domenica 28 ottobre 2018

AutoStoriche: Bilancio positivo per Imola Classic 2018


- 28 Ottobre 2018 – Giornata conclusiva dell’Imola Classic all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola. In pista le categorie Classic Endurance Racing 1 & 2, Euro F2 Classic, Group C Racing, Heritage Touring Cup e The Greatest’s Trophy che hanno disputato le ultime sette gare in programma.



Avvincente battaglia per la vittoria nella Classic Endurance Racing 1. Fuori dopo quattro giri Gerard Lopez – Richard Meaden (Lola T70 Mk III B), autori della pole position, a contendersi il successo sono stati Cristophe van Riet (Lola T70 Mk III B) e Maurizio Bianco (Chevron B19 FVC). A spuntarla alla fine è stato Bianco, che ha sferrato l’attacco decisivo a tre giri dalla fine, non concedendo replica al rivale. Prestazione positiva per Marc Devis – Martin O’Connell, che hanno portato a casa l’ultimo posto sul podio.



Non è riuscita la doppietta a Steve Tandy (Spice SE90C) nella gara 2 del Group C Racing. Mentre era al comando è infatti incappato in un testacoda alla Rivazza, vedendo così sfumare i sogni di vittoria ma riuscendo comunque a salire sul secondo gradino del podio grazie ad una prodigiosa rimonta. Troppo lontano invece Michael Lyons (Gebhardt C91), che ha così riscattato il ritiro di sabato. Dopo la sosta obbligatoria ai box ha attaccato Erwin France (Nissan R90), terzo alla fine, passandolo e andando a vincere indisturbato.

Nella The Greatest’s Trophy, non partito per problemi tecnici il vincitore della gara del sabato, Afschin Fatemi, a giocarsi la vittoria sono stati Carlo Vogele (Porsche 904/6) e Franco Meiners (Alfa Romeo Giulia TZ). Meiners ha provato più volte a mettere nel mirino il leader della corsa ma non è mai riuscito a portare un vero attacco, dovendosi accontentare della piazza d’onore. Sul terzo gradino del podio è salito Christian Dumolin (Ferrari 250 GT Drogo).
Rispettando i pronostici, Stephen Dance (Ford Capri 3100 RS) si è aggiudicato la Heritage Touring Cup. Il pilota britannico si è però dovuto impegnare a fondo per contenere il tentativo di rimonta di Christian Traber (BMW 3.0 CSL) e Grahame – Oliver Bryant (Ford Capri 2600 RS), arrivati a poco di meno di 4” dai 15” di svantaggio dopo la sosta per cambio pilota. Gli inseguitori si sono poi giocati il secondo posto in volata, che ha premiato Traber.



Tutto facile per Yves Scemama (Toj SC304) nella Classic Endurance Racing 2. Dopo aver fatto segnare il miglior tempo in prova, ha condotto a piacimento la gara, scavando un gap profondo tra sé e i suoi avversari, tanto da transitare sotto la bandiera a scacchi con un vantaggio di oltre 11”, dopo aver rallentato in maniera considerevole il ritmo negli ultimi passaggi. Alle sue spalle ha concluso Maxime Guenat (Lola T290), che ha avuto ragione di Franco Meiners (Lancia Beta Montecarlo Turbo) al termine di un bel duello risolto in volata.
Agevole vittoria di David Tomlin (Rondel Motul M1) in gara 1 dell’Euro F2 Classic. Scattato dalla pole, ha allungato chiudendo con un vantaggio di 7” su Mark Hazell (March 782). In terza posizione Jean Marc Bussolini (Lotus 69). In gara 2 netta affermazione di Martin Stretton (March 712) davanti a Nick Pink (Lola T360) e David Tomlin (Rondel Motul M1).

FOTO ANDREA BONORA / BONORAGENCY PHOTOSPORT

Daniel Zampieri e Giacomo Altoè (Lamborghini Huracan) sono i Campioni Italiani Gran Turismo 2018


Sono Daniel Zampieri e Giacomo Altoè i nuovi campioni italiani della classe GT3 del Campionato Italiano Gran Turismo 2018. Il titolo è stato assegnato al Mugello ai portacolori dell’Antonelli Motorsport al termine dell’ultima gara della stagione, disputata sotto la pioggia, grazie al secondo gradino del podio ottenuto alle spalle di Baruch-Treluyer (Audi R8 LMS-Audi Sport Italia) e davanti a Postiglione-Basz (Lamborghini Huracan-Imperiale Racing).
In classifica generale Zampieri e Altoè a quota 159 hanno preceduto di appena 5 punti Stefano Gai (Ferrari 488) e Bar Baruch, ma il pilota milanese guadagna la terza posizione grazie ai migliori risultati.

