mercoledì 13 maggio 2020

Il Virtual Tour Abarth ha riunito - online - tutti i fan dello Scorpione


Il Virtual Tour Abarth ha risvegliato la passione dei 114.000 fan della community dello Scorpione. Tutti i membri della community sono stati invitati a postare le più belle foto scattate, insieme alle proprie Abarth, sulle strade del loro paese. In attesa di ritornare a “rombare” sulle strade di tutta Europa, questa volta i fan hanno condiviso quei momenti in maniera virtuale. 
L’adesione è stata massiccia: la community del brand, da 16 paesi diversi, ha postato le foto dei momenti più belli vissuti con altri abarthisti, scatenando l’attenzione del popolo dello scorpione. In poco più di un mese i contenuti del tour sono stati visualizzati quasi 3 milioni di volte e ci sono state quasi 100.000 interazioni. 
Grazie al contributo di tutta la community si è creato un vero e proprio tour virtuale che, Paese per Paese, ha alimentato la passione per Abarth, forte in tutto il mondo. Del resto, la community Abarth conta 83 club a livello globale e 114.000 membri della “Scorpionship”. Per iscriversi gratuitamente, è sufficiente collegarsi al sito scorpionship.abarth.com

Il marchio Abarth da sempre coinvolge i suoi fan nei suoi momenti più importanti sia fisicamente che virtualmente. Basti pensare al successo degli Abarth Days 2019 dello scorso autunno, l’evento che ha celebrato i 70 anni dello scorpione che ha visto oltre 5.000 partecipanti e ha visto sfilare più di 3.000 Abarth negli spazi del MIND di Milano. E oltre al raduno, in quell’occasione si è tenuto un “Abarth Day Online” con la presentazione web dell’Abarth 695 70° Anniversario, una Facebook Première che ha raggiunto più di 140.000 persone in tutta Europa. Non solo: la community Abarth vive anche dell’attività dei club locali, promotori di oltre 500 raduni ogni anno.  Il Virtual Tour ha sinora collezionato un numero elevato di commenti e share, dimostrando così il coinvolgimento e la passione degli Abarthisti, anche online. Oggi dunque si frequentano con coinvolgimento i sicuri spazi virtuali, in attesa di potersi incontrare nuovamente sulle strade a bordo della propria Abarth.

MV AGUSTA SUPERVELOCE 800: DUE NUOVE LIVREE PER LA SUPERBIKE NEO-RETRO


MV Agusta ha annunciato due nuove colorazioni per la Superveloce 800, la superbike neo-retro accolta con entusiasmo da pubblico e critica. Il successo mondiale della moto, tradotto in numerosi ordinativi, segna la ripartenza della produzione nello storico stabilimento di Varese dopo la fase di lockdown. Un avvenimento che ha valso alla Superveloce 800 anche una rivisitazione delle scelte estetiche, offrendo ai clienti delle soluzioni di colore attraenti e di grande stile. Per selezionare le colorazioni più accattivanti, i designer dell’azienda hanno fatto appello ai critici più severi e appassionati: gli stessi fan di MV Agusta nel mondo.

Morton, Design Director presso il Centro Ricerche CRC di MV Agusta, conferma questo approccio customer-oriented: “A seguito della presentazione della Superveloce 800 a Milano, abbiamo raccolto molti feedback sia dal pubblico sia dagli importatori e abbiamo deciso di creare due nuove colorazioni, entrambe declinate su un telaio color oro, che esaltassero il tema neo-retro e l’eleganza delle linee, per sottolineare i valori del marchio.”

La prima variante si basa sui due colori classici MV Agusta, Rosso Ago e Argento Ago, che si rifanno al glorioso passato agonistico della casa. I cerchi oro e i dettagli ispirati al mondo delle corse evocano le purosangue leggendarie che hanno dominato i circuiti per decenni, creando quel tocco particolare che distingue la Superveloce 800 da una semplice moto di serie.

La seconda proposta utilizza le colorazioni Nero Carbon Met. e Grigio Scuro Met. Opaco con dettagli in oro per un effetto sofisticato e sobrio che evoca i circuiti di Formula 1 degli anni ’70. Un’alternativa di grande eleganza alle livree classiche MV Agusta.




SIM Racing/ Verso l’esordio del Campionato Italiano Formula 3 E-Sport


Ci si avvicina all'esordio del Campionato Italiano Formula 3 E-Sport 2020 di ACI -E-Sport su iRacing. Un appuntamento se vogliamo ancora più atteso di quello della scorsa settimana, quando si alzato il sipario sul Campionato Italiano Gran Turismo, entrato ieri nella fase di prequalifica per il secondo appuntamento di Imola.  Lo dimostrano dapprima i numeri, con 180 partecipanti che si sono contesi i soli 50 posti disponibili e che concederanno l'opportunità di respirare il profumo virtuale dell'asfalto di Monza, ma anche il forte richiamo, se vogliamo il fascino delle ruote scoperte, che ha visto entrare in gioco Formula X Italian Series.

