mercoledì 29 aprile 2020

RENAULT 5 TURBO: IL MITO COMPIE 40 ANNI


Per Renault, il motorsport in generale – e la Formula 1 in particolare – rappresentano un laboratorio e una vetrina del suo know-how tecnologico. Oltre alla passione della sfida sportiva e al gusto della vittoria, il mondo delle corse offre un’incredibile opportunità di sviluppare tecnologie d’avanguardia di cui in seguito potranno avvalersi, direttamente o indirettamente, i veicoli di serie. 
Dopo aver raggiunto la vittoria in Formula 1 con un motore turbo da 1500cc contro i motori aspirati da 3.0 litri, la Renault 5 Turbo segna l’introduzione nella gamma della competenza tecnica acquisita nelle gare sul turbocompressore e prefigura un largo utilizzo di questa tecnologia sulla maggior parte dei modelli di serie Renault. L’introduzione del turbocompressore consente infatti di diminuire o mantenere la cilindrata del motore aumentando allo stesso tempo la sua potenza e limitando i consumi di carburante e lo scarico di emissioni inquinanti a beneficio di prestazioni ed efficienza. 

Renault 5 Turbo è tuttora – e sarà ancora a lungo – un’auto ricercata e desiderata. È al Salone di Parigi che, nell’ottobre del 1978, è arrivata questa extraterrestre fatta per rivoluzionare il mondo delle piccole auto sportive. Questa “bomba”, in quel momento ancora allo stadio di modellino statico, ha fatto scorrere fiumi di inchiostro, suscitato bramosie e vinto moltitudini di gare; insomma, ha talmente segnato la sua epoca che è entrata nel firmamento delle auto immortali. 
L’idea di un’auto “vetrina” per imprimere dinamicità alla gamma delle Renault 5 è nata all’inizio del 1976, una sera, in una confortevole Renault 16, lungo il percorso Dieppe-Billancourt. Dopo una giornata di lavoro, Jean Terramorsi e il suo vice Henri Lherm stanno tornando a casa e parlano a ruota libera di una R5 molto speciale, “che potrebbe brillare in gara, completare la gamma e perché no? Sarebbe anche dotata di turbo”, perché questo era a quei tempi il credo della Régie Renault. “Sì, la prima auto francese con motore turbo a benzina, prodotta di serie”. 
Jean Terramorsi sa più di chiunque altro quanti sforzi l’azienda abbia compiuto per la Formula 1 e la vittoria di Le Mans usando questa specialissima tecnologia. Jean Terramorsi, che sogna a occhi aperti e si esprime a voce alta davanti al suo vice, lavora presso la Direzione Prodotto che si occupa delle piccole serie. Propone l’idea di Renault 5 Turbo ai suoi superiori e, in particolare, a Bernard Hanon, all’epoca CEO della Régie Renault, e a Gérard Larrousse, Direttore di Renault Sport. Jean Terramorsi riesce a “innescare” la sua piccola bomba prima di scomparire il 26 agosto 1976. Non vedrà mai la sua “figliola”, quell’auto che sognava a occhi aperti.
Tra il 1976 e il Salone di Parigi del 1978, Michel Têtu e gli ingegneri del Berex a Dieppe si danno da fare per elaborare la meccanica e il telaio, fino a far uscire, nella massima segretezza, il primo prototipo. Nel frattempo, Bertone in Italia, il Centro Stile Renault a Rueil-Malmaison, Alpine a Dieppe e Heuliez a Cerizay lavorano tutti instancabilmente: chi allo stile, chi al telaio, chi all’industrializzazione della futura Renault 5 Turbo, il cui nome in codice è 822. 


Sarà un’auto di color nero, ideata a Dieppe e pilotata da Guy Fréquelin, che sarà svelata al pubblico dalla stampa a novembre 1978. La rivelazione di questo prototipo che corre sul circuito di Lédenon, praticamente un mese dopo essere stato presentato al Salone di Parigi, lascia tutti a bocca aperta. 
Altri prototipi saranno realizzati a Dieppe: 822-01, 822-02 e 822-03. Sarà proprio quest’ultimo a esordire in gara con Guy Fréquelin al Giro d’Italia 1979. L’evento si conclude con un ritiro, per rottura del motore, ma nonostante i temibili concorrenti, la piccola “bomba” della Régie Renault ha avuto tutto il tempo di impressionare spettatori e giornalisti. 
Nulla scoraggia il piccolo team di Dieppe, dove Alain Serpaggi percorre migliaia di chilometri per mettere a punto questa temibile macchina. Piloterà, peraltro, i vari prototipi che saranno elaborati. Sarà lui a mettere definitivamente a punto Renault 5 Turbo. Ma per ottenere le omologazioni per le gare, la “Turbo” deve essere commercializzata e sarà quindi prodotta in serie. 

