sabato 6 giugno 2020

“Storie Alfa Romeo”: con Duetto la spider italiana sbarca a Hollywood

Hollywood nel destino
“It is a very forgiving car. Very pretty, too”. Così parla di Duetto un gentleman driver d’eccezione: Steve McQueen, che nell’estate del 1966 viene chiamato da Sports Illustrated a provare la spider italiana insieme ad altre “fast friends”. Quella da lui guidata è una delle prime Alfa Romeo 1600 Spider sbarcate negli States, dopo l’esordio al Salone di Ginevra di pochi mesi prima. Il giudizio coglie insieme l’essenza Duetto e l’unicità Alfa Romeo: piacere di guida e bellezza allo stato puro.
È un parere anche tecnicamente autorevole. Steve McQueen è collezionista di supercar e pilota di buon livello, capace di arrivare secondo nella sua categoria alla 12 Ore di Sebring del 1970 in coppia con Peter Revson.
Un anno dopo, alla guida di Duetto c’è Dustin Hoffman, che corre a tutto gas sulle note di Simon & Garfunkel nell’indimenticabile “Il laureato”. Immagini che entrano nella storia del cinema, e danno il via a un filone: la Duetto è utilizzata come auto di scena in centinaia di opere del piccolo e del grande schermo, e diventa essa stessa un “cult”. Anche il campione del mondo dei pesi massimi Muhammad Ali ne vuole una: riprendendo il suo motto “Float like a butterfly, sting like a bee”, la personalizza con la targa “Ali Bee”.
La carriera da star di Duetto inizia così. Noi però facciamo un passo indietro, e andiamo a conoscere le sue radici: l’innovazione tecnica di Giulia e il fascino di Giulietta Spider.
Nata per scoprire l’America
Anche nella storia della Giulietta Spider c’è un Hoffman protagonista. Non Dustin l’attore, ma Max Edwin Hoffman: ex pilota da corsa, costretto dal nazismo a lasciare l’Austria per gli Stati Uniti, divenuto in pochi anni l’importatore americano di riferimento per le Case auto europee.
Max è molto di più che un semplice “trader”: è un profondo conoscitore del mercato. Orienta le politiche commerciali, chiede specifici modelli, suggerisce variazioni di stile – e contribuisce con i suoi consigli alla creazione di alcune auto sportive tra le più ammirate di sempre. Tra queste c’è la Giulietta Spider.
La Spider per Hoffman è un chiodo fisso. Inizia a chiederla ad Alfa Romeo nel 1954, subito dopo il lancio della Giulietta Sprint. Sente che può diventare l’auto perfetta per la Pacific Coast – e sa che tutti a Hollywood ne vorranno una. È così sicuro del suo successo, che prima ancora di vedere i disegni definitivi si dice disposto ad acquistarne diverse centinaia.