La partnership tra ACI Sport e Formula X Italian Series darà la possibilità al futuro campione italiano Formula 3 E-Sport di godere di un giorno di test e quindi partecipare ad una gara reale della serie Formula X entro il 2020. Si tratta di una serie con monoposto e sport prototipi, classifiche dedicate, diverse griglie di partenza e un format vincente e avvincente, per il trofeo automobilistico Italiano con maggior numero di partecipanti.

Mercoledì si assisterà, almeno per la prima volta in un contesto federale come quello voluto da ACI Sport, ad un eccezionale connubio tra virtuale e reale, con un gran numero di piloti professionisti provenienti appunto dal motorsport reale, come Raffaele Marciello, che se pur da sim driver e appartenente al team VeraPelle Racing, è proprio quel Marciello pilota ufficiale Mercedes, campione Blancpain overall e sprint del 2018. Vi saranno poi Lorenzo Ferrari, Andrea Rosso (i due come Guest Drivers), Zanotti Erwin e Simonazzi Francesco, tutti giovani promesse provenienti dall'Italian F4 Championaship, e Mattia Drudi, pilota ufficiale Audi Sport e terzo pilota Audi Formula E, che correrà con i colori SRC Squadra Corse, non per nulla titolare del miglior tempo in prequalifica. Nelle file de DRS Wave Italy troveremo invece Riccardo Azzoli, ex pilota Formula Renault e F3 su Dallara 304, e Marco Zipoli, pilota professionista dedicato alla formazione di piloti presso il Professional Training Center di Verona.

Nei due split (il secondo correrà venerdì sera) ci saranno anche Ivan Machado Perez, Nicholas Arduini e Edoardo d'Amicis, piloti Formula Predator e protagonisti in Formula X Italian Series, oltre che i piloti Kart Alessandro Maiorana, Leonardo Pagano, Mattia Castelletti e Filippo Fant.

Sulla griglia di mercoledì si presentano pertanto i primi 25 piloti che hanno oltrepassato lo sbarramento delle prequalifiche della scorsa settimana, molti appartenenti a team di rilievo anche nel panorama del simracing mondiale. Toccherà poi venerdì ai secondi venticinque di split 2 andare a conquistare quei punti utili per la corsa al campionato.

In palio non solo il titolo di Campione Italiano Formula 3 E-Sport, ma anche l'opportunità offerta da Formula X Italian series di partecipare ad una giornata di test e ad una gara reale della serie, oltre che i premi offerti dai partner di Sim Race Components e Wave Italy, consistenti in postazioni e pedaliere high-end destinate al sim racing. 

Gara live su Canale 228 di Sky e SimracingleagueTV.

Credits: ACI Sport 

Alla Motor Valley Fest, Misano World Circuit organizza sessioni di autografi digitali con piloti del Motomondiale

Per la prima volta in Italia, durante il Motor Valley Fest 2020 (da giovedì 14 a domenica 17 sulla piattaforma motorvalleyfest.it), gli appassionati delle due ruote potranno ricevere l'autografo personalizzato dai piloti del motomondiale direttamente sul proprio smartphone. All'iniziativa di Misano World Circuit hanno già aderito diversi piloti delle classi MotoGp, Moto 2, Moto 3 ma anche della MotoE e della Superbike.

 

Grazie a Stargraph, la piattaforma digitale Sports-Tech che aumenta l'engagement dei veri fan, i piloti potranno fare l'autografo in via digitale su iPad, scattarsi una foto e inviarlo ai fan. Un contenuto esclusivo con un valore reale grazie alla tecnologia Blockchain che ne garantisce l'autenticità. Si crea così, eliminando ogni barriera fisica, una nuova forma di comunicazione tra la star e i suoi fan.

 

Sino ad oggi Stargraph è stata utilizzata durante gli eventi dal vivo, ma nelle quattro giornate del Motor Valley Fest, Misano World Circuit estenderà la possibilità di ricevere l'autografo digitale a chiunque, ovunque si trovi, organizzando in diverse fasce orarie sessioni di autografi con i piloti.

 

Sarà come partecipare ad una sessione tradizionale, ma lo si potrà fare comodamente da casa, scaricando gratuitamente l'App Stargraph (disponibile negli store Apple e Android). Subito si riceverà l'autografo personalizzato con nome e cognome, pronto per essere condiviso sui social, essere stampato o salvato sulla libreria del proprio telefono. (SMART Comunicazione)

martedì 12 maggio 2020

IL MOTOCICLISMO RIPARTE DALLA RIDERS’ LAND

Misano Adriatico, 12 maggio 2020 – Giovedì 14 maggio si riaccenderanno i motori a Misano World Circuit e il loro rombo arriverà anche al Motor Valley Fest che proprio giovedì si avvierà sulla piattaforma digitale. L'allentamento delle restrizioni per il contrasto del contagio da coronavirus contenute nell'ultimo DPCM e riguardanti l'attività sportiva, consentono ora la ripresa dell'attività ai campioni delle due ruote. E a Misano si riparte subito, in accordo con FMI e ospitando una quarantina di piloti della Riders' Land.

