mercoledì 20 agosto 2014

IL C.I.V.M. AL RUSH FINALE CON IL 49° TROFEO LUIGI FAGIOLI DA GUBBIO A MADONNA DELLA CIMA


Con il 49° Trofeo Luigi Fagioli in programma dal 22 al 24 agosto a Gubbio il Campionato Italiano Velocità Montagna entra nella fase del rush finale nel modo più squillante. La competizione, decima prova della massima serie tricolore dell'automobile Club d'Italia, organizzata dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche si conferma ad alto gradimento per i piloti italiani che in oltre duecentoventi hanno confermato la propria adesione per sfidarsi sul concentrato di emozioni e spettacolo che sanno offrire i 4.150 metri di tracciato che coprono un dislivello di 250 metri lungo una pendenza media del 6,5%, tra Gubbio e Madonna della Cima. Sarà consegnato a Beppe Gabbiani il "Memorial Angelo e Pietro Barbetti". Il tradizionale premio che la famiglia di lungimiranti imprenditori eugubini assegna ogni anno ad un personaggio di particolare spicco nel panorama del Motorsport per l'edizione 2014 andrà al talentuoso driver classe 1957, arrivato in F.1 bruciando le tappe di una brillante carriera che ha avuto il momento clou tra gli anni '70 e '80, continuando poi con eccellenti prestazioni in pista che proseguono anche attualmente nella gare in circuito. La cerimonia di consegna del Memorial si terrà nella serata di venerdì 22 agosto nella suggestiva e famosa cornice del Complesso San Benedetto, già omonimo convento recentemente ristrutturato e sede del quartier generale della competizione.




Proprio venerdì 22 l'evento umbro entrerà nel vivo con le verifiche sportive e tecniche dalle 16.00 alle 20.00. Sabato 23, alle 10 si accenderanno i motori della decima prova di C.I.V.M. con le due salite di ricognizione per i concorrenti ammessi alla partenza, che potranno così testare le vetture da corsa sul percorso. Domenica 24 agosto alle 10 i Direttori di gara Fabrizio Fondacci e Marcello Cecilioni daranno il via a gara 1 del 49° Trofeo Luigi Fagioli, a cui seguirà gara 2. Al termine la Cerimonia di premiazione sempre presso il Complesso S. Benedetto.




I riflettori del Campionato Italiano sono certamente puntati sul duello di vertice tra il neo Campione Europeo e nove volte vincitore a Gubbio Simone Faggioli su Norma M20 FC Zytek e l'indomito Christian Merli su Osella PA 2000 Honda, entrambe prototipi di gruppo E2/B. Il fiorentino della Best Lap ha appena conquistato la sua settima corona continentale ed ora ha messo nel mirino il titolo Tricolore, dopo ben nove scudetti già cuciti sulla tuta, attualmente è al comando della classifica italiana per due lunghezze e mezza con la biposto da 3000 cc; l'arrembante e mai domo trentino della Vimotorsport combatte sempre con tenacia fiducioso nella costante e continua crescita dell'agile e versatile Osella Honda da 2000 cc.. Sono però numerosi i nomi accreditati alle parti alte della classifica assoluta e non solo ad iniziare dal giovane cosentino della Jonia Corse Domenico Scola, anche lui su Osella PA 2000 terzo in classifica tricolore e sempre più in proficuo apprendistato; poi l'esperto trapanese della Catania Corse Viincenzo Conticelli sulla potente Osella PA 30 Zytek, abitualmente nelle parti alte delle classifiche di gara.


