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mercoledì 12 agosto 2020

MATTEO CAIROLI ALLA 6 ORE DI SPA. IN BELGIO RIPARTE IL MONDIALE FIA WEC


Francorchamps, 12 agosto 2020. "Non vedo davvero l'ora di tornare sulla mia Porsche 911 RSR GTE. E poi Spa è un tracciato che amo. Finire sul podio sarebbe il completamento ad un weekend perfetto". Matteo Cairoli è pronto per affrontare la 6 Ore di Spa-Francorchamps che questo fine settimana (13-15 agosto) segna il ritorno in pista del WEC. 
Dopo una lunga pausa di sei mesi, il Mondiale FIA Endurance riaccende i motori per il sesto appuntamento della stagione 2019-2020. La tappa belga, che si disputerà a porte chiuse, precede la 24 Ore di Le Mans in programma per il 19 e 20 settembre.
A Spa, il 24enne pilota comasco guiderà ancora la vettura n.56 del Team Project 1, che per l'occasione sfoggerà un'inedita livrea, dandosi il cambio con Laurents Hörr ed Egidio Perfetti. Reduce dal round di Austin della Lone Star Le Mans in cui ha conquistato lo scorso febbraio la pole della classe GTe-Am ed il podio, Cairoli punta nuovamente ad un piazzamento nelle prime tre posizioni.

"Sono convinto che abbiamo buone chance per fare nuovamente bene - ha aggiunto Cairoli - I miei compagni sono entrambi molto veloci e il nostro obiettivo è ovviamente ancora il podio”.

Il primo turno di prove libere si disputerà domani. La seconda e la terza sessione sono in programma venerdì e precederanno le qualifiche che prenderanno il via alle 18. Sabato, alle 13.30, il via della gara di 6 ore.

mercoledì 2 maggio 2018

Targa Florio, Verona Legend Cars e Tricolore Velocità per Balletti Motorsport


Il mese di maggio va ad inziare proponendo nell'imminente fine settimana, ben tre manifestazioni alle quali la Balletti Motorsport sarà protagonista con altrettante vetture.
S'inizia con la Targa Florio, terzo appuntamento del Campionato Italiano Rally Auto Storiche dove sarà impegnata la Porsche 911 SC Gruppo 4 di Piero Vazzana e Roberto Genovese che punteranno al successo nel 3° Raggruppamento nella gara di casa, oltre a cercare di ben figurare nell'assoluta duellando coi protagonisti della massima Serie nazionale che saranno presenti alla "Targa"; si correrà su due tappe con undici prove speciali per un totale di circa 110 chilometri cronometrati.

Tutta nuova sarà l'esperienza di Verona Legend Cars: alla tradizionale mostra di auto e ricambi per auto storiche, viene abbinato l'omonimo Trofeo nel quale sono chiamati numerosi rallysti a sfidardi sulla pista artificiale ricavata nella vasta area del quartiere fieristico veronese, lunga quasi un chilometro. Tra le protagoniste al via nella giornata di sabato 5 maggio, la Subaru Legaacy 4x4 Gruppo A che sarà affidata a Marco Di Marco, ottimo interprete di questa tipologia di gare.

Il terzo appuntamento è con l'Autodromo Marco Simoncelli di Misano Adriatico dove nella giornata di domenica 6, si correrà la seconda gara valevole per il Campionato Italiano Velocità Auto Storiche; dopo il buon esordio del Mugello, Mario Massaglia si ripresenta al via alla guida della performante Porsche 935 Gruppo 5 per proseguire il cammino nella Serie.

- Foto Claudia Cavalleri

giovedì 11 maggio 2017

Verona Legend Cars, La Sfida dei Campioni: foto di Davide Stori

7 Maggio 2017
Verona Legend Cars, La Sfida dei Campioni:
foto di Davide Stori
riproduzione riservata - cliccare su una foto per aprire la galleria
































mercoledì 3 maggio 2017

Ruote da Sogno con 18 supercar e 8 moto a Verona Legend Cars


La terza edizione del Verona Legend Cars aprirà i battenti venerdì 5 maggio alle 9.00 nel polo fieristico veronese, per rimanere aperto fino a domenica 7 maggio.