 

Il Presidente della FMI Giovanni Copioli: "Dopo questo lungo periodo di responsabile stop delle attività, ci prepariamo ad un primo, importante test riservato, come da disposizioni governative, ai soli piloti di interesse nazionale residenti in Emilia-Romagna. Con il World Misano Circuit c'è una consolidata collaborazione ed una visione pienamente condivisa dello sviluppo del motociclismo e dei giovani piloti. Non a caso è il Centro Tecnico Federale con tutta una serie di attività congiunte con la Direzione dell'Autodromo e con i più importanti team italiani. In questa fase di convivenza con il Covid-19, abbiamo messo a punto procedure e modalità per la tutela assoluta della salute di piloti, addetti e personale di servizio. Ringraziando il Direttore dell'Autodromo, Andrea Albani, guardo con fiducia a questo primo test che sarà fondamentale per la ripresa delle nostre attività sportive, ad iniziare dal Campionato Italiano di Velocità".

 

I piloti di interesse nazionale e residenti in Emilia-Romagna varcheranno i box del Simoncelli nel primo pomeriggio e saranno in pista per una giornata di allenamento, utile a riprendere confidenza con la moto dopo tanti giorni passati al simulatore.

 

"C'è voglia di ripartire – ammette Luca Colaiacovo, Presidente della Santa Monica SpA – ma sappiamo anche che tutto va ricondotto alle cautele delle regole perché non sono permessi passi falsi. Sarà anche un test organizzativo, di verifica delle situazioni che si creano all'interno dell'impianto".

 

La giornata è un test che accende il semaforo verde per tutto il mondo del motociclismo, alla ricerca della sua nuova dimensione dopo il blocco improvviso e in vista dell'imminente ripartenza. Procedure, protocolli, distanze, presidi: tutte questioni che in queste settimane sono state al centro di febbrili incontri per trovare una strada comune da intraprendere all'insegna della sicurezza.

 

Giovedì avverrà anche il debutto del nuovo asfalto della pista internazionale, concluso a marzo prima della chiusura delle aziende coinvolte e rivestirà un carattere anche simbolico. Sarà un segnale piccolo ma potente, anche una sorta di liberazione dopo il lunghissimo lockdown che ha riguardato il motorsport, protagonista quest'anno solo in Qatar con Moto2 e Moto3, l'8 marzo scorso. (SMART Comunicazione)

STORIE ALFA ROMEO”, QUARTA PUNTATA: ALFA ROMEO È IL PRIMO COSTRUTTORE A VINCERE IN FORMULA 1



Il legame tra l’Alfa Romeo e la Formula 1 ha scritto la storia dell’automobilismo sportivo: fu proprio il marchio del Biscione ad aggiudicarsi il primo Gran Premio e l’edizione inaugurale della massima competizione motoristica nel 1950 con Nino Farina a bordo di un’Alfa Romeo Gran Premio Tipo 158 “Alfetta”, e il successo è stato bissato nel 1951 da Juan Manuel Fangio sull’Alfetta 159

La millesima gara

Il 13 maggio è l’anniversario del primo Gran Premio di Formula 1, uno dei grandi miti sportivi del nostro tempo. La nascita della competizione (Silverstone, 1950) viene celebrata dalla Federazione Internazionale a Shangai il 14 luglio 2019 (in occasione della millesima gara), e il 13 maggio 2020 (quando la Formula 1 compie settant’anni).
Due ere a confronto: nel 1950 il casco per i piloti non è ancora obbligatorio, non esiste la televisione e gli spettatori sono tutti a bordo pista. Oggi il “circus” è un’industria globale ultratecnologica, capace di raggiungere milioni di persone a stagione attraverso TV e web.
In comune solo due cose: la passione del pubblico, e Alfa Romeo – tornata a correre nel 2018 insieme con Sauber, e che dal 2020 dà il suo nome al team Alfa Romeo Racing ORLEN. Alfa Romeo non era la stessa senza la Formula 1. E, forse, anche la Formula 1 non era la stessa senza Alfa Romeo.

