lunedì 16 marzo 2015

​Balletti Motorsport: vince il 2° Città di Adria con Matteo Luise e Simone Stoppa su Audi Quattro




di Andrea Zanovello / www.rallysmedia.com​ - Ed è ancora una vettura della Balletti Motorsport a trionfare in un rally storico dopo il recente successo di Arezzo. Alla prima uscita stagionale l’Audi Quattro Gruppo B messa a disposizione dai fratelli Balletti all’equipaggio adriese formato da Matteo Luise e Simone Stoppa si è aggiudicata con autorità la seconda edizione del Rally Storico Città di Adria corso nelle giornate del 13 e 14 marzo.

Dopo aver limitato i danni nell’insidiosa prova cittadina di Rosapineta corsa in notturna, il duo polesano ha inanellato una serie di successi parziali nelle otto prove speciali del sabato, portandosi al comando dal terzo tratto cronometrato ed aumentando progressivamente il vantaggio sugli inseguitori per arrivare al traguardo di Piazza Garibaldi senza nascondere l’emozione del successo davanti al proprio pubblico che era numeroso ad attendere l’idolo di casa. Dopo l’esperienza del 2014 con la Porsche 911 SC, Matteo Luise si è affidato nuovamente alla professionalità della Balletti Motorsport trovandosi a proprio agio col mezzo e con la squadra e si è dichiarato pienamente soddisfatto del risultato ottenuto sulle strade di casa affollate dai tanti sostenitori.


Non ha invece concluso la gara la Porsche 911 RSR Gruppo 4 affidata a Max Novello e Paola Valmassoi; il driver friulano, tornato alle corse dopo un lungo stop, saliva per la prima volta su una storica e dopo averne preso le misure nel prologo serale ha iniziato a capire il mezzo aumentando progressivamente l’affiatamento prova dopo prova, sino a realizzare un buon quarto assoluto nella lunga “Saguedo”, terminata la quale è stato costretto al ritiro a causa della rottura di un bilanciere. Resta comunque la soddisfazione per la progressione avvenuta nelle prime prove e prossimamente si dovrebbe rivedere l’equipaggio in altri rally storici della zona.


foto Davide Cesario

Spettacolare Campionato Italiano MX Junior a Mantova, in 125cc vince a sorpresa Morgan Lesiardo con la TM





Bellissime gare, sole, 12 gradi di temperatura, 156 moto al via e pieno successo per la prova selettiva Nord del Campionato Italiano Motocross Junior, la nuova formula voluta dalla Federmoto per promuovere i giovani talenti di età tra gli 8 e i 17 anni. 
In tribuna anche il presidente FMI Paolo Sesti. 
La sfida più attesa, nella classica 125cc la cilindrata che ha lanciato tutti i più grandi Campioni del motocross è stata vinta da Morgan Lesiardo che in Gara 1 ha fatto il vuoto con la sua TM ed ha vinto davanti a Cislaghi (TM) e Baraiolo (Yamaha). Fuori dal podio gli attesi Gianluca Facchetti (KTM) e Filippo Zonta (Husqvarna). 
Nella 85cc Senior ha vinto Raffaele Giuzio (KTM), nella 85cc Junior Tommaso Sarasso (KTM), con il vincitore dello Starcross 2015 85cc Kevin Cristino (KTM) splendido vincitore solitario in Gara 1, poi abbandonato dalla moto nella seconda frazione. Nella 65cc Cadetti vittoria per Rocco Bertin (KTM) e nella 65 Debuttanti per Mattia Mariani (KTM) davanti ad Alberto Sanna e Giacomo Carozzi (KTM). 
Il Circuito Città di Mantova si è confermato impianto di riferimento per il motocross giovanile e ha aderito con entusiasmo alla nuova formula, che prevede due giorni di gare con l'assistenza di un pool di istruttori federali capitanati da Marzio Leoncini. La prova selettiva è stata organizzata in collaborazione tra Federazione Motociclistica Italiana, Offroadproracing, Motoclub Mantovano Tazio Nuvolari e Comune di Mantova. Le finali nazionali del Campionato Italiano MX Junior saranno disputate a settembre.

Debutto assoluto in Thailandia per Pirelli e il Campionato Mondiale eni FIM Superbike

Pirelli torna in pista per il secondo appunto stagionale del Campionato Mondiale eni FIM Superbike, dopo l’ottimo debutto di tre settimane fa sull’impegnativo circuito australiano di Phillip Island.

Quello che la casa di pneumatici italiana è chiamata ad affrontare è un tracciato nuovo, il Chang International Circuit di Buriram, su cui il Campionato delle derivate dalla serie non ha mai corso prima d’ora. La Thailandia ospiterà infatti per la prima volta nella storia il Campionato Mondiale Superbike e Pirelli porterà la sua gamma al completo di pneumatici DIABLO Superbike, per la classe Superbike, e DIABLO Supercorsa per la Supersport.
Così come in Australia anche a Buriram infatti saranno presenti esclusivamente i piloti della classe regina e quelli della Supersport, per vedere in azioni le Superstock e i giovani talenti della European Junior Cup bisognerà attendere il rientro del Campionato in Europa, più precisamente in Spagna, dove il 12 aprile si correrà sul circuito di Aragòn.

