martedì 31 maggio 2022

IL FORMULA X RACING WEEKEND PROTAGONISTA A MAGIONE


Magione fa rima con emozione, grazie al Formula X Racing Weekend. L’evento andato in scena sul tracciato umbro ha regalato un fine settimana di grande adrenalina e spettacolo, con oltre 180 piloti a sfidarsi nell’ambito delle dieci categorie presenti in occasione del prestigioso appuntamento. Le sedici gare in programma hanno esaltato i numerosi appassionati presenti in autodromo, così come i fans che hanno potuto seguire sia le sfide in pista che il ricco backstage dal paddock nelle sedici ore di diretta televisiva e streaming.

Dalle monoposto dei campionati FX Pro Series e Predator’s sino alle vetture Turismo di ATCC e Sprint Series, senza naturalmente dimenticare Legend Cars Italia e Formula Class Junior: il gustoso piatto offerto dal week-end sul tracciato intitolato a Mario Umberto Borzacchini non ha certo tradito le aspettative, confermando il grande successo dell’innovativo format proposto dalla serie tricolore organizzata da Luca Panizzi. Il tutto in un secondo atto stagionale capace di portare alla ribalta giovani talenti e veterani del nostro automobilismo, grazie ad una formula in grado di raccogliere sempre maggiori consensi da pubblico e addetti ai lavori.

FX PRO SERIES - FX2. E’ stato Francesco Galli a confermarsi nel ruolo di principale protagonista, transitando per primo in entrambe le occasioni sotto la bandiera a scacchi. Il portacolori del team G_Motorsport, oltre a trionfare nella graduatoria assoluta, ha anche consolidato la propria leadership nella classifica FX2, precedendo in entrambe le occasioni l’altra Formula Abarth del compagno di squadra Riccardo Stocchi e la Formula Renault di Andrea Masci (Ruote Scoperte Motorsport).

Nella sfida riservata alle Tatuus T014, a centrare il bersaglio grosso in terra umbra sono stati Salvatore Liotti in gara-1 e Andrea Bodellini (Eureka Competition) nella seconda manche. Il pilota pontino, dopo aver siglato la pole position in qualifica, ha fatto valere la propria esperienza mettendosi alle spalle i giovani Bodellini e Lovati nella prova d’apertura, con Roberto Arné a precedere Rangheri e Gorlato nella graduatoria AM. La prova conclusiva ha invece visto svettare il leader del campionato, abile ad imporsi davanti a Tommaso Lovati e Andrea Raiconi, quest’ultimo vincitore nella classe AM.

FX3. Parla sempre più…irlandese la categoria riservata alle preformanti Predator’s PC015 spinte dal propulsore Yamaha. Il giovane Lyle Schofield si è infatti confermato al vertice dopo l’ottimo avvio di stagione a Varano, conquistando perentoriamente entrambe le manche. Il portacolori del team Rawstorne Racing, dopo aver ottenuto la pole in qualifica, si è imposto in gara-1 su pista umida precedendo Davide Fanton (vincitore nella graduatoria AM) e Andrea Zaniboni. Nonostante l’inversione delle prime sei posizioni in griglia, Schofield non ha avuto troppe difficoltà ad aggiudicarsi anche la seconda manche, avendo la meglio nei confronti di un grintoso Cosimo Antoniello (autore di una spettacolare rimonta dal fondo) e di Maurizio Gilardoni. Sul podio AM sono invece giunti, alle spalle del vincitore Antoniello, Davide Fanton e Andrea Giagnorio.

TROFEO PREDATOR’S. La bagarre non è di certo mancata tra gli oltre venti concorrenti presenti al via con le Predator’s PC015H del Factory Team. A festeggiare è stato soprattutto Nazareno Compagnoni, autore della pole position e poi in grado di imporsi in entrambe le gare sotto la bandiera a scacchi. Sul podio di gara-1 sono saliti Luca Vanzetto e Andrea Frizza, con Mauro Valentini e Marco Spadini immediatamente alle loro spalle. Proprio questi ultimi due piloti sono stati protagonisti di un contatto di gara nelle fasi finali della seconda prova, spianando la strada alla doppietta di Compagnoni che ha nuovamente preceduto Vanzetto e Frizza. Nico Potche si è aggiudicato entrambe le prove nella classifica AM, dove ha preceduto Roberto Bini e Giorgio Massaini in gara-1 prima di avere la meglio su Bottin e lo stesso Bini nella gara che ha chiuso la giornata.

FX ATCC. Il campionato riservato alle vetture Turismo e GT si conferma come una scommessa vinta, con due affollate griglie ad accogliere il corposo parterre di partecipanti al via. Nella Prima Divisione, Massimo Arduini ha colto un doppio successo al volante della Peugeot 308 schierata dalla Meteco Corse, imponendosi sia sotto la pioggia di gara-1 (dopo essere scattato dalla pole) che sull’asfalto asciutto nella prova di Domenica, al termine di una bella rimonta. Ottimo protagonista anche Enrico Riccardi con la sua Audi RS3, il quale per due volte si è piazzato alle spalle del vincitore, mentre il terzo gradino del podio è stato conquistato da Giuseppe Bodega (Mercedes AMG A45 E1) e dal giovane portacolori del Bolza Corse, Angelo Giannelli. Al top nella Seconda Divisione Duccio Bernardo e Arturo Pucciarelli, mentre gli altri successi di categoria hanno premiato Mauro Cesari (GT Light), Andrea Marchesini e Lorenzo Semprini in GT4.

Lo schieramento riservato alla Terza Divisione ha regalato una sfida entusiasmante che ha visto svettare sul bagnato in gara-1 lo sloveno Miha Primozic (Lema Racing) davanti alla Peugeot 106 di Mario Giannetta e all’altra Clio di Lorenzo Flavi. Nella seconda prova, il perugino Luca Rossetti su Mini ha invece avuto la meglio nei confronti di Flavi e Primozic, protagonisti di un bel duello. Il confronto nelle singole classi ha visto svettare proprio questi due piloti nella RS Trophy, mentre Carmine Leggieri e Leonardo Cuppari hanno completato il podio nella classe D alle spalle dei vincitori Giannetta e Rossetti. Soddisfazioni anche per Tonino Scocco e Maurizio Fumi, mentre a prevalere nella 318 Cup sono stati Alessio Mencuccetti e Rolando Bordacchini.

