domenica 24 settembre 2017

Tricolore GT - A Vallelunga Audi Sport Italia passa dalla delusione al podio nel giro di poche ore


A meno di ventiquattro ore dalla delusione di ieri, oggi Vallelunga ha offerto a piloti e team dei quattro anelli l'occasione di un pronto riscatto e gli uni e gli altri non se la sono fatta sfuggire. Partiti in quinta posizione sulla griglia della terz'ultima corsa della stagione del GT Italiano, Benoit Tréluyer e Vittorio Ghirelli sono risaliti fino al secondo posto finale, concludendo a soli 2"3 dai vincitori Frassineti-Beretta.

Il sabato del duo franco-italiano era terminato in anticipo con un'uscita al Curvone, e proprio il francese pilota ufficiale Audi (che era a bordo al momento della disavventura) prendendo il via ha subito tirato un sospiro di sollievo rendendosi conto che la R8 LMS era stata rimessa in perfetto ordine di marcia dallo staff di Emilio Radaelli. Pertanto il tre volte vincitore di Le Mans ha potuto cercare per tutto il suo turno di guida di insidiare la quarta posizione della Ferrari di Gai-Venturi (vincitrice il giorno precedente) senza però riuscire a prevalere.

Tréluyer rientrava al box al sedicesimo passaggio per lasciare il volante a un Ghirelli in forma smagliante che non si lasciava intidimire dal tentativo di rimonta della Lamborghini di Zampieri-Giammaria, che puntavano alla terza posizione dell'ex-formulista Audi. Ma nella gara di casa, davanti ad amici e familiari, Ghirelli era determinato a non cedere di un millimetro: con una buona ragione in più dal 23.imo giro in poi, perché con la Ferrari leader della corsa con Malucelli e Cheever costretta al ritiro Ghirelli saliva in seconda posizione. 

Una breve fase di safety-car compattava il gruppo di vetture del GT tricolore e Ghirelli, con la R8 LMS tornata performante così come lo era stata il venerdì anziché difficile come era stata il sabato, accarezzava l'idea di attaccare negli ultimi quattro giri con bandiera verde la Lamborghini al comando. La presenza di un doppiato preso a sandwich tra la Huracan e l'Audi gli faceva però perdere quei decimi con cui sfumava la speranza di una volata finale. Per Ghirelli e Tréluyer si tratta comunque della seconda visita al podio nelle ultime tre corse disputate, a conferma del loro eccellente stato di forma in questa fase finale del campionato italiano GT.

> Credits: Audi Sport Italia - Press

ELMS - Cetilar Villorba Corse ritrova punti e concretezza a Spa


- 24 settembre 2017 - Cercava riscatto e riscatto è stato per la scuderia Cetilar Villorba Corse nell'European Le Mans Series. Dopo un paio di trasferte poco fortunate, il team italiano ha ritrovato punti e concretezza alla 4 Ore di Spa, penultimo round di campionato, forse il più impegnativo in assoluto. 

L'equipaggio formato da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi ha concluso un fine settimana segnato da un positivo passo gara e soprattutto dall'affidabilità cogliendo in rimonta il settimo posto assoluto sulla Dallara P217 di classe LMP2. Un risultato di rilievo che riporta il sorriso nella compagine diretta da Raimondo Amadio, che, scattata dalla decima casella della griglia di partenza, aveva iniziato all'attacco con Sernagiotto, autore di alcuni sorpassi spettacolari, la prima parte di gara. 

La Dallara del team trevigiano è rimasta poi a lungo in lotta per la top-5 e alla fine la rimonta è stata confermata e completata da Lacorte prima e Belicchi nel finale. Dopo la trasferta più temuta della stagione nella ELMS, Cetilar Villorba Corse concluderà il 2017 nell'endurance internazionale fra un mese in Portogallo, dove a Portimao terminerà la serie europea.



Raimondo Amadio, team principal: “Abbiamo raccolto il massimo possibile grazie a una gara all'insegna della regolarità e a una positiva concretezza che ho riscontrato in tutti gli elementi della squadra. A Spa l'obiettivo principale era tagliare il traguardo senza particolari problemi e ci siamo riusciti ritrovando piena affidabilità, dimostrata lungo tutto il fine settimana, e anche cogliendo un risultato per noi molto importante. Ora che ci siamo rimessi sui binari giusti cercheremo di preparare bene l'ultimo appuntamento a Portimao e per riuscirci svolgeremo un test apposito”.