Nelle altre classi, assegnati ieri i titoli italiani, la seconda gara del programma toscano è stata una bella passerella per Pietro Perolini(Lamborghini Huracan-Antonelli Motorsport) primo della Super GT Cup e Davide Di Benedetto, in coppia con Vincenzo Sauto(Porsche 991-Island Motorsport/Duell), secondo nella GT Cup alle spalle dei compagni di squadra Merendino-Lazarevic.


Gara-2: Un titolo ampiamente meritato quello vinto da Daniel Zampieri e Giacomo Altoè, arrivato al termine di una stagione che li ha visti alternarsi al comando della classifica GT3 con la Ferrari di Stefano Gai. L’ultima gara della stagione è stata un trionfo per i portacolori dell’Antonelli Motorsport, costruito nelle prove ufficiali con la doppia pole position e maturato nel corso di una gara difficile a causa della pista bagnata. Sangue freddo da parte dell’appena 18enne Altoè nel primo stint, condotto sempre al comando, e maturità agonistica nella seconda parte di gara da parte di un attento Zampieri che non ha opposto resistenza ad un eccezionale Benoit Treluyer. Il pilota francese è stato il protagonista del successo Audi, il quarto della stagione, con un secondo stint da grande campione, in rimonta dopo una prima parte di gara comunque ottima da parte del giovane pilota israeliano, Bar Baruch, sempre in terza posizione. Con i venti punti conquistati, Baruch raggiunge in classifica generale in terza posizione Stefano Gai, ma il pilota Ferrari si posiziona davanti grazie ai migliori secondi posti.
Una giornata, tuttavia, da dimenticare quella del portacolori della Scuderia Baldini 27. In coppia con Giancarlo Fisichella, Gai, leader della classifica dopo la bella vittoria di sabato, non è andato oltre il settimo posto finale, penalizzato da una 488 non in perfette condizioni sulla pista bagnata. Un’occasione persa per il pilota milanese che si aggiunge a quella dello scorso anno, ma che lo premia per la grande professionalità dimostrata in pista.

Lamborghini sugli scudi, dunque, grazie anche al terzo gradino del podio di Postiglione-Basz davanti ai compagni di squadra dell’Imperiale Racing, Giammaria-Bortolotti e Liang-Mapelli, con un ottimo primo stint del giovane polacco Basz, bravo a coprire la cavalcata solitaria di Altoè al comando della gara.
Un’altra Huracan, quella di Veglia-Spinelli (Antonelli Motorsport) ha concluso in sesta posizione precedendo la BMW M6 GT3 di Comandini-Koebolt (BMW Team Italia) e la Huracan Super Trofeo del neo campione italianoPietro Perolini, primo della Super GT Cup davanti ai compagni di squadra dell’Antonelli Motorsport, Sartori-Di Fant.
Noni assoluti e primi della GT Cup si sono classificati Merendino-Lazarevic (Porsche 991), passati a condurre dopo l’uscita sulla sabbia per un problema ai freni di Eugenio Pisani (Porsche 997-Siliprandi Racing), al comando sin dal via. Sotto alla bandiera a scacchi i portacolori dell’ Island Motorsport/Duell hanno preceduto i compagni di squadra Davide Di Benedetto, neo campione italiano GT Cup, e Vincenzo Sauto, mentre sul terzo gradino del podio sono saliti La Mazza-Nicolosi (Porsche 991-Ebimotors).
Completano la classifica dell’ultima gara della stagione Piccioli-De Castro (Lamborghini Huracan-Ebimotors), primi della classifica GT3 AM.

F4 / Enzo Fittipaldi è il campione 2018


La vittoria di Enzo Fittipaldi davanti a uno scatenato, e sfortunato, Leonardo Lorandi in gara-2 al Mugello ha escluso Olli Caldwell dalla lotta per il titolo tricolore 2018 di F4. Ormai un duello tra Fittipaldi e  Lorandi da affrontare in gara-3. Ma la pioggia è ancora una volta protagonista e costringe la direzione gara a far entrare in pista la safety car dopo poche tornate dalla partenza con Enzo Fittipaldi (Prema Theodore Racing) che, scattato dalla pole, aveva già allungato sul gruppo. Alle sue spalle Gianluca Petecof, davanti a Olli Caldwell. A seguire uno scatenato Petr Ptacek, che arriva fino in quarta posizione, prima che le condizioni della pista costringano la direzione gara a far entrare la safety car per motivi di sicurezza. 

