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giovedì 15 maggio 2025

ASI GO-KART SHOW 2025 ALLA PISTA AZZURRA DI JESOLO.

La Pista Azzurra di Jesolo ospita la dodicesima edizione dell’ASI Go-Kart Show in programma dal 16 al 18 maggio con la partecipazione di oltre 250 piloti provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti per rievocare la celebre “Coppa dei Campioni” insieme ai grandi nomi del karting e del motorsport internazionale.
L’evento organizzato dalla Commissione Kart dell’Automotoclub Storico Italiano è in assoluto il più importante e partecipato a livello internazionale, con team e piloti che animano la pista veneta (già teatro di gare titolate anche a livello mondiale) con decine di go-kart costruiti dagli anni ’50 al 2004, suddivisi in cinque batterie rispettando i criteri delle Classi CIK per epoca e cilindrata.
Sarà un susseguirsi di turni in pista non competitivi, ma sicuramente spettacolari e coinvolgenti con la novità della sessione in notturna di venerdì 16 maggio. È l’unico evento che permette di riscoprire l’intera evoluzione della specialità, nata negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni ’50 del 1900 e presto approdata in Europa dove ha vissuto il suo massimo sviluppo.

Insieme ai kart ci saranno anche alcuni grandi piloti come il cinque volte campione del mondo Gianluca Beggio, il campione italiano Franco Baroni e l’eclettico Beppe Gabbiani, con la sua carriera “a tutta pista” dai kart alla Formula 1.

L’Italia, in particolare, può contare i principali costruttori che da sempre si contendono il primato mondiale nelle varie categorie. Va sottolineato, inoltre, che i go-kart hanno sfornato i più grandi campioni approdati fino alla massima serie, la Formula 1, rivelandosi quindi la “palestra” perfetta per i piloti professionisti.

lunedì 12 maggio 2025

A Varano 24 campioni del mondo in pista per ASI MotoShow



Sono stati ben 24 i campioni del mondo in pista per la grande parata conclusiva di ASI MotoShow 2025 ospitato questo fine settimana presso l’Autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari. In pole position sulla griglia di partenza si sono schierati Giacomo Agostini, Marco Melandri, Danilo Petrucci, Eugenio Lazzarini, Pierpaolo Bianchi, Carlos Lavado, Gianfranco Bonera, Giuseppe Ascareggi e via via in un elenco stellato da capogiro e con moto da museo. Non a caso il motto di ASI MotoShow è “Il museo della moto in movimento”, perché dal 2002 raduna le più belle e iconiche due ruote di tutti i tempi.

Il “Trofeo Ubaldo Elli” – in memoria di uno dei più grandi collezionisti italiani capace di conservare moto da corsa che hanno conquistato 75 titoli iridati – è andato ad Eugenio Lazzarini: forte di tre titoli mondiali come pilota, grazie all’esperienza tecnica ha contribuito a rimettere in moto la Benelli 175 Bialbero GP del 1934 conservata a Pesaro nella Collezione ASI Morbidelli. La sua accensione, avvenuta con bio-benzina grazie al programma ASI Net Zero Classic, ha riportato agli anni ruggenti del motociclismo, quando la moto pesarese non aveva rivali nelle competizioni italiane ed europee.

“Moto e miti: due parole per condensare al massimo ASI MotoShow”, commenta il Presidente ASI Alberto Scuro. “Storia, spettacolo, convivialità e cultura delle due ruote sono gli ingredienti del nostro evento conosciuto in tutto il mondo. Un paddock colorato e vitale, tanti club federati presenti con tematiche significative. Abbiamo suscitato l’interesse delle istituzioni, su tutte la visita del Vicepresidente del Senato l’Onorevole Gian Marco Centinaio, e la partecipazione attiva delle forze dell’ordine con la tematica delle moto in divisa ad esse dedicata”.

“Non posso mai perdermi l’appuntamento con ASI MotoShow”, ha sottolineato “the king” Giacomo Agostini con i suoi quindici mondiali in palmares. “Ormai è una tappa fissa per incontrare amici e appassionati. Per rivedere i piloti con i quali ho condiviso le esperienze in pista più belle della mia carriera. Poi la gioia di risalire sulle mie vecchie moto, come la Yamaha del mio primo mondiale vinto con il marchio giapponese”.

La Casa del triplo diapason era presente ufficialmente nel paddock di Varano, pista di riferimento per gli appassionati nel cuore pulsante della Motor Valley, con Marco Riva nel ruolo di responsabile del progetto Yamaha Racing Heritage Club: “Un’edizione speciale per Yamaha, che festeggia due anniversari importanti: i settant’anni della sua fondazione, avvenuta in Giappone, a Iwata, il 1° luglio 1955, e i cinquant’anni dalla prima vittoria nella classe 500 con la mitica YZR OW23. E nello stesso anno conquistò anche il titolo mondiale grazie a Giacomo Agostini. Per questo ad ASI MotoShow abbiamo esposto due moto iconiche come la YA-1 125 del 1955, primo modello della storia Yamaha, e la YZR 500 regina del motomondiale nel 1975.”

