martedì 19 maggio 2020

Riaperti i Musei Ferrari di Maranello e Modena


Dopo la chiusura straordinaria del 24 febbraio, decisa nel rispetto delle direttive della Regione Emilia-Romagna per contrastare l’emergenza sanitaria, il Museo Ferrari di Maranello e il Museo Enzo Ferrari di Modena sono stati preparati ad accogliere nuovamente i visitatori con una serie di misure studiate per tutelare il loro benessere e quello dello staff, che garantiscono un’esperienza di visita completa delle mostre “Ferrari at 24 Heures du Mans”, “Hypercars” e “Grand Tour”. Oltre alle disposizioni previste dal recente decreto ministeriale, sono introdotte delle ulteriori misure pensate appositamente per le due strutture museali e ispirate al programma “Back on Track” di Ferrari.
All’ingresso, ad esempio, a tutti i visitatori viene misurata la temperatura attraverso un termoscanner. In caso di un valore superiore alla norma, sarà possibile ripianificare la propria visita. L’uso della mascherina è obbligatorio, a eccezione dei bambini minori di 6 anni, e coloro che ne sono sprovvisti possono riceverne una gratuitamente dal Museo. Un percorso contrassegnato da una segnaletica orizzontale aiuta il visitatore a rispettare le regole di distanziamento interpersonale.
Per agevolare l’accesso contingentato, la biglietteria online sui siti dei Musei consente di prenotare la propria fascia oraria di visita e di acquistare il biglietto.

Anche in questa occasione Ferrari ha voluto dimostrare la propria gratitudine nei confronti del personale medico in prima linea nella lotta contro il Covid-19. Per tutto il 2020 gli operatori sanitari avranno infatti la possibilità di accedere gratuitamente ai Musei, mentre i loro famigliari usufruiranno di una tariffa agevolata.

Motor Valley Tours, la nuova proposta di Canossa Events per gli appassionati di motori


Un nuovo progetto turistico per chi vuole scoprire da protagonista e in piena sicurezza la Motor Valley, un territorio unico al mondo, che si è sviluppato intorno a Modena, dove il genio e l’ingegno applicati alla meccanica dei motori sono progrediti in parallelo a una grande tradizione gastronomica. La novità è stata presentata da Canossa Events, azienda leader nell’organizzazione di esperienze motoristiche con sedi in Italia, Nord America e Medio Oriente. Sono i Motor Valley Tours, progetto presentato in occasione del Motor Valley Fest Digital (14-17 maggio 2020) un’esperienza di turismo e lifestyle emozionante per esplorare il cuore pulsante del territorio con la visita ai suoi luoghi più iconici. L’iniziativa, che mira a contribuire al rilancio del turismo in Emilia, viene realizzata in collaborazione con Modenatur, punto di riferimento per l’incoming turistico per Modena, e con la Regione Emilia-Romagna. 

I Motor Valley Tours consentiranno agli appassionati di automobili di vivere da protagonisti un’esperienza indimenticabile nel territorio, al volante di un’auto leggendaria, icona della “dolce vita”, in una versione speciale: le Abarth 595 Cabriolet, della flotta privata di Canossa Events, rese uniche dalle abili mani degli artigiani di Garage Italia. 
In alternativa sarà possibile optare anche per un’auto d’epoca, naturalmente made in Italy, come l’Alfa Romeo Duetto o la Fiat 124 Spider. 


Agli appassionati verranno proposte due formule di partecipazione: individuale o in piccoli gruppi. 
I Tours Guidati, disponibili in fine settimana selezionati, consentiranno di vivere l’esperienza insieme a compagni di viaggio con cui condividere la passione per i motori. Una esperta guida condurrà il gruppo alla scoperta della Motor Valley e dei suoi tesori. I gruppi saranno formati da un massimo di 10 “equipaggi” per garantire un ottimo servizio e la massima sicurezza. 
I Tours Individuali invece, disponibili su prenotazione in qualsiasi data, daranno la possibilità di organizzarsi il viaggio in piena autonomia. Entrambe le proposte sono progettate per una coppia o due amici, ma sarà possibile partecipare anche con i figli, oppure da soli.
Ogni momento del viaggio è stato studiato per garantire ai partecipanti un’esperienza piacevole all’insegna della tranquillità, anche in questi tempi di Covid-19. Il nostro staff è preparato ad accogliere gli ospiti con il consueto sorriso, anche se nascosto dalla mascherina, e fornirà tutti i dispositivi di protezione necessari. 

