martedì 21 aprile 2020

“Storie Alfa Romeo” la nuova collana web che Alfa Romeo regala a tutti gli appassionati

Le belle storie emozionano e confortano, e soprattutto nei momenti più complicati rappresentano un corroborante momento di evasione. Una storia ben raccontata è come un’automobile ben fatta, capace di avvolgere e di appassionare: consente di andare lontano, almeno con la fantasia, e di godersi il panorama che sfila dal finestrino. Soprattutto in questo frangente di giorni difficili c’è un diffuso desiderio di storie, e Alfa Romeo ne ha tante da raccontare.

“Storie Alfa Romeo”: un piano editoriale che celebra 110 anni di storia

Il 24 giugno 2020, infatti, il Marchio taglierà un nuovo prestigioso traguardo: il Biscione festeggerà 110 anni contraddistinti da innovazioni tecnologiche, successi sportivi e memorabili creazioni su quattro ruote, e per festeggiare un compleanno così importante ha sviluppato “Storie Alfa Romeo”, una collana web dedicata a tutti gli appassionati di automobili. Del resto, non si può pensare alla storia dell’automobilismo mondiale senza evocare Alfa Romeo: il Biscione è davvero nel cuore non solo degli Alfisti, ma di tutti gli amanti del bello. La storia di Alfa Romeo si intreccia infatti con il meglio della genialità italiana, ne racchiude il carattere, oltre al noto patrimonio tecnico e artistico, e tocca ambiti che esulano dal mondo dell’automobile.

La passione al centro: Alfa Romeo racconta Alfa Romeo

“Storie Alfa Romeo” racconterà curiosità, costume, fatti correlati allo sviluppo del Marchio, e a quello storico e sociale d’Italia, attraverso i suoi modelli più famosi, accompagnati da foto d’archivio e dalle immagini delle vetture ospitate dal Museo Storico Alfa Romeo di Arese.
Come ogni creazione firmata dal Biscione, anche “Storie Alfa Romeo” mette al centro chi siede al volante, ma non solo. Di puntata in puntata, le “Storie Alfa Romeo” permetteranno di incontrare piloti e divi, tecnici e stilisti, celebrità e semplici appassionati: i protagonisti della leggenda Alfa Romeo.

Da via Cappuccio a una dimensione globale

Con “Storie Alfa Romeo” sarà dunque possibile andare alla scoperta delle radici di Alfa Romeo, e dell’intreccio di legami con Londra, Bordeaux e Napoli che hanno dato al Marchio una dimensione internazionale sin dalle origini. Per iniziare si parlerà della prima vettura prodotta, la 24 HP progettata da Giuseppe Merosi nella sua casa milanese di via Cappuccio ancor prima che il 24 giugno 1910 venisse registrata a Milano la ragione sociale A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili). E naturalmente non mancherà l’occasione per rivivere le origini del mito sportivo Alfa Romeo: dal debutto nelle corse nel 1911 alla prima vittoria nella Targa Florio, atto di nascita del leggendario Quadrifoglio.

Rinasce la Scuderia Grifone


> Aprile 2020 - Ritorna dopo circa 10 anni di assenza a livello ufficiale la Grifone che, in questi anni, è “sopravvissuta” grazie agli appassionati piloti genovesi Silvano e Gianni Chiesa, Sergio Delfino, Marcello Spina e al Veteran Car Club Ligure. 
Ora in questo difficile marzo 2020, un nuovo direttivo ha preso in mano le redini della Scuderia: Sergio Delfino resta come Presidente Onorario mentre la Presidenza passa a Gianni Chiesa figlio del compianto presidente, Silvano. Alla Vice Presidenza, un genovese doc, Mauro Ambrogi, da sempre nel mondo dei motori e titolare della vittoriosissima University Motors di Quinto (GE) dove, tra l’altro nacque nel 1958 la scuderia Grifone per una scissione della storica Scuderia Quinto  Altro Vice Presidente e addetto stampa è un gentleman driver veronese Nicola Manzini, recente campione italiano nel CIRM; titolo a squadre conquistato assieme al manager e pilota Marco Gandino che, per la scuderia rivestirà il ruolo di Team Manager e ne curerà gli aspetti organizzativi ed economici. 
Alla direzione sportiva una figlia d’arte, Marianna Ambrogi che è sui campi di gara da quando, poco più che ventenne, il padre Mauro la catapultò sia in pista ai muretti dei box o a coordinare le assistenze nei rally e negli eventi più prestigiosi. 