Enzo Fittipaldi è campione 2018 dell’Italian F4 Championship Powered by Abarth, senza che un incolpevole Leonardo Lorandi abbia potuto esprimere tutta la sua velocità in gara-3 al Mugello. Ma il pilota italiano della Bhai Tech Racing ha dimostrato di meritare il titolo a sua volta e di poter essere un pilota eccezionale, in particolare sulla pioggia.

La classifica finale piloti vede, prendendo i migliori 16 punteggi dell’anno, Fittipaldi primo a 297 punti, Lorandi secondo a 288 punti e Calwell terzo a 259 punti.
Prema Theodore Racing si aggiudica il titolo Team, con 667 punti, davanti a Bhai Tech Racing con 480 punti e a Jenzer Motorsport, con 363.
Il Trofeo Rookie, già deciso a Vallelunga con la vittoria di Petr Ptacek (368), vede secondo Gianluca Petecof (318) e terzo Niklas Krutten (181).

- Foto Claudio Pezzoli / Reporter Press Agency

GT Italia / Col miglior weekend della stagione 2018 (una vittoria oggi ed un podio ieri) il duo della R8 LMS chiude in bellezza in GT3


> 28 Ottobre 2018 - Il podio di ieri e la vittoria in rimonta di oggi ottenute da Bar Baruch e Benoît Tréluyer hanno felicemente uguagliato il miglior weekend della stagione 2018 di Audi Sport Italia, vissuto in estate a Misano Adriatico quando a concludere terzi e primi erano stati Baruch e l'inglese Jamie Green. Ma neppure un risultato così ragguardevole è bastato a consentire al pilota israeliano dei quattro anelli di rimontare lo svantaggio di quindici punti dai rivali in lizza per lo "scudetto" piloti del GT3 tricolore. Prima del Mugello in ballo oltre a Baruch c'erano il ferrarista Stefano Gai vincitore ieri ed il duo Lamborghini formato da Giacomo Altoé e Daniel Zampieri: un'accoppiata che oggi è partita in pole position e concludendo al secondo posto dietro all'Audi si è laureata campione conduttori con cinque punti di vantaggio su Gai (oggi settimo con Giancarlo Fisichella) e Baruch, finiti a pari punti. L'israeliano ha vinto quattro corse come il pilota del Cavallino (oltre che con Green e Tréluyer con Marcel Fässler ad Imola e con Mattia Drudi a Monza), ma il milanese ha un miglior bottino di secondi posti ed è quindi vice-campione mentre Baruch terzo. Le quattro vittorie assolute ottenute dalla R8 LMS quest'anno sono il miglior totale per la squadra diretta da Emilio Radaelli dalla stagione 2012, quando le Audi in pista erano però due invece che una sola.

La quarta ed ultima vittoria della stagione ha confermato, come avvenuto con quella di Monza meno di un mese fa, che l'auto tedesca e chi la guida gradiscono l'asfalto bagnato. Oggi, non avendo i piloti mai guidato nei giorni precedenti al Mugello con le gomme rain, i primi dieci minuti si sono sviluppati dietro alla safety-car. Baruch, schierato in terza fila, evidentemente si era "scaldato" a dovere perché al quarto giro quando è stata sventolata la bandiera verde, tra il rettilineo di partenza e la esse Luco/Poggio Secco ha superato due avversari per inserirsi in zona-podio alle spalle delle Lamborghini di Altoé/Zampieri e di Karol Basz e Vito Postiglione. Il giovane talento di Karmiel ha seguito da vicino le verdi Huracan contenendo il distacco a soli 4" dal primo al momento di cedere la vettura a Tréluyer. 

Il tre volte vincitore di Le Mans è rientrato in pista terzo e si è ritrovato unico intruso in un trio di Lamborghini con Zampieri e Postiglione a precederlo e l'equipaggio formato da Mirko Bortolotti e Raffaele Giammaria alle spalle. Dei tre proprio la prima guida Lamborghini è stato il più pericoloso rivale per il francese dell'Audi, che quando la pioggia è diminuita ha alzato il ritmo per conservare le gomme sulla pista che si asciugava. Sceso al quarto posto fino al diciannovesimo giro, Tréluyer ha però ricominciato ad attaccare appena la pioggia è aumentata di intensità, guidando in modo spettacolare ma redditizio perché al ventesimo giro si è infilato davanti a Bortolotti e Postiglione ed un giro dopo andava al comando davanti a Zampieri, certo più timoroso di perdere i punti che la vittoria. Con le tre Lamborghini alle spalle e l'asfalto fradicio Tréluyer ha così potuto spingere di nuovo a fondo andando a vincere la sua prima gara della stagione, la sua seconda nel GT Italiano dopo Imola 2017 (un'altra vittoria sul bagnato...) e una bella rivincita sulla sfortuna che al Paul Ricard tre mesi fa aveva privato proprio lui e Baruch di un'altra vittoria sul bagnato quando una gomma aveva dechappato in vista della bandiera a scacchi. (Ufficio Stampa Audi Sport Italia)