Quest’anno i motivi di interesse per l’evento sono molteplici e di grande fascino. Le vetture esposte saranno circa 1.000, in programma raduni ufficiali di Oldtimer Mercedes Stelle Cadenti, SL Classic Club, Jaguar, Ferrari e Volkswagen, mentre sabato e domenica si terrà “La sfida dei Campioni”, gara ad inseguimento con al via le leggende del rally Miki Biasion, Juha Kankkunen, Alex Fiorio, Francois Delecour, Lucky Battistolli, Piero Liatti, Fabio Adinolfi e Marku Alen. Tra le maggiori attrazioni al padiglione 9 lo stand di Ruote da Sogno che ha preparato al meglio 18 formidabili vetture e 8 moto.

Nell’anno 70 di casa Ferrari, brilla la prima 308 GTB Coupè prodotta in vetroresina nel 1980 nella fabbrica di Via Abetone Inferiore, dopo aver abbandonato il precedente modello in lamiera. Poi una Dino 246 GT del 1971 targata MO e una FF del 2014. Interessante la presenza della Fiat Dino Spider 2400 del 1970 che utilizzava lo stesso 6 cilindri della cugina marcata Ferrari e della Lancia Stratos. Elegantissima la Mercedes Benz 280 SL Pagoda del 1970, scelta per l’occasione del raduno dell’SL Classic Club. 
Nutrita la presenza di Alfa Romeo con la 1900 Super del 1957, la Giulia Sprint 1600 del 1966 e le Giulietta SS del 1961 e Giulietta Sprint SS 1600 del 1967, la Montreal del 1973.
Bellissime come sempre le Porsche dell’atelier reggiano: la 911S del 1967 splendida da guidare, la 30 Jahre 964, modello celebrativo raro del 1994, una 993 2S del 1997 e una 993 Carrera RS del 1995. Completano la rassegna tre auto inglesi, la Jaguar XK140 del 1954, la E-Type Roadstar del 1969 e una Aston Martin DB9 Volante del 2006.

Impreziosiscono lo stand alcune moto scelte dallo staff per celebrare il ritorno degli anni ’70 e il momento scrambler. 
Le Honda CB 400 Four del 1978, la importantissima CB 500 Four del 1974, la CB 750 del 1971, la Kawasaki 900 Z1, poi le Scambler Ducati 350 S del 1975, Triumph Bonneville 650 del 1970, una elegantissima Moto Guzzi 500 FT del 1956 e come sempre una bellissima Vespa 125cc del 1960 nel classico azzurro by Pontedera.



> crediti: Studio Bergonzini Comunicazione

sabato 7 maggio 2016

VERONA LEGEND CARS: TUTTE LE ANIME DELL’AUTO D'EPOCA


Il 13 maggio alla Fiera di Verona si incontrano le tre anime dell’auto d’epoca: il meglio dell’Heritage, tra mostre monotematiche e pezzi unici; 7 raduni in contemporanea, dove collezionisti e cultori si danno appuntamento per condividere passione e bellezza delle loro vetture storiche; uno tra i migliori mercati in Europa dove trovar l’auto dei proprio sogni tra oltre mille modelli e ricambi originali.

MOSTRE 
Si inizia con la mostra monotematica per i novant’anni della Carrozzeria Touring Superleggera, tutti i modelli dell’«eresia tecnica» Lamborghini - la Miura -, una collezione sorprendente di Lancia e Lancia da competizione e i pezzi unici del Museo Nicolis di Villafranca. Tra i modelli esposti Fulvia HF 1600 Stratos, Delta Integrale "Safari”; Maserati A6 1500 1947 e Fiat 1100 E 1950 “Vistotal”

EVENTI & RADUNI


Alla passione per le Lancia e le Lancia da Competizione è dedicato anche il raduno biennale Amiki Miei di Miki Biasion: i partecipanti potranno entrare e parcheggiare in fiera e passare un’intera giornata con l’unico Campione del Mondo Rally italiano, tra esibizioni alla guida della sua mitica Delta e di altri modelli a sorpresa, chiacchierate, rievocazioni, consigli tecnici e il pranzo assieme Domenica 15 maggio. 
Iscrizioni su www.veronalegendcars.com – sezione News.