Il programma dell’esperienza al volante si articolerà su tre giornate e comprende le visite al Museo Lamborghini, alla Pagani Automobili, al Museo Ferrari di Maranello e al Museo Enzo Ferrari di Modena, oltre a un aperitivo e una passeggiata nelle vie del centro di Modena e alla visita guidata al sito UNESCO di Piazza Grande, con il Duomo romanico e la Torre della Ghirlandina. I tours guidati comprendono anche il pernottamento per due notti, due cene alla scoperta della tradizione gastronomica modenese e un pranzo immersi nella storia della Ferrari. Un susseguirsi sapientemente dosato di momenti di guida attiva, di scoperta, di cultura e di buon cibo. 


Luigi Orlandini, Presidente di Canossa Events, spiega la genesi di questo progetto: “I Motor Valley Tours nascono dalla nostra volontà di sostenere la ripartenza del turismo in Italia e in particolare della nostra terra. Li abbiamo pensati per offrire agli appassionati delle quattro ruote un’esperienza attiva e coinvolgente da vivere in prima persona. L’automobile non è solo la protagonista di questi weekend, ma oggi è anche il mezzo più sicuro per spostarsi in tranquillità. Vorrei anche aggiungere che noi che operiamo nel mondo del turismo e degli eventi stiamo vivendo una crisi senza precedenti, ma non corriamo i rischi a cui sono esposti gli operatori sanitari dei nostri ospedali. Per questo offriremo l’ospitalità in hotel a tutti i medici e infermieri dei reparti Covid che vorranno partecipare ai tours guidati.” 

I “Motor Valley Tours” saranno prenotabili online sui siti di Canossa Events e Modenatur non appena saranno possibili gli spostamenti tra Regioni e i pernottamenti in hotel. Tutte le prenotazioni saranno cancellabili in qualsiasi momento senza penali. 

Crediti foto: Courtesy of Canossa Events.

Rinviato il 10° Rally Lana Storico


> Maggio 2020 – Come già accaduto per le prime quattro gare del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, anche il Rally Lana Storico deve forzatamente annunciare il rinvio a data da destinarsi della decima edizione che si sarebbe dovuta svolgere a Biella, sabato 20 e domenica 21 giugno, a causa dell'evoluzione generata dalla pandemia da Covid-19.

I rappresentanti di Veglio 4x4 e BMT Eventi che dal 2013 organizzano il rally valevole per il CIR Auto Storiche e le abbinate regolarità sport e a media, anche questa con la massima titolazione, vista l'attuale situazione sia a livello sanitario che regolamentare, hanno preso atto dell'impossibilità di poter svolgere la manifestazione e colgono l'occasione per ringraziare per la loro la disponibilità, AC Biella e l'Amministrazione comunale che sempre più sostengono e valorizzano l'evento che negli ultimi anni si è posto ai vertici delle preferenze dei conduttori del mondo delle auto storiche, come confermato dai numeri da record delle ultime due edizioni.

Resta comunque alta l'attenzione verso l'evolversi delle novità regolamentari di ACI Sport e del progressivo aggiornamento delle misure sanitarie volte al contenimento della diffusione del virus, con la speranza di poter, quanto prima, annunciare la nuova data di svolgimento. (Andrea Zanovello)