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Vittorie di Rossetti-Mori (Skoda Fabia) e di Lombardo-Livecchi (Porsche 911) al 4° Tindari Rally


- 28 ottobre 2018 - Bilancio positivo per il 4° Tindari Rally, round conclusivo del Trofeo Rally Sicilia che ha avuto il suo epilogo sul lungomare di Patti Marina, confermandosi in tutta la sua spettacolarità, difficoltà e selettività. Vittoria per Luca Rossetti ed Eleonora Mori primi su un podio tutto Skoda Fabia R5, dove sono stati seguiti dai palermitani Totò Riolo e Gianfranco Rappa e dal giovanissimo equipaggio di casa formato da Alessandro Casella e David Arlotta. 
Nel 2° Rally Historic Tindari successo per Angelo Lombardo e Giuseppe Livecchi su Porsche 911 di 3° Raggruppamento con cui i portacolori Island Motorsport hanno dominato tutte le prove.

Il duo vincitore del 4° Tindari Rally formato dal friulano e dalla co-driver veneta portacolori Promo Sport Racing sulla vettura curata dalla DP Autosport hanno dominato la gara. Rossetti e Mori hanno infatti preso il comando fin dal crono di apertura e lo hanno mantenuto fino al traguardo vincendo 6 delle 7 prove speciali disputate sulle 8 in programma. Efficaci e precise le regolazioni scelte dal tre volte Campione Europeo, Campione Italiano e Turco prima della gara, che si sono rivelate esatte anche quando a metà gara la pioggia ha stravolto i piani di molti equipaggi e team. Seconda posizione per il tre volte vincitore del Tindari Rally Totò Riolo, il pilota cerdese che ha condiviso la sua Fabia con l’esperto navigatore palermitano Gianfranco Rappa. L’equipaggio CST Sport ha lasciato tempo prezioso in un testacoda sulla prima delle due prove in notturna del sabato, mentre sulle rimanenti il duo palermitano ha risalito la corrente fino a portarsi in scia ai leader. Terza meritatissima piazza in casa per i giovanissimi Alessandro Casella e David Arlotta, vincitori della PS 7 per la prima volta sulla Skoda Fabia di classe regina, con cui i portacolori del sodalizio organizzatore hanno saputo condurre una gara attenta ma proficua e in continuo crescendo. L’equipaggio ha preso in fretta la giusta familiarità col mezzo, con cui ha respinto gli attacchi del giovane palermitano Alessio Profeta, reduce dal Campionato Italiano Rally, anche lui su Skoda e navigato da Sergio Raccuia, ma con qualche problema d’assetto per l’intera gara, conclusa in quarta posizione. Con la quinta piazza assoluta il messinese della Sunbeam Motorsport Salvatore Armaleo, navigato sula Renault Clio Super 1600 curata dalla Ferrara Motors dal padrone di casa Ivan Vercelli, si è aggiudicato il successo non solo di categoria ma anche tra le due ruote motrici, chiedendo e ricevendo il possibile dalla energica vettura “tuttoavanti”.

A congratularsi con i migliori protagonisti della gara organizzata da CST Sport c‘erano il 10 volte Campione del Mondo Motocross Tony Cairoli, il Presidente della Commissione rally ACI Sport Daniele Settimo, il Delegato Regionale ACI Sport Sicilia Armando Battaglia e i rappresentanti della Amministrazioni comunali di Patti, San Piero Patti e Gioiosa Marea.

Cairoli ha dovuto abbandonare la gara anzitempo al volante della Skoda Fabia R5 sulla PS 3, per le conseguenze di una toccata: “Pensiamo già alla prossima edizione del Tindari Rally, quando torneremo più agguerriti e l’esperienza di quest’anno ci servirà per capire meglio - ha detto il re del motocross mondiale -; sono affezionato a questa gara, perché amo i rally e questo si corre sulle strade di casa mia. E’ sempre una grande emozione”.

