venerdì 27 giugno 2025

Arriverà nel 2026 la nuova Ferrari 296 GT3 Evo


Spa-Francorchamps 27 giugno 2025 - A tre anni dalla presentazione avvenuta alla 24 Ore di Spa-Francorchamps nel 2022, Ferrari sceglie l’appuntamento più importante nel panorama delle competizioni GT per togliere i veli alla nuova 296 GT3 Evo.

La vettura nasce nel solco dell’esperienza maturata con la 296 LMGT3 (che a partire dalla stagione 2024 gareggia nel FIA WEC) e con 296 GT3 che, sin dal momento del suo debutto, ha ottenuto cinque titoli, inclusi quelli Piloti e Team nella classe Pro del GT World Challenge Endurance Cup – il campionato di riferimento per le vetture GT3 – oltre alle vittorie alla 24 Ore del Nürburgring e alla 24 Ore di Daytona. Le statistiche aggiornano il palmares a 140 vittorie, 405 podi e 56 pole positions in 343 gare.

L’ascolto del cliente e l’esperienza in gara hanno portato a sviluppare la 296 GT3 Evo, frutto di azioni mirate e concrete con l’obiettivo di realizzare una vettura ancora più competitiva in ogni condizione, mantenendo intatto il concetto di “modularità” che ha reso la 296 GT3 un vero e proprio termine di paragone, soprattutto per quanto riguarda la facilità di intervento e messa a punto della vettura.

Motore e cambio. Il motore termico V6 della 296 GT3 Evo rimane inalterato rispetto alla versione precedente. Mantiene la configurazione a ‘V’ da 120° con i turbo posizionati all’interno della ‘V’ che permette significativi benefici in termini di compattezza e riduzione di massa, favorendo il raggiungimento di elevatissimi livelli di potenza. Versatile, affidabile e prestazionale, sin dal suo debutto il propulsore è sempre stato apprezzato per la sua erogazione, coppia e potenza. Il motore, che è sempre stato un elemento centrale nei progetti Ferrari, rimane dislocato più avanti e più in basso rispetto alla versione stradale, nella stessa posizione della 296 GT3. Questa collocazione aiuta ad abbassare il baricentro e a migliorare la rigidezza torsionale. Inoltre, è stato inclinato di 2° per poter lasciare più spazio al diffusore posteriore.

Per quanto riguarda il cambio, la 296 GT3 Evo adotta invece una nuova cascata di rapporti, ottimizzata dopo aver analizzato i dati raccolti nei due anni di impiego della vettura, per favorire l’erogazione della coppia sia a bassa che ad alta velocità.

Aerodinamica. La 296 GT3 Evo rappresenta lo step evolutivo della 296 GT3, piattaforma vincente che già combina performance aerodinamiche estreme e facilità di sfruttamento del carico in pista. L’obiettivo che si sono posti gli ingegneri Ferrari è stato quello di garantire una risposta più prevedibile e stabile della vettura in ogni situazione di gara, conservando le prestazioni della 296 GT3 standard in termini di carico verticale e di efficienza, già spinte al massimo concesso dal regolamento tecnico. In termini ingegneristici la squadra di aerodinamici ha puntato a migliorare la stabilità del carico verticale anteriore, quando la 296 GT3 Evo si trova in scia ad un’altra vettura, e le sensibilità aerodinamiche, ossia la minimizzazione delle variazioni dei carichi aerodinamici.

Quasi tutto il bodywork è stato oggetto di evoluzioni. Nello splitter e nel fondo anteriore sono stati rivisti i profili, e sono stati ottimizzati i volumi di espansione e i generatori di vortici. Le appendici sul paraurti anteriore sono state anch’esse modificate alla ricerca del miglior compromesso prestazionale.

Un ulteriore sensibile miglioramento è derivato da una profonda e attenta revisione del diffusore posteriore, modificato nei propri volumi di espansione e nel numero dei canali. Il terzo elemento oggetto di evoluzione è stato il sistema di louvers dei passaruota anteriori, sviluppate in sinergia col fondo anteriore, per garantire l’ingresso di aria pulita alle prese aria posteriori, sia in aria libera che in scia ad altre vetture.

Per lo sviluppo della 296 GT3 Evo è stata ulteriormente migliorata la metodologia di simulazione che combina i test in galleria del vento con i calcoli della CFD – Computational Fluid Dynamics –, e permette di simulare campi aerodinamici disturbati, testando rapidamente molte variazioni geometriche. Il comportamento del pacchetto di sviluppo è stato quindi validato in pista, sia in giri prestazionali che in condizioni di ingaggio con altre vetture. Il risultato della ricerca è sintetizzato nella capacità della vettura di mantenere elevate performance aerodinamiche in condizioni di traffico e aria “disturbata”, molto frequenti nelle competizioni di durata, stabilizzando il carico verticale in scia a vantaggio della competitività e della precisione anche nei contesti più dinamici e imprevedibili.

