lunedì 8 dicembre 2014

Finali Mondiali Ferrari, Bruni e Vilander: “Ancora insieme per la riconferma”


"Gimmi" Bruni e Toni Vilander sono stati tra i protagonisti della stagione della Ferrari. Il pilota romano e il finlandese hanno conquistato il titolo del World Endurance Championship nella categoria GTE Pro e alle Finali Mondiali hanno portato in pista la 458 Italia con la quale hanno trionfato regalando alla Ferrari il titolo costruttori e ad AF Corse il campionato riservato ai team.

Prima di dare spettacolo insieme ai compagni di squadra Davide Rigon e James Calado sulla pista di Yas Marina, i campioni hanno incontrato i giornalisti con i quali hanno parlato della trionfale stagione 2014 e delle prospettive per la prossima.

"Il nostro obiettivo resta quello di continuare a vincere facendo crescere ancora la vettura. Abbiamo dei test la settimana prossima a Sebring perché vogliamo migliorare la resa delle gomme sulla 458 Italia", ha detto "Gimmi" Bruni, che non ha nascosto di aver messo tra gli obiettivi per la stagione 2015 due classiche come la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring. "Non ci si stanca mai di vincere, la nostra voglia di gareggiare è sempre tanta, e se poi c'è di mezzo una Ferrari questa si moltiplica", gli ha fatto eco Toni Vilander.

Il finlandese ha poi spiegato il perché della tanta attenzione catalizzata dalle gare Endurance in quest'ultimo periodo: "Un tempo le gare di durata erano popolate da piloti di una certa età, ora invece sono sempre di più i ragazzi che si avvicinano a questo tipo di competizioni. Magari all'inizio questo accade per l'impossibilità di arrivare in Formula 1, ma poi qui scoprono il puro spirito di competizione, qualcosa che non fa più parte di certi mondi agonistici e che invece continua ad essere popolare nel WEC, in cui può ancora capitare di andare a giocare a calcio tutti insieme due ore prima di scendere in pista, oppure può succedere di trovarsi a bere qualcosa mezz'ora dopo essersi presi a sportellate".

Anche il livello è salito moltissimo negli ultimi anni: "Quando sono arrivato in questo mondo, nel 2007, c'erano competizioni di un certo spessore ma di certo la qualità nell'Endurance è cresciuta in modo incredibile nelle ultime stagioni. L'anno prossimo la lotta sarà ancora più serrata e per questo io e Toni vogliamo continuare a lavorare insieme per riconfermarci un'altra volta", ha concluso Bruni.‎‎

LA SCUDERIA JUST RACE AL MOTORSHOW DI BOLOGNA 


Anche se la fine dell'anno e le relative festività sono alle porte, la Scuderia Just Race è ancora incentrata sulla stagione sportiva 2014 e sarà con ‎Gianluca Saresera al Motor Show.‎ Il portacolori del gruppo bresciano si presenterà ai nastri di partenza con la Suzuki Swift R1B con cui ha disputato l'intera stagione 2014 nel trofeo monomarca promosso dalla casa nipponica.

Saresera, studente 23enne di Brescia, è al debutto sul tracciato misto proposto alla kermesse emiliana e non vede l'ora di cimentarsi: "Il Motorshow è una vetrina di spicco a livello internazionale e sebbene sia reduce ad una pausa di un anno, è pur sempre una manifestazione dal fascino incredibile- racconta il pilota."L'obiettivo è quello di ben figurare e magari anche di vincere ma soprattutto di fare esperienza. Quello di Bologna è il contesto ideale."

La giornata di gara in cui sarà protagonista il pilota della Scuderia Just Race sarà quella di mercoledì 10 dicembre. 
Per informazioni e classifiche:  www.motorshow.it‎‎

Il Ferrari Show ha concluso le Finali Mondiali


Spettacolare chiusura delle Finali Mondiali di Abu Dhabi, la prima edizione fuori dai confini europei. Le prime emozioni di giornata sono state garantite dalle due gare del Ferrari Challenge che hanno assegnato i tre titoli mondiali nelle classi Coppa Shell, Pirelli Pro e Pirelli Am, andati rispettivamente a Massimiliano Bianchi, Max Blancardi e Ricardo Perez.
Al calar del sole, la pista è stata invasa da oltre duecento Ferrari di epoche diverse che hanno sfilato dando la miglior dimostrazione di quello che significa Ferrari: design, tecnologia e innovazione. Le meravigliose vetture, che sfilavano lentamente guidate dai loro proprietari, hanno affascinato il pubblico accorso sugli spalti prima del gran finale, il Ferrari show.

