martedì 14 maggio 2019

NASCAR Whelen Euro Series / Solaris Motorsport in gran spolvero a Franciacorta


E' stato un weekend decisamente positivo quello di Franciacorta per la Solaris Motorsport. La squadra di Pescara ha mostrato un'ottima forma sulla pista di casa, con il giovanissimo Naveh Talor capace di centrare la Top10 in Divisione ELITE 2 al secondo weekend NASCAR in carriera e con Francesco Sini che in Divisione ELITE 1 ha corso costantemente con il passo dei primi nella tiratissima corsa della Domenica. Dopo i primi due appuntamenti della NASCAR Whelen Euro Series, Sini è settimo in classifica a soli 46 punti dalla vetta (ogni vittoria vale 40 punti), mentre Naveh Talor occupa il sesto posto a 36 punti dal leader nella classifica generale, mentre è terzo nella speciale classifica riservata ai Rookie.


"E' stato un weekend decisamente positivo, in crescendo, dove quasi tutto è andato come volevamo." ha commentato Francesco Sini, che a Franciacorta ha ottenuto il miglior risultato stagionale nel Round 4, chiudendo al settimo posto finale ad un incollatura dalla lotta per il podio. "Siamo entrati in Superpole, abbiamo conquistato due Top10 e in Gara 2 eravamo competitivi, con lo stesso ritmo di chi è poi salito sul podio. Dobbiamo sicuramente migliorare in qualifica per partire più avanti ma finalmente mi sono divertito, ho lottato, ho sorpassato, ho resistito e ho rimontato. Questa è forse, nel complesso, la miglior gara da quando siamo in NASCAR, contando che abbiamo 30 rivali in griglia di altissimo livello. La grande crescita della squadra è testimoniata anche dalle prestazioni di Naveh, che sta maturando tanto e velocemente, portando a casa punti importanti. A Brands Hatch lo scorso anno siamo finiti sul podio, teniamo le dita incrociate..."

"Tutto il weekend nel complesso è stato decisamente positivo, specialmente al sabato. Ero molto a mio agio con la macchina, sono davvero felice di questo e dei progressi fatti rispetto a Valencia." sono state le prime parole di Naveh Talor, che a soli 17 anni ha conquistato la prima Top10 nella sua ancora giovane carriera NASCAR. "La gara di domenica è stata più tranquilla, quasi noiosa, ma ho trovato comunque il modo di divertirmi e mostrare qualcosa. Ho sorpassato Risitano all'ultima curva dell'ultimo giro, è stato bello! Ho tribolato un po' con le gomme e non sono riuscito a tenere un ritmo regolare per tuta la gara, avrei potuto forse fare meglio ma va bene così. Sono migliorato tanto da Valencia e questa è la cosa più importante. A Brands Hatch spero di fare un altro passo in avanti, magari entrando anche in Superpole."

Photo credits: Stephane Azemard / NASCAR Whelen Euro Series


Campionato Italiano Rally Auto Storiche / Il Rally Campagnolo valevole anche per il TRZ


E' arrivata la conferma da ACI Sport, direttamente all'organizzatore Renzo De Tomasi, che il 15° Rally Campagnolo avrà validità anche per il Trofeo Rally della seconda Zona, quella che riguarda Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e sarà il secondo dei quattro rally validi dopo il Valsugana disputato a fine aprile e prima del San Martino di Castrozza di settembre e del Due Valli di metà ottobre. La richiesta di validità era stata avanzata dal Rally Club Team che organizza il rally vicentino, a seguito dell'annullamento del Rally Città di Schio, a calendario il 24 agosto.

Per il Rally Campagnolo, quindi, diventano ben cinque le validità grazie appunto a quella per il T.R.Z. che va ad aggiungersi al Campionato Italiano Rally Auto Storiche, Trofeo A112 Abarth - Yokohama, Michelin Historic Rally Cup e Memory Fornaca. Da ricordare anche altre due validità che riguardano le annesse gare di regolarità: quella a media con titolazione per il Campionato Italiano di specialità oltre a quella della "sport", colonna portante del Trofeo Tre Regioni.

Una girandola di titolazioni che richiameranno sicuramente i protagonisti delle Serie che come sempre avviene al Campagnolo, si dovranno confrontare anche con gli agguerriti equipaggi locali; è infatti notevole in fermento soprattutto dopo la pubblicazione del percorso che è stato totalmente rivisto rispetto alle ultime edizioni, proponendo una gara snella e di facile gestione sia per le ricognizioni che per le assistenze.

Nel frattempo stanno arrivando alla sede del Rally Club Team, le prime iscrizioni. Il termine ultimo per l'invio dei moduli è fissato per le ore 12 di venerdì 24 maggio.

(Ufficio Stampa Rally Campagnolo)

Campionato Italiano Rally Auto Storiche / Targa Florio Historic Rally, podio per il Team Guagliardo


Sulle strade di casa, il gentleman driver cefaludese Mauro Lombardo, in coppia col concittadino Rosario Merendino, su Porsche 911 Carrera Rs, è salito sul terzo gradino del podio della classifica assoluta conquistando, altresì, la vittoria in un competitivo 2° Raggruppamento al termine del Targa Florio Historic Rally, terzo appuntamento del Campionato Italiano Rally Auto Storiche (CIRAS), andato in scena nel fine settimana nel Palermitano. Passato al comando del “Secondo” sin dalla spettacolare “Termini Imerese” del venerdì, seconda frazione cronometrata delle 14 in programma, l’equipaggio del Team Guagliardo ha agevolmente interpretato il ruolo di battistrada sino alla bandiera a scacchi, in virtù di una performance regolare e priva di sbavature. «Primo podio in ‘carriera’ conseguito alla ‘Targa’ e, ovviamente, grande soddisfazione che, in parte, ha mitigato l’amarezza per il ritiro anticipato di mio figlio Angelo» - ha sottolineato Lombardo - «Detto questo, abbiamo fatto il nostro impostando una gara cum grano salis, come si suol dire. Una tattica improntata alla prudenza e all’attesa che, alla fin fine, ha pagato. D’altronde, le posizioni si erano già delineate nel primo giro, per cui non avrebbe avuto alcun senso alzare i ritmi e incorrere in inutili rischi».

