martedì 2 dicembre 2014

Abarth 695 biposto, la piccola supercar


Abarth ha voluto sfidare se stessa, cercando il bilanciamento perfetto per portare su strada una vettura che, nel rispetto delle regole e della sicurezza di guida, garantisse le stesse emozioni della 695 Assetto Corse impiegata nel Trofeo Abarth sulle piste più blasonate d'Europa. Per garantire questo, il briefing iniziale ha imposto delle scelte radicali tese al raggiungimento dei target tecnici e per assicurare prestazioni fuori dal comune: 

•motore 1.4 T-jet da 190 CV, il più potente mai installato su un'Abarth stradale e con una potenza specifica di 139 CV/Litro, un record assoluto per questa categoria di motori; 
•peso a vuoto pari a 997 kg, per un rapporto peso potenza di soli 5.2 Kg/CV; 
•accelerazione 0-100km/h in soli 5.9
‎•230 km/h di velocità massima; 
•agilità da primato grazie al peso contenuto, alle carreggiate allargate e al corpo vettura compatto con passo corto e sbalzi ridotti. 

Questi obiettivi di progetto potevano essere garantiti solo con l'utilizzo di componenti e tecnologie mutuati dal mondo racing per una vettura stradale, un "DNA" nobile che nasce dall'esperienza acquisita nelle piste di tutto il mondo e che contribuisce a rendere l'Abarth 695 biposto "la più piccola delle supercar". 
Ad esempio, la scheda tecnica prevede intercooler frontale maggiorato, kit di aspirazione ad alte prestazioni BMC, sistema di scarico Abarth by Akrapovic con valvola attiva, ammortizzatori regolabili Extreme Shox, sistema frenante Brembo, cerchi OZ da 18 pollici "ultraleggeri", light rollbar in titanio Poggipolini.
Come nelle auto da corsa, anche l'abitacolo di 695 biposto è volutamente essenziale, alla ricerca della massima ergonomia di guida e alla riduzione dei pesi. Per questo la dotazione di serie prevede i sedili Abarth Corsa by Sabelt con schienale a guscio in composito, la strumentazione con display TFT a colori da 7", i "flat panel", cioè i tipici pannelli porta piatti per sottolineare il carattere della 695 biposto. L'impostazione racing è confermata dalla scelta di materiali tecnologici per realizzare le pedane del pavimento anteriore, dove il sovratappeto, tipico delle vetture stradali, lascia spazio a un rivestimento in alluminio, lo stesso materiale utilizzato per i pedali di freno, frizione e acceleratore e per i poggiapiedi del guidatore e del passeggero.