martedì 2 giugno 2015

Pirelli, Formula 1 - Anteprima GP del Canada








Pirelli si presenta a Montreal con la stessa scelta di mescole di Montecarlo: P Zero Yellow soft e Red supersoft, chiamati però a rispondere a una sfida tecnica del tutto differente. Le velocità medie sul circuito dell’isola di Notre Dame sono infatti molto più elevate, e questo porta a un livello di degrado termico ben più elevato che nel Principato.


La tipologia del circuito rende poi possibile un maggiore utilizzo di strategie diverse, come i recenti GP Canada insegnano. La superficie del tracciato è ad aderenza abbastanza bassa, ma lo stress sugli pneumatici è comunque considerevole a causa di alcuni alti cordoli che impongono alle gomme un alto livello di resistenza, così come nelle frenate che sono molto intense. Altro elemento che può portare elevata imprevedibilità è il meteo, abbastanza variabile nel Québec. I maggiori carichi a gravare sugli pneumatici sono comunque di tipo longitudinale, imposti dalle forti accelerazioni e frenate.


Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Spesso vediamo in Canada una delle gare più interessanti del campionato, grazie anche alle caratteristiche del circuito che sono abbastanza uniche. La storia del GP dimostra che è possibile vincere anche partendo indietro sullo schieramento, e questo può avvenire grazie a una strategia particolarmente efficace o anche a seguito della pioggia o di uno o più interventi della safety car, il che a Montreal è più frequente che altrove. Pirelli porta anche in Canada l’accoppiata soft-supersoft, con quest’ultima che si presenta quest’anno completamente nuova (tanto nella struttura quanto nella mescola) e destinata a garantire le solite alte prestazioni ma con la garanzia di maggiore resistenza al graining e al blistering. Spesso a Montreal si corre con basse temperature, e una maggiore resistenza al graining dovrebbe essere apprezzata dai team. Dato l’alto livello di fattori imprevedibili, il Canada premia di solito una strategia flessibile, capace di consentire a un team di cambiare rapidamente al variare delle condizioni. E a Montecarlo abbiamo visto che cambiamenti repentini di strategia sono spesso in grado di variare il risultato.”

Aci Racing Week End a Monza: le foto di Davide Stori

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lunedì 1 giugno 2015

CARLOTTA FEDELI PORTA IN ALTO A MONZA I COLORI iFAST MANAGEMENT



Il secondo appuntamento dei campionati di Aci-Csai che si è disputato a Monza nel fine settimana appena conclusosi, ha visto protagonisti i piloti iFAST Management. A fare da “traino” è stata Carlotta Fedeli, che nella Seat Ibiza Cup è salita due volte sul podio. La romana, ottava in qualifica con la vettura della Scuderia del Girasole, ha chiuso Gara 1 in seconda posizione dopo avere preso successivamente ai pit-stop la testa della corsa, mentre in Gara 2 si è immediatamente portata a ridosso del gruppo di testa concludendo terza. Il primo round del monomarca riservato alle vetture iberiche 1.4 turbo ha quindi confermato la Fedeli tra i protagonisti assoluti del trofeo, proiettandola anche al secondo posto della classifica generale a otto punti dal leader Alberto Vescovi e al comando delle classifiche Junior e Femminile, in cui ha primeggiato appunto in entrambe le gare.

Bene all’esordio nella Seat Leon Cup ha fatto sicuramente Antonio D’Amico con il team BD Racing, il quale è riuscito sempre ad inserirsi nelle posizioni di vertice. Avviatosi anche lui ottavo, in Gara 1 ha dovuto pagare un drive through finendo sul fondo, ma si è in seguito rifatto in Gara 2, quando ha tagliato il traguardo quinto nonostante abbia accusato fin dai primi giri un problema a un ammortizzatore.