Alle spalle dell’affiatato duo isolano, tanto nella graduatoria generale quanto in quella di categoria, si è inserito il compagno di squadra, il bresciano Marco Superti, navigato per la prima volta dal locale Franco Granata, autore di una rimonta da incorniciare e di due scratches in altrettante ps, seppur all’esordio tanto nella divisione quanto al volante di una Porsche 911 Rs nuova fiammante e nonostante un prologo imprevisto. «Nella frazione d’apertura del venerdì, la ‘Cefalù’, sono stato obbligato a dichiarare forfait per la rottura di un semiasse» - ha raccontato Superti - «Rientrato l’indomani con la formula del super rally e una penalità sul groppone di oltre otto minuti, nonché pur risultando ‘trasparente’ ai fini dell’assegnazione dei punteggi per la serie tricolore, ho deciso di sfruttare la trasferta e asfalti così selettivi per testare al meglio la vettura, iniziando a prenderne confidenza in ottica futura. Risolto qualche problemino di ‘gioventù’ del mezzo, niente di che, ci sta tutto alla prima uscita, sono arrivati anche tempi molto significativi. Sono fiducioso per il prosieguo della stagione».

Andando, invece, alle note dolenti, da registrare lo stop anticipato per l’atteso figlio d’arte Angelo Lombardo (Porsche 911/Sc), già reduce dal successo centrato al Sanremo Rally. Il giovane pilota siciliano, coadiuvato alle note da Giuseppe Livecchi, infatti, è stato costretto al ritiro per un urto contro una rotoballa, nel corso della “Cefalù”. Analoga sorte per l’esperto “Gordon”, alias Domenico Minì che, affiancato dal fido Totò Cicero e alla guida della Porsche 911 SC/RS di Gruppo B (ovvero l’auto già utilizzata da Bossalini, assente per motivi professionali), è finito fuori dai giochi per una toccata avvenuta nel primo passaggio della “Targa”, dopo un buon avvio. (Ufficio Stampa Team Guagliardo)

lunedì 13 maggio 2019

European Le Mans Series/ Oregon Team sfortunato protagonista della "4 Ore di Monza"


L’Oregon Team è stato nuovamente protagonista sul tracciato di casa, che ha ospitato la 4 Ore di Monza, secondo round dell’European Le Mans Series. Il team capitanato da Jerry Canevisio e Piergiorgio Testa ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per ambire al successo e lo ha fatto già nelle qualifiche di sabato, in cui Damiano Fioravanti ha piazzato in seconda fila la Norma M30 LMP3 divisa con Lorenzo Bontempelli e Gustas Grinbergas. Un inizio positivo, che aveva contribuito a fare crescere le ambizioni di vittoria. Quella vittoria che era sfuggita (assieme al podio) nell'appuntamento d'apertura disputato a metà aprile sul circuito francese del Paul Ricard, dove la stagione 2019 aveva preso il via con una strepitosa pole.
Nella gara di Monza a mettersi immediatamente in evidenza è stato ancora Fioravanti, abile nel tenere un ottimo passo nel suo primo "stint" di guida. Inizialmente terzo, il romano è andato poi ad agguantare anche il secondo posto, superando Lucas Légerte in fondo al rettilineo intorno al trentesimo giro. 
Dopo la prima sosta ai box la vettura dell’Oregon Team è tornata in pista al settimo posto, ma l’ingresso della safety car causato dalla vettura di Nobuya Yamanaka ferma contro le barriere in posizione pericolosa dopo un'ora e mezza di corsa, ha ricompattato il gruppo di testa. 
A salire successivamente in auto nel corso del pit-stop è stato Bontempelli. All’83esimo giro la Norma LMP3 numero 10 guidata dal pilota brianzolo si è però arrestata nella corsia dei box con un principio d'incendio che è stato anche il motivo del prematuro ritiro.

“È andata storta. Ha dichiarato Canevisio - Al primo pit-stop, dopo che è partito Fioravanti, abbiamo avuto già un problema con il bocchettone della benzina che ha erogato 60 litri invece di 80. In seguito abbiamo approfittato di una safety car per rifornire. Poi, quando è salito in macchina Bontempelli, si è spaccato un gancio che tiene fisso il muso davanti e che è andato ad ostruire i tubi che portano aria ai freni. Lorenzo è tornato ai box e i freni si sono incendiati. Abbiamo riparato il guasto ma si è deciso di non prendere rischi e di non far fare lo stint a Grinbergas”.

L’Oregon team tornerà in pista il prossimo 19 e 20 luglio per il terzo appuntamento dell’European Le Mans Series che si disputerà in occasione della 4 Ore di Barcellona. In Spagna si cercherà di recuperare i punti persi proprio a Monza. Il campionato è lungo e le aspettative rimangono alte.