In Thailandia nella classe Superbike ai 24 piloti permanent si aggiungeranno 2 wild card locali, in Supersport 24 i piloti in griglia, incluse 4 wild card tailandesi. Dopo i successi di Phillip Island sarà interessante capire chi tra Leon Haslam su Aprilia e Jonathan Rea su Kawasaki riuscirà a bissare il successo ottenuto in apertura di stagione, anche se Chaz Davies su Ducati, Tom Sykes su Kawasaki, Michael Vd Mark su Honda e il Campione in carica Sylvain Guintoli non resteranno a guardare.

Osservato speciale sarà Troy Bayliss che, nel suo rientro in sostituzione dell’infortunato Davide Giugliano, non era riuscito ad entrare nella top ten ma che ora su un circuito nuovo per tutti i piloti potrebbe approfittare della sua esperienza e regalare agli appassionati piacevoli sorprese.

Appassionati e motociclisti a cui quest’anno ha pensato Pirelli dando vita ai Pirelli SBK® Track Days. In 7 dei 13 circuiti su cui si corre il Campionato Mondiale eni FIM Superbike Pirelli organizzerà, il lunedì successivo al weekend di gare, una giornata in pista dedicata a tutti i motociclisti amanti del brand italiano di pneumatici. Il Chang International Circuit di Buriram sarà il primo ad ospitare, lunedì 23 marzo, uno dei Pirelli SBK Track Days. 

Gli altri circuiti coinvolti sono Motorland Aragòn (Spagna), il 13 aprile, TT Circuit Assen (Olanda) il 20 aprile, l’Autrodromo di Imola (Italia) l’11 maggio, il Misano World Circuit (Italia) il 22 giugno, il Sepang International Circuit (Malesia) il 3 agosto e il Circuito di Nevers Magny-Cours il 5 ottobre.
L’iniziativa ha un numero di posti limitato ed è organizzata direttamente da ognuno dei paesi che ospita i Pirelli SBK Track Days.



Il Chang International Circuit è un tracciato nuovo, inaugurato pochi mesi fa nell’ottobre del 2014, ed è il primo ad essere omologato FIM in Thailandia e pertanto l’unico in grado di ospitare il Campionato Mondiale eni FIM Superbike nel Paese.
Il circuito, progettato dal famoso architetto Hermann Tilke e situato a circa 400 chilometri a nord-est di Bangkok, è lungo 4,554 chilometri e presenta 12 curve, 5 a sinistra e 7 a destra.
Essendo questa la prima volta che il Mondiale delle derivate di serie fa tappa su questo tracciato Pirelli non possiede elementi e dati importanti su cui basare la scelta pneumatici, ecco perchè, in assenza di un test pre gara, la casa di pneumatici italiana ha deciso di portare la sua gamma completa di pneumatici DIABLO™ Superbike e DIABLO™ Supersport. In ogni caso è molto probabile che gli pneumatici siano chiamati a fronteggiare un circuito dalla configurazione non particolarmente impegnativa anche se le elevate temperature e l’alto grado di umidità tipiche di questo periodo potrebbero essere delle incognite importanti e giocare un ruolo interessante nella scelta degli pneumatici.

Le soluzioni Pirelli per le classi Superbike e Supersport:

Sono 3312 gli pneumatici che Pirelli ha portato sul nuovo circuito tailandese di Buriram per il secondo round stagionale del campionato delle derivate dalla serie.
Nella classe regina ogni pilota potrà contare sulla gamma di pneumatici DIABLO™ Superbike con 4 soluzioni anteriori, per un totale di 30 pneumatici a disposizione, e 5 soluzioni posteriori con altrettanti complessivi 30 pneumatici disponibili. In totale ogni pilota avrà un carnet di 60 pneumatici, fermo restando che per regolamento il numero massimo di pneumatici utilizzabili da ogni pilota per l’intero weekend di gara (da venerdì a domenica) è di 24.
Per quanto riguarda l’anteriore oltre agli pneumatici da bagnato DIABLO™ Rain e da intermedio DIABLO™ Wet Pirelli fornisce due pneumatici: la soluzione SC1 di sviluppo S1699, pneumatico già noto ai piloti che lo hanno utilizzato molto nella passata stagione, e la SC2 di gamma, ottimale per temperature esterne elevate perché garantisce solidità alla fascia battistrada. Quest’ultima sarà la soluzione che prediligeranno i piloti aggressivi e che preferiscono la compattezza della fascia battistrada.
Anche per il posteriore pneumatici da bagnato e intermedio e due soluzioni da asciutto: la SC0 di gamma, la soluzione più morbida e ideale per affrontare asfalti lisci e temperature elevate perchè offre massima improntabilità e massimo sviluppo di trazione alle alte temperature oltre alla più elevata stabilità al decadimento termico delle prestazioni, e la SC1 di gamma in mescola di durezza media ed è una soluzione molto versatile che ben si adatta a diverse temperature e tracciati e per questo è la naturale alternativa alla soluzione morbida.
Come sempre i 20 piloti che accederanno alle due sessioni di Superpole avranno a disposizione uno pneumatico posteriore da qualifica da utilizzare esclusivamente il sabato nel corso della pole alla ricerca del miglior tempo per schierarsi in griglia.