Altro brand giapponese presente ad ASI MotoShow a Varano è Honda, come racconta Fausto Giancristofaro della filiale italiana illustrando il tema esposto nel paddock: “Le moto 125 due tempi prodotte nello stabilimento di Atessa hanno rappresentato un periodo di grande sviluppo per il costruttore giapponese, che con il nostro Paese ha sempre avuto un rapporto stretto e proficuo. Le abbiamo portate presso l’Autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari, compresa la NSR con telaio in alluminio pressofuso, modello di incredibile successo tanto da non riuscire a soddisfare le richieste dei clienti. Oggi, quindi, entra di diritto nel novero delle collezionabili”.

Dieci anni in MotoGP dal 2012 al 2023 come pilota ufficiale Ducati, KTM e Suzuki, oggi in Superbike ancora con Ducati, Danilo Petrucci ha “debuttato” ad ASI MotoShow in sella alla Desmosedici GP3 di Borgo Panigale, seconda nel mondiale 2003 con Troy Bayliss e Loris Capirossi. “Una bellissima esperienza, guidando una moto straordinaria che ancora impressiona per le sue prestazioni. Quando lei correva io ero piccolo ed era un sogno. Tantissimi appassionati, tante moto da brivido che ci raccontano la loro storia, spesso ultracentenaria.”

Altro debutto al MotoShow, altra generazione ma lo stesso entusiasmo dei piloti veri, di talento e con la velocità nel sangue. È l’argentino Benedicto Caldarella, classe 1940, approdato al mondiale nel 1961 e capace di duellare testa a testa con i mostri sacri come Mike Hailwood. In Italia vinse sulle piste di Imola, Vallelunga e sul circuito cittadino di Ospedaletti. “A Varano non ero mai stato, è una bella pista, ideale per tutte le tipologie di moto che partecipano a questo evento incredibile. Il pubblico italiano mi ricorda quello degli anni d’oro, tanti mi ricordano con affetto.”

ASI MotoShow ha rappresentato una nuova tappa di ASI Net Zero Classic con l’uso di bio-benzina di seconda generazione dedicata alle moto con motori più spinti o da competizione, grazie al numero di ottano 102 e al contributo sostenibile con il 50% di risparmio di CO2 nel bilancio carbonico netto della fase di utilizzo. Oltre alla rinata Benelli 175 Bialbero del 1934, ha alimentato la Ducati Desmosedici usata da Danilo Petrucci, una Paton 500 4 cilindri, alcune Vincent anni ’50, numerose moto da corsa anni dagli anni ’60 agli anni ’90. Tutti gli utilizzatori hanno concordato sulla evidente pulizia e costanza qualitativa e prestazionale del carburante sostenibile.

(Comunicato ASI)








martedì 6 maggio 2025

L’Autodromo di Varano apre le porte ad ASI MotoShow


L’Autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari scalda i motori. Dal 9 all’11 maggio non si può mancare all’appuntamento con ASI MotoShow, il più grande evento italiano e tra i più importanti a livello internazionale dedicato alla storia della moto. Presso l’Autodromo di Varano sono attesi migliaia di bikers con le loro moto vintage, prodotte dalle origini ai primi anni 2000, per confermare l’ormai celebre motto dell’evento: “La storia della moto in pista”.

ASI MotoShow raduna migliaia di moto di tutti i tempi e di tutte le tipologie, trasformando il paddock in un vero museo dinamico. Dalle origini all’alba del terzo millennio, dai più piccoli e maneggevoli motocicli alle moto da competizione, dalle “sottocanna” prebelliche alle rabbiose “125” degli anni ’90: il parterre di ASI MotoShow, che conta partecipanti provenienti da tutta Europa e anche da Oltreoceano, è senza dubbio tra i più ricchi e completi per illustrare oltre un secolo di evoluzione su due ruote.

ASI MotoShow non è una gara, ma una rievocazione della storia della moto. Per le esibizioni in pista, i mezzi sono suddivisi in categorie omogenee, per età o per prestazioni: le “antique veteran” dalle origini al 1918, le “vintage” dal 1919 al 1930, le “post vintage” dal 1931 al 1945, le “classic” dal 1946 al 1960, le “post classic” dal 1961 al 1970 e le “modern”. Alle moto si uniscono ogni anno anche i protagonisti del motociclismo mondiale, a partire dai grandi campioni che hanno contribuito ad alimentare la passione di milioni di persone.

Parlando di Costruttori, è confermata la presenza ufficiale di Honda e Yamaha con temi di grande interesse. La prima ha un programma di ampio respiro con esposizione di derivate dalle serie affiancate dai prototipi che hanno preso parte alle competizioni internazionali negli anni d’oro del motociclismo. Sabato 10 maggio, il reparto Honda Classic organizza uno speciale tour che porterà i propri affezionati collezionisti alla scoperta dei tesori e dei sapori del territorio, per poi deliziarli con una conferenza dedicata alla Honda NR 750 “oval piston”. Per i possessori di Honda 125 due tempi anni ’80/’90 sarà invece possibile partecipare ad una parata in pista riservata alle ottavo di litro. Yamaha anticipa la festa dei suoi 70 anni esponendo la YA-1, la moto del 1955 che ha dato il via alla sua storia inarrestabile. E con “the king” Giacomo Agostini celebra i 50 anni dalla prima vittoria nella Classe 500 con la mitica YZR OW23: il campione sarà presente a Varano per incontrare gli appassionati e per scendere in pista nella Grande Parata dei Campioni di domenica 11 maggio alle 13.30 in conclusione di ASI MotoShow 2025.

