mercoledì 3 maggio 2017

Positivo il Valsugana per la Palladio Historic. Vittoria di Senna e Zaffani nel Classic grazie ad una gara di altissimo livello

FOTO LUCA ZANELLA
Prosegue la stagione sportiva della neonata Scuderia Palladio Historic che nello scorso fine settimana si è distinta in uno dei più sentiti e partecipati appuntamenti a calendario: il Valsugana Historic Rally con l’abbinato Classic di regolarità sport; sette gli equipaggi nel primo, quattro nel secondo con un bilancio soddisfacente nel rally ed esaltante nella sport.

Paolo Nodari, in coppia con Matteo Valerio, ha portato all’esordio la nuova BMW M3 Gruppo A rientrando dopo oltre un anno nel mondo delle autostoriche in una gara considerata un vero e proprio test in vista del prosieguo della stagione; dopo un buon inizio col terzo tempo assoluto staccato sulla seconda speciale, una leggera toccata e il tempo perso per verificare l’assenza di danni, hanno penalizzato pesantemente il duo che comunque ha continuato apportando diverse regolazioni al fine di trovare il giusto assetto e concludendo con un bilancio positivo in dodicesima posizione. Sempre BMW ma in versione 2002 Ti Gruppo 2 per Mario Pieropan e Roberto Raniero che con la vettura più datata del lotto hanno corso una buona gara aggiudicandosi il 1° Raggruppamento e la classe. Il terzo equipaggio all’arrivo è stato quello formato da Fabio Putti e Manuel Massalongo che hanno esordito con la loro A112 Abarth nel Trofeo dove erano ben ventisette gli equipaggi in lizza, chiudendo in quattordicesima posizione.

C’era una seconda A112 in gara nel monomarca, quella di Manuel Mettifogo e Mattia Franchin che una volta di più sono stati bersagliati dalla sfortuna in una gara di Trofeo che per loro pare stregato: un problema al motore ne ha fermato la corsa durante la quinta speciale mentre si trovavano in quarta posizione grazie all’ottima guida nei tratti in dimostrando una volta di più che possono puntare al podio. 
Mancano all’appello anche le due Fiat 127 Gruppo 2 ferme nelle prime battute di gara: la CL di Vittorio Marzegan e Moreno Pertegato abbandona per problemi alla frizione mentre la Sport di Daniele Danieli e Roberta Barbieri viene appiedata dalla rottura di una biella.

FOTO ALESSANDRO SPONDA
Più che positivi i risultati della gara di regolarità sport che ha visto il successo di Maurizio Senna e Lorena Zaffani con la Volkswagen Golf Gti all’incredibile media di 1,57 penalità nei sette rilevamenti della gara; la vittoria al Valsugana oltre ad esser la seconda consecutiva per il pilota lodigiano e la navigatrice veronese, è anche la terza conquistata da equipaggi Palladio Historic nelle tre sinora disputate del Trofeo Tre Regioni. Buona anche la gara di Mauro Argenti e Roberta Amorosa che conludono settimi con la Porsche 911 T. Gara conclusa anche per l’altra Volkswagen Golf Gti, quella di Ezio Franchini e Gabriella Coato, ventottesimi nella generale. Ferma anzitempo la BMW M3 di Guido Marchetto e Roberto Zamboni, a causa di un problema meccanico. Alle premiazioni è arrivata la coppa per il terzo posto tra le scuderie.

Ruote da Sogno con 18 supercar e 8 moto a Verona Legend Cars


La terza edizione del Verona Legend Cars aprirà i battenti venerdì 5 maggio alle 9.00 nel polo fieristico veronese, per rimanere aperto fino a domenica 7 maggio.