Dal punto di vista estetico-funzionale, la 296 GT3 Evo si rende riconoscibile anche per due prese d’aria inserite nel cofano anteriore, per migliorare i flussi di raffreddamento per i freni e l’abitacolo, oltre che per il nuovo alettone posteriore che ha subito cambiamenti significativi. La struttura di supporto è stata ridisegnata insieme alle paratie laterali. L’ala è ora dotata di meccanismo di regolazione rapida, introdotto per la prima volta nella LMGT3, che consente di intervenire sull'angolo dell'ala tramite una semplice vite, migliorando ulteriormente le operazioni in pista, già una caratteristica distintiva della 296 GT3.

Fluidodinamica. Lo sviluppo del pacchetto evoluzione ha coinvolto anche l’aerodinamica interna, e in particolare il raffreddamento dei freni anteriori. Grazie all’ottimizzazione dei condotti che convogliano l’aria dal paraurti verso i dischi e l’introduzione di due prese dinamiche sul cofano, la portata di aria complessiva verso i freni anteriori è salita di oltre il 20% rispetto alla 296 GT3. Anche la pompa dello sterzo può godere di un migliore e più efficace raffreddamento grazie alla introduzione di due prese Naca inserite nel fondo vettura.

Esperienza LMGT3. Tutta la carrozzeria del passaruota posteriore è mutuata dalla LMGT3 che si distingue per una curvatura più verticale nella sua parte anteriore, rendendo più semplice l’alloggiamento delle varie tipologie di pneumatici provenienti da fornitori diversi, impiegati nei campionati GT di tutto il mondo. Anche gli specchietti retrovisori nascono mettendo a frutto questa esperienza, e sono stati ulteriormente migliorati anche grazie ad una serie di studi e calcoli che hanno avuto come scopo quello di indagare le frequenze e i modi propri di vibrare che avevano i retrovisori esterni nella versione attuale. Questi nuovi particolari sono stati spostati verso l’interno, modificandone l’inclinazione e migliorando contestualmente la visibilità.

Dinamica veicolo. Sia la cinematica della sospensione anteriore che di quella posteriore è stata modificata con l’obiettivo di ridurre i carichi sugli elementi e migliorare l’affidabilità. Al tempo stesso, il nuovo disegno garantisce una risposta dinamica connessa tra anteriore e posteriore, oltre a facilitare le operazioni di setup ai box.

Abitacolo. Intuitività, visibilità, accessibilità sono principi cardine attorno a cui sono stati definiti gli assi di sviluppo dell’abitacolo della 296 GT3, senza dimenticare aspetti fondamentali quali sicurezza e comfort. La 296 GT3 Evo mantiene inalterate queste caratteristiche di base, ma migliora sensibilmente la portata dell’impianto dell’aria condizionata, arricchito con una ventola supplementare per risultare ancora più efficace.

Debutto e kit. La 296 GT3 Evo, il cui processo di omologazione verrà completato al termine delle ultime rifiniture aerodinamiche in corso di svolgimento, debutterà nella stagione 2026 e sarà disponibile anche come kit di aggiornamento per coloro i quali stanno gareggiando con la 296 GT3.

Credits: Ferrari.com






Il percorso della Coppa d'Oro delle Dolomiti 2025


Quando manca meno di un mese ad uno dei più suggestivi appuntamenti del Campionato Italiano Grandi Eventi, ovvero la Coppa d'Oro delle Dolomiti di regolarità Classica per auto storiche e moderne, sono state pubblicate le mappe dell'attesissimo evento targato ACI Belluno, presieduto da Lucio De Mori, con il supporto di ACI Sport.
Il programma dell'evento prevede 3 giorni di gara che partendo da Cortina d'Ampezzo si snoderà attraverso le strade delle Dolomiti dell'Alto Adige e Bellunesi per concludersi a Cortina, capitale montana del glamour che vive un periodo di grande fermento dato che ospiterà i giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026. 
Il percorso prevede 506 km complessivi per tre giorni di gara suddivisi in un prologo di 48 km con partenza alle 18:00 di Giovedì 24 luglio da Corso Italia a Cortina d’Ampezzo. La prima tappa di 266 km di Venerdì 25 luglio porterà gli equipaggi in Val Pusteria e in Val Badia in Alto Adige. La seconda tappa, in programma Sabato 26 luglio, avrà una lunghezza di 192 km e toccherà la Valle del Piave e Belluno. Con 84 prove cronometrate e 6 prove di media per arricchire di competitività una edizione che si preannuncia ad altissimo livello tecnico. A vincere l’edizione 2024 furono Mario Passanante e Alessandro Molgora su Fiat 508C di Franciacorta Motori.