Se un raduno è l’occasione per riunire in un colpo d’occhio auto rare o mai viste prime, Verona Legend Cars ne ospita ben 7 durante la fiera: alle Lancia e Lancia da competizioni; 20 supercar del Lamborghini Club Italia; auto da competizioni inglesi della Scuderia Britannia – da venerdì a domenica - ; l’appuntamento del Fiat 500 Club Italia, un inedito raduno di auto americane anni ’50 e ’60; le auto italiane del Club Peschiera - sempre anni ’50-’60 - e le maestose Mercedes Oldtimer a partire dal 1950 del Club Stelle Cadenti.

COMMERCIANTI

Tante le auto da ammirare, perciò. E tantissime quelle da comprare. Con un più 50 per cento di commercianti rispetto all’edizione 2015, Verona Legend Cars offre oltre 1000 modelli in vendita tra i più belli sul mercato. Auto di ogni tipo, periodo e modello e a prezzi vantaggiosi. Chiunque può trovare esposto il suo sogno nel cassetto: Triumph e Jaguar dell’immediato dopoguerra, Ferrari dagli anni ’70 al 2006; l’intero arco Porsche anni ’50-’90; berline, cabrio e coupé Bmw, Abarth e Mercedes. 


ASTA MAISON BIBELOT

E, per la passione dei collezionisti, una prima assoluta a Verona Legend Cars: l’asta di Maison Bibelot con centinaia di lotti sabato 14 maggio dalle 13:00 al Padiglione 1. Tra le anteprime lo stesso modello di moto appartenuta a Lawrence d’Arabia e un grande manifesto di Codognato del 1923 







RICAMBI

Verona Legend Cars rappresenta un’occasione imperdibile per gli appassionati che necessitano di ricambi rari e originali per il proprio gioiellino d’epoca. Arriveranno infatti da tutta Europa ricambisti specializzati nelle Case più prestigiose. Come Mercedes: sarà disponibile un vasto assortimento di “pezzi” oldtimer originali. Il mondo Porsche sarà rappresentato da tutti i componenti: carrozzeria, meccanica, restauro. Per Alfa Romeo ci saranno numerosi specialisti in possesso di ricambistica che va dagli anni ’30 ai ’70. Folta la rappresentanza anche di ricambisti Lancia e di quelli specializzati nella Fiat 500 e nella Citroën 2CV.



Infine, per i 70 anni di Vespa, arriveranno i rappresentanti del Vespa Club Italia che offriranno in vendita i manuali cartacei originali dei loro gioielli e tutto il materiale che riguarda il capolavoro Piaggio.


mercoledì 9 marzo 2016

VERONA LEGEND CARS: L'HERITAGE A TUTTO TONDO



Molte conferme e altrettante novità per la seconda edizione di Verona Legend Cars. Il salone scaligero, dopo l'ottima prova del 2015, annuncia le date dell’edizione 2016: dal 13 al 15 maggio alla Fiera di Verona.

Previsti tanti eventi collaterali per vivere il mondo del Classic a trecentosessanta gradi. Il primo è l'asta pubblica, realizzata da Maison Bibelot, fissata Sabato 14 maggio alle 14 nel Padiglione 1. Al miglior offerente andranno non solo auto e moto d'epoca, ma una collezione d'oggetti che copre l'intero spettro del motorismo storico. Tra questi accessori, ricambi rari, manuali originali, stampe e opere d'arte.

Centinaia i lotti messi all’asta, sia online che in sala. Tra questi le corrispondenze con Enzo Ferrari di Giancarlo Minardi, un motore Lamborghini 12 cilindri del ’93 impiegato dalla sua scuderia faentina e l’intera collezione di tute originali – ben 32 – dei grandi piloti che, correndo con la Minardi, sono entrati nel mondo della Formula Uno: Martini, Zanardi, Fisichella e Katayama per citarne solo alcuni. Unendo il patrimonio storico culturale dell’auto ad una lunga tradizione di solidarietà, Giancarlo Minardi devolverà parte dei proventi ad un’associazione di volontariato faentina.

Come l'anno scorso, al centro dell'esperienza di Verona Legend Cars si colloca il grande mercato delle auto in vendita che trasformerà la fiera in uno straordinario museo estemporaneo con centinaia di capolavori del passato e modelli rari. Due interi padiglioni, infatti, saranno dedicati ai commercianti ed uno alla ricerca di ricambi e pezzi introvabili. Particolare attenzione, dopo i 300 esibitori e i 2000 modelli esposti dell’edizione 2015, sarà riservato alle auto classiche italiane e tedesche.

