martedì 31 maggio 2022
IL FORMULA X RACING WEEKEND PROTAGONISTA A MAGIONE
Targa Florio Classica: svelato il percorso dell’edizione 2022
Roma, 31 maggio 2022 - Si avvicina l'edizione 2022 della Targa Florio Classica, in programma dal 13 al 16 ottobre, weekend che determinerà l'ultimo atto stagionale del Campionato Italiano Grandi Eventi di ACI Sport.
I partecipanti di quest'anno potranno prendere parte alla famosa "Cursa", una delle più antiche e famose gare automobilistiche del mondo, in cui hanno gareggiato piloti del calibro di Tazio Nuvolari, Stirling Moss, Graham Hill e Nino Vaccarella.
Il percorso della gara di regolarità, ideato per ripercorrere i luoghi storici della Sicilia, partirà da Palermo e attraverserà le Madonie con lo storico "Circuito", le affascinanti tribune e i box di Floriopoli fino ad arrivare all'Autodromo di Pergusa.
La partenza avverrà venerdì 14 ottobre dal Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi dell'Università di Palermo. La gara proseguirà verso l'entroterra siciliano e toccherà le città di Caltanissetta e di Enna, dove è prevista una sosta esclusiva all'Autodromo di Pergusa. Il percorso di sabato si snoderà sul "Circuito delle Madonie", teatro delle gesta eroiche dei piloti che hanno corso la Targa Florio e toccherà la magnifica Cefalù. La tappa del sabato concluderà la gara di regolarità con l'arrivo finale dei concorrenti nel capoluogo siciliano.
Anche quest'anno è previsto un tour domenicale per le meraviglie di Palermo, dove gli equipaggi, potranno confrontarsi in un evento competitivo allestito con i pressostati. Al termine del pranzo si svolgerà la tradizionale Cerimonia di Premiazione.
Le vetture che potranno prendere parte all'evento saranno divise in quattro categorie:
Targa Florio Classica - vetture prodotte fino al 1977
Targa Florio Legend - vetture prodotte dal 1978 al 1990
Targa Florio Gran Turismo - vetture GT prodotte dal 1991
Ferrari Tribute - riservato a possessori di vetture Ferrari prodotte dal 1991
Villorba Corse tra notte e giorno nel secondo atto della Carrera Cup
TRICOLORE GT SPRINT | RICCARDO AGOSTINI A MISANO CON ZERO HANDICAP E L'OBIETTIVO DI FAR BENE
Padova, 30 maggio 2022. Se il primo appuntamento di Monza si è concluso con due noni posti assoluti, a Misano, il prossimo fine settimana (4-5 giugno), Riccardo Agostini ci arriverà con l'obiettivo di tornare ad inserirsi tra i protagonisti del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint che giunge appunto al suo secondo dei quattro round del calendario 2022.
Sul circuito brianzolo va detto che il suo compagno di squadra Daniel Vebster, 19 anni e al proprio debutto in GT3, doveva ancora prendere le misure e questo ha certamente influito sull'andamento del weekend. Ma in Romagna si dovrebbe voltar pagina.
Proprio a Misano, all'inizio della scorsa settimana, Agostini e Vebster hanno infatti concluso una proficua sessione di test con la Ferrari 488 GT3 Evo del team Easy Race che si ritroveranno a condividere; test in cui entrambi sono andati molto bene. In più a Misano ci giungeranno con zero handicap tempo e quindi un poco più avvantaggiati rispetto a chi a Monza è finito davanti.
Proprio a Misano, esattamente un anno fa, Agostini vi ottenne con la Audi una seconda fila e due quinti piazzamenti: punti importanti nell'ottica di un campionato che a fine stagione lo laureò campione, consegnandogli uno dei quattro titoli tricolori conquistati nelle ultime tre stagioni.
Il programma di questo weekend inizierà come sempre il venerdì con i due turni di prove libere di 50 minuti a partire dalle 10.35 e dalle 15.30. Sabato le qualifiche prenderanno il via alle 10.20, mentre la prima delle due gare (anche esse di 50 minuti più un giro da completare) scatterà alle 18.50. Domenica alle 15.20 il via di Gara 2. Entrambe le gare verranno trasmesse in live streaming sui canali social YouTube e Facebook del Campionato Italiano Gran Turismo, oltre che su ACI Sport Tv (Sky 228). Da definire il palinsesto di Rai Sport.