giovedì 26 giugno 2025

Ferrari crisi e riscatto

credits: @racingpicture
credits: @racingpicture

La Ferrari è un mito, su questo non ci sono dubbi. D’altronde, la scuderia di Maranello è l’unica ad aver preso parte a tutti i campionati di Formula 1, la categoria regina del motorsport, a partire dalla sua inaugurazione nel 1950. Ma non sempre passione, esperienza e dedizione assolute bastano a garantire il successo. Infatti, dopo le prime travolgenti affermazioni mondiali con Ascari (1952 e 1953), Fangio (1956), Hawthorn (1958), Hill (1961) e Surtees (1964), la Rossa ha dovuto affrontare tre lunghi cicli di digiuno intermittente: quello interrotto da Niki Lauda dopo undici anni nel 1975, quello durato dal trionfo del 1979 di Jody Scheckter all’inizio dell’era Schumacher nel 2000 e quello, purtroppo ancora in corso, iniziato l’indomani della vittoria di Kimi Raikkonen nel 2007. 

 

Un grande esperto di cose ferrariste come Adriano Cisario passa al vaglio queste parentesi temporali individuandovi i punti di snodo, rievocando le decisioni che hanno indirizzato (e a volte squassato) l’attività della Ferrari in quegli anni e riportando fatti, curiosità e dichiarazioni poco noti e a volte sorprendenti. Quanti ricordano o sanno, per esempio, che nel 1982 Enzo Ferrari aveva deciso di fare a meno di Gilles Villeneuve? Oppure che nel 1992 l’ipotesi del ritiro della scuderia dalla Formula 1 venne presa in seria considerazione? O ancora che Prost era pronto a tornare nel 1996 ma fu “bruciato” da Michael Schumacher? Di vicenda in vicenda, si arriva fino ai giorni nostri, col mancato rinnovo del contratto che tanto ha deluso Sebastian Vettel, fino all’ultimo, grande colpo: l’ingaggio del campionissimo Lewis Hamilton, anche lui alle prese con un digiuno personale che dura dal 2020 e quindi ben deciso a entrare, insieme alla Rossa, nell’ultra-leggenda della Formula 1.

 

L’autore

Adriano Cisario, nato a Bari nel 1965, è giornalista specializzato in motorsport, esperto di Formula 1 e autore del blog Motor Chicche. Oltre a collaborazioni con testate quotidiane («Gazzetta di Modena», «Quotidiano di Bari») e periodiche, è stato addetto stampa dell’Autodromo del Levante, ha svolto uno stage presso la Direzione della Comunicazione della Citroën a Neuilly-sur-Seine e un Master in Comunicazione Sportiva. Con Ultra ha già pubblicato Quasi ferraristi. Storie di piloti a un passo dal mito.



Ferrari crisi e riscatto

Da Surtees a Hamilton, dissidi, tragedie, flop e grandi trionfi della Rossa in Formula 1

 

Ultra Sport - pp. 216 - Euro 16,50

 

Ultimate Hospitality a Monza per il Gran Premio d'Italia


Autodromo Nazionale Monza e On Location, Fornitore Ufficiale ed Esclusivo di Hospitality per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026 e leader globale nell’experience premium hospitality, annunciano oggi il lancio dei pacchetti Ultimate Hospitality, in vista del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia, in programma dal 5 al 7 Settembre 2025. I pacchetti sono ora disponibili.

Ultimate Hospitality rappresenta una nuova frontiera nell'esperienza dell'evento per gli spettatori. Un'area esclusiva all'interno dell’autodromo, progettata per offrire servizi di eccellenza in una posizione ambita e dotata di tecnologie all'avanguardia, per vivere ogni momento del weekend di gara nel massimo comfort. Tra i numerosi vantaggi, la presenza di grandi schermi garantirà una visione completa e coinvolgente dell’intenso programma in pista, senza mai perdere neppure un istante degli eventi.

La struttura innovativa e all'avanguardia sarà situata a breve distanza dalla Fanzone, cuore pulsante del divertimento in stile Formula 1: musica dal vivo, esposizioni di auto storiche, aree interattive e di intrattenimento, oltre al palco con la presenza dei protagonisti del Mondiale. Un'esperienza immersiva e totale che aspetta solo di essere vissuta.