In Supersport Pirelli porta la gamma completa di pneumatici da asciutto DIABLO™ Supercorsa, sempre affiancati dalle soluzioni da bagnato e intermedio per un totale di 4 soluzioni anteriori e altrettante posteriori. Complessivamente i piloti potranno scegliere tra 23 gomme anteriori e 24 posteriori anche se per regolamento ne potranno utilizzare solo 18 durante il weekend. Rispetto ai DIABLO™ Superbike i DIABLO™ Supercorsasono pneumatici intagliati, all’anteriore ci saranno le soluzioni SC1 e SC2 di gamma, per il posteriore SC0 e SC1 di gamma.


EDOARDO LIBERATI E PATRIC NIEDERHAUSER CON RATON RACING NEL LAMBORGHINI BLANCPAIN SUPER TROFEO EUROPA



È un equipaggio “top” composto da due giovanissimi talenti, quello che il team Raton Racing ha confermato sulla seconda vettura per ciò che sarà il suo prossimo impegno nella classe PRO del Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa. 
A raggiungere la squadra di Roberto Tanca e Marco Ubaldi, sono stati infatti Edoardo Liberati e Patric Niederhauser, i quali si alterneranno al volante di una Huracán LP 620-2 nel corso della prossima stagione che prenderà il via con i test ufficiali in programma l’1 e 2 aprile sul circuito di Vallelunga.

Liberati, un titolo di Formula Azzurra, a dispetto dei suoi 22 anni può già vantare un’importante esperienza nelle categorie GT, avendo fatto nel 2012 il suo debutto nella serie Blancpain e nel campionato italiano con la BMW Z4 della Roal Motorsport, prendendo parte l’anno successivo alla Carrera Cup Italia, in cui la scorsa stagione ha conquistato il quarto posto mettendo a segno una vittoria e diversi podi. Il romano ha dimostrato tutto il suo valore in differenti categorie, non ultima la F.3 tricolore, in cui ha militato tra il 2009 e il 2011, anno quest’ultimo in cui ha ottenuto il record di pole consecutive.

Niederhauser diventa invece il primo ex pilota di GP3 ad approdare nel Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa. Lo svizzero, 23 anni, ha iniziato la carriera con i kart e ha proseguito il proprio impegno nella Formula Abarth, finendo secondo nel 2010 e conquistando il titolo italiano nel corso della stagione successiva. Nel 2012 Patric è pertanto passato alla F.3 e alla GP3 Series, campionato quest’ultimo in cui proprio lo scorso anno ha festeggiato due vittorie.

“Siamo assolutamente entusiasti di avere nel nostro team due giovanissimi talenti del calibro di Edoardo e Patric, che vanno ad aggiungere il loro nome a quello di Alberto Di Folco. - sono state le parole del direttore sportivo Marco Ubaldi - Ognuno di loro ha le potenzialità per fare più che bene, oltre ad un ottimo bagaglio di esperienza, che ci faranno puntare al podio fin dalla prima gara della stagione”.

Il primo appuntamento del Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa 2015 è in programma a Monza l’11 e 12 aprile. Alla tappa brianzola faranno nell’ordine seguito quelle di Silverstone UK (22-24 maggio), Paul Ricard F (19-21 giugno), Spa-Francorchamps B (22-26 luglio), Nürburgring D (18-20 settembre) e Sebring USA, nella stessa settimana delle Finali Mondiali che si svolgeranno dal 19 al 22 novembre.

Uzzeni-Fappani (Subaru) vincono l'Imola Rally Circuit


Prima edizione dell'Imola Circuit Rally domenica 15 marzo sulla pista dell'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari con un'apripista d'eccezione, Graziano Rossi. 28 gli equipaggi iscritti che si sono sfidati in quattro prove speciali classiche e in una "side by side" decisamente spettacolare su un percorso che ha esaltato le qualità tecniche dei piloti.
Ad imporsi è stato Franco Uzzeni in coppia con Danilo Fappani al volante della Subaru Impreza S14 WRC. Un dominio netto, come dimostrano le vittorie in tre delle cinque speciali disputate, con un secondo ed un terzo posto nelle rimanenti due. Alla fine il pilota piemontese ha concluso con un vantaggio di 1'20 sull'equipaggio Davide Riccio – Luca Caniggia, a bordo di una Fiat Punto S 2000, autori di una prestazione molto regolare ma sempre nelle posizioni di vertice.
Terzo gradino del podio per Dario Messori e Christian Lavazza (Ford Fiesta), che si sono tolti la soddisfazione di battere Uzzeni-Fappani nella speciale "side by side", risultando più veloci dei vincitori della manifestazione di quasi tre secondi. Grandi protagonisti anche Enrico e Maurizio Tortone (Ford Fiesta Wrc), vincitori della seconda speciale ma costretti al ritiro per un incidente nella quarta.
Nella giornata si è svolta anche parata di Lancia Delta e si è disputato un trofeo denominato "Social Karting" con in kart della Fisaps (Federazione italiana sportiva automobilismo patenti speciali).

domenica 15 marzo 2015

​A Matteo Luise e l’Audi Quattro il 2° Rally Storico Città di Adria



Pronostico rispettato nella seconda avvincente edizione del Rally Storico Città di Adria – Memorial Valerio Cavallari che si è concluso nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 14 marzo, in Piazza Garibaldi davanti ad un appassionato e numeroso pubblico che ha festeggiato la vittoria dell’equipaggio di casa formato da Matteo Luise e Simone Stoppa su Audi Quattro Gruppo B, dopo aver preso il comando nella terza speciale e vincendo ben otto delle nove in programma e regolarmente disputate. Il duo polesano si aggiudica inoltre il Memorial Valerio Cavallari e l’iscrizione alla quarta edizione del Dolomiti Historic Rally del prossimo 29 maggio, messa in palio da Dolomiti Motors. 