Nel maggio del 1980 comincia ufficialmente la produzione di Renault 5 Turbo, un’auto fuori dalla norma a livello di allestimenti, in un primo tempo limitati: modello unico, quasi niente optional e scelta tra due tinte (Blu Olimpo e Rosso Granata). Nelle auto blu gli interni sono rossi e viceversa. Non si dimentichi che le scocche di Renault 5 sono realizzate a Flins. È da qui che escono e prendono la strada per Cerisay, dove vengono trasformate dal famoso allestitore Heuliez. Rispedite presso gli stabilimenti Alpine a Dieppe, è qui che vengono assemblate: parafanghi anteriori, parafanghi posteriori e cofano in poliestere, gruppo motore dotato di turbo Garrett, trasmissione a 5 rapporti, rivestimenti interni, verniciatura. Segue per ogni auto il collaudo su strada nella campagna normanna e un altro controllo qualità. Bisogna fare in fretta, perché le 400 unità in attesa di omologazione devono essere presentate alle istanze della FIA. È così che i dintorni, i viali, le aiuole dello stabilimento Alpine di Avenue de Bréauté sono costellati da Renault 5 Turbo pronte per prendere la strada dei concessionari. Renault 5 Turbo, di cui nel 1980 sono state realizzate 802 unità che recano il marchio di fabbrica 1981, diventerà la “beniamina” degli appassionati di auto sportive francesi che possono scegliere solo tra queste e le Alpine A 310 V6. L’annata 1982 introduce piccoli cambiamenti tra cui scambiatori più performanti, porte in lamiera – e non più in alluminio – e nuove tinte di carrozzeria. Di Renault 5 Turbo, impropriamente chiamata Turbo 1 per differenziarla dalla Turbo 2, sono state prodotte 536 unità nel 1981 e 352 unità l’anno successivo. 

Al Salone di Parigi del 1982, Renault presenta Renault 5 Turbo 2 che si distingue dal modello precedente innanzitutto per gli interni. È nel 1983 che Renault 5 Turbo cambierà più radicalmente i suoi connotati abbandonando l’abitacolo e i sedili sofisticati firmati Bertone per adottare gli elementi, i sedili e le finiture interne di Renault 5 Alpine Turbo. Le principali caratteristiche tecniche dei due modelli sono quasi identiche, a tal punto da mantenere lo stesso numero: R8220. Se messe a confronto, risulta che la Turbo 2 ha 30 kg in più. Sarà forse più pesante, ma meno cara, in quanto costa, nel 1983, 102.000 franchi invece dei 115.000 franchi del modello precedente. Alla fine del 1983, è chiaro che il futuro dell’auto sportiva passa da una serie speciale di 200 Renault 5 Turbo con motore di cilindrata superiore che rientra nella classe 2 litri: il modello 8221 è costruito esclusivamente per ottenere l’omologazione sportiva nel Gruppo B del Campionato Mondiale Rally. 


LE GARE
Nella stagione 1980-1981, il programma rally di Renault Sport è relativamente limitato: si prevede di far partecipare un’unica Renault 5 Turbo ufficiale ai vari campionati nazionali e internazionali. Un anno dopo il Giro d’Italia del 1979 e il suo parziale fallimento, ritroviamo una Renault 5 Turbo conforme agli standard del Gruppo 4 pronta per il Tour de France Automobile del 1980. Al volante questa volta c’è Jean Ragnotti, con Jean-Marc Andrié sul sedile del passeggero. I due amici sfiorano il successo. La stessa cosa accade qualche mese dopo al Tour de Corse, quando una foratura pregiudica la vittoria. Bisognerà aspettare la quarta partecipazione a un rally per conseguire il primo successo. Al Rally di Monte Carlo del 1981, l’equipaggio Ragnotti-Andrié si aggiudica una vittoria ampiamente meritata da tutto il team Renault Sport con a capo Patrick Landon, per non dimenticare i meccanici, l’ingegnere François Bernard, che si è molto adoperato per lo sviluppo di quest’auto, nonché i fratelli Bozian, motoristi che hanno partecipato a questa avventura di alto spessore sportivo. 


