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martedì 28 gennaio 2020

ASI CELEBRA IL DESIGN ITALIANO ALL’AUTOMOTORETRO’ DI TORINO E A RETROMOBILE PARIS


La stagione 2020 dei grandi appuntamenti dedicati al motorismo storico si aprirà con il salone internazionale Automotoretrò, in programma al Lingotto Fiere di Torino dal 30 gennaio al 2 febbraio. Un evento imperdibile per gli appassionati, impreziosito dalla presenza dell'Automotoclub Storico Italiano e della FIVA (Fédération International des Véhicules Anciens) che hanno la propria sede istituzionale proprio a Torino, capitale mondiale del motorismo storico.
ASI festeggerà i 90 anni di Pininfarina, marchio che da sempre è portabandiera del design italiano nel mondo. Regina dell'esposizione ASI sarà la Cisitalia 202 Coupé del 1947: prima vettura al mondo entrata a far parte della collezione permanente di un museo d'arte moderna – il MoMA di New York – e definita "scultura in movimento" da Arthur Drexler. 
Ad Automotoretrò si parlerà anche della lunga tradizione Yamaha nelle competizioni motociclistiche. Nello stand ASI saranno esposte una Yamaha-Bimota 350 GP usata da Giuseppe Consalvi nel mondiale 1978 e la Yamaha XTZ 750 Super Ténére che partecipò al Rally Dakar 1992. ASI e il marchio giapponese hanno confermato la partnership per la 19^ edizione di ASI MotoShow, tradizionale rassegna dedicata alla storia della moto in programma dall'8 al 10 maggio all'Autodromo di Varano de' Melegari (Parma). 
Nel corso del lungo weekend di Automotoretrò, lo stand ASI sarà un susseguirsi di incontri e conferenze. Ecco le principali:"Torino Automotive Heritage: il manifesto di una nuova iniziativa" (venerdì 31 gennaio alle ore 15.00); "I motori tra passato e futuro: passione e mobilità possono convivere grazie all'uso corretto e consapevole dei veicoli storici certificati" (sabato 1° febbraio, ore 10.00); "I veicoli storici come beni culturali" (sabato 1° febbraio, ore 11.00); "Motorismo storico: tutele, non privilegi; libertà di circolazione e sgravi fiscali servono a salvaguardare un patrimonio che appartiene a tutta la comunità" (sabato 1° febbraio, ore 14.30); "Torino città dei carrozzieri e dello stile" (domenica 2 febbraio, ore 11.00). 
Inoltre, sabato 1° febbraio, alle 12.30, verrà presentato in anteprima il nuovo libro "Alfa Romeo GTA" con gli autori Vladimir Pajevic e Gian Luigi Picchi, ex pilota ufficiale Alfa, e alle 15.30 si parlerà di Lancia Rally 037 con Cesare Fiorio e Sergio Limone di fronte ad un nuovo quadro realizzato dall'artista Massimo Beretta.   

LA COLLEZIONE ASI BERTONE OSPITE DI RETROMOBILE PARIS 

Subito dopo Automotoretrò, aprirà i battenti il salone internazionale Retromobile di Parigi (dal 5 al 9 febbraio nel polo espositivo di Porte de Versailles), che dedicherà una speciale mostra tematica al marchio Bertone: per questo l'organizzazione parigina ha invitato l'Automotoclub Storico Italiano,che nel 2015 ha acquisito l'intera collezione del celebre carrozziere torinese. A Retromobile, sul principale palcoscenico mondiale del motorismo storico, saranno esposti 10 straordinari prototipi Bertone realizzati tra il 1969 e il 2001: l'Autobianchi Runabout (1969), la Suzuki Go (1972), la Citroën Camargue (1972), la Ferrari Rainbow (1976), la Volvo Tundra (1979), la Chevrolet Ramarro (1984), la Citroën Zabrus (1986), la Lamborghini Genesis (1988), la BMW Pickster (1998) e la Opel Filo (2001). 
Queste vetture - il  cui valore complessivo sfiora i 2 milioni di euro - hanno ottenuto uno speciale nulla osta da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ne ha consentito l'uscita temporanea dai confini italiani vista l'importanza dell'evento e la sua rilevanza a livello mondiale.