Ad aprire lo spettacolo sono state le due vetture GT del team AF Corse, che sono state portate in pista dai campioni del World Endurance Championship, "Gimmi" Bruni e Toni Vilander e dall'altro equipaggio composto da Davide Rigon e James Calado. Le 458 Italia si sono esibite anche nel cambio pilota, come avviene nelle competizioni Endurance, come la 24 Ore di le Mans.

È stata poi la volta delle vetture dei Programmi XX, e dunque delle FXX e delle 599 XX che sono state raggiunte per la prima volta dalla FXX K, che, con il responsabile dei collaudatori Raffaele De Simone alla guida, ha ipnotizzato il pubblico che fino a quel momento l'aveva potuta osservare solo da ferma nel paddock.

A chiudere in bellezza le Finali Mondiali ci hanno pensato il pilota della Scuderia, Kimi Raikkonen, e il collaudatore Marc Gené, che su due F60, hanno dato spettacolo, simulando partenze, duelli e pit stop. La giornata si è conclusa nel fumo dei burnout dei due piloti e con le parole dell'Amministratore delegato Amedeo Felisa e del Vicepresidente Piero Ferrari che hanno ringraziato il pubblico, i piloti e tutti i clienti dando appuntamento all'anno prossimo.‎‎

domenica 7 dicembre 2014

Gran Premio d'Italia F1 2015, il 10 dicembre inizia la prevendita


‎Avrà inizio il prossimo 10 dicembre sul sito ufficiale dell'Autodromo Nazionale Monza (www.monzanet.it)  la prevendita dei biglietti per assistere al Gran Premio d'Italia F1 in  programma a Monza il 6 settembre 2015‎ e per i giorni delle prove del 4 e del 5 settembre.
Quella del prossimo anno è l'86a edizione della corsa che, come tradizione, rappresenta il clou della stagione agonistica monzese.


venerdì 5 dicembre 2014

Arrivata negli Emirati Arabi la prima Ferrari Sergio


Abu Dhabi, 5 dicembre 2014 –
E’ giunta negli Emirati Arabi la prima Ferrari Sergio che oggi è stata consegnata al suo proprietario, la SBH Royal Auto Gallery, nella cornice delle Finali Mondiali Ferrari ad Abu Dhabi, sul circuito di Yas Marina Island, dove sorge anche il parco tematico Ferrari World.

Disegnata da Pininfarina e prodotta in una serie limitatissima di sei esemplari, questa roadster celebra lo spirito e i valori della storica azienda di Cambiano in occasione dei 60 anni di collaborazione con il Cavallino Rampante. 
Questa Ferrari non poteva che chiamarsi Sergio in onore di Sergio Pininfarina, indimenticabile protagonista del connubio con Ferrari.

E’ una vettura radicale, esclusiva ed essenziale in cui ogni elemento è orientato alle performance. 
Un open air autentico con un esplicito riferimento alle competizioni che esalta la sportività, il divertimento di guida, e il piacere di un design puro.

Prestazioni e dinamica sono di assoluta eccellenza. E’ infatti basata sulla 458 Spider, di cui mantiene i contenuti tecnologici e tutte le parti funzionali degli interni, e dotata del V8 aspirato da 4.497 cm3, nella più recente evoluzione da 605 cv, tre volte vincitore del premio International Engine of the Year, che le consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,0 secondi.

"La collina degli audaci": la storia del Circuito di Posillipo e del Gran Premio di Napoli


Tra i vincitori della corsa anche Tazio Nuvolari. Ottant'anni fa, il primo Gran Premio di Napoli vide il pilota mantovano primo al traguardo. Seguirono altre 18 edizioni fino agli anni Sessanta. 
Il circuito era disegnato sulla collina di Posillipo, un tracciato cittadino non facile da interpretare e su cui si cimentarono i più grandi piloti dell'epoca: da Nino Farina a Alberto Ascari, da Eugenio Castellotti a Juan Manuel Fangio, da Giancarlo Baghetti a Maria Teresa de Filippis, che correva sulla pista di casa. 

"La collina degli audaci" (Editore ASI Service - Torino) è il titolo del libro che racconta la storia del Gran Premio di Napoli e dei piloti che si sono sfidati a Posillipo. Gli autori Massimo Nobile e Sergio Troise hanno raccolto documenti e immagini (circa 450) presso l'Archivio Parisio, l’Istituto Luce e collezioni private riuscendo nel non facile intento di documentare e raccontare tutte le 19 edizioni del Gran Premio con classifiche e curiosità. 