La Bella Signorina
Hoffman riesce a convincere Francesco Quaroni e Rudolf Hruska, e il progetto parte. Lo stile è messo in gara tra i due designer del momento: Bertone e Pinin Farina. Bertone presenta una versione estrema, figlia del concept “2000 Sportiva” di Franco Scaglione: frontale appuntito, fari carenati, pinne posteriori. La proposta di Pinin Farina è disegnata da Franco Martinengo, e viene preferita per l’eleganza e l’equilibrio classico delle forme.
La “bella signorina”, come la definisce Pinin Farina, nasce con parabrezza panoramico e vetri laterali a scorrimento. All’interno della portiera non c’è maniglia: una corda aziona l’apertura. Solo più tardi arriveranno un parabrezza tradizionale, vetri laterali discendenti, pannelli porta attrezzati, tettuccio ripiegabile, maniglie esterne e nuovi interni.
Un concept da sportiva pura, confermato da prestazioni estremamente brillanti. La Spider adotta il motore della Giulietta: un quattro cilindri in linea  da 1.290 cm³ di cilindrata, che eroga 65 cavalli e spinge l’auto a 155 km/h. La potenza continua a salire con le successive versioni – a partire dalla Spider Veloce del 1958 da 80 cavalli.
Flessuosa, giovane, scattante. E bella. Giulietta Spider piace al cinema: Fellini la fa comparire in “La Dolce Vita”, Antonioni la sceglie come auto di Alain Delon in “L’eclisse”. Diventa uno status symbol: amata da personaggi famosi, desiderata da tutti.
Made in Italy
Viene il momento di dare una erede alla Giulietta Spider. Luraghi e il suo team sanno che non basta fare un’ottima macchina: bisogna ricreare lo stesso carisma. La presentazione dev’essere un evento – una cerimonia solenne, un po’ investitura e un po’ incoronazione.
Alfa Romeo pensa in grande. Per il lancio USA organizza una crociera, e invita i personaggi più esclusivi dello spettacolo, dello sport e della moda. A bordo ci sono 1.300 VIP, tra cui Vittorio Gassman, Rossella Falk e la soprano Anna Moffo. La turbonave italiana Raffaello viaggia da Genova a New York, facendo scalo a Cannes in occasione del Festival del Cinema – e durante tutta la crociera sul ponte della nave fanno bella mostra di sé tre esemplari della nuova Spider: uno verde, uno bianco e uno rosso. Sottolineando l’italianità del suo prodotto, Alfa Romeo anticipa di più di un decennio l’intuizione comunicativa del “Made in Italy”.
L’eredità tecnica Giulia
L’Alfa Romeo Spider 1600 nasce sul pianale della Giulia, con passo ridotto a 2.250 mm; la meccanica è quella della contemporanea Giulia Sprint GT Veloce (evoluzione della Sprint GT). Al lancio, Duetto è equipaggiata con il classico 4 cilindri bialbero da 1.570 cm³ in lega leggera, capace di scaricare sulle ruote 108 cavalli con un peso a secco di meno di 1.000 chili. La velocità massima è di 185 km/h.
“Duetto” o “Osso di Seppia”?
Il nome del modello è una storia in sé. Per sceglierlo, viene organizzato un concorso a premi in collaborazione con tutti i concessionari d'Europa. Vince “Duetto” – ma emerge una questione di diritti (per l’omonimia con un biscotto al cioccolato), che impone di lanciare la vettura come “Alfa Romeo Spider 1600”.
Il nome Duetto resta in sottofondo, si consolida nella memoria degli appassionati e diventa il soprannome comune di tutte le generazioni della vettura. Altri se ne aggiungeranno: la Spider del 1966, prima della serie e ultimo capolavoro di Battista Pinin Farina, è detta “Osso di Seppia” per la sua forma ellissoidale: frontale e coda arrotondati, laterali convessi e linea di cintura molto bassa. La seconda è la “Coda Tronca” del 1969, che si distingue per il taglio aerodinamico della parte posteriore. La terza è l’“Aerodinamica” del 1983, nata dagli studi in galleria del vento. Nel 1989 arriva l’ultima generazione, la cosiddetta “IV Serie” – un’auto dalla linea pulita e filante, in qualche modo un ritorno alle origini.
Quattro generazioni, oltre 124 mila unità prodotte in 28 anni: la più lunga vita di sempre per un modello Alfa Romeo.

Credits: FCA Heritage

Tricolore Gran Turismo/ Aghakhani-Giammaria sulla Lamborghini Huracan GT3 Evo del VSR


E’ il VSR di Vincenzo Sospiri ad inaugurare il post Covid-19 con l’ufficializzazione del primo equipaggio che sarà impegnato nella serie Endurance della classe GT3. A salire sulla Lamborghini Huracan GT3 Evo numero 19 saranno il diciassettenne Steve Aghakhani, che già a febbraio aveva annunciato la partecipazione a qualche gara nella classe GT Cup, ma ora il programma del giovane pilota americano abbraccia tutta la stagione nella classe maggiore. Ad affiancare Aghakani sarà una vecchia conoscenza della serie tricolore, il romano Raffaele Giammaria, pilota Lamborghini Factory, e un terzo pilota in corso di definizione.

La stagione che sta per iniziare sarà la seconda della ancora giovanissima carriera di Aghakhani, lo scorso anno impegnato nel campionato americano Lamborghini Super Trofeo prima di farsi un nome alle finali mondiali di Jerez vincendo la classe Am.

“Sono molto entusiasta di questa opportunità e non vedo l'ora di iniziare i test con il team. – ha commentato Aghakhani - ho lavorato duramente negli Stati Uniti durante la lunga pausa dalle corse, ma so di aver bisogno di un ulteriore step in quanto i circuiti italiani sono difficili e impegnativi e il campionato molto competitivo. Sono orgoglioso di rappresentare i miei sponsor, tra cui SADA Systems Inc, all'estero e onorato della possibilità che Lamborghini mi ha dato.”

Obiettivo di Lamborghini è far crescere il giovane pilota americano, come ha dichiarato Giorgio Sanna, capo della Squadra Corse: “Siamo molto orgogliosi di avere Steven con noi nella GT3 italiana. Il nostro obiettivo è di averlo come ambasciatore del nostro programma Young Driver e, in coppia con Raffaele, abbiamo un mix emozionante. Ci prenderemo cura di Steven nella sua prima esperienza in GT3 in Europa ed è in ottime mani con Vincenzo e il suo team.”