sabato 25 gennaio 2020

FCA Heritage alla 38esima edizione di Automotoretrò


Dal 30 gennaio al 2 febbraio, al Lingotto Fiere di Torino, vanno in scena la 38esima edizione di Automotoretrò e l'undicesima edizione di Automotoracing, che aprono ufficialmente il calendario di eventi dedicati agli appassionati del motorismo d'epoca. Confermata la formula vincente delle scorse edizioni: i visitatori possono infatti toccare con mano le più belle vetture del passato, sportive e di serie, provenienti da ogni parte d'Europa e da diverse epoche. Tra più di 1.200 espositori, trovano posto anche stand dedicati ai modellini, ai ricambi originali, alla compravendita di vetture e all'editoria specializzata, oltre a un ricco programma di convegni, presentazioni di libri e incontri con famosi personaggi del settore. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del salone.

Un appuntamento importante, dunque, che vede in prima fila FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth. Alla kermesse torinese FCA Heritage si presenta con nuovi materiali di comunicazione e con uno stand suggestivo e rinnovato nel design, che ospita alcuni esemplari straordinari, come la rarissima Alfa 24 HP del 1910 e l'affascinante Alfa Romeo 6C 1500 SS. Sono due capolavori della azienda milanese fondata il 24 giugno 1910 con la denominazione A.L.F.A. (Società Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) e in particolare la 24 HP, insieme alla 12 HP, è il primo modello del marchio scaturito dall'accordo tra il cavaliere Ugo Stella e il progettista piacentino Giuseppe Merosi. Entrambe le vetture sono normalmente esposte presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese - La macchina del tempo. 

Nel 2020 si celebrano anche i primi 40 anni della Fiat Panda, l'intramontabile icona Fiat che ha conquistato diverse generazioni di automobilisti grazie alle sue dimensioni esterne compatte, al grande spazio interno configurabile per ogni esigenza di trasporto, all'ampia scelta di motori e alle numerose combinazioni cromatiche. Sullo stand è in mostra una Panda 30 (1980), uno dei primi esemplari del modello presentato al Salone dell'automobile di Ginevra del 1980 che riscosse un immediato successo, soprattutto tra i più giovani che per la sua innata semplicità e simpatia.
Inoltre, ad Automotoretrò si possono vedere da vicino i paraurti della leggendaria Lancia Delta HF Integrale, i primi ricambi della linea "Heritage Parts" dedicata alle vetture classiche e prodotta da FCA Heritage insieme a Mopar. In particolare, per l'occasione i ricercatissimi pezzi sono visibili su una vettura sperimentale degli anni Novanta appartenente alla collezione storica di FCA Heritage ed attualmente in restauro presso le Officine Classiche.

Infine, completano l'esposizione due vetture moderne – la sportiva Alfa Romeo Giulia MY20 e l'esclusiva Fiat Panda Trussardi – all'insegna di quel fil rouge che lega da oltre un secolo le automobili del passato con quelle attuali. In questo contesto rientra anche la suggestiva galleria allestita presso il Mirafiori Motor Village - la famosa dealership di Torino ubicata nello storico stabilimento Fiat nato nel 1939 - che racconta il mondo di FCA Heritage e l'ampia gamma di attività e servizi offerti dal Dipartimento.

lunedì 4 febbraio 2019

L'Alfa Romeo Giulietta SZ regina di Automotoretrò


> 4 Febbraio 2019 - L'auto più ammirata di Automotoretrò, che ha chiuso i battenti ieri a Torino, è stata senza dubbio l'Alfa Romeo Giulietta SZ, regina del salone torinese e dello spazio di Silvauto in cui campeggiava in ottima compagnia.


Automobile straordinaria, messa in strada per la prima volta nel 1962 per percorrere circa 94mila chilometri fino al 1995, anno in cui venne posta a riposo dal proprietario, Osvaldo Avalle, meccanico con la passione per le auto d'epoca. Avalle è morto la scorsa estate senza eredi e lasciando, ben nascosta in un caveau di via Candiolo, a Torino, la suddetta Giulietta SZ coda tronca di colore azzurro, che il riposo forzato ha preservato dalle insidie del tempo.