La struttura temporanea può ospitare fino a 1.500 ospiti, lungo il rettilineo che porta dalla Variante Ascari alla Parabolica. L'area Hospitality è costruita su due livelli, copre 1.800 metri quadrati con uno sbocco su una terrazza panoramica e un ingresso a una tribuna esclusiva affacciata sull’ultracentenario impianto lombardo.

Gli ospiti avranno a loro totale disposizione un'area verde di 4.000 metri quadrati, accesso all’autodromo il venerdì e il sabato, durante le sessioni di qualifica, e la domenica quando si svolgerà il Gran Premio, con la possibilità di vivere un'esperienza unica e indimenticabile. Il rombo dei motori e molto di più: un menù a buffet curato con show cooking dal vivo, una selezione di vini pregiati, birre e bevande analcoliche, schermi Tv con diretta della gara e servizi personalizzati.

Il Direttore Centrale per la Direzione Sport Automobilistico di ACI, Marco Ferrari, ha dichiarato: «Siamo onorati di avviare questa collaborazione con una realtà prestigiosa come On Location, leader internazionale nel settore dell’ospitalità premium. L’implementazione dei nostri servizi in occasione del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia rappresenta un passo significativo nel percorso che abbiamo intrapreso per elevare ulteriormente la qualità della nostra offerta. Quella di quest’anno è soltanto l’inizio: l’obiettivo è continuare a crescere e migliorare, puntando a un’esperienza ancora più esclusiva e coinvolgente per l’edizione 2026».

L’Amministratore Delegato di On Location Italia, Emilio Pozzi, ha detto: «Siamo felicissimi di mettere a disposizione la nostra esperienza mondiale nel campo dell’hospitality per un evento così iconico come il Gran Premio d’Italia e per questo ringraziamo l’Autodromo Nazionale Monza».

Oltre a essere fornitore ufficiale di hospitality per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026 e per i Giochi Olimpici e Paralimpici Los Angeles 2028, On Location offre esperienze ufficiali e immersive in altri eventi di prestigio, tra cui la Coppa del Mondo FIFA 2026, il Super Bowl, le NCAA Final Four e altro ancora.


ASI AL MIMO 2025



MIMO - Milano Monza Motor Show è pronto ad accendere i motori per la sua quarta edizione, che si svolge all’Autodromo Nazionale Monza da venerdì 27 a domenica 29 giugno. Il festival motoristico a ingresso gratuito regala tre giorni di pura passione e adrenalina automobilistica, trasformando l’Autodromo brianzolo in una vera e propria città dei motori a vocazione fortemente dinamica, animata da parate spettacolari ed esibizioni mozzafiato delle più esclusive supercar, hypercar e dai test drive delle case automobilistiche che mettono a disposizione del pubblico le proprie novità.

ASI partecipa a MIMO 2025 con un’esposizione dedicata alle auto storiche da competizione nei box 9-10-11-12 e con due esemplari della Collezione ASI Bertone alimentate a bio-carburante per il programma ASI Net Zero Classic: la Lancia Stratos HF del 1975 e la Lamborghini Countach 5000 Quattrovalvole del 1987. Pronte a scendere in pista per dare un’accelerata alla sostenibilità.

L’esposizione ASI conta due vetture di Formula 1, la Surtess TS 19 che corse nella stagione 1976 con il pilota australiano Alan Jones e la Arrows A1 che partecipò al mondiale nel 1978 con Riccardo Patrese. Poi la March 712 M di Formula 2 del 1971 ex Carlos Pace, la Brabham BT 41 di Formula 3 del 1975 ex Luciano Pavesi e due piccole monoposto addestrative come la Formula Monza del 1967 e la Spedo Formula Junior del 1994. Tra le ruote coperte spiccano le granturismo De Tomaso Pantera Gruppo 4 vincitrice del Giro Automobilistico d’Italia 1973 e la Iso Grifo A3C del 1964, la Lancia Fulvia Sport Zagato Competizione del 1968 (un esemplare pre-serie ex Scuderia Jolly Club appena restaurato dalla famiglia Facetti), la BMW CSL Gruppo 2 del 1976 e la Osella PA7 Sport Prototipo del 1979 utilizzata da Lella Lombardi e Giorgio Francia.

Il “tempio della velocità” attende anche i Tesserati ASI, per i quali la Federazione ha messo a disposizione tre slot gratuiti di giri liberi in pista con le proprie auto storiche (sportive e da competizione, purché in possesso di Certificato di Rilevanza Storica e/o di Certificato di Identità ASI). I turni sono previsti venerdì 27 giugno dalle 10.30 alle 10.55 e dalle 14.30 alle 14.55 e sabato 28 giugno dalle 11.00 alle 11.25: ed è spettacolo nello spettacolo per ammirare sul tracciato la storia dell’automobile alimentata dalla passione dei veri cultori.