Appuntamenti solidali per l’Autodromo Nazionale Monza con la Marcia LILT e la gara paralimpica di Handbike
Giovedì 2 giugno l'Autodromo Nazionale Monza si impegna per il sociale. Per la Festa della Repubblica, Il Tempio della Velocità non si ferma e accoglie due eventi in un solo giorno. Il Circuito apre infatti i suoi spazi e la sua leggendaria pista sia alla LILT, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sia all'Associazione Sportiva Dilettantistica Piccoli Diavoli 3 Ruote ASD ONLUS, che torna sul tracciato brianzolo per l'Handcycling GP Monza, giunto al suo undicesimo appuntamento.
La mattinata sarà dedicata alla 42° edizione della Formula Uno, la storica camminata non competitiva di LILT, una festa dello sport e della solidarietà aperta a tutti: adulti, bambini e amici a quattro zampe. Tra iscrizioni e donazioni, il ricavato complessivo della manifestazione, nata proprio in Autodromo nel 1980, sarà impiegato con l'obiettivo di far nascere a Monza Casa LILT, il più grande polo di prevenzione oncologica della Brianza. È prevista un'iscrizione a fronte di una donazione minima di 10 euro, comprensiva di assicurazione, mentre i bambini sotto ai 3 anni entreranno gratis. Ulteriori informazioni sullo svolgimento dell'evento e sul programma sono disponibili alla pagina web www.legatumori.mi.it/resta-informato-post/news/formula-uno-2022/.
Nel pomeriggio ci sarà invece spazio per l'11° Handcycling GP Monza, gara di handbike ormai tradizionale per il Tempio della Velocità. Gli atleti paralimpici, accompagnati dalle loro società, si troveranno in Autodromo già dalle ore 10 nel paddock. La gara, che durerà un'ora più un giro, inizierà alle ore 15 ed è organizzata dall'associazione Piccoli Diavoli 3 Ruote ASD Onlus. Alla fine dell'attività i vincitori saranno premiati in un'area adibita ai festeggiamenti, sempre nel paddock. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito ufficiale della Federciclismo www.federciclismo.it.
Entrambi gli eventi sono organizzati grazie alla collaborazione tra il Comune di Monza e l'Autodromo Nazionale Monza, e non saranno le uniche manifestazioni del 2022 che il Tempio della Velocità dedicherà a tematiche di carattere sociale. Già questo fine settimana infatti, il 4 e il 5 giugno, le associazioni sportive del territorio monzese arriveranno in Circuito per dare vita al Monza Sport Festival, mentre tra ottobre e novembre si svolgeranno nell'ordine la 12H Cycling Marathon e il tradizionale 6 Ruote di Speranza. Il calendario completo degli eventi si trova sul sito www.monzanet.it.
Tricolore GT Sprint / Francesca Linossi pronta per il secondo Round del campionato a Misano

In partenza la 37° rievocazione storica della Stella Alpina
Sulle più incantevoli strade delle Dolomiti, patrimonio UNESCO, torna quest'anno l'edizione 2022 della Stella Alpina, la storica gara di regolarità classica immersa nell'inconfondibile paesaggio montano della regione Trentino Alto-Adige.
Per l'occasione, gli organizzatori di Canossa Events insieme a Scuderia Trentina hanno ideato un percorso di guida emozionante, che attraverserà ben 12 meravigliosi passi di montagna, come i celebri Passo Giau, Falzarego e Valparola. L'itinerario di guida costeggerà poi gli incantevoli laghi di Caldonazzo e Carezza. Gli equipaggi, ormai pronti alla gara in partenza, si sfideranno lungo il percorso di oltre 450 km ed affronteranno 65 prove cronometrate e 6 prove di media per vivere un'avventura di guida avvincente.
Con il suo mix adrenalinico di sport, passione, panorami mozzafiato, tornanti e alta ospitalità, la Stella Alpina si conferma anche quest'anno come evento dedicato alla passione per i motori nel meraviglioso scenario dolomitico. Il cuore dell'evento sarà l'incantevole località di Moena, la rinomata Fata delle Dolomiti, splendida ed accogliente località nella Val di Fassa e inserita fra i più suggestivi gruppi dolomitici.
Venerdì 3 giugno
Dopo l'accredito e le verifiche presso l'aeroporto G. Caproni di Trento, la Stella Alpina partirà da Trento per dirigersi verso Mezzocorona. Durante il primo giorno di guida gli equipaggi percorreranno parte della celebre Strada del Vino, uno dei percorsi più suggestivi e antichi d'Italia, che fiancheggia 4249 ettari di terre dedicate alla coltivazione dell'uva. Si raggiungerà poi Egna, Aldino, Monte San Pietro, il Passo Lavazè e Cavalese. La tappa si concluderà nella cornice della località di Moena, punto di riferimento per la cultura ladina e l'enogastronomia.