A Luca Pedersoli il Premio Eugenio Castellotti

La sede dell'Automobile Club Brescia (via Enzo Ferrari 4/6) ospiterà domani la consegna del Premio Eugenio Castellotti. Il riconoscimento è stato istituito dalla Scuderia Ferrari Club Brescia nel 1996 e quest'anno andrà a Luca Pedersoli, pilota di rally che in questa stagione si è aggiudicato il Campionato Italiano WRC.
Luca Pedersoli, con navigatore Matteo Romano, ha vinto il titolo tricolore con una Citroen C4.

La Ferrari ha premiato Villorba Corse per i successi nel Blancpain Endurance Series


La Scuderia Villorba Corse è volata ad Abu Dhabi per la premiazione ufficiale Ferrari ospitata dal Ferrari World, nei pressi del circuito di Yas Marina, dove sono in corso le Finali Mondiali dei programmi clienti della Casa di Maranello.
Per la scuderia trevigiana era presente il team principal Raimondo Amadio. Villorba Corse è stata premiata per il prestigioso risultato sportivo e tecnico colto in stagione alla prima esperienza nel Blancpain Endurance Series, la serie che comprende la 24 Ore di Spa e campionato di eccellenza per i programmi del Cavallino.
Nel BES la squadra di Amadio ha conquistato entrambi i titoli in palio nella categoria Pro-Am, quello Team e quello Piloti con gli italiani Stefano Gai e Andrea Rizzoli al volante della Ferrari 458.

"Con grande emozione e felicità ho ritirato questo premio come team vincitore della BES Pro-Am Cup - dichiara il team principal - per noi rappresenta un lusinghiero riconoscimento a coronamento di un'ottima stagione sportiva che ci ha portato a competere ad altissimo livello su più fronti."

Foto: ‎Fotospeedy‎

giovedì 4 dicembre 2014

Finali Mondiali, Ferrari Challenge Europe: Di Amato, Perez Companc e Bianchi campioni d’Europa

Il Ferrari Challenge Europe ha dato i suoi verdetti con una gara d’anticipo. Daniele Di Amato, Ezequiel Perez Companc e Massimiliano Bianchi hanno conquistato rispettivamente i titoli del Trofeo Pirelli Pro, del Trofeo Pirelli Am e della Coppa Shell. 
Ben 44 le Ferrari 458 Challenge Evo che hanno preso il via della corsa: il primo colpo di scena è arrivato subito, quando al secondo giro Dario Caso (Rossocorsa – Pellin Racing) è stato costretto al ritiro dopo un urto con un avversario. Il ritiro di Caso ha permesso a Daniele DI Amato di poter gestire la corsa senza la necessità di attaccare troppo potendosi accontentare dei punti del terzo posto per conquistare il titolo. Al comando, intanto, l’inarrestabile Philip Baron (Rossocorsa), partito dalla pole position, al secondo passaggio otteneva anche il giro più veloce prendendo il largo sul compagno di team Costantino Bertuzzi guadagnando sull’italiano circa nove decimi ad ogni tornata. Baron ha vinto la gara con oltre dieci secondi di margine su Bertuzzi e di quasi 15 su Di Amato (Motor Piacenza).

Dominio assoluto anche in Coppa Shell, dove Massimiliano Bianchi (Kessel Racing) è preso il comando superando il poleman Ernesto Prinoth e, dopo qualche giro, ha avuto anche la certezza di aver vinto il titolo, quando Fons Scheltema ha commesso un errore e si è ritrovato attardato in classifica. Tante le lacrime di gioia del pilota romano a fine gara sul podio. Per Scheltema (Kessel Racing) invece, la consolazione di aver conquistato la Coppa Gentlemen.

Ha assegnato il titolo anche la categoria Pirelli Am che è andata al pilota che ha fatto della continuità la propria arma vincente: Ezequiel Perez Companc (Motor Piacenza). L’argentino, capace di vincere solo due volte ma sul podio in ben otto occasioni durante la stagione, è arrivato secondo alle spalle di Tommaso Rocca (Rossocorsa) conquistando i punti necessari a rendersi irraggiungibile da Alessandro Vezzoni (Rossocorsa – Pellin Racing), il primo degli inseguitori, giunto terzo. In questa categoria grande la mossa di Rocca, che a pochi giri dal termine si è sbarazzato di David Gostner, che in quel momento comandava la gara.

