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giovedì 17 febbraio 2022

50 anni fa, il Maggiolino Volkswagen diventò “campione del mondo”


Il 17 febbraio 1972 è una data fondamentale nella storia della Volkswagen: con oltre 15 milioni di unità uscite dalla linea di produzione, il Maggiolino superò il record di produzione dell'auto più costruita al mondo fino a quel momento, la Ford Model T. Per celebrare il traguardo raggiunto, la Volkswagen creò una serie speciale del Maggiolino, denominata Der Weltmeister (il campione del mondo, in tedesco). Le notevoli cifre di vendita della Volkswagen per eccellenza permisero di investire nel futuro e di scrivere una nuova storia di successo con la Golf del 1974.

All'inizio degli anni '70, l’allora Volkswagenwerk AG era in una fase di rinnovamento. L'Azienda doveva superare grandi sfide: la concorrenza sempre più agguerrita, i mercati saturi e le nuove esigenze dei Clienti portarono a un ambiente di mercato difficile. La Casa di Wolfsburg stava contrastando i primi segni di crisi con misure di riduzione dei costi nelle operazioni in corso. D'altra parte, l'Azienda stava anche investendo molto in una nuova gamma di modelli che, con la Golf come capofila, avrebbe dovuto rimettere la Volkswagen sulla strada del successo. Invece del collaudato motore boxer raffreddato ad aria, la nuova generazione di modelli sarebbe stata equipaggiata con motori anteriori raffreddati ad acqua. Una vera rivoluzione nella produzione automobilistica di Wolfsburg.

Questo investimento nel futuro, compreso il cambiamento della filosofia progettuale, fu reso possibile da un unico modello: il Maggiolino. In quel periodo di grande rinnovamento, poco prima di lasciare il palcoscenico automobilistico alla sua erede, la Golf, il Maggiolino raggiunse un traguardo notevole: nel padiglione 12 dello stabilimento di Wolfsburg, un Maggiolino 1302 S uscì dalla linea di produzione intorno alle 13.45 del 17 febbraio 1972. Era l’esemplare numero 15.007.034 assemblato in serie, che superò così il record della Model T, costruita da Ford Motor Company dal 1908 al 1927.

Prodotto in serie dal dicembre 1945, il Maggiolino divenne quindi il nuovo “campione del mondo” in termini di numero di unità. Un risultato notevole per un modello per il quale gli esperti internazionali di automobili non avevano previsto un lungo futuro dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Lo stesso Heinrich Nordhoff, il quale assunse la direzione della fabbrica Volkswagen nel gennaio 1948, era inizialmente scettico sul Maggiolino. Progettata negli anni '30, la Volkswagen per eccellenza aveva ancora un certo numero di difetti antiquati, ma questi vennero minimizzati da costanti miglioramenti del modello. La Volkswagen, tanto affidabile quanto economica, divenne presto un bestseller non solo nella Germania occidentale, ma anche un simbolo del miracolo economico tedesco in molti mercati di esportazione. Già il 5 agosto 1955 si celebrò l'anniversario di produzione di un milione di unità. Nel novembre 1958, una giuria di rappresentanti delle cinque principali associazioni americane d'ingegneria conferì a Ferdinand Porsche (postumo), così come a Heinrich Nordhoff e a tutta la forza lavoro della fabbrica Volkswagen, il Premio Elmer Sperry per il loro contributo alla progettazione, alla fabbricazione e alla distribuzione della Volkswagen. Mai prima d'ora questo premio per i risultati eccezionali nel campo dei trasporti era andato a non americani o a rappresentanti dell'industria automobilistica.

Nove anni dopo, il 29 novembre 1967, il decimilionesimo Maggiolino uscì dalla linea di produzione e il 17 febbraio 1972 fu superato il traguardo dei 15 milioni. Questo giorno lavorativo diventò una festa: la linea di assemblaggio finale e il Maggiolino 1302 S azzurro da record furono decorati con fiori e l'allora Presidente del Consiglio di Amministrazione della Volkswagen Rudolf Leiding tenne un discorso per celebrare il grande risultato.