Sabato 4 giugno
Nel secondo giorno di guida i partecipanti si dirigeranno verso il Passo San Pellegrino, Caprile e Alleghe. Affronteranno poi le vette del Passo Giau, Falzarego e Valparola. Si raggiungerà la frazione dell'Armentarola, piccola oasi nell'Alta Badia, collocata a 1620 m e immersa in un paesaggio montano fatto di pura bellezza. Infine, si passerà per Colfosco, Selva di Val Gardema, Fiè dello Scilliar, Bolzano e Passo Tires. Le vetture storiche e moderne dopo aver raggiunto il Lago di Carezza, passeranno il Passo Costalunga per rientrare a Moena.
Domenica 5 giugno
L'ultima giornata di guida della gara di regolarità sarà immersa nel panorama della Val di Fiemme e le vetture toccheranno Predazzo, Cavalese, Passo Menghen, Borgo Valsugana e Levico. Si continuerà per il Passo Compet, Pergine Valsugana e il Lago di Caldonazzo, il più grande lago del Trentino, situato nel contesto unico e meravigliosa della Valsugana. Si seguirà per Passo Vigolo Vattaro per arrivare a Trento, dove si terrà il pranzo conclusivo e l'attesa cerimonia di premiazione.
Tributo al Cavallino
Anche per il 2022 è prevista la Classifica dedicata alle Ferrari moderne, quale tributo al Cavallino Rampante, che competeranno sugli stessi percorsi e nelle medesime prove delle vetture storiche.
Credits: Courtesy of Canossa Events
lunedì 30 maggio 2022
Regolarità Rally Campagnolo: Fabbri vince la “sport”, Concari la “media”
Il Porsche Club GT protagonista al PEC Franciacorta
I cinquant'anni della Porsche 911 Carrera RS 2.7, "la sportiva tedesca più veloce"

L'inizio dello sviluppo della 911 Carrera RS 2.7 risale a circa 50 anni fa. "La 911 Carrera RS 2.7 era stata concepita come una vettura ad omologazione speciale. Doveva essere un'auto sportiva molto leggera e veloce", ricorda Peter Falk, all'epoca responsabile dei collaudi delle auto di serie a marchio Porsche. Sebbene la variante del modello fosse basata sulla 911, finì per diventare la nuova vettura di base per le competizioni e i rally, caratterizzata da numerose innovazioni tecniche. Il modello più performante della prima generazione della 911 fu la prima 911 a essere battezzata "Carrera", il fiore all'occhiello della gamma Porsche, frutto di un intenso lavoro svolto su elementi quali il peso, l'aerodinamica, il motore e il telaio. Sono stati circa 15 gli ingegneri che hanno sviluppato l'auto a partire dal maggio 1972, ai quali si è aggiunto il personale di produzione.
Un successo inaspettato
Inizialmente, Porsche aveva previsto di realizzare 500 esemplari della vettura al fine di omologare la 911 Carrera RS 2.7 tra le vetture del Gruppo 4 Special GT. Diventò così un veicolo omologato per la circolazione su strada rivolto ai clienti che desideravano anche partecipare alle gare. Il 5 ottobre 1972, il nuovo modello è stato presentato al Salone dell'automobile di Parigi, svoltosi a Porte de Versailles. Entro la fine di novembre, tutti e 500 gli esemplari erano stati venduti. Porsche rimase sorpresa dal successo ottenuto dalla vettura e riuscì a triplicare le cifre di vendita entro il luglio 1973. Ne furono costruite complessivamente 1.580 unità e, una volta prodotta la millesima vettura, la Porsche 911 Carrera RS 2.7 ottenne l'omologazione per il Gruppo 3 e per il Gruppo 4. Il pacchetto di equipaggiamento opzionale M471 spinse Porsche a costruire 200 esemplari in versione alleggerita "Sport". Successivamente, sono state realizzate altre 55 unità della versione da corsa, 17 veicoli base e 1.308 versioni touring (M472).
Sulla 911 Carrera RS 2.7 "Light" (M471), gli interni sono stati ridotti all'essenziale, in base alle richieste del cliente e alla data di produzione. Tra le altre cose, sono stati eliminati i sedili posteriori, i rivestimenti in moquette, l'orologio, i ganci appendiabiti e i braccioli. Su richiesta dei clienti, due gusci di sedile leggeri hanno sostituito i sedili sportivi più pesanti. Anche lo stemma Porsche sul cofano veniva inizialmente incollato. Rispetto al pacchetto di equipaggiamento "Touring" (M472), la "Sport" pesava 115 kg in meno, con un peso in ordine di marcia di 960 kg. Il prezzo di vendita era di 34.000 marchi tedeschi. Il pacchetto Sport (M471) costava 700 marchi tedeschi, mentre il pacchetto Touring (M472) veniva proposto a 2.500 marchi tedeschi. La versione della 911 Carrera RS 2.7 era dunque definita dal pacchetto di equipaggiamenti scelto.