Alla ribalta i primi attori dell'appassionante gruppo CN con le Osella PA 21/S EVO Honda, ovvero il calabrese della Scuderia Vesuvio Rosario Iaquinta ed il sardo della CST Sport Omar Magliona, che finora hanno collezionato rispettivamente nove e otto vittorie in gara. Iaquinta comanda il gruppo con cinque lunghezze di vantaggio, ma il Campione in carica precede il cosentino nell'assoluta di altrettanti punti e lambisce il podio. Ai punti della classifica under ed a rinsaldare il podio di gruppo mira il giovane siciliano Francesco Conticelli sempre più in perfetta sintonia con la sua Osella PA 21/S EVO. Torna nella categoria anche il determinato trentino Luca Piffer dopo la convincente prova Tricolore offerta ad Ascoli, ma Vitantonio Caporale, il locale Gianni Urbani ed il milanese Stefano Crespi saranno tutti protagonisti di prim'ordine della categoria dei prototipi preparati secondo normativa nazionale con motori derivati dalla serie. Novità e conferme in gruppo E2/M, dove il leader trentino Adolfo Bottura si presenta intenzionato ad allungare sui rivali con la Lola Zytek F.3000, ma a rendergli la vita difficile sarà il driver di casa Mauro Rampini con l'Osella PA 27 BMW, oltre a due giovanissimi under come l'orvietano Michele Fattorini su Lola Zytek ed il bresciano Paride Macario passato alla Lola Zytek dopo sole tre convincenti gare sulle biposto. In classe 2000 Il trentino Gino Pedrotti mira ai punti Tricolori per la Coppa di categoria, mentre al successo in casa punterà Andrea Picchi che torna al volante della Lola Dome con motore Honda del Team Dalmazia. Il reatino Graziano Buttoletti con la Gloria B5 vorrà ipotecare la Coppa della classe 1000 delle monoposto. 
Mentre tra le biposto E2/B, dove è consentita una maggiore preparazione, tra i primi attori ci saranno anche il siciliano Giovanni Cassibba che ormai a trovato la giusta direzione in cui adeguare la sua Wolf CLW Mugen alle salite, l'altro siciliano Giuseppe Buscaino su Osella PA 20, mentre a Gubbio ritorna nel tricolore l'emiliano Franco Manzoni con la versione PA 21 del prototipo di Atella; da Catanzaro arriva Emanuele Greco su Osella PA 2000, che in Umbria vuole sfatare una stagione all'insegna della sorte avversa. L'alfiere AB Motorsport Achille Lombardi sulla Radical SR4 vuole ipotecare la Coppa di classe 1600, ma la crescente competitività del bravo trentino Diego Degasperi sulla versione Pro Sport della biposto inglese, rende il lavoro più arduo. In classe 1600 anche le SR4 del siciliano Nicolò Incammisa e del campano Cataldo Esposito che non rinuncia al fascino della corsa umbra. Dopo l'ottima prova in casa al Reventino torna alla caccia dei punti di classe 1300 il catanzarese della Cubeda Corse Francesco Ferragina sulla Elia Avrio. La trapanese Alessia Sinatra al volante della Radical SR4 di classe 1000, continua a Gubbio la sua caccia ai punti della Coppa Dame, in cui duella sempre più da vicino con la leder e padrona di casa Deborah Broccolini, che punterà a rinsaldare il comando con la Citroen C1, con cui ha già allungato le mani sulla coppa di classe 1150 di gruppo E1. 


Tra le supercar del gruppo GT al padovano di Superchallenge Roberto Ragazzi servono immediatamente i punti delle fasi finali per rinsaldare il comando, ma l'esperto veneto punta sulla potenza e sulla versatilità della Ferrari 458 di classe GT Cup seguita in gara dal Team AC Racing. Il siciliano Ignazio Cannavò ha dimostrato di essere sempre più agguerrito, soprattutto quando la sorte non gli gira le spalle e di aver trovato il giusto feeling con i tanti cavalli della Lamborghini Gallardo di classe GT3 preparata dalla Eurotech Engineering. Tra i due un gap di venti punti. Attualmente al terzo posto c'è il laziale del Team Maverik "The Climber" passato definitivamente sulla Porsche Cayman. Due le novità del gruppo con l'esordio al volante della Porsche 997 del bresciano Nicola Novaglio, per il campione Racing Start RSTB 2013, gara test in vista della prossima stagione in C.I.V.M.; poi il ritorno di un nome noto come quello del laziale Stefano Pierdomenico che ritorna nel tricolore Montagna sempre al volante di una vettura del Cavallino, la F430. Il veneto Bruno Jarach si ripropone sulla Ferrari 458 dopo il buon esordio in gara a Trento.
Proprio per l'acceso ed affollato gruppo E1 il Trofeo Fagioli potrebbe rivelarsi una gara decisiva visti i sottili distacchi tra i maggiori pretendenti. Il partenopeo Piero Nappi si presenta da leader con la sua Ferrari 550 curata dal Team Catapano con cui ha centrato finora sei vittorie. Altrettanti successi in gara li ha conquistati finora il bolognese Fulvio Giuliani sulla Lancia Delta EVO preparata dalla Fluido Corse. Tra i due solo un punto e mezzo a favore di Nappi e l'assenza di Gramenzi, altro sicuro candidato alla vittoria. Ma si sta sempre più facendo largo il potentino Carmine Tancredi, sempre più in vista con la Ford Escort Cosworth. A Gubbio però si farà sentire la presenza del teramano Roberto Di Giuseppe con l'Alfa 155 GTA, ansioso di prendersi un meritato riscatto dalla sfortuna che troppo spesso lo ha inseguito quest'anno. Potrebbe essere scomodo per tutti l'esordio stagionale del bravo romano Marco Iacoangeli, il driver e preparatore già campione di gruppo e sempre incisivo con la BMW 320. Altra Lancia Delta EVO quella di Marco Sbrollini, il pesarese che considera Gubbio quasi gara di casa. Il maceratese dell'ACN Forze di polizia Abramo Antonicelli potrebbe iscrivere una seria ipoteca sulla coppa di classe superstars con la sempre ammirata BMW M3. Per la classe 2000, complice l'assenza di Amato che è in testa, il pesarese della Scuderia Catria Ferdinando Cimarelli potrebbe tentare l'assalto alla vetta con l' Alfa 156, da cui dista solo quattro lunghezze e mezzo, ma attenzione perché l'orvietano Daniele Pelorosso con la Renault Clio Proto è a solo mezzo punto da Cimarelli e poi c'è il rientro con esordio stagionale per Luigi Sambuco ora su Renault Clio. Per la classe 1600 all'assente Chirico basterà amministrare il congruo vantaggio, ma per il successo ed il secondo posto in classifica sarà lotta tra il pesarese Maurizio Contardi su Honda Civic e Valerio Lappani su Citroen Saxo, come Luca Senesi altro sicuro pretendente. Mentre tra le 1600 sovralimentate sarà occasione ghiotta per Andrea Guidi con la Renault 5 GT per allungare in testa, complice l'assenza dei diretti rivali ed inseguitori. Obiettivo del reatino Bruno Grifoni è allungare le mani sulla classe 1400 con la sua Peugeot 106 e chiudere il discorso poi, nella sua gara di casa. 