Anche i Clienti poterono festeggiare, con una modello speciale Der Weltmeister (il campione del mondo, in tedesco) lanciato appositamente per l'occasione: come ringraziamento da parte della Volkswagen, la serie limitata venne offerta in promozione di vendita dal 19 febbraio al 31 marzo 1972. Gli ordini diedero ragione all'idea: più di 6.000 Clienti approfittarono della proposta. La vasta gamma di dotazioni speciali del Maggiolino Der Weltmeister era davvero notevole. Il reparto Colori e Tessuti si era dato molto da fare per creare una tonalità di colore speciale, a cui la designer Gunhild Liljequist diede un nome molto appropriato: Marathon metallic.
Ulteriori punti di forza rispetto alla versione base 1302 erano i cerchi sportivi Lemmerz Weltmeister, i fari alogeni, il doppio clacson, le luci di retromarcia, il lunotto riscaldato, i sedili in velluto a coste nero, il rivestimento del cruscotto, ma anche pratici extra come i tappetini per il vano piedi e le fasce protettive in gomma sui paraurti. Come bonus, gli acquirenti del “campione del mondo” ricevettero un'affascinante selezione di oggetti celebrativi: oltre a un certificato di fabbrica, c'erano un adesivo, un portachiavi, un ciondolo e una medaglia d'oro con la scritta Der Weltmeister.


martedì 9 marzo 2021

IL MINI BULLI DI PLAYMOBIL


Verona, 9 marzo 2021 - Playmobil chiama il modello semplicemente: il Volkswagen T1 Camping Bus. I fan grandi e piccini, invece, parleranno sicuramente con affetto del loro “Playmo-Bulli”. Infatti, l’attuale highlight del mercato dei giocattoli è un Camping Bus realizzato in grigio-beige / rosso ceralacca, che il produttore di Zirndorf, insieme a Volkswagen Zubehör e al Marchio Volkswagen Veicoli Commerciali di Hannover, ha “rimpicciolito” con grande amore per i dettagli. Come modello è stato utilizzato un veicolo autentico: il T1 Camping Bus “Henrik the Red” del 1962 appartenente alla collezione di Volkswagen Veicoli Commerciali. Il divanetto ad esempio è ribaltabile, il tavolino e gli armadietti funzionano. Questi ultimi contengono anche cibo e gli utensili da campeggio idonei. Anche dietro lo sportello del vano motore si può osservare il gruppo propulsore - naturalmente un classico motore boxer a 4 cilindri.

I numerosi post comparsi nei social network dimostrano quanto il Playmobil Bulli stia agitando la comunità dei fans. Subito dopo il lancio del modellino, numerosi fans hanno mostrato in foto e video la loro nuova conquista, condividendo il loro entusiasmo a livello globale. 
Chiunque, costruendo il suo modello o giocando con esso venga colto dall’irrefrenabile desiderio di viaggiare o da sempre abbia sognato terre lontane da raggiungere con il suo “Playmo-Bulli”, adesso ne ha l’opportunità anche nel mondo reale. Presso la Volkswagen Veicoli Commerciali Oldtimer è anche possibile noleggiare l’originale. Sono disponibili numerose versioni di pulmini VW di quasi tutte le generazioni, per vivere in prima persona il lifestyle “Bulli” al volante.

Le dimensioni a confronto:

T1 Camping Bus originale:
Lunghezza: 428 cm
Larghezza: 175 cm
Altezza (con barre sul tetto): 220 cm

T1 Camping Bus Playmobil:
Lunghezza: 25 cm
Larghezza: 11 cm
Altezza (con barre sul tetto): 13 cm

Informazioni sul noleggio di un Bulli storico qui: www.volkswagen-nutzfahrzeuge-oldtimer.de (http://www. volkswagen-nutzfahrzeuge-oldtimer.de

(Volkswagen Press)

lunedì 8 marzo 2021

Dal VW Bus a ID. Buzz, il "Bulli" del futuro


65 anni fa, l'8 marzo 1956, nello stabilimento Volkswagen veicoli commerciali di Hannover-Stöcken ebbe inizio la produzione del Volkswagen Bus. Da allora ne sono stati costruiti oltre 9 milioni di  "Bulli", come è stato ribattezzato dai fan di tutto il mondo. Adesso al suo posto viene prodotto il nuovo Multivan mentre, nel 2022,  sarà la volta di ID.Buzz, il futuro del "Bulli".

