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martedì 2 dicembre 2014

Abarth 695 biposto, la piccola supercar


Abarth ha voluto sfidare se stessa, cercando il bilanciamento perfetto per portare su strada una vettura che, nel rispetto delle regole e della sicurezza di guida, garantisse le stesse emozioni della 695 Assetto Corse impiegata nel Trofeo Abarth sulle piste più blasonate d'Europa. Per garantire questo, il briefing iniziale ha imposto delle scelte radicali tese al raggiungimento dei target tecnici e per assicurare prestazioni fuori dal comune: 

•motore 1.4 T-jet da 190 CV, il più potente mai installato su un'Abarth stradale e con una potenza specifica di 139 CV/Litro, un record assoluto per questa categoria di motori; 
•peso a vuoto pari a 997 kg, per un rapporto peso potenza di soli 5.2 Kg/CV; 
•accelerazione 0-100km/h in soli 5.9
‎•230 km/h di velocità massima; 
•agilità da primato grazie al peso contenuto, alle carreggiate allargate e al corpo vettura compatto con passo corto e sbalzi ridotti. 

Questi obiettivi di progetto potevano essere garantiti solo con l'utilizzo di componenti e tecnologie mutuati dal mondo racing per una vettura stradale, un "DNA" nobile che nasce dall'esperienza acquisita nelle piste di tutto il mondo e che contribuisce a rendere l'Abarth 695 biposto "la più piccola delle supercar". 
Ad esempio, la scheda tecnica prevede intercooler frontale maggiorato, kit di aspirazione ad alte prestazioni BMC, sistema di scarico Abarth by Akrapovic con valvola attiva, ammortizzatori regolabili Extreme Shox, sistema frenante Brembo, cerchi OZ da 18 pollici "ultraleggeri", light rollbar in titanio Poggipolini.
Come nelle auto da corsa, anche l'abitacolo di 695 biposto è volutamente essenziale, alla ricerca della massima ergonomia di guida e alla riduzione dei pesi. Per questo la dotazione di serie prevede i sedili Abarth Corsa by Sabelt con schienale a guscio in composito, la strumentazione con display TFT a colori da 7", i "flat panel", cioè i tipici pannelli porta piatti per sottolineare il carattere della 695 biposto. L'impostazione racing è confermata dalla scelta di materiali tecnologici per realizzare le pedane del pavimento anteriore, dove il sovratappeto, tipico delle vetture stradali, lascia spazio a un rivestimento in alluminio, lo stesso materiale utilizzato per i pedali di freno, frizione e acceleratore e per i poggiapiedi del guidatore e del passeggero.

giovedì 23 ottobre 2014

Le vetture Alfa Romeo e Abarth protagoniste di “Auto e Moto d’Epoca 2014”




Dal 23 al 26 ottobre si svolge a Padova "Auto e Moto d'epoca 2014", la più importante manifestazione italiana per numero di auto esposte e di affluenza di pubblico, oltre ad essere uno dei principali mercati europei grazie agli alti volumi di vetture e ricambi venduti durante il salone. 

Alla 31° edizione partecipano Alfa Romeo e Abarth ribadendo la propria volontà di giocare un ruolo da protagonisti in questo settore in continua crescita, che conquista trasversalmente sempre di più gli amanti delle automobili e degli stili di vita "vintage", aggiungendo valore al comparto dell'auto moderna.
Per accogliere un pubblico di appassionati ed esperti, i marchi Alfa Romeo e Abarth sono presenti con due aree espositive capaci di esaltare la più autentica passione per l'automobilismo, di ieri e di oggi. 

Alfa Romeo

Dalla collezione del Museo Storico Alfa Romeo giungono due preziosi esemplari che hanno fatto la storia dell'automobilismo sportivo del secolo scorso: la P2 Gran Premio (1924) e la 8C 2300 tipo "Le Mans" (1931). Al loro fianco due vetture - Giulietta Sprint (1954) e Alfetta GTV Turbodelta (1979) - appartenenti a collezionisti privati, oltre alla nuovissima Giulietta Sprint che rende omaggio alla capostipite di un'intera classe di automobili, le moderne Gran Turismo, oltre che uno dei prodotti emblematici del Made in Italy: l'iconica Giulietta Sprint del 1954.

In dettaglio, l'affascinante P2 Gran Premio (1924) è la prima vettura Alfa Romeo con un motore a 8 cilindri, la prima progettata da Vittorio Jano e la prima Alfa Romeo a vincere un Titolo Mondiale nel 1925 con Brilli-Peri. L'esordio della P2 avviene al Circuito di Cremona del 1924, gara in cui mette subito in luce la sua superiorità. Le vittorie della P2 proiettano l'Alfa Romeo nell'olimpo dei costruttori più prestigiosi, facendole acquistare un'enorme notorietà in tutto il mondo e dando inizio alla sua epopea sportiva, preludio ai successi degli anni Trenta. L'otto cilindri in linea della P2 ha una cubatura di 1987 cc per una potenza di 155 CV (175 nell'ultima evoluzione) che lancia la vettura a 225 km/h.

