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lunedì 12 giugno 2023

Alfa Romeo protagonista della “1000 Miglia” 2023



Torino, 12 giugno 2023 - Manca un giorno alla partenza della 41esima edizione rievocativa della "1000 Miglia", la storica prova di regolarità per auto d’epoca che prenderà il via da Brescia il 13 giugno per farvi ritorno il 17, dopo aver toccato alcune delle località più suggestive d'Italia. Da sempre un po' gara e un po' avventura, la “1000 Miglia” coinvolgerà quest’anno oltre 400 vetture d’epoca di elevato valore, di cui ben 47 appartengono al Marchio Alfa Romeo, simbolo indiscusso dell’automobilismo sportivo italiano.

Tra queste, tre preziosi esemplari della collezione aziendale, normalmente in mostra presso il Museo Alfa Romeo di Arese: la 1900 Sport Spider e la 2000 Sportiva entrambe del 1954 e la 1900 Super Sprint del 1956. I tre gioielli della collezione storica sono condotti da equipaggi d’eccezione: la 1900 Sport Spider sarà affidata alle mani di Marius Pop, fondatore della comunità web “Alfattitude” che riunisce migliaia di appassionati Alfisti da tutto il mondo, e Virgiliu Andone; la 2000 Sportiva darà il meglio di sé sotto la guida della coppia tutta tedesca formata da Tom Wlaschiha, attore protagonista ne “Il trono di spade” e “Stranger Things”, grande appassionato di Alfa Romeo, e da Nina Maria Weizenecker, automotive influencer famosissima sul web come NinaCarMaria, mentre la 1900 Super Sprint gareggerà con al volante il volto social del Marchio di moda italiano Velasca, Lorenzo Quaglia, affiancato da Giovanni Giuseppe Savini, seguitissimo tiktoker meglio noto col nome d’arte @giogiusavini.

Tre equipaggi per tre vetture straordinarie, autentiche opere d’arte in movimento, appartenenti alla collezione di Heritage, il dipartimento di Stellantis dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico costituito da oltre 600 esemplari di auto d’epoca dei brand Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.

1900 Sport Spider (1954)
Rarissima spider da corsa - prodotta in soli due esemplari - equipaggiata con un motore a 4 cilindri bialbero portato a 138 cv di potenza massima, che le consente di raggiungere i 220 km/h grazie anche a un peso di 880 chili e a un'aerodinamica particolarmente efficiente. Contraddistinta dall'innovativo design ad opera di Franco Scaglione per la carrozzeria Bertone, la 1900 Sport Spider è dotata di cambio a 5 marce e di ponte posteriore “De Dion”: prestazioni e guidabilità sono da vettura moderna, reattiva e sincera, con un'elevata tenuta di strada. Questa straordinaria vettura gareggerà col numero “289”.

2000 Sportiva (1954)
Contrassegnata dal numero di gara “296”, è anch’essa un pezzo rarissimo di cui esistono solo due esemplari al mondo ed è caratterizzata da una luminosa livrea di colore grigio metallizzato. La 2000 Sportiva viene progettata nel 1954 per produrre una piccola serie di vetture dalle prestazioni elevate e adatte sia all'impiego su strada, sia alle competizioni della categoria "Sport". Il motore, 4 cilindri bialbero di 2 litri con una potenza di 138 CV a 6500 giri/min, le consente di raggiungere i 220 km/h, velocità altissima per l'epoca. Inoltre la vettura dispone di cambio a 5 rapporti, sospensioni posteriori "De Dion" e carrozzeria in alluminio. La linea è filante e molto elegante, firmata da Bertone e realizzata di nuovo da Franco Scaglione, come per la 1900 Sport Spider.

1900 Super Sprint (1956)
Si presenta con il numero di gara “392” l’affascinante 1900 Super Sprint del 1956, elegante coupé che rappresenta la declinazione "gran turismo" della 1900, "la vettura da famiglia che vince le corse", come recitava il claim che la rese celebre negli anni Cinquanta. Basata sul telaio in versione corta della 1900 berlina, è equipaggiata con un motore quattro cilindri da due litri con il doppio albero a camme tipico del brand e potenza di 115 CV a 5500 giri/min. Negli anni Cinquanta era consuetudine, per i grandi designer italiani, acquistare il telaio meccanizzato da Alfa Romeo e completarlo con una carrozzeria progettata e prodotta internamente: così fece la milanese Carrozzeria Touring che, tra il 1955 e il ‘58, realizzò 858 esemplari di questa ultima serie della 1900 Sprint.

Al di là della storicità, questo tipo di manifestazioni rappresenta un autentico ponte tra i valori del passato e quelli del futuro, un legame quest’anno rinvigorito da tre anniversari storici per il Marchio del Biscione: i dieci anni dell’Alfa Romeo 4C, i sessanta dell’Autodelta, che costituiva il reparto corse ufficiale dell’Alfa e i cento dell’emblema del Quadrifoglio. Quindi non a caso Alfa Romeo renderà disponibili, come supporto dei suoi meravigliosi modelli d’epoca, alcune unità dell’ultima nata Giulia “Quadrifoglio 100° Anniversario”.

Il 15 aprile 1923 il leggendario Quadrifoglio debuttò sulla versione “Corsa” della RL del pilota Ugo Sivocci, portandolo alla vittoria della XIV Edizione della Targa Florio. Da allora il Quadrifoglio diventa simbolo delle Alfa Romeo nelle competizioni e identifica le più performanti realizzazioni del Marchio, non solo quelle impegnate nei circuiti di gara ma anche le più potenti ed esclusive vetture stradali. Come nel caso di Giulia e Stelvio “Quadrifoglio 100° Anniversario”, un’edizione limitata prodotta in sole 100 unità per modello e caratterizzata in modo distintivo sia dal punto di vista della meccanica che dell’estetica. Motore 2.9 V6 potenziato a 520 CV e differenziale autobloccante meccanico che ottimizza il trasferimento di coppia, aumentando stabilità, agilità e velocità in curva. Nuovi badge celebrativi disegnati dal Centro Stile Alfa Romeo e nuove pinze freno color oro, calandra e calotte specchio in carbonio a vista. Negli interni, le nuove cuciture a vista color oro e il badge celebrativo su plancia impreziosiscono un ambiente sportivo dominato dal carbonio, con nuova finitura 3D, mentre il volante si presenta rivestito in pelle e Alcantara con cuciture nere e inserti in fibra di carbonio.
Il giusto tributo al simbolo di un passato glorioso che si collega ai successi della gamma attuale in cui Giulia e Stelvio affiancano Tonale, diventando protagonisti del rilancio di Alfa Romeo che, nei primi cinque mesi del 2023, in Italia ha triplicato le proprie immatricolazioni rispetto al 2022.