Per Roberto Tanca, impegnato in coppia con Adrian Zaugg nella Coppa Lamborghini Huracán inserita nel contesto del Campionato Italiano Gran Turismo, dopo il ritiro di Gara 1 per la rottura del differenziale è arrivato in Gara 2 il 12° piazzamento assoluto, nonché la terza affermazione di classe dopo la doppietta ottenuta nell’apertura di Vallelunga a inizio maggio. Un risultato che ha consentito al pilota e team manager del team Raton Racing e al suo compagno di squadra di mantenere la leadership della classifica.

Poca fortuna per Marco Cassarà (Ghinzani Arco Motorsport-Centri Porsche di Roma) nel primo appuntamento della Carrera Cup Italia 2015. In Gara 1 il romano ha lamentato un problema tecnico, mentre in Gara 2 è stato coinvolto senza colpe in un contatto con un’altra vettura.

Analoga sorte per Andrea Amici, chiamato ad alternarsi con Marco Mapelli sulla R8 LMS ufficiale di Audi Sport Italia. Il pilota laziale della iFAST Management in Gara 1 ha sostenuto lo “stint” iniziale di guida ed ha portato a casa un quinto posto (come era già accaduto nell’apertura di Vallelunga). In Gara 2 ad avviarsi è stato Mapelli, che dopo i cambi obbligatori ai box ha lasciato il volante ad Amici in quarta posizione. Il romano a quel punto sembrava lanciato verso la conquista del podio, ma un inconveniente tecnico ha fatto improvvisamente rallentare la sua vettura che è stata poi centrata dalla Ferrari di Alex Frassineti, dovendosi definitivamente fermare.

RICCARDO AGOSTINI “RE” A MONZA NEL PRIMO APPUNTAMENTO DELLA CARRERA CUP ITALIA


A Monza, nel primo dei sette appuntamenti della Carrera Cup Italia, Riccardo Agostini ha preso quasi tutto. Il veneto, che era al suo debutto nel monomarca tricolore con il team Antonelli Motorsport-Centro Porsche Padova, si è presentato con il secondo miglior tempo delle qualifiche ottenendo poi il successo sabato in Gara 1. Una vittoria maturata dopo che i commissari sportivi hanno penalizzato il campione in carica della serie francese Côme Ledogar, primo al traguardo ma ritenuto colpevole di un taglio di chicane alla partenza, nel tentativo di resistere proprio ad Agostini che era scattato bene dalla prima fila e ha poi tenuto un ottimo passo facendo anche segnare il giro più veloce.

Situazione che si è invertita domenica in Gara 2, quando Agostini partiva dalla terza fila per l’inverstione della griglia. Il giovane veneto non ha sbagliato niente e si è ben presto portato davanti a tutti chiudendo al comando. Ma un’escursione nella via di fuga asfaltata della prima variante, dopo avere tenacemente resistito all’ennesimo attacco di Ledogar, non è stata giudicata corretta (tagliando il cordolo, sempre secondo i commissari, avrebbe dovuto fare passare il transalpino). Da qui la decisione di penalizzarlo di 1”, facendolo praticamente retrocedere secondo. Una decisione che però non è piaciuta né ad Agostini né al team, convinti di non avere tratto vantaggio dalla manovra. In base a ciò la squadra ha così presentato appello, rendendo di fatto sub iudice la classifica.

In ogni caso il fine settimana di Monza è stato entusiasmante per Agostini, sempre in Gara 2 autore del giro più veloce. Il padovano arriverà pertanto al prossimo round di Imola del 27 e 28 giugno, nelle vesti di leader del campionato, anche se a pari punti con lo stesso Ledogar.

​Trofeo Tre Regioni: Giordano Mozzi (Opel Kadett) cala il tris al Dolomiti. Secondo posto per Maurizio Senna e Lorena Zaffani (Bmw 2002)

Sono stati quindici gli iscritti del Trofeo Tre Regioni che si sono sfidati alla quarta edizione del Dolomiti Historic Revival che si è svolto ad Agordo nello stupendo scenario delle Dolomiti bellunesi e che costituiva la quarta gara delle otto in programma.