Restaurata lo scorso anno e oggi esposta per la prima volta a un salone, la preziosa 8C 2300 tipo "Le Mans" (1931) è una vera e propria leggenda dell'automobilismo sportivo, come dimostrano le quattro vittorie consecutive - dal 1931 al 1934 - della "24 Ore di Le Mans". Proprio questa vettura del Museo Alfa Romeo è stata, nel giugno del 2013, una tra le guest star durante i festeggiamenti per i novant'anni della maratona de La Sarthe. Progettata da Vittorio Jano, la 8C 2300 è equipaggiata con un motore a otto cilindri in linea biblocco, due blocchi da quattro cilindri, alimentato da un compressore a lobi per una potenza massima di 155 CV che spinge la vettura a una velocità massima di 200 km/h.
La "8C", vera e propria serial-winner, oltre alla 24 Ore francese, ha trionfato alla Mille Miglia, alla Targa Florio, alla 24 Ore di Spa-Francorchamps e, nelle versioni "Grand Prix", in numerosissimi gran premi internazionali. La "8C 2300" in configurazione "Le Mans" è stata realizzata in 9 esemplari tra il 1931 e il 1933.

Al fianco di queste rarità è in mostra la nuova Giulietta Sprint che ha esordito, in anteprima mondiale, al recente Salone di Parigi. Caratterizzazione estetica più marcata, prestazioni esaltanti e dotazioni tecnologiche al top, rendono questa nuova versione l'erede naturale della storica Giulietta Sprint che 60 anni fa conquistò gli appassionati di tutto il mondo. Fu proprio la Giulietta negli anni Cinquanta a far sognare gli automobilisti rendendo per la prima volta accessibile il desiderio di possedere un'Alfa Romeo. Oggi tocca alla nuova Giulietta Sprint raccogliere il testimone e confermare nuovamente quel "fil rouge" indissolubile tra le vetture del passato e quelle di attuale produzione.


Abarth

Sullo stand Abarth allestito a Padova il pubblico può ammirare la Abarth 695 storica e la nuovissima Abarth 695 Biposto - "la più Abarth di tutte le Abarth" - che le rende omaggio nel suo 50esimo anniversario.

In dettaglio, la Fiat Abarth 695 Assetto Corse del 1970 - di proprietà di un collezionista privato - ha una cilindrata totale di 689 cm³ ed è caratterizzata dal portellone posteriore rialzato dai fermi al fine di aumentare il raffreddamento del motore stesso e quindi migliorarne l'efficienza. Tra le peculiarità dell'esemplare che corse negli anni Settanta si segnalano il cruscotto con strumentazione specifica - tachimetro, contachilometri, contagiri, indicatore livello benzina e indicatore temperatura olio - volante a 3 razze, carburatore doppio corpo Solex C 28 PBJ montato su apposito alloggiamento in alluminio, coppa olio in alluminio, sistema di aspirazione e scarico dei gas specifici. 

Sintesi ideale tra le vetture stradali e quelle da corsa, la seconda vettura Abarth esposta a Padova è la 695 biposto. In vendita da giugno, la piccola supercar ha già conquistato il suo primo successo: gli ordini ricevuti finora superano già la capacità produttiva dell'anno in corso. Dopo essere stata testata durante i principali eventi automotive europei cui ha preso parte (Goodwood, Festival of Speed, LeMans Classic, Lignières Historique, Salon Privée e Gumball 3000), l'ultima nata della gamma Abarth è pronta a scaricare tutti suoi 190 cavalli per le strade europee, con le prime consegne previste già per fine anno.

Abarth ha voluto sfidare se stessa, cercando il bilanciamento perfetto per portare su strada una vettura che, nel rispetto delle regole, garantisse prestazione e sensazioni 'da pista'. Abarth 695 Biposto è il risultato di questa entusiasmante ricerca: motore 1.4 T-jet da 190 CV (il più potente mai installato su una Abarth stradale), soli 997 Kg di peso , un rapporto peso potenza di soli 5,2 Kg/CV (il migliore della sua categoria) e accelerazione 0-100km/h in soli 5.9'', un'agilità da primato grazie anche alle carreggiate allargate e al corpo vettura compatto. Inoltre, è la prima vettura stradale al mondo, attuale e di categoria, equipaggiata con cambio a innesti frontali con comando ad H.

martedì 14 ottobre 2014

Primo caso automotive in Europa: le Officine Abarth di Torino su Google Street View



Per la prima volta in Europa un brand automotive apre le porte del proprio stabilimento utilizzando la tecnologia Google Street View. Nasce così il "Virtual Tour Abarth", un'esperienza unica e immersiva alla scoperta delle Officine Abarth di Torino dove passione e know-how danno vita a vetture uniche per dimensioni e performance. 

Realizzato dall'agenzia creativa xister e accessibile dal sito ufficiale Abarth e dalla piattaforma Google Maps, il suggestivo viaggio consente all'utente di visitare ogni angolo della sede dello Scorpione. Si parte dallo showroom - dove sono esposti modelli storici, vetture Racing e la nuova gamma Abarth - per poi attraversare i corridoi, tra heritage e storia del marchio, fino a raggiungere una suggestiva riproduzione dell'ufficio di Karl Abarth. L'esplorazione continua nel cuore dello stabilimento, l'officina: qui si trovano i ponti con le auto su cui lavorano i meccanici, i vari dipartimenti tecnici in cui vengono assemblate le vetture e la cabina di verniciatura.  