Felice della scelta del 17enne pilota americano è Vincenzo Sospiri: “Sono lieto di aver potuto includere Steven nel nostro programma GT italiano quest'anno. L'ho visto correre l'anno scorso a Jerez e l'ho provato prima della pausa invernale. Ha molte potenzialità e l'accoppiata con Raffaele assicurerà che continui la sua già impressionante curva di apprendimento.”

La serie Endurance, che prevede una gara di durata di 3 ore, inaugurerà la stagione al Mugello il 17 luglio. Seguiranno i round di Imola (30 agosto), Vallelunga (20 settembre) e Monza (8 novembre).

L’OREGON TEAM PREPARA IL DEBUTTO NEL LAMBORGHINI SUPER TROFEO EUROPA E COMPLETA LA LINE-UP CON LORENZO BONTEMPELLI E DAMIANO FIORAVANTI


Primo test per l’Oregon Team dopo lo shakedown di Cremona, in vista dell’imminente via della stagione. La squadra di Jerry Canevisio e Giorgio Testa, prossima a fare il proprio ingresso ufficiale nel Lamborghini Super Trofeo Europa, è scesa in pista al completo sul circuito di Misano, mercoledì e giovedì di questa settimana.

Dopo avere ufficializzato Kevin Gilardoni ed il francese Dorian Boccolacci, l’Oregon Team ha definito la propria line-up, confermando Lorenzo Bontempelli e Damiano Fioravanti. Il primo ha già un anno di esperienza nel monomarca riservato alle vetture della Casa di Sant’Agata Bolognese, in cui ha fatto la sua prima apparizione nel 2018. Il pilota brianzolo è inoltre reduce da un’intensa annata nell’European Le Mans Series che lo ha visto protagonista, proprio con i colori dell'Oregon Team in classe LMP3.
Fioravanti, 23enne romano, dopo un inizio di carriera in monoposto, due anni fa ha debuttato nel GT, facendo nel 2019 il suo passaggio nella serie ELMS sempre con l’Oregon Team, dividendo per l’occasione una Norma con lo stesso Bontempelli e il lituano Gustas Grinbergas.
Quattro piloti, pertanto, tutti con un’importante esperienza nelle più disparate categorie, fiore all’occhiello della squadra lombarda per un 2020 che, pur con un calendario estremamente compresso, si preannuncia più interessante che mai.

“A Misano abbiamo fatto un ottimo lavoro, provando differenti soluzioni sia in condizioni di asciutto che con la pioggia - ha dichiarato Jerry Canevisio - I tempi ottenuti sono di tutto rispetto, ma ciò che conta è il fatto di avere preso subito confidenza con la vettura, sia noi come team sia i piloti”.

Sempre a Misano l’Oregon Team è sceso in pista nella sola giornata di mercoledì con il giovane rookie italo-svizzero Alessandro Tarabini (20 anni), il quale ha guidato la RS 1.6 turbo con cui farà il suo debutto nella Clio Cup Italia.

Intanto è stato definito il nuovo calendario del Lamborghini Super Trofeo Europa, che scatterà proprio da Misano il 9 agosto, per approdare poi al Nürburgring (5 settembre), a Barcellona (11 ottobre), Spa-Francorchamps (24 ottobre) e al Paul Ricard (15 novembre).

Foto Claudio Signori

venerdì 5 giugno 2020

Volkswagen, 75 anni fa la svolta inglese


75 anni fa, dal 5 giugno 1945, a Wolfsburg, il governo militare britannico assunse la gestione fiduciaria della Volkswagenwerk GmbH, dando inizio a una storia unica del dopoguerra. La figura chiave di questa storia è il maggiore Ivan Hirst, 28 anni.
Con talento notevole per l'improvvisazione, capacità organizzative ed enorme lungimiranza, rimodellò la fabbrica di armamenti, che era stata in gran parte distrutta ed era ormai destinata alla demolizione, trasformandola in una fabbrica di automobili civili.
In questo modo, gli inglesi prepararono il terreno per il successivo successo globale del Maggiolino e gettarono le basi per il Gruppo Volkswagen di oggi. La Volkswagen onora l'era britannica con il film documentario "My brief was very simple", in cui Ivan Hirst racconta la sua storia alla Volkswagen.

Credits: Press Volkswagen

MOTOCORSE/ LA DUNLOP CUP E’ PRONTA A RIACCENDERE I MOTORI

Dopo settimane di discussioni e valutazioni, arrivano finalmente certezze sulla ripartenza della Dunlop Cup. Il trofeo ideato da Motoxracing e EMG Eventi, così come l'intero circuito della Coppa Italia, ha un suo calendario per la stagione 2020.