- Foto Paola Depalmas

MotoCorse - Elf CIV: Michele Pirro vince con tre gare di anticipo il suo quinto titolo tricolore


- 24 Settembre 2017 - Quinto titolo tricolore per Michele Pirro. Una stagione favolosa per il pilota Ducati Barni Racing che ha conquistato il suo titolo con 3 gare d’anticipo, dopo gara-1 di ieri al Mugello. 

“Missione compiuta – ha dichiarato Michele – Sono molto contento per questo titolo. Devo ringraziare Ducati, il team Barni e tutte le persone che credono in me. Dopo quello che era successo lo scorso anno, non è stata facile, soprattutto all’inizio. Il nostro obiettivo era quello di migliorarci e di puntare a vincere tutte le gare e così faremo anche nei prossimi 3 round. Anche quest’anno ho dimostrato il mio talento e capacità di adattamento. La scorsa stagione abbiamo vinto con le Michelin, quest’anno con le Pirelli. Il livello del Campionato si è alzato, ma abbiamo tenuto testa. Sono contento anche per il podio di Samuele, il primo stagionale”. 

In gara-1, Zanetti è partito fortissimo, facendo registrare il nuovo giro record (1’50.707) e provando a scappare fin da subito. A metà gara, Pirro lo ha raggiunto e a quel punto è stata bagarre tra i due con un ultimo giro d’antologia, con sorpassi e controsorpassi, che ha premiato Zanetti come vincitore e Pirro come Campione italiano. Ottima terza posizione per Samuele Cavalieri (Ducati Barni Racing) primo podio per il ventenne compagno di squadra di Pirro. Quarto posto per la Yamaha di Andreozzi con Matteo Baiocco (Aprilia Nuova M2 Racing), quinto.

In gara-2, con la carena tricolore di chi ha appena conquistato il titolo italiano, Michele Pirro è scivolato al primo giro sul bagnato del Mugello, ma non si è dato per vinto. Dopo essere ripartito ha cominciato una rimonta forsennata, macinando una sequenza infinita di giri veloci, con un ritmo impressionante che alla fine l’ha portato a trionfare, conquistando una vittoria che ha il sapore dell’impresa. 

Alle sue spalle, grande prova di Kevin Calia, tornato in pista con la Kawasaki del Team CM Racing. Dopo un Campionato fin qui difficile, Calia ha cambiato moto e team, ottenendo un gran podio. Terza posizione per Roberto Tamburini (Pata Yamaha Official Team) tornato anche lui nelle posizione di vertice, seguito da Lorenzo Zanetti (Ducati Motocorsa). In classifica generale, dietro al Campione a 245 punti c’è Zanetti a 147 p. e Baiocco a 102 (caduto in gara).

> Credits: www.civ.tv; foto Andrea Bonora e Micaela Naldi / Bonora Agency

F2 Italian Trophy: Riccardo Ponzio si prende la rivincita in Gara 2 a Vallelunga


Riccardo Ponzio ci teneva a ristabilire le gerarchie dopo il terzo gradino del podio del sabato, così in Gara 2 ha fatto la voce grossa, ritrovando il successo sul tracciato capitolino. La prestazione è di quelle da incorniciare per l’alfiere Puresport, che al via ha lasciato tutti sul posto, prendendo in mano la leadership della corsa e facendo il vuoto dopo poche tornate.

Una gara di gestione per l’abruzzese, transitato in solitaria sotto la bandiera a scacchi e tornato al successo dopo l’appuntamento di Spa. Il trionfo nel Lazio ha senza dubbio un sapore speciale, dal momento che gli permette di allungare in Campionato nei confronti di Bernardo Pellegrini, quarto al traguardo. La sfida per il titolo resta comunque incandescente, dal momento che ci sono ancora due round in programma e il gap che separa il verone dalla vetta è soli 28 punti.