L’Alfetta 158

L’Alfetta del 1938 è un gioiello tecnologico. Il motore 8 cilindri in linea con compressore monostadio e carburatore a triplo corpo è sviluppato da Gioacchino Colombo, capo della progettazione, che lo vuole potente, pronto nelle accelerazioni e molto affidabile. La distribuzione è azionata da un doppio albero a camme in testa.
L’uso di leghe leggere (elektron per il monoblocco, acciaio al nichel-cromo per l’albero motore) consente di ridurre il peso del propulsore a soli 165 chilogrammi. Il cambio trova posto al retrotreno, in blocco con il differenziale. È il famoso schema “transaxle”, che garantisce minore ingombro e una distribuzione ottimale dei pesi sui due assi: una soluzione che il Marchio porterà in seguito anche sulle vetture di serie.
Il conflitto mondiale spezza il filo della ricerca, e interrompe l’evoluzione delle macchine: ma il progetto prevedeva soluzioni tecniche tanto sofisticate da arrivare fino al dopoguerrra – e, in qualche caso, fino ai giorni nostri.

La fuga ad Abbiategrasso

C’è una continuità fisica, non solo progettuale, tra la prima e le successive 158: perché le auto con cui Alfa Romeo ricomincia a correre sono letteralmente le stesse – nascoste in attesa della fine delle ostilità.
Siamo nel 1943. Milano è occupata, rastrellamenti e sequestri sono all’ordine del giorno. Al Portello sono conservate alcune Alfetta 158, che rischiano di diventare bottino di guerra. I tecnici e gli operai dell’Alfa Romeo decidono di farle sparire, e organizzano clandestinamente prelievo e spostamento. Alcuni appassionati Alfisti si offrono di ospitare le vetture: tra essi, il pilota di motonautica Achille Castoldi, che nel 1940 aveva fissato il record mondiale di velocità proprio con un motore Alfa Romeo 158.
Ma qualcosa non funziona. Una pattuglia della Wehrmacht interviene e chiede chiarimenti con le armi spianate. Per fortuna, il collaudatore Pietro Bonini è svizzero, e ha vissuto a lungo a Berlino. Parlando in perfetto tedesco e sventolando un lasciapassare riesce a salvare la situazione. I camion partono. Le 158 saranno portate in officine e fattorie, nascoste da muri e coperte da cataste di legna – in attesa di tempi migliori.

L’atto di nascita della F1

Già nel primissimo dopoguerra, quelle 158 vengono riportate al Portello, restaurate e rimesse in condizione di correre. E tornano subito a vincere, anche se un Campionato vero e proprio non c’è ancora. Tra il 1947 e il 1948, Nino Farina trionfa a Ginevra al Gran Premio delle Nazioni, Varzi taglia per primo il traguardo del Gran Premio del Valentino a Torino e Trossi stravince il Gran Premio di Milano. Il messaggio è forte e chiaro: Alfa Romeo è sempre la squadra da battere.
Il British Grand Prix di Silverstone del 1950 è la prima delle sette gare del neonato Campionato mondiale FIA di Formula 1. Paesi che erano in guerra solo pochi anni prima sono uniti da una competizione sportiva: è un momento storico. E storica è l’affermazione Alfa Romeo.
Ai primi quattro posti della griglia di partenza ci sono quattro Alfetta 158. Giuseppe “Nino” Farina conquista la pole position, il giro più veloce e la vittoria finale. Secondo è Luigi Fagioli, terzo Reg Parnell. Il primo podio della F1 è tutto Alfa Romeo.

La squadra dei 3 F

Per la combinazione di velocità, maneggevolezza e affidabilità che offre, la 158 rappresenta il punto più alto della tecnologia automobilistica del tempo. Al momento della sua nascita, nel 1938, ha un motore 1.5 litri con compressore da 185 cavalli. Nel primo dopoguerra, il compressore diventa a doppio stadio e il motore raggiunge i 275 – per poi arrivare a 350 (a 8.600 giri) nel 1950. Grazie all’estrema leggerezza della vettura, il rapporto peso/potenza è di soli 2 kg/CV – un valore in linea con le supersportive stradali di oggi.
La superiorità tecnica si traduce in vittorie. Farina, Fangio e Fagioli diventano per i giornali “la squadra dei 3 F”, che sbaraglia gli avversari. I tre piloti Alfa Romeo vincono tutti i Gran Premi a cui partecipano, vanno a podio dodici volte e ottengono cinque giri veloci. Come dirà Giuseppe Busso, storico progettista Alfa Romeo e ai tempi collaboratore di Colombo, “il problema principale era decidere quale dei nostri tre piloti avrebbe dovuto vincere la gara”.
Al Gran Premio di Monza, il 3 settembre 1950, Alfa Romeo anticipa le soluzioni tecniche della 159 sviluppata per partecipare al Campionato dell’anno successivo. La nuova Alfetta esordisce con una vittoria: al volante Nino Farina – che diventa così il primo Campione del Mondo di Formula 1.

