per appassionati: l’evento è stato pensato anche come momento di aggregazione comunitaria per promuovere la missione sociale dell’ente e regalare un momento di divertimento e di serenità agli ospiti della sede brianzola.
La Lega del Filo d’Oro, conosciuta per il suo impegno nel sostegno a persone sordocieche e con pluridisabilità sensoriali, ha accolto questa iniziativa con entusiasmo.
Questo raduno non è stato soltanto un’esibizione, è stato un ponte tra due mondi che a prima vista sembrerebbero distanti: il mondo delle auto d’epoca e quello della solidarietà e dell’assistenza. Far dialogare bellezza meccanica e finalità sociale è stata la vera forza dell’evento.
I veicoli storici hanno portato con sé memoria, bellezza e cura per il passato. La sede del Filo d’Oro ha offerto l’occasione non solo per incontrarsi, ma soprattutto per sensibilizzare e sostenere chi opera per le fragilità sensoriali. I motori sono diventati testimoni silenziosi di valori più grandi.

Foto Raul Zacchè/Actualfoto