World premiere della FXX K alle Finali Mondiali Ferrari di Abu Dhabi



Sarà presentato il prossimo fine settimana sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi il nuovo programma di ricerca e sviluppo Ferrari FXX K, che dal prossimo anno vedrà protagonista sui circuiti di tutto il mondo la vettura-laboratorio basata sulla prima ibrida della Casa di Maranello. Nel nome, la sigla K richiama la tecnologia "Kers" di recupero dell'energia cinetica per la massimizzazione delle performance in pista. 
Libera da norme omologative e regolamentari, non è infatti previsto neppure l'uso nelle competizioni, la FXX K è stata sviluppata senza alcun compromesso ed è equipaggiata con innovazioni tecnologiche che  garantiscono una esperienza di guida senza precedenti per l'esclusivo gruppo di Clienti Collaudatori con cui il Cavallino Rampante effettuerà uno speciale programma di test nell'arco dei prossimi due anni. 

L'enorme potenziale della vettura si riassume in pochi ma significativi numeri: 1050 cv complessivi di cui 860 erogati dal motore termico V12 e 190 cv assicurati dal motore elettrico con oltre 900 Nm di coppia massima totale. Il V12 da 6262 cm3 è dotato di nuovi alberi a camme, distribuzione meccanica delle valvole, anziché idraulica, che sono state di conseguenza modificate,  mappatura del motore specifica, condotti di aspirazioni rivisti con differente trattamento di lucidatura, e una linea di scarico rifatta a fronte dell'eliminazione dei silenziatori. 
Il sistema HY-KERS è stato evoluto in ottica puramente prestazionale, con logiche di funzionamento gestibili dal pilota attraverso uno specifico manettino a 4 posizioni: Qualify, per ottenere la massima prestazione entro un numero limitato di giri; Long Run per ottimizzare la costanza della performance; Manual Boost per l'erogazione istantanea della massima coppia; Fast Charge, per attivare la ricarica rapida della batteria.  La ricerca della massima efficienza in ogni fase del giro di pista ha portato a interventi diffusi ma integrati su tutto il corpo vettura in termini di aerodinamica attiva e passiva‎.

Sul frontale spicca l'ala a due elementi con lo splitter maggiorato, più basso di 30 mm e interrotto nella parte centrale, che applica i concetti vincenti per il miglior bilanciamento e generazione del carico introdotti e sviluppati nella categoria GT del Mondiale Endurance, in cui la Ferrari ha trionfato per tre anni consecutivi. Una doppia coppia di turning vane laterali e pinne verticali ha la funzione di indirizzare l'aria verso la parte della fiancata, richiamando la scia dall'anteriore all'esterno del fondo, sigillato grazie alle minigonne che si estendono dal brancardo, a tutto vantaggio di una considerevole riduzione di resistenza associata a un aumento di carico conseguente al più efficace sfruttamento del fondo aerodinamico. 
Molto sofisticato anche il posteriore, con la coda della carrozzeria alzata ed l'allungamento della corsa dello spoiler mobile posteriore per un incremento complessivo di 60 mm in massima estensione. Due candelabri, composti da una pinna verticale e da un profilo orizzontale, agiscono in configurazione di bassa resistenza come derive e  in configurazione da alto carico amplificando le performance dello spoiler. Questo sistema, inoltre, induce potenti aspirazioni sulla parte posteriore della vettura, contribuendo tra l'altro al pieno sfruttamento della parte di fondo piatto posta davanti alle ruote posteriori, grazie a due condotti di by-pass che riducono la pressione nel vano ruota. Il diffusore posteriore, estremamente espanso, ottimizza l'estrazione di aria dal fondo vettura.  

Il risultato è un miglioramento del 50% del carico verticale in configurazione a bassa resistenza, e di un 30% nella configurazione downforce più spinta, arrivando a 540 kg alla velocità di 200 km/h. La dinamica del veicolo beneficia dell'introduzione di pneumatici slick Pirelli sensorizzati, che consentono il monitoraggio dell'accelerazione longitudinale, laterale e radiale, oltre che di temperatura e pressione. Questa soluzione consente un'accurata analisi dell'interazione tra gomma e asfalto, arricchendo così il traction control di dati preziosi per l'ottenimento della massima prestazione. 
Il livello di intervento di Differenziale elettronico E-Diff, controllo di trazione F1Trac, controllo elettronico dell'angolo di assetto con specifica calibrazione per gli pneumatici slick (Racing SSC) e ABS prestazionale è controllabile grazie al Manettino racing a 5 posizioni sul volante.


martedì 2 dicembre 2014

Centenario Maserati, a Bologna una targa in via de' Pepoli e una mostra all'Archivio storico per ricordare l'anniversario


Lunedì 1 dicembre in via de' Pepoli 1A, a Bologna, l'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini ha scoperto una targa commemorativa che il Comune e la Maserati hanno voluto dedicare alla storica casa automobilistica, nel luogo dove ebbe la sua prima sede, proprio il 1 dicembre 1914.