La situazione a metà gara, aveva praticamente gettato le basi per quella che sarebbe stata anche la classifica finale col duo dell’Audi che non prendeva rischi inutili e si aggiudicava anche le restanti prove speciali, i due passaggi sulla “Isolella” e “Ponte”, dopo aver preso il comando sul terzo tratto cronometrato ed aver chiuso i giochi sul duplice passaggio sulla nuova ed apprezzata “Saguedo”. Stessa situazione per la Porsche 911 Sc di Roberto Montini ed Erika Zoanni, vincitori lo scorso anno, che hanno badato a difendere la seconda piazza assoluta grazie ad un rassicurante vantaggio su Riccardo Andreis e Stefano Farina, giunti alla fine terzi con la Porsche 911 RSR. Luise, Montini ed Andreis si aggiudicano anche le vittorie, rispettivamente, del 4°, 3° e 2° Raggruppamento. Il 1° ha visto il successo della Lancia Fulvia HF 1.3 dei bresciani Massimo Giuliani e Claudia Sora. 

Nel rally storico si sono classificate venticinque delle trentaquattro vetture partite e degne di nota sono le prestazioni di altri due equipaggi veronesi a partire da quello formato da Damiano Zandonà e Tania Bertasini, ottimi quarti assoluti e secondi di 4° Raggruppamento con la Renault 5 GT Turbo Gruppo A, seguiti dall’Alfa Romeo Alfetta GTV6 di Michele Solfa e Matteo Ederle entrambi alla prima esperienza sulle veloci e tecniche speciali polesane. Degna di nota la prestazione della piccola Innocenti Mini Cooper 1.3 del ritrovato equipaggio Davide Biasiolo e Loris De Paoli, giunta decima assoluta dopo aver strabiliato col quarto tempo assoluto staccato a Rosolina Mare. Spettacolo ed agonismo anche nella classe più affollata, quella dove ha svettato l’Autobianchi A112 Abarth di Cristiano De Rossi ed Enrico Fantinato cha ha preceduto le vetture gemelle di Nicola Carinci e Tiziano Baldan e quella di Simone Crosara ed Alessio Greggio, i più veloci secondo il cronometro ma penalizzati dal problema patito il venerdì sera, una volta risolto il quale, sono rientrati col “super rally” penalizzati però da quanto previsto dal regolamento. Tra le scuderie è stata la P.R. Group ad aggiudicarsi la speciale classifica davanti al Team Bassano e Omega. 

Delle sei vetture “classiche” del periodo J2 ne sono giunte al traguardo quattro tra le quali la spunta la BMW M3 di Marco Luise e Luca Trovò che precedono le due Opel Kadett GSI di Daniele Valentini e Marco Magrin e quella di Andrea Montemezzo ed Andrea Fiorin. Da sottolineare la sfortunata prestazione di Michele Mancin e Nicola Doria partiti fortissimo con la Peugeot 205 Rallye nella “Tizè Power Stage” ma penalizzati per un problema meccanico che li ha costretti al rientro il sabato con tre minuti di penalità. 

Emozionante anche la sfida nel 2° Revival del Pane, gara di regolarità sport che ha dato il via al Trofeo Tre Regioni: un solo centesimo di secondo di scarto ha permesso alla Volkswagen Golf Gti di Maurizio Senna e Lorena Zaffani di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione, succedendo a quel Luigi Ferratello al quale il gentleman driver lodigiano sul palco d’arrivo ha dedicato la vittoria onorando con sportività ed emozione la cinquantesima stagione di attività sportiva dell’amico Luigi! Nonostante quel centesimo di secondo, i coniugi mantovani Giordano Mozzi e Stefania Biacca hanno festeggiato con sportività la loro seconda posizione assoluta conseguita con la Lancia Fulvia HF 1.6 con la quale hanno preceduto la BMW 2002 Tii del duo bolognese formato da Mauro Argenti e Roberta Amorosa. Nuovo successo tra le scuderie per il Progetto M.I.T.E. e classifica femminile vinta dalle veronesi Anna Dusi e Martina Stizzoli su Fiat Ritmo 130 TC. A senna va anche l’iscrizione al 4° Dolomiti Revival messa in palio da Dolomiti Motors. 