Photo Credits: E-Mage

Le Mans Cup: Villorba Corse lotta per il podio a Monza



La Scuderia Villorba Corse ritorna da Monza con due piazzamenti a punti nel secondo round della Le Mans Cup 2019. Era un impegno molto sentito quello casalingo all'interno della squadra veneta diretta da Raimondo Amadio, che nella gara di due ore della LMC ha lottato a lungo per il podio con la Mercedes-AMG GT3 condivisa da Mauro Calamia e Roberto Pampanini. L'equipaggio svizzero ha occupato la seconda e la terza posizione fino a oltre metà corsa. Poi sotto al diluvio che ha caratterizzato l'ultimo quarto d'ora si è dovuta accontentare del settimo posto finale, rallentata prima da un drive through per partenza anticipata e poi da una sfortunata “coincidenza” al pit per cambio pilota, quando la Lamborghini Huracan GT3 dei compagni di squadra Cedric Mezard e Steve Hiesse è arrivata “lunga” alla postazione box con conseguente perdita di oltre un minuto anche per la Mercedes-AMG poi sopraggiunta. A sua volta, l'equipaggio francese ha concluso la corsa alle spalle di Calamia-Pampanini in ottava posizione. Il risultato permette al team, ora sesto in classifica, di concludere a punti con entrambe le GT3 per la prima volta in stagione.

Prerogativa Villorba Corse, come sempre, restano gli obiettivi e i panorami futuri. Pertanto ora il mirino della squadra è puntato sulla 24 Ore di Le Mans, la gara endurance più famosa che nel weekend del 16 giugno ospiterà pure la gara rinominata Road to Le Mans valida come terzo round della Le Mans Cup.

Il team principal Amadio: “Il fine settimana al Monza Eni Circuit si è rivelato tra i più intensi e carichi di lavoro. Come sempre il team risponde con volontà e motivazione. Anche se gli imprevisti non si fanno attendere, la professionalità di ogni componente di Villorba Corse è pronta a esprimersi esaltando ogni singola prestazione dei piloti. Se il lavoro ci gratifica, speravamo in risultati più concreti. Guardiamo avanti e siamo proiettati verso le nuove prospettive che ci attendono”.

Foto Christian Vermeulen

Da Brescia a Roma e ritorno: tutto pronto per la 1000 Miglia 2019


Brescia, 13 maggio 2019 - Nella consueta sede del Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia, sede del Comune di Brescia, è stata presentata l’edizione 2019 della Freccia Rossa, la settima organizzata da 1000 Miglia Srl, società interamente partecipata dall’Automobile Club di Brescia.
La trentasettesima rievocazione della 1000 Miglia andrà in scena dal 15 al 18 maggio, lungo la classica direttrice Brescia-Roma-Brescia, in quattro tappe: da Brescia a Cervia- Milano Marittima, da Cervia-Milano Marittima a Roma, da Roma a Bologna e quindi da Bologna a Brescia.
Si tratterà di una sfilata unica di preziosi capolavori su quattro ruote che percorreranno l’Italia, facendo ogni anno innamorare e appassionare spettatori di ogni età, assiepati ai bordi delle strade.
Molte sono le novità di quest’anno a partire dalla riduzione (20 auto in meno) del numero delle auto partecipanti alla corsa: una decisione presa a malincuore per rafforzare gli aspetti legati alla sicurezza. A partire da Viale Venezia saranno quindi 430 vetture, contro le abituali 450.

La 1000 Miglia per tradizione si fonde con l’arte, la bellezza, il design e la storia coinvolgendo le città, i borghi, le vie, le piazze e le strade italiane attraversate dalla corsa, uno spettacolo nello spettacolo in un territorio unico e amato nel mondo.
Anche quest’anno, alla 1000 Miglia non mancheranno gli eventi collaterali riservati a circa 130 vetture moderne: il Ferrari Tribute to 1000 Miglia e il Mercedes Benz 1000 Miglia Challenge.

Per molti è e resterà una passerella straordinaria la cui partenza dona gioia e l’arrivo felicità indimenticabile. Importante è esserci, partecipare con stile alla ludica cavalcata alla scoperta di angoli affascinanti della Penisola, senza porsi troppi patemi per orari da rispettare con precisione. È così per molti, ma non per tutti. Per molti equipaggi la 1000 Miglia è gara vera, lotta accanita tra specialisti del cronometro, sfida con se stessi e confronto serrato contro avversari che danno l’anima e profondono il massimo impegno per avvicinarsi alla perfezione del centesimo di secondo. C’è chi si allena privatamente o nel proprio club, chi partecipa a decine di gare per poi ambire al vertice della classifica generale nella corsa più prestigiosa del mondo.
Oltre a 16 C.O. (Controlli Orari), a determinare le classifiche saranno 112 Prove Cronometrate e 7 a media imposta. In più, ci saranno 28 C.T. (Controlli a Timbro) utili per certificare il passaggio in determinate località, senza tagli del percorso, oppure posti in luoghi di particolare pregio storico e architettonico.


Il tracciato della 1000 Miglia, ogni anno, valorizza l’Italia più vera, tra borghi antichi, centri cittadini, campagna e montagna con una straordinaria promozione della Penisola più affascinante: quella che esalta uomo, arte, religiosità, artigianalità, cucina, qualità del vivere in sintonia con la natura. E non mancano paesaggi mozzafiato tra parchi e riserve naturali: da Brescia a Roma e ritorno in quattro giorni, 1.801 chilometri delle regioni italiane più affascinanti della Penisola.

