domenica 26 febbraio 2023

WSBK / Per Barni Racing Team e Danilo Petrucci segnali positivi a Phillip Island


Nella domenica di Phillip Island tanti segnali positivi per il Barni Spark Racing Team e per Danilo Petrucci, undicesimo in Superpole Race e nono in gara 2 della Superbike
Un passo sempre più veloce e costante sulla distanza di gara, il distacco dal vincitore e dal gruppetto dei piloti che lottano per le posizioni che contano più che dimezzato rispetto a gara 1, una Ducati Panigale V4 R che va fortissimo sul dritto (333,3 km/h toccati in Superpole Race). È questo il bilancio del primo weekend di gare in Superbike per Danilo Petrucci e per il team bergamasco; a leggere con attenzione i dati della domenica gli aspetti positivi non mancano e, anche se la Ducati Panigale V4 R non è ancora cucita addosso alle caratteristiche del pilota ternano, i progressi sono evidenti.

Alla partenza della Superpole Race Petrucci è stato toccato da un altro pilota e ha perso un'ala delle sua Ducati Panigale V4 R. Scivolato diciassetesimo, la sua gara è stata tutta in rimonta fino all'undicesima posizione sotto la bandiera a scacchi.
In gara 2 Danilo è partito meglio e fino a metà è riuscito a vedere da vicino il folto gruppetto di piloti in lotta per la top 5. Al giro 13 ha subìto il sorpasso di Aegerter che gli ha soffiato la decima posizione e il piazzamento di miglior rookie. Il portacolori del Barni Spark Racing Team non è riuscito a reagire subito e da qual momento in avanti si è un po' staccato dal resto del plotone. Petrux ha tagliato il traguardo in nona posizione beneficiando della caduta di due piloti davanti a lui, a 18'' dal vincitore Bautista e a soli 7'' dal quarto posto, un distacco più che dimezzato rispetto a gara 1, segno dei progressi sul passo gara.

Danilo conclude così il suo primo weekend nel WorldSBK con un ottavo posto in gara 1 (sul bagnato) e un nono posto in gara 2 (sull'asciutto) portando a casa 15 punti nella classifica di campionato. Ora il mondiale delle derivate di serie si sposta in Indonesia, dove tra meno di una settimana si torna in pista per il secondo round, sul circuito nell'isola di Mandalika.
Il Barni Spark Racing Team ha deciso di non sostituire l'infortunato Montella e non sarà al via delle gare in Supersport.

Danilo Petrucci: "E' stata una domenica non facile. Stamani c'era molto vento e ho perso fiducia sull'anteriore. Nella Superpole Race ho pagato il fatto di non avere esperienza sulle gare corte, ho preso qualche sportellata in partenza e ho fatto un primo giro pessimo. In una gara di soli 10 giri non puoi permettertelo, devo ancora prendere le misure. In gara 2 non avevo il passo per stare con il gruppetto dei primi cinque, ma a metà gara mi ero avvicinato e ci ho creduto. Poi Aegerter mi ha sorpassato e non sono riuscito a seguirlo perchè non sono a posto con il setup, perdevo nei curvoni veloci e pagavo qualche decimo a giro. L'obiettivo è stare più avanti, ci manca ancora qualcosa, ma non siamo così lontani. Abbiamo lavorato bene e posso essere contento dei progressi che abbiamo fatto insieme alla squadra”.

Marco Barnabò: "L'obiettivo realistico di questo weekend era stare nella top 10 e lo abbiamo fatto in tutte e due le gare lunghe, in condizioni molto diverse. Siamo cresciuti turno dopo turno, ma abbiamo ancora troppi problemi sull'anteriore: Danilo non ha la giusta confidenza e non riesce a inserire la moto come vorrebbe. Continueremo a lavorare anche a Mandalika, anche se lui si troverà su un circuito che non ha mai visto. Globalmente siamo soddisfatti del fine settimana anche se resta l'amaro in bocca per l'infortunio di Montella in Supersport perchè avremmo potuto fare ottimi risultati”.


sabato 25 febbraio 2023

IL RALLY DEI LAGHI È DI DIPALMA-“COBRA”




Giuseppe "Giò" Dipalma e "Cobra" sono i vincitori della 31° edizione del Rally Internazionale dei Laghi, gara d'apertura della Coppa Rally di Zona2 andata in scena sulle strade varesine tra ieri, venerdì 24 e oggi, sabato 25 febbraio 2023.

Su una Skoda Fabia Rally2 dell'Erreffe Rally Team, i due portacolori della ABS Sport si sono aggiudicati con merito una corsa che avevano già fatto loro nel 2018 e che avevano accarezzato con tre secondi posti nelle edizioni successive non senza sfortuna.

"Siamo davvero felici perché ci siamo presi una vittoria che doveva già essere nostra nelle edizioni precedenti: il Cuvignone 1 è stato il primo ago della bilancia e poi l'errore sulla Valganna di Spataro, mio rivale diretto, mi ha permesso di non esagerare sull'ultima prova"- commenta il pilota di Malnate che ha poi dedicato il successo al suocero recentemente scomparso.

Dipalma sale così a quota due vittorie raggiungendo nella speciale graduatoria Crugnola e Gallio.