LE BIO-BENZINE DI SECONDA GENERAZIONE

Le bio-benzine di seconda generazione utilizzate nel programma ASI Net Zero Classic seguono lo standard EN228 utilizzato per la distribuzione di carburante in tutta Europa. Sono miscele di idrocarburi a catena compresa tra i 6 ed i 12 atomi di carbonio. Nel caso della benzina “tradizionale”, questi idrocarburi derivano dalla distillazione frazionata del petrolio grezzo che esce dai giacimenti sotterranei o sotto il fondo marino. Nel caso delle bio-benzine, invece, il carbonio che va a formare le catene degli idrocarburi è di origine vegetale: è stato catturato dagli organismi vegetali dall’atmosfera, trasformato in cellulosa e zuccheri, dai quali viene estratto tramite fermentazione che porta alla formazione di bioetanolo e altre sostanze simili. Le quali, a loro volta, tramite reazioni chimiche esotermiche, quindi molto efficienti in quanto non richiedono energia ma la producono, vengono trasformate negli idrocarburi necessari per la miscela di cui sopra.

Il bio-etanolo sparisce quasi completamente. Nel prodotto finale esso è presente tra lo 0,5% e l’1%, diversamente dalle benzine alla pompa, che ne contengono il 5% (E5) oppure il 10% (E10). Va sottolineato perché l’etanolo è il vero killer dei motori storici, in particolare dei loro impianti di alimentazione, in quanto ne attacca i materiali a seguito del suo potere corrosivo e all’alto contenuto di umidità.

Bio-benzina di seconda generazione vuole dire che il feed-stock, ovvero il materiale di partenza per i processi produttivi, deriva da scarti dell’agricoltura e dell’industria alimentare e non da prodotti agricoli appositamente fatti crescere con conseguente consumo di suolo e sottrazione di sostanze alimentari alle popolazioni come nel caso della prima generazione.

La bio-benzina, essendo a tutti gli effetti una benzina EN228, emette 2,3 kg di CO2 per ogni litro bruciato, esattamente come le altre. Ma per produrla si sono sottratte quantità di carbonio all’atmosfera: quello che importa per la mitigazione degli effetti climatici è il bilancio di carbonio. Dunque, se ne consumo e poi ne emetto, devo andare a verificare il bilancio tra le due quantità. Per farlo, mi serve una scheda di produzione della benzina estremamente attendibile e certificata da organismi e istituti autorevoli e super-partes, che ne attestino quanto feed-stock di ordine biologica e quanto di origine fossile è stato utilizzato nella produzione: nel caso della bio-benzina usata da ASI, questa percentuale è dell’80%. Il contenuto di carbonio dell’atmosfera non viene dunque appesantito per 2,3 kg di CO2 per ogni litro di benzina ma solamente per l’80% di tale quantità.

La benzina Sustain Classic 80 utilizzata da ASI non presenta variazioni significative nella performance, non è necessaria alcuna modifica all’accensione o alla carburazione, può essere miscelata con altra “tradizionale” e la si può conservare per lunghi periodi nel serbatoio grazie al suo bassissimo contenuto di etanolo.

Già oggi il feed-stock disponibile potrebbe servire ad alimentare buona parte del parco circolante europeo, non solo storico: l’aumento continuo di produzione di bio-fuel e la diminuzione della domanda di carburanti man mano che procede l’elettrificazione lasciano calcolare un facile surplus di materia prima entro tempi brevissimi: la neutralità climatica si potrebbe raggiungere molto prima del 2050 se venissero tolti i vincoli attuali.

DATI SALIENTI DELLA BIO-BENZINA “SUSTAIN CLASSIC 80”

Dati del produttore Coryton Advanced Fuels:

Contenuto sostenibile totale: 80,4%, di cui 71% inadatto anche come nutrimento per animali

Contenuto fossile: 19,6%

Miglioramento bilancio CO2 nella fase di utilizzo: 80,4%

Miglioramento nell'intero ciclo di vita, detratte emissioni per estrazione feedstock, per trasporti e distribuzione: 59,6 %

Dalle tabelle InnovHub dei dati misurati allo scarico, biobenzina vs. commerciale utilizzando la Lancia Stratos HF del 1975 della Collezione ASI Bertone:
PM ridotte del 30%; Metano ridotto del 12%; CO ridotto del 28%; Benzene ridotto del 24%