I GRANDI CAMPIONI
Per rimanere in tema di grandi campioni, ASI MotoShow mantiene fede alla sua tradizione chiamando in adunata i centauri del motociclismo mondiale, dai plurititolati come Giacomo Agostini, Eugenio Lazzarini, Pierpaolo Bianchi, Carlos Lavado, Marco Melandri, Danilo Petrucci o Giuseppe Ascareggi, a quelli che i titolo li hanno sfiorati ma erano sempre lì, in lotta per il gradino più alto del podio: Jean Francois Baldé, Gianfranco Bonera, Rolf Blatter, Benedicto Caldarella, Peter Balaz, Hubert Rigal e molti altri.

MOTO IN DIVISA
Ottant’anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, ASI MotoShow ospita la mostra delle moto che scesero al fronte a fianco dei soldati sui cambi di battaglia europei. Alle loro moto in divisa, le case costruttrici andarono a togliere tutti gli abbellimenti che avevano caratterizzato la produzione del decennio precedente. Cromature e vernici scintillanti lasciarono il posto a sobri effetti cromatici oltre che a telai e motori più robusti, in grado sopportare le sollecitazioni belliche. Anche in questo frangente, però, risultarono ben marcate e delineate le peculiarità dei vari costruttori. Le italiane Moto Guzzi, Benelli e Sertum, nonché le inglesi BSA e Matchless, restarono ancorate all’estrema facilità di guida dei propri mezzi; gli americani portarono al fronte le enormi WLA, mentre i tedeschi furono fedeli a se stessi, con i sidecar mossi dai bicilindrici boxer di Zundapp e BMW. Terminato il conflitto, queste moto furono abbandonate da vincitori e vinti, e le persone ne fecero mezzi ad uso civile per affrontare il difficile dopoguerra. Non solo eserciti ma anche forze dell’ordine, con la presenza di moto in livrea Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Municipali per omaggiare la moto al servizio della comunità. Ad ASI MotoShow il Club Moto d’Epoca Fiorentino, il Club Piacentino Automoto d’Epoca e il Club Romagnolo Auto Moto d’Epoca faranno toccare con mano le moto che hanno guardato da vicino la guerra, alcune delle quali portatrici ancora dei tragici segni.

“CINQUANTINI” E “125”: UNA PASSIONE SEMPRE GIOVANE

L’Associazione Veicoli Storici di Parma è promotrice della mostra tematica dedicata alla storia dei “cinquantini”, con un villaggio riservato all’esposizione dei ciclomotori più iconici e più rari e delle piccole “bombe” da competizione della categoria “entry level”. Per tutti loro anche una speciale parata in pista in programma sabato 10 maggio alle 13.30. Quella per le moto “ottavo di litro” da 125 cc degli anni ’80 e ’90 è una passione sempre più diffusa, soprattutto tra i più giovani. Se nella loro epoca hanno rappresentato il primo passo verso le due ruote “da grandi” da parte di chi aveva la velocità nel sangue, oggi sono tra le moto storiche più divertenti e gestibili per i collezionisti. E sentirle andare su di giri fa salire l’adrenalina!

LA NUVOLA ARANCIONE
La presenza del marchio Laverda ad ASI MotoShow 2025 è dedicata al modello 500 bicilindrico e al Campionato Monomarca Formula 500. Il Museo Moto Laverda, la Laverda Corse e il Moto Club Laverda Breganze riportano in pista la “nuvola arancione”, ovvero tutte quelle moto da corsa che tra il 1978 e il 1981 hanno animato il panorama dei trofei monomarca in Italia. Tutti i proprietari di Laverda 500 nei vari modelli potranno prendere parte a questo evento, per il quale sono previsti una parata in pista durante il weekend e il parcheggio moto in un’area dedicata all’interno del paddock. Qui saranno esposti i modelli Laverda più prestigiosi prodotti dal 1950 al 2000 e si potranno incontrare meccanici, piloti ed esperti del Marchio. Infine, con il contributo di Piero e Giovanni Laverda, domenica 11 maggio alle ore 10.00 si potrà assistere alla conferenza “Origini e sviluppo della Laverda 500 Formula”.

DUCATI & DUCARTIST
Il Team Ducartist parteciperà al gran completo alla 22^ edizione di ASI MotoShow con una straordinaria raccolta di moto Ducati per rappresentare l’evoluzione della tecnica dalla Special di Omologazione alla Versione Corsa, passando per la Versione Endurance, dei vari modelli che hanno segnato la storia sportiva e i successi della Casa di Borgo Panigale. Un’opportunità unica per vedere, confrontare, capire, come la moto stradale sia diventata una moto di successo nelle corse delle varie categorie, con all’apice l’attuale MotoGP, attraverso la presenza contemporanea di modelli rari o addirittura unici.