Nel 1981, la Renault 5 Turbo “Cévennes”, versione da competizione del Gruppo 4, è praticamente pronta per correre a un prezzo di 217.700 franchi. È stata ideata in base alle specifiche e agli insegnamenti tratti dall’auto di Jean Ragnotti. 

Nel 1983, il Gruppo 4 è sostituito dal Gruppo B che assisterà allo sviluppo delle auto più potenti mai costruite per il mondo dei rally, ma anche quelle più pericolose. Proprio in quest’ottica esce Renault 5 turbo modello “Tour de Corse” che risponde ai criteri del Gruppo B e che viene omologata a gennaio 1983. La sua potenza è pari a 240 cv a 7.000 giri/min. Il suo difetto, rispetto alle concorrenti, è che ha pneumatici troppo stretti, senza possibilità di utilizzarne altri, con conseguenze disastrose per la tenuta di strada. Ecco perché, nel 1984, Renault 5 Turbo 822 si evolve nel modello 8221, soprattutto per avere la possibilità di montare sulla futura Renault 5 Turbo Maxi pneumatici più larghi durante le gare. Questa evoluzione “maxi” per la stagione 1985 è resa possibile dall’aumento della cilindrata che passa a 1.526 cc e 350 cv. Più potenza, più coppia, un grosso lavoro sul peso che scende a 905 kg, un impianto frenante potente, uno sterzo più diretto, nuovi ammortizzatori. Maxi è l’evoluzione per eccellenza di Renault 5 Turbo. Nata sotto buoni auspici, Renault 5 Turbo Maxi comincia la stagione 1985 ma dopo alcuni incidenti, a fine 1986, la Federazione rinuncia a far correre le Gruppo B, che sono auto fuori dalla norma. Renault 5 Turbo si ferma nel 1985, anche se a un certo punto era stata prevista una super Renault 5 Turbo Maxi nella versione a quattro ruote motrici. 


LE VERSIONI DA COMPETIZIONE
RENAULT 5 TURBO “CEVENNES” Con il 2° posto conseguito dall’equipaggio RagnottiAndrié al Rally des Cévennes nel 1980, Renault Sport offre a Renault 5 Turbo la sua prima evoluzione a livello di competizione-cliente nel Gruppo 4 sviluppando una versione che prende il nome da questo rally. La versione “Cévennes” poteva essere venduta “chiavi in mano” dagli stabilimenti di Dieppe oppure essere ottenuta montando un apposito kit da competizione sulle Renault 5 Turbo di serie (300 ore di lavoro). Renault 5 Turbo “Cévennes” era prima di tutto una base di partenza su cui lavorare per incrementare le performance. A febbraio / marzo 1982, con il ritorno di un Campionato di Francia misto (asfalto e sterrato), Renault Sport ottimizza la versione ormai nota come “Cévennes 2”, sempre omologata per il Gruppo 4. 

RENAULT 5 TURBO “TOUR DE CORSE” Dopo aver vinto il Tour de Corse nel 1982, Renault Sport intende permettere ai suoi clienti sportivi di beneficiare dell’esperienza acquisita ai più alti livelli anche sulle auto di fabbrica, come era già accaduto per la versione "Cévennes". Renault 5 Turbo "Tour de Corse" soddisfa i requisiti dei nuovi regolamenti FISA per il Gruppo B. Nella logica della politica “cliente”, Renault Sport vendeva l’auto “chiavi in mano” oppure il kit di adattamento per le auto di serie. La "Tour de Corse" per i clienti era destinata anche ad essere modificata ed evolversi verso la Maxi del Gruppo B conforme all’auto ufficiale. 

RENAULT MAXI 5 TURBO Se le auto a trazione integrale sono intoccabili, la Régie vuole fare di Renault Maxi 5 Turbo l’auto più performante tra le due ruote motrici su asfalto cambiando classe di cilindrata. Va ricordato che la nuova legislazione del Gruppo B aveva fortemente penalizzato Renault 5 Turbo. Il rifacimento è, pertanto, totale e, nella sua ultima versione, Renault 5 Turbo compie un vero e proprio salto avanti in tre direzioni: motore, sospensioni ed aerodinamica.