Uno strumento innovativo per scoprire la gamma Abarth, con la possibilità di "navigare" tutte le vetture con viste a 360° all'interno dell'abitacolo. Tra le zone più interessanti da visitare vi è certamente lo spazio dedicato alla Abarth 695 Biposto, un vero e proprio "atelier virtuale" dove poterla ammirare da ogni angolo, sia all'esterno che all'interno, oltre che conoscerne tutti i contenuti esclusivi e tecnologici attraverso disegni tecnici e video.


Il tour virtuale di Abarth assicura quindi un'esplorazione unica alla scoperta del mondo e dei valori dello Scorpione. Merito anche dei diversi Hotspot, presenti in ogni panoramica di navigazione, cui corrispondono i focus di approfondimento dove l'utente può consultare contenuti multimediali di grande fascino. Inoltre, un'interfaccia grafica personalizzata Abarth e intuitivi comandi di navigazione rendono l'esperienza online su Street View del tour ancora più coinvolgente grazie a zoom, fullscreen, 360° automatico, help, e tanti altri tool.

Chiaro a questo punto come il tour virtuale presso le Officine Abarth di Torino rappresenti  l'occasione ideale per scoprire tutta la gamma direttamente nei luoghi in cui viene creata, insieme ai kit, agli accessori e al merchandising sviluppato per soddisfare gli appassionati dello Scorpione. Dunque, l'innovativo progetto è il primo passo di Abarth verso la "nuova era" del brand, che ancora una volta dimostra una grande attenzione  e capacità di adattamento allo scenario tecnologico circostante. Lo strumento, infatti, rappresenta l'evoluzione del catalogo di oggi, permettendo una consultazione più agevole e un aggiornamento più rapido e immediato, per vivere una "Abarth experience" a 360°.

Il progetto "Virtual Tour Abarth" è stato presentato in anteprima mondiale al Salone di Parigi attraverso l'impiego degli Oculus Rift, un visore che si applica sugli occhi e copre completamente il campo visivo di chi lo indossa, riproducendo in 3D gli ambienti della vita quotidiana, in questo caso le Officine Abarth di Torino. In dettaglio, la tecnologia utilizzata da Oculus Rift permette di spostare la visuale nel mondo virtuale girando il capo, esattamente come facciamo nella realtà.


giovedì 11 settembre 2014

A Vallelunga il quinto appuntamento dell’Italian F.4 Championship Powered by Abarth








Si disputa questo fine settimana sul circuito romano di Vallelunga, intitolato a Piero Taruffi, il quinto appuntamento dell’Italian F.4 Championship Powered by Abarth, riservato ai giovanissimi piloti che ambiscono a raggiungere la Formula 1.
Dopo le prime quattro manche guida la classifica il canadese Lance Stroll, seguito dal milanese Andrea Russo e il romano Leonardo Pulcini. Stroll ha un consistente vantaggio sui suoi avversari (232 punti, contro i 145 di Russo e i 122 di Pulcini), accumulati grazie a sette successi nelle 12 gare finora disputate.
Un campionato che sta riscuotendo grande successo anche a livello internazionale, con oltre 20 piloti impegnati in rappresentanza di ben 10 nazioni.
A Vallelunga i giovani piloti delle monoposto Tatuus spinte dal motore Abarth 1.4 T-jet disputano come sempre tre competizioni: la prima è in programma sabato 13 settembre alle ore 16,20, le altre due domenica 14 alle 9,35 e alle 17,30. Differita tv su Rai Sport 2 per gara 1 e gara 3, diretta per gara 2 e streaming web su www.acisportitalia.it.

venerdì 27 giugno 2014

F.4 Championship Powered by Abarth: all'Autodromo di Imola il secondo appuntamento della stagione



Si disputa questo fine settimana sul circuito di Imola il secondo appuntamento stagionale dell'Italian F.4 Championship Powered by Abarth, con la presenza di 22 monoposto Tatuus con motore Abarth 1.4 T-Jet.
Dopo le prime tre gare, disputate sul circuito di Adria, la sfida per il primato è tra il milanese del team Diegi Motorsport, Andrea Russo e il canadese del team Prema Powerteam, alfiere di Ferrari Driver Academy, Lance Stroll. Molti altri i piloti hanno dimostrato di poter puntare al successo come gli italiani Mattia Drudi e Leonardo Pulcini sicuri protagonisti dopo gli ottimi risultati di Adria. Molto numerosi gli stranieri con ben 16 giovanissimi pronti a sfidarsi su un circuito particolarmente difficile e formativo. 
Tre le gare in programma tra sabato e domenica al circuito “Enzo e Dino Ferrari” di Imola dell'Italian F.4 Championship Powered by Abarth: sabato 28 giugno alle 17 Gara1; domenica 29 giugno alle 10,50 Gara2 e alle 16,50 Gara3, con la diretta TV su Rai Sport 2, oltre allo streaming web sul sito AciSport e diverse emittenti straniere, mentre la differita su Dinamica Channel è prevista giovedì 3 luglio a partire dalle 19 per la trasmissione delle tre gare.