ASI GREEN PORTA IN PISTA LA BIO-BENZINA
L’Automotoclub Storico Italiano, con la collaborazione con Istituti di ricerca e Università, sta conducendo una serie di test per sperimentare e verificare gli effetti dell’uso di bio-benzina di seconda generazione su veicoli storici di vario genere, comprese le moto. Il progetto “ASI Net Zero Classic”, condotto e promosso dalla Commissione ASI Green, fa quindi capolino anche all’ASI MotoShow: l’iniziativa prevede la ricerca sull’impiego delle bio-benzine per confermare in termini percentuali i valori di riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti – in particolare la CO2 – nel ciclo di utilizzo, misurando nel contempo le riduzioni di sostanze inquinanti prodotte e le prestazioni dei propulsori. I risultati finora raccolti indicano chiaramente che non ci sono variazioni di performance se non addirittura in senso positivo in alcune occasioni, che i consumi non aumentano, che le temperature dei gas di scarico sono invariate, che le emissioni allo scarico diminuiscono significativamente per quanto riguarda i principali parametri oggi nel mirino. È dimostrato che questa benzina innovativa è drop-in, non richiedendo motori adattati in alcun modo ed essendo totalmente mixabile con altre benzine in commercio.

L’ambizioso ma realistico obiettivo di ASI è di proteggere il futuro del pianeta e quello del motorismo storico allo stesso tempo, neutralizzando il bilancio di carbonio in maniera scientifica e trasparente. Il tema sarà approfondito nella conferenza “Bio-benzina per le moto storiche sulle strade di domani” in programma sabato 10 maggio alle 16.30.

(Comunicato ASI)





mercoledì 30 aprile 2025

NUOVO PERCORSO PER LA 40^ STELLA ALPINA STORICA, DAL 5 AL 7 SETTEMBRE SULLE STRADE DELLE DOLOMITI TRENTINE

La 40^ rievocazione storica della Stella Alpina è ai nastri di partenza:iscrizioni aperte, l’appuntamento è dal 5 al 7 settembre 2025 nell'incomparabile scenario delle Dolomiti trentine. Organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano, la Stella Alpina è una manifestazione turistico-culturale con prove di abilità suddivise nelle tre giornate e inserite in un affascinante percorso che vuole rendere omaggio agli antichi fasti di una competizione automobilistica entrata nella leggenda.
Attesa da tutti gli appassionati di motorismo storico, la Stella Alpina 2025 torna sui tornanti del Trentino per unire la cultura del motorismo alle tradizioni e alle bellezze naturalistiche del territorio.

La partenza è prevista per venerdì 5 settembre alle 11.30 dal centro storico di Trento, con il primo tratto del percorso che rende omaggio alla strada della leggendaria cronoscalata Trento-Bondone, che proprio nel 2025 festeggia il centenario della sua storia adrenalinica. Dal Monte Bondone si prosegue verso Garniga, Aldeno, l’Altopiano della Vigolana e Levico Terme per la prima sosta pranzo. Da qui si riparte verso la Valsugana per poi affrontare il Passo Manghen, attraversare Predazzo e concludere la prima tappa a Moena.

Sabato 6 settembre, partendo da Moena, si torna alla volta di Predazzo per proseguire sul Passo Valles, raggiungere Agordo, il Passo Duran, Dont, il Passo Staulanza, Selva di Cadore, il Passo Falzarego, il Passo Valparola e arrivare alla sosta-pranzo di Armentarola. Subito dopo, i partecipanti ripartono in direzione Corvara per rientrare a Moena dopo aver scalato i Passi Gardena, Sella, Fedaia e San Pellegrino, salutando il pubblico nei centri abitati di Canazei e Alleghe.

La terza e ultima giornata di domenica 7 settembre è dedicata all’esposizione delle auto a Moena e alle premiazioni all’interno del Teatro Navalge.

La partecipazione alla 40^ Stella Alpina è aperta alle auto storiche suddivise nelle categorie “Legend” (costruite fino al 1955) e “Celebration” (costruite fino al 1975). Oltre ai premi dei vari raggruppamenti, verrà assegnato il “Trofeo ASI Stella Alpina” alla vettura più rappresentativa tra quelle che avevano preso parte ad una delle edizioni 1947-1955.

mercoledì 12 marzo 2025

Buon avvio del Challenge Interclub ASI Lombardia





La quarta edizione del Trofeo Nora ha aperto il Challenge Solidarietà. A Vizzola Ticino, alla chiamata della Squadra Corse del club varesino Vams, hanno risposto un’ottantina di auto storiche certificate Asi.
Dopo 66 prove nella Brughiera di Malpensa, hanno prevalso i piacentini Roberto Paradisi con Silvia Zunino e Christian e Edoardo Marcon di Tradate. I primi sono stati i migliori con cronometri elettronici su una Autobianchi Y10 GT del 1989, mentre papà Marcon e il figlio 19enne hanno utilizzato crono meccanici e la A112 del ‘72.

Equipaggi provenienti da 15 province per la prima delle otto gare del Challenge Solidarietà a cura dell’Interclub ASI di Lombardia. Molto gradito il piano gara allestito da Saverio Mazzalupi, Pier Guenzi, Robi Boracco e Angela Bossi.

Il Trofeo Nora Sciplino è stato consegnato a Paradisi che ha vinto due edizioni della classica del fiume Ticino. Secondi assoluti Andrea Malucelli con Monica Bernuzzi su Beta Montecarlo. Terzo gradino del podio per Mauro Bonfante e Cinzia Bruno (Fiat 1100/103), seguito da Pippo Rapisarda e Danilo Piga (124 Spider). Quinti con crono elettronici sono arrivati Giorgio Bossi e Davide Dolce del Club Orobico con Fiat Abarth Coupé 1000 OT '66.