ATCC SPRINT SERIES. Sorpassi e duelli a ripetizione hanno caratterizzato la seconda prova stagionale della neonata serie riservata ai protagonisti del Challenge Ford MPM e della Twingo Cup. Giuseppe Gulizia ha preceduto Simone Moriconi sul traguardo di gara-1, con Riccardo Mandolese che si è “accontentato” del terzo posto. L’inversione in griglia di gara-2 ha quindi rimescolato ulteriormente le carte, non impedendo però ad un agguerrito Gianluca Di Francia di cogliere un meritato successo proprio davanti a Gulizia e Moriconi. Tra le Twingo, Kevin Liguori si è confermato dominatore precedendo in entrambi i casi Massimiliano Moro, mentre Mirco Fiordelmondo e Andrea Fersini si sono spartiti il terzo gradino del podio.

FORMULA CLASS JUNIOR. Marco Visconti ha imposto la propria legge anche a Magione, conquistando entrambe le gare e portandosi al comando della graduatoria assoluta. Al suo fianco sul podio Jacopo Prescendi e Roberto Di Modugno, con i due che si sono poi invertiti i ruoli al termine di gara-2. Oltre al dominio di Visconti, da segnalare nella classifica Platinum i piazzamenti a podio di Marco Brambilla e Giuliano Zecchetti nella prima manche, oltre a quelli di Dino Panozzo e Massimo Galli nella seconda gara del weekend. Con Prescendi e Di Modugno al top nella Gold, si sono distinti anche Simone Pontellini e Giuseppe Angilello firmando il successo nella Silver.

LEGENDS CARS ITALIA. In due gare rese estremamente combattute grazie alla presenza di oltre trenta vetture al via, Alberto Naska e Simone Borghi sono usciti vincitori dalle due gare svoltesi sul tortuoso circuito umbro. Il popolare youtuber si è imposto in gara-1 precedendo lo stesso Borghi e David Rodorigo, mentre la seconda prova ha visto invece prevalere il giovane Borghi davanti allo stesso Naska e all’arrembante Remigio Cappelli.

Luca Panizzi (organizzatore Formula X Racing Weekend): “Siamo davvero felici e soddisfatti per l’esito di questo week-end, che ha rappresentato in pieno il concetto di motorsport che vogliamo promuovere: gare belle e combattute, divertimento in pista e fuori, format spettacolare e atmosfera frizzante nel paddock. Insomma, non è mancato davvero nulla, grazie anche alla presenza di numerosi appassionati che sono venuti a trovarci nell’arco del fine settimana. Abbiamo registrato grandi numeri sia nelle categorie di monoposto, dove ormai possiamo vantare una solida esperienza, ma anche in quelle a ruote coperte, dove un numero sempre maggiore di realtà importanti ha deciso di cimentarsi nel nostro campionato. Tutto questo rappresenta per noi un motivo di grande orgoglio e al tempo stesso ci stimola per proseguire con impegno sempre maggiore nel progetto che stiamo portando avanti. Un ringraziamento va all’Autodromo di Magione, ad ACI Sport e ASI, ai nostri partner tecnici e a tutti coloro che hanno preso parte a questo evento memorabile!”

Il Formula X Racing Weekend tornerà in azione nel fine settimana del 18-19 Giugno sull’Autodromo di Modena, con l’atteso esordio stagionale del campionato E-STC Series e altre categorie in pista. Per ulteriore informazione è possibile visitare il sito web www.formulaxitalianseries.it.

Credits: Photo Signori / FX Racing Weekend







Targa Florio Classica: svelato il percorso dell’edizione 2022



Roma, 31 maggio 2022 - Si avvicina l'edizione 2022 della Targa Florio Classica, in programma dal 13 al 16 ottobre, weekend che determinerà l'ultimo atto stagionale del Campionato Italiano Grandi Eventi di ACI Sport. 


I partecipanti di quest'anno potranno prendere parte alla famosa "Cursa", una delle più antiche e famose gare automobilistiche del mondo, in cui hanno gareggiato piloti del calibro di Tazio Nuvolari, Stirling Moss, Graham Hill e Nino Vaccarella. 


Il percorso della gara di regolarità, ideato per ripercorrere i luoghi storici della Sicilia, partirà da Palermo e attraverserà le Madonie con lo storico "Circuito", le affascinanti tribune e i box di Floriopoli fino ad arrivare all'Autodromo di Pergusa. 


La partenza avverrà venerdì 14 ottobre dal Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi dell'Università di Palermo. La gara proseguirà verso l'entroterra siciliano e toccherà le città di Caltanissetta e di Enna, dove è prevista una sosta esclusiva all'Autodromo di Pergusa. Il percorso di sabato si snoderà sul "Circuito delle Madonie", teatro delle gesta eroiche dei piloti che hanno corso la Targa Florio e toccherà la magnifica Cefalù. La tappa del sabato concluderà la gara di regolarità con l'arrivo finale dei concorrenti nel capoluogo siciliano.


Anche quest'anno è previsto un tour domenicale per le meraviglie di Palermo, dove gli equipaggi, potranno confrontarsi in un evento competitivo allestito con i pressostati. Al termine del pranzo si svolgerà la tradizionale Cerimonia di Premiazione.


Le vetture che potranno prendere parte all'evento saranno divise in quattro categorie:


Targa Florio Classica - vetture prodotte fino al 1977


Targa Florio Legend - vetture prodotte dal 1978 al 1990


Targa Florio Gran Turismo - vetture GT prodotte dal 1991


Ferrari Tribute - riservato a possessori di vetture Ferrari prodotte dal 1991

Villorba Corse tra notte e giorno nel secondo atto della Carrera Cup


Treviso, 31 maggio 2022. Dopo i primi punti raccolti a Imola, la Scuderia Villorba Corse riprende il filo della Carrera Cup Italia insieme al Centro Porsche Treviso e riparte con rinnovate ambizioni dal Misano World Circuit, che il 3-5 giugno ospita il secondo round stagionale del monomarca tricolore. Nell’impegnativo weekend che sul circuito romagnolo prevede metà del programma in notturna, il team veneto diretto da Raimondo Amadio si schiera al via con il giovane alfiere Benedetto Strignano al volante della 911 GT3 Cup da 510 cavalli caratterizzata dalla livrea che sancisce la partnership fra le due realtà trevigiane, il cui progetto è stato presentato ufficialmente a fine aprile.