Ancora una volta è andato in scena il testa a testa tra quei piloti che stanno animando il Trofeo a partire dal duo che si è spartito le vittorie nelle gare precedenti ovvero Maurizio Senna che ha aperto le danze ad Adria e Giordano Mozzi che ha risposto al Lessinia e al Campagnolo.

Partono subito forte Adriano Pilastro e Cristian Garavello che realizzano un “netto” e un passaggio con una sola penalità con la loro Autobianchi A112 Abarth; Giordano Mozzi in coppia con Nicola Manzini su Opel Kadett Gt/e seguono con 5 penalità e Maurizio Senna con Lorena Zaffani sulla BMW 2002 Tii, sono terzi con 7. 

Si delineano così dopo due rilevamenti i protagonisti che saliranno alla fine sul podio; Senna prende poi il comando sulla “Digoman” e lo mantiene sino al secondo passaggio sul “Passo Duran” dove una sbavatura gli fa consegnare la testa della gara a Mozzi che lo tallonava da vicino e che andrà ad incrementare nei quattro successivi rilevamenti giungendo così sul traguardo di Agordo in prima posizione staccando l’amico rivale di 9 penalità e di 17 Pilastro.

La quarta posizione di Trofeo va alla BMW 1602 dei regolari Mauro Argenti e Roberta Amorosa che precedono la Lancia Beta Montecarlo di Enzo Scapin ed Ivan Morandi. Buona gara per il rientrante Luigi Ferratello che corre in solitaria sulla sua Fiat 128 Sport e coglie la sesta posizione precedendo l’altro “solitario” Daniele Carcereri, settimo con la BMW 2002 Tii.

Ottavi di Trofeo si piazzano Sandro Martini e Sonia Cipriani con la Fiat Uno 70S seguiti dalla Peugeot 205 Gti di Giampaolo Grimaldi affiancato da Roberta Barbieri. Scorrendo la classifica della Serie, si trovano poi a chiudere la top ten Vitaliano Donati e Mario Turani su Lancia Fulvia HF. Undicesima posizione per la BMW 320i di Guido Marchetto e Roberto Zamboni, subito dietro la Volkswagen Golf Gti di Ezio Franchini e Gabriella Coata e chiudono la lista dei classificati Nico Bertazzo e Cristiano Torreggiani tredicesimi con l’Opel Kadett GSI.
Tra poco meno di tre settimane, il Trofeo Tre Regioni si sposterà per la prima volta in Piemonte per la disputa del 5° Rally Lana Storico – regolarità sport che si svolgerà a Biella dal 19 al 21 giugno.

Classifica provvisoria dopo il Dolomiti:
1. Mozzi p. 218,5; 2. Senna 208; 3. Argenti 167,5; 4. Martini 134; 5. Pilastro 131; 6. Scapin 119,5; 7. Carcereri 95; 8. Veronese 67,5; 9. Franzoso 66; 10. Ferratello 56.

RALLY DOLOMITI HISTORIC: VITTORIA DI MATTEO LUISE SU AUDI QUATTRO



L'Audi Quattro gruppo B, del team Balletti Motorsport, condotta in gara dall'adriese firma il secondo successo assoluto dopo quello ottenuto a Marzo in quel di Adria.

Quel decimo di distacco che separava Matteo Luise da Paolo Baggio al termine della prima prova speciale del Rally Dolomiti Historic 2015 lasciava intravvedere una lotta accesa ma così non è stato.

L'adriese, ritornato nell'abitacolo dell'Audi Quattro A2 gruppo B del team Balletti Motorsport, ha dominato la gara prendendone le redini sin dal primo impegno di giornata per non mollarle mai fino al traguardo.

Sul successivo crono, il temuto Passo Duran, il portacolori di PR Group dava il primo grosso scossone alla classifica andando a rifilare alla Lancia 037 di Baggio oltre un secondo al chilometro.