Il motore flat-six da 2,7 litri a iniezione erogava una potenza di 210 CV a 6.300 giri/min, sviluppando 255 Nm di coppia a 5.100 giri/min. La versione Sport era quindi in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi, facendo della 911 Carrera RS 2.7 la prima vettura di serie a superare la soglia dei sei secondi fissata dalla testata specializzata tedesca "auto, motor und sport". La velocità massima superava i 245 km/h (Touring: 6,3 secondi, 240 km/h). La RS 2.7 rappresentava così la sintesi ideale tra peso, prestazioni, aerodinamica e maneggevolezza.
La prima con spoiler posteriore
La carrozzeria era interamente orientata alla riduzione del peso. Lamiere sottili, cristalli sottili, parti in plastica e l'eliminazione dell'isolamento contribuirono a ridurre il peso totale delle auto da corsa al di sotto dei 900 kg richiesti per l'omologazione del nuovo modello. Al contempo venne migliorata l'aerodinamica. L'obiettivo era ridurre al minimo la portanza sull'asse anteriore e posteriore alle alte velocità, per garantire una maneggevolezza più neutra. Per la prima volta, gli ingegneri Hermann Burst e Tilman Brodbeck, insieme al designer Rolf Wiener, realizzarono uno spoiler posteriore, collaudandolo nella galleria del vento e sui circuiti di prova. L’intenzione era quella di mantenere la linea formale chiusa della carrozzeria della 911, di compensare gli inconvenienti del posteriore inclinato con misure adeguate e stilisticamente appropriate e di migliorare le prestazioni aerodinamiche della 911.
Il rialzo della nuova coda d'anatra spingeva la 911 Carrera RS 2.7 più vicina al suolo quando veniva guidata a velocità sostenuta e apportava aria di raffreddamento supplementare al motore posteriore. Questo effetto è stato raggiunto senza alcun incremento della resistenza aerodinamica, ma addirittura aumentando di 4,5 km/h la velocità massima. "Durante i test, abbiamo constatato che con uno spoiler più alto si poteva aumentare la velocità massima grazie alla riduzione della resistenza aerodinamica. Abbiamo quindi continuato ad alzare lo spoiler posteriore di qualche millimetro, finché non abbiamo trovato il punto limite in cui la resistenza aerodinamica tornava ad aumentare", spiega Falk. Il 5 agosto 1972, i tre tecnici di Porsche depositarono la richiesta di divulgazione del brevetto n. 2238704 presso l'Ufficio Brevetti tedesco.
Pneumatici di dimensioni diverse per aumentare la trazione
Gli ingegneri si misero al lavoro anche sul telaio. A questo punto, Porsche aveva già fatto esperienza di gare con ruote posteriori più larghe, quindi gli ingegneri addetti allo sviluppo provarono questa soluzione anche sulla 911 Carrera RS 2.7. "Volevamo migliorare la trazione e la maneggevolezza utilizzando pneumatici larghi sull'asse posteriore, perché è qui che si concentra il peso maggiore", ricorda Falk. Per la prima volta in Porsche, un'auto di serie montava pneumatici di dimensioni diverse sull'asse anteriore e posteriore. Per l'asse anteriore erano stati scelti cerchi Fuchs forgiati da 6 J×15 con pneumatici 185/70 VR-15, per quello posteriore ruote da 7 J×15 con pneumatici 215/60 VR-15. Per poterli montare, Porsche ha allargato la carrozzeria di 42 mm sul posteriore, in prossimità dei passaruota. "Una volta verificato che il sistema funzionava in fase di sviluppo, produzione e vendita, questa combinazione è stata adottata per tutti i modelli successivi", continua Falk.