Nel primo round stagionale, disturbato anche dalla pioggia, Strignano, promettente pilota pugliese classe 1998, non ha vissuto un esordio particolarmente fortunato sulla nuova vettura da quest’anno impiegata nella serie di Porsche Italia e nelle due gare da 28 minuti + 1 giro in programma a Misano l’obiettivo è ora quello di riuscire a concretizzare la progressione sia nei risultati sia nelle performance. L’appuntamento con gara 1 è fissato per sabato sera alle 21.20 in diretta tv su Sky Sport Uno, mentre gara 2 si disputa domenica alle 12.35 e prevede la trasmissione live sia su Sky Sport Arena sia in chiaro su Cielo (canale 26 del digitale terrestre). Entrambe le corse sono disponibili in diretta e in HD anche su www.carreracupitalia.it.

Il team principal Amadio dichiara nel pre-Misano: “A Imola non abbiamo raccolto quello che speravamo nonostante ci siano stati dei buoni riscontri lungo tutto il weekend. In questa fase del progetto condiviso con il Centro Porsche Treviso l’importante è continuare a lavorare duro e rimanere concentrati sul raggiungimento dei risultati, che sono la nostra indiscussa ambizione. A Misano avremo una gara in notturna che sicuramente rappresenta qualcosa di diverso rispetto al consueto format dei racing weekend Porsche, cercheremo di cogliere il massimo anche da questa situazione”.

TRICOLORE GT SPRINT | RICCARDO AGOSTINI A MISANO CON ZERO HANDICAP E L'OBIETTIVO DI FAR BENE



Padova, 30 maggio 2022. Se il primo appuntamento di Monza si è concluso con due noni posti assoluti, a Misano, il prossimo fine settimana (4-5 giugno), Riccardo Agostini ci arriverà con l'obiettivo di tornare ad inserirsi tra i protagonisti del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint che giunge appunto al suo secondo dei quattro round del calendario 2022.


Sul circuito brianzolo va detto che il suo compagno di squadra Daniel Vebster, 19 anni e al proprio debutto in GT3, doveva ancora prendere le misure e questo ha certamente influito sull'andamento del weekend. Ma in Romagna si dovrebbe voltar pagina.


Proprio a Misano, all'inizio della scorsa settimana, Agostini e Vebster hanno infatti concluso una proficua sessione di test con la Ferrari 488 GT3 Evo del team Easy Race che si ritroveranno a condividere; test in cui entrambi sono andati molto bene. In più a Misano ci giungeranno con zero handicap tempo e quindi un poco più avvantaggiati rispetto a chi a Monza è finito davanti.


Proprio a Misano, esattamente un anno fa, Agostini vi ottenne con la Audi una seconda fila e due quinti piazzamenti: punti importanti nell'ottica di un campionato che a fine stagione lo laureò campione, consegnandogli uno dei quattro titoli tricolori conquistati nelle ultime tre stagioni.


Il programma di questo weekend inizierà come sempre il venerdì con i due turni di prove libere di 50 minuti a partire dalle 10.35 e dalle 15.30. Sabato le qualifiche prenderanno il via alle 10.20, mentre la prima delle due gare (anche esse di 50 minuti più un giro da completare) scatterà alle 18.50. Domenica alle 15.20 il via di Gara 2. Entrambe le gare verranno trasmesse in live streaming sui canali social YouTube e Facebook del Campionato Italiano Gran Turismo, oltre che su ACI Sport Tv (Sky 228). Da definire il palinsesto di Rai Sport.

Appuntamenti solidali per l’Autodromo Nazionale Monza con la Marcia LILT e la gara paralimpica di Handbike



Giovedì 2 giugno l'Autodromo Nazionale Monza si impegna per il sociale. Per la Festa della Repubblica, Il Tempio della Velocità non si ferma e accoglie due eventi in un solo giorno. Il Circuito apre infatti i suoi spazi e la sua leggendaria pista sia alla LILT, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sia all'Associazione Sportiva Dilettantistica Piccoli Diavoli 3 Ruote ASD ONLUS, che torna sul tracciato brianzolo per l'Handcycling GP Monza, giunto al suo undicesimo appuntamento.


La mattinata sarà dedicata alla 42° edizione della Formula Uno, la storica camminata non competitiva di LILT, una festa dello sport e della solidarietà aperta a tutti: adulti, bambini e amici a quattro zampe. Tra iscrizioni e donazioni, il ricavato complessivo della manifestazione, nata proprio in Autodromo nel 1980, sarà impiegato con l'obiettivo di far nascere a Monza Casa LILT, il più grande polo di prevenzione oncologica della Brianza. È prevista un'iscrizione a fronte di una donazione minima di 10 euro, comprensiva di assicurazione, mentre i bambini sotto ai 3 anni entreranno gratis. Ulteriori informazioni sullo svolgimento dell'evento e sul programma sono disponibili alla pagina web www.legatumori.mi.it/resta-informato-post/news/formula-uno-2022/.


Nel pomeriggio ci sarà invece spazio per l'11° Handcycling GP Monza, gara di handbike ormai tradizionale per il Tempio della Velocità. Gli atleti paralimpici, accompagnati dalle loro società, si troveranno in Autodromo già dalle ore 10 nel paddock. La gara, che durerà un'ora più un giro, inizierà alle ore 15 ed è organizzata dall'associazione Piccoli Diavoli 3 Ruote ASD Onlus. Alla fine dell'attività i vincitori saranno premiati in un'area adibita ai festeggiamenti, sempre nel paddock. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito ufficiale della Federciclismo www.federciclismo.it.


Entrambi gli eventi sono organizzati grazie alla collaborazione tra il Comune di Monza e l'Autodromo Nazionale Monza, e non saranno le uniche manifestazioni del 2022 che il Tempio della Velocità dedicherà a tematiche di carattere sociale. Già questo fine settimana infatti, il 4 e il 5 giugno, le associazioni sportive del territorio monzese arriveranno in Circuito per dare vita al Monza Sport Festival, mentre tra ottobre e novembre si svolgeranno nell'ordine la 12H Cycling Marathon e il tradizionale 6 Ruote di Speranza. Il calendario completo degli eventi si trova sul sito www.monzanet.it.