L'Alfetta 159

L’anno successivo il campionato rimane aperto fino all’ultima gara: a contendersi il successo Alfa Romeo e Ferrari. Dopo 17 anni, lo straordinario motore dell'Alfetta è arrivato alla fine del suo potenziale di sviluppo – ma nel corso del 1951 i tecnici riescono ancora a estrarre potenza, buttando nella mischia fino a 450 cavalli. Grazie a questo sforzo (e alla bravura dei piloti), la 159 vince in Svizzera, Belgio, Francia e Spagna, raccoglie 11 podi e stabilisce il giro più veloce in tutte e sette le gare disputate.
Il mito dei “3 F” e delle loro vittorie porta Alfa Romeo nel mondo del cinema. I due produttori del momento (Dino De Laurentiis e Carlo Ponti) scelgono gli attori del momento (Amedeo Nazzari e una bellissima Alida Valli) per realizzare “Ultimo incontro”, un film interamente ambientato sui circuiti della F1 e nelle officine della Squadra Corse Alfa Romeo. Alla sceneggiatura collabora anche Alberto Moravia.
Il film esce nelle sale il 24 ottobre 1951, e quattro giorni dopo Juan Manuel Fangio vince il Gran Premio di Spagna, diventando Campione del Mondo con l’Alfetta 159. È la seconda vittoria consecutiva. Alfa Romeo ha vinto i primi due titoli di Formula 1, e può ritirarsi imbattuta per dedicarsi interamente alla produzione di serie.

Credits: FCA Heritage








Porsche/Lo stabilimento di Stoccarda-Zuffenhausen festeggia 70 anni di consegne ai clienti


La storia straordinaria della Casa Automobilistica di Stoccarda è iniziata settant’anni fa, quando, il 26 maggio 1950, la prima Porsche fresca di produzione è stata ritirata dal proprietario presso lo stabilimento di Zuffenhausen. Ancora oggi, i clienti continuano ad avvicinarsi quanto più possibile alle radici del brand quando si tratta di ritirare la loro nuova sportiva. Nell’anno di questo importante anniversario, anche la prima Taycan è stata ritirata da un cliente presso lo stabilimento principale di Porsche, a Stoccarda-Zuffenhausen.

Il ritiro in fabbrica ha avuto inizio in un campo da cui si vedeva chiaramente lo Stabilimento n. 1. È là che Ottomar Domnick (nella foto in alto) ha cominciato questa tradizione nel giorno fissato per il ritiro della sua Porsche 356 con carrozzeria color argento “Fish Silver” contrassegnata dal numero d’ordine 5001. Per lo specialista in neurologia e psichiatria si realizzava il sogno di sempre: essere il primo ad acquistare una Porsche in Germania. Quando ritirò la sua nuova Porsche, Ottomar Domnick aveva 43 anni, casualmente la stessa età di Florian Böhme quando ha ritirato la prima Porsche elettrica al 100% a Zuffenhausen, lo scorso 21 febbraio. Il ritiro ha coinciso con il giorno del suo 43° compleanno.

Prima della breve cerimonia di consegna, Ottomar Domnick si era seduto nella sua Porsche 356 accanto al conducente Herbert Linge, che si era offerto per fare con lui un ultimo giro di collaudo. Herbert Linge ha iniziato il suo percorso di apprendistato presso Porsche KG nell’aprile del 1943 ed è stato uno dei primi meccanici ad essere assunto al ritorno di Porsche da Gmünd, in Austria, alla fine del 1949. “Avevo 14 anni quando ho iniziato a lavorare nell’officina di Porsche dove si formavano gli apprendisti. C’erano sei meccanici e due disegnatori tecnici. Spesso Ferdinand Porsche passava accanto alla nostra officina con ospiti importanti al seguito. Si fermava sempre per salutare, facendo attendere brevemente chi lo accompagnava. È una cosa che non dimenticherò mai”, ha raccontato Herbert Linge, che ricorda perfettamente ogni ritiro avvenuto presso la fabbrica. “Quando Ottomar Domnick ha ritirato la sua Porsche 356 ha festeggiato l’occasione degnamente. Ma di fatto aveva continuato comunque a venire in stabilimento ogni giorno per vedere come stava procedendo la realizzazione della sua auto. Persino Ferry Porsche ha fatto una breve comparsa quando al dottore è stata consegnata la sua sportiva”.

Persino oggi il ritiro dell’auto presso la sede centrale di Porsche viene vissuto come un’esperienza speciale dai clienti. “L’aspetto più emozionante di questo ‘primo incontro’ è che il cliente non ha mai davvero visto l’auto prima”, spiega Tobias Donnevert, Responsabile dei Ritiri in Stabilimento e della Personalizzazione del Processo di Vendita. “Il cliente ha soltanto configurato la vettura scelta presso il Centro Porsche o insieme agli addetti dell’assistenza clienti di Porsche Exclusive Manufaktur, limitandosi a verificare l’abbinamento di colori in foto o accostando le tinte delle cartelle colori. Quando viene a ritirare la sua Porsche, la vede dunque per la prima volta dal vero. Si tratta di un momento molto speciale che è riservato solo al cliente nella fase iniziale della consegna.”