La minore agilità del panzer tedesco si faceva sentire sulla Digoman con Luise, affiancato nuovamente dal conterraneo Simone Stoppa, in ritardo di 5”2 dal miglior tempo ma sempre al comando delle operazioni con 11”1 su Baggio.

Si riparte per il secondo giro ed il pilota della trazione integrale tedesca aumenta ancora il ritmo, riuscendo a limitare a 1”5 il passivo sulla San Tomaso, ripetendosi con una prestazione maiuscola sul Passo Duran che gli permette di portare a 23”8 il margine su Baggio nella generale.

Al via dell'ultima tornata entra in gioco il meteo che cerca di rimescolare le carte ma, nonostante la variabilità delle condizioni dell'asfalto, il risultato non cambia con Luise che sigla la vittoria parziale in tutti i restanti impegni di giornata avviandosi verso il centro di Agordo per dare il via ai festeggiamenti.

Sette prove speciali vinte su nove regolarmente disputate ed un distacco sul primo dei diretti inseguitori, Giampaolo Basso su Porsche 911 RSR in virtù del ritiro di Baggio, che supera il minuto rendono molto chiara l'idea del netto dominio impresso da Matteo Luise, Simone Stoppa e dall'Audi Quattro A2 gruppo B targata Balletti Motorsport al Rally Dolomiti Historic.

Un'affermazione perentoria, quella del polesano, che gli garantisce di fatto la possibilità di partecipare gratuitamente, in virtù della rinnovata collaborazione tra le due organizzazioni, alla terza edizione del Rally Storico Città di Adria.

“Sapevamo di poter fare bene qui al Dolomiti” – racconta Luise – “ma se la classifica ci rende merito nell'aver disputato una gara molto consistente ciò potrebbe sulla carta sembrare troppo facile. Dopo il successo netto che abbiamo avuto a metà Marzo a casa nostra ci siamo trovati a dover ripartire sostanzialmente da zero in quanto, su questo tipo di percorso, il maggiore peso della nostra Audi, seppur dotata di cavalleria superiore, non ci permetteva di spingere al limite in ogni condizione. Il Passo Duran ci piaceva molto come struttura di prova e credo che si sia vista la differenza di ritmo rispetto alle altre. È una soddisfazione unica essere riusciti a bissare la vittoria di Adria qui al Dolomiti e voglio condividere questo successo con Simone, con il team Balletti Motorsport, con PR Group e con tutti i partners che ci hanno permesso di scendere in campo ad Agordo. Speriamo che il detto non c'è due senza tre possa portarci fortuna”.

Cubeda Corse brilla con Aragona alla Sarnano - Sassotetto




Nuovo successo per Cubeda Corse al 25° Trofeo Lodovico Scarfiotti Sarnano - Sassotetto, grazie al dominio di Giuseppe Aragona in classe E1 1600 su Peugeot 106 1.6 16V. Il driver cosentino di Villapiana ha sbaragliato la concorrenza ed ha anche vinto gara 2 in una categoria tra le più combattute e difficili dell'intero tricolore, di cui la competizione marchigiana è stato il quarto appuntamento stagionale.

Aragona ha mirato al vertice sin dalla prima salita di gara in cui ha realizzato il terzo tempo di gruppo in 4'49"88, poi nelle difficili condizioni di umido di gara 2, partita dopo un'abbondante pioggia, l'ingegnere calabrese ha vinto il gruppo E1 con il tempo di 5'00"82 sugli 8,877 Km di vario e tecnico tracciato. Ancora una volta la 106 che Giuseppe Aragona cura insieme a papà Franco, in collaborazione con il preparatore calabrese Santino Pettinato, si è rivelata imprendibile per tutti.

-"Una gara impegnativa, un tracciato molto bello che mi ha permesso di esprimermi al meglio al volante della mia 106 - ha spiegato Aragona - abbiamo trovato un ottimo set up, per cui in gara 1 è arrivato un bel tempo, ma la differenza la abbiamo fatta sull'umido di gara 2, nelle condizioni più impegnative"-.