venerdì 6 giugno 2014

Prima mondiale per l’Italian F.4 Championship Powered by Abarth

Sono 22 le monoposto che questo fine settimana sul circuito di Adria (RO) prendono parte al primo appuntamento dell'Italian F.4 Championship Powered by Abarth, la serie voluta fortemente dalla FIA alla quale hanno subito aderito la Federazione Italiana, Abarth e il promoter WSK.
Si tratta della prima gara a livello mondiale che vede impegnate le monoposto Tatuus con motore Abarth 1.4 T-jet, destinate alla formazione dei giovani piloti: 11 le nazionalità rappresentate da 22 piloti provenienti da 4 continenti diversi. 
L'Italia è la nazione maggiormente rappresentata con 6 piloti, seguita dalla Svizzera con 5, 2 i piloti brasiliani e francesi, mentre annoverano un pilota a testa Stati Uniti, Russia, Bahrein, Malta, Canada, Giappone e Israele.
Un prodotto 100% italiano che è stato molto atteso e che finalmente muoverà i primi passi sul circuito di Adria con tre gare in programma nella giornata di domenica con la diretta TV su Rai Sport 2 oltre allo streaming web su www.acisportitalia.it e diverse emittenti straniere.
Il programma del weekend dell'Italian F.4 Championship Powered by Abarth prevede sabato 7 giugno, alle ore 16 e 16,25, i due turni di prove ufficiali che determineranno le griglie di partenza mentre domenica si disputeranno tre gare (alle ore 9, alle 12,45 e alle 17).
Gli autodromi che ospiteranno le gare della serie riservata alle monoposto con propulsore Abarth 1.4 T-jet sono in totale sette. Queste le date del calendario: 8 giugno Adria, 29 giugno Imola, 13 luglio Mugello, 3 agosto Magione, 14 settembre Vallelunga, 28 settembre Monza, 19 ottobre Barcellona.

giovedì 15 maggio 2014

Sulla pista di Adria i primi test ufficiali dell’Italian F.4 Championship Powered By Abarth



Il primo atto ufficiale dell’”Italian F.4 Championship Powered by Abarth” è la sessione di test collettivi in programma domani, Venerdì 16 maggio, sul circuito veneto di Adria. Nell’occasione i giovani piloti che prenderanno poi parte al campionato avranno l’opportunità di conoscere le monoposto Tatuus F4 T014, con motore Abarth 1.4 T-Jet, con una potenza di 160 CV, ideale per rendere performante questa monoposto, rispettando le specifiche FIA relative alla guida dei piloti 'over 15'. 
La finalità del campionato è quella di permettere ai giovani talenti provenienti dal kart di mettersi in luce già dai 15 anni al volante di una monoposto molto formativa. Una filosofia in linea con quella dell’Abarth che, sin dai tempi del suo fondatore Carlo, ha permesso a generazioni di piloti di mettersi in luce a costi contenuti.
Nel 1.4 T-Jet, il motore Fire si unisce a un turbocompressore a inerzia ridotta, che consente di ottenere ottime prestazioni già a basso numero di giri. Ovviamente, per le monoposto il propulsore è stato "tarato" in ottica prestazionale e fa registrare valori di tutto rispetto: 160CV a 5500 giri/minuto di potenza massima e una coppia massima di 240Nm a 3500 giri/minuto.
A pochi mesi dalla presentazione dell’iniziativa, la nuova monoposto è quindi pronta per essere utilizzata in gara, dopo una lunga serie di collaudi positivi, effettuati dal direttore della Scuola Federale Aci/Csai, Raffaelle Giammaria sui circuiti di Vairano, Imola e Adria.
Sono al momento 8 i team impegnati in questa serie, fortemente voluta dalla FIA, il cui debutto agonistico è fissato l’8 giugno proprio sul circuito di Adria. L’ “Italian F.4 Championship Powered by Abarth” si articola su 7 appuntamenti sui circuiti più formativi d’Italia e d’Europa, con la conclusione a Barcellona il 19 ottobre.

lunedì 21 aprile 2014

Il segno dello Scorpione su ‘Milano AutoClassica’




Dal 25 al 27 aprile si svolge la terza edizione di ‘Milano AutoClassica’, il Salone dedicato all'Auto d'Epoca. 
Abarth, con le tre vetture esposte all’evento - la Fiat Abarth 1000 Record (1960), l’iconica Fiat 
Abarth 595 del 1963 e la Abarth 595 ‘50° Anniversario –, ancora una volta dimostra una 
grande capacità di guardare al futuro senza tradire il proprio passato. Una storia di successi che 
rivive ancora oggi,
A conferma della continua ricerca del “meccanicamente perfetto” tipico di tutte le vetture di 
Abarth, i tre esemplari sullo stand rappresentano l’essenza di un brand capace di rinnovarsi 
continuamente, accettando e vincendo sfide spesso ritenute impossibili. 

La Fiat Abarth 1000 Record è la vettura rappresentativa della “lucida follia” di Carlo Abarth, 
capace e desideroso di creare sempre la vettura migliore del segmento di appartenenza. Invece 
la 595, oggi come ieri, rappresenta pienamente l’iconografia del brand e continua a garantire le 
migliori performance per una 595.
Proprio quest’ultime due vetture sono espressione concreta del fil rouge che lega le vetture del 
passato e quelle di attuale produzione: a Milano sono esposte un esemplare storico della 595 
presentata al grande pubblico nel 1963 e una Abarth 595 ‘50° Anniversario’, la Limited Series 
ispirata proprio all’icona del brand e lanciata in anteprima al salone di Francoforte proprio 
nell’anno de Cinquantesimo anniversario. 