Notizie ed aggiornamenti al sito web www.rallylanastorico.it

lunedì 18 maggio 2020

ACI MILANO, FASE 2 CON CODE E TRAFFICO. DISPONIBILI A DARE UNA MANO


Milano, 18 maggio 2020 - “Nel primo vero giorno di fase-2 il piano mobilità del Comune di Milano ha dimostrato tutta la sua fragilità. Come era prevedibile con il ritorno della maggior parte delle attività commerciali in città si sono creati ingorghi e code” afferma Geronimo La Russa, presidente di Automobile Club Milano. 
“Una delle zone con maggiori criticità è quella che va da Corso Venezia a Corso Buenos Aires verso Loreto. Nel primo tratto dove è stata disegnata la pista ciclabile si sono formati incolonnamenti. Gli agenti della Polizia locale, che a nome di tutti gli automobilisti ringraziamo per la loro dedizione, sono dovuti intervenire per tentare di decongestionare il traffico. 
Siamo sempre disponibili con i nostri esperti a dare una mano per migliorare la situazione. Purtroppo qualcuno al Comune lo aveva detto. Ma non è stato ascoltato” conclude La Russa.

da Automobile Club Milano-Ufficio Stampa 

Peugeot 405 T16, la berlina sportiva degli anni '90


Da sempre, nel DNA della Casa del Leone, il piacere di guida occupa una posizione di primaria importanza ed oggi questo concetto trova rinnovata espressione nelle motorizzazioni elettrificate, 100% elettriche o plug-in hybrid, come nel caso, ad esempio, di Nuova Peugeot 508 Hybrid. 
In tale ambito, partendo proprio da questo modello, la Casa sta lavorando da tempo ad un nuovo concetto di sportività nell’era della transizione energetica, sfruttando i vantaggi derivanti dall’elettrificazione per ottenere prestazioni superiori, ma anche consumi ed emissioni ridottissime, se non addirittura pari a zero quando si guida in modalità 100% elettrica. In tale ambito, il Concept 508 PEUGEOT Sport Engineered rappresenta un vero e proprio laboratorio viaggiante di questo nuovo concetto di sportività che esalta la guida e le sensazioni che si provano al volante di una Peugeot . 

Tornando indietro di qualche anno e lasciando da parte l’elettrificazione, il tema della berlina ad altissime prestazioni non è però una novità in Casa Peugeot. Ad inizio anni 90’ vide infatti la luce la massima declinazione sportiva della 405, quella che fino ad allora era stata sì una berlina di intonazione sportiva, ma non così estrema. Era esattamente il 1993 quando venne introdotta sul mercato e si chiamava semplicemente 405 T16, turbo 16. Una sigla di grande peso nel mondo del Leone, una sigla che rimandava a quella leggendaria icona qual era la 205 turbo16, un’auto nata quasi dieci anni prima e vittoriosa due volte nel campionato del mondo rally (nel leggendario Gruppo B) ed altrettante nella massacrante Parigi-Dakar. 


La Peugeot 405 T16 (scritto in maniera contratta e non estesa come la 205) vantava una meccanica davvero sopraffina per l’epoca, in grado di esaltare i papà che volevano una berlina comoda ma con la possibilità di togliersi più di qualche sfizio alla guida. Ebbene sì, la versione di vertice di quella berlina disegnata da Pininfarina ed eletta Auto dell’Anno 1988 vantava grandissime prestazioni per l’epoca. Dotata di un motore due litri con testata 16 valvole e sovralimentato con turbocompressore Garrett, vantava una potenza di 196 CV che salivano però fino a 220 per qualche decina di secondi grazie alla funzione overboost che aumentava temporaneamente la pressione di sovralimentazione. 235 km/h e uno 0-100 coperto in appena 7 secondi, prestazioni assai brillanti, rese ancora più entusiasmanti dalla presenza della trazione integrale permanente con giunto viscoso Torsen, con ripartizione al 53% sull'avantreno ed al 47% al retrotreno. 