Bella gara anche per i secondi assoluti Andrea Spataro ed Alessia Muffolini, primi un anno fa: con una vettura identica a quella di Dipalma l'equipaggio lombardo campione di Zona in carica, è stato primo leader della corsa salvo cedere poi il timone con il primo Cuvignone dove Dipalma ha tracciato un netto solco tra i due. Nella foga del recupero Spataro ha dapprima forato una gomma e poi compiuto un testacoda sulla Ps6 compromettendo così le velleità di risalita. Ottimo terzo il duo elvetico formato da "Greg" Hotz e Pietro Ravasi che hanno apprezzato molto le strade varesine siglando anche lo scratch sulla speciale conclusiva del Cuvignone2 sulla Skoda H-Sport: ottimo inizio di Lakes Rally Trophy per i due rossocrociati!

Gara straordinaria per Riccardo Pederzani e Gabriele Zanni: il pilota gaviratese ed il naviga bresciano, alla prima volta insieme hanno fatto faville con la VW Polo Rally2 dell'HK cogliendo un quarto posto che profuma di podio!

Dopo di lui i distacchi aumentano anche a causa di un fondo che, a detta di tutti i concorrenti, quest'anno si è presentato nella sua versione più scivolosa delle trentuno edizioni sin qui disputate: Freguglia è quinto, il bresciano Brega sesto nonostante una penalità, Pensotti settimo e Puricelli ottavo, primo all'arrivo con una Wrc, la Citroen DS3. Nona piazza per i bergamaschi Locatelli-Gregori mentre la decima posizione è da standing ovation: il campione italiano in carica Andrea Crugnola, con l'amico e collaboratore  Andrea Sassi, ha colto un piazzamento di rilievo a bordo della Citroen Saxo VTS K10 della SMD: il talento del due volte tricolore ha incantato ancora una volta nonostante una vettura che partiva con il numero 83.

A proposito di grandi talenti: bella prestazione farcita con una vittoria di categoria per il Campione Italiano Promozione 2022 Damiano De Tommaso: DDT colpisce ancora al debutto con la Peugeot 208 Rally4 della Rally Sport Evolution – la stessa squadra del suo esordio assoluto! - e le note dell'ossolana Sofia D'Ambrosio. Bravi però anche il valtellinese Cambiaghi e la compagna varesina Giulia Paganoni, avversari di livello pronti per il salto di qualità nel Ciar 2RM (Peugeot 208 Rally4 V-Sport). Molto bene anche Facco-Doria, candidati protagonisti per il prossimo trofeo di casa Toyota, lo Yaris Gr Cup: sono 14°.

Gioia ed emozioni per Matteo Fortunato e Loris Cocino. Su Peugeot 106 non solo hanno portato a casa la difficile classe N2 ma hanno pure vinto il trofeo intitolato all'amico Luca Montesano grazie al 35° posto assoluto, miglior risultato di una N2 nell'assoluta, sia nella Ps4 che nella Ps6.

In evidenza, nella numerosa classe Rally5, l'elvetico Kim Daldini con il cittigliese Daniele Rocca: la 17° piazza è il coronamento di una grande prova.

Tra i ritiri va segnalato quello di Re-"Regina" su VW Polo per motivi personali, quello di Gianesini-Belfiore per guasto tecnico (Clio A7), quello dei toscani Paperini-Fruini (Toyota R1T 4x4 Naz) per uscita di strada, Bracchi-Doglio (Peugeot 106 A6) a causa della rottura del semiasse, Varisto-Baruffi (Skoda Rally2 D'Ambra) guasto ai freni, Broggi-Chinaglia (Peugeot 208 Rally4) per incidente e Libertini-Curti per cedimento colonnette (Peugeot 205 A5).

 

Storico - La quinta Rievocazione Storica del Rally Aci Varese è stata vinta dallo svizzero Manetti in coppia con Mwaniki su VW Golf. Un urto al posteriore della loro Gti non ha impedito di ereditare la leadership concessa su gentile licenza da parte dei piemontesi Michele Andolina e Leo Moro che su Lancia Delta avevano in mano il successo fino all'ultima prova. Podio per la Fiat 127 di Margarito-Azzaroli. Un ritiro per problemi meccanici aveva già messo kappaò i vincitori delle prime due prove, i valligiani Gaetano Mazzetti e Maria Landolina su Fiat Ritmo. Uscita di strada anche per Vella-Bellorini su Peugeot 205 Gti.

 

Regolarità - Richiardone su Porsche insieme a Marcon si è aggiudicato la gara di regolarità con 448 punti davanti al biellese De Faveri con Blotto (Peugeot 205, 456 punti) e al locale Bardelli-Colombo su BMW (825 punti). (Luca Del Vitto)










Slim Borgudd, dalla batteria alla Formula 1


- di Massimo Campi - Immagini © Raul Zacchè/Actualfoto

La vita di Slim Borgudd è stata molto intensa, anzi possiamo parlare delle due vite di questo personaggio che è passato da essere una star internazionale nel mondo della musica a campione sulle quattro ruote.
Karl Edward Tommy “Slim” Borgudd, nato il 25 novembre a Borgholm in Svezia, è scomparso all’età di 76 anni il 23 febbraio 2023. La sua prima grande passione è stata la musica e dopo aver iniziato come batterista in alcuni gruppi rock locali fino è entrato negli ABBA. Il successo del gruppo svedese arriva da tutte le parti del globo e Borgudd inizia a dedicarsi all’altra sua grande passione correndo con le monoposto di Formula Ford. Nel 1972, a 26 anni conquista le prime vittorie nella Formula Sport. A 30 anni è in Formula 3 con un suo Team che partecipa al campionato svedese ed a quello Europeo. Un anno più tardi - stagione 1981 - l'esordio in Formula 1 con la ATS al Gran Premio di San Marino con un vistoso logo sulla pance del gruppo degli ABBA.