sabato 10 giugno 2023

Alfa Revival Cup – Alfa Delta con un poker d’assalto al Red Bull Ring



Marnate (VA); 8 giugno 2023 - Tempo di trasferte internazionali per Alfa Delta. Dopo avere partecipato lo scorso fine settimana alla quinta edizione del raduno “Passion Meeting”, a Interlaken in Svizzera, dove tra le oltre 500 vetture Alfa Romeo presenti e l’ospite d’onore Arturo Merzario la GTAm Gr. 2 color “beige cava” made in Marnate è stata una delle star più ammirate, la squadra varesina è in viaggio verso Zeltweg, nella Stiria, dove sul tracciato del Red Bull Ring si svolgerà nel fine settimana la seconda prova dell’Alfa Revival Cup.

Ed anche in occasione della seconda prova della serie dedicata ai Biscioni da corsa, Alfa Delta si candida ad essere il team più rappresentativo dell’intero lotto, sia a livello numerico sia per potenzialità delle proprie vetture a puntare a risultati di vertice. 
Saranno infatti ben otto le vetture schierate dalla squadra varesina sulla pista austriaca, di cui almeno quattro in grado di puntare al bersaglio grosso ed altre al successo di classe.


Tra queste, certamente il poker composto dalle quattro GTAm con preparazione top Gr. 2, alleggerite e spinte dal bialbero 2.0 “testa stretta”: la #50, pilotata da Emilio Petrone e Giacomo Barri, che appena ultimata ha sostenuto nei giorni scorsi due sessioni di prova sul circuito di Varano ottenendo tempi di rilievo assoluto; la #85, condivisa dall’affiatata coppia composta dal titolare Alfa Delta, Roberto Restelli, e dallo svizzero Peter Bachofen, che puntano a migliorare il terzo posto assoluto ottenuto nella prova d’apertura al Mugello; così come Daniele Perfetti e Mathias Korber, che correranno invece in solitaria rispettivamente sulle vetture #95 e #100, hanno già dimostrato in precedenza di poter ambire alla vittoria assoluta. Infine, sempre in solitaria, Matteo Kamata sarà al volante della GTAm #34 nel ruolo di outsider di lusso.
Lo svizzero Michael Erlich, al volante della GTA #40, punterà a confermare il primato del Periodo F TC1600 ottenuto nella prova d’apertura, mentre il neo equipaggio composto da Fabrizio Zamuner e Massimo Bortolami, con la più evoluta GTA 1600 Gr. 4 #188, oltre al successo di categoria guarda ad un risultato di rilievo anche a livello assoluto.

In occasione della gara austriaca si ricompone l’equipaggio composto da Carlo Barbolini e Roberto Brandoli, che proseguiranno il loro affiatamento con la GTV 2.0 Gr. 1 #108.

Il programma prevede un turno di prove libere nella giornata di sabato, quindi le qualifiche nella mattinata di domenica e la gara, sulla classica distanza di un’ora, nel pomeriggio a partire dalle 15.40.

sabato 3 giugno 2023

Villa d’Este Style, dopo Vintage Yachting, il 10 giugno si terrà la dodicesima edizione di One Lake One Car


 

Villa d'Este celebra la leggendaria Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d'Este, un'auto unica e speciale che porta il suo stesso nome. Il prossimo 10 giugno si terrà la dodicesima edizione di One Lake One Car, un viaggio esclusivo alla scoperta del mito Alfa Romeo: alcuni esemplari del modello Alfa Romeo 6C 2500 SS, dei venti ancora esistenti, saranno i protagonisti indiscussi della giornata, insieme ad una accurata selezione di vetture che illustreranno le varie versioni e carrozzerie della 6C 2500.

 

Questo modello fu l'ultimo costruito dalla Alfa Romeo come autotelaio, che veniva poi carrozzato dagli specialisti del settore, come la Carrozzeria Touring, la Pinin Farina, e molte altre. Fu anche l'ultimo della prodigiosa serie 6C (che sta per sei cilindri), iniziata con la 1500 negli anni Venti e poi sviluppata con cilindrate di 1750, 1900, 2300 e infine 2500. Questa serie di modelli, creati da Vittorio Jano, uno dei massimi tecnici automobilistici non solo italiani ma mondiali, permise all'Alfa Romeo di ottenere incredibili successi, suggellandone il DNA sportivo.

 

La 6C 2500, ed in particolare la sua versione più performante, la Super Sport, rappresenta la chiusura di un'era in cui la Casa del Biscione Visconteo occupava una posizione di leadership mondiale in fatto di vetture sportive e di lusso. Con il modello successivo, la 1900, sarebbe iniziata una nuova fase industriale, basata sulla costruzione in serie, che portò a un nuovo posizionamento e a nuovi grandi successi.

 

A fare da padrone sarà la leggendaria coupé acquistata nel 2011 da Villa d'Este e ora parte della collezione privata dell'hotel. Parte di un esiguo gruppo di 32 esemplari costruiti tra il 1949 e il 1952, questa coupé realizzata dalla Touring porta il nome di "Villa d'Este" in virtù del fatto che il primo esemplare trionfò al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este del 1949.

 

Venerdì 9 giugno si terrà un prologo dell'evento, grazie alla collaborazione con il Registro Italiano Alfa Romeo (RIAR) e il Registro Internazionale Alfa Romeo 6C 2500-2300. Circa venti 6C 2500 esploreranno le strade del Lago di Como – sulle quali a suo tempo venivano provate dai collaudatori del Portello - ed alcuni cantieri nautici che hanno fatto la storia della motonautica.