RENAULT 5 TURBO 2 “PRODUCTION” Con la sua meccanica potentissima, grazie alla grande libertà concessa dai regolamenti tecnici, la “Production” è stata creata per essere un’auto da pista spettacolare. Doveva, comunque, derivare da un normale modello di produzione. Ecco perché Patrick Landon, responsabile del progetto da fine 1984, ha realizzato in breve tempo un’auto più simile a Renault 5 Turbo 2 che alla Maxi 5 Turbo. Già nel 1985, Renault 5 Turbo “Production” consegue un certo successo tra le mani di Jean-Louis Bousquet, che anche l’anno successivo conclude il Campionato in 4a posizione, con due vittorie, consentendo a Renault di aggiudicarsi il secondo posto nella Classifica Costruttori con l’aiuto di Jean Ragnotti. Per il 1987 vengono preparate tre auto (Bousquet, Ragnotti, Comas), riviste per Renault 5 Turbo “Producion”- Jean-Louis Bousquet garantire maggiore stabilità. Quest’auto, ulteriormente migliorata, vince con Erik Comas il Campionato Superproduzione, in cui Renault taglia per prima il traguardo per ben 6 volte.

Credits: Press Renault

martedì 28 aprile 2020

CONCEPT CARS PEUGEOT, LA GENESI


Peugeot sviluppa sempre le sue concept car in modo che siano funzionali e guidabili, per offrire un'esperienza completa, anche dinamicamente.

All'inizio della ricerca dell'ispirazione, i designer vanno a caccia di segnali di nuove tendenze emergenti in un'ampia varietà di settori, quali l'architettura, la moda, l'arte o la nuova mobilità. L'obiettivo è quello di rilevare nuove aspettative, nuove esigenze provenienti da altri campi, uscendo dal mondo automobilistico, rilevando nuove tendenze della società, il tutto a beneficio dei nostri futuri Clienti. Questo vale per il design esterno o interno, ma anche per la ricerca dei colori, dei nuovi materiali, delle grafiche.

Una volta stabilite le specifiche, il dipartimento di stile Peugeot Design lancia una competizione tra tutti i designer. Lavorano giorno e notte, weekend inclusi, per provare a vincere. Una volta definita la lista dei progetti migliori, i modelli digitali vengono realizzati e vengono modellati in scala 1:1, allo scopo di visualizzare meglio i volumi e l’equilibrio generale delle forme. Dopo lunghe ore di riflessione e approvazione ai massimi livelli del brand, viene selezionato il progetto che più soddisfa le specifiche di progetto. Segue una fase di digitalizzazione 3D e CAD per progettare un render digitale molto preciso. Viene quindi realizzato un nuovo modello in scala 1:1 ancor più dettagliato. Questo verrà utilizzato per perfezionare i particolari, alcuni aggiustamenti, le superfici e serve per definire il colore finale del concept. Il processo è lo stesso per gli interni.

Il progetto viene quindi affidato a società leader nella modellistica, nei mock-up e nella produzione di pezzi unici. Sono in grado di soddisfare anche la più piccola richiesta del designer. Una delle maggiori sfide nella costruzione di una concept car è quella contro il tempo. Il prodotto commissionato a queste società è spesso pensato per essere esposto in occasione di grandi eventi, quali i saloni dell’auto e questo non permette errori nelle tempistiche di realizzazione. In meno di un anno, si deve passare dagli schizzi di stile a un oggetto finito e funzionante. Se i nuovi strumenti digitali come i caschi per la realtà virtuale o il C.A.V.E. (Cave Automatic Virtual Environment – galleria per riprodurre un’ambientazione virtuale) rendono oggi la parte del design molto più semplice rispetto al passato, l'attenzione ai dettagli e le finiture sono possibili solo su oggetti fisici realmente esistenti.