La squadra tedesca non è tra le più competitive ma Borgudd riesce a conquistare un punto iridato a Silverstone. La stagione successiva è compagno di Michele Alboreto in Tyrrell, ma dopo tre gare si rompe il rapporto con l’ex boscaiolo e si conclude l’avventura di Slim Borgudd in Formula 1 con quindici G.P. disputati ed un sesto posto quale risultato migliore.
Lasciata la Formula 1, sono iniziate nuove avventure, sempre a quattro ruote, in varie specialità e con mezzi ed organizzazioni di tutto rispetto. Slim ha gareggiato alla 24 Ore di Le Mans e con le vetture turismo conquistando il Campionato Svedese, ma i grandi successi sono arrivati con i Truck dove ha conquistato il titolo di campione europeo FIA nel 1986 (Classe B), nel 1987 (Classe C) e nel 1995 (Super-Race-Trucks). Anche dopo il suo definitivo ritiro dall’automobilismo professionistico, Slim Borgudd ha continuato a coltivare la sua passione per il Motorsport partecipando a gare europee di livello dilettantistico o amatoriale.

AL RALLY DEI LAGHI SI RIPROPONE IL DUELLO TRA DIPALMA E SPATARO


Il Rally dei Laghi è ripartito da dove era finito lo scorso anno e come da pronostico si è riproposta la sfida tra il campione uscente Andrea Spataro ed il favorito Giò Dipalma.
Dopo quattro prove speciali il leader di gara è proprio il malnatese Dipalma in coppia con “Cobra” che su Skoda Fabia Rally2 Evo di Erreffe Rally Team –la stessa di Spataro - ha preso il comando della corsa grazie ad un primo scratch sulla Valganna ma soprattutto dopo un affondo deciso sul Cuvignone (Ps4) dove ha staccato Spataro di ben 16”; il driver di Cremenaga era il precedente leader di gara grazie ai due successi parziali su Magugliani Arena e Sette Termini.

Grande spettacolo alla Magugliani Arena- Quasi tremila persone hanno assiepato le tribune dell’ippodromo cittadino Le Bettole per l’occasione ribattezzato Magugliani Arena. Nonostante un’intermittente quanto fastidiosa pioggia il pubblico ha riempito e colorato gli spalti accogliendo gli oltre cento equipaggi che hanno preso il via dell’edizione 2023 del Rally dei Laghi. Andrea Spataro con la fidanzata Alessia Muffolini alle note si è messo in luce prevalendo su tutti e staccando di solo mezzo secondo il rivale Dipalma e di 1”2 il gaviratese Riccardo Pederzani in coppia per la prima volta col bresciano Zanni su VW Polo del team HK, rivelazione di questa gara nonostante una già valida esperienza tricolore.
Quarto tempo per il plurivincitore del Laghi Freguglia seguito da Pensotti e dallo svizzero Hotz, qui in cerca di punti preziosi per il trofeo LRT. Nessun ritirato sulla prova spettacolo d’apertura ma non pochi equipaggi sono incappati in errori con perdite di tempo.

Nel primo giro di prove, nessun colpo di scena sulla Sette Termini che, viscida, non ha indotto i drivers a forzare i ritmi oltremodo. Spataro segna il miglior parziale ma Dipalma lo tallona mentre Pederzani si conferma terza forza in campo. Decimo tempo e primo di 2RM per il campione italiano Crugnola che con Sassi condivide l’abitacolo della Citroen Saxo K10 (SMD). Non parte dal riordino notturno il valcuviano Barsanofio Re (VW Polo Balbosca) per un problema di salute della moglie navigatrice così come Gianesini (Renault A7) per un guasto tecnico già accusato in Ps1. Uscita di strada senza danni né conseguenze fisiche per i toscani Paperini-Fruini, vincitori dello Yaris Gr Cup 2022, il trofeo di casa Toyota.

Sulla Valganna Dipalma vince superando Spataro nella generale seppur di poco. Hotz centra il podio (Skoda H-Sport) e Pederzani lo insegue in quarta posizione a 11” dalla vetta. Puricelli fa volare la sua DS3 Wrc ed è 5° davanti a Freguglia e all’ottimo Ripoli, pilota varesino tornato alle gare dopo alcuni anni di inattività (Skoda SMD).

Il Cuvignone è l’ago della bilancia che inizia a pendere decisamente verso Dipalma: il suo tempo è migliore di 16”3 rispetto a quello di Spataro mentre Hotz si insedia terzo con 18” di ritardo. Quarto è Pederzani a 24” e poi c’è il vuoto: Freguglia è quinto a 40”3 e poi via via tutti gli altri a partire dai fratelli Maran, al debutto su Skoda, il bresciano Brega (Skoda Autotecnica2) e Ripoli. Crugnola è 12° mentre De Tommaso 15°: il vicecampione italiano è con una Peugeot Rally4 insieme all’ossolana Sofia D’Ambrosio. Si ritira Varisto per un problema ai freni che causa la successiva toccata (Skoda D’Ambra); Bracchi (Peugeot A6) è fermato dalla rottura del semiasse.