Ritrovata e messa in vendita in un'asta giudiziaria - base a 14mila euro balzati in pochi minuti ad oltre 500mila - ad aggiudicarsela è stata Silvauto, azienda specializzata nella vendita di automobili d'epoca, che l'ha esposta nei giorni scorsi a Automotoretrò e tra qualche giorno la porterà probabilmente a Parigi per essere protagonista anche di Rétromobile (6 – 10 febbraio) che, insieme a Techno Classica di Essen, rappresenta la rassegna fieristica più importante del mondo dell'automobilismo d'epoca.

venerdì 1 febbraio 2019

FCA HERITAGE PROTAGONISTA DI “AUTOMOTORETRÒ 2019”


FCA Heritage partecipa alla 37esima edizione di “Automotoretrò”, al Lingotto Fiere di Torino fino al 3 febbraio insieme alla decima edizione di “Automotoracing”. Il prestigioso appuntamento apre il calendario di festeggiamenti per il 70esimo anniversario del marchio Abarth, che FCA Heritage vuole celebrare con l’esposizione di alcuni preziosi esemplari d’epoca nati dalla collaborazione tra la Casa dello Scorpione e gli altri marchi italiani oggi parte del Gruppo FCA. 

Il pubblico può ammirare tre vetture straordinarie, realizzate in piccola serie o addirittura in esemplare unico: Alfa Romeo 750 Competizione (1955), Lancia Rally 037 (1982) e Fiat Nuova 500 elaborazione Abarth "Record" (1958). In mostra anche l’Abarth 1000 Monoposto Record Classe G – appositamente restaurata – con cui Carlo Abarth conquistò personalmente il centesimo record del marchio che porta il suo nome, e che rappresenta un tributo ulteriore alla figura di questo geniale pilota e imprenditore. Infine, completa l’esposizione torinese un esemplare di Pininfarina Spidereuropa, che ha beneficiato di importanti interventi di restauro e viene proposta in vendita corredata della Certificazione di Autenticità nell’ambito del progetto “Reloaded by Creators”. E accanto a queste rarità d’inestimabile valore, le nuove Abarth 595 e Abarth 124 GT “70esimo Anniversario”, parte della gamma che celebra l’importante ricorrenza e, al tempo stesso, conferma il legame indissolubile tra le automobili del passato e quelle del presente. E la passione per le vetture Abarth è ancora oggi molto forte, come dimostrano le quasi 23.500 unita vendute in Europa nel 2018 che hanno portato a un aumento della quota del 36,5% rispetto al 2017. 

Settant’anni di Abarth 

La selezione di vetture presentate da FCA Heritage celebra l’importante anniversario di Abarth raccontando l’appassionante storia delle sinergie tra la Casa dello Scorpione e gli altri brand italiani di FCA: una lunga serie di collaborazioni di successo, che hanno consolidato il mito dell’Abarth come protagonista del motorsport internazionale. Tutto ha inizio nel secondo dopoguerra, quando il desiderio di una rinascita e la crescente disponibilità di tecnologie industriali trovano nel settore automobilistico il terreno fertile per nuove sperimentazioni. In questo contesto, nel 1949, Carlo Abarth fonda la scuderia sportiva che porta il suo nome e nel logo il suo segno zodiacale. Un’azienda che si dedica alla prettamente alla produzione di automobili dall’anima racing e, in seguito, anche a quella di componenti meccaniche per l'elaborazione di modelli di altri costruttori. Già a partire dagli anni Cinquanta l’Abarth inizia a cimentarsi su vetture Fiat, dando vita alle leggendarie elaborazioni capaci di conquistare in pista ogni tipo di record. Negli stessi anni sviluppa per l’Alfa Romeo kit di trasformazione per auto di serie e si dedica alla sperimentazione estrema realizzando prototipi in esemplare unico. La collaborazione stabile con Lancia si consolida alla fine degli anni Settanta e porta a quindici anni di straordinari successi sportivi nei campionati mondiali rally ed endurance. 


Fiat Nuova 500 elaborata Abarth "Record" (1958) 

Nel 1957 Carlo Abarth decide di impegnarsi per dare lustro alla Fiat Nuova 500, vettura utilitaria dotata di prestazioni non certo da auto da corsa. Il suo “motorino” con due soli cilindri era infatti troppo piccolo e non abbastanza potente per ambire a grandi risultati sportivi. Abarth decide di dimostrare la qualità della vettura trasformandola in un’auto da record. La 500 da lui elaborata, con un motore che sviluppa 26 CV e capace di spingerla alla velocità massima di 118 km, corre nell’autodromo di Monza per 168 ore consecutive collezionando 6 record internazionali. Anche la conquista di questi importanti risultati contribuirà al successo della Nuova 500 facendone una delle più famose vetture mai prodotte. 