Quest’anno i motivi di interesse per l’evento sono molteplici e di grande fascino. Le vetture esposte saranno circa 1.000, in programma raduni ufficiali di Oldtimer Mercedes Stelle Cadenti, SL Classic Club, Jaguar, Ferrari e Volkswagen, mentre sabato e domenica si terrà “La sfida dei Campioni”, gara ad inseguimento con al via le leggende del rally Miki Biasion, Juha Kankkunen, Alex Fiorio, Francois Delecour, Lucky Battistolli, Piero Liatti, Fabio Adinolfi e Marku Alen. Tra le maggiori attrazioni al padiglione 9 lo stand di Ruote da Sogno che ha preparato al meglio 18 formidabili vetture e 8 moto.

Nell’anno 70 di casa Ferrari, brilla la prima 308 GTB Coupè prodotta in vetroresina nel 1980 nella fabbrica di Via Abetone Inferiore, dopo aver abbandonato il precedente modello in lamiera. Poi una Dino 246 GT del 1971 targata MO e una FF del 2014. Interessante la presenza della Fiat Dino Spider 2400 del 1970 che utilizzava lo stesso 6 cilindri della cugina marcata Ferrari e della Lancia Stratos. Elegantissima la Mercedes Benz 280 SL Pagoda del 1970, scelta per l’occasione del raduno dell’SL Classic Club. 
Nutrita la presenza di Alfa Romeo con la 1900 Super del 1957, la Giulia Sprint 1600 del 1966 e le Giulietta SS del 1961 e Giulietta Sprint SS 1600 del 1967, la Montreal del 1973.
Bellissime come sempre le Porsche dell’atelier reggiano: la 911S del 1967 splendida da guidare, la 30 Jahre 964, modello celebrativo raro del 1994, una 993 2S del 1997 e una 993 Carrera RS del 1995. Completano la rassegna tre auto inglesi, la Jaguar XK140 del 1954, la E-Type Roadstar del 1969 e una Aston Martin DB9 Volante del 2006.

Impreziosiscono lo stand alcune moto scelte dallo staff per celebrare il ritorno degli anni ’70 e il momento scrambler. 
Le Honda CB 400 Four del 1978, la importantissima CB 500 Four del 1974, la CB 750 del 1971, la Kawasaki 900 Z1, poi le Scambler Ducati 350 S del 1975, Triumph Bonneville 650 del 1970, una elegantissima Moto Guzzi 500 FT del 1956 e come sempre una bellissima Vespa 125cc del 1960 nel classico azzurro by Pontedera.



> crediti: Studio Bergonzini Comunicazione

GRUPPO PERONI RACE: A FRANCIACORTA E’ TEMPO DI DOPPIETTE


In occasione del secondo weekend 2017 del Gruppo Peroni Race disputato a Franciacorta la Coppa Italia Turismo, la Entry Cup e il Master Tricolore Prototipi sono state terra di conquista di Samele Piccin e Davide Nardilli che si sono divisi la Honda TCR nella Coppa Italia, di Severino Gallini su Tatuus Py012 nel Master Tricolore Prototipi, e di Massimo Visani nella Entry Cup.

Samuele Piccin (Honda Civic Type R TCR – Mm Motorsport) in gara 1 e Davide Nardilli (Honda Civic Type R TCR – Mm Motorsport) in gara 2 sono i vincitori assoluti della seconda prova stagionale della Coppa Italia Turismo, promossa dal Gruppo Peroni Race all'autodromo di Franciacorta. In gara 1 il giovane pilota veneto parte dalla pole position e, alla partenza, viene insidiato dal compagno di squadra Luigi Bamonte (Honda Civic Type R TCR – Mm Motorsport) che quasi lo affianca, ma Piccin prevale. Mentre il battistrada costruisce giro dopo giro un vantaggio crescente, Bamonte si rende comunque protagonista e duella alla grande con uno scatenato Federico Borrett (Bmw M3 E36 – Borrett Team) per la piazza d'onore. Il triestino d'origine britannica prevarrà sull'avversario con un grande infilata all'ultima curva nel corso dell'11° giro. Dietro a Borrett e Bamonte, che hanno completato nell'ordine il podio assoluto, si colloca Raffaele Lissignoli (Renault Clio – Gl Autosport), vincitore della 2° divisione sulla pista di casa. Il bresciano è stato a lungo insidiato dal veronese Riccardo Ruberti (Seat Leon Supercopa LR), sesto assoluto alle spalle di Carlino Ranzato (Seat Leon Cup Racer – Team Super 2000) e secondo in 2° divisione, il cui podio è completato da Camillo Piccin (Honda Civic 2.0 – Team Super 2000), ottavo nella generale.