Capitalizzare subito il rush finale è anche l'obiettivo di Rudi Bicciato su Mitsubishi Lancer in gruppo A, all'altoatesino della Scuderia Mendola, dopo i punti della prima parte di campionato ora occorrono subito quelli della seconda fase dove si possono contare fino a quattro risultati utili in gara. Nulla è scontato per il gruppo, invece il vantaggio in classe 2000 di Salvatore D'Amico su Renault New Clio, può dare al catanese della Scuderia Etna buone speranze per la Coppa di classe, dove precede il triestino del team Borret Paolo Parlato che anche a Gubbio ha puntato sull'assetto della Renault New Clio. Le insidie arriveranno sicuramente dalla prestante BMW 320 del reatino Claudio Giobbi ed anche dall'Alfa 147 preparata in proprio dal giovane pesarese Franco Cimarelli. In classe 1600 svetta senz'altro il nome di Silvano Stipani che comanda la categoria con la Peugeot 106. 

In gruppo N Armin Hafner è leader con la Mitsubishi Lancer, ma per il bolzanino non è scontata la vittoria e quindi il pieno di punti, visto il rientro dell'inossidabile trevigiano Lino Vardanega al suo esordio stagionale sulla ormai fidata e competitiva Mitsubishi EVO X, oltre al sardo di Olbia Mario Murgia sulla versione Lancer della 4x4 giapponese dei tre diamanti e Cristiano Rossi su Subaru Impreza. Al secondo posto ed in piena lotta per la classe 1600 il sempre sorprendente salernitano Cosimo Rea con la Citroen Saxo Tramonti Corse, con cui si è reso più volte protagonista di avvincenti duelli con l'esperto piemontese Giovanni Regis su Peugeot 106 1.6 16 V, che a sua volta è attualmente terzo di gruppo e secondo di classe, seguito dal giovane calabrese Luca Ligato, autentica rivelazione della stagione con la Peugeot 106, anche se talvolta rallentato da qualche noia di troppo. I numeri del gruppo Racing Start continuano a dare ragione alla scommessa della Federazione sulla nuova categoria entry level. 


Continua l'infinito ed affascinante duello per la categoria di vetture sovralimentate RSTB tra i due fasanesi Oronzo Montanaro ed Ivan Pezzolla che arrivano in Umbria nuovamente appaiati in testa, con Pezzolla a quota nove vittorie contro il driver Fasano Corse a quota otto. Sempre più terzo incomodo il tenace abruzzese Andrea Marchesani molto insidioso sulla Volkswagen Polo GTI e lambisce il podio di gruppo al sempre verde bergamasco Mario Tacchini. Ma al via c'è un altro esperto driver, il poliziotto salernitano Gianni Loffredo che sa cosa chiedere alla sua Opel Corsa OPC sul tracciato eugubino, mentre in classe 1600 torna il campano Angelo Di Luccio con la Peugeot 207 Gti. Sono bastate due presenze per il catanese massimo Enrico Cimbalii per prendere il comando della classe 1400 RSTB 1 con la Abarth 500 turbo. Tra le auto aspirate di classe RS Anche se il vantaggio è congruo per Antonio Scappa sulla Renault New Clio - DP Racing, al bravo reatino occorrono ora risultati utili. A rinsaldare il secondo posto ci penserà il pescarese Roberto Chiavaroli, anche lui su Renault New Clio, seguito da Massimo Fiabane sulla Honda Integra. In classe RS3, fino a 1600, a rinsaldare la vetta ci penserà il marchigiano Riccardo Pomozzi con la Citroen Saxo, contro il pugliese Angelo Loconte su Peugeot 106 ed il calabrese Francesco Iantorno su Citroen Saxo.

(DA UFFICIO STAMPA C.I.V.M.)

Oltre 200 iscritti al Trofeo Luigi Fagioli. Tra gli appuntamenti, la consegna del Memorial Barbetti a Beppe Gabbiani

Sono oltre 200 i piloti iscritti al 49° Trofeo Luigi Fagioli. Un risultato da vera superstar per la cronoscalata umbra che sarà di scena a Gubbio nel weekend del 24 agosto con la doppia validità per il Campionato e il Trofeo Italiano Velocità Montagna. Un "pieno" di campioni che permetterà a turisti, appassionati e curiosi di godersi un grande spettacolo con i migliori bolidi delle corse in salita, di ogni tipologia e che comprendono anche una cinquantina di auto storiche, e le iniziative dell'evento proposto con la consueta passione dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche, soddisfatto per la quantità e soprattutto la qualità dell'elenco iscritti, che confermano Gubbio come la gara più gettonata dagli italiani.