Photo credit © Alberto Novelli

martedì 23 maggio 2023

Abarth e Alfa Romeo protagoniste a “FuoriConcorso” e a “Villa d’Este”



Grande successo di pubblico per due tra i più prestigiosi eventi di automobilismo storico a livello nazionale e internazionale, “FuoriConcorso” e il “Concorso d’Eleganza di Villa d’Este”, che hanno animato il fine settimana delle località intorno al Lago di Como.

“FuoriConcorso”, lanciato nel 2019 e già affermatosi come una delle manifestazioni automobilistiche più coinvolgenti al mondo, mira a diffondere la cultura motoristica offrendo al contempo un assaggio del famoso stile di vita italiano. Ospitato negli eleganti giardini di Villa del Grumello e Villa Sucota e declinato quest’anno nell’accezione “Aero”, ha visto la partecipazione della Abarth 1000 Monoposto Record Pininfarina (1960), una delle gemme più preziose della collezione storica di Stellantis. Vero manifesto di aerodinamica, totalmente in linea col tema della manifestazione, questo potente e affusolato prototipo nacque dalla continua e prolifica collaborazione tra Fiat, Abarth e il carrozziere Pinin Farina.

Fiat lancia la Nuova 500 nel 1957 e, con lo scopo di evidenziare le doti del piccolo bicilindrico che la spinge, ne affida l’elaborazione alle Officine Abarth, specializzate nella produzione di vetture con alte prestazioni sportive. L’Abarth costruisce intorno al motore una monoposto da record leggera e filante, utilizzando un telaio tubolare e una scocca affusolata realizzata in collaborazione col carrozziere Pinin Farina. I successi e i record demoliti in pista si susseguono, così come le evoluzioni motoristiche e aerodinamiche fino al 1960, quando si arriva a un’elaborazione estrema: dal punto di vista aerodinamico, la “coda” varia nella forma e nella lunghezza, la nuova carrozzeria da record è priva delle lunghe pinne posteriori utilizzate negli anni precedenti ed è molto più corta per la sensibile riduzione degli sbalzi oltre le ruote.

Inoltre la nuova monoposto viene equipaggiata col nuovo bialbero da un litro di cilindrata: il 1000 eroga in totale ben 108 cavalli, oltre 100 CV/litro senza sovralimentazione, un valore molto elevato per un motore da competizione dell’epoca che deve sopportare i faticosi percorsi sulla lunga distanza.

Inutile a dirsi, il 28 settembre 1960 sul circuito di Monza la Abarth 1000 Monoposto Record Pininfarina frantuma record in serie, da quello della velocità media di oltre 203 km/h a quello sulle 72 ore, conseguito coprendo 12.824,545 km con una velocità media di 186,68 km/h.
L’esemplare esposto a “FuoriConcorso” fa parte della collezione permanente di auto d’epoca dell’Heritage Stellantis, protagonista nell’area “Records and races” dell’Heritage Hub di Via Plava 86 a Torino.

Il “Concorso d’Eleganza Villa d’Este”, evento tra i più prestigiosi del settore (la prima edizione risale ormai al 1929), oltre alla sua tradizionale e aristocratica sede di Cernobbio ha incluso anche l’incantevole Villa Erba, dove si è svolta la celebrazione dedicata ai cent’anni della 24 Ore di Le Mans. Da qui la liaison con Alfa Romeo, che ha deciso di esporre due gemme della sua collezione d’epoca, la 33/2 litri “Daytona” (1968) e la 33 TT 12 (1975), che furono entrambe protagoniste sull’asfalto francese.

L’Alfa Romeo 33/2 litri “Daytona” trae origine dal nobile spirito sportivo del Marchio che, dopo il ritiro dalle competizioni avvenuto nel 1951 al termine del secondo dei due Mondiali di F.1 vinti con l’Alfetta 158-159, si ripresenta sulla scena internazionale con l’Autodelta (1963), reparto corse ufficiale della Casa Milanese, di cui quest’anno si festeggiano i 60 anni.
Dopo i successi iniziali con le vetture turismo, l’Autodelta decide di compiere il salto di qualità nella categoria “prototipi”, cominciando con la “Tipo 33”.
I prototipi Sport sono progettati esclusivamente per le corse, dotati di motori e telai estremamente sofisticati e prodotti nei pochi esemplari necessari per ottenere l’omologazione. Li equipaggia un raffinato e potente motore centrale da due litri 8 cilindri a V, che sprigiona 270 cavalli e raggiunge quasi i 300 km/h.
La prima versione della 33/2 Sport Prototipo (dove 33 è il numero del progetto e 2 la cilindrata espressa in litri) vince la gara in cui debutta nel marzo 1967, la corsa in salita di Fléron nei pressi di Liegi, in Belgio: l’Alfa Romeo si lancia allora nel Campionato Mondiale Sport Prototipi, cogliendo vittorie prestigiose nelle massacranti gare di endurance, in primis alla 24 Ore di Daytona, dove conquista i primi tre posti con gli equipaggi Vaccarella-Schütz, Andretti-Bianchi, Casoni-Biscardi-Zeccoli. L'importante vittoria fa sì che il nome del celebre circuito americano venga aggiunto a quello delle Alfa Romeo 33/2. Le 33 colgono ottimi risultati anche alla 24 Ore di Le Mans - con un’altra una tripletta nella classe, e in alcune competizioni riescono a imporsi nella classifica assoluta anche davanti a vetture molto più potenti: succede anche al Mugello, dove Vaccarella-Bianchi-Galli raggiungono il gradino più alto del podio.