La manifestazione si è chiusa con le premiazioni che si sono tenute al Teatro Ferrini, durante le quali sono state consegnati numerosi premi speciali tra i quali le iscrizioni al Rally Storico e al Revival Città di Modena messe in palio da Prosevent e consegnate da Luca Bonfatti alle due Scuderie vincitrici del rally e del revival. Presente anche Erika Brusco che ha consegnato a Matteo Luise e Simone Stoppa il trofeo per il “Memorial Brusco” e il primo conduttore veneto, Matteo Luise, si è aggiudicato la targa messa in palio da “Il Gazzettino” media partner della manifestazione assieme a Deltaradio ed Italia Motiri, mentre il premio speciale “+Note” è andato a Simone Stoppa, primo classificato tra i navigatori polesani. 

Soddisfatto lo staff di Delta Sport per la riuscita della manifestazione che ha raccolto numerosi elogi, per la quale fondamentale è stata la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Adria, in primis, e di tutti i paesi coinvolti dal rally; Adria ha inoltre rivisto il sindaco Massimo Barbujani al volante di un’auto da corsa, un’Opel Ascona SR Gruppo 2 messa a disposizione da Carenini Tuning, che in coppia con Lucio Cavallari ha deliziato il pubblico nel ruolo di apripista. Entusiasta anche la Direttrice dell’ACI Rovigo, Dottoressa Vincenzina Freda, che ha seguito passo dopo passo la due giorni di gara sino al termine della cerimonia delle premiazioni. 
  • Andrea Zanovello – www.rallysmedia.com

LOMBARDIA RONDE CUP: VITTORIA DI CHENTRE-GUALTIERI (FORD FOCUS) AL 6° RONDE DELLE MINIERE

 

Vittoria assoluta per l’aostano Elwis Chentre, in coppia con Isabella Gualtieri, alla 6a Ronde delle Miniere, tornata oggi sulla scena nazionale dopo quattro anni di assenza, con l’organizzazione della Scuderia Invicta.
I quattro passaggi sulla Prova Speciale di Veleia, di quindici chilometri, hanno esaltato il pilota di Roisan, alla sua prima uscita con la Ford Focus WRC, il quale ha preso il comando della classifica già dalla prima “chrono”, per poi cercare costantemente l’allungo su una concorrenza rivelatasi decisamente qualificata.
Chentre si è aggiudicato tre passaggi sui quattro disponibili, lasciandone uno, l’ultimo, all’acclamatissimo driver locale Elia Bossalini, in coppia con Enrico Bracchi, giunto poi secondo assoluto al volante di una Citroen C4 WRC.


Per aggiudicare il resto del podio è stata bagarre, peraltro molto spettacolare. Bossalini, dopo un avvio sofferto per difficoltà con il sistema elettronico di partenza, ha saputo piazzarsi alle spalle di Chentre da metà gara ed al termine del confronto ha saputo tener testa al giovane 22enne trevigiano Simone Tempestini, in coppia con il rumeno Pulpea, su una Ford Fiesta R5, finito poi sopra il gradino più basso del podio con un esaltante rush finale (anche reso difficoltoso dalla pioggia), dopo una prima parte di gara condizionata da un testacoda dovuto a gomme inadeguate.
Una performance di alto livello, quella di Tempestini “junior”, con la quale ha avuto ragione dello scatenato siciliano Alfonso di Benedetto (Peugeot 207 S2000), assecondato per la prima volta dal valtellinese Daniele De Luis. Di Benedetto, pur con una vettura che sente il peso degli anni rispetto alle vetture più recenti, ha saputo concludere comunque con ampio merito una gara assai selettiva.

La Ronde delle Miniere è stata notevolmente spettacolare e ricca di spunti tecnici, da intenditori. La top five è stata completata dall’altro siciliano Salvatore Riolo, pilota eclettico, che ha debuttato con una Ford Fiesta R5 e con pneumatici da testare sulla vettura. Il finale di gara, l’ultimo passaggio, è stato poi da cardiopalma per i due reggiani Marco Belli (Mitsubishi Lancer Evo X gr. R, dotata per la prima volta di cambio sequenziale), incappato in una foratura finale, ed Ivan Ferrarotti (Renault Clio R3), volato fuori strada e poi rientrato con ampio ritardo, quello che lo ha tolto dalla sesta posizione occupata, facendolo scivolare in retrovia, al sedicesimo posto.
Sesto nella generale ha chiuso papà Tempestini, il gentleman Marco, su una vettura analoga al figlio, settimo (ed anche primo tra le vetture a due ruote motrici) ha finito il reggiano di Carpineti Gianluca Tosi, su una Renault Clio R3, ottavo l’altro locale Andrea Carella (Peugeot 208 R2), e la top ten è stata definita con Pietro Penserini (Renault Clio S1600), reggiano pure lui, e dal giovane toscano Gianandrea Pisani, in coppia con Jasmine Manfredi, su una Renault Twingo R2, che li ha fatti sudare freddo con la rottura di un semiasse a pochi metri dalla fine dell’ultima prova.
La gara, intesa anche come volano per l’immagine del territorio, ha avuto un ottimo successo organizzativo generale, dall’elenco iscritti (80 equipaggi, 76 quelli partiti) al calore del pubblico, già visto e “sentito” con la cerimonia di partenza di ieri sera nell’affascinante borgo medioevale di Castell’Arquato.