Credits: Volkswagen Press







venerdì 5 giugno 2020

Volkswagen, 75 anni fa la svolta inglese


75 anni fa, dal 5 giugno 1945, a Wolfsburg, il governo militare britannico assunse la gestione fiduciaria della Volkswagenwerk GmbH, dando inizio a una storia unica del dopoguerra. La figura chiave di questa storia è il maggiore Ivan Hirst, 28 anni.
Con talento notevole per l'improvvisazione, capacità organizzative ed enorme lungimiranza, rimodellò la fabbrica di armamenti, che era stata in gran parte distrutta ed era ormai destinata alla demolizione, trasformandola in una fabbrica di automobili civili.
In questo modo, gli inglesi prepararono il terreno per il successivo successo globale del Maggiolino e gettarono le basi per il Gruppo Volkswagen di oggi. La Volkswagen onora l'era britannica con il film documentario "My brief was very simple", in cui Ivan Hirst racconta la sua storia alla Volkswagen.

Credits: Press Volkswagen

mercoledì 30 gennaio 2019

Volkswagen punta al record elettrico del Nürburgring-Nordschleife



La Volkswagen accelera verso la mobilità elettrica, sia nei veicoli di produzione, sia in pista. Dopo il record alla celebre Pikes Peak Hill Climb, l’elettrica da competizione ID. R punta a un altro traguardo nell’estate del 2019: il record sul giro per auto elettriche del Nürburgring-Nordschleife, uno dei circuiti più difficili al mondo.
La ID. R è l’ambasciatrice sportiva della gamma di veicoli elettrici di serie che la Volkswagen lancerà a partire dal 2020. Gli obiettivi nel motorsport della ID. R sono lo specchio dell’impegno della Volkswagen nella mobilità elettrica e sottolineano l’enorme potenziale futuro di questa propulsione anche sulle strade di tutti i giorni. 

In fase di ulteriore sviluppo in vista del tentativo di record al Nürburgring, la ID. R è spinta da due motori elettrici con una potenza complessiva di 500 kW (680 CV) e pesa meno di 1.100 kg guidatore incluso. “Modificheremo soprattutto l’aerodinamica per adattarci alle caratteristiche di questa pista che differisce molto dalla PikesPeak”, dice François-Xavier Demaison, Direttore Tecnico della Volkswagen Motorsport. 

A differenza della cronoscalata statunitense che parte da un’altitudine di 2.862 metri e arriva a 4.302, il Nordschleife si trova nella regione dell’Eifel a una altitudine compresa tra 320 e 617 metri sul livello del mare. L’iconico circuito tedesco ha caratteristiche davvero uniche, come per esempio il lungo rettilineo DöttingerHöhe. “Come parte della preparazione per il tentativo di record, in primavera sottoporremo la ID. R a numerosi test e a un intenso programma di sviluppo su diversi circuiti”, aggiunge Demaison. Il tentativo di record è programmato per l’estate. 

Romain Dumas sarà ancora una volta al volante per il tentativo di record. A giugno 2018 ha vinto la PikesPeak International Hill Climb con la ID. R PikesPeak e con il tempo di 7:57,148 minuti è diventato il primo pilota, negli oltre 100 anni di storia della gara, a scendere sotto gli otto minuti. Il francese può inoltre vantare quattro vittore alla 24 Ore del Nürburgring. 

“Il pensiero di guidare la ID. R al Nordschleife è già sufficiente a farmi venire la pelle d’oca. Conosco la pista molto bene ma la ID. R sarà una sfida completamente diversa, con la sua accelerazione estrema e le elevatissime velocità di percorrenza in curva”, dice Dumas. “Non vedo l’ora che arrivino i primi test. Battere il record elettrico esistente non sarà una passeggiata”. 