L’evoluzione del Progetto 33 non si arresta e finalmente nel 1975 l’Alfa Romeo riesce a realizzare il sogno di vincere il Campionato Mondiale Marche. Protagonista della schiacciante superiorità è l’Alfa Romeo 33 TT (Telaio Tubolare) 12, una vettura dotata di motore tre litri 12 cilindri a V di 180° capace di erogare 500 cavalli e raggiungere i 330 km/h. Con grandi piloti, la maggior parte dei quali protagonista anche in Formula 1, come Arturo Merzario, Vittorio Brambilla, Jochen Mass, Jaques Laffite, Henri Pescarolo, Derek Bell, Jacky Ickx e Nino Vaccarella, le 33 TT 12 conquistano sette vittorie su otto gare valide per vincere il Mondiale. Il mitico 12 cilindri che equipaggia la vettura getterà le basi per il ritorno in F.1 di Alfa Romeo, nel 1976, come fornitore di motori per il team Brabham.

credits: Heritage Communications

venerdì 5 maggio 2023

Per l’Alfa Revival Cup 2023 buon debutto al Mugello



Guest special del primo round dell'Alfa Revival Cup 2023 è Giorgio Francia, collaudatore e pilota della casa del Biscione per ben trent'anni, tra gli anni 70 e la fine dei 90. Francia è sceso in pista in trasparenza ai fini della classifica, al fianco dell'amico e pilota Gianni Bellandi, nell'abitacolo dell'ultima trazione posteriore anni 80 di Alfa Romeo, la 75 TC 3.000 (Team ARS Motorsport). 

Le attese della vigilia non sono deluse dai 26 equipaggi al via, provenienti da Germania, Svizzera, Olanda e Italia. 

Sin dalle prove libere a farsi notare è l'accoppiata di famiglia, Luigi e Niccolò Mercatali, sull'Alfa GTAm 2000 della scuderia Clemente Biondetti. Padre e figlio dimostrano di essere in forma ed in qualifica stampano la pole position in 2'13"237 davanti a Davide Bertinelli (Scuderia AB Motorsport) e all'accoppiata Restelli - Bachofen (OKP Alfa Delta Racing Team). 


Calendario 

28-29 Aprile – Mugello Circuit

10-11 Giugno – Red Bull Ring

7-8 Luglio – Autodromo Nazionale Monza 

9-10 Settembre – Autodromo Vallelunga

21-22 Ottobre – Misano World Circuit


Credits: Courtesy of Canossa Events)

giovedì 4 maggio 2023

Alfa Delta protagonista all’Alfa Revival Cup al Mugello



 

La bandiera a scacchi sulla prima prova Alfa Revival Cup, disputata al Mugello, ha salutato volti sorridenti e soddisfatti nei box Alfa Delta, sia per la prestazione generale sia per i singoli risultati ottenuti dagli equipaggi.

 

Partiamo infatti col sottolineare che tutte e otto le macchine schierate dalla squadra varesina hanno tagliato il traguardo, cosa per nulla scontata quando si tratta di autostoriche per giunta in gara su un tracciato come quello toscano che certamente non le risparmia. Risultato che evidenzia la cura con la quale Roberto Restelli ed i suoi tecnici effettuano la preparazione delle vetture in officina e la gestione in pista.

 

Tagliata la bandiera a scacchi, però, il primo sguardo va alla classifica, ed anche in questo caso non sono mancate le soddisfazioni, a partire dal 3° posto assoluto conquistato dallo stesso Roberto Restelli insieme a Peter Bachofen sulla GTAm #85.

 

Ai piedi del podio altre due vetture Alfa Delta: la GTA1600 Gr. 5 #36 di Christian Ondrak e Massimo Bortolami, che proprio all'ultimo giro hanno strappato il 4° posto a Fabian Korber, al volante della GTAm #100 dopo aver rilevato il volante da papà Mathias. Tuttavia il giovane bavarese non ha nulla da imputarsi, dato che si trovava al debutto su una vettura impegnativa come la GTAm spinta dal motore "testa stretta" su un tracciato certamente non semplice e che non perdona errori. Perciò Fabian si è meritato gli applausi di papà Mathias per non avere commesso errori pur sottoposto a pressione.

 

Da considerare assolutamente positivi anche l'ottavo posto di Federico Buratti, al volante di una vettura per lui nuova come la GTAm #123, così come Matteo Kamata e Judd Schreiber con la GTAm #34.  

 

Michael Erlich, con l'11.mo posto assoluto si è garantito il primato del Periodo F TC1600 al volante della GTA #40, come Dino Cardillo, 16° al traguardo con la GTAm #110, ha conquistato il primato del Gr. 5 2.0, mentre Carlo Barbolini ha chiuso al 18° posto assoluto,  3° del Gr. 2.0.

Da segnalare, infine, il debutto delle nuove tute personalizzate Alfa Delta.  

 

Il prossimo impegno per Alfa Delta sarà sulla pista di casa, Monza, dove il 18 e 19 maggio prossimi la squadra varesina sarà presente con diverse vetture all'evento organizzato da Gentleman Driver. (Eugenio Mosca)












giovedì 13 aprile 2023

Sessant’anni fa a Monza la “prima” della Giulia T.I. Super



Nell'aprile del 1963, l'Autodromo di Monza ospita la presentazione di una nuova Alfa Romeo: la Giulia T.I. Super, la versione «ready-to-race» della Giulia, la più prestazionale, pronta per rinnovare i successi della Casa del Biscione sulle piste e sulle strade di tutto il mondo.​

La T.I. Super, opportunamente alleggerita, adotta il glorioso «millesei» bialbero con una potenza di 113 cv e sulla carrozzeria viene apposto il Quadrifoglio, simbolo delle Alfa da corsa. La berlina sportiva milanese sui rettilinei di Monza supera i 190 km/h: una prestazione «fuori catalogo» per quegli anni.​ 
(credits FCA Heritage)

lunedì 3 aprile 2023

Iscrizioni in corso all'Alfa Revival Cup 2023



Pronta a partire l'edizione 2023 dell'Alfa Revival Cup, uno dei campionati in circuito organizzati quest'anno da Canossa Events. Le iscrizioni sono in corso e alla serie possono partecipare le Alfa Romeo GT e Turismo costruite fra il 1947 ed il 1981.
La stagione 2023 avrà inizio al Mugello Circuit e l'appuntamento successivo sarà sull’anello di Spielberg, all’interno del “Red Bull Ring Classics”. Il terzo round verrà ospitato dall’Autodromo Nazionale Monza nel FIA World Endurance Championship. Dopo la pausa estiva, motori dell'Alfa Revival Cup protagonisti a Vallelunga con il gran finale al Misano World Circuit "Marco Simoncelli", in concomitanza con la seconda edizione dell’Italian Speed Festival.
Il format prevede una sessione di prove libere di 25 minuti, qualifiche di 30 minuti e la gara della durata di 60 minuti.