Nel Rally storico rievocazione del Rally Aci Varese comanda il piemontese Michele Andolina in coppia con Leo Moro: la loro Lancia Delta, già prima ad un Laghi storico, comanda con 17”8 sulla VW Golf dello svizzero Manetti e 2’56”5 sulla Fiat 127 di Margarito-Accaroli. Uscita di strada senza conseguenze per i locali Vella-Bellorini (Peugeot 205); fermi anche Mazzetti-Landolina (Fiat Ritmo)

Ulteriore info su www.varesecorse.it

Il DNA Alfa Romeo “accende” il weekend dei musei milanesi


Velocità, bellezza e una storia industriale lunga 113 anni: come rappresentare gli elementi identitari del marchio Alfa Romeo attraverso un “oggetto” che non sia una singola automobile, ma qualcosa che idealmente le rappresenti tutte? La risposta è al Museo Alfa Romeo, ed è una monumentale installazione luminosa chiamata DNA, che con i suoi quindici metri di altezza attraversa tutti i piani in cui sono esposte le auto che hanno fatto la storia del brand.

Progettato dal Centro Stile Alfa Romeo e realizzato da iGuzzini illuminazione, il DNA sarà protagonista di MuseoCity, evento del Comune di Milano che coinvolge oltre 90 istituzioni culturali dell’area lombarda, in un weekend – dal 3 al 5 marzo – dedicato alla riscoperta di opere meno note, legate ogni anno a un tema specifico. Il tema dell’edizione 2023 è “La luce dei musei”, perfetto per raccontare un’opera che non è una semplice fonte di illuminazione, ma l’essenza stessa del marchio.

Il DNA è una struttura cilindrica alta 15 metri e un diametro di 4, formata da elementi in acciaio, plexiglass e luci – 150 elementi luminosi che contengono 8192 segmenti a led, 1.500 metri di cavetti - fortemente presente nello spazio ma dinamica e leggera, con un vortice discendente che, in un’alternanza di accensione e spegnimento, crea una danza di luci, collegando tra di loro elementi diversi. All’interno dell’installazione c’è infatti una vera e propria cascata di lettere, a comporre i nomi dei modelli più iconici di sempre - dalla Disco Volante alla 33 Stradale, dalla 8C 2900B Speciale le Mans al “Duetto” – oltre a stilemi, come l'inconfondibile V della calandra, realizzati su sagome di metallo verniciate in Rosso Alfa, ed elementi luminosi curvi di lunghezze diverse che si susseguono dal soffitto vetrato del Museo sino al basamento. Un sofisticato impianto tecnologico governa questo spettacolo di luci, che può essere modulato in diversi scenari a seconda dell’effetto desiderato: dal battito del cuore che si muove all’interno del cilindro alla scia, con lampi che si rincorrono nel perimetro esterno.

Nel weekend di MuseoCity, i visitatori del Museo Alfa Romeo saranno invitati a cambiare prospettiva, e scoprire la storia di Alfa Romeo proprio attraverso il DNA, lasciandosi guidare dagli elementi iconici presenti nell’installazione.

Il Museo “A luci spente”

Il DNA, inoltre, sarà protagonista assoluto nella serata di sabato 4 marzo quando, al normale orario di chiusura, tutte le altre luci si spegneranno e a rischiarare le auto del Biscione saranno le sue luci intermittenti, in un evento denominato “A luci spente”, con apertura straordinaria del Museo fino a mezzanotte. I visitatori avranno l’opportunità di vivere un’esperienza del tutto unica, con la penombra a esaltare le forme sinuose delle carrozzerie, i dettagli visibili solo con la luce della propria torcia e suggestivi “incontri” con i grandi personaggi – da Nuvolari a Fangio, da Carlo Chiti a Enzo Ferrari – che emergono come lampi dall’oscurità.

Nella giornata di sabato 4 marzo il Museo sarà aperto dalle 10 alle 24, così come l’Alfa Romeo Caffè con servizio di bar e ristorazione.

Dalla Formula 1 a Autodelta

Il weekend 3-5 marzo sarà arricchito da altre attività al Museo Alfa Romeo: oltre alle visite guidate all’esposizione e ai depositi della Collezione, nella giornata di domenica 5 si potrà assistere in diretta al GP del Bahrain, primo appuntamento del campionato 2023 di Formula 1. E sempre domenica, alle 14.30, una parata di Alfa Romeo sulla pista interna del Museo tributerà un omaggio ad Autodelta, il leggendario reparto corse fondato proprio il 5 marzo di 60 anni fa. Al termine della parata, alle 15, la conferenza Backstage che ripercorrerà la storia di Autodelta.

Tutte le attività del weekend sono gratuite e comprese nel biglietto di ingresso del Museo. Non è necessaria la prenotazione. 
Per informazioni www.museoalfaromeo.com

Il programma completo di MuseoCity 2023 su www.museocity.it




WorldSBK / Barni Spark Racing Team: Buona la prima per Danilo Petrucci sul bagnato di Phillip Island


Sul circuito di Phillip Island, in Australia, sono andate in scena le prime due gare del WorldSBK 2023. Sensazioni contrastanti per il Barni Spark Racing Team che, nonostante le condizioni atmosferiche difficili e imprevedibili, continua il percorso di crescita con Danilo Petrucci in Superbike, mentre in Supersport deve fare i conti con l'infortunio di Montella, dichiarato unfit per gara 2.