Rispetto alla normale 405 cambiava poco, per non dare volutamente troppo nell’occhio e non snaturare l’eccellente lavoro fatto dal designer italiano. Niente allargamenti come la più piccola 205 turbo16, ma una carrozzeria ancora elegante, che si discostava pochissimo dalla coeva sportiva 405 Mi16. Solo i cerchi in lega da 16” a cinque razze (al posto dei 15”) e l’impianto lavafari di serie permettevano ai più appassionati di distinguerla dalla versione aspirata. Poi, ovviamente, c’era la targhetta identificativa sul baule posteriore (caratterizzato, come la Mi16, dallo spoiler a tutta larghezza): era tutta rossa, con scritto solo T16, quasi a voler essere discreta, senza strillare che era “turbo 16 valvole” e nemmeno che era 4x4. 
Un modello di vertice, quindi, che sapeva entusiasmare alla guida ma che manteneva una grande eleganza di linee ed un elevato comfort per tutti gli occupanti. Venne costruita in appena 1.046 esemplari ed oggi è davvero rarissima da trovare sulle strade. Molto distante dalle quotazioni stellari raggiunte dalla 205 turbo16, è però da tempo entrata nelle mire dei collezionisti ed i prezzi sono saliti di conseguenza. 

La Peugeot 405 fu un modello di grandissimo successo commerciale (4.235.951 gli esemplari prodotti) e venne declinato anche in versione da competizione. La 405 turbo 16 (qui sì, scritto per esteso), prese il via alla Parigi-Dakar vincendola con Ari Vatanen per due volte, nel 1989 e 1990, prima ancora che la versione stradale 405 T16 fosse messa in produzione. L’anno prima fece sua anche la Pikes Peak, la leggendaria gara in salita nel Colorado (USA). Nel 1988, infatti, segnò un record assoluto che rimase imbattuto per ben 5 anni anche qui con lo stesso finlandese al volante.

Credits: Peugeot Comunicazione

F1, il Mondiale in 160 giorni


Di bozza in bozza si avvicina (Covid-19 permettendo) il calendario definitivo del Campionato Mondiale di F1. Da ricordare per i 70 anni dalla prima edizione e, soprattutto, per la partenza davvero tribolata dopo il mancato esordio in Australia. Il primo Gran Premio sarà la prima domenica di luglio al Red Bull Ring, come il secondo, una settimana più tardi. Il giro d'Europa che aprirà la stagione proseguirà con due Gran Premi a Silvestone prima di quelli all'Hungaroring, a Barcellona e, dopo il via libera del Governo belga, a Spa-Francorchamps. Segue il Gran Premio d'Italia a Monza il 6 settembre prima dei round di Baku e Sochi, rispettivamente il 20 e il 27 settembre. In pratica, 10 Gran Premi in 84 giorni. Altri 9 Gran Premi per concludere il Mondiale ad Abu Dhabi il 13 dicembre, dopo 160 giorni dall'inizio. Un tour de force. Con e senza spettatori.

Questo il più recente calendario provvisorio:
  • 5 luglio: Red Bull Ring
  • 12 luglio: Red Bull Ring
  • 26 luglio: Silverstone
  • 2 agosto: Silverstone
  • 9 agosto: Hungaroring
  • 23 agosto: Barcellona
  • 30 agosto: Spa-Francorchamps
  • 6 settembre: Monza
  • 20 settembre: Baku
  • 27 settembre: Sochi
  • 4 ottobre: Shanghai
  • 11 ottobre: Suzuka
  • 25 ottobre: Austin
  • 1 novembre: Messico
  • 8 novembre: Interlagos
  • 22 novembre: Vietnam
  • 29 novembre: Bahrain
  • 6 dicembre: Bahrain
  • 13 dicembre: Abu Dhabi
FOTO CLAUDIO PEZZOLI/REPORTER PRESS AGENCY

domenica 17 maggio 2020

L'Automotoclub Storico Italiano interviene sul "documento unico": no alla distruzione dei documenti originali dei veicoli storici


La carta di circolazione e il certificato di proprietà rappresentano un “corredo” importante e significativo per i veicoli di interesse storico e collezionistico. Parte della loro memoria, infatti, è conservata e tramandata da questi documenti, che sono anche testimoni dell’evoluzione avvenuta in oltre un secolo di pratiche burocratiche per la gestione dei veicoli.