In gara 2 Nardilli compie un vero e proprio assolo, mentre alle sue spalle i duelli si sprecano, a partire da quello tra Borrett e Bamonte per la piazza d'onore, con il primo incalzato dal secondo per quasi tutta la competizione. Un testacoda di Bamonte al 18° giro chiude la partita, facendolo scivolare al sesto posto e lasciando pista libera a Mariano Bellin (Seat Leon Cup Racer – Team Super 2000), a lungo impegnato in un bel testa a testa con Ruberti, quarto assoluto e vincitore della 2° divisione davanti a Lissignoli (quinto nella generale) e Rino De Luca, che completa il podio, grazie al settimo posto nel'assoluta. Per De Luca un podio sudato e ottenuto al termine di una battaglia ingaggiata con Alessandro Revello (Seat Leon Cup Racer), Massimo Billo (Renault Clio Rs), Francesco Palmisano (Renault Clio – Autostar). Quest'ultimo, partito dal fondo dello schieramento ha conquistato l'undicesima posizione, preceduto dalla Clio MkII di Manuel Stefani autore di due gare interessanti duellando costantemente con le più recenti Clio in configurazione trofeo.

Primo weekend stagionale per il Master Tricolore Prototipi, organizzato dal Gruppo Peroni Race all'autodromo di Franciacorta, con doppia vittoria per Severino Gallini (Tatuus Py012 Cn2). Gallini, partito dalla pole position, in gara 1 precede la vettura gemella di Davide Pedetti e Sandro Bettini (Norma M20F Cn2) che si sono contesi la piazza d'onore con un lungo duello. Il sorpasso decisivo lo realizza Pedetti all'8° giro con un'azione decisa all'ultima curva. A ridosso del podio, Giancarlo Pedetti (Norma M20F Cn2) che precede Massimo Ciglia (Lucchini P1 98 Cn4) che, quinto assoluto, risulta il più rapido tra le Youngtimer, classe dove si registra la buona prestazione di Sebastiano Mascolo (Lucchini Cn3), settimo nella generale alle spalle di Francesco Macrì (Lucchini Sport Nazionale), primatista tra le Storiche. Per Gallini anche Gara 2 senza sbavature, condotta dall'inizio alla fine, partendo sempre dalla pole position. Per tutti i 17 giri Bettini ha cercato di tenere il passo del battistrada, riuscendo a concludere alle sue spalle con circa tre secondi di distacco. Ha completato il podio Giancarlo Pedetti, dopo un serratissimo corpo a corpo con Ciglia. Quest'ultimo, giunto quarto sotto la bandiera a scacchi, si conferma il più rapido tra le Youngtimer. Tra le Storiche si conferma Macrì dalla sesta posizione assoluta.