Superbike
Dopo aver preso sempre maggiore confidenza con le gomme Pirelli, nella Superpole, Petrucci è riuscito a sfruttare la gomma morbida e ha siglato il suo miglior giro in qualifica 1'30.075, conquistando la decima posizione sulla griglia di partenza, a soli sei decimi dalla pole position.
Dopo una Superpole asciutta, la gara della Superbike si è svolta sotto la pioggia e tutti i piloti sono partiti con gomme rain. Petrucci si è trovato così a dover guidare per la prima volta la Ducati Panigale V4 R gommata Pirelli in condizioni di bagnato e anche per questo è stato autore di una gara guardinga. La pioggia ha rimescolato i valori in campo emersi nella Superpole, ma Petrucci è riuscito a restare a centro gruppo rimontando pian piano posizioni, fino alla settima. Nel giro conclusivo è stato attaccato da Vierge e nell'incrocio di traiettorie i due si sono toccati. Danilo ha tagliato il traguardo davanti alo spagnolo, ma la direzione gara ha penalizzato il pilota del Barni Spark Racing Team retrocedendolo il ottava posizione, giudicando la sua manovra 'irresponsabile'. Nonostante questa decisione resta comunque il buon esordio e la fiducia di poter fare due buone gare domani, sia sull'asciutto che sul bagnato.

Supersport
Nella Superpole Montella ha costruito un piccolo capolavoro: in una sessione molto complicata, iniziata con la pioggia e conclusa con un asfalto pulito e tempi da asciutto, il #55 è riuscito a interpretare alla grande le condizioni ha portato a casa il terzo miglior tempo in 1’33.076.
Appena prima della partenza, con le moto già in griglia, è tornata a cadere la pioggia, ma tutti i piloti sono partiti con gomme slick. Dopo un grandissimo start, che lo ha portato anche davanti a tutti per qualche curva, Montella ha cercato di interpretare le condizioni della pista con intelligenza e si è messo in scia al gruppo di testa. Nel corso del terzo giro, tuttavia, non è riuscito a evitare Huertas, caduto davanti a lui, ed è finito a terra. La gara è stata interrotta con la bandiera rossa per soccorrere i piloti coinvolti e per pulire la pista; trasportato al centro medico, a Yari è stata riscontrata la frattura della clavicola sinistra e il pilota è stato dichiarato unfit per gara 2. Montella sarà costretto a saltare anche le due gare in Indonesia prevista tra una settimana.

Danilo Petrucci, #9 - Superpole P10 (1'30.075) - Gara 1: "È stata una buona giornata, posso essere contento di aver finito la prima gara viste le condizioni. Era la prima volta che guidavo con queste gomme sul bagnato e non avevamo nessun riferimento per l'assetto, ma il team è stato molto bravo a mettermi a disposizione una moto con un setup che mi ha permesso di stare agevolmente nella top 10. È chiaro che vogliamo tutti di più, ma siamo stati comunque migliori dei debuttanti e questo può già bastare per la prima gara. Ovviamente non ci accontentiamo e vogliamo stare più avanti già domani”.

Yari Montella, #55 - Superpole P3 (1'33.076) - Gara 1: "Oggi giornata dolce-amara. Se guardiamo la qualifica sono contentissimo di quello che abbiamo fatto, soprattutto perché abbiamo migliorato tanto l'assetto e in gerale la mia confidenza. Siamo riusciti a essere molto competitivi quindi ero molto fiducioso anche per la gara. Purtroppo però Huertas mi è caduto davanti, i due piloti che mi precedevano sono riusciti a schivarlo, io invece l'ho colpito. Per fortuna nessuno dei due ha riportato conseguenze gravi: io mi son rotto la clavicola, ma non ci sarà bisogno di intervenire chirurgicamente, essendo una frattura composta. Farò tre settimane di riposo e cercherò di rientrare per i test di Barcellona (30-31 marzo ndr). Sicuramente ci sarò per la gara ad Assen. Mi dispiace perché qui si poteva far bene sia in condizioni di asciutto sia in condizioni di bagnato, è davvero un peccato dover saltare la gara di domani e quelle in Indonesia.”

Marco Barnabò, Team Principal: "Ho l'amaro in bocca per quello che è successo in Supersport: mi dispiace per Yari e per la squadra. Eravamo competitivi e avremo sicuramente fatto una bella gara, ma in quelle condizioni non dovevano neanche farla partire: si è messo a piovere quando le moto erano già in griglia e sono partiti tutti con le slick. Huertas ha preso la riga bianca, è scivolato, e quelli subito dietro sono riusciti a vederlo, Yari era coperto e l'ha preso in pieno. Fortunatamente non si sono fatti troppo male né l'uno né l'altro. Per noi è davvero un peccato perché perdiamo quattro gare. Per la Superbike sono molto soddisfatto: Danilo non aveva mai usato le Pirelli sull'acqua e non sapevamo neanche come sistemargli la moto: abbiamo dovuto inventarci un setup e una mappa senza avere alcun riferimento. Tra tutti i debuttanti è stato il migliore. Il merito va soprattutto a lui che è riuscito a interpretare la gara, ma di certo non ci voleva questa giornata di acqua dopo tutti i test che abbiamo fatto solo sull'asciutto, sia con Yari che con Danilo.”