Complessivamente, gli spazi espositivi potranno contare su 40mila metri quadrati coperti e 50mila in area esterna, con oltre 12.500 posti auto adiacenti agli ingressi della fiera. 

L’arrivo da ogni angolo d’Europa di modelli, accessori e espositori di qualità contribuisce a fare di Verona Legend Cars anche un forte polo di attrazione turistica, in particolare per le decine di migliaia di visitatori che, in maggio, iniziano a popolare le sponde del Lago di Garda. 

Confermata la partecipazione del Museo Nicolis di Villafranca, una delle istituzioni più importanti d’Europa nel campo dell’Heritage.



domenica 10 maggio 2015

ACI: il bollo può sparire per le vere auto storiche. L'Automobile Club d'Italia e ACI Storico protagonisti di “Legend Cars” alla Fiera di Verona

"L’Automobile Club d’Italia sarebbe ben contento di vedere sparire il bollo auto per le vetture realmente storiche. Servono subito nuovi strumenti di tutela, anche economica, per la tradizione motoristica del nostro Paese”. Lo ha dichiarato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, intervenendo a Legend Cars, fiera delle auto d’epoca che si è conclusa oggi a Verona.

“Le auto storiche non devono essere oggetto di speculazione – ha aggiunto Sticchi Damiani – perché non si può lucrare sul nostro passato né tantomeno sul nostro futuro. I veicoli meravigliosi esposti a Verona hanno vinto il tempo: c’erano ieri e ci saranno domani. Ma senza adeguate misure a salvaguardia del settore, il loro domani sarà lontano da noi e dai nostri figli, con ripercussioni fatali anche per i lavoratori specializzati nel restauro e nella valorizzazione delle vetture d’epoca. I giovani oggi preferiscono un viaggio o uno smartphone all’automobile: ciò vale per i veicoli nuovi come per quelli storici. Se non si riduce subito l’esborso per le quattro ruote, si compromette irrimediabilmente il futuro dell’auto”.


“Oltre al contenimento dei costi – ha concluso il presidente ACI – il settore delle auto storiche sollecita nuove regole più chiare, semplici ed univoche. La lista chiusa di modelli universalmente riconosciuti storici, definita per la prima volta da ACI e già a disposizione di interlocutori pubblici e compagnie di assicurazione, rappresenta un modus operandi oggi perseguibile per distinguere un veicolo vecchio da uno d’epoca. L’elosione di certificazioni storiche rilasciate negli ultimi anni da chi avrebbe dovuto tutelare il settore ha confuso tutti, a cominciare dal legislatore che è chiamato a trovare nuove soluzioni per ordinare il comparto”.

L’Automobile Club d’Italia ha portato a Legend Cars il marchio di ACI Storico, il nuovo interlocutore per i cultori e i collezionisti di auto storiche che trovano così le risposte più adeguate alla loro grande passione per l’auto. Nel padiglione 1 della fiera scaligera, ACI Storico ha creato un'arena dove si sono svolti dibattiti, eventi e proiezioni di filmati sulla storia dell'automobilismo italiano. 
Nello stand ACI è stato sottoscritto un accordo tra ACI Storico e l’Associazione Amatori Veicoli Storici. Si è inoltre svolta una tavola rotonda dal titolo “Donne e Motori: racconti dalle addette di un mondo sempre più al femminile”, con le protagoniste dello sport e della mobilità che hanno raccontato le proprie esperienze nelle corse, nella sicurezza stradale e nella promozione delle auto storiche.

giovedì 7 maggio 2015

Porsche a Verona Legend Cars


Porsche Italia compie 30 anni e i festeggiamenti cominciano proprio con la partecipazione a Verona Legend Cars dall‘8 al 10 Maggio. Nello stand del padiglione 1, riservato a mostre ed eventi speciali delle Case automobilistiche, saranno esposte la nuova Cayman GT 4 e la storica 904 GTS. All’evento veronese parteciperanno anche i Registri Storici del Marchio che potranno informare gli appassionati sulle attività in calendario nel 2015, inclusa la Porsche Parade che si svolgerà in Sicilia a fine maggio. 