Tricolore GT Sprint / Francesca Linossi pronta per il secondo Round del campionato a Misano


Per Francesca Linossi è il momento di risalire in auto per il secondo appuntamento del Campionato Italiano GT Sprint. Il Marco Simoncelli di Misano Adriatico sarà l’arena dove la driver bresciana cercherà di portare a casa più punti possibile, insieme alla sua compagna di avventura Vicky Piria, sfortunata in quel di Monza.

Per questo secondo round ci sarà da tenere sotto controllo il meteo, il caldo comincia a farsi sentire e Francesca è pronta ad affrontare la sfida. Dopo il meteo, da considerare il traffico che per il round romagnolo, si aggira intorno ai quaranta equipaggi e proprio la GT Cup è la più affollata. Come per l’appuntamento brianzolo, le due sessioni di libere al venerdì sono collettive, con tutti gli equipaggi in pista. Sabato mattina dedicato alle qualifiche, GT Cup e GT4 insieme e GT3 a parte. Anche qui sarà fondamentale partire più avanti possibile e da sfruttare ci saranno solamente quindici minuti a testa. Gara 1 al sabato alle 18.50, sulla classica distanza dei cinquanta minuti più un giro. Domenica Gara 2 alle 15.20 sulla medesima distanza.

Francesca Linossi: "Sono prontissima per risalire in macchina. Monza è alle spalle e sia io che Vicky abbiamo voglia di fare bene, il Team Tsunami RT è pronto. Sarà sempre un weekend impegnativo, ma non vedo l’ora di ributtarmi nella mischia. Sarà importante sfruttare al meglio le due sessioni di libere e stare in macchina il più possibile, peccato che gireremo tutti insieme. Il focus è principalmente sulla qualifica, per poi concentrarci sul passo gara. Partire davanti è cruciale".

In partenza la 37° rievocazione storica della Stella Alpina



Sulle più incantevoli strade delle Dolomiti, patrimonio UNESCO, torna quest'anno l'edizione 2022 della Stella Alpina, la storica gara di regolarità classica immersa nell'inconfondibile paesaggio montano della regione Trentino Alto-Adige.

Per l'occasione, gli organizzatori di Canossa Events insieme a Scuderia Trentina hanno ideato un percorso di guida emozionante, che attraverserà ben 12 meravigliosi passi di montagna, come i celebri Passo Giau, Falzarego e Valparola. L'itinerario di guida costeggerà poi gli incantevoli laghi di Caldonazzo e Carezza. Gli equipaggi, ormai pronti alla gara in partenza, si sfideranno lungo il percorso di oltre 450 km ed affronteranno 65 prove cronometrate e 6 prove di media per vivere un'avventura di guida avvincente.

Con il suo mix adrenalinico di sport, passione, panorami mozzafiato, tornanti e alta ospitalità, la Stella Alpina si conferma anche quest'anno come evento dedicato alla passione per i motori nel meraviglioso scenario dolomitico. Il cuore dell'evento sarà l'incantevole località di Moena, la rinomata Fata delle Dolomiti, splendida ed accogliente località nella Val di Fassa e inserita fra i più suggestivi gruppi dolomitici.


Venerdì 3 giugno

Dopo l'accredito e le verifiche presso l'aeroporto G. Caproni di Trento, la Stella Alpina partirà da Trento per dirigersi verso Mezzocorona. Durante il primo giorno di guida gli equipaggi percorreranno parte della celebre Strada del Vino, uno dei percorsi più suggestivi e antichi d'Italia, che fiancheggia 4249 ettari di terre dedicate alla coltivazione dell'uva. Si raggiungerà poi Egna, Aldino, Monte San Pietro, il Passo Lavazè e Cavalese. La tappa si concluderà nella cornice della località di Moena, punto di riferimento per la cultura ladina e l'enogastronomia.


Sabato 4 giugno

Nel secondo giorno di guida i partecipanti si dirigeranno verso il Passo San Pellegrino, Caprile e Alleghe. Affronteranno poi le vette del Passo Giau, Falzarego e Valparola. Si raggiungerà la frazione dell'Armentarola, piccola oasi nell'Alta Badia, collocata a 1620 m e immersa in un paesaggio montano fatto di pura bellezza. Infine, si passerà per Colfosco, Selva di Val Gardema, Fiè dello Scilliar, Bolzano e Passo Tires. Le vetture storiche e moderne dopo aver raggiunto il Lago di Carezza, passeranno il Passo Costalunga per rientrare a Moena.


Domenica 5 giugno

L'ultima giornata di guida della gara di regolarità sarà immersa nel panorama della Val di Fiemme e le vetture toccheranno Predazzo, Cavalese, Passo Menghen, Borgo Valsugana e Levico. Si continuerà per il Passo Compet, Pergine Valsugana e il Lago di Caldonazzo, il più grande lago del Trentino, situato nel contesto unico e meravigliosa della Valsugana. Si seguirà per Passo Vigolo Vattaro per arrivare a Trento, dove si terrà il pranzo conclusivo e l'attesa cerimonia di premiazione.


Tributo al Cavallino

Anche per il 2022 è prevista la Classifica dedicata alle Ferrari moderne, quale tributo al Cavallino Rampante, che competeranno sugli stessi percorsi e nelle medesime prove delle vetture storiche.


Credits: Courtesy of Canossa Events


lunedì 30 maggio 2022

Regolarità Rally Campagnolo: Fabbri vince la “sport”, Concari la “media”


Isola Vicentina (VI), 30 maggio 2022 – Sospese dopo il primo giro anche le due gare di regolarità abbinate al Rally Campagnolo, le classifiche sono state comunque decretate valide sia per la “sport” sia per la “media”.

Nella prima, valevole per il Trofeo Tre Regioni, l’hanno spuntata i portacolori del Progetto M.I.T.E. Leonardo Fabbri e Tomas Sartore su Volvo 144 precedendo di un solo centesimo la Fiat Ritmo 125 TC di Mauro Argenti e Roberta Amorosa e di 4 la Porsche 911 RS di Marco Maiolo e Maria Teresa Paracchini. Più staccata, in quarta posizione la Fiat 131 Racing di Arturo Barbotto e Pierluigi Manzone con le stesse penalità realizzate da Marco Bentivogli e Andrea Marani su Fiat Ritmo130 TC.