Presentata nel settembre 1963 al salone dell’auto di Torino, negli anni Sessanta la 595 si rivelò 
un immediato successo grazie alle straordinarie performance, inusuali per una vettura così 
piccola, diventando ‘icona’ del brand. E’ la vettura che più rappresenta l’essenza del marchio: 
‘size’ (è la più piccola supercar), ‘shape’(Abarth è la 595 e la 595 è Abarth: tutte le Abarth, 
nell’immaginario collettivo, sono bianche con la banda rossa, come la 595), ‘speed’(è una 
racing car dalle performance da record) e ‘spirit (non è vintage, ma storia contemporanea).
La Special Edition è una reinterpretazione moderna dell’originale, il colore, i loghi storici del 
marchio e le grafiche originali "Fiat Abarth 595 ", tutti realizzati a mano dai migliori artisti della 
customizzazione nelle Officine Abarth di Torino, conferiscono alla vettura distintività e carattere, 
trasformandola in ”icona contemporanea”. Un tributo all’originale realizzato con l’esclusività e la 
cura dei dettagli tipiche delle Officine Abarth. La verniciatura, bianco tristrato opaco – rielaborazione contemporanea di quella del 1963 - e le grafiche sono garantite dai processi 
artigianali di lavorazione e di finitura.



L’esclusività della vettura parte dalle prestazioni, garantite dall’esperienza dei tecnici coinvolti. Il 
motore 1.4 T-Jet da 180n CV - abbinato a un cambio “Abarth Competizione” - fanno della Abarth 595 ‘50° Anniversario’ la 595 più potente a essere mai stata prodotta. Le performance sono garantite anche da pneumatici prestazionali montati su cerchi in lega da 17’’, con design 
695 Grigio Magnesio impreziosito da un aggressivo liner rosso. Anche assetto e impianto frenante sono stati ulteriormente potenziati: dischi freno scomponibili flottanti (diametro 305 mm) con pinza fissa a quattro pistoncini, entrambi prodotti da Brembo, e ammortizzatori specifici garantiscono prestazioni in totale sicurezza. E non può certo mancare lo scarico di tipo “dual mode” a contropressione variabile “Record Monza”, capace di esaltare le performance e il “sound” del motore oltre i 3.000 giri/min. Performance is a state of mind. 
‘Prestazioni da record’ è certamente la peculiarità che meglio esprime la terza vettura esposta al 
salone di ‘Milano AutoClassica’: una straordinaria Fiat Abarth 1000 Record (1960). La 
Pininfarina condusse un lungo ciclo di sperimentazioni alla galleria del vento per definire le linee 
di carrozzeria della nuova vettura da record che Carl Abarth desiderava per migliorare i precedenti primati nella classe H (da 501 a 750 cc). 
Dal 28 settembre al 1 ottobre del 1960, la nuova Fiat Abarth da record si cimentò sulla pista di 
Monza per raggiungere nuovi primati nella classe internazionale G (da 751 a 1100 cc). Alla 
guida si alternarono una decina di piloti che stabilirono in quei giorni i nuovi primati internazionali delle 12 ore, delle 2000 miglia, delle 24 ore, dei 5.000 km, delle 5.000 miglia, delle 48 ore e dei 10.000 km. La prova continuò fino al 1° ottobre quando si conseguì il record delle 72 ore. 
Fiat Abarth 1000 Record (1960) era dotata di un motore ‘4 cilindri da 982 cc che sviluppa una 
potenza massima di 108 CV a 8.000 giri/min. e lanciava la vettura alla velocità massima di 220 
km/h.

mercoledì 16 aprile 2014

ITALIAN F.4 CHAMPIONSHIP POWERED BY ABARTH: A VAIRANO SHAKEDOWN POSITIVO PER LA NUOVA FORMULA 4

Debutto in pista a Vairano della Tatuus F4 T014, la monoposto che il prossimo 8 giugno segnerà l'inizio del Italian F.4 Championship Powered by Abarth, l'unico campionato di Formula 4 con regolamento FIA.
Raffaele Giammaria, direttore della Scuola Federale ACI CSAI, ha completato 120 giri sul tracciato di 2,5 km, rispettando il programma prefissato e macinando circa 300 km alla presenza degli ingegneri che hanno lavorato allo sviluppo della monoposto. Queste le sue parole alla fine dello shakedown: "Ho avuto sensazioni molto positive, credo sia una formula che ben si adatta ai ragazzi che provengono dal kart, ma si presta anche bene a chi ha un po' più di esperienza. Nonostante, rispettando il regolamento FIA, abbia poco carico aerodinamico, Tatuus ha fatto un ottimo lavoro a livello di telaio e il connubio con gli pneumatici Pirelli permette di sopperire a questa mancanza. Il motore Abarth già lo conosciamo e, con qualche cavallo in meno, è diventato un po' più dolce ai bassi regimi, ma ha conservato un'ottima progressione e una velocità di punta di tutto rispetto. In aggiunta, il cambio al volante consentirà ai ragazzi di avere una vettura un po' più semplice, ma con una tipologia di guida che si avvicina a categorie di livello superiore."