Il record attuale per veicoli totalmente elettrici è di 6:45,90 minuti, a una velocità media di quasi 185 km/h, ed è stato stabilito nel 2017 dal pilota britannico Peter Dumbreck su una NIO EP9. 

venerdì 22 giugno 2018

La Volkswagen ottiene il miglior crono in qualifica alla Pikes Peak International Hill Climb


Romain Dumas e la I.D. R Pikes Peak hanno fatto una chiara dichiarazione d’intenti nelle qualifiche alla edizione 2018 della Pikes Peak International Hill Climb in Colorado (USA). Il francese, al volante della prima auto da competizione completamente elettrica della Volkswagen, è stato il più veloce di tutti con un tempo di 3:16,083 minuti. Il tre volte vincitore della Pikes Peak è stato 11,049 secondi più veloce del secondo classificato Simone Faggioli sulla sua Norma M20 SF PKP a combustione interna. 
“È stato un gran giorno per noi”, ha detto Dumas. “La I.D. R Pikes Peak è incredibile. Non ho mai provato una simile sensazione di accelerazione e potenza in un’auto da competizione. Sento che, con ogni chilometro, io e l’auto stiamo diventando sempre più una cosa sola”. 

Anche Sven Smeets, Direttore della Volkswagen Motorsport, è soddisfatto delle qualifiche: “Complimenti a tutta la squadra. Il test del giorno prima ci ha permesso di ottimizzare ulteriormente la messa a punto della I.D. R Pikes Peak e il risultato parla da solo. Tuttavia, erano solo le qualifiche. Abbiamo buone speranze per la gara ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo solo un tentativo”. 

Nelle qualifiche alla Pikes Peak International Hill Climb, i partecipanti percorrono solo la prima parte del tracciato di 19,99 chilometri che va dalla partenza al segnale degli 8,3 chilometri. I tempi vengono utilizzati per determinare l’ordine di partenza della gara. Il partecipante con il miglior tempo in qualifica parte per primo. In questo caso, sarà Romain Dumas sulla I.D. R Pikes Peak. 
Il tentativo della Volkswagen di battere il record per le auto elettriche (8'7.116) inizierà domenica 24 giugno. Prime a partire, dalle 8:00 ora locale, saranno le 24 motociclette registrate. Queste saranno seguite da 62 auto in sei categorie differenti. La partenza di Romain Dumas sulla I.D. R Pikes Peak è programmata alle 10:00 circa.

domenica 27 maggio 2018

L'aerodinamica della Volkswagen I.D. R Pikes Peak


Già a un primo sguardo, è chiaro che la Volkswagen I.D. R Pikes Peak è stata sviluppata per le condizioni più estreme. Anche l’aerodinamica della prima auto da competizione completamente elettrica della Volkswagen è stata progettata appositamente per la cronoscalata più conosciuta al mondo. 

“La linea di partenza si trova a circa 2.900 metri, mentre l’arrivo è a 4.300 metri di altitudine. La bassa pressione dell’aria lassù comporta condizioni aerodinamiche diverse rispetto a quelle di un circuito in pianura”, spiega François-Xavier Demaison, Direttore Tecnico di Volkswagen Motorsport e responsabile dello sviluppo della Volkswagen I.D. R Pikes Peak. I regolamenti abbastanza liberi danno agli ingegneri più opportunità di progettazione del telaio e dell’alettone posteriore della rispetto ad altre discipline motoristiche.

Lungo il tortuoso percorso di 19,99 chilometri che porta alla vetta Pikes Peak, vicino Colorado Springs (USA), viene raggiunta una velocità massima di 240 km/h. Un valore relativamente basso per un prototipo come la Volkswagen I.D. R Pikes Peak. 

“Per questa ragione, ci concentriamo soprattutto sulla velocità di percorrenza in curva. Tutto il telaio è progettato per generare più carico aerodinamico possibile, senza però causare troppa resistenza”, dice Demaison, sintetizzando la sfida che sta affrontando il suo team.

Il risultato più visibile di questa strategia è il grande alettone posteriore. “A causa dell’altitudine, l’aria che si attraversa alla Pikes Peak è in media il 35% meno densa. Risultato, perdiamo circa il 35% di carico aerodinamico rispetto a un circuito situato a livello del mare. Il grande alettone posteriore permette di compensare parte di questo carico”, spiega Willy Rampf, consulente tecnico del progetto con anni di esperienza nella Formula 1. “Grazie all’ingegnoso sviluppo aerodinamico riusciamo comunque a ottenere un carico aerodinamico massimo maggiore del peso dell’auto lungo la cronoscalata”.