Il calendario

28-29 Aprile – Mugello Circuit
10-11 Giugno – Red Bull Ring
7-8 Luglio – Autodromo Nazionale Monza
9-10 Settembre – Autodromo Vallelunga
21-22 Ottobre – Misano World Circuit




Info e iscrizioni su www.alfarevivalcup.it


Crediti foto: Courtesy of Canossa Events.

giovedì 9 febbraio 2023

Alfa Romeo celebra il centesimo anniversario di Quadrifoglio e il sessantesimo dell’Autodelta rivelando due nuovi loghi

Torino, 9 febbraio 2023 - Alfa Romeo ha annunciato l’inizio ufficiale delle celebrazioni per i 100 anni del leggendario simbolo del Quadrifoglio e i 60 anni dell’Autodelta, il famoso reparto corse di Settimo Milanese e la squadra di Carlo Chiti. Sono due pietre miliari nella storia del marchio, espressione di nobile sportività italiana dal 1910, che ancora oggi suscitano forti emozioni e grande orgoglio nella tribe Alfa Romeo. Per l’occasione, Alfa Romeo presenta i due nuovi loghi che accompagneranno le manifestazioni dei Club e del brand, nonché le diverse attività di comunicazione e due importanti novità che li riguarderanno strettamente da vicino nel corso del 2023.
Entrambi realizzati dal Centro Stile Alfa Romeo, i due nuovi loghi rileggono, in chiave moderna, quelli storici proiettandoli nel futuro del brand, che punta a reinventare la sportività nel ventunesimo secolo. In particolare, quello dedicato al centenario del Quadrifoglio presenta la solidità e l’eleganza del logo storico evolvendone solo il punto colore. Un tocco cromatico contemporaneo, quindi, che rimanda al passato glorioso delle iconiche vetture e vittorie Alfa Romeo entrate nell’immaginario collettivo.
Allo stesso modo, il logo Autodelta è uno stilema da preservare e conservare nel suo look e nei suoi colori originali. Nonostante gli anni, infatti, questo emblema della sportività rimane impresso nella memoria degli amanti del Motorsport. Ecco perché la nuova versione celebrativa presenta pochi cambiamenti, che lo rendono più contemporaneo e affine agli attuali asset di comunicazione del brand. Lo dimostrano il nuovo font Sequel, lo stesso della nuova brand identity; l’immancabile tricolore, quale espressione orgogliosa delle proprie origini; e l’aggiunta della data dell’anniversario ad enfatizzare la longevità del marchio Autodelta.

Al 60° anniversario di Autodelta Alfa Romeo dedicherà inoltre, una conferenza di approfondimento al Museo di Arese il 5 marzo, giorno in cui è stato fondato il reparto corse, mentre il 25 giugno, nell’ambito dei festeggiamenti per il compleanno del Marchio, il Quadrifoglio Day a cui seguirà la conferenza “Backstage” che sarà accompagnata da una parata di vetture Quadrifoglio e flashmob aperti a tutti i club Alfa Romeo.

Quadrifoglio: dal 1923 un simbolo 
della sportività Made in Italy
Costante ricerca dell'eccellenza applicata alle competizioni e trasferita poi in toto sulle vetture di produzione: è questa, in sintesi, la filosofia Alfa Romeo insita nel Quadrifoglio, il leggendario simbolo che dal 15 aprile del 1923 identifica le più performanti realizzazioni firmate Alfa Romeo, non solo quelle impegnate sui circuiti da gara di tutto il mondo ma anche alcune versioni speciali di produzione.
La prima vettura Alfa Romeo ornata con il Quadrifoglio è stata la RL “Corsa" del pilota Ugo Sivocci, che vinse la XIV edizione della Targa Florio nel 1923, conquistando così il primo dei dieci allori del marchio in questa prestigiosa competizione. E lo stesso emblema portafortuna risalta sulla “P2” di Brilli Peri quando nel 1925, a Monza, trionfa nel primo “Campionato Mondiale di corse automobilistiche”, il primo dei cinque Titoli Mondiali vinti dall’Alfa Romeo. Alla fine degli anni Venti è sempre il Quadrifoglio a distinguere in corsa le Alfa Romeo della casa madre dalle Alfa Romeo gestite dalla Scuderia Ferrari, che aveva come emblema il “cavallino rampante”.
Nel 1950 e nel 1951, Giuseppe “Nino” Farina e Juan Manuel Fangio portano le Alfa Romeo 158 e 159, le mitiche “Alfetta”, al successo nei primi due Campionati Mondiali di Formula 1. Negli anni Sessanta, poi, il Quadrifoglio caratterizza la versione “ready-to-race” della “Giulia”, la “TI Super”, per poi affiancarsi al triangolo azzurro dell’Autodelta per diversi decenni: dalla “GTA” alla “33” fino ai due Campionati Mondiali della “33 TT 12” (1975) e della “33 SC 12” (1977).
L’attività agonistica Alfa Romeo continua negli anni Ottanta quando: dopo il rientro in F.1 nel 1979, si ripetono i successi nelle corse per vetture turismo (“GTV 6 2.5”), fino al trionfo nel “DTM” con la “155 V6 Ti” nel 1993 e la lunghissima serie di vittorie della “156 Superturismo” (1998-2004).
Anche le Alfa Romeo di normale produzione hanno avuto il Quadrifoglio. Si tratta di modelli particolarmente performanti realizzati tra gli anni 60 agli anni 80. Alcuni recano il simbolo sulla carrozzeria, senza apparire nella denominazione ufficiale – come “Giulia Sprint GT Veloce” o “1750 GT Veloce” – altri invece, dagli anni Ottanta in avanti, portano il Quadrifoglio nella loro denominazione ufficiale, come ad esempio le diverse versioni della “33 Quadrifoglio Verde” o la “164 Quadrifoglio Verde”. Va anche ricordato che, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, anche il Quadrifoglio si evolve e viene declinato in due versioni: "Verde" per i veicoli più sportivi e "Oro" per gli allestimenti più raffinati e lussuosi.
Nel tempo, la stessa "Q" iniziale entrò a far parte del vocabolario Alfa Romeo, arrivando a identificare le soluzioni tecniche più avanzate: la più famosa di tutte è la trazione integrale Q4, ma c'erano anche il differenziale autobloccante Q2, il cambio automatico Q-System e il Q-Tronic, solo per citarne alcune.
Infine, il simbolo del Quadrifoglio ritorna sia sulla Mito (2008) e sulla Giulietta (2010) sia quando nel 2015 nasce la nuova generazione Alfa Romeo con il lancio della Giulia nella versione Quadrifoglio, spinta dal nuovo motore 2.9 BiTurbo a benzina da 510 CV con prestazioni eccezionali, tanto da stabilire, sul famoso circuito del Nurburgring, il record di categoria in 7'32''. Anche lo Stelvio, il primo SUV prodotto dall'Alfa Romeo, si colloca al vertice della gamma in versione Quadrifoglio.