L’attenzione per il mondo classic e per il collezionismo attivo (vale a dire la partecipazione ad eventi come la Winter Marathon o la Mille Miglia) è un punto di forza delle attività di Porsche sia in Italia sia nel mondo. Del resto oltre il 70 per cento di tutte le Porsche costruite è ancora in circolazione. Proprio per questo motivo il 19 Marzo e il 9 Aprile scorsi sono stati inaugurati da Pietro Innocenti, direttore generale di Porsche Italia i Partner Porsche Classic numero 9 a Milano e numero 11 a Padova. Aperture in perfetta coerenza con la strategia di Porsche Ag che sta ampliando la propria rete mondiale con circa 100 Partner Porsche Classic per garantire un servizio di assistenza e restauro adeguato delle vetture Classic: dalla fornitura di circa 52.000 ricambi originali, agli interventi di riparazione e manutenzione, nonché a restauri completi o parziali. In questo modo, Porsche integra il servizio di cura e manutenzione delle vetture Youngtimer e Oldtimer all’interno di un moderno concetto di assistenza, che coniuga perfettamente tradizione ed innovazione. 

Porsche 904 GTS, l’origine del Gran Turismo Sport secondo Porsche

La Porsche 904 GTS disegnata da Ferdinand Alxander Porsche (Butzi), è una vettura da competizione adatta anche all’uso stradale. Nel 1964, con alla guida Antonio Pucci e Colin Davis, conquistò la quinta delle 11 vittorie assolute di Porsche alla Targa Florio. 
La caratterstica peculiare di questo modello era il comfort che garantiva ai piloti di mantenere a lungo la concentrazione nella guida anche nelle condizioni più difficili.
Il motore i posizione posteriore centrale era un 4 cilindri longitudinale alimentato da due caburatori a doppio corpo e lubrificazione a carter secco. La cilindrata era di 1996 cc, il peso di soli 650 kg e la velocità massima era di oltre 260 km/h.

mercoledì 6 maggio 2015

VERONA LEGEND CARS: HERITAGE DNA DELL’AUTO

Verona, 6 Maggio 2015 - L’Heritage cresce: come cultura, come eccellenza turistica, come strategia industriale della Fiera di Verona e delle Case automobilistiche. Verona Legend Cars si candida, fin dalla prima edizione, come un appuntamento internazionale in grado di richiamare l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori da tutta Europa. Più di 300 espositori e 2000 auto esposte, una nuova formula che vede l’auto d’epoca sempre più organica alla strategia dell’Automotive, test drive gratuiti e modelli mai visti prima in Italia. 


E’ questa la sintesi della presentazione del Nuovo Salone scaligero avvenuta, questa mattina, alla Fiera di Verona. Presenti i vertici di Veronafiere, con il presidente Ettore Riello e il direttore generale Giovanni Mantovani, il presidente del Museo Nicolis di Villafranca Silvia Nicolis, l’organizzatore Mario Carlo Baccaglini di Intermeeting e i responsabili della comunicazione di Porsche e Volvo in Italia Mauro Gentile e Roberto Lonardi.


Sono stati proprio questi ultimi a sottolineare la centralità della tradizione nella politica delle grandi Case automobilistiche. 
“Heritage” ha spiegato Lonardi “non significa retrò. E’ il Dna di un marchio: la sua aspirazione, i sui valori, la sua riconoscibilità; quel filo che unisce le vetture del passato al futuro”. Per Volvo questo filo è “la sicurezza: dal 1959, con la cessione gratuita a tutto il mondo del brevetto per le cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio che, si stima, abbia salvato, fino ad oggi, un milione di vite; dal 1967, con i primi studi sui seggiolini invertiti rispetto al senso di marcia; fino ai nostri giorni, con i primi airbag esterni pensati per la sicurezza dei pedoni. A Verona Legend Cars presentiamo la nuova XC90 e portiamo le auto – la PV544 e la P1800 degli anni sessanta – dalle quali discende. Quando presentiamo i nostri nuovi sistemi di sicurezza, poggiamo su una tradizione che risale al 1927”.

Per Porsche Heritage “è continuità” gli ha fatto eco il collega Mauro Gentile “con il settanta per cento di tutte le Porsche mai prodotte ancora su strada, le auto delle nostre collezioni che escono ed entrano dai Musei per partecipare alle competizioni storiche e con migliaia di persone che condividono non uno status, ma una passione comune”.