Uno degli appuntamenti da non perdere nel weekend umbro sarà la serata di consegna del Memorial Angelo e Pietro Barbetti, in programma venerdì 22 agosto alle 21.15 nel chiostro del complesso di San Benedetto, quartier generale dell'evento. Appuntamento da non perdere non solo per quello che i due personaggi ricordati hanno rappresentato per la città e il mondo sportivo di Gubbio, ma anche perché quest'anno gli organizzatori premieranno Beppe Gabbiani, pilota e personaggio insieme, uno dei migliori talenti che l'Italia ha prodotto negli anni Settanta e Ottanta e che ha bruciato le tappe arrivando prestissimo in Formula 1. Classe 1957, emiliano, Gabbiani è driver velocissimo, un talento cristallino capace di stravincere da ragazzino nei kart e trionfare alla prima assoluta in F.3 a Le Castellet nell'Europeo 1977 e presentarsi in F.1 già a fine '78.

Tra i suoi illustri predecessori al memorial Barbetti, ci sono Giancarlo Minardi, Nino Vaccarella, Emanuele Pirro, Andrea Montermini, Arturo Merzario, Ezio Zermiani e, lo scorso, anno, il vicedirettore di RaiSport Maurizio Losa.

Il premio a Beppe Gabbiani (alla serata parteciperà il figlio Gian Maria, pilota anche lui) è l'ultima grande novità del Trofeo Fagioli 2014, che nell'occasione gli consegnerà un busto di Luigi Fagioli opera del maestro ceramista Maurizio Fumanti delle Ceramiche CAFF.

martedì 19 agosto 2014

Fiat Chrysler: Reid Bigland capo del brand Alfa Romeo in area Nafta‎

Reid Bigland e' stato nominato capo del brand Alfa Romeo per il mercato del Nafta, che comprende Canada, Messico e Stati Uniti. Bigland continuera' a ricoprire il ruolo di responsabile vendite Chrysler negli Stati Uniti e di presidente e ceo di Chrysler Canada. Inoltre Robert Hagbloom e' stato nominato capo del brand Ram Track. Le nomine hanno effetto immediato. 
''Sono lieto di annunciare queste nomine - ha detto in una nota Sergio Marchionne - Reid ha dimostrato notevole leadership nel gestire la robusta crescita delle vendite e quote di mercato in Canada e Stati Uniti. La nomina in Alfa Romeo - ha detto Marchionne - e' l'indicazione del nostro impegno per l'affermazione del brand nel mercato del Nord America''.

Kimi Raikkonen è pronto per il Gran Premio del Belgio: "Spa è probabilmente la mia pista preferita"


Otto gare in 14 settimane: questo il programma che attende il Circus della Formula 1 alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva obbligatoria. Si comincia questo fine settimana con Spa-Francorchamps.


Gli obiettivi
Per la Scuderia Ferrari gli obiettivi per il frenetico finale della stagione 2014 sono chiari: terminare il più in alto possibile nella classifica Costruttori, nella quale il team è al momento terzo e, dato che il regolamento tecnico è destinato a rimanere praticamente invariato per il 2015, sfruttare lo sviluppo della F14 T per acquisire dati e informazioni in vista della prossima stagione. La gara di questo fine settimana ai piedi delle Ardenne si svolge su una pista che spesso ha saputo offrire sorprese a causa della sua vocazione di tracciato ad alta velocità, che vede le vetture girare in configurazione di basso carico e permette dunque anche a squadre che usualmente si trovano nelle retrovie di gareggiare nel gruppo. Significa che gli attuali piloti di vertice potrebbero non essere necessariamente i favoriti e che, dal punto di vista dello spettacolo, gli spettatori dovrebbero poter assistere ad un weekend di competizione serrata.


Pista da piloti veri
È anche vero che questa pista di 7.004 metri rappresenta una sfida che tende a fare emergere le abilità dei piloti di maggior talento. Detto questo, quella di Fernando Alonso è l’eccezione che conferma la regola, dal momento che lo spagnolo qui non ha mai vinto ed ha ottenuto come miglior risultato due secondi posti, nel 2005 e lo scorso anno. Comunque, dato lo stato di grazia di Fernando in questa stagione, niente è da escludere per questo weekend. D’altro canto, il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen, con quattro successi in Belgio, è il pilota più vincente tra quelli in attività e si trova alla pari con Jim Clark, ad un successo da Ayrton Senna e a due dal grandissimo Michael Schumacher. “Spa è probabilmente la mia pista preferita, perché è un circuito vecchio stile con salite e discese dentro il bosco. Mi piace anche per il fatto che è veloce e scorrevole” – dice a www.ferrari.com il finlandese – “Di solito, inoltre, propone anche un bello spettacolo per gli spettatori. Penso che come pilota puoi fare la differenza in ogni parte della pista anche se, come su tutti i circuiti, si tratta di una combinazione di fattori. Alla curva 1, il tornantino, puoi guadagnare o perdere molto tempo: c’è bisogno di una buona velocità di uscita perché di seguito arriva un lungo rettilineo, che include anche la esse in salita di Eau Rouge. Nelle ultime stagioni è stato possibile affrontare questa curva in pieno senza troppa fatica, anche se quest’anno, con le nuove vetture, potrebbe non essere la stessa cosa. L’ultima volta che ho guidato qui per la Ferrari (nel 2009) ho vinto e quel successo arrivò in una stagione in cui stavamo facendo fatica fin dall’inizio del campionato. A Spa riuscimmo a far girare tutte le cose per il verso giusto e sarebbe bello che la stessa cosa accadesse anche in questa stagione. Questo renderebbe certamente più divertente la gara dal momento che è più bello correre se si ottengono risultati!”