Autodelta: il leggendario 
Reparto Corse dell’Alfa Romeo
Il 5 marzo 1963, Carlo Chiti ed i fratelli Chizzola fondano una piccola società con sede a Feletto Umberto, vicino a Udine, con l'obiettivo di collaborare con Alfa Romeo nella costruzione della Giulia TZ, una compatta gran turismo disegnata da Zagato, realizzata su motore e meccanica della Giulia e dotata di un esclusivo telaio tubolare, da qui l'acronimo Tubolare Zagato. Inizia così una delle più belle pagine del Motorsport internazionale, tanto che l’azienda diventerà ben presto il Reparto Corse dell’Alfa Romeo. Infatti, nel 1965, viene acquisita dal Biscione con l’obiettivo di gestire il ritorno ufficiale nelle competizioni, dopo il ritiro dal Campionato del Mondo di F.1 nel 1951, con la conquista del secondo titolo con l’‘Alfetta’. Per questo motivo la Casa automobilistica decise di creare un’organizzazione ad hoc per le competizioni, fisicamente staccata dalla sede produttiva e con una discrezionalità sufficiente nel prendere rapidamente decisioni tecniche e sportive. Il Direttore Generale di questa nuova realtà industriale e sportiva è il carismatico ingegnere Carlo Chiti, che trasferì l’Autodelta in alcuni anonimi capannoni a Settimo Milanese, non lontano da Arese. Da qui usciranno alcune delle più famose Alfa Romeo da gara, tra cui la leggendaria Giulia Sprint GTA del 1965, che vinse tre “Challenge Europeo Marche” consecutivi, decine di campionati nazionali e centinaia di gare singole in ogni parte del mondo. Una curiosità: la Giulia Sprint GTA è stata la prima vettura turismo che ha girato alla Nordschleife del Nurburgring sotto i 10 minuti.
Nel 1967 l'Alfa Romeo decide di compiere il grande salto nella categoria “prototipi”, all'epoca il maggior palcoscenico internazionale delle competizioni automobilistiche, con la “33/2 litri” che conquista il primo trofeo al suo debutto a Fléron, in Belgio. L'anno successivo le vetture prototipo dell'Autodelta si aggiudicano la vittoria di categoria alla 24 ore di Daytona, alla 1000 km del Nurburgring, alla 500 km di Imola e alla 24 ore di Le Mans. Straordinaria anche la leggendaria “33 TT 12” del 1975, probabilmente l'anno di maggior prestigio per l'Autodelta, con cui vinse il Campionato del Mondo Marche, bissando il successo due anni più tardi con la “33 SC 12”. In seguito, Autodelta si occupò della gestione di tutti i programmi sportivi di Alfa Romeo, dal trofeo Alfasud alla Formula 1. Nel 1984 Carlo Chiti lasciò l'azienda e l’anno successivo l’Autodelta fu sciolta. Va infine ricordato che l’Autodelta fu anche una formidabile palestra di tanti piloti italiani, tra cui Andrea De Adamich, Arturo Merzario, Andrea De Cesaris, Bruno Giacomelli, Giorgio Francia giusto per citarne alcuni, e altrettanti campioni stranieri: da Jochen Rindt a Jacky Ickx, da Jean Pierre Jarier a Mario Andretti.

Credits: Media Stellantis


martedì 17 gennaio 2023

12 appuntamenti con la storia Alfa Romeo al Museo di Arese


Il Quadrifoglio, Autodelta, la Giulia Sprint GT, Giuseppe Busso, il campionato DTM: sono alcuni temi al centro delle conferenze mensili Backstage 2023, una rassegna avviata quattro anni fa dal Museo di Arese per approfondire la storia Alfa Romeo attraverso gli oggetti della Collezione conservati "dietro le quinte".
Si parte a gennaio con una giornata dedicata alla 8C Competizione, a 20 anni dalla presentazione al Salone di Francoforte, per proseguire a febbraio con un altro anniversario, il 40° della best seller Alfa 33, una tra le Alfa Romeo più vendute di sempre.
La primavera sarà caratterizzata da tre temi molto cari alla Tribe Alfa Romeo: il 60° anniversario di Autodelta - il leggendario reparto corse di Settimo Milanese e la squadra di Carlo Chiti – il 110° della nascita di Giuseppe Busso e il 30° dell’indimenticabile 155 che infranse tutti i record del DTM.
L’appuntamento di giugno ruoterà intorno al Quadrifoglio: dalla Targa Florio 1923 ad oggi, dalla pista alla strada, il simbolo dell’anima sportiva Alfa Romeo compie un secolo.
Le conferenze di luglio e agosto sono incentrate su temi meno esplorati, come i mezzi pesanti e la produzione di Alfa Romeo in Brasile, mentre l’appuntamento di settembre sarà un omaggio a una delle granturismo più amate: la Montreal.
Una puntata, a ottobre, sarà dedicata al sodalizio stilistico fra Alfa Romeo e la Carrozzeria Zagato, mentre a novembre sarà ora di celebrare un altro anniversario, il 60° della Giulia Sprint GT, capostipite di una generazione di leggendarie Alfa Romeo. Chiude l’anno una conferenza sulla storia di Alfa Romeo durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le produzioni furono decentrate dal Portello in altre sedi provvisorie.