Sesta posizione al traguardo per Giuseppe La Torre, alfiere del Team Phoenix  al volante della Peugeot 207 Super 2000 curata dalla BR Sport sula quale a leggere le note è stato il giovane nisseno Michele Castelli. Settima piazza per un ritrovato Antonino Armaleo, il pilota messinese tornato al volante della Peugeot 106 dopo 5 anni di pausa, navigato da Marco Zaccone, passato al comando della difficile classe A6 sotto la pioggia della PS 5 respingendo da lì gli attacchi dei concittadini Domenico Viola - Samuele Di Pino e degli esperti agrigentini Gabriele Morreale e Giuseppe Scolaro, entrambi sulle Peugeot 106. Grandi sfide tra Renault Clio per il successo nella combattuta classe R3C, dove a metà gara gli agrigentini Calogero Quaranta e Alberto Costanza, chiudendo ottavi assoluti grazie a una azzeccata scelta di gomme hanno preso il comando sull’equipaggio di casa Carmelo Molica e Tino Pintaudi, il duo poi 11esimo al traguardo alle spalle dei messinesi del Team del Mago Andrea Nastasi e Giuseppe Stassi, noni, e della decima piazza assoluta, con superlativa prestazione e successo in gruppo N, per l’equipaggio di casa Antonino Segreto e Christian Bartolini che sulla Renault Clio hanno dominato la numerosa e affollata classe N3 per l’intera gara. Altro appassionante duello per la classe R2B, deciso sotto la pioggia della PS 5 “Moreri” quando l’equipaggio di casa formato da Rosario Siragusano e Federica Campochiaro, su Renault Twingo, ha sferrato l’attacco decisivo, complice la familiarità col tracciato e ha staccato i palermitani Ernesto Riolo e Giorgio Genovese su Peugeot 208, leader fino a quel momento e sempre convincenti. Infine, bella affermazione in classe K10 per i messinesi Giuseppe Arena e Graziano Leardi su Peugeot 106.

Top Ten 4° Tindari Rally: 1. Rossetti - Mori (Skoda Fabia R5) in 41'30”7; 2. Riolo - Rappa (Skoda Fabia R5) a 43”5; 3. Casella - Arlotta (Skoda Fabia R5) a 1'26”0; 4. Profeta - Raccuia (Skoda Fabia R5) a 1'31”0; 5. Armaleo - Vercelli (Renault Clio S1600) a 4'12”3; 6. La Torre - Castelli (Peugeot 207 Super 2000) a 4'28”4; 7. Armaleo - Zaccone (Peugeot 106 R) a 4'59”4; 8. Quarante – Costanza (Renault Clio R3C) a 4'59”9; 9. Nastasi - Stassi (Renault Clio R3C) a 5'00”2; 10. Segreto - Bartolini (Renault Clio Rs) a 5'09”9.

- Credits: ErregiMedia

Salita / Per Omar Magliona poker con record alla Alghero Scala Piccada


Omar Magliona detta legge in casa e si impone con record nella 57^ Alghero Scala Piccada sulla Norma M20 FC Zytek gommata Pirelli del Team Faggioli. Nella cronoscalata sassarese del 28 ottobre valida per il Trofeo Italiano Velocità Montagna l'alfiere della scuderia CST Sport ha colto il crono più veloce in assoluto coprendo le due manche di gara con il tempo totale di 5'20”31, risultando il più veloce nella prima salita in 2'41”36 e nella seconda in 2'38”95 (nuovo record) lungo i 6285 metri del tracciato. 
Proprio nella cronoscalata più “sentita”, Magliona ha concluso al meglio la sua stagione agonistica 2018, che il mese scorso l'ha visto conquistare l'ottavo titolo di Campione Italiano, il secondo tra i prototipi E2SC. Un risultato che, inoltre, permette al driver che in Sardegna gestisce l'Autodromo di Mores ed è impegnato pure nella promozione della onlus Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica di portare a quota quattro i successi personali all'Alghero Scala Piccada dopo quelli del 2007, 2015 e 2017. Si tratta di un poker dal sapore particolare che permette a Omar di diventare l'unico pilota sardo a vincere la gara di Alghero per la quarta volta, superando proprio papà Uccio Magliona, che firmò tre edizioni negli anni Ottanta.

Magliona dichiara nel post-gara: “Che bella sensazione! Una vittoria emozionante che personalmente va ben oltre al risultato sportivo in sé. Prima delle prove sentivo molta pressione. Correre davanti al mio pubblico dopo l'uscita a Luzzi non è stata inizialmente una situazione semplice da gestire, un turbine di emozioni! Dopo la prima prova ho ritrovato tranquillità e poi anche in gara abbiamo potuto lavorare con la giusta fiducia. Una fiducia cresciuta anche grazie a tutte le persone che credendo in me hanno reso possibile tutto questo. E' arrivata poi la ciliegina sulla torta del record e dunque il finale di stagione non poteva essere migliore. E' stato importante tornare in auto proprio qui ad Alghero dopo la conclusione del Campionato Italiano. Abbiamo vissuto un 2018 mettendocela sempre tutta e trovandoci lì in alto a lottare per il podio in ogni gara. E' stato un grande lavoro di squadra, dove per squadra intendo non solo scuderia, team e partner commerciali, ma tutti coloro che hanno contribuito, anche solo con una pacca sulle spalle. Ora ci attende un profondo lavoro sui programmi 2019”.