I primi successi agonistici
Con la modifica dei regolamenti per i prototipi sportivi, che impedirono ulteriori sviluppi per via del nuovo limite di cilindrata di tre litri, Porsche chiuse un'epoca di grandi successi. Dopo il debutto nelle competizioni di una 911 Carrera RSR (racing-sport-racing) con carrozzeria sensibilmente allargata al Tour de Corse nel novembre 1972, nel 1973 Porsche decise di iniziare un nuovo capitolo della storia di successo della 911. All'inizio di febbraio di quell'anno, una RSR pilotata da Peter Gregg e Hurley Haywood tagliò il traguardo della 24 Ore di Daytona con 22 giri di vantaggio: un inizio brillante della nuova stagione. Herbert Müller e Gijs van Lennep si aggiudicarono la Targa Florio nel maggio 1973. "La vittoria fu importante per noi perché evidenziò come la RSR con l'alettone maggiorato fosse molto veloce sui circuiti e nelle tappe dei rally", ricorda Falk. Nella sua prima stagione, la 911 Carrera RSR vinse tre campionati internazionali e sette nazionali, gettando le basi del successo che la 911 avrebbe avuto nei decenni successivi. Alla International Race of Champions (IROC), tenutasi nell'ottobre 1973, lo statunitense Roger Penske schierò 12 911 Carrera RSR 3.0 identiche, in cui si sfidarono piloti di diverse categorie.
Ma con la 911 Carrera RS 2.7, Porsche non si limitò a creare una vettura sportiva per la pista, bensì un'auto che i clienti avrebbero potuto utilizzare anche per la guida quotidiana. La 911 Carrera RS 2.7 ha portato l'auto da gran turismo sui circuiti di gara. La pubblicità del tempo la descriveva così: "Il suo repertorio: dalla strada al circuito e poi di nuovo a casa. Lunedì in ufficio. Martedì a Ginevra. Ritorno in serata. Mercoledì shopping. Città. Ingorgo. Traffico intenso, ma nessuna traccia di fuliggine sulle candele, nessun problema con la frizione. Giovedì strade di campagna, autostrada, tornanti, strade sterrate, cantieri. Venerdì solo un tragitto breve e ripetute partenze a freddo. Sabato partenza per la Finlandia con i bagagli delle vacanze. Carrera RS: una riserva di energia inesauribile per le volate e le maratone".
Il nome Carrera
La scritta "Carrera" ha fatto la sua prima comparsa sulla 911 Carrera RS 2.7 lungo la fiancata, tra i passaruota. La parola spagnola si traduce in inglese con "race" (gara) e la sigla RS sullo spoiler posteriore sta per "Rennsport" (corsa). Porsche si è ispirata alla "Carrera Panamericana" per il nuovo nome. Nel 1953, Porsche riportò la sua prima vittoria di categoria nella gara di durata, con la 550 Spyder. Successivamente, nel 1954, si classificò al terzo posto assoluto: una notizia sensazionale che portò all'aggiunta del nuovo nome. Negli anni che seguirono, Porsche ha utilizzato il nome Carrera per le vetture più potenti con motore Fuhrmann con quattro alberi a camme del 1954, come la 356 A 1500 GS Carrera o la 356 B 2000 GS Carrera GT. La scritta Carrera campeggiava sul retro della Porsche 904 Carrera GTS del 1963, mentre sulla 906 Carrera 6 del 1965 compariva lateralmente, dietro il passaruota anteriore. Secondo le dichiarazioni rilasciate all'epoca, Carrera veniva inteso anche come "predicato qualitativo riferito a una raffinatezza tecnica che si era affermata sui circuiti da corsa e da rally". In breve, era il nome ideale per il futuro modello top di gamma della 911. "Volevamo attribuire il già famoso nome 'Carrera' a un modello di serie e abbiamo pensato a come potessimo riprodurlo al meglio", ricorda Harm Lagaaij, che all'epoca era un progettista di Porsche. La scelta cadde sull'area tra i passaruota.
Oltre alla scritta Carrera, Porsche aveva in serbo altri accattivanti elementi di design: erano disponibili 29 tonalità di vernice, alcune delle quali straordinarie, di cui 27 furono prodotte in serie, tra cui colori come il Giallo Brillante, il Rosso e l'Arancione Sanguinello. Porsche ha inoltre soddisfatto alcune richieste di colore specifiche da parte dei clienti. Ad esempio, la tinta dei cerchi veniva abbinata alla carrozzeria o alle scritte Carrera sulle fiancate delle vetture bianche con scritte rosse, blu o verdi. La scritta conserva ancora oggi il suo significato preminente, così come la famosa sigla RS. La si ritrova sempre sui modelli 911 più sportivi, come quasi 50 anni fa.
A partire dal 20 settembre 2022, il Museo Porsche presenterà una mostra speciale dedicata ai 50 anni della 911 Carrera RS 2.7.
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RALLY CAMPAGNOLO, IL CORDOGLIO DI LUISE