La vettura in esposizione – che è proprio quella utilizzata a Monza – è anche il primo esemplare in assoluto di Fiat 500 elaborata da Abarth ed è stato riportato alla sua configurazione originale dopo un accurato intervento di restauro conservativo. Si tratta di una vettura dal valore storico inestimabile e rappresenta una vera pietra miliare nella storia del marchio Abarth e dell’automobile. 

Abarth 1000 Monoposto Record Classe G (1965) 

A molti anni di distanza dall’ultima competizione vissuta da pilota, a 57 anni Carlo Abarth decide di tentare l'impresa del record di accelerazione sul quarto di miglio con una vettura di Classe G, all'autodromo di Monza - nel 1964 la FIA aveva infatti istituito la novità dei record sulle brevissime distanze. 

La tentazione di dare il proprio contributo personale alla storia della Casa che porta il suo nome conquistando personalmente il centesimo record è troppo forte: Abarth si sottopone quindi a una dieta rigorosa (si dice basata soltanto sulle mele) arrivando a perdere i 30 kg necessari a entrare nell’abitacolo e gareggiare senza appesantire eccessivamente la vettura. 
Nell'ottobre 1965 la Abarth 1000 Monoposto Record Classe G, mossa dal bialbero di un litro, sigla il record di accelerazione sul quarto di miglio e sui 500 metri, battendo le temute BMW e Porsche. La monoposto usata dal costruttore-pilota in questa impresa era derivata da quella di Formula 2 realizzata l’anno precedente, con migliorie a livello di aerodinamica (musetto e parabrezza) e di motorizzazione: la Classe G adottava infatti un propulsore da 982 cm3, elaborato con due carburatori Weber 40 e due alberi a camme in testa. 


Alfa Romeo 750 Competizione (1955) 

La collaborazione tra Carlo Abarth e l’Alfa Romeo per la realizzazione della 750 Competizione – il cui nome in codice deriva dalla sigla di progetto della Giulietta – rimane a lungo segreta. Il progetto nasce con l’intenzione di realizzare una vettura di categoria Sport basata sulla Giulietta e di riaprire il capitolo competizioni dopo l’abbandono della Formula 1 dopo la vittoria dell’Alfa Romeo nel campionato 1951. 
Carlo Abarth, da sempre ammiratore dei motori Alfa Romeo, aveva già fornito alla casa di Arese dei kit di trasformazione per alcune vetture di produzione ed era desideroso di impegnarsi nel progetto. Accetta quindi con entusiasmo la sfida e realizza un telaio simile a quello della 207/A, mentre si affida per la carrozzeria allo stile e alla sapiente esecuzione di Mario Boano. La vettura da lui predisposta presenta un motore a 4 cilindri bialbero in lega leggera, con cilindrata incrementata a 1488 cm3 e con la “doppia accensione”. 

Sebbene la vettura venga testata con successo e dimostri buone qualità dinamiche, il progetto viene abbandonato perché l’Alfa decise di non tornare a competere nelle corse. La 750 Competizione in mostra rappresenta quindi un esemplare unico, che si differenzia marcatamente nell’estetica rispetto alle altre vetture Alfa Romeo dell’epoca. 


Lancia Rally 037 (1982) 

La collaborazione tra Abarth e Lancia – storicamente limitata alla realizzazione di alcuni accessori aftermarket per il potenziamento del motore e delle sospensioni dell’Aurelia B20, realizzati da Abarth a metà degli anni Cinquanta – si consolida dopo l’acquisizione della Casa dello Scorpione da parte di Fiat, quando l’Abarth diventa il reparto corse dell’azienda al servizio di tutti i marchi del Gruppo. È grazie a questa collaborazione, testimoniata dalla sigla di prodotto Abarth SE037, che negli anni Ottanta inizia la storia gloriosa della Lancia Rally. 