L'emergenza Coronavirus ha creato non pochi problemi all'intero mondo del motociclismo e dello sport in generale, ma i principali campionati si preparano a ripartire e a regalare nuovamente spettacolo ed emozioni. Ciò vale anche per la Dunlop Cup, la cui stagione si articolerà su tre doppi eventi tra Misano e Mugello:

18-19 luglio, Misano World Circuit Marco Simoncelli 

22-23 agosto, Autodromo Internazionale del Mugello 

19-20 settembre, Autodromo Internazionale del Mugello


Ciascun weekend della Dunlop Cup inizierà il venerdì con un turno di prove libere la mattina e con la qualifica 1 al venerdi pomeriggio e proseguirà il sabato mattina con la qualifica 2. Sabato pomeriggio si svolgerà una gara sprint di sette giri e poi il fine settimana si concluderà domenica con una gara su distanza normale. Ideata dagli organizzatori del trofeo, la sprint race assume in questo nuovo contesto una grande importanza, in quanto assegnerà lo stesso punteggio della gara domenicale. Grazie a questo format, la Dunlop Cup 2020 si articolerà su sei round, numero considerevole se si pensa alla situazione vissuta. Il tutto garantendo le migliori condizioni di sicurezza per tutte le persone coinvolte.

Motoxracing e EMG Eventi attendono con entusiasmo l'inizio della nuova stagione e nel frattempo offriranno ai piloti due opportunità per prepararsi al meglio. Le società di Sandro Carusi e Max De Simone organizzeranno il Dunlop Day, in programma il 22 giugno a Misano, e anche una giornata di prove libere per tutti i piloti della Coppa Italia, che si svolgerà sempre sul circuito romagnolo giovedì 16 luglio (pre-gara), giornata compresa nel pacchetto di iscrizione per i Piloti Dunlop Cup 2020.

Con queste premesse, la Dunlop Cup si prepara a vivere una quarta stagione che, seppur accorciata, promette gare appassionanti e divertimento per tutti. Tutto questo sarà possibile grazie al grande lavoro svolto dagli organizzatori insieme a Dunlop Italia, la Federazione Motociclistica Italiana e tutte le altre parti coinvolte. (Ufficio Stampa Motoxracing)

giovedì 4 giugno 2020

CARLO UBBIALI, CON LA MONDIAL NEL CUORE



Arosio, 4 Giugno 2020 – La famiglia Mondial è da oggi un po' più sola. Ieri ci ha lasciati Carlin Ubbiali, che vinse il primo dei suoi nove titoli iridati proprio in sella a uno dei bolidi del conte Boselli. Icona non solo della Mondial ma del motociclismo degli anni Cinquanta, Ubbiali, per la sua astuzia soprannominato la Volpe, rappresentò l'archetipo del pilota dell'epoca: modesto nei modi, grandioso in pista. Vinse tutto ciò che poteva: nove Mondiali, appunto, sei nella 125 e tre nella 250, ma anche otto Campionati italiani; cosa, quest'ultima, che amava sottolineare. Solo il conterraneo Giacomo Agostini, che da giovane lo prese a modello, e lo spagnolo Angel Nieto hanno vinto più titoli di lui nel Motomondiale. Leggende come Mike Hailwood e Valentino Rossi hanno, in epoche successive, appena equiparato il suo record. Dal 1950 al 1960 compresi, ha sempre concluso il Mondiale 125 nelle prime tre posizioni: maiuscolo.
Il suo primo acuto iridato fu con la Mondial, che con il Cinesino, altro soprannome che gli diedero per il taglio degli occhi, chiuse un triennio che definire eccezionale è riduttivo: Mondiale conduttori classe 125 nel 1949 con Nello Pagani, nel 1950 con Bruno Ruffo, nel 1951 con Carlo Ubbiali; oltre ai rispettivi titoli costruttori. Tanto nel 1950 quanto nel 1952, poi, Carlin concluse la corsa all'iride al secondo posto, sempre con la Mondial.
Cesare Galli, Piero Boselli e l'intera dirigenza del marchio F.B Mondial sono vicini alla famiglia Ubbiali e tengono a sottolineare l'importanza che il pilota ha avuto nella storia di questa Casa italiana che tanto ha dato al motociclismo. L'ultima sua apparizione pubblica è stata proprio per F.B Mondial, nel luglio 2019, in occasione del lancio della F.B Mondial Sport Classic (aka Pagani), tenutosi a Motosplash, Milano. Dove, assieme ad altri personaggi quali Emiliano Ostorero, Giorgio Pagani (figlio di Nello Pagani), Aldo Tonelli e Stefano Bonetti, ha ripercorso le sue imprese dei primi anni Cinquanta.
Ubbiali si ritirò dalle corse a soli trent'anni, campione in carica. Per i successivi sessanta è sopravvissuto al suo stesso mito di cavaliere imbattuto. Ora tocca a noi: ricordarlo per sempre come uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, in grado di sfrecciare con la sua Mondial più veloce di chiunque altro al mondo. E come un uomo timido, che all'apice del successo entrava al cinema a luci spente per non farsi riconoscere e che alla domanda sul suo segreto come pilota rispondeva: "Mangiare moto".