Valida quale prima prova della Lombardia Ronde Cup e del Campionato ERMS (Emilia Romagna, Marche e San Marino), ha poi avuto il valore aggiunto di essere stata insignita dall’Automobile Club d’Italia, quale Test Event Giovani di ACI Team Italia, per far visionare dai tutor incaricati i 10 giovani talenti in gara con età compresa tra i 18 e i 23 anni.

- Foto di Diessephoto

Ottimo test di Totò Riolo su Ford Fiesta alla Ronde delle Miniere

















L’equipaggio ERTS Hankook Competition formato dai portacolori Piacenza Corse Totò Riolo e Mauro Boeri su Ford Fiesta R5 ha concluso la 6^ Ronde delle Miniere al quinto posto della classifica assoluta ed al secondo di gruppo R5.

Il pilota di Cerda ha svolto una gara test, come era stata pianificata la trasferta piacentina, per provare soluzioni diverse di vettura e pneumatici in vista del proseguimento del programma sportivo 2015 che vedrà l’equipaggio impegnato il 17 e 18 aprile al 2°Rally Internazionale Isola d’Elba (Internazionale Rally Cup) e dal 22 al 24 maggio alla Targa Florio (Campionato Italiano Rally).

Riolo e Boeri hanno costantemente occupato la quinta posizione e si sono subito assestati in seconda posizione tra le vetture di gruppo R5, pur registrando un progressivo miglioramento in ognuno dei quattro passaggi sui 15 Km della prova speciale “Veleia”.

“E’ stato un ottimo test – ha dichiarato Riolo – il lavoro della squadra è proseguito in modo sereno ed efficace. Ad ogni passaggio abbiamo migliorato ed i riscontri sono stati tutti positivi. Abbiamo apprezzato molto il lavoro delle coperture Hankook, anche se per quanto mi riguarda si è trattato dell’esordio sulla macchina e con questa tipologia di gomme”.

La classifica dei primi 5: Chentre – Gualtieri (Ford Focus WRC) in 28’48”5; 2. Bossalini – Bracchi (Citroen C4 WRC) a 6”3; 3. Tempestini S. – Pulpea (Ford Fiesta R5) a 21”8; 4. Di Benedetto – De Luis (Peugeot 207 Super 2000) a 22”8; 5. Riolo – Boeri (Ford Fiesta R5) a 37”5.

sabato 14 marzo 2015

Campionato Italiano Sport Prototipi: la Wolf prova al Mugello per le gare internazionali senza dimenticare il Tricolore


Ivan Bellarosa, lo ripete, guarda solo alle serie internazionali dove le sue Wolf in questi ultimi anni hanno fatto incetta di vittorie e pole position. Ma il prossimo 19 aprile a Monza scatta la stagione 2015 del Campionato Italiano Sport Prototipi, la serie tricolore dove le sporstcar del marchio ex-F.1 hanno segnato i primi successi e nel frattempo è opportuno disputare un po' di test. Anche perché non ci sono concomitanze...

"Come impegno ufficiale restiamo concentrati sui calendari internazionali - ha commentato Bellarosa - La scorsa settimana siamo andati al Mugello perché è importante continuare lo sviluppo e sperimentare nuove soluzioni. La Wolf è una vettura vincente ed è già pronta per disputare l'Italiano, non ha bisogno di nulla. Noi però dobbiamo garantire un prodotto che sia vincente anche per tutte le serie che si disputano in campo internazionale ed i test sono determinanti".

"Sulla base della nostra acquisizione dati nei test abbiamo segnato 1'43.2 con gomme nuove. Ma devo dire che anche in occasione della 6 Ore del Mugello nel 2013 vincemmo la gara girando in 1'43.9 ed in prova eravamo arrivati a 1'42.2 sempre con le gomme piccole Michelin. C'è tanto da lavorare ancora per tutti, quindi, ma credo che nessuno fosse in pista per cercare il tempo come quando c'è in ballo una pole position".

In occasione dei test la pista toscana si è intanto presentata rinnovata in diversi punti grazie ad una serie di interventi nelle vie di fuga realizzati negli ultimi due mesi. Il più significativo riguarda la Bucine, l'ultima curva prima del rettilineo di partenza, dove la via di fuga è stata ampliata e risagomata nella sua altimetria per consentire una più efficace diminuzione delle velocità residue in caso di uscita di pista. Altri punti interessati agli interventi, la curva 1 (San Donato), curva 2 (Luco), curva 4 (Materassi), curva 6 (Casanova), curva 7 (Savelli), curva 8 (Arrabbiata 1), curva 10 (Scarperia) e curva 12 (Correntaio) dove si è provveduto a sostituire prato e ghiaia con strisce d'asfalto che garantiscono una maggiore capacità di controllo del mezzo in caso di errore umano. Come spiega il management dell'autodromo di proprietà Ferrari "si tratta di scelte tutte legate all'evoluzione della materia e, nello specifico, all'analisi delle dinamiche delle varie uscite di pista avvenute nel corso degli anni".
Tutti interventi questi che, se da un lato non ridisegnano la pista, dall'altro possono ridisegnare le traiettorie dei piloti.
Se infatti oltre la striscia bianca che delimita la pista le vetture prima trovavano prato sintetico e ghiaia, nei punti rinnovati possono ora percorrere uno spazio in asfalto che, data la maggiore abrasività, pregiudica le gomme su più passaggi, ma può regalare decimi importanti sul giro secco.