Il debutto stagionale della Entry Cup a Franciacorta è segnato dalla doppietta di Massimo Visani, protagonista assoluto del monomarca riservato alle Renault Twingo e organizzato dal Gruppo Peroni Race. Questo non significa che per il pilota romagnolo sia stata una passeggiata. Al via di gara 1 Visani, che partiva dalla pole position, ha una incertezza e perde la leadership, attorno alla quale si accende un confronto serratissimo che vede protagonisti anche Antonello Casillo, Pietro Casillo, Antonio Silvestrini, Paolo Silvestrini. La battaglia viene neutralizzata al 3° giro con l'ingresso alla Safety Car, dovuto al ritiro di Andrea Benini, rimasto appiedato in posizione pericolosa fuori curva 2. Alla ripartenza Visani è il più lesto e, sfruttando la propria esperienza, prende il largo, mentre i quattro inseguitori se le suonano di santa ragione per la piazza d'onore. Al 9° giro, in piena bagarre, Antonello Casillo si scompone e perde contatto dal gruppo in lotta per la seconda piazza. Il confronto si chiude in volata sotto la bandiera a scacchi con Paolo Silvestrini e Pietro Casillo a completare il podio nell'ordine. In gara 2 l'inversione della griglia di partenza porta Visani a partire dall'ottava posizione, ma il romagnolo nel giro di tre giri è di nuovo a battagliare per il primato, e si crea un gruppo serrato e indiavolato con i fratelli Casillo e Silvestrini. Al 5° giro un contatto multiplo all'ultima tra Pietro Casillo e i fratelli Silvestrini, spinge indietro Paolo Silvestrini e fa perdere contatto con i battistrada gli altri due. Ne beneficiano Visani e Antonello Casillo, che continuano in duello fin quasi alla bandiera a scacchi. Pietro Casillo completa il podio. Molto acceso il confronto per la quarta posizione tra con Paolo Silvestrini che prevale precedendo Antonio Silvestrini, Daniele Carminati, Matteo Biassoni, Vittorio Zazza

Trofeo A112 Abarth Yokohama: Battistel si impone al Valsugana


> di Andrea Zanovello
> foto: Videofotomax

Il 7° Valsugana Historic Rally ha scritto una nuova avvincente pagina del Trofeo A112 Abarth Yokohama grazie ai ventisette sfidanti che si sono dati battaglia lungo i 90 chilometri di un apprezzato percorso e che alla partenza hanno avuto a dar loro la partenza con la bandiera tricolore, Isabella Bettega che corse alcune gare col marito Attilio primo vincitore nel 1977 e Piero Corredig che il monomarca se lo aggiudicò nel 1984.


Come da tradizione nella gara organizzata da Manghen Team e Team Bassano, le A112 sono partite prima delle altre vetture e già dalla prima speciale sono arrivati i colpi di scena: Luigi Battistel e Denis Rech staccano un incredibile quattordicesimo assoluto lasciando il primo equipaggio inseguitore, quello formato da Raffaele Scalabrin ed Enrico Fantinato, a 17”; si delinea da subito quella che sarà la classifica finale visto che il terzo crono è quello del rientrante Franco Beccherle in coppia con Emanuele Dal Bosco. Inizia male la gara per i provvisori leader di Trofeo, Maurizio Cochis e Milva Manganone che toccano e rompono un cerchi pagando un pesante distacco e abbandonano subito la compagnia Alessandro Nerobutto e Pietro Ometto per rottura del motore.