(Nella foto, Ubbiali nel 1951 a Monza su Mondial 125)

da www.fbmondial.com


GP Monza 2020, accordo ACI-Formula 1. ACI organizzatore del GP Heineken d'Italia fino al 2025

> 4 giugno 2020 - “Grandissima soddisfazione”. Non nasconde l’entusiasmo il Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, per la firma, avvenuta oggi, dei contratti tra Automobile Club d’Italia – la Federazione dello sport automobilistico - e “Formula 1”, per la realizzazione del Gran Premio Heineken d’Italia 2020, che si disputerà – a porte chiuse, salvo future differenti indicazioni dalle autorità preposte - domenica 6 settembre, nel “Tempio della Velocità” del Monza Eni Circuit.

“Si tratta – ha sottolineato il Presidente dell’ACI e Vice Presidente Mondiale della FIA per lo Sport – di una ripartenza importantissima, dallo straordinario valore simbolico. Le auto e i piloti che animano la Formula automobilistica più prestigiosa del mondo, tornano, infatti, in pista insieme a un Paese – l’Italia – che, lasciandosi alle spalle l’emergenza Covid, mette in campo tutte le sue energie e risorse migliori per tornare, velocemente, ad occupare il posto che gli spetta sulla scena europea e internazionale”.

“Siamo giunti a questa importante firma – ha concluso Sticchi Damiani – malgrado le difficoltà connesse al lockdown imposto dall’emergenza sanitaria, a dimostrazione del fatto che, quando si lavora insieme, con impegno, determinazione, professionalità e serietà, si può riuscire a superare qualunque ostacolo. L’augurio di tutti noi è che il ‘semaforo verde’ dell’edizione 2020 del GP d’Italia possa rappresentare un importante segnale di ripartenza e rinascita per tutti”.

Con la firma di oggi, l’ACI ottiene anche un’estensione degli accordi raggiunti, lo scorso settembre, con Formula 1, con il diritto di organizzare il GP d’Italia a Monza anche per il 2025, insieme a nuovi spazi per una serie di importanti operazioni di promozione della cultura e dei prodotti dell’eccellenza italiana nel mondo.

(Comunicato Ufficio stampa Automobile Club d'Italia)

Foto Claudio Pezzoli/Reporter Press

ACI Sport/ Via alle serie titolate rally. I nuovi calendari 2020 per la ripartenza


Le serie titolate rally stanno finalmente per tornare. ACI Sport, nel ruolo di Federazione Sportiva dell’automobilismo italiano per conto dell’Automobile Club d’Italia, rende ufficiali le nuove date dei calendari per le principali serie rally 2020 riservate alle auto moderne.
Arrivano quindi i primi risultati dell’intenso lavoro svolto dalla Giunta Sportiva ACI, dalla Commissione Rally ACI Sport e Commissione Medico Scientifica, che ha portato al confronto con preparatori, organizzatori, team e piloti del settore rally. Quindi alla messa a punto di un programma che consentirà al movimento sportivo di settore di ripartire, a seguito della sospensione delle attività sportive dovuta al COVID-19, rispettando criteri e normative dettate dalle normative attuali.

Ecco dunque i nuovi calendari 2020 per il Campionato Italiano Rally e le serie al suo interno (CIR Junior – CIR Asfalto – CIR Due Ruote Motrici – CI R1), il Campionato Italiano WRC, il Campionato Italiano Rally Terra e la Coppa Rally di Zona oltre alla confermata Finale Nazionale ACI Sport Rally Cup Italia 2020.

Nel dettaglio, il CIR 2020 prevede ora 6 appuntamenti in totale, con 7 risultati disponibili – considerata la doppia gara all’interno del Rally di Roma Capitale – e 2 “scarti” in totale. Per quanto riguarda il CIR Junior, avranno validità tutte le gare della serie maggiore CIR, ad eccezione del Rally Il Ciocco, con l’aggiunta del Rally San Marino.