Nello stabilimento di Zuffenhausen, Tobias Donnevert e il suo team accolgono ogni giorno circa 20 clienti che scelgono di ritirare qui la loro vettura nuova. Nel 2019, i ritiri in fabbrica sono stati 2.500 a Zuffenhausen e quasi 3.000 a Lipsia. Prima di entrare in possesso dell’auto, i clienti sono anche invitati a fare un giro dello stabilimento per vedere, fra le altre cose, come viene realizzata la Porsche 911 a Zuffenhausen. Il programma include anche una visita al Museo di Porsche. A Lipsia viene offerta ai clienti una breve panoramica della produzione dei modelli Macan e Panamera. È inoltre possibile fare un giro di prova sulla pista FIA dello stabilimento.

La Fondazione Domnick Foundation, che amministra i lasciti di Ottomar Domnick, ha ancora l’originale dell’ordine della vettura fatto a suo tempo e che riporta il numero 5001. L’ordine era stato gestito dalla concessionaria VW Hahn, dato che non esisteva ancora una rete distributiva dedicata in Germania. Sul modulo d’ordine, la dicitura “Volkswagen” era stata cancellata con una riga tracciata a mano e sostituita con “Porsche-Sport”. Oggi, la Porsche 356 di Ottomar Domnick simboleggia l’inizio della presenza di Porsche in Germania, oltre ad essere la vettura che ha avviato la tradizione dei ritiri fatti di persona presso la fabbrica di Zuffenhausen.

LA SCUDERIA FERRARI MISSION WINNOW E SEBASTIAN VETTEL DECIDONO DI NON PROLUNGARE IL CONTRATTO


Maranello 12 maggio 2020 - La Scuderia Ferrari Mission Winnow e Sebastian Vettel comunicano la decisione di non prolungare il rapporto di collaborazione tecnico-sportiva oltre la sua naturale scadenza, prevista al termine della stagione sportiva 2020.

Mattia Binotto, Managing Director Gestione Sportiva e Team Principal: “Abbiamo preso questa decisione insieme a Sebastian e riteniamo che sia la miglior soluzione per entrambe le parti. Non è stato un passo facile da compiere, considerato il valore di Sebastian, come pilota e come persona. Non c’è stato un motivo specifico che ha determinato questa decisione bensì la comune e amichevole constatazione che è arrivato il momento di proseguire il nostro cammino su strade diverse per inseguire i nostri rispettivi obiettivi.
Sebastian è già entrato nella storia della Scuderia – con 14 Gran Premi conquistati è il terzo pilota più vittorioso ed è già quello che ha ottenuto il maggior numero di punti iridati – e nelle cinque stagioni fin qui disputate con noi è salito tre volte sul podio del Campionato Piloti, contribuendo in maniera decisiva alla costante presenza della squadra tra le prime tre della classifica Costruttori.

A nome di tutta la Ferrari voglio ringraziare Sebastian per la sua grande professionalità e l’umanità dimostrate in questi cinque anni, nei quali abbiamo condiviso tanti momenti importanti. Insieme non siamo ancora riusciti a vincere un titolo iridato che per lui sarebbe il quinto ma siamo convinti che in questa anomala stagione 2020 riusciremo a toglierci ancora tante soddisfazioni”.

Sebastian Vettel #5: “Il mio rapporto con la Scuderia Ferrari terminerà alla fine del 2020. In questo sport per riuscire ad ottenere il massimo bisogna essere in perfetta sintonia ed io e la squadra abbiamo realizzato che non esiste più una volontà comune di proseguire insieme oltre la fine di questo campionato. In questa comune decisione non entrano in alcun modo in gioco aspetti economici: non è il mio modo di ragionare quando si fanno certe scelte e non lo sarà mai.
Quello che è accaduto in questi ultimi mesi ha portato tanti di noi a fare delle riflessioni su quelle che sono davvero le priorità della vita: c’è bisogno di immaginazione e di avere un nuovo approccio a una situazione che è mutata. Io stesso mi prenderò il tempo necessario per riflettere su cosa sia realmente essenziale per il mio futuro.
La Scuderia Ferrari ha un posto speciale nella Formula 1 e le auguro tutto il successo che merita. Infine, voglio ringraziare tutta la famiglia Ferrari e, soprattutto, i suoi tifosi sparsi in tutto il mondo per il sostegno che mi hanno dato in questi anni.
Il mio immediato obiettivo sarà quello di chiudere nella miglior maniera possibile questa lunga storia con la Ferrari cercando di condividere insieme ancora dei bei momenti, come i tanti già vissuti in passato”.