Successo per Concari e Androvandi su Lancia Delta HF nella gara di regolarità a media valevole per il Campionato Italiano, nella quale hanno preceduto Bonnet – Bonnet su Alfa Romeo Giulietta Ti e l’altra Delta di Gandino e Merenda. In quarta posizione la Ford Sierra Cosworth di Verini e Liverani e completano la top five Somaruga e Fumanelli con l’Audi Quattro.

Foto di Videofotomax

Il Porsche Club GT protagonista al PEC Franciacorta


Doveva essere un weekend speciale e così è stato quello del Porsche Club GT per la prima volta in azione nel prestigioso Porsche Experience Center Franciacorta. Il nuovo impianto che sorge nel Bresciano ha ospitato il secondo round della serie nazionale con protagoniste le 911, Cayman e Boxster di ogni tipo, rimescolando quasi tutti i vincitori rispetto all’apertura del Mugello, a conferma dell’equilibrio e del grande agonismo che anima il campionato in ogni categoria, dove la parola d’ordine resta però il fair play. Anche al PEC Franciacorta, “casa naturale” per tutti i porschisti, le sfide a colpi di giri veloci sono culminate in distacchi ridotti e poi nell’emozionante cerimonia di premiazione, con i protagonisti tutti insieme a celebrare un fine settimana di sport e adrenalina così come di passione condivisa e amicizia. Con una quarantina di piloti presenti, dopo le sfide sui kart elettrici al sabato e varie iniziative dedicate, le tre gare della domenica hanno incoronato nelle categorie “racing” il valdarnese Daniele Polverini nella DSW 991 Cup e il trentino Emiliano Formaini nella Sparco 997 Cup, che segnala il primo podio del bresciano e padrone di casa Dario Peroni nel monomarca organizzato dal Porsche Club Umbria e riconosciuto da ACI Sport. Fra le stradali, conferma del milanese Aldo Grossi in Goodyear GT3 RS, unico pilota capace di bissare la vittoria del Mugello, e primi successi stagionali per il pratese Davide Zumpano in Tubi Style GT3, per il bergamasco Enrico Zanchi nella Panta GT4 e per il marchigiano Devid Vesprini nella Entry level-Historic.

Al volante delle più potenti 911 GT3 Cup, in DSW 991 Cup il grande colpo di scena di giornata è lo stop di Stefano Pezzucchi. Sulla pista di casa, il pilota bresciano si era aggiudicato gara 1 segnando il giro più veloce in 1’10”435, che tale rimarrà per tutto l’evento, ma ha poi patito delle noie tecniche che l’hanno costretto ad abbandonare la contesa. Sul filo di lana, a quel punto è salito in cattedra Daniele Polverini. Dopo un già ottimo primo turno, il driver toscano ha battuto per 8 millesimi Diego Locanto in gara 2 e per 15 millesimi la new-entry Massimo Navatta in gara 3, completando il primo centro stagionale: “Non conoscevo questa pista - ha dichiarato Polverini -, siamo partiti bene e a mano a mano abbiamo migliorato sempre più, è arrivato un importante successo, siamo contenti!”. Bellissima nel finale anche la lotta per la piazza d’onore tra l’alfiere siciliano di Krypton Motorsport e il pilota parmense: dopo aver vinto al Mugello, stavolta Locanto si arrende a Polverini per 3 decimi, ma all’ultimo giro guadagna il secondo posto per soli 53 millesimi sull’esordiente portacolori di Raptor Engineering, che inizia l’esperienza nel Porsche Club GT con un prezioso terzo gradino del podio. Fra gli esordienti assoluti su una “Cup”, interessante la progressione dei due liguri Fabio Simonassi e Stefano Spinaci, quarto e sesto. Fra loro si è inserito in top-5 il mai domo driver laziale Marco Santanocita.

Riservata alle 911 GT3 Cup del recente passato, la Sparco 997 Cup ritrova il suo campione in carica. Secondo al Mugello, stavolta Emiliano Formaini è perfetto all’esordio sui 2538 metri di Franciacorta e con tanto di giro più veloce (1’13”220) svetta in tutte le tre gare: “Finalmente sono riuscito a riportarmi sul gradino più alto - ha detto il pilota trentino -, è stata una bellissima giornata e il tracciato di Franciacorta mi ha sorpreso, l’avevo sottovalutato, poi in questo scenario è stata un’esperienza fantastica”. Dietro a Formaini giornata ad alta competitività per lo svizzero Walo Berschinger, al primo podio stagionale, mentre è al primo podio nel Porsche Club GT il gentleman driver bresciano Dario Peroni, felicissimo del terzo gradino conquistato in casa, fra l’altro seguito al quarto posto dal concittadino Walter Wuhrer. L’erede della famiglia che a Brescia fondò il primo birrificio italiano, diventato poi un marchio storico, è tornato in pista dopo un decennio di assenza e ha permesso di ammirare la storica Porsche 911 SC 3.0 gruppo 4 ancora in assetto da rally, promettendo una messa a punto più “pistaiola” in vista dei prossimi appuntamenti.

Nelle supersfide con le Porsche stradali, l’atteso derby lombardo in Goodyear GT3 RS lo vince il milanese Aldo Grossi, che ripete il successo del Mugello e con l’en plein e il giro più veloce (1’14”584) ottenuti a Franciacorta prova la fuga in classifica al volante della 911 GT3 ultimo modello 992 da 510 cavalli: “La macchina si è comportata in maniera perfetta, quest’anno deve essere il mio anno, ora daremo tutto anche a Misano dove so che i miei amici-rivali sono fortissimi”. Su Porsche gemella, suo primo inseguitore a Franciacorta e ora in classifica è il lodigiano Vincenzo Panuccio, al primo podio 2022. Completa il parterre di premiati il catanese Roberto Cannavò, pure lui al primo podio stagionale dopo aver deliziato il pubblico al volante della GT2 RS, precedendo la famiglia Iazzetti, che completa la top-5 con papà Alessandro e il figlio Edoardo sulle 911 GT3 RS.