Fino al 23 dicembre all'Archivio storico comunale di via Tartini 1, sarà possibilie visitare in maniera gratuita la mostra "1 dicembre 1914. La storia della Maserati comincia in via De' Pepoli, 1/a", dedicata al centenario della casa automobilistica, che presenta documenti originali dell'Archivio storico.


La storia
Il giorno 1 dicembre 1914, nel pieno centro storico di Bologna, in vicolo de' Pepoli, nasce l'officina meccanica per riparazioni automobili e garage Maserati. Qui vengono elaborati motori, allestite auto da corsa ed esercitata l'attività di rimessaggio. Durante la Grande Guerra i Maserati brevettano a Milano anche candele di accensione per aeroplani militari, utilizzate fra l’altro nel velivolo di Gabriele D’Annunzio per il suo raid su Vienna del 9 agosto 1918. Alla fine della prima guerra mondiale, con le favorevoli prospettive che si andavano aprendo alla motorizzazione, quei locali al centro di Bologna risultavano ormai troppo angusti e inadatti e così i Maserati decisero, ormai sicuri delle proprie capacità, di portare la loro officina nella frazione Alemanni, posta fuori Porta Mazzini, nel rione Pontevecchio. Si stabilirono in un grande e bell’opificio sulla via Emilia, dove dal 1919 furono studiati, costruiti, provati e collaudati con meticolosa precisione una serie impressionante di nuovi modelli di auto da corsa, alcuni dei quali si imposero in molte delle principali gare del tempo.

La mostra allestita presso l’Archivio Storico del Comune di Bologna ripercorre attraverso la documentazione ufficiale la storia della casa automobilistica. Dalle prime domande per l’apertura del garage in via de’ Pepoli all’opificio in Pontevecchio, alla costruzione di rimesse, fabbricati per “prove motori”, autorizzazioni per insegne e molto altro. I documenti vanno dal 1914 al 1939/1940 quando finì l’avventura bolognese della Maserati che si trasferì a Modena.
La mostra rimarrà aperta fino al 23 dicembre dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 13, il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17, la visita è libera.

Abarth 695 biposto, la piccola supercar


Abarth ha voluto sfidare se stessa, cercando il bilanciamento perfetto per portare su strada una vettura che, nel rispetto delle regole e della sicurezza di guida, garantisse le stesse emozioni della 695 Assetto Corse impiegata nel Trofeo Abarth sulle piste più blasonate d'Europa. Per garantire questo, il briefing iniziale ha imposto delle scelte radicali tese al raggiungimento dei target tecnici e per assicurare prestazioni fuori dal comune: 

•motore 1.4 T-jet da 190 CV, il più potente mai installato su un'Abarth stradale e con una potenza specifica di 139 CV/Litro, un record assoluto per questa categoria di motori; 
•peso a vuoto pari a 997 kg, per un rapporto peso potenza di soli 5.2 Kg/CV; 
•accelerazione 0-100km/h in soli 5.9
‎•230 km/h di velocità massima; 
•agilità da primato grazie al peso contenuto, alle carreggiate allargate e al corpo vettura compatto con passo corto e sbalzi ridotti. 

Questi obiettivi di progetto potevano essere garantiti solo con l'utilizzo di componenti e tecnologie mutuati dal mondo racing per una vettura stradale, un "DNA" nobile che nasce dall'esperienza acquisita nelle piste di tutto il mondo e che contribuisce a rendere l'Abarth 695 biposto "la più piccola delle supercar". 
Ad esempio, la scheda tecnica prevede intercooler frontale maggiorato, kit di aspirazione ad alte prestazioni BMC, sistema di scarico Abarth by Akrapovic con valvola attiva, ammortizzatori regolabili Extreme Shox, sistema frenante Brembo, cerchi OZ da 18 pollici "ultraleggeri", light rollbar in titanio Poggipolini.
Come nelle auto da corsa, anche l'abitacolo di 695 biposto è volutamente essenziale, alla ricerca della massima ergonomia di guida e alla riduzione dei pesi. Per questo la dotazione di serie prevede i sedili Abarth Corsa by Sabelt con schienale a guscio in composito, la strumentazione con display TFT a colori da 7", i "flat panel", cioè i tipici pannelli porta piatti per sottolineare il carattere della 695 biposto. L'impostazione racing è confermata dalla scelta di materiali tecnologici per realizzare le pedane del pavimento anteriore, dove il sovratappeto, tipico delle vetture stradali, lascia spazio a un rivestimento in alluminio, lo stesso materiale utilizzato per i pedali di freno, frizione e acceleratore e per i poggiapiedi del guidatore e del passeggero.