La variabile meteo
Ovviamente una panoramica su Spa non sarebbe completa senza tenere presente la variabile del meteo: non solo la pioggia, infatti, è spesso parte in causa, ma a causa della lunghezza della pista ci si può trovare nella situazione in cui una parte del circuito può essere asciutta e l’altra bagnata. Per questo le squadre devono sempre essere pronte a fronteggiare ogni tipo di situazione. Un altro degli effetti del giro molto lungo è che coloro che riusciranno a far funzionare meglio il sistema di recupero dell’energia (ERS) potrebbero beneficiare di un concreto vantaggio di prestazione.

La rievocazione della Bobbio-Penice, l'ultima corsa vinta da Enzo Ferrari come pilota

E' in programma domenica 31 agosto la rievocazione dell'ultima corsa vinta da Enzo Ferrari come pilota. La Bobbio-Penice venne disputata, per iniziativa dell'ACI Piacenza, per la prima volta nel 1929 e vide vincitore Luigi Visconti di Modrone su Bugatti 35. Un anno più tardi vinse Clemente Biondetti, sempre su Bugatti 35, mentre nel 1931 fu Enzo Ferrari a concludere da vincitore con l'Alfa Romeo 8C 2300. 

La corsa venne poi ripresa negli anni Cinquanta e l'ultima edizione è del 1963 con vittoria di Mario Casoni su Cooper FJ. Dal 1994 la rievocazione storica. Al vincitore della rievocazione della Bobbio-Penice, che è organizzata dal CPAE (Club Piacentino Automotovricoli d'Epoca) andrà il Trofeo Enzo Ferrari. Tra le iniziative in programma anche un raduno di vetture Ferrari.




VELOCITA' MONTAGNA: OMAR MAGLIONA APRE LE FINALI TRICOLORI A GUBBIO



Scattano da Gubbio le tre finali del CIVM e Omar Magliona si presenta all'appuntamento umbro del 49° Trofeo Luigi Fagioli dopo l'importante successo del Reventino, che lo ha rimesso in piena corsa per il titolo dei prototipi CN, che detiene da quattro stagioni consecutive. 
Nel weekend del 24 agosto la prima finale del Tricolore della Montagna sarà dunque un appuntamento cruciale per il campione italiano in carica nella scalata alla vetta della classifica al volante dell'Osella PA21 Evo Honda da 2000cc preparata dal Team Faggioli e gommata Marangoni. A Gubbio il portacolori della scuderia siciliana CST Sport è detentore del record del tracciato, segnato lo scorso anno in 1'44”4, e ha un particolare feeling con il difficile percorso umbro, dove, davanti a tutta la concorrenza diretta, l'intenzione è anche quella di confermare i progressi tecnici dell'intero pacchetto, legati soprattutto a competitività e affidabilità, mostrati nell'ultima prova di campionato prima della pausa ferragostana.

“Arriviamo alla fase finale con la giusta carica - dichiara Magliona - e Gubbio è una delle salite che prediligo. Finora il Tricolore è stato un vero e proprio testa a testa. In alcune occasioni abbiamo dovuto accontentarci e vissuto qualche contrattempo, ma abbiamo lavorato molto con l'intera squadra per recuperare e presentarci alla prima finale con il potenziale e le motivazioni necessarie nelle occasioni che contano. Sarà un grande rush finale di stagione e partiamo per questa prima e complessa tappa con l'intenzione di attaccare.”

Il tracciato del Trofeo Luigi Fagioli misura 4150 metri: dopo le verifiche sportive e tecniche di venerdì, sabato 23 agosto sarà lo scenario delleprove ufficiali a partire dalle 10, mentre domenica 24 agosto sono in programma le due salite di gara sempre con partenza alle 10.

lunedì 18 agosto 2014

PIRELLI: GOMME MEDIE E SOFT PER IL GRAN PREMIO DEL BELGIO

La stagione di Formula Uno riprende dopo una pausa di tre settimane per una delle gare più attese dell’anno: Spa-Francorchamps. Sul circuito delle Ardenne, Pirelli porta i P Zero White medium ed i P Zero Yellow soft, una scelta più “morbida” rispetto allo scorso anno, per promuovere strategie diverse.
Con poco più di sette chilometri di lunghezza, Spa vanta il giro più lungo dell’anno; la sua miscela di rettilinei veloci, curve ad alta velocità e asfalto abrasivo impegna molto gli pneumatici. Come se non bastasse, il tempo variabile – con frequenti piogge – è una caratteristica ricorrente di questa regione. Per questo, la possibilità di safety car è molto alta; quindi, la capacità di reagire velocemente, e di formulare una strategia efficace, è di vitale importanza. Spesso, infatti, può piovere su una parte del circuito mentre un’altra parte è completamente asciutta, il che significa che la versatilità delle vetture, così come dei piloti e delle gomme, è portata agli estremi.

Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli: “Spa è uno dei circuiti più epici dell’anno. E’ una pista che conosciamo bene grazie anche alla nostra esperienza nelle corse GT, con la 24 Ore di Spa. 
Avere uno pneumatico versatile, in grado di adattarsi alle diverse condizioni di pista così come alle diverse condizioni meteo, è fondamentale. Nonostante l’usura e il degrado degli pneumatici siano tradizionalmente elevati a Spa – a causa degli alti carichi di energia posti sulle coperture – abbiano deciso di portare qui, per la prima volta dal 2011, la combinazione medium-soft: l’opzione più morbida probabilmente sarà la preferita in qualifica a causa di un significativo gap di tempo e della lunghezza del giro. Quest’ultimo elemento rende la strategia ancora più rilevante: essere sullo pneumatico giusto al momento giusto è più importante che su altri circuiti. E’ il tipo di gara in cui, con le giuste circostanze, è assolutamente possibile passare dall’ultima alla prima posizione; e questo, ovviamente, lo rende un Gran Premio molto eccitante”.

Jean Alesi, consulente tecnico Pirelli: “Spa è il circuito migliore in termini di piacere di guida, ma è anche molto difficile – sia in condizioni di bagnato sia di asciutto. Da un punto di vista delle gomme, è davvero una gara impegnativa. L’asfalto è molto abrasivo, quindi l’usura delle gomme è sempre alta. Quando ho iniziato a gareggiare, avevamo le gomme da qualifica ed era davvero difficile arrivare alla fine di un giro lanciato senza avere del blistering. Il tempo di passare dalla chicane del Bus Stop all’inizio della pit lane, le gomme erano già molto usurate. Adesso è diverso, poichè gli pneumatici sono molto più resistenti. È necessario un basso carico aerodinamico a Spa, altrimenti non si ha abbastanza velocità in rettilineo, ed è qui dove si ottiene davvero il tempo. L’abrasività del circuito diventa effettivamente un vantaggio sul bagnato, che è abbastanza frequente. Anche quando piove, c’è ancora un bel po’ di grip”.

Il circuito dal punto di vista degli pneumatici:

La chiave di Spa è gestire l’enorme quantità di energia scaricata sugli pneumatici, da ogni direzione. All’ Eau Rouge, ad esempio, dove i motori sono al massimo di potenza e le monoposto viaggiano a 300 chilometri all’ora, si ha una compressione negativa di circa 1g, ed una forza laterale di circa 5g. Lo stress sulla struttura e sulla spalla degli pneumatici è il più alto di tutto l’anno.
La P Zero White medium è una mescola ‘low working range’, capace di assicurare massime prestazioni anche a basse temperature, come spesso si hanno a Spa. La P Zero Yellow soft, invece, è una mescola ‘high working range’, perfetta per temperature più alte. La pioggia è un elemento consueto a Spa, anche se durante la 24 Ore dello scorso mese e durante il Gran Premio dello scorso anno non c’è stata.
Il basso carico aerodinamico, usato spesso a Spa, influenza le frenate. Con meno deportanza sulla vettura quando questa rallenta, c’è il rischio di bloccaggio delle ruote, e questo può determinare uno “spiattellamento” degli pneumatici.
La strategia vincente dello scorso anno fu a due soste: Sebastian Vettel, Red Bull, completò due stint con le mescole medium e uno stint finale con le mescole hard, vincendo la gara dopo essere partito dalla seconda posizione in griglia. Romain Grosjean, Lotus, arrivò ottavo fermandosi solo una volta.

Alla Ferrari 375 MM Scaglietti Coupé il concorso di eleganza di Pebble Beach


La Ferrari 375 MM Scaglietti Coupé del 1954 ha vinto il premio “Best of Show”, il riconoscimento più prestigioso del Pebble Beach Concours d’Elegance che si è svolto sul famosissimo campo da golf di Carmel, in California.

La vettura, che ha battuto un nutrito lotto di blasonate concorrenti, era stata acquistata per 4 milioni di lire nell’agosto del 1954 dal regista Roberto Rossellini, ma era nata come auto da competizione, con vernice rigorosamente rossa e carrozzeria barchetta. Dodicesimo esemplare delle quindici 375 MM costruite, Rossellini la utilizzò invece su strada e la guidò anche per raggiungere la Svezia con la moglie Ingrid Bergman.
Riportata in fabbrica dopo un incidente che aveva danneggiato seriamente il frontale, la 375 MM venne inviata a Modena alla Carrozzeria Scaglietti. Il recupero dell’auto fu l’occasione per Rossellini e Scaglietti di ideare una nuova carrozzeria coupé, con una serie d’innovazioni (come i parafanghi anteriori che anticipano di diversi anni le linee della Testa Rossa) e una verniciatura argento che fecero dell’esemplare 0402AM un modello assolutamente unico.


L’auto restò a Roma fino al 1964, quando un giovanissimo appassionato riuscì ad acquistarla per 265mila lire. Negli anni seguenti la 375 MM ex Rossellini passò nelle mani del celebre collezionista francese Pierre Bardinon che nel 1970 la cedette al francese Charles Robert. Finita all’asta nel 1994, fu acquistata dal californiano Mark Ketcham poi essere ceduta all’attuale proprietario. Il restauro che l’ha portata a vincere il concorso di Pebble Beach è durato tre anni, dal 1995 al 1998.