Secondo in casa al Mugello, si prende la rivincita in Tubi Style GT3 il campione in carica Davide Zumpano. Autore di una tripletta e del giro più veloce (1’16”903), il pilota toscano di Prato è così salito al comando in classifica: “Mi sono voluto riprendere questo primo posto, sono contento, qui non avevo mai girato, molto tecnica e divertente, ora pensiamo di far bene anche a Misano”. A decimi si è risola la sfida per la piazza d’onore. Vincitore al Mugello, il giovane bolognese Alfredo Franceschi ha ottenuto un importante secondo posto che lo tiene in piena rincorsa per il titolo precedendo il sempre pungente brianzolo Enrico Di Leo, che si conferma terza forza.

“Scendendo” dalle 911, tra le Cayman della Panta GT4 giornata di altissimo livello con sfida risolta per soli due decimi a favore di Enrico Zanchi. In rimonta e anche grazie al giro più veloce finale (1’18”449), il driver bergamasco ha preceduto il bolognese Enzo Formato, che si era imposto in gara 1, agganciandolo in vetta alla classifica: “Un successo voluto all’esordio a Franciacorta - ha sottolineato Zanchi , i miei avversari sono stati degli ossi duri, ma molto corretti, mi sono dovuto impegnare al massimo e sono davvero soddisfatto”. Dietro ai duellanti per il titolo, terzo posto per l’emiliano Luigi Podestà, al primo podio 2022 dopo la top-5 conquistata al Mugello. Infine, al PEC Franciacorta si è riformata anche la categoria Entry level / Historic. Primo vincitore stagionale è il marchigiano di Civitanova Devid Vesprini con la “997 S” davanti alle Cayman S dei milanesi Matteo (figlio) e Giorgio (papà) Vazzoler.

Il format del Porsche Club GT, aperto a tutti i soci dei Porsche Club europei, prevede 5 turni da 25 minuti, due di prova e tre di gara. La classifica di ogni categoria scaturisce dalla somma dei due migliori tempi di gara e 2 punti ulteriori premiano il giro più veloce (per info: www.porscheclubumbria.com sezione “Porsche Club GT”). Il terzo round 2022 si disputa il 18 e 19 giugno al Misano World Circuit.

Foto Benfenati







I cinquant'anni della Porsche 911 Carrera RS 2.7, "la sportiva tedesca più veloce"

 

"Coda d'anatra", "RS" o "2.7": diversi sono i soprannomi con cui è nota oggi la Porsche 911 Carrera RS 2.7. Ma la sua importanza resta indiscussa: è stata l'auto tedesca di serie più veloce del suo tempo ed è il primo modello di serie dotato di spoiler anteriore e posteriore, il quale le è valso il soprannome di "coda d'anatra". È così che, nel 1972, Porsche ha lanciato la moda degli spoiler posteriori sulle vetture di serie.

L'inizio dello sviluppo della 911 Carrera RS 2.7 risale a circa 50 anni fa. "La 911 Carrera RS 2.7 era stata concepita come una vettura ad omologazione speciale. Doveva essere un'auto sportiva molto leggera e veloce", ricorda Peter Falk, all'epoca responsabile dei collaudi delle auto di serie a marchio Porsche. Sebbene la variante del modello fosse basata sulla 911, finì per diventare la nuova vettura di base per le competizioni e i rally, caratterizzata da numerose innovazioni tecniche. Il modello più performante della prima generazione della 911 fu la prima 911 a essere battezzata "Carrera", il fiore all'occhiello della gamma Porsche, frutto di un intenso lavoro svolto su elementi quali il peso, l'aerodinamica, il motore e il telaio. Sono stati circa 15 gli ingegneri che hanno sviluppato l'auto a partire dal maggio 1972, ai quali si è aggiunto il personale di produzione.


Un successo inaspettato

Inizialmente, Porsche aveva previsto di realizzare 500 esemplari della vettura al fine di omologare la 911 Carrera RS 2.7 tra le vetture del Gruppo 4 Special GT. Diventò così un veicolo omologato per la circolazione su strada rivolto ai clienti che desideravano anche partecipare alle gare. Il 5 ottobre 1972, il nuovo modello è stato presentato al Salone dell'automobile di Parigi, svoltosi a Porte de Versailles. Entro la fine di novembre, tutti e 500 gli esemplari erano stati venduti. Porsche rimase sorpresa dal successo ottenuto dalla vettura e riuscì a triplicare le cifre di vendita entro il luglio 1973. Ne furono costruite complessivamente 1.580 unità e, una volta prodotta la millesima vettura, la Porsche 911 Carrera RS 2.7 ottenne l'omologazione per il Gruppo 3 e per il Gruppo 4. Il pacchetto di equipaggiamento opzionale M471 spinse Porsche a costruire 200 esemplari in versione alleggerita "Sport". Successivamente, sono state realizzate altre 55 unità della versione da corsa, 17 veicoli base e 1.308 versioni touring (M472).

Sulla 911 Carrera RS 2.7 "Light" (M471), gli interni sono stati ridotti all'essenziale, in base alle richieste del cliente e alla data di produzione. Tra le altre cose, sono stati eliminati i sedili posteriori, i rivestimenti in moquette, l'orologio, i ganci appendiabiti e i braccioli. Su richiesta dei clienti, due gusci di sedile leggeri hanno sostituito i sedili sportivi più pesanti. Anche lo stemma Porsche sul cofano veniva inizialmente incollato. Rispetto al pacchetto di equipaggiamento "Touring" (M472), la "Sport" pesava 115 kg in meno, con un peso in ordine di marcia di 960 kg. Il prezzo di vendita era di 34.000 marchi tedeschi. Il pacchetto Sport (M471) costava 700 marchi tedeschi, mentre il pacchetto Touring (M472) veniva proposto a 2.500 marchi tedeschi. La versione della 911 Carrera RS 2.7 era dunque definita dal pacchetto di equipaggiamenti scelto.

Il motore flat-six da 2,7 litri a iniezione erogava una potenza di 210 CV a 6.300 giri/min, sviluppando 255 Nm di coppia a 5.100 giri/min. La versione Sport era quindi in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi, facendo della 911 Carrera RS 2.7 la prima vettura di serie a superare la soglia dei sei secondi fissata dalla testata specializzata tedesca "auto, motor und sport". La velocità massima superava i 245 km/h (Touring: 6,3 secondi, 240 km/h). La RS 2.7 rappresentava così la sintesi ideale tra peso, prestazioni, aerodinamica e maneggevolezza.