Con l’avvio, il 4 maggio, della seconda fase di attuazione del decreto legislativo 98/2017 in materia di rilascio del Documento Unico di circolazione e di proprietà tutti i documenti cartacei sono destinati alla distruzione. Infatti, le nuove procedure telematiche prevedono la totale digitalizzazione delle istanze e della documentazione a corredo, con conseguente necessità di dematerializzare la documentazione nativa cartacea. L’Automotoclub Storico Italiano sta intervenendo nelle sedi competenti per modificare tale procedura e per salvare questa componente fondamentale di “memoria storica” legata ai veicoli più datati.

La seconda fase di attuazione del suddetto decreto legislativo ha come oggetto i motocicli e le autovetture in uso proprio e prevede l’utilizzo delle sole procedure telematiche per il rilascio del Documento Unico nei casi di: cancellazione dei dati inerenti l’intestazione temporanea di veicoli a nome di soggetto diverso dall’intestatario (mini volture dei commercianti); sottrazione, smarrimento, distruzione (cessata circolazione e demolizione per esportazione) e deterioramento dell’originale. Per i suddetti casi, dal 4 maggio è quindi previsto l’obbligo della gestione telematica, mentre tale procedura rimane facoltativa fino al 31 maggio per le operazioni di immatricolazione, di nazionalizzazione, di reimmatricolazione e di trasferimento della proprietà. Dal 1° giugno, quindi, anche con i semplici passaggi di proprietà tra privati si assisterà alla distruzione dei documenti originali cartacei se nel frattempo non verranno modificate le procedure, magari con deroghe specifiche per i veicoli di interesse storico e collezionistico sulle quali sta intervenendo ASI.
Secondo le ultime disposizioni ministeriali, la definitiva applicazione del Documento Unico e della procedura telematica per ogni istanza dovrà avvenire entro il 31 ottobre 2020.

“Prima che scattasse l’emergenza Covid-19 – ricorda Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano – era stato avviato un tavolo di lavoro con la Direzione Generale della Motorizzazione per la risoluzione di tutta una serie di problematiche legate ai veicoli di interesse storico e collezionistico, in particolare le revisioni periodiche dei veicoli ante 1960 e di quelli centenari. Ora si è aggiunta la tematica del Documento Unico con la prevista distruzione dei documenti originali cartacei: un danno enorme per i veicoli storici e per scongiurarlo abbiamo già inoltrato le nostre proposte, che sarebbero di semplice ed immediata attuazione”.

A norma dell’art. 1, comma 1, del decreto legislativo n. 98/2017, il Documento Unico è costituito dalla carta di circolazione, redatta secondo le disposizioni contenute nella direttiva 29 aprile 1999, n. 1999/37/CE del Consiglio, nella quale vengono annotati i dati relativi alla situazione giuridico-patrimoniale degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei rimorchi iscritti al PRA in quanto assoggettati al regime dei mobili registrati ai sensi delle vigenti disposizioni contenute nel codice civile.
Competente al rilascio del DU è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in quanto “centro unico di servizio”, attraverso i propri Uffici periferici della Motorizzazione Civile e gli Sportelli Telematici dell’Automobilista. Il DU ha validità di certificazione dei dati in esso contenuti, fermo restando che per i dati relativi alla proprietà e alla locazione finanziaria dei veicoli la responsabilità è in capo ad ACI, che è tenuto a validarli ai sensi dell’art. 1, comma 2, let. c), del d.l.vo n. 98/2017.

La normativa completa è consultabile sul sito internet del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (www.mit.gov.it) e su www.ilportaledellautomobilista.it.