Le concept car sono anche un'opportunità per stringere nuove collaborazioni. Per il concept EXALT (2014) è stata creata anche una fragranza su misura con i profumieri EX-NIHILO, allo scopo di completare l'esperienza a bordo dell’auto. Nel caso di e-LEGEND concept (2018), la lavorazione delle componenti in legno essenza di paldao presenti nell’abitacolo è stata realizzata dal produttore di mobili HERVET. Vengono strette anche partnership con player internazionali del calibro di SAMSUNG nel caso di INSTINCT (2017) concept (per esplorare l’aspetto della connettività col mondo esterno) o di FOCAL (per esplorare nuovi confini dell’acustica) per Foodtruck (2015) e FRACTAL (2015).

Credits: Peugeot Comunicazione

Comer Sud conferma Tomas Denis Calvagni nella smart e-cup 2020


Dopo uno straordinario 2019 che li ha visti fregiarsi del titolo di Best Rookie, Tomas Denis Calvagni e Comer Sud sono pronti a rilanciare la sfida nella stagione 2020 della smart e-cup, con obbiettivi ancora più ambiziosi e la grande emozione per la tappa siciliana di Pergusa, gara di casa per il duo catanese.

"Per me è un grande onore poter vestire i colori di Comer Sud anche nella stagione 2020. Sono molto legato a questa grande azienda, che vede mio nonno tra i fondatori di una società che è cresciuta tanto nel tempo e oggi ho l'onore di rappresentare sui campi gara di tutta Italia." ha commentato l'italo-argentino Tomas Denis Calvagni, che vuole migliorare il quarto posto ottenuto lo scorso anno in gara. "La smart EQ e-cup è un campionato combattutissimo, la scorsa stagione è stato un banco prova per me e aver portato a casa il titolo di Miglior Rookie 2019 mi dà la giusta carica. Le ultime gare mi hanno visto ad un passo dal podio, l'obiettivo di quest’anno è quello di vincere e portare il titolo a casa. Con una giusta preparazione mi auguro di agguantare molte vittorie e soprattutto di vincere la tappa di casa, nella mia Sicilia sul tracciato di Pergusa. Voglio dedicare il successo a tutti coloro che credono in me, alla Comer Sud, alla mia famiglia, ai parenti, agli amici, ai ragazzi della selezione nazionale piloti e soprattutto alla mia prima fan, la mia ragazza Chiara che mi supporta sempre. "

“È con grande entusiasmo”, afferma Davide Di Martino, General Manager Comer Sud, “che ci prepariamo ad affrontare il nuovo campionato e siamo onorati ed orgogliosi di disputare una gara qui, nella nostra Terra, e goderci lo spettacolo dal vivo, supportati dall'affetto dei nostri sostenitori.”

Appena le condizioni permetteranno di tornare in pista con la massima sicurezza, la smart e-cup è pronta a dare vita ad una nuova elettrizzante edizione del Campionato Italiano Velocità Energie Alternative ACI Sport.

Foto di Chiara Musumeci

lunedì 27 aprile 2020

Dal 22 al 25 ottobre la Total 24 Hours of Spa


Sarà l’autunno delle Ardenne ad accogliere i protagonisti della Total 24 Hours of Spa che, per le note vicende legate alla pandemia da Coronavirus, verrà disputata dal 22 al 25 ottobre. Il round principale di GT World Challenge Europe e Intercontinental GT Challenge era originariamente previsto per il 23 e 26 luglio. È la prima volta dal 1924 che la corsa viene organizzata nel mese di ottobre.
Sono state confermate alcune categorie di supporto, con GT4 European Series, Lamborghini Super Trofeo e TCR Europe Series. Nuove date anche per i test in preparazione della 24 Ore che avranno luogo il 29 e 30 settembre.

Sim Racing/ Fine settimana positivo per i piloti BMW: Philipp Eng vince la 24 Ore del Nürburgring, due vittorie per Maximilian Günther


I piloti ufficiali BMW hanno vissuto un altro fine settimana di successo delle corse sim. Nella 24 ore "iRacing 24h Nürburgring powered by VCO", Philipp Eng (AUT) e il suo team hanno vinto. Maximilian Günther (GER) ha celebrato un doppio successo sabato. In primo luogo, ha vinto la prima gara del campionato "ABB Formula E Race at Home Challenge", poi ha vinto la classifica generale della " THE RACE All-Star Cup". 