Oltre a Ponzio, la domenica di Vallelunga ha confermato la competitività del giovane Andrea Cola. che, sul tracciato di casa, ha conquistato un prezioso secondo posto, sopravanzando nel finale Alessandro Bracalente. Una corsa tutta all’attacco per il marchigiano, che nelle prime tornate ha perso terreno dalla vetta per poi essere costretto a recuperare e agganciare il terzo gradino del podio, tenendo così vive le speranze nella rincorsa al titolo.

Quinto posto invece per il portacolori Twister, Antonino Pellegrino, seguito dal brianzolo Renato Papaleo, vincitore della Classe 2 davanti a Dino Rasero per solo mezzo secondo. In ottava posizione Sergio Terrini. Gara amara per quanto riguarda Paolo Vagaggini, costretto al ritiro al nono giro.

GT Italiano | A Vallelunga Antonio D’Amico cala il poker: “weekend decisamente positivo”


Al “Piero Taruffi” di Vallelunga, teatro del sesto appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo, Antonio D’Amico cala il poker firmando il quarto successo stagione al volante della Lamborghini Huracan Super GT Cup numero 116 del team di Vincenzo Sospiri, conquistando il grandino più alto del podio di gara-1 in programma nella giornata di sabato.
Nella gara casalinga, il pilota di Fiano Romano, in coppia con Cazzaniga, sfiora la pole position marchiando il secondo posto nel proprio turno di qualifica (valido per gara-2) andando a vincere la prima corsa dopo aver ereditato la potente vettura di Sant’Agata Bolognese dal compagno di box, protagonista di un buon primo stint.

Grazie al quarto posto conquistato alla fine dei 48’ più un giro nella manche domenicale (caratterizzata anche da due interventi della safety-car) D’amico compie un importante balzo in classifica riducendo il gap dai leader, in vista dell’appuntamento conclusivo sulla pista del Mugello tra quindici giorni.

“E’ stato un fine settimana decisamente positivo poiché abbiamo messo insieme molti punti. La vittoria di sabato, la quarta stagionale, era il nostro obiettivo e il quarto posto è un risultato positivo anche in vista degli handicap per il Mugello, dove tra due settimane ci giocheremo il titolo” commenta Antonio D’Amico

“Antonio è stato veramente molto bravo fin dalle qualifiche dove ha conquistato il secondo posto. In gara non ha commesso nessun errore e la vittoria in gara-1 è importante per poterci giocare il titolo nell’appuntamento conclusivo al Mugello” analizza il manager Giovanni Minardi

Rally - A Luca Rossetti il Coppa Valtellina e l'IRC


Luca Rossetti e Mirko Franzi sono per la terza volta, seconda consecutiva, l’equipaggio vincitore del Rally Coppa Valtellina, andato in scena ieri, venerdì 22 e sabato 23 settembre; l’equipaggio di casa si è imposto su Skoda Fabia R5 della DP Autosport.

Con l’affermazione sulle strade di casa, Rossetti ha conquistato l’International Rally Cup che, partito da Cassino (FR) in primavera, si è sviluppato sugli asfalti attorno a Bedonia (PR) prima e a Bibbiena (AR) poi per concludersi a Sondrio. La serie ha sempre visto vincitore il pilota della PromoSport Racing che nonostante tre successi nelle prime tre gare, aveva bisogno ancora della sicurezza matematica dato che il Coppa aveva un coefficiente di 1,5. Una vittoria più che mai sudata quella del Rox che all’arrivo ha commentato con gioia: “l’IRC è una serie davvero bella e tosta e sfido chiunque a venire a correrla. Un palcoscenico ricco di pretendenti che di anno in anno si rinnova: onore a tutti gli avversari; chi lo sa, magari potrei esserci anche l’anno prossimo!”

In seconda posizione si sono classificati Alessandro Re e Giacomo Ciucci (Ford Fiesta Wrc HK Racing) che hanno battagliato con Pedersoli durante tutto il weekend sferrando la zampata principale proprio nella lunga Giulio Oberti, tratto finale valevole anche come Power Stage. Proprio grazie a questo ottimo colpo di reni, Re ha potuto confermare la seconda posizione che ad una prova dalla fine era legata a soli 3”3 di vantaggio su Pedersoli.