Credits: Barni Racing Team 


WorldSBK, Bautista (Ducati) vince gara-1 a Phillip Island



> 25 Febbraio 2023 - In Australia, inizia sul bagnato il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2023 e al Phillip Island Grand Prix Circuit in Gara 1 del Round Grand Ridge Brewery d'Australia la vittoria è andata a Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati), che scatta dalla seconda casella, va al comando ma viene superato da Rea. I due allungano sugli inseguitori. Rea nella prima metà di gara arriva ad avere oltre un secondo di margine poi Bautista inizia ad avvicinarsi. Al decimo giro va in testa e ci resta fino alla bandiera a scacchi e vince con quasi tre secondi e mezzo di vantaggio.

Gara solitaria in terza posizione per il poleman Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK) che arriva a sei secondi da Bautista e con dieci di margine sul compagno di box Andrea Locatelli. 

Axel Bassani (Motocorsa Racing) parte 14°, arriva quinto e precede Iker Lecuona (Team HRC) e Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) che taglia il traguardo davanti a Xavi Vierge. Il ternano viene però retrocesso di una posizione dopo la bandiera a scacchi da parte dei FIM WorldSBK Stewards per un contatto avvenuto all'ultimo giro proprio con lo stesso Vierge che termina quindi in settima posizione.

Nono posto per la BMW ufficiale di Scott Redding (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) davanti a Garrett Gerloff (Bonovo Action BMW), alla sua prima gara con BMW.

 

Credits: www.worldsbk.com

venerdì 24 febbraio 2023

Il professor Alain Prost


- di Massimo Campi – immagini © Raul Zacchè/Actualfoto

Alain Marie Pascal Prost è nato il 24 febbraio a Lorette, in Francia. Le cifre del suo palmares parlano chiaro: 51 vittorie, quattro titoli mondiali in 13 stagioni iridate nella massima formula a cui vanno aggiunte le stagioni come commentatore televisivo e quelle di Team Manager, i titoli nelle varie formule promozionali e quelli delle gare sul ghiaccio. Oltre i numeri, la sua è stata una carriera ed una storia straordinaria che solo il nome ed il valore dei suoi diretti avversari può darne la misura: Niki Lauda, Nelson Piquet, Ayrton Senna, Nigel Mansell, Michael Schumacher, tutti nomi di piloti dal piede pesante e ricchi di gloria.

Alain Prost inizia come molti altri giovani dal kart, a soli 14 anni, e nel 1975 vince il Campionato Francese Senior. L’anno dopo corre in monoposto, e nel 1977 è Campione Francese di F. Renault. Il ruolino di marcia è schiacciante: nel 1978 è in Formula 3 e nel 1979 vince due titoli, quello francese e quello Europeo, vincendo anche il Gran Premio di Monaco. La F.1 gli apre le porte, inizia con la McLaren nel 1980, vettura fragile e parecchi incidenti, anche con conseguenze fisiche. Lascerà per la prima volta la squadra di Ron Dennis per approdare alla Renault, dove conquista la sua prima vittoria e subito viene identificato come la giovane promessa francese, ma la casa transalpina non riuscirà mai a coronare un titolo mondiale con le sue vetture anche se Prost è quello che più si avvicinerà al traguardo, ma la Brabham di Nelson Piquet si rivelerà più performante nella seconda parte della stagione 1983 soffiando il titolo al francese che sarà messo sotto pressione dalle politiche interne e dai media francesi. Prost decide di abbandonare la Renault per tornare con Ron Dennis e John Barnard nel 1984, la monoposto va forte ma come compagno di squadra ha Niki Lauda. La Mp 4-2 è un missile, ma l’esperienza di Lauda prevale per mezzo punto sull’irruenza di Prost. Sarà proprio questa la stagione della svolta, il francese apprende molto dal tre volte campione del mondo, la sua visione tattica delle corse ed il modo di rapportarsi all’interno della squadra. Dal 1985 Alain Prost sarà il campione da battere, con la McLaren TAG-Porsche conquista il suo primo titolo mondiale e diventerà il pilota con cui confrontarsi, il “professore”, dentro e fuori dalla pista. Seguiranno le lotte con Ayrton Senna, giovane, velocissimo, ma che soffrirà sempre la personalità del francese, dentro e soprattutto fuori dalla pista. Poi arriveranno gli anni della Ferrari, un quasi titolo mondiale ed infine un divorzio tra mille polemiche. 

Un anno sabbatico, per riconquistare il predominio e soprattutto avere la macchina migliore, la Williams-Renault. Nel 1993 contro la FW15 a sospensioni attive di Alain Prost non ci sarà nulla da fare, il missile progettato da Adrian Newey e Patric Head straccia gli avversari, il francese conquista il suo quarto titolo mondiale e dice addio all’abitacolo delle monoposto, ma non alla F.1. Si chiude la carriera da pilota, si apre quella di opinionista che vivrà il suo momento più drammatico il 1° maggio 1994 ad Imola, nel dramma del suo nemico-amico Ayrton Senna. Prost lancia dai microfoni di TF1 un durissimo atto d’accusa nei confronti dei dirigenti della Formula 1, che a suo dire anteposero interessi commerciali a quelli sportivi. Il momento più toccante arriva a San Paolo pochi giorni dopo: Senna verrà portato a percorrere il suo ultimo Gran Premio da 8 piloti: in prima fila c’è proprio lui, Alain Prost, insieme al suo altro grande amico Gerhard Berger. Alain poserà con il casco di Ayrton per la fondazione che porta il nome dell’asso brasiliano e ne farà parte.