Le dichiarazioni degli organizzatori:

Aldo Bonomi Presidente ACI Brescia

Nel 2019, 1000 Miglia Srl - società voluta e interamente partecipata dal nostro Automobile Club - organizzerà la settima edizione della corsa, dopo la sua fondazione avvenuta nel 2012. Oggi, in una rinnovata e perfetta sintonia di intenti tra l’Automobile Club di Brescia e 1000 Miglia srl, si sono creati i presupposti per far partire un nuovo ciclo che sappia coniugare le tante tradizioni - sportive, storiche, culturali e umane - della Freccia Rossa con una moderna e imprenditoriale gestione a respiro internazionale. Mi piace anche ricordare che i profitti derivanti ad ACI Brescia da 1000 Miglia Srl ci consentono di sostenere lo sport automobilistico della nostra provincia, permettendoci di organizzare con serenità manifestazioni di spicco come il Rally 1000 Miglia e il Trofeo Vallecamonica, la mitica cronoscalata “Malegno-Ossimo-Borno”.

Franco Gussalli Beretta Presidente 1000 Miglia Srl

Da quando sono stato nominato presidente di 1000 Miglia Srl, la mia priorità è stata quella di proseguire nell’impegno profuso dai miei predecessori per mantenere inalterato lo spirito della Freccia Rossa, con ancor maggior attenzione alla tradizione della nostra grande Corsa. Per questo, la 1000 Miglia è stata improntata al rispetto degli aspetti storici e sportivi, alla sobrietà e alla sicurezza. Oggi, grazie al grande lavoro fatto in questi anni, sono fortunato erede di un’ottima organizzazione, pronta a sprigionare tutto il proprio potenziale in nuovi progetti. Una squadra il cui obiettivo principale è quello di creare una piattaforma che da una parte continui a migliorare la nostra grande 1000 Miglia, evento principe, ma al contempo operi per rafforzare il nostro brand e quello dei nostri partner, anche attraverso nuove iniziative. Tutto ciò grazie anche alla collaborazione con un team di sponsor di rilievo, determinanti non solo per la 1000 Miglia, ma pure per creare format diversi e attrarre nuovi partner.

Alberto Piantoni Amministratore Delegato 1000 Miglia Srl

1000 Miglia è un’emozione, un’esperienza unica che non ha prezzo perché intima. Attraversare, oggi, l’Italia dei suoi borghi e delle città d’arte, sostenuti dai migliori sentimenti dell’Italia migliore, è avvenimento indimenticabile. È una cavalcata di emozioni, fatica e di regolarità. Un museo in movimento o, come diremo oggi, una travelling collection che ci spinge in avanti. 1000 Miglia è un’organizzazione motivata dalla passione, un collettivo di persone speciali; la nostra volontà è di fare qualcosa di speciale: di far vivere la Freccia Rossa anche fuori dal suo straordinario contesto di “corsa più bella del mondo”. Un “progetto” che già da quest’anno vedrà realizzarsi concretamente altre idee come 1000 Miglia Green, la Coppa delle Alpi e il secondo Warm-Up USA, un format destinato ad espandersi in Middle East, Australia e Far East.

Giuseppe Cherubini Vicepresidente del Comitato Operativo 1000 Miglia 2019

In uno scenario tipicamente italiano, con le varie sfaccettature multiregionali, in quattro giorni di inimitabile passione, la 1000 Miglia 2019 propone un mix di ambientazioni che riproducono mirabilmente le quattro stagioni in Italia: dalla campagna lombardo-veneta a quella marchigiana, umbra, laziale, toscana ed emiliana; dal mare romagnolo alle erte appenniniche. La ciliegina sulla torta di questa edizione saranno le location dove i concorrenti consumeranno i pasti durante la gara, i cosiddetti “ristori”, come venivano chiamati, tutto rigorosamente a "chilometri zero”.
Abbiamo scelto luoghi storici di grande fascino, come il Loggiato di San Francesco a Fabriano, Piazza del Campo a Siena, Palazzo Re Enzo a Bologna e Palazzo Ducale a Parma: per i concorrenti, soprattutto quelli stranieri, si tratterà di un’esperienza unica, se non irripetibile.

Paolo Mazzetti Presidente Comitato Operativo del Registro 1000 Miglia

Anche quest’anno 1000 Miglia Srl rileva con soddisfazione l’elevata qualità delle vetture iscritte, che hanno reso assai complesso la selezione delle 430 accettate, tra le quali 95 esemplari che tornano sulle strade della 1000 Miglia dopo averle percorse in una delle epiche edizioni di velocità.
La nostra attenzione per l’originalità e il livello qualitativo delle vetture in gara è testimoniato dall’istituzione del Registro 1000 Miglia, in collaborazione con FIVA e ACI Storico, che a un anno dalla sua presentazione vanta più di 400 richieste di registrazione. Assai importante è ricordare a tutti gli appassionati che, dalla prossima edizione, nel 2020, potranno essere iscritte alla 1000 Miglia solo le automobili che abbiano ottenuto la certificazione dal Registro 1000 Miglia.

Gruppo Peroni Race/A Franciacorta Margelli e Liguori primi nel Master Tricolore Prototipi; Tartabini domina in Entry Cup



Walter Margelli (Norma M20 Cn2 – CMS Racing Cars) e Michele Liguori (Osella Pa21S Cn2 – Scuderia Vesuvio) si dividono la posta nel Master Tricolore Prototipi, mentre tra le Renault Twingo della Entry Cup è incoronato re Paolo Tartabini, autore di una doppietta. Questi i verdetti di Franciacorta per i campionati organizzati dal Gruppo Peroni Race. 