> Credits:
  • ErregiMedia
  • Foto Fadda

sabato 27 ottobre 2018

Oltre 200 auto storiche protagoniste di Imola Classic


> 27 ottobre 2018 – Imola Classic, manifestazione organizzata da Peter Auto all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, è entrata nel vivo con le prove di qualificazione e le prime tre gare, con oltre 200 vetture delle categorie Classic Endurance Racing 1 & 2, Euro F2 Classic, Group C Racing, Heritage Touring Cup, Sixties’ Endurance e The Greatest’s Trophy.

Nel The Greatest’s Trophy, confermate in gara le gerarchie emerse dal turno di qualifica. Così ad aggiudicarsi la vittoria è stato Afschin Fatemi (Porsche 904) che, scattato dalla pole position, ha controllato gli avversari, chiudendo con quattro secondi di vantaggio nei confronti di Carlo Vogele-Alain Vogele (Porsche 904/6). Più battagliata la gara per la terza posizione del podio, che ha visto prevalere Christian Boljriez (Bizzarrini 5300 GT) nei confronti di Franco Meiners (Alfa Romeo Giulia TZ).

Agevole successo di Steve Tandy (Spice SE90C) nella Group C Racing. Abissale il suo vantaggio nei confronti degli avversari, con oltre un minuto su Michel Lecourt-Raymond Narac (Porsche 962C) e Philippe Scemama (Spice SE90C). Protagonisti sfortunati Pierre Alain France-Erwin France (Nissan R90-CK) e Michael Lyons (Gebhardt C91), costretti al ritiro nelle fasi finali mentre occupavano rispettivamente la seconda e la terza posizione.

Gara della Sixtie’s Endurance ricca di colpi di scena. Il primo ha riguardato Christophe van Riet (Shelby Cobra 289). Scattato dalla pole, gli è stata comminata un ride-through per partenza anticipata. Gara sulla carta compromessa e via libera al suo avversario principale, l’equipaggio composto da Georg Nolte e Michael Funke (Bizzarrini 5300 GT). A 40’ dal termine un guasto tecnico costringeva però i leader della corsa al ritiro e per van Riet è stata strada libera verso la vittoria. In seconda posizione hanno concluso Pierre Alain e Erwin France (Shelby Cobra 289), terzo gradino del podio per Maxime Guenat-Guillaume Mahe (Jaguar Type E 3.8L).

Nella Classic Endurance Racing 1, con ben 47 vetture in pista, la pole position l’hanno conquistata Gerard Lopez-Richard Meaden (Lola T70 Mk III B): 1’50”766 il tempo fatto segnare, un dominio cronometrico che ha regalato la seconda vettura in classifica, anche in questo caso una Lola T70 mk III B, a quasi tre secondi, con al volante Christophe van Riet. Tripletta Lola grazie alla terza prestazione Christophe van Riet, al suo fianco dalla seconda fila scatterà Maurizio Bianco (Chevron B19 FVC).

Senza dubbio la categoria meno partecipata, solo otto vetture al via, la Euro F2 Classic ha visto svettare in qualifica David Tomlin (Rondel Motul M1), che ha fermato i cronometri sul tempo di 1’46”702, staccando di otto decimi Charles Veillard (Ralt RT 1). Netti i distacchi degli altri concorrenti: apre la seconda fila Martin Stretton (March 712) a oltre 2”7, al suo fianco Mark Hazell (March 782) a quasi 5”.

Heritage Touring Cup nel segno di Stephen Dance. Al volante di una Ford Capri 3100 RS ha realizzato la miglior prestazione cronometrica in 1’57”215. Gli unici in grado di contenere il distacco sono stati Christian Traber (BMW 3.0 CSL) e Gerard Lopez-Richard Meaden (Ford Capri 3100 RS), rispettivamente a otto decimi e a 1”4. Quarto tempo per Maxime Guenat (Ford Capri 3100 RS), lontano però quasi 4”.