Sesti assoluti e primi tra gli equipaggi del progetto MITE (navigatori ipovedenti e non vedenti che si avvalgono del roadbook con linguaggio braille) Angelo "Magico Alverman" con "Flash" su Mini Cooper.
Con crono meccanici Marcon ha preceduto Enrico Bassani e la figlia Ilaria (Giulietta spider ’61), Paolo Primi con Marco Franzetti (Fulvia Coupé del '67) Luigi Cicconofri e Davide Peverelli (Ritmo Cabrio del '87) e Riccardo e Popi Aspesi (Fiat 1100 TV del '51).
La contesa per la vittoria nella Coppa delle Dame ha visto prevalere le milanesi Gabriella Scarioni con Ornella Pietropaolo (Mini Cooper) davanti alle bergamasche Daniela e Milena Guaita (Lancia Appia); terze le legnanesi Himara Bottini con Simona Roscio (Porsche 911) e quarta la varesina Arianna Lozza (J4).

Tanta commozione alla consegna del Memorial Gianni Vanoni da parte di moglie e figlia del navigatore scomparso: lo hanno vinto Marcon e Malucelli. Il Trofeo Ticino Group a Luca Barni della Squadra Corse VCC Como. Trofeo Scuderie: vittoria netta del club Vams con i crono meccanici, mentre del team Castellotti di Lodi con i crono elettronici.

Credits: Club VAMS Varese Auto Moto Storiche



venerdì 7 marzo 2025

ASI IN PISTA AL CIRCUITO TAZIO NUVOLARI CON L’ALFA ROMEO F1 DI RICCARDO PATRESE


La passione per le auto storiche sportive e da competizione è sempre più diffusa e partecipata, soprattutto quando si esprime in sicurezza all’interno di un circuito. Il format di “ASI in Pista” nasce proprio da qui e, dopo tre edizioni autunnali, quest’anno raddoppia con l’appuntamento di domenica 9 marzo al Circuito “Tazio Nuvolari” di Cervesina (PV). Una “Spring Experience” che mantiene la formula del “track day” riservato alle auto storiche sportive costruite fino al 2005 e a quelle da competizione con oltre trent’anni suddivise nelle categorie Turismo, Formula, Sport Prototipi e Rally.



Tra le oltre cento vetture iscritte – con esemplari dagli anni ’40 ai primi anni 2000 – spicca una monoposto di Formula 1 dalla livrea inconfondibile: è l’Alfa Romeo 184T che partecipò al Mondiale 1984 con i colori Benetton. L’esemplare che partecipa ad ASI in Pista è quello utilizzato all’epoca da Riccardo Patrese, che la portò al terzo posto al Gran Premio di Monza 1984: miglior risultato della monoposto e ultimo podio conquistato dal Biscione nella massima serie. La 184T ha il telaio in fibra di carbonio e monta un motore sovralimentato otto cilindri a V di 90° che sviluppa 670 cavalli.

Ad ASI in Pista sono previsti turni di giri liberi in pista e una sessione speciale di omologazione finalizzata all’emissione di Certificati di Rilevanza Storica e Certificati di Identità ASI alle auto storiche da competizione, che rappresentano un segmento estremamente variegato e prezioso nel panorama del motorismo storico.

Il programma della giornata (ad ingresso gratuito per il pubblico) prevede turni in pista dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00; tra le 9.00 e le 13.00 si terrà la seduta speciale di omologazione; infine, alle 17.30, verranno assegnati i premi speciali per le “Best of Paddock”.

venerdì 14 febbraio 2025

MOTO DA CORSA E MOTO IN DIVISA NELLO STAND ASI ALLA MOSTRA SCAMBIO DI NOVEGRO



Gli appassionati delle due ruote storiche sono pronti all’assalto del Parco Esposizioni di Novegro (MI), che dal 14 al 16 febbraio ospita l’imperdibile “Mostra Scambio”: una delle più ricche e fornite che si possano trovare in Italia, con aree espositive coperte e scoperte per la gioia di chi va a caccia di veicoli storici, pezzi di ricambio, accessori e tutto ciò che ha a che fare con i motori vintage.

ASI è presente con uno stand all’interno del Padiglione D, dove sono esposte due diverse tipologie di moto. Da una parte quelle da competizione, con una Ducati 175 F3 del 1958, una Paton 500 GP protagonista con Virginio Ferrari nel Motomondiale 1975 e l’Aprilia RS 125 R che ha conquistato il titolo iridato nel 1994 con il giapponese Kazuto Sakata. Dall’altra parte le moto in divisa: una BMW R75 Sidecar del 1941, con le effigi della Luftwaffe tedesca, una Moto Guzzi Falcone della Polizia di Stato (esemplare del 1968 proveniente dall’Autocentro di Milano) e una Moto Guzzi T5 850 Carabinieri del 1994 (messa a disposizione dal Gruppo Auto Moto Carabinieri di Pastrengo).

Un’esposizione che rappresenta due delle tante anime che compongono “ASI MotoShow”, la grande kermesse organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano, la cui 22^ edizione è in programma dal 9 all’11 maggio all’Autodromo di Varano de’ Melegari (PR). Altro evento di respiro internazionale curato quest’anno da ASI è il “FIVA Motorcycle Rally 2025”, previsto sulle strade dell’Emilia-Romagna e della Toscana dal 21 al 25 maggio. Organizzato per conto della Federazione Mondiale, che ogni anno destina questo rally motociclistico ad un differente stato membro. L’ultima edizione italiana risale al 2012, con le moto storiche provenienti da tutta Europa che si sono date appuntamento a Pesaro.