Come sempre, ad impreziosire gli incontri in questo viaggio attraverso la storia ultracentenaria del marchio saranno presenti ex dipendenti, storici, giornalisti, piloti, membri di club Alfa Romeo e altre figure chiamate a condividere la propria testimonianza ed esperienza. Sono più di 80 quelli che hanno dato vita alle 44 conferenze dal 2019 ad oggi, così come sono centinaia le auto, i prototipi e gli oggetti esposti, le foto e i video d’archivio del Centro Documentazione Alfa Romeo.

Le conferenze si svolgeranno al Museo Alfa Romeo, nella sala Giulia, e sono ad ingresso gratuito per i visitatori del Museo. Saranno precedute, in diversi casi, da parate e flashmob sulla pista interna di Arese.

Date e calendario completo sul sito www.museoalfaromeo.com

 

martedì 20 dicembre 2022

WORK IN PROGRESS IN ALFA DELTA CON L' ALFA ROMEO 155 V6 TI DTM


> di Eugenio Mosca - Foto di Massimo Campi

Babbo Natale è passato in anticipo da Marnate, lasciando uno spettacolare regalo: l’Alfa Romeo 155 V6 TI DTM. Scherzi a parte, nei giorni scorsi è arrivato presso l’officina Alfa Delta uno dei pochi esemplari delle Alfa Romeo 155 che parteciparono al DTM 1993, anno in cui furono schierate praticamente solo vetture ufficiali. In base all’accordo con Kessel Racing, i tecnici della squadra varesina si occuperanno nei prossimi mesi del restauro completo della vettura, che potrebbe essere schierata in seguito nella serie DTM Classic che sta riscuotendo grande successo. 

La vettura, ferma da molti anni, sarà completamente smontata per verificare tutte le componenti, dal telaio alla parte meccanica, separando quelle da revisionare con le altre da sostituire oppure mancanti, realizzandole ex novo. Tra queste sicuramente la sofisticata gestione elettronica. Saranno smontati e sottoposti a revisione completa anche i due motori V6 2.5, che nella prima versione erano accreditati di circa 420 a 11.500 giri/min, così come la sofisticata trasmissione a quattro ruote motrici. Insomma, un altro grande impegno per Alfa Delta, per il quale sarà creato uno spazio dedicato, in vista di una stagione 2023 che si preannuncia ricca di programmi di alto livello.

Evoluzione della specie

Intanto ricordiamo, a grandi linee, cosa prevedeva il regolamento il regolamento DTM e, di conseguenza, com’era la prima versione della 155 V6 TI. La formula del DTM prevedeva vetture con cilindrata massima di 2,5 litri e frazionamento massimo di 6 cilindri, derivate da modelli omologati e prodotti in 25.000 esemplari. A differenza di quanto avveniva per altre categorie non era necessario omologare automobili stradali in versioni speciali, dato che il regolamento permetteva di modificare profondamente la vettura da corsa, pur mantenendo le fattezze esterne del modello stradale.

Infatti la 155 V6 TI schierata nel 1993, esteticamente riproduceva praticamente le stesse linee della “sorella” stradale, anche se in realtà era un vero e proprio prototipo nel quale meccanica e carrozzeria erano profondamente rivisti per l'utilizzo nelle competizioni. Il telaio era di tipo tubolare, costituito da una complessa struttura a traliccio di tubi di acciaio che nella parte anteriore ospitava il motore, posizionato molto in basso e arretrato a vantaggio del baricentro.

La larghezza della vettura da corsa dipendeva da quella del modello stradale omologato, che in effetti venne modificato per sfruttare questo dato. Il regolamento, in base a determinati parametri, consentiva poi di allargare le carreggiate di 10 cm. Le sospensioni anteriori e posteriori erano a quadrilateri deformabili con puntoni push-rod, con il motore che fungeva da elemento portante.
L'impianto frenante era dotato di un sofisticato sistema ABS racing Bosch, mentre dischi autoventilati in acciaio e pinze erano della Brembo, utilizzando tecnologie da Formula 1.

Per quanto riguarda la carrozzeria, il regolamento oltre a consentirne la costruzione in composito concedeva una certa libertà nella parte inferiore, dalla mezzeria delle ruote, per la realizzazione di prese d'aria, sfoghi e appendici libere. A livello aerodinamico la normativa imponeva un fondo piatto del corpo vettura per limitare l’effetto suolo e il carico entro un limite di 800 kg alla velocità massima, compresa l’ala posteriore e lo splitter anteriore.

Il motore, come richiesto dal regolamento, derivava come angolo bancate e interasse da uno di serie. Inizialmente si pensava dal V6 2.5 “Busso” derivato dalla Montreal, mentre anni dopo l’ing. Limone pare abbia rivelato trattarsi del V6 PRV montato in origine sulla Lancia Thema V6. In ogni caso la meccanica era molto raffinata, con materiali e tecnologie a livello, anche in questo caso, di Formula 1: monoblocco e testate realizzate dalla Cosworth, con angolo a V di 60°, quattro valvole per cilindro, successivamente con richiamo pneumatico, e doppia accensione, lubrificazione a carter secco, per una potenza massima iniziale di 420 CV a 11.500 giri/min. La trasmissione era composta da un cambio sequenziale elettroidraulico a 6 rapporti, con bilancieri al volante, e la trazione integrale permanente era assicurata da un differenziale centrale a bloccaggio controllato elettronicamente e due differenziali autobloccanti regolabili, anteriore e posteriore, così come poteva essere variata la ripartizione della coppia tra i due assi.

Ma la componente ancora più sofisticata era probabilmente la parte elettronica, dotata di tre centraline elettroniche specifiche per motore, trasmissione e ABS, che dovevano dialogare tra loro per massimizzare le prestazioni.