In gara 1 del Master Tricolore Prototipi, Walter Margelli (Norma M20 Cn2 – CMS Racing Cars) mette a segno un nuovo successo, sull'asfalto ancora parzialmente umido per le forti piogge di sabato sera. Una condizione di grande incertezza che, alla fine, ha premiato i piloti che hanno scelto di partire con le gomme slick. Margelli, scattato dalla pole position, è stato il migliore interprete della complessità del contesto che ha visto emergere Massimo Ciglia (Tatuus Py012 Cn2), subito a proprio agio con la nuova vettura e premiato da un ottimo secondo posto. Sul terzo gradino del podio assoluto sale Massimo Wancolle (Osella Pa21S E2SC/2000 – Progetto Corsa) che, già dalle qualifiche, si era dimostrato tra i più rapidi del lotto. Primo tra i piloti ad avere montato pneumatici rain è Lorenzo Matteini (Norma M20 Cn2 – CMS Racing Cars) che, quarto assoluto, resta giù dal podio generale ma conquista il terzo posto di classe Cn2. Completa la top five il campione in carica Michele Liguori (Osella Pa21S Cn2 – Scuderia Vesuvio) che, comunque, si toglie la soddisfazione del giro più veloce in gara, al tredicesimo e penultimo passaggio. Il primato Youngtimer va ad Alex Valle (Tampolli Alfa Romeo – Team Form Agorest), nono assoluto. 
In gara 2 è Liguori a conquistare il successo, agevolato anche dalle difficoltà di Margelli rallentato da problemi di elettronica, con cui condivideva la prima fila. Al via c'è subito grande bagarre con un contatto tra Matteini e Giancarlo Pedetti (Norma M20 Cn2 – CMS Racing Cars) che coinvolge anche Wancolle. Quest'ultimo riesce a rientrare in partita, mentre per gli altri due piloti la gara è compromessa. Intanto, mentre Margelli è costretto ai box, Liguori imprime un ritmo irresistibile, girando su tempi da qualifica che gli hanno permesso, giro dopo giro, di distanziare il sempre più convincente Ciglia. Si risolve alle ultime curve la battaglia per il terzo posto che vede prevalere Wancolle su Lorenzo Capecchi (Wolf GB08 – Emotion Motorsport). Ottima quinta posizione assoluta per Fabio Valle (Tampolli Alfa Romeo – Team Form Agorest) che vale il primato Youngtimer. 
Prossimo appuntamento con il Master Tricolore Prototipi all'autodromo di Monza nel fine settimana del 15 e 16 giugno. 

Paolo Tartabini a Franciacorta fa il pieno nella Entry Cup. In gara 1, mette a pieno valore la partenza in pole position. In questo modo, il leader detta il ritmo, mentre Mattia Vedù recupera terreno dalla quinta posizione dove, sebbene avesse registrato il miglior tempo in qualifica, era stato retrocesso per un contatto con un avversario nel corso della sessione. Vedù si trova, dunque, nella bagarre per la seconda posizione, con un determinato Manuel Marech che, alla fine, prevarrà. Vedù si aggiudicherà, quindi, la terza piazza marcato strettissimo da Alfredo Matteo Pala, Predrag Sainovic, Matej Ivanusa giunti al traguardo nell'ordine. Altro confronto duro quello tra Giuseppe Marech, giunto all'appuntamento da leader del campionato, e Gregor Gradisek. Quest'ultimo è stato penalizzato di quindici secondi, con retrocessione dalla quinta alla decima posizione, mentre Giuseppe Marech è stato costretto al ritiro. 
L'inversione della griglia di partenza in gara 2, che impone a Tartabini lo start dall'ottava posizione, non modifica l'epilogo. Il pilota rimonta rapidamente, prendendo il comando delle operazioni fino alla bandiera a scacchi, sotto alla quale passa precedendo Manuel Marech. Arrivo al fotofinish per la terza posizione con Sainovic che prevale per appena 15 millesimi su Vedù. Completa la top five Ivanusa, braccato da vicino da Dino Antonio Dragani. 
Prossimo appuntamento con la Entry Cup nel fine settimana del 15 e 16 giugno all'autodromo di Magione, in provincia di Perugia. 




Motocross/Poker a Mantova di Antonio Cairoli che vince il Gran Premio della Lombardia

Foto ©Youthstream

Sotto una pioggia battente si è disputato oggi al Circuito Città di Mantova il Gran Premio della Lombardia, 5° prova del Campionato del mondo motocross. Grazie al grande lavoro di MCM, BProm e Youthstream le gare, bellissime, si sono disputate regolarmente davanti ad un folto pubblico, appassionato e competente che non si è fatto scoraggiare dal maltempo.

foto  ©Fabrizio Carrubba
Nella classe regina MXGP il 9 volte Campione del mondo Antonio Cairoli (RedBull KTM) che scattava dalla pole position, ha preso una stupenda partenza in Gara 1 e ha condotto in testa la gara per tutti i 15 giri in programma. Dietro di lui veloci l’inglese Anstie (KTM) e il nostro Ivo Monticelli (KTM), mentre Gajser (Honda) è caduto più volte e ha chiuso decimo. Monticelli è scivolato alla nona tornata e ha abbandonato, mentre Anstie ha ceduto nel finale ed è arrivato quarto, lasciando spazio a Jonass (Husqvarna) che è giunto secondo e a Jasikonis (Husqvarna) terzo. In Gara 2 ancora un assolo di Cairoli che ha vinto aggiudicandosi il GP davanti a Bogers (Honda) e a Jonass (Husqvarna), mentre Gajser caduto all’ottavo giro ha concluso sesto.
Per Cairoli si tratta della quarta vittoria in un GP al Nuvolari dopo quelle del 2007 e 2008 in MX2 (su Yamaha) e 2010 in MX1 (KTM). «Sono molto contento per questa vittoria perché sono riuscito a rispettare la promessa che avevo fatto a tutti i mei tifosi italiani al GP Trentino – ha detto Cairoli- Mantova è una tra le mi piste preferite,qui ho cominciato a correre nella 85cc e qui venivo ad allenarmi dalla lontana Sicilia. Non è facile vincere un GP in Italia perché spesso si tratta di piste a fondo tradizionale poco adatte al mio stile di guida. Ora ci aspetta la trasferta in Portogallo che sarà molto importante per confermare la testa del Campionato e continuare al rincorsa verso il decimo titolo ».
Il pilota del team de Carli ha un vantaggio di 40 punti su Gajser, la sesta prova del mondiale si correrà domenica prossima ad Agueda.