(Ufficio Stampa ASI)

lunedì 23 giugno 2025

Simone Faggioli ha vinto la Pikes Peak



Simone Faggioli ha compiuto l'impresa, ha vinto la Pikes Peak 2025. Il fiorentino pilota ufficiale Nova Proto NP 01 Bardahl ha sbaragliato la concorrenza mondiale e ha portato sulla vetta più alta la bandiera italiana.
3'37"196 si legge sui monitor della diretta ed è il tempo della vittoria italiana in Colorado grazie al pluri campione tricolore ed europeo che ora si è spinto più in alto di tutti sul tetto della velocità in salita. Il percorso è stato accorciato a circa 9 Km nell'edizione 2025 per le condizioni meteo in vetta.

Altro grande onore arriva all'Italia con il terzo posto di Diego Degasperi. Il trentino ha desiderato questa impresa mondiale e la ho costruita con il Team Faggioli al volante della Nova Proto. Diego è salito sul podio della Pikes Peak con il tempo di 3'45"183.



Italian F.4 Championship a Monza, foto di racingpicture (album II)

Autodromo Nazionale Monza, 21 Giugno 2025
Italian F.4 Championship

foto ©️racingpicture (Album II)
riproduzione riservata





































LA FERRARI 296 GT3 DEL TEAM CETILAR RACING SESTA TRA LE GTD NELLE QUALIFICHE DELLA 6 ORE DEL GLEN


Sesto tempo di classe e terza fila della GTD per la gara. Una sessione di qualifica molto positiva, quella della Ferrari 296 GT3 numero 47 del team Cetilar Racing, che ha inaugurato la 6 Ore di Watkins Glen.
Artefice del considerevole crono di 1’45”696 è stato nella circostanza Lorenzo Patrese.
Un’eccellente prestazione quella del giovane pilota padovano, alla sua prima apparizione sui 5,4 chilometri del difficile tracciato americano, che consentirà a lui e ai suoi compagni di squadra Antonio Fuoco e Giorgio Sernagiotto (assieme ai quali, come nella 12 Ore di Sebring, si alterna al volante della vettura gestita dalla AF Corse), di affrontare questo terzo appuntamento del calendario dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship avviandosi da una posizione privilegiata.
Il risultato ottenuto oggi sul tracciato dello stato di New York, conferma la competitività della Ferrari 296 GT3 del team Cetilar Racing (squadra che al Glen vi fece la sua prima apparizione conclusa con un quarto posto nel 2022), nonché del suo equipaggio, decisamente poco fortunato in cui questo inizio di stagione, nella 24 Ore di Daytona (dove con Fuoco e Patrese si diedero il cambio al volante Roberto e Nicola Lacorte) e appunto a Sebring.

Credits: F. Taccola


domenica 22 giugno 2025

Italiano GT Endurance / Beretta-Frassineti-Testa (Lamborghini Huracan GT3 Evo2) si aggiudicano la 3 Ore di Monza


E’ dell’equipaggio composto da Michele Beretta, Andrea Frassineti e Rodrigo Testa la vittoria nella 2^ prova del Campionato Italiano Gran Turismo disputata all’Autodromo Nazionale Monza. I portacolori del team VSR hanno disputato un’eccellente prova che li ha portati sul gradino più alto del podio nonostante il ritardo di un giro al secondo stint, precedendo le due Ferrari 296 GT3 dell’AF Corse di Colavita-Badawi-Vidales (+2.296), vincitori della GT3 PRO-AM, e Ferrari-Raghunathan-Ponzio (+7.075), mentre nella GT3 AM si sono imposti Pavlovic-Spengler-Lommahadthai (Lamborghini Huracan GT3 Evo2-Star Performance).
La classe GT Cup ha registrato le vittorie di Di Mare-Croccolino-Agoglia (Ferrari 296 Challenge-Best Lap) nella 1^ Divisione PRO-AM, di Locanto-Segù (Lamborghini Huracan ST Evo2-DL Racing) nella 1^ Divisione AM, di Bontempelli-Di Fabio-Postiglione (Ferrari 488 Challenge-Easy Race) nella 2^ divisione AM e di Simonini-Parisotto-Daminato (Ferrari 488 Challenge-Reparto Corse Ram) nella 2^ Divisione AM.
Nella classifica assoluta GT, i vincitori di Misano, Mazzola-Rauer-Cazzaniga, sono stati raggiunti al comando a quota 38 da Colavita-Badawi-Vidales, mentre in terza posizione sono saliti Coluccio-Gorini-Tamburini (30).