Proprio Luca Pedersoli ed Anna Tomasi hanno completato il podio sulla loro Citroen C4 Wrc (D Max) con uno scratch nella giornata di ieri e un ottimo ritmo gara oggi ma …“uno striscione dei nostri tifosi ci si è fermato sul parabrezza togliendoci la visuale e non permettendo al motore di prendere aria. Ci siamo dovuti fermare per rimuoverlo perdendo così parecchi secondi – ha spiegato il “Pede”. Alla conclusione il driver bresciano e la naviga veneta hanno chiuso con 56”1 di distacco da Rossetti.

Il rally ha vissuto di molti colpi di scena. Innanzitutto l’ascesa ed il ritiro di Andrea Perego (Ford Fiesta Wrc), bravo ieri, insieme a Romano Belfiore nel portarsi al comando della gara ma altrettanto rapido nel chiamarsi fuori a seguito di un dritto che lo ha messo KO nella Ps5, la prima di stamattina. Sorte più o meno analoga per Crugnola-Ferrara (Ford Fiesta R5 HK) che partiti subito forte e autori di un successo parziale sulla prova d’apertura, hanno dovuto ritirarsi per un dritto che ha danneggiato il radiatore. Terzo ritirato eccellente è stato il piemontese Pinzano (con Zegna su Skoda R5) che era in lotta con Scattolon per la seconda piazza di classe ma che ha avuto un incidente proprio nei pressi della fotocellula di fine Ps10 Trivigno. Ne ha approfittato alla grande il pavese Giacomo Scattolon con Paolo Zanini che con identica vettura si è fiondato su un meritatissimo quarto posto assoluto coinciso con “l’argento” di classe precedendo il duo sondriese Marco Gianesini e Sabrina Fay: alla seconda volta su Skoda R5 i due hanno pagato a caro prezzo un azzardo di gomme troppo tenere perdendo il contatto dalla lotta per la seconda piazza di R5.

Dopo un buon Varisto, sesto su Fiesta R5 insieme a Miotti, settimo si è posizionato Luca Balbo con Lorena Boero che con un rush finale, su Peugeot 207 di Balbosca, ha vinto classe e titolo di S2000 nell’IRC approfittando anche dell’autoesclusione del rivale Zanon, out sull’ultima prova: i due erano in lotta sul filo dei decimi. Gli stessi decimi che separavano, ad una speciale dalla fine, Michele Rovatti e Marco Asnaghi: a prevalere è stato il driver toscano della SMD con la Catone alle note che ha anche vinto il Trofeo Clio R3 grazie ad un crescendo rossiniano di grande spessore. Si consola il comasco Asnaghi, secondo di classe a di stagione IRC: per lui e Maurizio Castelli il miglior parziale sulla Ps Mello ha permesso di vincere il Trofeo Costiera di Cech che consiste in un weekend enogastronomico per la “Mello in Cantina” dell’8 e 9 ottobre prossimi. Chiude la top ten il veterano di casa Stefano Moretti con Daniele Fomiatti, su Fiesta R5.

sabato 23 settembre 2017

L'Alfa Romeo 6C 2300 Turismo che fu di Gabriele d’Annunzio protagonista della prima vendita di Auto Classiche di Pandolfini


L’Alfa Romeo 6C 2300 Turismo che fu di Gabriele d’Annunzio, ritenuta scomparsa anche dagli storici dal momento che il suo attuale proprietario non l’ha utilizzata per raduni, manifestazioni e concorsi d’eleganza ma l’ha gelosamente conservata per più di cinquant’anni, è la stella assoluta della prima vendita di Auto Classiche di Pandolfini. 

Tralasciando le caratteristiche tecniche e stilistiche, qualche nota sulla storia di questa vettura quand’era legata al suo primo proprietario, un uomo che ha scritto - non solo in senso figurato - importanti pagine di Storia e Letteratura: il Comandante Gabriele d’Annunzio, Principe di Montenevoso, com’è scritto nei documenti di circolazione originali che accompagnano l’Alfa Romeo 6C, venduta dalla Casa in data 12 aprile 1935. 

Amante del bello e del lusso, d’Annunzio conosceva e apprezzava le belle automobili e non a caso il suo garage contava diverse Isotta Fraschini che con le predilette Alfa Romeo erano argomento, e forse non il solo, con cui a volte s’intratteneva col vicino mantovano Nuvolari. 