Ottimi i responsi ottenuti dal costruttore Tatuus, Gianfranco De Bellis ha voluto così sottolineare la buona riuscita di questo shakedown: "Con questo regolamento FIA abbiamo raggiunto un livello di sicurezza, prestazioni e target cost che non ha eguali sul mercato. Siamo molto soddisfatti di questo prodotto e ora aspettiamo di vederla in pista durante l'arco di tutta questa stagione in un campionato di giovanissimi piloti. Sarà un anno molto importante sia per noi, sia per la FIA che lancia questo nuovo prodotto, sia per la Federazione Italiana che è stata l'unica a lanciarsi nella sfida di far partire la Formula 4 già nel 2014."

Anche Maurizio Leschiutta, Racing Manager Abarth, ha voluto essere presente allo shakedown della nuova Formula 4 che rinforza il connubio tra la Federazione, Abarth e i giovani: "Abarth è sempre dalla parte dei giovani, in questi anni abbiamo dato il via a molte iniziative e oggi continuiamo l'impegno nel supportare una serie a ruote scoperte in Italia con la Formula 4. La prima impressione è stata quella di una vera e propria squadra di alto livello che lavora attorno a questo progetto con il telaista Tatuus, Magneti Marelli, Autotecnica Motori e Pirelli. Sono sicuro che dal loro sforzo uscirà un prodotto di qualità che sarà a breve tra le mani dei nostri giovani talenti."

Primo appuntamento in pista il prossimo 16 maggio ad Adria per i test collettivi, mentre il test di Vallelunga è stato posticipato dal 2 maggio al 22 luglio.

venerdì 7 febbraio 2014

Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Abarth protagoniste di ‘Automotoretrò 2014’

Fino al 9 febbraio, si svolge la 32a edizione di ‘Automotoretrò’, l’appuntamento annuale che richiama a Torino, nei padiglioni di Lingotto Fiere, centinaia di espositori da tutta Italia e dall'estero per tre giornate all'insegna del veicolo d'epoca e di tutto ciò che gli ruota intorno.
Fiat Group Automobiles partecipa all’evento confermando il proprio interesse a questo settore in continua crescita che pervade trasversalmente la società contemporanea aggiungendo valore al comparto dell’auto moderna. Appartenenti alle Collezioni Storiche dei marchi Fiat e Lancia, oltre che del Registro Italiano Fiat, alla kermesse torinese partecipano 6 esemplari che sapranno certamente attirare l’attenzione di un pubblico esperto ed appassionato proveniente da tutt’Europa.
Insieme alle vetture storiche sfilano sulla passerella di ‘Automotoretrò’ le ultime novità di attuale produzione, la Fita 500L Trekking e la Lancia Ypsilon S MOMODESIGN: è il modo migliore per ribadire con forza l’unicità dei singoli brand nel panorama automobilistico mondiale, un patrimonio fatto di vetture e progettisti, corse e motori, eleganza e innovazione che hanno segnato il progresso tecnologico e le vicende sportive del Novecento.
Infine, in occasione di ‘Automotoracing’ –  spin-off di ‘Automotoretrò’ dedicato al mondo delle ‘alte prestazioni’ – si svolge il suggestivo raduno Abarth con oltre 90 vetture dello Scorpione provenienti da ogni parte d’Italia per condividere la loro passione per l'elaborazione, le performance e le personalizzazioni nell’Area “racing”  in esposizione anche un’Abarth 696 Assetto Corse ed un’Abarth 500 esseesse con le quali domenica gli appassionati potranno effettuare alcuni giri di prova sul tracciato appositamente realizzato dagli organizzatori.