Prost non si ferma, ha ancora tante ambizioni che si concretizzeranno nel 1997, quando Briatore venderà al pilota francese la Ligier, che cambierà nome in Prost Grand Prix. Ma in questo ruolo non riuscirà mai a conquistare le vette più alte ed a fare onore al suo soprannome di professore ed alla fine la squadra chiuderà i battenti in un mare di debiti e polemiche. Nell’ultima fase riprende in mano il volante, per pura passione, nelle gare su ghiaccio. Piede ed esperienza non mancano conquista il Trofeo Andros, nel 2006, 2007, 2012 e 2013, tanto per aggiungere qualche numero al suo palmares.





NOVITA’ NEL CALENDARIO DEL TROFEO TRE REGIONI

Il Trofeo Tre Regioni – Regolarità Sport aprirà il sipario dell’edizione 2023 in Toscana col Vallate Aretine, previsto nelle giornate del 3 e 4 marzo 2023, a causa dello spostamento della gara di Valchiampo, in provincia di Vicenza, a data da destinarsi. Un'altra novità che riguarderà la seconda parte di stagione della serie dedicata alle regolarità sport riguarda l’accorpamento delle due manifestazioni organizzate dal Rally Club Valpantena che ha generato la fusione del Lessinia Sport nel Revival Valpantena, a calendario nei giorni 11 e 12 novembre 2023. La prestigiosa competizione scaligera manterrà anche il coefficiente maggiorato di 1.5 e dovrebbe essere il penultimo appuntamento del trofeo, con la speranza di poter recuperare il Valchiampo Classic ad inizio inverno. Confermata la tappa in Sardegna prevista per il 7 e 8 aprile 2023 sulle prove cronometrate della Regolarità Sport Costa Smeralda. La scenografica competizione isolana sarà il secondo appuntamento del trofeo e la prima delle tre manifestazioni a coefficiente maggiorato 1.5. A fine aprile, nelle giornate del 21 e 22, la serie dedicata alle regolarità sport si sposterà in Trentino col Valsugana Historic, organizzato dal Manghen Team e dal Team Bassano. Confermati anche gli appuntamenti di giugno con il Campagnolo Historic ad inizio mese, il 2 e 3 giugno, ed il Lana Regolarità Sport, seconda gara a coefficiente maggiorato, in programma a Biella il 23 e 24 giugno. Il Trofeo Tre Regioni, passata l’estate, proseguirà con il Revival Valpantena, previsto per l’11 e 12 novembre, terza ed ultima competizione a coefficiente maggiorato. La speranza del comitato organizzatore, Rally Club Team Isola Vicentina, è quello di poter concludere il trofeo con il Valchiampo Classic ad inizio inverno. Infine il sodalizio vicentino ringrazia i partner che supportano la serie: Base Spa – Bassano Serramenti, MA FRA – cosmetici per auto, ZERO TIME e Gruppo Battistolli – servizi di sicurezza ad alta tecnologia.

giovedì 23 febbraio 2023

A Pragelato la neve è acqua. Annullata la finale di ICE Challenge.



23 febbraio 2023 – Si chiude purtroppo a tavolino la stagione 2023 di Ice Challenge – Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio, dopo che l'innalzamento delle temperature costringe ancora una volta BMG Motor Events ad annunciare l'annullamento della finale prevista a Pragelato sabato 25 e domenica 26 febbraio.


"Una grande sofferenza – hanno commentato gli organizzatori che insieme alla Commissione Offroad e Cross-Country Rally di ACI Sport hanno lavorato per realizzare questa stagione – perché tutti ci abbiamo provato fino all'ultimo. Una stagione davvero difficile, siamo rimasti vittima di un meteo tutt'altro che invernale, abbiamo fatto il possibile, ma dobbiamo arrenderci all'evidenza. Fino a due giorni fa le possibilità erano molto buone, ma oggi Priotti ci ha comunicato che la situazione non è recuperabile in tempo per il weekend. Ha portato la neve dove serviva ma le temperature non scendono per solidificare lo strato di ghiaccio non tanto nei tornanti quanto sul veloce dove l'acqua ha scavato maggiormente. Per la prima volta lo abbiamo sentito parlare di sicurezza e dato che riponiamo in lui la massima fiducia non possiamo che fidarci. È un combattente come noi, se si potesse correre farebbe carte false per metterci in condizione di farlo".


Con tre round disputati, tutti a Pragelato, la stagione si appresta quindi ad ufficializzare nel suo Albo d'Oro i verdetti di una sfida appassionante ed avvincente anche se, purtroppo, orfana di sfide altrettanto spettacolari che avrebbero potuto tenere incollati gli appassionati sia in Val Visdende che, nuovamente, a Pragelato.


Questo finale inaspettato congela quindi la classifica dopo tre round che, da regolamento, è sufficiente per decretare conclusa la stagione. Non c'è ancora l'ufficialità, ma stando così le cose Ivan Carmellino matematicamente potrebbe fregiarsi dell'undicesimo scudetto dopo aver vinto tutti i tre round disputati quest'anno. Identica sorte tra i kart-cross, dato che anche in questa categoria Simone Firenze ha conquistato tre gare su tre, mentre tra le due ruote motrici il successo sarebbe di Jean-Claude Vallino, con Claudio Esposto mattatore degli SSV/Buggy e Sergio Durante tra le vetture ibride.


"Un grazie ai team, ai piloti, ai gestori delle piste – hanno concluso in BMG Motor Events – al nostro staff, ai collaboratori, agli sponsor e ai partners, alle strutture ricettive che ci hanno o ci avrebbero dovuto ospitare. È dura finire così, ma andiamo avanti e pensiamo già da oggi al 2024".