L’Alfa Romeo che Pandolfini presenta dal 22 al 26 settembre a Villa La Massa (Via alla Massa 24, Candeli – Firenze), dove sarà battuta il 27 settembre al lotto 9, fu usata da Gabriele d'Annunzio negli ultimi tre anni di vita al Vittoriale per ricevere gli ospiti alla stazione di Desenzano e per suoi viaggi personali.

Piero Chiara, nella sua “Vita di Gabriele d’Annunzio” (Mondadori, 1978), riporta ad esempio che il 26 Agosto 1937 andò a prendere Ugo Ojetti (giornalista, letterato, Accademico d’Italia), mentre fu cancellato a causa della sua debolezza il viaggio a Venezia in programma per il giorno successivo. 
Forse uno degli ultimi viaggi fu quello che a fine luglio del 1937, sei mesi circa prima della morte, portò d'Annunzio accompagnato dal suo stretto collaboratore Moroni a Parma e a Verona. 

Poi a parlare sono la storia e i documenti a partire da quello del 1937 in cui è costituita la “Fondazione del Vittoriale degli Italiani”, alla quale il 17 aprile 1940 fu trasferita la proprietà dell’Alfa Romeo. 

Con il 5 agosto 46 si apre quella seconda vita che ha portato tutti a pensare alla definitiva scomparsa della vettura, l’Alfa Romeo fu acquistata dalla Società Autotrasporti Industriali di Busto Arsizio, perdendo quindi la sua originale targa, BS 10764, per quella che porta ancora oggi, VA 18580. In seguito, nell’aprile del ‘63 la 6C 2300 viene acquistata da due giovani fratelli di Castellanza che l’hanno usata solo in occasione di qualche speciale cerimonia famigliare: una “vita privata” che gli ha permesso di non essere avvistata dai radar dei commercianti e dei collezionisti. 

Questa Alfa Romeo 6C 2300 Turismo, con la sua meravigliosa carrozzeria “Soffio di Satana” di Touring è un pezzo più unico che raro che può essere proiettata immediatamente nei livelli più alti ed esclusivi del collezionismo e degli eventi a esso dedicati, assicurando al suo prossimo fortunato proprietario un posto di primo piano ovunque voglia cimentarsi, dalla Mille Miglia a Pebble Beach, per non parlare di Villa d’Este. 

ALFA ROMEO 6C 2300 TURISMO (1935)
Telaio N° 710.556
Targa VA 18580
Motore: 6 cilindri in linea bialbero
Cilindrata: 2309 CM3
Potenza: 68 CV
Carrozzeria: Berlina “Soffio di Satana” Touring


> Credits:  Ufficio Stampa Casa d’Aste Pandolfini

Cinquanta Dyane per cinquant'anni


“Per Dyana! Sono già cinquanta!”, questo deve essersi detto Oreste Morgia, presidente del Club Italia Bicilindriche Citroën di Lodi, assieme al direttivo della stessa associazione, quando hanno pensato ad un raduno tutto italiano riservato alle Citroën Dyane che quest’anno compiono il primo mezzo secolo.

Era infatti l’agosto del 1967 quando nasceva la Dyane, la versione ancora più pratica e moderna della popolare e diffusissima 2CV, sul mercato sin dal lontano 1948, di cui conservava la facilità di guida, l’affidabilità, la praticità e l’economia d’esercizio.
L’evento si è tenuto lo scorso week end a Bobbio, in provincia di Piacenza, un delizioso borgo affacciato sul Trebbia.
Sabato mattina le prime Dyane hanno iniziato a colorare il piazzale di “Casa Dyane”, lo spazio polifunzionale messo a disposizione degli organizzatori, poi nel pomeriggio il giro in carovana che è terminato nella sala conferenze all’interno del palazzo comunale di Bobbio. Qui, il Centro Documentazione Storica Citroën ha organizzato un incontro sulla storia della Dyane, con la preziosa presenza dell’ingegner Camillo Saini, direttore tecnico di Citroën tra il 1958 ed il 1972 e progettista di alcuni particolari tecnici adottati poi nella produzione di serie e che contraddistinguono questa vettura, come ad esempio il sistema di alimentazione dell’aria verso il carburatore.