La Mostra Scambio di Novegro apre al pubblico dalle 12.00 alle 18.00 di venerdì 14 febbraio, dalle 8.00 alle 18.00 di sabato 15 e dalle 8.00 alle 17.00 di domenica 16.


venerdì 7 febbraio 2025

ASI E IL MOTORSPORT CLASSICO A RALLY RACING MEETING



La Fiera di Vicenza ospita la quarta edizione di Rally Racing Meeting, il salone interamente dedicato al motorsport organizzato dal due volte campione del mondo rally Miki Biasion. Sabato 8 e domenica 9 febbraio gli appassionati potranno vivere due giornate incontrando i campioni della velocità e ammirando auto e moto da competizione di ieri e di oggi.

L’Automotoclub Storico Italiano sarà in pole position con uno stand nel quale saranno esposti modelli iconici per presentare i prossimi eventi dedicati al mondo delle corse, a due e quattro ruote: “ASI in Pista Spring Experience”, il track day per auto storiche sportive e da competizione di domenica 9 marzoall’Autodromo Tazio Nuvolari di Cervesina (PV), e “ASI MotoShow”, kermesse internazionale che porta in pista la storia della moto dal 9 all’11 maggio all’Autodromo di Varano de’ Melegari.

Nello stand ASI a Rally Racing Meeting saranno in mostra tre vetture da corsa di tre epoche e tre specialità diverse: la Siata 750 Sport del 1948, la Abarth SE027 Sport Prototipo del 1973 e l’Alfa Romeo 156 Superturismo del 1999.

La prima rappresenta le sportive realizzate da piccoli costruttori e artigiani per le corse su strada che tornavano a vivacizzare il mondo dell’automobilismo sportivo nel secondo dopoguerra. Partendo dagli autotelai di Fiat Balilla o Topolino, ne elaboravano i motori e allestivano carrozzerie essenziali che avrebbero presto fatto nascere la definizione di “barchetta”.

La Abarth SE027, vincitrice del “Best of Paddock” ad ASI in Pista 2024, è una delle sole tre costruite nella fabbrica dello Scorpione ed è stato l’ultimo progetto seguito dal fondatore Carlo Abarth con la speranza – mai concretizzata - di vedere una sua vettura in pista nel Mondiale Marche.

L’Alfa 156 rappresenta invece l’ultima “rossa” del Biscione a far man bassa di titoli internazionali nei campionati per vetture Turismo. Nella versione Superturismo ha corso dal 1998 al 2001 vincendo i campionati italiani ed europei.

Per le moto è stata scelta una rappresentanza sportiva del celebre marchio vicentino Laverda, fondato a Breganze nel 1949: una 750 SFC (Super Freni Competizione) del 1975, ultima evoluzione del modello bicilindrico nato nel 1969 per l’impiego nelle corse endurance, e una Formula 500 del 1978, altra bicilindrica costruita in meno di 100 esemplari per dare vita ad un trofeo monomarca disputato fino al 1981.







mercoledì 13 novembre 2024

ASI A MILANO AUTOCLASSICA 2024. ASI VILLAGE PER I 70 ANNI DELL’ALFA ROMEO GIULIETTA SPRINT E I 100 ANNI DI CARLO CHITI


L’Automotoclub Storico Italiano torna a Milano AutoClassica dal 15 al 17 novembre con l’allestimento di un grande ASI Village - nel Padiglione 16 di Fiera Milano Rho - condiviso con decine di Club Federati e un’area espositiva ricca di contenuti a due e quattro ruote.

Il tema centrale è dedicato ai 70 anni dell’Alfa Romeo Giulietta Sprint, che ASI celebra con tutte le varianti della più famosa "fidanzata d'Italia”. Dalla prima Giulietta nata nel 1954 - l’origine della specie - alle successive declinazioni sportive SZ di Zagato e Sprint Speciale di Bertone. Un revival tutto Alfa per chiudere l’anniversario nella città-simbolo del Biscione, dai cui stabilimenti del Portello e di Arese sono uscite le vetture più iconiche e rappresentative. Se ne parlerà anche in un talk, sabato 16 novembre alle ore 16.30 sul palco dell'ASI Village, insieme Giovanni Groppi (Commissione ASI Cultura) e Roberto Valentini (direttore responsabile della rivista ASI La Manovella).

Altro contributo che ha sullo sfondo la storia Alfa Romeo, questa volta legato alle competizioni, è il centenario della nascita dell’ingegner Carlo Chiti, indimenticabile protagonista del motorsport italiano tra gli anni ’50 agli anni ’90 grazie al suo fondamentale contributo in Alfa Romeo, Ferrari e Autodelta. Figura di spicco la cui storia è raccontata nel nuovo libro ASI “Chiti Cento” a cura di Danilo Castellarin, presentato in anteprima a Milano AutoClassica sabato 16 novembre alle ore 11.30. Per l’occasione sono esposte allo stand ASI l’Alfa Romeo Giulia GTA, che nel 1969 corse la 24 Ore di Spa Francorchamps con l’equipaggio ufficiale Pinto-Zeccoli, e la supercar MCM CC133 Pista, nata quest’anno dall’artigianalità tutta italiana che ha unito un “cuore” V8 Alfa Romeo da 600 cavalli ad uno stile che richiama la gloriosa “33 Daytona” del 1968, così battezzata dopo la vittoria di classe alla celebre 24 Ore statunitense. Da qui la sigla CC133: le iniziali di Carlo Chiti, i suoi cento anni e il numero magico della sportiva più famosa di casa Alfa.