La prima con spoiler posteriore

La carrozzeria era interamente orientata alla riduzione del peso. Lamiere sottili, cristalli sottili, parti in plastica e l'eliminazione dell'isolamento contribuirono a ridurre il peso totale delle auto da corsa al di sotto dei 900 kg richiesti per l'omologazione del nuovo modello. Al contempo venne migliorata l'aerodinamica. L'obiettivo era ridurre al minimo la portanza sull'asse anteriore e posteriore alle alte velocità, per garantire una maneggevolezza più neutra. Per la prima volta, gli ingegneri Hermann Burst e Tilman Brodbeck, insieme al designer Rolf Wiener, realizzarono uno spoiler posteriore, collaudandolo nella galleria del vento e sui circuiti di prova. L’intenzione era quella di mantenere la linea formale chiusa della carrozzeria della 911, di compensare gli inconvenienti del posteriore inclinato con misure adeguate e stilisticamente appropriate e di migliorare le prestazioni aerodinamiche della 911.

Il rialzo della nuova coda d'anatra spingeva la 911 Carrera RS 2.7 più vicina al suolo quando veniva guidata a velocità sostenuta e apportava aria di raffreddamento supplementare al motore posteriore. Questo effetto è stato raggiunto senza alcun incremento della resistenza aerodinamica, ma addirittura aumentando di 4,5 km/h la velocità massima. "Durante i test, abbiamo constatato che con uno spoiler più alto si poteva aumentare la velocità massima grazie alla riduzione della resistenza aerodinamica. Abbiamo quindi continuato ad alzare lo spoiler posteriore di qualche millimetro, finché non abbiamo trovato il punto limite in cui la resistenza aerodinamica tornava ad aumentare", spiega Falk. Il 5 agosto 1972, i tre tecnici di Porsche depositarono la richiesta di divulgazione del brevetto n. 2238704 presso l'Ufficio Brevetti tedesco.

Pneumatici di dimensioni diverse per aumentare la trazione

Gli ingegneri si misero al lavoro anche sul telaio. A questo punto, Porsche aveva già fatto esperienza di gare con ruote posteriori più larghe, quindi gli ingegneri addetti allo sviluppo provarono questa soluzione anche sulla 911 Carrera RS 2.7. "Volevamo migliorare la trazione e la maneggevolezza utilizzando pneumatici larghi sull'asse posteriore, perché è qui che si concentra il peso maggiore", ricorda Falk. Per la prima volta in Porsche, un'auto di serie montava pneumatici di dimensioni diverse sull'asse anteriore e posteriore. Per l'asse anteriore erano stati scelti cerchi Fuchs forgiati da 6 J×15 con pneumatici 185/70 VR-15, per quello posteriore ruote da 7 J×15 con pneumatici 215/60 VR-15. Per poterli montare, Porsche ha allargato la carrozzeria di 42 mm sul posteriore, in prossimità dei passaruota. "Una volta verificato che il sistema funzionava in fase di sviluppo, produzione e vendita, questa combinazione è stata adottata per tutti i modelli successivi", continua Falk.

I primi successi agonistici
Con la modifica dei regolamenti per i prototipi sportivi, che impedirono ulteriori sviluppi per via del nuovo limite di cilindrata di tre litri, Porsche chiuse un'epoca di grandi successi. Dopo il debutto nelle competizioni di una 911 Carrera RSR (racing-sport-racing) con carrozzeria sensibilmente allargata al Tour de Corse nel novembre 1972, nel 1973 Porsche decise di iniziare un nuovo capitolo della storia di successo della 911. All'inizio di febbraio di quell'anno, una RSR pilotata da Peter Gregg e Hurley Haywood tagliò il traguardo della 24 Ore di Daytona con 22 giri di vantaggio: un inizio brillante della nuova stagione. Herbert Müller e Gijs van Lennep si aggiudicarono la Targa Florio nel maggio 1973. "La vittoria fu importante per noi perché evidenziò come la RSR con l'alettone maggiorato fosse molto veloce sui circuiti e nelle tappe dei rally", ricorda Falk. Nella sua prima stagione, la 911 Carrera RSR vinse tre campionati internazionali e sette nazionali, gettando le basi del successo che la 911 avrebbe avuto nei decenni successivi. Alla International Race of Champions (IROC), tenutasi nell'ottobre 1973, lo statunitense Roger Penske schierò 12 911 Carrera RSR 3.0 identiche, in cui si sfidarono piloti di diverse categorie.

Ma con la 911 Carrera RS 2.7, Porsche non si limitò a creare una vettura sportiva per la pista, bensì un'auto che i clienti avrebbero potuto utilizzare anche per la guida quotidiana. La 911 Carrera RS 2.7 ha portato l'auto da gran turismo sui circuiti di gara. La pubblicità del tempo la descriveva così: "Il suo repertorio: dalla strada al circuito e poi di nuovo a casa. Lunedì in ufficio. Martedì a Ginevra. Ritorno in serata. Mercoledì shopping. Città. Ingorgo. Traffico intenso, ma nessuna traccia di fuliggine sulle candele, nessun problema con la frizione. Giovedì strade di campagna, autostrada, tornanti, strade sterrate, cantieri. Venerdì solo un tragitto breve e ripetute partenze a freddo. Sabato partenza per la Finlandia con i bagagli delle vacanze. Carrera RS: una riserva di energia inesauribile per le volate e le maratone".