In MX2 il pole man Thomas Olsen (Husqvarna) è partito male in Gara 1 ma è riuscito a rimontare fino all’ottavo posto. Ha vinto Prado (RedBull KTM) in testa per tutti i 14 giri, davanti a Geerts (Yamaha) e a Beaton (Husqvarna). Buon nono posto per Morgan Lesiardo (KTM). In Gara 2 grande partenza del francese Tom Vialle (KTM) poi superato da Jorge Prado (RedBull KTM) che ha vinto davanti al leader del Campionato Olsen (Husqvarna) e a un convincente Vialle.
Si sono corse anche le Gare 2 delle classi continentali: Nella EMX 2T 250cc successo per il britannico Brad Anderson (KTM), mentre in EMX 125cc ha vinto nuovamente il giovane talento italiano Mattia Guadagnini (Husqvarna). 

Presenti al Circuito il presidente della Federazione Motociclistica Internazionale Jorge Viegas e il presidente della Federmoto Giovanni Copioli che hanno tenuto una conferenza stampa davanti ai 112 giornalisti accreditati da tutto il mondo.

Credits:
foto Fabrizio Carrubba e Youthstream
Studio Bergonzini Comunicazione

domenica 12 maggio 2019

European Le Mans Series/4 Ore di Monza: G-Drive Racing è di nuovo prima, Cairoli-Pera-Reid sul tetto della LMGTE



Monza, 12.05.2019 - G-Drive Racing bissa il successo ottenuto nel 2018 e vince nuovamente la 4 Ore di Monza. Salgono sul podio della classe LMGTE gli italiani Matteo Cairoli e Riccardo Pera insieme al tedesco Christian Ried sulla Porsche 911 di Dempsey Proton Racing. In classe LMP3 trionfa, dopo una risalita dal fondo della griglia, la Eurointernational di Jensen e Petersen.

La Aurus #26 di Roman Rusinov, Job Van Uitert e Norman Nato partita in prima linea nella griglia della 4 Ore di Monza è riuscita a mantenere per gran parte della gara la testa della competizione, arrivando sotto la bandiera a scacchi con oltre 2 secondi di vantaggio sulla seconda LMP2. Il primo gradino del podio è però stato conteso grazie ad una serie di FCY e safety car che hanno ricompattato più volte il gruppo avvicinando i primi tre prototipi. Ad avere la meglio, dunque, è l’equipaggio del team russo con Van Uitert che segna anche il giro più veloce della gara (1:36.979), seguito dal prototipo #28 Idec Sport di Paul Lafargue, Paul Loup Chatin e Memo Rojas. In terza posizione, la United Autosport #32 condotta da Ryan Cullen, Alex Brundle, William Owen. La Cetilar Villorba Corse di Lacorte, Sernagiotto e Belicchi si ferma dopo 35 giri per un problema all’idroguida emerso nei giorni scorsi e ripresentatosi in gara.

Nella classe LMP3 trionfa a sorpresa la Eurointernational #11 che alle 12 era partita dalla penultima fila della griglia. Mikkel Jensen e Jens Petersen festeggiano così sul podio di classe con la Inter Europol Competition guidata da Martin Hippe e Nigel Moore e la United Autosport #2 di Wayne Boyd, Garett Grist e Tommy Erdos.



L’affetto del numeroso pubblico monzese è però per l’equipaggio vincitore della LMGTE. Dopo la pole position, la Porsche 911 della Dempsey Proton Racing si dimostra l’auto più performante della 4 Ore di Monza. Christian Ried, Riccardo Pera e Matteo Cairoli chiudono quindi la gara primi. A JMW Motorsport e Luzich Racing, il secondo e terzo posto. Spiega Cairoli: «La gestione delle gomme è stata ottima e non ho avuto problemi durante il mio stint. Ero concentrato e mi sono goduto ogni giro. Da italiano, vincere a Monza è sempre speciale». Emozioni condivise anche dal compagno Pera che confessa però di aver avuto più problemi nel gestire gli pneumatici.

La Michelin Le Mans Cup di sabato si è giocata negli ultimi 15 minuti quando l’Autodromo è stato colpito da un forte temporale, accompagnato da raffiche di vento. I team hanno dovuto correre ai box per effettuare il cambio gomme e la competizione è stata vinta grazie alla velocità dei meccanici. La Norma M30 di Lanan Racing guidata da Benham e Tappy è riuscita a passare per prima sotto la bandiera a scacchi, scalzando la vettura #3 di DKR Engineering condotta da Kirmann e Horr. Terza posizione per Wells e Noble con la LMP3 #2 di Nielsen Racing. La classe GT3 è stata vinta da Mac-Lavergne sulla Ferrari di Luzich Racing, secondo e terzo rispettivamente il team Kessel Racing con Piccini e Pianezzola e Spirit of Race con Sdanewitsch e Rugolo.