GT3: È stata davvero un’impresa quella portata a termine dai vincitori della seconda prova della serie Endurance. Una vittoria conquistata con i denti, al termine di una gara ricca di colpi di scena che aveva visto i portacolori del VSR precipitare a metà classifica, addirittura doppiati dai battistrada. Per Beretta–Frassineti–Testa, tutto era iniziato nel migliore dei modi fin dalle prove ufficiali, con la conquista di una brillante pole position.
Anche la partenza sembrava promettente, nonostante Beretta, dopo uno scatto non perfetto, fosse retrocesso momentaneamente in terza posizione. Il pilota lombardo è stato però abile nel recuperare rapidamente il comando della gara, consegnando la vettura a Frassineti al primo posto. Il giovane pilota emiliano ha gestito senza difficoltà la leadership per tutto il proprio stint, ma un Full Course Yellow ha cambiato le carte in tavola.
Mentre alcuni avversari diretti sono riusciti a sfruttare subito la neutralizzazione per rientrare ai box, l’equipaggio VSR è stato costretto ad attendere il giro successivo per effettuare la sosta. Il ritardo ha avuto un impatto pesante sulla classifica, facendoli scivolare nelle retrovie, staccati di un giro dai primi.
Da quel momento è iniziata una lunga rincorsa, che ha visto protagonisti sia Beretta che Frassineti, ma anche il terzo pilota, il portoghese Rodrigo Testa, autori di una incredibile rimonta, favorita anche da altre due neutralizzazioni per incidenti che hanno permesso all’equipaggio di recuperare e poi sdoppiarsi rispetto al gruppo di testa. Con lucidità e velocità, la Lamborghini Huracan GT3 EVO 2 è risalita fino al vertice, firmando una vittoria di grande spessore.

Sotto alla bandiera a scacchi, i portacolori VSR hanno preceduto Colavita–Badawi–Vidales, risaliti dalla quindicesima posizione dopo una partenza non facile da parte di Badawi.
Dapprima Colavita, poi Vidales, e infine anche Badawi nel suo secondo stint, hanno recuperato bene fino a prendere la testa della gara al 67° giro, prima di dover cedere alla rimonta della Lamborghini, concludendo in seconda posizione. Terzi al traguardo i compagni di squadra Ferrari–Raghunathan–Ponzio, autori di una gara regolare e sempre nelle posizioni di vertice.
Ai piedi del podio ha chiuso la BMW M4 GT3 di Caglioni–Comandini–Guerra (BMW Italia-Ceccato Racing), penalizzati da un Drive Through che ha compromesso un risultato che fino a quel momento sembrava alla loro portata.
Dopo i buoni stint iniziali di tutti i tre portacolori BMW, nella sua seconda frazione il pilota romano ha ritardato l’attivazione del limitatore sotto regime di FCY, causando la penalizzazione e la retrocessione di Guerra, a cui aveva consegnato la vettura, dalla prima all’ottava posizione. Dopo aver conquistato 12 punti da leader al traguardo virtuale dei 100 minuti, un finale al fulmicotone ha permesso all’equipaggio BMW di risalire fino alla base del podio.
Quinti assoluti Pavlovic–Spengler–Lommahadthai, primi della classe GT3 AM, davanti alla Ferrari 296 GT3 di Coluccio–Gorini–Tamburini (Easy Race). L’equipaggio della squadra veneta, terzo al traguardo virtuale dei 100 minuti (8 punti conquistati), poteva ambire a un risultato migliore dopo aver conquistato, con Tamburini, la testa della gara nelle fasi iniziali. Una penalizzazione di 10 secondi inflitta nel finale per un contatto li ha esclusi dalla lotta per il podio, ma il settimo posto in classifica generale li proietta al terzo posto in campionato, a sole otto lunghezze di distanza dai due equipaggi capi classifica a pari merito, Colavita–Badawi–Vidales e Mazzola–Rauer–Cazzaniga (Audi R8 LMS).
Proprio i portacolori di Tresor-Attempto Racing, vincitori a Misano, hanno concluso al settimo posto, anche loro penalizzati nel cambio pilota durante il FCY e da un giro di ritardo rispetto ai battistrada. Nonostante tutto, la rimonta finale ha portato l’equipaggio Audi a chiudere davanti ai primi della classe GT Cup, Di Mare–Croccolino–Agoglia.
Completano la top ten la Mercedes AMG GT3 di Caresani–Sathienthirakul–Scholze (Antonelli Motorsport), nona, e la Lamborghini Huracán GT3 EVO 2 di Denes–Cola–Guidetti (Imperiale Racing), decimi, davanti a Marazzi-Buttarelli (Ferrari 296 GT3-Rossocorsa Racing) e Ambrose-McDonald-Castellacci (Ferrari 296 GT3-AF Corse), che si confermano al comando della GT3 AM a quota 48.
Continua, invece, il periodo sfortunato per Audi Sport Italia. Dopo il ritiro nella gara inaugurale di Misano, a Monza l’equipaggio Lambrughi–Lopez–Cantu ha disputato una prova di alto livello, restando al comando nei due stint di Lopez e Cantu, prima che una foratura alla gomma posteriore sinistra, a 10 minuti dalla fine, spegnesse ogni speranza di podio. Il finale amaro li ha costretti a chiudere nelle retrovie, nonostante una prestazione che meritava ben altro epilogo.