La gara di 24 ore al Nürburgring-Nordschleife è uno dei momenti salienti del calendario delle gare per piloti, squadre e tifosi - e lo stesso vale per le corse sim. "iRacing 24h Nürburgring powered by VCO" è uno dei nove eventi speciali organizzati da iRacing nel 2020. Per 24 ore, da sabato pomeriggio a domenica pomeriggio, più di 1.400 squadre e circa 5.000 piloti, inclusi molti nomi noti delle gare reali, ha partecipato all’emozionante gara attraverso l'Inferno Verde. A causa del gran numero di partecipanti, il campo di gara è stato diviso in varie "divisioni", quindi, ci sono state più di 20 "gare all'interno della gara".

Dopo 24 ore di gara emozionanti, la vittoria e il terzo posto sul podio sono andati entrambi ai piloti BMW nella BMW Z4 GT3 digitale. Eng e i suoi compagni di squadra Laurin Heinrich e Alexander Voss (entrambi GER) hanno tagliato il traguardo come vincitori dopo 175 giri nella BMW Z4 GT3 BS + COMPETITION n.089. Il trio ha preso il comando poco meno di quattro ore prima della fine della gara e non lo ha più lasciato. Hanno concluso con un vantaggio di poco meno di 30 secondi sul secondo classificato MAHLE RACING TEAM. Il successo del team BS + COMPETITION è stato completato da Spengler e dai suoi colleghi Nils Koch e Kay Kaschube (entrambi GER) nella BMW Z4 GT3 n.7 che, con il terzo posto, si è assicurato un posto sul podio.

"Sono totalmente esausto, ma sono anche estremamente felice", ha dichiarato Eng dopo la vittoria. “Questo successo è arrivato inatteso ed è forse una delle mie più grandi vittorie, oltre alle mie vere gare di 24 ore. Sono fortunato ad avere compagni di squadra così fantastici in Alex e Laurin. Non solo sono superveloci, ma non commettono nemmeno il più piccolo degli errori. È più che impressionante. È stata la prima gara di 24 ore in assoluto per il nostro team BS+COMPETITION, e abbiamo ottenuto la vittoria al primo tentativo: non posso essere più felice. È anche bello che, anche in queste circostanze, possiamo ancora far andare la BMW in prima pagina."

"È stata una gara eccezionale", ha aggiunto Spengler. "Sono davvero grato ai miei compagni di squadra perché ho imparato molto da loro. Sono così bravi, guidano in modo molto regolare e sono semplicemente fantastici su questa pista. Nils e Kay hanno fatto un lavoro fantastico, e lo stesso vale per l'intera squadra. Ottenere il primo e il terzo posto è un risultato formidabile per la squadra. Il team è ancora relativamente giovane, quindi portare due macchine sul podio è davvero speciale, soprattutto se pensi a quanto sia alto il livello in iRacing. Alla fine si trattava di riportare l'auto a casa e di non commettere errori stupidi quando sei stanco. Ha funzionato: è un risultato fantastico e sono molto felice ".

Alcuni piloti BMW torneranno in azione sul Nürburgring-Nordschleife virtuale il prossimo fine settimana, nel quarto round della Digital Nürburgring Endurance Series powered by VCO di sabato 2 maggio.

Maximilian Günther ha celebrato due importanti successi, uno dopo l'altro, sabato, iniziando con la vittoria nella prima gara del campionato "ABB Formula E Race at Home Challenge”. Dopo aver vinto il test una settimana fa, il pilota della BMW i Andretti Motorsport si è assicurato di nuovo il primo posto sulla pista virtuale di Hong Kong (CHN). Questa volta è stato premiato con 25 punti. Guida la classifica generale dopo la prima delle otto gare.

Solo poche ore dopo, ha vinto la classifica generale Pro-Driver di "THE RACE All-Star Cup". Entrando nella grande finale, Günther ha ottenuto lo stesso numero di punti di Mike Epps (GBR) al primo posto, ma in una gara elettrizzante sul Nürburgring (GER) virtuale, ha concluso sesto, proprio davanti al suo rivale, per prevalere e reclamare il premio in denaro di 30.000 dollari, che donerà per sostenere i bambini svantaggiati e traumatizzati.