Sul palco dell'ASI Village si alterneranno talk e conferenze con personalità del motorismo e rappresentanti istituzionali. Dal revival sulle berline Jaguar da competizione agli approfondimenti sulla Formula Monza e sulle Formula 1 storiche; dal racconto dell’ex meccanico Ferrari Mauro Prampolini sulla nascita della leggendaria 250 GTO del 1962, al racconto dei velocipedi storici come pietre miliari della mobilità individuale. L’attualità del motorismo storico sarà al centro delle conferenze sulle manifestazioni ASI come strumenti di promozione per il sistema Paese e sui veicoli storici tra normative e uso responsabile verso un futuro sostenibile.


giovedì 12 settembre 2024

ASI A MANDELLO DEL LARIO PER CELEBRARE LA MOTO GUZZI E LA PASSIONE PER IL MOTOCICLISMO


Dal 12 al 15 settembre torna il Motoraduno Internazionale Città della Moto Guzzi, naturalmente a Mandello del Lario, meta irrinunciabile per ogni fan dell’Aquila e per ogni amante del motociclismo. La città che ospita la storica sede della Moto Guzzi diventa il centro mondiale della passione motociclistica e anche quest’anno l’Automotoclub Storico Italiano conferma la sua presenza con spazi più ampi e attività più intense rispetto alle passate edizioni.

Otto moto icone dell’aquila dorata sono esposte nel grande stand ASI proprio di fronte allo stabilimento Guzzi in via Parodi, nel quale sono presentate le attività motociclistiche della Federazione, l’help desk della segreteria, l’hospitality della FIVA, gli spazio del Club Orobico e del Valtellina Veteran Car. Sempre qui, sabato 14 settembre alle ore 15.00, si tiene il talk intitolato “Guzzi vs Harley: rivali o affini?”. Intervengono l’ingegnere Enrico De Vita, ex dirigente Moto Guzzi e curatore del progetto esportazione per gli USA, Giuseppe Todaro e Franco Patrignani, con Roberto Valentini (direttore del magazine ASI La Manovella) a fare da moderatore.

Le moto esposte sono le Guzzi Sport 15 del 1934, la GTV 500 del 1947, la V50 Dakar del 1979, la Baja Dakar del 1985, la 1000 Le Mans del 1985, la V11 Scura del 2002 e, per il confronto con l’Harley-Davidson, una 850 e una FLH “made in USA”.

Come da tradizione ormai consolidata, la Piazza Leonardo da Vinci in centro a Mandello è il punto espositivo principale per quanto riguarda i bolidi da competizione del glorioso passato sportivo della Moto Guzzi, contornate da tante altre stupende moto di serie o preparate, chiamate tutte a raccolta da Carlo Guzzi nel suo Monumento, ideale porta di apertura della fiera. Qui c’è il secondo spazio di ASI allestito insieme al Club Federato Antiche Moto Brianza per raccontare la tematica “L’evoluzione della tecnica e dello stile Moto Guzzi dagli anni ’30 agli anni ‘90”.

ALLA STELLA ALPINA VINCONO FEDERICO E ALBERTO RIBOLDI SU FIAT 508 C. TRA I PROTAGONISTI GLI EQUIPAGGI DELLA SCUDERIA CASTELLOTTI


La 39^ Rievocazione Storica della Stella Alpina sì è conclusa a Trento con l’incoronazione degli equipaggi e delle vetture vincitrici. Il Trofeo Stella Alpina per i migliori assoluti nelle prove di abilità è andato a Federico e Alberto Riboldi su Fiat 508 C del 1937, vincitori anche della classifica “Legend” per le auto costruite fino al 1955. 
Nella classifica “Celebration”, per vetture tra il 1956 e il 1974, si sono imposti Valerio Raimondi e Hana Fava su Triumph TR3 A del 1960. Il Trofeo ASI per l’esemplare più rappresentativo legato alla storia della Stella Alpina è stato assegnato all’Alfa Romeo 6C 2500 del 1948 che nel 1951 conquistò il terzo posto nella corsa dolomitica.
La Stella Alpina, manifestazione per auto storiche di rilievo internazionale, è organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano per unire la cultura dei motori alle tradizioni e alle bellezze naturalistiche del territorio e per mantenere viva la memoria di una competizione su strada tra le più celebri in Italia. Le oltre 70 vetture al via sono partite venerdì 6 settembre da Piazza Fiera a Trento e hanno affrontato tre tappe per oltre 500 chilometri.