Nel chiostro antistante il Duomo è stata allestita una mostra dedicata alla campagna pubblicitaria di Dyane, con tavole che raccontano la storia di “Dyane: l’auto in jeans” attraverso le brochure Citroën degli anni tra il 1967 ed il 1983.
Il gran finale si è svolto nelle due piazze di Bobbio: quella centrale antistante la cattedrale, ospitava le sole Dyane provenienti da tutta Italia mentre l’altra piazza conteneva le altre Citroën arrivate a salutare l’auto in jeans.


Tra le vetture esposte una Dyane del 1967 425 cc (la prima motorizzazione) ed una 602 cc del 1983 (l’ultimo anno di produzione); tra loro persino una versione Pickup, oltre ad una rara Dyane in Beige Opale (l’unica tinta metallizzata mai “vestita” dalla Dyane, prodotta per un solo anno) e la Dyane Rouge Geranium recentemente restaurata da Citroën Italia.

Un evento certamente riuscito per spirito e partecipazione, che ha visto la presenza di 70 bicilindriche Citroën tra cui esattamente 50 Dyane.

Tricolore GT - A Vallelunga l'Audi R8 LMS non riesce a sfuggire ad un sabato ad eliminazione


Soltanto dieci vetture oggi a Vallelunga hanno visto una bandiera a scacchi sventolata durante la seconda fase di safety-car della giornata, e solo nove erano a pieni giri. Ritiri ed incidenti hanno assottigliato lo schieramento e purtroppo hanno riguardato anche l'equipaggio Audi Sport Italia formato da Benoit Tréluyer e Vittorio Ghirelli, fuori gara dopo venti giri per un'uscita di pista. Domenica pomeriggio, con la vettura sottoposta a un puntiglioso lavoro di riparazione, proveranno a riprendersi dalla delusione odierna col francese che partirà quinto in griglia.

Oggi invece Ghirelli sulla pista di casa partiva dal sesto posto in griglia e in quella posizione è transitato alla fine del primo passaggio, precedendo la Lamborghini Huracan di Baruch-Palma. L'ex-formulista con le gomme nuove sentiva la vettura scivolare, tuttavia man mano l'Audi faceva strada il suo ritmo migliorava e già al quinto giro prendeva lo stesso passo della Ferrari di Niccolò Schirò che lo precedeva in quinta posizione. Al decimo giro agganciava la 488, dando chiari segni di essere un pugno di decimi più veloce del rivale, che però non riusciva a superare una volta che gli arrivava in scia.

Al quindicesimo passaggio Ghirelli cedeva quindi il volante al collega francese che tornava in pista decimo, dopo una sosta che includeva anche i 15" di handicap tempo accumulati con la vittoria nella gara precedente ad Imola. Il tre volte vincitore di Le Mans riusciva subito ad avvicinare i tempi staccati dall'italiano alla fine del suo turno, malgrado in seguito abbia riferito di non trovarsi a suo agio con il setup della vettura, come avvenuto anche in qualifica. L'esatto contrario aveva riferito invece allo staff tecnico Audi Sport Italia il venerdì, quando la R8 LMS si era distinta nelle prove libere. Era però già risalito in settima posizione all'inizio del ventesimo giro, quando un'uscita di strada al temibile Curvone metteva fine al suo impegno pomeridiano, provocando anche il primo di due interventi della safety-car con la quale si concludeva alla fine l'undicesima corsa del tricolore GT (che a vincere erano ancora i "soliti" Stefano Gai e Mirko Venturi, al terzo centro stagionale insieme).

> Credits: Audi Sport Italia - Press

ELMS, Dario Capitanio (Norma LMP3/Oregon Team) ottavo in qualifica a Spa


- 23 Settembre 2017 - Ottavo tempo nelle qualifiche di oggi per Dario Capitanio, questo weekend impegnato sul circuito di Spa-Francorchamps (lo stesso in cui due anni fa ottenne la sua prima vittoria nel Renault Sport Trophy con la RS01, conquistando alla fine della stagione un doppio titolo) nel quinto e penultimo appuntamento dell'European Le Mans Series.

Una qualifica che ha visto il pilota romano una volta di più protagonista con la Norma M30 LMP3 dell'Oregon Team che anche in questa occasione divide con Davide Roda e Andrés Méndez, confermando gli stessi valori fatti già vedere nel corso della prima parte di questo 2017.