Secondo podio consecutivo per la Peugeot 208 T16 WRX nel Campionato del Mondo di Rallycross


La 208 T16 WRX ed il Team Peugeot-Hansen sono saliti sul podio per la seconda volta consecutiva sul circuito canadese Trois-Rivières, settimo appuntamento del Campionato del Mondo FIA di RallyCross. Timur Timerzyanov, portacolori del Leone, ha conquistato la terza posizione assoluta. Timerzyanov, dopo essere stato in difficoltà nelle diverse manche di qualificazione, ha ottenuto ottime performance nella semifinale e nella finale, che gli sono valse il miglior risultato stagionale.
Timmy Hansen, suo compagno di squadra invece è finito terzo nella sua semifinale, prima di essere squalificato per una manovra di sorpasso sul pilota finlandese Toomas Heikkinen e si è visto così privato dell’accesso alla finale.
Il Team Peugeot-Hansen conserva il terzo posto nella classifica del Campionato Team mentre Timerzyanov e Hansen sono rispettivamente sesto e settimo nel Campionato Piloti.

Timur Timerzyanov: “Sono davvero felicissimo di essere salito sul podio. Adesso spero di potere continuare così per tutto il resto della stagione. Dopo avere commesso alcuni errori nelle qualifiche, mi sono concentrato sulla semifinale e poi sulla finale. Fortunatamente sono state le manche che ho disputato meglio e mi sono valse il terzo posto. Dall’inizio della stagione con la mia 208 T16 WRX non sono riuscito ad ottenere quanto speravo ed il risultato di oggi mi da molto morale. Credo che l’allenamento a cui mi sono dedicato prima della gara per acquisire familiarità con questo tipo di circuito cittadino mi abbia aiutato molto. Devo ringraziare tutti i membri del team e adesso spero di potere continuare così per il resto della stagione”.

Timmy Hansen: “Eravamo terzi dopo le manche di qualificazione, il che era davvero positivo. Durante la semifinale, sono rimasto bloccato dietro Heikkinen che aveva avuto un problema con il servosterzo. L’ho superato ma sono stato squalificato per questa manovra. Non sono d’accordo con la decisione ma dovevo correre il rischio ed è andata così. Sicuramente questa gara mi ha insegnato che per poter primeggiare devo comunque continuare a migliorarmi sullo sterrato. La guida su terra non è davvero il mio punto forte e ora mi concentrerò particolarmente su questo aspetto. Sono molto contento per Timur, lui e la 208 T16 WRX hanno fatto segnare dei fantastici tempi sul giro e hanno ottenuto un ottimo risultato.”

La prossima manche del Mondiale FIA di Rallycross si disputerà a Lohéac, in Francia (6 – 7 settembre)

Le classifiche

Campionato del Mondo FIA di Rallycross, settima manche, Canada: Classifica finale

1- Petter Solberg (PSRX, Citroën DS3)
2- Anton Marklund (Marklund Motorsport, VW Polo)
3- Timur Timerzyanov (Team Peugeot-Hansen, Peugeot 208 T16 WRX)
4- Reinis Nitiss (OlsbergsMSE, Ford Fiesta)
5- Toomas Heikkinen (Marklund Motorsport, VW Polo)

Campionato del Mondo FIA di Rallycross – Classifica Piloti

1- Petter Solberg (PSRX, Citroën DS3), 155 punti
2- Toomas Heikkinen (Marklund Motorsport, VW Polo), 135 punti
3- Reinis Nitiss (OlsbergsMSE, Ford Fiesta), 133 punti
4- Andreas Bakkerud (OlsbergsMSE, Ford Fiesta), 113 punti
5- Anton Marklund (Marklund Motorsport, VW Polo), 111 punti
6- Timur Timerzyanov (Team Peugeot-Hansen, Peugeot 208 T16 WRX), 93 punti
7- Timmy Hansen (Team Peugeot-Hansen, Peugeot 208 T16 WRX), 92 punti


Campionato del Mondo FIA di Rallycross – Classifica Team

1- OlsbergsMSE/Ford, 246 punti
2- Marklund Motorsport/Volkswagen, 246 punti
3- Team Peugeot-Hansen, 185 punti
4- PSRX, 147 punti
5- Monster Energy World RX Team, 83 punti
6- Albatec Racing, 25 punti