Completano il direttivo il medico genovese Alberto Bonamini, rallysta e già pilota Grifone negli anni ’80 e Danilo Scarcella, anche lui recente campione italiano nel CIRM assieme a Gandino che coadiuverà Marianna nella direzione sportiva e curerà il comparto salita.  Molte saranno le collaborazioni con piloti e direttori sportivi del recente passato e che hanno fatto la storia della Grifone. 

La scuderia che rinasce con un affiatatissimo gruppo di amici e driver avrà attenzione ai rally, alla regolarità e alla salita senza trascurare alcun altro avvenimento storico e con l’attenzione ai più importanti eventi internazionali. 
Il programma sportivo 2020 della Scuderia prevedeva la partecipazione al CIRM - Campionato Italiano di Regolarità a Media, al CIREAS- Campionato Italiano Regolarità Autostoriche, al Campionato Italiano Rally Storici e Campionato Italiano Autostoriche Salita ma, come noto, a seguito dell’emergenza COVID-19 tutto è stato rinviato con l’auspicio, di un pronto ritorno alla normalità. 
Confermata, dopo lo spostamento a settembre di quest’anno, la partecipazione dell’equipaggio GRIFONE tutto femminile Raffaella De Alessandrini e Marianna Ambrogi al TOUR-AUTO OPTIC e la partecipazione della scuderia al prossimo Tour de Corse nel mese di ottobre. 

Il programma sportivo 2021, ancora da definire, ricalcherà quello previsto per il 2020 per quanto riguarda la partecipazione ai campionati ma con un grande inizio la partecipazione, con una propria squadra, al rally storico per eccellenza, il mitico Rallye Monte-Carlo Historique a gennaio 2021. 
Sicuramente la situazione attuale non permette di fare programmi a breve termine ma la Scuderia è pronta alla ripresa agonistica.

(Ufficio Stampa Scuderia Grifone)

In tre mesi 53.546t di pneumatici fuori uso


> Aprile 2020 - Il riciclo dei Pneumatici Fuori Uso non si ferma. Anzi. L’attività di rintracciamento, raccolta, trasporto e recupero dei PFU sta infatti proseguendo secondo quanto previsto dal DPCM del 22 marzo per le attività individuate come essenziali per il Paese. Sono 53.546 le tonnellate di PFU rintracciate, raccolte e recuperate nei primi tre mesi del 2020; un quantitativo addirittura di poco superiore alle 53.174 tonnellate raccolte lo scorso anno nello stesso periodo. Sono invece oltre 18.000 le richieste di prelievo di PFU inserite dai 13.450 gommisti, stazioni di servizio e autofficine servite finora da Ecopneus in tutta Italia. 
“Ci stiamo impegnando per garantire un servizio efficiente ai tanti punti di generazione dei PFU che serviamo in tutta Italia anche in questa situazione emergenziale, in linea con l’approccio che abbiamo sempre avuto alla nostra attività oltre che con le disposizione governative” ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus. 
Il numero di interventi di raccolta dei PFU presso i gommisti è rimasto costante anche a marzo, sia rispetto il mese di febbraio che rispetto marzo 2019, nonostante si siano notevolmente ridotte le richieste di prelievo da parte dei gommisti, a causa dell’ovvia contrazione nel ricambio di pneumatici per l’emergenza COVID-19. 