4 gli appuntamenti validi per il CIWRC, con la new entry dell’ultima sfida nel Rally Due Valli (a coefficiente 1.5). 4 anche i round per il CIR Terra, che partirà il 9 agosto con la grande novità del Città di Arezzo Crete Senesi e Valtiberina. Ridisegnata anche la Coppa Rally di Zona, che manterrà comunque una buona fetta delle gare già previste, mentre la Finale Nazionale è stata confermata sempre all’interno del Trofeo ACI Como.

Da sottolineare che ACI Sport, considerata la situazione attuale, ha disposto iscrizioni gratuite per tutti i campionati del settore rally.

CAMPIONATO ITALIANO RALLY 2020
26 luglio | Rally di Roma Capitale – Gara 1 e Gara 2 (CIR Junior)
23 agosto | Rally Il Ciocco e Valle del Serchio
13 settembre | 104 Targa Florio (CIR Junior)
4 ottobre | 67° Rallye Sanremo (CIR Junior)
25 ottobre | 38° Rally Due Valli (CIR Junior)
22 novembre | 11° Tuscan Rewind (coeff. 1,5) (CIR Junior)

CAMPIONATO ITALIANO WRC 2020
2 agosto | 14° Rally Alba
6 settembre | 40° Rallye San Martino
11 ottobre | 53° Rallye Elba
25 ottobre | 38° Rally Due Valli (coeff. 1,5)

CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA 2020
9 agosto | 14° Rally Città di Arezzo Crete Senesi e Valtiberina
30 agosto | 48° San Marino Rally (CIR Junior)
27 settembre | Rally Adriatico e Rally Balcone delle Marche
22 novembre | Tuscan Rewind (coeff. 1,5)

COPPA RALLY DI ZONA
I Zona
12 luglio | 33° Rally Lana (coeff. 1,5)
2 agosto | 14° Rally Alba (coeff. 1,5)
13 settembre | Rally Città di Tornio
4 ottobre | Rally del Rubinetto (coeff. 1,5)

II Zona
6 settembre | 36° Rally della Lanterna e Valle d’Aveto (coeff. 1,5)
4 ottobre | 67° Rallye Sanremo e Sanremo Leggenda (coeff. 1,5)

III Zona
6 settembre | 40° Rallye San Martino (coeff. 1,5)
25 ottobre | 38° Rally Due Valli (coeff. 1,5)

IV Zona
2 agosto | 17° Rally di Scorzè
11 ottobre | 5° Dolomiti Rally

V Zona
2 agosto | 3° Rally Salsomaggiore Terme (coeff 1,5)
30 agosto | San Marino Rally (coeff 1,5)
27 settembre | 27° Rally Adriatico e 14° Rally Balcone delle Marche (coeff. 1,5)

VI Zona
19 Luglio | 55° Rally Coppa Città di Lucca (coeff. 1,5)
23 agosto | 43° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio (coeff. 1,5)
6 settembre | 41° Rally Città di Pistoia (coeff. 1,5)
11 ottobre | 53° Rallye Elba (coeff. 1,5)

VII Zona
26 luglio | 8° Rally Roma Capitale e Rally di Pico (coeff. 1,5)
6 settembre | 10° Rally Porta del Gargano
4 ottobre | 25 Rally del Molise (coeff. 1,5)
VIII Zona
9 agosto | 17° Rally del Tirreno (coeff. 1,5)
13 settembre | 104 Targa Florio Rally (coeff. 1,5)
11 ottobre | Rally Valle del Sosio (coeff. 1,5)

IX Zona
18 ottobre | 5° Rally Parco Geominerario della Sardegna

FINALE NAZIONALE ACI SPORT RALLY CUP ITALIA 2020
7 novembre | Trofeo ACI Como

Credits: Acisport.it


IL 48° SAN MARINO RALLY SI SVOLGERA’ SABATO 29 AGOSTO


La tradizione continua. È ufficiale, il 48esimo San Marino Rally si svolgerà sabato 29 agosto e sarà valevole per il Campionato Italiano Rally Terra, il Campionato Italiano Rally Junior e la Coppa Rally di Zona 5 (Emilia Romagna, Marche e San Marino). Confermato anche il 5° Historic San Marino, valevole per il Campionato Italiano Rally Terra Storico ed il 6° San Marino Cross Country, appuntamento dell’Italiano Cross Country. Nell’ambito della manifestazione si svolgerà anche il Rally del Titano,  nazionale FAMS.
In quartier generale, la direzione gara ed il parco assistenza saranno al Multieventi Sport Domus di Serravalle, nella Repubblica di San Marino. Il percorso prevede 60 km di prove speciali, sulle strade dell’entroterra. Verranno adottati tutti i protocolli sicurezza previsti per il contenimento della diffusione del Covid-19.

Tutto confermato, dunque, cambia solo la data: non più il primo week-end di luglio ma l’ultimo di agosto.