"Abbiamo lavorato nelle libere in ottica gara, con molta benzina e gomme vecchie. Per questo motivo nelle prove di oggi ho sofferto un po' di sottosterzo - ha commentato Capitanio - Diciamo che la posizione ottenuta rappresenta quanto di meglio a cui potevamo aspirare".

Prosegue dunque la serie tutto sommata positiva di risultati per l'equipaggio italo-colombiano. All'appello fino ad ora manca il podio. Un obiettivo che si cercherà di raggiungere già domani su quello che probabilmente è uno dei tracciati più impegnativi in senso assoluto. E c'è anche la ferma volontà da parte del team e dei piloti di riscattarsi dopo il ritiro di Le Castellet, lo scorso agosto, a causa di un problema al motore.

La 4 Ore di Spa-Francorchamps prenderà il via domani alle ore 12, sempre con la copertura in live streaming su www.europeanlemansseries.com.

- Foto Marco Vitali

F2 Italian Trophy: Andrea Cola conquista il primo successo a Vallelunga


È un sabato da incorniciare quello di Vallelunga per Andrea Cola. Sul tracciato di casa, il capitolino conquista il primo storico successo nella F2 Italian Trophy. Una prestazione super quella del laziale, che dopo aver siglato la pole venerdì, si è confermato in Gara 1, dominando dal primo all’ultimo giro.

A mettere in discussione la leadership del giovane pilota ci ha provato Bernardo Pellegrini, ma Cola si è rivelato un misto di intelligenza e costanza, gestendo la corsa senza commettere la minima sbavatura. Al veronese non resta quindi che accontentarsi di un secondo prezioso posto davanti a Riccardo Ponzio.

L’attuale leader del Campionato ha preferito evitare rischi sulla pista laziale, portando a casa il terzo gradino del podio che gli lascia non poca soddisfazione. Alle sue spalle Antonino Pellegrino, come sempre competitivo al volante della Dallara, seguito dal locale Enrico Milani, vincitore di Classe 2 e Renato Papaleo. Settima piazza per Sergio Terrini poi Dino Rasero e Alessandro Bracalente. Una gara davvero sfortunata per l’alfiere Pave, costretto a rientrare ai box per rottura dell’ala anteriore quando era in lotta per il podio. Nella top ten anche Paolo Vagaggini.

A Spa Matteo Cairoli centra con la Porsche del team Proton la sua prima pole della stagione nella serie ELMS


> 23 settembre 2017 -  Prima pole 2017 per Matteo Cairoli nell'European Le Mans Series, sul circuito di Spa-Francorchamps, dove il comasco affronta questo fine settimana il quinto e penultimo appuntamento dell'European Le Mans Series.

Su un tracciato notoriamente impegnativo (oltre sette chilometri di adrenalina pura), il pilota comasco si "prenota" dunque per la gara di domani. Una gara in cui lui ed i suoi compagni di squadra Christian Ried e Joël Camathias, cercheranno di portare quanto più avanti possibile nellaclasse LMGTE la Porsche 911 RSR del team Proton Competition, provando a riscattarsi dal più recente round del Paul Ricard dello scorso agosto, quando un regime di Full Course Yellow durante la prima sosta finì per condizionare pesantemente l'esito della corsa conclusasi con un sesto posto.

"Sapevamo di andare bene a Spa - ha commentato Cairoli - Nel corso delle prove libere abbiamo trovato la quadra con il setup della vettura e tutto ha funzionato perfettamente. Christian e Joël sono molto carichi e ciò non guasta affatto. Vincere sarà comunque difficile; diciamo che più realisticamente puntiamo al podio... ma noi siamo qui per provarci".

Nella classifica sono 31 i punti che Cairoli, Ried e Camathias pagano nei confronti dei leader Hankey-Thiim-Yoluc, dopo avere conquistato un secondo posto a Silverstone ed un quinto a Monza e anche al Red Bull Ring.E adesso sale l'attesa per la gara di domani che prenderà il via alle 12 per concludersi quattro ore dopo, sempre con la diretta in streaming suwww.europeanlemansseries.com

- Credits: European Le Mans Series / Jakob Ebrey Photography