(Ice Challenge Press Office)

GIACOPPO E BARISON AL COMANDO DEL TROFEO 3 REGIONI - REGOLARITA’ TURISTICA



Non ci poteva essere miglior debutto stagionale per il Trofeo Tre Regioni – Regolarità Turistica 2023 con la rievocazione “Sulle Strade del Santo”, organizzata da Ruote Storiche Solesino e Monselice Corse, da grandi numeri a livello sia di partecipanti, sfiorate quasi le tre cifre alla prima edizione, sia di pubblico. La storica cittadina di Monselice è stata il cuore pulsante della manifestazione, mentre le prove cronometrate sono state disputate sulle strade panoramiche dei Colli Euganei nella giornata di sabato 28 gennaio 2023 dal pomeriggio fino a sera. 
La prima tappa del Trofeo Tre Regioni ha quindi regalato un mix di emozioni sia per il fascino di percorrere le vecchie prove dell’omonimo rally patavino degli anni ‘80 sia per il selettivo percorso che ha messo alla prova anche gli equipaggi più esperti. La manifestazione padovana ha definito la prima classifica del trofeo, dove fra le autostoriche al primo posto si è inserito il duo dell’Autobianchi A112 Abarth del Team Bassano Andrea Giacoppo – Lisa Oliviero seguiti da Giacomo Turri – Elisabetta Russo, a bordo di una Fiat 1500 del Progetto Mite, e Fabio Sorgato – Monica Gianesini su Peugeot 205 GTI della Scuderia Padova Autostoriche. 
Nella sezione dedicata alle vetture moderne, il primo posto è stato occupato dal duo della Peugeot 205 GTI griffata FAVA Autostoriche composto da Fabio Barison – Adriano Paggiarin, con i portacolori della Monselice Corse a bordo della Lancia Delta Filippo Viola – Anna Bressan e l’equipaggio della BMW 116 griffato Progetto Mite Paolo Previtali – Stefano Faccin a chiudere il podio. Il prossimo appuntamento della serie dedicata alle regolarità turistiche sarà la Regolarità dei Colli Isolani, in provincia di Vicenza, in data 11 marzo 2023, che precederà il Coppa Monte Venda, previsto il 18 marzo 2023, valevole come terza tappa del trofeo.

martedì 21 febbraio 2023

OREGON TEAM ANNUNCIA LA LINE-UP PER IL LAMBORGHINI SUPER TROFEO EUROPA



Cremosano, 21 febbraio 2023. Dopo avere conquistato due titoli di fila negli ultimi due anni, l'Oregon Team si appresta a scendere in pista per la sua quarta stagione nel Lamborghini Super Trofeo Europa. Un impegno che la squadra di Cremosano affronterà con una line-up di assoluto primordine.
Reduce dal successo conquistato nel 2021 nella Pro con Leonardo Pulcini e Kevin Gilardoni e quello della classe Pro-Am ottenuto lo scorso anno da Massimo Ciglia e Lewis Williamson, la squadra guidata da Jerry Canevisio e Giorgio Testa punta nuovamente in alto e lo fa raddoppiando la propria presenza nella serie riservata alle Lamborghini Huracán Super Trofeo EVO2 e schierando ben quattro vetture.

Tre saranno gli equipaggi Pro. Uno di questi verrà composto da Marzio Moretti e Sebastian Balthasar, che approdano entrami per la prima volta tra le fila dell'Oregon Team pur vantando delle precedenti esperienze nel campionato monomarca. Il mantovano, 21 anni compiuti a gennaio, vi ha debuttato nel 2022 centrando una vittoria sul circuito belga di Spa-Francorchamps. Balthasar, ventiseienne tedesco, è al suo rientro nel Lamborghini Super Trofeo Europa in cui nel 2021 ha conquistato un successo a Zandvoort.
Su una seconda vettura, sempre nella classe Pro, si alterneranno il diciassettenne brasiliano Pedro Ebrahim, direttamente in arrivo dai kart e già considerato una sicura promessa, e lo spagnolo Guillem Pujeu. Anche quest'ultimo (22 anni) è al suo ritorno nella serie continentale, a cui ha preso parte due anni fa sempre con i colori dell'Oregon Team nella Pro-Am.

Seconda stagione con la squadra di Cremosano nel monomarca Lamborghini per Filippo Berto (24 anni), che si ripresenterà al via della Pro. A completare con lui un altro equipaggio giovanissimo ci sarà il diciannovenne Alessandro Mainetti, che viceversa fa il proprio esordio nella serie.
L'Oregon Team gestirà anche la vettura Pro-Am divisa da Enrico Bettera e Lorenzo Pegoraro, che prenderanno parte a tutti gli appuntamenti con l'intenzione di puntare al vertice nella loro classe, dopo avere fatto lo scorso anno solo un'apparizione a Imola.

Il calendario 2023 del Lamborghini Super Trofeo Europa si articolerà su sei doppi round: Imola (5-7 maggio), Paul Ricard (2-4 giugno), Spa-Francorchamps (29 giugno-1 luglio), Nürburgring (28-30 luglio), Valencia (15-17 settembre) e Vallelunga (16-17 novembre). L'autodromo romano ospiterà nella stessa settimana le Grand Finals, aperte anche ai protagonisti delle serie Asia e Nord America.

Credits: Foto Speedy