- CREDITS: ECOPNEUS

F1/ Verso il debutto con doppio GP in Austria


Dovrebbe essere la pista del Red Bull Ring, nel primo fine settimana di Luglio, ad aprire la tribolata stagione 2020 del Mondiale di Formula 1. Stesso circuito, una settimana più tardi, per il secondo Gran Premio. Come annunciato dal gestore dell'impianto. Si correrà anche senza pubblico. Altri due appuntamenti in Luglio, entrambi sulla stessa pista, quella di Silverstone. Il circuito è disponibile al doppio round; la conferma sull'edizione online del Guardian. Poi dovrebbe essere il turno dell'Ungheria. Il condizionale è sempre d'obbligo, ma non per il Gran Premio del Belgio a Spa, cancellato alla data prevista per il divieto del Governo di organizzare manifestazioni fino alla fine del mese di Agosto.
Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Automobile Club d'Italia, incrocia le dita e spera nel regolare svolgimento del Gran Premio d'Italia - domenica 6 Settembre - all'Autodromo di Monza con pubblico numeroso sulle tribune, come da prevendita positivamente in corso. Ma "stiamo lavorando per prepararci all’ipotesi di una gara senza pubblico. Ipotesi che non ci entusiasma per niente" dice Sticchi Damiani a Il Giorno. 
Da confermare anche il prosieguo della stagione, che partirà - forse - il 5 Luglio in Austria.

Foto Claudio Pezzoli/Reporter Press Agency

lunedì 20 aprile 2020

Sim Racing/ Due BMW Z4 GT3 virtuali sul podio del Nürburgring Nordschleife


> Aprile 2020 - La BMW Z4 GT3 si è assicurata due posti sul podio nella terza gara della Digital Nürburgring Endurance Series powered by VCO. Il team Walkenhorst Motorsport si è aggiudicato il secondo posto con la vettura #34 dopo tre emozionanti ore di gara. Il team BMW Bank, con il pilota ufficiale BMW Spengler (CAN), è giunto subito dietro in terza posizione. Un totale di otto BMW Z4 GT3 erano sulla griglia di partenza.

Piloti professionisti e piloti delle gare sim hanno preso parte ad un'altra emozionante gara di endurance sul Nürburgring Nordschleife (GER) digitale. La BMW Z4 GT3 n#189 di BS+COMPETITION, guidata dal pilota ufficiale BMW Eng Eng (AUT), Alexander Voß e Laurin Heinrich (entrambi GER), ha tagliato il traguardo al primo posto. Tuttavia, la violazione di una regola ha portato all'imposizione a posteriori di una penalità che ha fatto retrocedere la vettura in sesta posizione. Il team MAHLE Racing è stato quindi dichiarato vincitore.

Ciò ha promosso la BMW Z4 GT3 Walkenhorst Motorsport #34 dal terzo al secondo posto. David Pittard, Sam Michaels e Scott Michaels (tutti GBR) si sono fatti strada tra i primi tre dopo essere partiti dall'ottavo posto. Spengler e i suoi compagni di squadra Nils Koch e Kay Kaschube (entrambi GER) sono stati in grado di superare un turbolento periodo di apertura per iniziare un inseguimento con la BMW Z4 GT3 del Team BMW Bank #107. Hanno tagliato il traguardo al quarto posto, salendo poi di una posizione per raggiungere il podio, al terzo posto.

"Giovedì, dopo la mia vittoria nella iRacing Pro Series dell'IMSA, è stato fantastico guidare qui sul Nürburgring Nordschleife", afferma Spengler. “Sto imparando molto dai miei compagni di squadra. Ho ancora margini di miglioramento, in particolare nelle qualifiche, ma sono migliorato ad ogni giro in gara. Sfortunatamente, mi sono girato due volte durante i primi giri e siamo rimasti indietro. Sono riuscito a risalire all'undicesimo posto e i miei compagni di squadra Nils Koch e Kay Kaschube hanno fatto un ottimo lavoro per portarci al quarto posto. La sfortunata penalità per Philipp Eng e la sua squadra ci ha permesso di piazzarci al terzo posto. Qualsiasi posizione tra le prime cinque sarebbe stata un buon risultato se guardi come è iniziata la gara per noi. Siamo felici, è stata una bella gara.”