Connubio perfetto tra la carrozzeria disegnata da Pininfarina e la meccanica sviluppata da Abarth, la vettura fu concepita per sostituire, nelle competizioni rallystiche internazionali, la celebre ma ormai datata Fiat 131 Abarth Rally. Basata sulla cellula centrale della Lancia Beta Montecarlo e equipaggiata con un motore bialbero Fiat di 2 litri a 16 valvole, la 037 in versione stradale (l'esemplare è uno dei 200 prodotti per consentire l'omologazione in Gruppo B) sviluppa 205 cv capaci di spingerla a oltre 220 km/h e di farle raggiungere i 100 km/h da ferma in meno di sette secondi. 
La versione da competizione esordisce al Rally Costa Smeralda nell'aprile del 1982 e concorre ufficialmente per la stagione 1983, dove domina il campionato mondiale sin dalla prima gara, il Rally di Montecarlo vinto da Walter Röhrl. In quell'anno, nonostante l'agguerrita concorrenza delle nuove Audi Quattro a trazione integrale, la Lancia Rally Gr. B conquistò anche il Campionato Europeo e quello Italiano con alla guida l’allora venticinquenne Miki Biasion. 


Pininfarina Spidereuropa (1982) 

La 124 Sport Spider è una delle più longeve vetture costruite da Fiat nel secolo scorso. Disegnata nell’atelier di Pininfarina nel 1966, ha vissuto tra l’Europa e l’America una doppia vita all’insegna dell’inossidabile successo fino al 1985. Vent’anni in cui la sinuosa e compatta spider ha seguito l’escalation meccanica di differenti modelli Fiat, restando in produzione esclusiva per gli States a partire dal 1975. L’incessante successo e le richieste del pubblico europeo hanno spinto Pininfarina nel 1982 a riproporre nel vecchio continente la vettura, aggiornata e denominata “Spidereuropa” per distinguerla dalla versione per il mercato statunitense. 
La Pininfarina Spidereuropa è equipaggiata con un quattro cilindri due litri che sviluppa 105 cv ed è dotato di iniezione ed accensione elettronica. Grazie al peso contenuto – poco più di 1000 kg – la leggera spider a due posti secchi supera agevolmente i 180 km/h di velocità massima. 
La vettura in esposizione ha beneficiato di un accurato restauro che ha interessato la carrozzeria, la meccanica e gli interni. Dopo essere stata certificata dal team di esperti di FCA Heritage, è proposta in vendita all’interno del programma “Reloaded by Creators”.

sabato 19 gennaio 2019

ACI Storico protagonista a Automotoretrò




Parte a Torino la stagione 2019 delle manifestazioni del mondo dell’automobilismo d’epoca. Si svolgerà infatti dal 31 gennaio al 3 febbraio, presso Lingotto Fiere, la manifestazione Automotoretrò. ACI Storico, in collaborazione con l’Automobile Club Torino, sarà presente con un importante spazio espositivo (nella foto, lo stand dell'edizione 2018) che ospiterà numerose conferenze per coinvolgere esperti ed appassionati del mondo dell'automobilismo d'epoca.
ACI Storico ha richiesto sconti dedicati per i propri tesserati, insieme a quelli dell'ACI, che otterranno una riduzione del 20% sul prezzo del biglietto di ingresso. Per ottenere l’agevolazione i soci ACI e ACI Storico dovranno presentarsi in biglietteria con tessera socio e documento di identità.

martedì 6 febbraio 2018

La Commissione Sportiva Auto Storiche ad Automotoretrò


Nel corso che si è tenuto nello stand espositivo ACI Storico e ACI Torino ad Automotoretrò, il presidente della Commissione Sportiva Auto Storiche ACI Sport Paolo Cantarella, Federico Ormezzano e Luca Monti hanno illustrato le principali novità delle serie tricolori 2018.
Iniziando con un breve ma efficace excursus sulla stagione agonistica 2017, confermando il trend positivo del settore auto storiche Cantarella, presidente della Commissione Sportiva della FIA, ha avuto modo di rilevare l'elevata qualità delle manifestazioni nazionali, in funzione anche dell'alto numero di eventi e di partecipanti agli stessi.