“Siamo molto felici che si prosegua nella tradizione senza saltare l’anno – commenta il Presidente della FAMS Paolo Valli – anche in questa occasione c’è stata una piena collaborazione con i vertici di Aci Sport ed è stato dunque possibile trovare una nuova data, mantenendo tutte le validità previste, nonostante le criticità legate all’emergenza Covid-19. Esprimo la mia soddisfazione personale e quella di tutto il direttivo FAMS per essere riusciti a mantenere in calendario il San Marino Rally, uno tra gli eventi più longevi del panorama rallystico nazionale ed internazionale”.

GT OPEN/ L'apertura stagionale all'Hungaroring slitta al 23-26 luglio


GT Sport ha confermato un ultimo cambiamento ai calendari agonistici 2020 delle sue tre serie (International GT Open, Euroformula Open e GT Cup Open Europe): il round di apertura della stagione all'Hungaroring, inizialmente previsto per il 9-12 luglio, è stato spostato di due settimane e sarà dal 23 al 26 luglio. Il cambiamento arriva su richiesta dell'Hungaroring, a seguito della conferma dello svolgimento del Gran Premio di Ungheria di F.1 il 19 luglio.
GT Sport sta lavorando con i diversi circuiti sui protocolli di sicurezza Covid-19 da implementare ad ogni round, in conformità con le normative nazionali.

Il calendario dell’International GT Open 2020:

25-26 LUG Hungaroring
22-23 AGO Circuit Paul Ricard
12-13 SEP Red Bull Ring
26-27 SEP Monza
17-18 OTT Spa-Francorchamps
31 OTT-01 NOV Circuit de Barcelona Catalunya

foto Claudio Pezzoli/Reporter Press

mercoledì 3 giugno 2020

Il DTM rivede il calendario e non corre a Monza


Il DTM non correrà a Monza quest’anno. ITR ha comunicato oggi il nuovo calendario della stagione 2020, rivisto a seguito dell’epidemia di Coronavirus che ha colpito il mondo. Il campionato tedesco ha in programma venti gare, da luglio a novembre, in soli tre paesi europei: Germania, Belgio e Paesi Bassi.

Spiega Marcel Mohaupt, Direttore Generale ITR: “Questi tempi difficili, hanno richiesto delle misure straordinarie. Purtroppo, a causa della pandemia di Covid-19, quest’anno non saremo in grado di disputare gare DTM a Anderstorp, Brands Hatch, Monza e San Pietroburgo. Vogliamo ringraziare espressamente questi organizzatori per la loro costruttiva, proficua e leale collaborazione nelle ultime settimane”.

Per maggiori informazioni sul calendario del campionato e sulla politica di rimborso dei biglietti, si rimanda al comunicato stampa ufficiale del DTM disponibile a questo link.

foto 2019 Nürburgring © DTM

martedì 2 giugno 2020

Porsche presenta la 911 Targa 4S, il suo primo modello Heritage Design


Omaggio alla tradizione. Una 911 con tecnologia allo stato dell’arte ed elementi stilistici degli anni ’50 e dei primi anni ’60: Porsche presenta la 911 Targa 4S Heritage Design Edition come primo di quattro modelli per collezionisti che rientrano nella strategia Heritage Design. Elementi stilistici classici della carrozzeria e degli interni sono stati reinterpretati e coniugati con la tecnologia più avanzata in una speciale edizione limitata firmata Porsche Exclusive Manufaktur. Il nuovo modello può già essere ordinato e arriverà nelle concessionarie a partire dall’autunno del 2020. Di questa edizione speciale verranno realizzati soltanto 992 esemplari per rendere onore al numero attribuito internamente alla serie. Con l’introduzione di questa edizione speciale, alcuni degli elementi che ne caratterizzano gli interni saranno resi disponibili per tutti gli attuali modelli 911 attraverso il pacchetto Heritage Design. Porsche Design ha inoltre creato un pregiato cronografo, anch’esso realizzato in numero limitato, che sarà riservato esclusivamente agli acquirenti del nuovo ed esclusivo modello.

“Con i nostri modelli Heritage Design intendiamo rievocare l’atmosfera degli anni ’50, ’60, ’70 e ’80 del XX secolo per i nostri clienti e per gli appassionati di quei periodi. Nessun altro marchio riesce a trasporre questi elementi classici nel mondo moderno meglio di Porsche. In questo modo andiamo incontro ai desideri dei nostri clienti. Con le nostre esclusive edizioni speciali andiamo inoltre a creare una nuova linea di prodotti che incarna la dimensione lifestyle della mostra strategia di prodotto”, spiega Oliver Blume, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Porsche AG.