Il pilota ufficiale BMW Eng e i suoi compagni di squadra Voß e Heinrich nella vettura #189 BS+COMPETITION BMW Z4 GT3 sono stati tra i favoriti fin dall'inizio. Hanno avuto un vantaggio nella fase finale, tagliando il traguardo al primo posto dopo tre ore, prima che una penalità fosse imposta a causa di una violazione di una regola durante il pit stop.

“Abbiamo fatto davvero una grande gara. Il modo in cui è finito, con la penalità a posteriori che ci è costata la vittoria, ovviamente è deludente”, afferma Eng. "Sfortunatamente, non abbiamo cambiato tutte le gomme durante il pit-stop in quanto non eravamo a conoscenza della regola riguardo il cambio. È stato un peccato e non era intenzionale, ma era chiaramente colpa nostra. Tuttavia, l'auto ha mostrato un grande ritmo. Tutti nel team hanno fatto un ottimo lavoro. "

Anche il Team BMW Green Hell, che vede protagonisti i piloti della BMW, Martin Tomczyk e Jens Klingmann (entrambi GER), ha avuto una certa sfortuna. La loro BMW Z4 GT3 #112 è stata coinvolta – senza responsabilità – in un incidente al primo giro, che ha provocato un danno così grave che hanno dovuto fermarsi per le riparazioni. Hanno quindi utilizzato la porzione rimanente di gara per prepararsi al prossimo evento.

- Credits: BMW Motorsport SIM Racing 

Appuntamento all’anno prossimo con la Cesana-Sestriere


La Cesana-Sestriere Trofeo avv. Giovanni Agnelli, in programma dal 10 al 12 Luglio prossimi, è stata rinviata al 2021. Lo ha deciso il Consiglio Direttivo dell’Automobile Club Torino, in ottemperanza al Decreto Legge 23/02/2020 n.6, al DPCM 4/03/2020 e al DPCM 10/01/2020, recanti misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 con sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina. 
L’Automobile Club Torino, sentiti anche i Sindaci dei Comuni interessati, è giunto alla determinazione di sospendere la 39^ edizione della Cesana-Sestriere per l’anno 2020, confermando sin d’ora la programmazione della stessa competizione sportiva per l’anno 2021, mantenendo la data del secondo week end di luglio e precisamente dal 9 al 12 luglio 2021, con validità per il Campionato Italiano ed il Campionato Europeo della specialità.

Oltre 60 iscritti alla EuroNASCAR Esports Series


> Aprile 2020 - La NASCAR Whelen Euro Series entrerà nel mondo delle corse virtuali con un nuovo campionato, la EuroNASCAR Esports Series. I dettagli sono stati resi noti dal Team FJ con il via che verrà dato domani, 21 aprile, con una Prologue Race sul Daytona International Speedway Road Course e il campionato virtuale si articolerà su sette eventi che assegneranno un punteggio e che, per la prima volta nel sim-racing, avranno un impatto sul campionato Team 2020 della NWES.
Tutti i team della NWES e più di 60 piloti hanno confermato la loro iscrizione alla prima stagione della ENES, pronti a darsi battaglia ogni martedì sera in diretta dalle ore 20.

Dopo la Prologue Race, il 28 aprile la EuroNASCAR Esports Series si sposterà virtualmente verso Brands Hatch, per una serata sull’Indy Circuit, sede nella realtà del famoso American SpeedFest. Il martedì successivo, la ENES sorvolerà l’Atlantico per correre a Watkins Glen, dando la possibilità ai piloti europei di cimentarsi sulla leggendaria pista dello stato di New York. 
Il 12 maggio, il campionato tornerà in Europa per celebrare un debutto alquanto speciale: per la prima volta il Circuit Park Zandvoort darà il benvenuto ai piloti della NWES per una tiratissima gara sullo stradale da 4.307 km con lo sfondo della costa del Mare del Nord. Il tracciato stradale del leggendario Indianapolis Motor Speedway chiuderà la regular season 19 maggio. 
Per il primo evento dei playoff, a punteggio doppio, la ENES tornerà a Brands Hatch, gareggiando per la prima volta sul tracciato del Grand Prix. La seconda Semi Final si terrà sullo speciale Charlotte Roval in North Carolina, mentre la stagione si concluderà al Circuit Zolder, in Belgio, uno dei gioielli del calendario reale della NWES.