Foto Allmotorsport/D. Paglino

La Nuova MINI John Cooper Works GP


Una vettura unica nel suo genere, con DNA da corsa stabilisce nuovi parametri di riferimento per le prestazioni nel segmento delle auto piccole premium. La Nuova MINI John Cooper Works GP (consumo di carburante combinato: 7,3 l / 100 km, emissioni di CO2 combinate: 167 g / km) è il modello più veloce del marchio britannico che sia mai stato approvato per l'uso su strada. Un motore turbo a 4 cilindri da 225 kW / 306 CV rende il modello a due posti - ispirato dalla MINI 3 Porte - ancora più veloce: da zero a 100 km / h in soli 5,2 secondi. La Nuova MINI John Cooper Works GP sarà presentata per la prima volta al pubblico al Los Angeles Auto Show (dal 22 novembre al 1° dicembre 2019) e successivamente prodotta in un'edizione limitata di 3000 unità presso lo stabilimento MINI di Oxford. La consegna agli appassionati di corse in tutto il mondo inizierà nel marzo 2020.

Una sensazione di gara intensa e purista è trasmessa da quello che è di gran lunga il motore più potente mai usato su un modello del brand britannico, dalla tecnologia delle sospensioni messa a punto sulla base dell'esperienza John Cooper Works nel Motorsport alla struttura del veicolo ottimizzata in termini di leggerezza, rigidità torsionale e aerodinamicità. La Nuova MINI John Cooper Works GP garantisce una sportività senza pari e un'agilità travolgente. Come tale, fa parte di un'affascinante tradizione che è stata strettamente legata al nome del leggendario designer di Formula 1 John Cooper sin dal debutto della Mini classica 60 anni fa. Sia su strada che in pista, questa combinazione vincente ha regalato grandi emozioni nel tempo: dalla prima Mini Cooper con la vittoria del British Touring Car Championship alle tre vittorie complessive nel Rally di Monte Carlo, al MINI Challenge, ai risultati raggiunti nelle Dakar Rally e all'ultima generazione dei modelli John Cooper Works.

Il carattere esclusivo della Nuova MINI John Cooper Works GP, orientato senza compromessi al piacere di guida estremo, si esprime sia nella potenza del motore che nelle sue caratteristiche prestazionali. Più chiaramente che mai, la Nuova MINI John Cooper Works si posiziona in prima linea nella gamma di modelli MINI e John Cooper Works, offrendo una potenza aggiuntiva pari a 55 kW / 75 CV. In quanto tale, la posizione eccezionale della Nuova MINI John Cooper Works GP è ancora più definita rispetto a quella delle due sportive MINI delle precedenti generazioni, ciascuna prodotta in una piccola serie di 2.000 unità. La MINI Cooper S con John Cooper Works GP Kit, lanciata nel 2006, e la MINI John Cooper Works GP del 2013 riflettevano già un fascino da corsa insolitamente intenso con i loro motori turbocompressi da 160 kW / 218 CV, la loro specifica tecnologia di sospensione e le loro esclusive caratteristiche di design e equipaggiamento. La Nuova MINI John Cooper Works GP porta le prestazioni di un'auto piccola premium a un livello completamente nuovo. Nel corso dei test drive, parte del processo di sviluppo della serie, il nuovo modello ha completato un giro del Nordschleife a Nürburgring in meno di otto minuti, quasi mezzo minuto più veloce del modello precedente.

lunedì 11 maggio 2020

Il 5° RALLY CIRCUIT BY VEDOVATI CORSE SLITTA DI UNA SETTIMANA


In un momento in cui si fa fatica a capire se, come e quando riprenderanno le corse su strada, quello che pare più probabile è la prossima ripresa dell'attività in circuito. È la speranza di numerosi appassionati e anche della Vedovati Corse che nel mese di novembre dà appuntamento, come accade da parecchi anni, a tutti i concorrenti all’interno del circuito di Monza. 
In attesa dell’ok per la ripartenza c’è però una comunicazione relativa alla corsa lombarda e riguarda il cambio di data: dal 14 e 15 novembre si passerà alla settimana successiva e cioè al 21 e 22 novembre. Il motivo dello slittamento è presto detto: i numerosi rinvii delle competizioni hanno portato a collocare a metà novembre le finali del DTM facendo di conseguenza spostare di sette giorni lo Special Rally Circuit by Vedovati. In attesa del fatidico semaforo verde che darà il via alle competizioni, la Vedovati Corse inizia con i preparativi per la manifestazione. 