- Credits: http://www.autodromoimola.it/

GT Italia / L'ultima rincorsa al titolo dell'Audi di Bar Baruch partirà dalla posizione più scomoda


È riuscita grazie ad un podio la difficile missione di Bar Baruch e Benoît Tréluyer di mantenere il pilota israeliano dell'Audi in lizza per lo "scudetto" del GT3 italiano; tuttavia domani nella quattordicesima ed ultima gara della stagione Baruch scenderà in pista nella posizione più scomoda tra i quattro piloti che puntano al titolo. Partiti in pole position Stefano Gai e Giancarlo Fisichella hanno vinto la loro quarta corsa del 2018 con la Ferrari 488, scavalcando il duo Lamborghini oggi quarto Giacomo Altoé/Daniel Zampieri. Gai considerando gli scarti previsti dal regolamento sportivo parte con 149 punti, contro i 144 del duo della Huracan. Baruch ne avrà da recuperare ben 15 al ferrarista e 10 ai "cugini" di Sant'Agata, quando in palio ce ne saranno 20 per il vincitore. Domani alle 14.10 in pole partirà la coppia Lamborghini, con la Ferrari terza e l'Audi quinta. Oltre a non avere la pressione dei favori del pronostico, a mantenere accesa la speranza del pilota di Karmiel c'è il fatto di essere meno penalizzato al pit-stop dagli handicap-tempo: l'Audi dovrà fermarsi solo 5" contro i 10" della Huracan e i 15" della Ferrari. Inoltre il meteo prevede maltempo, e l'ultima volta che Baruch e Tréluyer hanno corso insieme sul bagnato (al Paul Ricard) avevano fatto molto bene, restando al comando fino a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, quando una gomma dechappata aveva tolto loro nn successo strameritato.

Se il finale della tredicesima corsa della stagione tricolore è stato favorevole all'equipaggio della R8 LMS, l'inizio al contrario non era stato dei più facili. Partendo dalla quarta fila il tre volte vincitore di Le Mans avava concluso il primo giro in settima posizione, riuscendo a contenere gli attacchi della prima guida Lamborghini Mirko Bortolotti per una decina di passaggi. Ma poi nella parte più elevata del tracciato la Lamborghini di Spinelli/Veglia prima di ritirarsi perdeva liquidi in pista e Tréluyer era uno dei piloti che rischiava di uscire di pista sull'asfalto scivoloso, evitando l'errore di un soffio ma lasciandosi scavalcare dalla Huracan del trentino. Il francese rientrava ai box staccato di circa mezzo minuto dalla Lamborghini allora provvisoriamente leader con Mapelli/Jiatong e di una ventina di secondi dalla Ferrari. 

L'israeliano dell'Audi rientrava in pista al sesto posto, proprio davanti alla Lamborghini di Altoé e Zampieri che aveva scontato i 25" di "handicap-premio" per i due arrivi a podio di Monza. Baruch guidava molto bene per tenere a bada il giovanissimo veneto e i due rivali, pur staccati dalla Ferrari di Stefano Gai al comando nella seconda parte di gara, recuperavano terreno sulla piccola flotta di Huracan che li precedevano. Per evitare di far perdere troppi punti ad Altoé e Zampieri rispetto al rivale del Cavallino Rampante in testa alla gara, al 26.imo giro si assisteva all'insolito spettacolo di tre Lamborghini che si facevano da parte per lasciar salire l'Audi al terzo posto (dietro all'unica BMW) e soprattutto la Huracan in lizza per il campionato al quarto; proprio in quest'ordine finiva la penultima manche del campionato italiano GT3. (Ufficio Stampa Audi Sport Italia)


GT Italia / Gai-Fischella (Ferrari 488) vincono gara-1 al Mugello e il pilota milanese va al comando in GT3


E’ di Stefano Gai e Giancarlo Fisichella (Ferrari 488) la vittoria in gara-1 del 7° ed ultimo round del Campionato Italiano Gran Turismo in corso all’autodromo del Mugello. I portacolori della Scuderia Baldini 27 hanno preceduto di 0.607 la BMW M6 GT3 (BMW Team Italia) di Comandini-Koebolt e di 12.740 l’Audi R8 LMS (Audi Sport Italia) di Baruch-Treluyer. Con il successo odierno, il quarto stagionale, Stefano Gai ritorna al vertice della classifica provvisoria della classe GT3 e, alla vigilia dell’ultima gara della stagione, il portacolori Ferrari ha appena 5 punti di vantaggio su Zampieri-Altoè (Lamborghini Huracan) e 15 su Bar Baruch.

Già assegnati, intanto, i titoli Super GT Cup e GT Cup. Nella classe riservata alle Lamborghini Huracan Super Trofeo, Pietro Perolini(Antonelli Motorsport) ha festeggiato l’alloro tricolore con il successo in gara-1, così come Davide Di Benedetto (Porsche 991-Island Motorsport), per l’occasione in coppia con Vincenzo Sauto, secondo in gara alle spalle dei compagni di squadra Merendino-Lazarevic, si è aggiudicato il titolo italiano della classe riservata alle vetture in configurazione monomarca. 
Gara-2 (56 minuti + 1 giro) è in programma domani alle ore 14,10 e verrà trasmessa in diretta TV su Raisport, sulla pagina Facebook del campionato e sul sito www.acisport.it/CIGT.