> da Ufficio Stampa ASI - Automotoclub Storico Italiano

AltriTempi/ Il Circuito di Codogno, le foto


Tra il 1945 e il 1955, si svolsero a Codogno, lungo la circonvallazione, numerose gare nazionali ed internazionali di moto, in cui si sono sfidati i migliori campioni dell’epoca. Tempo fa, il Motoclub Codogno ha raccolto e pubblicato su Facebook una interessante rassegna di foto di quelle gare che è visibile QUI

sabato 16 maggio 2020

Sim Racing/ La 24 ore di Le Mans diventa virtuale


In attesa dei Prototypes e GTE della 24 Ore di Le Mans, in pista il 19 e 20 settembre per l'88a edizione della più grande gara di endurance, i piloti professionisti e gli specialisti di eSport (sim racer) si sistemeranno sui sedili del loro simulatore il 13 e 14 giugno per sfidarsi nella più grande gara di endurance degli eSport: la 24 Ore di Le Mans virtuale, organizzata da ACO, FIA World Endurance Championship (WEC) e Motorsport Games. 
Per la prima volta, i team composti da piloti professionisti e campioni di eSports (sim racer) si sfideranno sul circuito di Le Mans per 24 ore. Sarà il test più estremo del mondo virtuale.
Le squadre saranno composte da 4 piloti: equipaggi con almeno 2 piloti professionisti e al massimo 2 piloti sim. La piattaforma utilizzata sarà rFactor 2, la griglia sarà composta da 50 auto LMP2 e GTE. I team sono liberi di creare la propria livrea.
Condizioni di gara: il meteo potrà cambiare; le auto danneggiate potranno essere riparate ai box e le impostazioni delle auto saranno stabilite dai team. Grande importanza avranno il rifornimento di carburante e il cambio pneumatici fondamentali, la strategia sarà al centro della gara. Un direttore di gara assicurerà l'equità sportiva dell'evento. Cambi pilota obbligatori con tempo di guida minimo per tutta la gara di 4 ore per pilota e tempo di guida massimo di 7 ore per pilota.
I commentatori e i giornalisti dai box saranno in diretta da uno studio televisivo di Parigi, dove interverranno anche protagonisti del mondo delle corse. Questa gara unica, che riunirà i migliori piloti del mondo e l'élite dei sim racer, sarà trasmessa su più piattaforme audiovisive in tutto il mondo.
L'inizio della 24 Ore di Le Mans virtuale sarà alle ore 15 del 13 Giugno. Sarà una corsa, virtualmente, vera.

venerdì 15 maggio 2020

Ingresso gratuito al Museo Porsche: visite guidate digitali su Instagram


Il 17 maggio 2020, in occasione della 43ª Giornata Internazionale dei Musei, il Museo Porsche offre l’entrata gratuita a chiunque voglia visitarlo. All’insegna del tema scelto per quest’anno, “Musei per l’eguaglianza: diversità e inclusione”, questa domenica saranno disponibili delle visite guidate digitali sull’account Instagram @porsche.museum. Gli appassionati di tutto il mondo avranno dunque la possibilità di visitare il museo e di sperimentare come Porsche riesca a perpetuare le idee e i valori del suo Marchio nel tempo, dal passato al futuro.

“La diversità digitale è più importante che mai in tempi come gli attuali, in cui viaggiare è più complicato che mai”, ha affermato Achim Stejskal, responsabile Heritage e Direttore del Museo Porsche. “Abbiamo sempre promosso con coerenza l’espansione dell’offerta digitale, non da quando si è verificata la pandemia, bensì da anni. Ci siamo impegnati a sostenere la ’Mission Future Heritage’. Vorremmo utilizzare i canali moderni per mostrare il patrimonio e il futuro del Marchio non solo presso la nostra sede di Zuffenhausen, ma anche superando i confini del museo”.

Nella Giornata Internazionale dei Musei, due guide accompagneranno gli ospiti illustrando loro, ciascuna per un’ora, in tedesco e in inglese, la mostra che al momento comprende più di 80 auto esposte su una superficie di 5.600 metri quadri. I visitatori avranno l’opportunità di vedere alcuni pezzi speciali e di ascoltare una sintesi della storia dell’Azienda. Le visite digitali in diretta includeranno anche i prototipi, i pezzi di piccole dimensioni, le vetture da gara e i modelli di serie. Chi è interessato può partecipare alla prima visita in lingua tedesca in programma su Instagram a partire dalle ore 18:30 oppure alla seconda, in lingua inglese, che inizia alle ore 00:00 (ora legale dell’Europa centrale). Gli orari sono stati fissati di proposito al di fuori del normale orario di lavoro per restare fedeli al motto: “Il museo per tutti”.