La gara prosegue col monologo di Battistel con Scalabrin e Beccherle sempre in scia, ed è il giovane vicentino a spezzarlo vincendo le ultime tre prove; sul podio di Borgo Valsugana i tre salgono nell’ordine seguiti da Lisa Meggiarin e Silvia Gallotti che partono piano ma recuperano e si piazzano in quarta posizione. Subito dietro Enrico Canetti e Luca Lucini e in sesta posizione chiudono Pietro Baldo e Davide Marcolini seguiti da Ivo Droandi e Raffaele Gallorini settimi, Remo Castellan e Thomas Ceron ottavi, Thierry Cheney e Andrea Piano noni e chiudono la top ten Giacomo Domenighini e Jenny Maddalozzo. Undicesima posizione per Fabio Vezzola e Lisa Filippozzi seguiti da Giuseppe Cazziolato e Giorgio Volpato in dodicesima e Antonello Pinzoni con Roberto Spagnoli in tredicesima; la lunga classifica prosegue, poi, con Fabio Putti e Manuel Massalongo, Roberto Pellegrini e Martina Benetti, Marino e Matteo Labirinti sedicesimi e primi nella classifica del Gruppo 1. Problemi meccanici rallentano Francesco Drago e Alessandro Parodi che chiudono diciassettesimi e anche Francesco Mearini e Massimo Acciai che lasciano parecchi minuti nella quinta speciale terminando diciottesimi. Giorgio Pesavento e Carlo Lazzerini, diciannovesimi si piazzano secondi in Gruppo 1 e l’assoluta si chiude con Maurizio Cochis e Milva Manganone che nonostante il gap di quindici minuti continuano la gara e concludono ventesimi. Non hanno concluso il rally, tutti per problemi meccanici: Armellini e Mengon, Gallione e Cavagnetto, Nerobutto e Ometto, Nardi e Costa, Raviglione e Contini, Mettifogo e Franchin, De Biasi e Minuzzo.

Molto apprezzata è stata l’iniziativa del Team Bassano che durante il primo riordino ha organizzato un gemellaggio tra il Trofeo A112 Abarth Yokohama e il Campionato A112 Abarth 1977-1984: gli ospiti che qualche ora prima avevano dato il via alla gara, Isabella Bettega e Piero Corredig, sono saliti sul palco a bordo di un’A112 Abarth che riproduceva perfettamente la livrea di quella che Attilio utilizzò nel 1984, accolti dai piloti e navigatori in gara e da altri “ex” tra i quali Gigi Perugia vero animatore dei ritrovi che spesso vengono organizzati da chi la scorpioncina la tiene ancora nel cuore.

Classifica del Trofeo dopo la seconda gara: 1. Battistel 27; 2. Scalabrin 22; 3 Cochis 17; 4. Droandi Ivo 11; 5 Mearini, Baldo e Beccherle 10. – Gruppo 1 1. Labirinti 4 – Under 28 1. Scalabrin 9 – Femminile 1. Meggiarin 2 – “Vintage” 1. Gallione 2 



martedì 2 maggio 2017

Davide Rigon riparte dalla 6 Ore di Spa


Riparte questo fine settimana da Spa-Francorchamps il campionato del mondo FIA WEC di Davide Rigon al volante della Ferrari 488 GTE-Pro del team AF Corse.
Dopo la delusione del quinto posto nel round britannico, il driver veneto cercherà il pronto riscatto su uno dei circuiti che più si addicono al suo stile di guida e che in passato gli ha regalato importanti traguardi. L’ultimo in ordine cronologico risale a solo 12 mesi, un weekend perfetto con pole e vittoria.
A Silverstone Davide era risultato il più veloce tra i piloti Ferrari segnando il secondo miglior crono di classe, ma sul risultato finale pesa una strategia poco azzeccata aggravato da una severa penalità di quindici secondi durante lo stint del team-mate.

“Spa-Francorchamps è uno dei miei circuiti preferiti. È una pista che va rispettata, molto selettiva. Basta nominarla per portare alla mente fin da subito la velocissima esse in salita di Eau Rouge che anche con la nostra GT si affronta in pieno quando le condizioni sono ottimali. Anche il meteo è imprevedibile e quindi dobbiamo essere pronti per qualsiasi condizione troveremo. L’anno scorso abbiamo raccolto il massimo, con pole e vittoria. Sarebbe molto bello ripetere il risultato” 

Come da tradizione, l’intero programma del secondo appuntamento del FIA World Endurance Championship sarà anticipato di un giorno, con le prove libere giovedì 4 maggio e lo start della 6 Ore programmato per sabato 6.

WTCC a Monza, Domenica: le foto di Claudio Pezzoli

Domenica, 30 aprile 2017
WTCC all'Autodromo di Monza
foto © CLAUDIO PEZZOLI
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