Fiat
Il pubblico di ‘Automotoretrò 2014’ avrà la possibilità di conoscere da vicino anche due importanti modelli Fiat: la ‘600 Multipla’ del 1963 e la 500 C Belvedere del 1952. In particolare, la 500 C Belvedere venne presentata al salone di Bruxelles del 1952 ed è la diretta discendente della Topolino Giardiniera. Rispetto a questa, che era costruita utilizzando elementi in legno e masonite su una struttura metallica, la Belvedere proponeva una struttura interamente metallica.
Ispirata alle ‘station wagon’ americane, come si evince anche dallo stile della parte anteriore, racchiusa in una dimensione ridottissima: infatti, in soli 342 centimetri trovano posto 4 persone e i bagagli, un record anche per un progettista del calibro di Dante Giacosa. Inoltre, la 500 C è la prima vettura Fiat a essere equipaggiata, di serie, con un dispositivo di riscaldamento/disappannamento che sfrutta l’aria calda proveniente dal radiatore. La Fiat 500 C Belvedere è equipaggiata con un motore da 569 cc che eroga 16,5 CV a 4400 giri/min e, abbinato a un cambio con 4 marce, consente alla vettura di raggiungere i 90  Km/h. Prodotta in circa 520.000 esemplari, la Topolino rimane in produzione dal 1936 fino al 1955 quando lascia il passo alla Fiat 600.
Sotto i riflettori anche Fiat 600 D Multipla (1963), l'antesignana del concetto di monovolume passeggeri compatto. Nata nel 1956 e prodotta fino al 1967, la vettura dal caratteristico  ‘muso schiacciato’ era stata pensata per le esigenze della famiglia numerosa, per la quale la 600 berlina non era sufficientemente spaziosa. Punto di forza del modello è proprio l’ottima organizzazione dello spazio interno che, pur rimanendo un veicolo lungo solo 354 centimetri, dimostra come il progettista Dante Giacosa sia stato motivato più dalla ricerca della praticità che non da motivi estetici. La Fiat 600 D Multipla è equipaggiata con un propulsore da 767 cc - è la prima vettura Fiat a motore decisamente sistemato in coda – che eroga 29 CV a 4800 giri/min e raggiunge la velocità massima di 105 Km/h. Altre caratteristiche tecniche degne di nota sono le sospensioni a quattro ruote indipendenti e la carrozzeria a struttura autoportante. Tra l’altro, va ricordato che la Multipla conquistò immediatamente un’intera categoria professionale, i taxisti, per i quali Fiat ne realizzò una versione specifica denominata Fiat 600 Multipla “Taxi”.
Simbolo del Design italiano, la ‘Multipla’ è una delle prime vetture sviluppate intorno al concetto di cabforward, un’idea di auto pensata per ottenere maggiore visibilità esterna e grande luminosità interna, oltre ad aumentare la sensazione di dominio della strada e la facilità di manovra di parcheggio. E oggi, l’evoluzione del cabforward si ritrova nella nuova Fiat 500L, la City Lounge Fiat che unisce l'iconicità dello stile 500 alla funzionalità del design Made in Fiat. Non a caso, la 500L recupera alcuni elementi "archetipali" della 600 Multipla del 1956 nel segno della versatilità d'uso ma anche della sua particolare radice morfologica.
Non a caso, sullo stand Fiat è in mostra anche un esemplare della nuova Fiat 500L Trekking, l'evoluzione della famiglia 500 con due anime perfettamente integrate e che amano 'contagiarsi' quotidianamente: una metropolitana per vivere spensieratamente la città, e una più intraprendente, ideale per le piccole grandi emozioni del week end. Dunque, un'auto che assicura emozioni autentiche qualunque sia il luogo da raggiungere o l'esperienza da vivere. Merito del suo look dalla marcata caratterizzazione crossover abbinato a un assetto rialzato e paraurti specifici con scudo di protezione. Inoltre, lo stile esterno è impreziosito dai nuovi cerchi in lega da 17" diamantati, dalle maniglie satinate e dalle modanature laterali in acciaio spazzolato.
Di serie il nuovo modello adotta una trazione anteriore intelligente con tecnologia Traction+ che, insieme con gli pneumatici Mud&Snow "snowflake" (sempre di serie), incrementa la motricità del veicolo su terreni a scarsa aderenza. Il tutto senza rinunciare alle doti di spazio e funzionalità proprie del modello 500L, la City Lounge Fiat che sa contenere tutti insieme i piccoli piaceri e le grandi emozioni della vita - i bambini, gli amici, i viaggi - grazie a un volume abitabile di 3,17 m3 e un bagagliaio ampio e regolare di ben 455 litri.


Lancia
Sullo stand Lancia sono esposte l’Augusta Berlina 1°Serie (1933) e l’Ardea Berlina 1°Serie (1939). In particolare, l’Augusta è la prima berlina al mondo con carrozzeria a struttura portante, l’albero di trasmissione con giunti flessibili, i freni a comando idraulico e con dispositivo di ruota libera. Presentata per la prima volta nel 1932 al Salone di Parigi, la vettura venne prodotta dal 1933 al 1937 in tre serie e oltre 17.000 unità presso gli stabilimenti Lancia di Torino, nel rinomato Borgo San Paolo, e di Boneuil-sur-Marne ,vicino Parigi, dove assunse il nome di ‘Belna’. L’Augusta Berlina raggiungeva una velocità massima di 102 km/h grazie al motore quattro cilindri a V di 18°, cilindrata 1.196 cc e 35CV di potenza massima.
La seconda vettura esposta sullo stand Lancia è l’Ardea Berlina 1°Serie (1939), sorella minore dell’Aprilia, della quale ricalca il design, che è stata prodotta in circa 23.600 esemplari nelle 4 serie, più 510 in versione  ‘Tassi Roma’. Inoltre, dall’Ardea Berlina nacque anche una versione commerciale denominata ‘Ardea Furgoncino’. Equipaggia la vettura un propulsore quattro cilindri a V di 20°, 903 cc di cilindrata, 28 CV potenza e 108km/h di velocità massima.