Federico Ormezzano ha sottolineato come la prima stagione del Trofeo Rally Nazionali abbia avuto buon esito con numerose partecipazioni soprattutto in Seconda e Terza zona, mentre per il 2018 ci si attende maggiore presenza di iscritti in Prima e Quarta con l'ingresso delle nuove gare a calendario. Per il CIR Auto Storiche è confermato l'istituzione del Titolo Nazionale Scuderie, ma anche il format ad otto tappe, soluzione gradita dai concorrenti, e l'istituzione di un Parco Assistenza per ogni tappa di gara. Ormezzano ha indicato che la lunghezza complessiva delle prove speciali di un rally storico non potrà essere inferiore a 60 e superiore a 150 chilometri.

Luca Monti ha illustrato le molteplici novità che riguardano la Regolarità Autostoriche, settore che segue in affiancamento a Maurizio Torlasco il quale non ha potuto esser presente ad Automotoretrò per la concomitante partecipazione con il Rally Montecarlo Historique. Oltre ad alcune correzioni regolamentari riguardanti lo svolgimento delle zone di rilevamento su pressostati, a grandi linee è stato illustrato l'istituzione del Campionato Italiano Media in abbinamento ai rally e della Superclassic Cup tra le prove di Regolarità Classica.

L'incontro è stato seguito da piloti, team manager e organizzatori come Giancarlo Quaranta, dell'Automobile Club Torino, che ha presentato l'edizione 2018 della Cesana Sestriere e di Giorgio Vergnano che ha presentato La Grande Corsa, rally del Trofeo Rally Zona 1 e s'è concluso con l'appuntamento alle premiazioni dei Trofei e Coppe 2017, in programma a Roma il 17 febbraio.

lunedì 29 gennaio 2018

Ad Automotoretrò e Automotoracing un viaggio virtuale nelle “101 Cars” che hanno fatto la storia delle auto


Esplorare da vicino ogni dettaglio, scorrere tutte le statistiche e i dati tecnici, rivivere da bordo pista le gare più emozionanti del passato, ascoltando le interviste a piloti e designer: tutto questo sarà possibile grazie alla realtà aumentata e a “101 Cars”, che raccoglie in un museo virtuale le 101 vetture che hanno segnato la storia dell’industria automobilistica e del mondo delle corse. Automotoretrò e Automotoracing - le due fiere organizzate da Bea srl in collaborazione con GL Events Italia-Lingotto Fiere dall’1 al 4 febbraio 2018 presso il Lingotto Fiere (a Torino in via Nizza 294) - saranno il palcoscenico su cui sarà presentato in anteprima questo progetto che unisce la storia e l’amore per le quattro ruote alle più avanzate tecnologie volte al mantenimento di questa cultura e memoria.

Riprese sferiche a 360° permetteranno al pubblico di navigare all’interno di ogni scheda, selezionando il percorso e i contenuti desiderati tramite un puntatore comandato dal movimento della testa e degli occhi, per un’esperienza davvero immersiva nel mondo dei motori d’antan e delle alte prestazioni. In occasione del lancio saranno presenti anche Marco Lucchinelli, recentemente inserito nella Hall of Fame delle MotoGP Legends, e la Suzuki 500 con cui vinse il Mondiale del 1981, Alex Caffi con la monoposto F1 Ensign che lo ha visto trionfare nel Gran Premio Storico di Montecarlo nel 2016 e il pilota di rally Piero Liatti, che a bordo della Subaru Impreza WRC tagliò per primo il traguardo a Montecarlo nel 1997.

Per il secondo anno consecutivo, infine, si rinnova la partnership con Pakelo Motor Oil, azienda italiana specializzata nella formulazione, produzione e distribuzione mondiale di lubrificanti, che vanta uno dei laboratori di ricerca e analisi specifiche più sofisticati d’Europa e una lunga esperienza nelle competizioni racing di alto livello.

venerdì 3 febbraio 2017

Fino a domenica a Torino un tuffo nel passato con Automotoretrò



In corso la 35esima edizione di Automotoretrò, rassegna motoristica organizzata da Bea srl in collaborazione con GL events Italia-Lingotto Fiere, fino a domenica 5 febbraio al Lingotto Fiere di Torino, occupando una superficie di oltre 100.000mq. La kermesse, che la scorsa edizione ha coinvolto oltre 65.000 visitatori, 300 piloti, più di 1.200 espositori e 14 case automobilistiche, è pronta ad accogliere appassionati e curiosi per mostrare loro i classici che hanno fatto la storia e le ultime novità.