F4 / Al Mugello si accende il finale di campionato: vince Petecof, Caldwell è secondo e recupera su Lorandi e Fittipaldi costretti al ritiro

Olli Caldwell (Prema Theodore Racing)
> 27 Ottobre 2018 – Gianluca Petecof (Prema Theodore Racing) brucia il compagno di squadra, Enzo Fittipaldi, in partenza e riesce ad allungare. Dietro a Fittipaldi rimane Leonardo Lorandi (Bhai Tech Racing) seguito da Olli Caldwell (Prema Theodore Racing). Dopo alcuni giri, mentre Petecof ha allungato, Lorandi recupera su Fittipaldi e lo attacca, ma le vetture affiancate si toccano con le ruote posteriori e Fittipaldi esce di pista. Lorandi riesce a continuare, ma ha problemi meccanici e perde posizioni, superato da Andreas Estner (Van Amersfoort Racing), William Alatalo (Muecke Motorsport), Giorgio Carrara (Jenzer Motorsport) e Petr Ptacek (Bhai Tech Racing). Lorandi è costretto al ritiro e sia lui che Fittipaldi ottengono zero punti. Ne approffitta Olli Caldwell, che con la seconda posizione guadagna 18 punti e si avvicina ai primi due in campionato: 246 punti contro i 266 di Lorandi e i 257 di Fittipaldi. Con ancora 50 punti in palio domani con gara 2 e 3 il campionato è ancora più aperto a questi 3 piloti.
Vince Gianluca Petecof, rookie alla prima vittoria in F4, mentre terzo è Andreas Estener (Van Amersfoort).
Domani partenza gara 2 alle ore 9 e gara 3 alle ore 15.30.

> Foto Claudio Pezzoli/Reporter Press Agency

GT Italia / Per i piloti Audi inizia in salita il gran finale del campionato al Mugello


Settima e quinta posizione sulle due griglie di partenza delle ultime corse del Gran Turismo Italiano non aiuteranno la rincorsa del pilota Audi Sport Italia Bar Baruch al vertice della classifica del campionato: prima della gara di oggi pomeriggio con partenza alle 14.05 (con diretta streaming e su Automoto TV,SKY 228) l'israeliano è terzo ed ha 11 punti totali da recuperare ai leader Lamborghini Daniel Zampieri e Giacomo Altoé, che in Toscana partiranno due volte dalla pole position. Considerando però i due risultati da scartare salgono a 14 i punti che Baruch dovrà recuperare. Oggi Ben Tréluyer, al fianco di Baruch in questa trasferta che chiude il 2018, ha concluso settimo del gruppo di piloti racchiusi in un secondo: mentre il primo Zampieri ha siglato 1'45.510, il tre volte vincitore di Le Mans ha scritto nel suo sesto passaggio un 1'46"280, tempo da quarta fila. In seconda fila invece partirà Giancarlo Fisichella (1'45.864) che divide la Ferrari con Stefano Gai, il quarto pilota in lizza per lo scudetto con il duo Lamborghini ed il pilota israeliano dei quattro anelli.

Gran rabbia invece per l'esito della qualifica di Baruch, che ieri era stato il più veloce nella seconda sessione di prove libere. Forse non sarebbe riuscito a contendere la pole position ad Altoé (1'45"536) ma il pilota di Karmiel gradiva l'assetto della sua R8 LMS ed era convinto di fare molto bene nel suo giro lanciato con gomme fresche: invece all'ultima curva ha trovato ad ostacolarlo il polacco Karol Basz, che nonostante procedesse lentamente non ha dato strada all'Audi impedendo al pilota della R8 LMS di fare meglio di 1'46"656, un tempo valido solo per la terza fila. In un fine settimana in cui ci si gioca il titolo, partire una fila prima o una dopo può ovviamente avere enorme influenza. 
Così come ne potrebbe avere il fattore meteo. Per domenica si prevede pioggia con quasi certezza, mentre per il via della corsa di oggi le previsioni del tempo danno più domande che risposte. Invece una certezza riguardante la gara del sabato è quella degli handicap-tempo al pit-stop: i leader del campionato avranno 25" da aspettare oltre al tempo regolamentare, mentre sia i rivali dell'Audi che quelli del Cavallino Rampante partiranno senza doversi preoccupare di questo fardello.

> Credits: Ufficio Stampa Audi Sport Italia