"È proprio così - commenta con sicurezza Bellarosa - chi va oltre le righe bianche della pista può ritagliare un decimo qui, un decimo là e guadagnare anche cinque-sei decimi rispetto al passato. Alla Poggio Secco e alla Materassi se uno supera deliberatamente la linea di pista può guadagnare tanto. Credo che in occasione delle gare i Commissari dovranno prestare molta attenzione. Nei test che abbiamo disputato, ad esempio, le GT andavamo sistematicamente ovunque oltre le righe bianche e non credo sia ammissibile".

Vittoria Porsche alla Hankook 12h Italy-Mugello - Le foto di Andrea Bonora e Micaela Naldi






La Porsche 997 GT3 R #7 di HB Racing Team Herberth Porsche ha vinto la Hankook 12H ITALY-MUGELLO dopo aver dominato gran parte della seconda parte della corsa, della durata di 8 ore, disputata oggi all'Autodromo Internazionale del Mugello.
L'equipaggio composto dai piloti tedesci Robert Renauer, Alfred Renauer, Ralf Bohn e dallo svizzerp Daniel Allemann hanno percorso 342 giri del circuito concludendo con 2 minuti di vantaggio sulla Mercedes SLS AMG #30 RAM Racing di Tom Onslow-Cole, Adam Christodoulou et Paul White., che hanno perso la testa della corsa quando è scattato un Code 60 mentre erano in pitlane, dopo 3 ore di corsa. Rientrati in pista, i piloti RAM Racing non sono riusciti a riconquistare il primo posto.
Terzo posto finale per la Mercedes #9 Hofor Racing di Michael Kroll, Chantal Kroll, Roland Eggiman, Kenneth Heyer et Christiaan Frankenhout.
Quarto posto con 11 giri di ritardo per la Ferrari 458 Italia di Black Pearl Racing by Rinaldi con Parrow"-Volz-Kaffer che hanno preceduto la Mercedes SLS di GDL Racing con Braams-Braams-Huisman e la Porsche 991 Cup schierata da Ruffier Racing con Lafargue-Abergel-Lafargue.


© FOTO DI ANDREA BONORA E MICAELA NALDI
- RIPRODUZIONE RISERVATA -
 CLICCARE SU UNA FOTO PER APRIRE LA GALLERIA


















La F1 riparte dall'Australia nel segno della Mercedes con Hamilton in pole


Come previsto, il Mondiale di F1 ripropone il copione della passata stagione con le monoposto Mercedes davanti a tutti e Lewis Hamilton (1'26.327) in pole position davanti a Nico Rosberg (1'26.921). Apre la seconda fila Felipe Massa che con il crono di 1'27.718 ha preceduto di una manciata di millesimi le Ferrari di Sebastian Vettel (1'27.757) e di Kimi Raikkonen (1'27.790). Seguono Bottas, Ricciardo, Sainz, Grosjean e Maldonado.
Subito fuori le McLaren mentre le Manor non sono scese in pista per le prove.
Giedo Van der Garde ha comunicato la decisione di rinunciare ai suoi diritti legali di correre questo fine settimana in Australia. La Sauber è quindi scesa in pista con Nasr e Ericsson.

Eugenio Castellotti: Lodi, 10 ottobre 1930 – Modena, 14 marzo 1957

Eugenio Castellotti nasce a Lodi il 10 ottobre 1930 da una famiglia aristocratica. Grazie alle ingenti possibilità economiche può coltivare la sua passione per le auto:a soli 20 anni infatti acquista una Ferrari 166S sportscar. Alto, dinoccolato,"il modello di self-control, di stile e di efficienza" fuori dalla pista, ferocemente competitivo, arrogante, eclettico e spregiudicato in pista. Un personaggio particolare, di difficile definizione a tutto tondo, che in pochi anni ha avuto tutto: denaro, successo,amore.

Per molti era un giovinastro astuto, capace di entrare nel cuore dei tifosi come vera icona di pilota-archetipo, soprattutto dopo la scomparsa del suo carissimo amico Ascari.
In veste di pilota la sua specialità era la guida sul bagnato, il suo difetto più grande era l'incapacità di staccare il piede dall'acceleratore per conservare i pneumatici fino al traguardo.
La sua carriera da pilota inizia il 1°aprile 1951 con la scuderia Marzotto all'undicesimo Giro di Sicilia, ma il suo nome compare solo nella lista "ritirati".
Alla fine dello stesso mese comunque partecipa alla Mille Miglia con un il copilota Rota, e si trova a competere contro piloti già ben noti come Cortese e Marzotto.Anche qui comunque il risultato è scarsino: sesto nella sua categoria, cinquantesimo su tutti i partecipanti.
Nel 1952 la svolta, ed Eugenio inizia a collezionare le prime vittorie. Il 9 marzo ottiene il primo posto della sua categoria nel Giro di Sicilia, e 10 giorni dopo dà spettacolo alla Coppa d'oro di Siracusa in un faccia a faccia con Sighinolfi. Passa poi dalla Scuderia Marzotto alla Scuderia Guastalla e, nei primi 2 anni di carriera si trova a guidare tutte le migliori auto sportive sul mercato.