La Volkswagen Motorsport ha usato un modello in scala 1:2 per testare diverse varianti dell’auto da competizione in galleria del vento. Gli ultimi dettagli sono stati montati su un telaio a grandezza naturale presso il centro di sviluppo Porsche a Weissach. “È stato molto utile poter contare sulle risorse di tutto il Gruppo”, conferma Demaison.

Nuovi componenti sono stati spesso prodotti rapidamente con una stampante 3D. “Abbiamo stampato circa 2.000 pezzi, risparmiando così molto tempo”, dice Hervé Dechipre, ingegnere specializzato in CFD (Computational Fluid Dynamics, fluidodinamica computazionale) responsabile dell’aerodinamica della Volkswagen I.D. R Pikes Peak

La trazione elettrica ha bisogno di essere raffreddata in modo efficiente. Tuttavia, la necessità d’aria è nettamente inferiore a quella di un motore a combustione interna. Inoltre, non è necessario convogliare l’aria di aspirazione ai due motori elettrici, che insieme producono 500 kW (680 CV). Tutto ciò ha permesso di ridurre le dimensioni delle prese d’aria necessarie che rappresentano sempre uno svantaggio sotto il profilo aerodinamico. D’altra parte, l’aria rarefatta in quota ha un effetto negativo sull’efficienza del raffreddamento.
Programmi di simulazione forniti dal partner tecnologico ANSYS vengono utilizzati per calcolare il compromesso ideale. “Non saremmo riusciti basandoci solo sui dati della galleria del vento, dove non si può riprodurre l’aria rarefatta, per esempio”, dice Demaison. “La simulazione è stata di grande aiuto per determinare le dimensioni del sistema di raffreddamento”. 

Nel frattempo, i rilevamenti della fase di sviluppo sono stati ottimizzati fin nel dettaglio in test molto approfonditi. Il primo test su strada lungo il percorso negli USA è programmato per la fine di maggio. Il pilota Romain Dumas e la squadra della Volkswagen Motorsport cominceranno quindi i preparativi finali per la Pikes Peak International Hill Climb 2018, che si terrà il 24 giugno. L’obiettivo è battere il record nella classe dei prototipi elettrici, che attualmente è di 8 minuti e 57,118 secondi.

mercoledì 9 marzo 2016

Golf GTI TCR: la Golf da corsa porta la firma GTI



40 anni dopo il lancio della prima Golf GTI, anche la versione racing clienti, la TCR, riceve l’acronimo che, dal 1976, identifica il carattere sportivo e le performance Volkswagen. Presentata per la prima volta lo scorso luglio, la Golf per il campionato TCR ha subito destato grande interesse e già a metà gennaio tutti gli esemplari destinati al programma corse clienti 2016 erano stati acquistati dai team. 

Le Golf GTI TCR – in tutto sono 20 gli esemplari realizzati dalla Volkswagen Motorsposrt – possono correre in un totale di ben 16 campionati nazionali e internazionali riservati a vetture touring TCR. Le vetture saranno consegnate alle scuderie a partire dall’11 marzo. Il debutto in pista è previsto il 14 marzo sul circuito di Valencia per una sessione di test. 

Look racing: la Golf GTI TCR, basata sulla Golf di serie, ha le corse nel DNA 

L’acronimo GTI significa Gran Turismo Injection ed è più di un semplice sigillo di qualità: è un marchio registrato e un’identità precisa. Anche a prima vista, la Golf GTI TCR non fa mistero del suo DNA racing: cerchi da competizione da 18 pollici, un telaio allargato di ben 40 cm rispetto alla Golf di serie e un vistoso alettone posteriore garantiscono una maneggevolezza ottimale. Tra le modifiche apportate per la pista spiccano uno splitter anteriore con funzioni aerodinamiche e l’alettone posteriore in carbonio. Numerose le dotazioni che garantiscono la massima sicurezza per il pilota, conformemente alle disposizioni FIA: per esempio, sedile sportivo con protezioni per la testa, cellula e serbatoio di sicurezza. 