Inclusione, sostenibilità e solidarietà sono state le parole chiave della Stella Alpina 2024. Infatti, con il numero “1” è partito l’equipaggio di atleti paralimpici formato da Paolo Ioriatti e Gabriele Dallapiccola, campioni internazionali di Wheelchair Curling a bordo della Lancia Fulvia Coupé dotata di comandi manuali e portacolori del progetto ASI Solidale “Classica & Accessibile”. La stessa vettura si è fatta portatrice di un altro importante messaggio legato alla sostenibilità, perché ha affrontato l’intero percorso alimentata dal bio-carburante Sustain Classic che ASI sta sperimentando con ottimi risultati sia nel complessivo miglioramento delle emissioni, sia sotto il profilo delle prestazioni.


Da sottolineare la partecipazione della Scuderia Castellotti che ha conquistato un brillante terzo posto tra le Scuderie (su undici classificate) grazie alle prove dei suoi tre equipaggi che hanno concluso la gara (Buttafava-Parenti, Pavesi-Sozzi, Senna-Gnocchi). Non è riuscita a partire da Trento per un problema tecnico la quarta vettura iscritta per la scuderia lodigiana da Alberto Sacco, una Lancia Aprilia del 1937. 
Ottimi risultati dagli altri 3 equipaggi della Castellotti, tutti in gara nella categoria “celebration”.
Terzo posto per Aldo Buttafava e Patrizia Parenti, in gran spolvero sulla loro Fiat 124 spider del 1970; buon tredicesimo posto finale per Maurizio Senna e Giacomo Gnocchi su Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1957 e 17esima posizione per Massimo Pavesi e Raffaella Sozzi su Porsche 356 A cabrio del 1958.


CLASSIFICA TROFEO STELLA ALPINA

1. Riboldi-Riboldi (Fiat 508 C, 1937), 233,68 penalità
2. Salvetti-Bortoluzzi (Fiat 1100/103, 1953), 384,03
3. Gaggioli-Pierini (Fiat 508 C, 1937), 406,89

CLASSIFICA “LEGEND”

1. Riboldi-Riboldi (Fiat 508 C, 1937), 233,68 penalità
2. Salvetti-Bortoluzzi (Fiat 1100/103, 1953), 384,03
3. Gaggioli-Pierini (Fiat 508 C, 1937), 406,89

CLASSIFICA “CELEBRATION”

1. Rimondi-Fava (Triumph TR3 A, 1960), 452,80 penalità
2. Ronzoni-Ronzoni (Porsche 911 T, 1970), 518,40
3. Buttafava-Parenti (Fiat 124 Spider, 1970), 596,70

Credits: 
ASI, Michele Di Mauro, Roberto Deias, Scuderia Castellotti.


lunedì 10 giugno 2024

Con CAVEM e MAMS “I Motori Ritrovati Due” a Monza



Sabato 8 Giugno grande festa nella piazza principale di Monza. Il CAVEM (Circolo Ambrosiano Veicoli d’Epoca Milano) ed il MAMS (Monza Auto Moto Storiche – Amici dell’Autodromo), club federati ASI, hanno organizzato, in collaborazione con la cooperativa La Meridiana, un raduno denominato “I Motori Ritrovati Due”, che fa seguito ad un analogo evento organizzato nel 2019, che non aveva purtroppo avuto seguito nei due anni successivi a causa della pandemia di Covid.

L’iniziativa, che aderisce allo spirito che ispira ASI Solidale, settore della federazione ASI dedicato all’attività di solidarietàsupportata dai club di motorismo d’epoca, ha avuto lo scopo di sostenere la cooperativa La Meridiana, che gestisce attività di supporto agli anziani fragili attraverso centri diurni, residenze, hospice e un villaggio “protetto” dedicato specificatamente ai malati di Alzheimer.

I veicoli d’epoca, una cinquantina di vetture e una quindicina di motociclette, si sono riuniti in mattinata nella centrale piazza Trento e Trieste, ove gli equipaggi si sono rifocillati con una colazione, prima di recarsi alla RSA San Pietro per un incontro con gli ospiti della residenza, che hanno potuto attraverso il contatto con i nostri mezzi d’epoca ricordare e rivivere le emozioni di tempi ormai trascorsi. Un gruppo di mezzi più esiguo, per ragioni di sicurezza, ha poi raggiunto il Paese Ritrovato, residenza protetta per malati di Alzheimer .

La giornata è proseguita con il ritorno in piazza Trento e Trieste, un pranzo e, nel pomeriggio, con un concorso, con votazione aperta al pubblico, per l’acclamazione dei veicoli più apprezzati. Sorprendentemente, a dimostrazione del radicamento della cultura motoristica nei cittadini monzesi, pur essendo presenti i marchi più prestigiosi (Ferrari, Porsche , Maserati, Mercedes,…) le preferenze sono andate nell’ordine: per le vetture all’ auto più anziana, una Austin Twelve del 1935, seguita da una Bianchina cabriolet del 1967 e da una Fiat “Topolino” C del 1949 e per le motociclette ad una Guzzi V7 del 1971, seguita da una Guzzi California del 1982 e da una Gilera Giubileo 98 Sei Giorni del 1963.

Nello spirito non formale dell’evento, i vincitori, al posto delle “solite” coppe o targhe, hanno ricevuto delle bottiglie dell’Amaro del Barbison, tipico distillato di un’antica drogheria monzese, ed una coppa (intesa come salume).
E’ importante sottolineare che la raccolta fondi, effettuata tramite sia le quote di partecipazione all’evento che donazioni spontanee del pubblico, ha avuto un ottimo riscontro.

Foto Raul Zacchè