La prima gara della Aston Martin Masters Endurance Legends, ha portato sul podio Steve Christophe D’Ansembourg (Lola Aston DBR1-2), Michel Frey (Lola B0718) e Steve Tandy (Lola B12/60). Quest’ultimo arriva primo in gara-2 domenica, seguito da Kriton Lendoudis (Peugeot 90X) e Frey.

Una simpatica iniziativa nel paddock promossa dagli amici di Gianluca Valt, appassionato di motori prematuramente scomparso, ha eletto con il voto del pubblico presente in Autodromo la LMP3 di Damiano Fioravanti, Gustas Grinbergas e Lorenzo Bontempelli dell’Oregon Team, vettura più bella della 4 Ore di Monza. Il divertimento per il pubblico monzese non è mancato perché pitlane e griglia di partenza sono stati aperti ai tifosi per avvicinarli alle vetture della European Le Mans Series. Un’ampia folla ha così potuto camminare tra prototipi e GT pochi minuti prima dello start della gara. (d.c.)

Foto Claudio Pezzoli/Reporter Press Agency

NASCAR GP Italy 2019/All’Autodromo di Franciacorta Alon Day regala un weekend perfetto al team CAAL Racing


Alon Day colleziona la 19esima vittoria nella NASCAR Whelen Euro Series e la quinta all’Autodromo di Franciacorta. Il pilota del team CAAL Racing ha condotto l’ultima gara del NASCAR GP Italy dall’inizio alla fine. Il campione in carica della NWES ha, inoltre, consolidato la sua posizione in classifica generale della ELITE 1.
Nelle prime fasi del Round 4 della divisione ELITE 1, Day ha dovuto respingere gli attacchi di Loris Hezemans. L’israeliano ha difeso il comando della gara e ha tratto vantaggio dal duello tra l’olandese e l’ex campione del mondo di Formula 1 Jacques Villeneuve. Day è passato sotto la bandiera a scacchi con sette secondi di vantaggio su Hezemans. 

“È stata molto più dura di ieri, perché Loris è stato vicino per tutto il tempo,” ha detto Day. “Fortunatamente oggi Villeneuve era molto veloce e così si sono ostacolati a vicenda. Ho visto la battaglia in corso e ho cercato di aumentare il distacco più che ho potuto. Ogni volta che si trovava da solo Hezemans recuperava molto rapidamente. Probabilmente mi avrebbe preso. Sono molto contento di essere in Victory Lane ancora una volta. Volevo raggiungere Vilarino nella classifica generale e ci sono riuscito.” 

Hezemans ha chiuso in seconda posizione. A metà gara è avvenuto un contatto tra i due piloti, che ha fatto volare parti della carrozzeria della Ford Mustang dell’Hendriks Motorsport. Hezemans ha resistito a ogni attacco e ha tagliato il traguardo davanti a Villeneuve, che ha conquistato il suo secondo podio NWES consecutivo in Italia. 

“Sono felice, ma anche deluso,” ha dichiarato Hezemans, che si è aggiudicato il Junior Trophy. “La gara è stata un po’ troppo elettrizzante per i miei gusti. All’inizio ho commesso un errore e ho spinto troppo la macchina, danneggiando il lato sinistro. Da quel momento ho cercato solo di resistere, difendendo la mia posizione da Jacques.” 

“Quella tra me e Loris è stata una battaglia impegnativa,” ha detto Villeneuve, che in Italia ha messo due terzi posti nel carniere. “La mia macchina era perfetta nelle curve, ma lui mi ha bloccato un po’ troppo. Negli USA lo avrebbero spedito a muro in due curve. Nonostante questo, la gara è stata molto divertente.”

Stienes Longin ha finito in quarta posizione sulla sua Chevrolet Camaro di PK Carsport, davanti a Nicolo Rocca, che ha chiuso la top-5. Ander Vilarino è arrivato sesto. In Italia lo spagnolo, che ha vinto entrambe le gare nell’evento di inizio stagione a Valencia, ha dovuto concentrarsi sul limitare i danni dopo il l’incidente nella gara di sabato. 
Francesco Sini è stato autore di una bella rimonta nel Round 4 della ELITE 1. Partito undicesimo, l’italiano è riuscito a risalire fino al settimo posto. Anche Lucas Lasserre ha stupito per la sua capacità di guadagnare posizioni. Il pilota di Mishumotors è partito 19esimo e si è fatto largo fino all’ottavo posto. Romain Iannetta e Alexander Graff hanno completato la top-10.

Ellen Lohr si è assicurata il suo primo Challenger Trophy. Unica donna a vincere una gara nel DTM, la pilota del team Dexwet-df1 Racing è partita 25esima e ha dovuto lottare per farsi strada, conquistando undici posizioni e tagliando il traguardo 14esima.

La NASCAR Whelen Euro Series tornerà in pista a Brands Hatch l’1-2 giugno. 

Credits: NASCAR Whelen Euro Series / Stephane Azemard


MotoCorse/WSBK: A Imola, nonostante il maltempo della domenica, oltre 72.000 spettatori nei tre giorni. Cancellata gara 2, doppietta di Rea in Superbike


Imola, 12 maggio 2019 – Il maltempo della domenica, che ha portato alla cancellazione di gara 2 SBK e quella conseguente della Supersport 300, non ha sminuito il successo di questo quinto round del Mondiale Superbike disputatosi all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari. Sono state infatti 72.113 le presenze nei tre giorni, a riprova di quanto l’appuntamento di Imola continui ad essere uno dei più seguiti dell’intero campionato.