Potente ed efficiente: 
motore turbo benzina 
a iniezione diretta da 330 CV 

Un potente quattro cilindri in linea, un cambio sequenziale con paddle al volante e un telaio da competizione accuratamente sviluppato: la nuova Golf è stata perfettamente preparata per le gare del TCR. Il motore 2.0 turbo a iniezione diretta di carburante deriva da quello della Golf R. La versione da competizione eroga una potenza di 
330 CV e una coppia pari a 410 Nm. Come per le vetture di serie del Gruppo Volkswagen, la piattaforma MQB offre numerose sinergie anche quando si tratta di auto da corsa, riducendo i costi di assemblaggio e di gestione della vettura in versione touring. 

Volkswagen Golf GTI Clubsport: la GTI di serie più potente compie 40 anni

La pista non è l’unico luogo in cui la Golf GTI celebra il suo 40esimo anniversario. Per sottolineare questo evento storico, la Volkswagen lancia la GTI di serie più potente di sempre: la Golf GTI Clubsport. Il prototipo di questa nuova GTI è stato presentato durante il raduno GTI al Wörthersee a maggio 2015, prima del debutto del modello di serie al Salone di Francoforte lo scorso settembre. Il motore 2.0 TFSI eroga una potenza di 265 CV, ovvero 35 CV in più rispetto alla Golf GTI attualmente più potente. Grazie alla funzione boost, sua caratteristica di spicco, il motore turbo a iniezione consente un aumento temporaneo della potenza fino a 290 CV.


Calendario 2016 - 
TCR International Series
  • 01/04–03/04/2016 Bahrain*
  • 22/04–24/04/2016 Portogallo (Estoril)
  • 06/05–08/05/2016 Belgio (Spa-Francorchamps)
  • 20/05–22/05/2016 Italia (Monza)
  • 03/06–05/06/2016 Austria (Salisburgo)
  • 17/06–19/06/2016 Germania (Oschersleben)
  • 01/07–03/07/2016 Russia (Sochi)
  • 26/08–28/08/2016 Thailandia (Buriram)
  • 16/09–18/09/2016 Singapore*
  • 30/09–02/10/2016 Malesia (Sepang)*
  • 18/11–20/11/2016 Macao
* in concomitanza con la Formula 1

martedì 12 maggio 2015

Autodromo di Monza: a Company Car Drive debutta la nuova Volkswagen Touran







Dopo la prima mondiale al Salone di Ginevra, la nuova generazione della Touran verrà esposta 
per la prima volta in Italia. Domani e giovedì sarà infatti la protagonista dello stand Volkswagen 
a Company Car Drive 2015, evento riservato agli operatori del settore flotte aziendali che si 
svolge all'Autodromo di Monza.

La Touran, completamente nuova, è la prima monovolume basata sul pianale modulare 

trasversale MQB, soluzione che ha consentito di trasferire l’aumento della lunghezza esterna 
(+130 mm, per un totale di 4.527 mm) quasi completamente sul passo (+113 mm). Questo 
incremento ha permesso di accrescere ulteriormente la disponibilità di spazio interno, da 
sempre un punto di forza della Touran, oltre alla capacità del bagagliaio che ora, nella versione 
a sette posti, può arrivare fino a ben 1.857 litri.


L’impiego del pianale MQB ha garantito una diminuzione di peso fino a 62 kg, che favorisce 
anche l’ottimo risultato ottenuto in termini di riduzione dei consumi con le nuove motorizzazioni: 
fino al 19% in meno. Per esempio, il quattro cilindri TDI Turbodiesel 1.6 110 CV, che sarà una 
motorizzazione centrale per la gamma italiana, abbinato al cambio DSG, consuma soltanto 4,1 
litri di gasolio per 100 km nel ciclo combinato.

Per i fleet manager presenti a Company Car Drive, i bassi consumi della Touran saranno 
sicuramente un importante motivo d’interesse, così come la sua grande versatilità. Fino a 47 
scomparti porta oggetti e sedili posteriori ripiegabili a scomparsa fanno della nuova Touran una 
vettura perfetta anche per chi la vive come quotidiana compagna di lavoro. Inoltre, offre grandi 

opportunità in tema di connettività, grazie al debutto delle moderne tecnologie MirrorLink, Apple 
CarPlay e Google Android Auto.