GT Cup - È stato un autentico capolavoro quello firmato da Sabatino Di Mare, Filippo Croccolino e Pietro Agoglia nella classe GT Cup. L’equipaggio della Ferrari 296 Challenge del team Best Lap ha non solo conquistato la vittoria nella 1^ Divisione PRO-AM, ma ha anche ottenuto un sensazionale ottavo posto assoluto.
Una gara condotta con intelligenza strategica e grande costanza nei sei stint, in cui tutti i piloti hanno mantenuto ritmi elevati e regolari, approfittando al meglio anche delle fasi di neutralizzazione per scalare la classifica assoluta. Eppure, non tutto era iniziato nel migliore dei modi per l’equipaggio del team Best Lap.
Nonostante la pole position conquistata nelle prove ufficiali, Sabatino Di Mare non ha avuto un buono spunto al via, scivolando nelle primissime fasi in terza posizione. Davanti a lui, la 296 Challenge di Mikkel Mac (AF Corse) ha preso il comando, mentre la Ferrari di Gai–Fontana si è inserita in seconda piazza. Ma la svolta è arrivata poco dopo, quando la vettura di Mac è stata costretta al ritiro, lasciando momentaneamente la testa della corsa nelle mani di Gai. Una volta salito in macchina Fontana, però, la 296 ha iniziato a soffrire per un problema al cambio, che ha rallentato il ritmo dei portacolori AF Corse.
Dal terzo stint, la vettura del team romano ha definitivamente preso il comando della GT Cup, mantenendolo fino alla bandiera a scacchi. La vittoria nella 1^ Divisione di Di Mare-Croccolino-Agoglia è stata netta e meritata, davanti a Fontana–Gai, attardati di ben otto giri a causa dei problemi tecnici. Nonostante il passo falso, i portacolori di AF Corse mantengono il comando della classifica provvisoria con 25 punti di vantaggio sui vincitori di Monza.

Nella 1ª Divisione AM, successo per la Lamborghini Huracan ST Evo2 di Locanto–Segù (DL Racing), al termine di un lungo duello con la Ferrari 296 Challenge di Levy–Mari–Bucci (Best Lap). Sul terzo gradino del podio l’altro equipaggio DL Racing, Salvaggio–Riva–Bolger. In classifica, Locanto–Segù si portano al comando con 62 punti, davanti a Levy–Mari–Bucci, staccati di 10 lunghezze.

Duelli accesi anche nella 2^ Divisione con Bontempelli-Di Fabio-Postiglione che hanno conquistato una vittoria convincente nella PRO-AM al termine di una gara che li ha visti dominare gli avversari con le Porsche 992 GT3 Cup: Calcagno-Corradi-Valori (Racevent) e Navatta-Olivieri-Palma (Raptor Engineering), rispettivamente, secondi e terzi sotto alla bandiera a scacchi. L’equipaggio dell’Easy Race balza al comando della classifica provvisoria scavalcando di 4 lunghezze Navatta-Olivieri-Palma. Trasferta da dimenticare, invece, per i vincitori di Misano, Piria-Russo (Porsche 992 GT3 Cup-SP Racing) subito fuori nelle fasi iniziali per un contatto causato da un avversario.

Nella 2^ Divisione AM si sono imposti Simonini-Parisotto-Daminato, davanti alle due Porsche dell’equipaggio tutto femminile, Levy-Segattini-Sonzogni, e dei portacolori dell’SP Racing, Fabiani-Bergonzini-Deverikos, che hanno terminato la gara precedendo la Ferrari 488 Challenge di Marulla-Zydlewski-Risitano (Double TT Racing). Nella classifica provvisoria sono al comando Marulla e Risitano (45) davanti a Deverikos-Bergonzini-Fabiani (40) e Levy-Segattini-Sonzogni (38).

FOTO PEZZOLI - NEW REPORTER PRESS