Foto di Bellux Production

Gran Premio Nuvolari, pronto il piano organizzativo per la trentesima edizione (17 - 20 settembre 2020)


Il rallentamento imposto dall’emergenza Covid-19 all'attività organizzativa della Scuderia Mantova Corse sta terminando: lunedì 18 maggio riapriranno gli uffici mantovani. Nel frattempo, continua in smart working la preparazione alla 30^ edizione del Gran Premio Nuvolari, in calendario nel terzo weekend di settembre 2020, con una particolare attenzione all’emergenza “Coronavirus” e alle linee guida del Governo Italiano e delle autorità sanitarie preposte.
Il gruppo organizzativo lavora su varie misure volte ad assicurare la fattibilità dell’evento in termini di sicurezza e salvaguardia della salute pubblica. Inoltre, ha varato un importante programma per celebrare il traguardo della propria trentesima edizione: un anniversario importante la cui comunicazione partirà a breve mediante un incisivo advertisement sia offline - sui maggiori magazine di settore nazionali ed internazionali - che online - sui blog e portali dedicati, e sui canali digital e social del marchio.

"Guardiamo al Gran Premio Nuvolari 2020 con il desiderio di riassaporare la gioia per una manifestazione che sarà in grado di coinvolgere possessori di auto storiche ed appassionati da tutto il mondo, e di contribuire al rilancio positivo del settore automobilistico, tanto provato di questi tempi" commentano i tre soci della Scuderia, Claudio Rossi, Luca Bergamaschi e Marco Marani. "Sarà una grande occasione per ripartire, un’ulteriore dimostrazione di come il nostro Paese sappia reagire e rialzarsi."

Red Bull, lo Special Partner dell’evento, presenzierà anche con i nuovi colori della Scuderia F1 AlphaTauri. Finservice conferma il proprio sostegno in qualità di Technical Partner nell’appuntamento cult della stagione.
Vedrà la luce il GPN Green: nuova iniziativa di ecologizzazione. L’impatto ambientale provocato dalla circolazione delle vetture storiche partecipanti all’evento verrà compensato dalla piantumazione in aree selezionate di un numero tale di alberi ad alto fusto da bilanciare l’emissione totale di CO2.
La manifestazione sarà come di consueto itinerante, articolandosi in una tre giorni che porterà la parata di classiche da Mantova, all’Emilia, alla Riviera Adriatica, alla Toscana, all'Umbria, alle Marche, alla Romagna e di nuovo a Mantova – il tutto in un quadro di ospitalità di alto livello. La città natale di Tazio Nuvolari resterà coinvolta dall’evento durante tutti i giorni della manifestazione, con eventi ed esposizioni collaterali.

Requisiti e Termini di iscrizione
Le richieste di registrazione, da effettuarsi esclusivamente sul sito www.gpnuvolari.it, rimarranno aperte fino al 31 luglio. Al Gran Premio Nuvolari sono ammesse vetture fabbricate dal 1919 al 1976 munite di documentazione F.I.V.A., o F.I.A. Heritage, o A.S.I., o ACI Sport /ACI Storico, o Registro di Marca. Qualora, per causa di forza maggiore, venisse annullato l’evento, Mantova Corse provvederà al rimborso della tassa d’iscrizione.

 

Sim Racing/ Per Maximilian Günther (BMW) un altro podio nella “ABB Formula E Race at Home”


Dopo aver iniziato la stagione con due vittorie consecutive, Maximilian Günther ha conquistato un altro podio nella terza gara della “ABB Formula E Race at Home Challenge”. Il pilota della BMW i Andretti Motorsport è arrivato terzo sul circuito virtuale di Monaco conquistando 15 punti e rimanendo alla guida del campionato con 65 punti. Alexander Sims ha concluso dodicesimo. Nella gara Challenge Grid, il pilota del Team Redline Kevin Siggy ha ottenuto la sua prima vittoria stagionale con la BMW iFE.20. Come Günther, guida il campionato piloti.

Nelle qualifiche per la gara con i piloti di Formula E, Günther ha dovuto accontentarsi del sesto posto. Tuttavia, è salito prontamente al terzo posto dopo un ottimo inizio ed è stato in grado di difendere la posizione fino al traguardo. La vittoria questa volta è andata a Pascal Wehrlein (Mahindra). Günther (65 punti) ora precede Wehrlein di 21 punti nel campionato piloti. Le qualifiche avrebbero potuto essere migliori anche per Sims, che non ha potuto fare di meglio del 20° posto. In gara, tuttavia, anche lui ha reagito con forza per finire dodicesimo.

Nella gara Challenge Grid, per piloti sim, il pilota del Team Redline Siggy ha conquistato la sua prima vittoria della stagione con i colori della BMW i Andretti Motorsport. Partendo dalla pole position, ha gestito al meglio la gara fino alla vittoria ed ha aumentato il vantaggio in classifica generale. Come Günther, questo è stato il terzo podio in tre gare per Siggy, che ha anche stabilito il giro più veloce della gara. Charlie Martin non è riuscito a finire  la gara con la seconda BMW iFE.20.