La nuova Touran propone una ricca gamma di sistemi di assistenza e per il comfort. Oltre a 
fatigue detection e sistema di frenata anticollisione multipla, entrambi di serie, si può scegliere 
tra Cruise Control adattivo ACC (di serie su Highline) e Front Assist con funzione di frenata di 
emergenza City (di serie a partire da Comfortline), dispositivo di assistenza alla guida in 
colonna, sistema proattivo di protezione occupanti e Side Assist con assistenza all’uscita dal 
parcheggio. Tutti dispositivi per una guida più comoda, rilassata e sicura.

Accanto alla Touran, sarà esposta l’altra monovolume Volkswagen, la Sharan, rinnovata con 
motori tutti Euro 6, oltre a dispositivi infotainment di ultima generazione.

Disponibili per i test drive, all’evento di Monza ci saranno altre eccellenze della gamma 
Volkswagen: dalla nuova Passat, apprezzatissima dalle flotte, alla rinnovata Touareg, dalle 
Golf sportive GTI, GTE ibrida plug-in e R da 300 CV, alle due 100% elettriche e-up! ed 
e-Golf.

martedì 21 ottobre 2014

Il mito Golf protagonista ad Auto e Moto d’Epoca 2014



Con uno stand interamente dedicato alle sue 7 generazioni, la Volkswagen festeggerà il 
40esimo compleanno della Golf ad Auto e Moto d’Epoca di Padova (dal 23 al 26 ottobre). 
Le 7 vetture esposte accompagneranno i visitatori nel percorso di evoluzione tecnologica di 
un’auto che ha creato il segmento delle berline compatte di cui ancora oggi è leader 
indiscussa. 

La Golf 7 in esposizione sarà allestita con il “40th Pack”, un pacchetto celebrativo che 
debutta proprio a Padova. Disponibile per le versioni benzina e Diesel in allestimento 
Higline, comprende dotazioni scelte per esaltare sportività, tecnologia e sicurezza della 
Golf. Ne fanno parte fari bixeno adattivi con luci diurne a LED e lavafari, gruppi ottici 
posteriori e illuminazione targa a LED, cerchi in lega Salvador 7Jx17” con pneumatici 
225/45 R17 oppure 7,5Jx18” con gomme 225/40 R18. Rispetto alla somma delle singole 
dotazioni, “40th Pack” offre un vantaggio Cliente del 40%. 

Festeggiando la Golf, sarà celebrato il modello che dal 1974 a oggi ha reso possibile la 
diffusione su larga scala dei principali sistemi di sicurezza, delle tecnologie più innovative e 
delle più apprezzate tendenze automobilistiche. Una vettura che, in particolare con le 
versioni più emozionali – tra cui GTI, GTD, R, Cabriolet, Rallye – ha sedotto migliaia di 
automobilisti che l’hanno messa al centro della loro passione, arricchendone i contenuti in 
base alla propria personalità. Alcuni di questi appassionati, selezionati tra i diversi Golf 
club, sabato 25 ottobre si uniranno alla Volkswagen per celebrare l’aspetto più passionale 
della Golf esponendo le loro vetture personalizzate. 

Proprio sull’amore per la Golf si basa anche un’altra attività. “40 years of Golf. 40 years of 
love.” è una app raggiungibile sulla pagina Facebook ufficiale di Volkswagen Italia oppure 
da mobile all’indirizzo internet 40golflove.volkswagen.it. Attraverso questa applicazione, i 
cultori della compatta di Wolfsburg possono postare una foto della loro Golf (o di una a 
scelta) e dedicarle una frase, creando così un messaggio personalizzato in perfetto stile 
Volkswagen. Gli annunci verranno utilizzati nella campagna di comunicazione online che 
celebra il quarantennale del modello e per i partecipanti ci sarà quindi la soddisfazione di 
diventare protagonisti della campagna. L’autore della migliore realizzazione sarà poi 
premiato con la possibilità di guidare per un mese un’emozionante Golf R da 300 CV.