L’esclusivo colore Rosso Ciliegia Metallizzato e le altre quattro tonalità disponibili per la carrozzeria, insieme ai loghi dorati, conferiscono alla vettura un’immagine perfettamente in linea con gli anni ‘50. La carrozzeria della 911 Targa 4S Heritage Design Edition si veste di una superlativa livrea bianca dal gusto vintage. Non passano inosservate le grafiche a punta di lancia sugli spoiler anteriori ispirate al mondo degli sport motoristici e che richiamano alla memoria gli esordi di Porsche nelle competizioni. Un altro particolare degno di menzione è l’emblema Porsche Heritage sulla griglia posteriore, che ricorda lo stemma della Porsche 356 un tempo conferito al raggiungimento dei 100.000 chilometri. Questo ‘marchio di qualità’ del passato - reinterpretato in chiave moderna – contrassegnerà la sezione posteriore di tutti e quattro i modelli Porsche Heritage Design. Un altro collegamento fra passato e presente è rappresentato dallo storico Emblema Porsche del 1963 applicato su cofano, volante, coprimozzo e chiavi dell’auto e riportato in rilievo sui poggiatesta e sul portachiavi, oltre che dai cerchi di serie Carrera Exclusive Design da 20/21 pollici e dalle pinze dei freni nere dalla linea classica.

Anche gli interni rendono omaggio alla tradizione: gli esclusivi rivestimenti bi-colore abbinano la pelle di tonalità Rosso Bordeaux al pellame Club OLEA color Beige Atacama oppure la pelle Nera alla varietà Club OLEA in tinta Atacama Beige. L’impiego del velluto a coste sui sedili e per i rivestimenti delle portiere indica un ritorno al materiale già usato per la Porsche 356 e che richiama lo Zeitgeist e lo stile degli anni ‘50. Il contagiri e il cronometro di gusto retrò con illuminazione verde enfatizzano la natura emozionale del concetto e lo stesso può dirsi per il rivestimento interno traforato del tetto realizzato in microfibra e per gli inserti in pelle Exclusive Manufaktur presenti in più punti nell’abitacolo. Uno stemma metallico sul pannello della plancia riporta il numero dell’esemplare a tiratura limitata.
Il primo modello della serie Heritage Design si basa sulla nuova 911 Targa della generazione 992 introdotta solo pochi giorni fa ed è dotato delle tecnologie più avanzate per quanto riguarda il telaio, i sistemi di assistenza e l’impianto di infotainment. La vettura è alimentata da un’unità biturbo da 331 kW (450 CV). Abbinato al cambio a doppia frizione e otto rapporti, il motore boxer a tecnologia avanzata raggiunge una velocità massima di oltre 304 km/h e consente alla 911 Targa (con dispositivo Launch Control) di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 3,6 secondi.


La strategia Porsche Heritage Design: reinterpretazione di elementi stilistici classici
I modelli Heritage Design enfatizzano la dimensione lifestyle che all’interno della strategia di prodotto di Porsche rappresenta concetti molto legati alla sfera dell’emotività. Attraverso queste auto, il reparto stilistico “Porsche Style” e Porsche Exclusive Manufaktur reinterpretano gli iconici modelli 911 e gli interni del periodo compreso fra il 1950 e la fine degli anni ‘80, rispolverando alcune caratteristiche tipiche di quegli anni. Il pacchetto Heritage Design disponibile per la 911 Speedster del 2019 è stato proposto volutamente per offrire un’anteprima di questa strategia e Porsche si accinge ora a realizzare complessivamente quattro modelli in edizione speciale che verranno prodotti in numero limitato nel corso del tempo.


Il cronografo 911 Targa 4S Heritage Design Edition: un orologio all’altezza di un’auto speciale
Porsche Design ha creato un pregiato orologio in esclusiva per i possessori di questa edizione limitata: il cronografo 911 Targa 4S Heritage Design Edition. Si tratta di un orologio meccanico dalla linea sobria ed elegante di cui, proprio come per l’auto, verranno prodotti soltanto 992 esemplari. Per molti dei dettagli di questo accessorio gli stilisti si sono ispirati alla leggendaria Porsche 356 e all’iconica Porsche 911 Targa. Nel caso del quadrante, ad esempio, la lancetta dei secondi bianca e i cerchi decorativi color Verde Fosforo riprendono la linea del tachimetro e del contagiri della vettura. Gli indici delle ore sono riprodotti nel tipico carattere Porsche. Per il cinturino è stato utilizzato lo stesso pellame Porsche con cui vengono realizzati gli interni. Il simbolo “911” goffrato è un ulteriore omaggio reso all’iconica sportiva.

Credits: Porsche Newsroom