"Che giornata", ha detto Günther. "Sono uscito direttamente dalla gara di Formula E e non ho quasi avuto tempo di prepararmi per la finale di "THE RACE All-Star Cup". Ho iniziato la finale all'ottavo posto, ma sono stato in grado di trarre vantaggio dagli errori fatti da quelli che erano davanti a me. Sono contento di aver terminato la stagione come miglior pilota professionista e terzo in classifica generale. Sono particolarmente felice di aver vinto i 30.000 dollari per conto della fondazione Verena Januschke per i bambini svantaggiati e traumatizzati".

Credits: Press BMW

BMW Motorsport SIM Racing ringrazia gli eroi COVID-19 con una livrea speciale


Le corse di sim attualmente stanno vivendo un boom importante, anche a causa della pandemia di COVID-19 che rende impossibile il motorsport nella vita reale. 
BMW Motorsport ha deciso di utilizzare la piattaforma di corse sim per ringraziare gli eroi della crisi attuale per mezzo di una speciale livrea "Race Like A Hero". 
Tutti gli utenti di iRacing hanno la possibilità di scaricare questa livrea speciale per la BMW M8 GTE sulla piattaforma "Trading Paints" ed utilizzarla sulla pista virtuale.

Credits: Press BMW

CORONAVIRUS, ACI MILANO: PER FASE-2 PRIORITÀ DEFINIRE L’INEVITABILE UTILIZZO DELL’AUTO

Milano, 26 aprile 2020 - "Se la ripartenza di Milano dovesse dipendere da biciclette e monopattini, crediamo che ci sarebbe davvero molto da preoccuparsi. Noi pensiamo sia più utile e pressante ragionare sul tema delle auto, partendo dalle modalità che si vorranno intraprendere in vista anche di una drastica e necessaria limitazione dell'uso dei mezzi pubblici".
Lo dice Geronimo La Russa, presidente dell'ACI Milano, intervenendo nel dibattito sulla mobilità.

"Le nostre competenze tecniche - conclude Geronimo La Russa - sono a disposizione del Comune di Milano e delle altre Amministrazioni della Città metropolitana per definire un percorso che declini nel miglior modo possibile l'inevitabile utilizzo dell'auto nella tanto attesa Fase 2"

Sim Racing/ Vittorie di Pepper (Bentley) e Selva (McLaren) in SRO E-Sport GT Series


27 Aprile 2020 - Jordan Pepper (Bentley) ha vinto la prima gara Pro della SRO E-Sport GT Series, andata in scena sulla pista di Silverstone. Pepper con la Continental GT3 ha dominato gran parte della gara, mentre Patrick Selva ha vinto tra i Silver con la McLaren.
Riservata ai piloti del mondo reale, la gara Pro è stata avvincente dall'inizio alla fine. Fabrizio Crestani ha conquistato la pole position davanti al pilota della McLaren Ben Barnicoat. Quasi mezzo secondo il distacco tra i due. Il vantaggio di Crestani non è durato a lungo, sorpassato da Ben Barnicoat (McLaren) alla prima curva. Pepper si è piazzato al terzo posto grazie a un buon giro iniziale.
Il momento decisivo della gara è arrivato intorno ai 10 minuti quando Crestani nel tentativo di riprendersi il primo posto ha urtato Barnicoat con i piloti scivolati rispettivamente al 15° e al 10° posto. Passato al comando della gara, Pepper ha mantenuto la posizione fino al traguardo. Alle sue spalle, bella rimonta di Barnicoat che è risalito fino al secondo posto ai danni di Raffaele Marciello (Mercedes) e di Luigi di Lorenzo (Aston Martin). Segue David Perel (Ferrari), partito dalla 19a posizione.
Giornata non facile per Charles Leclerc (Ferrari), che ha subito un drive-through e concluso al 20° posto. Buon protagonista anche Jenson Button (McLaren) prima di un contatto che lo ha fatto scalare in 30a posizione a un giro. 
La gara della serie Silver ha avuto come protagonisti i principali piloti di sim e, tra diversi colpi di scena, si è conclusa con la vittoria di Patrick Selva (McLaren) davanti a Arthur Kammerer (McLaren) e a David Tonizza (Ferrari). 
Prossimo round del campionato virtuale SRO a Spa-Francorchamps tra due settimane. 

Photocredit: SRO / Xynamic Motorsport Photography

domenica 26 aprile 2020

#CorrerePerUnRespiro non si ferma

RACHELE SOMASCHINI

Il nuovo video di sensibilizzazione
"Sei Tutti i Limiti che superi"

L'iniziativa #CorrerePerUnRespiro non si ferma.