Alla sua seconda Mille Miglia finalmente sfida i più grandi nella loro stessa categoria (nei 225 S/N 0166) Taruffi, Biondetti, Bracco, Faglioli,e in più tre Mercedes 300 SL. Rimane per un pò secondo dietro il vincitore Kling su Mercedes, ma non dura molto.

Basta a mostrare davvero le sue doti di pilota e per essere definito il degno successore di Ascari. Inoltre si guadagna un ingaggio autorevole: la Lancia lo chiama per la Carrera Panamericana del 1953. Arriva terzo dietro Juan Manuel Fangio e Piero Taruffi. In più vince la 10 ore di Messina. Ormai Castellotti è negli albi della storia dell'automobilismo. Ed è solo l'inizio!


Il 1954 è un anno no, come per Ascari, suo caro amico e compagno di squadra, perchè la Lancia continua a rimandare la loro partecipazione al campionato di Formula 1: le loro 2 D50s infatti sono pronte solo nel 1955, e Eugenio è terzo pilota della scuderia accanto ad Ascari e Luigi Villoresi. Ma il 1955 è un anno tragico per lui e per tutto l'automobilismo italiano: nonostante Eugenio ottenga il secondo posto a Monaco, durante il Gp Ascari finisce in mare e, pochi giorni dopo muore a Monza provando l'auto di Castellotti. Con il casco di Castellotti.

Per l'automobilismo una perdita terribile, per Eugenio un grande dolore aggravato dai sensi di colpa.
Gianni Lancia infine, a causa di problemi finanziari, trova un accordo con Enzo Ferrari e gli cede le sue auto e i suoi piloti. Castellotti inizia la sua carriera da pilota della Rossa. Finisce quinto a Zandvoort e terzo a Monza, ottenendo al termine della stagione il terzo posto assoluto.
Nel 1956 è quarto al Gp di Monaco e chiude al secondo posto a Reims in Francia dietro l'altro ferrarista Collins.
Da adesso in poi la pressione diventa più dura da sostenere, a causa della presenza in squadra di piloti del calibro di Collins, Hawthorn e Luigi Musso,il quale diventa il suo più acerrimo rivale. Nel Gp successivo infatti, a Monza,lo spettacolo lo danno loro, nei primi 5 giri, conducendo ruota contro ruota una sfida interna da mozzare il fiato, fino all'uscita per i pneumatici completamente distrutti.
Finisce il campionato al sesto posto, ma il vero trionfo dell'anno lo ottiene alla Mille Miglia, sbaragliando gli avversari di casa e non: batte tutti, Fangio, Collins e Musso. Conquista anche il titolo di Campione d'Italia.
Una stagione piena di soddisfazioni, circondato dalle ovazioni di un pubblico davvero entusiasta. Ma è l'ultima.
L'ultimo Gp a cui partecipa è quello in Argentina, ed è il più veloce nelle qualifiche tra i ferraristi, ma la sfida con le Maserati 250F è praticamente insostenibile, data la loro netta superiorità. Moss, Fangio e Behra ottengono i primi tre posti in griglia, e l'unico a dare un pò di filo da torcere è proprio Eugenio, fino a che la sua Lancia Ferrari lo abbandona.
Nei primi mesi del 1957 il nome di Castellotti compare sui giornali non per le sue imprese sportive, ma per la sua discussa relazione con la femme fatale Delia Scala e per le sue frequentazioni col mondo dello spettacolo di quegli anni.
Al suo ritorno in Europa Eugenio si reca per una festa a Firenze nella villa della sua compagna e riceve una telefonata che cambierà tutti i suoi piani. E' Enzo Ferrari, che lo avverte di aver ottenuto i tempi, non resi ufficiali, che Behra ha fatto con la Maserati 250F, e gli ordina quindi di recarsi immediatamente a Modena, per 

testare la nuova Ferrari 801. Nervoso, stanco saluta gli invitati e parte immediatamente. E' decisamente infastidito per l'accaduto, tenuto sempre così sulla corda da un capo irremovibile e mai completamente soddisfatto. Appena giunto all'alba al circuito, senza aver chiuso occhio, sale in macchina e inizia i test.

Al terzo giro esce di pista e si schianta contro un cartellone pubblicitario del Circolo della Biella (locale abitualmente frequentato da tifosi e da Enzo Ferrari in persona).Tutto finito. Muore sul colpo.

Castellotti lascia un segno per gli appassionati di questo sport, e l'aneddotto con cui voglio chiudere questa biografia porterà certamente un sorriso sui vostri volti e vi farà comprendere in un attimo il personaggio Castellotti: giovanissimo ottiene la possibilità di correre, proprio nei primi anni 50, al Gp Sportcar a Monaco contro il campione Marzotto.In testa alla corsa, con alle spalle il rivale, improvvisamente

si ferma, poi riparte, ma arriva solo secondo naturalmente dietro al campione.
Si era fermato perchè aveva sete, e voleva tanto bersi una Coca-Cola.
Pazzie da campioni!!!

Fog
Nuvolari3000 Legend