I piloti lotteranno non solo per diventare il primo campione della ENES. Per la prima volta, i risultati della serie virtuale influenzeranno il vero campionato Team della 2020 NASCAR Whelen Euro Series. Alla fine della stagione virtuale, il campione della ENES porterà 40 punti bonus al proprio team, l’equivalente di una gara della regular season, il secondo classificato porterà 35 punti, il terzo 34 punti e così via. Nella campionato reale una vettura NWES è condivisa da due piloti e il loro punteggio si somma per il campionato Team. Nella ENES, invece, ogni pilota concorrerà separatamente e solo il miglior piazzato otterrà i punti per il team alla fine della stagione.

Con oltre 60 partecipanti già iscritti, la prima EuroNASCAR Esports Series adotterà un formato di gara compatto e avvincente, strutturato in batterie. Dopo una sessione di qualifica composta da due giri, due batterie da 10 minuti ciascuna selezioneranno i primi 15 piloti per l’evento principale. Gli esclusi avranno un’ultima occasione, grazie alla gara di ripescaggio della durata di 10 minuti, che garantirà il posto nella finale ai primi sei piloti. L’evento principale durerà 30 minuti e assegnerà punti per il campionato ENES, seguendo il sistema di punteggio della NWES.

A sfidarsi saranno piloti della EuroNASCAR PRO, della EuroNASCAR 2 e del Club Challenge, oltre a membri dei team della NWES. Tre campioni della NWES – Loris Hezemans, Alon Day e Ander Vilarino – sono già confermati insieme a star del calibro di Jacques Villeneuve, campione del mondo di Formula 1, e di Ruben Garcia Jr, campione della NASCAR Mexico Series. Sulla griglia ci saranno anche i futuri contendenti del titolo NWES 2020 – Stienes Longin, Gianmarco Ercoli, Thomas Ferrando, Giorgio Maggi, Lasse Soerensen e molti altri. 
I motori virtuali della EuroNASCAR Esports Series entreranno in azione martedì 21 aprile al Daytona International Speedway virtuale. Tutte le gare della ENES saranno trasmesse in diretta sul canale Youtube, sulla pagina Facebook e sul profilo Twitch della EuroNASCAR e su Motorsport.tv.

ENES Season 1 Calendar

21 aprile Daytona Road Course (evento fuori campionato)
28 aprile Brands Hatch Indy Circuit
5 maggio Watkins Glen International
12 maggio Circuit Park Zandvoort
19 maggio Indianapolis Motor Speedway Road Course
26 maggio Brands Hatch Grand Prix Circuit
2 giugno Charlotte Roval
9 giugno Circuit Zolder

Credits: Team FJ e Foto Claudio Pezzoli/Reporter Press Agency

sabato 18 aprile 2020

CMS Racing Cars presenta la nuova biposto per le gare in montagna

La Factory toscana CMS Racing Cars ha portato avanti la sua attività, anche in questo momento di emergenza a causa del Covid-19, ed ha presentato la nuova biposto 2020. Dopo un lungo lavoro di progettazione e sviluppo, è arrivato il nuovo Sport Prototipo CMS 04 2020 in versione E2SC per le gare in montagna con linee molto aggressive
Tra le novità, l’utilizzo di un nuovo sistema di barra antirollio anteriore che prende spunto dalla tecnologia derivante dalla F1 e manda definitivamente in archivio il precedente sistema caratterizzato dalla classica torsione della barra. Il nuovo sistema, definito barra antirollio contrattiva, permette di personalizzare, in base alle caratteristiche di guida del pilota, sia la compressione che l’estensione del rollio anteriore, garantendo un ulteriore benefit sugli asfalti irregolari delle gare in montagna. 
Per quanto riguarda la parte motore ed elettronica, affidata alla LRM Motors dei fratelli Petriglieri, viene utilizzato il motore Honda Mugen di 2500cc in versione libera E2SC, che superando la soglia dei 350hp permette di ottenere valori di coppia molto interessanti, con un peso minimo di 535kg, come previsto dal regolamento Fia E2SC 2500cc. Spicca, nell’aerodinamica posteriore, un grande diffusore inferiore con l’effetto di estrazione aria dal fondo vettura e la grande ala posteriore biplano in carbonio.