Nuova MINI Full Electric


La mobilità urbana full electric può essere finalmente vissuta in pieno stile MINI grazie alla Nuova MINI Full Electric (consumo di carburante combinato: 0,0 l / 100 km, consumo energetico combinato: 13,2 - 15,0 kWh / 100 km; emissioni di CO2 combinate: 0 g / km *). La Nuova MINI Full Electric combina la mobilità sostenibile con il divertimento di guida, il design espressivo e la qualità premium tipici di MINI. In quanto tale, il primo modello full electric del marchio britannico offre un feeling di guida MINI senza emissioni.
La potenza erogata dal motore da 135 kW / 184 CV, la trazione anteriore e l'innovativo sistema di trazione con sistema di controllo dello slittamento delle ruote anteriori conferiscono alla Nuova MINI Full Electric un go-kart feeling davvero sensazionale. La batteria agli ioni di litio, specifica per il modello, assicura un'autonomia compresa tra 235 e 270 chilometri (NEDC corr.). * La batteria ad alto voltaggio si trova nel pianale del veicolo, evitando quindi una riduzione del volume del vano bagagli rispetto alla tradizionale MINI 3 porte con motore termico.

Con la Nuova MINI Full Electric, il marchio britannico continua nel suo approccio pionieristico verso la mobilità urbana. 60 anni fa, il rivoluzionario design della Mini classica ha permesso l'ottimizzazione dello spazio interno. La MINI è stata lanciata nel 2001 con una moderna reinterpretazione dell'uso creativo dello spazio e del divertimento di guida unico, che ha reso la MINI un modello originale e inimitabile nel segmento premium delle piccole auto. Al lancio mondiale sul mercato il 7 marzo 2020, la Nuova MINI Full Electric sarà la prima piccola auto premium full electric, che aprirà la strada a un'esperienza di guida sostenibile e allo stesso tempo altamente emozionante nel traffico urbano.


La Nuova MINI Full Electric: panoramica delle caratteristiche:
  • La prima MINI e la prima small car nel segmento premium ad essere alimentata solo con energia elettrica.
  • Motore elettrico con 135 kW / 184 CV e 270 Nm.
  • La batteria agli ioni di litio del modello consente un'autonomia da 235 a 270 chilometri
  • (NEDC corr.) senza vincoli in termini di volume del bagagliaio.
  • Può essere ricaricata con una presa domestica, a muro o in una stazione di ricarica pubblica, con carica diretta e continua fino a 50 kW.
  • Agilità eccezionale grazie alla potenza erogata, al baricentro basso, alla trazione
  • anteriore e al controllo dello slittamento delle ruote anteriori.
  • Accelerazione da zero a 60 km/h in 3,9 secondi e da zero a 100 km/h in 7,3 secondi.
  • Design caratteristico della MINI 3 porte con dettagli specifici del modello.
  • Display specifico per il modello.
  • Il recupero di energia frenante tramite la sensazione di un solo pedale.
  • Le dotazioni di serie includono fari LED, climatizzatore automatico bi-zona, riscaldamento con tecnologia a pompa di calore, riscaldamento ausiliario, freno di stazionamento elettrico e MINI Connected Navigation.

sabato 25 aprile 2020

Michele Alboreto 

Milano, 23 Dicembre 1956 - Klettwitz, 25 Aprile 2001



venerdì 24 aprile 2020

#InsiemePerRipartire: la campagna di comunicazione realizzata da BMW con protagonista Alex Zanardi


#InsiemePerRipartire: on air da oggi la seconda fase della campagna di comunicazione realizzata da BMW nel momento in cui l’Italia si prepara a ripartire, affrontando i cambiamenti imposti dalla pandemia. Ancora protagonista Alex Zanardi: “È un nuovo viaggio, possiamo affrontarlo”. BMW Italia ha prodotto un nuovo film da 30’’ per trasmettere un messaggio di incoraggiamento nella fase di pianificazione della ripartenza del Paese. La vicenda personale di Zanardi è indicata come paradigma dell’atteggiamento di chi non si arrende di fronte ad un cambiamento ma sa trasformarlo in un nuovo inizio.