Uberto Bonucci esalta le auto storiche del Trofeo Luigi Fagioli

Mentre c'è ancora tempo fino a tutto oggi, Lunedì 18 Agosto, per iscriversi alla competizione, a Gubbio la macchina organizzativa del 49° Trofeo Luigi Fagioli è al lavoro per gli ultimi preparativi che precedono il weekend di gara che scatta venerdì 22 agosto e culmina con le prove ufficiali del sabato e con le due gare domenica con partenza alle 10. Ormai è quasi tutto pronto per ospitare la prima finale del Campionato Italiano Velocità Montagna, valida anche per il Trofeo Italiano, che si disputa sul classico tracciato umbro lungo la Gola del Bottaccione. A darsi battaglia sul percorso della “Montecarlo delle salite” non saranno soltanto i bolidi moderni a caccia del Tricolore, ma anche auto che hanno scritto pagine di storia del motorsport. Il “salotto” eugubino ospita vetture moderne per tutti i gusti, ma il Comitato Eugubino Corse Automobilistiche non ha lasciato al caso la valorizzazione delle storiche neppure in questa 49esima edizione consecutiva riservando una gara nazionale che assegnerà la XXVI Coppa Città di Gubbio. Nelle ultime due stagioni tra le “classic cars” l'ha spuntata il toscano Franco Cremonesi su Osella PA9/90. Detentore del record del tracciato (con 5 vittorie, tra l'altro) è però Uberto Bonucci, che lo ha stabilito su Osella PA9 nel 2011, anno della sua ultima vittoria eugubina. Ecco come ha risposto sulla passione e la gara umbra uno dei maggiori campioni nazionali oltre che uomo delle istituzioni.
Bonucci, il Trofeo Fagioli è una gara dove lei è sempre presente... “A Gubbio non posso mancare. Sono innamorato della città e della corsa, organizzazione compresa, alla quale tengo ogni anno a fare i complimenti. Diciamo che è un binomio perfetto.”

Che atmosfera si respira nel weekend di gara? “E' tutto affascinante. L'accoglienza è speciale e anche il calore, la passione e l'impegno che mettono le persone dello staff organizzativo ti fanno sentire parte di una cosa bella.”

Quale il suo miglior Trofeo Fagioli? “Ho il record delle storiche. Cerco di batterlo ogni anno, ma ultimamente non mi è riuscito. Quest'anno ci riproverò!”

Nel 2015 sarà possibile una ricongiunzione del Tricolore moderne con quello delle storiche? “La questione è sul tavolo della commissione. Si sta lavorando con il presidente Paolo Cantarella per capire se sia possibile. Il punto nodale è riuscire a rendere il weekend come due gare in una gara. Magari con paddock un po' separati e diversificando i programmi di prove e gare. Diciamo che con qualche accorgimento si potrebbe tornare alla doppia titolazione, ma c'è da approfondire tutto. Se gli organizzatori faranno una proposta seria e lavoreranno insieme alla commissione si potrebbe arrivare a presentare una proposta 'sperimentale' con un calendario 2015 che possa comprende 2-3 gare anche di CIVM moderne. Poi vedremo se la questione si potrà allargare.”

Info su www.trofeofagioli.it

CAMPIONATO ITALIANO VELOCITÀ MONTAGNA: IL CAMPIONE EUROPEO SIMONE FAGGIOLI PENSA GIA' AL TITOLO TRICOLORE


Simone Fggioli è Campione Europeo della Montagna. Il fiorentino ha conquistato il titolo con la vittoria svizzera della Saint Ursanne-Les Rangiers di domenica 17 agosto, al volante della Norma M 20 FC, precedendo sul traguardo il trentino Cristian Merli sull'Osella PA 2000 Honda e David Hauser su Wolf (http://www.automotocorse.it/2014/08/cronoscalate-simone-faggioli-vince-la.html)
L'alfiere Best Lap ha così portato a sette i suoi titoli europei e non ha fatto mistero di voler adesso puntare al decimo scudetto Tricolore sin dal 49° Trofeo Luigi Fagioli, la decima prova del Campionato Italiano Velocità montagna che infiammerà Gubbio dal 22 al 24 agosto. 
Così il fuoriclasse fiorentino ha parlato della vittoria e della caccia al Tricolore sulla biposto che ha definito "Progetto Vincente": "Il giusto tributo ad una macchina estremamente performante e al tempo stesso sicura. Ringrazio Norma per la fiducia che ha riposto in me e per il lavoro che insieme siamo riusciti a svolgere. In questo momento desidero godermi questo successo e il titolo continentale, ma da domani la testa sarà a Gubbio perché voglio concentrarmi sul Campionato Italiano dove sono ancora in lotta per il titolo".
Sulla strada di Simone Faggioli c'è il determinato trentino Cristan Merli che dimostra sempre più come sia in continua crescita l'Osella PA 2000. Si sa l'alfiere Vimotorsport è uno che non molla, per cui sarà un duello di vetta estremamente appassionante fino all'ultima gara.

Cronoscalate: Simone Faggioli vince la Saint Ursanne-Les Rangiers e conquista il settimo titolo europeo




Simone Faggioli, con la Norma M20 FC motorizzata Zytek e gommata Marangoni, ha dominato la 71a edizione della Course de Côte Saint Ursanne-Les Rangiers, decima prova del Campionato Europeo FIA della Montagna. Il campione toscano è stato il più veloce sia nelle tre salite di prova sia nelle due salite valide per la gara. La terza salita di gara è stata cancellata dagli organizzatori a causa del grave ritardo nello svolgimento della gara. Faggioli ha conquistato il primo posto finale con il tempo di 3'26.570 davanti a Christian Merli (Osella PA20 Honda), David Hauser (Wolf GB08), Fausto Bormolini (Reynard K02), Tiziano Riva (Reynard 92D Cosworth).

Con questa vittoria Simone Faggioli conquista il settimo titolo europeo, il sesto consecutivo, risultato che lo avvicina al primato del grande Mauro Nesti, che di titoli continentali ne ha vinti otto.