Secondo il team manager di CMS Racing Cars: “ Il progetto della nuova CMS 04 è iniziato circa 3 anni fa, ma per gli innumerevoli impegni del Team siamo riusciti soltanto adesso a terminarlo. Restiamo in attesa del via libera, per iniziare lo shakedown e curare lo sviluppo della nuova biposto e per poi metterla a disposizione della nostra clientela. L’obbiettivo sarà quello di debuttare quanto prima nel Campionato Italiano Velocità Montagna, rispettando i nostri impegni sportivi in circuito.”

Credits: CMS Racing Cars

Ferrari prosegue l’impegno contro la pandemia da coronavirus

> Aprile 2020 – Ferrari, fra le sue iniziative a sostegno dell’assistenza sanitaria per il coronavirus, ha avviato all’interno dello stabilimento di Maranello la produzione di valvole per respiratori polmonari e raccordi per maschere di protezione. La produzione di questi componenti termoplastici si avvale della tecnologia di manifattura additiva all’interno del reparto dove abitualmente si costruiscono i prototipi delle vetture. Alcune valvole sono state sviluppate dalla Mares, azienda produttrice di attrezzatura subacquea, su misura delle loro maschere per creare così dispositivi d’emergenza utili per i pazienti affetti da crisi respiratorie.
La logistica del progetto è stata curata da Nuovamacut Gruppo TeamSystem, che ha facilitato inoltre la ricerca delle diverse aziende che hanno contribuito al successo del progetto.
Altri raccordi sono destinati a Solid Energy, che li impiega per trasformare le maschere da snorkeling Decathlon in ausili a protezione del personale sanitario esposto al contagio.

Nei prossimi giorni Ferrari conta di realizzare diverse centinaia di dispositivi che hanno già iniziato e continueranno a essere distribuiti da alcune aziende coinvolte, con il coordinamento della Protezione Civile, a diversi ospedali italiani fra cui quelli di Bergamo, Genova, Modena e Sassuolo, oltre che agli operatori sanitari della città di Medicina.

venerdì 17 aprile 2020

ACI MILANO, FASE 2 EMERGENZA SANITARIA: BICI ELETTRICHE? SARA' INEVITABILE L'USO DELL'AUTOMOBILE

Milano, 17 aprile 2020 - "Le biciclette elettriche come soluzione principale per risolvere i problemi di mobilità nella "fase 2" dell'emergenza sanitaria? La ricetta del Sindaco di Milano ci lascia piuttosto perplessi. Il Governo e le Amministrazioni locali utilizzino al meglio tutti i mezzi di trasporto collettivi e individuali, prima fra tutti l'automobile, anche per evitare che s'impennino gli incidenti stradali delle categorie vulnerabili della circolazione. Piuttosto i soldi vengano destinati ad offrire posti in parcheggi a prezzi modici agli automobilisti". Questa la reazione del presidente dell'Automobile Club Milano Geronimo La Russa alle dichiarazioni di Giuseppe Sala che suggerisce al Governo di finanziare l'acquisto di due ruote elettriche per sopperire alle difficoltà di trasporto dei cittadini.

"Gli interventi nel campo della mobilità per gestire al meglio "la fase 2" dovranno essere molteplici e a tutto campo. I gestori di trasporto pubblico dovranno garantire la sanificazione dei mezzi e l'aumento delle frequenze al massimo. L'automobile – sottolinea il presidente ACM - diventerà la scelta inevitabile di un gran numero di cittadini, pendolari e residenti, e ciò dovrà essere gestito e non ostacolato dalle Pubbliche Amministrazioni. Il che significa ad esempio: dimentichiamoci di Area B a Milano (tanto abbiamo constatato in questi giorni che il livello delle polveri sottili rimane pressoché invariato pur in assenza di traffico), così come mettiamo a disposizione tutti i parcheggi a prezzi scontati.