Le visite saranno anche registrate in cinese, francese, italiano, giapponese, croato, romeno, spagnolo, portoghese e turco e rese disponibili su Porsche News TV a partire da domenica. “Al Museo Porsche abbiamo un madrelingua per ciascuna di queste lingue. Vorremmo usare questi video della visita in diretta per ringraziare i nostri fan di tutto il mondo e portare un po’ del Museo Porsche nelle loro case”, ha spiegato Stejskal.

Questa speciale giornata promozionale viene organizzata ogni anno dal Consiglio Internazionale dei Musei (ICOM) per richiamare l’attenzione sulle numerose attività svolte dai musei e sulla diversità tematica dei musei presenti nel mondo.

Il Museo Porsche nelle foto di Raul Zacchè: cliccare QUI




Riaprono le Officine Classiche di FCA Heritage


Sono di nuovo operative le Officine Classiche di FCA Heritage, ubicate nel comprensorio industriale torinese di Mirafiori: riprendono così le attività di certificazione e restauro che erano state sospese a causa del COVID-19. Ovviamente le Officine Classiche applicano il protocollo di sicurezza e salute, elaborato dal Gruppo FCA con l’aiuto del virologo Roberto Burioni, già in vigore in tutte le realtà italiane di FCA – dagli stabilimenti alle concessionarie – e che ricalca quanto già definito dall’accordo siglato il 9 aprile tra FCA e le Organizzazioni Sindacali Nazionali. 

Attive dal 2015 presso la sede di Abarth & C. in via Plava a Torino, precisamente nell’ex Officina 83 di Mirafiori, le Officine Classiche ospitano le attività di riparazione, restauro e certificazione delle auto storiche di FCA, sia quelle dei collezionisti privati sia quelle appartenenti alla preziosa collezione di FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei brand italiani di FCA. L’accuratezza e la fedeltà degli interventi sono garantite dall’utilizzo dei dati di produzione e dei disegni tecnici originali di ogni modello, custoditi negli archivi aziendali, oltre che dalla grande esperienza del team di specialisti di FCA Heritage. 

Nelle Officine Classiche i possessori di vetture storiche Alfa Romeo, Fiat, Lancia ed Abarth possono trovare competenze e standard qualitativi unici a disposizione della loro passione. Infatti, lo stesso team che si prende cura della collezione FCA è a disposizione dei clienti privati, con servizi che vanno dalla semplice manutenzione – compresa quella di modelli “racing”, che necessitano di verifiche specifiche prima di scendere in pista – al restauro completo: dalla diagnosi al ripristino degli interni, dalla riparazione dei singoli componenti meccanici ed estetici fino al collaudo finale. Ogni modello preso in carico segue processi definiti e rigorosi, ma allo stesso tempo flessibili per adattarsi a ogni tipo di esigenza. Per ogni restauro viene creato un dossier, che raccoglie la documentazione tecnica e fotografica degli interventi realizzati. 

Oltre agli interventi di restauro e riparazione, nelle Officine Classiche verranno riprese le attività legate alla “Certificazione di autenticità”. Dopo aver analizzato in dettaglio i particolari della vettura storica in esame ed averne verificato i dati di produzione e le specifiche tecniche presso gli archivi aziendali, FCA Heritage attesta l’autenticità dell’auto d’epoca, evidenziandone il valore. Per ottenere la certificazione, ogni auto passa attraverso un rigoroso processo di controllo e valutazione, effettuato dal team di esperti di FCA Heritage, che verifica l’autenticità della vettura e dei suoi componenti, e il funzionamento delle principali parti meccaniche. La Certificazione di Autenticità è disponibile per le auto classiche dei Brand Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth e – qualora il cliente lo preferisse – l’attività di analisi della vettura storica può essere eseguita anche a domicilio, in completa sicurezza. 

Maggiori info sul sito di FCA Heritage.

Elio De Angelis

Roma, 26 marzo 1958 – Marsiglia, 15 maggio 1986
Foto di @Claudio Pezzoli