“Il successo degli ultimi anni – afferma Beppe Gianoglio, organizzatore di Automotoretrò – ci è di sprone per aumentare sempre più i nostri sforzi organizzativi. La manifestazione è diventata senza alcun dubbio un punto di riferimento per tutti gli appassionati di motorismo storico. L’obiettivo per l’edizione numero trentacinque è quello di raggiungere e superare quota 65.000 visitatori. Quello che proponiamo è un vero e proprio viaggio nel mondo delle due e delle quattro ruote, dando al nostro pubblico la possibilità di trovare, oltre all’auto esclusiva, anche il ricambio mancante o il modellino che completa la collezione!”

Fiore all’occhiello di questa edizione sarà una storia di successo tutta italiana: la Lancia Delta campione del mondo rally, un’intramontabile icona delle competizioni che quest’anno celebrerà i 30 anni dal suo debutto agonistico avvenuto in occasione del Rally Montecarlo nel 1987. In questa gara si imposero due Lancia Delta 4WD del team Martini Racing con gli equipaggi formati da Miki Biasion-Tiziano Siviero e Juha Kankkunen-Juha Pironen: una fantastica doppietta che segnò l’inizio di una carriera sportiva terminata nel 1992 con ben 6 titoli iridati. Vittorie che valsero alla Delta la corona di “regina dei rally”. Nello specifico, al centro del padiglione 2 di Lingotto Fiere verranno esposti 10 esemplari, tutte vetture ex-ufficiali in livrea Lancia Martini, declinate nei vari modelli che hanno corso in versione Gruppo A: dalla già citata 4WD (la prima della stirpe) alle successive Integrale e Integrale 16v, fino all’ultima HF Evoluzione. Schierate insieme a loro ci saranno anche alcuni esemplari che gareggiarono con i colori delle scuderie Jolly Club e Grifone, oltre alle particolari Delta allestite per il Safari Rally. Ad accompagnare le vetture non mancheranno i veri protagonisti dell’epopea Delta: primo fra tutti, il due volte campione del mondo rally Miki Biasion, che proprio al volante di questa Lancia si impose nelle stagioni 1988 e 1989, ed una rappresentanza del “dream team” Lancia Martini.

Numerose sono le Case automobilistiche ufficiali che parteciperanno ad Automotoretrò, andando così a soddisfare la curiosità dei visitatori. Tra le tante ricordiamo: FCA (il cui spazio espositivo si rifà a un’officina storica) che esporrà otto preziosi esemplari di Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth. Ogni marchio verrà rappresentato da due auto d’epoca secondo un criterio che prevede l’abbinamento di un modello di produzione standard accanto a un prototipo o a un esemplare unico legato alla vettura prodotta in serie. Nello specifico gli spettatori potranno ammirare un’Alfa Romeo 2600 Sprint, un’Alfa Romeo 2600 SZ Prototipo, una Fiat 1100, una Fiat 700 Prototipo, una Lancia Flaminia Coupé, una Lancia Flaminia Loraymo, un’Abarth 1000 Bialbero, una Fiat Abarth 1000 Monoposto Record ed un’Alfa Romeo 4C Spider.

Il Marchio Porsche sarà, invece, rappresentato da Erre Esse S.p.A. che per l’occasione esporrà una 356 C color blu «Bali», classe 1964, uno degli ultimi esemplari della serie che lasciò il passo alla 911 rappresentata nello stand da una sportivissima 911 di ultima generazione. Non mancheranno poi i registri storici come Jaguar e Land Rover che esporranno alcuni dei modelli più significativi.

In rappresentanza dei club storici, quest’anno ci sarà il Jensen Owners Club, direttamente dall’Inghilterra, che ha scelto questa manifestazione per festeggiare il 50esimo anniversario della Jensen Interceptor e della Jensen FF. La prima, progettata e costruita in Italia, più precisamente a Torino dalla Carrozzeria Vignale, fece la sua prima uscita ufficiale al Salone di Torino nel novembre 1966, mentre la Jensen FF, presentata nel 1968, ruppe ogni schema suscitando molto scalpore: si trattava della prima autovettura a trazione integrale non fuoristrada prodotta in serie.

domenica 14 febbraio 2016

Automotoretrò, le foto di Raul Zacchè - Album II -

© FOTO DI RAUL ZACCHE' - RIPRODUZIONE RISERVATA
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