Pensare alle bici elettriche, così come ad altri mezzi di micro mobilità, può essere una delle tante idee a supporto delle esigenze di trasporto, ma serve anche e soprattutto una strategia di sistema in cui l'automobile deve essere al centro nell'interesse di chi non può farne a meno  per recarsi al lavoro o per necessità indifferibili".

Il presidente De Gaulle e la DS “Presidentielle”


Charles de Gaulle ha guidato la Francia durante la Resistenza e ne è stato il presidente dal 1959 al 1969, un decennio durante il quale ha lasciato un’impronta significativa sul Paese e sugli stessi francesi. Poco dopo il suo insediamento alla Presidenza della Repubblica, fece pressioni perché il parco auto dell’Eliseo venisse rinnovato: tre anni prima, era apparsa al Salon de l’Auto di Parigi la nuova DS19, vettura che nella sua elegante bellezza, incarnava perfettamente quell’ideale di grandezza della Francia (la celebre “grandeur”) a lui così caro.
In breve, ogni spostamento, parata, apparizione pubblica di ministri e deputati (ma anche di sindaci e prefetti) era accompagnato da uno stuolo di nerissime DS che divennero immediatamente il simbolo stesso della presenza dello Stato. Lui, De Gaulle, la DS19 se l’era comprata (e così fu per tutte le DS che utilizzò), ovviamente nera, dal suo concessionario di fiducia.
Ci si sarebbe aspettati una DS Prestige, invece no: era una berlina normalissima, senza alcuna separazione tra i posti posteriori e l’autista: Charles de Gaulle considerava il suo autista un amico e un confidente, non avrebbe accettato “muri” tra lui e il suo autista, che spesso raggiungeva sul sedile anteriore durante gli spostamenti più lunghi, per poter conversare con più comodità.

Poi, nell’agosto del 1962, accadde il fattaccio di Petit Clamart: De Gaulle era tornato a Parigi dalle vacanze estive per un consiglio dei ministri urgente. Per farlo, un aereo l’aveva portato fino all’aeroporto militare di Villacoublay, da dove una DS19, scortata da poliziotti in motocicletta, l’aveva portato a Parigi. Alla sera, al momento di tornare a Villacoublay: una pattuglia di terroristi aprì il fuoco contro la DS del Generale. Il convoglio passò senza feriti, ma con la DS del Generale che aveva due pneumatici (uno anteriore, l’altro posteriore) a terra. Ciononostante, l’autista riuscì a guadagnare velocità e seminare gli attentatori.

Se questo episodio portò un’inattesa pubblicità alle caratteristiche stradali uniche al mondo della DS19, pose grossi problemi alla scorta del Generale che non voleva sentir parlare di auto blindate per i suoi spostamenti. De Gaulle amava il contatto con la gente e per raggiungerla usava raramente aerei ed elicotteri, preferendo di gran lunga la sua DS.
Nonostante le sue iniziali titubanze, dopo l’evidenza di altri attentati in preparazione da parte dei terroristi (e non solo), De Gaulle acconsentì allo studio di una vettura blindata speciale per la Presidenza della Repubblica. A condizione, ça va sans dire, che fosse una DS!

Del progetto, fu incaricata una equipe guidata dal giovane Robert Opron, allievo di Flaminio Bertoni; la costruzione fu affidata alla Carrosserie Chapron, di Levallois, che da alcuni anni collaborava strettamente con Citroën per la produzione delle Cabriolet su base DS.

La fase di design iniziò nel 1964, ma la scomparsa di Flaminio Bertoni avvenuta pochi mesi dopo e l’imminente arrivo di una nuova versione della DS19, più potente e robusta, fecero slittare la progettazione fino alla seconda metà del ‘65, quando fu presentata la nuova DS21, più adatta a sopportare il peso della imponente blindatura e della incredibile carrozzeria che avrebbe dovuto ricoprirla.
Si racconta che il Generale e la moglie furono invitati a Levallois per vedere la “maquette” in legno della nuova vettura. De Gaulle scosse vigorosamente la testa davanti a quella specie di portaerei che era la nuova “Presidentielle”, soprattutto quando scoprì la parete blindata interna, che l’avrebbe diviso dall’autista: era spessa diversi centimetri ed era inamovibile e non abbassabile, un muro.