“La nuova manifestazione poggia su basi solide – sottolinea il presidente di Veronafiere Ettore Riello -: L’expertise del più importante organizzatore diretto di manifestazioni fieristiche in Italia, con 117 anni di attività, e quella di Intermeeting il primo organizzatore italiano e riconosciuto tra i principali in Europa nel comparto dei quattro ruote heritage”.

Per Verona, il nuovo Salone “sarà un grande abbraccio alla città” dice il direttore generale Giovanni Mantovani “grazie alla collaborazione con il Comune e gli eventi organizzati da ACI Verona: la competizione di Regolarità “Aspettando la Mille Miglia” e il concerto ad ingresso libero all’Arena Venerdì 8 alle 21:45. Verona si conferma lo snodo dove far incontrare opportunità economiche e richiamo della bellezza: un faro d’attrazione per l’Europa con l’auto d’epoca come fiore all’occhiello”.

Lo ha confermato Silvia Nicolis, presidente di uno dei più importanti Musei di auto d’Epoca d’Europa: il Nicolis di Villafranca che, per l’8 maggio, riserva un’anteprima assoluta ancora da svelare. “Ogni anno” ha detto Nicolis “crescono i visitatori stranieri, giunti al 70 per cento. L’Heritage è un’eccellenza per qualificare un nuovo flusso di turismo di qualità. Questa cultura vanta appassionati in tutto il mondo: esprimerla sul nostro territorio lo rende internazionale e attrarre moltissimi visitatori”.

Un flusso di persone che raggiungerà Verona Legend Cars spinto da quella che è la più importante caratteristica distintiva del Salone – spiega l’organizzatore Mario Carlo Baccaglini -: “La passione. Verona Legend Cars è fatta per la gioia di chi ama l’auto. E’ l’unico Salone d’Europa dove gli appassionati parcheggiano in fiera la loro auto d’epoca, entrano a farne parte, la vivono assieme a tutti coloro che condividono i loro sentimenti. La differenza, per questo pubblico, sono i contenuti, la bellezza delle auto, la qualità degli espositori. Questa è la forza di Verona Legend Cars”.

Poggiando su queste basi conclude Riello “Verona e l’auto d’epoca hanno fatto il primo passo di una lunga strada assieme”.


Volvo a Verona Legend Cars 2015 - Volvo PV 544: prima Volvo con cinture di sicurezza moderne e vincitrice del Rally Safari


Uno dei modelli chiave della storia di Volvo venne introdotto alla fine degli anni ‘50 come erede della 
fortunatissima PV 444. Al di là della linea ormai un po’ datata 
e a dispetto dell’arrivo della fresca ed 
elegante Amazon, la nuova 544 garantì al modello PV una seconda giovinezza grazie a qualità 
costruttiva e fedeltà dei clienti. 
A testimonianza dei fasti sportivi che culminarono con l’impresa africana dei fratelli Singh, un 
esemplare di PV 544 è oggi nelle mani dei piloti della Scuderia Volvo.

Era Giovedì 13 Agosto 1959 quando veniva consegnata la prima automobile al mondo dotata di serie delle cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio, frutto dello studio e del genio di Nils Bohlin, ingegnere alla Volvo. Si trattava di una Volvo PV 544. E’ stato calcolato che da allora le cinture di sicurezza a tre punti hanno salvato più di un milione di vite umane. E a tutt'oggi la cintura di sicurezza a tre punti costituisce il principale equipaggiamento singolo di sicurezza di un'automobile e rappresenta l'innovazione più significativa in tema di sicurezza dei 120 anni di storia dell'automobile. 

Poco meno di sei anni dopo, nell’Aprile del 1965, alla fine del suo fortunato ciclo di vita, lo stesso modello Volvo coglieva una delle più belle e inattese vittorie della storia della Casa automobilistica Svedese, in barba a tutti coloro che ne avevano pronosticato un prematuro tramonto. La produzione totale per la gamma PV 444 superò la soglia delle 200.000 unità; includendo i numeri della generazione 544 si arriva a quasi mezzo milione di unità. 
La piccola PV, con la sua convessità posteriore, venne realizzata in 15 diverse serie o varianti (otto serie 444 e sette serie 544) fra il 1947 e il 1965. 