Insieme alle due vetture storiche Lancia sfila sulla passerella torinese la nuova Ypsilon S MOMODESIGN, una serie speciale pensata anche per gli uomini, una vettura di grande impatto stilistico. Una perfetta unione di intenti e di stile quella tra Lancia e MOMODESIGN, che ha visto la prima collaborazione nel 2005 per la Ypsilon MOMODESIGN, una delle prime vetture al mondo con vernice opaca di serie, con il tetto e il portellone realizzati in colore nero opaco, proprio come la finitura delle calotte dei caschi MOMODESIGN. Poi è stata la volta della Ypsilon Sport MOMODESIGN (2007) che ha confermato l'affinità tra i due brand, una simbiosi d'eccezione che coniuga la raffinatezza e l'eleganza di Lancia con l'impronta techno e sportiva del brand milanese. Oggi il testimone passa alla nuova Lancia Ypsilon S MOMODESIGN.
In particolare, il cliente può personalizzare la propria serie speciale scegliendo tra tre varianti monocolore - Rosso Argilla, Nero Vulcano e Bianco Neve - e cinque B-colore: tutti contraddistinti dal Nero Opaco per portellone, tetto, cofano e specchi retrovisori esterni che si abbinano perfettamente al body verniciato in Bianco Neve, Nero Vulcano, Rosso Argilla, Grigio Pietra o il nuovo Blu Zaffiro. Completano lo stile della Ypsilon S MOMODESIGN il nuovo paraurti posteriore sportivo con elementi cromati e nuovo design, le maniglie delle porte in tinta carrozzeria, la grafica "MOMODESIGN" di colore tono su tono sul montante centrale e il logo MOMODESIGN sugli originali cerchi in lega da 15" Black Diamonds (a richiesta da 16" di colore nero opaco).
Stessa impronta sportiva all'interno dove l'abitacolo rivestito in colore scuro si abbina ai pannelli porte e plancia neri, ai sedili specifici in tessuto tecnico con grafica 'MOMODESIGN' elettrosaldata sullo schienale, e le cuciture grigie che caratterizzano anche il volante e la cuffia cambio. Un tocco di eleganza è offerto dagli elementi bruniti che impreziosiscono la plancia mentre il look sportivo della nuova vettura è confermato dalla grafica di colore giallo del quadro strumenti.


Alfa Romeo
Sullo stand dell’Automobile Club sono esposte l ‘Alfa Romeo 75 Turbo Evoluzione  IMSA (1988), appartenente alla collezione del Museo Storico Alfa Romeo, e la Lancia Aurelia B 24 (1955) della Collezione Lancia. In dettaglio, l’Alfa Romeo 75 Turbo Evoluzione IMSA (1988) è la versione speciale,  realizzata secondo il regolamento dell’omonimo campionato americano, che debutta al termine della stagione agonistica del 1988, in cui l’Alfa Romeo rilanciò il Campionato Italiano per Vetture Turismo partecipando ufficialmente con la ‘75 Turbo Evoluzione’. L’esemplare è dotato del leggendario bialbero Alfa Romeo “milleotto” sovralimentato, con una potenza di 335 CV, che le consente di superare i 290 km/h di velocità massima. Va anche ricordato che nel 1988 la Turbo Evoluzione IMSA, iscritta ufficialmente dall’Alfa Corse, vinse il “Giro d’Italia” con Patrese-Biasion-Siviero e si ripeté l’anno successivo con l’equipaggio Francia-Cerrato-Cerri.
La seconda vettura esposta sullo stand dell’Automobile Club è una Lancia Aurelia B 24 Spyder (1955) disegnata dal famoso carrozziere Pinin Farina che alla nascita la definisce il ‘prototipo dello Spyder italiano’. Il debutto avviene al Salone di Bruxelles nel gennaio del 1955. Equipaggiata con il potente motore sei cilindri a V di 60° - cilindrata 2451cmc, potenza 118 CV e velocità max 180Km/h – l’affascinante vettura fu prodotta dal 1950 al 1958 in due allestimenti: Spider e Convertibile (tettuccio rigido),quest’ultimo chiamato anche “tipo America”.


Abarth

In concomitanza con ‘Automotoretrò’ si svolgerà presso l’Oval di Lingotto Fiere la quinta edizione di ‘Automotoracing, la rassegna dedicata al mondo delle ‘alte prestazioni’ in tutte le sue forme: dalle vetture fuori serie costruite appositamente per affrontare le gare in pista o nei rally a quelle di serie opportunamente modificate attraverso l’impiego di componenti specifici per incrementarne le prestazioni o per migliorarne estetica e funzionalità. In questo contesto si inserisce il raduno del marchio Abarth con protagoniste oltre 90 vetture dello Scorpione. Provenienti da ogni parte d'Italia, gli ‘Abarthisti’ potranno così condividere la propria passione e conoscere da vicino il mondo dell'elaborazione, delle performance e delle personalizzazioni.  Infine sempre per gli appassionati del racing, domenica potranno effettuare alcuni giri di prova, sul tracciato appositamente realizzato dagli organizzatori, con l’Abarth 696 Assetto Corse ed un’Abarth 500 esseesse.

venerdì 10 gennaio 2014

MOTORE ABARTH PER LA FORMULA 4

Abarth motorizzerà le monoposto che prenderanno parte al Campionato Italiano Formula 4. Il propulsore sarà, come da indicazioni FIA, da 1400 cc, turbo, con una potenza massima di 160 cv. I "rumors" che stanno accompagnando da tempo la nascita di questa nuovissima formula destinata ai giovanissimi talenti dell'automobilismo nazionale ed internazionale, si sono ora concretizzati con l'accordo tra ACI Csai e Abarth, un accordo che verrà presto presentato in tutti i suoi dettagli. Il nome di Abarth si va quindi ad affiancare a quello della Tatuus che, come noto, costruirà i telai, mentre la promozione della serie indetta da ACI Csai è stata, come già annunciato, affidata alla WSK Promotion.