Ci volle un po’ di tempo per calmare l’illustre ospite, ma alla fine De Gaulle dopo aver provato la seduta entrando nella maquette, si alzò, salutò i convenuti e tornò all’Eliseo. Si poteva procedere!

La meccanica era quella della DS21 di serie, cui erano state aggiunte delle astuzie che consentivano alla “1-PR-75” (il numero di targa che le fu assegnato di diritto), di viaggiare a bassissima velocità anche per ore (indispensabile nelle parate) conservando la climatizzazione interna e senza che il motore si surriscaldasse. Dentro c’era tutto il possibile e di più, persino una “cassetta postale” che permetteva di scambiare messaggi tra i posti posteriori e l’aiutante di campo del Generale, seduto accanto all’autista.

L’auto fu consegnata nel 1968, ma il Generale la utilizzò in totale tre sole volte, in occasioni ufficiali, preferendogli la sua nuova DS21 Pallas, acquistata, come sempre, dal suo amico concessionario.

Dopo aver perduto il referendum da lui voluto nel 1969 sulla riforma costituzionale, Charles de Gaulle si dimise, lasciando la guida del Paese a Georges Pompidou. Il nuovo presidente utilizzerà più spesso la grande “Presidentielle”, ma nel frattempo le mode erano cambiate ed il design della “1-PR-75”, risultava irrimediabilmente invecchiato.

Così tornarono in auge le classiche berline DS di serie: indifferenti al tempo e alle mode, caratterizzate dal loro stile intramontabile, affiancate, per le occasioni ufficiali da ben due SM cabriolet a quattro porte che tutt’oggi fanno parte delle scuderie dell’Eliseo.

Credits: DS Automobiles Press








Il Gran Premio Nuvolari di Alberto Ascari, Stirling Moss, Eugenio Castellotti, Olivier Gendebien


Nonostante i problemi connessi all'emergenza Coronavirus, la Scuderia Mantova Corse ha recentemente confermato lo svolgimento del Gran Premio Nuvolari nei giorni 17/20 settembre 2020. Gli organizzatori auspicano che per quella data lo spirito ed il tessuto economico del nostro Paese abbiano intrapreso quel processo di ripresa indispensabile per la salute morale ed economica di tutti.
Il Gran Premio Nuvolari, evento internazionale di regolarità per auto storiche, si svilupperà in tre tappe, lungo la direttrice classica: Mantova-Rimini-Siena-Rimini-Mantova. Quest'anno la manifestazione in onore di Tazio Nuvolari festeggia la trentesima edizione della rievocazione, che viene organizzata dal 1991, mentre le edizioni storiche del Gran Premio si svolsero dal 1954 al 1957. 

La prima edizione risale al 1954 quando, dopo la scomparsa di Tazio Nuvolari (a Mantova l’11 agosto 1953), gli organizzatori della Mille Miglia decisero di rendere omaggio al grande campione, tracciando nella parte finale della corsa bresciana, un “circuito” lungo le strade tra Cremona, Mantova e Brescia. Il concorrente che avrebbe percorso più velocemente quel tratto (con passaggi a quasi 300 chilometri orari) avrebbe vinto il Gran Premio Nuvolari. 
Il primo vincitore fu Alberto Ascari su Lancia D24 alla media di 180,353 chilometri orari, mentre nel 1955 vinse Stirling Moss su Mercedes 300 SLR alla media di 198,496 kmh. 
L’anno seguente, la straordinaria vittoria di Eugenio Castellotti (nella foto) con la Ferrari 290 MM Scaglietti alla media di 169,122 kmh sotto un diluvio, mentre nel 1957 si tenne l’ultima edizione vinta da Olivier Gendebien su Ferrari 250GT Scaglietti, che percorse il tratto Cremona-Mantova-Brescia in 39’43” alla media di 199,412 chilometri orari, record - ovviamente - imbattuto.