PV 544, la novità era il parabrezza 
in un pezzo unico 
La scocca della PV 544 era la stessa del modello 444, ma la novità di rilievo del modello 544, progettato per cinque occupanti, da cui il numero "5" nella sigla, era costituita dal nuovo parabrezza in un pezzo unico. 
La Volvo 444 aveva sempre conservato il parabrezza suddiviso per motivi di riparazione e assicurativi, ma nel 1958 non vi erano quasi più vetture dall'aspetto così antiquato. Il nuovo parabrezza, di grandi dimensioni, rappresentava un notevole miglioramento del modello PV, e rendeva molto più luminoso l'abitacolo. 
Dal punto di vista della comunicazione, la Volvo PV 544 esordì in modo eccellente negli Stati Uniti, un mercato vitale, sotto forma di "compagna di allenamento". 
Nella primavera e nell'estate del 1959, durante la preparazione alla sfida per il titolo mondiale dei pesi massimi negli USA, Ingemar Johansson, noto allora come Ingo, venne affiancato da un altro sfidante svedese, vale a dire una nuova PV 544 bianca dotata di pneumatici con fascia bianca e di gradevoli barre (dette all'americana) sopra i paraurti. L'allenatore di Ingo, Nisse Blomberg, aveva un'auto scura con le stesse caratteristiche, e seguiva lentamente il pugile ogni volta che usciva per una corsa di allenamento. Le vetture attirarono ovviamente un notevole interesse, e comparvero su molti quotidiani, specialmente dopo il famoso destro di Ingo del 25 giugno.

Sopravvissuta 
La vettura era relativamente economica da produrre; la costante evoluzione tecnica in atto presso Volvo consentiva inoltre di mantenere aggiornato ciò che si trovava sotto la carrozzeria, nonché di introdurre in modo semplice e poco costoso migliorie estetiche di un certo impatto. A differenza della Amazon, tuttavia, il modello PV non venne mai equipaggiato con freni a disco. La Volvo 544 aveva ereditato dal modello 444 un altro punto debole, vale a dire le maniglie esterne delle porte, che assomigliavano a quelle delle porte delle abitazioni; queste rendevano piuttosto complessa la chiusura e tendevano inevitabilmente a creare problemi nel corso degli anni. Sotto molti altri punti di vista, tuttavia, la vettura si avvicinava alla perfezione. vetture attirarono ovviamente un notevole interesse, e comparvero su molti quotidiani, specialmente dopo il famoso destro di Ingo del 25 giugno. Sopravvissuta La vettura era relativamente economica da produrre; la costante evoluzione tecnica in atto presso Volvo consentiva inoltre di mantenere aggiornato ciò che si trovava sotto la carrozzeria, nonché di introdurre in modo semplice e poco costoso migliorie estetiche di un certo impatto. 

A differenza della Amazon, tuttavia, il modello PV non venne mai equipaggiato con freni a disco. La Volvo 544 aveva ereditato dal modello 444 un altro punto debole, vale a dire le maniglie esterne delle porte, che assomigliavano a quelle delle porte delle abitazioni; queste rendevano piuttosto complessa la chiusura e tendevano inevitabilmente a creare problemi nel corso degli anni. Sotto molti altri punti di vista, tuttavia, la vettura si avvicinava alla perfezione. Negli anni '60, il modello PV 544 sopravvisse in un relativo anonimato, con poche variazioni della produzione di anno in anno, ma con una clientela comunque fedele. Volvo sapeva bene che il fatto che la vettura iniziasse a sembrare antiquata costituiva un problema per l'azienda, ma si trattava pur sempre di un'ottima auto, solida e ben costruita. 

L'ultima vettura prodotta 
fu una versione Sport di colore nero 
Ma al di là della qualità dell’auto, era impossibile fermare il tempo. La PV 544 venne presentata ad agosto del 1965 come modello per il 1966, ma poi giunse il momento dell'addio. 
Alle ore 15 del 20 ottobre 1965, dalla catena di montaggio dello stabilimento di Lundby uscì, con il numero 440.000, l'ultimo esemplare della serie PV, una versione Sport speciale di colore nero con interni rossi attualmente esposta presso il museo Volvo. La Amazon rimase così per un anno l'unico alfiere della gamma di vetture station wagon Volvo, fino a quando venne affiancata, e rapidamente detronizzata, dalla Volvo 144.