In pista, Jonathan Rea (Kawasaki) ha confermato il suo grande feeling con il tracciato imolese, aggiudicandosi anche la Superpole Race. L’unico che aveva dimostrato di avere un passo gara al suo livello era Chaz Davies (Ducati), ma il gallese ha commesso un errore all’ultima chicane nelle fasi iniziali mentre era al comando, compromettendo le sue chance di vittoria nonostante una decisa rimonta premiata col sorpasso sul compagno di squadra Alvaro Bautista.

Non è riuscita a Federico Caricasulo (Yamaha) l’impresa di bissare il successo di Assen. Il pilota ravennate ci è andato molto vicino ma un problema alla sua moto gli ha impedito di difendersi dall’attacco del compagno di squadra Randy Krummenacher all’ultimo giro. Giornata positiva per gli italiani con Raffaele De Rosa (MV Agusta) terzo e Ayrton Badovini (Kawasaki) quinto.


Uberto Selvatico Estense (Presidente): “Dopo un venerdì e sabato di grande pubblico, il meteo di domenica ha rovinato le possibilità di grande spettacolo sportivo tra le Ducati di Chaz davies e Alvaro bautista e un Jonathan Rea marziano, autore di una doppietta. Anche lo spettacolo della SSP e della SSP300 hanno tenuto banco dimostrando che qui non ci si annoia mai. La pista di Imola nonostante la querelle sulle condizioni di praticabilità o meno della pista in condizioni di bagnato e le più che normali scelte tecniche strategiche dei team rispetto alla classifica, si dimostra sempre una pista vera, dove si misurano i mezzi e gli uomini. Ringraziamo quindi tutti i tifosi della Superbike, che sono accorsi numerosi nonostante le previsioni del tempo e che continuano a sostenere Imola con la loro passione, così come tutti i collaboratori, medici, commissari di percorso e forze dell’ordine. E per il prossimo anno stiamo lavorando con Dorna e Sky per rendere lo spettacolo sempre più interessante”.


Roberto Marazzi (Direttore Autodromo): “E’ innegabile che il meteo non favorevole ci abbia penalizzato perché quest’anno c’erano davvero tutte le condizioni per fare meglio a livello di pubblico rispetto al 2018. Nonostante questo l’affluenza è stata comunque alta, a riprova di quanto il round di Imola sia sempre una delle tappe di riferimento della SBK. Resta la soddisfazione di un venerdì e di un sabato al di sopra delle aspettative e di un successo generale dell’evento da tutti riconosciutoci. Vogliamo per questo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato all’organizzazione dell’evento, da Dorna al Marshal Team, dalla CEA all’equipe medica, il servizio di sicurezza, le Forze dell’Ordine e naturalmente lo staff di Formula Imola. L’appuntamento è per la prossima stagione augurandoci un po’ più di fortuna con il tempo”.

Credits:
Foto Davide Stori








ELMS/‘Stop’ in anticipo nella 4 Ore di Monza per Cetilar Racing dopo un weekend di alti e bassi


Monza, 12 maggio 2019 - Cielo coperto, pista perfettamente asciutta e grande pubblico sulle tribune. L'atmosfera magica di Monza ha fatto da cornice al debutto stagionale di Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi. La 4 Ore brianzola, secondo degli appuntamenti dell'European Le Mans Series, avrebbe tuttavia dovuto riservare molto di più all'equipaggio del team Cetilar Racing. Sicuramente più del ritiro avvenuto dopo 35 giri, praticamente a solo un terzo di gara.

Dopo una qualifica condizionata dal fatto di avere dovuto risolvere i problemi di elettronica legati alla gestione del servosterzo evidenziatisi nel corso delle libere, a prendere il via dall'ottava fila è stato Sernagiotto. Ma già nel corso della tornata iniziale, il veneto è stato costretto a rientrare ai box per sostituire l'anteriore destra forata in seguito a un contatto avuto nelle concitate fasi della partenza: molta sfortuna e quasi un presagio, visto come sono andate poi le cose.

Frenetico il lavoro dei meccanici, che hanno permesso alla Dallara LMP2 n.47 di tornare in pista. Dalle retrovie Sernagiotto ha quindi tirato fuori tutta la sua determinazione ed esperienza, inanellando un sorpasso dopo l'altro sino a occupare, dopo una ventina di minuti, la 17ª posizione. Rimonta che dopo il primo pit-stop è proseguita fino al 14° posto. Ma il persistente problema tecnico al power steering, emerso anche nella parte iniziale del weekend, ha definitivamente infranto ogni proposito di fare bene e soprattutto di vedere il traguardo. Amaro quindi l'epilogo, con Sernagiotto costretto a parcheggiare la propria vettura in corsia box, nonostante un eccellente passo di gara.

"La nostra 4 Ore di Monza si è conclusa prima del termine a causa di un problema elettronico relativo all'idroguida che ci ha perseguitato per tutta la settimana - ha commentato Roberto Lacorte - Purtroppo questo inconveniente ha reso vano l'impegno di Giorgio, autore di un passo incredibile dopo un'ottima partenza, tra l'altro rovinata da un contatto. Di positivo rimane il fatto che la nostra Dallara ha dimostrato di avere il passo giusto per inserirsi nei primi cinque con grande facilità. Peccato che non siamo potuti arrivare alla bandiera a scacchi; lo dovevamo alle tante persone che sono venute a seguirci nella nostra gara di casa, ma la sfortuna ce l'ha impedito".

Per il team Cetilar Racing tutto rimandato pertanto al fine settimana del 15 e 16 giugno, quello della 24 Ore di Le Mans.

Crediti
Foto Fabio Taccola
Ufficio Stampa Cetilar Racing