Il nome Carrera

La scritta "Carrera" ha fatto la sua prima comparsa sulla 911 Carrera RS 2.7 lungo la fiancata, tra i passaruota. La parola spagnola si traduce in inglese con "race" (gara) e la sigla RS sullo spoiler posteriore sta per "Rennsport" (corsa). Porsche si è ispirata alla "Carrera Panamericana" per il nuovo nome. Nel 1953, Porsche riportò la sua prima vittoria di categoria nella gara di durata, con la 550 Spyder. Successivamente, nel 1954, si classificò al terzo posto assoluto: una notizia sensazionale che portò all'aggiunta del nuovo nome. Negli anni che seguirono, Porsche ha utilizzato il nome Carrera per le vetture più potenti con motore Fuhrmann con quattro alberi a camme del 1954, come la 356 A 1500 GS Carrera o la 356 B 2000 GS Carrera GT. La scritta Carrera campeggiava sul retro della Porsche 904 Carrera GTS del 1963, mentre sulla 906 Carrera 6 del 1965 compariva lateralmente, dietro il passaruota anteriore. Secondo le dichiarazioni rilasciate all'epoca, Carrera veniva inteso anche come "predicato qualitativo riferito a una raffinatezza tecnica che si era affermata sui circuiti da corsa e da rally". In breve, era il nome ideale per il futuro modello top di gamma della 911. "Volevamo attribuire il già famoso nome 'Carrera' a un modello di serie e abbiamo pensato a come potessimo riprodurlo al meglio", ricorda Harm Lagaaij, che all'epoca era un progettista di Porsche. La scelta cadde sull'area tra i passaruota.

Oltre alla scritta Carrera, Porsche aveva in serbo altri accattivanti elementi di design: erano disponibili 29 tonalità di vernice, alcune delle quali straordinarie, di cui 27 furono prodotte in serie, tra cui colori come il Giallo Brillante, il Rosso e l'Arancione Sanguinello. Porsche ha inoltre soddisfatto alcune richieste di colore specifiche da parte dei clienti. Ad esempio, la tinta dei cerchi veniva abbinata alla carrozzeria o alle scritte Carrera sulle fiancate delle vetture bianche con scritte rosse, blu o verdi. La scritta conserva ancora oggi il suo significato preminente, così come la famosa sigla RS. La si ritrova sempre sui modelli 911 più sportivi, come quasi 50 anni fa.

A partire dal 20 settembre 2022, il Museo Porsche presenterà una mostra speciale dedicata ai 50 anni della 911 Carrera RS 2.7.


Regolarità AutoStoriche / Barcella e Rossoni Junior su A112 vincono il Campagne e Cascine


Il Campagne e Cascine rimescola le carte del CIREAS. Dopo un appassionante testa a testa durato sino alle ultime prove, ha prevalso l’equipaggio under 30 formato da due figli d’arte ovvero Andrea Barcella, figlio di Nicola, coadiuvato da Simone Rossoni, figlio di Roberto, sull’ Autobianchi A112 Abarth della scuderia Amams Tazio Nuvolari.

Il giovane pilota bergamasco, che ormai si può inserire tra i big della regolarità italiana, ha così interrotto la serie di vittorie nel campionato inanellata dal padre Guido in coppia con la madre Ornella Ghidotti. Seconda piazza per l’equipaggio della Franciacorta Motori formato dal forte pilota siculo Angelo Accardo e Alessandro Molgora su Autobianchi A112. Il terzo gradino del podio è stato appannaggio del veterano Giuseppe Rapisarda navigato da Danilo Piga su Morris Mini Minor per i colori della Nettuno Bologna.
Ad un gradino del podio è terminata la corsa dei regolari Bacci Sergio e Romano della Jolly Roger su Autobianchi A112 Abarth che ha preceduto un’altra A112, quella della coppia della Nettuno composta da Dalleolle/Traversi. 

La gara è stata quindi dominata dalle vetture dell’ex Casa di Desio con ben quattro A112 che hanno concluso nelle prime cinque posizioni della classifica.
Diana/Carrotta,Tonarelli/Casini, l'equipaggio di casa Limoni Scaglia /Gregori, Fontanella/Malta e Turelli/Turelli a completare le prime 10 posizioni della classifica generale. Nei raggruppamenti successo per la Lancia Lambda Casaro di Fontanella /Malta nella categoria Rc1,di Bellini/Triberti in RC2, di Rapisarda/Piga in RC3, di Barcella Nicola in Rc/Rossoni in RC4, di Soldo/Messina in T RC5. Tra gli equipaggi femminili vittoria della coppia Angino/Biagi, mentre tra le scuderie ha prevalso la Franciacorta Motori sulla Nettuno e Classic Team.

Nel Trofeo Dimmidisì rivincita di Barcella Guido che ha prevalso di un’inezia sul figlio Nicola.

Nella power stage che ha aperto le prove del sabato rivincita delle vetture anteguerra con il successo di Belometti/Vavassori della Brescia Corse su Fiat 508 SS del 1932.

Al traguardo i tre equipaggi della Scuderia Castellotti. Il miglior piazzamento è stato quello ottenuto da Giovanni Pietro Guatelli e Francesco Giammarino che hanno concluso al 25esimo posto della classifica assoluta. Piazzamento a metà classifica per Aldo Buttafava e Patrizia Parenti su Fiat 124 Spider. Per l'equipaggio della scuderia lodigiana il 41esimo posto della graduatoria. Meno brillante del solito il risultato di Roberto e Andrea Paradisi al 59esimo posto finale con una Fiat 127.

Soddisfazione al termine della competizione per gli organizzatori della scuderia 3t che così hanno degnamente festeggiato il ventennale della gara che, per la qualità delle prove e l’alto livelli dei partecipanti, ha confermato ancora per una volta di essere un sodalizio sportivo vincente.

Crediti foto: ACI Sport

RALLY CAMPAGNOLO, IL CORDOGLIO DI LUISE


Adria (RO), 30 Maggio 2022 – “Quando arrivano certe batoste” – racconta Luise – “non c'è nulla che possa alleviare il dolore per una perdita così grande. Sia io che Melissa ma anche tutto il nostro team, da Silvano Amati a Valentino Vettore, ci stringiamo idealmente attorno alla famiglia Bortignon. Non ci sono parole adatte per esprimere cosa si prova in questi casi e l'unico modo per poterci dimostrare vicini è quello di fermarci, rispettando questo dolore.”

Ad onor di cronaca il Campagnolo Rally Storico, quarto appuntamento del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, è stato sospeso dalla direzione gara, dopo la quarta speciale, in seguito alla scomparsa di Michele Bortignon, venuto a mancare durante un tratto di trasferimento.
Il pilota di Adria, in gara per i colori del Team Bassano su una Fiat Ritmo 130 gruppo A, era undicesimo assoluto, quinto di quarto raggruppamento e primo di classe A-J2/2000.