L’Alfa 155 V6 TI in questa configurazione ebbe nettamente la meglio sulla Mercedes 190 meno potente e a trazione posteriore, oltre che della Opel Calibra V6 schierata solo nelle ultime gare della stagione, conquistando il titolo DTM con Nicola Larini e mettendo a segno 12 vittorie su 20 manche, 10 dello stesso Larini e 2 di Nannini.

venerdì 28 ottobre 2022

Il museo Alfa Romeo “a luci spente”



Un museo di automobili non può che avere come colonna sonora il rombo dei motori. Ed è così anche al Museo Alfa Romeo, dove video e installazioni accompagnano normalmente la visita.
Sabato 29 ottobre, però, quei suoni si spegneranno, insieme alle luci che solitamente svelano le leggendarie vetture esposte. E l’atmosfera, quindi, sarà quella da “una notte al Museo”.
A partire dalle 18, orario di chiusura, il Museo sarà visitabile in una modalità decisamente diversa: A luci spente, appunto.
Visitato ogni anno da decine di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, il Museo Alfa Romeo di Arese ospita una straordinaria collezione di vetture che hanno segnato non solo l’evoluzione del marchio, ma la storia stessa dell’automobile.
Solitamente, l’attenzione del pubblico è focalizzata sui dettagli delle singole auto e sui contenuti multimediali che consentono di approfondire la storia centenaria del marchio. Sabato 29 ottobre, il visitatore avrà l’opportunità di vivere un’esperienza completamente diversa, negli ampi spazi disposti su sei piani del Museo di Arese: la penombra che esalta le forme sinuose delle carrozzerie, i volti dei grandi personaggi – da Tazio Nuvolari a Juan Manuel Fangio – che emergono come lampi dall’oscurità, nuovi dettagli svelati dalla luce della propria torcia.
Il Museo Alfa Romeo sarà visitabile sabato 29 ottobre A luci spente fino a mezzanotte (ultimo ingresso alle 23.30) e sarà aperto al pubblico fino alla chiusura anche l’Alfa Romeo Caffè con servizio di caffetteria e ristorazione veloce.
Non è necessaria la prenotazione, informazioni su orari e biglietti sul sito www.museoalfaromeo.com.


sabato 22 ottobre 2022

Alfa Revival Cup: Alfa Delta con sette vetture a Misano


 

Alfa Delta si presenta in forza, schierando ben sette vetture, al round conclusivo della stagione Alfa Revival Cup 2022, in programma nel fine settimana sul Misano World Circuit e inserito nell'evento Italian Speed Festival.

 

A comporre l'imponente formazione della squadra varesina, oltre ai tradizionali equipaggi già ben rodati, come  Peter Bachofen-Roberto Restelli con la GTAm #85 così come Matteo Panini-Raffaele Raimondi sulla #111 e Christian Ondrak-Massimo Bortolami sulla GTA 1600 #36 in versione Gr. 5 con motore "testa stretta", vi saranno alcuni equipaggi inediti: Mathias Korber sarà affiancato sulla GTAm #100 dal campione di rally Lucio Da Zanche, mentre Emilio Petrone "ospiterà" sulla  Giulia Sprint GT Veloce 1600 #50 l'ex campione di Enduro Massimo Migliorati.

 

A Misano torna in pista anche lo svizzero Michael Erlich, che corre da solo sulla sua GTA 1600 Gr. 2 #40, così come dopo l'ottimo debutto nella precedente prova di Varano saranno di nuovo in pista Roberto Brandoli e Carlo Babolini con la Giulia Nuova Super 1600 #149 di Alfa Delta.

 

Per questo gran finale l'Alfa Revival Cup offre una griglia imponente, con 30 vetture al via, caratterizzata da una numerosa presenza straniera e da un elevato livello tecnico. Il format prevede, come di consueto, un turno di qualifica di 30 minuti, nella mattinata di domenica, e la gara di 60 minuti con sosta obbligatoria nel pomeriggio, con partenza alle 15.10. 

martedì 4 ottobre 2022

Alfa Revival Cup: Alfa Delta cala il tris a Varano


La pole position e tre vittorie di classe hanno, almeno in parte, addolcito quel pizzico di amarezza per la vittoria assoluta sfumata nel quarto round Alfa Revival Cup disputato sul circuito di Varano de’ Melegari nel fine settimana.

Matteo Panini e Raffaele Raimondi sono infatti scattati bene dalla prima casella sulla griglia di partenza, prendendo la testa della corsa al volante della GTAm Alfa Delta #111, ma dopo alcuni giri hanno dovuto cedere il passo a Crescentini che ha imposto il suo ritmo più veloce involandosi verso la vittoria davanti all’affiatato equipaggio emiliano che è salito sul secondo gradino del podio.

Un contatto alla partenza e problemi di consumo anomalo alle gomme hanno invece condizionato la gara dell’altra GTAm Alfa Delta, la #85 di Peter Bachofen e Roberto Restelli. 
Scattato dalla terza casella, il pilota austriaco è stato coinvolto in un contatto alla prima curva finendo nella ghiaia dalla quale è riuscito ad uscire solo in coda in gruppo. Restelli ha completato la rimonta fino alla quarta posizione ma, causa il costante degrado degli pneumatici, dopo un lungo e serrato duello nel finale ha dovuto cedere la quarta posizione ai compagni di squadra Fabrizio Zamuner e Mathias Korber che, al volante della GTA 1600 Gr. 4, hanno così conquistato anche la vittoria di categoria.

Emilio Petrone e Giacomo Barri hanno portato la loro Giulia Sprint GT Veloce 1600 fino alla sesta posizione assoluta, ottenendo la vittoria di classe che consente loro di mantenere una delle posizioni al vertice della classifica generale.

Un grande applauso lo meritano i debuttanti Roberto Brandoli e Carlo Barbolini, che alla loro prima gara in assoluto hanno piazzato la Giulia Nuova Super 1600 di Alfa Delta in una splendida ottava posizione assoluta, conquistando il primato di categoria.

L’Alfa Revival Cup dà appuntamento il 22 e 23 ottobre sul circuito di Misano per il quinto e ultimo round della stagione 2022.